Gianni Mazzucchelli
Il Lastrone di Dagro
"L'eredità di Issacar"
Interpretazione astronomica e datazione
di una cronometria celeste
Pietra e Storia
IV. edizione
2014 - Tutti i diritti riservati
1
Dedicato alla Luna:
“Va’! Israele conterà per mezzo tuo i giorni e gli anni"
[Dal "Trattato di Chullin" 60b,Talmud di Babilonia 1]
1
Talmud babilonese detto anche Talmud Bavlì, redatto nelle accademie rabbiniche della
Mesopotamia, tra il III e il V secolo.
2
INDICE
Pagina
Malvaglia / Dagro
4
Il lastrone
4
Le costellazioni celesti sul lastrone
5
Le " croci"
5
A chi servì e a che cosa serve il lastrone
5
Bibliografia antichissima
5
Corvo e Idra (Serpente marino), segni estranei ?
6
Zodiaco dell'antico Egitto
6
Lo zodiaco di Dendera
7
Da Dagro a Babilonia
9
Il ciclo di Metone
11
I quattro pleniluni di Dagro
12
Pesach 4118 = Data solare 358 E.V.
13
1900 anni
14
Datazione del Lastrone di Dagro
14
La simbologia delle figure cruciformi
14
Non si tratta di croci
15
Variabilità del plenilunio nella Bilancia
15
Le tre culminazioni solari nell'anno solare
16
Esempio: 4 pleniluni dell'anno solare 1001 E.V. 18
Riassunto e titolo del Lastrone di Dagro
19
Considerazioni finali: La Ziggurat
20
Le eclissi solari
21
Le eclissi di Dagro
21
Compito della tribù di Issacar: conoscere il tempo 22
3
Quasi ai piedi del "Castel" venne portato alla luce il "Lastrone di Dagro" dal signor
Sandrino Scossa Baggi, patrizio della Villa di Dagro. Il Lastrone di Dagro venne da lui
applicato alla fontana dirimpetto a questo straordinario monumento. Grazie !
Malvaglia / Dagro
Il villaggio di Malvaglia, all'imbocco dell'omonima valle, si trova sulla strada che da
Biasca (TI) porta al passo del Lucomagno. Fino nella metà del XX secolo la Valle
Malvaglia era suddivisa in cinque 'ville' (villaggi) abitate durante tutto l'anno e poste
tra 1'000 e 1'400 metri di altitudine: Madra e Dandrio lungo il versante destro;
Anzano, Chiavasco e Dagro lungo il versante sinistro.
La 'villa' di Dagro vanta edifici lignei risalenti al XIII secolo 2 secolo. La cosiddetta
"piramide mozza", detta 'Castell', prende il nome dalla forma presente anche nel
supporto piramidale dell'asse della ruota idraulica del mulino ad acqua, è un
particolare interessante del territorio e offre, tra l'altro, una bellissima vista sulla Valle
di Blenio.
La moderna filovia Malvaglia - Monte Dagro, in servizio tutto l'anno 3, porta il
visitatore in pochi minuti da 430 m.s.m. a 1413 m.s.m.. Questo nuovo mezzo di
collegamento, rapido e rispettoso dell’ambiente, consente così di godere di un
privilegiato punto di partenza per numerose escursioni nel ricco e svariato paesaggio.
Il lastrone
Il testimone del ritrovamento, signor Sandro Scossa Baggi, proprietario del terreno,
sostiene che i due frammenti giacevano in posizione verticale a più di un metro di
profondità. Le due parti, dopo avventurose vicende, vennero sistemate
decorosamente dallo stesso scopritore, ad una fontana nelle vicinanze della
"piramide mozza", il castel.
Le prime "perizie" archeologiche definivano però il reperto e le incisioni "opere
moderne", eseguite da "turisti di passaggio" o da "pastorelli", mentre oggi si
considerano almeno di età "medievale" 4.
Il solco di incisione sulla superficie del lastrone lascia supporre che esso venne
eseguito con mezzi primitivi. Il fondo del solco stesso presenta ossidazioni dovute
alla polverizzazione dei componenti dello gneis. L'assenza di tracce di abrasione
sulla superficie non lavorata è dovuta probabilmente al fatto che il lastrone rimase in
2
Dal Giornale "La Regione Ticino", 2 agosto 2008.
