Diapositiva 1

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Percorsi diagnostico-terapeutici
nelle patologie respiratorie:
neoplasie polmonari
Prof. Gaetano Caramori MD, PhD
Centro Interdipartimentale per lo studio delle Malattie
Infiammatorie delle vie aree e patologie Fumo-correlate
(CEMICEF, ex
Centro di Ricerca su Asma e BPCO)
Sezione di Medicina Interna e Cardio-Respiratoria
(ex
Sezione di Malattie dell’Apparato Respiratorio)
Università di Ferrara, Italy
[email protected]
MEDICUS MILES CONTRA MORTEM
MORTIQUE IPSA SUBJECTUS
Università di Ferrara (ex labore fructus)
CLASSIFICAZIONE DELLE NEOPLASIE POLMONARI
• Le
neoplasia
polmonari
possono
essere
classificate in primitive e secondarie.
• Le neoplasie polmonari primitive possono
essere benigne o maligne, ma circa il 90-95%
di esse sono carcinomi, circa il 5% sono
carcinoidi bronchiali ed il 2-5% sono neoplasie
mesenchimali e di altra origine.
CLASSIFICAZIONE DELLE NEOPLASIE POLMONARI
• Le neoplasie polmonari secondarie sono sempre
maligne, molto frequenti (il polmone è una delle
sedi metastatiche più frequenti delle neoplasie
extratoraciche). Il 20-50% di tutti i pazienti con
neoplasie solide extrapolmonari all’autopsia
hanno metastasi polmonari e nel 15-25% dei casi
il polmone è l’unica sede metastatica. Le
neoplasie
con
maggiore
propensione
alle
metastasi polmonari sono il melanoma maligno,
alcuni
sarcomi
(Ewing,
osteosarcoma),
il
carcinoma mammario, prostatico, renale, uterino
e tiroideo, le neoplasie a cellule germinali del
testicolo ed il coriocarcinoma uterino.
EPIDEMIOLOGIA DEL CARCINOMA POLMONARE
• Le prime notizie relative all’epidemiologia del
cancro polmonare risalgono al 1420 con
l’apertura delle miniere di cobalto e nichel a
Schneeberg, in Austria (morti il 50% dei
minatori).
• Fino alla fine della seconda guerra mondiale il
carcinoma polmonare veniva considerato in
Italia una neoplasia rara.
EPIDEMIOLOGIA DEL CARCINOMA POLMONARE
• Attualmente il carcinoma polmonare è la più
frequente neoplasia maligna e la principale
(17% di tutti i casi) causa di morte per
neoplasia nel mondo sia nei maschi (24% di
tutti i casi) che nelle femmine (10% di tutti i
casi) con oltre 3000 morti al giorno in tutto il
mondo.
• L’incidenza del carcinoma polmonare è in
continuo aumento. Nel 1950 il tumore del
polmone era di abbastanza raro riscontro, nei
decenni dal 1950 al 1980 il tasso di mortalità
per tumore del polmone è aumentato del 225%
nei maschi e del 330% nelle donne.
EPIDEMIOLOGIA DEL CARCINOMA POLMONARE
• In Italia si hanno attualmente circa 41.000
nuovi casi di carcinoma polmonare ogni anno
con circa 33.700 (25.150 maschi ed 8.550
femmine) morti ogni anno per carcinoma
polmonare.
• In Italia attualmente il rischio di avere una
diagnosi di tumore polmonare nel corso della
vita (fra 0 e 74 anni) è pari ad 1 caso ogni 15
uomini ed 1 caso ogni 71 donne.
