LA
CONTRACCEZIONE
ORMONALE:
SCEGLI
IL BENESSERE!
Storia
Fin dall’antichità il tema della contraccezione è stato di primaria importanza per l’uomo. Sebbene infatti il rapporto fra maschio e femmina nelle varie specie viventi è strettamente legato alla conservazione della
specie, nell’uomo questo rapporto si concerta con emozioni e sentimenti che spesso non hanno come fine ultimo la procreazione ma bensì il piacere. Ecco perché la contraccezione nasce con l’uomo e si è
evoluta con la sua evoluzione. La pillola è considerata una fra le più importanti invenzioni del XX secolo. Un’invenzione che ha stravolto la scienza medica nel campo della fertilità ma soprattutto ha segnato il
progresso delle donne nella società.
UNO DEI PIÙ GRANDI TRIONFI DELL’UMANITÀ SAREBBE L’ELEVAZIONE
DELLA PROCREAZIONE UN ATTO VOLONTARIO E INTENZIONALE
Sigmund Freud (1898)
I PROTAGONISTI DELLA CONTRACCEZIONE
MARGARET SANGER fonda a Brooklyn la prima clinica per la pianificazione familiare a dispetto della
legge Comstock, legge federale che impediva di diffondere informazioni sulla sessualità e il controllo
delle nascite. Sanger si rivolge a Gregory Pincus affinché individuasse un contraccettivo sicuro “Magari
una pillola”.
GREGORY PINCUS (specialista di infertilità) sostenuto da Margaret Sanger inizia le ricerche sull’uso di
ormoni per la contraccezione.
KATHARINE MCCORMICK, attiva militante del movimento suffragista, finanzia con 40mila dollari la
ricerca di Pincus che nel 1956 insieme a MIN CHUH CHANG e JOHN ROCK, portano avanti con successo lo studio su 60 volontarie e poi su 6000 donne.
Nel 1960 la FOOD and DRUG ADMINISTRATION approva l’uso di Enovid come pillola per il controllo
delle nascite. L’anno successivo il primo contraccettivo orale è disponibile anche in Europa.
I dati
B
Fraction female
medicine, Law
La pillola è divenuta il simbolo della libertà femminile. La possibilità di operare una pianificazione familiare ha favorito l’emancipazione femminile, la possibilità di fare carriera e una maggiore autonomia della
donna. Basti pensare che uno studio condotto dalla Harvard University ha mostrato come subito dopo
l’introduzione sul mercato della pillola siano aumentate in modo esponenziale le iscrizioni delle donne
all’università.
Allo stesso modo con la diffusione della contraccezione estroprogestinica si è registrata una riduzione
del tasso di interruzione delle gravidanze. Oggi purtroppo si sta ripetendo un fenomeno identico con la
contraccezione d’emergenza, che sta prendendo piede a discapito della contraccezione classica. Dati
evidenziano che una ragazza su cinque al di sotto dei 15 anni ha già avuto rapporti sessuali, e la maggior
parte delle donne che richiedono una contraccezione d’emergenza ha meno di 25 anni, è nubile e non
ha avuto mai figli.
Fraction female
dentistry, M.B.A.
0.5
0.40
0.4
0.32
0.3
0.24
0.2
0.16
0.1
0.08
0.0
0.00
1960
1970
1980
Year of School Entry
1990
2000
I contraccettivi
La contraccezione è l’insieme di tecniche e pratiche anticoncezionali che consentono di programmare
la gravidanza.
La contraccezione si può ottenere con vari metodi:
METODI
INTRAUTERINI
• IUD o spirale
METODI
BARRIERA
• Preservativo
• Diaframma
METODI
CHIMICI
• Spermicidi
METODI
CHIRURGICI
• Sterilizzazione
METODI
NATURALI
•
•
•
•
METODI
ORMONALI
Ogino-Knaus
• Pillola
Temperatura basale • Cerotto
Billings
• Anello vaginale
Coitus interruptus
Metodi intrauterini
I.U.D. (Intra Uterine Device) O SPIRALE
È un piccolo oggetto in plastica, lungo 3-5 cm., (inserito dal ginecologo all’interno dell’utero attraverso
il canale cervicale), di varie dimensioni, forme e materiali. La maggior parte è ricoperta da un sottile filamento di rame, alcune contengono del progesterone (Spirale medicata, rientra nei metodi ormonali).
Lo I.U.D. rende difficile la penetrazione e la sopravvivenza degli spermatozoi e impedisce l’annidamento
dell’ovocita sulla parete dell’utero. L’inserimento è effettuato dal ginecologo durante il ciclo mestruale,
l’applicazione dura solo pochi minuti, non è molto dolorosa. All’estremità dello I.U.D. è attaccato un sottile filo di nylon che fuoriesce per un breve tratto dal canale cervicale. Per assicurarsi che lo I.U.D. sia al
suo posto, la donna può toccare il filo sul fondo della vagina. È necessario, comunque, un controllo del
ginecologo dopo la prima mestruazione, dopo tre mesi dall’applicazione e, in seguito, ogni sei mesi o
ogni anno. La rimozione dello I.U.D. è semplice e non è dolorosa: è sufficiente infatti che il medico faccia
trazione sul filo per estrarre lo I.U.D. È importante che la donna non cerchi di farlo da sola. Nei primi giorni dall’inserimento possono intervenire crampi e dolori addominali; le mestruazioni sono più lunghe e più
abbondanti; in qualche caso lo I.U.D. può essere espulso spontaneamente. La presenza dello I.U.D. in
utero può favorire lo svilupparsi di infiammazioni ed infezioni che, se non curate, possono avere conseguenze negative sulla fertilità. È necessaria, quindi, una certa attenzione da parte della donna che deve
consultare il medico in caso di disturbi (dolori al ventre, perdite maleodoranti, febbre, ecc.). Lo I.U.D. è in
genere sconsigliato alle donne giovani che non hanno ancora avuto gravidanze sia perché l’inserimento
è più doloroso, sia perché sono più frequenti i crampi o i dolori e soprattutto perché una infiammazione
pelvica potrebbe compromettere gravemente la futura fertilità. Dopo un aborto eseguito nel II trimestre
o dopo un parto, è consigliabile attendere che l’utero sia tornato alle dimensioni che aveva prima della
gravidanza, altrimenti la donna potrebbe espellere la spirale.
Metodi barriera
IO PROTEGGO
DALLE MALATTIE
SESSUALMENTE
TRASMISSIBILI (MST).
PRESERVATIVO O CONDOM
È una sottilissima guaina di gomma che avvolge completamente il pene in erezione evitando il contatto
diretto con l’apparato genitale della donna influendo in modo minimo sulla sensibilità di entrambi. L’efficacia contraccettiva del profilattico dipende da un suo buon utilizzo. Deve essere messo sul pene in erezione prima di qualsiasi contatto con l’apparato genitale della donna e non al momento dell’eiaculazione
in quanto l’uomo, già all’inizio dell’erezione, può emettere alcune gocce di secrezione che potrebbero
contenere degli spermatozoi. L’uomo deve ritirare il pene dalla vagina prima che l’erezione cessi, per
evitare che lo sperma refluisca fuori dal preservativo. Si raccomanda di tenere il preservativo tra le dita
durante la retrazione del pene dalla vagina per evitare che si sfili all’interno di questa e/o per evitare la
fuoriuscita di liquido seminale. Ogni preservativo può essere utilizzato una sola volta. Ne esistono di differenti tipi in grado quindi di soddisfare ogni esigenza; alcuni hanno un piccolo serbatoio per raccogliere
lo sperma all’estremità, cosa che assicura una maggiore sicurezza. Se tale serbatoio manca bisogna
lasciare un po’ di spazio tra l’estremità del pene e quella del preservativo. Il profilattico è l’unico anticoncezionale che protegge anche dalle malattie sessualmente trasmissibili (MST).
