CONSENSO INFORMATO PER L`ESECUZIONE DEL CARIOTIPO

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CONSENSO INFORMATO PER L’ESECUZIONE DEL CARIOTIPO MOLECOLARE
(ARRAY-CGH/ARRAY-CGH+SNP) IN DIAGNOSI PRENATALE
(in accordo all’art.13 del D.lgs n.196 del 30 giugno 2003 e successive modifiche)
La diagnostica prenatale consiste in indagini, invasive o non invasive, che permettono di monitorare lo stato di salute
del feto durante la gravidanza, allo scopo di individuare eventuali patologie del feto stesso.
L’analisi del cariotipo, sia convenzionale che molecolare, in epoca prenatale può essere effettuata al fine di escludere
alterazioni del DNA genomico del feto che possono causare patologie genetiche.
L’approccio tradizionalmente utilizzato a tale scopo è il cosiddetto cariotipo convenzionale eseguito su cellule fetali
presenti sia nel liquido amniotico, prelevate tramite amniocentesi, sia nei villi coriali e quindi prelevate tramite
villocentesi. Il cariotipo tradizionale consente di evidenziare alcune anomalie cromosomiche di grosse dimensioni che
potrebbero essere presenti nel DNA fetale (es. la trisomia 21 associata alla sindrome di Down) ma tale tecnica non è in
grado di evidenziare variazioni del DNA di piccole dimensioni poiché il suo limite di risoluzione è di circa 5-10 Mb (ossia
con tale tecnica è possibile evidenziare anomalie genomiche con dimensioni superiori a 5-10 Mb).
Il cariotipo molecolare (noto anche come array-CGH) è una metodica d’indagine basata sull'ibridazione comparativa
del genoma su array e consente di eseguire l’analisi dell’intero genoma fetale in maniera più approfondita (la
risoluzione del cariotipo molecolare è 100-1000 volte più elevata rispetto al cariotipo convenzionale). Infatti tale
indagine ha il fine di identificare alterazioni del DNA non rilevabili con altre tecniche di citogenetica convenzionale.
Le alterazioni del DNA, note anche come variazioni del numero di copie, possono essere delezioni, cioè perdite di
porzioni di genoma, o duplicazioni/amplificazioni che consistono nella presenza di copie in eccesso di segmenti di DNA.
Queste anomalie del DNA possono essere la causa di diverse patologie costituzionali, come le sindromi associate a
ritardo mentale, le sindromi malformative, i disturbi neurologici (es. autismo ed epilessia).
I dati di letteratura ad oggi dimostrano come il cariotipo molecolare ha permesso di fare diagnosi in epoca post-natale
in circa il 10-12% di pazienti analizzati con disabilità intellettive e caratteristiche facciali peculiari.
Il cariotipo molecolare, a differenza di quello convenzionale, non richiede colture cellulari ma il DNA fetale viene
estratto direttamente dal liquido amniotico o dal villo coriale, dopo opportuni lavaggi e dopo la separazione del
materiale fetale da quello materno. Tali caratteristiche rendono tal indagine molto sensibile ed accurata.
Il cariotipo molecolare in epoca prenatale analizza l’intero genoma del feto e quindi è in grado di evidenziare la
possibile presenza di una alterazione genomica sbilanciata, associata o non ad una nota sindrome da
microdelezione/microduplicazione, con una singola indagine, a differenza di altri test molecolari commerciali che si
limitano all’analisi di un limitato gruppo di patologie. Inoltre l'array-CGH permette di definire esattamente la regione
genomica alterata e quindi anche i geni in essa contenuti, migliorando la comprensione delle relazioni esistenti tra le
anomalie del DNA e le possibili conseguenze derivanti dall’anomalia genomica identificata, dando quindi un valido
supporto per la consulenza genetica.
