“Enea Silvio Piccolomini” ISTITUTO STATALE D’ISTRUZIONE SUPERIORE Liceo Ginnasio “E.S. Piccolomini” (Siena) – Tel.0577/280787 Fax.0577/288008 Istituto d’Arte “Buoninsegna” (Siena) – Tel.0577/281223 Fax.0577/40321 Liceo della Formazione “S. Caterina da Siena” (Siena) – Tel.0577/44968 Fax.0577/280203 Liceo Linguistico “R. Lambruschini” (Montalcino) – Tel.0577/848131 Fax.0577/847229 A. S. 2012-2013 Liceo della Formazione PIANO DI LAVORO dell' INSEGNANTE D’Oria Marianna MATERIA Matematica CLASSE 5C Premessa deontologica: II piano nasce dal confronto fra i colleghi del medesimo dipartimento disciplinare; il confronto è teso a favorire una compiuta e condivisa consapevolezza teorica che deve supportare la piena libertà d'insegnamento del singolo docente, nella creativa ricerca di una puntuale e raffinata cura dei dettagli costitutivi l'atto della comunicazione educativa, nel contesto dato di ogni specifica classe. Principio guida: LA QUALITA’ è l'opposto della CASUALITA’ FINALITÀ E OBIETTIVI DIDATTICI DISCIPLINARI Come indicato dalle linee guida dei programmi ministeriali : “…l’insegnamento della matematica si esplicita in due diverse direzioni : 1) a “leggere, interpretare e matematizzare la realtà” 2) a simboleggiare ed a formalizzare, attraverso la costruzione di modelli interpretativi, i propri strumenti di lettura ; tali direzioni, però, confluiscono in un unico risultato : la formazione e la crescita dell’intelligenza dei giovani . Infatti lo studio della matematica : • promuove le facoltà sia intuitive sia logiche, • educa ai procedimenti euristici, ma anche ai processi di astrazione e di formazione dei concetti, • esercita a ragionare induttivamente e deduttivamente • sviluppa le attitudini sia analitiche sia sintetiche, determinando così nei giovani abitudine alla sobrietà e precisione del linguaggio, cura della coerenza argomentativa, gusto per la ricerca della verità . E’ proprio nella fase adolescenziale (biennio della scuola secondaria superiore) che l’insegnamento della matematica enuclea ed affina queste varie attività, caratterizzandole, ma nello stesso tempo fondendole in un unico processo culturale e formativo …” Come descritto da F. Arzarello in Abilità e conoscenze matematiche - Ciclo Secondario (Primo e secondo biennio) “…L’educazione matematica deve contribuire, insieme con tutte le altre discipline, alla formazione culturale del cittadino, in modo da consentirgli di partecipare alla vita sociale con consapevolezza e capacità critica. …” PREREQUISITI DELLA DISCIPLINA Competenze e conoscenze degli anni scolastici precedenti. SITUAZIONE DI PARTENZA DELLA CLASSE (relativamente alle conoscenze e alle competenze specifiche della disciplina insegnata, delle eventuali lacune riscontrate e indicazione di attività di recupero già avviate o programmate) Dai primi due mesi di scuola emerge un profilo abbastanza differenziato della classe, con una tendenza sostanzialmente positiva riguardo alle competenze; tuttavia si manifestano diversi casi di alunni con difficoltà e lacune significative. SCANSIONE DEL PROGRAMMA ( contenuti disciplinari) Obiettivi -Conoscenza teorica degli argomenti. -Uso corretto dei simboli matematici -Utilizzare un linguaggio specifico corretto -Essere in grado di eseguire uno studio completo di funzione. Contenuti Modulo 1-Funzioni reali di una variabile reale Funzioni elementari: Le funzioni razionali, irrazionali, goniometriche, logaritmiche, esponenziali, funzione segno, valore assoluto e parte intera di x. La funzione y =f(x) : La funzione inversa,la funzione inversa delle funzioni circolari. Funzioni composte. Grafici di semplici funzioni composte Modulo 2-Limiti di una funzione Limite infinito : asintoto verticale Limite finito di una funzione all’infinito: asintoto orizzontale Limite infinito di una funzione all’infinito Limite sinistro limite destro:limiti fondamentali Teoremi sui limiti Operazioni sui limiti:limiti finiti, Limiti infiniti e forme indeterminate Limite all’infinito di un polinomio Limiti all’infinito delle funzioni razionali Asintoti : asintoto verticale, orizzontale e obliquo Modulo 3-Funzioni continue Definizione di funzione