Gentilissimo Dottor Dottor Galeazzi, sono Salvatore Carloni e ho ricevuto un vostro articolo dal titolo: "Il diavolo “pratica” lo yoga ? E' al link: http://vaticaninsider.lastampa.it/homepage/news/dettaglioarticolo/articolo/diavolo-devil-diablo-amorth-yoga-10271/# Qui si dice che «Lo yoga è opera del diavolo» secondo le parole del sacerdote paolino don Gabriele Amorth. Forse don Amorth non sa che le Edizioni Paoline pubblicarono nel 1960 un volume del benedettino J. M. Dechanet dal titolo: "Yoga per cristiani" in cui viene chiarificata la distinzione tra pratica yoga e credo induista. Dechanet propone positivamente lo yoga come strumento di autodominio psicologico: anche la castità del monaco cattolico ne rimane avvantaggiata dice Dechanet. Le formule che Dechanet fa ripetere sono formule cattoliche e lui stesso si definisce "yogin di Cristo". Io possiedo fieramente questo volume e lo trovo uno dei migliori della mia personale biblioteca. Debbo ricordare che il Beato Giacomo Alberione morì a Roma il 26 novembre 1971: quindi si può pensare che "Yoga per cristiani" non sia stato pubblicato per caso. A proposito le ho trovato un'intervista a padre Dechanet: http://www.dimensionesperanza.it/aree/spiritualita/item/3164-lo-yoga-per-icristiani-intervista-a-p-dechanet.html?tmpl=component&print=1 Sulle ricerche scientifiche in merito allo yoga ho trovato: http://www.anti-stress.it/antistress/articolo.htm Le ho scritto perchè non si abbia l'idea che la Chiesa di Roma è contro la scienza: come cattolico praticante invece io penso che è stato proprio Cristo Salvatore il vero Ispiratore del vero yoga, come cattolico praticante penso proprio che sia stata la Santissima Trinità ad aver seminato del bene in India nei secoli passati tramite la pratica (che distinguo nettamente dalla teologia induista) dello yoga. Per me poi l'induismo è una religione dell'attesa: la stessa attesa di Sant'Agostino che trovò la vera pace solo nel nome di Gesù Crocifisso e Risorto. Per i cattolici la teologia dello yoga deve essere quella cattolica: lo yoga può divenire uno strumento di inculturazione del Dogma della Fede in terra indiana. Sembra proprio che le parole dell'Apostolo Paolo: "come hanno detto anche alcuni dei vostri poeti: Perché di lui anche noi siamo stirpe” (At 17,22-28) Qui l'Apostolo citava il poeta cilicio Arato di Soli (del III secolo a.C.): queste parole devono essere ancora una volta il nostro modello di inculturazione della Fede per il 2000. Debbo in ultimo condividere un mio sentimento: penso che sia le ricerche scientifiche in merito allo yoga sia il volume dei padre Dechanet ci dicano una cosa sola è cioè che il tempo della conversione della grande nazione indiana è venuto. Madre Teresa è stata un ulteriore segno di Misericordia per attirare con benevolenza la Nazione indiana al Cuore di Gesù ed è Gesù stesso che chiama oggi dolcemente l'India per nome. Dottor Galeazzi, spero in un suo ulteriore articolo in merito alle ricerche sceintfiche sullo yoga, allo yoga cristiano e al libro di padre Dechanet. © 2011 La Stampa - LaStampa.it Tutti i diritti riservati.