INDICE Consolidamento delle conoscenze grammaticali, logiche e sintattiche .......................................................pag. 10 Fonetica Capitolo 1 ......... ............................................................................................. pag. 32 Nozioni basilari Premessa Dal latino al volgare: origini della lingua italiana. L’alfabeto. Regole della pronuncia tradizionale (ecclesiastica). Regole della pronuncia restituta. Divisione in sillabe. Accento. Differenze tra il latino classico e l’italiano. Capitolo 2 ......... ............................................................................................. pag. 36 Il latino come lingua flessiva: la declinazione e la coniugazione Le parti del discorso. La flessione. La declinazione. L’aggettivo e il genere. La coniugazione. Impariamo ad usare il vocabolario (1). 1 Capitolo 3 ....................................................................................................... pag. 41 La prima declinazione La prima declinazione Il presente indicativo attivo delle quattro coniugazioni e del verbo sum. Elementi di analisi logica (1): Il complemento di modo. Elementi di analisi logica (2): Il complemento di mezzo. Elementi di analisi logica (3): Il complemento di causa. Traduciamo insieme (1) Elementi di analisi grammaticale (1): Le principali congiunzioni coordinanti. Impariamo ad usare il vocabolario (2). Particolarità della prima declinazione. La collocazione delle parole nella frase latina. Elementi di analisi logica (4): Il complemento di stato in luogo Elementi di analisi logica (5): il complemento di moto a luogo. Capitolo 4 ....................................................................................................... pag. 61 La seconda declinazione Nomi maschili e femminili: declinazione dei nomi uscenti in –us. Elementi di analisi logica (6): Il complemento di compagnia o di unione . Impariamo ad usare il vocabolario (3). Elementi di analisi grammaticale (2): Le principali preposizioni latine. L’imperfetto indicativo attivo delle quattro coniugazioni e del verbo sum. Nomi maschili: declinazione dei nomi uscenti in –er e in -ir Nomi neutri : declinazione dei nomi uscenti in –um. Elementi di analisi logica (7): Il complemento di moto da luogo Elementi di analisi logica (8): Il complemento di moto per luogo Particolarità della seconda declinazione. Impariamo ad usare il vocabolario (4). Romanorum mores (1): La casa romana. 2 Capitolo 5 ....................................................................................................... pag. 87 Gli aggettivi della prima classe Gli aggettivi della prima classe. Elementi di analisi logica (9): il complemento di materia. Elementi di analisi logica (10): il complemento predicativo del soggetto. Elementi di analisi logica (11): il complemento predicativo dell’oggetto. Il futuro semplice indicativo attivo delle quattro coniugazioni e del verbo sum. Elementi di analisi logica (12): il complemento di tempo determinato. Elementi di analisi logica (13): il complemento di tempo continuato. Gli aggettivi pronominali e l’aggettivo sostantivato. Capitolo 6 ...................................................................................................... pag. 104 La terza declinazione Caratteri generali della terza declinazione. Nomi appartenenti al primo gruppo. Il perfetto indicativo attivo e l’infinito perfetto attivo delle quattro coniugazioni e del verbo sum. Impariamo ad usare il vocabolario (5). Elementi di analisi logica (14): il complemento di colpa. Elementi di analisi logica (15): il complemento di pena. Romanorum mores (2): Il matrimonio. Nomi appartenenti al secondo gruppo. Elementi di analisi logica (16): il complemento di denominazione. Elementi di analisi logica (17): il complemento di argomento. Nomi appartenenti al terzo gruppo e particolarità della terza declinazione. Il piuccheperfetto indicativo attivo delle quattro coniugazioni e del verbo sum. Capitolo 7 ....................................................................................................... pag. 128 Gli aggettivi della seconda classe Impariamo ad usare il vocabolario (6). Aggettivi a tre uscite . Elementi di analisi del periodo (1): la proposizione subordinata temporale. Aggettivi a due uscite. Aggettivi ad un’uscita. Il participio presente delle quattro coniugazioni. 3 Traduciamo insieme (2). Aggettivi indeclinabili e difettivi. Impariamo ad usare il vocabolario (7). Elementi di analisi logica (18): i complementi di abbondanza e di privazione. Elementi di analisi logica (19): il complemento di limitazione. I nomi dei mesi. Capitolo 8 ....................................................................................................... pag. 142 I gradi dell’aggettivo qualificativo. Il comparativo di minoranza e il comparativo di uguaglianza. Il comparativo di maggioranza, il comparativo assoluto e il paragone tra due aggettivi. Elementi di analisi logica (20): il complemento di qualità. Elementi di analisi del periodo (2): la proposizione subordinata causale. Il superlativo assoluto e il superlativo relativo. Elementi di analisi logica (21): il complemento partitivo. Il futuro anteriore indicativo attivo delle quattro coniugazioni e del verbo sum. Particolarità nella formazione dei comparativi e dei superlativi. Comparativo e superlativo degli avverbi. Paragone tra due avverbi e comparativo assoluto dell’avverbio. Romanorum mores (3): Il rito funebre. Capitolo 9 ....................................................................................................... pag. 157 La quarta declinazione. La declinazione dei nomi maschili e femminili. La declinazione dei nomi neutri e particolarità della quarta declinazione. Declinazione di domŭs, -ūs. Elementi di analisi logica (22): i complementi di luogo con i nomi di città e di piccole isole e con i sostantivi domus e rus. 4 Capitolo 10 ..................................................................................................... pag. 167 La quinta declinazione. La quinta declinazione e particolarità della quinta declinazione. L’imperativo presente attivo delle quattro coniugazioni e del verbo sum. Particolarità del sostantivo: nomi difettivi e indeclinabili. Romanorum mores (4): I giochi gladiatorii. Capitolo 11 ..................................................................................................... pag. 178 I pronomi (1) I pronomi personali. Pronomi e aggettivi determinativi. Presente e imperfetto congiuntivo attivo delle quattro coniugazioni e del verbo sum. Elementi di analisi logica (23): il complemento di fine o scopo. Elementi di analisi del periodo (3): la proposizione subordinata finale. Pronome riflessivo e aggettivo possessivo. Pronomi e aggettivi dimostrativi. Perfetto e piuccheperfetto congiuntivo attivo delle quattro coniugazioni e del verbo sum. Elementi di analisi del periodo (4): la proposizione subordinata consecutiva. Romanorum mores (5): L’onomastica dei Romani. Capitolo 12 ..................................................................................................... pag. 196 I pronomi (2) Il pronome relativo e concordanza del pronome relativo. Pronome relativo riferito a un determinativo o a un dimostrativo. Il nesso relativo. Elementi di analisi del periodo (5): la proposizione relativa finale e la proposizione relativa consecutiva. Prolessi della relativa. Pronomi e aggettivi relativi – indefiniti. Traduciamo insieme… (3) Pronomi e aggettivi interrogativi. Interrogativi composti. Elementi di analisi del periodo (6) : la proposizione interrogativa diretta. 5 Elementi di analisi del periodo (7): il congiuntivo esortativo e l’imperativo negativo. Imperativo futuro attivo delle quattro coniugazioni e del verbo sum. Pronomi e aggettivi indefiniti e composti. Impariamo ad usare il vocabolario (8). Traduciamo insieme (4). Altri indefiniti. Elementi di analisi logica (24): i complementi di stima e di prezzo. Capitolo 13 ..................................................................................................... pag. 219 I numerali Gli aggettivi numerali; come si scrivono i numeri romani. Numerali cardinali. Elementi di analisi logica (25): il complemento di distanza Elementi di analisi logica (26): il complemento di estensione. Numerali ordinali. Come si scrivono per esteso i numeri. Elementi di analisi logica (27): Il complemento di età. Indicazione delle ore e delle date. Numerali distributivi e avverbi numerali. Romanorum mores (6): Come i Romani calcolavano il tempo. Capitolo 14 ..................................................................................................... pag. 231 Il verbo di forma attiva. Il verbo di forma attiva: il genere e la forma. Impariamo ad usare il vocabolario (9). La flessione del verbo: le coniugazioni. I modi e i tempi verbali. I modi finiti. Elementi di analisi del periodo (8): Il cum narrativo. I modi indefiniti. Il participio futuro delle quattro coniugazioni e del verbo sum. Elementi di analisi del periodo (9): la coniugazione perifrastica attiva. L’infinito futuro delle quattro coniugazioni e del verbo sum. Il gerundio delle quattro coniugazioni. Romanorum mores (7): Le terme. 6 Capitolo 15 ..................................................................................................... pag. 252 Il verbo sum e i suoi composti. Il verbo sum. I composti di sum. Il verbo possum. Il rafforzamento del superlativo. Elementi di analisi del periodo (10): l’accusativo con l’infinito. Traduciamo insieme (5). Capitolo 16 ..................................................................................................... pag. 263 Il verbo di forma passiva Indicativo presente, imperfetto e futuro semplice passivi delle quattro coniugazioni. Elementi di analisi logica (28): i complementi d’agente e di causa efficiente. Elementi di analisi logica (29): il complemento predicativo del soggetto. Participio perfetto delle quattro coniugazioni Indicativo perfetto, piuccheperfetto e futuro anteriore passivi delle quattro coniugazioni Congiuntivo presente e imperfetto passivi delle quattro coniugazioni. Congiuntivo perfetto e piuccheperfetto passivi delle quattro coniugazioni. Il supino passivo delle quattro coniugazioni. L’infinito presente, perfetto e futuro passivo delle quattro coniugazioni. Elementi di analisi logica (30): Il si passivante. Elementi di analisi logica (31): il complemento di origine o provenienza. Il gerundivo delle quattro coniugazioni. Elementi di analisi del periodo (11): la coniugazione perifrastica passiva. Capitolo 17 ..................................................................................................... pag. 289 I verbi deponenti I verbi deponenti: le quattro coniugazioni. Impariamo ad usare il vocabolario (10). Particolarità dei verbi deponenti e uso del participio. I verbi semideponenti; costruzione di utor, fruor, fungor, vescor, potior. Elementi di analisi del periodo (12): la proposizione interrogativa indiretta. 7 Capitolo 18 ..................................................................................................... pag. 299 La coniugazione mista dei verbi in -io La coniugazione dei verbi in –io. Elementi di analisi del periodo (13): Uso del gerundivo in luogo del gerundio. Traduciamo insieme (6) Romanorum mores (8): Il banchetto. Capitolo 19 ..................................................................................................... pag. 307 Verbi anomali (o atematici) Edo, ĕdis (ēs), ēdi, ēsum, edĕre (ēsse) = mangiare. Fero, fers, tuli, latum, ferre = portare, sopportare, narrare; composti di fero. Elementi di analisi del periodo (14): l’ablativo assoluto. Traduciamo insieme (7). Eo,is, ivi (ii), itum, ire = andare; composti di eo. Fio, fis, factus sum, fieri = essere fatto, divenire, accadere. Vŏlo, vis, volui, velle = volere Nōlo, non vis, nŏlui, nolle = non volere Mālo, mavis, malŭi, malle = preferire. Elementi di analisi del periodo (15): l’imperativo negativo. Capitolo 20 .................................................................................................... pag. 325 I verbi difettivi e i verbi impersonali Coepi, coeptum, coepisse; memĭni, meminisse; odi, odisse. Aio, inquam, fari. Forme verbali isolate e verbi impersonali. Romanorum mores (9): L’abbigliamento dei Romani in epoca imperiale. Capitolo 21 ..................................................................................................... pag. 331 Le parti invariabili del discorso Avverbio. 8 Preposizione. Congiunzione. Interiezione. 9 Consolidamento delle conoscenze grammaticali, logiche e sintattiche Il possesso delle regole che presiedono al funzionamento della lingua italiana è un fondamentale requisito non solo per poter usare in modo chiaro, corretto ed efficace la nostra lingua, ma anche per procedere allo studio del latino. Le scuole medie, ma già quelle elementari, forniscono allo studente le regole basilari della lingua italiana tramite l’insegnamento delle sue strutture grammaticali, logiche e sintattiche; tuttavia può essere opportuno un consolidamento di tali conoscenze, o comunque un accertamento del loro possesso da parte degli alunni. Tenendo conto del fatto che non sempre, nel biennio dei Licei, l’insegnante di Italiano e quello di Latino coincidono, e anche per fornire all’insegnante di Latino del materiale idoneo per l’accoglienza, si ritiene indispensabile iniziare con alcune pagine di esercizi di grammatica italiana. 10 ELEMENTI DI ANALISI GRAMMATICALE Le parti del discorso nella lingua italiana sono nove: • 5 variabili: articolo, nome, aggettivo, pronome, verbo; • 4 invariabili: avverbio, preposizione, congiunzione, interiezione. Articolo (dal latino articulum, che significa “nodo, giuntura, articolazione”): si premette al nome per introdurlo nel discorso. Insieme al nome, costituisce il sintagma nominale. Gli articoli si distinguono in: determinativi: il, lo, la (sing.); i, gli, le (pl.); indeterminativi: un, uno, una (sing.) Nome o sostantivo (dal latino nomen, che significa “nome”): serve a nominare, appunto, persone, animali e cose. I nomi si distinguono in: comuni: indicano in modo generico; propri: distinguono con un nome una persona, un animale o una cosa. Possono inoltre essere concreti o astratti, individuali o collettivi. Aggettivo (dal latino tardo adiectivum, da adiectus -participio perfetto di adicĕre-, che significa “aggiunto”): esprime attributi propri o accidentali di un sostantivo. Gli aggettivi si distinguono in: qualificativi: indicano una qualità; determinativi: indicano la posizione rispetto a chi parla e a chi ascolta, l’appartenenza, la quantità. I gradi dell’aggettivo qualificativo sono: positivo: esprime semplicemente l’esistenza di una qualità; comparativo (di maggioranza, uguaglianza e minoranza): esprime il grado in cui una qualità è posseduta da un nome in confronto ad un altro nome; superlativo (assoluto e relativo): esprime il possesso di una qualità al massimo grado. Gli aggettivi determinativi si distinguono in: possessivi (mio, tuo…); dimostrativi (questo, quello…); indefiniti (molti, alcuni…); interrogativi (che? chi?...); esclamativi (che! quale!...); numerali (uno, primo…). Pronome (dal latino pro-nomine, che significa “al posto del nome”): sostituisce il nome nel discorso. I pronomi si distinguono in: personali (io, tu…); 11 possessivi (mio, tuo…); dimostrativi (questo, quello…); indefiniti (molti, alcuni…); relativi (che, il quale…); interrogativi (che? chi?...); esclamativi (che! quale!...). Verbo (dal latino verbum, che significa “parola”): è la parola più importante della frase ed indica, collocandola nel tempo (passato, presente, futuro), l’azione compiuta o subita dal soggetto. Il verbo ha sette modi verbali, di cui: quattro finiti (che permettono di individuare la persona e il numero); questi sono: indicativo, congiuntivo, condizionale, imperativo; tre indefiniti (che non permettono di individuare la persona se non in alcuni casi, senza dare, tuttavia, informazioni complete); questi sono: infinito, gerundio, participio. Il genere del verbo può essere: transitivo (l’azione espressa passa – ricade- su un altro elemento della frase); intransitivo (l’azione espressa si esaurisce nel soggetto). La forma del verbo può essere: attiva (il soggetto compie l’azione); passiva (il soggetto subisce l’azione); riflessiva (il soggetto compie e subisce l’azione). Avverbio (dal latino adverbium -da ad verbum-, che significa “presso la parola”): serve a precisare il significato della parola accanto alla quale è collocato, e solitamente lo si trova accanto al verbo. Gli avverbi si distinguono in: qualificativi (in questo caso equivalgono ad un complemento di modo); determinativi (determinano una circostanza particolare della parola cui sono riferiti). Preposizione (dal latino praepositum -participio perfetto di praeponĕre-, che significa “posto davanti”): mette in relazione due parole tra loro. Esse sono: di, a, da, in, con, su, per, tra, fra Congiunzione (dal latino coniunctum -participio perfetto di coniungĕre-, che significa “unito”): collega due parole o due proposizioni. Le congiunzioni si distinguono in: coordinanti: pongono due elementi della frase o due proposizioni su uno stesso piano; possono essere: copulative, disgiuntive, avversative, conclusive, dichiarative, correlative; subordinanti: stabiliscono un rapporto di dipendenza tra due proposizioni; possono essere: finali, causali, temporali, consecutive, concessive, condizionali, dichiarative, avversative, modali, comparative, interrogative, limitative, esclusive. Interiezione (dal latino interiectum -participio perfetto di intericĕre- che significa “gettato in mezzo”): posta in mezzo alla frase, esprime uno stato d’animo o un’emozione. 12 ESERCIZI Esercizio 1 Individua gli articoli ed indica se sono determinativi (D) o indeterminativi (I); sottolinea inoltre le preposizioni articolate. 1) Il (…) libro di storia è sulla cattedra. 2) Ho visto un (…) cane che rincorreva un gatto. 3) Il (…) cane del mio amico addenta un (…) osso. 4) Nel cesto ci sono una (…) mela e delle banane. 5) Ho visto passare Gianni proprio un (…) attimo fa. 6) L’(…) insegnante sostiene che dallo studio della storia si imparano molte cose. 7) L’(…) orologio di mio nonno non è un (…) orologio qualsiasi. 8) Ho sentito un (…) forte rumore provenire dal giardino. 9) Una (…) macchina, correndo a gran velocità, si è schiantata sul guardrail. 10) La (…) sorellina di Giulio ha preso un (…) bel raffreddore. Esercizio 2 Sottolinea una volta i nomi conumi, due volte i nomi propri. 1) L’isola della Sicilia è meta di molti visitatori. 2) Andrea, mi presti la penna? 3) Cesare e Pompeo combatterono una guerra civile che si concluse con la vittoria del primo. 4) Lo storico latino Tacito ci ha lasciato molte notizie degne di rilievo sulla storia romana. 5) Il cantante Eros Ramazzotti è molto amato dalle adolescenti. 6) La Calabria ha delle spiagge bellissime, ma anche nella nostra regione ci sono dei posti meravigliosi. 7) Il giglio è un fiore dal profumo molto intenso. 8) Il cane del mio amico si chiama Fido; il mio, invece, Tommy. 9) Napoleone morì in esilio nell’isola di Sant’Elena. 10) Il poeta Giacomo Leopardi aveva una visione pessimistica dell’esistenza. Esercizio 3 Sottolinea una volta gli aggettivi usati con funzione di aggettivo, due volte quelli con funzione di sostantivo. 1) La condizione degli anziani talvolta è davvero miserevole. 2) Gli umili sono i protagonisti indiscussi de I Promessi Sposi. 3) Hai letto l’ultimo romanzo di Camilleri? 4) I giovani appaiono più attenti degli anziani alle problematiche del presente. 5) La donzelletta del Leopardi è una giovane fanciulla piena di speranze. 6) La scorsa estate molti stranieri hanno visitato la nostra bella Italia. 7) Dei giovani stranieri mi hanno chiesto delle informazioni. 8) Un signore forestiero voleva sapere quale fosse la via più breve per arrivare all’imbocco dell’autostrada. 9) Il bello di questa storia è che nessuno ha scoperto l’inganno. 10) La poetica del Manzoni è basata sul vero. Esercizio 4 Individua, per ogni aggettivo, se si tratta di grado positivo (P), comparativo (C), superlativo (S). 1) La mia casa è più spaziosa (…) della tua. 2) Non ho mai visto un garage ampio tanto quanto (…) il tuo. 3) Hai un vestito molto elegante (…)! 4) Luisa è bella (…), ma Marta è senza dubbio più raffinata (…). 5) Questa poltrona è meno costosa (…) ma più comoda (…) di quell’altra. 6) Non ho mai conosciuto una persona più sciocca (…) di te. 8) La più brava (…) della classe è Sofia, ma in storia Marco è più preparato (…) di lei. 9) Vorrei un’attenzione maggiore (…) da parte vostra. 10) Al piano inferiore (…) abitano i miei, io invece occupo il piano superiore (…). 11) Ho preso un voto pessimo (…) in matematica. 12) Tra quelle che ho studiato, L’infinito è la poesia più suggestiva (…). 13) Lo studio del Latino è molto impegnativo (…). Esercizio 5 13 Colloca nella seguente tabella gli aggettivi presenti nelle frasi dell’esercizio precedente. comparativo maggioranza di comparativo minoranza di comparativo uguaglianza di superlativo. assoluto superlativo relativo Esercizio 6 Nelle frasi seguenti troverai vari tipi di aggettivi determinativi: individuali e collocali nella tabella. 1) Questo giaccone è certamente più caldo del tuo cappotto. 2) Nella confusione si sono rotti alcuni bicchieri e tre piatti. 3) Quel comò ha più di due secoli: apparteneva già alla bisnonna di mia nonna! 4) Ho incontrato alcuni curiosi che scattavano qualche fotografia sul luogo dell’incidente. 5) Quanti dolci hai preparato! Posso assaggiare qualche pasticcino? 6) Quale libro preferisci tra questi due? 7) Che tipo di film vorresti andare a vedere? 8) Il primo classificato è stato premiato con una medaglia d’oro. 9) Ciascun fascicolo deve essere collocato al posto giusto in ogni cassetto. 10) Quel negozio è molto caro. 11) I tuoi genitori sono più tolleranti dei miei. 12) Era la terza volta che guardavo quel film, eppure non provavo alcuna noia, ma solo tanto piacere. possessivi dimostrativi indefiniti numerali esclamativi interrogativi Esercizio 7 Sottolinea una volta gli aggettivi, due volte i pronomi. 1) La mia scuola è più centrale della tua. 2) Ho comprato due maglie; una, però, è piccola. 3) Che rabbia! La torta che avevo messo in forno mi si è bruciata! 4) Io non credo che tu debba comportarti così. 5) Mi presteresti la tua penna, per favore? Non trovo più la mia. 6) Questo romanzo è molto più avvincente di quello che ti ho prestato. 7) I soldi che avevo risparmiato per le vacanze sono andati sprecati in quella casa da gioco. 8) Se piace a te, non vuol dire che piaccia anche a me. 9) Quante persone hai invitato? E quante pensi che verranno? 10) Due penne le ho messe nell’astuccio; tre, invece, le ho lasciate sulla scrivania. Esercizio 8 Nelle frasi seguenti troverai vari tipi di pronomi determinativi: individuali e collocali nella tabella. 1) Ti darei volentieri un aiuto, se potessi. 2) Ho detto loro la mia verità, non la tua. 3) Non ti voglio più vedere: ciò che hai detto è molto grave. 4) Qualcuno mi cerca? Chiunque sia, digli che io sono occupato. 5) Ti ho detto che ho visto Luca che passeggiava con lei. 7) Ovunque vada e con chiunque tu sia, devi sempre comportarti come si deve. 8) Chi ti ha detto questo? Chiunque sia stato, ti ha detto una bugia. 9) Ho svariati fogli: quanti ne vuoi? 10) La persona di cui ti parlavo è quella che vedi lì, appoggiata a quell’albero. personali possessivi dimostrativi indefiniti relativi interrogativi 14 Esercizio 9 Individua, di ogni voce verbale, modo e tempo. VOCE VERBALE sia leggessi avrò detto amante fossi avrò mentirei sia stato avevo capito correndo avere letto ho studiato avessi detto cantai avendo letto parlo correvo leggere letto avrei reagito MODO TEMPO …………………………………. …………………………………. …………………………………. …………………………………. …………………………………. …………………………………. …………………………………. …………………………………. …………………………………. …………………………………. …………………………………. …………………………………. …………………………………. …………………………………. …………………………………. …………………………………. …………………………………. …………………………………. …………………………………. …………………………………. Esercizio 10 Sottolinea una volta i verbi transitivi, due volte quelli intransitivi. Leggere, correre, partire, studiare, combattere, cantare, venire, rompere, tagliare, arrivare, giungere, perdonare, ridere, ubbidire, reggere, minacciare, vivere, cambiare, comprare, giocare. Esercizio 11 Indica se i verbi contenuti nelle seguenti frasi sono di forma attiva (A), passiva (P) o riflessiva (R). 1) Il giocattolo si è rotto (…) e Alessandra si è messa a piangere (…). 2) Alessandra ha rotto (…) il suo giocattolo. 3) La bambola è stata rotta (…) da Alessandra. 4) L’imputato è stato assolto(…) ma l’avvocato dell’accusa ha detto (…) che ricorrerà (…) all’appello. 5) Il maglione di cachemire si è macchiato (…) irrimediabilmente. 6) Il paziente è stato visitato (…) da un’intera equipe, ma nessuno ha individuato (…) la causa del suo male. 7) I poliziotti hanno sventato (…) la rapina esponendosi (…) a gravi rischi. 8) Mi lavo (…) i capelli ed usciamo (…). 9) Dalla strada si udì (…) un forte boato. 10) Ho sentito (…) un forte boato provenire (…) dalla casa: da cosa sarà stato provocato (…)? Esercizio 12 Volgi le seguenti frasi dall’attivo al passivo e viceversa. 1) L’uomo mise nel fuoco un pezzo di legna per scaldare la casa. ……………………………………………………………………………. 2) Pur avendo letto più volte il romanzo, non ho capito bene la conclusione. 15 ……………………………………………………………………………. 3) Penso che tu non abbia detto la verità. ……………………………………………………………………………. 4) Berrei volentieri un goccio di quel liquore. ……………………………………………………………………………. 5) Porta fuori il cane! Non vedi che sta sporcando tutto il tappeto? ……………………………………………………………………………. 6) L’impiegato aveva ottenuto la promozione tanto ambita. ……………………………………………………………………………. 7) Le provviste furono riposte con cura nella credenza dal contadino. ……………………………………………………………………………. 8) Anche gli ultimi resti del villaggio saranno travolti dall’alluvione. ……………………………………………………………………………. 9) Un’intera famiglia è stata costretta a fuggire dalla violenza dell’uragano. ……………………………………………………………………………. 10) Molti danni del nostro pianeta sono stati provocati dal comportamento irresponsabile dell’uomo. ……………………………………………………………………………. 11) L’alunno sarebbe stato duramente punito dall’insegnante se non fosse stato difeso dai suoi compagni che si sono addossati la responsabilità di quell’atto. ……………………………………………………………………………. 12) Non voglio che tu frequenti quelle cattive compagnie: molti loro vizi potrebbero essere presi da te. ……………………………………………………………………………. Esercizio 13 Indica se il verbo essere svolge le funzioni di ausiliare (A), copula (C) o predicato verbale (PV). 1) Nella Bohème da Rodolfo è regalata (…) a Mimì una bellissima cuffietta. 2) Il lume è stato spento (…) dal vento. 3) I due amanti erano (…) in casa soli, mentre fuori c’era (…) una folla festante perché quel giorno era (…) la vigilia di Natale. 4) La fanciulla era pallida e sofferente (…), perché il suo fisico era minato (…) da una grave malattia. 5) Era (…) una notte di luna piena, e i due innamorati erano indifferenti (…) a ciò che accadeva intorno a loro: erano infatti tutti presi (…) l’uno dall’altro. 6) Al Teatro dell’Opera ci sono (…) delle signore molto eleganti. 7) Mi è stato regalato (…) questo biglietto per lo spettacolo. 8) Rodolfo era molto preoccupato (…) per la salute della sua Mimì, ed era incerto (…) su quale fosse (…) la cosa migliore da fare. Esercizio 14 Sottolinea una volta gli avverbi, due volte le preposizioni. 1) Adesso devo ripetere l’argomento di storia. 2) Uscirò dopo con te per comprare il regalo, ora ho altro da fare. 3) Sarebbe meglio che venissi con me. Come farei senza di te a scegliere bene? 4) Mio cugino vive ancora con i suoi. 5) Vieni qui e dimmi la verità: sei veramente arrabbiato per quella bugia? 6) Ieri è arrivato mio zio con il treno da Napoli, ed il treno era alquanto in ritardo. 7) Tra tutti voi, Luca mi sembra il più adatto per impersonare questo ruolo. 8) Non so dove siano le chiavi: probabilmente sul tavolo o sulla credenza. Se non le trovate, cercate ovunque. 9) Magari potessi tornare indietro! Ringiovanire di qualche anno! 10) Vuoi rimanere a casa con me? Non ho affatto voglia di uscire. 16 Esercizio 15 Sottolinea una volta le congiunzioni coordinanti, due volte quelle subordinanti. 1) Ho mangiato pane e salame, tuttavia ho ancora fame. 2) Siccome pioveva, Carlo ha preferito rimanere in casa per guardare un film e riposarsi un po’. 3) Vengo con te, purchè tu mi assicuri di tornare in tempo per la cena. 4) Dopo aver vuotato le tasche, il ragazzo si rese conto di avere solo pochi spiccioli, pertanto dovette accontentarsi di regalare alla sua innamorata un fiore. 5) Vuoi uscire o restare in casa? 6) Marco è andato via senza dire una parola perché era stato profondamante offeso sia dalle parole che dagli atti del suo amico. 7) Sebbene il comportamento di Martina sia stato scandaloso, Gianni l’ha perdonata. 9) Sono così stanca che rimarrei a letto, ma devo andare a lavorare anche se non ne ho voglia. 10) Io mi sforzo di farti capire l’argomento mentre voi vi distraete e pensate ad altro invece che ascoltarmi e prendere appunti. Esercizio 16 Fai l’analisi grammaticale delle seguenti frasi. 1) Il compito di matematica è complicato. 2) Quell’abito nero che hai acquistato è molto elegante. 3) La ragazza più bella della scuola parteciperà al concorso. 4) Che gioia! I miei amici mi hanno fatto una bellissima sorpresa! 5) Ho molti libri: quale vorresti leggere? 6) Questo libro è molto interessante; quello, invece, noioso. 7) Qualcuno vorrebbe dirmi chi è stato? 8) Non ho visto nessuno lì. 9) Il tipo buffo di cui ti ho parlato è quello laggiù: lo conosci? 10) Arianna e sua sorella non sono andate a scuola perché hanno preso un bel raffreddore. 17 ELEMENTI DI ANALISI LOGICA Soggetto (dal latino subiectum -participio passato di subicere- che vuol dire “sottoposto”): indica la persona o la cosa che fa o subisce l’azione. Oltre al nome, ogni altro elemento della frase, sostantivato, può fungere da soggetto. Predicato (dal latino praedicare, che significa “annunciare, dire”): indica l’azione compiuta o subita dal soggetto. Il predicato può essere: verbale: quando è costituito da un verbo con significato compiuto; nominale: quando è formato dall’unione del verbo essere (copula) con un nome o un aggettivo (parte nominale) che ne completa il significato. Attributo: l’aggettivo che, unito al nome, gli “attribuisce” una qualità; Apposizione: il nome che, unito ad un altro nome, in qualche modo lo determina. Complementi I complementi si distinguono in: diretti: sono direttamente collegati all’elemento da cui dipendono; indiretti: sono collegati all’elemento da cui dipendono da una preposizione. • Complementi diretti Complemento oggetto: risponde alla domanda “chi? che cosa?”. Dopo un verbo transitivo indica l’elemento su cui ricade l’azione espressa dal verbo. Complemento predicativo: nome o aggettivo che completa il significato del predicato, nei confronti del quale svolge una funzione analoga a quella svolta dalla parte nominale nei confronti della copula. Si chiama predicativo del soggetto quando si riferisce al soggetto e predicativo dell’oggetto quando si riferisce al complemento oggetto. • Complementi indiretti Complemento di specificazione: risponde alla domanda “di chi? di che cosa?”. Fornisce una precisazione, ovvero una specificazione, del nome dal quale è retto. Complemento di termine: risponde alla domanda “a chi? a che cosa?”. Indica la persona, l’animale o la cosa a cui si rivolge l’azione o su cui essa “termina”. Complemento di compagnia e di unione: risponde alla domanda “in compagnia di chi? in compagnia di che cosa?”. Indica l’essere animato o inanimato in compagnia del quale si svolge l’azione. Complemento di argomento: risponde alla domanda “su quale argomento?”. Indica l’argomento di cui si scrive o si parla. Complemento di modo: risponde alla domanda “in che modo?”. Indica il modo in cui si svolge l’azione. 18 Complemento di materia: risponde alla domanda “di quale materia?”. Indica la materia di cui è formato un oggetto. Complemento di qualità: risponde alla domanda “con quali qualità?”. Indica una qualità, fisica o psicologica, posseduta da qualcuno o qualcosa. Complemento di stato in luogo: risponde alla domanda “in quale luogo?”. Indica il luogo in cui si svolge l’azione. Complemento di moto a luogo: risponde alla domanda “verso quale luogo?”. Indica il luogo verso il quale si muove qualcuno o qualcosa o verso il quale è diretta l’azione. Complemento di moto da luogo: risponde alla domanda “da quale luogo?”. Indica il luogo da cui si proviene o da cui è avviata l’azione. Complemento di moto per luogo: risponde alla domanda “attraverso quale luogo?” Indica il luogo attraverso il quale si passa o viene compiuta l’azione. Complemento di tempo determinato: risponde alla domanda “quando?”. Indica il momento in cui si svolge l’azione. Complemento di tempo indeterminato: risponde alla domanda “per quanto tempo?”. Indica la durata dell’azione. Complemento d’agente e di causa efficiente: rispondono rispettivamente alle domande “da chi? da che cosa?”. Dopo un verbo di forma passiva, indicano l’essere animato o inanimato da cui è compiuta l’azione subita dal soggetto. Complemento di causa: risponde alla domanda “per quale causa? per quale ragione?”. Indica la ragione per cui si svolge l’azione. Complemento di mezzo: risponde alla domanda “per mezzo di chi? per mezzo di che cosa?”. Indica l’essere animato o inanimato tramite il quale si svolge l’azione espressa dal verbo. Complemento di fine o scopo: risponde alla domanda “per quale fine? con quale scopo?”. Indica il fine o lo scopo per cui si compie l’azione. Complemento partitivo: risponde alla domanda “tra chi? tra che cosa?”. Indica il tutto di cui si prende in considerazione una parte. Complemento concessivo: risponde alla domanda “nonostante chi? nonostante che cosa?”. Indica ciò (persona, cosa, circostanza) nonostante cui si svolge l’azione. Complemento di limitazione: risponde alla domanda “limitatamente a chi? limitatamente a che cosa?”. Indica i limiti entro i quali si svolge l’azione. Complemento di paragone: risponde alla domanda “in paragone di chi? in paragone di che cosa?”. Indica il secondo termine di paragone in un confronto. 19 Complemento di colpa: risponde alla domanda “per quale colpa?”. Indica la colpa di cui una persona è accusata. Complemento di pena: risponde alla domanda “a quale pena?”. Indica la punizione o la multa cui qualcuno è condannato. Complemento di vantaggio e di svantaggio: risponde alla domanda “a vantaggio / svantaggio di chi? a vantaggio / svantaggio di che cosa?”. Indica la persona, l’animale o la cosa a vantaggio o a svantaggio di cui si compie l’azione. Complemento di denominazione: risponde alla domanda “di quale nome?”. Specifica con un nome proprio il sostantivo generico cui è accompagnato. Complemento di abbondanza: risponde alla domanda “pieno / fornito di chi? pieno / fornito di che cosa?”. Indica ciò di cui una persona, un animale o una cosa è fornito. Complemento di privazione: risponde alla domanda “privo di chi? privo di che cosa?”. Indica ciò di cui una persona, un animale o una cosa è privo. Complemento di esclusione: risponde alla domanda “eccetto chi? eccetto che cosa?”. Indica chi o che cosa rimane escluso da un’azione. Complementi di quantità: rispondono alle domande “di che peso? di quale prezzo? a quale distanza?” e simili. Indicano tutti una determinazione quantitativa (di peso, prezzo, estensione…). 20 ESERCIZI Esercizio 1 Sottolinea il soggetto ed indica se il predicato è verbale (PV) o nominale (PN). 1) Questo libro è molto interessante (…). 2) Poco fa è arrivato (…) Paolo: mi ha detto (…) di salutarti (…) con affetto. 3) Da chi è stato lasciato (…) sulla cattedra questo libro? 4) Mi è stato rubato (…) tutto, perfino la fede nuziale. 5) Da chi è stato accompagnato (…) a scuola Luca? 6) Questa festa è stata organizzata (…) interamente da me. 7) Marco è un istruttore di sci molto valido (…). 8) Da chi ti sono state raccontate (…) tutte queste bugie? 9) Questo ciondolo è davvero bello (...): da chi ti è stato regalato (…) ? 10) Verrà (…) anche tua sorella al raduno degli scout? Esercizio 2 Colloca nella tabella soggetto, complemento oggetto, predicativo del soggetto, predicativo dell’oggetto. 1) Mi sembra alquanto strano, oggi, Paolo. 2) Cosa ti rende così euforico? 3) Il mio nome è Maria Teresa, ma tutti mi chiamano semplicemente Mary. 4) Perché ti ostini a considerare Mario una persona onesta? 5) Non voglio diventare schiavo dell’alcool. 6) Ti trovo un po’ dimagrito. 7) Questo romanzo è considerato un best seller della letteratura europea. 8) Perché ti sembro una sciocca? 9) Partecipo al campionato in qualità di portiere. 10) Quella pianta di geranio sta crescendo rigogliosa. soggetto pred. del sogg. compl. ogg. pred. dell’ogg. Frase 1 Frase 2 Frase 3 Frase 4 Frase 5 Frase 6 Frase 7 Frase 8 Frase 9 Frase 10 Esercizio 3 Colloca nella tabella i complementi introdotti dalla preposizione di. 1) La città di Firenze è meta di numerosi visitatori. 2) Chi di voi sa indicarmi la strada? 3) Ti ho già parlato di lui. 4) Sei sicuramente più esperto di me. 5) Mi accusi ingiustamente di malafede. 6) Una ragazza di diciotto anni è più adatta di una signora di quaranta a rivestire questo ruolo. 7) Parli sempre delle tue cose e mai di quello che interessa me! 8) La maestra di Paolo è malata, quindi Paolo oggi è andato nella classe di Luca. 9) Spesso i giovani sono incolpati di disinteresse ai problemi dell’ambiente, ma talvolta gli adulti sono meno interessati di loro. 10) Dei miei alunni Matteo è certamente il più preparato. specificazione denominazione argomento partitivo età paragone colpa 21 Esercizio 4 Colloca nella tabella i complementi introdotti dalla congiunzione a. 1) L’imputato fornì ai giudici una diversa versione dei fatti. 2) Destinerò questa somma ad un viaggio in America. 3) La mia automobile non va a benzina, ma a gasolio. 4) Me ne sono andato alla chetichella, approfittando del fatto che i miei dormivano. 5) Sono rimasto a casa mia per tutto il tempo ti ho detto! Non sono andato a casa sua! 6) La proiezione inizierà alle quattro del pomeriggio: ti va di venire con me? 7) Partecipo volentieri a questa raccolta di fondi destinati ai bambini poveri. 8) A dodici anni, Marco parla correttamente tre lingue. 9) A luglio finalmente andrò al mare! 10) Vedo che arrivi a gran velocità! modo moto a luogo termine fine stato in luogo tempo determinato mezzo Esercizio 5 Colloca nella tabella i complementi introdotti dalla congiunzione da. 1) Maria è una splendida ragazza dagli occhi castani e dai capelli neri. 2) Da chi ti è stata data questa lettera? Non da lui, sicuramente! 3) Ho bisogno di un nuovo paio di occhiali da sole. 4) Non mi reggo più in piedi dalla stanchezza causatami dal viaggio! 5) Non ti vedevo da almeno un anno… da dove vieni? Cosa ti porta da queste parti? 6) L’automobilista è stato sottoposto dall’agente al test per verificare se avesse bevuto. 7) Desideravo da una vita una casa così! 8) Sono stato distratto dal rumore proveniente dal terrazzo… ma da chi è stato gettato quel vaso? Dai vicini o dal vento? 9) Ho regalato i miei vecchi sci da fondo a mio fratello. 10) Luca è un uomo dal fascino particolare. causa efficiente qualità fine moto da luogo tempo continuato agente causa Esercizio 6 Colloca nella tabella i complementi introdotti dalla congiunzione in. 1) Mi hai detto di arrivare in fretta, perciò sono venuto in macchina. 2) In storia sei davvero preparato; in geografia, invece, mostri delle gravi lacune. 3) Con quella rilegatura in pelle, la tua tesi di laurea è davvero elegante! 4) In tre ore ancora non sei riuscito a trovare la soluzione? Ma che hai nel cervello? 5) L’uomo entrò in casa in silenzio. 6) Che fai in piedi lì sulla porta? Non vuoi entrare in casa? 7) Ho imparato l’inglese in un anno, e ora che sono in Inghilterra mi tornerà davvero utile. 8) Ho visto un bellissimo letto in ferro battuto. 9) C’è nessuno in casa? 10) Gli spettatori hanno assistito in silenzio alla recita. stato in moto a materia limitazione tempo mezzo modo luogo luogo continuato 22 Esercizio 7 Colloca nella tabella i complementi introdotti dalla congiunzione con. 1) Esci con me o te ne stai tutto il giorno con quel libro tra le mani? 2) Un giovane con folti sopraccigli sembrava osservare con interesse la scena. 4) Devo riconoscere che sei bravo con i conti! 5) Arianna ha realizzato questo disegno con gli acquerelli. 6) Lo studente è stato punito con una nota disciplinare. 7) Una donna con gli occhi azzurri e i capelli biondi entrò dalla porta, e tutti si fermarono con ammirazione a guardarla. 8) Sono uscito solo con la giacca, senza ombrello. 9) Il ragazzo si comportò con astuzia. 10) Con il latino sono davvero un disastro! modo limitazione qualità pena compagnia o unione mezzo Esercizio 8 Colloca nella tabella i complementi introdotti dalle congiunzioni su e tra. 1) Una donna sulla trentina ha portato per te un pacco: lo troverai sulla tua scrivania. 2) Il giornale di oggi contiene un interessante articolo su Wagner. 3) Chi tra di voi ha visto la mia penna? L’avevo lasciata qui sul tavolo. 4) Tra circa due chilometri potremo vedere il mare. 5) Tra queste carte c’è sicuramente anche la tua richiesta. 6) Tra i ragazzi della squadra, Marco è il più veloce. 7) Tra pochi giorni finalmente sarà il mio compleanno! 8) Devo chiedere delle informazioni sull’itinerario. 9) Una signora sulla settantina colpì senza esitare l’uomo che era seduto sul sedile accanto al suo. 10) Tra le materie che studio a scuola, quella che preferisco è Inglese. argomento età distanza tempo continuato stato in luogo partitivo Esercizio 9 Colloca nella tabella i complementi introdotti dalla congiunzione per. 1) Per il gran freddo, le tubature si sono gelate. 2) Passerò per la scorciatoia. 3) Studierò per la promozione a pieni voti. 4) Per me, puoi anche comprare quel libro. 5) Un antiquario mi ha venduto questo comò per cinquemila euro. 6) Sono stato punito per la mia arroganza. 7) Quest’area si estende per oltre venti chilometri quadrati. 8) Per eleganza nessuno supera mia sorella. 9) Il ladro entrò per la finestra. 10) L’uomo fu cacciato dal club per il suo comportamento. causa fine prezzo colpa estensione limitazione moto per luogo 23 Esercizio 10 Fai l’analisi logica delle seguenti frasi. 1) Quel mobile in noce è adatto per la sala: lo comprerò. 2) Non ti credevo così furbo da ingannarci in questo modo. 3) Sul tavolo della cucina troverai un bel pezzo di torta già tagliato per te. 4) Chi tra di voi sa indicarmi il sentiero per raggiungere la cima? 5) Sono stato aspramente rimproverato dall’insegnante per la mia sfacciataggine. 6) Quel paese è stato quasi interamente distrutto dal terremoto del 1915. 7) Non mi piace prendere il treno, preferisco andare a Milano in macchina. 8) Passando per Napoli mi fermerò a trovare dei miei parenti che non vedo da anni. 9) In storia sono molto preparato, mentre in geografia ho delle difficoltà. 10) Ho trovato quel libro sugli antichi Egizi molto interessante. 11) Il reo fu condannato dal giudice ad una detenzione di cinque anni. 12) Nonostante la pioggia, esco volentieri con te. Esercizio 11 Fai l’analisi logica delle seguenti frasi. 1) A dispetto delle tue osservazioni, rimango fedele alla mia tesi. 2) Questi cambiamenti climatici vanno a svantaggio dell’agricoltura. 3) Intorno alle undici, sarò da te insieme a Gianni. 4) La lettera che mi hai inviato da Milano mi è stata di grande conforto. 5) Il lavoro di verniciatura della scuola è tutto ad opera degli studenti. 6) Il cacciatore vide passare una lepre in mezzo alla radura. 6) La pista da sci parte proprio da lassù. 7) Durante tutto il tempo non hai fatto altro che lamentarti. 8) Cosa sai dirmi riguardo a questa storia? 9) Ho preso la patente all’età di venti anni. 10) Non mi piace per niente quello che fai. 11) Ho pagato questo maglione 90 euro. 12) Caro mio, questa volta con il tuo comportamento mi hai davvero deluso. 24 ELEMENTI DI ANALISI DEL PERIODO Le proposizioni che compongono il periodo si distinguono in: • • principali (o indipendenti) secondarie (o subordinate). La proposizione principale è completamente indipendente dalle altre e regge, da sola tutto il periodo; le proposizioni subordinate sono espansioni dei complementi e servono ad arricchire il periodo. Al posto quindi del complemento di causa avremo una proposizione causale, al posto del complemento di fine una proposizione finale, e così via. Le proposizioni (propositionem è voce dotta che deriva dal latino propositum, participio passato di proponere che significa “porre davanti”) possono essere poste in rapporto di coordinazione o di subordinazione. Coordinazione: due proposizioni si dicono coordinate tra loro quando, unite da una congiunzione coordinante, sono poste sullo stesso piano. Subordinazione: una proposizione si dice subordinata quando, unita da una congiunzione subordinante ad un’altra proposizione, è nei suoi confronti in un rapporto di dipendenza. Esistono vari gradi di subordinazione, a seconda se una proposizione dipende direttamente dalla reggente o da una proposizione a sua volta subordinata. Non bisogna identificare il termine reggente con il termine principale: una proposizione principale è sempre reggente, ovvero regge l’intero periodo; una proposizione subordinata può però anch’essa essere reggente se da essa dipende un’altra subordinata. Un esempio: • Dopo essere stato esiliato nell’isola d’Elba, da cui riuscì a fuggire, Napoleone riprese il potere. Napoleone riprese il potere: proposizione principale reggente; dopo essere stato esiliato nell’isola d’Elba: proposizione subordinata di I grado e reggente della proposizione di II grado che da questa dipende; da cui riuscì a fuggire: proposizione subordinata di II grado, dipendente da quella di I. Proposizioni indipendenti Queste possono essere di vari tipi, a seconda dell’informazione che trasmettono e del modo in cui la trasmettono. In particolare le proposizioni indipendenti si distinguono in: enunciativa: enuncia semplicemente un fatto; interrogativa: con il punto di interrogativo alla fine, pone una domanda; dubitativa: pur con l’aspetto di un’interrogativa, pone non una domanda ma un dubbio; 25 esclamativa: con il punto esclamativo alla fine, esprime un’esclamazione; ottativa: spesso seguita dal punto esclamativo, esprime un desiderio (e perciò è detta anche desiderativa); volitiva: esprime un ordine oppure un’esortazione. Proposizioni secondarie Le proposizioni secondarie (che possono presentarsi in forma sia esplicita, ovvero con un verbo di modo finito, che implicita, ovvero con un verbo di modo indefinito) costituiscono, come si è detto, un’espansione del periodo, e svolgono una funzione analoga a quella dei complementi. In particolare le proposizioni secondarie (o subordinate) si distinguono in: soggettiva: fa da soggetto alla proposizione reggente; oggettiva: fa da complemento oggetto alla proposizione reggente; dichiarativa: da non confondersi con le precedenti, chiarisce un elemento presente nella reggente; interrogativa indiretta: introduce in forma indiretta una domanda o un dubbio. Le interrogative indirette possono essere semplici (quando pongono una sola domanda), doppie (quando pongono più domande), disgiuntive (quando pongono due domande di cui una esclude l’altra); relativa: è introdotta dal pronome relativo. Le proposizioni relative si distinguono in proprie (quando svolgono semplicemente il compito di collegare, tramite il pronome relativo, due proposizioni) e improprie (quando svolgono altre funzioni oltre quello di collegare. Ad esempio, una relativa può fungere da proposizione causale: in tal caso si parlerà di relativa-causale); temporale: indica il tempo in cui si svolge l’azione indicata nella reggente; finale: indica il fine o lo scopo per cui si compie l’azione espressa nella reggente;. consecutiva: indica l’effetto –o la conseguenza- provocato dall’azione espressa nella reggente; causale: indica la ragione per cui si svolge l’azione espressa nella reggente; modale: indica il modo in cui si svolge l’azione espressa nella reggente; concessiva: indica un’azione nonostante la quale si svolge l’azione espressa nella reggente; comparativa: indica il secondo termine di paragone in un confronto stabilito con la proposizione reggente; avversativa: indica un’azione che accade contrariamente a quanto suggerisce la reggente; condizionale: indica la condizione dalla quale dipende l’azione espressa nella reggente. 