Azienda Sanitaria N. 3 Fano Direzioni Mediche di Presidio SPPA/Medico Competente FARMACI ANTIBLASTICI INFORMAZIONE SUI RISCHI PER GLI OPERATORI SANITARI PROTOCOLLO PER LA MANIPOLAZIONE IN SICUREZZA Data stesura: 18/09/02 Revisione: Pagina 1 di 33 6. DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE (DPI) Guanti Devono essere marcati CE, in ottemperanza alla norma tecnica EN 374/1-2-3 (contro il rischio chimico) EN 388 (contro il rischio meccanico) corredati da documentazione tecnica attestante l’adeguatezza degli stessi rispetto ai rischi di esposizione agli antiblastici. In tutte le fasi di manipolazione diretta ed indiretta dei farmaci si devono indossare: guanti monouso in lattice pesante (rinforzati sul palmo e polpastrelli), sufficientemente lunghi da coprire i polsini del camice, non talcati, sterili e non. In alternativa, se non interferisce con la tecnica eseguita, è possibile utilizzare un doppio paio di guanti in latice da laboratorio. Gli operatori devono: Lavare le mani prima di indossare guanti di tipo chirurgico (in lattice se non si è allergici) e ad ogni ricambio. Sostituire immediatamente i guanti se contaminati e comunque ogni 30 minuti ed in caso di abrasioni, tagli, ecc. Utilizzare guanti senza polvere lubrificante. Camici Devono essere marcati CE, in ottemperanza alla norma tecnica EN 340, EN 369, EN 465 (Cat.3 tipo 4), EN 467 (protezione da agenti chimici). Il camice monouso, impermeabile è di tipo chirurgico in tessuto non tessuto (TNT) con maniche lunghe e polsini di elastico o maglia e rinforzato anteriormente e sugli avambracci. I rinforzi non sono necessari per le operazioni di somministrazione. Gli operatori devono: Indossare durante la preparazione e somministrazione camici chirurgici monouso impermeabili in tessuto non tessuto con polsini. Sostituire il camice immediatamente in caso di contaminazione o di strappi, tagli, ecc.. Copricapo e soprascarpe • Cuffie monouso idrorepellente in TNT che contenga tutti i capelli per proteggere da possibili contaminazioni. • Soprascarpe monouso in TNT o altro materiale idrorepellente indicati per personale addetto alla preparazione, somministrazione e smaltimento per evitare la diffusione della contaminazione. Azienda Sanitaria N. 3 Fano Direzioni Mediche di Presidio SPPA/Medico Competente FARMACI ANTIBLASTICI INFORMAZIONE SUI RISCHI PER GLI OPERATORI SANITARI PROTOCOLLO PER LA MANIPOLAZIONE IN SICUREZZA Data stesura: 18/09/02 Revisione: Pagina 2 di 33 Dispositivi di protezione per le vie respiratorie Devono essere marcati CE, in ottemperanza alla norma tecnica EN 140 (semimaschera), EN 143 (filtri antipolvere), EN 149 (facciale filtrante antipolvere). - Facciale filtrante rigido plastificato a conchiglia appartenente alla classe FFP2 (exFFP2S) Facciale filtrante rigido plastificato a conchiglia appartenente alla classe FFP3 (ex FFP3SL) Semi-maschera con filtro di classe P3 Gli operatori devono: • indossare semi-maschere con filtri ad alta efficienza o facciali filtranti di classe FFP2, qualora la preparazione non dovesse avvenire sotto cappa. • evitare le mascherine chirurgiche perché non offrono sufficiente protezione. • nel caso di incidente ambientale utilizzare i facciali filtranti di classe FFP3. Occhiali protettivi, visiere e schermi trasparenti I dispositivi per gli occhi – volto, devono essere marcati CE, in ottemperanza alla norma tecnica EN 166 (protezione da gocce e spruzzi di liquidi). Occhiali con protezioni laterali Occhiali a visiera – maschere Schermi facciali trasparenti con trattamento antiappannante Gli operatori devono: indossare occhiali o visiere nelle operazioni di preparazione fuori cappa, somministrazione, smaltimento, eliminazione escreti paziente, incidente. Azienda Sanitaria N. 3 Fano Direzioni Mediche di Presidio SPPA/Medico Competente FARMACI ANTIBLASTICI INFORMAZIONE SUI RISCHI PER GLI OPERATORI SANITARI PROTOCOLLO PER LA MANIPOLAZIONE IN SICUREZZA Data stesura: 18/09/02 Revisione: Pagina 3 di 33 SCHEMA RIASSUNTIVO PER L’USO DEI DPI PREPARAZIONE In cappa CAMICE SI SI GUANTI ConsiFACCIALE gliabile FILTRANTE OCCHIALI A MASCHERINA VISIERA Sul piano libero SI SOMMINI SMALTI STRAZIONE MENTO INCIDENTE PULIZIA LOCALI RIMOZIONE FILTRO HEPA ELIMINAZIO NE ESCRETI PAZIENTE SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI SI CUFFIA SI SI SI SI SI SI SI SI SOPRASCARPE SI SI SI SI SI SI SI SI Azienda Sanitaria N. 3 Fano Direzioni Mediche di Presidio SPPA/Medico Competente FARMACI ANTIBLASTICI INFORMAZIONE SUI RISCHI PER GLI OPERATORI SANITARI PROTOCOLLO PER LA MANIPOLAZIONE IN SICUREZZA Data stesura: 18/09/02 Revisione: Pagina 4 di 33 7. RESPONSABILITA’ AZIONI Immagazzinamento farmaci antiblastici (FA) presso reparto Preparazione FA Trasporto interno dei FA Trasporto esterno dei FA Somministrazione FA Eliminazione escreti Smaltimento FA Interventi in caso di spandimenti accidentali nell’ambiente Pulizia cappa e superfici di lavoro Interventi in caso di spandimenti accidentali nella cappa Pulizia ambienti Manutenzione cappa e filtri Esposizione accidentale del personale trattamento Esposizione accidentale del personale - notifiche interne Approvvigionamento Dispositivi di Protezione Individuale (DPI) Utilizzo DPI IP = Infermiere CHI ESEGUE IP OTA - ASS IP IP OTA – ASS IP AUTISTI IP AFD IP OTA – ASS IP OTA – ASS IP OTA – ASS IP OTA – ASS IP AFD AFD IP AFD IP AFD IP AFD IP AFD AFD AFD IP OTA – ASS AFD – MED - PS Operatore coinvolto MED IP AFD IP OTA – ASS AFD – MED AFD OTA = Operatore tecnico addetto all’assistenza - ASS = Ausiliario - PS = Pronto Soccorso DIRSAN = Direzione Sanitaria di Presidio AFD AFD OTA – ASS DITTA ESTERNA DITTA ESTERNA - AFD = Caposala servizi interessati MED = Medico della U.O. CHI CONTROLLA AFD AFD DIRSAN AFD MED Azienda Sanitaria N. 3 Fano Direzioni Mediche di Presidio SPPA/Medico Competente FARMACI ANTIBLASTICI INFORMAZIONE SUI RISCHI PER GLI OPERATORI SANITARI PROTOCOLLO PER LA MANIPOLAZIONE IN SICUREZZA Data stesura: 18/09/02 Revisione: Pagina 5 di 33 8. RISORSE 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 MATERIALI Comune detergente Sapone detergente disinfettante con erogatore Alcool al 70% Ipoclorito di sodio al 5% e al 10% Contenitore per la raccolta e smaltimento dei rifiuti sanitari pericolosi Contenitori per la raccolta e smaltimento dei materiali taglienti Telino monouso assorbente nella parte superiore ed impermeabile in quella inferiore Guanti