LICEO SCIENTIFICO “FARNESINA” - A.S. 2012-2013
CORSO DI RECUPERO DI LATINO PER LE CLASSI SECONDE
¾ Il corso si articola in 4 lezioni, di un’ora e mezza ciascuna
¾ Ciascuna lezione avrà come obiettivo di migliorare, potenziare, perfezionare la competenza della
traduzione
¾ Prima dell’inizio del corso ciascuno studente partecipante è tenuto, pertanto, ad un ripasso
individuale accurato dei seguenti argomenti:
-
i 6 tempi verbali del modo indicativo, nella forma attiva e passiva
i 4 tempi verbali del modo congiuntivo, nella forma attiva e passiva
i 3 tempi verbali del modo infinito, nella forma attiva e passiva
i 3 participi, con le relative traduzioni
i pronomi dimostrativi (hic, iste, ille), determinativi (is, idem, ipse), relativi
¾ Articolazione del corso:
PRIMA LEZIONE:
-
esercizi di verifica del ripasso: modi indicativo e congiuntivo
esercizi di traduzione (frasi) delle proposizioni subordinate al congiuntivo: gli usi di ut +
indicativo e congiuntivo
esercizi di traduzione dall’italiano, con utilizzazione dei vocaboli presenti nelle frasi dal
latino
SECONDA LEZIONE:
-
esercizi di verifica del ripasso: modo participio
esercizi di traduzione (versione) delle proposizioni subordinate al congiuntivo: cum e
congiuntivo
esercizi di traduzione dall’italiano, con utilizzazione dei vocaboli presenti nella versione dal
latino
TERZA LEZIONE:
-
esercizi di verifica del ripasso: modo infinito
esercizi di traduzione (versione) delle proposizioni subordinate infinitive
esercizi di traduzione dall’italiano, con utilizzazione dei vocaboli presenti nella versione dal
latino
QUARTA LEZIONE:
-
esercitazione: traduzione di una versione dal latino (con autocorrezione)
¾ Come preparazione alla lezione successiva lo studente dovrà svolgere alcuni semplici esercizi
individuali di rafforzamento delle competenze acquisite
¾ Ciascuno studente è tenuto a presentarsi alla lezione con il proprio vocabolario di latino.
1
LICEO SCIENTIFICO “FARNESINA” - A.S. 2012-2013
CORSO DI RECUPERO DI LATINO PER LE CLASSI SECONDE
PRIMA LEZIONE
1. Analizza e traduci le seguenti forme verbali dell’INDICATIVO e del CONGIUNTIVO, facendo
attenzione alla desinenza della persona → al suffisso del tempo → alla vocale tematica, come
negli esempi:
PARADIGMI:
scribo, is scripsi, scriptum, ĕre
facio, is, fēci, factum, ĕre
punio, is, ivi, itum, ire
vincio, is, vinxi, vinctum, ire: legare
vinco, is, vici, victum, ĕre
teneo, es ui, tentum, ēre
FORMA
VERBALE
SCRIPS –ĔR - O
FORMA
MODO
TEMPO
TRADUZIONE
attiva
Indic.
Fut. Ant.
Avrò scritto
attiva
Indic.
Fut.
scriveranno
SCRIPS- ĔRI- M
SCRIB –E- NT
SCRIBĬTUR
SCRIBEBANTUR
FACIAM
FACIENTUR
TENTI SUNT
TENTUS ESSET
TENUISSES
FACTI ERANT
VICĒRUNT
VINCIUNT
VINCIANT
VINCIENTUR
VINCERET
FECERINT
FACIUNTUR
TENĒTUR
2
2. Correggi l’esercizio precedente con il compagno di banco e con l’insegnante e sottolinea in rosso
gli errori.