continua , continuità a destra e a sinistra Alcune funzioni continue Punti di discontinuità:Discontinuità di prima, seconda e terza specie Limiti notevoli Continuità delle funzioni inverse Teoremi fondamentali delle funzioni continue Modulo 5- Teoria sulle derivate Definizione di derivata e suo significato geometrico:significato geometrico di rapporto incrementale,significato geometrico di derivata. Derivata destra e derivata sinistra. Continuità delle funzioni derivabili Derivata di alcune funzioni elementari:derivata della funzione costante,identica, senx, cosx, logaritmica, esponenziale. Regole di derivazione: derivata della somma ,del prodotto, del reciproco, del quoziente Derivata della funzione composta:derivata delle funzioni pari e dispari. Derivata delle funzioni inverse:derivata delle funzioni inverse delle funzioni circolari Funzioni derivata prima e derivate successive. Differenziale di una funzione: significato geometrico del differenziale. Modulo 6- Teoremi fondamentali del calcolo differenziale Massimi e minimi: significato geometrico del teorema 1. Teoremi di Rolle,di Cauchy,di Lagrange (senza dimostrazione):Significato geometrico del teorema di Rolle.Un’applicazione del teorema di Rolle.Significato geometrico del teorema di Lagrange.Funzioni crescenti Forme indeterminate.Teorema de L’Hôpital. Punti a tangenza orizzontale.Osservazioni sui massimi e minimi locali. Concavità e convessità,flessi. Studio dei punti di non derivabilità: punti angolosi, cuspidi,flessi a tangente verticale. Modulo 7-Grafici di funzioni. Studio grafico di una funzione:polinomi, funzini razionali,funzioni algebriche irrazionali,funzioni goniometriche,funzioni esponenziali ,funzioni logaritmiche. . STRUMENTI DIDATTICI (strumenti e sussidi che si intendono utilizzare per il raggiungimento degli obiettivi, sìa disciplinari che trasversali concordati dal Consiglio di classe) La frase “non esiste una via regale alla matematica” che Euclide rivolse a Tolomeo ci indica che fin dall’antichità ogni discente ha trovato difficoltà nell’affrontare ed apprendere tale materia ; la grande scommessa che ogni docente di matematica deve affrontare ogni anno sta nel ricercare nuove strategie e strumenti didattici che rendano sempre più efficace il processo di insegnamento/apprendimento . ARTICOLAZIONE DEL PROCESSO DI INSEGNAMENTO/APPRENDIMENTO 1) comprensione iniziale dell’oggetto da apprendere fase introduttiva : motivazione e percezione globale (descrizione dell’argomento nella sua globalità, inserendolo in un percorso didattico e, se possibile, in un percorso storico) analisi operativa ° verifica dei prerequisiti ° penetrazione attiva ( mediante : ricerca, discussione, consultazione, prove ) sintesi operativa (ricomposizione nell’unità delle parti analizzate) Sussidi (strumenti) utilizzati o da utilizzare : Software interattivo Ricerche in rete (INTERNET) Testi di storia della Matematica Libro di testo e/o altri testi Lavagna luminosa e non Tecniche usate : a) metodo a scoperta / lezione frontale b) ° test a scelta multipla o semplici dimostrazioni/giustificazioni ° ricerca delle soluzioni di un problema (problem solving) c) metodo induttivo / lezione dialogata Esito : porta ad uno stato di apprendimento autentico, ma non ancora consolidato al punto da garantire profondità e durata . 2) rinforzo o riflessione ° applicazioni ° esercitazioni sistematiche condotte sull’argomento appena acquisito ° esercizi di correzione, consolidamento, sviluppo Sussidi (strumenti) utilizzati o da utilizzare : Libro di testo e/o altri testi Lavagna luminosa e non Schede di lavoro Software interattivo Tecniche usate : ° esercizi guidati ° problem solving / lavoro di gruppo ° lezione dialogata ° riflessione parlata Esito : se ben condotto l’esercizio garantisce la familiarizzazione durevole con le nozioni apprese e l’acquisizione di automatismi adeguati 3) controllo cosciente e critico dell’appreso (feedback) ° controllo dell’avvenuto raggiungimento delle mete e degli obiettivi ° vivacizzazione della consapevolezza ° creazione di nuovi interessi sussidi (strumenti) utilizzati o da utilizzare : software interattivo lavagna luminosa