26 Proposizione reggente e proposizione subordinata condizionale costituiscono una particolare forma di periodo detto periodo ipotetico, in cui la reggente è detta apodosi, la condizionale protasi. Il periodo ipotetico può essere di tre tipi: 1. della realtà: la protasi presenta un fatto come reale; 2. della possibilità: la protasi presenta un fatto come possibile; 3. dell’irrealtà: la protasi presenta un fatto come impossibile. ESERCIZI Esercizio 1 Indica di che tipo sono le proposizioni indipendenti che seguono. 1) Finalmente piove! 2) Vuoi uscire con me? 3) Non ho fame. 4) Siediti immediatamente! 5) A chi potrei rivolgermi? 6) Uscirò più tardi. 7) Oh, se avessi la tua età! 8) Chi potrà consigliarmi? ……………………………………………………………… ……………………………………………………………… ……………………………………………………………… ……………………………………………………………… ……………………………………………………………… ……………………………………………………………… ……………………………………………………………… ……………………………………………………………… Esercizio 2 Indica se le proposizioni sono in rapporto di coordinazione (C) o di subordinazione (S). 1) Mangeremo fuori o torneremo a casa? (…) 2) Devi studiare di più per essere promosso. (…). 3) Poiché pioveva, sono rimasto in casa. (…) 4) Luca è uscito a piedi, quindi la sua bicicletta deve essere in garage. (…) 5) Ho mangiato così tanta Nutella da avere i crampi allo stomaco. (…). 6) Mentre leggevo il giornale è squillato il telefono. (…) 8) Per quanto io ricordi, non ho mai visto nulla di simile. (…) 9) Né lui è venuto da me, né io sono andato da lui. (…) 10) Prendi pure ciò che ti spetta, poi vai. (…) Esercizio 2 Indica con P la proposizione principale, con S le proposizioni subordinate; di queste, inoltre, indica il grado di subordinazione (es.: S II = sub. di II grado). 1) Pur non volendo cedere alle lusinghe dell’amore (…), Violetta finirà per amare Alfredo con tale dedizione (…) da consumare per lui tutte le sue ricchezze (…). 2) Alfredo soffre (…) poiché crede (…) che Violetta lo abbia abbandonato di sua volontà (…). 3) Dal momento che Alfredo crede (…) che Violetta non lo ami più (…), il giovane si allontana da Parigi (…) per dimenticarla (…). 4) Quando Violetta incontrerà di nuovo Alfredo (…), soffrirà terribilmente (…). 5) La conclusione dell’opera La Traviata è molto triste (…) perché Violetta muore tra le braccia di Alfredo (…) che è appena tornato da lei (…) dopo aver saputo la verità (…). 6) Mentre ero in fila per i biglietti (…) ho visto alcune comparse (…) che facevano capolino dietro le quinte (…). Esercizio 3 27 Sottolinea una volta le proposizioni soggettive, due volte le proposizioni oggettive, tre volte le proposizioni dichiarative. 1) Non è vero che sto mentendo: piuttosto, sembra che stia mentendo tu. 2) Antonio mi disse che sarebbe partito in fretta e che non avrebbe fatto alcuna sosta. 3) Tutti siamo della stessa idea, che dobbiamo insistere se vogliamo che la nostra proposta venga accettata. 4) Sembra probabile che Annibale, non marciando verso Roma dopo la battaglia di Canne, abbia commesso un errore. 5) Tutti sanno che alle Forche Caudine i Romani furono sottoposti ad una grave umiliazione. 6) Che Cesare sia stato pugnalato davanti alla statua di Pompeo in senato nel 44 a. C. è un fatto noto a tutti. 7) Non dirmi che anche tu credi che non si debba andare in vacanza! 8) Che Nerone fosse un pazzo è noto a tutti, come tutti sanno che, prima di lui, fu pazzo anche Caligola. 9) Ho il timore che non potrò tornare prima di un mese. 10) Non era lecito che gli antichi Romani celebrassero matrimoni nei giorni considerati infausti. Esercizio 4 Sottolinea una volta il “che” pronome relativo, due volte il “che” congiunzione. 1) Ho questa convinzione, che tutti dovremmo collaborare. 2) Credo che tu, che ti ostini a comportarti così, dovresti cambiare atteggiamento. 3) La persona che mi ha dato questa lettera ha detto che sarebbe tornata. 4) Il regalo che mi hai fatto è stato davvero gradito. 5) Sono del parere che ciò che ti ha detto debba restare un segreto. 6) Non è vero che senza di me non puoi farcela! 7) L’idea che hai avuto è fantastica: sono certo che piacerà a tutti. 8) I fiori che ho piantato nel vaso non sono ancora spuntati: sono dell’idea che debbano essere concimati. Esercizio 5 Indica il valore (causale, temporale ecc…) delle proposizioni relative improprie contenute nelle seguenti frasi . 1) Ho visto Andrea che andava a scuola. ………………………. 2) Marco, che pur suona così bene la tromba, non ha superato l’audizione. ………………………. 3) Ho sostituito con una lampada quella in cucina che si è rotta. ………………………. 4) Mi serve un abito che possa indossare alla cerimonia. ………………………. 5) Mi serve un falegname che aggiusti l’anta dell’armadio. ………………………. 6) Ho notato Marco che parlava con Lisa. ………………………. 7) Ammiro Luca che è così costante. ………………………. 8) Io, che pure sono bravo, ho trovato difficile il compito. ………………………. 9) Sono uno che non sbaglia mai. ………………………. 10) Sono gelosa di te, che esci spesso con i tuoi amici. ………………………. Esercizio 6 Trasforma le seguenti proposizioni interrogative indipendenti in proposizioni interrogative indirette (la reggente dovrai inventarla tu). 1) Sai scrivere in inglese? …………………………………………. 2) Che ha detto? …………………………………………. 3) Quale abito è più adatto per la festa? …………………………………………. 4) Quanti anni avevi allora? …………………………………………. 5) Cosa dovrei fare? …………………………………………. 6) Vuoi iscriverti anche tu oppure no? …………………………………………. 7) Chi ha preso la mia penna, ragazzi? …………………………………………. 8) Che penserà l’insegnante del mio lavoro?…………………………………………. 28 9) Da dove arriva questo pacco? 10) Come farai? …………………………………………. …………………………………………. Esercizio 7 Sostituisci i complementi di causa e di tempo con proposizioni causali e temporali. 1) Per la mia sbadataggine ho perso l’ombrello. ………………………………………………………………………………… 2) Luca non è andato a scuola a causa della febbre. ………………………………………………………………………………… 3) Sono arrivato tardi a scuola per la neve. ………………………………………………………………………………… 4) Le macchine continuavano a sbandare per via del ghiaccio. ………………………………………………………………………………… 5) Dopo una coda interminabile, finalmente è arrivato il mio turno. ………………………………………………………………………………… 6) Ti riferirò a cena sull’esito dell’ esame. ………………………………………………………………………………… 7) Poco prima della fine della partita i tifosi hanno fatto irruzione in campo. ………………………………………………………………………………… 8) Dall’inizio dell’anno l’inflazione è aumentata di parecchio. ………………………………………………………………………………… Esercizio 8 Sottolinea una volta le proposizioni finali, due volte quelle consecutive; inoltre di ciascuna indica il grado di subordinazione e specifica la forma (implicita o esplicita). 1) Per leggere quel libro sono rimasto sveglio così a lungo che mi facevano male gli occhi. 2) Per portarti al cinema passerò a prenderti alle quattro . 3) I miei mi obbligano a seguire un corso di inglese perché impari perfettamente la lingua. 4) Ho visto Luca che correva così velocemente da non avere più fiato. 5) Hai cucinato una torta così delicata da conquistare il palato di tutti. 6) Ho l’impressione che Marco faccia di tutto per attirare l’attenzione. 7) Partendo, i genitori hanno riempito Matteo di regali affinché senta meno la loro mancanza. 8) La sveglia ha suonato così forte che ci siamo svegliati tutti. grado di subord. forma implicita forma esplicita Frase 1 Frase 2 Frase 3 Frase 4 Frase 5 Frase 6 Frase 7 Frase 8 Esercizio 9 Indica a fianco di ogni proposizione subordinata se si tratta di una concessiva (Con.), di una modale (M), di una comparativa (Comp.) o di una avversativa (A). 29 1) Completa il lavoro nel modo in cui ti è stato indicato (…). 2) Io sto qui a ripetere la spiegazione, mentre voi pensate ai fatti vostri (…). 3) Ci sono più difficoltà di quanto pensassi (…). 4) Ho eseguito le istruzioni come mi avevi suggerito tu (…). 5) Non ricordo la strada, benché sia venuto più volte in questa zona (…). 6) Sono sicuramente più motivato di quanto lo sia tu (…). 7) Io risparmio per le vacanze, e voi invece spendete i soldi in stupidaggini (…). 8) Per quanto studiassi (…), non riuscivo ad ottenere buoni voti. 9) Luca, nonostante si fosse allenato a lungo (…), non è riuscito a conquistare il primo posto. 10) La mia macchina è veloce tanto quanto lo è la tua (…). Esercizio 10 Nei periodi ipotetici che seguono sottolinea una volta l’apodosi, due volte la protasi; indica inoltre nello spazio tra le parentesi se si tratta di un periodo ipotetico di I, II o III tipo. 1) Se avrò sonno farò una sosta. (…) 2) Farei volentieri a meno di questo viaggio, se potessi! (…) 3) Se dovessi ripensarci, fammi una telefonata. (…) 4) Esci fuori, se ne hai il coraggio! (…) 5) Se potessi aiutarti, lo farei volentieri. (…) 6) Mi avrebbe avvertito, se avesse avuto degli inconvenienti! (…) 7) Se dovevi uscire, potevi anche farlo. (…) 8) Se diventerò milionario, farò un giro intorno al mondo. (…) 9) Ti avrei invitato volentieri, se avessi saputo della tua presenza in città! (…) 10) Se mi capitasse una simile occasione, non me la lascerei certamente sfuggire. (…) 11) Avrei preso un voto migliore, se non mi fossi fatto prendere dall’agitazione. (…) 12) Se risponderai con decisione, otterrai il posto. (…) 30 Fonetica 31 Capitolo 1 Nozioni basilari Premessa Dal latino al volgare: origini della lingua italiana. L’alfabeto. Regole della pronuncia tradizionale (ecclesiastica). Regole della pronuncia restituta. Divisione in sillabe. Accento. Differenze tra il latino classico e l’italiano. 32 Esercizio 1 Riscrivi l’alfabeto latino, facendo attenzione alla collocazione delle lettere K, X, Y. Esercizio 2 Sottolinea i dittonghi presenti tra i seguenti gruppi vocalici, quindi leggili: ae, ee, io, oi, au, eu, uo, ui, iu, ea, eo, oe, ao, oo, ei. Esercizio 3 Leggi i seguenti vocaboli secondo le regole della pronuncia ecclesiastica (vocali e dittonghi): Caesar, praebeo, Aeneas, Croesus, deae, aequus, nauta, Atys, poëta, Europa, praedae, auriga, antiquae, iniuria, discordiae, adversae, aurea, mei, rei, agricolae, tympanum, Poeni. Esercizio 4 Leggi i seguenti vocaboli secondo le regole della pronuncia ecclesiastica (consonanti): gentis, admiratio, avaritia, prudentia, Themistocles, kalendae, Karthago, homines, indignatio, honeste, excito, expleo, amentia, hostes, nihil, hiemare, gratia, habiles, philosophia, philosophus, Philippus, cithara, triumphus, gliscere, globus, Polydoris, Polyphemus, Athenae, Pyrrhus, auxiliis, nympha, Phaethon. Esercizio 5 Leggi le seguenti parole secondo le regole della pronuncia classica (restituta): Caesar, spatium, inflammatio, fortunae, censor, nuntius, ingenium, gerere, aegrotare, Iphicrates, Helvetii, aetas, reges, Miltiades, Lacedaemonii, irruptio, circumducere, circiter, philosophia, Phaedrus, Poeni, otium, cieo, vocare, scelerate, scelus, agnus, Gnaeus, uva, veritas, poena, vinum. Esercizio 6 Dividi in sillabe le seguenti parole: auctoritas, Lacedaemonii, Athenienses, arbores, septingentesimus, scriptores, clades, validiores, discedere, excursus, montes, provincias, consules, Iuppiter, quondam, pronuntiare, voluptates, intellectus, secessio, condiciones. Esercizio 7 Colloca l’accento sulle seguenti parole, quindi leggi : fera, cerva, ara, mater, Marcus, propter, Brutus, Catilīna, dumētum, discipŭlus, domĭna, amīcus, sagītta, Minērva, legātus, legĕre, monēre, audīre, libēnter, tempŏris, Cerbĕrus, conciliāre, homĭnes, carmĭna, viātor, navālis, mollitūdo, Hannĭbal, milĭtes, exercĭtus, canĕre, profēcto, Telemăchus, felicĭter, Saguntīni, misērunt, milĭtum. Esercizio 8 In base alla collocazione dell’accento segna la durata della penultima sillaba: magnitùdo, èphori, tribùnus, lègere, àgere, auctòritas, auctoritàtes, Scìpio, proficiscèntes, pùblica, principàtus, cupìditas, desidèrium, mìlites, trigìnta, locàre, immùnitas, mollìre, molèstus, natùra, 33 flèctere, iùvenis, persuàdeo, scrìbere, interrùmpere, intèrsero, supplicàtio, pùrpura, procèdere, praebère, retinère, ùxor, uxòres, amòres. Esercizio 9 Leggi a voce alta il brano che segue: Sed in iis erat Sempronia, quae multa saepe virilis audaciae facinora commiserat. Haec mulier genere atque forma, praeterea viro liberis satis fortunata fuit; litteris Graecis, Latinis docta, psallere saltare elegantius quam necesse est probae, multa alia, quae instrumenta luxuriae sunt. Sed ei cariora semper omnia quam decus atque pudicitia fuit; pecuniae an famae minus parceret, haud facile discerneres; lubido sic accensa, ut saepius peteret viros quam peteretur. Sed ea saepe antehac fidem prodiderat, creditum abiuraverat, caedis conscia fuerat: luxuria atque inopia praeceps abierat. Verum ingenium eius haud absurdum: posse versus facere, iocum movere, sermone uti vel modesto vel molli vel procaci; prorsus multae facetiae multusque lepos inerat. Esercizio 10 Rispondi alle seguenti domande: 1) Quali segni di interpunzione usavano gli antichi Romani? 2) Quante vocali possiede l’alfabeto latino? 3) Quale tipo di pronuncia si usa normalmente nelle scuole italiane? 4) Cosa indica la dieresi? 5) La consonante h viene pronunciata oppure no? 6) Che differenza c’è tra sillaba aperta e sillaba chiusa? 7) Come si indica la durata di una sillaba? 8) Il segno indicante la durata va posto sulle consonanti o sulle vocali? 9) Esistono in latino parole tronche? 10) Esistono in latino parole bisdrucciole? 11) In cosa consiste la legge della penultima? Differenze tra il latino classico e l’italiano: Alla luce di quanto studiato, possiamo renderci conto delle principali differenze che la nostra lingua presenta nei confronti di quella latina, dalla quale si origina. • Le vocali diventano cinque e scompare la durata: esse possono essere non più lunghe o brevi, ma semplicemente aperte o chiuse. • I dittonghi –ae e –oe si contraggono in –e. • Scompaiono le consonanti finali. • Si affermano parole tronche e bisdrucciole, inesistenti nella lingua latina. • Scompare il sistema dei casi per dar luogo all’uso delle preposizioni parallelamente alla comparsa dell’articolo, a quelle articolate. • Scompare il genere neutro, e i nomi neutri diventano maschili. • Il numero delle coniugazioni è ridotto a tre a seguito della fusione in un’unica coniugazione semplici e, 34 della seconda e della terza. • Scompaiono costrutti propri del latino, quali la perifrastica attiva (unione del participio futuro e del verbo essere per indicare l’intenzionalità o l’imminenza di un’azione), la perifrastica passiva (unione del gerundivo, aggettivo verbale, e del verbo essere per indicare l’idea di dovere); la proposizione infinitiva (detta così perché vuole il verbo all’infinito e il soggetto in caso accusativo) lascia il posto alle proposizioni introdotte dal che dichiarativo (soggettiva, oggettiva, dichiarativa)… • Compaiono le forme verbali composte: il passato prossimo, ad esempio, che in latino si esprimeva nel perfetto. Non bisogna sottovalutare, infine, l’apporto germanico e quello arabo: da Goti, Franchi e Longobardi derivano termini soprattutto militari, come guerra, elmo, guardia, tregua, feudo, schiatta, vassallo; dagli Arabi invece termini propri dell’agricoltura, dell’astronomia e delle attività commerciali, come albicocca, arancia, limone, cotone, zenith, almanacco, tariffa, dogana. 35 Capitolo 2 Il latino come lingua flessiva: la declinazione e la coniugazione Le parti del discorso. La flessione. La declinazione. L’aggettivo e il genere. La coniugazione. Impariamo ad usare il vocabolario (1). 36 Esercizio 1 Fai l’analisi logica delle parti evidenziate in grassetto ed indica per ciascuna il caso corrispondente: 1) Il libro (……………) di geografia (……………) è sulla cattedra. 2) Marta (……………) è stata eletta Miss Eleganza (……………). 3) Andes (……………) è la città (……………) in cui nacque Virgilio (……………). 4) Ragazzi (……………), volete ascoltarmi (……………)? 5) Siamo venuti a scuola col motorino (……………). 6) Ti (……………) ritengo una persona speciale (……………). 7) Diremo ai nostri amici (……………) tutta la verità (……………). 8) Ho regalato alla mia amica (……………) un bel libro (……………). 9) Luca (……………), vuoi uscire con me? 10) Ho compilato la domanda (……………) con una penna rossa (……………). 11) Mia madre (……………) non ricordava dove aveva parcheggiato la macchina (……………). 12) Dove sarà stata parcheggiata la macchina (……………) di mio fratello (……………)? 13) Scusi, signora (……………), sa indicarmi (……………) la strada (……………) per raggiungere la stazione (……………)? 14) Tutti ti (……………) ritengono onesto (……………), ma io, conoscendo i tuoi misfatti (……………), la penso diversamente. 15) Con fatica (……………) la spedizione (……………) raggiunse la cima (……………) della montagna (……………), attraverso sentieri ritenuti dai più inaccessibili (……………). Esercizio 2 Indica, in base alla desinenza del genitivo, la declinazione di appartenenza di ciascuno dei seguenti sostantivi: dux, ducis - puella, ae – agnus, i – servus, i - homo, hominis – domus, us – res, rei – consul, consulis – cornu, us - bellum, i - dies, diei – domina, ae – populus,i – virtus, virtutis – vultus,us – spes, spei - advena, ae – quercus, us – vir, viri – anima, ae – civis, is – exercitus, us – iter, itineris. Esercizio 3 Individua il genere (maschile o femminile) e il numero (singolare o plurale) degli aggettivi contenuti nelle seguenti frasi: 1) Sei una ragazza intelligente. 2) Tutti considerano Luca intelligente. 3) Con un abile discorso l’oratore convinse la folla prima titubante. 4) Il celebrante ha ricordato mio nonno con parole commosse. 6) La realizzazione di questo progetto è difficile, ma non insuperabile. 7) Ho affrontato un’enorme difficoltà. 8) Con un’attenta analisi ho trovato la soluzione migliore. 9) La casa nuova di mio fratello è molto elegante. 10) Dai soldati Cesare era scherzosamente soprannominato “Il Calvo”. Esercizio 4 Dopo aver fatto l’analisi logica delle frasi dell’esercizio precedente, indica in quale caso latino va collocato ciascun aggettivo. Esercizio 5 Analizza il tempo delle seguenti voci verbali ed indica a quale tempo latino corrisponde: leggo – andavo – sono venuto – ho detto – canterò - ebbi scritto - avevo sentito – avrò mangiato – dormivo – studiai – avevo domandato – chiederò – camminai – ho narrato – rendo. Esercizio 6 37 Indica la coniugazione di appartenenza di ciascun verbo: pugnare – venire – monēre – scribĕre – delectare – praebēre – dicĕre – haurire – ponĕre – audire – postulare – tenēre – ducĕre – laudare – oboedire – accipĕre – habēre – clamare – protegĕre – agĕre - augēre. Esercizio 7 Dopo aver individuato la coniugazione di appartenenza ricava, di ciascun verbo, il tema del presente, quello del perfetto e quello del supino: paradigma moneo, es, ui, itum, ēre probo, as, avi, atum, are strepo, is, pui, pitum, ĕre pugno, as, avi, atum, are venio, is, veni, ventum, ire praebeo, es, bui, bitum, ēre duco, is, duxi, ductum, ĕre laudo, as, avi, atum, are audio, is, ivi, itum, ire augeo, es, auxi, auctum, ēre peto, is, ivi, itum, ĕre terreo, es, terrui, itum, ēre tema del presente tema del perfetto tema del supino ………………………………………………………………... ………………………………………………………………... ………………………………………………………………... ………………………………………………………………... ………………………………………………………………... ………………………………………………………………... ………………………………………………………………... ………………………………………………………………... ………………………………………………………………... ………………………………………………………………... ………………………………………………………………... ………………………………………………………………... Esercizio 8 Individua la desinenza personale attiva ed indica per ciascuna voce verbale la persona e il numero: verbo moneo exspecto ducit dubitant vindicamus vexant agitas laudem accipiunt scitis vivit faciunt intellegitis colo vivimus legam rapiunt profligatis invideo desinenza -o ………. ………. ………. ………. ………. ………. ………. ………. ………. ………. ………. ………. ………. ………. ………. ………. ………. ………. persona I ………. ………. ………. ………. ………. ………. ………. ………. ………. ………. ………. ………. ………. ………. ………. ………. ………. ………. numero singolare ………. ………. ………. ………. ………. ………. ………. ………. ………. ………. ………. ………. ………. ………. ………. ………. ………. ………. 38 Esercizio 9 Individua la desinenza personale passiva ed indica per ciascuna voce verbale la persona e il numero: verbo moneor monebamur laudabar agitamini vexantur ducor amabaris accipiuntur reperiebatur mittamur audimini vincar conspicior terretur legantur rapiuntur relinquimur dicetur desinenza -r ………. ………. ………. ………. ………. ………. ………. ………. ………. ………. ………. ………. ………. ………. ………. ………. ………. persona I ………. ………. ………. ………. ………. ………. ………. ………. ………. ………. ………. ………. ………. ………. ………. ………. ………. numero singolare ………. ………. ………. ………. ………. ………. ………. ………. ………. ………. ………. ………. ………. ………. ………. ………. ………. Impariamo ad usare il vocabolario (1). Per un utilizzo proficuo del vocabolario è bene tenere presente quanto segue.: Nomi: per i nomi appartenenti alla I, II o IV declinazione, il vocabolario ci indica il nominativo singolare seguito dalla desinenza del genitivo singolare; nel caso di un sostantivo appartenente alla III o alla V declinazione, il genitivo viene solitamente indicato per esteso. Quindi c’è l’indicazione del genere (m., f., n.). Es.: belua, ae, f; homo, hominis, m. Seguono poi i vari significati, contrassegnati per ogni parte del discorso (non solo per il sostantivo) da un numeretto, solitamente in grassetto: nel caso di belua, ae troviamo 1) bestia […], 2) animale […], 3) essere mostruoso […]. Aggettivi: • se si tratta di aggettivi della I classe il vocabolario ci indica, in ordine, i nominativi singolari maschile, femminile e neutro, riportando per esteso il nominativo maschile singolare e, tramite la desinenza, gli altri due; • se si tratta di aggettivi della II classe il vocabolario ci indica, nel caso di un aggettivo a tre uscite, i tre nominativi per esteso (m., f., n.); nel caso di un aggettivo a due uscite, i due nominativi (il primo per esteso, valido per il m. e il f., il secondo tramite la desinenza, valido per il neutro); nel caso di un aggettivo a un’uscita, un solo nominativo (valido per i tre generi) seguito dal genitivo singolare per esteso. Pronomi: il vocabolario ci indica, in ordine, i nominativi singolari maschile, femminile e neutro, come per gli aggettivi; segue l’indicazione del pronome (es.: pron. dimostr.) con i vari significati. Verbi: il vocabolario ci fornisce il paradigma (vedi cap. 2.5 della teoria), quindi la coniugazione di 39 appartenenza e l’indicazione tr. (transitivo) o intr. (intransitivo); di seguito, i vari significati (di altre indicazioni presenti nel vocabolario comprenderai più avanti il significato). Le parti invariabili ovviamente non presentano alcuna difficoltà dal momento che si trovano, naturalmente in un’unica forma, sul vocabolario. Nelle prime pagine di ogni vocabolario, o talvolta nelle ultime, puoi trovare un elenco delle abbreviazioni: sarà bene che venga consultato, almeno all’inizio, ogni volta che ti trovi di fronte ad un’abbreviazione, altrimenti potresti incorrere in spiacevoli errori. Esercizio 10 Rispondi alle seguenti domande: 1) Cos’è la radice? 2) Quante coniugazioni ha il verbo latino? Come si distinguono? 3) Cosa significa il termine declinazione? 4) Cosa si intende con caso locativo? 5) Quanti modi verbali esistono in latino? 6) Come si riconosce la declinazione di appartenenza dei sostantivi? 7) Quali sono i casi retti? 8) Quanti generi esistono nella lingua latina? 9) A quale tempo italiano corrisponde l’imperfetto latino? 10) A quale tempo italiano corrisponde il piuccheperfetto? 40 Capitolo 3 La prima declinazione La prima declinazione Il presente indicativo attivo delle quattro coniugazioni e del verbo sum. Elementi di analisi logica (1): Il complemento di modo. Elementi di analisi logica (2): Il complemento di mezzo. Elementi di analisi logica (3): Il complemento di causa. Traduciamo insieme (1) Elementi di analisi grammaticale (1): Le principali congiunzioni coordinanti. Impariamo ad usare il vocabolario (2). Particolarità della prima declinazione. La collocazione delle parole nella frase latina. Elementi di analisi logica (4): Il complemento di stato in luogo Elementi di analisi logica (5): il complemento di moto a luogo. 41 Esercizi La prima declinazione Esercizio 1 Traduci e declina: lucernă- puellă- matronă- discipulă- scribă- poetă- agricolă- tegulă- iustitiă- ignominiă – rosă – magistră – domină – alaudă – ală – prudentiă – avaritiă – lună – lacrimă. Esercizio 2 Traduci in tutti i modi possibili: piratae- pecuniarum- piratis- staterā- lunam- clepsydrae- abstinentiam- matronis- Romae- statuăcautelam- ancillarum- puellis- clientelarum- advenă- animis- scribae- familiarum- historiisrosarum- vernā- causis- agricolam – stellas – spinā – muscarum – beluis – domină. Fondamentale per la conoscenza di una lingua è l’acquisizione, oltre che del sistema di regole su cui essa poggia, anche di un lessico ampio e articolato. Per aiutarti nel conseguimento di tale obiettivo ti forniamo di volta in volta un elenco dei termini che troverai più frequentemente all’interno di ogni capitolo; alla fine del capitolo un esercizio metterà alla prova la memorizzazione di tali vocaboli. SOSTANTIVI FEMMINILI aerumna, ae = sofferenza agna, ae = agnella amicitia, ae = amicizia ancilla, ae = ancella aqua, ae = acqua Athena, ae = Atena audacia, ae = audacia avia, ae = nonna belua, ae = belva capella, ae = capretta corona, ae = corona cura, ae = preoccupazione discipula, ae = alunna domina, ae = padrona di casa epistula, ae = epistola fabula, ae = favola familia , ae = famiglia fera, ae = animale feroce hasta, ae = asta industria, ae = operosità inopia, ae = penuria insula, ae = isola invidia, ae = invidia iustitia, ae = giustizia laetitia, ae = letizia lucerna, ae = lucerna luna, ae = luna magistra, ae = maestra matrona, ae = matrona Minerva, ae = Minerva perfidia, ae = perfidia procella, ae = tempesta prudentia, ae = prudenza puella, ae = fanciulla sagitta, ae = freccia scapha, ae = scialuppa silva, ae = selva statua, ae = statua taeda, ae = fiaccola victima, ae = vittima SOSTANTIVI MASCHILI advena, ae = forestiero agricola, ae = contadino 42 athleta, ae = atleta auriga, ae = auriga conviva, ae = convitato incola, ae = abitante nauta, ae = marinaio perfuga, ae = disertore pirata, ae = pirata poëta, ae = poeta scriba, ae = scriba verna, ae = schiavo nato in casa VERBI amo, as, avi, atum, are = amare laudo, as, avi, atum, are = lodare audio, is, īvi, ītum, ire = ascoltare lego, is, legi, lectum,ĕre = leggere cano, is, cecĭni, cantum, ĕre = cantare narro, as, avi, atum, are = narrare colo, is, colui, cultum, ĕre = onorare; coltivare orno, as, avi, atum, are = ornare corrumpo, is, corrupi, corruptum, ĕre = corrompere praebeo, es, praebui, praebĭtum, ēre = offrire defendo, is, defendi, defensum, ĕre = difendere reddo, is, redditi, reddĭtum ĕre = rendere delecto, as, avi, atum, are = dilettare relinquo, is, relīqui, relictum, ĕre = lasciare scio, is, scivi, scitum, ire = sapere desidero, as, avi, atum, are = desiderare dico, is, dixi, dictum, ĕre = dire terreo, es, terrui, terrĭtum, ēre = spaventare diligo, is, dilexi, dilectum,ĕre = amare timeo, es, timui, ēre = temere doceo, es, docui, doctum,ēre = insegnare tolero, as, avi, atum, are = tollerare habeo, es, habui, habĭtum, ēre = avere vivo, is, vixi, victum,ĕre = vivere Esercizio 3 Fai l’analisi logica secondo l’esempio e traduci: della luna o matrone gli agricoltori agli abitanti delle colombe le liberte alla rosa l’isola o maestra con prudenza ai pirati della lacrima la spina con la lampada all’ancella dei pirati o luna analisi logica compl. di specificazione ......................... soggetto ......................... ......................... compl. oggetto ......................... compl. oggetto ......................... ......................... ......................... ......................... soggetto ......................... ......................... ......................... ......................... caso latino genitivo singolare ......................... ......................... ......................... ......................... ......................... ......................... ......................... ......................... ......................... ......................... ......................... ......................... ......................... ......................... ......................... ......................... traduzione lunae ..................... ..................... ..................... ..................... ..................... ..................... ..................... ..................... ..................... ..................... ..................... ..................... ..................... ..................... ..................... ..................... Esercizio 4 Scegli la traduzione corretta tra quelle proposte (attenzione: lo stesso termine può avere talvolta più di un significato esatto!): 43 lunae = della luna / o luna / alla luna prudentiā = la prudenza (comp. ogg.) / con la prudenza / della prudenza ancillis = le ancelle (sogg.) / o ancelle / alle ancelle piratas = il pirata (compl. ogg.) / i pirati (compl. ogg. ) / o pirati lacrimae = della lacrima / delle lacrime / con la lacrima taedis = alle fiaccole / delle fiaccole / con le fiaccole lyram = con la lira / della lira / la lira (compl. ogg.) insularum = l’ isola (sogg.) / dell’isola / delle isole magistră = la maestra ( sogg.) / o maestra / alla maestra coronas = con corone / le corone (sogg.) / le corone (compl. ogg.) causis = con il motivo / con i motivi / il motivo (sogg.) laetitiae = alla letizia / della letizia / la letizia (compl. ogg.) vittarum = la benda (compl. ogg.) / delle bende / alle bende. Il presente indicativo attivo delle quattro coniugazioni e del verbo sum. Come abbiamo già visto nel II capitolo della teoria, i verbi latini sono classificabili, in base alla desinenza dell’infinito presente, in 4 coniugazioni: abbiamo scelto un verbo modello di ciascuna, e lo utilizzeremo per illustrare le coniugazioni complete, nelle forme attiva e passiva; sul modello di questi verbi si potranno coniugare, con le medesime desinenze, tutti gli altri verbi regolari. I paradigmi dei verbi utilizzati sono i seguenti: amo, as, avi, atum, are, I tr. “amare” moneo, es, monui, monitum, ēre, II tr, “ammonire” lego, is, legi, lectum, ĕre, III tr. “leggere” audio, is, ivi, itum, īre, IV tr. “ udire” Di questi verbi, e del verbo “esse” (paradigma: sum, es, fui, esse), che, in quanto anomalo, ha una coniugazione propria, diamo il prospetto, nella forma attiva, dell’indicativo presente. Questo si ottiene nel seguente modo: tema del presente + vocale tematica + desinenze personali, Le vocali tematiche delle quattro coniugazioni sono a per la I, e per la II, i per la III, i per la IV ; le desinenze personali nella I persona sing. della I e della III coniugazione si saldano direttamente al tema. 44 Indicativo presente delle quattro coniugazioni I coniugazione II coniugazione am-o am-as am-at am-āmus am-ātis am-ant III coniugazione leg-o leg-is leg-it leg-ĭmus leg-ĭtis leg-unt io amo mon-eo io ammonisco mon-es mon-et mon-ēmus mon-ētis mon-ent IV coniugazione io leggo aud-ĭo aud-is aud-it aud-īmus aud-ītis aud-ĭunt io ascolto Da notare la III persona plurale della III coniug., legunt, e la III persona plurale della IV coniug., audīunt, diverse dalle altre persone nelle vocali. Indicativo presente di Sum sum es est sumus estis sunt io sono ________________________________________________________________________________ Esercizio 5 Analizza e traduci: laudat sunt audis peccare canunt venĭmus es timemus diligĕre mittĭtis estis dicitis vocas Ind. pres III sing. I coniug. egli loda ………………………………………………………. ………………………………………………………. ………………………………………………………. ………………………………………………………. ………………………………………………………. ………………………………………………………. ………………………………………………………. ………………………………………………………. ………………………………………………………. ………………………………………………………. ………………………………………………………. ………………………………………………………. 45 esse custodit tacent amo damus movet sterno vivunt relinquis castigare dormitis petit ………………………………………………………. ………………………………………………………. ………………………………………………………. ………………………………………………………. ………………………………………………………. ………………………………………………………. ………………………………………………………. ………………………………………………………. ………………………………………………………. ………………………………………………………. ………………………………………………………. ………………………………………………………. Esercizio 6 Volgi le forme verbali dell’esercizio precedente dal singolare al plurale, e viceversa. Esercizio 7 Analizza e traduci le seguenti forme verbali: egli legge noi amiamo essi credono noi siamo tu dici io dormo voi sapete voi date egli offre io sono tu cerchi voi invidiate egli è noi capiamo io canto essi spiegano ind. pres. III sing. 3° coniug. ………………………… ………………………… ………………………… ………………………… ………………………… ………………………… ………………………… ………………………… ………………………… ………………………… ………………………… ………………………… ………………………… ………………………… ………………………… legit …………. ………….. ………….. ………….. ………….. …………... …………... ………….. …………… …………… …………… …………… …………… …………… …………… Esercizio 8 Volgi le forme verbali dell’esercizio precedente dal singolare al plurale, e viceversa. Esercizio 9 Traduci: sciunt- spectamus - ridet- sumus- quaerunt- haurit- invenio- captatis- relinquis- debent – mitigant – esse – consideramus – adhibeo – offendere – timetis – dormire – praebes – movemus – habet – quiescunt – gubernas – obtinemus – ponimus - agunt io rido - noi saltiamo- voi siete- egli loda - essi amano – offrire - voi sapete - noi prendiamo - tu ridi- egli piange - voi dormite – noi spingiamo – voi conducete – lodare – tu combatti – essi curano. 46 Esercizio 10 Traduci: 1)Magistră discipulam laudat. 2) Discipulae magistram amant. 3) Aviă fabulas narrat. 4) Domină puellis epistulam legit. 5) Ancillă escam gallinis praebet. 6) Aquilă agnas corripit. 7) Augustă Liviae filiă est. 8) Athenă et Minervă deae sunt. 9) Agricolă oleas colligit. 10) Historiam magistră legit. 11) Poetă lyrā canit. 12) Aquam ancillae hauriunt. 13) Domină rosis comam ornat. 14) Lusciniă cantat. 15) Magistră grammaticam docet. 16) Stellae fulgent. 17) Minervae aram matronă ornat. 18) Siciliă est insulă, Italiă paeninsulă. 19) Nautae procellas timent. 20) Aviam puellae colunt. 21) Viperas Liviă timet. 22) Cervă fugit. 23) Facetiis Liviă amicas delectat. 24) Historiă docet. 25) Domină ancillarum industriam laudat. 26) Historiă, vitae magistră es. 27) Herbas agnae servă dat. 28) Dearum statuas rosis ornamus. 29) Domină, violis Minervae aram ornamus. 30) Beluam sagittā naută necat. Esercizio 11 Traduci: 1) La maestra racconta le favole. 2) I pirati terrorizzano gli abitanti. 3) L’alunna legge la storia di Roma. 4) L’ombra ristora gli agricoltori. 5) L’ancella canta. 6) Il poeta suona la lira. 7) Le lacrime della padrona commuovono le ancelle. 8) La padrona orna di rose l’altare di Minerva. 9) Lo schiavo nato in casa spegne la fiaccola. 10) Le belve terrorizzano gli agricoltori. 11) La Sicilia è un’isola dell’Italia. 12) Gli agricoltori raccolgono le spighe 13) La ricchezza non produce letizia.14) I pirati attaccano l’isola. 15) La padrona teme le vipere. Esercizio 12 Traduci: 1) Pecuniae inopia agricolam angustiat. 2) Sica agnam agricola transfigit. 3) Magistra sum, non serva. 4) Poëtae Italiae gloria sunt. 5) Fortuna male agricolas tractat. 6) Perfidia et invidia saepe amicitias corrumpunt. 7) Poetarum fabulas nepticulae amita narrat. 8) Cicadae formicaeque fabulā magistra discipulas delectat. 9) Athletarum et aurigarum gloria saepe puellas delectat. 10) Non servarum querelis matrona audit, sed filiarum. 11) Agricolarum aerumnas numquam nautae tolerant; nautarum aerumnas numquam agricolae desiderant. 12) Silvarum latebras ferae exquirunt. 13) Perfuga latebras exquirit sed accolae perfugam non adiuvant. 14) Verna et ancilla taedis viam dominae illuminant, et domina vernae ancillaeque gratiam reddit. 15) Curarum causa inopia est. 16) Iustitiā et indulgentiā domina familiam administrat atque ancillae vernaeque dominam amant et colunt. 17) Procellae scaphas cymbasque diruunt atque inopiă orarum incolas vexat. 18) Hastis et sagittis insulae incolae piratas repellunt atque familias defendunt. 19) Musas poëtae invocant atque athletarum gloriam canunt. 20) Siciliae incolae nautae atque agricolae sunt. 21) Latona Dianam filiam habet; Latonae et Dianae deis incolae victimas immolant. 22) Agnas et capellas aquilae rapiunt sed agricolae aquilas sagittis terrent. 23) Concordia laetitiae causa est, ruinae discordia. 24) Dearum iram hostiis domina ancillaque placant. 25) Lacrimis veniam verna implorat et domina concedit. 26) Viperae et ferae silvam non infestant, sed merulae, alaudae et lusciniae silvae incolae sunt. Esercizio 13 Traduci: 1) Il buffone diletta gli invitati con favole e facezie. 2) Diana e Minerva, vi (vos) imploriamo! 3) Con la fiaccola illumino la via. 4) Lo schiavo nato in casa cura le caprette, l’ancella intreccia una 47 corona di spighe. 5) Non temo le insidie dei pirati. 6) Gli abitanti dell’isola temono le tempeste. 7) La filosofia è maestra di vita. 8) L’ombra ristora gli agricoltori. 9) La figlia della padrona coltiva le rose. 10) L’allodola e la colomba cantano. 11) I marinai temono parimenti le tempeste e i pirati. 12) La cameriera consegna la lettera alla figlia della padrona. 13) Con la diligenza le serve conquistano la benevolenza della padrona, con la negligenza (la) perdono. 14) L’inerzia del contadino è causa della rovina della famiglia. 15) La fama dei poeti è vanto dell’Italia. 16) Le fiere selvatiche inseguono le caprette; le caprette cercano i nascondigli della selva. 17) Alla dea dei boschi le fanciulle offrono corone di rose. 18) Diana è la dea delle selve, e a Diana le matrone offrono delle vittime. 19) I poeti celebrano la bellezza delle fanciulle della Sicilia. 20) La trascuratezza dello schiavo nato in casa provoca l’ira della padrona. 21) Gli abitanti dell’isola ornano l’altare della dea con corone di viole. 22) Il disertore è causa della rovina della patria. . Esercizio 14 Scegli la forma adatta al contesto tra quelle proposte, quindi traduci: 1) Pecuniă laetitiae / laetitiā / laetitiam non parat. 2) Taedarum / taedā / taedă viam illumino. 3) Piratarum / piratis / piratas insidias non timeo. 4) Philosophiă magistram / magistrae / magistră est. 5) Dominis / dominae / dominas filia rosas colit. 6) Agricolam / agricolarum / agricolā umbră recreat. 7) Insulae / insulis / insulas incolae procellis / procellas / procellā timent. 8) Diană / Dianā / Dianae, te (= ti, acc.) imploramus! 9) Procellas naută/ nautae / nautis timent. 10) Discordiă ruină / ruinae / ruinam causam / causă / causas est. 11) Deă / deae / deam aram incolă / incolarum / incolae ornant. 12) Umbrae / umbris / umbră agricolă / agricolas / agricolarum ristorat. 13) Exspecto hodie filiae / filiam / filiā epistulā / epistulam / epistulae. 14) Audaciā / audaciă / audaciae naută procellas / procellis / procellae tolerat. 15) Graeciă poetarum/ poetis / poetae patriam / patrias / patriă est. Esercizio 15 Traduci: 1) Gli agricoltori temono l’ira della dea. 2) Gli abitanti dell’Italia rispettano la giustizia, amano la patria. 3) La folla nasconde il disertore. 4) La tempesta solleva le onde e distrugge le barche. 5) Il citarista rallegra i convitati con la cetra. 6) La bellezza scompare, la fama invece rimane. 7) Onoriamo Diana, dea dei boschi, e (le) immoliamo vittime. 8) Diana ha sempre la faretra, e con le frecce colpisce le fiere. 9) La padrona punisce l’impudenza e la negligenza dello schiavo. 10) Le fiamme minacciano il bosco e gli abitanti dei dintorni gettano acqua. 11) La verecondia delle fanciulle suscita la benevolenza della padrona. 12) La filosofia piace alle alunne e volentieri le alunne ascoltano la maestra. 13) Gli agricoltori coltivano le olive e accumulano ricchezze. 14) Perdoniamo la negligenza dell’ancella ma non l’impudenza. 15) La saggezza non sempre procura ricchezza; spesso, invece, è motivo di amicizia. 16) Le ricchezze talvolta danneggiano le amicizie. 17) La violenza delle onde colpisce le spiagge dell’isola e distrugge la coltivazione delle olive. 18) Caligola con la crudeltà terrorizza gli abitanti di Roma. 19) Con la vendetta non ottieni giustizia. 20) La Sicilia è patria di poeti. 48 Elementi di analisi logica (1): Il complemento di modo. Il complemento di modo o maniera (risponde alle domande: come? in che modo?) è espresso: 1) se è costituito solamente da un sostantivo, con cum + ablativo: • Puellae cum elegantiā saltant. = Le fanciulle danzano con eleganza. 2) se è costituito da un sostantivo e da un aggettivo, con l’ablativo semplice oppure interponendo il cum tra l’ aggettivo e il sostantivo (mai tra il sostantivo e l’aggettivo), sempre in caso ablativo: • Puellae magnā cum elegantiā saltant. = Le fanciulle danzano con grande eleganza. Elementi di analisi logica (2): Il complemento di mezzo. Il complemento di mezzo o strumento (risponde alle domande: per mezzo di chi? per mezzo di che cosa?) è espresso: 1) in ablativo semplice, se il mezzo è inanimato: • Tibi tradam nuntios litteris. = Ti farò avere mie notizie per lettera. 2) con per + accusativo, se il mezzo è animato: • Tibi tradam nuntios per Liviam. = Ti farò avere mie notizie per mezzo di Livia. 49 Elementi di analisi logica (3): Il complemento di causa. Il complemento di causa ( risponde alle domande: perché? per quale causa?) è espresso: 1) se si tratta di causa interna, ovvero riferita a sentimenti o stati d’animo, preferibilmente con l’ ablativo semplice: • Servi pigritiā invite oboediunt dominae. = Gli schiavi per pigrizia obbediscono malvolentieri alla padrona. 2) se si tratta di causa esterna, ovvero riferita a condizioni esterne all’animo, preferibilmente con ob/propter + accusativo: • Ob pecuniam multae controversiae surgunt. = A causa del denaro sorgono molte controversie. 3) se si tratta di causa impediente, ovvero di causa che impedisce lo svolgimento di un’azione, solitamente con prae + ablativo: • Prae lacrimis dicere non possum. = Per le lacrime non riesco a parlare. Esercizio 16 Individua le funzioni logiche e traduci: 1) Nebula (sogg., nom.) occultat (pred. verb.) insulae (compl. spec., gen.) oras (compl. ogg., acc.) 2) Agricolae (…) olearum (…) et vinearum (…) copiā (…) gaudent (…). 3) Magistra (…) litteras (…) discipulis (…) per Marciam (…) mittit (…). 4) Insulae (…) nautae ( … ) canunt (…) cum laetitia (… ). 5) Convivas (…) cithara (…) citharista (…) delectat. 6) Propter pigritiam (…) matrona (…) vernam reprehendit. 7) Fuga (…) incolae (…) undarum (…) violentiam (…) effugiunt. 8) Cum laetitia (…) discipulae (…) magistrae (…) fabulas (…) audiunt et magistra (…) discipulis (…) narrat. 9) Ob pecuniam (…) saepe amicitiae (…) cessant; diligentia (…) autem amicitias (…) confirmat. 10) Minerva (…), sapientiae (…) dea (…), galeam hastamque (…) habet. SOSTANTIVI FEMMINILI aedicula, ae = tempietto cithara, ae = cetra diligentia, ae = diligenza eloquentia, ae = eloquenza historia, ae = storia liberta, ae = liberta nebula, ae = nebbia negligentia, ae = negligenza ora, ae = spiaggia pecunia, ae = ricchezza tibicina, ae = suonatrice di flauto latebra, ae = nascondiglio modestia, ae = modestia patientia, ae = pazienza pigritia, ae = pigrizia planta, ae = pianta pluvia, ae = pioggia ruina, ae = rovina, distruzione saevitia, ae = crudeltà sapientia, ae = sapienza 50 pigritia, ae = pigrizia unda, ae = onda tibia, ae = flauto accipio, is, accēpi, acceptum, ĕre = ricevere accedo, is, accēssi, accessum, ĕre = avvicinarsi audio, is, īvi, ītum, ĕre = ascoltare cesso, as, avi, atum, are = cessare clamo, as, avi, atum, are = acclamare do, as, dedi, datum, are = dare duco, is, duxi, ductum, ĕre = condurre, guidare effugio, is, effugi, ĕre = fuggire scientia, ae = conoscenza spelunca, ae = spelonca umbra, ae = ombra vinea, ae = vigna VERBI fulgeo, es, fulsi, ēre = risplendere gaudeo, es, gavīsus sum, ēre = godere imploro, as, avi, atum, are = imploro pareo, es, parui, parĭtum, ēre = obbedire placo, as, avi, atum, are = placare reprehendo, is,reprehendi, reprehensum, ĕre = rimproverare sustento, as, avi, atum, are = sostentare, nutrire Esercizio 17 Traduci: 1)Diligentiā ancillae gratiam dominarum saepe obtinent. 2) Ob crapulam convivae dormiunt. 3) Propter tenebras viam agricolae non inveniunt. 4) Per libertam epistulam matronă amicis dat. 5) Maestitiā puellulae quoque (=anche) lacrimant et aviă fabulam non narrat. 6) Cum laetitiā tibicină tibiis canit puellaeque (=e, preposto a puellae) saltant. 7) Propter iram insulae incolas deă punit. 8) Paulă propter lacrimas epistulam non legit. 9) Pluviarum penuriă vineas siccat; agricolă maestitiā operam dat. 10) Piratae gemmas atque margaritas insulae incolis subducunt atque divitias accumulant. 11) Domină mensam exstruit atque epulas disponit cum curā. 12) Catilină cum patientiā inediam et vigiliam sustinebat. 13) Magistră, cur discipulas reprehendis ? 14) Cum diligentiā discipula magistrae sententias audit. 15) Matrona veniam filiis concedit atque ob laetitiam filiae lacrimas effundunt. 16) Propter dearum iram incolae timent et coronas victimasque deis cum sollertia praebent. 17) Propter vernae negligentiam aquila agnam rapit. 18) Auriga victorias enumerat et turba aurigam clamat. 19) Ob puellarum intemperantiam magistra discipulas punit. 20) Castanearum abundantia agricola inopiam vincit et familiam sustentat. 51 Traduciamo insieme (1). Per poter tradurre correttamente bisogna acquisire un giusto metodo; è necessario, quindi, dare dei consigli pratici su come affrontare una traduzione. Non si può infatti tradurre un testo latino parola per parola, nell’ordine con cui i termini si susseguono, ma si deve operare secondo questo schema: 1) individuare il verbo; 2) dal verbo, risalire al soggetto (nominativo singolare o plurale); 3) se il verbo è transitivo, individuare il complemento oggetto in accusativo; 4) a questo punto procedere nell’analisi dei complementi indiretti, ponendo particolare attenzione alle preposizioni e ai casi che queste reggono. In questo modo, tradurre sembrerà quasi un gioco matematico. Proviamo ora ad applicare queste regole ad un esempio concreto. L’esercizio precedente ci propone la traduzione della seguente frase: Cum diligentia discipula magistrae sententias audit. Applichiamo le regole. Per prima cosa bisogna esaminare e cercare il verbo sul vocabolario: audit è un pres. ind. 3° pers. sing. Il dizionario mi fornisce un’altra importante informazione: si tratta di un verbo transitivo, quindi deve esserci un complemento oggetto. Adesso cerchiamo il soggetto: se il verbo è sing., deve esserlo anche il nominativo. Il termine diligentiā è sing., ma è preceduto dal cum, che ci indica che si tratta di un complemento di modo; e poi che senso avrebbe dire “la diligenza ascolta?”