AIRTUM 2015
Numero stimato di nuove diagnosi di tumore (Italia 2014, per genere)
FEMMINE MASCHI TOTALE
Colon retto
22.700
29.100
51.800
Mammella
48.200
-
48.200
Polmone
11.400
29.500
40.900
Prostata
-
36.300
36.300
Vescica
4.900
20.900
25.800
Tiroide
12.200
4.100
16.300
5.80
8.600
14.400
LNH
5.900
6.900
12.800
Pancreas
6.700
6.000
12.700
Rene e vie urinarie
4.300
8.300
12.600
Fegato
3.800
8.600
12.400
VADS
2.100
7.200
9.300
Leucemie
3.500
4.400
7.900
Corpo dell’utero
8.300
-
8.300
Cute (melanomi)
5.200
5.600
10.800
Stomaco
TUTTI I TUMORI
esclusa cute
FEMMINE
40.00 30.00
0
0
20.00 10.00
0
0
0
10.00 20.00 30.000 40.000
0
0
169.400 196.100 365.500
MASCHI
AIRTUM 2015
EZIOLOGIA DEL CARCINOMA POLMONARE
Il fumo di tabacco, da solo, od in associazione con altri carcinogeni polmonari,
è responsabile del 90% circa dei casi osservati di carcinoma polmonare in
Italia e nel mondo. Il rischio relativo è strettamente correlato con il numero di
sigarette fumate/dì (pack-years), con la durata in anni dell’abitudine al fumo,
con la tendenza ad inalare il fumo di sigaretta.
Il rischio relativo dei fumatori considerati in toto rispetto ai non fumatori è
pari a 10 mentre quello dei forti fumatori (>40 sigarette/dì per numerosi anni)
è 60 volte superiore. Negli ex fumatori il rischio si riduce dopo 10-15 anni dalla
cessazione del fumo, ma non torna mai a quello dei non fumatori. Le donne
fumatrici hanno un rischio aumentato rispetto ai maschi fumatori.
Le tre principali classi di sostanze cancerogene per il polmone presenti nel
fumo di sigaretta sono rappresentate da:
- Idrocarburi aromatici policiclici (es. il benzopirene);
-Nitrosamine [es. 4-(methylnitrosamino)-1-(3-pyridyl)-1-buta-none (NNK) ]
derivate dalla combustione della nicotina nel tabacco.
-Polonio 210.
Solo l’11% circa di tutti i fumatori sviluppa durante la vita un carcinoma
polmonare suggerendo l’importanza di fattori genetici.
Il fumo di sigaro e di pipa aumenta il rischio di carcinoma polmonare, ma in
misura molto minore rispetto al fumo di sigaretta.
Si ritiene che ogni anno negli USA circa 3000 adulti non fumatori muoiono ogni
anno per la loro esposizione al fumo passivo.
EZIOLOGIA DEL CARCINOMA POLMONARE
Esistono alcuni cancerogeni polmonari professionali
,essi sono rappresentati principalmente da:
-Asbesto (nei non fumatori, RR 5 volte rispetto ai
non esposti non fumatori; nei fumatori RR 50-90; il
tempo di latenza è in genere 10-30 anni)
- Berillio e suoi composti
-.Nichel e suoi composti
-Arsenico e composti dell’arsenico
-Composti del cromo
-Radon ed i suoi prodotti di decadimento (nei
minatori di uranio non fumatori RR 4 volte rispetto
alla popolazione generale, nei minatori fumatori RR
10 volte). Il radon è anche un inquinante degli
spazi confinati.
Vi è un aumentata incidenza di carcinoma
polmonare nei sopravvissuti all’esplosione delle
bombe atomiche di Hiroshima e Nagasaki.
