Charles Robert Darwin nasce a Shrewsbury, in Inghilterra, il 12 Febbraio del 1809. Da scolaro lesse il libro "The Natural History of Selburne ” e ne restò affascinato ed iniziò a collezionare insetti, rocce e minerali, ad osservare gli uccelli dei dintorni del paese ed a praticare la caccia. Terminate le scuole primarie Charles nel tempo libero collezionava uova di uccelli, insetti e assieme al fratello Erasmus eseguiva esperimenti chimici nel capanno degli attrezzi. Nel 1825 fu iscritto dal padre all'università di Edimburgo, presso la facoltà di Medicina. Il padre, deluso degli insuccessi negli studi di medicina e preoccupato per il suo futuro, lo spedì nel 1828 nel Christ's College a Cambridge, sperando in una sua carriera ecclesiastica. A Cambridge, Darwin fu fortemente influenzato da personalità scientifiche, questa esperienza, unita all'interesse per le collezioni di coleotteri, lo indirizzò verso la storia naturale. Darwin, durante gli anni trascorsi a Cambridge, si dedicò ad uno studio approfondito della geologia. Nell'estate del 1831 accompagnò il grande geologo Adam Sedgwick in un'escursione nel Galles del nord. Terminato questo lavoro nel Galles, partì come accompagnatore sulla nave Beagle che era in partenza per una spedizione cartografica attorno alle coste del Sud America. Nel lungo periodo trascorso tra mari e terre, egli ebbe modo di sviluppare quelle capacità osservative e analitiche che gli hanno reso possibile la formulazione di un principio biologico rivoluzionario apparentemente contro intuitivo, ma che doveva rivelarsi l'unico modo veramente scientifico di interpretare le dislocazioni e le varietà delle specie viventi nei differenti contesti. La possibilità di lavorare durante la spedizione direttamente sul campo d'indagine gli permise di studiare di prima mano sia le caratteristiche geologiche di continenti ed isole, sia un gran numero di organismi viventi e fossili. Nel suo viaggio visitò le isole di Capo Verde, le Isole Falkland, le Isole Galápagos e l'Australia. Di ritorno nel 1836, Darwin analizzò campioni di specie animali e vegetali e notò somiglianze tra fossili e specie viventi della stessa area geografica. Nel 1837 ornitologi del British Museum informarono Darwin che le numerose e piuttosto differenti specie che egli aveva raccolto alle Galápagos facevano parte della stessa famiglia, quella dei fringuelli. Ciò innescò una catena di pensieri che culminarono nella teoria dell'evoluzione per selezione naturale e sessuale. Sulla base di tali ragionamenti, Darwin scrisse gli Appunti sulla trasformazione delle specie. Ben consapevole dell'impatto che la sua ipotesi avrebbe avuto sul mondo scientifico, Darwin si mise ad indagare attivamente alla ricerca di eventuali errori, facendo esperimenti con piante e piccioni. Nel 1844 iniziò a redigere un saggio in cui esponeva una versione più articolata della sua idea originale sulla selezione naturale. Con la teoria evoluzionistica Darwin dimostrò che l'evoluzione è l'elemento comune, il filo conduttore della diversità della vita. Secondo una visione evolutiva della vita, i membri dello stesso gruppo si assomigliano perché si sono evoluti da un antenato comune. Secondo l'opinione di Darwin, le specie nascono mediante un processo di “discendenza con variazione”. Fatto ancora più importante, nel suo trattato sull'origine delle specie, Darwin oppose la teoria della selezione naturale per spiegare con quali meccanismi avviene l'evoluzione. La teoria evoluzionistica di Darwin si basa su tre presupposti fondamentali: 1. Riproduzione: tutti gli organismi viventi si riproducono con un ritmo tale che, in breve tempo, il numero di individui di ogni specie potrebbe non essere più in equilibrio con le risorse alimentari e l'ambiente messo loro a disposizione. 2. Mutazioni: all'interno della stessa specie ci sono esseri diversi tra loro; ve ne sono di più lenti e di più veloci, di più chiari e di più scuri, e così via. 3. Selezione: esiste una lotta continua per la sopravvivenza all'interno della stessa specie e anche all'esterno. Nella lotta sopravvivono gli individui più favoriti, cioè quelli meglio strutturati per giungere alle risorse naturali messe loro a disposizione, ottenendo un vantaggio riproduttivo sugli individui più deboli. La selezione naturale avviene quando variazioni ereditabili vengono esposte a fattori ambientali che favoriscono il processo riproduttivo di alcuni individui rispetto ad altri. Egli affermò che l'evoluzione di nuove specie deriva da un accumulo graduale di piccoli cambiamenti. Ciascuna specie presenta una propria serie di adattamenti, ossia di caratteristiche che si sono evolute mediante la selezione naturale; comprendere in che modo gli adattamenti si sono evoluti per selezione naturale è di estrema importanza nello studio della vita quindi nella biologia. Il 1 luglio 1859 Darwin pubblicò il saggio sull'argomento L'origine delle specie ; tanto era l'interesse suscitato dalla sua opera che la prima edizione (in 1250 copie) andò esaurita in due giorni. Nelle sue opere successive - quali La variazione degli animali e delle piante allo stato domestico, Darwin sviluppò altri temi soltanto abbozzati o neppure accennati ne L'origine delle specie. Ne L'espressione delle emozioni negli animali e nell'Uomo, Darwin abbozzò per la prima volta lo studio del comportamento animale secondo una prospettiva evoluzionistica, che avrebbe dato spunto nel secolo successivo all'etologia. Nonostante le profonde modifiche cui è andata e va incontro anche ai giorni nostri la teoria dell'evoluzione per selezione naturale, le riflessioni di Darwin sono ancor oggi la base ed il presupposto scientifico per lo studio della vita e della sua evoluzione; unica lacuna importante nel sistema darwiniano era la mancanza di conoscenza dei meccanismi dell'ereditarietà genetica. “Non è la specie più forte a sopravvivere, nè la più intelligente, ma quella più pronta al cambiamento” “Nella sua arroganza l'uomo attribuisce la propria origine a un piano divino; io credo più umile e verosimile vederci creati dagli animali.” Federico Falco CL. IIas A.S. 2009/2010