. Magistrae potrebbe essere nominativo, ma non singolare; sententias è chiaramente un accusativo, quindi è il complemento oggetto retto da audit; necessariamente il soggetto è discipula, come ci è stato suggerito sia dall’analisi che dal senso. La traduzione comincia a prendere forma: L’alunna (discipula) ascolta con attenzione (cum diligentia) le opinioni (sententias, che, essendo accusativo, è necessariamente il complemento oggetto del verbo transitivo). Resta da stabilire il significato di magistrae: si tratta certamente di un genitivo singolare, dal momento che la logica ci fa escludere la possibilità che si tratti di un dativo (= alla maestra) o di un nominativo / vocativo plurale. La traduzione è completa: L’alunna ascolta con attenzione le opinioni della maestra. Esercizio 18 Declina il sostantivo posto tra parentesi nel numero e caso ritenuti da te opportuni, quindi traduci: 1) 2) 3) 4) 5) 6) Sicilia (insula, ae)……………Italiae est. Matronae (pudicitia, ae)………………….. ancillae laudant. (Lucerna, ae)……………..et (taeda, ae)……………ancillae vias monstrant. (Rosa, ae)……………….coronis Dianae aediculam ornamus. Piratae insulae (incola, ae)……………..terrent. Per (liberta, ae)………………….domina epistulam filiae dat. 52 7) Puellae cum (laetitia, ae)………………..clamant et ludunt. 8) (Sagitta, ae)……………….(fera,ae)………….et (belua, ae)…………..agricolae feriunt. 9) (Dea, ae - Diana, ae)……………..matrona agnam immolat. 10) Cum (patientia, ae)………………curas et poenas matrona tolerat. 11) (Stella, ae)…………….et (luna, ae)…………..fulgent et nautis insulae ae)……….monstrant. 12) (Lacrima, ae)…………….. dominae (venia, ae)………………..ancilla implorat. (ora, Elementi di analisi grammaticale (1): Le principali congiunzioni coordinanti. 1) Congiunzioni copulative. La congiunzione copulativa e corrisponde a: • et, che può talvolta significare anche; • atque ed ac (davanti a parola che comincia per consonante), con valore intensivo; • -que enclitica, ossia si appoggia alla parola che la precede; nella traduzione va posta prima della parola cui è legata (es.: domina ancillaque equivale a domina et ancilla). La congiunzione copulativa anche corrisponde a: • etiam; • et; • quoque (generalmente posposto). La congiunzione copulativa nè corrisponde a: • nec / neque, senza differenze nell’uso. Le congiunzioni copulative nemmeno, neppure corrispondono a: • ne … quidem (tra ne e quidem si pone il termine –o i termini- che rivestono la maggiore importanza; es.: ne Caesar quidem = neppure Cesare). 2) Congiunzioni disgiuntive. La congiunzione disgiuntiva o corrisponde a: • aut (per disgiungere due concetti con significato distinto o opposto); • vel (più generico). 3) Congiunzioni dichiarative La congiunzione dichiarativa infatti corrisponde a: • etenim, sempre in inizio di frase; • nam e namque, senza differenze, generalmente in inizio di frase; • enim, sempre posposto alla prima parola della frase. 4) Congiunzioni avversative. La congiunzione avversativa ma corrisponde a: • at, la più energica, da tradursi con un rafforzativo ( = ma invece, ma al contrario); 53 • • sed e verum; vero e autem, posposte e meno energiche delle precedenti. La congiunzione avversativa tuttavia corrisponde a: • tamen 5) Congiunzioni correlative. Tra le più comuni: • et … et = e … e, sia … sia • aut … aut, vel … vel = o … o • nec / neque … nec / neque = nè … nè. Esercizio 19 Traduci: 1)Libertă lucernā casam illuminat. 2) Minervă sapientiae deă est. 3) Vernă dominam filiamque dominae colit. 4) Diană Latonae filiă et silvarum deă est. 5) Deae Minervae aram violarum coronis puellae ornant. 5) Tenebras lună dissipat et vias illuminat. 6) Scribă legit epistulam et in arcā ponit. 7) Historiă magistră vitae est. 8) Laetitiā interdum puellae lacrimant; laetitiă quoque lacrimas movet. 9) Ob dominae saevitiam dominam ancillae timent. 10) Ancillă dominae semper obtemperat. 11) Puellae, cur non (=perché non) legitis rosas? 12) Poëtae patriae gloriam celebrant. 13) Victoriă laetitiae causa est Italiae incolis. 14) Prae lacrimis, matronă litteras non scribit. 15) Non solum sapientiā, sed etiam modestiā vitam matronae ornant. 16) Villae domina deae Minervae hostias immolat. 17) Rosis Livia coronas nectit. 18) Superbia, invidia atque avaritia saepe ruinarum causa sunt. 19) Patriae gloriam poëtae celebrant. 20) Livia musicam attente audit: musica enim animae laetitiam parat. 21) Valeria pecunias despicit atque pudicitiam colit. 22) Luna stellaeque silvas illuminant. 23) Propter pigritiam ancillae dominae aegre parent. 24) Ferae et beluae terrent capellas quae (=che) latebras exquirunt. 54 Impariamo ad usare il vocabolario (2). Le frasi n. 6 e n. 11 dell’esercizio 18 contengono entrambe il verbo legěre, che va però necessariamente tradotto con due termini differenti. Cerchiamo il verbo sul vocabolario: troveremo il paradigma seguito dall’indicazione 3º (coniugazione di appartenenza), tr. (transitivo). Di seguito compare il numero 1, solitamente evidenziato in grassetto, con alcuni significati. È proprio a quel numero che dobbiamo prestare attenzione: se c’è un 1, ci sarà sicuramente almeno un 2, cioè un altro gruppo di significati, e nel caso del verbo legĕre i significati proposti sono una decina. Come tradurre pertanto le due frasi? Dobbiamo leggere attentamente i significati che il vocabolario ci propone (tanti i numeri, altrettanti i significati) fino a trovare quello adatto al contesto: leggere per il primo caso (= lo scriba legge la lettera…), cogliere nel secondo (= …perché non cogliete le rose?). Un’attenta lettura degli esempi che il vocabolario ci propone inoltre può fornirci ulteriori importanti indicazioni per scegliere il termine giusto. Esercizio 20 Traduci: 1) La padrona della villa immola vittime alla dea Atena. 2) Le alunne ascoltano con cura le sentenze della maestra. 3) Superbia, invidia e avarizia sono spesso causa di rovina. 4) I poeti celebrano la gloria della patria. 5) Paola ascolta la musica con attenzione: la musica, infatti, procura letizia all’anima. 6) Il poeta con diligenza intona una musica con il flauto. 7) Valeria disprezza le ricchezze e coltiva la pudicizia. 8) La luna e le stelle illuminano le selve. 9) Con la vanga l’agricoltore lavora la terra. 10) A causa della pigrizia le ancelle non obbediscono volentieri alla padrona. 11) Gli animali feroci spaventano agnelle e caprette; agnelle e caprette cercano il nascondiglio della selva. 12) I pirati minacciano l’isola e gli abitanti nascondono le donne e le ricchezze. 13) Le alunne gioiscono per la benevolenza della maestra. 14) A causa della nebbia l’agricoltore non trova la strada. 15) Le nonne dilettano le nipotine con le favole. 16) La padrona rallegra gli invitati per mezzo di suonatori di cetra e danze corali. 17) I poeti con le favole lodano l’operosità della formica e condannano l’inerzia della cicala. 18) Le caprette vagano e l’ombra della selva ristora gli agricoltori. 19) A causa dell’invidia spesso le amicizie crollano. 20) Con frecce ed aste gli agricoltori terrorizzano gli animali feroci e allontanano le aquile. Esercizio 21 Scegli la forma adatta al contesto tra quelle proposte, quindi traduci: 1) Planta iacit umbram/umbrae/umbră. 2) Epistulam puellas/puellă/puellae scribunt. 3) Propter pigritia/pigritiae/pigritiam discipulas magistram/magistră/magistrā punit. 4) Magna cum diligentiam/diligentiā/diligentiae agricola aristas congerit. 5) Procellā/procellas/procellarum nautae scaphas non gubernant. 6) Semper sententias magistrae discipulas/discipulă/discipulae audiunt. 7) Agricolae agnarum/agnas/agnae silvarum deae sacrificant. 8) Ob desidiam scurram matronă reprehendit/reprehendo/reprehendunt. 55 9) Ob neglegentiam/neglegentiae/neglegentiā libertae dominae non oboediunt. 10)Tibiā / tibiae / tibiā tibicinae / tibicina / tibicinam canit et cum elegantiă / elegantiā / elegantiam convivae saltant. 11) Agricolă / agricolam / agricolae viperam / viperae / viperis insidias timet et cum sollertiā / sollertiā / sollertiae aristas colligit. 12) Corneliae epistulam / epistulae / epistulis cum laetitiam / laetitiae / laetitiā legimus. Esercizi sulle particolarità della I declinazione SOSTANTIVI FEMMINILI alauda, ae = allodola amphora, ae = anfora aranea, ae = ragno avicula, ae = uccellino caelicola, ae = abitante del cielo drachma, ae = dracma gemma, ae = gemma, pietra preziosa harena, ae = sabbia, spiaggia margarita, ae = perla mercatura, ae = commercio merula, ae = merlo muliercula, ae = donnicciola musca, ae = mosca olea, ae = oliva; olivo navicula, ae = navicella nepticula, ae = nipotina pecunia, ae = ricchezze, denaro porta, ae = porta puellula, ae = bambina, ragazzina victoria, ae = vittoria PLURALIA TANTUM blanditiae, arum (f.) = lusinghe deliciae, arum (f.) = delizia, godimento divitiae, arum (f.) = ricchezza epulae, arum (f.) = banchetto exsequiae, arum (f.) = esequie, funerale facetiae, arum (f.) = battute, motti di spirito feriae, arum (f.) = giorni festivi indutiae, arum (f.) = tregua insidiae, arum (f.) =insidia minae, arum (f.) = minacce nugae, arum (f.) = cose di poco conto, bazzecole nuptiae, arum (f.) = nozze tenebrae, arum (f.) = tenebre thermae, arum (f.) = terme, bagni pubblici NOMI CON SIGNIFICATO DIVERSO AL SINGOLARE E AL PLURALE aqua, ae = acqua aquae, arum = bagni termali copia, ae = abbondanza copiae,arum = truppe (raramente = viveri) littera, ae = lettera (dell’alfabeto) litterae, arum = lettera, epistola o letteratura opera, ae = opera operae, arum = operai vigilia, ae = veglia, turno di guardia vigiliae, arum = sentinelle amitto, is, amisi, amissum, ĕre = perdere celebro, as, avi, atum, are = celebrare confirmo, as, avi, atum, are = rassicurare, rinforzare confugio, is. confugi, ĕre = rifugiarsi delecto, as, avi, atum, are = dilettare doceo, es, docui, doctum, ēre = insegnare VERBI neco, as, avi, atum, are = uccidere nego, as, avi, atum, are = negare occīdo, is, occīdi, occīsum, ĕre = uccidere occĭdo, is, occĭdi, occasum, ĕre = cadere, andare in rovina paro, as, avi, atum, are = preparare, procurare protego, is, protexi, protectum, ĕre = proteggere, 56 dono, as, avi, atum, are = donare everto, is, everti, eversum, ĕre = abbattere, distruggere laboro, as, avi, atum, are = affaticarsi, darsi pena, soffrire mitto, is, misi, missum, ĕre = inviare moveo, es, movi, motum, ēre = muovere, allontanare, suscitare ricoprire scribo, is, scripsi, scriptum, ĕre = scrivere sumo, is, sumpsi, sumptum, ĕre = prendere, intraprendere, procurare venio, is, veni, ventum, ire = venire voco, as, avi, atum, are = chiamare voveo, es, vovi, votum, ēre = consacrare in voto Esercizio 22 Traduci: 1) Domina litteras scribit deinde ancillae dat. 2) Drachmum et amphorum copia in dominae villa est. 3) Ancilla per tibicinas dominae filiis filiabusque laetitiam praebet. 4) Thebarum incolae victoria contra Spartae copias gaudent. 5) Athenarum patrona Athena est. 6) Matronae filia ancillis litteras legit. 7) Piratae nautas minis terrent. 8) Caelicolae diligentiam ac modestiam amant, non pecuniam gemmasque. 9) Catilina copias in Etruriam ducit. 10) Athenae litterarum ac mercaturae patria sunt. 11) Athenarum incolae poëtis gloriam dant. 12) Mater familias ancillas obiurgat et ancillae dominae iram timent. 13) Matrona filiae nuptias epulis celebrat. 14) Syracusarum incolae plerumque agricolae et nautae sunt. 15) Deis et deabus rosarum coronas nautae praebent. 16) Pater familias hostias deis deabusque immolat. 17) Agricolae agnam caelicolis vovent. 18) Copiae copiam frumenti (=di grano ) habent. 19) Thermae matronas delectant. 20) Portas vigiliae custodiunt atque Athenarum incolas protegunt. 21) Indutiae Thebarum incolas confirmant. 22) Ancilla dominae filiis et filiabus litteras legit. La collocazione delle parole nella frase latina. Nella struttura della frase latina le parole non trovano la stessa collocazione che hanno in quella italiana, dove gli elementi della frase ruotano intorno ad un nucleo fondamentale costituito da soggetto, verbo ed eventuale complemento oggetto (o altro complemento). I casi, infatti, più che la posizione della parola nell’ambito della frase, ci permettono di stabilire le diverse funzioni. La collocazione delle parole non segue regole assolute; si possono tuttavia fornire alcune indicazioni da tener presenti quando si affronta la traduzione di un testo latino. In particolare: • • • • il soggetto si trova comunemente all’inizio della frase; il verbo, alla fine; il complemento oggetto è solitamente posto subito prima del verbo da cui è retto; il complemento di specificazione, immediatamente prima del termine da cui è retto. Eventuali altri complementi e avverbi vengono inseriti variamente nell’ambito della frase, a seconda dell’importanza e della funzione. Esercizio 23 57 Traduci: 1)Furiae taedis Elissam agitant atque sica regina se (= si) occidit. 2) Libertis et libertabus pecuniam cum munificentia domina donat. 3) Minis Romae incolas Catilina terret et insidias parat. 4) Litteras pater familias per vernam accipit et cum maestitia legit. 5) Nuptias pater familias conciliat sed filiae lacrimas movet. 6) Litterarum scientiam magistra habet et libenter eloquentiam docet. 7) Blanditiis mater familias filiolae persuadit (persuadeo regge il dativo) atque medicinam puellula sumit. 8) Belgarum copiae accedunt atque incolas terrent. 9) Domina divitias possidet sed propter avaritiam filiis et filiabus pecuniam negat. 10) Insidias Persarum copiarum Graeciae copiae timent. 11) Gemmae et margaritae deliciae puellarum sunt. 12) Propter caerimoniarum neglegentiam matronam pater familias vehementer reprehendit. 13) Nautarum fortunas undarum violentia diruit et caelicolum iram victimis et hostiis dominae placant. 14) Nautae mercaturas faciunt et amphorum copiam venditant. 15) Drachmum et amphorum copiam mater familias habet sed ancillarum invidiam sibi (= a sè) parat. 16) Piratae orae incolarum scaphas diruunt, agnas et capellas rapiunt, puellas captivas faciunt et drachmum copiam exigunt. 17) Ruinae causa Helenae forma est, nequiquam Troiae incolae deis deabusque victimas immolant. 18) Dominae exsequias cum filiis filiabusque verna et ancilla ducunt. 19) Athenarum gloriam magistra puellis narrat. 20) Cumarum incolae agricolae et nautae sunt. 21) Silva umbram equis et equabus praebet. 22) In silvarum plantis merularum et alaudarum copia est. Esercizio 24 Traduci: 1) Nello scrigno c’è abbondanza di denaro. 2) Il padre di famiglia immola vittime agli dei e alle dee. 3) Gli agricoltori sacrificano un’agnella agli abitanti del cielo. 4) L’arroganza dei figli della terra scatena l’ira degli abitanti del cielo. 5) I bagni termali dilettano le matrone romane. 6) Le sentinelle sorvegliano le porte e proteggono gli abitanti di Atene. 7) Gli operai lavorano con diligenza nella villa della padrona. 8) Con indulgenza e non con durezza la madre di famiglia parla ai figli e alle figlie. 9) L’ancella legge la lettera ai figli e alle figlie della padrona. 10) Il banchetto diletta gli invitati. 11) Le truppe minacciano Roma e gli abitanti immolano vittime agli dei e alle dee. 12) Con gioia il padre di famiglia celebra le nozze della figlia. 13) A causa della negligenza delle sentinelle le truppe dei disertori minacciano le porte. 14) La ricchezza è spesso causa di tristezza. 15) Le truppe dei Belgi chiedono una tregua. 16) Con gioia la madre di famiglia legge la lettera ai figli e alle figlie. 17) Gli agricoltori possiedono abbondanza di anfore. 18) La tregua rinfranca i cittadini di Tebe. 19) Con corone di rose addobbiamo gli altari dei Celesti. 20) La nonna dondola dolcemente la culla e la nipotina dorme. 21) Le truppe dei Persiani avanzano e con arroganza distruggono le opere dei contadini. 22) Gli abitanti di Roma temono fortemente le truppe di Catilina. 23) Le ricchezze della matrona attirano l’invidia delle ancelle. 24) Con tristezza le nipotine partecipano al funerale della zia. 25) Atene è la gloria della Grecia. Elementi di analisi logica (4): Il complemento di stato in luogo Il complemento di stato in luogo (risponde alle domande: dove? in quale luogo?) è espresso, tranne alcune particolarità che esamineremo più avanti, con in + ablativo: • Libenter in scholā amicos video. = Incontro volentieri gli amici a scuola. 58 Elementi di analisi logica (5): il complemento di moto a luogo. Il complemento di moto a luogo (risponde alle domande: dove? verso quale luogo?) è espresso, anche in questo caso tranne alcune particolarità che esamineremo più avanti, con in / ad + accusativo, con questa differenza: in + accusativo per indicare ingresso in un luogo: • In villam agricola ligna portat. =Il contadino porta la legna nella fattoria. ad + accusativo per indicare avvicinamento ad un luogo: • Ad silvam agricola contendit. = Il contadino si dirige verso il bosco. Esercizio 25 Componi dieci frasi utilizzando per ciascuna i termini indicati: 1) Domina, ae – filia, ae – ancilla, ae – villa, ae – venio, is, veni, ventum, īre. 2) Agricola, ae – belua, ae – sagitta, ae – neco, as, avi, atum, are. 3) Pirata, ae – scapha, ae – ora, ae – appropinquo, as, avi, atum, are. 4) Fulvia, ae – amica, ae – sum, es, fui, esse. 5) Rosa, ae – aedicula, ae – ancilla, ae – orno, as, avi, atum, are. 6) Minerva, ae – aedicula, ae – silva, ae – sum, es, fui, esse. 7) Facetiae, arum – verna, ae – conviva, ae – delecto, as, avi, atum, are. 8) Maestitia, ae – domina, ae – filia, ae – litterae, arum – lego, is, legi, lectum, ĕre. 9) Victima, ae – hostia, ae – silva, ae – domina, ae – Dea, ae – sacrifico, as, avi, atum, are. 10) Planta, ae – herba, ae - silva, ae – sum, es, fui, esse. Esercizio 26 Traduci: 1) Deae Minervae aediculam domina et puellae violarum et spicarum sertis ornant atque deae gratiam implorant. 2) Citharā poëtae delicias convivis praebent; puellae cum gratiā saltant et convivas delectant. 3) Ancilla comas dominae pectit et vittis nectit. 4) Propter divitiarum avaritiam Lucretiă amicitias amittit. 5) Mulierculae tabernas frequentant et strepunt moleste. 6)Vigiliae copias conspiciunt atque incolas admonent. 7) Feras agricolae agitant atque sagittis percutiunt. 8) Tunicam et stolam matronae ancillae portant et dominae comam ornant. 9) Cassandra, Hecubae filia, Troiae ruinam canit.10) Aerumnae nautas adfligunt: procellae oras perturbant atque evertunt. 11) Agricolae beluis insidias in silvis tendunt. 12) Minerva, Latonae filia, litterarum patrona sed etiam pugnarum dea est. 13) Peritia nautae stellas observant et scaphas ad insulam reducunt. 14) In silvam agnam et capellas agricola ducit. 15) Propter nebulam domina ancillaque viam non vident atque in silva nequiquam vagant. 16) Piratarum naviculae ad oram appropinquant et orae incolae propter piratarum avaritiam timent. 17) Proserpinae deae aram in villa pater familias collocat atque colit. 18) In harenam nautae veniunt et undarum violentiam effugiunt. 19) In scholam libenter venimus et magistrarum sententias audimus. 20) Tela aranea muscas captat, sed interdum ad araneae telam etiam aviculae allidunt. 21) Litteras ad matronam filia mittit per Liviam 59 ancillam. 22) Domina filiam in turba videt atque vocat. 23) Ob avaritiam et non ob inopiam saepe agricola laborat. 24) In speluncam Elissa, propter procellae violentiam, confugit. Versione 1 A scuola Livia cum puellis in schola est; magistra Romanam historiam legit et discipulae diligenter audiunt. “Cur non legis, magistra, fabulam? Cur discipulas tuas (= tue) non delectas? Fabulae, enim, non Romana historia, puellis placent” Livia dicit. Sed magistra discipulam propter neglegentiam reprehendit: “Nepticula mea (=mia) non es, Livia, neque avia tua (=tua) sum. Igitur, historiam disce (= impara). Bona matrona enim non eris (=sarai) sine Romanae historiae scientiā.” Versione 2 Fine di una giornata Tenebrae descendunt, luna stellaeque vias collustrant et ferae beluaeque latebras in speluncis exquirunt. Alaudae atque merulae in plantis se (=si) occultant, et ancilla agnas capellasque in villam agit virga. In villa, domina coronam rosis nectit et Vestae statuam corona adornat, dum (=mentre) avia cum cura et sollertia fabulas puellulis narrat. Taedae lucernaeque villam illuminant et in cella vinaria verna lagoenas disponit. Interea (=nel frattempo) agricola aristas congerit cum diligentia. Versione 3 La Sicilia Sicilia insula Italiae est. Incolae Siciliae nautae ac agricolae plerumque (=per lo più) sunt. Minis piratae nautas saepe terrent, cum (=quando) ad insulae oras appropinquant, sed piratae quoque iram caelicolum timent. Nautae purpuram, gemmas ac margaritas in Siciliam important, et semper deis et deabus hostias immolant cum (=quando) insulam relinquunt. Agricolae autem aqua plantas irrigant, terram arant et copiam olearum uvaeque parant. Autumno (=in autunno) enim vindemiam intermittunt atque oleas colligunt; pigritiam ignorant et cum diligentia vivunt. Agricolae quoque deis et deabus gratias agunt: rosis et violis aras ornant et coronas praebent. In Siciliam advenae libenter veniunt et industriam incolarum laudant. Versione 4 Preparativi di nozze Filiae nuptias cum laetitia mater familias instruit atque dearum statuas amphorumque copiam cum cura disponit. In mensa epulas ancillae collocant et ad epularum delicias convivas domina invitat. Scurra facetiis, tibia tibicina convivas delectant; cithara citharista athletarum aurigarumque victorias celebrat. Convivae musicam audiunt et puellulae saltant. Tenebrae adventant atque domina taedis et lucernis casam illuminat; interea ancillae dominae filiae comam vittis ornant atque pectunt; deinde puella cum ancillis aram Vestae, pudicitiae deae, coronis ornat atque deae flammam alit. Versione 5 L’Italia 60 Viviamo in Italia, una penisola dell’Europa. La Sicilia e la Sardegna sono isole dell’Italia, e le spiagge delle isole attirano i forestieri. L’Italia è patria di agricoltori e marinai. I marinai con le scialuppe esercitano il commercio, accumulano denaro e respingono le minacce dei pirati. Anche la terra procura agli abitanti abbondanza di ricchezze: gli agricoltori producono uva e olive, con l’acqua irrigano la terra e coltivano piante ed erbe. In Italia non ci sono animali feroci; allodole, merli e usignoli abitano le selve e nidificano tra i rami, cerve e daini si nascondono tra le erbe. Gli abitanti dell’Italia collocano nelle selve tempietti e statue e sacrificano agli dei e alle dee agnelli e caprette. Versione 6 Alcune divinità femminili dell’antica Roma. Le leggende indicano le Muse come figlie della Memoria, oppure figlie di Armonia, o ancora di Gea. Sono protettrici dei poeti, insieme alla dea Minerva. Minerva, infatti, è patrona dei poeti ma anche della sapienza. Ci sono molte (= multae) statue di Minerva: la dea ha sempre con sé (= secum) l’elmo e la corazza. Le matrone di Roma venerano anche Diana, dea delle selve: la dea nelle sculture ha sempre con sé le frecce, e con le frecce colpisce nelle selve gli animali feroci e (li) mette in fuga. Le matrone venerano Diana anche come dea protettrice delle tenebre, e la (= eam) chiamano Luna. 61 Capitolo 4 La seconda declinazione Nomi maschili e femminili: declinazione dei nomi uscenti in –us. Elementi di analisi logica (6): Il complemento di compagnia o di unione . Impariamo ad usare il vocabolario (3). Elementi di analisi grammaticale (2): Le principali preposizioni latine. L’imperfetto indicativo attivo delle quattro coniugazioni e del verbo sum. Nomi maschili: declinazione dei nomi uscenti in –er e in -ir Nomi neutri : declinazione dei nomi uscenti in –um. Elementi di analisi logica (7): Il complemento di moto da luogo Elementi di analisi logica (8): Il complemento di moto per luogo Particolarità della seconda declinazione. Impariamo ad usare il vocabolario (4). Romanorum mores (1): La casa romana. 62 La seconda declinazione: nomi in -us SOSTANTIVI FEMMINILI cerasus, i = ciliegio cupressus, i = cipresso fagus, i = faggio malus, i = albero da frutta, per lo più melo abacus, i = abaco, tavoletta per scrivere acervus, i = mucchio,cumulo agnus, i = agnello animus, i = animo; coraggio anulus, i = anello baculus, i = bastone capillus, i = capello captivus, i = prigioniero coniuratus, i = congiurato digitus, i = dito discipulus, i = alunno, discepolo dominus, i = padrone, signore equus, i = cavallo filius, ii = figlio gladius, ii = spada haedus, i = capretto historicus, i = storico hortus, i = giardino legatus, i = legato, ambasciatore pinus, i = pino platanus, i = platano populus, i = pioppo ulmus, i = olmo SOSTANTIVI MASCHILI libertus, i = liberto ludus, i = gioco, svago medicus, i = medico morbus, i = malattia, morbo narcissus, i = narciso nuntius, ii = messaggio; messaggero pagus, i = villaggio philosophus, i = filosofo populus, i = popolo rivus, i = rivo patronus, i = patrono, protettore socius, ii = alleato, socio theatrus, i = teatro thesaurus, i = tesoro tribunus, i = tribuno ventus, i = vento viculus, i = piccolo borgo vicus, i = quartiere, villaggio adfligo, is, adflixi, adflictum, ĕre = affliggere ago, is, egi, actum, ĕre = spingere, condurre, fare amplifico, as, avi, atum, are = amplificare ascendo, is, ascendi, ascensum, ĕre = ascendere, salire carpo, is, carpsi, carptum, ĕre = cogliere, prendere, brucare colloco, as, avi, atum, are = collocare comperio, is, compĕri, compertum, ire = scoprire, venire a sapere condo, is, condĭdi, condĭtum, ĕre = fondare contendo, is, contendi, contentum, ĕre = combattere, gareggiare, aspirare a cresco, is, crevi, cretum, ĕre = crescere deambulo, as, avi, atum, are = passeggiare dormio, is, īvi, ītum, ire = dormire excaeco, as, avi, atum, are = accecare exsulto, as, avi, atum, are = esultare VERBI fugo, as, avi, atum, are = mettere in fuga iaceo, es, iacui, ēre = giacere, essere ammalato irrigo, as, avi, atum, are = irrigare iugulo, as, avi, atum, are = sgozzare inundo, as, avi, atum,are = inondare invado, is, invasi, invasum, ĕre = invadere, occupare invenio, is, inveni, inventum, ire = trovare oboedio, is, īvi, ītum, ire =obbedire, dare ascolto occurro, is, occurri, occursum, ĕre = venire incontro percrebresco, is, percrebrui, ĕre = spargersi, diffondersi porrĭgo, is, porrexi, porrectum, ĕre = estendere, prolungare rego, is, rexi, rectum, ĕre = reggere, governare repello, is, reppuli, repulsum, ĕre = respingere, allontanare suppedito, as, avi, atum, are = somministrare video, es, vidi, visum, ēre = vedere vinco, is, vici, victum, ĕre = vincere, sconfiggere vivo, is, vixi, victum, ĕre = vivere 63 Esercizio 1 Traduci e declina: Dominus – filius – populus – platanus – rivus – animus – discipulus – patronus – Graecus – Romanus – tribunus – theatrus – lupus – morbus – philosophus – ventus – pinus – amicus – medicus – agnus – nuntius – servus – mundus – murus – pirus. Esercizio 2 Traduci in tutti i modi possibili: Lupo- dominis- philosopho- Tarquinii- agnorum- domine – viculis - Romani- sociis- amicus – haedum – morborum – liberte – legati – somnus – thesauris – Phaedri – pagi – vico – piri – equo – equis – equus - murorum – ventorum – ventum – ventis - Neptuno – legate – legati – discipuli – populus – populos – acervo – acervum – acervi Esercizio 3 Fai l’analisi logica secondo l’esempio e traduci: del cavallo ai cavalli l’ambasciatore agli ambasciatori o discepoli o Nettuno dei figli agli animi al filosofo del platano ai venti degli amici gli amici il pioppo della malattia i lupi o amici analisi logica compl. di specificazione ......................... compl. oggetto ......................... ......................... ......................... ......................... ......................... ......................... ......................... ......................... ......................... soggetto compl. oggetto ......................... compl. oggetto ......................... caso latino genitivo singolare ......................... ......................... ......................... ......................... ......................... ......................... ......................... ......................... ......................... ......................... ......................... ......................... ......................... ......................... ......................... ......................... traduzione equi ..................... ..................... ..................... ..................... ..................... ..................... ..................... ..................... ..................... ..................... ..................... ..................... ..................... ..................... ..................... ..................... Esercizio 4 Scegli la traduzione corretta tra quelle proposte (attenzione: lo stesso termine può avere talvolta più di un significato esatto!): populus = il popolo / del popolo / al popolo historici = lo storico /dello storico / gli storici Romani = al Romano / del Romano / i Romani Vergilio = Virgilio / a Virgilio / o Virgilio ludorum = dei giochi / ai giochi / al gioco agnum = l’agnello (sogg.) / l’agnello (compl. ogg.) / all’agnello philosophi = il filosofo / del filosofo / i filosofi anuli = gli anelli / l’anello (compl. ogg.) / l’anello (sogg.) digitorum = del dito / delle dita / al dito libertis = al liberto / ai liberti / o liberti lupum = il lupo (sogg.) / il lupo (compl. ogg.) / del lupo 64 asini = dell’asino / l’asino / gli asini (compl. ogg.) domino = ai padroni / del padrone / al padrone Aegyptum = dell’Egitto / Egitto (sogg.) / Egitto (compl. ogg.) Brute = o Bruto / di Bruto / a Bruto Elementi di analisi logica (6): Il complemento di compagnia o di unione . Il complemento di compagnia o unione (risponde alle domande: in compagnia di chi? in unione con che cosa?) è espresso con cum + ablativo: • Miles cum tribuno procedebat. = Il soldato procedeva in compagnia del tribuno. Attenzione: a volte il cum esprime l’italiano contro: • Romani cum Poenis contendebant. = I Romani combattevano una guerra contro i Cartaginesi. Esercizio 5 Traduci: La malattia (sogg.) – o padrone – ai liberti – del fiume – i filosofi (compl. ogg.) – di Pompeo – con il gioco – i cavalli (sogg.) – o medici – dei figli – al pioppo – il popolo (compl. ogg.) – dell’agnello – con il tesoro – ai rami – del cavallo – dell’Egitto - al dito – o liberto. Esercizio 6 Scegli la forma adatta al contesto tra quelle proposte, quindi traduci: 1) Gladium / gladio / gladios captivos tyrannus iugulat. 2) Ad rivum / rivi / rivus agnus venit atque agnum lupum / lupo / lupus videt. 3) In luco deorum / deus / deo statuas servi collocant. 4) Mercurius / Mercurium / Mercurio, mercaturae deum, maxime Galli colunt. 5) Bubulcus vaccas in campo baculum / baculo / baculus agit. 6) Ad Pompeius / Pompeio / Pompeium legati in Bityniam veniunt. 7) In pugna apud Regillum lacum Romani Latinos / Latinorum / Latini copias vincunt. 8) Familiariter cum servorum / servis / servos dominus in villa vivit. 9) Cum Romanorum legati / legatos / legatis Iugurtha breviter agit. 10) In horto / hortum / horti cum amicos / amicum / amico domini filius deambulat. Esercizio 7 Traduci: 1)Cornelius Sulla atque Sullani cum Numida Iugurtha contendunt. 2) Romulus Remum occidit atque cum Tito Tatio, Sabinorum rege (= re, ablativo) Romam regit. 3) Avaritia quasi morbus est, nam animos corrumpit. 4) Platani et populi in fluvii ripis crescunt. 5) Populus umbras ramis porrigit agricolis. 6) Tityrus in fagi umbra dormit. 7) Romulus Remum necat et Romam condit. 8) Postquam (= dopo che) Germanos Drusus vincit, Romani Drusum, Tiberii filium, Germanicum 65 appellant. 9) In Romae viis mendicis miseris saepe domina occurrit atque nummos et sestertios donat. 10) Aesopi fabulae discipulorum animos delectant. 11) Populo Romano nuntius Poenorum contumelias reportat. 12) Servus barbam et capillos domino tondet. 13) Maestitia Antonium invadit: morbus enim amicum adfligit. 14) Nilus in Aegypto extra (prep. con l’accusativo) ripas fluit et campos inundat atque irrigat. 15) Octavianus cum Antonio Cleopatraque contendit et vincit. 16) In platani ramis columbae et lusciniae nidificant. 17) Lucius anulum Liviae donat et in puellae oculis laetitiam videt. 18) Libenter in schola discipuli Catulli nugas legunt. 19) Propter morbum avus in lecto iacet atque medicus medicinam avo suppeditat.20) Populi et fagi ramis umbram equis et equabus praebent. 21) Servi domini filio invite oboediunt. 22) In populi ramis corvus crocitat. 23) Romanorum victoriae fama per nuntios apud vicos et pagos percrebrescit. 24) Animos saepe divitiae excaecant. 25) Aesculapium, medicinae deum, Romani colunt. Impariamo ad usare il vocabolario (3). Le frasi 5 e 11 dell’esercizio precedente contengono rispettivamente il termine populus (nominativo) e populo (dativo). Si tratta di due omografi, ossia termini dal significato diverso ma con un’identica forma. Il vocabolario ci riporta la voce populus per due volte, preceduta dai numeri 1 e 2 (in grassetto). Se quindi, per esempio, l’occhio cade per primo su 2.populus, i, significa che prima c’è un 1.populus,i (e conviene controllare che non ci siano altri omografi anche dopo), e così se il termine trovato è preceduto dal numero 1 significa che è necessario controllare i termini successivi. Leggendo attentamente il vocabolario troveremo quanto segue: 1.populus,i, m., popolo, comunità […] 2.populus,i, f., pioppo. A questo punto non ci rimane che ragionare sul senso complessivo della frase, riflettendo con attenzione sul significato degli altri termini per compiere la scelta giusta tra i due omografi. Esercizio 8 Traduci: 1)Pagos et vicos in provincia cum amico viso. 2) Ismarus in Thracia est. 3) Propter morbum dominus filios liberti tutelae commendat. 4) In abaco discipulus scribit atque computat. 5) Nuntios ad populum tribunus mittit. 6) Socii cum arrogantia Romanorum pecuniam recusant. 7) Sallustius historicus Catilinae coniuratorumque culpas denuntiat. 8) Pompeius et Pompeiani cum ignominia fugiunt. 9) L. Annaeus Seneca philosophus est et Romae gloriam amplificat. 10) Graecorum copiae barbaros saepe vincunt atque fugant. 11) In equum Labienus ascendit et ad Pompeium venit. 12) Persarum copiae cum sociis apud Thermopylas Spartanos vincunt atque delent. 13) Lucilius poëta satiras in Romanos scribit. 14) Avarus servus pecuniae et divitiarum est. 15) Romanos captivos Pompeius cum clementia tractat. 16) Puellae in fluvii ripis narcissos carpunt et capillos ornant. 17) Romanorum copiae adversus barbarorum copias fortiter pugnant. 18) Deorum nuntius Mercurius est; Bacchus, autem, vini deus. 19) Populi, platani atque cupressi in hortis saepe crescunt. 20) Lucius Liviae, domini filiae, anulum et armillam donat. 21) Ascanius Albam Longam condit. 22) Romulo Numa Pompilius succedit, Pompilio Tullus Hostilius. 23) Romanorum copiae victoria exsultant. 24) Per nuntium tyrannus sociorum victoriam comperit. 25) Tyrannus in theatris Siciliae incolis ludos facit. 66 Esercizio 9 Traduci: 1) Volentieri a scuola gli alunni ascoltano le favole di Fedro. 2) Lo zefiro muove dolcemente le chiome degli alberelli del giardino. 3) Il figlio del padrone gioca con la trottola in compagnia dei servi.4) Con il bastone il padrone indica ai servi i platani del giardino. 5) L’asino e il cavallo scacciano le mosche con la coda. 6) La violenza dei barbari distrugge i campi dei coloni.7) Le truppe degli Elvezi con violenza devastano le terre degli Edui. 8) Il Nilo è un fiume dell’Egitto. 9) Orfeo con la cetra incanta gli animali feroci. 10) Il padre di famiglia con i figli passeggia nel giardino. 11) Le truppe dei barbari avanzano minacciosamente in direzione dell’Italia. 12) Il servo consegna al padrone della villa un messaggio. 13) La fanciulla per mezzo di un servo invia un messaggio all’amico. 14) Nel giardino della villa Livia, la figlia del fattore, gioca a palla con le amiche. 15) I servi spingono i cavalli verso il ruscello 16) Il fattore con i servi pianta i meli nel podere. 17) Gli abitanti del villaggio ascoltano con gioia la notizia della vittoria degli alleati. 18) Il padrone della villa cena in compagnia dei servi. Esercizio 10 Declina il sostantivo posto tra parentesi nel numero e caso ritenuti da te opportuni, quindi traduci: 1) Libenter (dominus, i)………………..veniam servo concedit. 2) Romani Dionysum, vini deum, (Bacchus, i) ………………….appellant. 3) Agricola in (campus, i) ………………….agnos capellasque agit. 4) Roma per (legatus, i) ………………….. mittit (nuntius, ii)……………………ad Antonium Cleopatramque. 5) Medicus (oculus, i)………………..(morbus, i)…………………………herbis curat. 6) Animi (morbus, i)……………….. maestitia est. 7) Romani (Neptunus, i)…………………, aquarum deum, et (Mercurius, ii)……………………., deorum nuntium, colunt. 8) (Dominus, i)…………….filius cum (amicus, i)…………………… pila ludit. 9) Agricolae (baculus, i) ……………….. luporum minas repellunt. 10)Agricolae domini filiae( narcissus, i) ……………….. donant. 11) In (cerasus, i) ……………. ramis columbarum nidos servi inveniumt. 12) Libenter cum (amicus, i) ……………….. Siciliae pagos viso. Elementi di analisi grammaticale (2): Le principali preposizioni latine. Ormai ti è senz’altro chiara l’importanza delle preposizioni nella lingua latina; alcune le hai già studiate, altre –la maggior parte- devi ancora incontrarle. Comunque, per venirti in aiuto, ti viene fornito uno schema sintetico delle preposizioni di uso più frequente, con l’indicazione del caso (accusativo o ablativo) che reggono, del complemento che esprimono e del loro significato. Preposizione A/ab Ad caso ablativo accusativo valore Luogo significato Ab urbe = dalla città Tempo Ab adulescentia = sin dalla fanciullezza Agente Luogo Ab hoste = dal nemico Ad urbem = in città 67 (moto a luogo) Ad Cannas = presso Canne (stato in luogo) Ante accusativo Tempo Ad senectutem = fino alla vecchiaia Fine Ad profectionem = per la partenza Ante moenia = davanti alle mura Luogo Tempo Apud accusativo Luogo Circa accusativo Luogo Tempo Contra accusativo Luogo Svantaggio Cum ablativo Compagnia Modo De ablativo Luogo Argomento E/ex In ablativo Accusativo Luogo Ante tempus = prima del tempo Apud Thebas = nei pressi di Tebe Circa vicum = intorno al villaggio Circa lucem = sul far del giorno Contra Galliam = di fronte alla Gallia Contra hostem = contro il nemico Cum parentibus = con i genitori Magna cum laetitia = con grande gioia De caelo = dal cielo De senectute = sulla vecchiaia Ex castris = dall’accampamento Materia Ex marmore marmo Partitivo Ex omnibus = fra tutti Tempo Ex eo tempore = da allora In Italiam = in Italia (moto a luogo) Luogo Svantaggio = di In hostem = contro il nemico 68 Tempo In decem annos = per dieci anni ablativo Luogo Extra accusativo Luogo Inter accusativo Luogo In urbe = in città (stato in luogo) Extra moenia = fuori dalle mura Inter Alpes = tra le Alpi Tempo Ob accusativo Luogo Causa Per Post accusativo accusativo Luogo ablativo Per quattuor horas = per quattro ore Mezzo Per legatos = tramite gli ambasciatori Post lacum = dietro il lago Luogo Luogo Causa Pro Propter ablativo accusativo Vantaggio ablativo Post tres menses = dopo tre mesi Prae se = innanzi a sé Prae fletu = a causa del pianto Pro patria = in difesa della patria Luogo Pro aris = davanti agli altari Sostituzione Pro collegio = in nome del collegio Propter tribunal = vicino alla tribuna Luogo Causa Sub Ob eam rem = per questo motivo Per silvas = attraverso i boschi Tempo Tempo Prae Inter pugnam = durante la battaglia Ob oculos = davanti agli occhi Luogo Tempo Propter formidinem = per la paura Sub tegmine = all’ombra Sub Nerone = ai tempi di Nerone 69 Super Trans accusativo Tempo accusativo/ablativo Luogo ablativo Tempo accusativo Luogo Sub lucem = sul far del giorno Super flumen (flumine) = sulla riva del fiume Nocte super media = a notte fonda Trans montes = al di là dei monti. L’imperfetto indicativo attivo delle quattro coniugazioni e del verbo sum. L’imperfetto indicativo attivo delle quattro coniugazioni si ottiene nel seguente modo: tema del presente + vocale tematica + suffisso temporale –ba + desinenze personali. Le vocali tematiche delle quattro coniugazioni sono rispettivamente -a per la prima, -e per la seconda, -e per la terza, -ie per la quarta); il suffisso –ba permette il riconoscimento immediato del tempo. Vediamone la coniugazione: Indicativo imperfetto I coniugazione am-ābam am-ābas am-ābat am-abāmus am-abātis am-ābant III coniugazione leg-ēbam leg-ēbas leg-ēbat leg-ebāmus leg-ebātis leg-ēbant II coniugazione io amavo io leggevo mon-ēbam mon-ēbas mon-ēbat mon-ebāmus mon-ebātis mon-ēbant IV coniugazione aud-iēbam io ammonivo io udivo aud-iēbas aud-iēbat aud-iebāmus aud-iebātis aud-iēbant Indicativo imperfetto del verbo sum eram io ero eras 70 erat erāmus erātis erant ________________________________________________ cerasus, i = ciliegio dextera, ae = mano destra fraxinus, i = frassino nebula, ae = nebbia SOSTANTIVI FEMMINILI pirus, i = pero prunus, i = prugno, susino sica, ae = pugnale SOSTANTIVI MASCHILI avarus, i = avaro patricius, ii = patrizio avus, i = nonno, antenato puteus, i = pozzo cibus, i = cibo rogus, i = rogo famulus, i = servo tyrannus, i = tiranno fluvius, ii = fiume tribunus, i = tribuno laqueus, i = laccio, cappio, trappola truncus, i = tronco, albero libertus, i = liberto umerus, i = omero, spalla limus, i = limo urceus, i = orcio, brocca lucus, i = bosco sacro vilicus, i = amministratore, fattore naufragus, i = naufrago vitulus, i = vitello VERBI parco, is, peperci, parcĭtum, ĕre = risparmiare, audio, is, ivi, itum, ire = ascoltare cognosco, is, cognovi, cognĭtum, ĕre = avere riguardo per conoscere, venire a sapere peto, is, petīvi, petītum, ĕre = chiedere concilio, as, avi, atum, are = congiungere, pavito, as, avi, atum, are = tremare, temere conciliare praesideo, es, praesedi, praesessum, ēre = deleo, es, ēvi, ĕtum, ĕre = eliminare, proteggere, presidiare distruggere publico, as, avi, atum, are = confiscare, rendere noto facio, is, feci, factum, ĕre = fare fugio, is, fugi, fugĭtum ĕre = fuggire, rifugiarsi relinquo, is, relīqui, relīctum, ĕre = libero, as, avi, atum, are = liberare abbandonare, lasciare noceo, es , nocui, nocĭtum, ēre = nuocere tribuo, is, tribui, tribūtum, ĕre = assegnare, obiurgo, as, avi, atum, are = rimproverare attribuire obtineo, es, obtinui, obtentum, ēre = ottenere teneo, es, tenui, tentum, ēre = tenere, reggere onero, as, avi, atum, are = caricare, appesantire venio, is, veni, ventum, ire =venire, giungere, operio, is, operui, opertum, ire = coprire, arrivare nascondere verto, is, verti, versum, ĕre = rivolgere, sconvolgere, sospingere 71 Esercizio 11 Traduci: Conciliabas – fugiebant – exoptabamus – contrahebatis – erant – cingebatis – audiebat – dispensabam – nocebamus – praedicebas – eramus – praesidebant – publicabant – vertebatis – diligebas – pavitabant – veniebamus – procedebamus – fulgebatis - errabat Vivevo – eravate – uccidevano – ottenevamo – conducevate – amava – lodavi – corrompevano – giungevate – fortificavi – piangevo – riempivamo – puniva - eri – devastavate – lodavano – venivo – splendevate – ascoltavamo. Esercizio 12 Analizza e traduci: laudabat monebamus audiebatis legis eram pugnat parcebant veniebam dare eramus vides cognoscis vivebat est petit obiurgabatis legebamus obtinere timebant tribuunt ind. imperfetto III sing. 1° coniug. ………………………………… ………………………………… …………………………………. ………………………………… ………………………………… …………………………………. ………………………………….. ………………………………….. ………………………………….. ………………………………… ………………………………… ………………………………… …………………………………. …………………………………. ……………………………………… ……………………………………… ……………………………………… ………………………………………. ……………………………………….. egli lodava ………………. ………………. ………………. ……………….. ……………….. ………………. ……………….. ……………….. ……………….. ………………. ………………... ………………. ………………. ………………. …………………. ………………….. …………………. …………………… ……………………. Esercizio 13 Volgi le forme verbali dell’esercizio precedente dal presente all’imperfetto, e viceversa. Esercizio 14 Analizza e traduci: egli leggeva io ero voi combattete essi venivano tu chiedevi egli prega ind. imperfetto III sing. 3° coniug. …………………………………. ………………………………….. ………………………………….. …………………………………. …………………………………. Legebat …………… …………… …………… ……………. ……………. 72 noi bevevamo io ubbidisco voi giungevate essi vivevano tu sei egli entra io vedevo noi abbiamo essi pongono ………………………………….. ………………………………….. …………………………………. ………………………………… ………………………………… …………………………………. …………………………………. ………………………………… …………………………………. ……………. ……………. ……………. ……………. ……………. ……………. …………….. …………….. …………….. Esercizio 14 Volgi le forme verbali dell’esercizio precedente dal presente all’ imperfetto, e viceversa. Esercizio 16 Traduci : Sciebam – praebebatis – fallit – relinquunt – relinquebamus – appellare - reddebant – es liberabas – adiungit – accipiebant – movet – commovebatis – esse – erant – faciebam – simulamus – agunt – operiebat – habebat – tenebamus. Io leggo – noi combattevamo – tu sei – venire – egli era – essi affidano – noi curavamo – tu procuravi – io offro – offrire – voi aggiungevate – essi inviavano – noi inviamo – io brillavo – egli produceva – noi respingevamo – io perdono – voi ammonivate – io vengo. Esercizio 17 Traduci: 1)Libenter in circo ludos Romani spectabant. 2) Equos et asinos agricolae onerant uvis.3) Lucus in silva lucebat et ad lucum puellae rosarum coronas portabant. 4) Cur, domine, iniuriis libertum compellis?5) Avarus thesaurum abdit in arca et in miseria semper vivit.6) Urceo ancillae aquam ex puteo attingebant. 7) Aeolus dominus ventorum erat et silvas agitabat. 8) Vergilius poëta Augusti amicus erat et ob amicitiam Romam cantat. 9) Aemilius narcissos in herbis quaerit et carpit et puellis donat. 10)Lupus in silva agnam vorabat. 11) Ob tribunorum discordiam populus patriciique contendebant.12) Sociorum copiae in barbaros cum animo irrumpebant. 13) In silvis fraxinorum atque populorum copia erat.14) Orcum, Inferorum deum, antiqui venerabant. 15) Silenus Bacchi amicus famulusque erat. 16) Germanici, historici narrant, in silvis vivebant. 17) Nilus fluvius in Aegypto limum in terram vehit. 17) Brennus Romam minis terrebat sed Romani gladiis contra Gallos dimicabant. 18) Iugurtha per legatos Romanorum animos nummis frangebat. 19) Seneca philosophus litteris atque sapientia tyranni animum placabat. 20) Per nuntios captivorum fugam Romani comperiebant. 21) Corvus in fagi ramis nidificabat sed domini filius cum servis nidum inveniebat atque baculo deiciebat. 22) Apud rivum agnus lupum videbat et fuga vitam servabat. Esercizio 18 Traduci: 1) Discipuli in schola Horatii satiras libenter legebant. 2) Servorum industria dominus divitias accumulat. 3) Mater familias filios puniebat propter negligentiam. 4) Anulis et gemmis Livia digitos ornabat. 5) Coniurati in Curiam conveniebant et gladios dextera stringebant. 6) Per servos dominus vilico in villam nuntios mittebat. 7) Propter nebulam viam dominus non videt atque taedis servi domino viam illuminant. 8) Tribunus Clodius Romanos minis terrebat. 9) Nautae naufragos in 73 scaphas accipiebant et cibum naufragis praebebant. 10) Vitulos et agnos Troiani deis et deabus immolabant. 12) In campis herbas ancillae cum servis quaerebant. 13) Neptunus, aquarum deus, Oceano et fluviis imperabat. 14) Polyphemum, Neptuni filium, Graeci trunco excaecant. 15) Aeolus ventis imperabat, Neptunus aquis. 16) Umeris ad rogum domini filii avum ducebant. 17) Domini servi in horto piros, malos et prunos serebant. 