chirurgici non talcati o guanti testati per farmaci antiblastici Camice monouso in TNT con chiusura posteriore, polsini e rinforzo anteriore Semimaschera o facciale filtrante FFP2 Cuffia monouso e soprascarpe Occhiali a mascherina e visiera Luer lock Equalizzatore di pressione/ago con filtro idrofobico Garze sterili Siringhe sterili larghe Siringhe Amber Deflussori Contenitori adeguati per il trasporto Kit d’emergenza: a) Istruzioni per l’uso; b) Un facciale filtrante FFP3 o semimaschera con filtro P3; c) Un paio di occhiali di protezione; d) Due paia di guanti di lattice; e) Un paio di guanti in gomma; f) Due telini assorbenti e compresse di garza; g) Un contenitore rigido per taglienti; h) Una paletta a perdere; i) Adeguato materiale assorbente e neutralizzante j) Camice monouso k) Sovrascarpe l) Sacchi per lo smaltimento UMANE INFERMIERE OTA AUSILIARIO AFD MED AUTISTI Azienda Sanitaria N. 3 Fano Direzioni Mediche di Presidio SPPA/Medico Competente FARMACI ANTIBLASTICI INFORMAZIONE SUI RISCHI PER GLI OPERATORI SANITARI PROTOCOLLO PER LA MANIPOLAZIONE IN SICUREZZA Data stesura: 18/09/02 Revisione: Pagina 6 di 33 9. PROCEDIMENTO AZIONI 9.1 Immagazzinamento dei farmaci antiblastici 1.1 I farmaci devono essere stoccati in specifici locali aerati e con pavimentazione facilmente lavabile (dovrebbe essere in materiale plastico). 1.2 Devono essere conservati in armadi e scaffali provvisti di barriera o di altri dispositivi antiribaltamento. MOTIVAZIONI 1.1 Perché in caso di rottura accidentale dei flaconi la pulizia possa avvenire più efficacemente. 1.2 Per prevenire l’alterazione dei farmaci fotosensibili, l’accumulo di polvere sulle confezioni, le rotture accidentali per caduta. 9.2 Preparazione dei farmaci antiblastici con l’utilizzo della cappa di Classe II 2.1 Accendere la cappa almeno 20-30 minuti prima di iniziare la lavorazione e controllare la funzionalità degli allarmi. 2.2 Predisporre sotto cappa un contenitore per lo smaltimento dei rifiuti pericolosi ed uno per i taglienti. 2.3 Lavarsi le mani con detergente disinfettante (lavaggio antisettico). 2.4 Indossare i seguenti DPI: camice, guanti, cuffia e soprascarpe (facciale filtrante consigliato). 2.5 Pulire (dall’alto verso il basso e dalla periferia verso il centro) il piano di lavoro della cappa con una garza imbevuta di alcool al 70%, evitando di usare gli spray. 2.6 Iniziare la lavorazione dopo 20-30 minuti che è stata accesa la cappa. 2.7 Introdurre solamente il materiale necessario alla preparazione. 2.8 Evitare di operare in vicinanza dell’apertura della cabina. 2.9 Non interporre le mani o un oggetto tra il filtro sovrastante ed il materiale sterile. 2.1 Per mettere a regime la cappa e controllarne la sua funzionalità. 2.2 Per smaltire in sicurezza i rifiuti in quanto occorre evitare di portare fuori dalla cappa materiale contaminato. 2.3 Per diminuire la flora batterica transitoria e residente. 2.4 Per proteggersi da contaminazioni con i farmaci. 2.5 Per assicurare la disinfezione del piano di lavoro. I filtri della cappa captano gli aerosol degli spray. 2.6 Per avere un ambiente asettico. 2.7 Per diminuire la possibilità di contaminazioni. 2.8 Perché fino a 15 cm dal suo ingresso frontale la zona di aspirazione è meno efficiente. 2.9 Per permettere il regolare flusso dell’aria nella cappa. Azienda Sanitaria N. 3 Fano Direzioni Mediche di Presidio SPPA/Medico Competente FARMACI ANTIBLASTICI INFORMAZIONE SUI RISCHI PER GLI OPERATORI SANITARI PROTOCOLLO PER LA MANIPOLAZIONE IN SICUREZZA Data stesura: 18/09/02 Revisione: Pagina 7 di 33 9. PROCEDIMENTO AZIONI 2.10 Coprire la zona di lavoro della cabina con un telino in TNT monouso impermeabile agli schizzi che deve essere rimosso al termine delle operazioni o dopo visibile contaminazione. 2.11 Non posizionare fogli o telini in modo che possano occludere i fori. 2.12 Il telino monouso, assorbente e impermeabile nella parte inferiore, non deve rilasciare particelle. 2.13 Non effettuare movimenti bruschi delle braccia all’interno della cabina, né quelli laterali delle mani, ma muovere le braccia in direzione parallela al piano di lavoro. 2.14 Lavorare al centro della cappa. 2.15 Tenere leggermente inclinato il flacone durante il prelievo del farmaco. 2.16 Rimuovere eventuali liquidi dal piano di lavoro con una garza idrofila senza lasciare residui o filamenti. 2.17 L’aria filtrata proveniente dalla cappa deve essere eliminata direttamente all’esterno quando possibile. MOTIVAZIONI 2.10 Per evitare contaminazioni del piano di lavoro. 2.11 Per non interrompere la barriera di protezione dell’aria frontale. 2.12 Per evitare la contaminazione e l’intasamento dei filtri. 2.13 Per diminuire il movimento di aria che modifica i flussi e solleva particelle contaminanti. 2.14 Perché l’efficienza del flusso è migliore. 2.15 Per evitare la contaminazione del farmaco e facilitarne l’entrata nella siringa. 2.16 Per diminuire la contaminazione del piano di lavoro. 2.17 Per evitare la contaminazione dell’ambiente di lavoro. A) Preparazione con farmaci antiblastici liofilizzati 2.18 Leggere e seguire attentamente le istruzioni 2.18 Per ottimizzarne la preparazione. riportate su ogni confezione del prodotto. 2.19 Aprire la fiala del solvente avvolgendo una 2.19 Per impedire contaminazioni del farmaco, garza sterile attorno al collo della stessa. assorbire le eventuali fuoriuscite ed evitare ferite da taglio. 2.20 Aspirare tutto il contenuto della fiala di solvente. Azienda Sanitaria N. 3 Fano Direzioni Mediche di Presidio SPPA/Medico Competente FARMACI ANTIBLASTICI INFORMAZIONE SUI RISCHI PER GLI OPERATORI SANITARI PROTOCOLLO PER LA MANIPOLAZIONE IN SICUREZZA Data stesura: 18/09/02 Revisione: Pagina 8 di 33 9. PROCEDIMENTO AZIONI MOTIVAZIONI 2.21 Perforare centralmente la membrana in 2.21 Per eliminare la sovra pressione gomma del flaconcino di farmaco con ago all’interno del flacone ed evitare dotato di filtro idrofobico o filtro sconnessioni tra il flacone e la siringa. equalizzatore di pressione con raccordo di sicurezza luer-lock (per l’utilizzo di questi dispositivi seguire le istruzioni del fabbricante). 2.22 Introdurre nel flacone la quantità minima 2.22 Per garantire che tutta la polvere sia richiesta di solvente. Questa operazione va bagnata prima di agitarla e minimizzare la eseguita lentamente e dirigendo il diluente pressione creatasi nel flacone. sulle pareti del flacone. B) Preparazione con farmaci contenuti in fiale 2.23 La manovra di apertura delle fiale contenenti farmaci antineoplastici deve essere eseguita dopo aver letto le istruzioni e aver controllato che non vi siano crepe o che sia rimasto del farmaco nella parte superiore. 