animali da compagnia

annuncio pubblicitario
Materiale riservato ai Sigg. Medici Veterinari e Farmacisti
P OSTE I TALIANE S PA - S PEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE - D.L. 353/2003 ( CONV . I N L. 27/02/2004 N . 46) ART . 1, COMMA 1, DCB B RESCIA
www.pointvet.it
ANIMALI DA COMPAGNIA
L E P OINT V ETERINAIRE I TALIE SRL - E DIZIONI V ETERINARIE & A GROZOOTECNICHE - V IA M EDARDO R OSSO , 11 - 20159 M ILANO
Ibafloxacin nella clinica
del coniglio
e dei piccoli roditori
Giuseppe Visigalli
Libero professionista, Varedo (Mi)
Estratto da SUMMA, vol. 23, Aprile 2006/n°3: pp 11-18
Formazione
NUOVI ANIMALI DA COMPAGNIA
Ibafloxacin nella clinica
del coniglio e dei piccoli
roditori
Risultati di uno studio clinico sull’impiego pratico e sull’efficacia di una
specialità farmaceutica per uso veterinario a base di un fluorochinolone
nelle patologie infettive del coniglio e dei piccoli roditori.
Riassunto
u
Tra i numerosi fluorochinoloni utilizzati in
medicina veterinaria, ibafloxacin si è dimostrato largamente efficace nel trattamento di numerose patologie batteriche di alcuni piccoli mammiferi da compagnia (lagomorfi e piccoli roditori). Il farmaco, sotto forma di gel al 3% è stato impiegato in numerose
affezioni respiratorie, gastroenteriche, muscoloscheletriche, cutanee e genitourinarie di differente
gravità e nella terapia antibatterica perioperatoria
con ottimi risultati. Le caratteristiche chimico-fisiche della preparazione commerciale in gel hanno consentito altresì una facile
somministrazione del farmaco anche da parte di proprietari inesperti. Oltre a
ciò, ibafloxacin è risultato
privo di effetti collaterali
soprattutto sull’apparato
gastroenterico, particolarmente suscettibile in questi pazienti di enterocoliti
che possono essere causa
di enterotossiemia.
Giuseppe Visigalli
Libero professionista
Varedo (Mi)
ono ormai numerosi i farmaci fluorochinolonici impiegati in medicina veterinaria in tutto il mondo: inizialmente
sono stati impiegati negli animali da
reddito e nei cani e gatti; solo di recente
il loro impiego è stato esteso in specie animali
meno convenzionali tra cui numerose specie
esotiche e selvatiche. Tra i numerosi principi
attivi immessi sul mercato negli ultimi dieci
anni (tabella 1) alcuni, come enrofloxacin,
difloxacin e marbofloxacin, sono stati impiegati
con successo sia per via orale sia per via parenterale, in particolare nei mammiferi carnivori,
nei rettili e anfibi ed in moltissime specie aviarie,
per alcune delle quali si dispone anche di dati
farmacocinetici.
S
Obiettivi dello studio
Scopo del presente lavoro è stato quello di saggiare
clinicamente l’efficacia di ibafloxacin, una
molecola fluorochinolonica di recente introduzione nel mercato veterinario, in due “gruppi
tassonomici”: i lagomorfi ed i piccoli roditori;
specie queste che stanno acquisendo sempre
più il ruolo di protagonista tra i mammiferi pets.
L’Ibafloxacin è un antibiotico ad ampio spettro
ad azione battericida che si esplica con l’inibizione della DNA girasi batterica. Si è dimostrato
che dopo somministrazione orale la biodisponibilità non è influenzata dalla presenza di cibo
e che dopo metabolizzazione si originano diversi
metaboliti attivi, fra i quali il più importante
è l’8-idrossi-ibafloxacin, che agiscono in maniera
sinergica con l’Ibafloxacin.
Per quanto riguarda lo spettro di efficacia di
ibafloxacin, è stata osservata un’elevata sensibilità nei confronti di importanti microrganismi
patogeni quali E. coli, Staphylococcus spp.,
Pasteurella spp., Proteus spp. e Klebsiella spp.
Ibafloxacin e 8-idrossi-ibafloxacin sono poi
Principali agenti antibatterici
chinolonici disponibili in campo
veterinario e/o umano
Ciprofloxacin (CLP)
Difloxacin HCl (DIF)
Enoxacin (ENO)
Enrofloxacin (ENR)
Fleroxacin (FLE)
Ibafloxacin (IBA)
Lomefloxacin (LOM)
Marbofloxacin (MBF)
Norfloxacin (NOR)
Ofloxacin (OFL)
Pefloxacin (PEF)
Temafloxacin (TEM)
Tosufloxacin (TOS)
Tabella 1
eliminati in forma attiva con l’urina, attraverso
la quale possono aggredire efficacemente le
infezioni delle vie urinarie, e attraverso la bile
con una buona diffusione anche nel tubo
enterico.
