LICE O STATALE “G. CARDUCCI” Via S.Zeno 3 - 56127 Pisa Scienze Umane, Linguistico, Economico-sociale, Musicale telefono: +39 050 555 122 codice fiscale: 80006190500 email: [email protected] sito: www.liceocarducci.gov.it fax: +39 050 553 014 codice meccanografico: PIPM030002 pec: [email protected] codice univoco ufficio: UFK69O MODELLO DI PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE PER COMPETENZE ANNO SCOLASTICO 2015-16 DISCIPLINA DOCENTE CLASSE 4 SEZIONE B SCIENZE NATURALI ANTONELLA RIZZUTI QUADRO ORARIO (N. ore settimanali nella classe) 2 1. ANALISI DELLA SITUAZIONE DI PARTENZA PROFILO GENERALE DELLA CLASSE (caratteristiche cognitive, comportamentali, atteggiamento verso la materia, interessi, partecipazione) La classe mostra un comportamento corretto e rispettoso in continuità con quello dello scorso anno. L’ interesse verso la materia è adeguato e la partecipazione nel lavoro in classe è regolare. L’impegno nello studio è soddisfacente, nel complesso. . FONTI DI RILEVAZIONE DEI DATI: □ griglie, questionari conoscitivi, test socio-metrici (se si, specificare quali) …………………………………………….......................................................………….. x tecniche di osservazione x colloqui con gli alunni □ colloqui con le famiglie □ colloqui con gli insegnanti della scuola secondaria di I grado LIVELLI DI PROFITTO I dati al momento disponibili ovvero i risultati delle verifiche orali ancora in corso non permettono una rilevazione dei livelli di profitto per tutti gli alunni. Liv. 0 (inf alla suff) Liv. 1 (base) Liv. 2 (intermedio) Liv. 3 (avanzato) Alunni ……. Alunni ……. Alunni ……. Alunni ……. % …………. % …………. % …………. % …………. 2. QUADRO DEGLI OBIETTIVI DI COMPETENZA SCIENZE NATURALI Asse di riferimento: Asse scientificotecnologico Risultati attesi: -Indicare le caratteristiche delle particelle sub atomiche e la loro organizzazione all’interno dell’atomo correlando il modello atomico alle proprietà degli elementi. -Conoscere i principali principi in relazione alla cinetica di reazione, -Correlare la varietà e il numero elevato delle sostanze organiche con le caratteristiche del carbonio. Conoscere i principali composti del carbonio. -Riconoscere il comportamento chimico delle sostanze organiche determinato dalla presenza di gruppi funzionali caratteristici delle sostanze organiche. -Fornire un quadro di insieme della morfologia funzionale dell’uomo -Riconoscere le regolarità che emergono da esperimenti -Riconoscere i criteri che determinano la classificazione -Saper risolvere situazioni problematiche utilizzando linguaggi specifici -Saper effettuare connessioni logiche 3. CONTENUTI DEL PROGRAMMA (Declinati per U.d.A., indicando i rispettivi tempi di realizzazione. Specificare eventuali approfondimenti/materiali prodotti) Unità di apprendimento Tempi / h compl. N°1 Settembre- Minerali e rocce 2h (Recupero programma Risultati attesi in termini di Obiettivi minimi da raggiungere competenze specifiche Definire il concetto di roccia Classificare le rocce in base al processo di formazione Spiegare il processo di formazione delle rocce magmatiche, sedimentarie e metamorfiche di III) n°2 Settembre-Ottobre La mole 10h Spiegare la differenza tra quantità di materia e quantità di sostanza. Determina la massa molare di una sostanza nota la formula. Utilizza correttamente le unità di misura Utilizza la tavola delle masse atomiche per determinare le masse molecolari e molari di una sostanza Utilizza il concetto di mole per convertire la massa di una sostanza o il numero di particelle elementari in moli e viceversa Risolve semplici esercizi sulle relazioni che permettono il passaggio dal mondo macroscopico al mondo microscopico Padroneggiare il concetto di mole per risolvere