DIAFRAMMA
È una cupola di gomma, fissata su un anello flessibile che la donna colloca sul fondo della vagina. Copre
il collo dell’utero ed impedisce agli spermatozoi di penetrarvi. Il diaframma deve esser utilizzato con un
prodotto spermicida, da spalmare sui bordi e sul fondo. Se non si usa lo spermicida la sua efficacia diminuisce notevolmente. Può essere messo in vagina in qualsiasi momento, ma è necessario aggiungere
un po’ di prodotto spermicida prima di ogni rapporto sessuale, anche senza togliere il diaframma. Deve
essere tenuto in vagina per almeno 6 ore dopo il rapporto, così che lo spermicida possa avere effetto
sugli spermatozoi. Per non ridurre l’efficacia dello spermicida è bene evitare di fare lavande durante queste 6 ore. Il ginecologo o l’ostetrica prescrivono il diaframma solo dopo una visita ginecologica, poiché
questo strumento deve adattarsi perfettamente alla donna che lo utilizza e deve essere, quindi, della
misura esatta. La misura di ciascuna donna si modifica dopo una gravidanza o una variazione di peso
consistente (5 kg o più). Non è difficile imparare a mettere il diaframma nel modo giusto: sarà il medico
o l’ostetrica che insegnerà come inserirlo, come toglierlo e come mettere lo spermicida. La sicurezza
nell’uso del diaframma dipende dall’addestramento della donna. Dopo l’uso il diaframma deve essere
lavato con acqua e sapone neutro, asciugato con cura e riposto in una scatola rigida. È importante che la
donna controlli periodicamente il diaframma controluce, per assicurarsi che la gomma non sia più sottile
in alcuni punti o bucata.
Metodi chimici
Metodi chirurgici
SPERMICIDI
STERILIZZAZIONE
Gli spermicidi sono sostanze chimiche (confezionate in forma di capsule, ovuli, gelatine, creme) che, a
contatto con gli spermatozoi, ne provocano la morte. Devono essere introdotti profondamente in vagina
subito prima del rapporto sessuale, perché la loro efficacia è limitata nel tempo. Devono essere utilizzati
esclusivamente insieme al preservativo o al diaframma, poiché da soli non danno nessuna sicurezza.
Hanno un’efficacia molto bassa. Alcuni spermicidi, utilizzati frequentemente possono distruggere la naturale flora batterica vaginale, che è necessaria per prevenire e combattere infiammazioni o infezioni.
Tutti gli spermicidi si conservano per periodi limitati e sono relativamente costosi.
È un metodo molto diffuso in alcuni paesi del mondo, ma in Italia la sua regolamentazione giuridica non
è ancora definitiva. La sterilizzazione consiste nell’interruzione chirurgica delle tube (attraverso le quali
l’ovocita discende dall’ovaio all’utero) nella donna, o dei deferenti (canali attraverso i quali passano gli
spermatozoi) nell’uomo. La sterilizzazione non può essere considerata un metodo contraccetivo per
questo motivo può essere preso in considerazione solo da coloro che decidono di rinunciare completamente alla possibilità di avere figli.
METODO BILLINGS (o dell’osservazione del muco cervicale)
Il periodo fecondo viene individuato attraverso l’osservazione del muco cervicale, prodotto nel canale
che dà accesso all’utero e presente nelle perdite vaginali. Il muco infatti subisce delle modificazioni prima, durante e dopo l’ovulazione. Nei giorni successivi alla mestruazione la donna non rileva, in genere,
alcuna perdita vaginale ed ha la sensazione che i suoi organi genitali esterni siano «asciutti». In questi
giorni la donna non è feconda. Con l’avvicinarsi dell’ovulazione la donna può verificare la presenza di
una certa quantità di muco ed una sensazione di lubrificazione della vulva e della vagina. Nei giorni immediatamente precedenti o successivi il muco cambia aspetto e consistenza, diventa più fluido, trasparente ed elastico. Quando il muco presenta queste caratteristiche la donna è nel periodo fecondo e deve
astenersi dai rapporti sessuali. Dopo l’ovulazione il muco torna ad essere più opaco, denso, bianco o
I metodi naturali consistono nell’astinenza dai rapporti sessuali durante il periodo fecondo.
giallino, appiccicoso. Dal quarto giorno dopo la ricomparsa di questo tipo di muco, hanno nuovamente
Ciò che differenzia i diversi metodi sono le modalità con cui vengono individuati i giorni fecondi.
inizio i giorni non fecondi. La quantità di muco prodotto varia da donna a donna e talvolta non è facile
avvertire ed interpretare correttamente le sue modificazioni o la sensazione di «secchezza» o «umidità» degli organi genitali. Alterazioni nelle caratteristiche del muco e delle sensazioni descritte, causate
METODO OGINO-KNAUS
da banali infezioni vaginali, possono indurre in errore. È necessaria una buona collaborazione da parte
La donna individua il periodo fertile osservando la lunghezza dei suoi cicli (il ciclo va dal primo giorno dell’uomo. Un inconveniente di questi metodi è quello di limitare i rapporti di coppia a ristretti periodi
della mestruazione al primo giorno della mestruazione successiva) per un periodo piuttosto lungo (1 durante il mese.
anno): sottrae quindi 19 dal numero di giorni del suo ciclo più breve per identificare il primo giorno del
periodo fecondo) e 10 dal numero di giorni del suo ciclo più lungo (per identificare l’ultimo giorno del pe- COITUS INTERRUPTUS
riodo fecondo). In questo modo ha individuato i giorni durante i quali probabilmente avviene l’ovulazione; Per evitare che gli spermatozoi raggiungano gli organi genitali della donna, l’uomo retrae il pene fuori
se in questi giorni si astiene dai rapporti sessuali, le probabilità di una gravidanza saranno molto basse. dalla vagina prima dell’eiaculazione. Dopo l’eiaculazione l’uomo deve urinare e lavare bene il pene prima
È un metodo poco affidabile, poiché il giorno dell’ovulazione è spesso imprevedibile e può essere anti- di un nuovo rapporto. È un metodo molto diffuso che richiede all’uomo un ottimo controllo delle proprie
cipato o ritardato da uno stress, un cambio di clima o di stagione, una malattia, una dieta. Per le donne reazioni durante l’orgasmo. La possibilità di insuccesso è elevatissima (da numerose indagini risulta che
che hanno cicli irregolari il calcolo che abbiamo descritto individuerà un periodo fecondo molto lungo. la maggior parte delle donne che hanno abortito volontariamente usavano questo metodo). L’insuccesso
Questo significa che potranno avere rapporti sessuali sicuri solo in pochi giorni del ciclo. È necessaria può dipendere sia dal fatto che l’uomo retrae il pene troppo tardi, sia dal fatto che alcuni spermatozoi
una buona collaborazione da parte dell’uomo.