Come secondo obiettivo ci siamo posti quello
di saggiare la tollerabilità del farmaco in questo
“gruppo animale” di elevata sensibilità. Infatti,
i lagomorfi e piccoli roditori sono animali
molto particolari e da sempre considerati tra
i più difficili per ciò che riguarda la tollerabilità verso i farmaci antibatterici: sono
facilmente soggetti a pericolose, ed a volte
letali, forme di enterotossiemia legate alla
somministrazione per via orale di antibatterici quali le penicilline naturali, le cefalosporine, le penicilline semisintetiche (amoxicillina e derivati, da soli e associati all’acido
clavulanico), la clindamicina orale e numerosi
!!
altri farmaci - tabella 2).
N° 3 Aprile 2006
ANIMALI
DA COMPAGNIA
1
Formazione
Antibiotici che possono determinare
enteriti-enterotossiemie nei roditori e lagomorfi
Cavie
Criceti
Cincillà
Coniglio
Penicilline (incluse ampicillina, amoxicillina), cefazolina,
clindamicina, eritromicina, lincomicina, diidrostreptomicina,
streptomicina, bacitracina, clortetraciclina, ossitetraciclina,
tetraciclina, tilosina.
Penicilline (incluse ampicillina, amoxicillina), cefalosporine,
clindamicina, eritromicina, lincomicina, vancomicina,
diidrostreptomicina, streptomicina, bacitracina, gentamicina
orale, tilosina.
Penicilline (incluse ampicillina, amoxicillina), cefalosporine,
clindamicina, eritromicina, lincomicina.
Antibiotici che causano colite: Penicillina/streptomicina,
trimethoprim-sulfametoxazolo, tetracicline, gentamicina.
Antibiotici che determinano enterite ed enterotossiemie:
Penicillina, Amoxicillina, Amoxicillina/ac. Clavulanico,
Ampicillina, Cefalosporina, Clindamicina, Eritromicina,
Lincomicina.
Tabella 2
Riguardo a questo aspetto la letteratura internazionale ci ha supportato ottimisticamente essendo
gli altri fluorchinoloni non enterottossiemici,
ai dosaggi terapeutici, nei lagomorfi e nei piccoli
roditori.
In terza battuta, l’innovativa formulazione gel
di una nuova specialità, registrata per la somministrazione orale nel gatto domestico, ci ha orientati
a valutarne anche la potenziale idoneità e praticità
di somministrazione nelle specie esotiche in
esame: l’adeguata concentrazione unita alla
siringabilità e la palatabilità rappresentano
elementi fondamentali, sempre ricercati in un
prodotto, per migliorare la compliance del
proprietario, ed in particolare per i proprietari
meno esperti.
Materiali e metodi
Si è realizzato un trial clinico della durata di 4
mesi, che ha visto coinvolti 47 animali di specie
differenti:
- 18 Conigli (Oryctolagus cuniculus) di razze
differenti, nane e non.
- 19 Criceti (Mesocricetus auratus o Criceto
dorato; Podophus sungorus o Criceto russo;
Podophus campbelli o Criceto siberiano)
- 10 Cavie (Cavia aperea porcellus o Cavia o
Porcellino d’India)
Per lo studio è stata utilizzata una specialità
farmaceutica a base di ibafloxacin. Dagli studi
in vitro sull’attività battericida della molecola
Ibafloxacin, si è visto che essa risulta particolarmente attiva su E. coli, Staphylococcus spp,
Proteus spp., Pasteurella spp e Klebsiella spp. In
seguito a ciò può essere utilizzata per il trattamento delle infezioni cutanee (piodermiti superficiali e profonde, ferite, ascessi) causate
da Staphylococcus spp., E. coli e Proteus mirabilis, e delle infezioni del tratto respiratorio
2
ANIMALI
DA COMPAGNIA
N° 3 Aprile 2006
Indicazioni e caratteristiche
dell’ibafloxacin
! Principale utilizzo del farmaco nelle affezioni del cavo orale, nelle sindromi respiratorie, nelle affezioni gastroenteriche,
cutanee e genitourinarie di differente gravità.
• Ampio spettro antibatterico.
• Biodisponibilità soddisfacente sulla base dell’efficacia clinica
• Assenza di effetti indesiderati sull’apparato gastroenterico.