esercizi relativi alla stechiometria di una trasformazione chimica. . Risolvere semplici esercizi relativi alla stechiometria di una trasformazione chimica. N°3 Ottobre- Novembre Le soluzioni Conoscere il concetto di molecola polare o apolare, Stabilisce la polarità di una molecola sulla base delle differenze di elettronegatività e della geometria di legame. Interpretare i processi di dissoluzione in base alle forze intermolecolari che si possono stabilire tra le particelle di soluto e di solvente. Descrivere e rappresentare in modo simbolico i processi di dissociazione e di ionizzazione che portano alla formazione di soluzioni elettrolitiche Conosce le interazioni fra le molecole per stabilire se due sostanze sono miscibili Organizzare dati e applicare il concetto di concentrazione Leggere diagrammi di solubilità(solubilità/Temperatura) Conoscere i vari modi di esprimere le concentrazioni delle soluzioni Determina la concentrazione di un soluto in una soluzione. 10h n.4 Soluzioni Dicembre elettrolitiche: Gennaio- Acidi e Basi Differenziare le soluzioni acquose acide da quelle basiche. Definire acidi e basi secondo la teoria di Arrhenius e di Brønsted e Lowry e spiegare che cosa si intende per coppia coniugata. Definire la scala di pH e/o stabilire se una Riconosce le condizioni necessarie per individuare una soluzione satura. Esegue semplici esercizi di calcolo sulla concentrazione di una soluzione Spiegare il significato di acidi e basi e riportare alcuni esempi 12h N.5 soluzione è neutra, acida o basica in base a valori di pH di sostanze acide e basiche di uso domestico Scrivere l’equazione di una reazione di neutralizzazione tra un acido e un idrossido Conosce l’evoluzione concettuale delle teorie acidobase Riconoscere che una reazione avviene attraverso gli urti efficaci di molecole di reagenti Mettere in relazione il ruolo dei catalizzatori con l'energia di attivazione Descrive il ruolo dei fattori che determinano la velocità di reazione Descrivere un sistema in equilibrio dinamico Mettere in relazione il concetto di equilibrio chimico con la velocità di reazione diretta e inversa L’energia e la velocità di reazione Associa i valori del pH alle soluzioni acide, basiche e neutre .Conosce il significato della teoria degli urti efficaci. Definisce l’energia di attivazione Spiega la funzione del catalizza tore Conoscere il concetto di equilibrio chimico Unità di Gennaio-Maggio apprendimento n° 6 26h Il corpo umano 6.1 L’organizzazione corporea dei mammiferi 2 . Elencare le principali cavità del corpo umano specificando gli organi in esse contenuti . Spiegare i concetti di metabolismo e omeostasi . Descrivere l’organizzazione gerarchica della struttura corporea degli animali Elencare le principali cavità del corpo umano specificando gli organi in esse contenuti . Conoscere l’organizzazione gerarchica del corpo umano . Descrive re l’organizzazione gerarchica della struttura corporea degli animali l’organizzazione gerarchica della struttura degli corporea animali le principali cavità del corpo umano specificando organi gli in esse contenuti 6.2 I tessuti del corpo umano 6.3 Alcune importanti funzioni . Elencare le diverse tipologie di tessuto epiteliale specificandone le rispettive funzioni . Elencare i principali tipi di tessuto connettivo descrivendone le funzioni . Distinguere tra muscolo liscio, striato e cardiaco, mettendo ogni tipo di muscolo in relazione alla sua efficienza e al tipo di controllo . Descrivere la struttura di un neurone . Elencare le diverse tipologie di neuroni . Elencare le caratteristiche principali dei tessuti . Elencare le diverse di neuroni tipologie dell’organismo 6.4 I due sistemi di comunicazione 6.5 Anatomia e fisiologia del sistema