3. Traduci le seguenti frasette dal latino (facendo prima l’ANALISI come nell’esempio) e ripassa
i diversi valori della congiunzione UT:
-
TEMPORALE (= “appena”) + INDICATIVO
MODALE (= “come”) + INDICATIVO
FINALE (=”affinché”) + CONGIUNTIVO → negazione: NE
VOLITIVO (=che) + congiuntivo → negazione: NE
CONSECUTIVO (= “che” preceduto da ita, sic, tam) + CONGIUNTIVO → negazione: UT
NON
a. Ut Livia∪et Iulia domum reverterunt, / matrem iratam∪invenērunt.
Trad.: ..................................................................................................................................................
b. Agricolae aratra adhĭbent ut agros arent.
Trad.: ..................................................................................................................................................
c. Ut canum latratus audivit, fur fugit.
Trad.: ..................................................................................................................................................
d. Dominus servos imperavit ut in hortum descenderent.
Trad.: ..................................................................................................................................................
e. Tam vehementer canes latrabant ut a domino furum passus non auditi sint.
Trad.: ..................................................................................................................................................
f.
Post Antonii orationem plebs tam accensa est ut omnes ad Bruti et Cassii domos currerent ut
eas incenderent.
Trad.: ..................................................................................................................................................
g. Omnes, ut rerum scriptor narrat, imperatorem orabant ne reum ad suplicium mitteret.
Trad.: ..................................................................................................................................................
h. Discipuli omnia fecĕrant ut magister eorum dixerat.
Trad.: ..................................................................................................................................................
i.
Cicero consul vehementi oratione effēcit ut Catilina ex urbe excederet.
Trad.: ..................................................................................................................................................
4. Rispondi alle seguenti domande, per verificare se hai compreso bene i valori di UT:
a. Qual è il valore di UT nella prima frase? Quale modo regge UT in questo caso? Con quale
altra congiunzione potresti sostituirlo?
b. Qual è il valore di UT nella seconda frase? Quale modo regge UT in questo caso? Perché
ARENT è al tempo PRESENTE?
3
c. Qual è il valore di UT nella terza frase? Quale modo regge UT in questo caso?
d. Qual è il valore di UT nella quarta frase? Quale modo regge UT in questo caso? Perché
DESCENDERENT è al tempo IMPERFETTO?
e. Qual è il valore di UT nella quinta frase? Quale modo regge UT in questo caso?
f.
Qual è il valore del primo UT nella sesta frase? Quale modo regge UT in questo caso?
Qual è il valore del secondo UT nella sesta frase? Quale modo regge UT in questo caso?
g. Qual è il valore di UT nella settima frase? Qual è il valore di NE? Quale modo regge NE in
questo caso?
h. Qual è il valore di UT nell’ottava frase? Quale modo regge UT in questo caso?
i.
Qual è il valore di UT nella nona frase? Quale modo regge UT in questo caso?
5. Traduci ora le seguenti frasi dall’ italiano, utilizzando gli stessi termini presenti nella
versione. Ricordati di procedere all’ ANALISI LOGICA prima di tradurre ogni frase:
a. L’aratro fu utilizzato dall’ agricoltore per arare il campo1.
Trad.: ..................................................................................................................................................
b. Il popolo prega il comandante che non mandi a morte i colpevoli (= di non mandare ...).
Trad.: ..................................................................................................................................................
c. La plebe è così inferocita che va casa di Bruto e Cassio per incendiarla.
Trad.: ..................................................................................................................................................
d. I ladri fuggirono appena i cani latrarono.
Trad.: ..................................................................................................................................................
e. Cicerone ordina che Catilina si allontani dalla città.
Trad.: ..................................................................................................................................................
f.
Come raccontano gli storici, Antonio, con il suo discorso, incendiò gli animi di tutti.
Trad.: ..................................................................................................................................................
6. Correggi con l’insegnante il tuo lavoro, sottolineando in rosso gli errori.
PER LA PROSSIMA LEZIONE:
Rileggi attentamente TUTTE le frasi tradotte oggi: devi esser in grado di tradurle perfettamente e di sapere
esattamente quale valore di UT è presente, come renderlo in italiano e quale modo verbale viene utilizzato in
italiano e in latino. Esercitati a tradurle sia in forma esplicita che in forma implicita.