Finestra 1
(superiore) causate da patogeni sensibili quali
Staphylococcus spp., E. coli, Klebsiella spp. e
Pasteurella spp.
Il farmaco in questione è registrato per la
terapia del cane e del gatto, ed è disponibile
in formulazione gel in siringa da 15 ml alla
concentrazione di 30 mg/g di gel (pari a 30,9
mg/ml).
Il farmaco è stato impiegato in soggetti affetti
principalmente da sindromi respiratorie, affezioni
gastroenteriche, cutanee, oculari (foto 1), genitourinarie e dell’apparato locomotore di differente
gravità (finestra 1).
L’antibioticoterapia a base di ibafloxacin è stata
spesso affiancata da terapie collaterali e di
supporto: in particolare fluidoterapia e supporto
polivitaminico. In alcuni casi il trattamento
antibiotico ha preceduto e/o seguito un intervento
di tipo chirurgico. Per poterne valutare correttamente e organicamente tutti i parametri
ricercati, è stata stilata un’apposita scheda di
registrazione dati per ciascun animale, sulla
quale, oltre ai dati segnaletici e anamnestici,
hanno trovato posto sia i dati relativi al farmaco
sia quelli relativi alla risposta clinica del paziente,
gli eventuali effetti collaterali ed indesiderati
osservati.
In mancanza di dati bibliografici specifici riferiti
alla posologia nelle specie in esame, si è fatto
riferimento alla posologia registrata nel gatto
domestico. Tale posologia è stata poi, adeguata
alle diverse specie o empiricamente od in base
alla metodica allometrica. L’allometria è basata
sul peso metabolico e non sul peso vivo in grammi.
Sulla base di questa tecnica il dosaggio di un
determinato farmaco per unità di peso del
paziente (ad esempio per ogni 100 g) è più elevato
nelle specie di piccola taglia. Non è questa
certamente la sede per entrare nei meriti delle
metodiche allometriche. Tuttavia i dosaggi
impiegati con l’allometria possono differire a
volte significativamente da quelli espressi in
mg/kg; per questa ragione occorre a volte un
adattamento empirico del dosaggio e della posologia da impiegare in un determinato paziente
Dosaggio di ibafloxacin
nelle diverse specie
• Coniglio: 15 mg/kg 2 volte al dì.
• Criceto: da 15 mg/kg a 20 mg/kg 2 o 3
volte al dì.
• Cavia: da 15 a 20 mg/kg 2 volte al dì (associare sempre la somministrazione di vitamina C).
Finestra 2
sulla base di numerosi fattori. Tra questi i più
importanti sono: l’intensità dell’attività metabolica della specie, lo stato fisiologico, l’età, lo stato
sanitario, la patologia infettiva in atto ed altri
ancora. Le posologie impiegate sono riportate
nella finestra 2.
Si è definito un protocollo di trattamento minimo
di 7 giorni con la possibilità di prolungare la
somministrazione a seconda delle precise
necessità cliniche dei singoli casi, con somministrazione orale ogni 8-12 ore. In generale, la
frequenza di somministrazione rispetta una
funzione inversa al peso del paziente: 2 volte al
dì nei lagomorfi e 3 volte al dì nella maggior
parte dei piccoli roditori (cincillà, cavia, topo,
ratto, criceti dorati e russi, ecc.).
Parallelamente all’indagine clinica, abbiamo
esaminato alcune semplici caratteristiche
chimico-fisiche della preparazione commerciale a base di ibafloxacin; ciò al fine di poter
apprezzare e giudicare in modo pratico ed
obiettivo la risposta clinica nei soggetti trattati
per via orale: pH, appetibilità, viscosità e
densità. Relativamente agli animali trattati,
numerose erano le variabili in gioco. La maggior
parte di queste sono legate ai seguenti fattori:
a) specie di appartenenza; b) linea genetica;
c) età; d) sesso; e) condizioni cliniche generali
pretrattamento; f) stato fisiologico; (per esempio
gravidanza in atto); g) malattie apparenti od
occulte pregresse e/o intercorrenti infettive o
non infettive (metaboliche, nutrizionali, immunitarie, allergiche, ecc.) rispetto alla patologia
per cui si è deciso un trattamento con ibafloxacin.
In riferimento alla somministrazione della
specialità ad animali di pochi grammi, è da
segnalare la disponibilità di un raccordo che
consente di riempire correttamente il cilindro
di una siringa da 1 ml; la siringa così caricata
può essere utilizzata agevolmente per la somministrazione del farmaco.
