CELLULITE Inestetismo cutaneo caratterizzato da ispessimenti

CELLULITE
Inestetismo cutaneo caratterizzato da ispessimenti localizzati ed
irregolari del tessuto adiposo, accompagnato da fenomeni di ristagno
di liquidi e sali minerali nel tessuto connettivo fibroso.
 La cellulite colpisce principalmente le donne e raramente gli uomini
 Inizia a comparire dopo la pubertà e peggiora con l’età
 Normalmente viene considerata un problema estetico anche se col
tempo può diventare una vera patologia
 La patologia cellulitica inizia nella matrice interstiziale, struttura
che garantisce il mantenimento dell’equilibrio di base del nostro
organismo. Si ha una degenerazione alterativa e tossica dei
tessuti interstiziali.
Regioni preferenziali della cellulite:
ASPETTO DELLA CUTE:
-rilievi e avvallamenti (pelle a “buccia d'arancia” o “a materasso” ),
-perdita d’elasticità,
-noduli e placche avvertibili al tatto,
-comportamento termico "a mosaico"
La cellulite può avere 5 principali cause:
• Aumento del tessuto adiposo sottocutaneo che provoca variazioni
ormonali tali da innescare il processo della cellulite e aumento
d’acqua libera (Lipoedema).
•
Aumento del tessuto adiposo sottocutaneo e della quantità di liquido
linfatico (Linfoedema). La linfa è formata dall’acqua che viene liberata nella
matrice interstiziale e raccoglie le grosse molecole e le sostanze tossiche che devono
essere eliminate.
• Fibrosclerosi delle fibbre connettivali (Cellulite fibrosa)
• Alterazione interstiziale e distrofia adiposa (Lipodistrofia)
• Aumento del tessuto adiposo localizzato (Adiposità localizzata) e
alterazione della struttura connettivale
ORIGINE (?):
1°stadio
• aumento della permeabilità capillare
che produce un’infiltrazione del plasma nel tessuto adiposo
dell’ipoderma. Ristagno di tossine che innescano il processo
infiammatorio
• aumentata sintesi di trigliceridi da parte degli adipociti
che aumentano di volume fino ad aggregarsi tra di loro
• liberazione di prostaglandine
che concorrono alla formazione dell’infiammazione e aumentano la
permeabilità capillare aggravando il ristagno idrico e ostruzione
linfatica
2°stadio
• alterazione network delle fibrille di collagene
che circondano vasi sanguigni e adipociti: fibrosclerosi
3° stadio
• assottigliamento del derma dovuto a metabolismo ipoattivo
4° stadio- patologico • Si formano macronoduli duri (2-20 mm) che possono entrare in
contatto con i nervi e determinare la comparsa di dolore diffuso
DISBIOSI INTESTINALE
• particolare forma di alterazione della funzione intestinale con
graduale deficit del sistema immunolinfatico intestinale che
• porta ad alterazione della flora vivente deputata alla produzione di
vitamine ed enzimi che regolano la funzionalità depurativa.
• Le tossine si accumulano nel tessuto interstiziale
• Rallentamento funzionale delle strutture tessutali stesse
• Aumento di radicali liberi
Fattori predisponenti alla cellulite:
 razza (la bianca nettamente più predisposta)
 fattori genetici (familiarità)
 squilibri ormonali (dovuti ad alterazioni funzionali ormonali,
assunzione pillola estroprogestinica, alimenti contenenti ormoni)
 disordini alimentari (in particolare caratterizzati da eccesso di
zucchero, più che di grasso e di ormoni)
 alterazioni digestive, soprattutto se associate ad alterazioni
funzionali intestinali dette disbiosi
 disbiosi intestinale primo momento patologico di tutte le alterazioni
degenerative tessutali (artrosi, fibroalgie, vasculopatie e patologie
cellulitiche)
 alterazioni posturali (camminare , stare in piedi)
 alterazioni psicosomatiche (apatici, ansiosi)
 tabagismo
TIPI DI CELLULITE
Cellulite dura
Si trova nei soggetti giovani con tessuti tonici. durante il
pizzicamento della pelle compare la “buccia d’arancia”
Cellulite molle.
È tipica nei soggetti sedentari o in coloro con precedenti sportivi.
Cellulite edematosa.
Si incontra soprattutto in pazienti giovani che prendono gli
estroprogestinici. È la cellulite della gioventù, di tipo
endocrinometabolica.
Cellulite mista.
Di norma le patologie cellulitiche suddette non si trovano in forma
pura ma si trovano tutte in forma mista per cui è necessario integrare
le terapie nelle varie fasi.