18) Sicam barbarus destringebat atque colonum territabat. 19) Poenorum copiae Saguntum in Hispaniam obsidebant. 20) Servius Tullius servae filius erat: ita enim historici narrant. 21) Tarquinius Servium Tullium diligebat sicut filium et Romani Tullium Tarquinii filium putabant. 22) Captivos tyrannus sine misericordia tractabat. Esercizio 19 Traduci : 1) I marinai temono le tempeste e l’ira di Nettuno. 2) Gli agricoltori ornavano con il mirto e con i giacinti gli altari degli dei. 3) Polifemo, figlio del dio Nettuno, abitava in una caverna. 4) Il padre di famiglia affida le monete ad un liberto. 5) I Romani chiamavano Romolo “Quirino”. 6) L’acqua del fiume irriga i campi dei coloni. 7) Il padrone pone una statua di Priapo nell’orto. 8) Il fattore dava agli schiavi castagne e uva. 9) Il bovaro spinge con la verga le mucche nei prati. 10) Il Cartaginese terrorizzava con minacce gli abitanti di Roma. 11) Armodio era nemico di Ipparco, tiranno di Atene e figlio di Pisistrato. 12) Grazie alla benevolenza del fattore gli schiavi avevano abbondanza di cibo. 13) Il fattore mostra al padrone le piante dei meli e dei peri nel giardino. 14) I pirati con le scialuppe portavano i prigionieri nell’isola. 15) La violenza del vento abbatteva frassini e olmi. 16) Il padrone accumula ricchezze grazie all’operosità dei coloni. 17) I congiurati si radunavano con arroganza intorno alla curia. 18) Il fattore aveva abbondanza di formaggio e di uva nella dispensa. 19) I servi del padrone della villa ornavano con rami le statue degli dei. 20) Mario, figlio del padrone, visitava il giardino in compagnia del servo. 21) Il tribuno svelava ai Romani le insidie dei congiurati. 22) I Greci distruggono Troia con l’inganno del cavallo. 23) Orazio, poeta di Roma, era amico di Vario e di Virgilio. 24) Spesso l’arroganza dei patrizi scatenava l’ira del popolo. 25) I Romani veneravano Fauno, dio dei boschi. La seconda declinazione: nomi in –er e in -ir SOSTANTIVI MASCHILI ager, agri = campo, terreno, podere liber, libri = libro aper, apri = cinghiale magister, magistri = maestro aquilifer, aquiliferi = aquilifero, portainsegna minister, ministri = funzionario, sacerdote armiger, armigeri = armigero, soldato oleaster, oleastri = olivo selvatico coluber, colubri = serpente, biscia puer, pueri = bambino, fanciullo culter, cultri = coltello socer, soceri = suocero decemvir, decemviri = decemviro triumvir, triumviri = triumviro duumvir, duumviri = duumviro vesper, vesperi = sera faber, fabri = artigiano, fabbro vir, viri = uomo gener, generi = genero 74 Esercizio 20 Traduci in tutti i modi possibili: puer – virorum – viri – viros - generum – duumviri – libris – apro - apri– oleastri – magister – magistrorum - magistris – agri – vesperi – fabrum – faber - arbitri – arbitrorum – Luciferi – armigerorum – triumviris – duumvir – decemvirorum - decemviri. Esercizio 21 Traduci: al maestro – o maestro – dei fanciulli – i campi (compl. ogg.) – all’uomo – degli uomini – gli uomini (sogg.) – dell’uomo – dei triumviri – al triumviro - con il ministro – al suocero – il genero (sogg.) – agli alfieri – o scudieri – ai cinghiali - del cinghiale Esercizio 22 Traduci: 1) Philosophus librum discipulis recitabat diligentia atque puerorum animos sapientia attrahebat. 2) Livius Andronicus servus erat sed etiam grammaticus: nam magister erat atque Latine Odysseam, Homeri librum, vertit. 3) Agricola malos et piros in agro diligenter serebat. 4) Phaedrus quinque fabularum libros scribit atque Seiani, Tiberii administri, iram excitat. 5) Servi aprum coquebant atque in aprum condituram immittebant, deinde domino convivisque in patinis porrigebant. 6) Decemviri agros aestimabant et colonis dividebant. 7) Livia cum socero libenter disserit dum in horto pueri pila ludunt. 8) Lucifer vicos pagosque illustrat. 9) Merulae et lusciniae in oleastri ramis nidificabant. 10) Virorum animi audaciam in bello exquirunt, feminae autem pudicitiam. 11) Colubri agricolis in agris insidias tendunt. 12) Crassus vir egregius antiquae Romae erat, divitias et pecuniam possidebat et cum Pompeio in amicitia erat. 13) Aquilifer aquilam in barbarorum copias impellit. 14) Pater familias cum socero in agro erat. 15) Cultro servus dominum terrebat. 16) Antiquitus Romani Bacchum deum Liberum appellabant. 17) In silva oleastri erant atque pueri cum puellis oleas in cistis ponebant. 18) Tyranni armigeri turbam repellebant atque tyrannum animose defendebant. 19) Alexander propter vinolentiam amicum Clitum interficit. 20) Viri in silvis apros sagittis necant. Esercizio 23 Scegli la forma adatta al contesto tra quelle proposte, quindi traduci: 1) Catullus nugarum liber/librum/libri scribit et amico/amicum/amicis Cornelio donat. 2) Deiphobus Priami et Hecubae filium/filio/filius erat. 3) In villa gallus servi/servorum/servos excitat. 4) In ulmi ramo/ramis/ramos columbae et alaudae nifidicant. 5) Deis/deorum/deos viri et feminae colebant et deis/deos/dei victimas immolabant. 6) Iniuriis et contumeliis Antonius vilici/vilicus/vilicum afficit. 7) Vilici filius in agro/ager/agri servorum et agricolarum operas attente observabat. 8) Romani Saturnum deum ludis iocisque/ludos iocosque/ludo iocoque quotannis celebrant. 9) Marius ex Numidia viri/virum/viros captivos reducit. 10) Asinus et equus in fluvius / fluvium / fluvii aquis bibebant sed asinus aquam turbabat et equus/equi/equum provocabat. 75 Esercizio 24 Traduci: 1) Magister in schola litteras historiamque exponit. 2) Fabri in officinis operam dant. 3) Gener agrum arabat et cum socero vineam serebat. 4) In silva aper latebras exquirebat. 5) Puer cum negligentia librum legit sed magister puerum aspere reprehendit. 6) Triumviri iuste agricolis agros distribuunt. 7) Onagri agros invadunt et vineas delent. 8) Pueri cum puellis in horto discurrebant atque propter laetitiam clamabant. 9) Apros cervosque sagittis agricolae feriunt. 10) Magistri in schola pueros verberabant. 11) In agris pueri cum puellis aristas metunt. 12) Decemvirorum superbiam et impotentiam Romani non tolerabant. 13) Decemviri agros inter colonos dividebant atque colonorum controversias dirimebant. 14) Viri pueros et feminas contra barbarorum violentiam defendunt. 15) Intrabant in curiam viri, ad portas manebant pueri. 16) Oleastri fagique ramos in focum coloni coniciebant atque flammas alebant. 17) Tacitus historicus arbitrum elegantiae Petronium appellat. 18) Colubri in herbis latent et pueros territant. 19) Vergilii poetae libros magister pueris legit. 20) Onagros et asinos in campis coloni laqueis captabant. Esercizio 25 Traduci: 1) A scuola il maestro spiega agli alunni la letteratura e la storia. 2) I fabbri lavorano nelle officine. 3) Il genero arava il campo e piantava un vigneto con il suocero. 4) Il cinghiale cercava un nascondiglio nella selva. 5) Il fanciullo legge il libro con negligenza e il maestro lo rimprovera aspramente. 6) I triumviri assegnano con giustizia la terra agli agricoltori. 7) Gli asini selvatici invadono i campi e distruggono le vigne. 8) I fanciulli e le fanciulle giocavano nel giardino e urlavano per la gioia. 9) Talvolta l’inesperienza dei fanciulli provoca l’ira del maestro. 10) Mario, fanciullo, impara la lingua greca e la lingua latina. 11) Nel podere cresceva un olivo selvatico. 12) Il fattore tratta allo stesso modo figli e coloni. 13) Gli Etruschi esercitavano l’aruspicina e (la) tramandavano ai figli tramite i libri. 14) I fanciulli ubriachi esaltavano Libero, dio del vino. 15) I barbari uccidevano gli abitanti dei villaggi con spade e coltelli. 16) La violenza dei cinghiali terrorizzava i coloni. 17) Il dio Vulcano era il fabbro degli dei. 18) Il maestro di scuola attirava i fanciulli con le favole degli antichi. 19) Perchè, ragazzo, non ascolti il maestro? 20) Mario ormai è un uomo, non un fanciullo. 21) L’uomo inviava una lettera al cognato tramite lo schiavo. 22) I contadini sgozzano il capro con il coltello e (lo) immolano a Fauno, dio delle selve. 23) L’opinione del cognato colpiva fortemente l’uomo. 24) Il padre di famiglia passeggia nelle vie del villaggio con il genero e con il cognato. 25) Perchè, maestro, non leggi i libri del filosofo ai discepoli? La II declinazione : nomi di genere neutro SOSTANTIVI NEUTRI argentum, i = argento periculum, i = pericolo atrium, ii = atrio perystilium, ii = peristilio aurum, i = oro plaustrum, i = carro auxilium, ii = aiuto poculum, i = coppa, tazza basium, ii = bacio praeceptum, i = precetto, insegnamento bellum, i = guerra praemium, ii = premio beneficium, ii = favore, beneficio praesidium, ii = presidio consilium, ii = consiglio, decisione, proposta pratum, i = prato donum, i = dono posticum, i = porta posteriore exemplum, i = esempio proelium, ii = battaglia forum, i = piazza, mercato, foro regnum, i = regno frumentum, i = frumento sacrificium, ii = sacrificio 76 gaudium, ii = gioia horreum, i = granaio imperium, ii = comando, dominio initium,ii = inizio instrumentum, i = strumento iussum, i = ordine, comando lignum, i = legno, legna malum, i = frutta, mela monstrum, i = prodigio, mostro negotium, ii = affare oppidum, i = piazzaforte, città otium, ii = ozio saxum, i = sasso scriptum, i = scritto scutum, i = scudo signum, i = insegna simulacrum, i = simulacro, statua studium, ii = desiderio, entusiasmo talentum, i = talento (moneta) templum, i = tempio theatrum, i = teatro triticum, i = frumento verbum, i = parola vestibulum, i = vestibolo vinum, i = vino VERBI appello, is, appuli, appulsum, ĕre = far indico, is, indixi, indictum, ĕre = dichiarare approdare, approdare ludo, is, lusi, lusum, ĕre = giocare, divertirsi neglego, is, neglexi, neglectum, ĕre = claudo, is, clausi, clausum, ĕre = chiudere compesco, is, compescui, ĕre = frenare, trascurare reprimere porto, as, avi, atum, are = trasportare, portare consulo, is, consului, consultum, ĕre = promitto, is, promisi, promissum, ĕre = consultare promettere dispono, is, disposui, disposĭtum, ĕre = recumbo, is, recubui, ĕre = sdraiarsi, andare a disporre, ordinare dormire eludo, is, elusi, elusum, ĕre = scansare, reduco, is, reduxi, reductum, ĕre = ridurre sventare, schernire sero, is, sevi, satum, ĕre = seminare, coltivare expello, is, expuli, expulsum, ĕre = cacciar via, sero, is, serui, sertum, ĕre = intrecciare espellere specto, as, avi, atum , are = guardare, explico, as, avi, atum, are = spiegare osservare exquiro, is, exquisivi, exquisītum, ĕre = suscipio, is, suscepi, susceptum, ĕre = interrogare, investigare intraprendere, sostenere fundo, is, fudi, fusum, ĕre = versare, mandare trado, is, tradidi, tradĭtum, ĕre = consegnare fuori, elargire verto, is, verti, versum, ĕre = rivolgere, immergo, is, immersi, immersum, ĕre = rovesciare, sconvolgere immergere Esercizio 26 Traduci i seguenti termini in tutti i modi possibili: bella – malum –– argentum – auri – negotia – instrumentorum – Agrigenti – initiis – exempla – periculum – theatro – templis – simulacrum – donum – otio – praesidia – oppidorum – proelia – regnis – signi – regno – regnum – consiliorum – imperio – dona – donis – gaudio – talentum – auxilium – auxilii. Esercizio 27 Traduci: 77 del regno – la pera (sogg.) – al tempio – dei doni – al teatro – con i giavellotti – alle parole – gli esempi (compl. ogg.) – il naufragio (sogg.) – con i precetti - con l’ozio – della guerra – delle guerre – con i doni – del comando – il tempio (sogg.) – il tempio (compl. ogg.) – i consigli (compl. ogg.) al regno. Esercizio 28 Traduci: 1) Interdum discipuli litterarum studium neglegunt atque iocis se (= si) tradunt. 2) Philosophus in peristylio deambulabat atque discipulis librum legebat; discipuli philosophi verba libenter audiebant. 3) Tribunus in foro populo Romano Marii consilia explicabat. 4) Sacrificiis iram deorum nautae placabant et Neptuni auxilium orabant. 5) Exemplis atque verbis discipulos magister incitat. 6) In Syracusarum theatro populus libenter spectacula spectabat. 7) Saepe oraculum Graeci consulebant. 8) In Minervae templum matronae cum ancillis dona portabant. 9) Poeni bellum Romanis indicebant. 10) Agricolae in agro mala cerasaque colligunt. 11) In tritici acervo musculi cum mustelis erant. 12) Philosophi alumni magistri verba libenter audiebant. 13) Pyrrhus cum elephantis in Italiam venit atque Romanis bellum indicit. 14) Deorum beneficio, Romani barbarorum copias fundunt. 15) Ad focum dominus cum filiis et filiabus sedebat et ligna super foco ponebat. 16) Unda virum inter saxa immergebat. 17) Brutum et Cassium proelio Antonius et Octavianus vincebant. 18) Bacchum, vini deum, ebrii coloni cum gaudio praedicant. 19) Simulacra deorum in villa dominus habet et servi cum dominae ancillis ramis ornant. 20) Vir negotia suscipiebat et prospere conficiebat. 21) Catullus Lesbiae puellae basia mille dabat. 22) Proelii pericula Romani fortiter suscipiunt et numquam timide terga inimicis vertunt. 23) Horatius poeta in saturis Romanorum vitia compescit. 24) Servi ab tritici acervo musculos expellebant. Esercizio 29 Declina il sostantivo posto tra parentesi nel numero e caso ritenuti da te opportuni, quindi traduci: 1) In Orci (regnum, i)………… Aeneas cum ( Sibylla, ae)………….. umbras et (monstrum, i)……….videt. 2) (Anulus,i)…………….et (armilla, ae)……………. matrona filias ornat. 3) (Vir, viri)……………….memoria (animus, i)…………….viduae delectat. 4) Propter filiorum neglegentiam (nummus, i)……………et (sestertius, ii)……….dominus amittit. 5) Cornelius (gener, generi)…………….donabat agrum, et in (ager, agri)…………..vinea, pomarium et (hortus, i)……………erant. 6) In vinea racemi (acinus, i)…………(puer, pueri)……………….praebent. 7) Nuntius cum (gaudium, ii)……………….athletarum victoriam renuntiat. 8) In (pratum, i)………………vaccae et armenta quiescebant. 9) In scholis (discipulus, i)……………….virgis magister punit ob pigritiam. 10) Livius Andronicus et Gnaeus Nevius (poëta ae)………………. sunt sed comoedias non scribunt. Esercizio 30 Traduci: 1) Augustus Iani templi portas claudit atque Romam et imperium ad concordiam reducit. 2) Postico saepe patronus clientelam eludit. 3) Saepe deorum statuas atque signa in vestibulo Romani disponunt. 4) Animos legionariorum Marius verbis incitabat atque praemia promittebat. 5) Romani atque Poeni inimici erant et bellum gerebant. 6) Transfugae fuga proelium vitabant atque sagittas 78 pilaque effugiebant infamia. 7) Nuntius mandata et praecepta populo Romano in foro renuntiat. 8) Calidarium, tepidarium et frigidarium in thermis Romanis gaudium parabant. 9) Triclinium domini servi sternebant, deinde dominus cum convivis in triclinio recumbebat. 10) In perystilio Romani statuas saepe collocabant, rosas, lilia et violas serebant, columnas erigebant; ibi saepe dominus cum domina, filiis filiabusque deambulabat. 11) Mercurius deorum nuntius erat, ad terram advolabat et deorum praecepta et iussa portabat. 12) Fuga effugium in silvis beluae exquirebant. 13) Venti nubila portant et pluviae pagos vicosque inundant. 14) Verba volant, scripta manent. 15) Agricolae plaustra in agros ducebant, frumento onerabant et in horrea reducebant. 16) Tullus Hostilius Numae succedit atque Albanos in proelio vincit.17) Servus clam venenum in poculo mittit et tyranno poculum praebet. 18) Servi vinum miscebant atque poculis convivis praebebant. 19) Romani bellum cum Poenis gerebant. 20) Scuto et gladio Horatii cum Curiatiis confligunt. Esercizio 31 Traduci: 1) A volte gli alunni trascurano lo studio della letteratura e si dedicano ai giochi. 2) Il filosofo passeggiava nel portico e leggeva ai discepoli; i giovinetti ascoltavano volentieri le parole del filosofo. 3) Nel foro il tribuno illustrava al popolo romano le decisioni di Mario. 4) Con sacrifici i marinai placavano l’ira degli dei e imploravano l’aiuto di Nettuno. 5) Con le parole e con gli esempi il maestro stimolava gli alunni. 6) Nel teatro di Siracusa il popolo guardava volentieri gli spettacoli. 7) I Greci spesso consultavano l’oracolo di Apollo. 8) Le matrone portavano doni nel tempio di Minerva insieme alle ancelle. 9) Pirro dichiara guerra ai Romani. 10) Nel campo gli agricoltori raccolgono le mele e le ciliegie. 11) Il poeta Omero cantava la guerra dei Greci contro i Troiani. 12) I tiranni della Sicilia vessavano gli abitanti dei villaggi con i tributi. 13) Il padrone chiacchiera amabilmente con i servi. 14) Gli abitanti del villaggio onoravano la statua di Mercurio nel tempio. 15) Marco con gli amici visita i monumenti di Atene e della Grecia. 16) Nel frutteto i servi riempivano le ceste di mele e di pere. 17) La folla accorreva nel foro ed ascoltava le parole del tribuno. 18) Approvo il consiglio del nonno. 19) Il padrone della villa custodisce gelosamente il vino, dono di Bacco. 20) I Romani non bevevano vino puro ma mescolavano al vino l’acqua. 21) I contadini vendevano l’olio ai visitatori e realizzavano dei guadagni. 22) A causa della guerra i contadini abbandonavano i campi e non praticavano l’agricoltura. 23) Muzio Scevola è un esempio del coraggio dei Romani. 24) Le acque dei fiumi inondavano i campi e distruggevano il frumento. Esercizio 32 Componi dieci frasi utilizzando per ciascuna di esse i termini di seguito indicati: 1) Vilicus, i – filius ii – pila ae – hortus, i – ludo, is, lusi, lusum, ĕre. 2) Poeta, ae – scriptum, i - Aegyptus, i – celebro, as, avi, atum, are. 3) Scriptum, i – verbum i – volo, as, avi, atum, are– maneo, es, mansi, mansum, ēre. 4) Ventus, i – navigium, ii – pelagus, i - ago, is, egi, actum, ĕre. 5) Poeta, ae - Cyprus i – insula, ae- cano, is, cecini, cantum, ĕre. 6) Templum, i – deus, i – simulacrum, i – statua, ae – sum, es, fui, esse. 7) Lupus, i – minae, arum – baculus, i – vilicus, i – repello, is, reppuli, repulsum, ĕre. 8) Pyrrhus, i – Tarentini, orum - bellum, i – Romani, orum – gero, is, gessi, gestum, ĕre. 9) Praesidium, ii – murus, i – Pompeius, ii – firmo, as, avi, atum, are. 10) Navigium, ii - procella, ae – ora, ae – nauta, ae – appello, is, appuli, appulsum, ĕre. Elementi di analisi logica (7): Il complemento di moto da luogo Il complemento di moto da luogo (risponde alle domande: da dove? da quale luogo?) è 79 espresso, tranne alcune particolarità che esamineremo più avanti, con le preposizioni a / ab / e / ex / de + ablativo. In particolare si usano le preposizioni a/ab per esprimere l’idea di allontanamento da un luogo: • Ab agris agricolae fugiebant. = I contadini fuggivano dai campi. Si usano poi le preposizioni e/ex per esprimere per lo più l’idea di uscita da un luogo: • Ex castris milites dux educebat. = Il generale faceva uscire i soldati dall’accampamento. Infine si usa la preposizione de per esprimere per lo più l’idea di discesa da un luogo: • Mercurius de caelo descendit. = Mercurio scese dal cielo. Elementi di analisi logica (8): Il complemento di moto per luogo Il complemento di moto per luogo (risponde alle domande: per dove? attraverso quale luogo?) è espresso per lo più con la preposizione per + accusativo: • Per montes milites iter faciebant. = I soldati marciavano attraverso i monti. Particolarità della II declinazione PLURALIA TANTUM Argi, orum (m.) = Argo arma, orum (n.) = le armi bona, orum (n.) = i beni, gli averi castra, orum (n.) = l’accampamento cibaria, orum (n.) = le cibarie Corioli, orum (m.) = Corioli Delphi, orum (m.) = Delfi exta, orum (n.) = le viscere delle vittime fasti, orum (m.) = i giorni fasti hiberna, orum (n.) = gli accampamenti invernali inferi, orum (m.) = gli dei infernali ligna, orum (n.) = legna da bruciare liberi, orum (m.) = i figli Pometii, orum (m.) = Pomezia Pompeii, orum (m.) = Pompei posteri, orum (m.) = i posteri sacra, orum (n.) = le cerimonie religiose Saturnalia, orum (n.; gen. anche –um) = i Saturnali spolia, orum (n.) = le spoglie del nemico Superi, orum (m.) = gli dei del cielo Veii, orum (m.) = Veio NOMI CON SIGNIFICATO DIVERSO AL SINGOLARE E AL PLURALE auxilium, ii (n.) = aiuto auxilia, orum = truppe ausiliarie bonum, i (n.) = il bene bona, orum = i beni, le ricchezze comitium, ii (n.) = il comizio (luogo) comitia, orum = i comizi (adunanze) impedimentum, i (n.) = l’ostacolo impedimenta, orum = i bagagli dell’esercito ludus, i (m.) = scuola, gioco ludi, orum = spettacoli pubblici rostrum, i (n.) = il rostro rostra, orum = la tribuna degli oratori 80 Esercizio 33 Traduci: 1)In atrio familiae arca erat, atque in arca dominus cum filiis magnum sestertium numerum et divitias ponebat. 2)Fili mi, cur non venis in villam cum pueris? 3) Propter cibariorum inopiam feminae herbas in agris quaerebant. 4)In pelagus nautae scaphas agunt. 5) Auxiliorum copiae in oppidum perveniunt atque auxilium oppidanis portant. 6) Pueri et puellae ob virus viperas timent. 7) Deum gratiam et benevolentiam semper desideramus atque imploramus. 8) Superi terram aspiciunt et beneficia concedunt. 9) Delphorum oraculum in bello saepe Graeci consulebant cum fiducia. 10) Antoni, propter divitiarum et bonorum avaritiam bonum atque malum non discernis. 11) Triumvirum iussa per provincias nuntius celeriter portabat. 12) Libenter magister discipulis Vergilii locos legit. 13) In hiberna praefectus fabrum armigeros mittit. 14) Sulla inimicorum bona publicabat et proscriptos in exilium cogebat. 15) Romani Veios, Etruscorum oppidum, dolo delent. 16) Mater familias propter filii morbum deum benevolentiam invocat. 17) Cum diis in Olympo Mercurius, deum nuntius, vivit. 18) Captivos Romani in castra cum spoliis ducunt. 19) Vergili verba libenter in libris discipuli legunt et memoriae mandant. 20) Mendicus non es: in marsupio enim nummum atque sestertium copiam habes. 21) Oraculum Delphorum Lacedaemoniorum legati saepe consulebant. 22) Praefectus fabrum in castris erat atque imperia armigeris dabat. 23) Iuxta murum castra Antonius ponebat. 24) Ex hibernis Pompeius copias evocat atque loca visit. 25) Non solum verba sed etiam locos ab Lucretio Vergilius sumit. Esercizio 34 Scegli la forma adatta al contesto tra quelle proposte, quindi traduci: Sagittarii auxiliorum/auxilia/auxiliis praesidium invocabant. Dei/deorum/deos, pie sancteque agnos et capellas vobis (=a voi) immolamus. Dominus filiis et filiabus nummus / nummum / nummi copiam donabat. Ex oppido feminae cum pueris veniebant atque victimas deorum/deos/diis vovebant. In castra/castris/castrorum maestitia propter bellum erat. Antoni/Antonius/Antonio, oboedire magistro atque historiam discere debes. Per libertum Livia bona/bonis/bonorum administrat. Mercurius deum/deos/deis nuntius est. Romani armorum / armis / arma sumunt et aquilifer in barbarorum castris / castra / castrorum signum proicit. 10) In pelago / pelagus / pelagi piratae captivos deiciunt. 11) Romanis nuntius in foro triumviros / triumvirum / triumviris consilia explicat. 12) Delos / Delo / Deli Aegei insula est. 1) 2) 3) 4) 5) 6) 7) 8) 9) Esercizio 35 Traduci: 1) I Romani sottraggono ricchezze e averi ai cittadini di Veio. 2) Dario, (noi) Greci non temiamo la guerra e le truppe dei Persiani. 3) Negli anfiteatri i Romani assistevano ai giochi pubblici con gioia. 4) Gli agricoltori temono le vipere a causa del veleno. 5) Il disertore fuggiva attraverso l’accampamento dei Romani. 6) Le donne di Troia invocavano l’aiuto degli dei del cielo con sacrifici e suppliche. 7) Gli dei sostengono le truppe dei Romani contro i barbari. 8) Le ceneri si sollevavano dal Vesuvio e soffocavano gli abitanti di Pompei, città della Campania. 9) L’agricoltore portava sulle spalle un canestro e legna da ardere. 10) Virgilio nei libri canta Ilio e i Romani, 81 discendenti dei Troiani. 11) I Romani con le truppe ausiliarie si schieravano di fronte all’accampamento dei barbari. 12) Nella battaglia di Filippi in Macedonia le truppe dei triumviri Ottaviano e Antonio sconfiggono Bruto e Cassio. 13) I Romani allontanavano i prigionieri dalle salmerie e dai carri. 14) Il tribuno teneva i comizi e infiammava il popolo. 15) Le truppe ausiliarie erano nell’accampamento insieme alle truppe dei Romani. 16) Spesso i Greci consultavano l’oracolo di Delfi. 17) I sacerdoti talvolta interpretano erroneamente le viscere delle vittime. Esercizio 36 Traduci: 1) Aestuaria terras atque vias concidunt 2) M. Antonius legatos praemittit atque mandata et iussa per praefectos mittit. 3) Villa concidit atque servi ex villa celeriter fugiunt. 4) Romani Fabricium ad Pyrrhum mittunt et per Fabricium captivos repetunt. 5) Romani in lecto torum ponebant et stragulis pulvinisque tegebant. 6) In ergastulo servi severe poenas luebant. 7) Magister poëtarum libros in armariis cum cura reponit. 8) Oppidani in armis erant et copiarum auxilium ad portas exspectabant. 9) Lectica dominum servi in forum portabant. 10) Graeci ligno equum aedificant atque in oris relinquunt; Troiani in oppidum equum immittunt. 11) Plauti et Terentii fabulas adhuc in schola magister discipulis legit. 12) Vicos et pagos barbari flammis vastabant, colonos interficiebant atque colonorum feminas captivas faciebant. 13) In viscum aviculae saepe incidunt atque pueri cum famulis captant et in aviaria includunt. 14) Praefecti mandata copiis armiger nuntiat. 15) Verborum structuram semper in fabulis antiqui curabant. Impariamo ad usare il vocabolario (4). Dopo il termine populus, di cui si è già trattato, incontriamo di nuovo due omografi, nelle frasi 1 e 3 dell’esercizio precedente. Concidunt e concidit infatti sembrerebbero provenire entrambi dal medesimo verbo concidĕre, ma esistono due verbi apparentemente uguali che invece differiscono per la lunghezza della penultima sillaba nel presente e nel perfetto. Il vocabolario precisamente riporta: 1. concĭdo, is, cĭdi, ĕre, 3 intr. 1) cadere insieme, crollare, cadere [...] 2. concīdo, is, cīdi, ĕre, 3 tr. 1) tagliare, spezzare, intersecare […] Naturalmente il numero posto davanti al paradigma ci suggerisce l’esistenza di uno o più omografi del termine stesso. In particolare, dei due verbi il primo è intransitivo, il secondo transitivo: rimane solo da esaminare le frasi per scegliere correttamente. Un complemento oggetto è presente nella frase 1 (terras et vias), e non è presente nella frase 3, dove il verbo usato è intransitivo: la scelta è obbligata. Le traduzioni corrette sono pertanto le seguenti: 1: Gli estuari intersecano le terre e le strade. 3: La villa crolla e i servi si allontanano velocemente dalla villa. Esercizio 37 Traduci: 1) Ad Romanos Helvetiorum legati veniunt et misericordiam in Helvetios petunt. 2) Beneficiis dominus libertum obligabat sed libertus domino gratiam non reddebat. 3) Ariovistus a Romanis beneficia accipit sed Haeduis, Romanorum amicis, captivos non reddit. 4) Litteras nuntiosque 82 semel atque iterum ad filium per servos vir mittebat, sed filius ad postulata numquam rescribebat. 5) Superi Mercurium deum, Maiae filium, ab Olympo in terram cum mandatis saepe demittebant. 6) Lucius Tarquinius, Catilinae amicus, in curia Crassum nominabat et accusabat, sed Romani Tarquinii verbis non credebant. 7) In silvis ventorum et pluviarum violentia fagos, populos et platanos diruit, et deum templa quoque in lucis damna accipiunt. 8) Oppidani moenia frustra defendunt: nam inimici tormenta in muris disponunt atque in oppidum intrant. 9) Piratae navigia ad oras adpellebant sed insulae incolae propter piratarum violentiae famam iam pagos et vicos cum feminis, filiis et filiabus relinquebant. 10) Britannicum, Messalinae et Claudii filium, veneno tyrannus interficit. Esercizio 38 Traduci: 1) I Romani veneravano Mercurio, protettore del commercio e delle strade, e offrivano al dio doni e vittime. 2) La violenza del vento scoperchiava i tetti dei casolari dei contadini. 3) Il fattore custodiva il tesoro nell’arca ma la fattoressa (lo) ignorava. 4) Il tiranno di Creta rinchiude Dedalo nel labirinto col figlio Icaro. 5) Quinto Fabio Massimo aveva il comando della guerra contro i Cartaginesi. 6) Mercurio, Febo e Vulcano sono dei e vivono nell’Olimpo. 7) Mercurio conduceva le anime agli Inferi e portava sulla terra a uomini e donne gli ordini degli dei. 8) Nel recinto i cavalli con le cavalle mangiavano il fieno. 9) I pirati saccheggiano i templi degli dei e le case dei coloni. 10) Crasso, non ancora triumviro, sconfiggeva le truppe di Spartaco. 10) Il fiume scorre attraverso i campi; donne e contadini attingono acqua dal fiume e (la) portano nel villaggio. 11) Patroclo indossa le armi del figlio di Peleo e mette in fuga i Troiani. 12) Gli dei puniscono Narciso per la superbia e l’arroganza. 13) Il padre di famiglia rimprovera il figlio, il patrono rimprovera il liberto. Esercizio 39 Traduci: 1) Il servo sottrae dall’arca del padrone abbondanza di monete e di sesterzi. 2) Con violenza le fiamme distruggono le casupole dei contadini nei campi. 3) I fanciulli si smarriscono nella folla e invocano l’aiuto degli dei. 4) Dalle spiagge della Sicilia soffiava l’Austro e arrivava alle coste della penisola dell’Italia. 5) Il figlio di Tarquinio il Superbo oltraggia con parole e con azioni Lucrezia, matrona romana, e suscita l’ira di Bruto e Collatino. 6) Il vento agitava il mare e sulla spiaggia sollevava la sabbia e (la) gettava negli occhi degli abitanti del villaggio. 7) I prigionieri portano acqua e legna nell’accampamento. 8) Dalla città arriva alla fattoria un servo con una lettera del figlio del padrone. 9) Il falegname con il legno costruisce un triclinio e (lo) dona al fattore. 10) Gli schiavi agivano contro i padroni, i liberti contro i patroni: regnavano eccessi dovunque. 11) Narciso, il figlio del fiume Cefiso, disprezzava le fanciulle e le ninfe. 12) I fanciulli giocavano a dadi, le fanciulle giocavano a palla, il padre di famiglia leggeva un libro all’ombra di un platano, i servi preparavano la mensa. Esercizio 40 Le affermazioni che seguono (attenzione: non tutte!) contengono degli errori: individuali e correggili. 1) Il complemento di stato in luogo in latino è reso con la preposizione in seguita dall’accusativo; il complemento di moto per luogo con l’accusativo preceduto dalla preposizione per. 2) Virus, vulgus e pelagus sono di genere neutro. 83 3) Il complemento di mezzo è reso con l’ablativo semplice se il mezzo è animato,con per seguito dall’accusativo se invece è inanimato. 4) La prima persona dell’imperfetto indicativo del verbo colĕre è colebam. 5) I pluralia tantum vogliono il verbo al singolare. 6) Il vocativo singolare di deus è dee. 7) Monēre è un verbo della III coniugazione, audīre della IV. 8) I sostantivi di genere neutro hanno l’accusativo e il vocativo uguali al nominativo solo se appartengono alla seconda declinazione. 9) I nomi della seconda declinazione escono in –is solo al dativo singolare. 10) Il nome vir e i suoi composti possono avere l’uscita del genitivo plurale in –um. Versione 1 La vita in campagna Antiqui saepe in agris vitam agebant et agriculturae studebant. Equis et equabus agros colebant, neque insidias advenarum timebant. Apud aras deorum pater familias cum filiis hostias mactabat, atque filiae spicis coronas nectebant et deis deabusque praebebant. Vilica et ancillae casam purgabant, cibum dabant agnis et capellis; habebant etiam lusciniam in cavea. Dominus in agris frumentum, in horto piros malosque serebat, in casa vinum oleumque habebat, et saepe amicos ad cenam invitabat. Amicis praebebat epulas sinceras (= genuini) sine pompa. Versione 2 Il banchetto Romani saepe amicos ad cenam invitabant atque triclinium sternebant cura et elegantia; amici numquam recusabant. Dominus in abacis argentum et pocula ponebat, fercula in mensis; pulvini viros sustinebant. Romani merum non bibebant, sed aquam et vinum miscebant; ministri autem vinum liquabant et cyatho in pocula effundebant. Dominus convivis spectacula ludosque praebebat: comoedus declamabat, lyra musici canebant, puellae saltabant et gaudium parabant. Candelae et lucernae triclinium illuminabant. Versione 3 Pisistrato Pisistratus Athenarum tyrannus erat, sed Athenas regebat sapientia et benevolentia, non adrogantia. Nam deis et deabus templa erigit et statuis signisque vias templaque exornat; Dionysi religioni favet (= favorisce il culto) et Dionysia instituit. Populus ludis vitae inedias et miserias neglegit: agricolae caprorum vestimenta induunt et canunt et saltant. Sub Pisistrato populus cum laetitia vivebat. Pisistratidae primo Pisistrati imperium et consilia observant, deinde coniurati Hipparcum interficiunt atque Hippias tyrannus regnat sed populi gratiam amittit. Versione 4 Due episodi tratti da Fedro Lupus et agnus ex eodem (abl.= stesso) rivo bibunt. Lupus iurgii causam quaerit atque agnum accusat: “Cur aquam mihi (= mi) turbas?” Respondit laniger: “Lupe, aquam non turbo: nam a te ad me (= da te verso di me) decurrit”. Tunc lupus alias (acc.= altre) iurgii causas exquirit sed non invenit; postremo agnum culpa vacuum (acc., = innocente) corripit atque lacerat. Rana in stagno taurorum pugnam cum cura observabat atque ita dicebat: “Malum stagno ranisque imminet (immineo regge il dativo)!” Socia ranae respondebat: “Cur haec (acc. n. = 84 queste) verba dicis? Tauri enim propter imperium contendunt, atque longe ab stagnis cum armentis vivunt.” “Sed taurus qui vincet (= che vincerà) inimicum ab regno expellet (= caccerà) atque taurus fugitivus (= fuggitivo) in stagni latibulis ranas conculcabit (= calpesterà). Nam pugnae bellaque potentium (= dei potenti) saepe miserorum vitam laedunt. Versione 5 Romolo e Remo Rheae Silviae filius cum Remo Romulus erat atque Rhea Silvia, historici narrant, Aeneae filia erat; Aeneas, autem, deae filius. Rhea Silvia aquam in luco ad rivum attingebat sed bellorum deus puellam videbat et statim violentiam in puellam faciebat. Rhea Silvia Romulum Remumque pariebat sed antistita erat, itaque filios in cistam ponebat atque in fluminis aquis relinquebat. Cista ad fici umbram, in ripis, appellebat; lupa cistam videbat et mammas pueris praebebat. Picus quoque, in antiquorum libris legimus, beluam adiuvabat. Deinde pueri Faustuli misericordiam captabant atque Faustulus cum Acca Larentia Romulum Remumque pueros alebat. Olim Amulii servi in Aventino domini agnas et vaccas custodiebant sed Remus cum vicinis in servos pugnam committebat. Amuli armigeri Remum captivum faciunt, deinde Romulus cum amicis et armis ad Amulii palatium Remo auxilio venit, Remum liberat, Amulium interficit. Versione 6 Fondazione di Roma Romulus Remusque condere oppidum desiderabant: Romulus oppidi sulcum describit sed propter iurgium Remum occidit et oppidum Romam appellat. Sed Romani vulgus virorum erant: feminas enim Romani non habebant, idcirco Romulus Sabinorum feminas dolo ex pagis in oppidum allicit et captivas facit. Titus Tatius, Sabinorum dominus, copias colligit, in Romanos incedit et per Tarpeiam in oppidum intrat: puella enim Capitolii castellum Sabinis tradit. Sed Romulus deos orat et proelium cum Sabinis vincit: Romani et Sabini socii evadunt atque Titus Tatius cum Romulo regnat; Romanorum et Sabinorum populi se coniungunt. Versione 7 Numa Pompilio Venti et pluviae Romam, pagos et agros evertebant, pelagi aquas movebant, casulas detegebant, et in procella Romulus ex Romanorum oculis certe et definite evolabat. Deinde Romani Romulum Quirinum appellabant, templum Quirino aedificabant et deum colebant. Romulo Numa Pompilius succedit. Numa sacrorum minister erat: Romulum Quirinum colebat et Saliorum collegium instituebat. Tatiam, Titi Tatii filiam, in matrimonium ducebat. Ad Numam Egeria Nympha noctu veniebat in Camenarum speluncam et domino consilia dabat. In sacrorum libris vir scientiam notabat et cum diligentia custodiebat. Romam iustitia Numa regebat et Romae incolae dominum amabant; tandem decedebat et in Ianiculo Romani sepultura Numam afficiebant et iuxta dominum in feretro sacrorum libros ponebant. Versione 8 Orfeo e Euridice (I) Orfeo, figlio di Eagro, era musico e poeta. Placava gli animali feroci e muoveva persino i sassi con il suono della lira. Amava Euridice, ninfa dei boschi. Un tempo Aristeo inseguiva Euridice lungo le rive di un fiume della Tracia, ma fra le erbe c’era una vipera: la fanciulla non la (= eam) vede, la vipera morde la ninfa e con il veleno la (= eam) uccide. Orfeo allora, per il desiderio di Euridice, 85 scende negli Inferi. Con il suono della lira incanta gli dei infernali e i mostri del regno di Proserpina: persino Cerbero tace, e cessano i supplizi dei dannati. La pietra di Sisifo si ferma, Tantalo non brama più cibo né acqua, le figlie di Danao non mettono più acqua nella botte. Versione 9 Orfeo e Euridice (II) Le lacrime di Orfeo e il suono della lira smuovono anche l’animo di Proserpina: la regina degli Inferi libera infatti la ninfa Euridice. Proserpina impartisce però degli ordini: Orfeo deve precedere la fanciulla e non deve voltarsi durante la strada. Il musico ascolta le parole della regina ed esulta per la gioia: quindi si incammina, e la ninfa lo (= eum) segue. Ma quasi alla meta Orfeo, senza una causa, si volta: gli Inferi ingoiano la fanciulla definitivamente. Orfeo la invoca, ma invano. Versione 10 Dedalo Dedalo era l’architetto del re (usa dominus, i) di Creta. Realizza il labirinto, dove il re di Creta, marito di Pasifae, rinchiude il Minotauro, mostro con aspetto di uomo e di animale feroce, figlio della regina e di un toro. Ma il re, successivamente, rinchiude nel labirinto Dedalo insieme al figlio Icaro. L’architetto realizza delle ali con la cera e fugge dal labirinto con Icaro, ma le ali di Icaro si sciolgono e il giovane cade in mare e muore; Dedalo invece giunge in Sicilia, e qui si nasconde presso il re Cocalo. Il re di Creta insegue Dedalo fino alla Sicilia, ma Cocalo lo (= eum) uccide e Dedalo, per ringraziamento, costruisce nell’isola edifici e templi. Romanorum mores (1): La casa romana. Nei primi secoli della repubblica i Romani adottarono la semplice formula della casa ad atrio: vi si accedeva tramite un corridoio, a metà del quale si trovava la porta che separava il vestibulum, che dava sulla strada, dalle fauces, che immettevano direttamente nell’atrium. Il vestibulum, dove la mattina si accalcavano i clientes per porgere i loro omaggi al patronus, nelle case romane più lussuose poteva essere molto ampio, e abbellito da statue e ornamenti di vario genere; non mancavano delle panche, in legno o in muratura, seduti sulle quali i clienti aspettavano di poter entrare. L’atrium era un ampio spazio scoperto abbellito da un impluvium, vasca che raccoglieva l’acqua piovana, e dal Lararium, un tempietto dedicato ai Lares familiares; nell’arca, solitamente collocata nell’atrium, fissata al pavimento o su una parete e realizzata in legno finemente decorato rivestito all’interno di lamine di ferro, la famiglia riponeva le ricchezze e gli oggetti di valore. Nell’atrium nei tempi più antichi ardeva il focolare domestico, e qui la famiglia trascorreva la maggior parte del suo tempo. Vi si affacciavano stanze piuttosto piccole, adibite a camere da letto (cubicula); di fronte all’ingresso, in un ampio salone, il tablinum, il patronus, seduto su un trono per incutere soggezione, riceveva l’omaggio dei clienti. Nel corso del II secolo a.C., di pari passo con la stratificazione delle classi sociali, crebbero le differenze architettoniche tra le varie abitazioni. Nelle case delle famiglie più ricche quello che, posto dietro il tablinum, anticamente era un semplice hortus, divenne un perystilium, ampio giardino curato da un topiarius -qualcosa in più di un semplice giardiniere- circondato da un portico dove fiori e piante preziose si alternavano a sculture e opere d’arte diverse. Sul perystilium si affacciavano altre camere da letto e l’exhĕdra, sala spaziosa e luminosa posta di fronte al tablinum. 86 Solo in un secondo momento i Romani costruirono, nelle loro case, stanze adibite esclusivamente a camere da pranzo, i triclinia. 87 Capitolo 5 Gli aggettivi della prima classe Gli aggettivi della prima classe. Elementi di analisi logica (9): il complemento di materia. Elementi di analisi logica (10): il complemento predicativo del soggetto. Elementi di analisi logica (11): il complemento predicativo dell’oggetto. Il futuro semplice indicativo attivo delle quattro coniugazioni e del verbo sum. Elementi di analisi logica (12): il complemento di tempo determinato. Elementi di analisi logica (13): il complemento di tempo continuato. Gli aggettivi pronominali e l’aggettivo sostantivato. 88 Aggettivi della prima classe AGGETTIVI IN –US -A -UM acutus, a, um = acuto, appuntito lepidus, a, um = piacevole, grazioso, faceto altus, a, um = alto magnus, a, um = grande amoenus, a, um = ameno malus, a, um = cattivo, malvagio apricus, a, um = aprico, soleggiato marmoreus, a, um = marmoreo bonus, a, um = buono, onesto, nobile molestus, a, um = molesto caecus, a, um = cieco notus, a, um = noto clarus, a, um = famoso novus, a, um = nuovo densus, a, um = denso, folto opacus, a, um = opaco, ombroso fessus, a, um = stanco pavidus, a, um = pavido, timoroso foedus, a, um = sgradevole, vergognoso pius, a, um = pio frigidus, a, um = freddo saevus, a, um = crudele gratus, a, um = gradito, riconoscente scelestus, a, um = scellerato, malvagio honestus, a, um = onesto sedulus, a, um = diligente, premuroso infestus, a, um =ostile, minaccioso territus, a, um = spaventato infidus, a, um = infido timidus, a, um = timido laetus, a, um = lieto umbrosus, a, um = ombreggiato lassus, a, um = affaticato AGGETTIVI IN –ER -A -UM aeger, aegra, aegrum = malato, sofferente mortifer, mortifera, mortiferum = mortale asper, aspera, asperum = aspro, violento piger, pigra, pigrum = pigro pulcher, chra, chrum = bello ater, atra, atrum = atro, nero frugifer, frugifera, frugiferum = fruttifero, ruber, rubra, rubrum = rosseggiante fertile sacer, sacra, sacrum = sacro impiger, gra, grum = instancabile taeter, taetra, taetrum = tremendo, orribile tener, tenera, tenerum = tenero, in tenera età integer, integra, integrum = integro, sano vafer, vafra, vafrum = scaltro lacer, lacera, lacerum = lacero miser, misera, miserum = misero Esercizio 1 Concorda con ciascun sostantivo l’aggettivo posto tra parentesi, quindi traduci e declina: (bonus, a, um) ……………… agricola (amoenus, a, um) ……………… locus (acutus, a, um) ……………… gladius (pavidus, a, um) ……………… nauta (umbrosus, a, um) ……………… populus (fessus, a, um) ……………… advena (saevus, a, um) ……………… lupus (impiger, gra, grum) ……………… discipulus (infestus, a, um) ……………… pirata (laetus, a, um) ……………… puella (pulcher, chra, chrum) ……………… fraxinus (altus, a, um) ……………… pelagus Esercizio 2 Declina per iscritto e traduci: gratum donum – saevus tyrannus – timida agna – magnus poëta – marmorea statua – opaca platanus – infestum bellum – sedulus agricola – asper dominus – clarus philosophus – sempiterna gloria – saevus pirata – impiger servus – umbrosa ulmus – infidum vulgus. 89 Esercizio 3 Traduci e declina: il povero servo – la mesta fanciulla– il misero agricoltore – la violenta tempesta – il bianco pioppo il famoso poeta - la lunga guerra – il profano volgo – il veleno mortale – la premurosa ancella – il grande coraggio – l’antica dea – il lieto buffone – la fitta selva – l’alto frassino – il cattivo forestiero. Esercizio 4 Traduci le seguenti espressioni: acutum pilum – noti libri - inauditorum nuntiorum – lacrimosis puellis – territus aper - clarorum populorum– grati verbi - altas populos– scelesta consilia– vafrum piratam - funesta praesagia – lepidi libelli – adversis fortunis – umbrosae fago – magna gaudia - pius incola. Esercizio 5 Traduci le seguenti espressioni: al servo stanco – dei poeti famosi – ai filosofi colti – un piacevole gioco (sogg.) – i pirati crudeli (compl. ogg.) – con un agguato pericoloso – delle divinità ostili – o bei fanciulli! - ai faggi ombrosi – al povero agricoltore – allo sparviero sanguinario - degli stranieri sconosciuti - le violente tempeste (sogg.) – ai perfidi traditori – o figlio mio! – il veleno mortale (compl. ogg.) – al bel pioppo - dei lieti convitati. Elementi di analisi logica (9): Il complemento di materia. Il complemento di materia (risponde alle domande: fatto di che cosa? di quale materia?) è espresso con le preposizioni e / ex / de (quest’ultima più rara) + ablativo: • Statuam ex ligno vidi. = Ho visto una statua di legno. Spesso al posto del complemento di materia la lingua latina utilizza l’aggettivo corrispondente, naturalmente concordato con il nome cui si riferisce: • Statuam ligneam vidi. = Ho visto una statua lignea (=di legno.) VERBI ango, is, anxi, ĕre = affliggere lugeo, es, luxi, luctum, ĕre = piangere, ascendo, is, ascendi, ascensum, ĕre = ascendere, addolorarsi salire mergo, is, mersi, mersum, ĕre = immergere assigno, as, avi, atum, are = assegnare olfacio, is, olfeci, olfactum, ĕre = annusare claudo, is, clausi, clausum, ĕre = chiudere propono, is, proposui, propositum, ĕre = compono, is, composui, compositum, ĕre = esporre, comunicare raccogliere rapio, is, rapui, raptum, ĕre = afferrare, portare cresco, is, crevi, cretum, ĕre = crescere, nascere via con violenza dispono, is, disposui, dispositum, ĕre = disporre saevio, is, ii, itum, īre = infuriare, infierire su floresco, is, ĕre = fiorire sedeo, es, sedi, sessum, ēre = sedere, essere gero, is, gessi, gestum, ĕre = fare, condurre seduto 90 incurro, is, incurri, incursum, ĕre = correre sero, is, sevi, satum, ĕre = piantare, coltivare contro, imbattersi sto, as, steti, statum, are = stare in piedi invado, is, invasi, invasum, ĕre = entrare, surgo, is, surrexi, surrectum, ĕre = alzarsi, invadere, aggredire sorgere vexo, as, avi, atum, are = agitare, maltrattare, devastare Esercizio 6 Traduci (aggettivi in -us -a -um): 1) Q. Horatius Flaccus magnus atque notus poëta antiquae Romae est. 2) Flavas comas Lucretia componit magna cum elegantia. 3) Longum et lacrimosum bellum Romani cum Germanis gerebant. 4) Alta populus umbrosis ramis solacium lassis agricolis praebebat. 5) Romani bello fessi sed propter victoriam laeti erant. 6) Legati in sellis eburneis sedent. 7) In vestibulo marmorea signa atque lignea subsellia dominus collocabat. 8) Rustici et agricolae non aurea pocula sed lignea in mensis disponunt. 9) Templa marmorea et nova aedificia oppidum exornant. 10) Sententias bonas, non malas, semper avi dicunt. 11) Littera Y graeca est. 12) In agris propter belli periculum incostoditis pueri multa cerasa de plantis carpunt. 13) Ad frigidas fluvii aquas agnos et haedos servi lassi ducunt. 14) Consilium repentinum belli, sine ulla mora, in comitio tribunus proponit. 15) Homerus poëta caecus est sed ad claram et sempiternam gloriam scriptis suis pervenit. 16) In summum iugum barbari ascendunt atque Romanorum copias ex alto loco observant. 17) Romanorum magno cum gaudio Augustus tandem portas Iani templi claudit. 18) Otiosis verbis tribunus Romanorum turbam tenebat. 19) Altae populi rami umbram defesso agricolae praebent. 20) Saevi venti exsistunt atque in alto naufragos iactant. 21) Mercurii multa et magna simulacra in viis antiqui collocabant: mercaturae patronum deum enim putabant. 22) In locis apricis, non opacis, herbae et plantae semper florescunt. 23) Propter egregiam Romanorum famam barbari timebant et in densas silvas cum familiis confugiebant. 24) Infimi servi in angulo stabant atque nequiquam cibum ex epulis residuum exspectabant. 25) Tyrannus in suos violentus erat atque saevo imperio oppidanos vexabat. 26) Thebae clarorum et magnorum poëtarum patria sunt. Esercizio 7 Traduci: 1) I Greci costruiscono un cavallo con il legno, quindi penetrano nella città e uccidono molti Troiani addormentati. 2) Nell’arca di legno il padrone custodisce una grande quantità di sesterzi. 3) I Greci temevano i Persiani per il grande numero delle truppe. 