La filovia Malvaglia-Dagro non è in servizio dall'anno 2011. Dagro è raggiungibile solo per strada.
4
Dal Giornale "La Regione Ticino", 2 agosto 2008.
3
4
posizione verticale e non fu soggetto, dopo la posa avvenuta in tempi remoti, a
movimenti abrasivi dovuti a franamento, lavaggio e calpestìo.
Le costellazioni celesti raffigurate sul lastrone
Sul lastrone di Dagro sono raffigurati simboli astrologici e astronomici visibili nel cielo
notturno dal primo al quarto plenilunio seguenti il solstizio invernale del giorno solare
più corto dell'anno, il 21 dicembre.
I simboli, da sinistra a destra: Bilancia, Corvo, Serpente marino, Leone, Toro e
Pleiadi, Cancro e infine Orione (il cacciatore celeste). Siamo di fronte a
un'illustrazione astronomica/astrologica che trova riscontro nell'osservazione del cielo
notturno moderno. Ai segni tipici dello Zodiaco: Bilancia, Leone, Cancro e Toro, si
aggiungono costellazioni oggi ancora esistenti e anticamente conosciute, ma oggi
non più comprese nello zodiaco: Corvo, Idra o Serpente Marino e Orione.
Le "croci"
Sul lastrone si vedono due tipi di croci. Le 4 più piccole, sparse tra i simboli zodiacali,
e le 3 più grandi, raggruppate sulla sinistra del lastrone.
Le minuscole 4 croci sono distribuite sui quattro simboli dello zodiaco, da destra a
sinistra: Leone, Corvo, Idra e Bilancia.
Le 3 grandi figure crociformi sono formate da due elementi sovrapposti a croce, e
riproducono "movimenti astrali" tipici del tempo del calendario solare detto
"equinozio".
A chi servì e a che cosa serve il “lastrone di Dagro”?
Il lastrone di Dagro permette, oggi ancora, l'osservazione dei 4 pleniluni seguenti il
solstizio invernale del 21 dicembre (giorno più corto dell'anno solare), e le
costellazioni ad essi collegate. L'osservazione si basa sul calendario lunisolare.
Le raffigurazioni mostrano l’insieme delle costellazioni celesti visibili nel periodo tra
dicembre ed aprile. Periodo nel quale gli avvenimenti astronomici sono collegati a
momenti religiosi e civili: Solstizio invernale (21 dicembre), festività cristiana del
Natale (25 dicembre); festività ebraica di Purim (14/15 Adar); festività di Pesach, la
Pasqua ebraica (14/15 Nisan) e infine la festività cristiana della Pasqua che viene
celebrata alla domenica seguente il primo plenilunio dopo l'equinozio primaverile del
21 marzo.
Bibliografia antichissima
Alla fine del libro di Ester si trova l’introduzione alla festa ebraica di Purim in cui
l’intero popolo ricorda la salvezza dall’insidia e dalla persecuzione da parte dei suoi
nemici: Ester 9,21-23: "Egli ha stabilito che ogni anno celebrassero il quattordici ed
il quindici del mese di Adar come giorni di festa. Questi sono i giorni in cui gli ebrei
ebbero tregua dagli attacchi dei nemici e il mese in cui il loro dolore era mutato in
gioia, il loro lutto in festa, e perché facessero di questi giorni di banchetto e di gioia,
nei quali si mandassero regali scambievolmente e si facessero doni ai poveri".
Nella Bibbia ebraica, il nome di Pesach è riservato soltanto al giorno 14 del mese di
Nisan, in ricordo del korban fatto dal popolo ebraico e mangiato con Matzot ed erbe
5
5
Il Libro di Ester è un testo contenuto nella Bibbia ebraica (Torah) e cristiana. Scritto originariamente
in ebraico è datato verso la fine del II secolo a.E.V. in Mesopotamia, probabilmente a Babilonia. Libro
strettamente collegato con la festa di Purim che equivale al carnevale cristiano.