CLASSIFICAZIONE CLINICO-PATOLOGICA
DEL CARCINOMA POLMONARE (OMS)
NonSmall Cell Lung Cancer (NSCLC= carcinoma polmonare non a
piccole cellule) and Small Cell Lung Cancer (SCLC= carcinoma
polmonare a piccole cellule o microcitoma)
NSCLC ( 80%)
SCLC (20%)
A grandi cellule
Adenocarcinoma
A cellule squamose
Caramori G 2017
Epidemiologia del carcinoma polmonare
nella UO di Pneumologia di Ferrara
NSCLC
• Incidenza
~75%
• Rapporto maschi/femmine 7:1
• Età
SCLC
~25%
7:1
>95% hanno più di 50 anni
Caramori G 2017
Sintomi e segni clinici nel carcinoma
polmonare
Dovuti alla diffusione intratoracica del tumore
Dovuti alla diffusione extratoracica del tumore
Sindromi paraneoplastiche
Caramori G 2017
Sintomi e segni iniziali all’esordio clinico e
relativa frequenza del carcinoma
polmonare
Sintomi e
segni
Frequenza
(%)
Sintomi e
segni
Frequenza
(%)
Tosse
75
“Clubbing”
20
Calo
ponderale
68
Febbre
15-20
Dispnea
58-60
Astenia
10
Dolore
toracico
45-49
S.della VCS
4
Emottisi
29-35
Disfagia
2
Dolore
osseo
25
Sibili e
stridore
2
SINDROMI MEDIASTINICHE
A seconda delle strutture anatomiche coinvolte si
distinguono:
a) Sindromi mediastiniche semplici (più rare):
- Sindromi respiratorie
- Sindrome digestive
- Sindromi neurologiche
- Sindromi cardio-circolatorie
b) Sindromi mediastiniche composte (più frequenti):
Sono dovute alla presenza di due o più sindromi
mediastiniche semplici variamente associate.
Johann Friedrich Horner, era un Oculista Svizzero che ha
descritto nel 1869 la sindrome che prende il suo cognome. In
Francia e in Italia è anche nota con l’eponimo di sindrome di
Bernard-Horner in omaggio al Fisiologo Francese Claude Bernard
che ne ha chiarito la patogenesi.
Horner JF. Über eine Form von Ptosis. Klin Monatsbl Augenheilk 1869;7:193-8.
Sindrome di Bernard-Horner nell’occhio sinistro con ptosi della
palpebra superiore, miosi e eterocromia dell’iride
Gesundheit B and Greenberg M. N Engl J Med 2005;353:2409-2410
Le fibre del sistema simpatico innervano stimolandoli il muscolo dilatatore dell'iride e il muscolo palpebrale di Müller.
Pertanto una compromissione del sistema simpatico provoca una condizione caratterizzata da miosi e ptosi palpebrale,
nota come sindrome di Bernard-Horner. La pupilla affetta mostra un deficit completo o un ritardo della dilatazione al
buio, mentre i riflessi fotomotore e di accomodazione sono conservati. Questa condizione è causata da eventi patogeni
che possono localizzarsi lungo tutto il decorso del sistema simpatico oculare.
SINDROMI MEDIASTINICHE
NEUROLOGICHE DA INTERESSAMENTO
DEL PLESSO BRACHIALE
La paralisi del plesso nervoso cervicobrachiale provoca la sindrome di CiuffiniPancoast-Tobias
(nevralgie
all’
arto
superiore omolaterale, a volte associata ad
atrofia dei muscoli della mano con
osteopenia locale secondaria) che a volte è
associata a sindrome di Parfour-Petit o di
Bernard-Horner.