endocrino . Individuare analogie e differenze tra il controllo nervoso e quello endocrino . Distinguere tra neurotrasmettitori e ormoni . Spiegare perché si può far riferimento a un unico sistema neuroendocrino . Distinguere tra cellule neurosecretrici e ghiandole endocrine Definire l’azione del controllo nervoso e di quello endocrino . . Distinguere tra ghiandola esocrina ed endocrina . Descrivere la funzione e le vie di comunicazione del sistema endocrino . Spiegare le peculiarità funzionali degli ormoni e del loro sistema di controllo . Abbinare a ogni ghiandola endocrina la relativa azione ormonale e gli specifici tessuti bersaglio Distinguere tra ghiandola esocrina ed endocrina . Descrivere la funzione e le vie di comunicazione del sistema endocrino . . Abbinare a ogni ghiandola endocrina la relativa azione ormonale e gli specifici 6.6 Struttura del sistema nervoso 6.7 L’impulso nervoso 6.8 La sinapsi . Distinguere tra sistema nervoso centrale e periferico, tra somatico e autonomo, tra simpatico e parasimpatico . Descrivere la funzione dei diversi tipi di neuroni . Spiegare la funzione delle cellule gliali, dei gangli e dei nuclei . Distinguere tra sostanza bianca e sostanza grigia . Spiegare le funzioni del tronco cerebrale . Mettere in relazione a ogni suddivisione del sistema periferico la direzione di propagazione dell’impulso e gli effettori specifici . Spiegare la funzione dell’arco riflesso . Comprendere le differenze funzionali tra sistema nervoso somatico e sistema nervoso autonomo . Comprendere le differenze strutturali e funzionali tra sistema nervoso autonomo simpatico e sistema nervoso autonomo parasimpatico Distinguere le varie parti del sistema nervoso . Descrivere la funzione dei diversi tipi di neuroni . Spiegare la funzione delle cellule gliali, dei gangli e dei nuclei . Distinguere tra sostanza bianca e sostanza grigia . . Spiegare la funzione dell’arco riflesso . Conoscere le differenze tra sistema nervoso simpatico e parasimpatico . Comprender e le differenze funzionali tra Descrivere l’impulso nervoso . Descrivere l’impulso nervoso come un come un potenziale elettrico potenziale elettrico, spiegando le modalità . Spiegare delle sue misurazioni . Descrivere le situazioni statiche e le variazioni ioniche dinamiche che permettono il mantenimento che inducono la delle concentrazioni ioniche caratteristiche dell’assone in stato di riposo polarizzazione e la . Spiegare le variazioni ioniche che inducono depolarizzazione la polarizzazione e la depolarizzazione della membrana assonica della membrana ass . Spiegare la modalità di trasmissione dell’impulso in una sinapsi elettrica . Analizzare nei dettagli le fasi della trasmissione sinaptica. Distinguere tra sinapsi eccitatorie e inibitorie . Spiegare le funzioni dei neurotrasmettitori . Elencare i principali tipi di psicofarmaci spiegando per ciascuno di essi le modalità d’azione e i possibili impieghi Spiegare la di trasmissione dell’impulso in una sinapsi. . Spiegare le funzioni dei vari neurotrasmettitori 6.9 . Comprendere in che modo il cervello è in grado di distinguere i differenti stimoli sensoriali La percezione sensoriale 6.10 . Descrivere le parti che costituiscono Descrivere le parti che l’encefalo costituiscono l’encefalo . Spiegare l’importanza del talamo e elencandone le principali dell’ipotalamo funzioni . i due . Distinguere le diverse funzioni del tronco cerebrale e del cervelletto emisferi cerebrali, . Spiegare la funzione delle meningi . Descrivere la struttura dei due emisferi, pur svolgendo compiti specificando i lobi determinati dai solchi diversi, . Mettere in relazione la corteccia sensoriale e quella motoria con le aree corporee da un costituiscono esse controllate unico