Il cariotipo molecolare in epoca prenatale è particolarmente indicato, come tecnica diagnostica di secondo livello, da
accostare quindi al cariotipo convenzionale, nei seguenti casi:
• difetti dello sviluppo fetale evidenziati tramite ecografia;
• anomalie cromosomiche individuate nel feto attraverso l’analisi del cariotipo convenzionale;
• aborti spontanei in gravidanze precedenti;
• anomalie cromosomiche in un precedente figlio;
• genitore portatore di riarrangiamento strutturale dei cromosomi;
• familiarità per malattie genetiche;
• test di screening positivo;
• ansia materna.
Nel campo della citogenetica molecolare è stata recentemente introdotta una nuova tecnologia array, nota come array
CGH+SNP. Tale tecnologia ha gli stessi vantaggi della tecnica array-CGH ma, oltre ad evidenziare le variazioni del
numero di copie del DNA, permette di identificare le disomie uniparentali (UPD), ovvero la presenza di due cromosomi
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omologhi provenienti da un solo genitore e le assenze di eterozigosità (AOH, absence of heterozigosity), cioè regioni
cromosomiche identiche determinate generalmente da consanguineità dei genitori. Inoltre, l’array-CGH + SNP
applicato in diagnosi prenatale permette di evidenziare gli inquinamenti del DNA fetale da parte di quello materno,
poliploidie, chimerismi e mosaicismi con una linea cellulare scarsamente rappresentata (inferiore al 20%).
I limiti dell’array-CGH in ambito prenatale sono rappresentati dall’impossibilità di identificare mutazioni puntiformi,
difetti della metilazione del DNA, riarrangiamenti cromosomici bilanciati (anomalie del DNA non associate alla perdita
o all’acquisto di materiale genomico), mosaicismi (ossia presenza di due linee cellulari con differente assetto
cromosomico) con una linea cellulare scarsamente rappresentata (inferiore al 20%) e poliploidie. Alcuni limiti
dell’analisi array-CGH, vengono superati dalla tecnologia array CGH + SNP, che pur non essendo in grado di evidenziare i
riarrangiamenti cromosomici sbilanciati così come l’array-CGH, permette di evidenziare i mosaicismi con una linea
cellulare scarsamente rappresentata (inferiore al 20%) e le poliploidie.
Inoltre, dal momento che il cariotipo molecolare permette di evidenziare con un unico saggio l’intero genoma del feto,
è possibile che si ottengano risultati dal significato clinico dubbio per i quali non è possibile attribuire un chiaro
significato patogenetico e che quindi non possono avere alcun valore predittivo riguardo la salute del nascituro. Ad
oggi la percentuale di risultati dal significato clinico incerto può essere stimata intorno al 1%. Al contrario, quando il
cariotipo molecolare viene eseguito per gravidanze selezionate (es. casi di feti con anomalie ecografiche e cariotipo
normale, feti con alterazioni del cariotipo come traslocazioni de novo e marcatori cromosomici), tale test è in grado di
evidenziare specifiche anomalie genomiche responsabili di patologia nel 5-10% dei casi analizzati.
Dal momento che il cariotipo molecolare non richiede colture cellulari, i tempi di refertazioni delle analisi sono di circa
3/5 giorni. I tempi, possono però prolungarsi qualora sia necessario investigare i genomi parentali (se inviati
contemporaneamente al campione del feto/probando), in caso di ripetizione dell’analisi o nel caso in cui siano richiesti
ulteriori approfondimenti diagnostici necessari per definire il significato clinico delle alterazioni genomiche
eventualmente evidenziate.
Il referto verrà inviato al Medico Specialista che ha richiesto l’analisi.
Il test genetico verrà eseguito presso il Laboratorio Microgenomics S.r.l. sito in Via Fratelli Cuzio, 42 C/O Polo
Tecnologico di Pavia – 27100 Pavia (PV).
