LA CONTRACCEZIONE ORMONALE: SCEGLI IL BENESSERE! Storia Fin dall’antichità il tema della contraccezione è stato di primaria importanza per l’uomo. Sebbene infatti il rapporto fra maschio e femmina nelle varie specie viventi è strettamente legato alla conservazione della specie, nell’uomo questo rapporto si concerta con emozioni e sentimenti che spesso non hanno come fine ultimo la procreazione ma bensì il piacere. Ecco perché la contraccezione nasce con l’uomo e si è evoluta con la sua evoluzione. La pillola è considerata una fra le più importanti invenzioni del XX secolo. Un’invenzione che ha stravolto la scienza medica nel campo della fertilità ma soprattutto ha segnato il progresso delle donne nella società. UNO DEI PIÙ GRANDI TRIONFI DELL’UMANITÀ SAREBBE L’ELEVAZIONE DELLA PROCREAZIONE UN ATTO VOLONTARIO E INTENZIONALE Sigmund Freud (1898) I PROTAGONISTI DELLA CONTRACCEZIONE MARGARET SANGER fonda a Brooklyn la prima clinica per la pianificazione familiare a dispetto della legge Comstock, legge federale che impediva di diffondere informazioni sulla sessualità e il controllo delle nascite. Sanger si rivolge a Gregory Pincus affinché individuasse un contraccettivo sicuro “Magari una pillola”. GREGORY PINCUS (specialista di infertilità) sostenuto da Margaret Sanger inizia le ricerche sull’uso di ormoni per la contraccezione. KATHARINE MCCORMICK, attiva militante del movimento suffragista, finanzia con 40mila dollari la ricerca di Pincus che nel 1956 insieme a MIN CHUH CHANG e JOHN ROCK, portano avanti con successo lo studio su 60 volontarie e poi su 6000 donne. Nel 1960 la FOOD and DRUG ADMINISTRATION approva l’uso di Enovid come pillola per il controllo delle nascite. L’anno successivo il primo contraccettivo orale è disponibile anche in Europa. I dati B Fraction female medicine, Law La pillola è divenuta il simbolo della libertà femminile. La possibilità di operare una pianificazione familiare ha favorito l’emancipazione femminile, la possibilità di fare carriera e una maggiore autonomia della donna. Basti pensare che uno studio condotto dalla Harvard University ha mostrato come subito dopo l’introduzione sul mercato della pillola siano aumentate in modo esponenziale le iscrizioni delle donne all’università. Allo stesso modo con la diffusione della contraccezione estroprogestinica si è registrata una riduzione del tasso di interruzione delle gravidanze. Oggi purtroppo si sta ripetendo un fenomeno identico con la contraccezione d’emergenza, che sta prendendo piede a discapito della contraccezione classica. Dati evidenziano che una ragazza su cinque al di sotto dei 15 anni ha già avuto rapporti sessuali, e la maggior parte delle donne che richiedono una contraccezione d’emergenza ha meno di 25 anni, è nubile e non ha avuto mai figli. Fraction female dentistry, M.B.A. 0.5 0.40 0.4 0.32 0.3 0.24 0.2 0.16 0.1 0.08 0.0 0.00 1960 1970 1980 Year of School Entry 1990 2000 I contraccettivi La contraccezione è l’insieme di tecniche e pratiche anticoncezionali che consentono di programmare la gravidanza. La contraccezione si può ottenere con vari metodi: METODI INTRAUTERINI • IUD o spirale METODI BARRIERA • Preservativo • Diaframma METODI CHIMICI • Spermicidi METODI CHIRURGICI • Sterilizzazione METODI NATURALI • • • • METODI ORMONALI Ogino-Knaus • Pillola Temperatura basale • Cerotto Billings • Anello vaginale Coitus interruptus Metodi intrauterini I.U.D. (Intra Uterine Device) O SPIRALE È un piccolo oggetto in plastica, lungo 3-5 cm., (inserito dal ginecologo all’interno dell’utero attraverso il canale cervicale), di varie dimensioni, forme e materiali. La maggior parte è ricoperta da un sottile filamento di rame, alcune contengono del progesterone (Spirale medicata, rientra nei metodi ormonali). Lo I.U.D. rende difficile la penetrazione e la sopravvivenza degli spermatozoi e impedisce l’annidamento dell’ovocita sulla parete dell’utero. L’inserimento è effettuato dal ginecologo durante il ciclo mestruale, l’applicazione dura solo pochi minuti, non è molto dolorosa. All’estremità dello I.U.D. è attaccato un sottile filo di nylon che fuoriesce per un breve tratto dal canale cervicale. Per assicurarsi che lo I.U.D. sia al suo posto, la donna può toccare il filo sul fondo della vagina. È necessario, comunque, un controllo del ginecologo dopo la prima mestruazione, dopo tre mesi dall’applicazione e, in seguito, ogni sei mesi o ogni anno. La rimozione dello I.U.D. è semplice e non è dolorosa: è sufficiente infatti che il medico faccia trazione sul filo per estrarre lo I.U.D. È importante che la donna non cerchi di farlo da sola. Nei primi giorni dall’inserimento possono intervenire crampi e dolori addominali; le mestruazioni sono più lunghe e più abbondanti; in qualche caso lo I.U.D. può essere espulso spontaneamente. La presenza dello I.U.D. in utero può favorire lo svilupparsi di infiammazioni ed infezioni che, se non curate, possono avere conseguenze negative sulla fertilità. È necessaria, quindi, una certa attenzione da parte della donna che deve consultare il medico in caso di disturbi (dolori al ventre, perdite maleodoranti, febbre, ecc.). Lo I.U.D. è in genere sconsigliato alle donne giovani che non hanno ancora avuto gravidanze sia perché l’inserimento è più doloroso, sia perché sono più frequenti i crampi o i dolori e soprattutto perché una infiammazione pelvica potrebbe compromettere gravemente la futura fertilità. Dopo un aborto eseguito nel II trimestre o dopo un parto, è consigliabile attendere che l’utero sia tornato alle dimensioni che aveva prima della gravidanza, altrimenti la donna potrebbe espellere la spirale. Metodi barriera IO PROTEGGO DALLE MALATTIE SESSUALMENTE TRASMISSIBILI (MST). PRESERVATIVO O CONDOM È una sottilissima guaina di gomma che avvolge completamente il pene in erezione evitando il contatto diretto con l’apparato genitale della donna influendo in modo minimo sulla sensibilità di entrambi. L’efficacia contraccettiva del profilattico dipende da un suo buon utilizzo. Deve essere messo sul pene in erezione prima di qualsiasi contatto con l’apparato genitale della donna e non al momento dell’eiaculazione in quanto l’uomo, già all’inizio dell’erezione, può emettere alcune gocce di secrezione che potrebbero contenere degli spermatozoi. L’uomo deve ritirare il pene dalla vagina prima che l’erezione cessi, per evitare che lo sperma refluisca fuori dal preservativo. Si raccomanda di tenere il preservativo tra le dita durante la retrazione del pene dalla vagina per evitare che si sfili all’interno di questa e/o per evitare la fuoriuscita di liquido seminale. Ogni preservativo può essere utilizzato una sola volta. Ne esistono di differenti tipi in grado quindi di soddisfare ogni esigenza; alcuni hanno un piccolo serbatoio per raccogliere lo sperma all’estremità, cosa che assicura una maggiore sicurezza. Se tale serbatoio manca bisogna lasciare un po’ di spazio tra l’estremità del pene e quella del preservativo. Il profilattico è l’unico anticoncezionale che protegge anche dalle malattie sessualmente trasmissibili (MST). DIAFRAMMA È una cupola di gomma, fissata su un anello flessibile che la donna colloca sul fondo della vagina. Copre il collo dell’utero ed impedisce agli spermatozoi di