2.24 Avvolgere il collo della fiala con garza sterile imbevuta di alcool a 70 ° fino alla linea di segnalazione del punto di rottura. 2.23 Per ottimizzarne la preparazione ed evitare dispersioni. 2.25 Aprire la fiala con movimenti decisi delle mani, rivolti verso l’esterno. 2.25 Per evitare di schizzarsi con il farmaco. 2.24 Per assorbire l’eventuale fuoriuscita di farmaco, per impedire dispersioni di farmaco sotto forma di aerosol all’atto dell’apertura della fiala ed evitare all’operatore il rischio di ferite da taglio. Azienda Sanitaria N. 3 Fano Direzioni Mediche di Presidio SPPA/Medico Competente FARMACI ANTIBLASTICI INFORMAZIONE SUI RISCHI PER GLI OPERATORI SANITARI PROTOCOLLO PER LA MANIPOLAZIONE IN SICUREZZA Data stesura: 18/09/02 Revisione: Pagina 9 di 33 9. PROCEDIMENTO AZIONI C) Preparazione di fleboclisi con farmaci antiblastici 2.26 Perforare con l’ago della siringa o del filtro equalizzatore la parte centrale della membrana del tappo. 2.27 Nel rimuovere la siringa o il dispositivo per la ricostituzione del farmaco dal flacone della fleboclisi, proteggere il punto di fuoriuscita dell’ago con una garza sterile. 2.28 Etichettare la fleboclisi con le seguenti indicazioni: - nome e dose del farmaco, - identificazione paziente, - nome dell’operatore che ha preparato - data di preparazione e di scadenza 2.29 Proteggere i farmaci fotosensibili contenuti in fleboclisi con foglio di alluminio da mantenersi durante il trasporto e la somministrazione. D) Preparazione di siringa con farmaco antiblastico 2.30 Disconnettere correttamente l’ago dalla siringa, usata per preparare il farmaco (fiale o flaconcino), ed eliminarlo nei contenitori per taglienti. 2.31 La siringa allestita con la corretta dose del farmaco va connessa con un ago sterile per la successiva somministrazione. La manovra espulsiva dell’aria dalla siringa deve essere effettuata posizionando una garza sterile imbevuta di alcool all’estremità superiore dell’ago facendo attenzione a non procurarsi lesioni cutanee. 2.32 Etichettare la siringa con le seguenti indicazioni: - nome e dose del farmaco, - identificazione paziente, - nome dell’operatore che ha preparato - data di preparazione e di scadenza 2.33 Proteggere i farmaci fotosensibili utilizzando siringhe AMBER per il trasporto e la somministrazione. MOTIVAZIONI 2.26 Per dosare il farmaco nella flebo. 2.27 Per evitare possibili spandimenti di farmaco antiblastico. 2.28 Per evitare errori di persona o farmaco nella somministrazione. 2.29 Per impedire l’alterazione del farmaco. 2.30 Perché l’ago non garantisce più la sterilità e la funzionalità. 2.31 Per una sicura e corretta somministrazione. 2.32 Per evitare errori di persona o farmaco nella somministrazione. 2.33 Per impedire l’alterazione del farmaco. Azienda Sanitaria N. 3 Fano Direzioni Mediche di Presidio SPPA/Medico Competente FARMACI ANTIBLASTICI INFORMAZIONE SUI RISCHI PER GLI OPERATORI SANITARI PROTOCOLLO PER LA MANIPOLAZIONE IN SICUREZZA Data stesura: 18/09/02 Revisione: Pagina 10 di 33 9. PROCEDIMENTO AZIONI MOTIVAZIONI E) Frazionamento o triturazione delle dosi per terapia orale o topica 2.34 La manovra è estremamente rischiosa. 2.34Perché il dosaggio deve essere sempre controllato. 2.35 Operare sempre sotto cappa aspirante con le 2.35per evitare contaminazioni dei piani di stesse precauzioni indicate nei punti lavoro, per mantenere la sterilità delle precedenti. manovre. 2.36 I frammenti vanno conservati in contenitori 2.36Per conservare e riconoscere il farmaco. chiusi non trasparenti ed etichettati con il nome del farmaco, la dose e la data di scadenza. 9.3 Preparazione dei farmaci antiblastici senza l’utilizzo della cappa ( può essere effettuata solo eccezionalmente con adeguate cautele). 3.1 Individuare un locale aerato da adibire 3.1 Per contenere il rischio di dispersione esclusivamente a tale attività, segnalato e ambientale e contaminazione. con accesso limitato. 3.2 Prima di procedere alla preparazione dei 3.2 Per ridurre la possibilità di dispersione dei farmaci antiblastici, è opportuno: rivestire farmaci in caso di una fuoriuscita il piano di lavoro con un telino monouso accidentale e facilitare le operazioni di adsorbente nella parte superiore e pulizia. impermeabilizzato su quella inferiore, disponendo sul piano solo i materiali occorrenti per la preparazione della terapia. 3.3 L’operatore dovrà indossare sopra la divisa: 3.3 per diminuire la possibilità di contaminazioni mediante l’utilizzo dei DPI. camice monouso; semi-maschera rigida o facciale filtrante (FFP2); occhiali con protezioni laterali; guanti monouso chirurgici da sostituire ogni 30 minuti ed al termine delle operazioni o immediatamente in caso di contaminazione, di abrasioni e tagli. cuffia monouso idrorepellente in TNT soprascarpe monouso Azienda Sanitaria N. 3 Fano Direzioni Mediche di Presidio SPPA/Medico Competente FARMACI ANTIBLASTICI INFORMAZIONE SUI RISCHI PER GLI OPERATORI SANITARI PROTOCOLLO PER LA MANIPOLAZIONE IN SICUREZZA Data stesura: 18/09/02 Revisione: Pagina 11 di 33 9. PROCEDIMENTO AZIONI 3.4 Il telino deve essere immediatamente 3.4 sostituito dopo ogni evidente spandimento di antiblastici e comunque rimosso al termine di ogni preparazione. 3.5 Per la preparazione attenersi alle indicazioni del punto 9.2 “Preparazione dei farmaci antiblastici con l’utilizzo della cappa di classe II”. MOTIVAZIONI Per ridurre al minimo eventuali contaminazioni. 9.4 Trasporto dei Farmaci antiblastici preparati 4.1 I farmaci che debbono essere trasportati 4.1 Per permettere il contenimento di eventuali manualmente all’interno del reparto fuoriuscite di citostatico. necessitano di vassoi a bordi rialzati. 4.2 Per tragitti lunghi ( al di fuori del reparto 4.2 Per consentire il trasporto in sicurezza e e/o del Presidio Ospedaliero ) devono essere permettere il controllo di eventuali utilizzati contenitori trasparenti a tenuta in fuoriuscite di citostatico. cui dovranno essere introdotti i farmaci antiblastici pronti per la somministrazione. Azienda Sanitaria N. 3 Fano Direzioni Mediche di Presidio SPPA/Medico Competente FARMACI ANTIBLASTICI INFORMAZIONE SUI RISCHI PER GLI OPERATORI SANITARI PROTOCOLLO PER LA MANIPOLAZIONE IN SICUREZZA Data stesura: 18/09/02 Revisione: Pagina 12 di 33 9. PROCEDIMENTO AZIONI 9.5 Somministrazione dei farmaci antiblastici Fornire al paziente, anche a domicilio, tutte le informazioni sulle avvertenze; osservare le reazioni locali o sistemiche. MOTIVAZIONI A) Somministrazione di fleboclisi 5.1 L’operatore deve indossare i DPI (schema pg.10). 