e non libro di testo e/o altri testi schede di lavoro tecniche usate : ° test a scelta multipla e/o saggio breve ° esercitazioni (problem solving / lavoro di gruppo) ° problema “aperto” (se il contesto lo consente) : problem solving /lavoro di gruppo Esito : a) sul discente : b) sul docente : ° apprendimento ° conferma/revisione contenuti insegnamento ° conoscenze ° conferma/revisione strategie didattiche MODALITÀ DI VERIFICA E CRITERI DI VALUTAZIONE DELLE PROVE (indicazione degli strumenti e dei modi che si intendono utilizzare per acquisire gli elementi di valutazione) Si prevedono, sia per il primo periodo (quadrimestre) che per il secondo periodo almeno quattro valutazioni per verificare il grado di conoscenza dei vari nuclei tematici e le conseguenti capacità/abilità . Le verifiche scritte avranno indicati il punteggio assegnato, in modo che i ragazzi possano comprendere a pieno la valutazione. Strumenti di osservazione, verifica e valutazione • Lavoro di gruppo ( strumento di osservazione, di verifica, di valutazione ) • Prove scritte ( strumento di verifica, di valutazione ) • Interrogazione ( strumento di verifica, di valutazione ) • Esercitazione in classe ( strumento di osservazione, di verifica, di valutazione ) • Schede di lavoro assegnate ( strumento di osservazione, di verifica, di valutazione ) • Test a scelta multipla ( strumento di verifica, di valutazione ) • Compito a domanda aperta ( strumento di verifica, di valutazione ) VALUTAZIONE Parametri: • conoscenza dei contenuti: memorizzazione e comprensione. • capacità di analisi e sintesi: analisi di un problema e applicazione delle conoscenze acquisite per risolverlo. • capacità di operare collegamenti • capacità di rielaborazione critica. • capacità espositiva e proprietà di linguaggio I voti utilizzabili comprendono i numeri interi fra l'1 e il 10 e i mezzi dal 1 al 10. Viene valutata l'esecuzione dei compiti assegnati, secondo i seguenti criteri: − completezza, − precisione, − rispetto della consegna (istruzioni), − correttezza. VOTO DEFINIZIONE 10 (L'alunno conosce i contenuti in modo completo e approfondito. Sa effettuare autonomamente analisi e sintesi all'interno della disciplina e attuare collegamenti interdisciplinari. Elabora interpretazioni o risoluzioni personali. Mostra nell'esposizione un'accurata competenza linguistica.) 9 (L'alunno conosce i contenuti in modo completo. Sa effettuare analisi e sintesi all'interno della disciplina e attuare collegamenti interdisciplinari. Elabora interpretazioni o risoluzioni personali, se guidato. Usa un linguaggio corretto e specifico. ) 8 (L'alunno conosce i contenuti in modo rigoroso. Sa effettuare analisi e sintesi sia in relazione a problemi circoscritti sia all'interno dell'argomento. Il linguaggio è corretto e specifico.) 7 (L'alunno conosce i contenuti essenziali con sicurezza. Se guidato dall'insegnante sa effettuare un'analisi corretta in relazione a problemi circoscritti e attua collegamenti all'interno della disciplina effettuando semplici sintesi. Si esprime con un linguaggio complessivamente corretto e solo in parte specialistico.) 6 (L'alunno conosce i contenuti essenziali. Sa analizzare soltanto problemi circoscritti, senza giungere alla sintesi. Si esprime con un linguaggio essenzialmente corretto, ma generico e non specialistico.) 5 (L'alunno conosce i contenuti in modo incompleto, alternando risposte incerte ad altre sbagliate. Sa compiere un'analisi in relazione ad argomenti circoscritti solamente se guidato dall'insegnante. Il linguaggio è impreciso e inappropriato. ) 4 (L'alunno non conosce i contenuti essenziali o già ripetutamente chiesti e ribaditi nel corso di precedenti verifiche. Non è in grado di compiere una semplice analisi nemmeno di singoli problemi o commette gravi errori. L'esposizione è inadeguata.) 3 (L'alunno risulta incapace di rispondere su qualsiasi argomento.) 