STRUTTURA COMPLESSA DI
GASTROENTEROLOGIA
FOGLIO
ILLUSTRATIVO
ESOFAGOGASTRODUODENOSCOPIA
E
(EGDS)
CONSENSO
con
INFORMATO
posizionamento
di
PER:
GASTROSTOMIA
ENDOSCOPICA PERCUTANEA (PEG)
Che cosa è?
La gastrostomia endoscopica percutanea (PEG) è un tubicino largo circa 5 – 7 mm che permette di collegare la
cavità gastrica con l’esterno, che viene posizionata per via endoscopica in quei pazienti che presentano disturbi
organici e/o funzionali alla deglutizione, per permettere loro l’assunzione di cibi e di liquidi.
La PEG viene posizionata tramite l’esofago-gastro-duodenoscopia, che è un esame che consente al medico che
lo effettua di osservare direttamente l’interno dell’esofago, stomaco e duodeno, e rilevare eventuali patologie
mediante l’endoscopio che e’ una sonda flessibile del diametro di circa 1 cm, dotata di una telecamera in punta.
Lo strumento viene introdotto delicatamente attraverso la bocca, fino a raggiungere il duodeno.
Come si svolge?
Durante la gastroscopia in cavità gastrica si sceglie il punto dove posizionare la PEG eseguendo la
digitopressione e la trans-illuminazione della parete addominale (in mancanza della quale la procedura non può
essere avviata). Praticata l’anestesia locale sul punto individuato viene eseguita un’incisione cutanea di circa
1cm, attraverso la quale viene inserita una cannula che penetra nello stomaco ed all’interno della quale viene
passato nello stomaco un filo guida che viene quindi recuperato e portato all’esterno con l'estrazione del
gastroscopio.
A questo punto, con varianti tecniche che diversificano le due metodiche più utilizzate, la “Pull” e la “Push”, la
sonda da gastrostomia viene tirata con il filo o fatta scorrere sul filo guida sino allo stomaco, da cui attraverserà
la parete addominale a livello del tramite precedentemente creato.
Al termine della procedura la sonda sarà tenuta in sede all’interno dello stomaco da un dispositivo detto
“bumper” ed all’esterno della parete da una placca di fissaggio ed in rari casi anche da punti sutura.
La nutrizione enterale viene iniziata dopo 24 ore. La percentuale di successo nel posizionamento della PEG è
superiore al 90% e la durata della procedura è di circa 15-30 minuti. Le cause più frequenti del mancato
posizionamento della PEG sono due: la mancata trans-illuminazione della parete addominale e la presenza di
lesioni ostruttive esofagee.
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GASTROENTEROLOGIA
Quando è indicata?
È una procedura che viene utilizzata nei pazienti in cui sia presente un’incapacità temporanea (superiore ad un
mese) o permanente ad alimentarsi per bocca e nei quali, comunque, sia possibile raggiungere endoscopicamente
la cavità gastrica. Ciò si verifica in patologie che interessino l’orofaringe, l’esofago, il mediastino (tumori,
lesioni da caustici, stenosi peptiche…). La PEG è inoltre indicata in caso di patologie neurologiche (M. di
Parkison, Sclerosi multipla, vasculopatie cerebrali, botulismo, M. di Alzheimer, sindrome pseudo-bulbare…)
quando mancando il riflesso della deglutizione il paziente può incorrere nell’aspirazione di cibo nelle vie aeree
con conseguente polmonite “ab-ingestis”. Altre patologie in cui essa risulta indicata sono le dismetaboliche,
sclerodermia, condizioni postchirurgiche, malattie infettive ed a scopo decompressivo gastrico nelle occlusioni.
Quando non è indicata?
In caso di stenosi dell'esofago, disordini dei tempi di coagulazione, malattie rapidamente progressive,
impossibilità di contatto tra parete gastrica ed addominale e/o assenza della transilluminazione, ascite massiva,
reflusso gastroesofageo importante, ipertensione portale con varici esofagee, cancro gastrico, ulcera o fistola
gastroenterica.
Rischi prevedibili legati alla NON esecuzione della prestazione proposta
La non effettuazione dell’inserimento della PEG potrebbe causare uno stato di importante malnutrizione
generale con scadimento delle condizioni cliniche.