penetrarvi. Il diaframma deve esser utilizzato con un prodotto spermicida, da spalmare sui bordi e sul fondo. Se non si usa lo spermicida la sua efficacia diminuisce notevolmente. Può essere messo in vagina in qualsiasi momento, ma è necessario aggiungere un po’ di prodotto spermicida prima di ogni rapporto sessuale, anche senza togliere il diaframma. Deve essere tenuto in vagina per almeno 6 ore dopo il rapporto, così che lo spermicida possa avere effetto sugli spermatozoi. Per non ridurre l’efficacia dello spermicida è bene evitare di fare lavande durante queste 6 ore. Il ginecologo o l’ostetrica prescrivono il diaframma solo dopo una visita ginecologica, poiché questo strumento deve adattarsi perfettamente alla donna che lo utilizza e deve essere, quindi, della misura esatta. La misura di ciascuna donna si modifica dopo una gravidanza o una variazione di peso consistente (5 kg o più). Non è difficile imparare a mettere il diaframma nel modo giusto: sarà il medico o l’ostetrica che insegnerà come inserirlo, come toglierlo e come mettere lo spermicida. La sicurezza nell’uso del diaframma dipende dall’addestramento della donna. Dopo l’uso il diaframma deve essere lavato con acqua e sapone neutro, asciugato con cura e riposto in una scatola rigida. È importante che la donna controlli periodicamente il diaframma controluce, per assicurarsi che la gomma non sia più sottile in alcuni punti o bucata. Metodi chimici Metodi chirurgici SPERMICIDI STERILIZZAZIONE Gli spermicidi sono sostanze chimiche (confezionate in forma di capsule, ovuli, gelatine, creme) che, a contatto con gli spermatozoi, ne provocano la morte. Devono essere introdotti profondamente in vagina subito prima del rapporto sessuale, perché la loro efficacia è limitata nel tempo. Devono essere utilizzati esclusivamente insieme al preservativo o al diaframma, poiché da soli non danno nessuna sicurezza. Hanno un’efficacia molto bassa. Alcuni spermicidi, utilizzati frequentemente possono distruggere la naturale flora batterica vaginale, che è necessaria per prevenire e combattere infiammazioni o infezioni. Tutti gli spermicidi si conservano per periodi limitati e sono relativamente costosi. È un metodo molto diffuso in alcuni paesi del mondo, ma in Italia la sua regolamentazione giuridica non è ancora definitiva. La sterilizzazione consiste nell’interruzione chirurgica delle tube (attraverso le quali l’ovocita discende dall’ovaio all’utero) nella donna, o dei deferenti (canali attraverso i quali passano gli spermatozoi) nell’uomo. La sterilizzazione non può essere considerata un metodo contraccetivo per questo motivo può essere preso in considerazione solo da coloro che decidono di rinunciare completamente alla possibilità di avere figli. METODO BILLINGS (o dell’osservazione del muco cervicale) Il periodo fecondo viene individuato attraverso l’osservazione del muco cervicale, prodotto nel canale che dà accesso all’utero e presente nelle perdite vaginali. Il muco infatti subisce delle modificazioni prima, durante e dopo l’ovulazione. Nei giorni successivi alla mestruazione la donna non rileva, in genere, alcuna perdita vaginale ed ha la sensazione che i suoi organi genitali esterni siano «asciutti». In questi giorni la donna non è feconda. Con l’avvicinarsi dell’ovulazione la donna può verificare la presenza di una certa quantità di muco ed una sensazione di lubrificazione della vulva e della vagina. Nei giorni immediatamente precedenti o successivi il muco cambia aspetto e consistenza, diventa più fluido, trasparente ed elastico. Quando il muco presenta queste caratteristiche la donna è nel periodo fecondo e deve astenersi dai rapporti sessuali. Dopo l’ovulazione il muco torna ad essere più opaco, denso, bianco o I metodi naturali consistono nell’astinenza dai rapporti sessuali durante il periodo fecondo. giallino, appiccicoso. Dal quarto giorno dopo la ricomparsa di questo tipo di muco, hanno nuovamente Ciò che differenzia i diversi metodi sono le modalità con cui vengono individuati i giorni fecondi. inizio i giorni non fecondi. La quantità di muco prodotto varia da donna a donna e talvolta non è facile avvertire ed interpretare correttamente le sue modificazioni o la sensazione di «secchezza» o «umidità» degli organi genitali. Alterazioni nelle caratteristiche del muco e delle sensazioni descritte, causate METODO OGINO-KNAUS da banali infezioni vaginali, possono indurre in errore. È necessaria una buona collaborazione da parte La donna individua il periodo fertile osservando la lunghezza dei suoi cicli (il ciclo va dal primo giorno dell’uomo. Un inconveniente di questi metodi è quello di limitare i rapporti di coppia a ristretti periodi della mestruazione al primo giorno della mestruazione successiva) per un periodo piuttosto lungo (1 durante il mese. anno): sottrae quindi 19 dal numero di giorni del suo ciclo più breve per identificare il primo giorno del periodo fecondo) e 10 dal numero di giorni del suo ciclo più lungo (per identificare l’ultimo giorno del pe- COITUS INTERRUPTUS riodo fecondo). In questo modo ha individuato i giorni durante i quali probabilmente avviene l’ovulazione; Per evitare che gli spermatozoi raggiungano gli organi genitali della donna, l’uomo retrae il pene fuori se in questi giorni si astiene dai rapporti sessuali, le probabilità di una gravidanza saranno molto basse. dalla vagina prima dell’eiaculazione. Dopo l’eiaculazione l’uomo deve urinare e lavare bene il pene prima È un metodo poco affidabile, poiché il giorno dell’ovulazione è spesso imprevedibile e può essere anti- di un nuovo rapporto. È un metodo molto diffuso che richiede all’uomo un ottimo controllo delle proprie cipato o ritardato da uno stress, un cambio di clima o di stagione, una malattia, una dieta. Per le donne reazioni durante l’orgasmo. La possibilità di insuccesso è elevatissima (da numerose indagini risulta che che hanno cicli irregolari il calcolo che abbiamo descritto individuerà un periodo fecondo molto lungo. la maggior parte delle donne che hanno abortito volontariamente usavano questo metodo). L’insuccesso Questo significa che potranno avere rapporti sessuali sicuri solo in pochi giorni del ciclo. È necessaria può dipendere sia dal fatto che l’uomo retrae il pene troppo tardi, sia dal fatto che alcuni spermatozoi una buona collaborazione da parte dell’uomo. sono presenti anche nel liquido prodotto dall’uomo prima dell’eiaculazione. L’obbligo di «fare atten- Metodi naturali METODO DELLA TEMPERATURA BASALE In questo caso il periodo non fertile viene individuato osservando la curva della temperatura, questa aumenta rapidamente (di circa cinque decimi di grado) sotto l’influenza di un ormone, e rimane a questo livello fino alla comparsa delle mestruazioni. Ogni donna ha una propria temperatura di base, che può essere diversa da quella di altre donne, ma in tutte si verifica un rialzo dopo l’ovulazione. È dunque individuando questo rialzo che è possibile capire quando l’ovulazione è avvenuta. È necessario misurare la temperatura ogni mattina, al risveglio, all’incirca sempre alla stessa ora, prima di qualsiasi attività (il primo gesto al risveglio deve essere quello di prendere il termometro), ed annotarla sul foglio della temperatura. La