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OSPEDALE CLASSIFICATO EQUIPARATO SACRO CUORE - DON CALABRIA
PRESIDIO OSPEDALIERO ACCREDITATO - REGIONE VENETO - NEGRAR (Verona) - Tel. 045.601.31.11
UNITÀ OPERATIVA DI ENDOSCOPIA DIGESTIVA
REV. 1
del
15/02/2014
MODULO RICHIESTA - CONSENSO - INFORMATIVO
PER
GASTROSTOMIA ENDOSCOPICA PERCUTANEA (PEG)
Etichetta
Data della richiesta
Nome
___________________________________________
__________________________________________________________________________
Cognome
____________________________________________________________________
ESAME RICHIESTO
■ EGDS POSIZIONAMENTO PEG
■ SOSTITUZIONE PEG
■ RIMOZIONE DEFINITIVA
NOTIZIE CLINICHE:
________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
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TERAPIA IN ATTO:
Altro
■ Anticoagulanti
■ Antiaggreganti
■ Eparina b.p.m.
________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
COMORBILITÀ
■
■
■
■
Protesi valvolari
■ Pacemaker
Cirrosi
■ Deficit coagulazione
■ Ins. cardiaca
Ins. respiratoria
Derivazione ventricolo peritoneale
■ Infettività
■ Allergie
■ Ins. renale
Via Don A. Sempreboni, 5 - 37024 Negrar (VR) - Tel. 045.601.32.48 - Fax 045.601.32.71
[email protected] - www.sacrocuoredoncalabria.it
Mod. E/16
CONSENSO INFORMATO PER POSIZIONAMENTO DI
GASTROSTOMIA ENDOSCOPICA PERCUTANEA (PEG)
Io sottoscritto
__________________________________________________________________________________________________________________________________________
dichiaro di aver discusso con il mio medico curante Dott. _____________________________________________________________________
la mia situazione clinica e di aver ottenuto in proposito spiegazioni esaurienti; sono pertanto
consapevole che si rende necessario eseguire la procedura endoscopica prescrittami.
Ho esaminato e bene compreso la descrizione riportata nell’allegato modulo informativo, relativa agli
scopi, alle modalità di esecuzione, ai rischi ed alle possibili conseguenze di questa indagine.
Ho potuto avere ulteriori chiarimenti e risposte ad ogni domanda, da parte del medico curante e del
medico endoscopista di codesto servizio, con particolare riguardo alla mia specifica situazione.
Sono a conoscenza del fatto che, dinnanzi ad impreviste difficoltà, il medico endoscopista potrebbe
giudicare necessario modificare la procedura concordata; se in tali circostanze non fosse possibile
interpellarmi, autorizzo sin d’ora l’eventuale modifica della procedura stessa, al solo fine di
fronteggiare le complicanze.
Dopo aver letto il modulo informativo e quanto sopra descritto,
ACCONSENTO alla procedura proposta.
Data
______________________________________
Firma del titolare
_______________________________________________________________________
(Paziente, tutore, amministratore di sostegno, genitore del minore)
Firma del medico richiedente
____________________________________________________________________________
Firma del medico endoscopista
Si allega modulo per:
________________________________________________________________________
■ paziente con limitazioni motorie
■ paziente non responsivo/non consapevole
✃
OSPEDALE CLASSIFICATO EQUIPARATO SACRO CUORE - DON CALABRIA
PRESIDIO OSPEDALIERO ACCREDITATO - REGIONE VENETO - NEGRAR (Verona) - Tel. 045.601.31.11
UNITÀ OPERATIVA DI ENDOSCOPIA DIGESTIVA
Via Don A. Sempreboni, 5 - 37024 Negrar (VR) - Tel. 045.601.32.48 - Fax 045.601.32.71
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MODULO INFORMATIVO PER POSIZIONAMENTO DI
GASTROSTOMIA ENDOSCOPICA PERCUTANEA (PEG)
CHE COS’È
Alcune malattie (neurologiche, infettive, tumorali) possono determinare
un’incapacità temporanea o definitiva ad alimentarsi attraverso la bocca.
In queste situazioni è necessario assicurare al paziente una nutrizione
che può avvenire per via parenterale (infusione in vena attraverso
fleboclisi), o per via enterale posizionando un sondino che attraverso il
naso viene fatto arrivare nello stomaco o nell’intestino. Entrambe queste
soluzioni presentano numerosi problemi quando l’alimentazione debba
durare per lunghi periodi. Fino a pochi anni fa l’alternativa era la
gastrostomia o la digiunostomia chirurgica (posizionamento di un piccolo
tubicino attraverso un foro praticato nello stomaco o nell’intestino), per le
quali era necessario l’intervento chirurgico in sala operatoria, in
anestesia totale o locale. Oggi è possibile posizionare per via
endoscopica questo piccolo tubicino per l’alimentazione (gastrostomia o
digiunostomia pecutanea endoscopica).
COME SI SVOLGE
Si utilizza un gastroscopio, del diametro circa di 8-9 millimetri, che viene
introdotto delicatamente attraverso la bocca e fatto arrivare nello
stomaco. L’esame non provoca particolari fastidi in quanto viene
eseguito, presso il nostro centro, in sedazione (cosciente o profonda). La
luce del gastroscopio nello stomaco viene riflessa sulla parete
dell’addome. In questo punto il medico, dopo aver effettuato
un’anestesia locale della cute, introduce nello stomaco, attraverso la
parete dell’addome, un piccolo ago. Attraverso l’ago viene fatto scorrere
un sottile filo, che viene afferrato nello stomaco con lo strumento endoscopico ed estratto dalla bocca
per poter quindi introdurre il tubicino attraverso il quale sarà quindi possibile un’alimentazione
direttamente nello stomaco o nell'intestino.