2-1 (Si assegna la valutazione minima nel caso di impreparazione dichiarata dallo studente o accertata dall’insegnante.) CRITERI DI VALUTAZIONE FINALE La valutazione sommativa al termine di ogni periodo prenderà in considerazione i risultati ottenuti delle diverse tipologie e complessità di prestazione richieste dalle stesse; terrà conto inoltre delle capacità e dell'impegno di ogni allievo. Si cercherà di utilizzare criteri di valutazione trasparenti, comunicandoli agli alunni prima dello svolgimento di ciascuna verifica, comunicando e motivando altresì l’esito della stessa. METODOLOGIA (modalità di conduzione delle lezioni e delle esercitazioni) 1. PRINCIPI GUIDA che si intendono rispettare nel processo di insegnamento/apprendimento significatività per matrice cognitiva, nella presentazione del "nuovo elemento di conoscenza" motivazione da dissonanza, nel prospettare l'opportunità di passare al nuovo si si si direzione coerente, nel presentare le tappe dell'unità di apprendimento continuità sistematica, nel concludere la proposta senza passare ad “altro nuovo non collegato” si si - ricorsività di complessità crescente, nell'arricchire di elementi il nucleo concettuale originario integrazione pluridisciplinare, nello stimolare possibili apporti di altre conoscenze disciplinari 2. PLURALITÀ' BILANCIATA delle situazioni di insegnamento/apprendimento che si proporranno, sul piano della relazione educativa (con eventuali riferimenti a teorie pedagogiche, testi trasferibilità linguistica, nel presentare-esporre le questioni poste in altri linguaggi ed autori) d i r e z i o n e usata come strategia principale, nelle lezioni frontali. t u t o r a g g i o usata quotidianamente nell’esercizio guidato a u t o n o m i a eventuale formulazione di problemi che permettano la ricerca di soluzioni autonome e creative da parte degli alunni 3. L'AZIONE INTELLETTUALE che si intende richiedere agli studenti in variate e alternate situazioni da progettare : d i c h i a r a t i v a nell’apprendimento di definizioni, enunciati e dimostrazioni. p r o c e d u r a l e nella risoluzione di esercizi. problem solving (equazioni e le disequazioni come strumento risolutivo di problemi significativi legati a situazioni reali ) riflessione consapevole da parte dell'a llievo, sul processo mentale che s t a s v i l u p p a n d o in ogni momento INTERVENTI DIDATTICI SPECIFICI DI RECUPERO E SOSTEGNO Per sostenere i ragazzi in difficoltà è di fondamentale importanza attuare interventi di recupero in itinere (ogniqualvolta se ne presenti la necessità: sia dopo l'esecuzione di verifiche formative e/o sommative, sia durante il normale svolgimento delle lezioni) Il recupero in itinere è un intervento di sostegno e riallineamento che si svolge durante le normali attività didattiche curriculari in modo costante e puntuale ed è finalizzato allo sviluppo di competenze metodologiche e/o disciplinari che si fossero rivelate deficitarie. A tale attività è destinato fino al 20% del monte-ore curricolare. Durante tale attività di recupero si possono proporre secondo le seguenti strategie: - riesporre, in forma diversa da quella presentata in precedenza, concetti e/o argomenti; - utilizzare elementi iconici (schemi, tabelle e grafici); - proporre esercizi tipo da risolvere inizialmente con la guida dell'insegnante e poi in modo sempre più autonomo; - assegnare : esercizi che stimolino l'interesse, ulteriori esercizi sugli argomenti non compresi; - proporre lavori di gruppo da svolgere sotto la guida dell'insegnante; DATA 30/12/2012 FIRMA Marianna D’Oria Docente Marianna D’Oria Classe 5C MATERIA Fisica Sez. Liceo della Formazione Premessa deontologica: II Piano nasce dal confronto fra i colleghi del medesimo dipartimento disciplinare; il confronto è teso a favorire una compiuta e condivisa consapevolezza teorica, che deve supportare la piena libertà d'insegnamento del singolo docente, nella creativa ricerca di una puntuale e raffinata cura dei dettagli costitutivi l'atto della comunicazione educativa, nel contesto dato di ogni specifica classe. 