temperatura può essere quella orale, rettale o vaginale, ma va misurata sempre nello stesso modo. Quando la temperatura si è stabilizzata sul livello più alto da tre giorni, si può essere quasi certe che ha avuto inizio il periodo non fecondo, e che i rapporti sessuali non daranno origine ad una gravidanza. Poiché è impossibile prevedere in anticipo il rialzo della temperatura, e poiché gli spermatozoi possono sopravvivere nell’utero fino a tre giorni, è necessario astenersi dai rapporti sessuali nel periodo precedente l’ovulazione. Oltre alla ridotta praticità del metodo l’inconveniente principale è che la differenza di temperatura tra il periodo fecondo e quello infecondo è molto piccola (qualche decimo di grado) ed un affaticamento, un’indisposizione, una febbre anche leggera, (o semplicemente il fatto di alzarsi di notte) può mascherarla. In alcune donne la curva della temperatura è irregolare e non permette di individuare con certezza il giorno dell’ovulazione. Il periodo del ciclo in cui è possibile avere rapporti sessuali è molto breve. È necessaria una buona collaborazione da parte dell’uomo. zione» produce notevole ansia e tensione nervosa sia nell’uomo che nella donna; ciò può ridurre il loro piacere e provocare, con il tempo, disturbi sessuali di vario genere. Metodi ormonali PILLOLA ANELLO VAGINALE IMPIANTO SOTTOCUTANEO CEROTTO ORMONALE SPIRALE A RILASCIO DI ORMONI COME SCELGO LA CONTRACCEZIONE ORMONALE GIUSTA PER ME? Attualmente sono disponibili in commercio diversi contraccettivi ormonali e alcuni di questi possono essere più adatti a te di altri e l’unica persona in grado di valutare quale prescriverti è il tuo ginecologo. La sua attenta analisi del tuo stato di salute e delle motivazioni che ti portano all’uso di un contraccettivo gli permetteranno di ritagliare l’abito su misura per te. NELLA SCHEDA PUOI TROVARE PERÒ ALCUNE DELLE FORMULAZIONI IN COMMERCIO E CAPIRE PERCHÉ NE ESISTONO COSÌ TANTE. PILLOLA MINIPILLOLA ANELLO VAGINALE CEROTTO ORMONALE ESEMPI Yasmin, Zoely, Klaira Cerazette, Nacrez Nuvaring Evra AFFIDABILITÀ > 99% > 99% > 99% > 99% PRINCIPI ATTIVI Estrogeno e Progestinico Progestinico Estrogeno e Progestinico Estrogeno e Progestinico FREQUENZA ASSUNZIONE Una volta al giorno per 21 giorni con 7 giorni di pausa Una volta al giorno per 28 giorni senza interruzione Un anello per 3 settimane con 1 settimana di pausa Un cerotto a settimana per 3 settimane con 1 settimana di pausa MODALITÀ DI ASSUNZIONE Orale (compresse da ingerire con acqua) Orale (compresse da ingerire con acqua) Vaginale (inserito in vagina) Transdermico (applicato sulla pelle) PRINCIPALI BENEFICI Contraccezione - Può aiutare a regolarizzare il ciclo mestruale - Può minimizzare i disagi derivanti dalla sindrome premestruale Contraccezione - Può minimizzare i disagi derivanti dalla sindrome pre-mestruale - Può essere presa da donne che non possono assumere estrogeni Contraccezione - Può aiutare a regolarizzare il ciclo mestruale - Può minimizzare i disagi derivanti dalla sindrome premestruale Contraccezione - Può aiutare a regolarizzare il ciclo mestruale - Può minimizzare i disagi derivanti dalla sindrome premestruale EFFETTI COLLATERALI PRINCIPALI Gonfiore e aumento di peso - Cellulite - Tensione al seno Cefalea e Nausea Tensione al seno - Cefalea e Nausea - Perdite ematiche (spotting) - Mestruazioni irregolari Gonfiore e aumento di peso - Cellulite - Tensione al seno Cefalea e Nausea Gonfiore e aumento di peso - Cellulite - Tensione al seno Cefalea e Nausea CHI NON DOVREBBE PRENDERLA Donne incinte - Donne che allattano - Donne obese - Donne con predisposizione familiare alla trombosi – Donne con malattie in atto o pregresse dei vasi sanguigni o del sistema di coagulazione (p. es. trombosi, embolie, ictus, infarti cardiaci) – Donne fumatrici sopra i 35 anni Donne incinte - Donne obese - Donne con predisposizione familiare alla trombosi - Donne con malattie in atto o pregresse dei vasi sanguigni o del sistema di coagulazione (p. es. trombosi, embolie, ictus, infarti cardiaci) Donne incinte - Donne che allattano - Donne obese – Donne con predisposizione familiare alla trombosi - Donne con malattie in atto o pregresse dei vasi sanguigni o del sistema di coagulazione (p. es. trombosi, embolie, ictus, infarti cardiaci) – Donne fumatrici sopra i 35 anni Donne incinte - Donne che allattano - Donne obese - Donne con predisposizione familiare alla trombosi - Donne con malattie in atto o pregresse dei vasi sanguigni o del sistema di coagulazione (p. es. trombosi, embolie, ictus, infarti cardiaci) – Donne fumatrici sopra i 35 anni COME FUNZIONA LA CONTRACCEZIONE ORMONALE? Una donna rimane incinta quando un ovulo rilasciato da una delle sue ovaie (l’organo che produce e matura gli ovociti) viene fecondato dagli spermatozoi presenti nello sperma di un uomo. L’ovulo fecondato si impianta all’interno dell’utero della donna, dove riceve nutrimento e si sviluppa in un bambino. Gli ormoni nel corpo della donna controllano il rilascio dell’ovulo dall’ovaia - processo chiamato ovulazione - e preparano il corpo ad accettare l’ovulo fecondato. I contraccettivi ormonali (la pillola, il cerotto e l’anello vaginale) contengono una piccola quantità di ormoni: estrogeni e progestinici. Questi ormoni sintetizzati chimicamente inibiscono la produzione degli ormoni ciclici naturali del corpo. La gravidanza viene quindi impedita da una combinazione di fattori. Il contraccettivo ormonale solitamente impedisce l’ovulazione; modifica inoltre il muco cervicale rendendolo impenetrabile agli spermatozoi; rende infine il rivestimento dell’utero inospitale per l’annidamento dell’ovulo. 85% NESSUN METODO CONTRACCETTIVO 19% COITO INTERROTTO QUANTE PILLOLE ESISTONO? I contraccettivi ormonali orali costituiti da un estrogeno + un progestinico sono chiamati contraccettivi orali combinati (COC). Attualmente sono i più utilizzati. Possono essere distinti in funzione del rapporto tra i due ormoni: • A dosaggio fisso (pillola monofasica): in ogni pillola è contenuta la stessa quantità di steroidi; • A dosaggio variabile in 2 fasi (pillola bifasica): l’estrogeno è a dosaggio fisso e il progestinico viene assunto in 2 dosaggi differenti; • A dosaggio variabile in 3 fasi (pillola trifasica): gli ormoni sono associati in 3 dosaggi differenti; • A dosaggio variabile in 4 fasi (pillola quadrifasica). 9% OGINO KNAUS QUALE È LA PROBABILITÀ DI RIMANERE INCINTA? Senza usare metodi contraccettivi, 85 donne sessualmente attive su 100 rimangono incinte entro un anno. Tutti i metodi contraccettivi, anche quelli meno efficaci, riescono a ridurre significativamente questo numero. In questo calcolo non sono considerati gli “insuccessi” riconducibili a un uso scorretto del metodo. Questo significa che le percentuali relative a metodi il cui utilizzo è caratterizzato da una elevata frequenza di errori - come il coito interrotto, il profilattico, il metodo Ogino-Knaus - sono in realtà più alte. COSA È LA MINIPILLOLA? E’ una pillola che non contiene l’ormone estrogeno ma solo quello progestinico e può essere prescritta alle donne che stanno allattando o che non tollerano l’estrogeno. La minipillola si assume giornalmente, alla stessa ora, e senza osservare pause, ossia per tutti i 28 giorni del ciclo (anche durante il ciclo mestruale). QUANTO È EFFICACE LA MINIPILLOLA? Se la minipillola è assunta correttamente - l’orario abituale di assunzione giornaliera non deve essere superato di più di tre ore - è efficace al 95%, quindi leggermente meno affidabile della normale pillola. 