Tecniche di indagine del sistema motorio: TMS Mirta Fiorio Dipartimento di Scienze Neurologiche e della Visione Università di Verona Homunculus motorio Le parti del corpo funzionalmente più attive, hanno una rappresentazione motoria più ampia. Sistemi coinvolti nel controllo del movimento 1 Livello di indagine Livello periferico (muscoli) - Elettromiogramma (EMG) Livello centrale (corteccia motoria e strutture sottocorticali) - Elettroencefalogramma (EEG) - Risonanza magnetica funzionale (fMRI) - Registrazione diretta da popolazioni di neuroni - Stimolazione magnetica transcranica (TMS) EMG Registrazione dell’attività elettrica dei muscoli in seguito a stimolazione nervosa o a riposo. - Elettrodi ad ago inseriti direttamente nel muscolo - Elettrodi di superficie meno precisi Esempi di applicazione: controllare lo stato di rilassamento dei muscoli durante il sonno, nella diagnosi di neuropatie o nella riabilitazione neuromuscolare. EEG Registrazione dell’attività elettrica dei neuroni sottostanti gli elettrodi posti sullo scalpo. Veglia rilassata a occhi chiusi Veglia attiva Meditazione e sonno REM Sonno profondo 2 EEG e movimenti volontari Alcuni tipi di onde sono modulabili con il movimento. Variazioni delle onde elettroencefalografiche in corrispondenza delle aree motorie avvengono addirittura 1-1.5 s prima dell’atto motorio (Bereitschaftspotential). Questo potenziale rappresenta quindi la preparazione e/o l’anticipazione di un movimento. fMRI Si basa sulle diverse proprietà magnetiche che i diversi tessuti assumono a seconda del rapporto tra emoglobina ossigenata ed emoglobina non ossigenata. Nello stato inattivo, le cellule nervose prelevano una certa quantità di ossigeno dall’emoglobina ossigenata, che quindi diviene emoglobina deossigenata. Nelle aree attive del cervello, il flusso sanguigno porta una quantità di emoglobina ossigenata superiore a quella che viene consumata dai neuroni, per cui il rapporto tra le due forme di emoglobina è diverso da quello dello stato inattivo. fMRI e movimento Il movimento di singoli distretti corporei attiva aree motorie specifiche secondo un’organizzazione topografica. L’fMRI è una tecnica con alta risoluzione spaziale (dell’ordine dei mm). Studio di Lotze et al., 2000 3 Registrazione diretta Registra direttamente l’attività di popolazioni di neuroni grazie ad elettrodi “impiantati” durante interventi chirurgici: - a livello della corteccia (epilessia) - a livello delle strutture profonde, gangli della base, (Parkinson e distonia) 0,18 12-20Hz: ritmo Beta basso diminuisce di potenza con somministrazione di DOPA e durante i movimenti volontari 0,16 0,14 power 0,12 0,10 0,08 0,06 0,04 0,02 0,00 α low β high β γ 300Hz f (Hz) Stimolazione magnetica transcranica Produce uno stimolo … di tipo magnetico … che attraversa il cranio Permette di stimolare il cervello in maniera indolore e non invasiva 1771 Luigi Galvani animal electricity 1819 Hans Christian Oersted (1777-1851) electromagnetism 1831 Michael Faraday (1791-1851) electromagnetic induction 1833 Duchenne de Boulogne stimulation of muscles with surface electrodes 1853 Hermann von Helmholtz measurement of speed of nerve impulses with electrical stimulation and mechanical twitch recorder; pioneering discoveries in electromagnetism (reciprocity etc.) 1874 Roberts Bartholow excitability of the human brain while stimulating the exposed cortex in a patient with a large cranial defect 1896 Arsenne d'Arsonval "phosphenes and vertigo, and in some persons, syncope" when the subjects head was placed inside an induction coil 1902 1910 1911 1946 Beer Silvanus Thompson Dunlap Walsh visual sensations, i.e., magnetophosphenes: "a faint flickering illumination, colorless or a blush tint" 1911 Magnusson & Stevens "when the direct current was initiated, a luminous horizontal bar was perceived moving downward" 1947 Barlow & al. "as to the locus of excitation, we believe that this is retinal" 1959 Kolin first to stimulate magnetically nerves (a frog sciatic-nerve) 1965 Bickford & Fremming first to stimulate the human nerves magnetically using harmonic magnetic fields 1970 1970 1973 Maass & Asa Irwin P. Å. Öberg muscle twitches in animals and human subjects 1976 Polson, Barker & Freeston stimulation with brief magnetic field pulses and first demonstration of peripheral nerve stimulation with simultaneous electromyographic recordings 1980 Merton & Morton non-invasive brain stimulation with scalp electrodes 1985 Barker & al. non-invasive, painless, cortical stimulation with magnetic fields 1984 