LA VILLA COMUNALE Ripacandida Viali villa comunale di Ripacandida Villa comunale di Ripacandida- piano rialzato- Pinus halepensis Pino d’Aleppo Villa comunale di Ripacandida Aspetto: albero sempreverde alto fino a 20 metri ( il nostro ha una altezza accertata di m.30,50), con chioma lassa, piramidale, irregolare, di colore verde chiaro; tronco spesso contorto, deforme, sovente inclinato, ramoso fin dal basso, fino ad assumere una forma piramidale rovesciata;corteccia di colore grigiastro, profondamente fessurata, rosso-brunastra nelle fessure. Foglie: lineari di colore verde pallido, riunite in mazzetti di due, sottili e morbide, ricurve, lunghe fino a 10 – 15 cm. Fiori: facilmente distinguibili quelli maschili in grappoli apicali di colore giallo dorato. Frutti: sono pigne di 5 – 10 cm, solitarie o a due, coniche, con peduncolo di 1,5 – 2 cm, tipicamente inclinato, di colore bruno chiaro con squame con ambone non sporgente. Habitat: in terreni e colline aride dell’entroterra, fino a 600 m. Diffusione: originario delle coste della penisola Iberica e del bacino Mediterraneo, è presente nell’Italia meridionale e nelle isole. Osservazioni: è una specie che si riconosce per la chioma quasi sempre irregolare, spesso a cono rovesciato, con le pigne che rimangono attaccate per parecchi anni con un caratteristico picciolo inclinato. Ha poche esigenze in fatto di terreno, vegeta in terreni calcarei molto poveri, e fruttifica precocemente, e per questo motivo è stata diffusa al di fuori del suo areale di origine come pianta pioniera, per il notevole apporto di sostanza organica. SEQUOIA Villa comunale Ripacandida ASPETTO: albero sempreverde alto fino a 30 metri con chioma a cono molto allungato di colore verde scuro, rami orizzontali o rivolti verso il basso; tronco diritto, colonnare, con corteccia bruno-rossastra, solcata, molto sottile. FOGLIE: aghiformi, piatte e lineari simili a quelle degli abeti, di 0,2 x 1,5 –2 cm, acute ma non pungenti, di colore verde scuro sulla pagina superiore, con due strisce chiare su quella inferiore, inserite lateralmente sui ramuli. FIORI: infiorescenze maschili di circa 2 mm, alla fine dei ramuli, giallastre, quelle femminili verdastre. Fiorisce in marzo-maggio. FRUTTI: strobili ovoidali di 2 cm, legnosi, formati da 12 – 20 squame, persistenti. HABITAT: in foreste di pianure e colline costiere, ma risale sui monti fino a 1.700 m di altitudine. DIFFUSIONE: originaria delle coste americane del Pacifico, California e Oregon, dove ha grande importanza forestale, importata in Europa e in Italia a scopo ornamentale. OSSERVAZIONI: nel suo ambiente naturale può raggiungere anche 100 m di altezza, e assieme a Pseudotsuga menziesii è una delle conifere più grandi. La vera sequoia tuttavia è Sequoiadendron giganteum, che per il colore rossastro della corteccia e del legno è chiamata “redwood”. Questa si distingue tra l’altro per le foglie lunghe 6-8 mm, lanceolato-appuntite, disposte a spirale attorno ai ramuli. Con gli eucalipti sono le piante più alte del mondo, veri giganti vegetali. Taxus baccata TASSO COMUNE Villa comunale di Ripacandida ASPETTO: albero sempreverde alto fino a 20 m con chioma largamente piramidale espansa di colore verde scuro; tronco ramificato e talvolta diviso fin dalla base, con corteccia di colore bruno-rossiccio che si desquama in strisce longitudinali. FOGLIE: lineari appiattite, spesso piegate a falce, appuntite ma non pungenti, di 0,2-0,3 x 2,5-3 cm, di colore verde scuro sulla pagine superiore e giallastre su quella inferiore, disposte in fila singola a pettine ai lati dei rametti. FIORI: fiori maschili numerosissimi in amenti, gialli, posti all’ascella delle foglie, e fiori femminili solitari verdi, portati su piante diverse. Fiorisce in gennaio-aprile. FRUTTI: il frutto è un seme simile a una piccola noce inserito in un involucro carnoso di colore rosso (arillo) di circa 1 cm di diametro. Il seme è velenoso mentre la polpa è commestibile e di sapore dolce gradevole. Villa comunale di Ripacandida HABITAT: in boschi ombrosi di latifoglie su terreni calcarei, 200-1.200 m. DIFFUSIONE: cresce spontaneo in quasi tutta l’Europa. OSSERVAZIONI: il tasso è una pianta molto longeva, si calcola fino a 2.000 anni di vita, e molto diffusa a scippo ornamentale poiché sopporta bene sia la potatura che l’inquinamento atmosferico. E’ importante sapere comunque che il tasso è chiamato anche albero della morte, poiché è una pianta velenosa in tutte le sue parti, a eccezione della polpa dell’arillo, che è dolcissima e commestibile. (A. Testi: Nuovo Atlante degli ALBERI d’Italia)