sono presenti anche nel liquido prodotto dall’uomo prima dell’eiaculazione. L’obbligo di «fare atten-
Metodi naturali
METODO DELLA TEMPERATURA BASALE
In questo caso il periodo non fertile viene individuato osservando la curva della temperatura, questa
aumenta rapidamente (di circa cinque decimi di grado) sotto l’influenza di un ormone, e rimane a questo livello fino alla comparsa delle mestruazioni. Ogni donna ha una propria temperatura di base, che
può essere diversa da quella di altre donne, ma in tutte si verifica un rialzo dopo l’ovulazione. È dunque
individuando questo rialzo che è possibile capire quando l’ovulazione è avvenuta. È necessario misurare la temperatura ogni mattina, al risveglio, all’incirca sempre alla stessa ora, prima di qualsiasi attività
(il primo gesto al risveglio deve essere quello di prendere il termometro), ed annotarla sul foglio della
temperatura. La temperatura può essere quella orale, rettale o vaginale, ma va misurata sempre nello
stesso modo. Quando la temperatura si è stabilizzata sul livello più alto da tre giorni, si può essere quasi
certe che ha avuto inizio il periodo non fecondo, e che i rapporti sessuali non daranno origine ad una
gravidanza. Poiché è impossibile prevedere in anticipo il rialzo della temperatura, e poiché gli spermatozoi possono sopravvivere nell’utero fino a tre giorni, è necessario astenersi dai rapporti sessuali nel
periodo precedente l’ovulazione. Oltre alla ridotta praticità del metodo l’inconveniente principale è che
la differenza di temperatura tra il periodo fecondo e quello infecondo è molto piccola (qualche decimo
di grado) ed un affaticamento, un’indisposizione, una febbre anche leggera, (o semplicemente il fatto di
alzarsi di notte) può mascherarla. In alcune donne la curva della temperatura è irregolare e non permette
di individuare con certezza il giorno dell’ovulazione. Il periodo del ciclo in cui è possibile avere rapporti
sessuali è molto breve. È necessaria una buona collaborazione da parte dell’uomo.
zione» produce notevole ansia e tensione nervosa sia nell’uomo che nella donna; ciò può ridurre il loro
piacere e provocare, con il tempo, disturbi sessuali di vario genere.
Metodi ormonali
PILLOLA
ANELLO
VAGINALE
IMPIANTO
SOTTOCUTANEO
CEROTTO
ORMONALE
SPIRALE
A RILASCIO DI
ORMONI
COME SCELGO LA CONTRACCEZIONE ORMONALE GIUSTA PER ME?
Attualmente sono disponibili in commercio diversi contraccettivi ormonali e alcuni di questi possono essere più adatti a te di altri e l’unica persona in grado di valutare quale prescriverti è il tuo ginecologo. La
sua attenta analisi del tuo stato di salute e delle motivazioni che ti portano all’uso di un contraccettivo gli permetteranno di ritagliare l’abito su misura per te.
NELLA SCHEDA PUOI TROVARE PERÒ ALCUNE DELLE FORMULAZIONI IN COMMERCIO E CAPIRE PERCHÉ NE ESISTONO COSÌ TANTE.
PILLOLA
MINIPILLOLA
ANELLO VAGINALE
CEROTTO ORMONALE
ESEMPI
Yasmin, Zoely, Klaira
Cerazette, Nacrez
Nuvaring
Evra
AFFIDABILITÀ
> 99%
> 99%
> 99%
> 99%
PRINCIPI ATTIVI
Estrogeno e Progestinico
Progestinico
Estrogeno e Progestinico
Estrogeno e Progestinico
FREQUENZA ASSUNZIONE
Una volta al giorno per 21
giorni con 7 giorni di pausa
Una volta al giorno per 28
giorni senza interruzione
Un anello per 3 settimane con 1
settimana di pausa
Un cerotto a settimana per 3
settimane con 1 settimana di
pausa
MODALITÀ DI ASSUNZIONE
Orale (compresse da ingerire
con acqua)
Orale (compresse da ingerire
con acqua)
Vaginale (inserito in vagina)
Transdermico (applicato sulla
pelle)
PRINCIPALI BENEFICI
Contraccezione - Può aiutare a
regolarizzare il ciclo mestruale
- Può minimizzare i disagi
derivanti dalla sindrome premestruale
Contraccezione - Può
minimizzare i disagi derivanti
dalla sindrome pre-mestruale
- Può essere presa da donne
che non possono assumere
estrogeni
Contraccezione - Può aiutare a
regolarizzare il ciclo mestruale
- Può minimizzare i disagi
derivanti dalla sindrome premestruale
Contraccezione - Può aiutare a
regolarizzare il ciclo mestruale
- Può minimizzare i disagi
derivanti dalla sindrome premestruale
EFFETTI COLLATERALI
PRINCIPALI
Gonfiore e aumento di peso
- Cellulite - Tensione al seno Cefalea e Nausea
Tensione al seno - Cefalea e
Nausea - Perdite ematiche
(spotting) - Mestruazioni irregolari
Gonfiore e aumento di peso
- Cellulite - Tensione al seno Cefalea e Nausea
Gonfiore e aumento di peso
- Cellulite - Tensione al seno Cefalea e Nausea
CHI NON DOVREBBE
PRENDERLA
Donne incinte - Donne che
allattano - Donne obese - Donne
con predisposizione familiare
alla trombosi – Donne con
malattie in atto o pregresse dei
vasi sanguigni o del sistema di
coagulazione (p. es. trombosi,
embolie, ictus, infarti cardiaci) –
Donne fumatrici sopra i 35 anni
Donne incinte - Donne obese
- Donne con predisposizione
familiare alla trombosi - Donne
con malattie in atto o pregresse
dei vasi sanguigni o del sistema
di coagulazione (p. es.
trombosi, embolie, ictus, infarti
cardiaci)
Donne incinte - Donne che
allattano - Donne obese – Donne
con predisposizione familiare
alla trombosi - Donne con
malattie in atto o pregresse dei
vasi sanguigni o del sistema di
coagulazione (p. es. trombosi,
embolie, ictus, infarti cardiaci) –
Donne fumatrici sopra i 35 anni
Donne incinte - Donne che
allattano - Donne obese - Donne
con predisposizione familiare
alla trombosi - Donne con
malattie in atto o pregresse dei
vasi sanguigni o del sistema di
coagulazione (p. es. trombosi,
embolie, ictus, infarti cardiaci) –
Donne fumatrici sopra i 35 anni
COME FUNZIONA LA CONTRACCEZIONE ORMONALE?
Una donna rimane incinta quando un ovulo rilasciato da una delle sue ovaie (l’organo che produce e matura gli ovociti) viene fecondato dagli spermatozoi presenti nello sperma di un uomo. L’ovulo fecondato
si impianta all’interno dell’utero della donna, dove riceve nutrimento e si sviluppa in un bambino. Gli ormoni nel corpo della donna controllano il rilascio dell’ovulo dall’ovaia - processo chiamato ovulazione - e
preparano il corpo ad accettare l’ovulo fecondato.
I contraccettivi ormonali (la pillola, il cerotto e l’anello vaginale) contengono una piccola quantità di ormoni: estrogeni e progestinici. Questi ormoni sintetizzati chimicamente inibiscono la produzione degli
ormoni ciclici naturali del corpo. La gravidanza viene quindi impedita da una combinazione di fattori. Il
contraccettivo ormonale solitamente impedisce l’ovulazione; modifica inoltre il muco cervicale rendendolo impenetrabile agli spermatozoi; rende infine il rivestimento dell’utero inospitale per l’annidamento
dell’ovulo.
85%
NESSUN METODO
CONTRACCETTIVO
19%
COITO
INTERROTTO
QUANTE PILLOLE ESISTONO?
I contraccettivi ormonali orali costituiti da un estrogeno + un progestinico sono chiamati contraccettivi
orali combinati (COC). Attualmente sono i più utilizzati.
Possono essere distinti in funzione del rapporto tra i due ormoni:
• A dosaggio fisso (pillola monofasica): in ogni pillola è contenuta la stessa quantità di steroidi;
• A dosaggio variabile in 2 fasi (pillola bifasica): l’estrogeno è a dosaggio fisso e il progestinico viene
assunto in 2 dosaggi differenti;
• A dosaggio variabile in 3 fasi (pillola trifasica): gli ormoni sono associati in 3 dosaggi differenti;
• A dosaggio variabile in 4 fasi (pillola quadrifasica).
9%
OGINO
KNAUS
QUALE È LA PROBABILITÀ DI RIMANERE INCINTA?