1988 David Cohen Shoogo Ueno the idea and realization of the figure-of-eight coil 1989 Cracco, Amassian, Maccabee & Cracco recording of magnetically evoked cortical responses from the scalp with electrodes placed on the other side of the head 1987/88 Cadwell Laboratories Inc. repetitive stimulation with water-cooled coil 4 Hardware Barker 1985 Principi di base della TMS Il campo magnetico transcranico induce un campo elettrico all’interno del cervello. Il campo elettrico così indotto crea una depolarizzazione delle membrane dei neuroni sottostanti l’area stimolata, con conseguenze relative all’area coinvolta. Tipi di coil Campo magnetico Coil circolare Coil a forma di 8 5 Stimolazione dell’area motoria PEM elettrodo EMG PEM Ampiezza (mV) Latenza (ms) Parametri come l’ampiezza e la latenza dei PEM rappresentano una misura dello stato di attivazione del sistema motorio. Attraverso adeguate procedure statistiche si possono analizzare questi parametri e fare confronti in diverse condizioni. Condizioni di controllo Stimolazione dell’emisfero opposto Stimolazione sham Stimolazione di un sito diverso Coil capovolto verso l’esterno 6 Soglia motoria e punto ottimale di stimolazione Soglia motoria Intensità di stimolazione minima necessaria ad evocare dei PEM con ampiezza maggiore di 50 µV in almeno il 50% delle stimolazioni a riposo. Punto ottimale di stimolazione È il punto sullo scalpo dalla cui stimolazione si ottengo i PEM di ampiezza maggiore. Si trova muovendo il coil a piccoli passi (1 cm) attorno all’area dove è stata determinata la soglia. Effetti della TMS Effetto inibitorio Crea un “rumore neuronale” che interferisce con il normale sistema di processamento di un segnale esterno. Effetto eccitatorio Se applicata sull’area motoria con una certa intensità provoca movimenti involontari (twitches); se applicata sull’area visiva provoca la comparsa di fosfeni. TMS a singolo impulso Un singolo impulso ad ogni stimolazione Intervallo tra gli impulsi almeno di 3 secondi Durata degli effetti dopo la fine della stimolazione: 200 ms 7 TMS ripetitiva (rTMS) Più impulsi per ogni stimolazione Frequenza: numero degli impulsi per unità di tempo (treno) Effetti dopo la fine della stimolazione: - TMS a 1 Hz effetti inibitori - TMS > 5 Hz effetti eccitatori Usi della TMS Strumento di indagine del sistema motorio Strumento di interferenza con l’attività delle aree stimolate Strumento di riabilitazione Indagine del sistema motorio con finalità clinica 8 Indagine del sistema motorio con finalità clinica Soggetto normale Paziente con compressione della corda spinale Polso C-7 Area motoria Latenza più lunga! Studio di Brunhoelz e Claus, 1994 Indagine del sistema motorio durante l’osservazione di movimenti Studio di Romani, Cesari et al., 2005 TMS e apprendimento motorio La semplice osservazione di un’azione motoria induce la formazione di una memoria motoria a breve termine del movimento osservato. Nell’adulto questo meccanismo potrebbe facilitare l’acquisizione di nuove strategie motorie e nel bambino lo sviluppo di azioni motorie più complete. Studio di Classen et al., 1998 9 Strumento di interferenza con l’attività delle aree stimolate TMS sull’area sensorimotoria sopprime la capacità di rilevare stimoli sensoriali se applicata da 200 ms prima a 20 ms dopo lo stimolo perfierico (Cohen et al., 1991). TMS sull’area motoria, ritarda l’esecuzione di un movimento volontario fino a 150 ms (Day et al., 1989). TMS sull’area visiva EBA (extrastriat body area) sopprime la capacità di riconoscere parti del corpo (Urgesi et al., 2004). Strumento terapeutico e riabilitativo Dal momento che la rTMS ha effetto eccitatorio o inibitorio sull’eccitabilità corticale, può essere usata con effetto terapeutico nei casi patologici di ipo- o iper- attività della corteccia. Depressione rTMS ad alta frequenza sulla corteccia prefrontale dorsolaterale e rTMS a bassa frequenza sull’emisfero destro migliorano la depressione (Kimbrell et al., 1999). Morbo di Parkinson rTMS ad alta frequenza sottosoglia migliora le funzioni motorie della mano controlaterale (Pascual-Leone et al.,1994). Stroke rTMS a bassa frequenza riduce l’eccitabilità dell’emisfero sano, associato a un training motorio questo permette all’emisfero danneggiato di recuperare le funzioni residue. Strumento terapeutico e riabilitativo TMS ripetitiva a 5Hz sull’area somatosensoriale primaria porta a un miglioramento della soglia di discriminazione spaziale di due punti applicati sul polpastrello del dito indice. Studio di Tegenthoff et al. 2005 10