Sintomi e segni correlati con la diffusione intratoracica:
Sindrome di Pancoast
Tumore del solco superiore
Istotipo più frequente:
squamocellulare
Dolore spalla e braccio
omolaterale
Atrofia
Modificazione
temperatura cute
Sintomi da
interessamento del
plesso brachiale (C8T1)
Sintomi da
interessamento del
ganglio stellato
Sintomi e segni correlati con la diffusione intratoracica:
ostruzione vena cava superiore
Compressione o invasione della vena
cava superiore da parte del tumore
Nel 40% dei casi: microcitoma
Causa stasi ematica e possibili
microtrombi: elevata frequenza di
metastasi cerebrali
Segni e sintomi
Congestione ed edema al volto e collo
Edema della radice degli arti superiori
Circoli collaterali
Cefalea, sonnolenza, dispnea, disfagia
Sintomi e segni correlati con la diffusione
intratoracica del carcinoma polmonare:
Interessamento pleurico
Idropneumotorace in
paziente con
versamento
pleurico
emorragico da
adenocarcinoma
Versamento pleurico: istotipo
più comune è l’adenocarcinoma
Numerose metastasi pleuriche
da adenocarcinoma
Sintomi e segni che suggeriscono la diffusione
metastatica extratoracica del carcinoma polmonare
Sintomi riferiti all’anamnesi:
Generali: perdita di peso > 5 kg
Muscoloscheletrici: dolore scheletrico focale
Neurologici: cefalea, sincope, convulsioni, debolezza
Segni all’esame obiettivo:
Linfoadenomegalia periferica (>1 cm)
Raucedine, sindrome della VCS
Dolore osseo alla pressione
Epatomegalia (>13 cm)
Masse palpabili
Esami di laboratorio:
Ematocrito < 40%(uomo) o < 35% (donne)
Fosfatasi alcalina, ALT e AST aumentate
Frequenza del coinvolgimento metastatico
di diversi organi nel carcinoma polmonare
Sede
Sistema nervoso centrale
Linfonodi cervicali
Frequenza (%)
20-50
15-60
Ossa
Cuore e pericardio
25
20
Rene (dati autoptici)
Gastrointestinale (dati autoptici)
Pleura
10-15
12
8-15
Surrene
Fegato
2-22
1-35
Coinvolgimento metastatico di diversi
organi nel carcinoma polmonare
Linfoadenomegalia laterocervicale
da metastasi di Ca polmonare
(sintomi riferiti:dispnea, disfagia)
Metastasi vertebrali da Ca
polmonare con riduzione dello
speco
(intenso
dolore
al
rachide, sintomi neurologici da
compressione midollare)
Manifestazioni cliniche del carcinoma polmonare
da sindrome paraneoplastica (10% dei casi)
• Sintomi segni secondari alla neoplasia in sedi
distanti dal tumore e dalle sue metastasi.
• Sono prodotte da fattori sistemici da parte del
tumore (ormoni, anticorpi, complessi immuni,
prostaglandine, citochine)
• Non correlate alle dimensioni del tumore
• Possono precedere il tumore o nella fase
terminale della malattia
Sindromi paraneoplastiche più comuni associate al
carcinoma polmonare
1) Endocrine:
- Sindrome di Cushing (ACTH)
- Ipercalcemia (PTH, PTH-RP, PGE2) :SCC
- Ipocalcemia (calcitonina)
- Ipofosfatemia
3) Scheletriche/articolari:
-Ippocratismo digitale
- Osteoartropatia ipertrofica polmonare
4) Cutanee:
- Ipertricosi lanuginosa
-Sindrome da inappropriata
- Eritema girato
secrezione di ADH (SCLC)
- Cheratosi seborroica
- Ginecomastia (gonadotropine)
- Acanthosis nigricans
-Sindrome da somatostatinoma
-Sindrome da carcinoide
5) Cardiovascolari/Ematologiche:
-Ipoglicemia
-Tromboflebite
Trousseau).