3% PRESERVATIVO <1% SPIRALE DI RAME, CONTRACCETTIVI LO SAPEVI CHE? Un grande studio clinico ha dimostrato un rischio di carcinoma ovarico significativamente ridotto di circa il 27% nelle utilizzatrici di contraccettivo orale. Il rischio relativo sembrerebbe diminuire del 20% per ogni 5 anni di utilizzo e permanere per più di 30 anni dalla sospensione. Solide evidenze dimostrano che l’utilizzo di contraccettivo ormonale riduce il rischio di carcinoma endometriale di circa il 50%. L’effetto protettivo aumenta con la durata dell’uso e persiste per più di 20 anni dopo la sospensione. l’estro-progestinico è un’arma terapeutica per molteplici patologie dell’età riproduttiva. Nella paziente con endometriosi, patologia che affligge fino al 10% delle donne in età riproduttiva, la pillola consente di ridurre il dolore pelvico cronico e contenere quindi l’infiammazione che è alla base di questa patologia e migliorarne la qualità di vita. Per le ragazze che hanno flussi mestruali abbondanti il trattamento con la pillola estro-progestinica consente di ridurre il flusso del 50%, con un beneficio in termini di anemia sideropenica. HO QUALCHE DOMANDA SULLA PILLOLA... Che cosa può compromettere l’affidabilità della pillola? • Dimenticare di assumere la pillola (per un periodo superiore alle 12 ore); • Episodi di vomito o diarrea entro le 3-4 ore successive all’assunzione della compressa; • L’assunzione di alcuni medicinali contro l’epilessia, anti-HIV e alcuni antibiotici contenenti rifampicina (Rifadin), rifabutina (Mycobutin) usati per la tubercolosi polmonare. In queste situazioni è opportuno leggere il foglietto illustrativo oppure rivolgersi al medico per sapere come comportarsi; • L’assunzione di iperico o erba di san Giovanni (Hypericum perforatum) riduce l’effetto della pillola. con l’assunzione della pillola che prevede la pausa di 7 giorni, l’assenza di mestruazioni è rara. Se si è assunta la pillola regolarmente e non ci sono stati episodi di vomito o diarrea e non sono stati assunti farmaci che possono interferire con la pillola, è improbabile che si sia verificato lo stato di gravidanza. CONTATTA IL TUO MEDICO SE: • non hai le mestruazioni dopo il secondo ciclo di pillola (2 confezioni in totale); • non hai assunto la pillola correttamente. Ho delle perdite di sangue Durante i primi mesi di assunzione della pillola, possono verificarsi delle perdite di sangue (chiamate “spotting”) tra una mestruazione e l’altra. Gli antibiotici (ad eccezione di quelli contenenti rifampicina e rifabutina) non interferiscono con l’assun- Non interrompere l’assunzione della pillola, perché di solito le perdite scompaiono entro i primi 2-3 mesi. zione della pillola, ma se provocano diarrea, allora l’affidabilità della pillola può essere compromessa. Se le perdite intermestruali dovessero perdurare oltre i primi tre mesi, devi consultare il tuo medico che Ricordati di dire sempre al medico che ti prescrive dei medicinali che stai usando una contraccezione potrà prescriverti un’altra tipologia di pillola o accertare l’eventuale presenza di cause organiche. ormonale, in modo che possa consigliarti al meglio. In ogni caso, se si sono verificate situazioni a rischio per la diminuzione dell’affidabilità, come quelle elencate, è opportuno usare anche un metodo anticon- Posso anticipare o posticipare le mestruazioni? Sì. In casi eccezionali (p. es. una competizione sportiva o esami scolastici) è possibile spostare nel cezionale a barriera (preservativo). tempo le mestruazioni. La procedura è diversa a seconda della pillola utilizzata (esempio monofasica o plurifasica). Si consiglia pertanto di rivolgersi al proprio medico. Cosa devo fare in caso di vomito o diarrea? Se il vomito avviene entro 2-3 ore dall’assunzione della pillola, questa ultima potrebbe non essere stata assorbita dal tuo corpo. Se ti senti bene, prendi una nuova pillola prima possibile. Se non vomiti nuo- Che cosa devo fare se ho dimenticato di prendere la pillola? vamente e hai preso la seconda pillola, sei protetta da una possibile gravidanza. Di solito una diarrea Cerca di non farlo! Ma è inevitabile che possa succedere a tutte prima o poi. Se hai dimenticato solo leggera non compromette l’assorbimento della pillola, se invece è forte, la protezione della pillola è com- una pillola, quasi sicuramente non ci sono problemi. Prendine una appena ti accorgi della dimenticanza e poi assumi la prossima quando dovresti, anche se può significare prenderne due allo stesso tempo. promessa ed è come non averla presa. Poi continua a prendere le successive con regolarità. Se vuoi essere ancora più sicura, evita i rapporti sessuali nei sette giorni successivi o usa un preservativo. Se invece hai dimenticato più di una pillola, Che cosa significa se non ho le mestruazioni? E’ normale avere le mestruazioni durante i 7 giorni di pausa tra i cicli della pillola, oppure quando si pren- allora la situazione è rischiosa, specialmente se le hai dimenticate alla fine o all’inizio della confezione. dono le pillole placebo nel caso di pillole che vengono assunte continuamente. Nel caso di quest’ultimo Prendi l’ultima pillola che hai dimenticato appena possibile, anche se può significare prenderne due tipo di pillola si possono avere mestruazioni più lievi o addirittura l’assenza del ciclo mestruale. Invece contemporaneamente. Non prendere le altre che hai dimenticato. Evita i rapporti sessuali nei sette gior- ni successivi o usa un preservativo. Se hai avuto rapporti sessuali nei sette giorni precedenti - quando hai dimenticato di prendere più di una pillola - rivolgiti al tuo medico per discutere con lui delle misure necessarie per evitare eventuali gravidanze indesiderate. In generale, le avvertenze sui bugiardini delle pillole sono abbastanza complicati. SE HAI DEI DUBBI: • chiama il tuo medico; • non avere rapporti sessuali completi senza preservativo. E’ vero che la pillola fa ingrassare e gonfia? L’estrogeno contenuto nella pillola ha, tra i vari effetti, quello di facilitare il riassorbimento di sodio intestinale e richiamare acqua nelle cellule, quindi potrebbe provocare ritenzione idrica. Il progestinico contrasterebbe questa azione dell’estrogeno, ma per minimizzare i suoi effetti androgenizzanti (quelli relativi alle caratteristiche maschili, quindi ad esempio l’aumento di peluria o la pelle grassa) si è di fatto ridotta al minimo la sua capacità di contrasto. Pertanto la gran parte delle associazioni estro-progestiniche (non solo della pillola, ma anche del cerotto ormonale e dell’anello vaginale) inducono ritenzione idrica, cellulite, gonfiore e aumento di peso. Devo prendere la pillola alla stessa ora del giorno? Per la pillola normale in realtà poche ore di differenza non compromettono la sua affidabilità. In genere si raccomanda di prenderla alla stessa ora perché è così più facile stabilire una routine e non dimenticarsene. Inoltre rispettando l’orario di assunzione il corpo