4) Molti poeti e molti filosofi dell’antica Grecia sono famosi ancora oggi. 5) Al padrone ubriaco sfuggivano empie parole. 6) Il malvagio tiranno non prestava ascolto alle parole dei prigionieri spaventati. 7) I contadini abbandonavano i campi deserti a causa della lunga guerra e giungevano nei villaggi. 8) Marco dona alla sua Livia braccialetti d'oro e un anello d'argento. 9) La lunga battaglia rendeva esausti gli animi. 10) Gli scritti di Seneca, grande e famoso filosofo, sono letti ancora oggi nelle scuole. 11) Con perfide minacce i pirati terrorizzavano i timorosi prigionieri. 12) Nell’ombroso giardino ci sono molte statue di Diana e di Minerva. Esercizio 8 Traduci (aggettivi in -ĕr -ĕr, -ĕrum, aggettivi in -ĕr- ra- rum) 1) Ebrius et vinolentus dominus saepe est et in miseros servos crudeliter saevit. 2) Propter asperum bellum miseri incolae oppidum relinquunt atque agros incultos. 3) Vafer servus in Plauti comoediis est et vafris consiliis dominum saepe iuvat. 4) Impigri agricolae agros serunt; lanigeros agnos ancillae cotidie in campos incultos ducunt. 5) Telum mortiferum in exterritum aprum agricola 91 conicit. 6) In sacro luco rustici Minervae deae statuas marmoreas odoriferis rosis cingebant. 7) Frugiferas malos et piros impiger agricola serit atque curat. 8) In taetra silva occultas latebras pavidi cervi exquirunt atque e lupo effugiunt. 9) Tener agnus timet saevum lupum et gregatim, numquam solus, errat. 10) Miser dominus luget: nam filius propter molestum morbum in lecto iacet et medicus aegro puero medicinam praebet. 11) Vitellius integer vir et honestus erat, et officium suum probe gerebat. 12) Magister pigros discipulos reprehendebat et pensa assignabat multa et molesta. 13) In vestris libris, discipuli, clarorum poëtarum et philosophorum sapientiam invenitis, atque vester animus sapientia crescit. 14) In ramos geniculatos Polydori bracchia crescunt et asper dumus in Priami filii tumulo surgit. 15) In subitaneum atque atrum letum incurrebant pueri, puellae, feminae et viri: horrifica pestilentia populum enim invadebat.16) Multas cerasos frugiferas in horto dominus habet magno cum filiorum gaudio 17) Atra cura domini animum angit: magnum thesaurum enim in lignea arca habet atque semper furtum timet. 18) Aper in silva densa et aspera se (= si) occultat sed canes venatici vestigia olfaciunt et excitant. 19) Liviam, pulchram domini filiam, Marius toto animo amat sed puella, ingrata et superba, puerum despicit. 20) Phoebus in pelagus rubrum se (= si) mergebat atque clara in caelo surgebat luna. 21) Miseri nautae ventorum et aquarum magnam violentiam timebant et anxii erant. 22) Crebrae procellae cum asperis ventis miseras agricolarum casas vastabant. 23) Germani asperam et foedam terram incolunt et parum frugiferos agros serunt. 24) Agricolas pigros dominus magna cum violentia reprehendit atque impigros laudat. Esercizio 9 Traduci: 1) Agli instancabili servi il padrone manda del buon formaggio e abbondanza di pane per mezzo di uno schiavo fidato. 2) Il padrone dona ai figli e alle figlie del misero schiavo nuove vesti di lino. 3) Con cure premurose le nipoti assistono la zia malata. 4) La bella Elena è causa di una lunga ed aspra guerra tra Troiani e Greci. 5) Il pino e il pioppo sono sacri agli dei. 6) A causa della violenta guerra i cittadini abbandonano i fertili campi e le misere capanne. 7) In una famosa favola di Fedro Tiberio non concede alcuna ricompensa ad uno schiavo zelante. 8) La padrona nel bosco sacro sacrificava un tenero agnello alla dea Diana. 9) L’uomo colpiva il cinghiale con una freccia mortale. 10) Il cinghiale si rifugiava nella selva orrida e nera. 11) Avido di denaro, il cattivo amministratore trattava i miseri contadini e gli schiavi ingenerosamente. 12) Il maestro parlava ad alunni acuti ma svogliati. 13) Gli agricoltori temono le vipere per il veleno mortale. Elementi di analisi logica (10): Il complemento predicativo del soggetto . Il complemento predicativo del soggetto è espresso in nominativo, concordato col soggetto. Lo troviamo dopo verbi intransitivi, attivi e deponenti (questi ultimi li conoscerai in seguito) come vivere = vivere, nasci = nascere, crescere = crescere, mori = morire, remanēre = rimanere, redire = tornare…: • Ille homo pauper natus est sed dives factus est. = Quell’uomo è nato povero ma è diventato ricco. • Maestus amicus meus remansit. = Il mio amico rimase triste. Reggono il complemento predicativo del soggetto anche i cosiddetti verbi appellativi, elettivi, estimativi, nella forma passiva (per la trattazione di questo punto rimandiamo al capitolo sui verbi passivi; cfr. Elementi di analisi logica n. 24): Elementi di analisi logica (11): Il complemento predicativo dell’ oggetto . 92 Il complemento predicativo dell’oggetto è espresso in accusativo, concordato con l’oggetto; si ha con i verbi appellativi (appellare, dicere...), elettivi (eligere, creare...), estimativi (ducere, aestimare...), effettivi (efficere, reddere...) espressi in forma attiva. Lo troviamo anche con altri verbi che propriamente non rientrano in alcuna di queste categorie, come video = vedo, mitto = mando…: • Omnes te putant virum probum. = Tutti ti considerano un uomo onesto. • Dux amicum legatum miserat. = Il generale aveva inviato un amico in veste di ambasciatore. Esercizio 10 Declina gli aggettivi posti tra parentesi nel genere, numero e caso ritenuti da te opportuni, quindi traduci: 1) Incolis, propter (longus, a, um)...........................et (asper, era, erum)................................bellum lassis, triumvir per legatos /laetus, a, um)....................nuntios mittit. 2) Dominus (lacer, era, um)....................... filiis fidi servi (copiosus, a, um)......................cibum et (linteus, a, um) ....................... tunicas donat. 3) Piratae (saevus, a, um).........................semel atque iterum (maritimus, a, um)................... oppida oppugnabant atque (exterritus, a, um).............................pueros rapiebant. 4) Mater familias puellis (pulcher, chra, chrum)..................librum donat. 5) Pinus et populus (sacer, sacra, sacrum)...........................deis sunt. 6) Propter bellum (miser, era, erum)........................ et (exterritus, a, um)......................... agricolae casas relinquunt. 7) In (notus, a, um)..................Phaedri fabula Tiberius (studiosus, a, um)..................servo praemium non concedit. 8) Marcus Liviae donat (aureus, a, um)..................armillas et (argenteus, a, um)........................ anulum. 9) In fabri officina (altus, a, um)………………. et (ruber, rubra, rubrum)……………… flammae servos non terrent. 10) Seneca, (magnus, a, um) …………………et (notus, a, um) ……………… philosophus, in (clarus, a, um) ……………. scripto otium laudat. Il futuro semplice indicativo attivo delle quattro coniugazioni e del verbo sum. Il futuro semplice si forma aggiungendo le desinenze (-abo, -ebo, - am, -iam) al tema del presente. I futuri semplici delle prime due coniugazioni sono simili tra loro, ma sono molto diversi da quelli della terza e della quarta coniugazione, pure esse simili tra loro, come puoi osservare dal seguente prospetto: 93 Indicativo futuro semplice I coniugazione II coniugazione am-ābo io amerò am-ābis am-ābit am-abĭmus am-abĭtis am-ābunt III coniugazione mon-ēbo io ammonirò mon-ēbis mon-ēbit mon-ebĭmus mon-ebĭtis mon-ēbunt IV coniugazione leg-am leg-es leg-et leg-ēmus leg-ētis leg-ent io leggerò aud-ĭam aud-ĭes aud-ĭet aud-iēmus aud-iētis aud-ĭent io udirò Il verbo sum, anomalo, ha invece una formazione irregolare di questo tempo (come del presente e dell’imperfetto). Indicativo futuro semplice del verbo sum ero io sarò eris erit erĭmus erĭtis erunt ________________________________________________________________________________ Esercizio 11 Analizza e traduci: leget erimus mittam faciet explicabit pugnabunt sperabimus monebit audiemus credet habebunt ero veniet ind. fut. sempl. III sing. 3° coniug. ……………………………………. ……………………………………. ……………………………………. ……………………………………. ……………………………………. ……………………………………. ……………………………………. ……………………………………. ……………………………………. ……………………………………. ……………………………………. ……………………………………. egli leggerà ………………. ………………. ………………. ………………. ………………. ………………. ………………. ………………. ………………. ………………. ………………. ………………. 94 veniam venient erit ……………………………………. ……………………………………. ……………………………………. ………………. ………………. ………………. Esercizio 12 Analizza e traduci: canet veniet tribuunt erant desiderare satiabatis quaeret placetis sitient frangere oboedient pascunt adiuvabitis puniemus terrebam administras pareo nocet arcebimus deletis ind. fut. sempl. III sing. 3° coniug. ……………………………………. ……………………………………. ……………………………………. ……………………………………. ……………………………………. ……………………………………. ……………………………………. ……………………………………. ……………………………………. ……………………………………. ……………………………………. ……………………………………. ……………………………………. ……………………………………. ……………………………………. ……………………………………. ……………………………………. ……………………………………. ……………………………………. egli canterà ………………. ………………. ………………. ………………. ………………. ………………. ………………. ………………. ………………. ………………. ………………. ………………. ………………. ………………. ………………. ………………. ………………. ………………. ………………. Esercizio 13 Traduci: pugnabunt – leges – veniam – scribent – laudabit – vitabunt – placebitis – erimus – accidet – videbis – scietis – aedificabimus – eritis – relinquam – superabo – habebimus – celebrabunt – perveniet – recipiam – possidebit; saremo – direte – avremo – scriverai – ricercherò – combatteranno – guarderete – invierà – loderai – sarà – avrò – scoppieranno – troverete – eserciterai – leggerete – ascolterò – verremo – diranno – moriremo – saprai – berrete - combatterò. Esercizio 14 Traduci: discedebant – recusabo – recusabant – recusabunt – eramus – veniebatis – veniunt – venient – ponam – videbo – videbam – videbunt – erit – es - eramus - sunt – esse – petunt – petam – petebatis – ornabimus – ornabamus – ornamus – ornat. 95 ero – verremo – dite – ascoltavamo – ascolterete – saranno – dicevano – prendevamo – prendete – prenderai – venivano – vengono – darò – davate – accuseremo – vedeva – vedrete – saremo – annunciavano – fuggiranno – catturerai – scriverò – catturerete – dubitano. Elementi di analisi logica (12): Il complemento di tempo determinato. Il complemento di tempo determinato (risponde alle domande: quando? in quale momento?) è espresso solitamente con l’ablativo semplice: • Bello Punico secundo Poeni Romanos graviter profligant. = Nella seconda guerra punica i Cartaginesi sconfiggono pesantemente i Romani. Con sostantivi non accompagnati da aggettivi che indicano le fasi della vita (nella fanciullezza, nell’adolescenza…) o le circostanze in cui si svolge l’azione (in pace, in guerra…) è più frequente la costruzione in + ablativo: • • In pueritia fabulae gratae sunt. = Nella fanciullezza le favole sono gradite. In bello incolae deis hostias immolabant. = Durante la guerra gli abitanti offrivano in sacrificio vittime agli dei. Elementi di analisi logica (13): Il complemento di tempo continuato. Il complemento di tempo continuato (risponde alla domanda: per quanto tempo?) è espresso con l’accusativo semplice o con per + accusativo, senza differenza di significato: • (Per) multos annos verbis servi credidi. = Per molti anni ho creduto alle parole dello schiavo. AGGETTIVI IN –US -A -UM albus, a, um = bianco varius, a, um = vario antiquus, a, um = antico vastus, a, um = vasto aptus, a, um = attaccato a, adatto inhonestus, a, um = disonesto cereus, a, um = di cera intrepidus, a, um = intrepido, impavido confirmatus, a, um = sicuro, fiducioso ligneus, a, um = ligneo, di legno contentus, a, um = contento limpidus, a, um = limpido crastinus, a, um = di domani multus, a, um = molto cultus, a, um = coltivato, colto, raffinato otiosus, a, um = ozioso desertus, a, um = abbandonato, deserto parvus, a, um = piccolo egregius, a, um = egregio paucus, a, um = poco, poco numeroso eruditus, a, um = erudito primus, a, um = primo extremus, a, um = estremo, ultimo propitius, a, um = propizio, favorevole fidus, a, um = fidato, fedele prosperus, a, um = prospero severus, a, um = severo secundus, a, um = favorevole, secondo superbus , a, um = superbo sensatus, a, um = sensato ultimus, a, um = ultimo 96 VERBI accipio,is, accepi, acceptum, ĕre = ricevere instituo, is, institui, institutum,ĕre = preparare, adtribuo, is, adtribui, adtributum, ĕre = istituire, ammaestrare attribuire, assegnare invenio, is, inveni, inventum, ire = trovare, arceo, es, arcui, ēre = respingere escogitare curro, is, cucurri, cursum, ĕre = correre, offendo, is, offendi, offensum, ĕre = urtare, accorrere nuocere a, danneggiare depono, is, deposui, deposĭtum, ĕre = deporre recenseo, es, recensui, recensum e recensītum, desero, is, deserui, desertum, ĕre = ēre = passare in rassegna, esaminare abbandonare, lasciare publico, as, avi, atum, are = confiscare destringo, is, destrinxi, destrictum, ĕre = punio, is, ivi, itum, ire = punire, castigare sguainare redigo, is, redegi, redactum, ĕre = ricondurre, diffluo, is, diffluxi, diffluxum, ĕre = scorrere da far rientrare una parte all’altra, spandersi rego, is, rexi, rectum, ĕre = reggere, governare diripio, is, diripui, direptum, ĕre = separare, satio, as, avi, atum, are = saziare, appagare dividere sterno, is, stravi, stratum, ĕre = stendere a terra, distribuo, is, distribui, distributum, ĕre = preparare distribuire supervenio, is, superveni, superventum, īre = edo, is, edi, esum, ĕre = mangiare sopraggiungere trado, is, tradidi, traditum, ĕre = dare, trasmettere Esercizio 15 Traduci: 1)In altae cerasi ramis cerasa multa et rubra invenies. 2) Epistulam tradam fido meo amico, et cras laetos nuntios leges. 3) Bello Punico secundo in immenso campo apud Cannas Poeni Romanos superant. 4) Totum annum venturum latinam linguam discetis, pueri - magister dicit. 5) Bello Gallico Romani Galliam in provinciam redigunt multis secundis proeliis. 6) Pius agricola Priapi marmoreum simulacrum in horto collocabit. 7) Pocula ex auro dominus in mensa exponet in crastino convivio, et servi diligenter triclinium sternent. 8) Dominus cum fido vilico cras in villa servorum operas recensebit et pigros atque otiosos servos virga puniet. 9) Crepusculo libenter domina cum viro in peristylio deambulat atque lunam et claras stellas mirat. 10) Agricolarum casa parva sed apta familiae est: contentus paterfamilias cum femina et filiis lignea pocula in mensa exponit et cibos parcos familia edit. 11) Prima pueritia Livius latinas litteras colebat, nunc graecas. 12) Nilus rursus extra ripas diffluet et altum limum in terris deponet. 13) Severus magister discipulos propter ignaviam castigat virga; discipuli superbi lacrimas retinent. 14) Augusto Tiberius, vir cultus et eruditus, succedet atque Romae imperium reget magna cum prudentia. 15) Pulchrum librum tibi donabo: illic (avv.) invenies fabellas notas propter linguae elegantiam. 16) Celeriter dominus ad villam veniet atque operas conducet. 17) Primo diluculo impiger agricola filios vocabit et aratrum aget usque ad crepusculum. 18) In bellis viri agros, feminas et filios relinquunt, atque propter desertos agros saepe in magnis angustiis familiae sunt. 19) Magister pueris Orphei varias historias narrabit et attente pueri magistri verba audient. 20) In pueritia fabulae semper gratae sunt; in adulescentia, autem, pueri fabulas et ludos spernunt et puellarum verba libenter audient. 97 Esercizio 16 Traduci: 1) Lucrezio, famoso poeta latino, celebra la natura. 2) Le parole di Cassandra, figlia di Priamo, risuonavano vane tra i Troiani. 3) Un cattivo albero da frutto produce necessariamente frutti cattivi; allo stesso modo un cattivo maestro educa cattivi alunni. 4) Grazie all’esperienza l’agricoltore ottiene abbondanza di spighe anche da un campo poco fruttifero. 5) O marinaio temerario, affronterai le tempeste e le onde violente con grande coraggio. 6) Spesso gli antichi Romani, come anche gli antichi Greci, consultavano gli oracoli, ma i responsi degli oracoli risultavano sempre oscuri. 7) I servi raccolgono frutti rossi e maturi e riempiono le ceste. 8) Nell’antica Grecia c’erano molti poeti e molti filosofi. 8) Regalerò alla mia fanciulla un braccialetto d’argento e un anello d’oro. 9) I marinai della Grecia temevano Nettuno, dio delle acque, e immolavano al dio molte vittime. 10) Niso, compagno di Enea, era celebre per l’amicizia con Eurialo: così racconta Virgilio. 11) Turno, signore dei Rutuli, antico popolo dell’Italia, prendeva le armi contro Enea, troiano. 12) Enea uccide il violento Turno con l’aiuto degli dei favorevoli ai Troiani. 13) Spesso i Romani, liberi da impegni, si incontrano nelle terme. 14) Nelle terme i Romani si bagnavano nelle gelide acque del frigidario o nelle tiepide acque del tepidario. 15) I Romani costruivano palazzi sontuosi e splendidi. 16) L’alloro era sacro a Febo ed era caro ai poeti dell’antica Grecia. 17) Nel teatro il coro con il flauto e la lira cantava la poesia di Pindaro, antico e famoso poeta greco. 18) I Galli stabiliscono l’accampamento sulla riva destra del fiume. 19) I Galli, antico popolo barbaro, offrivano agli dei vittime umane. 20) Perché, Lucio, vieni a scuola senza i tuoi libri? Esercizio 17 Completa la traduzione delle seguenti frasi: 1) Bello Iugurthino senatus Q. Caecilium Metellum consulem cum legato Caio Mario contra Iugurtham mittit. ……………………..il Senato (nom.) ……………………………….console (acc.)………………… 2) Propter Sexti, Tarquinii Superbi filii, iniuriam, Romani regi resistunt atque Roma Tarquinium expellunt. ……………………………………………oppongono resistenza al re ……………………………da Roma………… 3) Caesar multa et prospera bella contra Gallos gessit et Vercingetorigem, Gallorum regem, in clara pugna apud Alesiam vicit. Cesare……………………………..combattè…….Vercingetorige (acc.), re (acc.)……….. …………………………sconfisse. 4) Nota Ulixis astutia omnibus est: viri vafris consiliis Graeci aequum ex ligno fabricant et Troiam delent. ………….di Ulisse……………... a tutti…….………………………………………………………... 5) Dianam, Iovis atque Latonae filiam, antiqui colebant. …………………….…………….di Giove………………..……… 6) Helenam, Menelai uxorem, Paris, Priami filius, rapit atque ita bellum Troianum incipit. …………….. moglie (acc.)…………………Paride (nom.), ………………,……………………… 7) Per decem longos annos Graeci Troiam obsident atque vicos et pagos circum Troiam vastant. …………………………………………………………………saccheggiano……………..…………. 8) Antiquae Romanae matronae contentae uno matrimonio erant, et puciditiam summa cum cura servabant. ………………………………….di un solo matrimonio…………………………………………….. 9) Antiqui Fortunam deam cum cornucopia fingebant sed etiam cum oculis fascia tectis: nam Fortuna bona et mala forte distribuebat. 98 ……………………………………………………………………………………………………….le cose buone e le cose cattive. 10) Agricolae filii post patris mortem colent agellum magna cum cura atque patris exemplum semper servabunt. ……………………………..del padre ……………………………………….del padre….…………. Esercizio 18 Traduci: 1)Initio imperii Romani aspera et longa bella cum finitimis gerebant. 2) Magna Alexandri fama ab Graecia ad Indum currit. 3) Cras veniam et nuntios laetos dicam. 4) Numquam Romani socios in periculo relinquent sed cum copiosis copiis auxilium portabunt. 5) Crepusculo puellae albam lunam et claras stellas contemplabunt. 6) Gallorum copiae advenient et agros vastabunt. 7) In fluvii ripis platanorum umbrae gratum solacium pueris ex ludo lassis praebebunt. 8) Limpidae fluvii aquae gratae agricolis erunt. 9) Discipulus consilia magistri audiet et linguam latinam diligenter discet. 10) Antiqui Romani Servium Tullium ancillae filium putabant. 11) Antiquae matronae pudicitiam colebant, magnis cum curis filios alebant et deis deabusque teneras agnas immolabant. 12) Post Romanorum victoriam contra Veios, Gallorum copiae in Italiam veniunt, agros desertos faciunt et saevis incendiis Romam vastant. 13) Furius Camillus egregius Romanus post Gallorum victoriam cum auxiliis supervenit atque Camilli auxilio Romani Gallos profligant. 14) Daedalum fabrum Cretae dominus in Labyrintho claudit sed Daedalus cereas alas facit et ex Labyrintho super pelagi undas cum filio fugit. 15) Impiger armentarius cotidie agnos in campum virga ducit atque luporum minas ab agnis arcet. 16) Crebra aedificia in oppido erant et viri cum feminis filiisque in viis errabant. 17) Cras deum fana sacellaque visitabo, pie sancteque deis deabusque teneram agnam sacrificabo. 18) Ab Iugurtha, Numidiae domino, Romani aurea et argentea dona cum pecunia accipiebant. 19) Intrepidus dominus placidis verbis servorum iram placabit. 20)Quieto animo nuntios dominus per fidum servum audiebat. 21) Senecam philosophum in Agrippinam fidum Romani credebant. 22) Canoris nugis Horatium molestus vir tenebat: sic Horatius poeta enim in scripto narrat. 23) Samnitici legati ad Marcum Curium veniunt et viro magnam auri copiam praebent, sed Curius aurum repudiat atque legatos remittit: sic antiqua historia narrat. 24) Pater familias filio argenteum anulum, candidam tunicam, auream fibulam et purpureum sagulum donabat. 25) Heri dominus ad villam veniebat, cras rursum veniet. Esercizio 19 Scegli la forma adatta al contesto tra quelle proposte, quindi traduci: 1. Propitiis / propitii / propitios Troianis dei erant atque viri ventis secundis / secundos / secundum ad Italiam navigabant. 2. Reginam deorum in Troianos magnam / magnae / magna ira incendebat propter iudicium Priami filii. 3. Aeolus, ventorum deus, in vastis / vastam / vasta spelunca ventos claudebat sed deorum reginae imperio ventos magna cum violentia e cava / cavis / cavae spelunca educit. 4. Saevi / saevos / saevis exsistunt venti et violentam / violentas / violenta procella undas ad caelum extollunt. 5. Troianorum animos magna / magnae / magnis curae invadebant : nam propter densam / densas / densis tenebras viri pelagus non videbant. 6. Neptunus, undarum dominus, tandem nimbos densum / densorum / densos fugat atque aquas placat. 7. Troiani tandem confirmati / confirmatos / confirmatae ad Lybiae oras perveniunt. 99 Esercizio 20 Traduci: 1) La vita degli agricoltori nell’antico Egitto era lieta: le acque del Nilo infatti depositavano sulle spiagge il fertile limo. 2) Gli antichi ritenevano Omero cieco. 3) La vita degli schiavi sarà sempre piena di miserie. 4) Livia, figlia del nostro fattore, è una fanciulla pudica e riservata. 5) Atene e Sparta combattevano molte guerre aspre e lunghe. 6) Nella seconda guerra punica i Cartaginesi conducevano in Italia gli elefanti. 7) Spesso gli abitanti delle antiche città della Grecia si riunivano nei teatri e qui assistevano a molti spettacoli. 8) Pompeo realizza il primo grande teatro di pietra. 9) Telemaco era ancora un fanciullo quando (= cum) il figlio di Priamo e di Ecuba rapisce la bella Elena, figlia di Tindaro. 10) Livio Andronico, schiavo ma anche famoso poeta latino, traduce in latino l’Odissea. 11) I Romani fanno schiavo Livio Andronico durante la guerra tarentina; in seguito Livio Andronico educherà i figli del suo padrone in qualità di maestro. 12) Del teatro di Livio Andronico oggi possediamo soltanto pochi frammenti e titoli di commedie. 13) Gli alleati italici combattevano contro Roma un’aspra guerra. 14) Lucio Anneo Seneca, famoso filosofo, nasce in Spagna ma si trasferisce in Italia ed è subito noto per la sua eloquenza e per la sua cultura. 15) Il prefetto del pretorio Afranio Burro era un grande amico di Seneca, e collaborava con il filosofo in molti affari. 16) Le fanciulle pongono candidi gigli e corone di rose davanti alla statua della dea. 17) Terenzio, poeta comico latino, nei prologhi delle commedie respinge vigorosamente le numerose accuse dei Romani. 18) In Spagna i Cartaginesi attaccano Sagunto, alleata di Roma, e così danno inizio alla seconda guerra punica. 19) Gli agricoltori scrupolosi si riposeranno all’ombra di un grande platano sulla riva del fiume. 20) La vita di Tito Maccio Plauto, poeta comico, è oscura e leggendaria. Esercizio 21 Componi dieci frasi utilizzando per ciascuna di esse i termini di seguito indicati: 1) Saevus, a, um – miser, misera, miserum - servus, i – dominus, i – virga, ae – fustigo, as, avi, atum, are. 2) Miser, misera, miserum – saevitia, ae – dominus, i – servus, i - sum, es, fui, esse. 3) Longus, a, um – asper, aspera, asperum – Romanus, i – barbarus, i – gero, is, gessi, gestum, ĕre. 4) Umbrosus, a, um – fagus, i – ager, agri – sum, es, fui, esse. 5) Gloria, ae – poeta, ae - fama, ae – gratus, a, um – sum, es, fui, esse. 6) Altus, a, um – umbrosus, a, um – fagus, i – ripa, ae – fluvius, ii – cresco, is, crevi, cretum, ĕre. 7) Honestus, a, um – probus, a, um – vir, viri – sum, es, fui, esse. 8) Antiquus, a, um – notus, a, um – clarus, a, um – Lucretius, ii - poeta, ae – iudico, as, avi, atum, are. 9) Imperitus, a, um – altus, a, um – nauta, ae – unda, ae – timeo, es, timui, ēre. 10) Probus, a, um – Livius, ii - vir, viri - puto, as, avi, atum, are. Gli aggettivi pronominali e l’aggettivo sostantivato Esercizio 22 Concorda l’aggettivo con il sostantivo, quindi traduci: 1) (unus, a, um) …………… filii = 2) (totus, a, um) …………… Italiae (gen.) = 3) (nullus, a, um) …………… belli = …………………………. …………………………. …………………………. 100 4) 5) 6) 7) 8) (alter, altera, alterum) …………… puero (dat.) = (uterque, utraque, utrumque) …………… captivum = (nullus, a, um) …………… ager = (neuter, neutra, neutrum) …………… servo (dat.) = (uter, utra, utrum) …………… librum? = …………………………. …………………………. …………………………. …………………………. …………………………. Esercizio 23 Individua la funzione logica e traduci: 1) a causa di un solo uomo 2) in compagnia della sola ancella 3) in nessuna guerra 4) attraverso l’intera Gallia 5) dalla sola isola 6) all’uno e all’altro figlio 7) per mezzo dell’uno e dell’altro servo 8) insieme a entrambe le figlie 9) da tutta la Gallia 10) in nessuna scuola complemento traduzione …………………………………… …………………………………… …………………………………… …………………………………… …………………………………… …………………………………… …………………………………… …………………………………… …………………………………… …………………………………… Esercizio 24 Traduci: 1) In Sicilia propter unius avaritiam ager decumanus quasi desertus est. 2) Vera amicitia inter bonos et honestos solum est. 3) Nullo puero pila gratum donum non erit. 4) Ob Catilinae unius audaciam Roma in magno periculo erat. 5) Nulli servo vilici ira iucunda erat. 6) “ Per aspera ad astra": sic antiqui dicebant. 7) Alter servum offendit verbis, alter virga. 8) Totius vici incolae, propter bellum, casas deserebant et in agros fugiebant. 9) In malos et scelestos severas poenas antiqui Romani instituebant. 10) Pauca sed sensata tribunus populo dicebat in foro. 11) Neutro filio paterfamilias parvum agellum relinquit. 12) Piratae insulas nonnullas diripiebant et incolas exterritos reddebant. 13) Aper utriusque agricolae agellum vastabat. 14) Romani multis et saevis bellis imperium totius Galliae obtinent. 15) Nulli servo hanc epistulam committam sed tradam ipse (=io stesso) amicis. 16)Fortuna bona et mala non aeque distribuit: nam caeca est. 17) Homerus poëta humana deis adtribuebat. 18) Propter unius discipuli insolentiam magister in totos saevit. 19) Nullo graeco medico filiorum meorum curam tradam. 20) Numa Pompilius Romulo succedit atque sacra instituit. 21) Unius viri verba Romanorum animos in reos inflammabant. 22) Nulli servo nummos et sestertios dominus donabit. 23) Totius insulae divitiae avaritiam unius non satiabant. 24) Extremo Peloponnesio bello solius Spartae incolae divitias spoliis augebant. Esercizio 25 Traduci: 1)Unius servi verba domino grata erant 2) Toti familiae dominus uvas castaneasque distribuebat. 3) Stulti soli divinum despiciunt et deos non colunt. 4) Utri discipulo, magister, librum donabis? 5) Hic (=questo, nom. m.) anulus non meae ancillae sed alterius est. 6) Sinistra pila et sagittas emittere non potest (= può). 7) Tenaciter coniurati non verum, sed falsum adfirmabant. 8) Totius oppidi incolae arma destringebant atque bona et divitias strenue defendebant. 9) Dei malos ed inhonestos punient et bonis honestisque praemia donabunt. 10) Utri filio anulum ex auro, utri ex 101 argento donabis, domine ? 11) Alterius filii verba domino grata erunt, alterius ingrata. 12) Ferum aprum sagittae nullius agricolae vulnerabant. 13) Toti populo Romano nociva erat tribunorum discordia. 14) Pater familias utrumque filium severe reprehendebat ob magnam stultitiam et imperitiam. 15) Domina neutri ancillae litteras dat: fidae enim ancillae non sunt, nec dominae gratae. 16) Totius Galliae agri deserti sunt propter longum et asperum bellum. 17) Discipulus solus in schola erat, et magister uni discipulo Senecae philosophiam exponit. 18) Unius viri verba oppidi incolas commovebant: magna cum fiducia enim tota turba verba audiebat. 19) Utrum puerum vides in horto? 20) Coniuratorum bona Sulla publicabat. 21) Ex hibernis copias Pompeius educit. 22) Multa in foro tribunus dicebat, sed pauci libenter tribunum audiebant. 23) Divitias nostras posteri accipient et patrimonium totum dissipabunt. 24) Extremum atque ultimum mundi caelum est. Esercizio 26 Traduci: 1) A quale dei tuoi due figli affiderai la tua casa, Valerio? 2) Le parole di entrambi i figli commuovevano il padre di famiglia. 3) Per le parole di un solo alunno il maestro punisce duramente tutti i discepoli. 4) L’uno dei figli dissipava i beni della famiglia, l’altro invece amministrava con diligenza le ricchezze. 5) Il generale riconduce le truppe negli accampamenti invernali. 6) Gli abitanti di tutta l’isola erano terrorizzati a causa dei pirati. 7) Darò delle monete all’uno e all’altro servo. 8) Dirò poche cose, ma sensate. 9) A nessun discepolo erano gradite le parole del maestro. 10) Siete entrambi onesti e fidati, ma ad uno solo affiderò la cura delle mie ricchezze. 11) Nè l’uno né l’altro servo obbediva volentieri al padrone. 12) Gli antichi punivano duramente i colpevoli. Versione 1 Le scuole ateniesi In Graecia, litterarum patria, poëtae magni celebrabant gloriam virorum antiquorum. Scriptis et verbis commemorabant magna facta avorum, velut bellum cruentum contra Troianos. In Graecia praeterea vivebant multi magistri: suis (= con i loro) praeceptis erudiebant discipulos non scholae, sed vitae. Dominae filios filiasque bonis magistris tradebant, et magistri saepe multos discipulos habebant. In Graecia postremo erant clarae philosophorum scholae: philosophos audiebant libenter pueri sed etiam viri. Athenarum incolae multas deas venerabant, et caelicolum benevolentiam hostiis apud aras captabant. Versione 2 Leggende relative alla fondazione di Roma (I) Romulum Remumque Rhea gignit, sed saevus Amulius, puerorum magnus patruus, Rheam in vincula conicit et pueros in cista fluvii aquis committit. Sed cista apud fluvii herbidas ripas consistit. Ibi lupa apud ficum pueros alit, deinde Faustulus, fortuito, nudos pueros videt et cum femina Acca Larentia in casa educat. Iam adulti, Romulus Remusque verum cognoscunt, cum Amulio bellum asperum conficiunt, patruum occidunt atque avum in pristinum imperium restituunt. Deinde novi oppidi fundamenta ponere constituunt atque Romulus in Palatio, Remus in Aventino auspicant. Utrisque auspicia, historia narrat, propitia sunt. Sulcum Romulus circa Palatium ducit, sed Remus per ludibrium sulcum superat. Itaque Romulus Remum occidit, solus dominus manet atque novum oppidum Romam appellat. 102 Versione 3 Leggende relative alla fondazione di Roma (II) In novum oppidum multos viros, sed etiam reos et fugitivos servos, Romulus accipit, atque incolarum numerum amplificat. Per nuntios et legatos vicinos populos Romanis consociat, sed feminae paucae sunt. Itaque Consum deum ludis magnis celebrat et vicinos invitat. Sabini cum feminis, filiis et filiabus in oppidum veniunt sed violenta rixa inter Romanos Sabinosque exardescit: Romani puellas et feminas Sabinis eripiunt. Propter factum scelestum, Sabini socios exquirunt et armis cum Romanis contendunt, sed Romulus Caeninae, Antemnarum et Crustumeriorum copias fugat. In Sabinos Titus Tatius maximum imperium habet. Per dolum Sabini bellum agunt: nam Tarpeiam, praefecti Capitolii filiam, corrumpunt atque infida puella oppidi portas inimicis aperit; deinde Sabini miseram puellam occidunt. Capitolium Sabini capiunt, cum Romanis proelium committunt sed Sabinae feminae intercedunt atque pugnam conficiunt; Romulus Titum Tatium imperio adiungit. Versione 4 Un lavoro felice Antiquus scriba scribarum vitam ita laudat:“Ego scriba eram. Tu quoque, puer, scriba eris. Agricolae enim non nautae aut athletae aut poetae tam beati non sunt quam (tam … quam = tanto … quanto) collegae nostri. Nam agricolae aridum humum arant. Magnam frumenti copiam domino semper dare debent. Non semper in pulchrarum ficorum umbra sedere possunt (= possono). Nautae ad longinquam Aegyptum navigant et adversus saevos piratas armis pugnare debent. Athletae numquam in otio sunt. Multae lauri claris poetis non desunt (= mancano), sed poetae non semper clari sunt. Tu, puer, cum doctus scriba eris, domini nostri negotiis intereris (fut. da intersum): pecuniam semper habebis.“ Versione 5 Nella selva In Claudiae villa casta et opaca silva erat. Magna erat ibi tiliarum, castanearum, herbarum plantarumque copia, quae (= che) aviculis quasi casam suppeditabat. Aviculae enim silvarum incolae sunt, erant semperque erunt. Tu quoque, merula, tu, luscinia, tu, alauda, silvarum incola es. Nam vos, aviculae, in plantarum ramis et in silvarum herbis nidificatis: ibi enim aviculae securam tutelam habent. Itaque in Claudiae silva multae aviculae volabant, cantabant, aquam potabant, innumeras bestiolas captabant, quibus (= con le quali) parvis filiis escam parabant. Interea cervae atque dammae, Dianae sacrae, libere errabant circum aediculam atque aram deae dicatas: in Dianae tutela enim silvae erant. Versione 6 Gli Sciti La Scizia, terra limitrofa all’Asia, ha un clima freddo ed aspro. Gli abitanti conducono una vita tranquilla: fanno guerra solamente agli abitanti dei villaggi confinanti e in guerra sono coraggiosi e feroci, ma non amano le controversie e desiderano una vita operosa e quieta. Non praticano l’agricoltura, ma pascolano nei campi gli armenti. Per questa ragione non hanno un domicilio fisso, ma vagano di qua e di là con i carri pieni di cibo. Lasciano gli armenti incustoditi: infatti non temono i furti. Non sono avidi di ricchezze e disprezzano oro e argento; anche se non praticano abitualmente la guerra, possiedono diverse armi: frecce, dardi, giavellotti. Con le frecce appuntite uccidono le belve nelle selve, successivamente offrono sacrifici agli dei. 103 Versione 7 L’Italia L’Italia è una grande penisola. Ha molte isole: la Sicilia, la Sardegna, Capri, l’Elba. Molti stranieri visitano con piacere le spiagge della penisola e delle isole. Già gli antichi celebravano l’Italia, patria di molti illustri filosofi, e in particolare la Sicilia, patria di molti famosi e celebri poeti: oggi l’Italia, un tempo discepola della Grecia, è maestra di saggezza e modello di giustizia in tutta Europa. Gli abitanti della penisola e delle isole praticano l’agricoltura, e con l’agricoltura radunano grandi beni: la natura produce infatti molte ricchezze. In Campania fioriscono rose profumate, in Puglia maturano le olive, le vigne della Sicilia e della Toscana producono l’uva e con l’uva gli abitanti producono il vino rosso e il vino bianco, poi i mercanti di vino (vinarius, ii = mercante di vino) (lo) custodiscono nelle anfore e (lo) vendono in tutta la penisola. Il clima è sempre benevolo, gli animali feroci non infestano i campi della penisola nè delle isole. 104 Capitolo 6 La terza declinazione Caratteri generali della terza declinazione. Nomi appartenenti al primo gruppo. Il perfetto indicativo attivo e l’infinito perfetto attivo delle quattro coniugazioni e del verbo sum. Impariamo ad usare il vocabolario (5). Elementi di analisi logica (14): il complemento di colpa. Elementi di analisi logica (15): il complemento di pena. Romanorum mores (2): Il matrimonio. Nomi appartenenti al secondo gruppo. Elementi di analisi logica (16): il complemento di denominazione. Elementi di analisi logica (17): il complemento di argomento. Nomi appartenenti al terzo gruppo e particolarità della terza declinazione. Il piuccheperfetto indicativo attivo delle quattro coniugazioni e del verbo sum. 105 La terza declinazione Esercizio 1 Indica per ogni sostantivo se si tratta di un parisillabo (P) o di un imparisillabo (I): civis, is (…); homo, hominis (…); mulier, mulieris (…); consul, consulis (…); nubes, nubis (…); miles, militis (…); leo, leonis (…); amnis, amnis (…); collis, collis (…); clades, cladis (…); iudex, iudicis (…); arbor, arboris (…); hostis, hostis (…); munus, muneris (…); virtus, virtutis (…); testis, testis (…). Nomi appartenenti al primo gruppo. (gen. pl. –um) Esercizio 2 Risali al nominativo singolare dei seguenti sostantivi posti in genitivo singolare: ducis – regis – gregis – iudicis - principis – plebis - equitis – pedis – virtutis – militis - consulis – matris – patris – arboris – leonis – nominis – hominis – orationis – floris – generis – aeris – militis – luminis – voluptatis – uxoris - legionis – corporis – latronis. SOSTANTIVI MASCHILI accipiter, accipitris = sparviero amor, amōris = amore canis, canis = cane censor, censōris = censore civis, civis = cittadino consul, consulis = console custos, custōdis = custode dux, ducis = guida, capo, comandante eques, equĭtis = cavaliere frater, fratris = fratello gladiator, gladiatōris = gladiatore grex, gregis = gregge, mandria haruspex, haruspĭcis = aruspice imperator, imperatōris = comandante, generale, imperatore iudex, iudĭcis = giudice iuvenis, iuvenis = giovane latro, latrōnis = soldato mercenario, ladrone laudator, laudatōris = lodatore, chi loda leo, leonis = leone miles, milĭtis = soldato mos, moris = costume, usanza, condotta obses, obsĭdis = ostaggio ordo, ordīnis = fila, rango, ceto panis, panis = pane pater, patris = padre pedes, pedĭtis = fante, fanteria pes, pedis = piede, zampa praeceptor, praeceptōris = maestro princeps, principis = capo, il primo (cittadino), principe rex, regis = re scriptor, scriptōris = scrittore senator, senatōris = senatore senex, senis = vecchio, anziano splendor, splendōris = splendore timor, timōris = timore tremor, tremōris = tremore, terremoto vates, vatis = vate, indovino venator, venatōris = cacciatore victor, victōris = vincitore vigor, vigōris = vigore SOSTANTIVI FEMMINILI aegritudo, aegritudĭnis = malattia, tristezza aequitas. aequitātis = moderazione, equità affectio, affectiōnis = disposizione, sentimento, affetto navigatio, navigatiōnis = navigazione obses, obsĭdis = ostaggio oblivio, oblivionis = oblìo mater, matris = madre 106 arbor, arbŏris = albero caligo, caligĭnis = nebbia densa, tenebra calliditas, calliditātis = furbizia, astuzia civitas, civitātis = cittadinanza, città, popolazione conflagratio, conflagratiōnis = incendio, eruzione coniuratio, coniuratiōnis = congiura crudelitas, crudelitātis = crudeltà cupiditas, cupiditātis = desiderio, brama, cupidigia delectatio, delectatiōnis = piacere, diletto direptio, direptionis = saccheggio eruditio, eruditiōnis = insegnamento, sapere, dottrina eversio, eversiōnis = abbattimento, rovina expeditio, expeditiōnis = spedizione expugnatio, expugnatiōnis = espugnazione ferocitas, ferocitātis = arroganza, ferocia flos, floris = fiore fortitudo, fortitudinis = forza d’animo fraus, fraudis = frode, inganno frugalitas, frugalitātis = frugalità, sobrietà gravitas, gravitātis = austerità, solennità hiems, hiemis = inverno improbitas, improbitātis = disonestà incursio, incursiōnis = incursione integritas, integritātis = integrità, onestà iuventus, iuventūtis = giovinezza, gioventù lectio, lectiōnis = lettura legatio, legatiōnis = ambasceria, componenti di un’ambasceria legio, legiōnis = legione lux, lucis = luce mulier, muliĕris = donna, femmina, donna maritata narratio, narrationis = narrazione obsidio, obsidiōnis = assedio oratio, orationis = orazione, discorso pactio, pactionis = patto, complotto palus, paludis = palude paupertas, paupertatis = povertà pax, pacis = pace plebs, plebis = plebe, gente comune probitas, probitātis = onestà proditio, proditiōnis = tradimento ratio, ratiōnis = ragione, giudizio, calcolo secessio, secessiōnis = secessione sedes, sedis = sede seges, segĕtis = terreno, messe, raccolto senectus, senectūtis = vecchiaia siccitas, siccitātis = siccità simulatio, simulatiōnis = simulazione temeritas, temeritātis = audacia eccessiva timiditas, timiditātis = timidezza, codardia turpitudo, turpitudĭnis = turpitudine uxor, uxōris = moglie vastatio, vastatiōnis = devastazione vates, vatis = vate, profetessa, sibilla veneratio, veneratiōnis = adorazione virgo, virgĭnis = ragazza, vergine virtus, virtutis = virtù, valore voluptas, voluptatis = piacere vox, vocis = voce, suono SOSTANTIVI NEUTRI aes, aeris = rame, bronzo genus, genĕris = nascita, stirpe, famiglia, agmen, agmĭnis = schiera genere cacumen, cacumĭnis = cima (di un albero), vetta (di labor, labōris = fatica, lavoro un monte) lacunar, lacunāris = soffitto a cassettoni litus, litŏris = spiaggia, costa caput, capĭtis = capo, testa, origine carmen, carmĭnis = carme, verso, poesia lumen, lumĭnis = luce corpus, corpŏris = corpo nomen, nomĭnis = nome crimen, crimĭnis = crimine pecus, pecŏris = bestiame facinus, facinŏris = misfatto, scelleratezza sanguis, sanguĭnis = sangue flumen, flumĭnis = fiume scelus, scelĕris = scelleratezza, empietà frigus, frigŏris = freddo sidus, sidĕris = stella, astro fulmen, fulmĭnis = fulmine tempus, tempŏris = tempo vulnus, vulnĕris = ferita VERBI absumo, is, absumpsi, absumptum, ĕre = far perire inspicio, is, inspexi, inspectum, ĕre = aresco, is, arui, ĕre = inaridire, disseccarsi osservare, esaminare damno, as, avi, atum, are = condannare meto, is, messui, messum, ĕre = mietere, 107 deflagro, as, avi, atum, are = bruciare despicio, is, despexi, despectum, ĕre = disprezzare, disdegnare diripio, is, diripui, direptum, ĕre = lacerare, saccheggiare diruo, is, dirui, dirutum, ĕre = abbattere emineo, es, eminui, ēre = segnalarsi emo, is, emi, emptum, ĕre = comprare enervo, as, avi, atum, are = indebolire, infiacchire fundo, is, fudi, fusum, ĕre = versare, mandar fuori, proferire raccogliere multo, as, avi, atum, are = multare, punire, condannare redĭgo, is, redēgi, redactum, ĕre = ricondurre reficio, is, refeci, refectum, reficĕre = ricostruire saevio, is, saevii, saevītum, ire = infierire servo, as, avi, atum, are = conservare, rispettare, osservare subterfugio, is, subterfūgi, ĕre = fuggire, sfuggire, sottrarsi a vitupero, as, avi, atum, are = biasimare Esercizio 3 Traduci in tutti i modi possibili: matribus – mater – leones – leonis – pes – pedum – pedibus – litori – litus – litora - litore - agmina – agminum – agminis – agmen – oratio – orationibus –– sidus – sidera – siderum – sideribus frigore – frigus – frigorum – frigora –– morum – mos –- moris – moribus –– uxores – uxoris – uxori; cum leone - propter consulis orationem - ob praeceptorum mores – hominum cupiditate – in iuventute – cum plebe – per lumen - ducis calliditate - ob Ciceronis orationem - cum uxoribus – plebis paupertati – uxoris ratio – ad flumina – ab fluminibus – per consules - mulierum valetudo – cum Carthaginis iuventute – per oratoris uxorem - ad litora – ab litore – o tempora! o mores! militum agminis – in floribus - patrum amore - peditum legionem – corporum vulnera – in litore – in patris senectute. Esercizio 4 Traduci: al console – alle mogli – del precettore – alla vecchiaia – la vecchiaia (sogg.) – la vecchiaia (ogg.) – gli alberi (sogg.) – degli alberi – delle schiere – ai fanti – al fante – o fante! – gli uomini (ogg.) – dell’uomo – degli uomini; con i precettori – la fatica del cacciatore – a causa della distruzione di Cartagine – verso la spiaggia – nella regione – durante il governo - delle orazioni dei consoli – ai discorsi del padre – dal soffitto – sul soffitto – con la virtù del principe – per mezzo della virtù – durante l’inverno – per tutto l’inverno - nel tempo della primavera - in pace - insieme al console – a causa della moglie – in compagnia della moglie – le legioni (sogg.) dei fanti. Esercizio 5 Traduci e declina le seguenti coppie aggettivo- sostantivo: strenuus miles - inconsiderata temeritas - antiquus mos - fida uxor – severus senex - obscurum lumen – reliquum tempus – immodica voluptas – acer splendor – temerarius iuvenis. 108 Esercizio 6 Concorda l’aggettivo con il sostantivo, quindi traduci: 1) (unus, a, um) …………… regis 2) (magnus, a, um) …………… voluptatibus 3) (piger, pigra, pigrum) …………… milites 4) (unus, a, um) …………… patrem 5) (strenuus, a, um) …………… peditum 6) (antiquus, a, um) …………… moribus 7) (asper, aspera, asperum) …………… oratio 8) (ligneus, a, um) …………… lacunar 9) (vester, vestra, vestrum) …………… virtutibus 10) (uter, utra, utrum) …………… consul? …………………………. …………………………. …………………………. …………………………. …………………………. …………………………. …………………………. …………………………. …………………………. …………………………. Esercizio 7 Traduci: 1) Cicero consul Catilinam, coniurationis principem, palam accusabat. 2) Propter siccitatem multae fici arbores arescent. 3) Fulmen arborem deflagrabat et ob magnum timorem homines cum mulieribus fugiebant. 4) Graecorum calliditas nota Troianis est, tamen fraude Graeci Troiam capiunt. 5) Agamemnonem, Graecorum ducem, uxor Clytaemnestra cum Aegystho interficit. 6) Leo spinam in pede habebat et propter dolorem magnum clamorem edebat. 7) Consul milites conscribebat propter bellum contra Gallos. 8) Multa facinora et scelera milites in pagorum incolas committebant . 9) Venatores in silvis feras agitabunt. 10) Libenter Catulli carmina legimus, magister. 11) Propter uxoris valetudinem vir sollicitus erat. 12) Militum virtutem dux magna voce laudat. 13) Clara luce sol terras illustrat. 14) Orationem et rationem homines habent. 15) Iucundam voluptatem antiquorum scriptorum lectio discipulis praebebit. 16) Dux magnas equitum turmas habebat. 17) Saepe Graeci servi propter eruditionem Romanorum praeceptores erant. 18) Vercingetorigem, Gallorum ducem, Caesar aspera pugna profligabat. 19) Vergilius in carminibus pastorum et agricolarum vitam laudat. 20) Pastorum vita laeta sed laborum plena est. Esercizio 8 Traduci: 1) Dux victor magnum obsidum numerum accipit. 2) Longa obsidione Veios Romanorum dux tandem capit. 3) Catullus tandem longa navigatione advenit ad miseras fratris inferias. 4) Patrum nostrorum memoria mulieres olim deliciarum oblectamenta despiciebant. 5) Accipiter cum magno clangore in caelo volitat et pecus fugabit. 6) Vates et oracula saepe Romani consulebant. 7) Saepe ambigua oracula vates fundebant, tamen ex haruspicum responso antiqui agebant. 8) Morum probitatem, aequitatem, vitae integritatem antiqui viri colebant. 9) Segetes iam ad maturitatem in agris perveniunt, tamen, propter belli vastationem, agricolae agros desertos relinquent et frumentum non metent. 10) Ferocitatem iuvenum senes non habent, sed prudentiam atque decorum. 11) Temeritatem militum aspera oratione dux reprehendit. 12) Maritimas civitates piratarum incursiones vastabant. 13) Barbarorum copiae in vicos et pagos crebras incursiones faciebant. 14) Senatores Ti. Neronis iram timebant et cum filiis uxoribusque ex oppido fugiebant. 15) Milites tela coniciunt et ad pugnam Gallos magna cum contumelia evocant. 16) Romanorum civium iura et leges praetor urbanus non observabat. 17) Propter consulum victoriam magnum Romanae civitatis gaudium erat. 18) Hannibalis apud Cannas victoriā Romanorum civitas in magno Poenorum timore erat. 19) Saepe voluptates non solum corporibus sed etiam animis noxiae sunt. 20) Romulus primus Romanorum rex est, antiqui scriptores narrant. 