Senza usare metodi contraccettivi, 85 donne sessualmente attive su 100 rimangono incinte entro un
anno. Tutti i metodi contraccettivi, anche quelli meno efficaci, riescono a ridurre significativamente questo numero. In questo calcolo non sono considerati gli “insuccessi” riconducibili a un uso scorretto del
metodo. Questo significa che le percentuali relative a metodi il cui utilizzo è caratterizzato da una elevata
frequenza di errori - come il coito interrotto, il profilattico, il metodo Ogino-Knaus - sono in realtà più alte.
COSA È LA MINIPILLOLA?
E’ una pillola che non contiene l’ormone estrogeno ma solo quello progestinico e può
essere prescritta alle donne che stanno allattando o che non tollerano l’estrogeno. La minipillola si assume giornalmente, alla stessa ora, e senza osservare pause, ossia per tutti
i 28 giorni del ciclo (anche durante il ciclo mestruale).
QUANTO È EFFICACE LA MINIPILLOLA?
Se la minipillola è assunta correttamente - l’orario abituale di assunzione giornaliera non
deve essere superato di più di tre ore - è efficace al 95%, quindi leggermente meno affidabile della normale pillola.
3%
PRESERVATIVO
<1%
SPIRALE DI RAME,
CONTRACCETTIVI
LO
SAPEVI
CHE?
Un grande studio clinico ha dimostrato un rischio di carcinoma ovarico significativamente ridotto di circa il 27% nelle utilizzatrici di
contraccettivo orale. Il rischio relativo sembrerebbe diminuire del 20% per ogni 5 anni di utilizzo e permanere per più di 30 anni dalla
sospensione. Solide evidenze dimostrano che l’utilizzo di contraccettivo ormonale riduce il rischio di carcinoma endometriale di circa il
50%. L’effetto protettivo aumenta con la durata dell’uso e persiste per più di 20 anni dopo la sospensione. l’estro-progestinico è un’arma
terapeutica per molteplici patologie dell’età riproduttiva. Nella paziente con endometriosi, patologia che affligge fino al 10% delle donne
in età riproduttiva, la pillola consente di ridurre il dolore pelvico cronico e contenere quindi l’infiammazione che è alla base di questa patologia e migliorarne la qualità di vita. Per le ragazze che hanno flussi mestruali abbondanti il trattamento con la pillola estro-progestinica
consente di ridurre il flusso del 50%, con un beneficio in termini di anemia sideropenica.
HO QUALCHE DOMANDA SULLA PILLOLA...
Che cosa può compromettere l’affidabilità della pillola?
• Dimenticare di assumere la pillola (per un periodo superiore alle 12 ore);
• Episodi di vomito o diarrea entro le 3-4 ore successive all’assunzione della compressa;
• L’assunzione di alcuni medicinali contro l’epilessia, anti-HIV e alcuni antibiotici contenenti rifampicina
(Rifadin), rifabutina (Mycobutin) usati per la tubercolosi polmonare. In queste situazioni è opportuno
leggere il foglietto illustrativo oppure rivolgersi al medico per sapere come comportarsi;
• L’assunzione di iperico o erba di san Giovanni (Hypericum perforatum) riduce l’effetto della pillola.
con l’assunzione della pillola che prevede la pausa di 7 giorni, l’assenza di mestruazioni è rara. Se si è
assunta la pillola regolarmente e non ci sono stati episodi di vomito o diarrea e non sono stati assunti
farmaci che possono interferire con la pillola, è improbabile che si sia verificato lo stato di gravidanza.
CONTATTA IL TUO MEDICO SE:
• non hai le mestruazioni dopo il secondo ciclo di pillola (2 confezioni in totale);
• non hai assunto la pillola correttamente.
Ho delle perdite di sangue
Durante i primi mesi di assunzione della pillola, possono verificarsi delle perdite di sangue (chiamate
“spotting”) tra una mestruazione e l’altra.
Gli antibiotici (ad eccezione di quelli contenenti rifampicina e rifabutina) non interferiscono con l’assun- Non interrompere l’assunzione della pillola, perché di solito le perdite scompaiono entro i primi 2-3 mesi.
zione della pillola, ma se provocano diarrea, allora l’affidabilità della pillola può essere compromessa. Se le perdite intermestruali dovessero perdurare oltre i primi tre mesi, devi consultare il tuo medico che
Ricordati di dire sempre al medico che ti prescrive dei medicinali che stai usando una contraccezione potrà prescriverti un’altra tipologia di pillola o accertare l’eventuale presenza di cause organiche.
ormonale, in modo che possa consigliarti al meglio. In ogni caso, se si sono verificate situazioni a rischio
per la diminuzione dell’affidabilità, come quelle elencate, è opportuno usare anche un metodo anticon- Posso anticipare o posticipare le mestruazioni?
Sì. In casi eccezionali (p. es. una competizione sportiva o esami scolastici) è possibile spostare nel
cezionale a barriera (preservativo).
tempo le mestruazioni. La procedura è diversa a seconda della pillola utilizzata (esempio monofasica o
plurifasica). Si consiglia pertanto di rivolgersi al proprio medico.
Cosa devo fare in caso di vomito o diarrea?
Se il vomito avviene entro 2-3 ore dall’assunzione della pillola, questa ultima potrebbe non essere stata
assorbita dal tuo corpo. Se ti senti bene, prendi una nuova pillola prima possibile. Se non vomiti nuo- Che cosa devo fare se ho dimenticato di prendere la pillola?
vamente e hai preso la seconda pillola, sei protetta da una possibile gravidanza. Di solito una diarrea Cerca di non farlo! Ma è inevitabile che possa succedere a tutte prima o poi. Se hai dimenticato solo
leggera non compromette l’assorbimento della pillola, se invece è forte, la protezione della pillola è com- una pillola, quasi sicuramente non ci sono problemi. Prendine una appena ti accorgi della dimenticanza
e poi assumi la prossima quando dovresti, anche se può significare prenderne due allo stesso tempo.
promessa ed è come non averla presa.
Poi continua a prendere le successive con regolarità. Se vuoi essere ancora più sicura, evita i rapporti
sessuali nei sette giorni successivi o usa un preservativo. Se invece hai dimenticato più di una pillola,
Che cosa significa se non ho le mestruazioni?
E’ normale avere le mestruazioni durante i 7 giorni di pausa tra i cicli della pillola, oppure quando si pren- allora la situazione è rischiosa, specialmente se le hai dimenticate alla fine o all’inizio della confezione.
dono le pillole placebo nel caso di pillole che vengono assunte continuamente. Nel caso di quest’ultimo Prendi l’ultima pillola che hai dimenticato appena possibile, anche se può significare prenderne due
tipo di pillola si possono avere mestruazioni più lievi o addirittura l’assenza del ciclo mestruale. Invece contemporaneamente. Non prendere le altre che hai dimenticato. Evita i rapporti sessuali nei sette gior-
ni successivi o usa un preservativo. Se hai avuto rapporti sessuali nei sette giorni precedenti - quando
hai dimenticato di prendere più di una pillola - rivolgiti al tuo medico per discutere con lui delle misure
necessarie per evitare eventuali gravidanze indesiderate. In generale, le avvertenze sui bugiardini delle
pillole sono abbastanza complicati.
SE HAI DEI DUBBI:
• chiama il tuo medico;
• non avere rapporti sessuali completi senza preservativo.
E’ vero che la pillola fa ingrassare e gonfia?
L’estrogeno contenuto nella pillola ha, tra i vari effetti, quello di facilitare il riassorbimento di sodio intestinale e richiamare acqua nelle cellule, quindi potrebbe provocare ritenzione idrica. Il progestinico contrasterebbe questa azione dell’estrogeno, ma per minimizzare i suoi effetti androgenizzanti (quelli relativi
alle caratteristiche maschili, quindi ad esempio l’aumento di peluria o la pelle grassa) si è di fatto ridotta
al minimo la sua capacità di contrasto. Pertanto la gran parte delle associazioni estro-progestiniche (non
solo della pillola, ma anche del cerotto ormonale e dell’anello vaginale) inducono ritenzione idrica, cellulite, gonfiore e aumento di peso.