Ad avvenuta esecuzione del test, i campioni biologici verranno conservati presso il laboratorio Microgenomics srl per il
periodo strettamente necessario all’eventuale verifica dei risultati salvo che si acconsenta alla loro conservazione per
un periodo più lungo (10 anni) e per finalità non strettamente connesse all’indagine genetica, quali ad esempio ricerca
scientifica e studi epidemiologici. Limitatamente a quest’ ultima ipotesi, il consenso potrà essere revocato senza che ciò
comporti alcuno svantaggio o pregiudizio. Anche i risultati delle indagini verranno conservati in forma del tutto
anonima presso il laboratorio in conformità alle vigenti normative in materia di conservazione dei documenti
diagnostici (circolare del Ministero della Sanità n. 61/1986 che impone la conservazione della citata documentazione
per 20 anni). Anche in quest’ultimo caso si potrà in qualsiasi momento ritirare il proprio consenso all’utilizzo dei propri
dati genetici per finalità non strettamente connesse all’indagine genetica. Sempre previo consenso, i dati genetici
potranno essere comunicati a terzi soggetti solo per scopi di ricerca scientifica o statistica.
Il responsabile del trattamento dei dati personali è il medico specialista che ha raccolto il consenso. A quest’ultimo
potranno essere richieste informazioni relative all’analisi richiesta.
ATTENZIONE
Il consenso informato dovrà essere redatto in 3 copie.
L’originale rimane al Medico Specialista, una copia dovrà essere consegnata all’interessato e infine una seconda copia
dovrà essere consegnata al laboratorio che esegue le analisi in “service”.
Nel caso in cui l’interessato intenda revocare il consenso, dovrà recarsi, con copia dello stesso, presso il laboratorio che
ha accettato le prestazioni ed eseguito i prelievi.
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CONSENSO INFORMATO PER L’ESECUZIONE DI INDAGINE GENETICA PRENATALE
(Array-CGH/Array-CGH+SNP e test di completamento)
Pertanto, dopo aver letto e compreso l’informativa sull’esecuzione dell’indagine genetica,
La sottoscritta
Nato/a a
Prov
Residente in Via/Piazza
N
CF
il
/
Città
/
Prov
CAP
N. documento identificativo
Recapiti:
Tel.
Mail
DICHIARA
di aver ricevuto informazioni sul test genetico, di aver compreso e valutato tutti gli aspetti citati nell’informativa,
di aver compreso l’utilità e le finalità dell’analisi genetica ed i suoi eventuali limiti nel corso del colloquio con il/la
Dottore/Dottoressa
in data
/
/
E ACCONSENTE
 liquido amniotico
 villi coriali
quindi al prelievo di:  sangue
per l’analisi:
 Array-CGH
 altro
 esclusione contaminazione materna
La sottoscritta inoltre DICHIARA di:
 Volere
 NON volere
essere informata circa i risultati dell'analisi, anche in caso di significato dubbio
 Volere
 NON volere
che il materiale biologico possa essere eventualmente utilizzato, nel rispetto della
normativa vigente in materia di protezione dei dati personali, per scopi di ricerca
 Volere
 NON volere
essere informato circa i risultati della ricerca
Ai sensi dell’art.13 del D.lgs n.196 del 30 giugno 2003, al trattamento dei propri dati
personali e sensibili, per le finalità e con le modalità descritte nell’informativa (tale
consenso sarà considerato valido per ogni ulteriore accesso sino ad eventuale revoca o
rettifica da parte dell’interessato).
 Autorizzare  NON autorizzare
La sottoscritta autorizza a fornire i risultati dell’indagine eseguita a:
 nessuno
 Familiari (nome e cognome)
 Medico (nome e cognome)
La sottoscritta dichiara che quanto sopra corrisponde a verità e si impegna a comunicare tempestivamente ogni eventuale
cambiamento di opinione in merito.
Luogo e data
,
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/
Firma del paziente
Dati Medico Specialista referente:
Nome
Cognome
Ente/Struttura di provenienza
Tel.
Fax.
Mail
Firma e timbro del medico
che ha raccolto il consenso
REVOCA DEL CONSENSO
Il/La sottoscritto/a
REVOCA il consenso sopra riportato
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In data
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Firma del paziente
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