N.B.: Ricorda di portare il tuo dizionario.
1
Qui la proposizione finale è implicita: rendila esplicita in latino con UT e congv e utilizza il tempo opportuno.
4
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CORSO DI RECUPERO DI LATINO PER LE CLASSI SECONDE
SECONDA LEZIONE
1. Analizza e traduci le seguenti forme verbali dell’INDICATIVO, del CONGIUNTIVO e del
PARTICIPIO, facendo attenzione alla desinenza della persona → al suffisso del tempo → alla
vocale tematica, come negli esempi:
PARADIGMI:
mitto, is misi, missum, ĕre
capio, is, cēpi, captum, ĕre: prendere
cădo, is, cecĭdi, cāsum, ĕre: cadere
caedo, ie, cecīdi, caesum, ĕre: uccidere
maneo, es, mansi, mansum, ēre: rimanere
FORMA VERBALE
FORMA
Milites MISS - I
-
MODO
TEMPO
TRADUZIONE
Partic.
Perf.
i soldati
MANDATI (=che
furono mandati)2
CAED- ĔRI- M
Arboris CAD – ENTIS
attiva
Part.
pres.
Dell’albero CHE
CADE3
attiva
Part.
Fut.
Il generale CHE
STA PER
MANDARE4
MITTĬTUR
CAEDEBANTUR
imperatorem
MISS - URUM
CAPIENTUR
MANEBUNT
CAESUS ESSES
Arborĭbus
CADENTIBUS
CAPTI ERANT
Rege MISSURO
CAPIUNTUR
CAPIANT
Puellas MISSAS
2
RICORDA: il part. perf. ha sempre valore passivo e passato (come il part. passato italiano). Si forma dal tema del supino →
MISSUS, A, UM
3
RICORDA: il part. pres. ha sempre valore attivo e di contemporaneità. Si forma dal tema del presente, con l’aggiunta della
desinenza - ns, ntis (aggettivo della seconda classe).
4
RICORDA: il part. fut. ha sempre valore attivo e di posteriorità. Si forma dal tema del supino → MISSURUS, A, UM
1
CAPERET
Homini CAPTO
Homine CAPIENTI
2. Correggi l’esercizio precedente con il compagno di banco e con l’insegnante e sottolinea in rosso
gli errori.
3. Ripassa ora lo schemetto della cosiddetta CONSECUTIO TEMPORUM latina (= consequenzialità dei
tempi tra prop. reggente e prop. subordinata) per le subordinate al congiuntivo, con l’aiuto dell’insegnante:
TEMPO DELLA REGGENTE:
SUBORDINATA
con
CUM
+ SUBORDINATA
con
CUM
+
CONGIUNTIVO ( = rapporto di CONGIUNTIVO ( = rapporto di
CONTEMPORANEITA’
rispetto ANTERIORITA’
rispetto
alla reggente)
reggente)
Tempo principale (=pres., futuro)
CUM + congv. pres.
CUM + congv. perf.
Tempo storico (=impf., perf., pperf.)
CUM + congv. impf.
CUM + congv. pperf.
TRADUZ. ITALIANA:
TRADUZ. ITALIANA:
Gerundio semplice
Gerundio composto
alla
ESEMPIO:
Cum orator in∪forum venisset, //
orationem∪ splendidam apud∪populum habuit (= tenne).
(subordinata con cum + congv. ppf. → gerundio composto italiano = anteriorità) // reggente:
= tempo storico
TRAD.:
L’oratore, essendo giunto al foro, tenne un magnifico discorso al popolo.
Oppure:
L’oratore, dopo essere giunto al foro, tenne un magnifico discorso al popolo.
