SEDE PROVINCIALE DI ENNA “ New Man, l’eroe che ho in me ” Laboratorio teatrale finalizzato al potenziamento della creatività tramite strumenti drammaturgici e multimediali Descrizione del contesto di intervento Il quadro normativo nel quale si colloca la presente proposta è quello della Legge 328/2000 “Legge Quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali” che ha posto alla sua base l’obiettivo dello sviluppo di un sistema diffuso di servizi integrati che possano rispondere, in una logica di rete e di programmazione coordinata e unitaria, alle problematiche poste dai nuovi bisogni sociali nonché la Legge 104/1992 "Legge-quadro per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate." Il riferimento normativo interno è la Circ. n. 61 del 23 dicembre 2011- Titolo IV art 45 – nella quale la proposta si colloca, quale iniziativa di sostegno per il reinserimento nella vita di relazione mirata a promuovere l’integrazione, la partecipazione sociale, la socialità. Finalità è quella di fornire all’assicurato un impegno in un ambiente non competitivo volto a favorire la partecipazione alle diverse situazioni culturali e socializzanti presenti nel territorio per favorire il recupero del benessere psico-fisico e la libera espressione della creatività. Motivazioni dell’intervento e finalità generali L’attivazione di un laboratorio teatrale, destinato a soggetti che hanno subito un infortunio sul lavoro o sono affetti da malattia professionale, nasce con l’intento di voler favorire nell’assicurato una maggiore consapevolezza e accettazione della propria disabilità e della nuova condizione di vita, agevolando l’acquisizione di atteggiamenti positivi che aumentino il livello di fiducia in se stessi. La realizzazione di un’ opera sperimentale attraverso il teatro di narrazione e con il supporto di mezzi e tecniche proprie del cinema e della fotografia, vuole consentire all’assistito di guardarsi dall’esterno con “occhi nuovi”, di accettarsi e rinnovarsi nel rapporto con se stesso e con gli altri, arricchendo con mezzi comunicativi e con competenze espressive, fino al quel momento estranei e lontani dalla quotidianità, le risorse emozionali ed immaginative. Innanzitutto, l’interpretazione di un ruolo in scena può consentire di esperire delle parti di sé non quotidiane che ci si rifiuta di conoscere in prima persona, ma che possono essere vissute attraverso la dimensione sicura del “personaggio” che consente di sospendere temporaneamente le conseguenze delle proprie azioni pur consentendo di ascoltare i vissuti che il “rappresentare” può generare. Il teatro diviene, in tal modo, un gioco di ruoli e di sensazioni che, attraverso l’interpretazione di storie reali, consente di esplorarsi e conoscersi. In questo senso il teatro assolve alla funzione catartica, accogliendo parti rifiutate della propria storia o di se stessi che possono essere rimesse in scena nella finzione e reincastrate nel proprio mondo interno. Dopo aver creato un luogo protetto di rappresentazione delle parti più intime di sé una persona può scoprire e ristrutturare la propria esperienza vissuta attraverso il personaggio, lasciando cadere le maschere e accedendo alla propria nuova situazione di vita acquisita dopo il trauma. Inoltre, il contesto protetto del palco permette di imparare nuove reazioni cognitive e comportamentali sperimentando un altro “sé” in situazioni temute che possono essere affrontate, attraverso la drammatizzazione, seguendo percorsi graduali di desensibilizzazione in grado di insegnare a comprendere le proprie reazioni disfunzionali e di allenare, nella finzione scenica, nuove risposte psicofisiche adattive e efficienti. Sinergie e partner I partner del progetto individuati per la realizzazione del laboratorio teatrale sono: Il Comune di Leonforte che ha messo a disposizione il sito istituzionale per la ricerca di una associazione teatrale disponibile alla collaborazione. Metterà inoltre a disposizione i locali per la rappresentazione finale dello spettacolo teatrale con la sala Cine-Evolution di Leonforte e si impegna a dare visibilità all’iniziativa tramite stampa e media locali anche in coincidenza della 36esima edizione del Premio Letterario Città di Leonforte che prevede una sezione dedicata al teatro L’ Associazione Culturale “Nuova Compagnia Teatrale il Canovaccio” che mette a disposizione le risorse umane per la stesura dell’inedito testo teatrale costruito su storie vere ed esperienze degli assicurati individuati a prendere parte al progetto. Gli stessi attori si occuperanno delle riprese video o registrazioni audio, nonché dell’organizzazione dello spettacolo finale Il DAMT (Accademia Arte Musica Teatro con sede a Leonforte) che