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PARTE
Le forme poetiche
William Shakespeare
L’AUTORE
William Shakespeare nasce in Inghilterra a Stratford-onAvon nel 1564, in pieno periodo elisabettiano. Del massimo drammaturgo inglese e poeta si hanno poche notizie
relative solo a documenti quali registrazione del battesimo, licenza di matrimonio, tasse, testamento e data di
pubblicazione e rappresentazione delle sue opere.
Discendente da una agiata famiglia borghese, abbandona presto gli studi e a diciotto anni si sposa ed ha tre
figli. Mancano notizie della sua vita tra il 1585 e il 1592,
ma si è propensi a credere sia stato maestro di scuola a
Stratford.
A ventidue anni, al seguito di una compagnia teatrale si
trasferisce a Londra dove diventa attore e autore di testi
teatrali.
Raggiunto il successo, nel 1599 diventa uno dei proprietari del Globe Theatre e successivamente la sua compagnia chiamata King’s Men, Uomini del Re, diventa la
favorita del sovrano Giacomo I. Dopo aver accumulato
una notevole fortuna come attore e compositore di sonetti, commedie, tragedie, si ritira in campagna a Stratford fino alla morte, avvenuta nel 1616.
La vastissima produzione shakespeariana, a parte la produzione di Sonetti a cui si dedica soprattutto tra il 1593 e
il ‘97 è rivolta al teatro. Attingendo alla tradizione del
teatro popolare inglese, ma anche alla cultura italiana,
Shakespeare affronta una notevole varietà di temi sviluppandoli in generi teatrali diversi. Le prime opere teatrali sono caratterizzate dalla ricerca e sperimentazione
per cui il drammaturgo passa dalla tragedia senecana
Tito Andronico, alla commedia plautina La commedia
degli equivoci, a quella di carattere, La bisbetica domata,
al dramma storico Enrico VI, Riccardo III. A una seconda
fase appartengono i drammi storici Riccardo III, Re Giovanni, Enrico IV, Enrico V e le commedie Il mercante di Venezia, Le allegre comari di Windsor, La dodicesima notte.
Nella terza fase, che coincide con la fine del regno di Elisabetta e quindi con un periodo di incertezze e turbamenti, nascono i capolavori tragici come Giulio Cesare,
Amleto, Otello, Re Lear, Macbeth, Antonio e Cleopatra, Coriolano, scritti tra il 1599 e il 1608. L’ultima fase creativa
è contraddistinta da un’equilibrata serenità come testimonia il dramma romanzesco La tempesta (1611-1612).
L’OPERA: Sonetti
L’amore in Shakespeare – La raccolta dei 154 Sonetti,
pubblicati nel 1609, rivela una finezza poetica e una maturità stilistica che la rende uno dei capolavori della lirica occidentale per l’acuta analisi delle incertezze e
delle contraddizioni del cuore umano. È un’opera caratterizzata dalla polisemia (più significati) perché si presta
a diverse interpretazioni legate alla soggettività del lettore di ogni tempo.
In un primo gruppo di sonetti il poeta esalta la grazia e
la bellezza della persona amata, in un secondo gruppo,
molto intimo, indaga a fondo i sentimenti, in particolare
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l’amore e la paura della separazione, della decadenza
fisica e della morte, tratta inoltre il tema della poesia
che rende immortali. In un terzo gruppo, conosciuto
come “del poeta rivale”, l’autore rimprovera la persona
amata per essere stata fonte d’ispirazione per altri.
Caratteri stilistici – I sonetti sono in decasillabi ciascuno articolato in tre quartine e un distico a rima baciata, secondo la modalità sonettistica inglese, che
diverge da quella italiana, ove il sonetto si compone di
due quartine e due terzine.
Il sonetto
percorso
03
William Shakespeare
Sonetto – n° 55
Le più grandi opere degli uomini vengono cancellate dagli uomini stessi mossi dalla
loro irrazionale violenza che li porta a distruggere il mondo; invece i versi del poeta
sono immortali, come il sentimento dell’amore.