tollera meglio l’introduzione di ormoni e i disagi accusati diminuiscono. Mentre per la minipillola non deve essere superato l’orario di assunzione, per più Se prendo la pillola posso fumare? di tre ore, onde evitare di ridurne l’efficacia. L’ideale sarebbe non fumare in generale, a prescindere dai farmaci che si assumono. In ogni caso, quando si assume la pillola, bisognerebbe evitare di fumare, perché, anche se il fumo non riduce l’effetto contraccettivo del farmaco, l’associazione pillola-tabacco aumenta il rischio di malattie cardiovascolari. “ Quello che ha limitato l’uso della pillola è verosimilmente il fatto che la donna può manifestare degli effetti collaterali, tipo la tensione mammaria, la cefalea, ma soprattutto credo che per la donna un problema importante sia l’aumento della cellulite, che sicuramente ha un suo significato legato all’estrogeno, che svolge un effetto di tipo sodio-ritentivo. Dott.ssa Anna Maria Paoletti, Ordinario di Ginecologia ed Ostetricia Dipartimento Chirurgico, Materno-Infantile e Scienze delle Immagini Ospedale S. Giovanni Cagliari E’ vero che se si smette la pillola, è difficile rimanere incinta? No, non è vero. Si può rimanere incinta appena interrotta la pillola. Il timore di molte donne che la pillola possa avere effetti negativi sulla loro fertilità futura è assolutamente privo di fondamento. La pillola regolarizza il ciclo mestruale? Si, questo rappresenta uno degli effetti positivi che svolge la pillola, oltre a quello contraccettivo. La pillola tende a regolarizzare il ciclo e a diminuire i disturbi di cicli dolorosi e irregolari; inoltre agisce positivamente anche sui fastidi dovuti alla sindrome premestruale. Quando il cerotto ormonale si preferisce alla pillola? Con il cerotto viene a mancare l’obbligo di doversi ricordare ogni giorno dell’assunzione della pillola. Il vomito o la diarrea non esercitano alcun influsso sull’affidabilità. Di contro sono possibili reazioni cutanee in corrispondenza del punto di applicazione del cerotto e ogni volta che si applica un cerotto nuovo, ogni settimana, bisogna cambiare posizione. Quando l’anello vaginale si preferisce alla pillola? Ha gli stessi vantaggi del cerotto. Di contro, dato che l’anello va inserito dalla donna nella vagina, non è consigliato a donne che non hanno dimestichezza con il proprio corpo. Inoltre in alcune circostanze l’anello potrebbe essere percepito da entrambi i partner durante il rapporto sessuale. QUALI SONO LE VITAMINE E I SALI MINERALI DA TENERE SOTTO CONTROLLO? Contraccezione e nutrizione Le vitamine fondamentali per la salute e il benessere della donna in età fertile sono: l’acido folico (conosciuto anche come vitamina B9 o folacina), la vitamina B12, la vitamina B2, la vitamina B6, la vitamina C e la vitamina E. Sono tutti elementi indispensabili per il corretto metabolismo cellulare e per le reazioni enzimatiche del nostro organismo. Inoltre un ruolo determinante è svolto dai sali minerali, che sono nutrienti essenziali nel sistema biologico. Nello specifico vanno segnalati: zinco, selenio e magnesio. L’ ACIDO FOLICO LA CONTRACCEZIONE ORMONALE E LE CARENZE NUTRIZIONALI Diversi studi hanno evidenziato che i contraccettivi ormonali inducono variazioni dello stato nutrizionale. Infatti l’uso della pillola contraccettiva è in grado di ridurre l’assorbimento e alterare il metabolismo di vitamine e minerali estremamente utili per le normali funzioni biologiche e per proteggere l’organismo da fenomeni di tossicità. Tali carenze nutrizionali associate ad una vita frenetica e diete sbagliate possono portare a problematiche importanti e intensificare i disagi associati all’uso degli estroprogestinici. L’integrazione nutrizionale attraverso l’assunzione quotidiana di specifiche vitamine e minerali è in grado di prevenire e compensare queste carenze indotte dalla pillola garantendone una maggior sicurezza di utilizzo sia per le ragazze giovani che per le donne mature. Vitamine: B2, B12, B6 Vitamine: E, C Selenio La Pillola contraccettiva INFLUENZA L’ASSORBIMENTO e il METABOLISMO di VITAMINE e MINERALI Acido Folico Magnesio Zinco Il folato è una vitamina B idrosolubile (anche nota come vitamina B9 e folacina) che si trova comunemente nei cibi. L’acido folico è la forma sintetica del folato che si usa nei supplementi dietetici o addizionata per l’arricchimento degli alimenti. Tale vitamina nella forma attiva è richiesta per importanti reazioni enzimatiche, incluse quelle che coinvolgono il metabolismo degli aminoacidi, la sintesi di purine e pirimidine e la metilazione del DNA. Una carenza di acido folico con la dieta porta ad una deficienza di folati, che si riflette in una riduzione della sintesi del DNA e della divisione cellulare. Sebbene questo avviene in tutte le cellule in divisione, ovviamente le cellule che si dividono più rapidamente sono quelle che risentono di più di questa mancanza, come ad esempio i globuli rossi, con sviluppo di anemia, le cellule del midollo osseo, con rischio di leucopenia e trombocitopenia. Particolarmente seria risulta essere la deficienza di folati durante le prime settimane di gestazione (embriogenesi). Per esempio, il tubo neurale ha grandi necessità di folato per la divisione cellulare, la sua crescita e chiusura per formare la colonna spinale e il cervello, ecco perché una deficienza può indurre difetti del tubo neurale (NTDs). Per quel che riguarda le donne che utilizzano contraccettivi ormonali, diversi studi hanno dimostrato che avviene un peggioramento del metabolismo dei folati e si possono osservare quindi carenze dello stesso, anche se è poco probabile che causino anemia in donne che fanno una dieta appropriata e che assorbono l’acido folico in maniera soddisfacente. Poiché è stato evidenziato che i livelli di folati si mantengono bassi anche dopo 3 mesi di sospensione della pillola, è consigliabile che queste donne apportino un’integrazione di acido folico, durante l’assunzione di contraccettivi e anche successivamente, soprattutto se stanno programmando una gravidanza. IL MAGNESIO Il magnesio è uno dei minerali che più facilmente risente dei processi di raffinazione e lavorazione dei cibi, perché viene eliminato con molta facilità. Quando l’apporto di magnesio all’organismo è scarso, si può riscontrare una carenza che, anche se lieve, provoca diversi disturbi: • alla contrazione muscolare (i cui i sintomi vanno dai crampi all’aritmia del muscolo cardiaco) • alle funzioni nervose (i cui i sintomi sono irritabilità, difficoltà di correlare le informazioni, depressione, variazioni nel ritmo veglia/sonno, perdita di appetito, ipercinesia). Diagnosticare una carenza di magnesio può risultare molto spesso difficile: gli ioni di questo minerale, infatti, si trovano per lo più all’interno delle cellule. È quindi possibile che la misurazione del magnesio sierico, l’unica effettuabile di routine, appaia comunque normale, anche se i pazienti hanno in realtà un deficit di magnesio intracellulare. È utile nella vita di tutti i giorni e nelle attività sportive. Sono state individuate nell’uomo più di 300 reazioni biochimiche che lo utilizzano, ed è fondamentale nella produzione di energia e nella sintesi proteica. Nella pratica ginecologica sono molte le