Programma
Anonimo Inglese del XVI secolo
Greensleeves
Nicholas Vallet (ca. 1583 – ca. 1642)
Battaille
Robert Johnson (1583 -1634)
The Prince's Almaine
Francesco Canova da Milano (1497 - 1543)
Fantasia 84
John Dowland (1563- 1626)
Sir John Smith Almaine
Note al Programma
Greensleeves
Greensleeves è un brano inglese risalente probabilmente alla metà del secolo
XVI. Una leggenda, forse infondata, narra che a comporre il brano fosse Re
Enrico VIII d'Inghilterra che avrebbe dedicato il pezzo alla sua futura consorte
Anna Bolena. Chiunque sia stato l'autore del brano, sappiamo con certezza
che, nel corso del tardo Cinquecento e del primo Seicento, numerosi
compositori sia inglesi che continentali scrissero variazioni su questo tema che
era diventato popolarissimo. Non ci meraviglia di conseguenza scoprire che ne
The merry wives of Windsor di Shakespeare un personaggio (la Signora Ford)
cita per ben due volte il brano "Green Sleeves". La versione per liuto eseguita
nel concerto odierno, anonima, è tratta da una fonte manoscritta inglese.
Battaille
Il liutista e compositore Nicholas Vallet, pur francese di nascita, trascorse gran
parte della propria vita ad Amsterdam dove fu attivo come insegnante di liuto
e di musica presso le più prestigiose famiglie della ricca borghesia mercantile
olandese. Il brano eseguito nel concerto è formalmente una Battaglia, ossi
pezzo di impronta la cui musica rievoca e ricorda i suoni e le atmosfere che si
potevano udire su un vero campo di battaglia del periodo, con fanfare, temi di
marcia e formule sonore di stampo militare.
The Prince's Almaine
Il liutista e compositore inglese Robert Johnson fu un figlio d'arte: suo padre
John era stato infatti liutista alla corte delle regina Elisabetta I d'Inghilterra.
Alla morte del padre, Robert gli successe in quella posizione per diventare poi
"composer for the lute and voices" alla corte di re Carlo I.
Compositore, come detto, di musica per liuto, Robert eccelse anche nell'arte
della scrittura per liuto e voce. In questo campo sono particolarmente degne di
nota le "arie" che Robert musicò su testi tratti da commedie di Shakespeare e
che vennero eseguite sulla scena del Globe Theatre di Londra alla presenza
dello stesso Shakespeare.
Fantasia 84
Francesco Canova detto “da Milano” fu il maggior rappresentante della scuola
liutistica italiana del Cinquecento. Fine contrappuntista e superbo esecutore al
liuto, ancor giovane lasciò la natia Lombardia per trasferirsi a Roma, ove
divenne liutista presso la "corti" dei Papa Leone X, Adriano VI e Clemente
VII. Tanta era l'ammirazione che i contemporanei provavano per le doti di
esecutore e di compositore di Francesco, che i contemporanei lo
soprannominarono il "divino", un appellativo che in passato era stato concesso
al solo Michelangelo.
Sir John Smith Almaine
L'inglese John Dowland è stato il maggior rappresentante della scuola liutistica
inglese del periodo elisabettiano. Compositore di straordinaria fantasia ed
esecutore di superiori qualità interpretative, Dowland ebbe una vita molto
irrequieta: trascorse infatti lunghi periodi lontano dal suolo inglese - si ricorda
di lui (ad esempio) un proficuo lasso di tempo trascorso alla corte di Re
Cristiano IV di Danimarca. Quanto alta fosse la considerazione in cui l'operato
di Dowland venisse tenuto è testimoniato dal fatto che i suoi compensi
professionali erano di gran lunga i più alti di tutta la corte. Il brano eseguito nel
concerto - una Almaine - evidenzia con lampante chiarezza tutta la maestria
dowlandiana nel trattamento della scrittura liutistica tipica del proprio periodo.
Gianluca Lastraioli
Testi a cura di Miryam Scotto di Santolo