Università Degli Studi Di Sassari CLINICA PSICHIATRICA Dir. Prof. GianCarlo Nivoli DISTURBO OSSESSIVOCOMPULSIVO Prof.ssa Lorettu DISTURBO OSSESSIVO-COMPULSIVO Caratteristica essenziale di questo disturbo è un’attività continua che occupa il soggetto per buona parte del suo tempo e che si esprime sul piano mentale e/o comportamentale. Scopo di questa attività è eliminare o neutralizzare contenuti mentali che lo infastidiscono e da cui si sente come assediato; ne deriva perciò una ripetitività forzata DISTURBO OSSESSIVO-COMPULSIVO Il contenuto di pensiero da cui il paziente è assediato e contro cui lotta può essere rappresentato da: • Un’idea o un’immagine (un dubbio, un ritornello, ecc.) • Una paura (il timore fobico dello sporco, ecc.) • Un impulso (la spinta ad aggredire, ecc.) EPIDEMIOLOGIA • Prevalenza life-time: 2-3% • Rapporto M/F: 1:1 • Età d’esordio: tra i 10 e i 40 anni nell’80% dei pazienti con 2 picchi di prevalenza: 15-20 aa. (maschi) 20-25 aa. (femmine) EPIDEMIOLOGIA • Nel 15% dei casi l’esordio avviene nell’infanzia prima dei 10 anni di età. • Nel restante 5% dei casi può esordire oltre la quarta decade. GENETICA La prevalenza del DOC nei familiari di primo grado di soggetti affetti dal disturbo è circa 5 volte più elevata rispetto alla prevalenza nella popolazione generale CORRELATI BIOLOGICI La sintomatologia ossessivocompulsiva sul piano clinico sarebbe correlata alla disregolazione del sistema serotoninergico. Ne consegue Riduzione dell’attività ippocampale Risultato finale Disinibizione del talamo CORRELATI BIOLOGICI La disinibizione del talamo è accompagnata da attivazione dei circuiti di feed-back positivo su • Corteccia motoria: comportamenti motori alterati • Corteccia orbito-frontale: aumento di ansia e ossessioni ELEMENTI PRODROMICI Possono essere elementi prodromici: • Disturbo di personalità evitante • Disturbo di personalità dipendente • Disturbo di personalità ossessivocompulsivo • Disturbi dell’apprendimento QUADRO CLINICO OSSESSIONE • • • • Sintomo psichico caratterizzato da: Persistenza o ricorrente frequenza Egodistonia Incoercibilità L’individuo riconosce che l’ossessione è un prodotto della propria mente QUADRO CLINICO OSSESSIONE • • • • • • Le tematiche ossessive di più frequente riscontro sono: Idee di contaminazione Dubbi ossessivi Idee di simmetria Ossessioni numeriche Idee ossessive a contenuto aggressivo o sessuale QUADRO CLINICO COMPULSIONE Le caratteristiche che definiscono una compulsione sono: • Intenzionalità • Finalità • Ripetitività QUADRO CLINICO COMPULSIONE I sintomi compulsivi più frequenti sono: • Rituali di controllo • Rituali di pulizia/lavaggio • Rituali di ordine • Rituali di conta • Accumulo di oggetti • Lentezza ossessiva primaria QUADRO CLINICO Tre parametri consentono di valutare, sul piano clinico, la gravità del DOC: • Resistenza: capacità del pz di lottare contro l’idea intrusiva o di controllare la messa in atto dei comportamenti compulsivi • Interferenza: capacità del soggetto di adattarsi e di convivere con i propri sintomi • Insight: consapevolezza del paziente rispetto al proprio disturbo CRITERI DIAGNOSTICI (DSM IV) I criteri diagnostici suggeriti dal DSM-IV prendono in considerazione cinque punti: C. Ossessioni o compulsioni Ossessioni come definite da 1), 2), 3) e 4): 1) pensieri, impulsi o immagini ricorrenti e persistenti, vissuti, in qualche momento nel corso del disturbo, come intrusivi e inappropriati, e che causano ansia o disagio marcati 2) i pensieri, gli impulsi o le immagini non sono semplicemente eccessive preoccupazioni per i problemi della vita reale 3) la persona tenta di ignorare o di sopprimere tali pensieri, impulsi o immagini, o di neutralizzarli con altri pensieri o azioni 4) la persona riconosce che i pensieri, gli impulsi, o le immagini ossessivi sono un prodotto della propria mente (e non imposti dall'esterno come nell'inserzione del pensiero). CRITERI DIAGNOSTICI (DSM IV) Compulsioni come definite da 1) e 2): 1) comportamenti ripetitivi (per es. lavarsi le mani, riordinare, controllare), o azioni mentali (per es. pregare, contare, ripetere le parole mentalmente) che la persona si sente obbligata a mettere in atto in risposta ad un'ossessione, o secondo regole che devono essere applicate rigidamente 2) i comportamenti o le azioni mentali sono volti a prevenire o ridurre il disagio, o a prevenire alcuni eventi o situazioni temuti; comunque questi comportamenti o azioni mentali non sono collegati in modo realistico con ciò che sono designati a neutralizzare o prevenire, oppure sono chiaramente eccessivi. CRITERI DIAGNOSTICI (DSM IV) B. In qualche momento nel corso del disturbo la persona ha riconosciuto che le ossessioni o le compulsioni sono eccessive o irragionevoli. Nota. Questo non si applica ai bambini. C. Le ossessioni o le compulsioni causano disagio marcato, fanno consumare tempo (più di un'ora al giorno), o interferiscono significativamente con le normali abitudini della persona, con il funzionamento lavorativo (o scolastico) o con le attività o relazioni sociali usuali. D. Se è presente un altro disturbo sull'Asse I, il contenuto delle ossessioni o delle compulsioni non è limitato ad esso (per es. preoccupazione per il cibo in presenza di un Disturbo dell'Alimentazione, tirarsi i capelli in presenza di Tricotillomania, preoccupazione riguardante le sostanze nel Disturbo da Uso di Sostanze, etc) E. Il disturbo non è dovuto agli effetti fisiologici diretti di una sostanza (per es. una droga di abuso o un farmaco) o di una condizione medica generale. DECORSO Forma episodica • • • • Predominanza di sintomi ossessivi Esordio più tardivo (>25 aa.) Migliore risposta alle terapie All’esordio frequente associazione con sintomi depressivi DECORSO Forma ad andamento cronico Maggiore prevalenza nel sesso maschile Età d’esordio più precoce (< 25 aa.) Predominanza di sintomi compulsivi Risposta al trattamento psicofarmacologico spesso insoddisfacente • Depressione secondaria • • • • COMORBIDITÀ Nei pazienti con DOC è frequente la comparsa di una sitomatologia depressiva (depressione maggiore, distimia, depressione minore). Possiamo distinguere 2 forme: • Depressione d’esordio: compare insieme al DOC o lo precede • Depressione secondaria: rappresenta una forma di demoralizzazione secondaria al DOC COMPLICANZE Possibile complicanza del DOC è l’abuso di: • Sostanze psicoattive • Alcool • Benzodiazepine TERAPIA Trattamento farmacologico: -SSRI -Clomipramina -Antipsicotici a basso dosaggio nei non-respoders Trattamento psicoterapico -Terapie comportamentali: esposizione, prevenzione delle risposte