ISTITUTO D’ISTRUZIONE SUPERIORE
“A. Pacinotti”
DOCENTE :
A.S.:
PIANO DI LAVORO ANNUALE DEL/DEI
DOCENTI
Prof. Sandro Sandri
2012/13
M 04 D
Rev. 00
MATERIA:
CLASSE:
Chimica Fisica
4a ACH
Continuità di insegnante nella materia rispetto all’anno precedente1
× Si
□ No
Gli obiettivi disciplinari dell’anno precedente (con particolare riguardo alle abilità) erano
stati tutti raggiunti, a parte isolati casi individuali?2
× Si
□ No
1. OBIETTIVI EDUCATIVI E COGNITIVI TRASVERSALI
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saper consultare le fonti di informazione (libro di testo, tabelle, schemi di impianto), traendo dalle
suddette fonti le informazioni richieste
saper organizzare e strutturare in forma schematica l’informazione ricevuta.
saper organizzare il proprio apprendimento nelle fasi di conoscenza e comprensione dei concetti, di
applicazione dei concetti a situazioni pratiche, di analisi di situazioni più complesse, di correlazione tra i
contenuti proposti, di valutazione della rispondenza tra il risultato ottenuto e l’obiettivo proposto.
saper lavorare sia autonomamente che in gruppo, partecipando al dialogo educativo in modo corretto e
costruttivo sia nei confronti dell’insegnante che dei compagni
saper essere responsabili rispetto ai compiti assegnati.
2. OBIETTIVI DISCIPLINARI
2.1. COMPETENZE DA PERSEGUIRE3
Non ci sono competenze specifiche da perseguire, ma generali, che risultano in parte comuni a quelle delle
discipline di indirizzo dato che il corso di Chimica Fisica si caratterizza come supporto alle altre materie
dell’area professionale (tecnologie chimiche, analisi chimica, chimica organica). La disciplina concorre
pertanto a fornire elementi di valutazione relativamente ai vari aspetti chimici, chimico-fisici, economici,
ecologici, analitici oppure impiantistici di un processo chimico. Quindi gli scopi sono di:
 avviare una formazione culturale relativa alla produzione di composti chimici e/o biochimici
 acquisire le competenze necessarie per risolvere problemi di natura chimica nell’ambito impiantistico e
analitico.
2.2. ABILITA’ DA RAGGIUNGERE
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1
conoscere e descrivere le caratteristiche essenziali della struttura della materia;
saper individuare gli elementi costitutivi del testo di un problema
calcolare e prevedere il comportamento dei gas ideali e reali;
saper mettere in relazione lo stato di aggregazione delle sostanze con il loro comportamento a diverse
temperature e pressioni
individuare e utilizzare le funzioni che descrivono lo stato termodinamico si un sistema;
analizzare i processi chimici di equilibrio sulla base di considerazioni termodinamiche e cinetiche.
estendere tali considerazioni per giungere alla determinazione delle condizioni di massima di un
processo chimico industriale.
Solo per classi diverse dalla prima
Solo in caso di risposta affermativa alla domanda precedente
3 Anche in collaborazione/sinergia con altri insegnamenti. Fare riferimento agli otto ambiti di competenze
chiave della Raccomandazione P.E. 18.12.2006: Comunicazione nella madrelingua; Comunicazione nelle
lingue straniere; Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia; Competenza
digitale; Imparare ad imparare; Competenze sociali e civiche; Spirito di iniziativa e imprenditorialità;
Consapevolezza ed espressione culturale.
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2.3. COMPETENZE E ABILITA’ VERRANNO PROMOSSE ATTRAVERSO LO STUDIO DEI
SEGUENTI CONTENUTI DISCIPLINARI:
CONTENUTI DISCIPLINARI:
GLI STATI FISICI DELLA MATERIA
Lo stato gassoso. Gas ideali. Le varie trasformazioni. Equazione di stato dei gas ideali.
Gas reali. Equazione di Van der Waals. Teoria cinetica. Liquefazione dei gas.