Devo prendere la pillola alla stessa ora del giorno?
Per la pillola normale in realtà poche ore di differenza non compromettono la sua affidabilità. In genere si
raccomanda di prenderla alla stessa ora perché è così più facile stabilire una routine e non dimenticarsene. Inoltre rispettando l’orario di assunzione il corpo tollera meglio l’introduzione di ormoni e i disagi
accusati diminuiscono. Mentre per la minipillola non deve essere superato l’orario di assunzione, per più
Se prendo la pillola posso fumare?
di tre ore, onde evitare di ridurne l’efficacia.
L’ideale sarebbe non fumare in generale, a prescindere dai farmaci che si assumono. In ogni caso, quando si assume la pillola, bisognerebbe evitare di fumare, perché, anche se il fumo non riduce l’effetto
contraccettivo del farmaco, l’associazione pillola-tabacco aumenta il rischio di malattie cardiovascolari.
“
Quello che ha limitato l’uso della pillola è verosimilmente
il fatto che la donna può manifestare degli effetti collaterali,
tipo la tensione mammaria, la cefalea, ma soprattutto credo che
per la donna un problema importante sia l’aumento della cellulite,
che sicuramente ha un suo significato legato all’estrogeno,
che svolge un effetto di tipo sodio-ritentivo.
Dott.ssa Anna Maria Paoletti, Ordinario di Ginecologia ed Ostetricia Dipartimento Chirurgico,
Materno-Infantile e Scienze delle Immagini Ospedale S. Giovanni Cagliari
E’ vero che se si smette la pillola, è difficile rimanere incinta?
No, non è vero. Si può rimanere incinta appena interrotta la pillola. Il timore di molte donne che la pillola
possa avere effetti negativi sulla loro fertilità futura è assolutamente privo di fondamento.
La pillola regolarizza il ciclo mestruale?
Si, questo rappresenta uno degli effetti positivi che svolge la pillola, oltre a quello contraccettivo. La
pillola tende a regolarizzare il ciclo e a diminuire i disturbi di cicli dolorosi e irregolari; inoltre agisce positivamente anche sui fastidi dovuti alla sindrome premestruale.
Quando il cerotto ormonale si preferisce alla pillola?
Con il cerotto viene a mancare l’obbligo di doversi ricordare ogni giorno dell’assunzione della pillola. Il
vomito o la diarrea non esercitano alcun influsso sull’affidabilità. Di contro sono possibili reazioni cutanee in corrispondenza del punto di applicazione del cerotto e ogni volta che si applica un cerotto nuovo,
ogni settimana, bisogna cambiare posizione.
Quando l’anello vaginale si preferisce alla pillola?
Ha gli stessi vantaggi del cerotto. Di contro, dato che l’anello va inserito dalla donna nella vagina, non
è consigliato a donne che non hanno dimestichezza con il proprio corpo. Inoltre in alcune circostanze
l’anello potrebbe essere percepito da entrambi i partner durante il rapporto sessuale.
QUALI SONO LE VITAMINE E I SALI MINERALI DA TENERE SOTTO CONTROLLO?
Contraccezione e
nutrizione
Le vitamine fondamentali per la salute e il benessere della donna in età fertile sono: l’acido folico (conosciuto anche come vitamina B9 o folacina), la vitamina B12, la vitamina B2, la vitamina B6, la vitamina C
e la vitamina E. Sono tutti elementi indispensabili per il corretto metabolismo cellulare e per le reazioni
enzimatiche del nostro organismo. Inoltre un ruolo determinante è svolto dai sali minerali, che sono nutrienti essenziali nel sistema biologico. Nello specifico vanno segnalati: zinco, selenio e magnesio.
L’ ACIDO FOLICO
LA CONTRACCEZIONE ORMONALE E LE CARENZE NUTRIZIONALI
Diversi studi hanno evidenziato che i contraccettivi ormonali inducono variazioni dello stato nutrizionale.
Infatti l’uso della pillola contraccettiva è in grado di ridurre l’assorbimento e alterare il metabolismo di
vitamine e minerali estremamente utili per le normali funzioni biologiche e per proteggere l’organismo
da fenomeni di tossicità. Tali carenze nutrizionali associate ad una vita frenetica e diete sbagliate possono portare a problematiche importanti e intensificare i disagi associati all’uso degli estroprogestinici.
L’integrazione nutrizionale attraverso l’assunzione quotidiana di specifiche vitamine e minerali è in grado
di prevenire e compensare queste carenze indotte dalla pillola garantendone una maggior sicurezza di
utilizzo sia per le ragazze giovani che per le donne mature.
Vitamine:
B2, B12, B6
Vitamine:
E, C
Selenio
La Pillola contraccettiva
INFLUENZA L’ASSORBIMENTO
e il METABOLISMO
di VITAMINE e MINERALI
Acido
Folico
Magnesio
Zinco
Il folato è una vitamina B idrosolubile (anche nota come vitamina B9 e folacina) che si trova comunemente nei cibi. L’acido folico è la forma sintetica del folato che si usa nei supplementi dietetici o addizionata
per l’arricchimento degli alimenti. Tale vitamina nella forma attiva è richiesta per importanti reazioni enzimatiche, incluse quelle che coinvolgono il metabolismo degli aminoacidi, la sintesi di purine e pirimidine
e la metilazione del DNA. Una carenza di acido folico con la dieta porta ad una deficienza di folati, che si
riflette in una riduzione della sintesi del DNA e della divisione cellulare. Sebbene questo avviene in tutte
le cellule in divisione, ovviamente le cellule che si dividono più rapidamente sono quelle che risentono di
più di questa mancanza, come ad esempio i globuli rossi, con sviluppo di anemia, le cellule del midollo
osseo, con rischio di leucopenia e trombocitopenia. Particolarmente seria risulta essere la deficienza di
folati durante le prime settimane di gestazione (embriogenesi). Per esempio, il tubo neurale ha grandi
necessità di folato per la divisione cellulare, la sua crescita e chiusura per formare la colonna spinale e
il cervello, ecco perché una deficienza può indurre difetti del tubo neurale (NTDs). Per quel che riguarda
le donne che utilizzano contraccettivi ormonali, diversi studi hanno dimostrato che avviene un peggioramento del metabolismo dei folati e si possono osservare quindi carenze dello stesso, anche se è poco
probabile che causino anemia in donne che fanno una dieta appropriata e che assorbono l’acido folico in
maniera soddisfacente. Poiché è stato evidenziato che i livelli di folati si mantengono bassi anche dopo
3 mesi di sospensione della pillola, è consigliabile che queste donne apportino un’integrazione di acido
folico, durante l’assunzione di contraccettivi e anche successivamente, soprattutto se stanno programmando una gravidanza.
IL MAGNESIO
Il magnesio è uno dei minerali che più facilmente risente dei processi di raffinazione e lavorazione dei
cibi, perché viene eliminato con molta facilità. Quando l’apporto di magnesio all’organismo è scarso, si
può riscontrare una carenza che, anche se lieve, provoca diversi disturbi:
• alla contrazione muscolare (i cui i sintomi vanno dai crampi all’aritmia del muscolo cardiaco)
• alle funzioni nervose (i cui i sintomi sono irritabilità, difficoltà di correlare le informazioni, depressione,
variazioni nel ritmo veglia/sonno, perdita di appetito, ipercinesia).