5.2 Verificare correttamente prima dell’utilizzo l’integrità dei set endovenosi e dei cateteri 5.3 Posizionare un telino assorbente e impermeabile (nella parte inferiore), sotto il braccio del paziente e sotto l’intero percorso del deflussore. 5.4 Per la somministrazione dei farmaci, preceduta e seguita da infusione di fisiologica, all’introduzione ed all’estrazione dell’ago, usare un tampone sterile imbevuto di disinfettante (iodio povidone o clorexidina gluconato). 5.5 Durante la sostituzione dei flaconi di farmaci antiblastici l’operatore deve mantenere il busto eretto e indossare i DPI: visiera trasparente, camice monouso, cuffia, soprascarpe e guanti. 5.6 Nel sostituire il flacone utilizzare garze sterili sia sulla parte di innesto del deflussore sia sul collo del flacone, che deve essere appoggiato su un piano stabile. 5.7 Al termine della manovra l’operatore dovrà togliere i guanti, gettarli nei rifiuti speciali e lavarsi accuratamente le mani. 5.1 Per la protezione individuale. 5.2 Per evidenziare eventuali difetti. 5.3 Per evitare spandimenti del farmaco sulla biancheria del letto e nell’ambiente circostante. 5.4 Per decontaminare la zona di iniezione. 5.5 Per la tutela dell’operatore da eventuali fuoriuscite accidentali di farmaco antiblastico 5.6 Per assorbire eventuali fuoriuscite di farmaco antiblastico 5.7 Per evitare eventuali contaminazioni. Azienda Sanitaria N. 3 Fano Direzioni Mediche di Presidio SPPA/Medico Competente FARMACI ANTIBLASTICI INFORMAZIONE SUI RISCHI PER GLI OPERATORI SANITARI PROTOCOLLO PER LA MANIPOLAZIONE IN SICUREZZA Data stesura: 18/09/02 Revisione: Pagina 13 di 33 9. PROCEDIMENTO AZIONI MOTIVAZIONI B) Somministrazione orale 5.8 Per manipolare le compresse estrarle dal 5.8 Per evitare i contatti con il farmaco flacone, facendole scivolare nel coperchio antiblastico. della confezione senza toccarle e successivamente nel contenitore monouso del paziente. Nel caso di confezioni “blister” comprimere la capsula dall’involucro direttamente nel contenitore monouso del paziente. In entrambi i casi assicurarsi dell’immediata assunzione. Se le manovre vengono eseguite correttamente non esistono possibilità di contatti tra la cute e il farmaco, quindi l’uso dei guanti è consigliato ma non obbligatorio. C) Somministrazione cutanea 5.9 Nella manipolazione di farmaci chemioterapici per uso topico (creme, 5.9 Per la protezione dell’operatore. pomate, unguenti) utilizzare i DPI (doppi guanti in lattice sopra i polsini del camice protettivo monouso idrorepellente in TNT rinforzato anteriormente e sulle maniche). 5.10 Al termine dell’operazione rimuovere i guanti e lavarsi accuratamente le mani. 5.10 Per evitare eventuali contaminazioni. Azienda Sanitaria N. 3 Fano Direzioni Mediche di Presidio SPPA/Medico Competente FARMACI ANTIBLASTICI INFORMAZIONE SUI RISCHI PER GLI OPERATORI SANITARI PROTOCOLLO PER LA MANIPOLAZIONE IN SICUREZZA Data stesura: 18/09/02 Revisione: Pagina 14 di 33 9. PROCEDIMENTO AZIONI D) Somministrazione intramuscolare MOTIVAZIONI 5.11 L’operatore deve indossare i DPI. 5.11 Per la protezione individuale. 5.12 Disinfettare la cute prima e dopo l’iniezione 5.12 Per decontaminare la zona di iniezione. (con iodio-povidone o clorexidina gluconato). 5.13 Eliminare il materiale utilizzato per la 5.13 Per impedire il rischio di ferite e disinfezione e la siringa, senza contaminazioni accidentali. disconnettere l’ago, nel contenitore per taglienti. 9.6 Smaltimento dei farmaci antiblastici A) Raccolta ed eliminazione degli escreti, secreti del paziente e della biancheria contaminata. Smaltimento di accessori e materiale utilizzato dall’operatore. 6.1 Per l’assistenza di un paziente che abbia 6.1 Per la protezione dell’operatore. ricevuto farmaci antineoplastici nelle ultime 48 ore che possa comportare l’esposizione accidentale con sangue, vomito o altri escreti, è necessario l’uso dei DPI previsti allo schema riassuntivo di pag.10. 6.2 È necessario inattivare con ipoclorito di 6.2 Perché si inattiva la molecola del farmaco sodio al 5% le urine dei pazienti in terapia. entro le 24 ore. Per evitare l’inquinamento Qualora non sia possibile inattivare i liquidi ambientale o contaminazione biologici dei pazienti in terapia è necessario dell’operatore. porre i loro escreti e vomito in recipienti ermeticamente chiusi da smaltirsi come rifiuti speciali pericolosi. 6.3 I pazienti devono essere educati a inattivare con ipoclorito di sodio i secreti ed escreti a 6.3 Per limitare l’inquinamento ambientale. domicilio e a versare al bisogno ipoclorito al 5% nel WC. Azienda Sanitaria N. 3 Fano Direzioni Mediche di Presidio SPPA/Medico Competente FARMACI ANTIBLASTICI INFORMAZIONE SUI RISCHI PER GLI OPERATORI SANITARI PROTOCOLLO PER LA MANIPOLAZIONE IN SICUREZZA Data stesura: 18/09/02 Revisione: Pagina 15 di 33 9. PROCEDIMENTO AZIONI MOTIVAZIONI 6.4 La biancheria contaminata dai farmaci, 6.4 Per evitare contaminazioni ed evidenziare la sangue, vomito o altri escreti di un paziente pericolosità del materiale. che abbia ricevuto farmaci antineoplastici nelle ultime 48 ore deve essere posta in sacchi idrosolubili, che a loro volta vanno messi in sacchi impermeabili etichettati. 6.5 I contenitori utilizzati per i farmaci 6.5 Per evitare contaminazioni con farmaci antiblastici, i deflussori, i telini assorbenti antiblastici residui. monouso, le garze, tutti i DPI, ecc. devono essere smaltiti come rifiuti speciali pericolosi e quindi introdotti nei contenitori appositi, con un trattamento di inattivazione preventiva (ipoclorito di sodio al 5%), prima della loro chiusura. 6.6 Per i materiali taglienti (siringhe con ago 6.6 Per evitare ferite accidentali e innestato, fiale, flaconi rotti, ecc), lo contaminazioni con farmaci antiblastici smaltimento deve avvenire nei contenitori residui. per taglienti i quali debbono essere a loro volta riposti nei contenitori per rifiuti speciali pericolosi. 9.7 Pulizia a fine preparazione A) Pulizia della cappa e di tutte le superfici di lavoro 7.1 Nelle operazioni di pulizia la cappa deve rimanere sempre accesa. 