5
amare: questo l'Esodo di liberazione; i successivi sette giorni vengono chiamati Festa
dei Pani non lievitati (o Festa dei Pani Azzimi). Questo è confermato dal confronto
con il versetto di Numeri 28,16: «E il primo mese, il quattordicesimo giorno del
mese, sarà la Pasqua del Signore».
Nel "Trattato di Chullin" 60b (Talmud di Babilonia) si legge nei confronti della Luna:
“Va’! Israele conterà per mezzo tuo i giorni e gli anni”.
Corvo e Idra: Segni zodiacali 'estranei' ?
La raffigurazione sul lastrone di Dagro di due simboli zodiacali non contenuti nello
zodiaco moderno, invita alla ricerca della loro apparizione in una zona situata a ben
più di 1400 m.s.m. e, credo, scarsamente popolata nei secoli. Le costellazioni del
Serpente Marino e del Corvo sono note sin dal tempo di Eudosso di Cnido (408-355
a.E.V.) che fu il primo a elaborare matematicamente un sistema di sfere celesti.
Costellazioni legate al mito di Apollo. La leggenda racconta che questi aveva inviato
un corvo, uccello dal candido piumaggio, a prendere dell’acqua con una coppa o
vaso (costellazione chiamata anche Crater); avendo fame, però, il volatile si era
attardato su un albero di fichi e dopo aver fatto ritorno alla divinità che l’aspettava
impazientemente, inventò la scusa di essere stato trattenuto da un grosso serpente
marino; Apollo lo punì per la menzogna tingendo di nero il suo piumaggio per
sempre, ma lo portò egualmente in cielo assieme alla coppa e al serpente che, com'è
facile intuire, è rappresentato dall'Idra. Secondo la leggenda il corvo cerca da sempre
di raggiungere l'acqua contenuta nella coppa.
Zodiaco dell'antico Egitto
Sembra strano che le costellazioni del Corvo e dell'Idra siano rappresentate sul
lastrone di Dagro. Queste due costellazioni non fanno parte dello zodiaco moderno,
mentre al loro posto dovrebbe essere raffigurata la costellazione della Vergine.
Le mie ricerche conducono all'antica città di Dendera o Dandarah, località dell'Egitto,
posta sulla riva occidentale del Nilo a circa 4 km a nord di Qena e a 615 km dal
Cairo. Il tempio di Dendera, dell'epoca greco-romana era dedicato alla dea Hathor. In
questo tempio sono rappresentati diversi zodiaci che illustrano tra l'altro le
costellazioni delle quali siamo alla ricerca: Leone, Idra, Corvo e Vergine in modo
molto diverso da quello moderno, ma perfettamente visibile.
Il bassorilievp nel tempio di Dendera mostra le
costellazioni: Leone, Idra, Corvo e Vergine in
una costellazione unica. A destra: Orione e
Toro con le Pleiadi (M45) tra le corna.
6
Lo zodiaco mesopotamico di Dendera
Lo zodiaco di Dendera è una mappa completa del cielo antico e risale ai primi secoli
a.E.V. in Egitto. Esso mostra lo zodiaco classico circondato dalle altre costellazioni
egizie, ma le figure non sono ancora quelle tipiche della tradizione greco-latina; bensì
questi due zodiaci sono uguali tra loro e possono essere confrontate tra loro. Lo
zodiaco di Dendera può essere considerato la copia completa di uno zodiaco
mesopotamico.
La bella riproduzione di un altro zodiaco del tempio di Dendera, mostra chiaramente
le costellazioni prese in considerazione in questo testo. Le costellazioni Leone, Idra,
Corvo e Vergine formano un'unità inseparabile. A destra dello zodiaco: Orione, il
cacciatore celeste.
La costellazione di Orione
Vergine, Corvo, Idra e Leone
7
Allegoria: Corvo, Coppa e Serpente marino (Idra)
La coppia Corvo-Serpente è la chiave per l’identificazione astronomica dei simboli
rappresentati sul lastrone di Dagro.