Rischi prevedibili legati all’esecuzione e possibili complicanze
Il rischio più frequente dopo il posizionamento della PEG è l’infezione della ferita, ossia il tramite cutaneo da
dove viene inserita la PEG. Oltre i rischi del posizionamento della PEG vanno elencati quelli della gastroscopia;
il più importante è la perforazione (la cui incidenza è inferiore ad 1 caso ogni 10.000 esami) ed è spesso legata a
gravi patologie dell’esofago. Il passaggio dell’endoscopio in esofago può indurre, raramente ed in soggetti
predisposti, alterazioni transitorie del ritmo cardiaco per via riflessa che possono essere prevenute o trattate con
apposita terapia. Molto rara risulta essere l’emorragia dal tramite della ferita. La perforazione potrebbe
richiedere un intervento chirurgico.
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GASTROENTEROLOGIA
Complicanze della sedazione
La sedazione può essere gravata, come qualsiasi atto medico, da rare complicanze quali:
- broncospasmo;
- reazioni allergiche;
- alterazione della pressione arteriosa, della frequenza e del ritmo cardiaco;
- depressione respiratoria o apnea, arresto respiratorio e/o cardiaco (in alcune circostanze, se pure estremamente
rare, potrebbero necessitare di manovre rianimatorie).
Occasionalmente, dopo l’esame, vi può essere dolore nel punto di iniezione o tromboflebite, che si risolve
spontaneamente o con l’aiuto di pomate anti-infiammatorie.
Svantaggi nel non effettuare la sedazione
Essendo questo un esame invasivo, la sedazione permette di tollerarlo meglio, riducendone il fastidio legato alla
distensione del viscere da parte dell’aria che può creare continue eruttazioni nell’endoscopia del tratto digestivo
superiore (esofago, stomaco, duodeno).
Eventuali precisazioni dovute alle particolari condizioni cliniche
Se assume aspirina, farmaci anti-aggreganti piastrinici, anti-coagulanti ed anti-infiammatori non steroidei
(FANS), richieda il modulo specifico con le istruzioni per la ripresa della terapia dopo la procedura.
“Lei è comunque libero/a di non accettare quanto propostole e/o di rivolgersi ad altre strutture, sino al
momento dell’effettuazione della prestazione; in tal caso sottoscriverà sul modulo che le verrà fornito e senza
alcun
onere, la non accettazione della procedura.
Il paziente dovrà sostituire eventuali farmaci antiaggreganti o anticoagulanti con eparina a basso peso molecolare
almeno una settimana prima dell’esame e solo dopo aver avuto il consenso del medico curante o dello specialista
cardiologo.
I portatori di protesi cardiache dovranno sottoporsi a profilassi antibiotica prescritta dal medico curante o dallo
specialista cardiologo.
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GASTROENTEROLOGIA
nome del paziente: ………………….……………………………………………………………………….……
Io sottoscritto/a* ……………………………….………………………., oggi: data ……..…… ora …..………..
durante il colloquio con il Dott. ………………………………………………...……………………………….…
sono stato informato/a in merito alla proposta di essere sottoposto a:
POSIZIONAMENTO DI GASTROSTOMIA ENDOSCOPICA PERCUTANEA (PEG)
Mi sono state fornite spiegazioni, anche con il supporto dell’informativa scritta qui allegata, su tutti i seguenti
aspetti:
diagnosi o sospetto diagnostico;
possibili varianti nell’esecuzione;
scopo e benefici della prestazione proposta;
rischi prevedibili legati alla non esecuzione;
possibilità di alternative;
possibili problemi di recupero;
rischi prevedibili legati all’esecuzione e possibili complicanze.
Avendo compreso quanto spiegato, decido liberamente e consapevolmente di:
1. Acconsentire (o Non acconsentire ) ad essere sottoposto alla prestazione sopra descritta,
tenuto conto anche delle conseguenze menomanti prevedibili, temporanee o permanenti, derivanti
dall’esecuzione della prestazione proposta, così come descritte nell’informativa.
2. Acconsentire (o Non acconsentire ) ad essere sottoposto alle manovre per la sedazione,
tenuto conto anche delle conseguenze menomanti prevedibili, temporanee o permanenti, derivanti
dall’esecuzione della sedazione, così come descritte nell’informativa.
3. Autorizzo (o Non autorizzo ) l’utilizzazione in forma anonima, a scopo didattico e/o scientifico,
dei reperti e della documentazione iconografica, nel pieno rispetto di quanto le Leggi prevedono.
Firma del paziente………………………………………………………………..Data…………………..
Il Medico..……………………………………………. …………………… ….Data……………………