occasioni in cui una supple- mentazione di magnesio può contribuire a migliorare il quadro clinico di una paziente, in particolare: nella sindrome premestruale, dismenorrea, gravidanza e allattamento, climaterio e menopausa e cefalea. Questo minerale è infatti prezioso nelle varie fasi della vita di una donna. La sua efficacia è nota da tempo nella dismenorrea, nella sindrome premestruale, in gravidanza e durante l’allattamento; recentemente il magnesio è stato studiato in relazione a disturbi del comportamento alimentare, sempre più diffusi tra le giovani donne oltre che nella prevenzione di alcuni effetti dell’invecchiamento. pertanto molto vari: alterazioni della cute, stanchezza, perdita dell’appetito, lenta cicatrizzazione delle ferite, diminuzione della risposta immunitaria con suscettibilità alle infezioni, alopecia. Una forte carenza di zinco può causare ipogonadismo, ossia un inadeguato funzionamento di ovaie e testicoli, e se si verifica durante il periodo fetale o della crescita può determinare nanismo o rallentamento dello sviluppo. VITAMINE DEL GRUPPO B IL SELENIO Il selenio è un elemento essenziale; si ritrova in numerose proteine vitali denominate selenoproteine. Ad oggi sono state identificate 25 selenoproteine che svolgono ruoli differenti: possiedono importanti proprietà anti-infiammatorie e proteggono le membrane cellulari dai danni causati dai radicali liberi; partecipano alla corretta funzionalità della ghiandola tiroidea e sono coinvolte nella riproduzione e nella riparazione del DNA. È ormai riconosciuto un ruolo protettivo nei confronti del processo di invecchiamento, proprio per la sua attività antiossidante. I segni clinici attribuibili a deficienza moderata di quest’elemento sono l’affaticamento per indebolimento dei muscoli scheletrici, l’aumentata fragilità delle unghie e un incremento dello stress ossidativo. Le vitamine del gruppo B sono coinvolte, come coenzimi, in quasi tutti i processi metabolici e di trasformazione del cibo, permettendo così l’utilizzo di zuccheri, grassi e proteine per ricavarne energia. Dunque diventano fondamentali nello sviluppo armonico di tutte le strutture dell’organismo, tessuto nervoso compreso, specialmente nell’età dell’accrescimento. In particolare le Vitamine B6 e B12 insieme all’acido folico (detto anche Vit. B9) partecipano al metabolismo (e quindi riduzione) dell’omocisteina, un amminoacido che se presente nel sangue in eccesso comporta un fattore di rischio cardiovascolare. È stato dimostrato che l’assunzione di folati e vitamine B6 e B12 è in grado di contrastare l’accumulo di omocisteina, anche in presenza di altre cause, costituendo un valido sistema preventivo. La Vitamina B2 è fondamentale per la produzione di energia e per la crescita cellulare, pertanto una sua carenza si associa spesso ad affaticamento e disordini della pelle. LO ZINCO VITAMINA C ed E Lo zinco è un minerale essenziale con importanti funzioni biologiche. Infatti è l’unico metallo ad essere Sono le due vitamine più note per essere antiossidanti naturali. Hanno il compito di proteggere le cellule coinvolto in tutte le attività enzimatiche e si stima che sia presente in circa 3.000 proteine. Lo zinco è dai danni causati dallo stress ossidativo, quali invecchiamento, riduzione delle difese immunitarie, dancoinvolto inoltre nei processi di apprendimento, agisce sul funzionamento del sistema immunitario ed neggiamento dei vasi sanguigni. è un componente fondamentale per la funzione riproduttiva. I sintomi legati alle carenze di zinco sono Guida settimanale per uno stile di vita salutare Lo stile di vita dei nostri giorni è caratterizzato da grande disponibilità di cibo e da una sempre più diffusa sedentarietà che portano a vivere in una situazione di apparente benessere psico-fisico che spesso non corrisponde con lo stato di salute. Viviamo, quindi, in un’epoca ove all’allungarsi dell’aspettativa di vita si registra anche la crescita del rischio di patologie quali: obesità, malattie metaboliche, cardiovascolari e cancro. Al fine di orientare la popolazione verso comportamenti alimentari più salutari, il Ministero della Salute ha affidato ad un Gruppo di esperti (D.M. del 1.09.2003) il compito di elaborare un modello di dieta di riferimento che sia coerente con lo stile di vita attuale e con la tradizione alimentare del nostro Paese. Nasce così la piramide settimanale dello stile di vita italiana che si basa sulla definizione di Quantità Benessere (QB) sia per il cibo che per l’attività fisica. Da questo modello di dieta scaturisce la piramide alimentare italiana, che elaborata dall’Istituto di Scienza dell’Alimentazione dell’Università di Roma “La Sapienza”, indica i consumi alimentari giornalieri consigliati. Vengono date indicazioni sulle quantità di cibo da consumare ogni giorno secondo il criterio della quantità benessere QB (porzioni di alimenti in grammi). Le QB di cibo e di movimento, se opportunamente adattate alle esigenze del singolo individuo, consentono di orientare lo stile di vita verso un equilibrio tra consumo alimentare e spesa energetica. Se si “mangia per vivere” si è sulla strada giusta per il reale benessere del nostro organismo. PIRAMIDE ALIMENTARE GIORNALIERA La piramide giornaliera si articola in 6 piani in cui sono disposti in modo scalare i vari gruppi di alimenti con colori diversi per sottolineare che ciascuno è caratterizzato da un differente contenuto di nutrienti e richiede differenti frequenze di consumo. All’interno dello stesso gruppo è importante variare allo scopo di ottenere un’alimentazione completa. Iniziando dalla base della piramide si trovano gli alimenti di origine vegetale che sono caratteristici della “dieta mediterranea” per la loro abbondanza in nutrienti non energetici (vitamine, sali minerali, acqua) e di composti protettivi (fibra e phytochemicals). Salendo da un piano all’altro si trovano gli alimenti a maggiore densità energetica e pertanto da consumare in minore quantità, al fine di ridurre il sovrappeso e prevenire l’obesità e le patologie metaboliche. DOLCI (ZUCCHERO E MIELE) 1 porzione al giorno CARNI, PESCE, UOVA, LEGUMI, SALUMI 1-2 porzioni al giorno LATTE YOGURT E FORMAGGI 2-3 porzioni al giorno CONDIMENTI: OLIO E GRASSI 2-3 porzioni al giorno PANE, PASTA, BISCOTTI, RISO, PATATE 4-5 porzioni al giorno FRUTTA E ORTAGGI 5-6 porzioni al giorno Estratto da: www.piramideitaliana.it Stile di vita e benessere Uno dei maggiori nemici del nostro benessere è lo stile di vita scorretto. Anche la tendenza al sovrappeso si può e si deve prevenire, perché non è solo legata a fattori genetici, a malattie del sistema endocrino o all’utilizzo di alcuni farmaci (antidepressivi, cortisonici, ecc.), ma anche e soprattutto dipende dalle abitudini di vita. Le due componenti che lo caratterizzano infatti sono da una parte un’alimentazione non sana, irregolare e ipercalorica grazie a una maggiore disponibilità di alimenti ad alto valore energetico (quindi ricchi di grassi e zuccheri) e dall’altra un ridotto dispendio energetico legato alla sedentarietà di molte professioni, all’uso dei mezzi di trasporto e all’aumento di tempo passato davanti a televisione, computer, tablet e smartphone. Quello che si verifica nel nostro organismo è