In questa raffigurazione vediamo le costellazioni Vergine e Leone come costellazioni
indipendenti, mentre Idra e Corvo formano una costellazione a sé stante.
Questa riproduzione contiene gli elementi presenti sul Lastrone di Dagro. I segni
zodiacali sono ordinati sul cerchio delle costellazioni come ai nostri giorni. Idra e
Corvo hanno quasi la stessa posizione come sul lastrone di Dagro, sul quale però la
costellazione della Vergine non è chiaramente decifrabile [Tempio di Dendera].
8
< Documento con caratteri cuneiformi
mesopotamici.
Nella parte centrale: Cancro, Leone e
Idra.
Da Dagro a Babilonia
Il Lastrone di Dagro reca simboli paragonabili a quelli rappresentati sulle tavole
astronomiche dell'era babilonese del re Seleukus, 311 a.E.V. 6.
1. tavoletta: Il “drago-serpente”, l’Idra e il Leone.
2. tavoletta: A sinistra il corvo che fissa la coda dell'Idra, il drago-serpente. Le Pleiadi
e la costellazione della Vergine, dea della fertilità. Nella mano destra la spiga di
grano che venne immortalata nella lucente stella Spica.
I quattro pleniluni seguenti il solstizio invernale del 21 Dicembre
6
a.E.V. = avanti l'era volgare (a.C.). / E.V. = era volgare (d.C.).
9
Anche in questa riproduzione di uno zodiaco assiro sono ben visibili le costellazioni
del Leone alato, seguito da un essere maschile e dalla Vergine recante la spiga, la
stella più fulgida della costellazione della Vergine (lat. Spica). L'Idra, molto
raccorciata, e il Corvo sono separati dal Leone. La Bilancia è nelle tenaglie dello
Scorpione
Suppongo che la costellazione dell'Idra abbia dato più facili riferimenti nel cielo
notturno che quella della Vergine. La costellazione del Corvo possiede una buona
visibilità. Le notevoli dimensioni dell'Idra erano di grande aiuto nella "lettura" del cielo
notturno.
a.E.V.
La rappresentazione del
Leone e dell'Idra su una
tavola mesopotamica
dell'anno 200 a.E.V.
10
“Va’! Israele conterà per mezzo tuo i giorni e gli anni 7 ”
1. plenilunio di Tevet o di Shevat:
La luna sorge a Levante tra le
costellazioni del Cancro e del Leone
e tramonterà con esse a Ponente.
2. plenilunio di Shevet o di Adar: La
Luna sorge a Levante tra la
costellazione della Vergine e del
Corvo.
3. plenilunio di Adar I o di Adar II:
La Luna sorge a Levante tra le
costellazioni del Serpente marino
(Idra) e la Bilancia. 14 - 15 Adar:
Festività di Purim.
4. plenilunio di Nisan: La Luna
sorge a Levante nella costellazione
della Bilancia.
Questo plenilunio (14/15 Nisan)
segna la precisa data della Pasqua
ebraica (Pesach).
Alla domenica successiva sarà
Pasqua cristiana.
Il ciclo di Metone 8
Il calendario ebraico è basato sul ciclo metonico di 19 anni, divisi tra anni normali
(peshutim) ed embolismici (meubbarim) nei quali viene aggiunto un tredicesimo
mese. Gli anni embolismici sono il 3º, il 6º, l' 8º. l'11º, il 14º, il 17º ed il 19º anno del
ciclo. Se ne ricava che il ciclo è composto di 12 anni di 12 mesi (144 mesi) e da sette
anni di 13 mesi (91 mesi) per complessivi 235 mesi lunari. Il tredicesimo mese si
chiama Adar Sheni che segue il mese Adar Beth.
7
Dal "Trattato di Chullin" 60b (Talmud di Babilonia) in merito alla Luna.
Il ciclo metonico prende il nome dall'astronomo greco Metone, conosciuto in Mesopotamia almeno
dal VI secolo a.E.V.