Diagnosticare una carenza di magnesio può risultare molto spesso difficile: gli ioni di questo minerale,
infatti, si trovano per lo più all’interno delle cellule. È quindi possibile che la misurazione del magnesio
sierico, l’unica effettuabile di routine, appaia comunque normale, anche se i pazienti hanno in realtà un
deficit di magnesio intracellulare. È utile nella vita di tutti i giorni e nelle attività sportive. Sono state individuate nell’uomo più di 300 reazioni biochimiche che lo utilizzano, ed è fondamentale nella produzione
di energia e nella sintesi proteica. Nella pratica ginecologica sono molte le occasioni in cui una supple-
mentazione di magnesio può contribuire a migliorare il quadro clinico di una paziente, in particolare:
nella sindrome premestruale, dismenorrea, gravidanza e allattamento, climaterio e menopausa e cefalea.
Questo minerale è infatti prezioso nelle varie fasi della vita di una donna. La sua efficacia è nota da tempo
nella dismenorrea, nella sindrome premestruale, in gravidanza e durante l’allattamento; recentemente il
magnesio è stato studiato in relazione a disturbi del comportamento alimentare, sempre più diffusi tra le
giovani donne oltre che nella prevenzione di alcuni effetti dell’invecchiamento.
pertanto molto vari: alterazioni della cute, stanchezza, perdita dell’appetito, lenta cicatrizzazione delle
ferite, diminuzione della risposta immunitaria con suscettibilità alle infezioni, alopecia. Una forte carenza
di zinco può causare ipogonadismo, ossia un inadeguato funzionamento di ovaie e testicoli, e se si verifica durante il periodo fetale o della crescita può determinare nanismo o rallentamento dello sviluppo.
VITAMINE DEL GRUPPO B
IL SELENIO
Il selenio è un elemento essenziale; si ritrova in numerose proteine vitali denominate selenoproteine.
Ad oggi sono state identificate 25 selenoproteine che svolgono ruoli differenti: possiedono importanti
proprietà anti-infiammatorie e proteggono le membrane cellulari dai danni causati dai radicali liberi; partecipano alla corretta funzionalità della ghiandola tiroidea e sono coinvolte nella riproduzione e nella riparazione del DNA. È ormai riconosciuto un ruolo protettivo nei confronti del processo di invecchiamento,
proprio per la sua attività antiossidante. I segni clinici attribuibili a deficienza moderata di quest’elemento
sono l’affaticamento per indebolimento dei muscoli scheletrici, l’aumentata fragilità delle unghie e un
incremento dello stress ossidativo.
Le vitamine del gruppo B sono coinvolte, come coenzimi, in quasi tutti i processi metabolici e di trasformazione del cibo, permettendo così l’utilizzo di zuccheri, grassi e proteine per ricavarne energia.
Dunque diventano fondamentali nello sviluppo armonico di tutte le strutture dell’organismo, tessuto nervoso compreso, specialmente nell’età dell’accrescimento. In particolare le Vitamine B6 e B12 insieme
all’acido folico (detto anche Vit. B9) partecipano al metabolismo (e quindi riduzione) dell’omocisteina,
un amminoacido che se presente nel sangue in eccesso comporta un fattore di rischio cardiovascolare.
È stato dimostrato che l’assunzione di folati e vitamine B6 e B12 è in grado di contrastare l’accumulo
di omocisteina, anche in presenza di altre cause, costituendo un valido sistema preventivo. La Vitamina
B2 è fondamentale per la produzione di energia e per la crescita cellulare, pertanto una sua carenza si
associa spesso ad affaticamento e disordini della pelle.
LO ZINCO
VITAMINA C ed E
Lo zinco è un minerale essenziale con importanti funzioni biologiche. Infatti è l’unico metallo ad essere Sono le due vitamine più note per essere antiossidanti naturali. Hanno il compito di proteggere le cellule
coinvolto in tutte le attività enzimatiche e si stima che sia presente in circa 3.000 proteine. Lo zinco è dai danni causati dallo stress ossidativo, quali invecchiamento, riduzione delle difese immunitarie, dancoinvolto inoltre nei processi di apprendimento, agisce sul funzionamento del sistema immunitario ed neggiamento dei vasi sanguigni.
è un componente fondamentale per la funzione riproduttiva. I sintomi legati alle carenze di zinco sono
Guida settimanale per
uno stile di vita salutare
Lo stile di vita dei nostri giorni è caratterizzato da grande disponibilità di cibo e da una sempre più diffusa
sedentarietà che portano a vivere in una situazione di apparente benessere psico-fisico che spesso non
corrisponde con lo stato di salute. Viviamo, quindi, in un’epoca ove all’allungarsi dell’aspettativa di vita
si registra anche la crescita del rischio di patologie quali: obesità, malattie metaboliche, cardiovascolari
e cancro.
Al fine di orientare la popolazione verso comportamenti alimentari più salutari, il Ministero della Salute
ha affidato ad un Gruppo di esperti (D.M. del 1.09.2003) il compito di elaborare un modello di dieta di
riferimento che sia coerente con lo stile di vita attuale e con la tradizione alimentare del nostro Paese.
Nasce così la piramide settimanale dello stile di vita italiana che si basa sulla definizione di Quantità
Benessere (QB) sia per il cibo che per l’attività fisica. Da questo modello di dieta scaturisce la piramide
alimentare italiana, che elaborata dall’Istituto di Scienza dell’Alimentazione dell’Università di Roma “La
Sapienza”, indica i consumi alimentari giornalieri consigliati. Vengono date indicazioni sulle quantità di
cibo da consumare ogni giorno secondo il criterio della quantità benessere QB (porzioni di alimenti in
grammi). Le QB di cibo e di movimento, se opportunamente adattate alle esigenze del singolo individuo,
consentono di orientare lo stile di vita verso un equilibrio tra consumo alimentare e spesa energetica. Se
si “mangia per vivere” si è sulla strada giusta per il reale benessere del nostro organismo.
PIRAMIDE ALIMENTARE GIORNALIERA
La piramide giornaliera si articola in 6 piani in cui sono disposti in modo scalare i vari gruppi di alimenti con colori diversi per sottolineare che ciascuno è caratterizzato da un differente contenuto di nutrienti e
richiede differenti frequenze di consumo. All’interno dello stesso gruppo è importante variare allo scopo di ottenere un’alimentazione completa. Iniziando dalla base della piramide si trovano gli alimenti di origine
vegetale che sono caratteristici della “dieta mediterranea” per la loro abbondanza in nutrienti non energetici (vitamine, sali minerali, acqua) e di composti protettivi (fibra e phytochemicals). Salendo da un piano
all’altro si trovano gli alimenti a maggiore densità energetica e pertanto da consumare in minore quantità, al fine di ridurre il sovrappeso e prevenire l’obesità e le patologie metaboliche.
DOLCI (ZUCCHERO E MIELE)
1 porzione al giorno
CARNI, PESCE, UOVA, LEGUMI, SALUMI
1-2 porzioni al giorno
LATTE YOGURT E FORMAGGI
2-3 porzioni al giorno
CONDIMENTI: OLIO E GRASSI
2-3 porzioni al giorno
PANE, PASTA, BISCOTTI, RISO, PATATE
4-5 porzioni al giorno
FRUTTA E ORTAGGI
5-6 porzioni al giorno
Estratto da: www.piramideitaliana.it
Stile di vita e benessere
Uno dei maggiori nemici del nostro benessere è lo stile di vita scorretto. Anche la tendenza al sovrappeso si può e si deve prevenire, perché non è solo legata a fattori genetici, a malattie del sistema endocrino
o all’utilizzo di alcuni farmaci (antidepressivi, cortisonici, ecc.), ma anche e soprattutto dipende dalle
abitudini di vita. Le due componenti che lo caratterizzano infatti sono da una parte un’alimentazione non
sana, irregolare e ipercalorica grazie a una maggiore disponibilità di alimenti ad alto valore energetico
(quindi ricchi di grassi e zuccheri) e dall’altra un ridotto dispendio energetico legato alla sedentarietà di
molte professioni, all’uso dei mezzi di trasporto e all’aumento di tempo passato davanti a televisione,
computer, tablet e smartphone. Quello che si verifica nel nostro organismo è uno squilibrio tra energia
introdotta (con cibo e bevande) ed energia consumata. L’unica possibilità è cambiare le abitudini personali, meglio se in giovane età, favorendo la scelta di cibi più sani e praticando una regolare attività fisica.