1. FINALITÀ La fisica si occupa della comprensione razionale di alcuni fenomeni che avvengono in natura, applicando come strumento di indagine "il metodo sperimentale", utilizzato razionalmente per la prima volta da Galileo, come filosofia metodologica. Esso consiste nella combinazione del ragionamento con l'osservazione e la sperimentazione di un dato fenomeno, con opportuni dispositivi, cercando di separare i fatti essenziali da quelli di disturbo. Un corso di Fisica si prefigge di: a) ampliare ulteriormente la conoscenza dei fenomeni della natura, scoprire come la natura si comporta e perché si comporta in quel modo; b) di far conoscere e di far comprendere il significato delle grandezze fisiche più importanti e delle loro unità di misura; c) fornire le relazioni fondamentali esistenti tra le varie grandezze (leggi della fisica), facilitando, così , un loro utilizzo pratico. Mentre il primo punto porta ad un arricchimento generale della cultura dell'allievo, il secondo ed il terzo forniscono gli elementi essenziali della preparazione tecnica di base. Infine, mette in evidenza l'aspetto che la Fisica, in particolare, e la scienza in generale non sono, e probabilmente non lo saranno mai, un'impresa compiuta e che pertanto teorie che oggi sembrano coerenti, potranno essere messe in crisi da scoperte successive di nuovi fenomeni. 2. OBIETTIVI DIDATTICI DISCIPLINARI Conoscenze - Conoscere la teoria riguardante i contenuti proposti. - saper formulare con parole proprie una definizione; - saper esporre dimostrazioni di proprietà e teoremi; - saper classificare; - saper interpretare correttamente il testo di un problema; - utilizzare correttamente la calcolatrice e i pacchetti applicativi informatici; Competenze - utilizzare consapevolmente tecniche e procedure di calcolo; - matematizzare situazioni problematiche e risolverle; -essere in grado di seguire autonomamente procedimenti noti, applicandoli in modo corretto anche a problemi nuovi; -saper riconoscere, tra le varie proposte, la strategia risolutiva più conveniente. Capacità - individuare correttamente gli elementi costitutivi di un problema cogliendone le relazioni reciproche; - aver assimilato il metodo deduttivo; - aver compreso il valore strumentale della Fisica per lo studio delle altre Scienze; - aver rilevato il valore di procedimenti induttivi e la loro portata nella risoluzione di problemi e nella previsione di fenomeni. - saper elaborare la strategia risolutiva più conveniente. 3. PREREQUISITI DELLA DISCIPLINA Conoscenze e competenze di matematica della Scuola Media Superiore. 4. SITUAZIONE DI PARTENZA DELLA CLASSE (relativamente alle conoscenze e alle competenze specifiche della disciplina insegnata, delle eventuali lacune riscontrate e indicazione di attività di recupero già avviate o programmate) Dai primi due mesi di scuola emerge un profilo abbastanza differenziato della classe, con una tendenza sostanzialmente positiva riguardo alle competenze; tuttavia si manifestano alcuni casi di alunni con difficoltà e lacune significative peggiortate dallo scarso interessese a partecipare al dialogo educativo. 5. SCANSIONE DEL PROGRAMMA CARICA ELETTRICA. LEGGE DI COULOMB Corpi elettrizzati e loro interazioni; elettrizzazione per strofinio, contatto, induzione. Isolanti e conduttori. Elettroscopio. Interpretazione dei fenomeni di elettrizzazione. Polarizzazione del dielettrico. Principio di conservazione della carica elettrica. Legge di Coulomb nel vuoto e nei dielettrici. Distribuzione delle cariche sulla superficie dei conduttori in equilibrio elettrostatico. IL CAMPO ELETTROSTATICO Il concetto di campo elettrico. Il vettore campo elettrico. Rappresentazione del campo tramite le linee di forza. Il campo elettrostatico di una carica puntiforme. Principio di sovrapposizione. Campo generato da due cariche puntiformi. Il flusso del campo elettrico. Teorema di Gauss e relative applicazioni: distribuzione delle cariche sulla superficie di un conduttore in equilibrio elettrostatico, campo di una lastra carica, campo di un condensatore, campo di una sfera conduttrice carica, campo di una sfera uniformemente carica. Energia potenziale elettrica. Potenziale elettrico. Campo e potenziale di un conduttore in equilibrio elettrostatico. Teorema di Coulomb. Potere dispersivo delle punte. Capacità di un conduttore. Condensatori. Collegamento di condensatori in serie e in parallelo. Lavoro di carica di un condensatore. Energia del campo elettrico. LA CONDUZIONE NEI SOLIDI La corrente