8
11
I quattro pleniluni di Dagro
Dall'alto al basso: Il primo plenilunio seguente il solstizio invernale del 21 dicembre:
Luna nella costellazione del Cancro. Seguono i tre pleniluni nelle costellazioni Leone,
Vergine e Bilancia = Pesach, 14/15 Nisan, Pasqua ebraica o Pasqua lunare.
12
Pesach 4118 = data solare 358 E.V.
La questione della Pasqua fu risolta a Nicea (oggi Iznik, a 130 Km da Istanbul)
nell'A.D. 325, quando Costantino convocò il primo importante concilio cristiano. A
Nicea si stabilì di legare, la resurrezione di Cristo, all'anno solare e al calendario di
Cesare, utilizzando l'equinozio di primavera, come riferimento fisso per la
determinazione della Pasqua cristiana.
La regola che precisamente si stabilì fu: la Pasqua cadrà la prima domenica
successiva al primo plenilunio dopo l'equinozio di primavera.
Fu anche stabilito che, la Pasqua cristiana, non dovesse essere mai celebrata il
giorno dell'inizio della Pasqua ebraica. Se qualora dai calcoli fosse emersa la
coincidenza, la celebrazione doveva essere spostata alla domenica successiva.
Nell'anno 358 Hillel II 9 introdusse l'intercalazione di un mese lunare prima del mese
Nisan, mese della Pasqua ebraica. Il mese supplementare prese il nome di Adar II o
Adar Beth, mentre il mese normale di Adar era Adar I o Adar Alef).
Nel IV secolo della nuova era (358 E.V.) Hillel II stabilì che il calendario seguisse
severe formule matematiche e astronomiche. secondo il ciclo di Metone. La regola
che prevede 7 anni di 13 mesi lunari e 12 mesi lunari di 12 mesi, viene facilmente
memorizzata con l'illustrazione seguente: I tasti bianchi sono anni lunari della durata
di 12 mesi, mentre i tasti neri hanno 13 mesi, e così via.
La straordinarietà del ciclo di Metone
L'altissima precisione di questo metodo viene dimostrata nell'esempio seguente: Il
quarto plenilunio nella costellazione della Bilancia dell'anno 358 (anno nel quale Hillel
II definì decisamente la data di Pesach), avvenne nella notte del mese solare
10 Aprile 358
o nella data lunare del
14/15 Nisan 4118.
1900 anni dopo, cioè 100 x 19 cicli di Metone di 19 anni, meno i 10 giorni sottratti
all'anno solare nel calendario gregoriano, nel quale Papa Gregorio XIII decretò che al
4 ottobre 1582 seguiva il venerdì 15 ottobre 1582, porta la data dell'anno solare al
20 Aprile 2258
e alla data del
14/15 Nisan 6018: Pesach.
Il plenilunio sorgerà al 20 Aprile 2258, esattamente nella medesima posizione
dell'anno 358 e nella costellazione della Bilancia.
9
Hillel II. operò tra il 350 e il 365 E.V. sotto l'imperatore Giuliano e dettò le regole ancora oggi vigenti
del calendario ebraico. Egli definì l'inizio del "tempo" ebraico nell'anno 3761 a.E.V. come anno 1 del
calendario lunisolare..
13
1900 anni
Sopra: Il plenilunio nella costellazione della Bilancia del 10 Aprile 358 E.V. (Pesach
4118) e, sotto, quello del 20 Aprile 2258 E.V. (Pesach 6018) cioè a 1900 anni di
distanza. Questo tempo corrisponde a ben 100 cicli di Metone, ognuno della durata
di 19 anni. La differenza di 10 giorni solari corrisponde all'eliminazione dei 10 giorni
del calendario gregoriano avvenuta nel 1582 ad opera di Papa Gregorio XIII. Metone
costatò che nel lasso di tempo di 19 anni i calendari solare e lunare combaciavano
quasi perfettamente, se nel calendario lunare si immettevano 7 mesi secondo un
ritmo ben definito. Nel lunario ebraico questo mese supplementare si chiama Adar II
o Adar Beth che segue Adar I o Adar Alef.