uno squilibrio tra energia introdotta (con cibo e bevande) ed energia consumata. L’unica possibilità è cambiare le abitudini personali, meglio se in giovane età, favorendo la scelta di cibi più sani e praticando una regolare attività fisica. Cosa possiamo quindi realmente fare? Iniziamo col porre maggiore attenzione a tavola: seguire una dieta variata, ridurre le porzioni, rinunciare a condimenti e salse troppo elaborati, quindi calorici, fare pasti a orari regolari, aumentare il consumo di legumi, cereali integrali, frutta secca (non quella tostata e salata) e soprattutto di frutta e verdura, da consumare almeno in cinque porzioni al giorno, scegliendo quella di stagione. Si consiglia di fare almeno 5 pasti al giorno perché è importante che il metabolismo rimanga sempre attivo. Inoltre una regola semplice da seguire ma molto efficace per la corretta idratazione, è quella di bere almeno 2 litri d’acqua oligominerale durante la giornata, limitando il consumo di alcool, importante fonte di calorie. Un ulteriore accorgimento per assicurarsi di seguire un’alimentazione bilanciata è di inserire in ognuno dei pasti principali le 3 componenti fondamentali: una porzione abbondante di verdura (cotta o cruda), una porzione di carboidrati (pasta, riso, patate o pane) e una porzione di proteine (carne, pesce, ricotta, formaggi magri, legumi) e di variare ogni giorno la scelta degli alimenti, prediligendo soprattutto come metodo di cottura il vapore o la piastra e facendo un uso moderato di olio (2 cucchiai al giorno) preferibilmente crudo. Importante anche controllare l’uso del sale che deve essere moderato in quanto coinvolto nel processo di ritenzione dei liquidi da parte dell’organismo. Per terminare la lista nera, altri cibi da evitare assolutamente sono: biscotti, pane, dolci, merendine, ecc., perché sono alimenti ad alto indice glicemico. Questo significa che stimolano un’iperproduzione d’insulina da parte del pancreas che poi diminuisce bruscamente facendo si che lo zucchero non utilizzato si trasformi in grasso corporeo. Fondamentale invece assumere grandi quantità di frutta e verdure fresche da consumare nei 5 pasti quotidiani (colazione, pranzo e cena e 2 spuntini). Questo è un vantaggio anche per evitare la stitichezza, che è tra le cause che favoriscono la comparsa della cellulite. L’ATTIVITÀ FISICA Un altro aspetto da tenere presente per il benessere del nostro organismo, volendo scegliere un stile di vita sano, è inserire, oltre ad un’alimentazione corretta e bilanciata e a un’integrazione di tutti i nutrienti indispensabili per il metabolismo, una regolare attività sportiva. Questa scelta, consigliata da tutti i medici, prevede di dedicare almeno 30/40 minuti al giorno al movimento (almeno 5 volte a settimana), privilegiando attività fisica aerobica di moderata intensità, come camminare a passo veloce, andare in bicicletta, nuotare o ballare. Per chi ha poco tempo a disposizione, l’ideale è optare per una camminata ad andatura sostenuta, meglio se all’aria aperta, in un parco, se possibile, per godere anche dei benefici derivanti dallo stare a contatto con la natura. Durante l’attività fisica il corpo sviluppa endorfine, che sono ormoni collegati con il buon umore, quindi si allentano le tensioni, si migliora la qualità del riposo notturno e soprattutto si bruciano calorie e si attiva il metabolismo!!! LA PIGRIZIA È IL NOSTRO NEMICO PRINCIPALE, ED È GIUSTO VINCERLA PERCHÉ UNA VITA FISICAMENTE ATTIVA CI MIGLIORA IN TUTTI I SENSI! PER VALUTARE IL PROPRIO PESO Gli schemi riportati consentono di stabilire se il proprio peso rientra nei limiti della normalità o di quanto se ne discosta. La valutazione del peso è fatta in funzione dell’Indice di Massa Corporea (IMC) che prende in considerazione la statura e il peso dell’individuo (rapporto tra peso in kg e statura in metri elevata al quadrato vedi Tabella 1). Nella Figura 1 valida per gli adulti si può controllare in quale categoria rientra il proprio peso. Si deve tenere presente che l’IMC è un indice che ben riflette la condizione di peso di un individuo. Tuttavia, la sua precisione è maggiore quando esso è riferito a gruppi di individui, mentre per il singolo in certi casi potrebbe dare indicazioni non precise. Ad esempio, un atleta molto muscoloso può avere lo stesso IMC di un suo coetaneo obeso, e ciò è attribuibile al maggior peso dei muscoli e non del grasso. Tali schemi indicano valori medi e non sono utilizzabili per la donna in gravidanza. Vanno usati con prudenza in quegli anziani nei quali la statura si sia molto ridotta o non possa essere misurata a causa di forti incurvamenti della colonna vertebrale. SCHEMA PER LA VALUTAZIONE DELL’ADEGUATEZZA DEL PESO CORPOREO NEGLI ADULTI (ETÀ SUPERIORE A 18 ANNI) FIGURA 1 COME COMPORTARSI: • Il tuo peso dipende anche da te. Pesati almeno una volta al mese controllando che il tuo Indice di Massa Corporea (IMC) sia nei limiti normali. • Qualora il tuo peso sia al di fuori dei limiti normali, riportalo gradatamente entro tali limiti: - In caso di sovrappeso: consulta il medico, riduci le “entrate” energetiche mangiando meno e preferendo cibi a basso contenuto calorico e che saziano di più, come ortaggi e frutta, aumenta le “uscite” energetiche svolgendo una maggiore attività fisica e distribuisci opportunamente l’alimentazione lungo tutto l’arco della giornata a partire dalla prima colazione, che non deve essere trascurata. - In caso di sottopeso: consulta il medico e comunque mantieni un giusto livello di attività fisica e un’alimentazione variata ed equilibrata, consumando tutti i pasti agli orari abituali. • Abituati a muoverti di più ogni giorno: cammina, sali e scendi le scale, svolgi piccoli lavori domestici, ecc. • Evita le diete squilibrate o molto drastiche del tipo “fai da te”, che possono essere dannose per la tua salute. Una buona dieta dimagrante deve sempre includere tutti gli alimenti in maniera quanto più possibile equilibrata. TABELLA 1 Identifica la tua categoria nello schema sopra riportato oppure calcola il tuo IMC in base alla seguente formula: peso (kg) : statura (m) : statura (m) Esempio: un uomo di 80 kg, alto 1,85 m, avrà un IMC = 80 : 1,85 : 1,85 = 23,4 e rientrerà nella categoria normopeso Categorie di IMC Magrezza grave Magrezza moderata Sottopeso Normopeso IMC inferiore a 16,0 16,0-17,0 17,0-18,5 18,5-25,0 Categorie di IMC Sovrappeso Obesità moderata Obesità grave IMC 25,0-30,0 30,0-40,0 superiore a 40,0 LA CENTELLA ASIATICA SCOPRI ZYXELLE® Zyxelle® è un integratore alimentare a base di vitamine, minerali e Centella Asiatica appositamente sviluppato per garantire il massimo benessere alle donne che assumono la pillola contraccettiva. La sua formulazione completa di vitamine e minerali, aiuta a compensare le alterazioni nutrizionali indotte dall’uso della pillola contraccettiva. Inoltre grazie alla presenza della Centella asiatica, Zyxelle® contrasta gli inestetismi della cellulite e migliora il microcircolo. Proprietà: • Contrasta gli inestetismi della cellulite • Contribuisce a mantenere la pelle normale • Favorisce la funzionalità del microcircolo • Migliora lo stato psicofisico e riduce l’affaticamento • Contribuisce al normale funzionamento del sistema nervoso e psicologico • Favorisce il normale metabolismo dell’omocisteina, importante fattore di rischio cardiovascolare • Protegge dallo stress ossidativo • Contribuisce alla normale fertilità e riproduzione • Contribuisce alla normale formazione e maturazione di tutte le cellule del sangue • Protegge dal rischio di ipovitaminosi • Contribuisce al normale funzionamento del sistema immunitario La sua azione principale avviene sulla struttura e sulla tonicità delle pareti vasali grazie alla sua attività di stimolo della sintesi di collagene da parte dei fibroblasti negli strati più profondi dell’epidermide. La centella porta ad un aumento dell’elasticità delle vene e ad una riduzione della capacità di dilatazione, migliorando le capacità del derma di trattenere l’acqua, ma possiede anche una spiccata azione sul microcircolo. La pelle risulterà più idratata e quindi più elastica, migliorando il suo aspetto. Grazie alle sue proprietà benefiche sui vasi e sul tessuto connettivo, è molto utile anche nella prevenzione e nel trattamento della cellulite. Infatti le sue proprietà drenanti restituiscono alle gambe sollievo e tonicità eliminando il tipico senso di gonfiore. Inoltre la centella asiatica intensifica e attiva il metabolismo aumentando la produzione di fibre. Diversi studi hanno quindi dimostrato che il rimedio “naturale” più immediato da utilizzare nel trattamento della cellulite, è proprio la Centella. Una pillola che concentra i principi attivi di vitamine e oligoelementi più importanti per il benessere e più carenti nella normale alimentazione può aiutare la donna ad avere una contraccezione di piena soddisfazione dal punto di vista della felicità sessuale, della sicurezza contraccettiva, e del benessere fisico e psichico. Molti piccoli disturbi dalla ritenzione idrica al senso di stanchezza, e di debolezza che le donne possono avvertire in corso di contraccezione ormonale, si riducono con un’introduzione in particolare di vitamine del gruppo B (B1, B6 e B12). La Centella Asiatica può aiutare a ridurre il senso di gonfiore, la ritenzione idrica. Alcuni oligoelementi, come il magnesio e il selenio, sono essenziali anche per una migliore funzione dei neuro trasmettitori cerebrali, che si traduce in energia e senso di leggerezza. Sottolineo però che l’ingrediente di base per stare bene è quello di avere stili di vita sani: con questa base sicura, una buona contraccezione e una “pillola per la pillola” possono aumentare il benessere nella vita e nell’intimità. Prof.ssa Alessandra Graziottin Direttore Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica dell’ Ospedale San Raffaele di Milano DOMANDE E RISPOSTE SU ZYXELLE® Come e quando si prende Zyxelle®? Zyxelle® è un integratore di vitamine e sali minerali in compresse. Per avere un apporto corretto di nutrienti, si suggerisce una compressa al giorno, con qualsiasi bevanda e non ci sono vincoli legati ai pasti. Non interferisce con l’assunzione della pillola, per cui è possibile prenderla insieme, se è più comodo. Il nostro consiglio per avere il massimo beneficio è di assumere Zyxelle® al mattino per fare il giusto “carico” di vitamine, utile ad affrontare una giornata di impegni. Serve la prescrizione? Non è necessaria alcuna prescrizione medica per l’acquisto. Tuttavia molti medici la prescrivono in concomitanza con la prescrizione della pillola perché è consigliabile l’utilizzo contemporaneo da subito, per tutta la durata della contraccezione e anche per i 2 mesi successivi alla sospensione della pillola. Dove trovo Zyxelle®? Zyxelle® è disponibile in tutte le farmacie italiane. Ogni confezione contiene 30 compresse che coprono quindi 30 giorni di trattamento. È vero che le nuove pillole sono più sicure? Le cosiddette nuove pillole (pillole di III e IV generazione) sono state sviluppate per ridurre gli effetti collaterali più fastidiosi per le donne, quali acne e gonfiore (senza risultati significativi). Purtroppo molti studi hanno messo in evidenza un incremento del rischio di patologie più rare ma più gravi: trombosi e ictus. La cosa importante da ricordare è che la prescrizione di un preparato estro-progestinico non deve prescindere da una valutazione dello stato di salute della donna e da un attento inquadramento clinico-anamnestico da parte del ginecologo. Zyxelle® è stata studiata per sostenere le donne che vogliono o necessitano di utilizzare un contraccettivo ormonale evitando loro i brutti fastidi estetici ma soprattutto per prevenire il rischio di complicanze più gravi. Magnesio 300 mg 80 Estr. sec. Centella Asiatica 150 mg - - di cui derivati triterpenici 3 mg - Vitamina C 80 mg 100 Vitamina E 12 mg 100 Zinco 10 mg 100 Vitamina B6 1,4 mg 100 Vitamina B2 1,4 mg 100 Acido Folico 300 mcg 150 Selenio Vitamina B12 55 mcg 2,5 mcg 100 100 Io ho sempre paura ad associare altri farmaci alla pillola. Non c’è il rischio di ridurre l’effetto contraccettivo usando Zyxelle®? Zyxelle® è un integratore alimentare che non interferisce in alcun modo con l’attività anticoncezionale delle pillole o di altri metodi contraccettivi. Anzi le proprietà dei suoi componenti aiutano a rendere più sicuro e più confortevole l’utilizzo della pillola stessa. Da quando prendo la pillola ho il viso pieno di brufoli. Zyxelle® può essermi d’aiuto? Se la tua acne è comparsa solo dopo l’assunzione della pillola probabilmente potrebbe dipendere dalla tipologia di pillola che utilizzi, perché molte pillole presentano come progestinico un ormone derivante dal testosterone che esplica degli effetti androgenizzanti, quale l’ iperproduzione di sebo. D’altra parte è importante valutare la salute del fegato che potrebbe risentire del trattamento e darti come segni clinici una pelle impura. Zyxelle® può aiutare la tua pelle in quanto sia le Vitamine del gruppo B che la Vitamina C attivano la produzione del collagene, proteina fondamentale per l’integrità di pelle e tessuti . Grazie alla presenza del Selenio, un antiossidante naturale, permette di conservare l’elasticità dei tessuti stimolando la produzione di collagene e contrastando l’ossidazione e i radicali liberi. Il Selenio inoltre stimola la circolazione sia a livello profondo che superficiale, migliorando anche l’incarnato del viso. Io utilizzo come metodo contraccettivo il cerotto. Anche per me è consigliabile assumere Zyxelle®? Assolutamente sì. La contraccezione ormonale nasce nella forma di pillola e si è evoluta negli anni in diverse forme farmaceutiche (cerotto, anello, spirale medicata). Ad ogni modo tutti i contraccettivi a base di ormoni rilasciano i loro componenti nel sangue, pertanto alcune alterazioni sono comuni alla somministrazione di tutti i tipi di ormoni e possono essere mitigate dall’uso di Zyxelle®. Bibliografia Ministero della Salute http://www.salute.gov.it/ FAQ Contraccezione Ormonale; Jung-Hoffmann «Kontrazeption», 2a pubb. 1999, Georg Thieme Verlag, Stuttgart, pag. 17; Osservatorio Nazionale sulla salute della Donna, ricerca “Donne e pillola anticoncezionale”; Dipartimento USA di Sanità http://ods.od.nih.gov/ – Settore Integratori Alimentari; M. Palmery, A. Saraceno, A. Vaiarelli, G. Carlomagno, “Oral contraceptives and changes in nutritional requirements”, European Review for Medical and Pharmacological Sciences.