mette a disposizione i locali per la realizzazione degli incontri laboratoriali Il Comune di Enna che mette a disposizione i locali per la seconda rappresentazione finale dello spettacolo con la sala teatro Garibaldi di Enna Target di riferimento/ soggetti destinatari Il progetto è destinato a un numero compreso tra 10 e 15 infortunati sul lavoro, tecnopatici e loro familiari della sede di Enna, individuati dalla dr.ssa Irene Varveri – funzionario socio educativo della sede – ed accolti favorevolmente in sede di equipe multidisciplinare Obiettivi Il progetto si propone di promuovere per gli invalidi Inail: il miglioramento dell’ integrazione e partecipazione sociale; l’uso del tempo libero; il miglioramento del benessere bio.psico.sociale; un impegno in un ambiente non competitivo ed un impegno in attività adeguate alle abilità soprattutto per gli assicurati con maggiore difficoltà di risocializzazione. Obiettivi specifici - Vivere una immagine positiva e realistica di sé Raccontare e descrivere le proprie emozioni e aumentare la capacità di osservazione e di analisi in relazione al proprio vissuto Riscoprire la propria capacità emozionale e la ricchezza della diversità Riacquistare la propria individualità e direzionarla verso l’affermazione di sé Attività ed azioni L’iniziativa progettuale del laboratorio teatrale, prevede un ciclo di 25 incontri di due ore ciascuno, due volta a settimana, a partire dall’ 23 marzo 2016, per la durata di circa tre mesi presso i locali del Damt di Leonforte, idonei all’attività, a norma, accessibili e messi a disposizione senza oneri a carico dell’Istituto. Il laboratorio sarà articolato in più fasi: Fase 1: Maieutica teatrale. Conoscenza degli assistiti e della loro storia per mezzo di tecniche di laboratorio teatrale che mirano all’accettazione di se e del proprio vissuto. Tramite brain storming e role play, si permetterà all’assistito di acquisire maggiore sicurezza nell’affrontare la quotidianità. Raccontarsi gli consentirà un analisi del cambiamento fisico e motorio avvenuto a seguito dell’incidente che lo ha visto protagonista; i giochi di ruolo gli sveleranno la percezione che gli altri hanno di se e metteranno a nudo ansie e paure nel rapportarsi con il nuovo nella nuova condizione. Questa fase verrà documentata costantemente tramite registrazioni audio-video e reportage fotografico. Fase 2: Stesura del testo. Elaborazione di un testo teatrale in collaborazione dell’assistito stesso e con l’ausilio del materiale audio-video raccolto; l’estraneazione dal proprio vissuto permetterà una analisi obiettiva della propria condizione, favorendo la nascita di nuovi meccanismi che aiuteranno a convivere meglio con la condizione di disabilità. Fase 3: Approntamento e allestimento dello spettacolo. Le storie e le parole degli assistiti prenderanno forma nuova e offriranno nuovi punti di vista e di riflessione, col supporto dei video e delle foto raccolte e opportunamente rielaborate. Le parole e le emozioni rivivranno per mezzo di terzi (attori) e degli stessi protagonisti. Le prove saranno veri e propri momenti di crescita in quanto metteranno in continua discussione il vissuto e quindi l’individualità. L’incidente, apparente protagonista della loro vita, diventerà evento e lascerà spazio al SE, nuovo ed unico protagonista. Fase 4: Raccontare la propria storia ad un pubblico sconosciuto sarà un momento per mettersi in gioco, ascoltarsi e accettarsi. Offrire agli altri la testimonianza della propria condizione mira a lasciare la consapevolezza che la vita rinasce col rinnovamento dei propri obiettivi e delle proprie certezze. La messa in scena avverrà alla sala teatro Cine Evolution di Leonforte e al Teatro Garibaldi di Enna. Figure professionali coinvolte Per l’INAIL di Enna: il Funzionario socio educativo dr.ssa Irene Varveri e l’equipe multisciplinare di I livello; Per il Comune di Leonforte il dirigente dell’Ufficio Cultura: dr. Paolo Dottore Per il Comune di Enna il direttore artistico del Teatro Comunale Garibaldi: dr. Mario Incudine Per il DAMT: il responsabile della sede di Leonforte dr. Giuseppe D’Angelo Per l’Associazione Culturale “Nuova Compagnia Teatrale Il Canovaccio il direttore artistico: Sandro Rossino dr. Fasi e tempi di realizzazione stipula protocollo di intesa: dopo approvazione progetto; realizzazione di 25 incontri con rappresentazione gratuita al pubblico a fine settembre 2016 monitoraggio a valutazione: mensile Tempistica per il monitoraggio Il monitoraggio verrà effettuato attraverso la registrazione delle presenze agli incontri laboratoriali dei soggetti con disabilità Responsabile dell’intervento Funzionario socio-educativo di sede: dr.ssa Irene Varveri