Lo stato liquido. Forze intermolecolari. Legame a idrogeno. Tensione di vapore saturo.
Tensione superficiale, tensioattivi.
Lo stato solido. Cristalli e reticoli cristallini. Lo stato metallico. Cenni alla struttura dei
semiconduttori.
CALORE, LAVORO E TRASFORMAZIONI
Lavoro PV: trasformazioni reversibili e irreversibili. Capacità termica a volume e a
pressione costante. Temperatura e sua interpretazione molecolare. Temperatura assoluta.
Sistema, ambiente, universo. Esperienza di Joule, lavoro adiabatico ed energia interna.
Calore ed equivalenza tra calore e lavoro.
I PRINCIPI DELLA TERMODINAMICA
Primo principio della termodinamica. Funzioni di stato e di percorso. Entalpia e valori
standard. Legge di Hess. Calcoli entalpici e diagrammi di entalpia. Applicazioni
termodinamiche.
Secondo principio della termodinamica nell'enunciato di Kelvin e in quello di Clausius.
Rendimento di una macchina termica. Ciclo di Carnot. Entropia. Rendimento di una
macchina termica: entropia come funzione di stato e trasformabilità del calore. Processi
spontanei in un sistema isolato.
Terzo principio della termodinamica. Entropia dei corpi materiali.
LA FUNZIONE DI GIBBS
Funzione di Gibbs e lavoro utile. La funzione di Gibbs come indicatore di equilibrio e di
spontaneità. Incidenza relativa dei fattori entalpico ed entropico nei sistemi chiusi.
Tempi
30 hr
10 hr
15hr
10 hr
3. ATTIVITA’ DI RECUPERO E SOSTEGNO
Anche in considerazione del limitato numero di studenti, si ritiene di poter condurre, se necessario, qualsiasi
attività di recupero e/o sostegno in itinere impiegando il monte-ore curricolare.
4. METODOLOGIE
La metodologia si basa essenzialmente su lezioni frontali, con l’esposizione delle nozioni da apprendere,
risoluzione di esercizi-guida in applicazione a tali conoscenze. Segue la proposta di risoluzione individuale
degli esercizi sia a scuola che nel lavoro domestico. Verrà dato rilievo alla trasversalità con il corso di
Tecnologie Chimiche Industriali.
5. RISORSE E STRUMENTI DIDATTICI
Ci si servirà del libro di testo (Pasquetto-Patrone” vol. 2° ed. Zanichelli), materiale grafico e cartaceo
elaborato e fornito dal docente.
6. CRITERI DI VALUTAZIONE E VERIFICHE
La valutazione dell’attività e dei contenuti svolti verterà su verifiche scritte e/o orali (almeno due per periodo),
in coerenza con i criteri di valutazione decisi dal Collegio dei Docenti e riportati nel P.O.F. di Istituto. Essa si
basa sul grado di conoscenze apprese e sulla capacità di risoluzione degli esercizi proposti.
La valutazione terrà conto del livello di partenza del singolo allievo, e il livello di sufficienza sarà raggiunto
dalla conoscenza mnemonica dei contenuti, da capacità linguistiche specifiche modeste, dalla capacità di
risoluzione solo di problemi tecnici semplici o, più complessi solo con la guida dell’insegnante.
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I voti potranno essere modificati in base alla regolarità dell’impegno, attenzione, progressione di
apprendimento, partecipazione attiva e costruttiva, puntualità nella consegna dei lavori assegnati.
Le verifiche in itinere serviranno, oltre che per una valutazione del singolo allievo, per saggiare le risposte
della classe ed eventualmente adottare interventi correttivi di recupero.
7. PROGETTI DEL POF A CUI l’INSEGNANTE E LA CLASSE PARTECIPANO CON ATTIVITA’
PARTICOLARI
Non ci sono progetti del POF di interesse specifico per la materia.
8. EVENTUALI PROGETTI INTER/PLURIDISCIPLINARI ATTIVATI O DA ATTIVARE NELLA CLASSE
Non sono programmati progetti di questo tipo
Venezia, 13 ottobre 2012
Il docente
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