4. Traduci ora la versione che segue, dopo aver svolto le operazione di ANALISI (che sono stae già avviate nelle
prime righe):
a.
leggi attentamente il brano un paio di volte,
concentrando l’attenzione sui predicati e sui
corrispondenti soggetti di ciascuna frase e tentando già di cogliere il significato di questo primo
nucleo di ogni frase (fai leva sull’analogia tra lessico latino e lessico italiano, e su questo “trucco”:
se un verbo è composto, in linea di massima considera il significato del verbo i base, trascurando la
preposizione. Ad es: COM PARO = cum + paro = preparare)
b.
sottolinea, quindi, tutti i predicati
c.
individua tutti i soggetti (e, se vuoi, contrassegnali con una S. Nel testo lo troverai in neretto)
d.
cerchia tutti i connettivi subordinanti (UT, CUM e i connettivi che introducono le subordinate
all’indicativo: quod, quia, quoniam; cum, dum, postquam; qui, quae, quod )
2
e.
unisci con un archetto tutti i sintagmi (Es. De∪amicitia saepe disputamus in∪schola cum∪
discipulis). Ricorda: devi sempre verificare IL CASO del complemento che stai individuando, e non
tradurre “a senso”.
f.
puoi evidenziare le APPOSIZIONI mettendole in parentesi. Ricorda: l’apposizione è sempre nel
caso del nome a cui si riferisce
g.
suddividi con una sbarra le proposizioni, ma solo quando sei sicuro: in linea di massima puoi
sbarrare prima del connettivo subordinante, e in coincidenza della punteggiatura. Come sai, AD
OGNI PRED. VERB. CORRISPONDE UNA PROPOSIZIONE
N.B.: QUESTO LAVORO PRELIMINARE è importante per portarti a RIFLETTERE prima di tradurre: prima di
buttarti sulla traduzione, cioè sul lavoro finale, sei portato a stare attento a decodificare l’ORGANIZZAZIONE, la
struttura di fondo della versione. Anche se ti sembra di metterci più tempo, in realtà guadagni tempo, perché capisci
davvero il testo (e fai un lavoro sensato e utile per la tua intelligenza ...)
Alessandro Magno decide di sposare una donna barbara
(Con il pretesto che i matrimoni misti possano favorire la concordia tra i Macedoni e i Persiani, Alessandro decide di sposare Rossane)
Cum Alexander cum∪suo∪exercitu in∪provinciam apud∪Parapamĭsum∪montem sitam5 pervenisset, //
Oxyartes,
(eius
regionis
satrăpes6),
se∪et∪suos
regis
potestati∪fideique7
commisit
//
et
magnificum∪convivium victoribus8 instruxit. // Dum hoc∪convivium celebratur9, // triginta nobiles virgines
processerunt, inter quas filia Oxyartis erat, Roxane nomine, eximia corporis specie et maximo habitus
decore. Haec cum in convivium inter electas virgines processisset, omnium convivarum oculos in se
convertit ac maxime regis Alexandri, exardentis statim amore virginis. Cum is putaret utilia ad concordiam
et amicitiam inter victores et victos coniugia Persarum et Macedonum, statuit illam in matrimonium ducere.
Cum laetus Oxyartes verba eius accepisset, sine mora rex patrio more panem poposcit et, cum eum gladio
divisisset, partem virginis patri praebuit, ut sanctissimum matrimonii pignus esset.
5
Con quale nome è concordato sitam?
Con quale nome è concordata questa apposizione?
7
In quale caso sono declinati quasti due sostantivi? A quali declinazioni appartengono rispettivamente?
8
Quale complemento ti sembra essere victoribus? Come lo puoi rendere meglio in italiano?
9
Perché qui c’è un indic. pres. , quando la trad. in italiano richiederebbe un impf.?
6
3
5. Traduci ora le seguenti frasi DALL’ITALIANO al latino (RICORDA di compiere DUE PASSAGGI, prima
di arrivare alla traduzione: a) analisi logica di ogni sintagma, per stabilire il caso latino, o il tempo e la
coniugazione del verbo; b) declinazione opportuna del sostantivo e dell’aggettivo, o coniugazione corretta
del verbo). Tutte le parole sono state tratte dalla precedente versione:
ESEMPIO:
Arrivando
dal monte Parapàmiso,
Cum + congv. impf. - m. da .luogo: ab + abl. m. sing. //
// Alessandro e Ossiarte
nom. m. sing.
organizzarono
magnifici banchetti.
