Depressione e ictus presto curati da un robot Verso la terapia indolore con stimolazione magnetica o elettrica La riabilitazione dopo un ictus e la depressione presto potrebbero essere curati da un robot, in maniera indolore e senza farmaci, sottoponendo alcune aree del cervello a stimolazione elettrica o magnetica. E' quanto riserva il futuro delle terapie neurologiche governato dalle macchine di stimolazione magnetica o a corrente continua, descritto durante il Congresso della Societa' Europea di Neurofisiopatologia, aperto oggi all'universita' Cattolica di Roma. La stimolazione magnetica transcranica (Tms) consiste nell'esporre - tramite un dispositivo che assomiglia al braccio meccanico di un robot - ad un campo elettromagnetico la corteccia cerebrale, posizionando una placca mobile sulla testa di un paziente (che durante il trattamento resta seduto su unasedia). Nel caso della cura della depressione, la Tms ha gia' dato buoni risultati, stando all'esito di molti studiscientifici. ''Si tratta di eccitare, con la stimolazione, i lobi frontali del cervello - afferma all'Ansa Paolo Girlanda, neurologo dell'universita' di Messina - e sui pazienti depressiresistenti ai farmaci si e' riscontrato effettivamente un miglioramento del tono dell'umore, al punto che la Fda americanaha dato l'approvazione alla metodica''. Ora la comunita' scientifica e' impegnata a standardizzare iprotocolli perche' i risultati che si ottengono, spesso, nonsono stabili. Per la riabilitazione dopo un ictus, infatti, sie' ancora a livello di studi sperimentali, come ricorda Vincenzo Di Lazzaro, neurologo dell'universita' Cattolica, cosi' come si sta lavorando per applicare questa tecnica al dolore cronico, al Parkinson, all'emicrania, all'epilessia e alla Sla. ''La stimolazione al cervello puo' essere fatta pereccitazione o inibizione - prosegue Girlanda - e nel caso dell'ictus si procede a inibire l'emisfero sano ed eccitarequello colpito dalla malattia''.