elettrica nei conduttori metallici. Leggi di Ohm. Forza elettromotrice. Circuiti elettrici puramente resistivi. Collegamento di resistenze in serie e in parallelo. Strumenti di misura. Resistori. Lavoro e potenza della corrente. Effetto Joule. IL CAMPO MAGNETICO I magneti e le loro interazioni. Il campo magnetico. Esperimento di Oersted. Il campo magnetico delle correnti e l'interazione corrente-magnete. Il vettore B. Legge di Ampère relativa all'interazione corrente-corrente. Induzione magnetica di alcuni circuiti percorsi da corrente: filo rettilineo (legge di Biot-Savart), solenoide. Teorema della circuitazione di Ampère e sua applicazione al calcolo di B generato da un solenoide. Il flusso dell'induzione magnetica. Momento torcente di un campo magnetico su una spira percorsa da corrente e relative applicazioni: amperometro a bobina mobile e motore elettrico a corrente continua. MOTO DI CARICHE ELETTRICHE IN UN CAMPO ELETTRICO E MAGNETICO Moto di una carica in un campo elettrico uniforme. Cenni sull’esperimento di Millikan. Forza di Lorentz. Moto di una carica in un campo magnetico uniforme. 6. STRUMENTI DIDATTICI (strumenti e sussidi che si intendono utilizzare per il raggiungimento degli obiettivi, sìa disciplinari che trasversali concordati dal C. di Cl.) La grande scommessa che ogni docente di fisica deve affrontare ogni anno sta nel ricercare nuove strategie e strumenti didattici che rendano sempre più efficace il processo di insegnamento/apprendimento . Gli strumenti che si possono utilizzare per guidare i ragazzi a raggiungere gli obiettivi cognitivi e formativi nonché per il recupero in itinere, sono: - il libro di testo - appunti del docente; - la calcolatrice tascabile; - gli strumenti da disegno e/o la carta millimetrata; - i gessi colorati; - le videocassette; - la LIM ARTICOLAZIONE DEL PROCESSO DI INSEGNAMENTO/APPRENDIMENTO 1) comprensione iniziale dell’oggetto da apprendere fase introduttiva : motivazione e percezione globale (descrizione dell’argomento nella sua globalità, inserendolo in un percorso didattico e, se possibile, in un percorso storico) analisi operativa ° verifica dei prerequisiti ° penetrazione attiva ( mediante : ricerca, discussione, consultazione, prove ) sintesi operativa (ricomposizione nell’unità delle parti analizzate) Sussidi (strumenti) utilizzati o da utilizzare : Software interattivo Ricerche in rete (INTERNET) Testi di storia della Matematica Libro di testo e/o altri testi Lavagna luminosa e non Tecniche usate : a) metodo a scoperta / lezione frontale b) ° test a scelta multipla o semplici dimostrazioni/giustificazioni ° ricerca delle soluzioni di un problema (problem solving) c) metodo induttivo / lezione dialogata Esito : porta ad uno stato di apprendimento autentico, ma non ancora consolidato al punto da garantire profondità e durata . 2) rinforzo o riflessione ° applicazioni ° esercitazioni sistematiche condotte sull’argomento appena acquisito ° esercizi di correzione, consolidamento, sviluppo Sussidi (strumenti) utilizzati o da utilizzare : Libro di testo e/o altri testi Lavagna luminosa e non Schede di lavoro Software interattivo Tecniche usate : ° esercizi guidati ° problem solving / lavoro di gruppo ° lezione dialogata ° riflessione parlata Esito : se ben condotto l’esercizio garantisce la familiarizzazione durevole con le nozioni apprese e l’acquisizione di automatismi adeguati 3) controllo cosciente e critico dell’appreso (feedback) ° controllo dell’avvenuto raggiungimento delle mete e degli obiettivi ° vivacizzazione della consapevolezza ° creazione di nuovi interessi sussidi (strumenti) utilizzati o da utilizzare : software interattivo lavagna luminosa e non libro di testo e/o altri testi schede di lavoro tecniche usate : ° test a scelta multipla e/o saggio breve ° esercitazioni (problem solving / lavoro di gruppo) ° problema “aperto” (se il contesto lo consente) : problem solving /lavoro di gruppo Esito : a) sul discente : b) sul docente : ° apprendimento ° conferma/revisione contenuti insegnamento ° conoscenze ° conferma/revisione strategie didattiche 7. MODALITÀ DI VERIFICA E CRITERI DI VALUTAZIONE DELLE PROVE Si prevedono, sia