Datazione del Lastrone di Dagro
Sarebbe azzardato datare con precisione la simbologia del Lastrone di Dagro
riferendosi agli zodiaci dell'antico Egitto. E' comunque chiaro che esistono punti di
contatto molto precisi e che nel nostro caso non si tratta di simbologia moderna, né
troppo prossima alla nostra era.
La simbologia delle figure cruciformi
Il fenomeno astronomico che si rinnova ad ogni primavera, l'equinozio di Primavera
alla data del 21 marzo, può essere "letto" nel cielo diurno osservando l'arco tracciato
dal Sole dall'alba fino al tramonto da levante verso ponente, ai punti azimutali di 90 °
e di 270 °. Anche il plenilunio del mese di marzo 10, dopo il 21.mo giorno, segue la
medesima traccia nel cielo notturno.
Il plenilunio è un fenomeno di alta precisione. Il sorgere a levante della Luna piena è
associato al tramonto del Sole a ponente. La perfezione del disco lunare è
riscontrabile senza attrezzature particolari e dura unicamente una notte. La funzione
cronometrica del plenilunio è perfetta.
I simboli cruciformi sul Lastrone di Dagro vogliono raffigurare sommariamente il fatto
che la data di Pesach avverrà quando la Luna descriverà un arco nel cielo notturno
posizionato tra l'arco più alto e l'arco più basso del Sole durante l'anno solare, ma
10
Il plenilunio del mese di Marzo è il plenilunio seguente la data del 21 marzo.
14
anche tra l'arco superiore ed inferiore tracciato dalla Luna ogni mese di ca. 29.5
giorni. Le costellazioni raffigurate sul Lastrone di Dagro testimoniano che Pesach
avverrà nel lasso di tempo della Primavera. Ecco la cronometria completa.
Movimenti
mensili lunari
Luna
ascendente e
discendente
nel giro di un
mese di 29.5
giorni.
Culminazioni solari
Culminazione estiva,
prima del 21 giugno
Culminazioni primaverile e
autunnale, prima prima del 21
marzo e del 23 settembre
Culminazione invernale, prima
del 21 dicembre
Non si tratta di "croci"
Il plenilunio del mese di marzo, dopo la data del 21 marzo, segue l'arco intermedio
tra la maggiore e la minore culminazione dei due corpi celesti, Sole e Luna. La fascia
ben visibile sul Lastrone di Dagro che unisce i due lobi orizzontali permette questa
interpretazione. Si tratta di un momento astronomico che avviene due volte all'anno
nel lasso di tempo degli equinozi di Primavera e d'Autunno. Le costellazioni
raffigurate sul Lastrone di Dagro sono decisamente costellazioni notturne primaverili.
Variabilità delle posizioni del plenilunio nella costellazione della Bilancia
Nel giro di un ciclo di Metone di 19 anni, il plenilunio nella costellazione della Bilancia
può variare la sua posizione. Qui sopra sono segnati i due limiti raggiunti dal
plenilunio nella Bilancia.
15
Le tre culminazioni solari nel giro dell'anno
Sopra: Il Sole di mezzogiorno del 21 giugno, il giorno più lungo dell'anno solare
(solstizio estivo). Sotto: Mezzogiorno degli equinozi del 21 marzo e del 23 settembre
e l'elevazione minima del Sole di mezzogiorno al 21 dicembre (solstizio invernale). Il
movimento di Precessione, della durata di ca. 26'000 anni, farà sì che tra 13'000 anni
le odierne costellazioni estive appariranno nel cielo invernale.
16
La rappresentazione astronomica moderna
combacia perfettamente con la simbologia del Lastrone di Dagro.
- - - - = Il Serpente marino e il Corvo sono aggiunte informative.
17
Un altro esempio:
I quattro pleniluni dell'anno solare 1001 e dell'anno lunare 4761
Cancro
Luna piena
(99%)
Orizzonte
Luna piena nel Cancro. Il plenilunio di Tevet 4760 non ha luogo prima del solstizio invernale (21 dic. 1000), così
il 1. plenilunio avverrà al 14 di Shevat 4761 (12 gennaio 1001).
(12 gennaio 1001)
Leone
Luna piena nel Leone. 2. plenilunio: 14 Adar I dell'anno lunare 4761 (11 febbraio 1001).