Inoltre, partendo sempre dalla formulazione
gel commerciale, per roditori molto piccoli
(di 15-25 g di peso) tra cui criceti roborowski e siberiani (Podophus sungorus), è stato
altresì possibile preparare diluizioni fino a 3
mg/ml impiegando olio di mais o glicole
propilenico.
Caratteristiche chimico fisiche della preparazione
commerciale in gel al 3%
• pH: 7,3
• Appetibilità: da buona a ottima.
• Somministrazione: semplice e comoda
• Viscosità: moderata
• Densità: moderata, facilmente siringabile.
• Altre caratteristiche: inodore.
Finestra 3
Risultati e conclusioni
In riferimento agli obiettivi dello studio, i risultati
sono riportati nel seguente ordine:
- risultati riguardanti la compliance dell’animale verso le caratteristiche chimico-fisicoorganolettiche della specialità medicinale (pH,
appetibilità, viscosità e densità);
- risultati sull’adeguatezza delle dosi utilizzate
nello studio;
- risultati clinici nei singoli gruppi tassonomici
(cavie, criceti e conigli)
-conclusioni finali generali.
1. Specialità medicinale
Il farmaco ha dimostrato di possedere delle
caratteristiche idonee alla somministrazione
orale nelle specie in esame (finestra 3). Le caratteristiche e i risultati osservati riportati di seguito:
- pH: la preparazione commerciale ha un pH
di 7,3 ossia decisamente alcalino rispetto alla
marcata acidità gastrica di queste specie animali
(1,4-2,2 fisiologico). Ciò non sembra tuttavia
comprometterne l’efficacia terapeutica. Se in
futuro saranno disponibili dati di farmacocinetica sarà interessante notare se e come il pH
è in grado di variare la farmacocinetica del
farmaco.
Foto 1. Criceto russo (Phodopus
campbelli) con congiuntivite e
meibomite acute.
Foto 2. Corretta modalità di
contenimento e somministrazione del
farmaco mediante siringa da un
millilitro.
N° 3 Aprile 2006
ANIMALI
DA COMPAGNIA
3
!!
Formazione
Casi clinici: CONIGLI
Specie
Sesso Mesi
Anamnesi
Diagnosi
Dose e
durata
Note
coniglio
m
15
trauma acuto
coniglio
f
30
cambio lettiera
coniglio
m
60
disuria,
stranguria
frattura esposta infetta
15 mg/kg BID eseguito curettagge
radio-ulnare arto ant.sin per 10 gg
e bendaggio arto
(non autorizzata
sintesi chirurgia)
pododermatite
15 mg/kg BID
monolaterale
per 15 gg
urolitiasi
15 mg/kg BID
per 21 gg
coniglio
m
30
riferito “trauma
da gabbia”
grave tenosinovite
metatarsale cronica
coniglio
f
24
coniglio
f
24
scorretta
gestione
sintomatologia
neurologica
da 2 giorni
sintomi respiratori
cronici
torticollis, sospetta
origine protozoaria
coniglio
f
36
coniglio
f
60
coniglio
nano
coniglio
m
18
m
coniglio
m
72
coniglio
f
18
coniglio
f
12
coniglio
f
13
coniglio
f
24
coniglio
m
2
coniglio
m
3
coniglio
m
36
malocclusione
dentale,
disoressia
disuria,
stranguria
trauma acuto
disoressia,
anoressia
da mesi,
pasteurellosi
in atto
buona gestione
del soggetto
buona gestione
del soggetto
malocclusione
dentale,
disoressia
lesioni cutanee
da tempo
scorretta
gestione
edema palpebrale
occhio dx ed infezione
locale
ascesso mandibolare
ANIMALI
guarigione clinica a fine
terapia
nessun miglioramento clinico
ma assenza di complicanze
batteriche
risoluzione a seguito di
prolungamento terapia
ascesso cutaneo
regione giugulare sin
richiesta
ovarioisterectomia
richiesta
ovarioisterectomia
ascesso regione
sottomandibolare
15 mg/kg BID
per 7 gg
15 mg/kg BID
per 7 gg
15 mg/kg BID curettage chirurgica
per 10 gg
dell’ascesso
esito positivo senza
complicanze settiche
esito positivo senza
complicanze settiche
completa guarigione in 15 gg
dermatite pruriginosa
diffusa
ascesso cutaneo regione
del fianco di probabile
natura post-vaccinale
pododermatite bilaterale
15 mg/kg BID
per 15 gg
15 mg/kg BID terapia
per 10 gg
medico-chirurgica
miglioramento clinico dopo 7
giorni; guarigione in 15gg
risoluzione completa in10 gg
15 mg/kg BID
per 7 gg
15 mg/kg BID affezione da S. aureus
per 10 gg
β-emolitico - aerosol
terapia
follow-up telefonico positivo a
7 giorni
dopo apparente miglioramento
clinico, soggetto deceduto per
complicanze cardio-respiratorie.