per il primo periodo (quadrimestre) che per il secondo periodo almeno quattro valutazioni (scritte e/o orali) per verificare il grado di conoscenza dei vari nuclei tematici e le conseguenti capacità/abilità . Le verifiche scritte avranno indicati il punteggio assegnato, in modo che i ragazzi possano comprendere a pieno la valutazione. Strumenti di osservazione, verifica e valutazione • Lavoro di gruppo ( strumento di osservazione, di verifica, di valutazione ) • Prove scritte ( strumento di verifica, di valutazione ) • Interrogazione ( strumento di verifica, di valutazione ) • Esercitazione in classe ( strumento di osservazione, di verifica, di valutazione ) • Schede di lavoro assegnate ( strumento di osservazione, di verifica, di valutazione ) • Test a scelta multipla ( strumento di verifica, di valutazione ) • Compito a domanda aperta ( strumento di verifica, di valutazione ) VALUTAZIONE Parametri: • conoscenza dei contenuti: memorizzazione e comprensione. • capacità di analisi e sintesi: analisi di un problema e applicazione delle conoscenze acquisite per risolverlo. • capacità di operare collegamenti • capacità di rielaborazione critica. • capacità espositiva e proprietà di linguaggio I voti utilizzabili comprendono i numeri interi fra l'1 e il 10 e i mezzi dal 1 al 10. Viene valutata anche l'esecuzione dei compiti assegnati, secondo i seguenti criteri: − completezza, − precisione, − rispetto della consegna (istruzioni), − correttezza. VOTO DEFINIZIONE 10 (L'alunno conosce i contenuti in modo completo e approfondito. Sa effettuare autonomamente analisi e sintesi all'interno della disciplina e attuare collegamenti interdisciplinari. Elabora interpretazioni o risoluzioni personali. Mostra nell'esposizione un'accurata competenza linguistica.) 9 (L'alunno conosce i contenuti in modo completo. Sa effettuare analisi e sintesi all'interno della disciplina e attuare collegamenti interdisciplinari. Elabora interpretazioni o risoluzioni personali, se guidato. Usa un linguaggio corretto e specifico. ) 8 (L'alunno conosce i contenuti in modo rigoroso. Sa effettuare analisi e sintesi sia in relazione a problemi circoscritti sia all'interno dell'argomento. Il linguaggio è corretto e specifico.) 7 (L'alunno conosce i contenuti essenziali con sicurezza. Se guidato dall'insegnante sa effettuare un'analisi corretta in relazione a problemi circoscritti e attua collegamenti all'interno della disciplina effettuando semplici sintesi. Si esprime con un linguaggio complessivamente corretto e solo in parte specialistico.) 6 (L'alunno conosce i contenuti essenziali. Sa analizzare soltanto problemi circoscritti, senza giungere alla sintesi. Si esprime con un linguaggio essenzialmente corretto, ma generico e non specialistico.) 5 (L'alunno conosce i contenuti in modo incompleto, alternando risposte incerte ad altre sbagliate. Sa compiere un'analisi in relazione ad argomenti circoscritti solamente se guidato dall'insegnante. Il linguaggio è impreciso e inappropriato. ) 4 (L'alunno non conosce i contenuti essenziali o già ripetutamente chiesti e ribaditi nel corso di precedenti verifiche. Non è in grado di compiere una semplice analisi nemmeno di singoli problemi o commette gravi errori. L'esposizione è inadeguata.) 3 (L'alunno risulta incapace di rispondere su qualsiasi argomento.) 2-1 (Si assegna la valutazione minima nel caso di impreparazione dichiarata dallo studente o accertata dall’insegnante.) 8. CRITERI DI VALUTAZIONE FINALE La valutazione sommativa al termine di ogni periodo prenderà in considerazione i risultati ottenuti delle diverse tipologie e complessità di prestazione richieste dalle stesse; terrà conto inoltre delle capacità e dell'impegno di ogni allievo. Si cercherà di utilizzare criteri di valutazione trasparenti, comunicandoli agli alunni prima dello svolgimento di ciascuna verifica, comunicando e motivando altresì l’esito della stessa. 