7.2 Togliere il telino, rimuovere qualsiasi oggetto presente all’interno della cappa, dopo adeguata pulizia con alcool al 70% o smaltirlo direttamente. 7.3 Rimuovere dalla cappa i contenitori dei rifiuti dopo averli chiusi, collocandoli in quelli per rifiuti speciali pericolosi. 7.1 Per allontanare gli inquinanti. 7.2 Per procedere alle successive manovre di pulizia. 7.3 Per evitare contaminazioni. Azienda Sanitaria N. 3 Fano Direzioni Mediche di Presidio SPPA/Medico Competente FARMACI ANTIBLASTICI INFORMAZIONE SUI RISCHI PER GLI OPERATORI SANITARI PROTOCOLLO PER LA MANIPOLAZIONE IN SICUREZZA Data stesura: 18/09/02 Revisione: Pagina 16 di 33 9. PROCEDIMENTO 7.4 7.5 7.6 7.7 7.8 AZIONI Pulire la cappa procedendo dall’alto verso il basso con movimenti concentrici dalla periferia verso il centro. Utilizzare una garza (evitare cotone o stracci che lasciano residui) imbevuta di alcool e procedere alla decontaminazione delle superfici di lavoro, poi usare un detergente ad alto PH (sapone di Marsiglia o altro compatibile con l’acciaio inossidabile), sciacquare abbondantemente con acqua deionizzata o distillata, asciugare con un panno, disinfettare con garza imbevuta di alcool al 70% e lasciare asciugare. Non procedere a operazioni di pulizia durante le fasi di preparazione dei farmaci, se non in caso di spandimenti accidentali del farmaco stesso. Spegnere la cappa non prima che siano trascorsi 20 minuti dal termine delle operazioni e chiudere il vano di lavoro. Finita la pulizia chiudere l’accesso alla cappa, con l’apposito tampone di chiusura, e sigillarlo con un telo di plastica trasparente e impermeabile. B) Pulizia degli ambienti 7.9 Nella pulizia dei locali si deve evitare di generare polvere. 7.10 In caso di spargimenti di farmaco, si dovrà sospendere la pulizia convenzionale fino alla completa decontaminazione. 7.11 Durante le fasi di preparazione dei farmaci si dovranno evitare anche lievi operazioni di pulizia dell’ambiente. 7.12 Decontaminare i pavimenti con ipoclorito di sodio al 5%, detergere e sciacquare. MOTIVAZIONI 7.4 Per non ricontaminare le zone già pulite. 7.5 Per decontaminare, detergere e disinfettare le superfici di lavoro, senza ostruire i fori della cappa. 7.6 Per evitare contaminazioni del farmaco in preparazione. 7.7 Per completare l’allontanamento degli inquinanti. 7.8 Per garantire il mantenimento della pulizia, e prevenire ogni possibile contaminazione dall’interno all’esterno della cappa. 7.9 Perché la polvere potrebbe veicolare particelle del farmaco. 7.10 Per permettere di inattivare il farmaco. 7.11 Per evitare contaminazione. 7.12 Per inattivare le molecole di farmaco se presente. Azienda Sanitaria N. 3 Fano Direzioni Mediche di Presidio SPPA/Medico Competente FARMACI ANTIBLASTICI INFORMAZIONE SUI RISCHI PER GLI OPERATORI SANITARI PROTOCOLLO PER LA MANIPOLAZIONE IN SICUREZZA Data stesura: 18/09/02 Revisione: Pagina 17 di 33 9. PROCEDIMENTO AZIONI 9.8 Manutenzione della cappa e dei filtri 8.1 Un controllo di buon funzionamento della cappa e dei filtri, in particolare l’integrità dei filtri HEPA e la velocità dei flussi d’aria in entrata e in uscita, a cura di un tecnico qualificato, andrà effettuato semestralmente e in ogni caso dopo ogni 1000 ore di lavoro o in caso di trasferimento della cappa. 8.2 Nella sostituzione e smaltimento dei filtri, si dovrà isolare completamente il locale, anche dal sistema di condizionamento, se presente, che dovrà essere disattivato. 8.3 Il filtro, che deve essere smaltito come rifiuto pericoloso, deve essere riposto in un doppio sacco chiuso ermeticamente. Tali operazioni devono essere effettuate sempre a carico del tecnico specialista che deve usare gli opportuni DPI da smaltirsi analogamente ai filtri. 8.4 A fine operazione, si riattiverà, se presente, il condizionamento del locale e la stanza dovrà restare chiusa per almeno 30 minuti per permettere un efficace ricambio di aria nell’ambiente. Per tutte le altre notizie controllare il manuale d’uso dell’apparecchiatura. MOTIVAZIONI 8.1 Per un corretto e sicuro funzionamento della cappa. 8.2 Per impedire dispersioni di farmaci in tutti gli ambienti adiacenti. 8.3 Per evitare l’inquinamento ambientale. 8.4 Perché dopo questo tempo non vi è più il rischio di dispersioni del farmaco. Azienda Sanitaria N. 3 Fano Direzioni Mediche di Presidio SPPA/Medico Competente FARMACI ANTIBLASTICI INFORMAZIONE SUI RISCHI PER GLI OPERATORI SANITARI PROTOCOLLO PER LA MANIPOLAZIONE IN SICUREZZA Data stesura: 18/09/02 Revisione: Pagina 18 di 33 9. PROCEDIMENTO AZIONI 9.9 Interventi in caso di spandimenti accidentali di farmaci antiblastici A) Procedure generali 9.1 Nei locali in cui si immagazzinano, preparano e somministrano farmaci antiblastici deve essere presente un kit d’emergenza, da utilizzare in caso di spandimento accidentale di farmaci antiblastici. 9.2 Gli spandimenti devono essere prontamente puliti da personale adeguatamente protetto e preparato a fronteggiare tali situazioni. 9.3 I frammenti di vetro devono essere rimossi con cura utilizzando le attrezzature del Kit d’emergenza. 9.4 L’area ove si sia verificato lo spandimento va immediatamente circoscritta ed adeguatamente segnalata. MOTIVAZIONI 9.1 Per far fronte ad eventuali incidenti. 9.2 Per evitare dispersione ambientale ed esposizione del personale. 9.3 Per evitare ferite da taglio. 9.4 In modo da evitare che altre persone vengano contaminate. B) Pulizia di piccoli spandimenti 9.5 Spandimenti di meno di 5 ml o 5 gr devono 9.5 Per evitare la contaminazione ambientale e essere puliti immediatamente dal personale delle persone. utilizzando il Kit d’emergenza ed i DPI indicati nello schema. 9.6 I liquidi devono essere asciugati con garze; 9.6 Per risanare la zona contaminata. l’area contaminata deve essere pulita utilizzando acqua ed una soluzione di ipoclorito di sodio al 5%, l’operazione va ripetuta almeno 3 volte. Il materiale derivante dall’azione di pulizia va trattato come rifiuto sanitario pericoloso. 