109 Esercizio 9 Traduci: 1) Cesare sottomette la Gallia e rientra vincitore in Italia. 2) La fama di Cesare, illustre condottiero romano, raggiungeva persino l’Egitto. 3) La clemenza di Cesare è nota a tutti: spesso, leggiamo negli scrittori latini, liberava gli ostaggi senza il pagamento del riscatto. 4) Presso i Romani i consoli avevano molti diritti, ma anche molti doveri. 5) Seneca, precettore di Nerone, dedicò all’imperatore romano l’opera De clementia. 6) Seneca in un famoso scritto descrive gli schiamazzi degli uomini e delle donne alle terme. 7) Il discorso dell’oratore colpirà profondamente gli animi dei senatori nella curia. 8) Le leggi, anche se severe, sono sempre leggi. 9) Enea in compagnia della Sibilla cumana scende nell’Ade dove (= ubi) rivede il padre. 10) Didone, moglie di Sicheo, cede alle lusinghe di Enea su consiglio della sorella Anna. 11) Grande era il tormento di Orfeo per la morte della moglie Euridice. 12) Parmenione era un fidato generale di Alessandro Magno. 13) Il Nilo irriga molte regioni dell’Egitto e grazie alle acque del fiume i campi produrranno abbondanza di spighe. 14) Non sempre i figli ammirano e imitano le virtù dei padri.15) Molte erano, un tempo, le virtù delle donne di Roma. 16) I soldati nella battaglia si (= se) consacrano interamente alla salvezza di Roma. 17) I Galli lanciavano con violenza le fiaccole sui tetti della città. 18) L’imperatore Nerone durante l’incendio della città cantava nel cortile della reggia. 18) Cleopatra otteneva il regno in Egitto con il favore di Cesare. 19) Durante la pubertà i giovani spesso sono impetuosi . 20) Non una pace, ma un patto di schiavitù facevano i Galli con i Romani vincitori. L’ indicativo perfetto e l’infinito perfetto delle quattro coniugazioni (forma attiva) e del verbo sum . Il perfetto indicativo delle quattro coniugazioni (forma attiva) e del verbo sum si forma aggiungendo le medesime desinenze (-i, -isti, -it, -ĭmus, -īstis, ērunt) al tema del perfetto, ricavabile direttamente dal paradigma: è sufficiente infatti, come hai già studiato, togliere la desinenza –i dalla prima persona singolare (che, inserita nel paradigma, trovi sul vocabolario). Indicativo perfetto I coniugazione amav-i II coniugazione io ho amato/amai/ebbi amato monŭ-i io ho ammonito/ammonii/ebbi ammonito amav-īsti amav-it amav-ĭmus amav-īstis amav-ērunt monu-īsti monŭ-it monu-ĭmus monu-īstis monu-ērunt III coniugazione IV coniugazione 110 leg-i io ho letto/lessi/ebbi letto audiv-i io ho udito/udii/ebbi udito audiv-īsti audiv-it audiv-ĭmus audiv-īstis audiv-ērunt leg-īsti leg-it leg-ĭmus leg-īstis leg-ērunt Indicativo perfetto del verbo sum io sono stato/fui/fui stato fu-i fu-isti fu-it fu-ĭmus fu-īstis fu-ērunt Come risulta dal prospetto, il perfetto latino corrisponde a tre tempi della lingua italiana: passato prossimo, passato remoto e trapassato remoto. Nella traduzione si sceglierà di volta in volta il tempo più adatto al contesto, tenendo presente che nella lingua italiana il trapassato remoto è caduto ormai in disuso. La formazione dell’infinito perfetto è semplicissima, nel caso sia delle quattro coniugazioni che del verbo sum: è sufficiente aggiungere –isse al tema del perfetto. Infinito perfetto delle quattro coniugazioni I coniugazione amav-isse = avere amato II coniugazione monu-isse = avere ammonito III coniugazione leg-isse = avere letto IV coniugazione audiv-isse = avere ascoltato Infinito perfetto del verbo sum fu-isse = essere stato. : ________________________________________________________________________________ 111 Impariamo ad usare il vocabolario (5). Un problema che si può porre allo studente, ancora inesperto nell’uso del vocabolario, è quello di risalire al presente di quei verbi coniugati al perfetto, o a un tempo da esso derivato, nei quali il tema del perfetto sia completamente diverso da quello del presente. Tale operazione è necessaria per trovare il significato dei verbi, dal momento che, come ormai già sappiamo, sul vocabolario dobbiamo cercare la prima persona del presente indicativo, cui segue il resto del paradigma. Ma come risalire al presente di monuērunt, o di pepulit, tanto per fare qualche esempio? Bisogna risalire alla prima persona del perfetto indicativo e poi cercarla sul vocabolario: qui c’è l’indicazione del verbo che dobbiamo cercare. Dunque: • monuērunt (III persona plurale del perfetto indicativo): eliminando la desinenza –ērunt e aggiungendo la desinenza della prima persona singolare –i ottengo monui; il vocabolario, alla voce monui, indica: monui, perf. [moneo]; non mi resta che cercare moneo, ed avrò il paradigma completo e i vari significati. • pepulit (III persona singolare del perfetto indicativo): eliminando la desinenza –it e aggiungendo la desinenza della prima persona singolare –i ottengo pepuli; il vocabolario, alla voce pepuli, indica: pepuli, perf. [pello]; anche in questo caso non mi resta che cercare pello, ed avrò il paradigma completo e i vari significati. Esercizio 10 Traduci: Erraverunt – erravisse - erravit – publicavit – publicavi – vixisse - vixit – vidisti – monuisti – pepulerunt – sustuli – sustulimus – fuisse - fuderunt – fudit – fudisti – scripsimus – scripsistis – scripsi – fuistis – fui - fuimus - amavisti – amavit – laudavimus – laudavistis - innexuistis – innexuit - scripsisse. Sono stato – fui – fu – fummo – avere detto - furono stati – è stato - vissi – sono vissuto – ho condotto – avere condotto - conduceste – ebbi letto – legesti – leggemmo – ebbero letto – vissero – ebbero lodato – lodaste – lodò – ha lodato – ebbe lodato – hai corrotto – avere corrotto – corrompemmo – ebbero scritto – scrivesti – scrisse. Esercizio 11 Analizza e traduci: Monebo superavisti eramus levavit faciebam obtemperabas parcet agĕre monuisti ind. fut. sempl. I sing. 2° coniug. ……………………………………… ……………………………………… ……………………………………… ……………………………………… ……………………………………… ……………………………………… ……………………………………… ……………………………………… io ammonirò ……………….. ………………. ………………. ………………. ………………. ………………. ………………. ………………. 112 constituisse vertebatis iubebit veniemus mutavisse metuam discesserunt possidetis perdidisti offendĕre exardesco ……………………………………… ……………………………………… ……………………………………… ……………………………………… ……………………………………… ……………………………………… ……………………………………… ……………………………………… ……………………………………… ……………………………………… ……………………………………… ………………. ………………. ………………. ………………. ………………. ………………. ………………. ………………. ………………. ………………. ………………. ind. pass. rem. I plurale …………………………………. ………………………………….. ………………………………….. …………………………………. …………………………………. ………………………………….. …………………………………. ………………………………….. …………………………………. ………………………………… ………………………………… …………………………………. …………………………………. ………………………………… …………………………………. …………………………………. venimus …………… …………… …………… ……………. ……………. ……………. …………… ……………. ……………. ……………. ……………. ……………. …………….. …………….. …………….. …………… Esercizio 12 Analizza e traduci: noi venimmo io fui tu sei stato essi venivano egli pregava noi pregheremo essi verranno egli dirà io ubbidivo noi leggeremo essi vissero tu sei stato voi entraste tu vedrai noi avevamo tu combattevi egli visse Esercizio 13 Traduci : Relinquit – relinquam – relinquunt – monuerunt – monuisti – monebunt – monebant – est – erit – eramus – fuistis – accipit – accipiebamus – acceperunt – accepit – viximus – vivet – vivunt reddebat – estis - liberabamus – adiunxit – murmuravit – murmurabit – pugnavistis – pugnabimus . Io sono – tu sarai – voi siete stati – io ho combattuto – tu combatterai – essi combatterono – voi combattete – tu ammonirai – egli ammoniva – ammonire - io ammonisco - noi inviammo – tu inviavi – io invio – voi invierete - venire - noi respingevamo – io venni – tu eri venuto. Elementi di analisi logica (14): Il complemento di colpa Il complemento di colpa (risponde alle domande: di quale colpa? per quale colpa?) è reso in genitivo, in dipendenza da verbi quali accusare = accusare, convincere = dimostrare colpevole, damnare = condannare, e simili; più raramente, soprattutto in alcune espressioni tipiche del 113 linguaggio giuridico, lo troviamo espresso con de + ablativo: • • Iudex reum proditionis damnavit. = Il giudice condannò il colpevole per tradimento. Iudices de repetundis virum accusaverunt. = I giudici accusarono l’uomo di concussione. Elementi di analisi logica (15): Il complemento di pena Il complemento di pena (risponde alle domande: a quale pena? con quale pena?), che incontriamo dopo verbi quali damnare = condannare, multare = multare, e simili, si trova espresso in due modi: 1) in ablativo, per indicare una pena precisa: • Iudex pecuniā eum multavit. = Il giudice lo condannò a una pena pecuniaria. 2) in genitivo, per indicare una pena indeterminata: • Iudices eos multaverunt dupli. = I giudici li punirono con una multa del doppio. Esercizio 14 Traduci: 1) Catilina nefarias pactiones cum multis scelestis hominibus fecit. 2) Hannibal, Poenorum dux, in Italiam venit atque multa oppida diripuit. 3) Tarquinium Superbum, ultimum Romanorum regum, Lucius Brutus expulit atque Romae libertatem dedit. 4) Fabius Maximus Cunctator Hannibalis copias in Italia prudentia fatigavit. 5) Troiam post longam obsidionem tandem Graeci dolo ceperunt. 6) Propter Helenam, Menelai uxorem, bellum asperum et longum inter Troianos Achivosque exarsit. 7) Historiae narratio perspicua erit si historici temporum ordinem servabunt. 8) Numa Pompilius, historia narrat, rex pius fuit et sacerdotum collegia instituit. 9) Cumanae vatis carmina antiqui timebant et multa cum veneratione observabant. 10) Marcus Porcius Cato censor severus fuit atque, laudator temporis acti, Romanorum mores dissolutos saepe vituperavit. 11) Plebs, propter dissensiones cum patriciis, secessionem in Aventino fecit atque Menenius Agrippa consul, noto apologo, cum patriciis plebeios homines reconciliavit. 12) Cerberus, canis tergeminus, custos Averni erat. 13) Nimius amor gloriae famaeque homines saepe movet. 14) Ob sceleris gravitatem capite iudices reos damnabunt. 15) Paupertatem atque senectutem homines aegre tolerant: multum sapientia iuvat. 16) Nero saevus imperator fuit, et post Romae incendium magna cum crudelitate in Romanos saeviit. 17) Viam Sacram columnarum ordinibus imperator refecit atque ornavit. 18) Tiberius, Romanorum princeps, multas expeditiones in Germaniam suscepit atque Pannoniam sub populi Romani imperio redegit. 19) Ulixes calliditate et virtute in Troiae obsidione eminuit. 20) Apud antiquos Parnasi cacuminum alterum Apollini, alterum Musis sacrum erat. Esercizio 15 Scegli la forma adatta al contesto tra quelle proposte, quindi traduci: 1) Romulus et Romani homines uxor / uxores / uxori non habebant, itaque nationum vicinarum virgines / virgo / virginis rapuerunt. 2) Phaedrus scriptorem / scriptore / scriptor Aesopi imitator fuit et sub Tiberio vixit. 3) Crimine / crimen / crimina adulterii iudices hominem damnaverunt. 114 4) Sub Tito continuus et magnus tremorem / tremores / tremor terram perturbavit et, postea, horrenda Vesuvii conflagratio / conflagrationis / conflagrationem fuit. 5) Servum iudices furtum / furti / furtorum damnaverunt. 6) Vesuvii conflagratio multos homines absumpsit et orae maritimae civitas / civitatem / civitates ad solum diruit. 7) Pastores cum pecus / pecore / pecora per artas vias procedebant. 8) Frustra Caesar orationem pro coniuratis habuit, nam senatores capitis / capite / caput coniuratos damnaverunt. 9) Consul militem morte multavit propter proditio / proditionem / proditionis. 10) Homines, sepulchra et extremas reliquias oblivione / oblivio / oblivionis tempus obruit. Esercizio 16 Traduci: 1) Consul militibus suis praemia pugnae distribuit. 2) Gravitas atque prudentia senum iuvenum ferocitatem atque vehementiam saepe placant. 3) Extrema matris verba fratrum animos confirmaverunt. 4) Mea uxor, cur fratris consilia despicis? 5) Marcus uxorem ducit Liviam. 6) Marco Livia nubit atque puellae pater et mater magnificum convivium parant. 7) Gladiatores in circo Romanis delectationem praebebant sed plurimo sanguine. 8) Simulatione insaniae homines militiam interdum subterfugiunt. 9) Frugalitas autem paupertas voluntaria est: ita Seneca philosophus scribit. 10) Ob timiditatem et verecundiam saepe puellae animi affectiones dissimulant. 11) Animi aegritudinem senes dissimulabant. 12) Multas agrorum vastationes atque oppidorum expugnationes barbarorum copiae fecerunt. 13) Viri boni atque honesti divina et humana iura amant. 14) Legationis princeps barbaro regi Romanorum iussa renuntiavit. 15) Philosophus non corporis, sed animi voluptatem requirit. 16) Paris pomum ex auro Veneri, amoris deae, adsignavit, atque dea Priami filio Helenae amorem donavit. 17) Non frenos ac stratum, si equum emis, inspicere debes, sed corporis vigorem. 18) Hiems summa erat, et in castris militum corpora et animos vinum, epulae, somnus et otium enervabant. 19) Romanorum imperium a Romulo, Vestalis virginis et Martis filio, exordium habuit. 20) Romulus ex nomine suo novam civitatem Romam vocavit. 21) Magnum fuit patris gaudium cum (= quando) vidit filium integrum ex pugna. 22) Putavi Marcum hominem probum; nunc video eius (= di lui) improbitatem et turpitudinem. Romanorum mores (2): Il matrimonio. La fanciulla romana si sposava quando era ancora bambina, anche prima dei dodici anni, tanto che furono necessarie alcune leggi che vietavano di consumare il matrimonio prima che la sposa avesse raggiunto un’età stabilita. Le forme più diffuse di matrimonio erano due: 1) il matrimonio con la conventio in manum; 2) il matrimonio sine manu. Manus è propriamente il potere maritale: nel primo caso la sposa perdeva i diritti di successione legati alla famiglia di origine e acquisiva quelli della nuova famiglia; era inoltre soggetta alla patria potestas del marito, non più del padre. Nel secondo caso invece la donna continuava ad essere soggetta alla potestas del padre e manteneva i diritti di successione della famiglia di origine, senza acquisirne altri. Anche allora la sposa, nel giorno delle nozze, curava l’abbigliamento e la pettinatura. Una particolare acconciatura, detta dei sex crines, era infatti riservata alla sposa in quel giorno speciale: 115 con l’aiuto della punta di una lancia (hasta caelibaris), intrisa addirittura del sangue di un gladiatore, si divideva la chioma in sei ciocche, quindi si realizzavano sei trecce che venivano raccolte in uno chignon; tale procedura era ritenuta di buon auspicio per la vita coniugale. Sullo chignon poggiava il velo (nubilum), presumibilmente di color arancione; da ciò derivò il verbo nubere (= andare sposa), utilizzato per il sesso femminile. La tunica era bianca (tunica recta) ed era trattenuta alla vita da un doppio nodo. Al termine della cerimonia nuziale, durante la quale avveniva la dextrarum iunctio (gli sposi si davano la mano destra in segno di amore e fedeltà), dopo un banchetto offerto dal padre della sposa (cena nuptialis), lo sposo, ripetendo un antico rito che ricordava il leggendario ratto delle Sabine dell’età di Romolo, fingeva di rapire la moglie, che a sua volta opponeva una finta resistenza; quindi la sposa era accompagnata nella sua nuova casa (da quest’usanza la perifrasi uxorem ducere, espressione che, usata per l’uomo, significa “prendere qualcuna in moglie”). In questo percorso la donna era accompagnata da tre fanciulli patrimi e matrimi, cioè con entrambi i genitori in vita; uno di loro procedeva portando una fiaccola con la fiamma tratta dal focolare della casa della sposa. Facevano parte del corteo amici e parenti, ma anche suonatori di flauto; si accendevano inoltre delle torce, dalla luce delle quali si traevano presagi sul futuro della coppia. Sulla porta della casa che avrebbe accolto i due sposi, la donna veniva presa in braccio da due amici del marito che, trasportandola oltre la soglia, scongiuravano il pericolo che la sposa inciampasse contro la pietra, evento ritenuto di cattivo augurio. Entrata nella nuova casa, al marito che le chiedeva il nome lei rispondeva: “Ubi tu Gaius ego Gaia”. Un ultimo banchetto nel giorno successivo alla cerimonia concludeva i festeggiamenti. 116 Nomi appartenenti al secondo gruppo ( gen. pl. –ium) SOSTANTIVI MASCHILI adulescens, adulescentis = giovane amnis, amnis = fiume civis, civis = cittadino dens, dentis = dente elephans, elephantis = elefante hostis, hostis = nemico mons, montis = monte mus, muris = topo piscis, piscis = pesce pons, pontis = ponte testis, testis = testimone uter, utris = otre SOSTANTIVI FEMMINILI ars, artis = arte auris, auris = orecchio avis, avis = uccello caedes o caedis, caedis = strage, uccisione clades, cladis = rovina, sconfitta fames, famis = fame faux, faucis = fauci fons, fontis = fonte fraus, fraudis = frode lis, litis = lite mens, mentis = mente mors, mortis = morte navis, navis = nave nex, necis = morte, strage cor, cordis = cuore, sentimento lac, lactis = latte nix, nivis = neve nox, noctis = notte nubes, nubis = nuvola ovis, ovis = pecora pars, partis = parte plebs, plebis = plebe rupes, rupis = rupe sudis, sudis = palo tigris, tigris = tigre urbs, urbis = città vallis o valles, vallis = valle vitis, vitis = vite vulpes, vulpis = volpe SOSTANTIVI NEUTRI os, ossis = osso VERBI adhibeo, es, adhibui, adhibĭtum, ēre = adoperare, pasco, is, pavi, pastum, ĕre = pascolare, ricorrere a condurre al pascolo aperio, is, aperui, apertum, īre = aprire pareo, es, parui, parĭtum, ēre = obbedire decĭdo, is, decĭdi, ĕre = morire, cadere giù perpetro, as, avi, atum, are = concludere, decīdo, is, decīdi, decīsum, ĕre = tagliare, decidere perpetrare dilanio, as, avi, atum, are = dilaniare, sbranare sedeo, es, sedi, sessum, ēre = stare, figo, is, fixi, fictum, ĕre = conficcare rimanere, scendere, posarsi frango, is, fregi, fractum, ĕre = rompere, sminuzzare subigo, is, subegi, subactum, ĕre = haurio, is, hausi, haustum, īre = attingere costringere, sottomettere obruo, is, obrŭi, obrŭtum, ĕre = sommergere, traicio, is, traieci, traiectum, ĕre = coprire, cancellare trasportare, far passare Esercizio 17 Traduci: 117 1) Magna hostium caedes fuit, atque magna item nostrorum direptio. 2) Post apud Trasumenum cladem magnus Poenorum timor Italiam invasit. 3) In montium altis cacuminibus nives perpetuae sunt. 4) Ad amnem perveniam atque aquam hauriam. 5) Ovium grex per valles in dispersa fuga propter tempestatis et fulminum timorem est. 6) Nullam sedem Troiani, post oppidi eversionem, habebant. 7) Antiquitus homines agri culturam non exercebant, sed venationibus, avibus et piscibus se (= si) sustentabant. 8) Apud Rhodanum, Galliae flumen, cum P. Cornelio Scipione consule Hannibal, Poenorum dux, conflixit et magnam cladem Romani acceperunt. 9) Prima luce caligo vallem invadebat atque in magno insidiarum timore milites erant. 10) Vulpis astutiam sed etiam leonis vigorem dux habebat. 11) Fames cum pestilentia cives necabat atque hominum umbrae per urbis vias vagabant. 12) Perfugae mors ante militum oculos admonitio atque timoris causa fuit. 13) Polyphemus cyclops greges in montibus pascebat, cum (= quando) Ulixes cum comitibus ad Polyphemi antrum perveniebat. 14) Polyphemus ebrius in antro iacebat, itaque Ulixes et comites magnam sudem in Cyclopis oculum fixerunt. 15) Aeolus Ulixi utrem ventorum plenum donavit. 16) Ulixis comites propter auri cupiditatem utrem aperuerunt sed venti, ex utre egressi (= usciti), violentum turbinem excitaverunt. 17) Verbis Laocoontis, Neptuni sacerdotis, Troiani aures non praebuerunt. 18) Toto corde Catullus Lesbiam suam amabat atque puellae pulchritudinem in carminibus celebrabat. 19) Ad sacram fontem veniam, aquam hauriam atque deis et deabus pecora sacrificabo. 20) Noctis tenebrae iam oculos impediunt. Esercizio 18 Traduci: 1) In iugis montium densae nebulae semper sedent. 2) Alpes Hannibal traiecit atque in Italiam venit cum militum atque equitum copiis. 3) Post longam obsidionem tandem Achivi urbem dolo ceperunt. 4) Magnas caedes civium hostes perpetraverunt atque urbes et oppida deleverunt. 5) Magna agricolarum pars lacte atque caseo vivit. 6) Oves atque capellas in vallibus lupi sub noctem dilaniaverunt. 7) Sub montium radicibus multi rivi atque limpidi fontes sunt. 8) Ulixes, Ithacae insulae rex, fraudes multas excogitavit: nam Ulixis consilio Achivi bellum Toianum composuerunt. 9) Laocoontis consilia Troiae cives non audiverunt atque in urbem equum ligneum duxerunt. 10) Mures in horrea intrant atque dentibus triticorum saccos frangunt. 11)Pontem Sublicium Ancus Marcius, quartus Romanorum rex, aedificavit. 12) Interdum adulescentes non parentum, sed amicorum consiliis parent. 13) Mens sana in corpore sano. 14) Ius vitae necisque pater familias in liberos atque uxorem antiquis temporibus habebat. 15) Musicae ars grata Graecis puellis erat. 16) Piscium magnam copiam in amne invenietis. 17) Adversus hostes Romani milites cum temeritate pugnaverunt. 18) Per paludem nostri milites magno labore procedebant; hostes autem, locorum periti, magna cum celeritate. 19) Dux milites habebat testes virtutis et fortitudinis. 20) Aures oratoris verbis cives praebebant in foro. Esercizio 19 Traduci: 1) Le parole dei testimoni scagioneranno l’imputato. 2) I nemici hanno vinto grazie non al coraggio, ma alla perfidia. 3) I pastori conducevano il gregge sulla cima del monte. 4) Una volpe è entrata nel pollaio del nonno e ha ucciso molte galline. 5) Nelle valli regnavano il silenzio e le tenebre e la luce della luna penetrava a stento attraverso i fitti rami della selva. 6) Dalla cima del monte sgorga una sorgente e scende attraverso le rocce. 7) Il candore delle nevi abbagliava gli occhi dei soldati. 8) Talvolta le ricchezze sono causa di liti tra amici e anche tra fratelli. 9) Per tutta la notte la madre ha vegliato accanto al letto del figlio malato. 10) I soldati hanno tagliato il ponte sul fiume. 11) Ho un dente cariato: chiamerò il dottore. 12) Il timore della morte rendeva temerari e coraggiosi i soldati. 13) Il comandante trasse le coorti fuori dell’accampamento. 14) Mi allontanerò dalla città, causa dei miei mali, e abiterò nella villa di campagna per tutto il mese. 15) L’avidità è fonte di scelleratezze e 118 di inganni. 16) I costumi delle donne romane nei tempi antichi erano irreprensibili. 17) Nell’età dell’oro gli alberi stillavano miele e i serpenti, senza veleno, non erano un pericolo. 18) Tarpea, fanciulla romana, consegnò la rocca del Campidoglio ai Sabini. 19) Annibale conduceva le truppe attraverso le strette gole dei monti. 20) Catilina, capo della congiura, radunò molti giovani scellerati e temerari. Elementi di analisi logica (16): Il complemento di denominazione Il complemento di denominazione (risponde alla domanda: di quale nome?) è espresso nello stesso caso del nome a cui si riferisce senza alcuna preposizione. Così, ad esempio, avremo insula Creta oppure oppidum Alesia, declinati nel medesimo caso in base alla funzione logica: Insulă Cretă clara est propter suas ruinas. = L’isola di Creta è famosa per le sue rovine. Romani milites oppidum Alesiam oppugnaverunt. = I soldati Romani assediarono la città di Alesia. Secondo alcuni studiosi, tuttavia, il sostantivo che si accompagna al nome proprio di una località geografica (come insula Creta o oppidum Alesiam negli esempi riportati) sarebbe apposizione del nome geografico, e il nome geografico non sarebbe complemento di denominazione. Comunque la si intenda, in latino nome proprio e nome comune si pongono nel medesimo caso, assolvendo entrambi alla medesima funzione logica. • • Attenzione! Con i complementi di luogo i nomi comuni come urbs, oppidum, insula, seguiti dal nome geografico, seguono le regole di tali complementi: • In insula Creta = nell’isola di Creta Elementi di analisi logica (17): Il complemento di argomento Il complemento di argomento (risponde alle domande: di quale argomento? su quale argomento?) è espresso con la preposizione de + ablativo: • De Platonis doctrina diu diximus. = Parlammo a lungo della filosofia di Platone. I titoli delle opere letterarie si esprimono indifferentemente con il nominativo o con de+ablativo: Bellum civile o De bello civili, per fare un esempio. Esercizio 20 Traduci: 1)Patronus sceleris testes adhibuit et innocentiam rei confirmavit. 2) Multae fuerunt clarae urbes Siciliae insulae. 3) Siciliae incolae contra Carthaginienses multas pugnas commiserunt magna cum virtute. 4) Caesar cum strenuis copiis Gallias subegit victorque in urbem Romam revertit. 5) Hannibal Romanos profligavit in pugna Cannensi plurimosque hostes necavit. 6) Augustus tandem pacem atque civium concordiam effecit. 7) Tigrium ferociam etiam elephantes timent. 8) Obscura nubes urbi imminebat. 9) Nili amnis originem ne Aegypti homines quidem antiquis temporibus cognoscebant. 10) Diu cum amicis de amicitia sermonem habui. 11) In vallibus agricolae vitem 119 colebant atque frumentum serebant. 12) Propter rupium atque vallium pulchritudinem multi advenae in nostram terram veniunt. 13) Multas naves onerarias Caesar habebat atque navibus multa cibaria vexit. 14) In scripto “De Catilinae coniuratione” historicus Sallustius mores atque virtutes temporis acti laudat. 15) Apud Salamina magnam cladem Persarum classis accepit. 16) De militum virtute multa dux in contione dicebat. 17) De pacis condicionibus legatos hostes ad Romanum ducem miserunt. 18) Filium agricola habuit, et filio nomen Fabium dedit. 19) Ulixis patria insula Ithaca fuit, et semper toto corde patriam suam Ulixes amavit. 20) Minos, insulae Cretae rex, Minotaurum in labyrintho inclusit et cum Minotauro Daedalum quoque, labyrinthi aedificatorem. Esercizio 21 Traduci: 1) La città di Roma è ricca di testimonianze dei tempi antichi. 2) Per desiderio della madre, la bambina ebbe il nome di Livia. 3) Davanti all’assemblea il tribuno tenne un discorso sul valore dei nemici in battaglia. 4) Ho discusso a lungo con il maestro sui diritti e sui doveri dei cittadini. 5) Alessandro Magno collegò l’isola di Faro, in Egitto, alla terraferma con una diga. 6) Il censore Appio Claudio Cieco avviò la costruzione della via Appia. 7) Sallustio è autore di un’opera sulla congiura di Catilina. 9) Dopo la sconfitta di Pompeo nella battaglia presso Farsalo Marco Porcio Catone fuggì in Africa. 10) Nei tempi antichi il rigore di Catone era proverbiale: criticava la corruzione delle donne romane e le mollezze di tutti i cittadini di Roma con grande vigore. 11) Cicerone, illustre oratore dei tempi antichi, nell’orazione Pro Caelio parla a lungo della corruzione di Clodia, sorella del tribuno Clodio, donna bella e colta. 12) Diviziaco, sacerdote degli Edui, sostenne Cesare e aiutò il condottiero romano nella guerra contro i Bellovaci. 13) Dal vulcano dell’Etna usciva una pioggia di lapilli e le greggi correvano spaventate attraverso le valli. 14) Eteocle, figlio di Edipo, coltivò l’odio verso il fratello Polinice anche dopo la morte.15) Enea, con il padre Anchise sulle spalle e il figlioletto Ascanio, dopo la distruzione di Troia si rifugiò sul monte Ida insieme ai Troiani dispersi. 16) Giugurta, re della Numidia, conquistò il favore di molti senatori romani con la corruzione. 17) Dall’accampamento giunse nella città un messaggero con la notizia della strage dei nemici. 18) L’imputato ha corrotto molti testimoni ma non ha ottenuto l’assoluzione. 19) Tra le folte nubi penetravano a stento i raggi del sole. 20) Udrai il mormorio del fiume e lo stormire del vento tra le piante. Esercizio 22 Declina il sostantivo posto tra parentesi nel numero e caso ritenuti da te opportuni, quindi traduci: 1) Socrates, clarus Atheniensis philosophus, fugam recusavit atque cicuta (mors, mortis)………….. oppetivit. 2) Multae (avis, avis)…………. in (arbor, arboris) …………………ramis nidificant, hirundines autem sub tegulis. 3) (Testis, testis)……………..verba iudicibus non persuaserunt, itaque virum exilio multaverunt. 4) Roma multas (gens, gentis)…………………..in suam (potestas, potestatis)…………………… redegit bellis magnis et asperis. 5) Urbis rumores dominus effugit atque in villa (quies, quietis)………………… exquirit. 6) Horatius poëta (carmen, carminis)……………suis (fons, fontis)……………….Bandusiam celebrat. 7) Romani (civis, civis)………. Martem, belli deum, honorabant et multa simulacra ex (marmor, marmoris)…………….. Marti deo dicabant. 8) Veneris filius in Italiam, post longam (peregrinatio, peregrinationis)…………………, tandem Troiae Penates duxit. 9) Dux (cohors, cohortis)………. praetoriam in castra ducit. 120 10)Samnitium copiae apud Forculas Caudinas legionis)……………….superaverunt atque sub iugum miserunt. Romanorum (legio, Esercizio 23 Scegli la forma adatta al contesto tra quelle proposte, quindi traduci: 1)Puellae floribus/flores/flos in vallibus carpent atque coronas floribus/florem/flos nectent. 2)Vulpes astute in gallinarium penetravit et magnam gallinarum clades/cladis/cladem fecit. 3)Vulpium/vulpes/vulpem pilum mutat, non mos/moris/mores. 4)Vulpes venator/venatoribus/venatores agitant atque occidunt. 5)Rapidi amnis/amnem/amnibus aquae agros invaserunt et culturas deleverunt. 6)Propter cibi penuriam civium/civem/cives fame decedunt. 7)Ad placidum amnem/amnis /amne pecora et armenta pastores ducebant. 8) Atheniensium virtutis/virtutes/virtute Persae Atticam atque Graeciam bello non ceperunt. Nomi appartenenti al terzo gruppo (nomi neutri in –e –al -ar) e particolarità della III declinazione SOSTANTIVI NEUTRI mare, maris = mare altare, altaris = altare monile, monilis = monile animal, animalis = animale, essere animato ovile, ovilis = ovile bidental, bidentalis = luogo sacro calcar, calcaris = sperone praesepe, praesepis = mangiatoia rete, retis = rete cervical, cervicālis = cuscino sedile, sedīlis = sedile, sedia cubile, cubilis = letto, giaciglio equile, equīlis = scuderia tribunal, tribunalis = palco, seggio lacunar, lacunāris = soffitto a cassettoni vectigal, vectigālis = dazio, tributo VERBI adhibeo, es, adhibŭi, adhibĭtum, ēre = adoperare, pendo, is, pependi, pensum, ĕre = pagare, servirsi di espiare conscendo, is, conscendi, conscensum, ĕre = salire, perspicio, is, perspexi, perspectum, ĕre = montare vedere attraverso, ispezionare consīdo, is, consēdi, consessum, ĕre = porsi a sedere praesto, as, praestĭti, praestātum o dilanio, as, avi, atum, are = sbranare praestĭtum, are = essere superiore, superare exsisto, is, exstĭti, ĕre = esistere recipio, is, recēpi, receptum, ĕre = ricevere, fallo, is, fefelli, falsum, ĕre = ingannare trarre in salvo incĭdo, is, incĭdi, ĕre = cadere in statuo, is, statui, statūtum, ĕre = collocare, maneo, es, mansi, mansum, ēre = rimanere fissare, decidere obdormio, is, īvi, ītum, īre = dormire venumdo o venundo, as, venundĕdi, venundătum, ăre = vendere Esercizio 24 Traduci: 121 1) Plurima animalia in silvis sunt, plurima in mari. 2) Piscatores retibus magnam copiam piscium capiunt. 3) In ovile pastor oves reducet. 4) Hostes inimicos semisomnos in cubilibus deprehendent. 5) Altaria fani Dianae antistes ornat summa cum cura. 6) In cervicali agricola, opera defessus, caput posuit atque subito obdormivit. 7) Britannia magna vectigalia quotannis populo Romano pendebat. 8) Catilina maria montesque promittebat atque ita multos atque fidos homines sibi (=a sé) conciliabat. 9) Dominae monilia ex auro ancillae cum invidia spectabant. 10) Servus equum calcaribus incendit atque mox domino laetos nuntios dat. 11) Ulixes, profugus ex urbe Troia, per terras et per maria diu erravit. 12) Dux tribunal conscendit atque verbis contumeliosis militum ignaviam reprehendit. 13) Lacunar ex auro regis sedem ornabat. 14) Propter onerosa vectigalia cives seditionem moverunt. 15) In sedilibus marmoreis circum altaria sacerdotes consederunt atque rite sacra fecerunt. 16) In Britannia, in Romae dicione, bonorum et agrorum possessores magna vectigalia quotannis populo Romano pendebant. 17) Monilia ex auro et gemmae matronae vestem ornabant. 18) In theatro pro praetoris tribunali actores procedebant magno spectatorum clamore. 19) Altaria et delubra floribus ornabimus et deorum imagines in templis statuemus. 20) Retibus multos pisces piscatores deprehendebant atque parvo pretio in foro venundabant. 21) Equum dominus conscendit et in equile adduxit. 22) Homines cetera animalia praestant ingenio atque ratione. 23) Animalium varia genera exsistunt, multa ignota hominibus. 24) Ad ovile lupus nocte venit atque oves dilaniat. 25) In bidentali pastor altaria ornavit et oves deis deabusque sacrificavit. Esercizio 25 Traduci: 1) Sarai un ottimo esempio per i posteri. 2) Mi (= mihi) hai promesso mari e monti, ma sei solo uno sciocco. 3) Durante la notte un branco di lupi ha assalito l’ovile e sbranato molte pecore. 4) Giugurta donava agli ambasciatori romani gemme e monili insieme a molte monete d’oro e d’argento. 5) Insieme ai figli e alle figlie la matrona celebrava un sacrificio davanti all’altare della dea. 6) Ho attraversato terre e mari e finalmente sono arrivato nell’isola, sorella mia! 7) Gli animali a causa della tempesta si sono rifugiati terrorizzati nelle tane. 8) Condurrò il cavallo dal campo alla scuderia. 9) Delle lampade pendevano dal soffitto e illuminavano tutta la stanza. 10) Il ministro del re imponeva tasse onerose e tormentava i cittadini. 11) Il cavaliere spronò il cavallo con gli speroni appuntiti e attraversò di corsa il campo sotto i dardi dei nemici. 12) Icaro fuggì dal labirinto ma precipitò in mare. 13) Dall’alto seggio l’oratore pronunciò una violenta requisitoria contro gli autori del delitto. 14) La folla ostile si radunava intorno al palco del pretore. 15) Per tutta la notte i pescatori gettarono le reti in mare, ma non catturarono pesci. 16) Il soffitto della sala era riccamente decorato con affreschi e dipinti di famosi pittori. 17) Bibracte è una famosa città della Gallia: qui vivono gli Edui. 18) Eurialo e Niso sono e saranno sempre un valido esempio di vera amicizia. 19) Gli animali si avvicinarono alla mangiatoia e mangiarono lentamente la biada. 20) Le fiamme assalivano gli ovili e le scuderie e gli animali spaventati correvano di qua e di là. Esercizio 26 Indica il nominativo (singolare o, nel caso dei pluralia tantum, plurale) dei seguenti sostantivi: Iovi –itinere –fores – carceres – carcere – opes – opis – vi – moenium – iocinore – suis – bubus – vires – optimatium – facultatum – vasa – viribus – femini – femori - partes – sues. Esercizio 27 Traduci le seguenti espressioni: Iovis templum – Iovi sacrificabo – aedium hortus – longo itinere – in iocinere – in Haeduorum finibus – corporis viribus – virorum vires – magnarum virium – suis caro - iuga imponere bubus – glandes subus dare – cicatrix in femine – iter faciunt. 122 Offrire a Giove – perdere le forze – con le forze degli uomini – al confine della Gallia – legare i buoi - della carne del maiale – durante il viaggio – le forze dei buoi – in molti vasi – delle forze del corpo – o Giove! Esercizio 28 Traduci: 1) In itinere multas atque claras urbes cum amicis visitavi. 2) Iter asperum et longum ab urbe Roma ad Neapolitanum faciebam. 3) Haruspex victimarum iecinora perspicit. 4) Subus atque bobus servus copiosum cibum dat. 5) Intra urbis moenia cives sese (= si) receperunt atque agros desertos reliquerunt. 6) Clientes in foribus patronum vane exspectant: nam patronus postico clientes fallit. 7) E carcere Christianos imperator deducit et ad bestias sub Romanorum civium oculis damnat. 8) Socrates fugae facultatem habuit sed in carcere sua sponte mansit. 9) Magnas facultates Crassus accumulavit et divitiis equitum negotia administravit. 10) Hannibal, Hamilcaris filius et Carthaginiensium dux, vi Saguntum, oppidum Romanis socium, expugnavit. 11) Miles in femine vulnus habuit. 12) Per Alpes, aspero itinere, Hannibal in Italiam cum militibus, equis atque elephantis venit. 13) Ventorum vi nautae in mare naves agunt. 14) Milites aegros et saucios a pugna dux revocavit et alios, viribus integros, ad pugnam misit. 15) Senum vires infirmae sunt, sed mentes validae. 16) Vim Lucretiae, Collatini uxori, Tarquinius, regis filius, adhibuit atque ob infamiae timorem matrona se (= si) interfecit. 17) Bobus agricolae iuga imposuerunt atque terram magno cum labore araverunt. 18) In iecoris morbum avus meus incidit. 19) E carceribus carpenta aurigae eduxerunt atque ante praetoris tribunal constiterunt. 20) Aedium postico patronus clam clientium turbam effugit. Esercizio 29 Traduci : 1) Le forze di Turno non erano adeguate allo scontro con Enea. 2) Il soldato riuscì vittorioso dallo scontro con la forza dell’ingegno e delle armi. 3) Le truppe acceleravano la marcia : il nemico era ormai alle porte della città e terrorizzava gli abitanti. 4) Quale dei due tragitti sarà conveniente ? 5) Ulisse giungerà nella sua patria con l’aiuto di Giove e degli dei. 6) Il soldato riportò una ferita al femore e si ritirò dalla battaglia. 7) Nel tempio di Giove c’era una grande quantità di vasi di Corinto. 8) Il fiume Rubicone scorre al confine della Gallia. 9) Nello scontro con i Romani i Bellovaci persero tutto il territorio. 10) Le truppe dei Romani passarono attraverso il territorio degli Elvezi. 11) Nella reggia c’erano enormi ricchezze. 12) Durante i Saturnali i patrizi cenano in compagnia degli schiavi. 13) Annibale condusse in Italia un numeroso esercito attraverso le Alpi. 14) Daremo le ghiande ai maiali, le erbe ai buoi, il grano alle galline. 15) Vasi d’argento ornavano gli atrii delle case dei patrizi. 16) Sono stanco per il lungo viaggio. 17) Giove, signore dell’Olimpo, ascolterà le preghiere dei giusti e dei pii. 18) Il soldato trafisse il fegato del nemico con la spada e uscì vittorioso dalla battaglia. 19) Gli antichi raccoglievano le lacrime votive in vasi d’argento vicino alle tombe. 20) Il misero agricoltore possiede solo un piccolo campo di pochi iugeri ma lo lavora con grande impegno. Esercizio 30 Componi dieci frasi utilizzando per ciascuna di esse i termini di seguito indicati: 1) Mus, muris – urbs, urbis – via, ae – civis, is – timor, timoris – video, es, vidi, visum, ēre. 2) Siccitas, siccitatis – flumen, fluminis – vallis, vallis – siccus, a, um – longus, a, um – sum, es, fui, esse. 123 3) Virgo, virginis – mulier, mulieris – monile, monilis – argentum, i – uterque, utraque, utrumque – dono, as, avi, atum, are. 4) Accipiter, accipitris – ovis, ovis – vallis, vallis – aquila, ae – minae, arum – terreo, es, terrui, territum, ēre. 5) Rete, retis – mare, maris – piscis, piscis – navis, navis – multus, a, um – capio, is, cepi, captum, ĕre. 6) Iter, itineris – miles, militis – mons, montis – difficultas, difficultatis – dux, ducis - summus, a, um – duco, is, duxi, ductum, ĕre. 7) Gallinarium, ii - gallina, ae – vulpis, is – calliditas, calliditatis – caedes, caedis – nox, noctis – penetro, as, avi, atum, are – perpetro, as, avi, atum, are. 8) Femur, femoris – vulnus, vulneris – pugna, ae – miles, militis – castra, orum – aeger, aegra, aegrum - venio, is, veni, ventum, ire Il piuccheperfetto indicativo delle quattro coniugazioni (forma attiva) e del verbo sum. Il piuccheperfetto indicativo delle quattro coniugazioni (forma attiva) e del verbo sum si forma aggiungendo le desinenze -ĕram, -ĕras, -ĕrat, -erāmus, -erātis, -ĕrant al tema del perfetto; per facilitare la memorizzazione, nota che le desinenze sono identiche all’imperfetto indicativo del verbo sum. Indicativo piuccheperfetto I coniugazione amav-ĕram II coniugazione io avevo amato monu-ĕram io avevo ammonito amav-ĕras amav-ĕrat amav-erāmus amav-erātis amav-ĕrant monu-ĕras monu-ĕrat monu-erāmus monu-erātis monu-ĕrant III coniugazione IV coniugazione leg-ĕram leg-ĕras leg-ĕrat leg-erāmus leg-erātis leg-ĕrant io avevo letto audiv-ĕram io avevo udito audiv-ĕras audiv-ĕrat audiv-erāmus audiv-erātis audiv-ĕrant 124 Indicativo piuccheperfetto del verbo sum fu-ĕram io ero stato fu-ĕras fu-ĕrat fu-erāmus fu-erātis fu-ĕrant Il piuccheperfetto indicativo corrisponde al trapassato prossimo italiano. Esercizio 31 Traduci: Fuerat – audiveramus – fecerant – feceramus – pronuntiaveratis – pepererant – negaveram – fecerant – feceramus – scripseratis – donaveram – fuerant – iudicaveramus – tradiderant – tradideram. Avevo detto – avevate letto – erano stati – avete condotto – eri stato – avevate promesso – aveva perdonato – avevamo letto – eravamo rimasti – eravate arrivati – erano venuti – avevi conosciuto. Esercizio 32 Analizza e traduci: audiveram cecinit canebamus domuerat docuit corripuerunt senties didiceramus fuistis erant donabis sensisse sentiebat accipiunt geram abdicare ornabamus oboediverant fuisse eritis ind. trap. pross. I sing. 4° coniug. ……………………………………. ……………………………………. ……………………………………. ……………………………………. ……………………………………. ……………………………………. ……………………………………. ……………………………………. ……………………………………. ……………………………………. ……………………………………. ……………………………………. ……………………………………. ……………………………………. ……………………………………. ……………………………………. ……………………………………. ……………………………………. ……………………………………. Io avevo ascoltato …………………….. …………………….. …………………….. …………………….. …………………….. …………………….. …………………….. …………………….. …………………….. …………………….. …………………….. …………………….. …………………….. …………………….. …………………….. …………………….. …………………….. …………………….. …………………….. 125 Esercizio 33 Analizza e traduci: ascoltai avevo letto leggerai insegno insegnai avevate detto sentivate sentii hai sentito eravamo sarete sei eravate stati riceveste avevate ricevuto diremo diranno avevano detto hai detto dicevano ind. pass. remoto I sing. ……………………………………. ……………………………………. ……………………………………. ……………………………………. ……………………………………. ……………………………………. ……………………………………. ……………………………………. ……………………………………. ……………………………………. ……………………………………. ……………………………………. ……………………………………. ……………………………………. ……………………………………. ……………………………………. ……………………………………. ……………………………………. ……………………………………. audivi …………………….. …………………….. …………………….. …………………….. …………………….. …………………….. …………………….. …………………….. …………………….. …………………….. …………………….. …………………….. …………………….. …………………….. …………………….. …………………….. …………………….. …………………….. …………………….. Esercizio 34 Traduci: Accurrebat – accurrunt – erravisti – erraveram – venerat – veniunt – venient – processerunt processerant – procedebant – erant – erat – fueramus – erit – placent – placueram – ornavit – ornabimus – ornabo – ornabam – ornaveramus – claudunt – claudebant – claudam – claudet – clauserant – clauserunt – refugiebant – refugiam – venerant – venerunt – veneram – veniebatis – venietis. Leggevo – avevi letto – ha letto – leggerete – abbandonerò – abbandonai – abbandonavo – avevo abbandonato – ho abbandonato – aevo ornato – ornerete – ornava – ornammo – ornerò – verrà – era venuto – erano venuti – vennero – venivamo – verrete – offriremo – avevate offerto – offriranno – offrivi – avevo offerto. Esercizio 35 Traduci: 1) Senectutis nullus est certus terminus. (Cic.) 2) Non virtute hostium, sed amicorum perfidia decidi. (Nep.) 3) Magna multitudo undique ex Gallia perditorum hominum latronumque convenerat (= si era radunata). (Caes.) 4) Phaedra, Minois filia Thesei uxor, Hippolytum privignum suum adamavit. (Hyg.) 5) Erechteus Pandionis filius habuit filias quattuor. (Hyg.) 6) Dum vires annique sinunt, tolerate (= sopportate) labores; iam veniet tacito curva senecta pede. (Ov.) 7) Milites e loco superiore (= dall’alto) facile hostium phalangem perfregerunt. (Caes.) 8) Homo sum: humani nihil (= niente) a me alienum puto. (Ter.) 9) Per populum Cumanae carmina vatis vulgantur (= si diffondono). (Liv.) 10) Voluptates hominum trepidae et variis terroribus inquietae sunt. (Sen.) 11) Non habemus servos hostes, sed facimus. (Sen.) 12) Propter frigora frumenta in agris matura non 126 erant. (Caes.) 13) Equus Alexandri regis et capite et nomine “Bucephalas” fuit. (Gell.). 14) Avaritia est fons fraudium scelerumque. (Cic.) 15) Amnium et imbrium aquae non mutant saporem maris. (Sen.) 16) Gallos ab Aquitanis Garumna flumen dividit. (Caes.) 17) Iustitia est domina et regina virtutum. (Caes.) 18) Plerumque in calamitate ex amicis inimici exsistunt. (Caes.) 19) Paucorum improbitas est multorum calamitas. (P. Syr.) 20) Vana est sine viribus ira. (Verg.) 21) Propter frigora non modo frumenta in agris matura non erant, sed ne pabuli quidem satis magna copia suppetebat. (Caes.) 22) Sophocles ad summam senectutem tragoedias fecit. (Cic.) 23) Nec nunc quidem vires desidero adulescentis, non plus quam (= non più di quanto) adulescens tauri aut elephanti desiderabam. (Cic.) Versione 1 La morte di Annibale Hannibal, egregius Poenorum dux, apud Prusiam, Bithyniae regem, extremum vitae egit. Hoc (=questo, nom. n.) refugium ignotum Romanis erat, sed Prusiae legati fortuito apud T. Quintium Flamininum cenaverunt atque Hannibalis refugium indicaverunt. Itaque patres conscripti legatos Romanos in Bityniam miserunt et, cum legatis, Flamininum. Legati ab rege Hannibalem, Romanis sed non Prusiae regi inimicum, petiverunt (costr. di peto: acc. della cosa che si chiede, a/ab + abl. della persona a cui si chiede) sed Prusia ius hospitii non violavit: Hannibalem non dedit nec refugium indicavit, sed ne obstitit quidem (ne…quidem = nemmeno) Romanorum investigationi. Romani Hannibalem castellum invenerunt, cum armatis circumdederunt et effugia castelli clauserunt. Sed Hannibal in Romanorum potestatem non venit: nam, memor pristinarum virtutum, venenum sumpsit atque ita e vita excessit. Versione 2 Polifemo Horribilis Cyclops, Neptuni filius, Polyphemus unum oculum habebat in media fronte. Vivebat in spelunca Aetnae, in Sicilia, procul a vicis ovesque pascebat. Clausit Ulixem cum sociis in spelunca, sed versutus Ithacus ex spelunca evasit callido consilio: palum acutum reddidit, in oculo cyclopis fixit et Polyphemum ebrium excaecavit. Ob magnam iniuriam originem habuit odium Neptuni in Ithacum: Ulixes enim in patriam revertit post multos annos, solus, sine sociis, quia perierunt (= poiché morirono) in errore per maria. Versione 3 I pastori e i lupi Pastores cum gregibus ovium in agris erant, secundum fluminis ripas. Inter greges laeti discurrebant teneri agni haedique, et saepe a matribus discedebant. Aestuosus aër erat, et pastores cum canibus sub tegminibus arborum recubabant, cum improviso ex silvis proximis lupi venerunt. Ferae obrepebant ad oves, maximeque ad agnos, sed canes non fefellerunt : enim mox canes in feras concurrerunt. Pastores cum clamoribus et baculis in lupos impetus fecerunt (= assalirono i lupi), atque ita ferae agnos haedosque non ceperunt et in silvas fugerunt. Versione 4 L’uomo e la natura Multa sunt beneficia naturae. Sunt enim opera naturae maiestas montium, pulchritudo vallium, magnitudo marium, tranquillitas nemorum, murmur fontium, impetus fluminum, cantus avium, odor florum, varietas animalium, mutatio temporum, calor aestatis, tepor veris, frigus hiemis. Sed multa 127 sunt etiam merita hominis. Sunt enim opera hominum constitutio societatis, institutio legum et tribunalium, aedificatio urbium, pontium, turrium, aedium, navium. Historia humanitatis commemorat nomina consulum, imperatorum, regum, conditorum urbium, mercatorum, navigatorum, scriptorum, oratorum, exploratorum, sacerdotum, qui (= i quali) bonam memoriam sui (= di sé) reliquerunt. Versione 5 Prometeo Prometeo, figlio del titano Giapeto, modellò i primi uomini con la creta. Benefattore dell’umanità, ingannò perfino Giove: infatti durante un grande sacrificio spartì la vittima, un bue, nascose la carne dell’animale e ricoprì le ossa di grasso bianco. Giove scelse il grasso bianco, ma successivamente scoprì l’inganno e considerò un crimine l’azione di Prometeo: provò un grande rancore contro Prometeo e l’umanità e non inviò più il fuoco sulla terra con i fulmini. Prometeo, allora, rubò il fuoco dalla fucina di Efesto e lo donò agli uomini. Giove, irato, incatenò Prometeo sul Caucaso e inviò sul monte un’aquila: l’aquila, per ordine di Giove, rodeva ininterrottamente il fegato dell’uomo in catene. Dopo molti anni Eracle trafisse l’aquila con una freccia e liberò Prometeo dalle catene. Versione 6 Teti Gli antichi raccontavano molte favole su Teti. Figlia di Nereo e di Doride, sposò Peleo, e dall’unione di un uomo con una dea nacque Achille. Durante la guerra di Troia Teti protesse il figlio da molti pericoli: nascose Achille nell’isola di Sciro, presso il re Licomede, ma invano. Ulisse e Diomede infatti scoprirono l’inganno e condussero Achille alla guerra. Allora la dea diede al figlio delle armi foggiate (usa fictus, a, um) nella fucina di Efesto, ma invano: l’eroe infatti trovò la morte sotto le mura di Troia. Dopo la morte di Achille la dea protesse anche Neottolemo, figlio di Achille e di Deidamia. 