cistite grave con
urolitiasi ed ematuria
osteosintesi femorale
affezione broncopneumonica
DA COMPAGNIA
buon miglioramento clinico e
radiologico del focolaio in
assenza di complicanze
batteriche
migliorato dopo 10 gg;
guarigione completa in 15 gg
miglioramento clinico dopo
già 3 giorni dall’inizio del
trattamento e guarigione al
termine terapia
completa guarigione clinica
dopo 35 gg
15 mg/kg BID marsupializzazione
per 15 gg
dell’ascesso ed
estrazione dentale
15 mg/kg BID
per 10 gg
15 mg/kg BID per copertura antibiotica
per 10 gg
post-intervento e
meloxicam per os
15 mg/kg BID alimentazione forzata
per 10 gg
Tabella 3
4
15 mg/kg BID trattamento pregresso
per 35 gg
con vari antibiotici;
curettage chirurgico
e applicazione locale
di pomata
antibiotica
15 mg/kg BID
per 7 gg
15mg/kg BID copertura antibiotica
per 7 gg
per evitare infezioni
batteriche secondarie
15 mg/kg BID forma resistente
per 21 gg
Esito terapia
N° 3 Aprile 2006
completa risoluzione
risoluzione clinica in attesa
di cistotomia
completo recupero dell’arto
senza complicanze settiche
guarigione dell’infezione
cutanea
Foto 3. Coniglio (Oryctolagus
cuniculus) di 1.470 grammi, affetto
da grave tenosinovite metatarsale
cronica: immediato post-operatorio.
Foto 4. Stesso soggetto dopo dieci
giorni di terapia sistemica con
ibafloxacin gel 3% alla dose di 15
mg/kg BID PO. La fistola inizia
rapidamente a chiudersi.
- Appetibilità: le caratteristiche organolettiche non hanno mai dato problemi di appetibilità con le specie animali in oggetto; al contrario, molti criceti sembravano assumerla
spontaneamente senza indugi afferrando con
le “mani” il beccuccio della siringa (da 1 ml
priva di ago) (foto 2). Considerato il gradimento
registrato, sembrerebbe che la componente
lievemente aromatica dia un positivo contributo all’accettazione del prodotto. In ogni caso
è possibile migliorare l’appetibilità nelle specie
più diffidenti, come molti sciuridi, “insaporendo” l’estremità della siringa, impiegata per
la somministrazione, con succo di frutta, miele,
marmellata (ai gusti frutti di bosco, albicocca,
ciliegia e amarena principalmente) o con altro
cibo od integratore vitaminico in pasta, compatibile con la specie trattata.
- Viscosità: la leggera viscosità del prodotto
consente anche a proprietari inesperti di somministrare correttamente la dose prescritta, senza
che i piccoli pazienti “sprechino” il prodotto
loro somministrato.
- Densità: tra le proprietà fisiche della specialità farmaceutica in oggetto, la moderata
densità rappresenta un parametro particolarmente importante ed utile perché consente
di far passare il prodotto attraverso una
cannula in teflon del diametro 18 e 20G, fatto
questo indubbiamente utile quando si desidera
applicare localmente il farmaco. Nel nostro
studio, l’applicazione topica è stata utilizzata vantaggiosamente per il trattamento di
fistole delle tasche guanciali, e per l’applicazione oculare; i primi risultati clinici in
questo senso sui criceti sembrano molto
promettenti.
- Dosi d’impiego
In tutti i casi trattati, i dosaggi empirici di
partenza impiegati nel coniglio e nei piccoli
roditori, si sono dimostrati adeguati. Restano
comunque da indagare in modo più approfon-
Foto 5. Stesso soggetto dopo
quaranta giorni dall’intervento:
l’infezione è completamente risolta e
la ferita totalmente rimarginata.
dito con adeguati studi di farmacocinetica.
In attesa di dati più precisi, l’esperienza in
oggetto ha dimostrato l’efficacia delle seguenti
dosi per le indicazioni prese in esame:
• coniglio: 15 mg/kg BID;
• piccoli roditori: 15 mg/kg BID-TID nella
maggioranza dei casi, da aumentare fino a 20
mg/kg TID nei pazienti molto piccoli o giovani
od affetti da patologie infettive di origine batterica
con serie ripercussioni sistemiche (per esempio:
polmoniti, pododermatiti gravi, infezioni genitourinarie, ascessi da morso).