9.7 Se lo spandimento avviene all’interno del 9.7 Per ridurre al massimo la dispersione dei box utilizzato per il trasporto del farmaco chemioterapici. ricostituito, procedere nel modo seguente: indossare i DPI assorbire con garze lo sversamento introdurre il materiale nei sacchi contenuti nel kit d’emergenza, che deve essere poi gettato nei contenitori per rifiuti sanitari pericolosi Azienda Sanitaria N. 3 Fano Direzioni Mediche di Presidio SPPA/Medico Competente FARMACI ANTIBLASTICI INFORMAZIONE SUI RISCHI PER GLI OPERATORI SANITARI PROTOCOLLO PER LA MANIPOLAZIONE IN SICUREZZA Data stesura: 18/09/02 Revisione: Pagina 19 di 33 9. PROCEDIMENTO AZIONI decontaminare il box con ipoclorito di sodio al 5%, lavare il box con detergente, sciacquare, asciugare e se richiesto disinfettare o inviare per la sterilizzazione a 121°C (ciclo della gomma) alla centrale di sterilizzazione. Quando possibile eseguire tutte le operazioni sopra riportate sotto cappa. C) Pulizia di grandi spandimenti 9.8 Per spandimenti di entità superiore ai 5 ml o ai 5 gr è necessario intervenire per limitarne la diffusione, applicando delicatamente panni assorbenti. Nel caso di un medicinale in polvere utilizzare un panno umido. 9.9 L’accesso all’area contaminata deve essere limitato. 9.10 Devono essere utilizzati adeguati dispositivi di protezione individuale, compresi quelli respiratori (schema pag.10) e il kit di emergenza. 9.11 Tutte le superfici contaminate devono essere adeguatamente decontaminate utilizzando acqua e soluzione di ipoclorito di sodio al 5%. L’operazione va ripetuta almeno tre volte. 9.12 Quanto utilizzato per assorbire il farmaco deve essere immesso nei sacchi presenti nel kit di emergenza e smaltito nei contenitori per rifiuti sanitari pericolosi. D) Spandimenti nella cappa 9.13 rocedere alla decontaminazione di tutte le superfici interne della cappa, dopo aver attuato tutte le misure indicate per gli sversamenti. 9.14 Nel caso in cui i filtri HEPA si fossero contaminati, la cappa non deve più essere utilizzata fino alla sostituzione di tali filtri. MOTIVAZIONI 9.8 Per evitare la contaminazione ambientale e delle persone. 9.9 Per limitare il numero degli esposti. 9.10 Per la protezione degli operatori. 9.11Per ridurre l’inquinamento ambientale. 9.12 Per un corretto smaltimento. Azienda Sanitaria N. 3 Fano Direzioni Mediche di Presidio SPPA/Medico Competente FARMACI ANTIBLASTICI INFORMAZIONE SUI RISCHI PER GLI OPERATORI SANITARI PROTOCOLLO PER LA MANIPOLAZIONE IN SICUREZZA Data stesura: 18/09/02 Revisione: Pagina 20 di 33 10. NORME COMPORTAMENTALI GENERALI PER IL PERSONALE E’ VIETATO: l’accesso alla zona di preparazione dei farmaci antiblastici al personale non autorizzato. usare cosmetici (come cipria, rossetto, smalto per unghie, lacca per capelli, etc.) nelle zone di lavoro: questi, se contaminati, possono costituire una fonte prolungata di esposizione. mangiare, bere, masticare gomme e caramelle, fumare e conservare cibo, bevande o altro materiale di uso personale nelle zone dove si manipolano sostanze citotossiche. indossare gli indumenti di protezione fuori dalle zone di lavoro e riutilizzarli dopo una precedente esposizione. reincappucciare gli aghi. Azienda Sanitaria N. 3 Fano Direzioni Mediche di Presidio SPPA/Medico Competente FARMACI ANTIBLASTICI INFORMAZIONE SUI RISCHI PER GLI OPERATORI SANITARI PROTOCOLLO PER LA MANIPOLAZIONE IN SICUREZZA Data stesura: 18/09/02 Revisione: Pagina 21 di 33 RACCOMANDAZIONI Usare sempre gli adeguati DPI per la manipolazione e smaltimento farmaci antiblastici. Utilizzare siringhe e set di infusione con raccordo di sicurezza luer-lock e proteggere l’estremità a valle con garza sterile. Evitare di riempire la siringa oltre i 3/4 del suo volume. Adottare le precauzioni indicate per evitare la formazione di schizzi durante la diluizione di antiblastici liofilizzati, durante l’espulsione dell’aria dalla siringa o l’introduzione ed estrazione dai flaconi. Tenere sempre pronta della garza per assorbire l’eccesso di farmaco. Tenere sempre a disposizione l’occorrente per gli eventuali spandimenti accidentali. Etichettare le siringhe ed i flaconi per endovenosa con le seguenti indicazioni: nome e dose del farmaco, data di preparazione e scadenza, identificazione del paziente, nome dell’operatore che ha preparato il farmaco. Il tubo di collegamento del deflussore applicato al flacone di flebo, deve essere protetto all’estremità a valle con una garza sterile e chiuso con luer-look. Le manovre di frazionamento o triturazione delle dosi di farmaco per terapia orale sono estremamente rischiose e vanno effettuate solamente sotto cappa e con adeguati DPI. Lavare il piano di lavoro all’inizio ed al termine dell’attività con prodotto idoneo. Prima di aprire una fiala di farmaco già “soluto”, verificare che non rimangano residui liquidi nella parte superiore; avvolgere il collo della fiala con una garza sterile ed aprire la fiala con movimenti decisi delle mani verso l’esterno. Controllare che l’aria filtrata proveniente dalla cappa sia eliminata direttamente all’esterno. Trasportare sempre i farmaci su vassoi a bordi rialzati; per tragitti lunghi i flaconi, le siringhe, etc. devono essere immessi in recipienti a tenuta, trasparenti per controllare eventuali fuoriuscite di citostatico. Azienda Sanitaria N. 3 Fano Direzioni Mediche di Presidio SPPA/Medico Competente FARMACI ANTIBLASTICI INFORMAZIONE SUI RISCHI PER GLI OPERATORI SANITARI PROTOCOLLO PER LA MANIPOLAZIONE IN SICUREZZA Data stesura: 18/09/02 Revisione: Pagina 22 di 33 11. ESPOSIZIONI ACCIDENTALI CONTAMINAZIONE DEL PERSONALE 1. In caso di evidenti contaminazioni di guanti e camice o contatti diretti con la cute, adottare le seguenti procedure: togliere immediatamente guanti e camice; lavare accuratamente la cute contaminata con acqua. Per il trattamento specifico delle contaminazioni cutanee acute confrontare lo schema di seguito riportato. In caso di arrossamento della cute o sensazione di pizzicore può essere utile applicare una pomata all’idrocortisone e consultare un Medico. 2. In caso di puntura accidentale della cute con ago contaminato di farmaco, far fuoriuscire dalla zona interessata il sangue, poi lavare bene con un getto di acqua corrente. La zona deve essere controllata per una settimana, trascorso tale periodo se non compare arrossamento, bruciore, edema, non occorre più prestare alcuna cura. 3. In caso di contatto con gli occhi, irrigare abbondantemente con acqua corrente o soluzione fisiologica per almeno 15 minuti (contattare un Oculista). 4. In caso di inalazione aprire subito le finestre. 5. In ogni caso di contaminazione il personale, dopo aver messo in atto i primi trattamenti per le esposizioni acute sopra descritti, dovrà recarsi al Pronto Soccorso con il foglio illustrativo del farmaco. Il Medico del Pronto Soccorso, presterà le cure appropriate e provvederà a redigere il primo certificato di infortunio sul lavoro. 