- ind. perf. attivo - acc. n. plur.
Cum a monte Parapamiso pevenirent, Alexander magnifica convivia instruxerunt.
a) Ossiarte era il satrapo della regione situata presso il monte Parapamiso.
........................................................................................................................................................................................
b) Essendosi il satrapo Ossiarte consegnato al potere del re Alessandro, fu organizzato un banchetto.
........................................................................................................................................................................................
c) Tra le trenta fanciulle che venivano avanti (usa il part. pres.), Alessandro rivolse i suoi occhi verso la
figlia del satrapo.
........................................................................................................................................................................................
d) Essendo venute avanti trenta fanciulle, tutti ardevano d’amore per Rossane.
........................................................................................................................................................................................
e) Alessandro riteneva il matrimonio vantaggioso per rafforzare (usa confirmare) l’amicizia tra i
Macedoni e i Persiani.
........................................................................................................................................................................................
f) Dopo aver chiesto del pane (=avendo chiesto), Alessandro lo divise con la sua spada e ne offrì una
parte al satrapo, che lo accettò lieto.
........................................................................................................................................................................................
g) La concordia tra Alessandro e i Persiani era tanta che il re macedone sposò una nobile fanciulla
persiana.
........................................................................................................................................................................................
PER LA PROSSIMA LEZIONE:
¾ Termina gli esercizi, se è necessario, e ripassa TUTTA la versione, in modo da essere in grado di
tradurla perfettamente senza bisogni di aiuto.
¾ Ripassa il modo infinito.
N.B.: Ricorda di portare il tuo dizionario.
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CORSO DI RECUPERO DI LATINO PER LE CLASSI SECONDE
TERZA LEZIONE
1. Analizza e traduci le seguenti forme verbali dell’INDICATIVO, del CONGIUNTIVO, del
PARTICIPIO e dell’INFINITO, facendo attenzione alla desinenza della persona → al suffisso del
tempo → alla vocale tematica, come negli esempi:
PARADIGMI:
scribo, is scripsi, scriptum, ĕre
facio, is, fēci, factum, ĕre
punio, is, ivi, itum, ire
vincio, is, vinxi, vinctum, ire: legare
vinco, is, vici, victum, ĕre
teneo, es ui, tentum, ēre
FORMA
VERBALE
SCRIPTAM ESSE
FORMA
MODO
TEMPO
TRADUZIONE
passiva
infin.
Perf.
Essere stata scritta
SCRIPS- ĔRI- NT
VINC–IE- NT
SCRIBI
FACTURUM ESSE
FACTUM IRI
FACI
TENENTIUM
TENTUROS
TENUISSE
FACTAE ERANT
VINXISSENT
VINCIRI
VINCIAMUR
VINCIEBANTUR
VINCTUM ESSE
VINXĬMUS
VINCTORUM
1
2. Correggi l’esercizio precedente con il compagno di banco e con l’insegnante e sottolinea in rosso
gli errori.
2.
Ripassa ora la proposizione INFINITIVA (oggettiva o soggettiva) latina, non l’aiuto dell’insegnante.