128 Capitolo 7 Gli aggettivi della seconda classe Impariamo ad usare il vocabolario (6). Aggettivi a tre uscite . Elementi di analisi del periodo (1): la proposizione subordinata temporale. Aggettivi a due uscite. Aggettivi ad un’uscita. Il participio presente delle quattro coniugazioni. Traduciamo insieme (2). Aggettivi indeclinabili e difettivi. Impariamo ad usare il vocabolario (7). Elementi di analisi logica (18): i complementi di abbondanza e di privazione. Elementi di analisi logica (19): il complemento di limitazione. I nomi dei mesi. 129 Impariamo a usare il vocabolario (6). Nel caso degli aggettivi della prima classe, come sai, il vocabolario ti indica nell’ordine i tre nominativi maschile, femminile e neutro. Un po’ diversamente stanno le cose per quanto riguarda gli aggettivi della seconda classe che possono avere tre nominativi distinti (rispettivamente per i tre generi maschile, femminile e neutro), due nominativi (il primo per il maschile e il femminile, il secondo per il neutro) o un solo nominativo (unico per tutti e tre i generi). A seconda dei casi, dunque, il vocabolario indica: • • • i tre nominativi singolari, nel caso di un aggettivo a tre uscite: acer, acris, acre; i due nominativi singolari, nel caso di un aggettivo a due uscite : fertilis, e; il nominativo e il genitivo singolare, nel caso di un aggettivo a un’uscita: velox, velōcis. Nel caso dell’aggettivo a un’uscita, dunque, trovi anche il genitivo singolare: l’aggettivo si presenta come un sostantivo della terza declinazione, seguito però dall’ abbreviazione agg. (aggettivo). Trattandosi di un aggettivo a una sola uscita, il genitivo è infatti indispensabile per ricavare il tema; negli altri casi lo puoi ricavare togliendo la desinenza –is al femminile singolare. Aggettivi a tre uscite Aggettivi a tre uscite acer, acris, acre = acre, acuto, energico, accanito alăcer, alăcris, alăcre = alacre, entusiasta campester (campestris), campestris, campestre = pianeggiante celĕber (celĕbris), celĕbris, celĕbre = frequentato, numeroso, celebre celer, celeris, celere = veloce equester, equestris, equestre = equestre, della cavalleria paluster (palustris), palustris, palustre = paludoso, palustre pedester, pedestris, pedestre = a piedi, di terra puter (putris), putris, putre = putrido, fatiscente salūber (salubris), salūbris, salūbre = salubre, salutare silvester (silvestris), silvestris, silvestre = dei boschi, silvestre terrester (terrestris), terrestris, terrestre = di terra, terrestre volŭcer, volŭcris, volŭcre = fornito di ali, alato, incostante Esercizio 1 Concorda con ciascun sostantivo l’aggettivo posto tra parentesi, quindi traduci e declina: (acer, acris, acre) …………… bellum (silvester, silvestris, silvestre) …………… homo (puter, putris, puter) …………… fanum (equester, equestris, equestre) …………… pugna (volucer, volucris, volucre) …………… animal (celer, celeris, celere) …………… ancilla 130 (alacer, alacris, alacre) …………… animus Esercizio 2 Declina per iscritto e traduci: palustre solum – silvester callis – silvestris Musa – terrestre iter – volucer nuntius – acer splendor – celebris insula – celer pes – putris gleba – celebris urbs. Esercizio 3 Concorda l’aggettivo con il sostantivo, quindi traduci: 1) (acer, acris, acre) …………… amorem 2) per (alacer, alacris, alacre) …………… ancillam 3) in (celeber, celebris, celebre) ……………montibus 4) (puter, putris, putre) …………… corpora 5) in (puter, putris, putre) …………… gleba 6) (volucer, volucris, volucre) …………… animalia 7) cum (alacer, alacris, alacre) …………… militibus 8) apud (silvester, silvestris, silvestre) …………… tumulum 9) (campester, campestris, campestre) …………… locis 10) contra (acer, acris, acre) …………… hostes …………………………………. …………………………………. …………………………………. …………………………………. …………………………………. …………………………………. …………………………………. …………………………………. …………………………………. …………………………………. Esercizio 4 Individua la funzione logica e traduci: 1) a causa dell’odio acuto 2) con una rapida decisione 3) sotto le canne di palude 4) con un percorso pianeggiante 5) agli animali alati 6) in una città frequentata 7) le battaglie campestri 8) da un luogo putrido 9) durante un combattimento di terra 10) delle battaglie equestri complemento traduzione …………………………………… …………………………………… …………………………………… …………………………………… …………………………………… …………………………………… …………………………………… …………………………………… …………………………………… …………………………………… Esercizio 5 Traduci: 1) Consul celerem atque inexspectatam victoriam in bello obtinuit. 2) Celere consilium, propter belli periculum, patres ceperant. 3) Silvestrem locum Galli bene cognoscebant atque Caesaris copiis facile sese (=si) subduxerunt. 4) Palustrium animalium varia genera sunt. 5) Equestribus proeliis Romanorum copiae facile hostes vincunt. 6) Crassus beneficiis ordinem equestrem devincebat. 7) Salubre plebi tribuni consilium erat. 8) Dominus salubri loco villa emit et ibi, cum uxore filiisque, ferias agit. 9) Alacres et laetae in pratis puellae flores collegerant. 10) Miles, alacer et fiduciae plenus, facile in hostium castra penetravit et magnam praedam obtinuit. 11) Putria mala ex arborum ramis cadunt. 12) Hannibal a patre acre odium contra Romanos hereditate acceperat. 13) Romani primo bello Punico, apud Mylas, navalem pugnam in terrestrem pontibus mutaverant. 14) Agricolae herbas salubres et venenatas facile discernunt. 15) In silvestris pini umbra viator 131 requiescit. 16) Celebre Vestae templum in oppido est, atque magna cum veneratione reverentiaque deam cives coluerunt, colunt semperque colent. 17) Silentio per silvestres deviosque calles vix milites ab hostibus fugiebant. 18) Saluber et purus aer avo meo, post longam valetudinem, necessarius est: urbem igitur relinquet et in villa requiescet. 19) Acres defensores ab oppidi moenibus hostes depulerant. 20) Erat acris et summa hiems atque nives abunde cadebant. Esercizio 6 Traduci: 1) Il generale conduceva le truppe attraverso sentieri pianeggianti ed aggirava alle spalle il nemico con facilità. 2) Tra l’accampamento dei Cartaginesi e l’accampamento dei Romani c’era un’altura boscosa. 3) Statue equestri ornavano le vie della città ed il foro. 4) La battaglia equestre fu favorevole ai Romani e non ai nemici. 5) Giove inviò Mercurio, alato messaggero degli dei, sulla terra. 6) Dall’alto monte sgorga una fonte di salubri acque e arriva nel bosco vicino alla città. 7) Nei carmi dei poeti leggiamo spesso la lode della vita di campagna e la condanna della vita di città. 8) Intorno ai villaggi c’erano luoghi paludosi e putridi, e la malaria era frequente causa di morte soprattutto tra i bambini. 9) Il freddo acuto e intempestivo ha gelato i fiori del giardino. 10) I messaggeri portavano a Domiziano notizie sulla salute del celebre comandante Agricola con cavalli veloci. 11) Molti alunni vivaci disturbavano la lettura del maestro con fatti e con parole. 12) Il fiume scorreva veloce dall’alto monte alla pianura e trascinava rami ingombranti e grosse pietre. 13) Cesare ispezionò i luoghi intorno all’accampamento per mezzo di esploratori veloci ed attenti. 14) C’è una grande varietà di piante terrestri e acquatiche nell’isola. 15) Il medico coglieva delle erbe salutari e con le erbe curava la ferita del soldato. Elementi di analisi del periodo (1): la proposizione subordinata temporale. La proposizione subordinata temporale indica quando si è verificato, si verifica o si verificherà quanto affermato nella proposizione reggente. In latino può essere introdotta da diverse congiunzioni temporali; in particolare ci possiamo trovare di fronte alle seguenti possibilità: postquam ( o post quam) + indicativo (o congiuntivo) = dopo che, da quando; priusquam ( o prius quam) + indicativo = prima che, prima di; ante … quam (o ante quam) + indicativo (o congiuntivo) = prima … che, prima … di; cum + indicativo = quando, allorchè; ubi + indicativo (o congiuntivo) = quando, come, non appena che; dum + presente indicativo = mentre. • • • • • Eo postquam Caesar pervenit, obsides poposcit (Caes.). = Cesare appena giunse là, chiese degli ostaggi. Nec prius fugere destiterunt, quam ad flumen Rhenum pervenerunt (Caes.) = Nè smisero di fuggire prima di essere giunti al fiume Reno. Saeculis multis ante gymnasia inventa sunt, quam in iis philosophi garrire coeperunt (Cic.). = I ginnasi furono creati molti secoli prima che i filosofi vi cominciassero a chiacchierare. Cum tempus necessitasque postulat, decertandum est (Cic.) = Quando il tempo e la necessità lo richiedono, bisogna combattere. Quem ubi vidi, vim lacrimarum profudi (Cic.) = E quando lo vidi versai abbondanza di lacrime. Riguardo all’ultima delle congiunzioni in elenco (dum), si deve osservare che essa regge sempre il 132 presente indicativo, anche quando nella reggente c’è un tempo storico; nella traduzione in italiano si deve dunque scegliere tra il presente e l’imperfetto indicativo in base al verbo della reggente, tenendo presente che dum (= mentre) indica azione contemporanea a quanto avviene nella proposizione reggente: • Dum haec militibus consul dicit, hostes proelium committunt / committebant. = Mentre il console dice / diceva queste cose ai soldati, il nemico attacca / attaccava battaglia. Esercizio 7 Traduci: 1) Hostes ad urbem perveniunt ante quam cives portas claudunt. 2) Multis annis ante quam pater familias decessit utrique filii iam de hereditate litem habebant. 3) Postquam in urbem dominus venit in villa incendium fruges vastavit. 4) Dux captivos non liberavit priusquam hostes ex finibus recesserunt. 5) Priusquam hostes urbem ceperunt omnes cives iam fugerant et in proximas silvas se (= si) abdiderant. 6) Postquam magnas divitias magno cum periculo per mare mercator congessit, a negotiis recessit et quieto animo cum uxore filiisque vixit. 7) Ubi filium mater inter cadavera agnovit, eiulavit et deflevit filii sortem. 8) Ubi de scelere cogitas iam scelus committis. 9) Ubi ad Romanorum castra legati venerunt, dux eos (= quelli, acc. pl. masch.) admisit et pacis condiciones audivit. 10) Vix mater epistulam perlegerat cum repente servus ab filio cum alia epistula venit. 11) Cum Romanorum dux apud Trasumenum contra Hannibalem dimicavit magnam cladem accepit. 12) Postquam Hannibal apud Cannas Romanorum copias vicit, magnus timor cives Romanos invasit. 13) Dum epistulam scribo, magnum clamorem audivi. 14) Dum puer in horto cum amicis ludit, mater familias cenam coquit. 15) Dum longam epistulam iterum lego, somnus obrepsit. Aggettivi a due uscite brevis, e = breve civilis, e = civile comis, e = affabile crudelis, e = crudele difficilis, e = difficile dulcis, e= dolce facilis, e = facile fertilis, e = fertile fidelis, e = fedele fortis, e = forte, coraggioso fragilis, e = fragile gravis, e = pesante, grave Aggettivi a due uscite habilis, e = idoneo hostilis, e = nemico, del nemico humilis, e = umile inanis, e = vuoto, inutile mollis, e = molle, delicato navalis, e= navale nobilis, e = nobile omnis, e = tutto rudis, e = rude, non lavorato salutaris, e = salutare suavis, e = soave terrestris, e = terrestre turpis, e = turpe Esercizio 8 Concorda con ciascun sostantivo l’aggettivo posto tra parentesi ,quindi traduci e declina: (brevis, e) …………… pugna (difficilis, e) …………… oratio (facilis, e) …………… verbum 133 (dulcis, e) …………… exuviae (nobilis, e) …………… Athenae (turpis, e) …………… homo (civilis, e) …………… ratio Esercizio 9 Declina per iscritto e traduci: suavis puella – turpe bellum – forte animal – omne aevum – rudis ager – rudis lana – civile ius – civilis ratio – nobilis Darius - dulcis filius Esercizio 10 Concorda l’aggettivo con il sostantivo, quindi traduci: 1) (brevis, e) …………… vitam 2) in (fertilis, e) …………… regione 3) ad (fertilis, e) ……………agros 4) (humilis, e) …………… verbis 5) (facilis, e) …………… itinere 6) (difficilis, e) …………… tempore 7) (dulcis, e) …………… nominum 8) (nobilis, e) …………… equos 9) in (difficilis, e) …………… loco 10) (crudelis, e) …………… amore …………………………………. …………………………………. …………………………………. …………………………………. …………………………………. …………………………………. …………………………………. …………………………………. …………………………………. …………………………………. Esercizio 11 Individua la funzione logica e traduci: 1) con un difficile discorso 2) attraverso campi fertili 3) a causa di un turpe delitto 4) con uomini inermi 5) alle umili tamerici 6) degli dei immortali 7) durante la guerra civile 8) i consigli salutari 9) alle ferite mortali 10) per la grave sconfitta complemento traduzione …………………………………… …………………………………… …………………………………… …………………………………… …………………………………… …………………………………… …………………………………… …………………………………… …………………………………… …………………………………… Esercizio 12 Traduci: 1)Multi nobiles viri Tarquinii Superbi dominationem aegre tolerabant. 2)Postquam Caesar Rubiconem flumen cum copiis superaverat, longum bellum civile exarsit. 3) Gravibus sarcinis asinos et equos coloni onerabunt, deinde iter incipient. 4)Breve discrimen est inter amicitiam atque amorem. 5) Come ingenium pater familias habebat et libenter ad colloquia cum amicis veniebat. 6) Gallia est omnis divisa in partes tres (= tre): sic notum Caesaris scriptum incipit. 7) Omni ratione cives obsidionem atque cibi penuriam tolerabant. 8) Apud Salamina, navali pugna, Persarum classem Themistocles Atheniensis vicit. 9) Servum fidelem et carum habeo, atque ei (=a lui) libertatem mox donabo.10) Mollis est oratio et se (=si) flectit ad varias sententias. 11) Terrestri 134 itinere Caesar suis militibus praesidia atque cibaria celeriter miserat. 12)Bellum crudele iniustumque exarsit propter paucorum aviditatem. 13) Corpus aegroti pueri, fragile et invalidum, cibis medicamentisque medicus sanabat. 14) Myricae humiles et fragiles plantae sunt. 15)Parentis verba salutaria filiis fuerant. 16) Libertatis nomen dulce omnibus auribus erat, sed iamdudum cum virtute libertatem Romani amiserant. 17) Nec dulcis nec suavis, sed insulsus caseus erat. 18) Ad Ianualem portam iam homo venit sed viator in hominem incidit atque inanibus verbis detinet. 19) Miles gladium habilem ad pugnam destringebat atque fortis et animosus hostem propulsabat. 20) Rudes agros circa oppidum agricolis consul adsignavit. Esercizio 13 Traduci: 1) La fioritura di cause di ogni genere favorì nella nostra città lo sviluppo dell’eloquenza. 2) Atene, inventrice di tutte le arti, ha condotto a perfezione in particolare lo studio dell’eloquenza. 3) I Romani, dopo che ebbero udito gli oratori greci e conosciuto le lettere greche, studiarono con incredibile ardore l’arte della retorica. 4) Incredibili sono le avventure di Ulisse. 5) Molte opere degli antichi scrittori saranno eterna, immortale testimonianza della gloria dell’antica Roma. 6) Enea, grazie ai versi di Virgilio, ottenne una vita immortale. 7) Dopo la battaglia, tra i cadaveri dei nemici (usa hostilis, e) i soldati riconobbero molti amici e parenti. 8) Le fragili argomentazioni dell’oratore non convinsero i giudici. 9) Didone quando scese nell’Ade rivide la triste ombra del marito Sicheo. 10) Nella notte buia e senza luna (usa illunis, e) tutti gli animali tacciono e stanno nascosti nelle tane. 11) Paride con l’aiuto di Apollo inflisse ad Achille il colpo mortale. 12) Socrate bevve la bevanda letale con grande tranquillità e serenità d’animo mentre conversava con i suoi discepoli. 13) Alessandro trattò i nobili prigionieri con grande rispetto. 14) Minosse rinchiuse Teseo e i suoi compagni ateniesi nel labirinto ma grazie all’aiuto di Arianna, figlia del re, il giovane ateniese uccise il terribile mostro. 15) Dopo che il crudele nemico si era allontanato, i cittadini tornarono finalmente nella città. Aggettivi a un’ uscita Aggettivi a un’uscita amens, amentis = pazzo princeps, principis = primo anceps, ancipĭtis = ambiguo, incerto prudens, prudentis = esperto, prudente audax, audacis = audace pugnax, pugnacis = bellicoso fallax, fallacis = fallace, ingannevole recens, recentis = recente, nuovo felix, felicis = fausto, propizio, felice sapiens, sapientis = sapiente ferox, ferocis = fiero, impetuoso sospes, sospĭtis = sano e salvo immemor, immemoris = immemore, dimentico di supplex, supplicis = supplice, supplichevole ingens, ingentis = ingente trux, trucis = minaccioso, arrogante memor, memoris = memore uber, uberis = fertile, rigoglioso mendax, mendacis = mendace, nenzognero vehemens, vehementis = impetuoso par, paris = pari, uguale velox, velocis = veloce pauper, paupĕris = povero vetus, veteris = vecchio Esercizio 14 Individua il genere dei seguenti sostantivi, concorda con ciascuno l’aggettivo posto tra parentesi quindi traduci e declina: (supplex, supplicis) …………… pater 135 (ferox, ferocis) …………… belua (audax, audacis) …………… hostis (fallax, fallacis) …………… verbum (mendax, mendacis) …………… deus (pauper, pauperis) …………… civis (princeps, principis) …………… urbs Esercizio 15 Declina per iscritto e traduci: audax vir – velox animal – felix pugna – vehemens bellum – ferox hostis – supplex obses – mendax transfuga – vehemens ventus – vetus amica – prudens filius. Esercizio 16 Concorda l’aggettivo con il sostantivo, quindi traduci: 1) (pauper, paupĕris) …………… hominum 2) (ingens, ingentis) …………… cum clamore 3) propter (ingens, ingentis) ……………vim 4) ob (memor, memoris) …………… iram 5) (princeps, principis) …………… urbem 6) (immemor, immemoris) …………… plebi 7) (par, paris) …………… virtute 8) de (vetus, veteris) …………… amicitia 9) propter (ferox, ferocis) …………… naturam 10) (vetus, veteris) …………… consiliorum …………………………………. …………………………………. …………………………………. …………………………………. …………………………………. …………………………………. …………………………………. …………………………………. …………………………………. …………………………………. Esercizio 17 Individua la funzione logica e traduci: 1) con voce supplichevole 2) dei feroci nemici 3) a causa dell’ingente clamore 4) per la violenta tempesta 5) ai vecchi discorsi 6) o Giove memore! 7) del veloce dio 8) insieme all’amico prudente 9) con parole ingannevoli 10) delle soavi fanciulle complemento traduzione …………………………………… …………………………………… …………………………………… …………………………………… …………………………………… …………………………………… …………………………………… …………………………………… …………………………………… …………………………………… Esercizio 18 Traduci: 1) Numquam immemor beneficiorum tuorum fui: nam tibi (= a te) gratias ago. 2) Saepe oraculorum sententiae ancipites sunt. 3) Romanorum atque Gallorum copiae diu ancipiti proelio pugnaverunt. 4) Mucius, Romanus miles, audax in Porsennae castra penetravit atque regis scribam interfecit. 5) Iudices mendacium testium verbis aures non praebuerunt et capitis hominem damnaverunt. 6) Ulixes, postquam sospes in Ithacam pervenerat, paucorum auxilio procos interfecit atque regnum 136 recepit. 7) Vetus vinum amicis dominus in convivio praebet. 8) Veteres historiarum scriptores antiquos mores laudant, recentes autem damnant. 9 )Caesar exploratores, locorum prudentes, praemisit: ita vias atque itinera hostium cognovit. 10) Audax atque amens, Cicero dicebat, Verres erat. 11) Nullo telo penetrabilis est sapiens. 12) Truci voce hostis ad bellum Romanum provocavit. 13) Ingentes sed inhonestas divitias Verres, Romanus praetor, Siciliae administratione sibi (= si) peperit. 14) Venti saevi atque vehementes Ulixi sociisque navigationem difficilem reddebant.15) Postquam audaces milites ex pugna venerunt, ingentem praedam atque pecunias dux distribuit. 16) Cum in villam venies videbis uberos et fertiles agros et multas fruges in horreo. 17) Praecipiti fugae ob flammarum terrorem cives se (= si) dabant. 18) In pugnacium gentium fines copias Caesar ducebat sed milites habiles et ad bellum promptos habebat. 19) Vehementium ventorum vis ad oras naves reiecit. Esercizio 19 Traduci : 1) La Grecia è sempre stata la prima nell’arte dell’eloquenza. 2) La fortuna aiuta gli audaci: così recita un antico e noto detto. 3) Sei sempre stato un bugiardo e sempre (lo) sarai. 4) Le recenti notizie sulla salute del padre hanno rassicurato il mio amico. 5) L’imputato ha presentato un testimone menzognero ma i giudici non hanno creduto alle sue (= eius) parole. 6) Un rapace sparviero è piombato sul gregge ad ha catturato un agnello. 7) Nei poemi di Omero Nestore, valoroso sul campo di battaglia, dava anche saggi consigli. 8) Ulisse, consigliere prudente ed efficace, fu anche un grande combattente. 9) Il generale organizzò un’audace spedizione nel territorio nemico. 10) Atreo con un atroce inganno imbandì per il fratello le carni dei figli maschi. 11) A causa di una violenta tempesta i Persiani persero un ingente numero di navi. 12) L’agnello, quando vide il lupo feroce vicino al torrente, fuggì nella vallata. 13) Il console assegnò campi estesi e fertili (usa ferax, feracis) ai coloni. 14) Tigellino, prefetto del pretorio di Nerone, era un uomo feroce e fu famoso per la sua crudeltà. 15) Lo schiavo si rivolse al padrone con parole supplichevoli. ________________________________________________________________________________ Il participio presente delle quattro coniugazioni Il participio presente delle quattro coniugazioni si forma dal tema del presente, aggiungendo le seguenti terminazioni: • • • • -ans/-antis (I coniug.), -ens/-entis (II coniug.) -ens/-entis (III coniug.) -iens/-ientis (IV coniug.). Il participio presente dellle quattro coniugazioni è pertanto il seguente : I coniugazione II coniugazione III coniugazione IV coniugazione am-ans, am-antis mon-ens, mon-entis leg-ens, leg-entis aud-iens, aud-ientis Esso si declina come un aggettivo della seconda classe a una sola uscita (pertanto si definisce aggettivo verbale), e può avere l’ablativo singolare sia in–i (con funzione di aggettivo) che in –e (con funzione di sostantivo o di verbo). 137 L’azione indicata dal participio presente è sempre contemporanea rispetto al verbo della proposizione reggente: amans, pertanto, può significare sia che ama, sia che amava; naturalmente la scelta dipende dal tempo del verbo da cui esso dipende. Il verbo sum non ha il participio presente. ________________________________________________________________________________ Il participio presente Esercizio 20 Forma il participio presente dei seguenti verbi: scio, is, scivi, scitum, ire = sapere praebeo, es, praebui, praebĭtum, ēre = offrire cano, is, cecĭni, cantum, ĕre = cantare narro, as, avi, atum, are = narrare curro, is, cucurri, cursum, ĕre = correre oboedio, is, oboedīvi, oboedītum, īre = obbedire video, es, vidi, visum, ēre = vedere paro, as, avi, atum, are = preparare Esercizio 21 Traduci le seguenti espressioni: miles pugnans – cum militibus pugnantibus – hominis venientis – homo veniens – ad hominem venientem – cum magistra fabulam narrante – capellas pascentes – cum capellis pascentibus – propter Iovem tonantem – verbis tonantibus – ore tonante – in oppido flagrante – viridis materiae flagrantis - homo ira flagrans – hominis ira flagrantis. Esercizio 22 Traduci le seguenti espressioni: l’uomo che legge – dell’alunno che legge – agli alunni che leggono – con il maestro che legge – a causa del ragazzo che corre – insieme ai ragazzi che corrono – nella città che brucia – dalla città che brucia – in direzione della città che brucia – la città che brucia – delle città che bruciano – con la folla che fugge – a causa della folla che fugge – insieme alla folla che fugge – riguardo alla folla che fugge. Esercizio 23 Traduci: 1) Porsenna, audacem militem videns et Romanos omnes timens, cum suis copiis celeriter ab urbe Roma discessit. 2) Filius coram patre extrema verba dicente lacrimas effuderat. 3) Magistro bonos discipulos laudanti atque malos reprehendenti multa veniebant in mentem. 4) Veniens in villam ab urbe, dominus in itinere apud amicum subsistit. 5) Mater flens filium discedentem salutavit. 6) Puellam vidi conchas legentem. 7) Matronae, deum benevolentiam orantes, palmas ad coelum tendebant. 8) Miles, dolens ob vulnus in latere, telum in hostem coniecit et interfecit. 9) Multas capellas in valle pascentes videbam. 10) Tityrum, sub tegmine patulae fagi recubantem, Meliboeus pastor videt. 11) Obvius servo ex villa venienti dominus venit. 12) Multae obumbrantes arbores in 138 horto sunt. 13) Puero oboedienti pater familias mercedem dedit. 14) Ex silva ardente in campos animalia fugiebant. 15) Cives videntes turrem ruentem clamorem tollunt. Traduciamo insieme (2) Il participio presente può rendersi in italiano in diversi modi: participio presente, gerundio presente, proposizione relativa, proposizione temporale. Sta a noi scegliere di volta in volta, ricordando sempre che indica un’azione contemporanea rispetto al verbo da cui dipende. La frase n. 5 dell’esercizio precedente (Mater flens filium discedentem salutavit) contiene ben due participi. Il primo, flens, è in caso nominativo, condizione indispensabile perché possa essere tradotto con un gerundio (piangendo): e infatti tale scelta è quella giusta; anche il participio presente (piangente) è una scelta indovinata, ma sicuramente meno elegante. Meno adatte le altre soluzioni. Il secondo participio, discedentem, essendo un accusativo non può certamente rendersi con il gerundio; sicuramente non adatto, perché in disuso, il participio presente; non ci resta che scegliere tra una proposizione subordinata relativa (che si allontanava) o temporale (mentre si allontanava), badando in ogni caso a porre il tempo all’imperfetto perché deve rendere la contemporaneità rispetto ad un perfetto (salutavit). La scelta è corretta in entrambi i casi. Riassumendo, possiamo tradurre: La madre, piangendo (piangente), salutò il figlio che (mentre) si allontanava. Esercizio 24 Declina l’aggettivo posto tra parentesi nel genere, numero e caso ritenuti da te opportuni, quindi traduci: 1) Priamus (supplex, supplicis)……………… ad Achillis tentorium venit atque (infelix, infelicis)..................... filii corpus petivit. 2) (Ferox, ferocis)................... Achillis galea ex Patrocli capite cecidit et, cum galea, arma. 3) Postquam Gallorum dux cum (pedestre, pedestris, pedestre) ………………. copiis consedit, Caesar (acer, acris, acre)......................proelium commisit. 4) Cur (mendax, mendacis)………………et (fallax, fallacis)…………………verba tua sunt? 5) Graeci victores (omnis, omne).................... Troiae cives servos reddiderant. 6) Agamemnon, Achivorum dux, cum in patriam revertit, morti (atrox, atrocis)...................... occubuit. 7) Ubi mortem (fidelis, fidele)………………… amici cognovi, multas lacrimas effudi. 8) Dum pupa puellae ludunt, mater familias (alacer, alacris, alacre)……………………. cenam coquebat. 9) Cum Philippus, Macedonum rex, cecidit, Alexander, (audax, audacis)............................ et (ferox, ferocis)…………………. iuvenis, regnum excepit. 10) Dum domina (tristis, triste)…………………. de filio nuntios legit, filiae et (fidelis, fidele)………………….. ancillae gratam consolationem praebebant. Aggettivi indeclinabili e difettivi Esercizio 25 Traduci: 139 1) Contra Verrem, hominem nequam et inhonestum, Cicero claras orationes scripsit. 2) Potis eris verum dicere patri? 3) Macte virtute, Caesar! Facta triumpho digna peregisti! 4) Nequam homines virtutes despiciunt et vitia amant. 5) Cornelia integra vitae frugi homini nubit. 6) Amicum ad cenam invitabo atque frugi fercula ei (= a lui) praebebo. 7) Necesse est milites in castra reducere. 8) In taberna frugi, sed non sordida, cum amicis cenabo. 9) Consilium mutare consuli necesse fuit: nam a pugna discessit. 10) Hominibus necesse est de vita decedere. 11) Catilina homines nequam, improbos et malos in amicitiam recipiebat . 12) Aliquot milites in pugna ceciderunt, aliquot integri in castra reverterunt. 13) Dux cum aliquot militibus locum atque hostium iter exploravit. 14) Quot sunt cives in urbe? Quot agricolae in agris? 15) Per aliquot horas exspectavi amicum in foro, sed frustra. 16) Cum aliquot amicis veniam et longo intervallo patrem meum in villa visam. Impariamo ad usare il vocabolario (7). Il vocabolario ci fornisce tutte le indicazioni necessarie alla comprensione sia degli aggettivi che dei sostantivi difettivi e indeclinabili (che più avanti esamineremo). Se noi cerchiamo, ad esempio, il termine frugi, il vocabolario ci indica subito che si tratta di un aggettivo indeclinabile, quindi ce ne fornisce il significato. Se riferito a persona significa onesto, sobrio, moderato, dabbene; se riferito a cosa significa modesto, frugale. La frase n. 6 dell’esercizio precedente, per esempio, contiene tale aggettivo che è ovviamente riferito a fercula, data la collocazione all’interno della frase. In questo caso corrisponde dunque a un accusativo plurale neutro, da rendersi in italiano con frugali. Elementi di analisi logica (18): I complementi di abbondanza e di privazione Il complemento di abbondanza (risponde alle domande: pieno di chi? pieno di che cosa?) e il complemento di privazione (risponde alle domande: privo di chi? privo di che cosa?) sono espressi solitamente in ablativo semplice: • • • • Navis onusta praedā erat. = La nave era carica di bottino. Ille homo abundat ingenio. = Quell’uomo è ricco di ingegno. Servus caret culpā. = Il servo è senza colpa. Regio arboribus spoliata est. = La regione è priva di alberi. Con alcuni aggettivi come plenus, inops, expers o verbi come egere, indigere i complementi di abbondanza e di privazione possono trovarsi espressi anche in genitivo: • • Plena lictorum provincia est. = La provincia è piena di littori. Vir rationis expers est. = È un uomo privo di ragione. Elementi di analisi logica (19): Il complemento di limitazione. Il complemento di limitazione (risponde alla domanda: limitatamente a che cosa?) è espresso in caso ablativo: • • Ingenio ille vir omnes superat. = In quanto a ingegno quell’uomo supera tutti. Mea sententia tempus difficile est. = A mio parere il momento è difficile. 140 I nomi dei mesi. Esercizio 26 Traduci: 1) Brutus et Cassius, interfectores Caesaris, ingens bellum moverunt (Eutr.). 2) Tiberius ingenti socordia imperium gessit, gravi crudelitate, scelesta avaritia, turpi libidine (Eutr.). 3) L. Catilina, nobili genere natus (= nato da), fuit magna vi et animi et corporis, sed ingenio malo pravoque (Sall.). 4) Humiles laborant, ubi (= quando) potentes dissident (Phaedr.). 5) Pallida mors aequo pulsat pede pauperum tabernas regumque turres (Hor.) 6) Ego (= Io) Quintum Maximum senem adulescens ita dilexi ut ( = come) aequalem. 7) Pausanias Lacedaemonius magnus homo, sed varius in omni genere vitae fuit (Nep.). 8) Pausanias magnam belli gloriam turpi morte maculavit (Nep.). 9) Non frustra Plato civili viro necessariam musicam credidit (Quint.). 10) Venit ad me Matius, homo mehercule temperatus et prudens (Cic.). 11) Metelle, non magno vendidisti quia desertas arationes, inanes agros, provinciam miseram perditamque offendisti (Cic.). 12) Nero mensem Aprilem Neroneum appellavit (Svet.). 13) Decembri mense summo patrum studio L. Quinctius Cincinnatus, pater Caesaris, consul creatur (= viene eletto) (Liv.). 14) Catilina nunc non solum ex urbe, verum etiam ex agris ingentem numerum perditorum hominum collegerat (Cic.) .15) Eumenes vincebat omnes cura, vigilantia, patientia, calliditate et celeritate ingenii (Nep.). 16) Aristides, Lysimachi filius, aequalis fere fuit Themistocli (Nep.). 17) Ultima regna Romanae gentis Tarquinius habebat, sed fortis ad arma (Ov.). 18) Cornelius Sulla propter fortunam felix dictus est (= fu detto) (Nep.). 19) Desperatio igitur ingens incesserat (Curt.). 20) Divitiarum et formae gloria fluxa et fragilis est (Sall.). 21) Legatos ab sociis et pro sociis venientes bonus imperator vester non admisit (Liv.). 22) Dionysius cultros metuens tonsoris candente carbone sibi (= si) adurebat capillos (Cic.). Versione 1 Antiche città d'Italia Magnae claraeque antiquitus urbes in Italia fuerunt: Roma, in Latio; Capua Cumaeque, in Campania; Syracusae, in Sicilia. Roma fuit domina non solum Italiae, sed etiam Galliae, Africae, Asiae multarumque insularum. Capuae floruerunt ludi gladiatorii, Capuaeque fuit Hannibal bello punico secundo. In spelunca apud Cumas vivebat Sibylla cumana, fatidica sacerdos Apollinis grata Romanis. In Campania, maximeque in Sicilia, Graeci multas colonias condiderunt, velut Syracusas. Magnae postea fuerunt discordiae Syracusanorum, qui (= che) antea imperium habuerant fere totius insulae. Syracusas Marcellus cepit suis copiis. Versione 2 I poveri a Roma Romana plebs saepe misera atque omnium rerum (= di tutte le cose, gen.) expers erat. Genera paupertatis autem varia erant: agricola simplicem vitam agebat et temperantem, in stramineo strato dormiebat, labori non parcebat, sed felix cum uxore filiisque vivebat. In urbe plebeii ad divitum tutelam confugiebant: ita auxilium obtinebant atque frumenti pecuniaeque largitionibus variis gaudebant. Sed, cum acre bellum aut ingens annona saeviebat, agricolae in miseriam incidebant, agellum atque casam amittebant, tandem inopes ad urbem concurrebant. Sed in urbe nullum auxilium saepe habebant, et ne humile quidem domicilium reperiebant; corpus valetudinemque non curabant et gravi morbo saepe aegri, propter cibariorum penuriam, erant; in viis vagabant atque ignobili morti occumbebant. 141 Versione 3 La costituzione spartana secondo Polibio Polybius Graecus historicus clarus atque illustris fuit. Polybii sententia, mores atque leges principia civilis vitae sunt: omnes cives, cum bonos mores bonasque leges habebunt, honesti et integri erunt, et clementiam temperantiamque sument. Lycurgus, legum auctor, in urbe Sparta legibus salutaribus atque prudentibus concordiam civium perfecit atque Laconiam omnem tutam reddidit. Simplex atque temperans Spartanorum vita privata erat, concors publica; periculorum atque laborum exercitatio homines audaces atque fortes reddiderat. Sed Lycurgi leges honorum atque imperii avidos Spartanos reddiderunt. Nam contra Messenios crudele bellum gesserunt sed, dum vicina oppida sub Spartae imperium redigunt, opes et cibaria facile in Laconia inveniebant; cum autem Agesilaus cum pedestribus copiis extra Peloponnesum iter fecit, nummi ferrei non sufficiebant, ita gravia vectigalia insularum incolis imposuerunt atque ex omni Graecia divitias pecuniasque colligerunt. Lycurgi leges igitur libertatem atque securitatem Spartae parabant, sed non imperium. Versione 4 La volpe e la cicogna Vulpes ciconiam ad cenam invitavit et ciconiae in patina posuit liquidam potionem; sed misera volucris, esuriens, nullo modo cibum gustare potuit (=potè). Deinde ciconia vulpem revocavit atque vulpi posuit lagoenam cibo plenam. Ciconia inserens rostrum lagoenae famem explevit sed non conviva. Dum frustra vulpes lagoenae collum lambit, sic ciconia dixit:”Omnes aequo animo sua exempla pati (=subire) debent.” adattamento da Fedro Versione 5 La donna nell’antica Grecia Nell’antica Grecia la donna era prima di tutto una madre: suo (= eius) compito principale era infatti mettere al mondo figli legittimi. Nelle famiglie agiate la donna aveva una certa libertà, riceveva una buona istruzione e non lavorava: solo le donne povere lavoravano fuori casa (= extra domum), come filatrici, balie o venditrici al mercato. Per il resto, nelle famiglie di rango modesto la donna passava gran parte del suo tempo tra le mura domestiche. Prima il padre, e, dopo il matrimonio, il marito, esercitavano sulla donna un’autorità assoluta; famosa è l’esortazione di Pericle, importante membro dell’aristocrazia ateniese, alle vedove dopo la guerra del Peloponneso: “Oneste sarete se non darete motivo di pettegolezzi, né per lode, né per biasimo”. Versione 6 Piramo e Tisbe Nell’opera di Ovidio, illustre scrittore romano, leggiamo il seguente racconto. Piramo amava Tisbe, ma non poteva sposarla per l’opposizione dei genitori di entrambi. Una notte Tisbe aspettava il giovane vicino ad una fonte dove cresceva un gelso, ma arrivò una leonessa: la fanciulla spaventata fuggì ma perse un velo. La leonessa lacerò e insanguinò il velo. Successivamente sopraggiunse Piramo: il giovane, vedendo il velo insanguinato, ebbe paura per Tisbe e, pensando che la fanciulla fosse morta (= puellam mortuam esse), si (= se) uccise con la spada. Quando Tisbe vide a terra il giovane, strappò la spada dal corpo di Piramo e si tolse la vita (togliersi la vita = mortem sibi consciscĕre). Da allora i frutti del gelso, prima bianchi, divennero rossi. 142 Capitolo 8 I gradi dell’aggettivo qualificativo. Il comparativo di minoranza e il comparativo di uguaglianza. Il comparativo di maggioranza, il comparativo assoluto e il paragone tra due aggettivi. Elementi di analisi logica (20): il complemento di qualità. Elementi di analisi del periodo (2): la proposizione subordinata causale. Il superlativo assoluto e il superlativo relativo. Elementi di analisi logica (21): il complemento partitivo. Il futuro anteriore indicativo attivo delle quattro coniugazioni e del verbo sum. Particolarità nella formazione dei comparativi e dei superlativi. Comparativo e superlativo degli avverbi. Paragone tra due avverbi e comparativo assoluto dell’avverbio. Romanorum mores (3): Il rito funebre. 143 Il comparativo di minoranza e il comparativo di uguaglianza Esercizio 1 Traduci le seguenti espressioni: minus altus quam – tam diligens quam – ita atrox ut – aeque ferox ac – minus callidus quam – aeque brevis ac – sic latus ut – tam benevolus quam – minus ingratus quam. Esercizio 2 Colloca il secondo termine di paragone nel caso richiesto dal contesto, quindi traduci: 1) Paulus minus diligens quam (frater, fratris) …………… est. 2) Sub tegmine fagi, tam frondosae quam (validus, a, um), ……………, pastor cum grege requiescit. 3) Sic ferox hostis fuit ut (audax, audacis) ……………. 4) Per exploratores tam audaces quam (callidus, a, um) …………… Caesar hostium iter cognovit. 5) Non minus severus quam (aequus, a, um) …………… magister erit. 6) Per fines hostium, non minus ferocium quam (arrogans, arrogantis) ……………, caute Romani procedebant. 7) Milites iter habebant aeque arduum ac insidiarum (plenus, a, um) ……………. 8) Verba Catilinae, viri tam insolentis quam (impudens, impudentis) ……………, Ciceronis iram moverunt. 9) Libertatem amo tam quam (patria, ae) ……………. 10) Vigore magno aeque ac animi (vis) …………… Romanus miles contra Tarentinum pugnavit. Esercizio 3 Traduci: 1) In onore di Clodia, donna tanto bella quanto disonesta, Catullo scrisse molte poesie. 2) Claudio fu certamente un imperatore meno crudele di Caligola. 3) Talvolta gli uomini sono più desiderosi di ricchezze che di tranquillità. 4) Sei stato tanto bugiardo quanto disonesto. 5) Nulla è mutevole tanto quanto gli animi della folla. 6) Vivo in una casa tanto grande quanto lussuosa. 7) Per un percorso non meno pericoloso che lungo sono finalmente arrivato in città. 8) Ti ritenevo meno scrupoloso del tuo amico, ma ero in errore. 9) Cicerone nell’arte oratoria fu, già nell’antichità, non meno noto che apprezzato. 10) Nell’esercito dei Greci non c’era alcun uomo astuto tanto quanto Ulisse, nemmeno Diomede. 11) La sentenza dei giudici, uomini non meno giusti che severi, turbò fortemente gli animi degli imputati. 12) Ancora oggi nelle scuole studiamo la dottrina di Aristotele, filosofo noto tanto quanto Platone. Il comparativo di maggioranza, il comparativo assoluto e il paragone tra due aggettivi Esercizio 4 Forma il comparativo di maggioranza dei seguenti aggettivi: ingens, ingentis – indulgens, indulgentis – clarus, a, um – pulcher, pulchra, pulchrum – miser, misera, miserum – altus, a, um – brevis, e – celer, celeris, celere - atrox, atrocis – fortis, e – acer, acris, acre – cupidus, a, um – facilis, e – sapiens, sapientis. 144 Esercizio 5 Risali al nominativo singolare del grado positivo dei seguenti aggettivi: gratior – audaciorem – prudentiores – gravius – acerbius – cariora – pulchrius – leviores - dulcius – opulentioris – deformior – certius – prudentius – longiori – latius – copiosiorem – breviora – gratioribus – pulchriores – splendidiori – audacius. Esercizio 6 Forma il comparativo di maggioranza dell’aggettivo collocato tra parentesi e concordalo col sostantivo, quindi declina: (gratus, a, um) ……………… agricola (miser, a, um) ……………… miles (ingens, ingentis) ……………… copiae (altus, a, um) ……………… populus (brevis, e) ……………… iter (atrox, atrocis) ……………… bellum (audax, audacis) ……………… hostis (callidus, a, um) ……………… vir Esercizio 7 Traduci: homo generosior quam frater – vita carior quam divitiae – ancilla pulchrior dominā – miles imperitior quam hostis – puella pulchrior quam probior - preces inefficaciores quam sacrificia – libertus opulentior patrono – verba fallaciora quam vaniora - milites hebetiores quam cives – nomen dulcius melle – amicus carior fratre – senex debilior quam infirmior. un filosofo più famoso di Aristotele – una donna famosa più che bella – un uomo più chiacchierone di una donna – una donna più forte di un uomo – una guerra utile più che giusta – un soldato valoroso più che imprudente – un mantello più prezioso dell’oro – un gioiello più caro della vita – un viaggio più faticoso che lungo. Esercizio 8 Forma il comparativo di maggioranza degli aggettivi espressi al grado positivo, quindi traduci: alto loco clari philosophi ob atrox bellum honesto homine breves noctes cum prudentibus iuvenibus grata dona per carum fratrem in alto monte cum fideli amico hominum fortium ingentibus cum viribus brevi itinere altiore loco in un luogo più alto ………………………………………………………. ………………………………………………………. ………………………………………………………. ………………………………………………………. ………………………………………………………. ………………………………………………………. ………………………………………………………. ………………………………………………………. ………………………………………………………. ………………………………………………………. ………………………………………………………. ………………………………………………………. 145 Esercizio 9 Traduci: 1) Nulla urbs clarior atque inlustrior fuit quam Roma. 2) In Cannensi pugna Hannibalis copiae fortiores quam Romanorum copiae fuerunt: nam Romani gravem cladem acceperunt. 3) Nullus dux cupidior imperii fuit Alexandro, Macedonum rege. 4) Tullus Hostilius, tertius Romanorum rex, multo ferocior atque audacior fuit Numa Pompilio: nam multa bella feliciter gessit. 5) Numquam Romani contra hostes bellicosiores quam Gallos pugnaverant, sed Caesar tandem Vercingetorigem, Gallorum ducem, apud Alesiam vicit. 6) Fidiorem amicum quam servum meum numquam inveni: nam ei (= a lui) divitiarum administrationem iamdudum tradidi. 7) Tam matri quam patri gratae sunt filiorum victoriae. 8) Semper exempla utiliora atque efficaciora quam verba sunt. 9) Terentii comoediae antiquis temporibus non tam gratae Romanis quam Plauti comoediae fuerunt. 10) Romanae matronae pulchritudinis ostentationem minus quam pudicitiam colebant. 11) Cato Uticensis aliquanto severior in vita publica quam in privata fuit. 12) Clementior quam ferocior in belli captivos Alexander, Macedonum rex atque Persarum domitor, fuit. 13) Verbis magis fallacibus quam veridicis Ulixes sociis persuasit. 14) Detrimenta tempestatis, vehementioris quam hostium incursionis, ingentiora sunt. 15) Cervorum crura graciliora sed velociora sunt equorum cruribus. Esercizio 10 Traduci : 1) Un vero amico è un gioiello più prezioso dell’oro e dell’argento. 2) Con un discorso ingannevole più che giusto l’oratore convinse la folla. 3) Tutti conosciamo il triste destino della regina Didone, donna infelice più che fortunata. 4) I tuoi consigli, padre mio, sono stati più graditi dei consigli degli amici. 5) Certamente i giovani sono meno prudenti e più impetuosi dei vecchi. 6) Alessandro Magno, famoso condottiero, fu più avido di gloria del padre. 7) La volpe è più furba del leone,ma meno forte. 8) Il Romano aveva sconfitto facilmente il nemico, uomo tanto temerario quanto imprudente. 9) Marco è più saggio del padre ma anche più avido di ricchezze. 10) L’imperatore Tito fu meno crudele e più mite di Domiziano. 11) Con una guerra più crudele che giusta sconfiggeremo il nemico. 12) Leggeremo con attenzione i versi famosi più che eloquenti del poeta. Elementi di analisi logica (20): Il complemento di qualità . Il complemento di qualità (risponde alle domande: con che qualità? con quali caratteristiche?) in latino è sempre accompagnato da un attributo. Lo troviamo espresso diversamente, a seconda che indichi qualità fisiche o qualità morali, e precisamente (anche se non mancano eccezioni): - genitivo, quando si tratta di qualità morali: • Socrates philosophus magni ingenii est. = Socrate è un filosofo di grande ingegno. - ablativo, quando si tratta di qualità fisiche: • Vidi puellam nimia pulchritudine. = Ho visto una fanciulla di straordinaria bellezza. 146 Elementi di analisi del periodo (2): La proposizione subordinata causale. La proposizione subordinata causale indica la causa per cui si compie l’azione o comunque la ragione per cui si verifica quanto si trova espresso nella proposizione reggente. In latino può essere introdotta da diverse congiunzioni subordinanti; in particolare: Quod, quia + indicativo = poiché, perché, per il fatto che; quoniam + indicativo = poiché, dal momento che: • • • Maior pars mortalium conqueritur quod in exiguum aevi gignimur (Sen.) = La maggior parte dei mortali si lamenta perché siamo generati per un’esistenza breve. Quia natura mutari non potest, idcirco verae amicitiae sempiternae sunt (Cic.) = Poiché la natura non si può mutare, perciò le vere amicizie sono eterne. Quoniam hostis est iudicatus Dolabella, bello est persequendus (Cic.) = Dal momento che Dolabella è stato giudicato un nemico, deve essere perseguito con la guerra. La proposizione causale può anche trovarsi espressa al congiuntivo; l’uso del congiuntivo è regolato da norme precise che tratteremo nel secondo volume. Esercizio 11 Traduci: 1) Bello Iugurthino Metello Marius successit et copias magis corruptas quam bellicosas invenit. 2) Perfidus Iugurtha fuit, sed perfidior Bocchus, qui (= che) Numidarum regem prodidit. 3) Galli bellicosiores erant quod Germanis proximi. 4) Cum in Galliam Caesar pervenit, Romanorum pugnae contra barbaros acriores fuerunt. 4) Hannibal, perfidia plus quam Punica, contra Romanorum copias saepe dimicavit. 6) Inter Hannibalis pugnas acrior fuit apud Cannas. 7) Verba Catonis contra coniuratos vehementiora fuerunt, verba Caesaris mitiora. 8) Sicilia insula celebrior fuit propter orarum atque urbium amoenitatem. 9) Apollinis oraculum minus Romanis quam Graecis notum erat. 10) Aristides honestior fuit quam Themistocles, victoriae apud Salamina auctor. 11) Saepe hominibus divitiae bono honestoque gratiores sunt. 12) Iuventus interdum amantior voluptatum est. 13) Alexandro Magno carior fuit Clitus, nutricis filius. 14) Macedonum rex, olim vinosior, Clitum, amicum gratiorem, necavit. 15) Caesar victor, postquam in Pompeii castra pervenerat, animadvertit milites molliores quam acriores. Esercizio 12 Scegli la forma corretta tra quelle proposte, quindi traduci: 1) Postquam pulchram Helenam, Menelai uxorem, Priami filius rapuerat, acrior / acrius / acriorem et longius / longior / longiorem bellum inter Achivos Troianosque exarsit. 