Vergine
Corvo
3. plenilunio. Luna piena nelle vicinanze del Corvo.
14 Adar II dell'anno lunare 4761: PURIM (13 marzo 1001).
Bilancia
4. plenilunio nella Bilancia. 14-15 Nisan 4761: PESACH (11.12 aprile 1001).
18
Riassunto
A
C
B
D
A
B
A
E
C
B
G
E
F
H B L
M
P
I
O
N
A 3 simboli raffiguranti i movimenti astronomici durante l'equinozio di Primavera
B Le posizioni dei 4 pleniluni seguenti il solstizio invernale del 21 dicembre
CC Spostamento massimo e minimo del 19.mo plenilunio
D Simbolo della costellazione Bilancia
E Simbolo della costellazione Serpente marino o Idra (lat. Hydra)
F Simbolo della costellazione Corvo
G Simbolo senza identificazione
H Testa dell'Idra
I Simbolo della costellazione Leone
L Possibile posizione della costellazione dei Gemelli
M Simbolo della costellazione Cancro
N Simbolo della costellazione Toro con il gruppo M45 (Pleiadi)
O Simbolo della costellazione Orione, il cacciatore celeste
P Le stelle blu, le Pleiadi nella criniera del Toro.
Vergine o Idra ?
Credo che la raffigurazione delle costellazioni del Serpente marino e del Corvo sul
Lastrone di Dagro sia servita a facilitare la "lettura" del cielo notturno ai tempi remoti
di Dagro. La costellazione della Vergine (lat. Virgo) era troppo complessa per essere
rappresentata con segni semplici. L'estensione della costellazione dell'Idra o
Serpente marino era più conveninete allo scopo. L'antichissima raffigurazione
dell'Idra e del Corvo è perpetuata negli zodiaci egiziani nel tempio di Dendera.
Pesach: Ecco il titolo del Lastrone di Dagro
Nella qui descritta simbologia manca il "segno" scolpito nell'angolo
destro superiore del lastrone stesso e che secondo me rappresenta il
"numero" o il titolo dato al lastrone. Numero di catalogo del lastrone
che sembra far parte di una "raccolta". Secondo le testimonianze
locali, giacciono nel terreno di Dagro diversi lastroni da riportare alla
luce e che probabilmente recano titoli diversi.
19
< Corvo
Alphard
Idra
Considerazioni finali
La presenza delle costellazioni "estranee" allo zodiaco moderno, Corvo Serpente
marino o Idra (lat. Hydra) e l'assenza esplicita della costellazione della Vergine (lat.
Virgo), invita a riflessioni varie.
La costellazione della Vergine possiede antichissime origini. La stella più fulgente,
Spica o Spiga, segnava in tempi babilonesi il momento della mietitura. La Vergine
stessa era simbolo di prosperità specialmente per ciò che riguarda l'agricoltura.
L'ommissione nella simbologia delle costellazioni del Lastrone di Dagro o almeno la
rappresentazione incerta, testimonia che la costellazione dell'Idra era più importante
per l'astronomia di allora. La costellazione della Vergine non è facile da riprodurre
con semplici motivi. Venne tralasciata. per ragioni astronomiche, religiose o storiche?
La costellazione del Serpente marino non è una costellazione facile da individuare.
L'unica stella veramente brillante e facilmente visibile è la stella Alphard che si trova
al punto dal quale nasce la testa dell'Idra. Anche se questa costellazione è la più
ampia dell'emisfero notturno (ca. 100 °), essa è visibile unicamente in zone esenti da
"polluzione" luminosa che ai nostri giorni rende problematica l'osservazione del cielo
notturno. E' comunque chiaro che la "lettura" del cielo notturno nella zona di Dagro
era facilitata dall'assoluta oscurità ed era compito di persone capaci.
La costellazione del Corvo è legata all'Idra nelle antiche tradizioni mesopotamiche,
egiziane e dell'antica Grecia.