6. Il lavoratore interessato ed il Responsabile dell’U.O. o Servizio di appartenenza dovranno segnalare congiuntamente, tramite la scheda allegata (allegato n.1), ogni caso di contaminazione alla Direzione Sanitaria, che provvederà ad informare il Medico Competente ed il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione Aziendale. Azienda Sanitaria N. 3 Fano Direzioni Mediche di Presidio SPPA/Medico Competente FARMACI ANTIBLASTICI INFORMAZIONE SUI RISCHI PER GLI OPERATORI SANITARI PROTOCOLLO PER LA MANIPOLAZIONE IN SICUREZZA Data stesura: 18/09/02 Revisione: Pagina 23 di 33 SCHEMA PER IL PRIMO TRATTAMENTO DELLE ESPOSIZIONE ACUTE NOME COMMERCIALE ADRIBLASTINA ARACYTIN MOLECOLA DOXORUBICINA CITARABINA VIA DI SOMMINISTRAZIONE Bolo o infusione endovenosa (E.V.) Bolo o infusione E.V., intramuscolo (I.M.) o sottocutanea (S.C.) EFFETTI DELLA TRATTAMENTO CONTAMINAZIONE Fortemente irritante Non irritante Lavare con acqua o acqua e sapone o una soluzione di sodio bicarbonato. In caso di schizzi agli occhi irrigare immediatamente con una soluzione di bicarbonato di sodio Lavare comunque con acqua o acqua e sapone In caso di schizzi agli occhi irrigare immediatamente con una soluzione di cloruro di sodio 0,9% (fisiologica ) Azienda Sanitaria N. 3 Fano Direzioni Mediche di Presidio SPPA/Medico Competente NOME COMMERCIALE BICNU FARMACI ANTIBLASTICI INFORMAZIONE SUI RISCHI PER GLI OPERATORI SANITARI PROTOCOLLO PER LA MANIPOLAZIONE IN SICUREZZA MOLECOLA CARMUSTINA BLEOMICINA BLEOMICINA CAELYX DOXORUBICINA CLORIDRATO IN LIPOSOMI PEGILATI CAMPTO IRINOTECAN CLORIDRATO TRIIDRATO VIA DI SOMMINISTRAZIONE Infusione E.V. (non è indicato il bolo) Bolo o infusione E.V. Infusione E.V. Infusione E.V. Data stesura: 18/09/02 Revisione: Pagina 24 di 33 EFFETTI DELLA CONTAMINAZIONE TRATTAMENTO Fortemente irritante Lavare abbondantemente con acqua e fare impacchi con una soluzione di sodio bicarbonato. Non irritante ma allergizzante Lavare con acqua e sapone In caso di schizzi agli occhi irrigare immediatamente con una soluzione di cloruro di sodio 0,9% (fisiologica) Lavare immediatamente a fondo con acqua e sapone Lavare immediatamente con acqua e sapone in caso di contatto con la pelle, solo con acqua per contatto con mucosa Azienda Sanitaria N. 3 Fano Direzioni Mediche di Presidio SPPA/Medico Competente NOME COMMERCIALE FARMACI ANTIBLASTICI INFORMAZIONE SUI RISCHI PER GLI OPERATORI SANITARI PROTOCOLLO PER LA MANIPOLAZIONE IN SICUREZZA Data stesura: 18/09/02 Revisione: Pagina 25 di 33 MOLECOLA VIA DI SOMMINISTRAZIONE EFFETTI DELLA CONTAMINAZIONE CISPLATINO SEGIX CISPLATINO Infusione E.V. Irritante COSMEGEN DACTINOMICINA Bolo o infusione E.V. Fortemente irritante DETICENE DACARBAZINA Bolo o infusione E.V. Non irritante OXALIPLATINO Infusione E.V. ELOXATIN ENDOXAN ASTA CICLOFOSFAMIDE Orale, bolo, infusione E.V., via intraperitoneale ed intrapleurica TRATTAMENTO Lavare con abbondante quantità di acqua, in presenza di irritazione cutanea applicare una crema emolliente Lavare con acqua o soluzione di sodio fosfato Lavare comunque con acqua o acqua e sapone In caso di schizzi agli occhi irrigare immediatamente con una soluzione di cloruro di sodio 0,9% (fisiologica) Lavare con acqua sia cute che mucose Non irritante Lavare comunque con acqua o acqua e sapone In caso di schizzi agli occhi irrigare immediatamente con una soluzione di cloruro di sodio 0,9% (fisiologica) Azienda Sanitaria N. 3 Fano Direzioni Mediche di Presidio SPPA/Medico Competente NOME COMMERCIALE FARMORUBICINA FLUDARA FARMACI ANTIBLASTICI INFORMAZIONE SUI RISCHI PER GLI OPERATORI SANITARI PROTOCOLLO PER LA MANIPOLAZIONE IN SICUREZZA MOLECOLA EPIRUBICINA Bolo o infusione E.V. FLUDARABINA Infusione E.V. FLUOROURACILE TEVA GEMZAR VIA DI SOMMINISTRAZIONE FLUOROURACILE GEMCITABINA Bolo o infusione E.V. Infusione E.V. Data stesura: 18/09/02 Revisione: Pagina 26 di 33 EFFETTI DELLA CONTAMINAZIONE Fortemente irritante TRATTAMENTO Lavare con acqua o acqua e sapone o una soluzione di sodio bicarbonato. In caso di schizzi agli occhi irrigare immediatamente con una soluzione di bicarbonato di sodio. Lavare con acqua e sapone o in caso di contatto con gli occhi solo con acqua. Non irritante Lavare comunque con acqua o acqua e sapone In caso di schizzi agli occhi irrigare immediatamente con una soluzione di cloruro di sodio 0,9% (fisiologica). Azienda Sanitaria N. 3 Fano Direzioni Mediche di Presidio SPPA/Medico Competente FARMACI ANTIBLASTICI INFORMAZIONE SUI RISCHI PER GLI OPERATORI SANITARI PROTOCOLLO PER LA MANIPOLAZIONE IN SICUREZZA NOME COMMERCIALE MOLECOLA VIA DI SOMMINISTRAZIONE HERCEPTIN TRASTUZUMAB Infusione E.V. HYCAMTIN TOPOTECAN Infusione E.V. HOLOXAN METHOTREXATE MYOCET MITOMYCIN MUPHORAN IFOSFAMIDE METOTRESSATO DOXORUBICINA LIPOSOMIALE Bolo o infusione E.V. Data stesura: 18/09/02 Revisione: Pagina 27 di 33 EFFETTI DELLA CONTAMINAZIONE TRATTAMENTO Lavare occhi o pelle con grandi quantità di acqua Non irritante Lavare comunque con acqua o acqua e sapone, In caso di schizzi agli occhi irrigare immediatamente con una soluzione di cloruro di sodio 0,9% (fisiologica) Intramuscolo, bolo o infusione E.V.. Via intraarteriosa Irritante Lavare con acqua. In presenza di reazione cutanea applicare una crema emolliente Infusione E.V. Irritante Lavare abbondantemente con acqua la cute e gli occhi Fortemente irritante Lavare con soluzione di sodio bicarbonato 8,4 % e poi con acqua e sapone MITOMICINA C Bolo o infusione E.V. FOTEMUSTINA Infusione E.V. Lavare abbondantemente con acqua Azienda Sanitaria N. 3 Fano Direzioni Mediche di Presidio SPPA/Medico Competente NOME COMMERCIALE NAVELBINE NOVANTRONE FARMACI ANTIBLASTICI INFORMAZIONE SUI RISCHI PER GLI OPERATORI SANITARI PROTOCOLLO PER LA MANIPOLAZIONE IN SICUREZZA MOLECOLA VINORELBINE MITOXANTRONE VIA DI SOMMINISTRAZIONE Bolo o infusione E.V. Infusione E.V. Il bolo venoso non è raccomandato Data stesura: 18/09/02 Revisione: Pagina 28 di 33 EFFETTI DELLA CONTAMINAZIONE Fortemente irritante TRATTAMENTO Lavare la cute con acqua o acqua e sapone. In caso di schizzi agli occhi irrigare immediatamente ed abbondantemente con acqua o con una soluzione di cloruro di sodio 0,9% (fisiologica) perché può provocare grave irritazione o addirittura ulcerazione della cornea. Lavare la pelle con abbondante acqua calda