Falsa cellulite.
Si intende per falsa cellulite quell'inestetico quadro rappresentato da
irregolarità della pelle con cedimento dei tessuti in soggetti con
ipotrofia del muscoli.
VALUTAZIONE CELLULITE
 Esame visivo e palpazione della pelle a “buccia d’arancia” con una
diminuzione della mobilità dell’ipoderma
 Dolore alla palpazione (presenza di noduli di tessuto grasso e
fibrosclerosi)
 Differenze di temperatura della pelle (alterazione microcircolo)
Misurazioni con tecniche di bioingegneria non invasive
 Misure termografiche di contatto con cristalli liquidi
 Misure termografiche non di contatto con telecamera a raggi IR
 Analisi microcircolo con tecnica a immagine Laser Doppler
 Analisi della densità della pelle con ultrasuoni
 Misura della superficie dell’interfaccia derma-ipoderma a 20MHz
 Immagine topografica della superficie della pelle
 Fotografie normali della superficie della pelle
TRATTAMENTI FISICI
Endermologie: sistemi brevettati che utilizzano l’aria nelle fasi di
aspirazione e compressione ritmica.
Pressoterapia: applicazione agli arti inferiori di pressioni esterne che
controbilanciano le alterazioni pressorie e favoriscono il recupero del
liquido interstiziale in eccesso negli spazi cellulari.
Ultrasuonoterapia riduzione del tessuto grasso localizzato
TERAPIA FARMACOLOGICA
1) Quando ci sono problemi di varici o insufficienza venosa si usano
flebotonici, (come la Diossina Micronizzata con Esperidina), in alcuni
casi associati a antiossidanti e integratori a base di Vit C, Mirtillo e
Rutina.
2) Quando c'è disbiosi intestinale: ed occorre depurare l'organismo
si utilizzano prodotti omeofitoterapici associati a fermenti lattici
vivi.
3) Per le celluliti con prevalente componente edematosa, si usano
fitoterapici o flebotonici con presenza soprattutto di Bioflavonoidi,
Rutina, Meliloto, Vitis Vinifera, antiossidanti o depurativi della
matrice interstiziale.
4) Per le celluliti con prevalente componente adiposa si usano
fitoterapici con componenti principali del Fucus, Rusco e Vitis
vinifera.
5) Per le celluliti con prevalente componente distrofica tessutale, si
usano fitoterapici con prevalenza di Gynkgo Biloba, Centella Asiatica,
Meliloto e antiossidanti.
TRATTAMENTI INVASIVI
Anidride carbonica
Il gas viene somministrato per via sottocutanea con piccolissimi aghi.
Mesoterapia
Iniezioni di farmaci nelle zone malate per mezzo di strumenti detti
multi-iniettori di 4 mm per rimanere nello spessore del derma.
TRATTAMENTI COSMETICI:
 strumenti fisioterapici (massaggio, linfodrenaggio manuale,
frigoterapia)
 prodotti cosmetici e dermofarmaceutici
 integratori alimentari
AZIONI RIPARATIVE:
- diminuire la permeabilità capillare
- migliorare l'irrorazione sanguigna e il ritorno venoso
- aumentare la lipolisi
- integrare la dieta
INGREDIENTI DERMATOCOSMETICI
USATI NEI TRATTAMENTI ANTICELLULITE
Agiscono sul metabolismo degli adipociti:
Ginkgo biloba
azione inibitrice lipogenesi
Aesculus hippocastanum
azione inibitrice lipogenesi
Ruta graveolens diminuisce uptake di glucosio
Fucus vesiculosus
Alga “quercia marina” e
Laminaria flexicaulis hanno azione "mobilizzante" il grasso
contengono iodio
Stimolano la circolazione del sangue:
Ruscus aculeatus ha proprietà antinfiammatorie e vasocostrittrici
Aesculus hippocastanum effetto sulla circolazione venosa
Hamamelis virginiana
effetto sulla circolazione venosa
Centella, ortica, bardana
attivano il microcircolo
Mirtillo, edera
utili per la fragilità capillare
Stimolano la circolazione della linfa:
Hedera helix
stimola la circolazione della linfa
Caffeina
Iodio
Ormone tiroideo
Enzimi
azione lipolitica: stimola l’idrolisi dei trigliceridi
azione lipolitica
azione lipolitica
agiscono su mucopolisaccaridi della sostanza
fondamentale
Mucopolisaccaridi azione protettiva sulle pareti vasali