RICORDA: siccome in latino questa subordinata è sempre implicita il SOGGETTO è sempre
espresso, anche quando è un pronome:
PROP. INFINITIVE latine ( = prop. subordinate oggettive e soggettive): soggetto in ACCUSATIVO
verbo all’ INFINITO
- l’INFINITO PRES. esprime un rapporto di CONTEMPORANEITA’ rispetto alla prop. reggente
- l’INFINITO PERF. esprime un rapporto di ANTERIORITA’ rispetto alla prop. reggente
- l’INFINITO FUT. esprime un rapporto di POSTERIORITA’ rispetto alla prop. reggente
3. Traduci ora la versione che segue, dopo aver svolto le consuete operazione di ANALISI (che sono stae già avviate
nelle prime righe):
a.
leggi attentamente il brano un paio di volte,
concentrando l’attenzione sui predicati e sui
corrispondenti soggetti di ciascuna frase e tentando già di cogliere il significato di questo primo
nucleo di ogni frase (fai leva sull’analogia tra lessico latino e lessico italiano, e su questo “trucco”:
se un verbo è composto, in linea di massima considera il significato del verbo i base, trascurando la
preposizione. Ad es: COM PARO = cum + paro = preparare)
b.
sottolinea, quindi, tutti i predicati
c.
individua tutti i soggetti (e, se vuoi, contrassegnali con una S. Nel testo lo troverai in neretto)
d.
cerchia tutti i connettivi subordinanti (UT, CUM e i connettivi che introducono le subordinate
all’indicativo: quod, quia, quoniam; cum, dum, postquam; qui, quae, quod )
e.
unisci con un archetto tutti i sintagmi (Es. De∪amicitia saepe disputamus in∪schola cum∪
discipulis). Ricorda: devi sempre verificare IL CASO del complemento che stai individuando, e non
tradurre “a senso”.
f.
puoi evidenziare le APPOSIZIONI mettendole in parentesi. Ricorda: l’apposizione è sempre nel
caso del nome a cui si riferisce
g.
suddividi con una sbarra le proposizioni, ma solo quando sei sicuro: in linea di massima puoi
sbarrare prima del connettivo subordinante, e in coincidenza della punteggiatura. Come sai, AD
OGNI PRED. VERB. CORRISPONDE UNA PROPOSIZIONE
N.B.: QUESTO LAVORO PRELIMINARE è importante per portarti a RIFLETTERE prima di tradurre: prima di
buttarti sulla traduzione, cioè sul lavoro finale, sei portato a stare attento a decodificare l’ORGANIZZAZIONE, la
struttura di fondo della versione. Anche se ti sembra di metterci più tempo, in realtà guadagni tempo, perché capisci
davvero il testo (e fai un lavoro sensato e utile per la tua intelligenza ...)
2
Generosità di Filèmone e Bauci, due poveri e anziani sposi
Ovidius, (clarus∪poĕta∪Latinus), narrat // olim Iovem et Mercurium speciem hominum sumpsisse, //
ab∪Olympo in∪terram descendisse // atque multa∪ostia pulsavisse // petituros hospitalitatem.// Postquam
nemo (= nessuno) inter divĭtes et potentes homines hospitium eis praebuit, dei tandem ad parvam
pauperemque Philemŏnis et Baucĭdis domum pervenerunt. Sedula anus et pius vir deos libenter acceperunt:
mulier mensam posuit atque hospitibus praebuit exiguum cibum quem sibi viroque paravĕrat. Dum dei
modestum sed gratum cibum sumunt, senes coniuges viderunt vinum sua sponte10 succrescere et, nova re
attoniti, intellexerunt hospites deos esse. Tunc statuerunt se unicum ansĕrem, domus custodem, deis
mactare, sed Iuppiter eorum pietatem collaudavit atque promisit Philemŏnem et Baucĭdem post mortem in
arbŏres mutatum iri et semper unā futuros esse.
5. Traduci ora le seguenti frasi dall’ITALIANO al latino (RICORDA di compiere DUE PASSAGGI, prima di
arrivare alla traduzione: a) analisi logica di ogni sintagma, per stabilire il caso latino, o il tempo e la
coniugazione del verbo; b) declinazione opportuna del sostantivo e dell’aggettivo, o coniugazione corretta
del verbo). Tutte le parole sono state tratte dalla precedente versione:
ESEMPIO:
Il poeta Ovidio
racconta
//
che
. Giove
discese una volta
Sogg.: nom m.sing. + apposiz. - ind. pres. // subordinata infinitiva: sogg.: acc.m.sing - inf. perf.attivo Poeta Ovidius
narrat
//
Iovem
sulla terra.
m.a luogo: acc.f.sing.
descendisse olim
in terram.
a. Giove racconta che (lui) una volta discese dall’Olimpo per chiedere ospitalità agli uomini.