9. RACCORDI PLURIDISCIPLINARI E ATTIVITÀ' INTEGRATIVE (si fa riferimento a quanto indicato nella programmazione di materia e del Consiglio di classe con le seguenti eventuali integrazioni) 10. RACCORDO BIENNIO -TRIENNIO : ove necessario (si fa riferimento a quanto indicato nella programmazione di materia con le seguenti eventuali integrazioni) 11. METODOLOGIA per l’APPRENDIMENTO DI COMPETENZE (modalità di conduzione delle lezioni e delle esercitazioni, per un apprendimento consapevole) 11.1. PRINCIPI GUIDA che si intendono rispettare nel processo di insegnamento/apprendimento X a) significatività per matrice cognitiva, nella presentazione del "nuovo elemento di conoscenza" b) motivazione da dissonanza, nuovo_________________ nel prospettare e) direzione coerente, nel presentare apprendimento___________________________ l'opportunità le tappe di passare X X dell'unità d) continuità sistematica, nel concludere la proposta senza passare ad “altro nuovo non collegato” X X e) ricorsività di complessità crescente, nell'arricchire di elementi il nucleo concettuale originario X f) integrazione pluridisciplinare, nello stimolare possibili apporti di altre conoscenze disciplinari X al di g) trasferibilità linguistica, nel presentare-esporre le questioni poste in altri-nuovi linguaggi 11.2. PLURALITÀ' BILANCIATA delle situazioni di insegnamento/apprendimento che si proporranno, sul piano della relazione educativa: (con eventuali riferimenti a teorie pedagogiche, testi ed autori) a) direzione, per: l’alternanza della situazione di ruolo nella comunicazione con l'allievo, che consiste nelle seguenti modalità: tipo riassuntivo (che prevede anche la correzione puntuale dei compiti assegnati), esposizione, discussione, riepilogo, indicazioni per lo studio individuale. L'alternanza delle situazioni sopra indicate produce attenzione da parte dell'allievo anche attraverso la diversificazione qualitativa e temporale dell'intervento educativo. b) tutoraggio, per: le esercitazioni guidate, lo svolgimento del lavoro di gruppo per la risoluzione di problemi attraverso i quali si giunge all'acquisizione di conoscenze e/o abilità nuove, nonché all'applicazione e al consolidamento di quelle acquisite; c) autonomia, per: lo svolgimento di esercizi di autovalutazione, acquisizione di un metodo di studio, attività di brain storming; d) alternanza dei ruoli comunicativi, per: didattica cooperativa nella lezione partecipata e nel lavoro di gruppo. 11.3. L'AZIONE INTELLETTUALE che si intende richiedere agli studenti in variate e alternate situazioni da progettare : a) dichiarativa, nella: verifica scritta e orale soprattutto in relazione al conseguimento degli obiettivi minimi b) procedurale, nella : impostazione di problemi e nella risoluzione di esercizi c) problem solving, nella: risoluzione di problemi e nella loro creazione d) attività euristica , argomentativa e di creazione artistica, nella: modalità di presentazione e rielaborazione personale e) riflessione consapevole (dimensione metacognitiva) da parte dell'allievo, sul processo mentale che sta sviluppando, nella: capacità di stabilire collegamenti anche interdisciplinari e di auto valutarsi 12. INTERVENTI DIDATTICI SPECIFICI DI RECUPERO-SOSTEGNO-SVILUPPO Per sostenere i ragazzi in difficoltà è di fondamentale importanza attuare interventi di recupero in itinere (ogniqualvolta se ne presenti la necessità: sia dopo l'esecuzione di verifiche formative e/o sommative, sia durante il normale svolgimento delle lezioni) Il recupero in itinere è un intervento di sostegno e riallineamento che si svolge durante le normali attività didattiche curriculari in modo costante e puntuale ed è finalizzato allo sviluppo di competenze metodologiche e/o disciplinari che si fossero rivelate deficitarie. A tale attività è destinato fino al 20% del monte-ore curricolare. Durante tale attività di recupero si possono proporre secondo le seguenti strategie: - riesporre, in forma diversa da quella presentata in precedenza, concetti e/o argomenti; - utilizzare elementi iconici (schemi, tabelle e grafici); - proporre esercizi tipo da risolvere inizialmente con la guida dell'insegnante e poi in modo sempre più autonomo; - assegnare : esercizi che stimolino l'interesse, ulteriori esercizi sugli argomenti non compresi; - proporre lavori di gruppo da svolgere sotto la guida dell'insegnante. Siena, 30/ 12 / 2012 Marianna D’Oria