QUALI SONO LE COMPLICANZE
La gastrostomia e la digiunostomia endoscopica percutanea sono procedure sicure. Le complicanze
possono essere legate o all’esecuzione della gastroscopia, con una frequenza estremamente bassa
(0.2%), o all’esecuzione vera e propria della PEG. In questo caso, la complicanza più frequente è
l’infezione della ferita. Raramente si possono verificare: ematoma della parete intestinale; perdita di
contenuto gastrico dalla fistola stomica; dislocazione del tubicino per la nutrizione. Molto raramente
(<1%°) si possono verificare emorragie, peritonite o ferite accidentali ad altri organi.
RACCOMANDAZIONI
Un’eventuale terapia anticoagulante (Coumadin) o antiaggregante (Duoplavin o Plavix o Eliquis o
Pradaxa o Xaleto), a giudizio del vostro medico curante, andrà sospesa almeno 7 giorni prima e
sostituita con eparine a basso peso molecolare.
Il giorno dell’esame sarà necessario presentarsi con il referto dell’emocromo e dell’attività di
coagulazione (tempo di protrombina P.T.) recentemente eseguito.
Si raccomanda inoltre di avvisare il medico del Servizio dell’assunzione di tali terapie.
Si consiglia altresì di eseguire una profilassi antibiotica subito prima di eseguire la procedura come da
indicazione del vostro medico.
ALTERNATIVE
In alternativa al posizionamento della PEG è possibile proporre o l’alimentazione parenterale totale
(per via endovenosa), o l’alimentazione enterale attraverso un sondino naso gastrico o l’alimentazione
entrale per gastrostomia o digiunostomia posizionata chirurgicamente.
OSSERAVAZIONE DEL PAZIENTE
Controllare FC e PA ogni 2 ore per le prime 6 ore, quindi ogni 4 ore fino al mattino successivo.
Misurare la TC e controllare l’eventuale presenza di dolore in regione perigastrostomica ogni 4 ore
nelle prime 24 ore. Non iniziare alcuna infusione attraverso la PEG, neanche di farmaci, nelle prime
24 ore e comunque non prima che il medico abbia accertato la ricomparsa della peristalsi intestinale
ed abbia escluso eventuali segni o sintomi di peritonite.
Pulire, asciugare e medicare la sede della ferita con soluzione cutanea di Iodiopovidone (Eso Jod 5%)
due volte al giorno per i primi 2 giorni. È utile eseguitre controlli frequenti (3 volte al giorno) della cute
per escludere la presenza di arrossamento, gonfiore o perdita di contenuto gastrico. Non inserire
alcuna garza sotto il disco di bloccaggio, per evitare trazioni eccessive sul bumper (disco interno
rigido), né allentarlo fino a quando non si sia consolidato il tramite fistoloso (almeno 2 settimane).
Nelle prime 2 settimane il paziente potrà fare la doccia ma non bagni per immersione. Una volta che
l’edema attorno al punto d’ingresso della sonda si risolve, il tubo potrà apparire un po’ allentato; non
è necessario alcun provvedimento salvo nel caso in cui non vi sia perdita di materiale. Quando il
paziente riacquista peso, potrebbe rendersi necessario allentare leggermente il disco di bloccaggio,
ma è improbabile che ciò accada nelle prime 2 - 3 settimane. Per qualsiasi problema o chiarimento in
merito, vi suggeriamo di contattare il medico del Servizio di Endoscopia Digestiva. Non procedere alla
sostituzione della PEG, se non in caso di assoluta necessità, prima che sia trascorsi 2-3 mesi dal
primo posizionamento; è necessario, infatti, che il tramite fistoloso risulti ben consolidato prima di
procedere alla rimozione della sonda ed alla sua sostituzione. Nel caso la sostituzione si renda
comunque necessaria, si consiglia comportarsi come si trattasse di un primo posizionamento.
DURATA e SOSTITUZIONE
La durata della sonda gastrostomica posizionata endoscopicamente è variabile ma, generalmente,
dopo sei-dodici mesi se ne consiglia la sostituzione. La sonda usurata viene normalmente estratta per
trazione e sostituita con sonde leggermente diverse che presentano calibro e lunghezze differenti ed
adeguate al caso specifico. Tale manovra, pur non particolarmente complessa, non è completamente
esente da difficoltà o da complicazioni ed è pertanto buona norma che venga eseguita o dal medico
endoscopista che ha provveduto al posizionamento della sonda stessa o da personale addestrato ed
esperto. Anche le sonde che sostituiscono la prima gastrostomia (Gastrostomy Tube o bottoni
gastrostomici a basso profilo) hanno durata variabile e nell’arco di sei mesi un anno andranno
anch’esse sostituite. La rimozione accidentale della gastrostomia non è una complicanza grave; è
sufficiente ricoprire la piccola ferita con una garza sterile e consultare il medico.
RACCOMANDAZIONI PER UNA CORRETTA UTILIZZAZIONE DELLA GASTROSTOMIA
Controllare la pervietà della sonda prima dell'inizio dell’alimentazione; in caso di ostruzione, provare
a forzare con una siringa di acqua tiepida da 5-10 cc e/o aspirare con una siringa da 50 cc; durante
e nei 60 minuti successivi all'alimentazione è consigliabile rimanere in posizione semiseduta; dopo
ogni pasto, lavare il tubicino con 30-50 cc di acqua e chiudere poi i tappini della sonda; in caso di
vomito, interrompere l’alimentazione per alcune ore. Successivamente riprovare con una minore
quantità e con infusione più lenta; in caso di diarrea, diminuire la concentrazione e la velocità di
afflusso del liquido di nutrizione; se persiste, consultare il medico.