........................................................................................................................................................................................
b. Ti ho raccontato che una volta (io) ho bussato a molte porte di uomini ricchi e potenti.
........................................................................................................................................................................................
c. Non avendo (usa cum + congv.) gli uomini potenti offerto ospitalità a Giove, il dio decise (usa putare) che
avrebbe bussato alla casa di due poveri contadini.
........................................................................................................................................................................................
d. La vecchietta offre al dio del modesto cibo che viene da lui accettato volentieri.
........................................................................................................................................................................................
e. Il marito capì che il suo ospite era un dio, avendo visto (usa cum + congv.) il vino aumentare da solo.
........................................................................................................................................................................................
10
Sua sponte= spontaneamente, da solo
3
f.
Gli anziani coniugi decisero (usa deliberare) che avrebbero ucciso la loro oca, che proteggeva (usa protegĕre)
la casa.
........................................................................................................................................................................................
g. Giove decide (usa deliberare) che i due sposi si trasformino in alberi dopo la morte, per stare (=essere)
sempre insieme.
........................................................................................................................................................................................
PER LA PROSSIMA LEZIONE:
¾ Termina gli esercizi, se è necessario, e ripassa TUTTA la versione, in modo da essere in grado di
tradurla perfettamente senza bisogni di aiuto.
¾ Ripassa tutti i modi verbali.
N.B.: Ricorda di portare il tuo dizionario.
4
LICEO SCIENTIFICO “FARNESINA” - A.S. 2012-2013
CORSO DI RECUPERO DI LATINO PER LE CLASSI SECONDE
QUARTA LEZIONE
1. Traduci la versione che segue, dopo aver svolto le consuete operazione di ANALISI (che sono stae già avviate nelle
prime righe):
- leggi attentamente il brano un paio di volte, concentrando l’attenzione sui predicati e sui corrispondenti soggetti di
ciascuna frase e tentando già di cogliere il significato di questo primo nucleo di ogni frase (fai leva sull’analogia tra
lessico latino e lessico italiano, e su questo “trucco”: se un verbo è composto, in linea di massima considera il
significato del verbo i base, trascurando la preposizione. Ad es: COM PARO = cum + paro = preparare)
- sottolinea, quindi, tutti i predicati
- individua tutti i soggetti (e, se vuoi, contrassegnali con una S. Nel testo lo troverai in neretto)
-
cerchia tutti i connettivi subordinanti (UT, CUM e i connettivi che introducono le subordinate all’indicativo:
quod, quia, quoniam; cum, dum, postquam; qui, quae, quod )
-
unisci con un archetto tutti i sintagmi (Es. De∪amicitia saepe disputamus in∪schola cum∪ discipulis). Ricorda:
devi sempre verificare IL CASO del complemento che stai individuando, e non tradurre “a senso”.
- puoi evidenziare le APPOSIZIONI mettendole in parentesi. Ricorda: l’apposizione è sempre nel caso del nome a
cui si riferisce
- suddividi con una sbarra le proposizioni, ma solo quando sei sicuro: in linea di massima puoi sbarrare prima del
connettivo subordinante, e in coincidenza della punteggiatura. Come sai, AD OGNI PRED. VERB.
CORRISPONDE UNA PROPOSIZIONE
N.B.: QUESTO LAVORO PRELIMINARE è importante per portarti a RIFLETTERE prima di tradurre: prima di buttarti sulla
traduzione, cioè sul lavoro finale, sei portato a stare attento a decodificare l’ORGANIZZAZIONE, la struttura di fondo della versione.
