Percutaneous Endoscopic Gastrostomy (PEG)

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Distretto Socio-Sanitario di Cerignola
Presidio Ospedaliero “G. Tatarella” di Cerignola
Unità di Endoscopia Digestiva
Scala E / Ascensore E, II piano
(Tel. 0885/419659 – 419472)
FOGLIETTO ILLUSTRATIVO E DI CONSENSO INFORMATO ALLA
Percutaneous Endoscopic Gastrostomy (PEG)
(Leggere attentamente e consegnare al momento dell’esame endoscopico)
Gentile paziente, ________________________________________________________________________
ln presenza di tre elementi fondamentali: incapacità temporanea o definitiva ad alimentarsi spontaneamente
attraverso la bocca, apparato digerente integro e spettanza di vita di almeno 4 settimane, trova indicazione il
posizionamento di una gastrostomia percutanea endoscopica (più semplicemente chiamata PEG o gastrostomia)
che permette l’alimentazione introducendo il nutriente direttamente nello stomaco. La PEG rispetto ad altre
forme di alimentazione artificiale è più sicura, più fisiologica, più economica e dà minori problemi di gestione.
Come si posiziona la PEG?
La manovra viene eseguita in narcosi ed in regime di ricovero ospedaliero. Innanzitutto si introduce attraverso la
bocca un sottile tubo flessibile, il gastroscopio, per eseguire una gastroscopia diagnostica; infatti si valutano
l’esofago, lo stomaco ed il duodeno per escludere la presenza di alterazioni tali da non consentire la realizzazione
della PEG. Quindi si identifica il punto dove la parete gastrica è più vicina alla parete addominale e si punge in
questo punto con un ago che dall’esterno entra nello stomaco; attraverso questo ago viene fatto passare nello
stomaco un filo che viene afferrato dall’endoscopio e tirato fuori dalla bocca. All’estremità del filo viene legato il
tubicino che viene tirato nello stomaco e successivamente fatto uscire dalla parete addominale attraverso il
punto in cui è stato introdotto l’ago. Tale tubicino (PEG) permetterà la introduzione degli alimenti direttamente
dall’esterno nella cavità dello stomaco.
La PEG (gastrostomia) può essere posizionata anche chirurgicamente con un intervento sicuramente più rischioso;
questa tecnica si prende in considerazione quando fallisce il posizionamento endoscopico.
Come sarà preparato all’esame e che fastidio sentirà dopo l’esame?
Prima dell’endoscopia saranno effettuati alcuni esami ed indagini in funzione delle condizioni generali del
paziente. Per effettuare l’esame dovrà essere a digiuno dalla sera precedente. Deve essere somministrato prima
dell’esame un antibiotico come profilassi per le manovre successive. Durante l’esame sarà addormentato
dall’anestesista e questo l’aiuterà a sopportare le manovre agevolmente. Alla fine dell’esame potrà rimanere per
breve tempo stordito a causa dei farmaci somministrati e potrà avere dolore nella sede della PEG.
Quali sono i rischi della metodica?
La PEG si applica in modo semplice, tuttavia come tutti gli atti medici può dar luogo a complicanze anche se con
bassa incidenza (5% circa); dunque la procedura viene ritenuta sostanzialmente sicura. Le complicanze potranno
essere dovute ai farmaci che si somministrano durante l’anestesia. Oppure si può presentare infiammazione o
infezione della cute attorno al tubicino, perdita di succo gastrico dalla fistola cutanea, ostruzione del tubicino
della PEG, emorragia dalla parete addominale o gastrica. Queste complicanze generalmente si risolvono
facilmente oppure possono richiedere il trattamento endoscopico, la rimozione della PEG o un intervento
chirurgico. E’ invece grave il verificarsi di una perforazioni intestinali (generalmente perforazione del colon) o la
formazione di ascessi della parete addominale (cioè grosse raccolte di pus) che richiedono sempre un trattamento
chirurgico.
Quale è la gestione della terapia Antiaggregante/Anticoagulante:
I farmaci antiaggreganti devono essere sospesi 7 giorni prima della resezione endoscopica.
I farmaci anticoagulanti devono essere sospesi almeno 4 giorni prima della resezione endoscopica per portare
l’INR ad un valore fra 1.5-2.5 da verificare il giorno prima.
I Nuovi AntiCoagulanti Orali (NOAC) devono essere sospesi due giorni prima della resezione endoscopica.
La sospensione e la eventuale sostituzione degli antiaggreganti e degli anticoagulanti va concordata con lo
specialista che li ha prescritti.
Quale è l’alternativa alla PEG?
Ogni paziente che non si alimenta sufficientemente in modo spontaneo deve acquisire una quantità sufficiente di
calorie quotidiane in modo alternativo. Posizionare un tubicino attraverso il naso (sondino naso-gastrico)
costituisce una possibilità di alimentazione temporanea (10-15giorni). La somministrazione di nutrienti per via
endovenosa costituisce una ulteriore possibilità ma questo sistema non è fisiologico in quanto lascia inutilizzato
l’apparato digerente, è costoso ed è gravato da importanti complicanze tecniche e di alterazioni del metabolismo;
quindi si prende in considerazione quando deve essere utilizzata per un breve periodo di tempo o quando non è
stato possibile realizzare una PEG o la gastrostomia chirurgica. Per questi motivi la PEG è considerata il modo più
fisiologico di avere una corretta alimentazione per un lungo tempo.
In caso di dubbi non chiariti dalle informazioni riportate in questo foglietto, è preferibile acquisire eventuali
ulteriori informazioni direttamente dal personale dell’endoscopia digestiva nei giorni precedenti
all’espletamento della procedura endoscopica.
Se invece le spiegazioni sono chiare ed è d’accordo a sottoporsi al posizionamento di una PEG la preghiamo di
firmare il consenso informato.
Letto e sottoscritto il paziente______________________________
Il medico endoscopista______________________________
Cerignola ____/____/______
Versione aggiornata del 24 Marzo 2016
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