2 S in alute Come spegnere lo stomaco in fiamme Commettendo parecchi peccati di gola mettiamo a rischio il nostro stomaco: a volte si tratterà soltanto di sopportare qualche disturbo digestivo transitorio, ma può anche capitare che lo stomaco si infiammi in modo serio e che si debba quindi correre ai ripari per evitare la comparsa di un’ulcera. La Medicina dispone oggi di farmaci molto efficaci sia per alleviare i sintomi della gastrite sia per favorire la guarigione della mucosa gastrica danneggiata dal cibo, da sostanze chimiche o da agenti infettivi. GASTRITE ACUTA E CRONICA D può anche associarsi a episodi di diarrea e febbre. Se nel vomito o nelle feci compare del sangue, c’è da temere che la mucosa gastrica sia stata lesionata al punto da produrre un’emorragia, per la quale si impone il tempestivo ricorso al medico. I disordini alimentari non sono però gli unici responsabili di questi disturbi che, nel loro insieme, vanno sotto il nome di gastrite acuta. Questa malattia consegue infatti alla prevalenza dell’azione dell’acido cloridrico prodotto dallo stomaco (che permette la digestione, ma è potenzialmente lesivo per la mucosa) sull’azione del muco, anch’esso prodotto dallo stomaco, che protegge la mucosa stessa. Oltreché dall’abuso di alcool, grassi, caffeina, spezie e fumo, la protezione del muco può essere resa meno efficace anche da farmaci come il cortisone, l’aspirina e alcuni antinfiammatori di uso molto comune; d’altro canto, l’equilibrio tra acido e muco si altera anche quando aumenta la produzione di acido, come accade nell’individuo sottoposto a stress. La terapia della gastrite acuta prevede innanzitutto la correzione degli eventuali disordini alimentari e l’abolizione del fumo; inoltre vanno evitati i pasti abbondanti, preferendo invece pasti piccoli e frequenti urante le vacanze avete un po’ esagerato con quegli irresistibili fritti misti del ristorantino accanto alla spiaggia? Avete “pasticciato” con vivande da pic-nic di dubbia origine? Avete alzato il gomito qualche volta di troppo durante le serate nei locali? Vi siete lasciati tentare dai cibi piccanti che vi hanno proposto in un Paese esotico? Avete riempito con le sigarette i tempi morti della vacanza? Se la vostra risposta a queste domande è sì, probabilmente il vostro stomaco vi sta già presentando il conto: bruciori, dolori, pesantezza, difficoltà digestive, frequenti eruttazioni, e così via. Gastrite, insomma. Complice l’autunno che, insieme alla primavera, è la stagione più propizia per questo tipo di patologia, le sostanze irritanti ingerite danneggiano il rivestimento interno dello stomaco (mucosa gastrica) provocando un’infiammazione acuta. Il sintomo più comune è un bruciore doloroso, che generalmente è localizzato nella parte alta dell’addome, verso sinistra, e si estende a volte fino alla schiena. Il dolore insorge di solito da 1 a 4-5 ore dopo il pasto ed è spesso accompagnato da nausea o vomito; si attenua con i farmaci antiacidi oppure mangiando qualcosa; che affaticano di meno lo stomaco. I farmaci disponibili sono essenzialmente di tre tipi: gli antiacidi, a base di magnesio e di idrossido di alluminio, che contrastano l’azione dell’acido cloridrico e vanno assunti dopo i pasti o al bisogno; gli inibitori di pompa protonica e gli antiH2 (omeprazolo, ranitidina), da assumere una o due volte al giorno per ridurre la produzione di acido; i gastroprotettori come il sucralfato, che potenziano l’effetto protettivo del muco e sono da assumere al bisogno o con regolarità, secondo la prescrizione del medico. Altro discorso, invece, è la gastrite cronica, dovuta generalmente all’infezione da parte di un germe, l’Helicobacter pylori, la cui azione è facilitata anche dall’alcool e dal fumo. Si ritiene che il 50% della popolazione mondiale sia affetta da gastrite cronica, che però nella maggior parte dei casi non dà nessun sintomo, mentre in un certo numero di soggetti provoca soltanto generiche difficoltà digestive. Ma nel 10% dei casi questa malattia evolve in ulcera gastrica o duodenale e può perfino aumentare il rischio di cancro dello stomaco se si somma a fat- tori ambientali, dietetici e genetici che purtroppo non sono ancora ben conosciuti. Si parla di gastrite cronica atrofica quando lo spessore della mucosa gastrica risulta assottigliato, mentre quando appare ispessito siamo in presenza di una forma ipertrofica. La complicanza più insidiosa e diffusa è l’anemia perniciosa, dovuta all’insufficiente secrezione, da parte dello stomaco, del fattore antianemico, una sostanza che permette l’assorbimento della vitamina B12, necessaria per una normale produzione di globuli rossi. La gastrite cronica dovuta all’Helicobacter si cura con antibiotici specifici, dopo aver confermato la presenza di questo germe con gli appositi esami. E, a proposito di esami, è opportuno tener presente che per tutte le forme di alterazione gastrica l’indagine più appropriata è l’endoscopia a fibre ottiche, che permette di diagnosticare con sicurezza, in tempo breve e con minimo disagio per il paziente, il tipo e la gravità delle eventuali lesioni dell’esofago, dello stomaco e del duodeno. Cesi Manzella i ment i a i z n Fina nalizzat perso Estetica Futura opera da diversi anni nel campo della bellezza e del benessere. Grazie all’esperienza decennale dello staff soddisfiamo le Vs. esigenze insegnandovi i segreti per ottenere la bellezza esteriore ed il benessere interiore. O R A R I O • • • • • • C O N T I N U A T O Trattamenti viso ad ultrasuoni Trattamenti corpo e termalismo Manicure - Pedicure Depilazione Solarium trifacciale e doccia Trucco “Vuoi ritrovare l’armonia del tuo corpo? 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