Cosa possiamo quindi realmente fare?
Iniziamo col porre maggiore attenzione a tavola: seguire una dieta variata, ridurre le porzioni, rinunciare
a condimenti e salse troppo elaborati, quindi calorici, fare pasti a orari regolari, aumentare il consumo
di legumi, cereali integrali, frutta secca (non quella tostata e salata) e soprattutto di frutta e verdura, da
consumare almeno in cinque porzioni al giorno, scegliendo quella di stagione. Si consiglia di fare almeno 5 pasti al giorno perché è importante che il metabolismo rimanga sempre attivo. Inoltre una regola
semplice da seguire ma molto efficace per la corretta idratazione, è quella di bere almeno 2 litri d’acqua
oligominerale durante la giornata, limitando il consumo di alcool, importante fonte di calorie. Un ulteriore
accorgimento per assicurarsi di seguire un’alimentazione bilanciata è di inserire in ognuno dei pasti principali le 3 componenti fondamentali: una porzione abbondante di verdura (cotta o cruda), una porzione
di carboidrati (pasta, riso, patate o pane) e una porzione di proteine (carne, pesce, ricotta, formaggi magri, legumi) e di variare ogni giorno la scelta degli alimenti, prediligendo soprattutto come metodo di cottura il vapore o la piastra e facendo un uso moderato di olio (2 cucchiai al giorno) preferibilmente crudo.
Importante anche controllare l’uso del sale che deve essere moderato in quanto coinvolto nel processo
di ritenzione dei liquidi da parte dell’organismo. Per terminare la lista nera, altri cibi da evitare assolutamente sono: biscotti, pane, dolci, merendine, ecc., perché sono alimenti ad alto indice glicemico.
Questo significa che stimolano un’iperproduzione d’insulina da parte del pancreas che poi diminuisce
bruscamente facendo si che lo zucchero non utilizzato si trasformi in grasso corporeo. Fondamentale
invece assumere grandi quantità di frutta e verdure fresche da consumare nei 5 pasti quotidiani (colazione, pranzo e cena e 2 spuntini). Questo è un vantaggio anche per evitare la stitichezza, che è tra le cause
che favoriscono la comparsa della cellulite.
L’ATTIVITÀ FISICA
Un altro aspetto da tenere presente per il benessere del nostro organismo, volendo scegliere un stile di
vita sano, è inserire, oltre ad un’alimentazione corretta e bilanciata e a un’integrazione di tutti i nutrienti indispensabili per il metabolismo, una regolare attività sportiva. Questa scelta, consigliata da tutti i
medici, prevede di dedicare almeno 30/40 minuti al giorno al movimento (almeno 5 volte a settimana),
privilegiando attività fisica aerobica di moderata intensità, come camminare a passo veloce, andare in
bicicletta, nuotare o ballare. Per chi ha poco tempo a disposizione, l’ideale è optare per una camminata
ad andatura sostenuta, meglio se all’aria aperta, in un parco, se possibile, per godere anche dei benefici derivanti dallo stare a contatto con la natura. Durante l’attività fisica il corpo sviluppa endorfine, che
sono ormoni collegati con il buon umore, quindi si allentano le tensioni, si migliora la qualità del riposo
notturno e soprattutto si bruciano calorie e si attiva il metabolismo!!!
LA PIGRIZIA È IL NOSTRO NEMICO PRINCIPALE, ED È GIUSTO VINCERLA PERCHÉ UNA VITA FISICAMENTE ATTIVA CI MIGLIORA IN TUTTI I SENSI!
PER VALUTARE IL PROPRIO PESO
Gli schemi riportati consentono di stabilire se il proprio peso rientra nei limiti della normalità o di quanto
se ne discosta. La valutazione del peso è fatta in funzione dell’Indice di Massa Corporea (IMC) che prende in considerazione la statura e il peso dell’individuo (rapporto tra peso in kg e statura in metri elevata
al quadrato vedi Tabella 1). Nella Figura 1 valida per gli adulti si può controllare in quale categoria rientra
il proprio peso. Si deve tenere presente che l’IMC è un indice che ben riflette la condizione di peso di
un individuo. Tuttavia, la sua precisione è maggiore quando esso è riferito a gruppi di individui, mentre
per il singolo in certi casi potrebbe dare indicazioni non precise. Ad esempio, un atleta molto muscoloso
può avere lo stesso IMC di un suo coetaneo obeso, e ciò è attribuibile al maggior peso dei muscoli e
non del grasso. Tali schemi indicano valori medi e non sono utilizzabili per la donna in gravidanza. Vanno
usati con prudenza in quegli anziani nei quali la statura si sia molto ridotta o non possa essere misurata
a causa di forti incurvamenti della colonna vertebrale.
SCHEMA PER LA VALUTAZIONE DELL’ADEGUATEZZA DEL PESO CORPOREO NEGLI ADULTI (ETÀ
SUPERIORE A 18 ANNI)
FIGURA 1
COME COMPORTARSI:
• Il tuo peso dipende anche da te. Pesati almeno una volta al mese controllando che il tuo Indice di
Massa Corporea (IMC) sia nei limiti normali.
• Qualora il tuo peso sia al di fuori dei limiti normali, riportalo gradatamente entro tali limiti:
- In caso di sovrappeso: consulta il medico, riduci le “entrate” energetiche mangiando meno e
preferendo cibi a basso contenuto calorico e che saziano di più, come ortaggi e frutta, aumenta
le “uscite” energetiche svolgendo una maggiore attività fisica e distribuisci opportunamente l’alimentazione lungo tutto l’arco della giornata a partire dalla prima colazione, che non deve essere
trascurata.
- In caso di sottopeso: consulta il medico e comunque mantieni un giusto livello di attività fisica e
un’alimentazione variata ed equilibrata, consumando tutti i pasti agli orari abituali.
• Abituati a muoverti di più ogni giorno: cammina, sali e scendi le scale, svolgi piccoli lavori domestici,
ecc.
• Evita le diete squilibrate o molto drastiche del tipo “fai da te”, che possono essere dannose per la
tua salute. Una buona dieta dimagrante deve sempre includere tutti gli alimenti in maniera quanto più
possibile equilibrata.
TABELLA 1
Identifica la tua categoria nello schema sopra riportato oppure calcola il tuo IMC in base
alla seguente formula:
peso (kg) : statura (m) : statura (m)
Esempio: un uomo di 80 kg, alto 1,85 m, avrà un IMC = 80 : 1,85 : 1,85 = 23,4
e rientrerà nella categoria normopeso
Categorie di IMC
Magrezza grave
Magrezza moderata
Sottopeso
Normopeso
IMC
inferiore a 16,0
16,0-17,0
17,0-18,5
18,5-25,0
Categorie di IMC
Sovrappeso
Obesità moderata
Obesità grave
IMC
25,0-30,0
30,0-40,0
superiore a 40,0
LA CENTELLA ASIATICA
SCOPRI ZYXELLE®
Zyxelle® è un integratore alimentare a base di vitamine, minerali e Centella Asiatica appositamente sviluppato per garantire il massimo benessere alle donne che assumono la pillola contraccettiva. La sua
formulazione completa di vitamine e minerali, aiuta a compensare le alterazioni nutrizionali indotte dall’uso della pillola contraccettiva. Inoltre grazie alla presenza della Centella asiatica, Zyxelle® contrasta gli
inestetismi della cellulite e migliora il microcircolo.