La Ziggurat 11
Anche la "piramide mozza", il Castel, invita alla fantasiosa interpretazione di avere a
che fare con una Ziggurat, un punto elevato adatto all'osservazione degli astri e
delle stelle per la divisione del tempo. La posizione della "piramide" permette di
intravvedere un punto di osservazione e di comunicazione con quasi tutta la Valle di
Blenio, la Valle dei lumi.
La logica di questa intzerpretazione permette di vedere nella "piramide mozza" un
punto strategicamente importante per la segnalizzazione luminosa dell'evento
importantissimo di Pesach, il passaggio del Mar Rosso, la liberazione dal giogo
egiziano delle tribù d'Israele.
Le eclissi solari
L'eclissi solare ha luogo durante la fase detta di "Luna nuova" che in verità indica il
momento astronomico nel quale la Luna non è visibile a causa della sua vicinanza al
Sole. Sole e Luna non possiedono la stessa eclittica. Regola però interrotta nei
11
Ziqqurrat, Zikkurrat, Ziggurat o Schiggorat: voce babilonese che indica un edificio dominante,
turriforme, piramidale, tumulo, monte divino, ma anche il tempio.
20
momenti nei quali la Luna passa sul cosiddetto "nodo" spostandosi all'altro lato
dell'eclittica solare. Questo spostamento può causare un'eclissi solare in quanto il
nostro pianeta si immette tra il Sole e la Terra, proiettando così la sua ombra sulle
varie zone terrestri. Ogni 18.3 anni si ripetono le eclissi, ma esse non sono visibili alla
stessa maniera. Questo ciclo è detto dallo scopritore "ciclo di Siros".
Le eclissi di Dagro
E' interessante analizzare i tre simboli cruciformi sulla sinistra del Lastrone di Dagro,
anche come "avvisi" di eclisse solare. Fenomeno che "ai tempi" provocava timori e
grandi meraviglie. L'eclissi si annunciava nel momento nel quale la falce lunare
appariva esattamente sull'arco tracciato dal Sole visibile per pochi minuti Levante
prima dell'alba solare. La falce lunare (visibilità pari dal 2 al 5 %) annunciava
un'eclissi solare. Così come al 25 ottobre 143 E.V., nella costellazione della Bilancia
e lo stesso fenomeno era registrabile al 7 settembre 416 E.V. nella costellazione del
Corvo sul Lastrone di Dagro. Esempio: 25 ottobre 143 E.V..
Corvo
Nodo lunare ?
7 Sett. 416 E.V.
Il nodo lunare: Il passaggio della Luna dal
piano eclittico lunare superiore a quello
inferiore, può dare luogo ad un'eclissi solare.
La forma dei 3 simboli sull'angolo sinistro del Lastrone di Dagro potrebbe
rappresentare il punto di riferimento per la previsione degli equinozi solari,
osservando la brevissima levata della falce lunare prima dell'alba solare 12, sull'arco
tracciato dal sole stesso. I due lobi verticali potrebbero indicare la situazione
astronomica secondo la quale l'eclittica lunare differisce di ca. +/- 5 gradi rispetto a
quella solare. Movimenti già conosciuti da Archimede ai tempi nei quali si credeva
che la Terra fosse il centro dell'universo.
Il compito della tribù dispersa di Issachar: Conoscere e dividere il tempo
Issachar, figlio di Giacobbe, ebbe quattro figli che lo accompagnarono nella
migrazione della famiglia di Giacobbe in Egitto. Dopo l'esodo la sua tribù si stabilì
nella valle di Jezreel (Israele) e nei bassi monti ad est del monte Tabor.
"I figli di Issachar erano conosciuti per l'arte di computare (calcolare) i tempi
(Cronache 12:32). Essi sapevano calcolare l'inizio degli anni, dei mesi e di
intercalare anni e mesi. Erano esperti nel riconoscere la Luna nuova e
l'astrologia dei pianeti e delle stelle".
John Lightfoot (1602-1675):
A Commentary on the New Testament
from the Talmud and Hebraica.
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Il fenomeno è chiamato in lingua tedesca Morgenletzt o Altlicht, ultima luce lunare, prima
dell'invisibilità. La definizione in lingua greca è "Akronychisch", letteralmente: al confine della notte.
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