o acqua e sapone. In Leggermente irritante caso di schizzi agli occhi irrigare immediatamente con una soluzione di cloruro di sodio 0,9% (fisiologica) PARAPLATIN CARBOPLATINO Bolo o infusione E.V. Debolmente irritante PLATINEX CISPLATINO Iinfusione E.V. (non usare boli venosi) Irritante (Potenzialmente allergizzante) Lavare con acqua e sapone in caso di schizzi agli occhi irrigare immediatamente con una soluzione di cloruro di sodio 0,9% (fisiologica) Lavare con abbondante quantità di acqua. In presenza di reazione cutanea applicare una crema emolliente Azienda Sanitaria N. 3 Fano Direzioni Mediche di Presidio SPPA/Medico Competente FARMACI ANTIBLASTICI INFORMAZIONE SUI RISCHI PER GLI OPERATORI SANITARI PROTOCOLLO PER LA MANIPOLAZIONE IN SICUREZZA NOME COMMERCIALE MOLECOLA VIA DI SOMMINISTRAZIONE TAXOL PACLITAXEL Infusione E.V. TAXOTERE TEMODAL TOMUDEX DOCETAXEL TEMOZOLONIDE RALTITREXED Data stesura: 18/09/02 Revisione: Pagina 29 di 33 EFFETTI DELLA TRATTAMENTO CONTAMINAZIONE In caso di inalazione può insorgere dispnea, dolore toracico, bruciore Lavare la cute con acqua e sapone. alla gola e nausea. In Lavare con abbondante acqua le caso di contatto con la mucose cute sono stati osservati formicolio , bruciore ed arrossamento. Lavare immediatamente e perfettamente la pelle con acqua e sapone. Lavare immediatamente e perfettamente le mucose. Infusione E.V. Lavare con acqua la cute, le mucose e l’occhio venute a contatto accidentalmente con la polvere contenuta nella capsula. Per os Infusione E.V. Irritante In caso di contatto con la cute lavare accuratamente con acqua. In caso di schizzi accidentali negli occhi irrigare con acqua corrente, tenendo distanti le ciglia per almeno 10 minuti. Azienda Sanitaria N. 3 Fano Direzioni Mediche di Presidio SPPA/Medico Competente NOME COMMERCIALE VELBE VEPESID FARMACI ANTIBLASTICI INFORMAZIONE SUI RISCHI PER GLI OPERATORI SANITARI PROTOCOLLO PER LA MANIPOLAZIONE IN SICUREZZA MOLECOLA VINBLASTINA ETOPOSIDE Data stesura: 18/09/02 Revisione: Pagina 30 di 33 VIA DI EFFETTI DELLA SOMMINISTRAZIONE CONTAMINAZIONE Bolo o infusione E.V. Infusione E.V.. Per os VINCRISTINA VINCRISTINA SOLFATO Bolo o infusione E.V. XELODA CAPECITABINA Per os ZANOSAR STREPTOZOCIN Fortemente irritante irritante Fortemente irritante TRATTAMENTO Lavare comunque con acqua o acqua e sapone. In caso di schizzi agli occhi irrigare immediatamente ed accuratamente con acqua o con una soluzione di cloruro di sodio 0,9% (fisiologica), perché il farmaco può provocare ulcerazioni corneali. Lavare con acqua o acqua e sapone, in caso di schizzi agli occhi irrigare immediatamente con una soluzione di cloruro di sodio 0,9% (fisiologica) Lavare comunque con acqua o acqua e sapone. In caso di schizzi agli occhi irrigare immediatamente ed in modo completo con acqua o con una soluzione di cloruro di sodio 0,9% (fisiologica), perché il farmaco può provocare ulcerazioni corneali. Lavare immediatamente la cute o le mucose con acqua e sapone Azienda Sanitaria N. 3 Fano Direzioni Mediche di Presidio SPPA/Medico Competente FARMACI ANTIBLASTICI INFORMAZIONE SUI RISCHI PER GLI OPERATORI SANITARI PROTOCOLLO PER LA MANIPOLAZIONE IN SICUREZZA Data stesura: 18/09/02 Revisione: Pagina 31 di 33 12 . RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI E/O LEGISLATIVI 1. D.Lgs. 626/94 e successive modificazioni ed integrazioni 2. Gazzetta Ufficiale della repubblica Italiana “Documento di linee guida per la sicurezza e salute dei lavoratori esposti a chemioterapici antiblastici in ambiente sanitario” Provvedimento agosto 1999. G.U. 7/10/99. 3. Ministero della Sanità ISPESL, AIMPLS “Indicazioni per applicazioni delle linee guida sui chemioterapici antiblastici” Convegno Nazionale. Roma, 6 dicembre 2000. 4. Villa L., Viganò G., Corvi C. “Rischi e prevenzione nella manipolazione dei farmaci antiblastici”. ASSL 9 Sondrio, 1996 IV Edizione. 5. Villa L. La protezione collettiva ed individuale (DPI) nella Sanità rischi biologici e chimici. ISPESL – Regione Lombardia – Azienda Sanitaria Locale Provincia Sondrio. Sondrio, Luglio 2000 13 . ALLEGATI Allegato 1 – Scheda di Segnalazione per Esposizione Accidentale Azienda Sanitaria N. 3 Fano Direzioni Mediche di Presidio SPPA/Medico Competente FARMACI ANTIBLASTICI INFORMAZIONE SUI RISCHI PER GLI OPERATORI SANITARI PROTOCOLLO PER LA MANIPOLAZIONE IN SICUREZZA Data stesura: 18/09/02 Revisione: Pagina 32 di 33 Allegato n.1 SCHEDA DI SEGNALAZIONE PER ESPOSIZIONE ACCIDENTALE (da compilare a cura dell’Operatore Sanitario e del Responsabile U.O. o Servizio di appartenenza da consegnare alla Direzione Sanitaria di Presidio che provvederà alla trasmissione al Medico Competente e Responsabile SPPA) Cognome e Nome …………………………………………………………………………………... Nato a …..............................................................……………….il…................................……...…. Qualifica professionale:……………………………………………………………………….……. U.O./Servizio di appartenenza ……………………………………………………………………… Luogo dell’infortunio: (indicare la stanza) ……………………………………………………………………………………………………….. Data infortunio….......................................................... ora ….......................................................… Descrizione dell’attività svolta al momento dell’infortunio……………………………………….…. ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… CONTAMINAZIONE PER : contatto cutaneo contatto mucoso……………………….… inalazione ingestione/altro …..............................................................................................… DPI (dispositivi di protezione) usati: guanti occhiali mascherina camice cuffie sovrascarpe altro…........................................................................................……………………. FARMACO FONTE DELLA CONTAMINAZIONE…...........................................................…………. TRATTAMENTO POST-ESPOSIZIONE ATTUATO…………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… E’ STATO COMPILATO IL PRIMO CERTIFICATO DI INFORTUNIO SUL LAVORO ? SI [ ] NO [ ] Data ……………………………………… FIRMA L’OPERATORE SANITARIO ………………………………………….. IL RESPONSABILE U.O./SERVIZIO……………………………………... Azienda Sanitaria N. 3 Fano Direzioni Mediche di Presidio SPPA/Medico Competente FARMACI ANTIBLASTICI INFORMAZIONE SUI RISCHI PER GLI OPERATORI SANITARI PROTOCOLLO PER LA MANIPOLAZIONE IN SICUREZZA Data stesura: 18/09/02 Revisione: Pagina 33 di 33 LISTA DI DISTRIBUZIONE FUNZIONI INTERESSATE RESPONSABILI