2. Risultati specie-specifici
! Conigli
Il numero totale di conigli trattati nello studio
clinico è stato pari a 18 (9 maschi e 9 femmine
- tabella 3).
È stato utilizzato un dosaggio di 15 mg/kg BID
per periodi anche relativamente lunghi (anche
35 giorni consecutivi) (foto 3, 4, 5) senza per
questo rilevare effetti collaterali indesiderati
(anoressia, diarrea). Questa terapia è stata
associata alla somministrazione di fermenti
lattici in sovradosaggio a digiuno e, quando
richiesto, a terapia topica antibatterica.
Rilevante l’efficacia dopo curettage chirurgico
di ascessi cutanei con o senza marsupializzazione. La somministrazione preventiva (24 ore
prima della riduzione chirurgica) si è dimostrata
di notevole ausilio terapeutico. Utile ed efficace
anche l’utilizzo nelle osteosintesi (2 casi testati).
L’appetibilità, come già detto, è risultata soddisfacente in tutti i casi e quasi tutte le volte è stato
somministrato utilizzando la tubo-siringa
standard progettata per gatti.
! Criceti
Il numero totale di criceti trattati nello studio
clinico (tabella 4) è stato pari a19, di cui
-13 criceti russi (8 maschi e 5 femmine)
- 5 criceti dorati (2 maschi e 3 femmine)
N° 3 Aprile 2006
!!
ANIMALI
DA COMPAGNIA
5
Formazione
Casi clinici: CRICETI
Specie
Sesso Mesi
Anamnesi
criceto
russo
m
14
scarsa igiene
nella gestione
del soggetto
criceto
russo
f
18
criceto
russo
f
12
criceto
russo
m
18
criceto
russo
criceto
russo
m
7
m
9
criceto
russo
f
12
metroraggia
da 24-48 h,
anoressia
tumefazione
regione incisivi
inferiori da 7 gg
lesioni cutanee
papulo nodulari
con ascessi
(arto ant dx e
sn), commessura
labiale dx, naso
diarrea subacuta
da 6 gg
dispnea,
probabile
“colpo d’aria”
neoformaz.
cutanea canto
mediale occhio dx
criceto
russo
f
18
criceto
russo
criceto
russo
criceto
russo
criceto
dorato
m
24
m
6
m
12
trauma acuto
f
24
criceto
dorato
m
15
criceto
dorato
criceto
dorato
f
12
m
6
f
14
difficoltà
respiratoria a
insorgenza acuta
lettiera
inadeguata di
truciolato di pino
scarsa igiene
della lettiera
convivenza con
altri soggetti
della stessa
specie
alimentazione
scorretta
f
4
m
15
criceto
dorato
criceto
russo
criceto
russo
criceto
roborow
ski
m
Diagnosi
ascesso regione mento, 20 mg/kg BID
dermatite regione
per 7 gg
addominale
dermatite cutanea diffusa 15 mg/kg BID tratt pregresso
per 7 gg
con Enrofloxacin
enterite
infezione respiratoria
acuta
ascesso o neoplasia
frattura esposta arto
post dx
polmonite
oculo-congiuntivite da
S. aureus β-emolitico
diarrea acuta
ANIMALI
DA COMPAGNIA
risoluzione clinica
miglioramento della
sintomatologia e risoluzione
dopo ovariectomia
guarigione clinica
guarigione clinica
15 mg/kg BID exeresi chirurgica
per 7 gg
buon miglioramento clinico
senza complicanze settiche
15 mg/kg BID in associazione pulizia
per 7 gg
locale con NaCl 0,9%
guarigione clinica
15 mg/kg BID
per 7 gg
15 mg/kg BID
per 15 gg
20 mg/kg TID
per 15 gg
20 mg/kg BID
per 15 gg
risoluzione clinica senza
complicanze settiche
guarigione clinica
dopo intervento di
orchiectomia
riduzione chirurgica
della frattura in anestesia
terapia complementare
con aerosol
di mucosolvan
15 mg/kg TID sostituzione lettiera con
per 7 gg
carta pellettata
15 mg/kg BID
per 5 gg
ferita da morso
15 mg/kg BID
per 7 gg
ascesso tasca guanciale 15 mg/kg BID
dx
per 10 gg
dermatite crostosa
15 mg/kg BID
diffusa
per 7 gg
N° 3 Aprile 2006
Esito terapia
15 mg/kg TID consigliato miglioramento guarigione clinica
per 7 gg
gestione alimentare
20 mg/kg BID
decesso dopo 24 ore
per 7 gg
dall’inizio della terapia
pododermatite purulenta 15 mg/kg BID
bilaterale
per 15 gg
ferita cutanea infetta
15 mg/kg BID
per 15 gg
Tabella 4
6
Note