2) Neuromuscolari:
- Encefalite limbica
migrante
(sindrome
- CID
- Degenerazione cerebellare subacuta
-Anemia, reazione
piastrinosi
-Degenerazione spino-cerebellare
-Endocardite non batterica (marantica)
-Mielite trasversa
-6) Renali:
-Neuropatia periferica
-Sindrome di Lambert-Eaton
-Polimiosite
di
leucemoide,
eosinofilia,
-Sindrome nefrosica (glomerulopatia a lesioni
minime)
6) Sistemiche:
- Febbre, anoressia, cachessia
Importanti momenti decisionali nella gestione
iniziale del malato con carcinoma polmonare
• Scelta del percorso diagnostico
• Valutazione degli esami clinici
Determinazione dello stadio clinico
Indicazione al trattamento elettivo
ESAME CLINICO
Diagnosi
Esame citopatologico espettorato
Fibrobroncoscopia con biopsia
Agobiopsia TC guidata
Mediastinoscopia
Biopsia linfonodi superficiali
Biopsia lesioni a distanza
Toracentesi e citologia del
versamento pleurico
Videotoracoscopia chirurgica
Toracotomia
Stadiazione
Rx e TC torace
TC o ecografia addome
TC SNC
Scintigrafia ossea
PET total body
Valutazione funzionale pre-op
Funzione cardiaca
Funzione polmonare
DIAGNOSI DI CARCINOMA DEL POLMONE
DIAGNOSTICA PER IMMAGINI
DEL TORACE
SOSPETTA NEOPLASIA POLMONARE
( NON E’ POSSIBILE
AVERE LA CONFERMA DELLA EZIOLOGIA
CON LA SOLA DIAGNOSTICA PER IMMAGINI)
Il paziente con diagnosi radiologica di sospetta
neoplasia del polmone di natura da definire deve essere
spesso inviato ad uno specialista di Chirurgia Toracica
e/o di Radiologia Interventistica per la conferma
anatomo-patologica della lesione
TUMORE DEL POLMONE: radiografia del torace
a) ingrandimento ilare
b) lesione periferica
c) lesione periferica e
ingrandimento ilo
omolaterale
d) atelettasia
e) atelettasia e versamento
pleurico associato
f) lesione periferica con
versamento pleurico
DIAGNOSI ANATOMO-PATOLOGICA DI
CARCINOMA POLMONARE
La metodica diagnostica per ottenere un campione
ottimale di cellule o di tessuto per la diagnosi
citopatologica o istopatologica varia (esempio:
espettorato, fibrobroncoscopia, agoaspirato,
biopsia TC guidata, mediastinoscopia, videotoracoscopia) a seconda della sede e del tipo di
lesione che si sospetta e va discussa di volta in
volta anche con i Colleghi della Chirurgia Toracica
e/o della Radiologia Interventistica e con il
paziente per concordare l’approccio migliore in
base al quadro clinico-radiologico e meno
rischioso.
Diagnosi di certezza di carcinoma polmonare
• Esame citopatologico dell’espettorato per
cellule neoplastiche in 3 giorni consecutivi
-Basso
costo
-Elevata % falsi negativi, influenzati da
tipo istologico (squamocellulare) e dalla
sede
della
lesione
(centrale:
80%,
periferica e <3 cm:20%)
• Esame
citopatologico
per
cellule
neoplastiche
del
versamento
pleurico
(quando presente)
APPROCCIO ENDOSCOPICO ALLA DIAGNOSI
ANATOMO-PATOLOGICA NEL SOSPETTO
CARCINOMA POLMONARE
Tumori centrali (70-80%)
Fibrobroncoscopia + biopsia
bronchiale
Tumori periferici (20-30%)
Fibroncoscopia + biopsia transbronchiale
Agoaspirato percutaneo transtoracico
VATS
Lesioni polmonari diffuse (1,5-2,5%)
nel carcinoma bronchiolo-alveolare: BAL
FIBROBRONCOSCOPIA
• Diagnosi:
Localizzazione della neoplasia ( segni diretti ed
indiretti)
Estensione locale
Diagnosi di certezza e tipizzazione cito-istopatologica
• Stadiazione clinica:
T:
Coinvolgimento carena tracheale
Distanza dalla carena tracheale
Lesioni controlaterali
( >/< 2 cm)
N: approccio trans-tracheobronchiale (TBNB-TBNA)
- linfonodo adiacente alla via aerea
- il campionamento di N deve precedere quello
bronchiale
- punti di repere (Wang)
USO DIAGNOSTICO DELLA FIBROBRONCOSCOPIA
Ispettiva
Biopsia
endobronchiale
Agoaspirato
transbronchiale
di linfonodi
Agoaspirato
transbronchiale
sotto fluoroscopia
Spazzolamento
Biopsia
transbronchiale
Lavaggio
bronchiale
AGOASPIRAZIONE TRANSBRONCHIALE
- INDICAZIONI MAGGIORI:
• adenopatia ilare o mediastinica
• compressione bronchiale estrinseca
• infiltrazione della sottomucosa bronchiale
• noduli periferici
MINORI:
• lesione ad ampia componente necrotica
• lesioni facilmente sanguinanti
• necessità chirurgica di stabilire l’esatto punto di
campionamento
• follow-up di tumore polmonare a piccole cellule e linfoma
MEDIASTINOSCOPIA
Attuata sotto anestesia totale, dal
Chirurgo
Toracico,
comporta
l’inserimento
del
mediastinoscopio attraverso una
incisione della cute subito sopra la
regione soprasternale.