Anche se ti sembra di metterci più tempo, in realtà guadagni tempo, perché capisci davvero il testo (e fai un lavoro sensato e utile per la
tua intelligenza ...)
Fine della prima guerra punica e cause della seconda
Rerum scriptores narrant Lutatium Catulum bello punico primo, ut contra Carthaginienses bellum gereret, cum
ingenti classe in Siciliam discessisse. Afri, ut hostium impetum propulsarent, classem quadringentorum
(=quattrocento) navium paraverunt et dicitur numquam in mari tantas copias pugnavisse. Tradunt Catulum navem
aegrum ascendisse: vulneratus enim in pugna superiore (= precedente) fuĕrat. Contra Lylibaeum, civitatem Siciliae,
Romani tanta virtute pugnaverunt ut hostes superaverint. Statim pacem Carthaginienses petiverunt, cum captivos
Romanorum reddidissent. Etiam Carthaginienses captivos petiverunt et Romani sine pretio eos in publica custodia
dederunt. Postea bellum Punicum secundum Romanis Hannibal movit. Nam cum Carthaginiensium dux, foedere
rupto, Saguntum, Hispaniae civitatem Romanis amicam, vi oppugnavisset, statim Romani Hannibali legatos miserunt
ut bello abstinēret, sed Carthaginiensis dux eos non admisit.
1
2. Confronta la tua analisi e latua traduzione con i seguenti testi e individua e comprendi bene gli
eventuali errori con l’aiuto del compagno di banco e dell’insegnante:
Fine della prima guerra punica e cause della seconda
Rerum scriptores narrant // Lutatium Catulum bello∪punico∪primo, / ut contra∪Carthaginienses bellum gereret, /
cum∪ ingenti∪classe in∪Siciliam discessisse. / Afri, / ut hostium impetum propulsarent, / classem quadringentorum
(=quattrocento)∪navium paraverunt, // et dicitur // numquam in∪ mari tantas∪copias pugnavisse. / Tradunt // Catulum
navem aegrum ascendit: / vulneratus enim in∪pugna∪ superiore (= precedente) fuĕrat. / Contra∪Lylibaeum, (civitatem
Siciliae), Romani tanta∪virtute pugnaverunt /ut hostes superaverint. / Statim pacem Carthaginienses petiverunt, / cum
captivos Romanorum reddidissent / Etiam Carthaginienses
captivos petiverunt / et Romani sine∪pretio eos
in∪publica∪custodia dederunt. / Postea bellum∪Punicum∪secundum Romanis Hannibal movit. / Nam cum
Carthaginiensium dux, / foedere∪rupto/, Saguntum, (Hispaniae civitatem Romanis amicam), vi oppugnavisset, / statim
Romani Hannibali legatos miserunt / ut bello abstinēret;/ sed Carthaginiensis dux eos non admisit.
Gli storici narrano // che, durante la prima guerra punica, Lutazio Catulo scese in Sicilia con una grande flotta // per
muovere guerra contro i Cartaginesi. // Gli Africani, // per respingere l’attacco dei nemici // allestirono una flotta di
quattrocento navi // e si dice // che mai in mare avessero combattuto truppe così numerose. // Tramandano // che
Catulo sia salito sofferente sulla
nave: // infatti era rimasto ferito in una battaglia precedente. // I Romani
combatterono con tanto valore contro Lilibeo, (città della Sicilia) // che vinsero i nemici. // I Cartaginesi chiesero
subito la pace, // avendo restituito i prigionieri dei Romani. // Anche i Cartaginesi richiesero i prigionieri // e i
Romani, senza pagamento di riscatto, li diedero in custodia dello stato./ In seguito Annibale mosse una seconda
guerra punica ai Romani. // Infatti, // rotti gli accordi, // avendo il comandante dei Cartaginesi occupato con la forza
Sagunto, (città della Spagna amica dei Romani), // subito i Romani inviarono degli ambasciatori ad Annibale // perché
si astenesse dalla guerra; // ma il generale dei Cartaginesi non li ricevette.
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