STUDIO DI NUTRIZIONE UMANA ED ESTETICA DOTT. NICOLA LONGO BIOLOGO NUTRIZIONISTA SPECIALISTA IN PATOLOGIA CLINICA Foglio illustrativo del trattamento contro gli inestetismi della cellulite con apparecchiatura denominata “Lipocavitazione “ LIPOCAVITAZIONE La ricerca nell’ambito della medicina estetica si è posta l’obiettivo di ottenere validi risultati nelle adiposità localizzate, nella cellulite e nella riduzione di vari inestetismi cercando di eliminare, quando possibile, i disagi alla persona dovuti a interventi chirurgici, manovre dolorose, utilizzo di anestesia e di farmaci. L’utilizzo della “cavitazione” offre la possibilità di ottenere risultati funzionali ed estetici in modo alternativo. La “cavitazione” è la manifestazione fisica relativa alla formazione di microbolle di vapore all’interno di un liquido e conseguente implosione tramite riduzione locale della pressione. Quando questo fenomeno si ottiene tramite l’ applicazione di ultrasuoni di una lunghezza d’onda specifica, si creano onde di espansione e compressione che favoriscono la formazione di microbolle di vapore nel tessuto adiposo (= lipocavitazione). Queste onde d’urto (a bassa frequenza) prodotte dalla implosione delle microbolle colpiscono solo le cellule adipose; anche se il fascio di onde ultrasoniche è diretto su un tessuto differente da quello adiposo; le cellule che costituiscono gli altri tessuti (muscoli, ossa, vasi, ecc.) sono più resistenti e non ne vengono intaccate minimamente. Struttura della pelle e formazione di adiposità e cellulite. La pelle (o cute) è formata da tre strati sovrapposti: - quello più esterno si chiama epidermide ed è molto sottile, non è irrorato dal sangue e si rinnova in continuazione - poi abbiamo un strato intermedio, il derma, che è di sostegno e nutrimento dell’epidermide. Esso è vascolarizzato, ricco di acqua, formato da fibre elastiche, fibre collagene e fibre reticolari, inoltre vi sono dispersi i fibroblasti: cellule che servono a formare le fibre e la sostanza fondamentale. Molti trattamenti idratanti e/o antinvecchiamento si basano proprio sulla stimolazione dell’attività e della riproduzione dei fibroblasti. - l’ipoderma rappresenta lo strato cutaneo più profondo ed è composto principalmente da cellule adipose (adipociti). Gli adipociti sono raggruppati in lobuli separati da setti connettivali che si prolungano anche nel derma. Lo spessore dell’ipoderma (che corrisponde al cosiddetto “pannicolo adiposo”) varia molto da un individuo all’altro e nelle diverse regioni del corpo e ciò contribuisce a modellare la forma corporea caratteristica di ciascuna persona. La struttura e l’entità del tessuto adiposo dipende comunque da vari fattori: sesso, età, situazioni ormonali, abitudini alimentari, stile di vita, influenze genetiche. L’accumulo di grasso nelle cellule adipose le fa aumentare di volume e crea dei fenomeni di compressione tra gli adipociti stessi oltre a fenomeni di deformazione della struttura fibrosa tra gli accumuli adiposi; ne consegue dapprima una infiltrazione edematosa (ritenzione idrica) e peggiorando, una pelle a “buccia d’arancia” (cellulite fibrosa). Nella zona di accumulo adiposo, e successiva eventuale cellulite, anche la circolazione sanguigna e linfatica è compromessa, con facile ristagno di liquidi e di tossine. Sito d’azione della lipocavitazione La lipocavitazione agisce pertanto a livello dell’ ipoderma, sciogliendo il grasso e disgregando gli adipociti. Il grasso disperso sotto forma di molecole più piccole viene riassorbito dalla circolazione linfatica; le cellule adipose rimaste, i fibroblasti e le fibre trovano spazio e nutrimento per rimodellarsi. Inoltre poiché la circolazione sanguigna e linfatica locale è migliorata, a livello del derma e dell’ipoderma migliora il drenaggio dei liquidi, dei grassi e delle tossine. Questi eventi possono essere facilitati e favoriti da massaggi adeguati, dalla maggior introduzione di liquidi e dall’utilizzo anche locale di sostanze ad azione lipolitica, drenante, detossificante. Le sedi del corpo più interessate da adiposità e/o cellulite localizzata sono i fianchi, l’esterno e interno cosce, addome, interno ginocchia, interno braccia, parte superiore delle spalle. Come funziona la lipocavitazione L’apparecchiatura per la “lipocavitazione” funziona tramite un manipolo che viene fatto roteare sulla zona adiposa/cellulitica mentre emette, con un programma preimpostato, le onde sonore che producono l’effetto di cavitazione. La sonda va mantenuta in movimento a contatto diretto con la cute, precedentemente cosparsa di un sottile strato di gel conduttore. In conclusione, con la lipocavitazione oltre allo scioglimento di accumuli adiposi e cellulite localizzata, miglioriamo la circolazione sanguigna e linfatica, ne consegue un miglioramento del tono e dell’elasticità del tessuto cutaneo donandogli un aspetto più tonico (ringiovanimento e modellamento del profilo corporeo). In poche parole la zona trattata si riduce, si drena, si compatta, si rimodella, si rivitalizza. Il numero delle sedute necessarie è personale, relativo alla entità dell’inestetismo e alle diverse localizzazioni. In genere 10-12 sedute permettono di osservare buoni risultati, ma ne possono servire di più. Comunque l’effetto positivo sul tono e l’elasticità della pelle si nota già dalla prima seduta. Ogni seduta dura circa 30 minuti. Le sedute sono intervallate tra di loro da un periodo di 7 - 10 giorni. È importante approcciarsi a ciascuna seduta aumentando l’introduzione di liquidi (2-3 litri di acqua da bere fuori dai pasti), sia per favorire il meccanismo della cavitazione, sia per facilitare il drenaggio/detossificazione, sia per migliorare la tonicità e l’idratazione della pelle. I trattamenti estetici sono così strutturati: 1. Ogni paziente accede alle sedute dopo aver compilato una “scheda per evidenziare eventuali patologie o disturbi per inquadrare da un punto di vista di “salute generale” l’individuo. Si stabilisce quindi un protocollo di trattamento con relativi costi. Viene firmato una dichiarazione di consenso a garanzia della informazione ricevuta, della consapevolezza dei trattamenti programmati e dell’assenza di disturbi che ne sconsigliano i trattamenti. 2. Ogni seduta di lipocavitazione è preceduta da applicazione di gel a base di fosfatidilcolina con lecitina di soia, atti a migliorare la lipolisi, il drenaggio delle tossine e la tonificazione del tessuto cutaneo. 3. Al termine di ogni seduta di lipocavitazione il paziente è sottoposto a un massaggio linfodrenante di circa 30 minuti. ==============================================