triangoli congruenti

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TRIANGOLI CONGRUENTI
Prof.ssa Valentina Fabbro
Abstract. L'articolo presenta una dimostrazione della seguente aermazione: due triangoli sono
congruenti se hanno congruenti due lati e la bisettrice dell'angolo compreso. L'esigenza di questa
dimostrazione è nata da un test trovato in un testo di geometria per il biennio che riporta un
errore.
L'anno scorso, mentre stavamo correggendo in classe gli esercizi di geometria assegnati per casa su un
libro per il biennio, ci siamo imbattuti nel seguente test.
Due triangoli sono congruenti se hanno congruenti
A) un'altezza e la base corrispondente.
B) gli angoli.
C) un lato e la mediana relativa ad esso.
D) due lati e la bisettrice dell'angolo compreso.
E) un lato, un angolo ad esso adiacente e la corrispondente bisettrice.
La soluzione riportata dal libro è la E , facilmente dimostrabile con l'utilizzo dei criteri di congruenza dei
triangoli. Ma anche la D è corretta ed è questo il risultato che dimostriamo di seguito.
Se due triangoli hanno due lati corrispondenti congruenti e la bisettrice dell'angolo fra
essi compreso congruente allora i triangoli sono congruenti.
Proposizione 1.
Ipotesi
ABC , A0 B 0 C 0 triangoli
AB ∼
= A0 B 0
∼
AC = A0 C 0
AK e A0 K 0 bisettrici
AK ∼
= A0 K 0
Tesi
ABC ∼
= A0 B 0 C 0
Dimostrazione. Per provare la tesi dimostriamo che l'angolo compreso tra i lati corrispondenti congruenti
è congruente in modo da poter applicare il primo criterio di congruenza dei triangoli.
Rappresentiamo i due triangoli in modo che A ≡ A0 e B ≡ B 0 e i triangoli si trovino da parti opposte rispetto ad al lato comune AB . Si presentano tre casi a seconda che l'angolo C ÂB sia ottuso, acuto
o retto. Tracciamo le due rette KK 0 e CC 0 . Prolunghiamo le bisettrici AK e AK 0 no ad incontrare la
retta CC 0 rispettivamente nei punti D0 e D (vedi gura 1).
b ottuso
Figura 1: Primo caso: C AB
1
AB
BK
=
.
KC
AC
AB
BK 0
Analogamente dal teorema della bisettrice applicato al triangolo ABC 0 si ha che
= 0 0.
0
AC
KC
BK
BK 0
0
∼
Per ipotesi AC = AC e AB in comune ai triangoli per costruzione; quindi possiamo scrivere
= 0 0.
KC
KC
Consideriamo il triangolo BCC 0 . Sappiamo che se una retta stacca su due lati di un triangolo segmenti
proporzionali, allora è parallela al terzo lato. Nel nostro caso le rette KK 0 e CC 0 sono parallele perchè
b 0∼
c0 K e C 0 D
c0 K ∼
b 0
staccano sui lati BC e BC 0 segmenti proporzionali. Di conseguenza, C DK
= DK
= D0 KK
Applichiamo il teorema della bisettrice al triangolo ABC ; abbiamo che
perchè angoli alterni interni di rette parallele tagliate da trasversali.
c0 K ∼
b 0.
Consideriamo il triangolo AKK 0 : è isoscele perchè AK ∼
= AK 0 per ipotesi; in particolare AK
= AKK
0 c0
∼
b
Per la proprietà transitiva si ha quindi che C DA = C D A.
c0 A ∼
Consideriamo ora il triangolo ACC 0 : è isoscele perché AC ∼
= AC 0 per ipotesi; in particolare C C
=
0b
0 c0
∼
b
C CA. Ne segue che DCA = D C A perchè angoli esterni di angoli congruenti.
c0 A ∼
Consideriamo ora i triangoli ACD e AC 0 D0 . Essi hanno due angoli corrispondenti congruenti (C 0 D
=
0 c0
0 b 0
∼
∼
b
b
b
C DA e DCA = D C A), pertanto anche C AD = C AD perchè la somma degli angoli interni di un
triangolo è 180◦ .
b e D0 AK
b 0 sono congruenti perché opposti al vertice. Di conseguenza C AK
b 0∼
Inne, gli angoli DAK
=
0
0 b
∼
b
b
C AK perchè somma di angoli congruenti. Per ipotesi AK e AK sono bisettrici, pertanto C AK = K AB
b 0∼
b . Per la proprietà transitiva si può quindi scrivere che C AK
b ∼
b ∼
b 0∼
b
e C 0 AK
= K 0 AB
= K AB
= C 0 AK
= K 0 AB
0 b
0
∼
b
e di conseguenza si ha che C AB = C AB . Quindi i triangoli ABC e ABC sono congruenti per il primo
criterio di congruenza. Da questo segue la tesi.
Consideriamo ora il secondo caso, riportato in gura 2. La dimostrazione si basa su alcune delle
b acuto
Figura 2: Secondo caso: C AB
osservazioni svolte nel primo caso. Dal parallelismo delle rette KK 0 e CC 0 (dimostrabile come nel primo
c0 K ∼
c0 D. Il triangolo AKK 0 è isoscele perchè AK ∼
b 0 ∼
b 0 e D0 K
caso) segue che DKK
= ADD
= AD
= AK 0
0
0
∼
∼
b
c0 K ; per la proprietà transitiva si ha quindi che ADD
b
c0 D. Di
per ipotesi, quindi AKK
= AK
= AD
b ∼
c0 C 0 perchè angoli esterni degli angoli congruenti ADD
b 0 e AD
c0 D.
conseguenza si ha che ADC
= AD
c0 A ∼
Consideriamo ora il triangolo ACC 0 : è isoscele perché AC ∼
= AC 0 per ipotesi; in particolare C C
=
0b
C CA.
b ∼
b 0 perchè la somma degli angoli interni dei triangoli ADC e AD0 C 0
Si ha quindi che C AD
= C 0 AD
◦
0
b e C AD
b 0 sono entrambi metà dei rispettivi angoli C AB
b e C 0 AB
b perchè AK
deve essere 180 . Ma C AD
0
0
b ∼
b e che i triangoli ABC e ABC 0 sono
e AK sono bisettrici per ipotesi. Ne segue quindi che C AB
= C AB
congruenti per il primo criterio di congruenza. Da questo segue la tesi.
2
b retto
Figura 3: Terzo caso: C AB
b è retto e si vuole dimostrare che anche C 0 AB
b è retto
Consideriamo inne il terzo caso. L'angolo C AB
per dedurre la tesi come nei casi precedenti. Questo caso si riconduce ai precedenti in quanto a priori
b sia retto); quindi
non si sa che A ∈ CC 0 (altrimenti si dà per scontato che CC 0 ⊥ AB e quindi che C 0 AB
0 b
si ricade nel primo caso se si suppone che l'angolo C AB sia ottuso o nel secondo caso se si suppone che
b sia acuto (vedi gura 3). In tutti i casi si dimostra quindi che C AB
b ∼
b da cui segue
l'angolo C 0 AB
= C 0 AB
0
la congruenza dei triangoli ABC e ABC .
3
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