Proprietà:
• Contrasta gli inestetismi della cellulite
• Contribuisce a mantenere la pelle normale
• Favorisce la funzionalità del microcircolo
• Migliora lo stato psicofisico e riduce l’affaticamento
• Contribuisce al normale funzionamento del sistema nervoso e psicologico
• Favorisce il normale metabolismo dell’omocisteina, importante fattore di rischio cardiovascolare
• Protegge dallo stress ossidativo
• Contribuisce alla normale fertilità e riproduzione
• Contribuisce alla normale formazione e maturazione di tutte le cellule del sangue
• Protegge dal rischio di ipovitaminosi
• Contribuisce al normale funzionamento del sistema immunitario
La sua azione principale avviene sulla struttura e sulla tonicità delle pareti vasali grazie alla sua attività
di stimolo della sintesi di collagene da parte dei fibroblasti negli strati più profondi dell’epidermide. La
centella porta ad un aumento dell’elasticità delle vene e ad una riduzione della capacità di dilatazione,
migliorando le capacità del derma di trattenere l’acqua, ma possiede anche una spiccata azione sul microcircolo. La pelle risulterà più idratata e quindi più elastica, migliorando il suo aspetto. Grazie alle sue
proprietà benefiche sui vasi e sul tessuto connettivo, è molto utile anche nella prevenzione e nel trattamento della cellulite. Infatti le sue proprietà drenanti restituiscono alle gambe sollievo e tonicità eliminando il tipico senso di gonfiore. Inoltre la centella asiatica intensifica e attiva il metabolismo aumentando
la produzione di fibre. Diversi studi hanno quindi dimostrato che il rimedio “naturale” più immediato da
utilizzare nel trattamento della cellulite, è proprio la Centella.
Una pillola che concentra i principi attivi di vitamine
e oligoelementi più importanti per il benessere e più carenti
nella normale alimentazione può aiutare la donna ad avere una
contraccezione di piena soddisfazione dal punto di vista della felicità
sessuale, della sicurezza contraccettiva, e del benessere fisico
e psichico. Molti piccoli disturbi dalla ritenzione idrica al senso
di stanchezza, e di debolezza che le donne possono avvertire
in corso di contraccezione ormonale, si riducono con un’introduzione
in particolare di vitamine del gruppo B (B1, B6 e B12).
La Centella Asiatica può aiutare a ridurre il senso di gonfiore,
la ritenzione idrica. Alcuni oligoelementi, come il magnesio
e il selenio, sono essenziali anche per una migliore funzione dei
neuro trasmettitori cerebrali, che si traduce in energia e senso
di leggerezza. Sottolineo però che l’ingrediente di base per stare
bene è quello di avere stili di vita sani: con questa base sicura,
una buona contraccezione e una “pillola per la pillola” possono
aumentare il benessere nella vita e nell’intimità.
Prof.ssa Alessandra Graziottin
Direttore Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica dell’ Ospedale San Raffaele di Milano
DOMANDE E RISPOSTE SU ZYXELLE®
Come e quando si prende Zyxelle®?
Zyxelle® è un integratore di vitamine e sali minerali in compresse. Per avere un apporto corretto di nutrienti, si suggerisce una compressa al giorno, con qualsiasi bevanda e non ci sono vincoli legati ai pasti.
Non interferisce con l’assunzione della pillola, per cui è possibile prenderla insieme, se è più comodo.
Il nostro consiglio per avere il massimo beneficio è di assumere Zyxelle® al mattino per fare il giusto “carico” di vitamine, utile ad affrontare una giornata di impegni.
Serve la prescrizione?
Non è necessaria alcuna prescrizione medica per l’acquisto. Tuttavia molti medici la prescrivono in concomitanza con la prescrizione della pillola perché è consigliabile l’utilizzo contemporaneo da subito, per
tutta la durata della contraccezione e anche per i 2 mesi successivi alla sospensione della pillola.
Dove trovo Zyxelle®?
Zyxelle® è disponibile in tutte le farmacie italiane. Ogni confezione contiene 30 compresse che coprono
quindi 30 giorni di trattamento.
È vero che le nuove pillole sono più sicure?
Le cosiddette nuove pillole (pillole di III e IV generazione) sono state sviluppate per ridurre gli effetti
collaterali più fastidiosi per le donne, quali acne e gonfiore (senza risultati significativi). Purtroppo molti
studi hanno messo in evidenza un incremento del rischio di patologie più rare ma più gravi: trombosi e
ictus. La cosa importante da ricordare è che la prescrizione di un preparato estro-progestinico non deve
prescindere da una valutazione dello stato di salute della donna e da un attento inquadramento clinico-anamnestico da parte del ginecologo. Zyxelle® è stata studiata per sostenere le donne che vogliono
o necessitano di utilizzare un contraccettivo ormonale evitando loro i brutti fastidi estetici ma soprattutto
per prevenire il rischio di complicanze più gravi.
Magnesio
300 mg
80
Estr. sec. Centella Asiatica
150 mg
-
- di cui derivati triterpenici
3 mg
-
Vitamina C
80 mg
100
Vitamina E
12 mg
100
Zinco
10 mg
100
Vitamina B6
1,4 mg
100
Vitamina B2
1,4 mg
100
Acido Folico
300 mcg
150
Selenio
Vitamina B12
55 mcg
2,5 mcg
100
100
Io ho sempre paura ad associare altri farmaci alla pillola. Non c’è il rischio di ridurre l’effetto
contraccettivo usando Zyxelle®?
Zyxelle® è un integratore alimentare che non interferisce in alcun modo con l’attività anticoncezionale
delle pillole o di altri metodi contraccettivi. Anzi le proprietà dei suoi componenti aiutano a rendere più
sicuro e più confortevole l’utilizzo della pillola stessa.
Da quando prendo la pillola ho il viso pieno di brufoli. Zyxelle® può essermi d’aiuto?
Se la tua acne è comparsa solo dopo l’assunzione della pillola probabilmente potrebbe dipendere dalla
tipologia di pillola che utilizzi, perché molte pillole presentano come progestinico un ormone derivante
dal testosterone che esplica degli effetti androgenizzanti, quale l’ iperproduzione di sebo. D’altra parte è
importante valutare la salute del fegato che potrebbe risentire del trattamento e darti come segni clinici
una pelle impura. Zyxelle® può aiutare la tua pelle in quanto sia le Vitamine del gruppo B che la Vitamina
C attivano la produzione del collagene, proteina fondamentale per l’integrità di pelle e tessuti . Grazie alla
presenza del Selenio, un antiossidante naturale, permette di conservare l’elasticità dei tessuti stimolando la produzione di collagene e contrastando l’ossidazione e i radicali liberi. Il Selenio inoltre stimola la
circolazione sia a livello profondo che superficiale, migliorando anche l’incarnato del viso.
Io utilizzo come metodo contraccettivo il cerotto. Anche per me è consigliabile assumere
Zyxelle®?
Assolutamente sì. La contraccezione ormonale nasce nella forma di pillola e si è evoluta negli anni in
diverse forme farmaceutiche (cerotto, anello, spirale medicata). Ad ogni modo tutti i contraccettivi a base
di ormoni rilasciano i loro componenti nel sangue, pertanto alcune alterazioni sono comuni alla somministrazione di tutti i tipi di ormoni e possono essere mitigate dall’uso di Zyxelle®.
Bibliografia
Ministero della Salute http://www.salute.gov.it/ FAQ Contraccezione Ormonale; Jung-Hoffmann «Kontrazeption», 2a pubb. 1999, Georg Thieme Verlag, Stuttgart, pag.
17; Osservatorio Nazionale sulla salute della Donna, ricerca “Donne e pillola anticoncezionale”; Dipartimento USA di Sanità http://ods.od.nih.gov/ – Settore Integratori
Alimentari; M. Palmery, A. Saraceno, A. Vaiarelli, G. Carlomagno, “Oral contraceptives and changes in nutritional requirements”, European Review for Medical and Pharmacological Sciences.