neoformazione cutanea 20 mg/kg TID exeresi chirurgica;
infetta
per 7 gg
concomitante terapia
locale con
argentosulfadiazina
e calendula pom
endometrite
20 mg/kg BID fluidoterapia, lavaggio
per 7 gg
con lotagen
otite purulenta
monolaterale dx e scolo
nasale ipsilaterale
deambulazione sospetta neoplasia
alterata
testicolare monolaterale
congiuntivite bilaterale
alimentazione
inadeguata
lettiera non
idonea
Dose e
durata
risoluzione clinica senza
complicanze settiche
guarigione clinica
guarigione completa
in 7 giorni
guarigione clinica
guarigione clinica
deceduto dopo 5 giorni
guarigione clinica
guarigione clinica
guarigione clinica
Casi clinici: CAVIE
Specie
Sesso Mesi
cavia
f
24
cavia
m
2
cavia
abissina
m
18
cavia
abissina
m
24
cavia
abissina
m
32
cavia
peruviana
m
8
cavia
angora
peruv
cavia
angora
peruv
cavia
m
13
f
10
f
cavia
tamia
striatus
Anamnesi
Diagnosi
ovarioisterectomia
+ mastectomia
sintomatologia
respiratoria
da 7-10 gg
scarsa igiene
nella gestione
dell’animale
difficoltà
respiratoria
da settimane
difficoltà
deambulazione
anoressia da
alcuni giorni,
alimentazione
inadeguata
cambio
alimentazione
Dose e
durata
Note
20 mg/kg BID pre e postoperatorio,
per 7 gg
affezione respiratoria,
20 mg/kg BID in associazione a
sottopeso, resp. dicrota per 7-10 gg aerosol-terapia
pododermatite a tutti
gli arti
20 mg/kg BID
per 10 gg
Esito terapia
decorso post-operatorio
normale senza complicanze
settiche
guarigione clinica
guarigione clinica
polmonite acuta
20 mg/kg BID aerosol-terapia con
guarigione clinica
per 10 gg
associazione ambroxolgentamicina
ascesso arto posteriore 15 mg/kg BID
buon miglioramento dopo già
per 7 gg
24 ore dall’inizio della terapia;
guarigione clinica completa a
fine terapia
meteorismo
20 mg/kg BID
guarigione clinica
gastroenterico
per 7 gg
forma gastroenterica
acuta
20 mg/kg BID
per 7 gg
guarigione clinica
trauma acuto
lesione traumatica arto
anteriore dx da gabbia
20 mg/kg BID
per 7 gg
guarigione clinica
36
lacrimazione
eccessiva da
24-48 ore
congiuntivite bilaterale
20 mg/kg BID
per 7 gg
f
22
m
48
abbattimento,
anoressia
tosse da 15 gg,
particolarmente
di notte
esoftalmo monolaterale
ed onfaloftalmite
infezione respiratoria
cronica
20 mg/kg BID
per 7 gg
20 mg/kg BID
per 15 gg
miglioramento clinico
evidente già dopo 3 giorni di
terapia; guarigione completa
a fine terapia
guarigione clinica
guarigione clinica
Tabella 5
- 1 criceto roborowski.
Il dosaggio utilizzato in questa specie è stato
da 15 mg/kg (come nel coniglio) fino a 20 mg/kg
BID-TID, in relazione al rapido metabolismo
di questa specie.
Ottimi risultati si sono ottenuti nelle affezioni
del cavo orale (ulcere della mucosa, stomatoglossiti, ascessi iniziali), cutanee (ferite infette
traumatiche o da morso, ascessi più o meno
avanzati, pododermatiti anche gravi), polmonari
e come trattamento preventivo post-operatorio.
L’appetibilità è sempre stata ottima e la somministrazione è risultata agevole anche per proprietari poco esperti grazie all’utilizzo di siringhe
da 1 ml con ago estraibile.
In un solo soggetto affetto da severa patologia
gastroenteriche conclamate l’efficacia è risultata
limitata e si è osservato un peggioramento della
manifestazione clinica.
! Cavie
Cavie trattate nello studio clinico (tabella 5):
numero totale 10 (6 maschi e 4 femmine).
Il dosaggio utilizzato in questa specie è stato
da 15 a 20mg/kg BID, per periodi di 7-15 giorni.
Si sono riscontrati risultati apprezzabili con
dosaggi di 20mg/kg per periodi anche relativamente lunghi di 15 giorni (in alcuni casi
“difficili”, soprattutto per gravi affezioni respiratorie, sulla base di esami batteriologici il
farmaco è stato associato ad aminoglicosidici).