Ha una morbilità e mortalità
perioperatoria (bassa).
CHIRURGIA TORACICA VIDEO-ASSISTITA
[VATS (VIDEO ASSISTED THORACIC SURGERY)]
Aorta
Attuata sotto anestesia totale. Sotto il
controllo visivo il Chirurgo Toracico
può con l’aiuto di sonde, esaminare la
consistenza della lesione; mediante
pinza
bioptica
ottiene
materiale
tessutale per reperti istopatologici e
microbiologici. Ha una morbilità e
mortalità peri-operatoria(bassa).
VATS: INDICAZIONI
• Versamenti pleurici idiopatici o maligni
• Valutazione di adenopatie mediastiniche
• Nodulo polmonare indeterminato
–
–
–
–
non calcificato, diametro < 3 cm
eziologia indeterminata dopo appropriato work-up
localizzato nel 3° esterno del polmone
esclusa
tramite
FBS
qualsiasi
compromissione
endobronchiale
• Resezione cuneiforme (wedge resection) in pz
stadio
I
con
funzioni
cardiopolmonari
compromesse
• VATS lobectomia
TORACOTOMIA ESPLORATIVA
Attualmente non più usata frequentemente
a scopo diagnostico eccetto quando le altre
procedure di diagnosi anatomo-patologica,
meno invasive, hanno fallito in quei pazienti
che hanno una massa polmonare senza
altre lesioni o condizioni cliniche generali
che controindicano l’intervento.
Ha una
morbilità
e
mortalità
perioperatoria
significativa.
CLASSIFICAZIONE CLINICA
Sistema TNM
T
TUMORE
N
LINFONODI
M
METASTASI
Stadio
TNM
Sopravvivenza a
5 anni
I
T1a,bN0M0
T2aN0M0
60
38
IA
IB
II
T1a,bN1M0
T2a,bN1M0
T3N0M0
34
24
22
IIA
IIB
IIB
IIIA
T3N1M0
T1-3N2M0
9
13
IIIA
IIIA
IIIB
ogniTN3M0
T4ogniNM0
7
3
IIIB
IIIB
IV
OgniT,ogni
N, M1
1
IV
7° classificazione TNM NSCLC (Goldstraw P, J Thorac Oncol 2007)
Stadiazione carcinoma polmonare a piccole cellule:
malattia limitata
Malattia localizzata ad un solo
emitorace
compreso
il
coinvolgimento dei linfonodi ilari,
mediastinici e sovra-claveari omolaterali , con o senza la presenza di
versamento pleurico omo-laterale
Stadiazione carcinoma polmonare a piccole cellule:
malattia estesa
Metastasi
a distanza
•La prognosi è correlata
con il numero e la sede
di metastasi (fegato e
midollo osseo)
•Se l’encefalo è l’unica sede
sopravvivenza simile a ML
SNC
Linfonodi
cervicali
Cute
Fegato
Ossa
Linfonodi
sopraclaveari
controlaterali
Polmone
controlaterale
Surrene
Carcinoma polmonare:
scintigrafia ossea
Carcinoma polmonare:
PET total body
ESAMI FUNZIONALI RESPIRATORI NEL
CARCINOMA DEL POLMONE
Non esistono segni funzionali respiratori patognomonici
carcinoma polmonare, possono essere, a volte, presenti :
di
• Sindrome disventilatoria di tipo ostruttivo (la morfologia
della curva flusso-volume è fondamentale per sospettare
ad esempio una ostruzione intratoracica fissa o variabile
delle grosse vie aeree extrapolmonari). Se è presente una
miastenia gravis può essere presente una sindrome
disventilatoria restrittiva.
