Litio e malformazioni: una pericolosa relazione

Dea Notizie
Litio e malformazioni: una pericolosa relazione scoperta dai ricercatori di Napoli
Inviato da Redazione
giovedì 29 settembre 2016
Un team dell’Ente Pubblico di Ricerca ha stabilito che la somministrazione del litio prima
e dopo la fecondazione è una probabile causa di deformità nell'embrione.
L'eccessiva assunzione del litio è da considerarsi una causa dominante di deformità nell'embrione. Ad affermarlo sono
tre ricercatrici della Stazione Zoologica Anton Dohrn di Napoli -Nadia Ruocco, Maria Costantini e Luigia Santella- che
hanno condotto uno studio sugli effetti del litio durante la fecondazione e lo sviluppo embrionale. Le scienziate hanno
esaminato gli effetti provocati dall'uso del litio su uova di riccio di mare, modello animale marino. I risultati ottenuti
rivestono un interessante aspetto sperimentale, perché nella ricerca condotta si è fatto uso di concentrazioni di litio
simili a quelle presenti nel plasma di pazienti trattati con tale elemento. Il litio, infatti, usato fin dagli anni '60 è
somministrato a pazienti affetti da disturbo bipolare, sindrome caratterizzata da forte instabilità umorale. Numerosi studi
clinici hanno evidenziato che il litio, arreca spesso conseguenze complesse: effetti collaterali più che fastidiosi come
nausea, diarrea, confusione mentale, contrazioni muscolari involontarie. Secondo i risultati della ricerca condotta dal
team della Stazione Zoologica Anton Dohrn di Napoli, il litio non dovrebbe essere assunto dalle donne affette da questa
sindrome, che decidono di programmare una gravidanza, poiché è stato messo in evidenza che la fecondazione, o
l'equivalente concepimento nelle donne, in presenza di litio, produce malformazioni sullo sviluppo embrionale
successivo. La Stazione Zoologica Anton Dohrn, Ente Pubblico di Ricerca la cui mission è strettamente connessa alla
ricerca sui processi fondamentali della biologia, con specifico riferimento agli organismi marini e alla loro biodiversità,
continua a svolgere sperimentazioni innovative nell’ambito delle biotecnologiche marine, volte all’utilizzo
di molecole o organismi per scopi applicativi, anche farmaceutici o industriali, che hanno un risvolto positivo sul
miglioramento della qualità della nostra vita. Proprio in questo ambito, la Stazione Zoologica Anton Dohrn di Napoli ha
avuto un ruolo decisivo per evidenziare i probabili danni che il litio, prescritto per curare disturbi psichici come la
depressione, potrebbe provocare sullo sviluppo embrionale del feto nelle donne che hanno assunto litio prima e durante
la gestazione. E' da evidenziare che la ricerca condotta dal team della Stazione Zoologica Anton Dohrn di Napoli ha
riscosso già notevole interesse da parte della comunità scientifica, ottenendo anche una pubblicazione che è stata già
pubblicata sulla rivista del Gruppo Nature, Scientific Reports.
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