sistema . Illustrare le caratteristiche delle due aree coinvolte nel linguaggio integrato . Spiegare che i due emisferi cerebrali, pur svolgendo compiti diversi, costituiscono un unico sistema integrato L’encefalo 6.11 . Spiegare il significato della presenza di aree di elaborazione intrinseca . Cogliere l’importanza dell’integrazione attuata dai circuiti cerebrali . Spiegare la funzione del sistema limbico . Descrivere le varie fasi del sonno . Spiegare i diversi tipi di memoria facendo riferimento alle regioni encefaliche coinvolte . Descrivere la funzione dei neuroni specchio, mettendoli in relazione con l’autismo Elaborazione delle informazioni e delle emozioni N. 7 La chimica del carbonio Maggio _giugno 6h Comprendere in che modo il cervello è in grado di distinguere i differenti stimoli sensoriali Maggio-Giugno 6h Maggio Descrivere come è possibile rappresentare sulla carta le diverse strutture molecolari degli idrocarburi evidenziando, in base al modello di legame covalente, analogie e differenze. Spiegare che cosa si intende per isomeria e illustrare con esempi le diverse categorie di isomeri. . Scrivere la formula e descrivere la struttura dei principali gruppi funzionali. Applicare le regole di nomenclatura IUPAC per assegnare il nome a un composto organico e, viceversa, scriverne la formula in base al nome. Spiegare il significato della presenza di aree di elaborazione intrinseca . Spiegare la funzione del sistema limbico . . Descrivere come è possibile rappresentare sulla carta le diverse strutture molecolari degli idrocarburi evidenziando, in base al modello di legame covalente, analogie e differenze. Riconoscere la formula dei principali gruppi funzionali. . . 4. U.D.A INTERIDISCIPLINARI (Tra discipline dello stesso asse o di assi diversi) Descrizione dell’architettura didattica 5. ATTIVITA’ SVOLTE DAGLI STUDENTI • Produzione di testi e/o prodotti multimediali • Relazione relativa ad eventuale attività di laboratorio • Eventuale partecipazione ad incontri/lezioni con esperti in itinere. 6. METODOLOGIE X X X X Lezione frontale (presentazione di contenuti e dimostrazioni logiche) Lavoro individuale (svolgere compiti, acquisizione metodo di studio) Lavoro di gruppo (ricerca, studio, sintesi, cooperative learning) Attività di laboratorio (esperienza individuale o di gruppo) □ Circle time (discussioni sui libri o a tema, interrogazioni collettive) X Brainstorming X Problem solving □ Altro ___________________________ 7. MEZZI DIDATTICI X X X X X Libri di testo Testi di supporto Schede predisposte Materiale didattico multimediale e/o audio-visivo Tecnologie multimediali □ Altro ___________________________________ 8. MODALITA’ DI VERIFICA E DI RECUPERO TIPOLOGIA DI PROVE DI VERIFICA SCANSIONE TEMPORALE Prove scritte X N. verifiche sommative previste per il trimestre ed il pentamestre Prove orali X Prove pratiche ………………… Trimestre: 2 verifiche orali( o 1 orale e 1 scritta) Pentamestre: 2/3 verifiche orali (o 2 orali e 1 scritta) MODALITÀ DI RECUPERO X Recupero curricolare Recupero in itinere: □ sportello □ recupero con moduli integrativi “on line” MODALITÀ DI APPROFONDIMENTO • Lavori individuali. • ……………………………....... Attività previste per la valorizzazione delle eccellenze • Si farà riferimento alle decisioni prese in sede di consiglio di classe • Lavori individuali □ classi aperte 9. VALUTAZIONE La valutazione terrà conto dell'esito delle verifiche orali e scritte effettuate durante l'anno, della progressione rispetto ai livelli di partenza, dell'impegno, del grado di partecipazione ed attenzione al dialogo educativo-didattico tenendo conto della scala di valutazione e dei criteri indicati nel P.O.F. Pisa li 28/10/2015 f.to IL/LA DOCENTE Antonella Rizzuti