• L’emogasanalisi arteriosa può essere normale o mostrare,
a seconda dell’interessamento funzionale, una ipossiemia
di grado variabile con normocapnia. In alcune lesioni può
comparire anche una ipercapnia.
Decorso clinico e prognosi nel carcinoma
polmonare
Il decorso clinico è più o meno rapido ed imprevedibile.
In genere la prognosi è infausta.
La prognosi del carcinoma polmonare è variabile
a seconda dell’istotipo e dello stadio, ma considerando tutti
gli stadi della malattia la sopravvivenza globale è del 40%
ad 1 anno e del 14% circa a 5 anni.
CENNI DI TERAPIA DEL CARCINOMA POLMONARE

La terapia del carcinoma polmonare dipende dall’istotipo e dallo
stadio.

Il carcinoma polmonare a piccole cellule viene operato solo in caso
di malattia limitata ed esclusivamente all’interno di protocollo di
ricerca sperimentali, in tutti gli altri casi è indicato solo
chemioterapia con o senza radioterapia.

Il carcinoma polmonare non a piccole cellule viene sempre
sottoposto
ad
operazione
chirurgica
(con
o
senza
chemioterapia/radioterapia pre- o post-operatoria) fino allo stadio
IIIA, se le condizioni cliniche generali del paziente non aumentano
eccessivamente il rischio operatorio.

Nel NSCLC in stadio avanzato è indicata radioterapia e/o
chemioterapia. In alcuni casi (particolarmente donne non fumatrici,
asiatiche, con adenocarcinoma e mutazioni dell’EGFR ) è indicata la
terapia con inibitori di tirosin chinasi (EGFR), o di ALK o del fattore
di crescita VEGF o modulatori dell’apoptosi
CENNI DI TERAPIA SINTOMATICA
DELLE NEOPLASIE POLMONARI

In presenza di una sindrome della vena cava superiore se
l’occlusione è di origine trombotica (ad esempio secondaria
ad una compressione) è indicato il posizionamento ad opera
di un Radiologo Interventista o di un Chirurgo Vascolare di
una protesi endovasale. Qualora sia invece presente una
infiltrazione neoplastica della vena cava superiore è indicato
contattare immediatamente il Radioterapista per una
radioterapia elettiva locale in urgenza.

In alcuni casi è indicata una terapia sintomatica con, ad
esempio,
farmaci
antitosse,
antidolorifici,
diuretici
(sindromi circolatorie), posizionamento di un sondino nasogastrico per l’alimentazione (in presenza di una stenosi
esofagea).
PREVENZIONE DEL CARCINOMA
POLMONARE
Attualmente
rimane
prevenzione primaria
di
importanza
fondamentale
la
 Evitare, l’esposizione attiva e/o passiva a fumo di tabacco, in
particolare di sigaretta, ma anche pipe e sigari. Questa
rappresenta una fondamentale misura di salute pubblica.
 Evitare, ove possibile, l’esposizione alle radiazioni ionizzanti
 Evitare, ove possibile, l’esposizione professionale od in
ambienti aperti (inquinamento atmosferico) a cancerogeni
polmonari noti.
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