In particolare è stato associata amikacina (5
mg/kg BID SC) per il noto sinergismo d’azione
con i fluorchinolonici, la maggiore biodisponibilità ed i minori effetti collaterali, avendo
l’avvertenza di mantenere lo stato di idratazione dei soggetti trattati.
Anche nella cavia si è riscontrata una buona
appetibilità. Si ricorda di associare sempre
un’integrazione vitaminica (vitamina C).
N° 3 Aprile 2006
!!
ANIMALI
DA COMPAGNIA
7
Formazione
Foto 6. Mesocricetus auratus affetto
da oculo-congiuntivite da
Staphilococcus aureus ß-emolitico.
Foto 7. Stesso soggetto
dell’immagine precedente, dopo
sette giorni di terapia sistemica e
locale con ibafloxacin gel 3%
a
b
Foto 9. Rattus norvegicus
sottoposto a osteosintesi a
seguito di frattura della tibia:
(a) presentazione clinica
iniziale; (b) subito dopo la
riduzione della frattura con
fissatore esterno; (c) completo
recupero della funzione
dell’arto.
c
Conclusioni
La bibliografia
completa
è disponibile
sul sito:
www.pointvet.it
8
ANIMALI
DA COMPAGNIA
Lo studio svolto ha confermato che ibafloxacin e, nello specifico la sua presentazione commerciale, può trovare molteplici valide indicazioni
d’uso nei lagomorfi e piccoli roditori da compagnia
in virtù di un’elevata efficacia, tollerabilità e
praticità di somministrazione.
Le indicazioni in cui il farmaco ha dimostrato
maggior efficacia sono state le affezioni del
cavo orale (ulcere della mucosa, stomato-glossiti,
ascessi iniziali), il trattamento post-chirurgico
degli ascessi medio-avanzati della mascellamandibola e degli arti, le pododermatiti (in
associazione alla terapia topica antibatterica e
non), le otiti batteriche e le ferite da taglio e da
morso non complicate (foto 6, 7).
Ci auguriamo che in futuro siano disponibili
ulteriori studi farmacocinetici e farmacodinamici che possano ampliare l’impiego di ibafloxacin in queste ed altre specie esotiche.
Possiamo sostenere che lo spettro antibatterico
N° 3 Aprile 2006
Foto 8. Modalità di riempimento della siringa
da un millilitro mediante raccordo.
piuttosto ampio, nei confronti dei batteri solitamente implicati in questi animali (Staphylococcus spp., Clostridium spp., Salmonella spp.,
Escherichia coli, Pseudomonas aeruginosa,
Streptobacillus spp., Bordetella, spp., Streptococcus spp. e altri) e la biodisponibilità del
farmaco fanno ben sperare in tal senso.
È importante segnalare, inoltre, l’assenza di
effetti indesiderati sull’apparato gastroenterico
ai dosaggi impiegati (effetti quali diarrea, anoressia, ecc.).
È poi da segnalare l’idoneità della formulazione
gel (somministrabile anche da parte del proprietario meno esperto), l’appetibilità del prodotto
che in queste specie si è confermata da buona
a ottima, nonché una certa semplicità di dosaggio
(nelle specie più piccole come criceti, tamia,
gerbilli ed altri piccoli roditori, mediante l’impiego
di una siringa da 1 ml ad ago estraibile; nel
coniglio mediante la siringa da 15 ml della
preparazione commerciale) (foto 8).
In riferimento alla posologia, le specie di minori
dimensioni hanno richiesto la somministrazione del farmaco a dosaggi più elevati e fino
a tre volte al giorno (TID).
La durata media dei trattamenti antibatterici
con ibafloxacin è stata di 7 giorni nei piccoli
roditori e di 8-10 nel coniglio da compagnia.
Sebbene nei casi in esame il protocollo suddetto
si sia dimostrato efficace e sicuro, in situazioni
cliniche differenti e/o su pazienti in stati fisiopatologici diversi non possiamo escludere che
siano richieste variazioni rispetto a questo
protocollo.
Si aggiunga come nota che nel periodo di realizzazione dello studio, in clinica si sono presentati soggetti di specie diverse rispetto a quelle
prese in esame; anche questi soggetto quando
lo richiedevano, sono stati trattati con ibafloxacin per patologie e con protocolli sovrapponibili. Anche in questi casi che hanno coinvolto
ratti, tamie e gerbilli, il farmaco ha evidenziato un’elevata efficacia clinica come nei casi
riportati nello studio (foto 9a, b, c).
■
Scarica