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struttura del testo
tempo
spazio
tema, messaggio
caratteri stilistici
Né marmo, né aurei monumenti di principi
sopravviveranno a questi possenti versi;
tu brillerai più luminoso in queste rime
che in polverosa pietra consunta dal lordo tempo.
Not marble, not the gilded monuments
Of princes, shall outlive this powerful rhyme;
But you shall shine more bright in these contents
Than unswept stone, besmeared with sluttish time.
Quando la distruttiva guerra travolgerà le statue
e ogni opera d’arte sarà rasa al suolo da sommosse,
né la spada di Marte, né il suo divampante fuoco
cancelleranno il ricordo eterno della tua memoria.
Contro la morte ed ogni forza ostile dell’oblio
tu vivrai ancora: la tua gloria troverà sempre asilo
proprio negli occhi di ogni età futura
che trascinerà questo mondo alla condanna estrema.
When wasteful war shall statues overturn,
And broils root out the work of masonry,
Nor Mars’s sword nor war’s quick fire shall burn
The living record of yourb memory.
‘Gainst death and all-oblivious enmity
Shall you pace forth: your praise shall still find room
Even in the eyes of all posterity
That wear this world out to the ending doom.
Così, sino al giudizio che ti farà risorgere,
vivrai in questi versi e dimorerai in occhi amanti.
So, till the judgment that yourself arise,
You live in this, and dwell in lovers’ eyes.
W. Shakespeare op.cit.
METRO: sonetto versi decasillabi: tre quartine a rima alternata
AB AB, e un distico a rima baciata CC
VERIFICHE TESTUALI
COMPRENDERE
1 A chi dovrebbe paragonare Shakespeare nel sonetto
18 il soggetto amato?
2 Per quale motivo non è possibile il paragone che inizialmente si è affacciato alla mente del poeta?
A Perché il tuo bel volto spesso si adombra
B Perché tu sei ben più raggiante e mite di una giornata estiva che può essere sciupata da un vento furioso, da un sole troppo ardente
C Perché ogni bellezza finisce
3 Spiega con parole tue i versi e ogni bello talvolta da beltà
si stacca,/ spoglio dal caso o dal mutevol corso di natura.
4 Con quale mezzo la bellezza del soggetto amato potrà
opporsi all’incalzare del tempo e alla distruzione
della morte?
5 Chi non sopravviverà ai versi del poeta?
6 Chi invece sopravviverà per merito dei versi del
poeta?
A La persona amata
B La lapide del soggetto amato
C La violenza degli uomini
7 Chi distrugge ogni manufatto per quanto grandioso e
prezioso?
A Il tempo
B L’uomo stesso
C Il caso
2
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PARTE
Le forme poetiche
8 Quale forma artistica primeggia su ogni altra?
Il sonetto shakespeariano è formato da ......................
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ANALIZZARE
9 Nel verso del sonetto 18 Ma la tua eterna estate non
dovrà sfiorire, di che cosa è metafora eterna estate?
A Eterno amore
B Eterna giovinezza
C Eterna bellezza
10Che cosa simboleggia Marte?
A La distruzione inevitabile del tempo
B La morte
C La guerra, costante presenza nella vita degli uomini
di ogni tempo
11Osservando la struttura e le rime dei due sonetti in
lingua originale prova a precisare quali elementi
strutturali e metrici differenziano il sonetto shakespeariano dal sonetto classico italiano.
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Il sonetto classico italiano è formato da ......................
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RIFLETTERE E RIELABORARE
12Secondo Shakespeare la poesia rende immortale i
soggetti che ne sono celebrati. Sei d’accordo con questa affermazione? Puoi anche portare qualche esempio di versi che hanno eternato soggetti reali o
immaginari dei quali, senza un canto poetico, noi oggi
non sapremmo nulla.