2) Paris putavit Venerem Iunone/ Iunonis pulchriores / pulchriorem / pulchrior. 3) Tam disertum / disertus / diserto quam eloquentem / eloquens / eloquentis Socrates philosophus fuit. 4) Quoniam Aeneas Didonem deseruerat, Tyriorum regina exsecrationem non minus gravis / gravem / grave quam funestae / funestam / funesta in amantis genus iecit. 5) Cicero putat homines minus cupidos / cupidiores / cupidis vitae quam divitiarum avidiores / avidos / avidi. 147 6) Nihil iucundior / iucundiorem / iucundius et rarius / rarior / rariorem est quam veră amicitiă / verā amicitiā. 7) Saepe gratia plumā levior / leviora / levius est. 8) Equum hostium dux possidebat nive candidior / candidius / candidiorem. 9) Magnificentiorem / magnificentior / magnificentius Caesar quam Pompeius / Pompeio fuit. Il superlativo assoluto e il superlativo relativo Esercizio 13 Forma il superlativo dei seguenti aggettivi: rapidus, a, um – praestans, praestantis – prudens, prudentis – clarus, a, um – elegans, elegantis – brevis, e – longus, a, um – audax, audacis – honestus, a, um – avidus, a, um – levis, e – atrox, atrocis - gratus, a, um. Esercizio 14 Risali al nominativo singolare del grado positivo dei seguenti aggettivi: levissimus – rapidissima – atrocissimi – praestantissimorum – candidissimarum – felicissimum – lenissimis – bellicosissima – antiquissimum – acerbissimus – gratissimos – honestissimae – rarissima – excellentissimorum. Esercizio 15 Forma il superlativo dell’aggettivo collocato tra parentesi e concordalo col sostantivo, quindi declina: (levis, e) ……………… telum (bellicosus, a, um) ……………… populus (factiosus, a, um) ……………… vir (imperiosus, a, um) ……………… urbs (audax, audacis) ……………… iuvenis (brevis, e) ……………… iter (excellens, excellentis) ……………… poeta (potens, potentis) ……………… rex (fortis, e) ……………… miles Esercizio 16 Forma il superlativo degli aggettivi espressi al grado positivo, quindi traduci: homo notus feritate in clara urbe ob iniustum bellum in obscura silva inter doctos homines sub procera platano in aequo et plano loco de atroci bello stulta cum adrogantia homo notissimus feritate uomo assai noto per la ferocia ………………………………………………………. ………………………………………………………. ………………………………………………………. ………………………………………………………. ………………………………………………………. ………………………………………………………. ………………………………………………………. ………………………………………………………. 148 Esercizio 17 Traduci : un viaggio assai pericoloso – riguardo ai ferocissimi nemici – dalla selva assai tenebrosa – un tiranno crudelissimo – in compagnia di giovani assai imprudenti – per colpa di un uomo assai scellerato – su un altissimo monte – durante una stagione assai fredda – con un discorso molto furbo – di salute assai cagionevole. Elementi di analisi logica (21): Il complemento partitivo. Il complemento partitivo (risponde alle domande: tra chi? tra che cosa?) lo si trova espresso in tre modi diversi, e precisamente: 1. genitivo plurale; 2. e/ex (più raramente de) + ablativo; 3. inter + accusativo (più raro). Qualche esempio: • Plerique vestrum fuerunt ex factione eius (Sall.) = Parecchi di voi appartennero alla sua fazione. • Paucos ex suis deperdiderunt (Caes.) = Persero pochi uomini dei loro. • Pauci de nostris cadunt (Caes.) = Pochi dei nostri soldati caddero. Iil complemento partitivo può essere accompagnato da un aggettivo di grado superlativo: in questo caso si tratta un superlativo relativo, che in italiano si rende premettendo il più o il meno all’aggettivo di grado positivo. • • Amicorum / ex amicis / inter amicos fidissimus est Antonius = Antonio è il più fidato tra gli amici. Honestissimus inter suos (Cic.) = Il più onorato tra i suoi. Talvolta il genitivo partitivo può essere accompagnato, invece che da un superlativo relativo, da un aggettivo di grado comparativo di maggioranza. In questo modo la lingua latina esprime una relazione tra due esseri animati o inanimati, senza esprimere il numerale: • • • • Audacior consulum = il più audace tra i due consoli. Crudelior fratrum = il più crudele fra i due fratelli. Clarior urbium = la più famosa tra le due città. Altior populorum = il più alto tra i due pioppi. Esercizio 18 Traduci: callidissimus ex amicis – callidior hominum – homo infelicissimus ex omnibus - callidissimus omnium – fidissimus inter omnes – doctissimus philosophorum – infelicior amicorum – severissima inter poenas – clarissimus ex magistris – atrocius bellorum – fortior fratrum. 149 il più dotto tra i maestri – al più bravo degli alunni – per colpa del più scellerato dei giovani – il più fidato tra i due amici – ai più abili dei soldati – nella più famosa delle due città – del più feroce dei nemici – ai più stolti tra gli uomini – con la più fedele delle ancelle – tramite il più veloce dei due messaggeri. Esercizio 19 Traduci: 1) Apud Thermopylas Leonidas cum paucissimis hominibus fortiter Persis repugnavit. 2) Sub altissimae fagi umbra calidissimis horis oves refrigerationem exquirunt. 3) Omnium Graecarum urbium longe clarissimae fuerunt Athenae. 4) Cum Aeneas in Italiam pervenit, gravissimum bellum contra Turnum, Rutulorum regem, gessit. 5) Ad flumen Alliam Galli Senones, barbari bellicosissimi, Romanos disiecerunt et vicerunt magna cum calamitate. 6) Periculosissimis temporibus propter Catilinae coniurationem, Cicero consul coniuratorum nomina atque sceleris argumenta patefecit. 7) Nobilissimae pugnae inter Romanorum Carthaginiensiumque copias fuerunt, sed nobilissima inter omnes apud Cannas fuit. 8) Tandem ad Zamam Scipio, ex Hispania victor, fortissimus dux, Hannibalem vicit. 9) Infelicior amicorum Nisus fuit, quoniam Euryali mortem viderat atque vindicare temptaverat, sed frustra. 10) Notior fratrum certe Romulus est, Romae conditor atque primus regum. 11) Acerbissimis horis ex omnibus amicis Valerius solus, mihi (= a me) gratissimus, auxilium atque solacium praebuit. 12) Per fidissimum servum epistulam domina viro miserat. 13) Demosthenes contra Macedonum regem severissimas orationes pronuntiavit. 14) Aiax Telamonius longe fortissimus ex ducibus Achivis fuit, sed callidior Ulixes. 15) Quoniam Agamemnon Iphigeniam filiam voverat, uxor Clytaemnestra morte crudelissima punivit. 16) Ingenio praestantior fratrum Caius Gracchus certe fuit. 17) Gravissimum vulnus gladiator accepit sed imperator vitam eius (= di lui) servavit. 18) Puto Caium multo acriorem fratrum. 19) Inter animalia leo fortissimus est, mansuetissimus agnus. 20) Copiosissimae nives iuga montium obtexerant. 21) Cum nobilissimus et clarissimus vir decedit, sumptuosissimum funus Romani faciunt. 22) Praeficae altissimis lamentationibus atrium impleverant. 23) Sollemnissimo convivio viri mortem uxor celebrat. Esercizio 20 Traduci : 1) Nella famosissima battaglia presso Canne i Cartaginesi inflissero ai Romani una pesantissima sconfitta. 2) Cicerone definisce Verre uomo assai audace ed estremamente folle. 3) In tempi molto antichi gli uomini vivevano nelle grotte. 4) Dopo che la volpe, animale assai astuto, era penetrata con facilità nel pollaio, il cane abbaiò e svegliò il padrone. 5) Socrate, filosofo assai noto per sapienza e saggezza, si (= se) riteneva il più ignorante tra tutti gli uomini. 6) Verrò alla villa con un carissimo amico e gli (= ei) mostrerò i campi fertilissimi e ricchi di spighe. 7) Tra i due fratelli, Lucio era il più astuto, Marco il più avido. 8) Cesare è il più famoso tra i generali romani e anche il più clemente. 9) Delle due amiche, Marcella era la più fedele, Livia la più sincera. 10) La nonna raccontava alla nipotina una tristissima favola. 11) Il maestro lodò a gran voce il più bravo tra tutti gli alunni. 12) Ho atteso la tua lettera per cinque lunghissimi mesi: finalmente è arrivata ! 150 7.6 Il futuro anteriore indicativo delle quattro coniugazioni (forma attiva) e del verbo sum. Nella lingua latina il futuro anteriore ha un uso molto più diffuso che nella lingua italiana. In particolare lo si trova spesso accompagnato dal futuro semplice, per esprimere un’azione il cui compimento è necessario allo svolgersi di quella espressa, appunto, con il futuro primo. Il futuro anteriore delle quattro coniugazioni (forma attiva) e del verbo sum si forma aggiungendo le medesime desinenze (-ĕro, -ĕris, -ĕrit, -erĭmus, -erĭtis, -ĕrint) al tema del perfetto. Anche in questo caso, per facilitare la memorizzazione, puoi notare che le desinenze sono identiche al futuro semplice del verbo sum, ad eccezione della terza persona plurale (-ĕrint e non erunt). Indicativo futuro anteriore I coniugazione amav-ĕro II coniugazione io avrò amato monu-ĕro io avrò ammonito amav-ĕris amav-ĕrit amav-erĭmus amav-erĭtis amav-ĕrint monu-ĕris monu-ĕrit monu-erĭmus monu-erĭtis monu-ĕrint III coniugazione IV coniugazione leg-ĕro io avrò letto audiv-ĕro leg-ĕris leg-ĕrit leg-erĭmus leg-erĭtis leg-ĕrint audiv-ĕris audiv-ĕrit audiv-erĭmus audiv-erĭtis audiv-ĕrint io avrò udito Indicativo futuro anteriore del verbo sum 151 fu-ĕro io sarò stato fu-ĕris fu-ĕrit fu-erĭmus fu-erĭtis fu-ĕrint Esercizio 21 Traduci: fuero – amaverint – laudaverit – venerimus – iussero – fuerint – monuerit –legerimus – vixero – acceperit – vixeritis – venero – absumpserint – miseris – vendideritis – laudavero – corruperit – constituerint – mutaveris. avrò letto – avrete lodato – sarai vissuto – avranno detto – avremo perdonato – sarò venuto – avrai acquistato – avranno venduto – avrete fatto – avrà combattuto – avranno sconfitto – avremo vinto – avrai lodato – avrò corrotto. Esercizio 22 Analizza e traduci: audivero fecerint cades fueramus ediscunt corripui optabatis didicerimus fuit timuero processerant sensimus coluerimus accepit geret iudicabant oboediverit fuerant acceperitis ind. fut. ant.. I sing. 4° coniug. ……………………………………. ……………………………………. ……………………………………. ……………………………………. ……………………………………. ……………………………………. ……………………………………. ……………………………………. ……………………………………. ……………………………………. ……………………………………. ……………………………………. ……………………………………. ……………………………………. ……………………………………. ……………………………………. ……………………………………. ……………………………………. io avrò ascoltato …………………….. …………………….. …………………….. …………………….. …………………….. …………………….. …………………….. …………………….. …………………….. …………………….. …………………….. …………………….. …………………….. …………………….. …………………….. …………………….. …………………….. …………………….. ind. pass. rem. I plurale …………………………………. ………………………………….. legimus …………… …………… Esercizio 23 Analizza e traduci: noi leggemmo io ero stato tu sarai stato 152 egli veniva noi avremo letto essi avevano detto essi saranno venuti tu ubbidirai voi eravate andati essi saranno vissuti tu sei stato voi avete detto tu avrai cantato noi avevamo visto essi giudicarono io avevo pensato voi sentirete noi abbiamo lodato tu ridi essi dicevano ………………………………….. …………………………………. …………………………………. ………………………………….. ………………………………….. …………………………………. ………………………………… ………………………………… …………………………………. …………………………………. ………………………………… …………………………………. ………………………………… …………………………………. …………………………………. ………………………………… …………………………………. …………… ……………. ……………. ……………. ……………. ……………. ……………. ……………. ……………. …………….. …………….. …………….. ……………. ……………. …………….. …………….. …………….. Esercizio 24 Traduci: Pugnabunt – pugnaverint – pugnavistis – pugnabant – venero – veniebatis – veniam – audiemus – audiveritis – possidebatis – possidere – implevit – impleverat – implebo – implebit – implebat – invaserunt – invaserant – invaserint – invadit – invadet – fuit – fueramus – fuistis – estis – esse fuero Io inviavo – tu avevi inviato – noi avremo inviato – essi hanno inviato – essi inviarono – inviare – voi ascolterete – io avrò ascoltato – tu ascoltavi – noi avevamo ascoltato – tu avrai combattuto – egli combattè – noi avevamo combattuto – io combattevo - io combatto – io combatterò – tu avevi ammonito – noi ammoniremo – noi avremo ammonito – essi ammoniscono – essi ammonivano. Particolarità nella formazione dei comparativi e dei superlativi. Comparativo e superlativo degli avverbi. Paragone tra due avverbi e comparativo assoluto dell’avverbio. Esercizio 25 Traduci: 1) Bellum absumpsit plus civium quam militum. 2) Uberrime liber de Platonis philosophia tractat. 3) Magis fortunati quam strenui hostes in pugna fuerunt. 4) Opes atque divitiae hominem meliorem non faciunt. 5) Maiores nostri multas virtutes possidebant: honestatem, continentiam, animi magnitudinem, gravitatem, et alias. 6) Plures ancillae e fontibus aquam hauriebant. 7) Tardissime fama filii mortis ad parentum aures venit. 8) Plus detrimenti quam utilitatis verba tua pepererunt. 9) Apud Furculas Caudinas clades plus ignominiae quam ruinae Romanis peperit. 10) Ob furtorum timorem sollicitius avari atque divites saepe vivunt. 11) Cum in Siciliam venero, Syracusas, pulcherrimam maximeque antiquam urbem, visitabo. 12) Illo tempore nullus homo fere senior erat Catone. 13) Ex fratribus alter altero certe plus ingenii atque virium habet. 14) Pulcherrima Dido Troianusque Aeneas propter saevissimam tempestatem in speluncam confugiunt. 15) Caesar putavit locum maxime idoneum castris. 16) Locum declive magis idoneum ad castra exploratores invenerunt. 17) Magnificentissima nobilium virorum funera apud antiquos erant, miserrima autem 153 pauperum. 18) Postquam humillimi homines ex agris in urbem venerint stipem emendicabunt. 19) Postquam, in difficillima pugna, Romani trigemini Albanos vicerunt, Romanorum atque Albanorum animi magna concordia coaluerunt. 20) Postquam pergratus nuntius de filiis ad dominum venerit, tandem dominus laetus erit. Esercizio 26 Traduci: 1) Numquam hominem peiorem quam parricidam cognovi. 2) In Hispania praeclarum bellum inter Carthaginiensium Romanorumque copias fuerat. 3) Maxima militum pars integra, post pugnam, erat. 4) Difficillimo itinere per montes tandem Hannibalis copiae in Italiam perveniunt. 5) Benevolentior est servus domino. 6) Filio minori pater villam legaverat, non maiori. 7) Nihil celerius fama est. 8) Puellam pessimam sed eximia pulchritudine atque maximi acuminis olim cognovi. 9) Pessimus atque maledicentissimus testis falsum dixit sed iudex optimus hominem mendacem carcere multavit. 10) Postquam oppida minora in Persarum dicionem iam ceciderant, Athenae repugnaverunt acerrime. 11) Miserrime, propter longam siccitatem, agricolae iamdudum vivebant. 12) Hannibali peradulescentulo pater Hamilcar maximum contra Romanos odium tradiderat. 13) Interdum facillimum est dicere bona verba, difficillimum autem recte facere. 14) In celeberrimo urbis loco praeclarum Dianae fanum est. 15) In Sicilia felicius vineta atque oliveta fructus reddunt (= danno frutti) quam alibi. 16) Optimus in bello, pessimus in pace imperator fuit. 17) Plurimum timoris Carthaginienses invasit cum altissimas et minacissimas Alpes ante oculos habuerunt. 18) In Campania mercator frumentum vendidit pluris quam in Sicilia emerat. 19) Filius iunior hereditate accepit omnia, quoniam frater propter gravissimum morbum decesserat. 20) Agros ditissimos frumento et herbis dominus habet. Esercizio 27 Traduci: 1) Poiché i nemici disponevano di soldati assai idonei allo scontro campestre, il generale romano preferì rinviare la battaglia. 2) Sei sempre molto benefico nei confronti di tutti; gli uomini, invece, sono per lo più avidi ed egoisti. 3) La bellissima Elena, moglie del valorosissimo condottiero greco Menelao, conquistò il cuore di Paride. 4) Assai misera era la sorte degli agricoltori durante la guerra, poiché i soldati devastavano i campi e rubavano il raccolto. 5) La fanciulla aveva una corporatura assai fragile ed una salute cagionevole. 6) Sei molto simile a tuo padre: entrambi siete assai facili all’ira e assai inclini alla superbia. 7) Solo una piccolissima parte dei cittadini ha approvato la decisione del console. 8) Il padrone percosse lo schiavo con grandissima ferocia e violenza. 9) I nostri antenati erano uomini molto più forti e molto piu saggi. 10) Stimavo Paolo più del fratello, ma commettevo un gravissimo errore. 11) Se acquisterai la merce in Africa, (la) rivenderai in Italia ad un prezzo maggiore. 12) Hai più ingegno che forza fisica. 13) Parecchi degli alunni ascoltavano con attenzione le parole del maestro, pochissimi erano distratti. 14) Mi hanno riferito parecchie cose sul tuo amico, e non belle. 15) Mio nonno era ricchissimo ma ha perso tutte le ricchezze nel commercio. Esercizio 28 Declina l’aggettivo posto tra parentesi ponendolo al grado secondo te più adatto al contesto, quindi traduci: 1) 2) 3) 4) Ex Achivis militibus (acer, acris, acre) …………………….. Achilles erat. Cervus, (gracilis, e) ……………………. cruribus, fuga canes venatoresque tandem effugit. Historici putant Neronem (similis, e)..................................... avunculo suo Caligulae. Amicus –Cicero scribit- (necessarius)........................................ est quam ignis et aqua. 154 5) 6) Ex omnibus militibus (idoneus, a, um).................................... homines dux delegerat. Agros (uber, uberis) …………………………. maximeque fertiles Siciliae insulae incolae possident. 7) (Dissimilis, e) ……………………….. atque innumerabilia plantarum genera sunt. 8) (Humilis, e) …………………………. precibus pater filii corpus sine pretio tandem redemit. 9) Gens Iulia (antiquus, a, um) ……………………… Flavia est. 10) Dominus, postquam plurimum meri in convivio hauserat, (vinosus, s, um) ……………….. filium vexavit. Esercizio 29 Traduci: 1) Omnium terrarum, quae ( = che) sunt ab occiduo usque ad Indos, pulcherrima es, o semper felix principum gentiumque mater Hispania! (Isid.) 2) Iniuriam aures facilius quam oculi ferunt (= sopportano). (P. Syr.) 3) Mater Vinicii diis quam hominibus similior femina fuit. (Vell.) 4) Dion praeter (= oltre a, + acc.) nobilem propinquitatem generosamque maiorum famam multa alia ab natura habuit bona: in his (= tra queste cose) ingenium docile, come, aptum ad artes optimas, magnam corporis dignitatem. (Nep.) 5) Dolorem ex morte Iulii Aviti gravissimum cepi. (Plin. Iun.) 6) Secundum Punicum bellum longe omnium cruentissimum fuit. (Ampel.) 7) Postremo apud Assyrios regnavit Sardanapalus, vir et ditissimus et corruptissimus, muliebrisque ingenii. (Liv.) 8) Plus hostium fugă quam proelium absumpsit (Liv.) 9) Cervus venatores fugiens caeco timore, petivit proximam villam et opportune se (= si) condidit in bubili. (Phaedr.) 10) Maior pars mortalium de naturae malignitate conqueritur (= si lamenta). 11) Maiorum gloria posteris quasi lumen est (Sall.) 12) Pompeium faciebam plurimi (Cic.) 13) Nostri maiores prudentia ceteris gentibus praestiterunt (Cic.) 14) Gemini fratres nive candidioribus vectabantur (= viaggiavano) equis (Ov.) 15) Miltiades amicior omnium libertati quam suae fuit dominationi (Nep.) 16) Qui (= coloro che) restiterunt, discedunt saepissime superiores (Cic.) 17) Belgae proximi sunt Germanis (Caes.) 18) Pausaniae illustrissimum est proelium apud Plataeas. (Nep.) 18) Nunc homo audacissimus atque amentissimus hoc (= questa cosa, acc.) cogitat (Cic.). 19) Est sol multis partibus maior quam terra (Cic.) Versione 1 Una traversata pericolosa Traiectus (= La traversata) montium brevis erat, sed difficillimus fuit. Hiems nondum ad finem venerat, cum hostis cum copiis in regionem nostram ire (= andare) contendit. Iter per montes maxime arduum reddidit altitudo nivium: nives detinebant homines et animalia, et magna venti vis spiritum intercludebat. Milites locum castris ceperant, sed castra ponere arduum erat. In itinere aliquot sarcinaria iumenta humi procubuerunt laboribus immanibus, hominesque via fessi fuerunt. Iter triduo fuit, sed nostri, qui (= i quali) pauci erant, castra reliquerunt et copiis consulis se (= si) congregaverunt. Versione 2 Mai allearsi con uno più forte! Numquam est fidelis cum potente societas: fabella enim auctoris propositum ostendit. Vacca, capella et ovis cum leone societatem fecerunt in silvis, atque cervum vasti corporis cuncti ceperunt. Postquam praedam in partes aequales diviserant, dixit leo: « Primam ego tollo, quoniam leo sum; secundam, quia sum longe fortissimus, tribuetis mihi (= a me); tum, tertia quoque mea erit quia plus valeo; si quartam autem tetigeritis, in maximis angustiis certe eritis. » 155 Sic improbissimus leo, solus, totam praedam habuit. adattamento da Fedro Versione 3 Achille e Patroclo Achilles, Pelei atque Nereidis Thetidis filius, potiorem habuit brevem sed gloriosam vitam quam longam sed ingloriam. Acerrimo bello contra Troianos enim dimicavit, et omnium Achivorum longe fortissimus fuit. Praeceptorem habuerat Chironem, artis militaris peritissimum. In Troiano bello, nemo gratior quam Patroclus Achilli fuit. Postquam Achilles, propter Briseidem raptam (= a causa del rapimento di Briseide), ex pugna in castra recesserat, Patroclus audacissimus Achillis arma induit atque acerrime contra hostes pugnavit. Sed Apollo primus, deinde Euphorbus atque tertius Hector maxime strenuum iuvenem mortifero vulnere percusserunt. Deinde Achilles, miserrimus propter amici mortem, in pugnam revertit. Plurimas urbes iam expugnaverat et plures hostes fugaverat; tunc Hectorem, amici mortis auctorem, praestantissimum ex Troianis, interfecit. Sed contra Troianos bellum fatale Achilli quoque fuit: nam Paris, qui (=che) in oppido mollius vivebat, fortissimum virum interemit. Versione 4 Pericle Pericles, tam nobilis quam illustris, longe praeclarus inter Athenarum rectores fuit. Nemo magis probe quam Pericles urbem rexit aut Athenas divitiores reddidit: ingentissimas impensas fecit, sumptuosissima templa aedificavit, pulcherrimis monumentis urbem splendidam reddidit atque, optimis legibus, Atheniensium libertatem maximam. Artis militaris peritissimus, tam moderatus quam fortis ex tempore fuit. Imperium Graeciae totius optabat, sed contra Spartam acerrime, propter Graeciae imperium, plurimos annos dimicavit. Tandem, post multos imperii annos, perniciosissimum morbum contraxit atque ita e vita excessit. 156 Romanorum mores (3): Il rito funebre. DEORUM MANIUM IURA SANCTA SUNTO: Siano rispettati i diritti dei defunti. Così afferma Cicerone nel De legibus, II, 9. E in effetti presso i Romani il culto dei morti fu sempre praticato, e naturalmente una parte importante di questo culto era costituita dal rito funebre. A proposito del rito funebre, è difficile stabilire se i Romani praticassero maggiormente l’inumazione o l’incinerazione: certamente questa seconda pratica rimase la più diffusa fino a tutto il I sec. d. C., ed è soprattutto a partire dall’età di Adriano che si affermò l’inumazione; certo è che, come si è detto, attribuivano al rito funebre un’importanza notevole, in quanto ritenevano che, se un cadavere veniva lasciato insepolto, la sua anima vagasse senza trovare pace e manifestando angoscia per la mancata sepoltura. L’importanza e la solennità del rito funebre era proporzionale al ruolo che il defunto aveva rivestito. Subito dopo il decesso, avveniva la conclamatio, ovvero l’invocazione a voce alta per tre volte del nome del defunto. Quindi i libitinarii, impresari di pompe funebri, si occupavano dell’organizzazione del funerale, dall’esposizione della salma all’atto finale dell’inumazione o dell’incinerazione. Forse la prima operazione consisteva nel fare un calco di gesso sul volto del defunto, al fine di poterne realizzare una maschera: le famiglie nobili custodivano infatti gelosamente, in apposite edicole nell’atrio delle loro case, le maschere riproducenti le fattezze degli antenati illustri. Quindi la salma, lavata e profumata, veniva esposta nell’atrio per un numero di giorni variabile: qui le donne manifestavano il loro dolore con pianti e strappandosi vesti e capelli; successivamente si svolgeva il corteo funebre (pompa). Suonatori di tibia, mimi, ballerini, e dietro di loro le preficae (donne pagate appositamente per esprimere con lamenti il dolore della famiglia), aprivano il corteo; di seguito, subito prima del feretro, veniva un gruppo di uomini che indossavano le maschere degli antenati del defunto e le insegne del massimo grado che ciascuno di essi aveva rivestito. Dietro il feretro, familiari in lutto e portatori di cartelli su cui, a caratteri cubitali, erano indicate le imprese più importanti che il defunto aveva compiuto in vita. Talvolta la processione sostava nel Foro, dove un parente stretto del morto teneva la laudatio funebris; quindi, ultimo atto, fuori del pomerio il cadavere veniva solitamente bruciato sul rogo, e ossa e ceneri erano successivamente raccolte, conservate nel miele o nell’unguento e deposte nell’urna. Alla sepoltura seguiva un banchetto funebre, silicernium, che aveva lo scopo di purificare tutti coloro che fossero venuti a contatto col corpo del defunto. 157 Capitolo 9 La quarta declinazione. La declinazione dei nomi maschili e femminili. La declinazione dei nomi neutri e particolarità della quarta declinazione. Declinazione di domŭs, -ūs. Elementi di analisi logica (22): i complementi di luogo con i nomi di città e di piccole isole e con i sostantivi domus e rus. 158 La quarta declinazione SOSTANTIVI MASCHILI adventus, us = arrivo lacus, us = lago arcus, us = arco lusus, us = gioco, passatempo cantus, us = canto luctus, us = lutto conspectus, us = vista magistratus, us = magistrato, magistratura consulatus, us = consolato metus, us = timore currus, us = carro occasus, us = tramonto cursus, us = corsa peditatus, us = fanteria delectus, us = arruolamento, leva plausus, us = applauso discessus, us = partenza portus, us = porto equitatus, us = cavalleria receptus, us = ritirata exercitus, us = esercito reditus, us = ritorno exitus, us = l’uscire, partenza, esito rogatus, us = richiesta fructus, us = frutto senatus, us = senato impetus, us = assalto sonitus, us = suono iussus, us = ordine, comando specus, us = spelonca acus, us = ago anus, us = vecchia domus, us = casa SOSTANTIVI FEMMINILI manus, us = schiera, mano porticus, us = portico quercus, us = quercia Declinazione dei nomi maschili e femminili Esercizio 1 Traduci in tutti i modi possibili: adventus – senatum - discessui – sonitum – reditus – cantuum – cantum – curruum – currui – cantui – cantibus – equitatui – fructuum – fructus – exercitibus – delectum; cum equitatu - propter hostium impetum - ob hostium metum – cum plausu – magistratus verba – contra hostium exercitus – de porticu – inter altas porticus – solis occasu – ante filii reditum – magno cum plausu – ex portu - ex consulatu. Esercizio 2 Traduci: il ritorno – del consolato – ai carri – delle partenze – degli applausi – alla vecchia – l’arruolamento (compl.ogg.) – con i canti – del porto; a causa della partenza della cavalleria – al suono della ritirata – durante la veloce corsa – dopo il violento assalto della fanteria – il timore dell’attacco dei nemici – senza alcuna paura – grazie al valore della cavalleria – per il felice esito della guerra – il suono della tromba – al tramonto. Esercizio 3 Traduci e declina le seguenti coppie aggettivo- sostantivo: 159 alta porticus – antiqua tribus – velox cursus – fortis exercitus – laeva manus – magnus sonitus – antiqua quercus – ampla domus - laetus reditus. Esercizio 4 Traduci: 1)Dum exercitum in castra consul reducit, hostes munitiones perficiebant. 2) Lucius Brutus, auctor Romanae libertatis, consulatum instituit. 3) Iam satis luctus erat in urbe cum fama recentis cladis percrebuit. 4) Euryalus Nisusque in hostium castra, sine ullo mortis metu, penetrare constituerunt, sed luna iuvenes hostibus indicavit. 5) Exercitus equitatusque virtute, consul felicem exitum pugnae dedit. 6) Paene ad exitum legatus sermonem adduxerat cum nuntius cladis pervenit in senatum. 7) Gladiatores curru in harenam intrant atque ludi plausum spectantium movent. 8) Receptui canere dux iussit sed milites, propter armorum clamorem, tubae sonitum non audiverunt. 9) Sicarium adhuc in manibus sicam stringentem domini servi viderunt. 10) Cato, severissimus censor, de senatu corruptos viros movit. 11) Catilina consulatum petivit sed M. T. Cicero, homo novus, cui (pron. rel. dat. sing.) senatus equitatusque favebant, Catilinam vicit. 12) Arborum fructus agricolae colligunt atque onerant mulos cistis fructibus onustis. 13) Ulixes comitesque in specum Cyclopis intraverunt atque crates caseo lacteque plenas invenerunt. 14) Naves praeda onustae portum ceperunt magno cum gaudio urbis incolarum. 15) Pericles Athenarum portum maximum atque celeberrimum ex omnibus Graeciae portibus profecto reddidit. 16) Milites, ex itinere lassi, in foro atque in porticibus consederunt. 17) Dum sol ad occasum praecipitat, agricolae ex campis in pagos et vicos veniebant, fructus in canistris habentes. 18) Metus de filiorum sorte parentes invasit, quoniam iuvenes cum aliis militibus ab pugna non reverterant. 19) Lacus plurimos haec (= questa, nom. femm. sing.) regio habet, atque aquarum ditissimos. 20) Calculorum lusu multum pueri sed etiam adulti homines animum relaxant. Esercizio 5 Traduci: 1) I soldati caricarono i viveri nei carri e al tramonto giunsero nell’accampamento. 2) Non verrò nei campi per paura del temporale. 3) Tra le case e nelle vie risuonavano le urla di paura delle donne e dei bambini, poiché un grande incendio devastava la città. 4) Tra gli abitanti della città e tra i contadini cresceva il timore per l’imminente arrivo dei nemici. 5) I nemici non disponevano certamente di un esercito numeroso, ma erano degli ottimi conoscitori dei luoghi perciò non avevano paura delle insidie. 6) All’angolo della strada una vecchia senza denti, lacera e sporca, chiedeva l’elemosina. 7) Catone, censore integerrimo, allontanò dal senato moltissimi senatori a causa del (loro) comportamento immorale. 8) Quando la fanteria del nemico vide la cavalleria dei Romani sulle pendici del monte abbandonò velocemente il campo e fuggì nelle selve più vicine. 9) Nella guerra civile tra Cesare e Pompeo molti autorevoli esponenti del senato presero le parti di Pompeo e fuggirono con lui (cum eo) dall’Italia. 10) In mezzo alla pianura sorgeva solitaria un’antica quercia e gli agricoltori la (= eam) veneravano come una dea. Declinazione dei nomi neutri e particolarità della quarta declinazione SOSTANTIVI NEUTRI cornu, us = corno, ala genu, us = ginocchio gelu, us = gelo veru, us = spiedo 160 Esercizio 6 Traduci in tutti i modi possibili: propter acutum gelu – in verubus – ex Graeciae portibus – sub quercubus – senatus iussu – ante ducis genua - in dextro cornu – Idibus Martiis – in boum cornubus – in specubus – consulis rogatu; per ordine del re – con un acuto spiedo – il forte gelo – nelle ampie spelonche – alle Idi di Marzo – dal porto fortificato – nell’ala destra dell’esercito – bosco ricco di querce - nella tenebrosa spelonca. Esercizio 7 Declina le seguenti coppie aggettivo – sostantivo: acre gelu - dextrum cornu – sinistrum genu – acutum veru. Esercizio 8 Traduci: 1) Quoniam in cornibus dux equitatum collocaverat, facile hostes circumdedit. 2) Ad Achillis genua Priamus, Hectoris pater, procubuit atque misericordiam viri captavit. 3) Acuto gelu fontes atque flumina consistunt. 4) Caesar decimam legionem in dextro cornu collocaverat, nonam autem in sinistro.5) Anus in regis conspectum venit libros secum (= con sè) portans, sed rex anum deliram putavit.6) Solis occasu pecua in ovile servi ducebant, dum ancillae pannos in fluminis aquis abluunt. 7) Ad reginae genua ancilla, veniam et gratiam flagitans, procubuerat, sed regina severa aures ancillae verbis non praebebat. 8) Dextrum cornu Romanorum exercitus hostes fuderunt et multos Romanorum militum interfecerunt. 9) Exquisitos et delicatos fungos sub magnis quercubus invenies. 10) Delectum etiam servorum, senatus iussu, consul instituit, postquam magna detrimenta exercitus pugna Cannensi acceperat. 11) In specubus tenebrosis ferae latibula habent. 12) Magna piscium varietas in lacubus est sed nota piscatoribus. 13) Silva olim quercubus plena erat atque quercuum fructus facile antiqui reperiebant. 14) Idibus Martiis coniurati in senatu, ante Pompeii simulacrum, Caesarem interfecerunt. 15) Acubus antiquae matronae magnifica opera pingebant. 16) Sub annosis quercubus pastores cum pecubus aestum vitant. 17) Fundis saxa, arcubus sagittas agricolae in feros apros iaciunt. 18) Ex Hispaniae portubus plurimae naves in Siciliam insulam venerunt. Esercizio 9 Traduci: 1) Il pastore condusse il bestiame all’ombra della grande quercia. 2) Durante i riti religiosi i ministri del culto cucinano le viscere delle vittime non sugli spiedi, ma in grandi pentole. 3) Gli animali lottavano con le corna e producevano un grande rumore in tutta la selva. 4) Per il gelo acuto le acque del lago sono una lastra di ghiaccio (= glaciei). 5) Quando tornava dal pascolo, Polifemo rinchiudeva il bestiame nella grotta. 6) Nei laghi c’è una grande varietà di pesci e tra le querce vive una grande varietà di volatili. 7) I tuoni spaventavano il bestiame e i pastori cercavano riparo nelle spelonche. 8) Per ordine del senato i consoli arruolarono dei nuovi soldati. 9) Le navi salparono dai porti ma, a causa di una violenta tempesta, fecero immediatamente ritorno. 161 Esercizio 10 Declina il sostantivo posto tra parentesi nel caso e nel numero ritenuti da te opportuni, quindi traduci: 1) Sub solis (occasus, us) ………………… ex villa in urbem veniam atque apud carissimum amicum cenabo. 2) Poeni meliores (equitatus, us) ………………… quam Romani erant. 3) Omnem (peditatus, us) ………………… in proelio hostes amiserant, et paucissimi ex equitibus integri in castra reverterant. 4) Consulis (rogatus, us) ………………… milites ex pugna excesserunt. 5) Dum (veru, us) ………………… boum carnem coquunt, servi in focum ligna iniciebant. 6) Acutis (veru, us) ………………… atque saxis aprorum (impetus, us) ………………… agricolae reppulerunt. 7) Hannibal, Livius narrat, in boum (cornu, us) ………………… ligna posuit et inflammavit, deinde (pecu) ………………… exterritum in Romanorum castra egit. 8) Urbium maritimarum cives post piratarum (adventus, us) ………………… in intimam insulam fugerunt. 9) Consulis (iussus, us) ………………… naves ex (portus, us) ………………… solverunt. Elementi di analisi logica (22): I complementi di luogo con i nomi di città e di piccole isole e con i sostantivi domus e rus. Quando i complementi di stato in luogo, moto a luogo e moto da luogo sono espressi con un nome di città o di piccola isola, la lingua latina non segue la regola generale, ma si comporta come segue. Complemento di stato in luogo. Il complemento di stato in luogo si esprime normalmente con in + ablativo. Se però il complemento di stato in luogo è espresso da un nome di città o di piccola isola singolare appartenente alla I o alla II declinazione il latino lo colloca nell’antico caso locativo, identico al genitivo singolare; se il nome di città o di piccola isola appartiene ai pluralia tantum o alla III declinazione, si trova posto in ablativo senza preposizione: • • • • Romae = a Roma; Cretae = a Creta; Rhodi = a Rodi; Athenis = in Atene. Complemento di moto a luogo Il complemento di moto a luogo si esprime normalmente con in / ad + accusativo. I nomi di città e di piccole isole, indipendentemente dalla declinazione di appartenenza o dal numero, esprimono invece il complemento di moto a luogo in accusativo senza preposizione: • • • Romam = verso Roma; Athenas = verso Atene; Rhodum = verso Rodi; 162 • Lacedaemonem = verso Sparta. Il complemento di moto da luogo Il complemento di moto da luogo si esprime normalmente con a / ab ( e / ex / de ) + ablativo. I nomi di città e di piccole isole, indipendentemente dalla declinazione di appartenenza o dal numero, esprimono invece il complemento di moto da luogo in ablativo senza preposizione: • • • • Roma = da Roma; Athenis = da Atene; Rhodo = da Rodi; Lacedaemone = da Sparta. Il complemento di moto per luogo si esprime invece, normalmente, con per + accusativo anche con i nomi di città e di piccole isole. Rimandiamo inoltre a quanto detto nella scheda Elementi di analisi logica (16): Il complemento di denominazione per il caso in cui i complementi di luogo siano accompagnati da nomi come urbs, oppidum, insula. Complementi di luogo con i sostantivi domus, us, f. (= casa) e rus, ruris, n. (= campagna). Si uniformano ai nomi di città e di piccola isola, per esprimere i complementi di luogo, i sostantivi domus, us, f. (= casa) e rus, ruris, n. (= campagna): ruri = in campagna complemento di stato in luogo domi = in casa domum = verso casa rus = verso la campagna complemento di moto a luogo rure = dalla campagna. complemento di moto da luogo domo = da casa Se il nome domus è accompagnato da un attributo, i complementi di luogo si esprimono secondo le regole usuali; infine, nel caso in cui sia accompagnato da un aggettivo possessivo (meus, tuus, noster, vester), possiamo trovare per lo stato in luogo sia il caso ablativo retto da in, sia l’antico caso locativo: in mea domo / domi meae = in casa mia. Il nome domus ha anche un altro significato, molto importante, accanto a casa: spesso significa infatti patria. Dunque domi può significare in casa ma anche in patria, domum può significare verso casa ma anche in direzione della patria e domo, infine, può significare da casa ma anche dalla patria. Devi infine ricordare alcune locuzioni assai frequenti nella lingua latina: domi bellique / domi militiaeque = in pace e in guerra Esercizio 11 Scrivi a fianco di ciascun nome il complemento di luogo corrispondente, quindi traduci: Romae domi Neapoli rus stato in luogo a Roma …………………………………………………. …………………………………………………. …………………………………………………. 163 Athenis Cretae Mutinam Lacedaemona domo Thebas rure domum Lacedaemone Rhodi Roma Thebis Lacedaemonem ruri …………………………………………………. …………………………………………………. …………………………………………………. …………………………………………………. …………………………………………………. …………………………………………………. …………………………………………………. …………………………………………………. …………………………………………………. …………………………………………………. …………………………………………………. …………………………………………………. …………………………………………………. …………………………………………………. Esercizio 12 Scrivi a fianco di ciascun nome il complemento di luogo corrispondente, quindi traduci: a Roma dalla campagna da Creta in direzione di Modena verso casa in patria da Rodi da Napoli dall’isola di Rodi nella città di Atene in Atene verso la campagna a casa mia dalla città di Napoli in direzione di Sparta dalla patria da Atene stato in luogo Romae …………………………………………………. …………………………………………………. …………………………………………………. …………………………………………………. …………………………………………………. …………………………………………………. …………………………………………………. …………………………………………………. …………………………………………………. …………………………………………………. …………………………………………………. …………………………………………………. …………………………………………………. …………………………………………………. …………………………………………………. …………………………………………………. Esercizio 13 In base alla traduzione fornita, cancella le forme sbagliate: 1) Romae / in Roma / Romam sum = mi trovo a Roma. 2) Ruri / ex rure / rure venio = vengo dalla campagna. 3) Neapolis / ad Neapolim / Neapolim ibo = andrò a Napoli. 4) Domi / domo / domum sum = sono in casa. 5) Domi / domo / domum eo = vado a casa. 6) Thebas / in Thebis / Thebis eram = mi trovavo a Tebe. 7) Ruris / ruri / in rure sum = mi trovo in campagna. 8) Gadibus / in Gadibus / Gadium eram = mi trovavo a Cadice. 9) Syracusas / ex Syracusis / Syracusis venio = vengo da Siracusa. 10) In mea domo / domum / meae domi eram = mi trovavo a casa mia. 164 Esercizio 14 Traduci: 1)Cum domum tuam venero, paucis verbis tibi (= a te) factum narrabo. 2) Domi eram, cum amici epistulam nuntius portavit. 3) Ciceronis domum Clodius, plebis tribunus, delevit, sed postea Cicero novam domum publico sumptu obtinuit. 4) Caesar Ariminum equitatum misit. 5) Domi militiaeque senatus Romani auctoritas semper magna certaque fuerat. 6) In divitum domo peristylium amplum tabulis signisque ornatum est. 7) Domo discessit dominus et in villam cum servis amicisque venit. 8) Postquam Romani, tribuni iussu, Ciceronis domum deleverant, Cicero orationem “De domo sua” scripsit. 9) Rure agricola venit fructus portans. 10) Ruri saepe Romani quietem atque tranquillitatem inveniunt et avium cantus libenter audiunt. 11) Cum uxore, filiis filiabusque rus dominus veniet, non longe a domo amicorum. 12) Athenis cives porticus viasque signis ex marmore exornant. 13) Dum Caesar in Gallia contra hostes dimicat, Pompeius Romae senatus favorem sibi (= a sè) peperit. 14) Romam Caesar cum exercitu iter fecit sed Pompeius Roma Brundisium fugit. 15) Thebas Alexander contendit, impetum in cives inermes fecit et urbem delevit. Esercizio 15 Traduci: 1) Verrò a casa tua in compagnia di un carissimo amico. 2) Ieri, mentre tornavo a casa dalla campagna, è scoppiato un violento temporale. 3) Augusto diede inizio ad un lungo periodo di pace e di prosperità a Roma e in tutto l’impero, dopo tante rovinose guerre civili. 4) Cesare varcò il Rubicone e con l’esercito marciò verso Roma. 5) Molti illustri autori della letteratura greca vissero per un certo tempo a Siracusa: tra i più famosi, ricordiamo Eschilo e Pindaro. 6) A Siracusa un soldato romano uccise per errore Archimede, illustre matematico greco. 7) Da Atene Teseo andò nell’isola di Creta, e qui uccise il Minotauro, creatura assai mostruosa. 8) Livia, perché non esci di casa? 9) A Napoli, nell’antichità, gli artigiani producevano unguenti e profumi famosi e ricercati in tutto l’impero. 10) Menelao tornò a Sparta da Troia con la moglie Elena e trascorse una vita serena; Agamennone invece ad Argo trovò la morte per mano di Clitemnestra. Esercizio 16 Completa la traduzione delle seguenti frasi: 1) Malo manere domi quam exire, propter tumultus metum. Preferisco ………………………………… uscire …………………………… 2) Caesar Roma profectus est atque celeriter in Aegyptum contra Pompeium copias duxit. ……………………….. partì ………………………………………………………………. 3) Cras servus rus ibit atque domino laetos nuntios adferet. ................................... andrà.......................................porterà.................... 4) Mavis Romae manere aut mecum rus venire, amatissima uxor ? Preferisci....................................... con me ………………………………………………..? 5) Cum Andromacha Hectorque in turri loquebantur, in Hectoris domo ancillae iam viri mortem lugebant. Mentre ………………………………….. parlavano ………………………………………… 6) Cum exercitus hostium iam urbi appropinquavisset, Romae magnus metus erat. Essendosi..................................avvicinato.................................................................................. 165 7) Veni mecum rus, fili mi! Vieni con me ………………………….! 8) In dies singulos legati nuntios adferentes Romam veniebant. Di giorno in giorno ……………………………. che portavano ………………. Esercizio 17 Traduci: 1) In Gallia non solum in omnibus civitatibus atque in omnibus pagis partibusque, sed paene etiam in singulis domibus factiones sunt. (Caes.) 2) Lusus in pueris est signum alacritatis (Quint.).3) Si vincimus, omnia nobis tuta erunt: commeatus abunde, municipia atque coloniae patebunt. (Caes.) 4) Vocat senatum praetor urbanus, certant adulationibus ceteri magistratus, adcurrunt patres. (Tac) 5) Rura gelu tum claudit hiems (Verg.). 6) Metellus inter manipulos funditores et sagittarios disperdit, equitatum omnem in cornibus locat (Sall.).7) In discordia dominorum domus beata non est (Cic.).8) Serpunt vitia et contactu nocent (Sen.). 8) Non exercitus neque thesauri praesidia regni sunt, verum amici. (Sall.) 9) Tiberius remansit igitur Rhodi contra voluntatem (Svet.). 10) Igitur domi militiaeque boni mores colebantur (= venivano coltivati); concordia maxima, minima avaritia erat (Sall.). 11) Romae senatus de provinciis consultus Numidiam Metello decreverat (Sall.) 12) Caesar totius exercitus impedimenta ad Labienum in Treveros mittit (Caes.). 13) Te (= te, acc. sing.), dea, te fugiunt venti, te nubila caeli adventumque tuum (Lucr.) Versione 1 Uno sbarco sulle coste della Gallia Ex Siciliae portubus classis multarum navium in litora Galliae pervenerat. Gallorum exercitus erant secundum litus; in exercitibus erant homines armati omnium gentium: sagittariorum et funditorum catervae, equites peditesque infestis hastis, armati cum pugione vel baculo, etiam sua (= loro, abl.) tantum virtute. Cum naves ad litora appropinquaverunt, multitudo incomposita barbarorum magnis clamoribus Romanorum milites excepit. Postea iussu consulis Romani ex navibus omnes desiluerunt atque in hostes impetum fecerunt. Catervae hostium concursus proelii vitaverunt statimque in silvas se receperunt. Versione 2 L'orso e i cacciatori In mediis silvis ursorum latibula erant in magnis specubus: ibi ferae noctes agebant. Olim venatores arcubus sagittisque ad specum appropinquaverant, ubi ursus quiescebat. Magno silentio multa ligna exstruxerunt ante aditum specus atque incenderunt. Acer ventus fumum in specum immisit, sed venatorum visui obstitit. Ex improviso in medio fumo figura ursi immanis se (= si) ostendit et venatores terruit. Belua magno olfactu praedita processit obstinata contra homines, qui abiecerunt arcus sagittasque et fugae se (= si) praecipites commiserunt. Ursum non necaverunt, sed certe fuga incolumes evaserunt. Versione 3 Porsenna e Orazio Coclite. Porsenna, Clusinorum rex, cum exercitu Tarquinii Superbi auxilio Romam venit. Facile primo impetu Etruscus rex Ianiculum collem occupavit atque magnus luctus populum Romanum excepit; deinde hostis contra Sublicium pontem, quem (= che, acc.) Anci Marci iussu Romani in Tiberi 166 flumine ex ligno aedificaverant, impetum fecit. Sed audacissimus Romanus miles, Horatius Cocles, unus impetum Etruscorum sustinuit atque hostes transitu prohibuit; dum solus audacter pugnat, comites post tergum pontem diripuerunt. Tum Cocles in Tiberim desiluit atque, flumen tranans, salutem habuit. Romani virum honoraverunt donis atque statuis: sic Livius narrat. Polybii sententia, autem, Horatium Coclitem pugnantem hostes interfecerunt. Versione 4 I gioielli di Cornelia. T. Sempronius Gracchus Corneliam, Scipionis filiam, uxorem duxit. Plures partus domina edidit sed ex omnibus filiis duo (= due) solum adoleverunt: Tiberius atque Caius. Post viri immaturam mortem Cornelia totam se (= si) dedit liberorum cultui et filiis maximas Romanorum virtutes transmisit. Olim in superbae matronis domo erat, atque femina, arrogans, Corneliae omnes suas divitias ostentabat: monilia ex auro, vasa caelata, pretiosas gemmas aliaque similia. Cornelia, autem, potius amorem filiorum quam divitiarum ostentavit. Nam, sereno vultu filios digito monstrans, sic simpliciter respondit: “Haec (= Questi) sunt ornamenta mea.” Romani propter morum probitatem atque matris optimae virtutes Corneliam celebrabant. Versione 5 De Romanorum disciplina Bello latino, Titus Manlius Torquatus consul milites sic monuerat: “Nullum proelium inter Romanos et Latinos erit sine meo iussu”. Forte Titus Manlius, consulis filius, inter ceteros exploratores ad hostium stationem accessit. Tum praefectus hostium equitum consulis filium agnovit et ad singulare proelium provocavit. Manlius, imperati patris immemor, in certamen ruit et magna vi pugnans adversarium occidit. Rem (= la cosa, acc.) pater comperit: statim contionem advocavit et coram exercitu: “Omne proelium, inquit (= disse), sine meo iussu prohibui; contra patris iussum dimicavisti, quare ob malefacta poenas solves; sic omnes intellegent Romanae disciplinae severitatem et imperatori oboedentiam necessariam iudicabunt”. Mox lictor superveniens patris iussu filium ad palum deligavit eique ( ei = gli) cervicem secavit. adattamento da Eutropio Versione 6 Didone Didone, vedova di Sicheo, fuggì da Tiro per paura di Pigmalione, uccisore del marito, e giunse sulle coste dell’Africa. Qui fondò una nuova città, Cartagine. Dopo aver rifiutato le proposte di matrimonio di Iarba, re indigeno di un popolo vicino, accolse a Cartagine Enea, profugo da Troia. Tra Enea e Didone nacque l’amore; per ordine di Giove, tuttavia, il condottiero abbandonò la regina a Cartagine e salpò dal porto alla volta dell’Italia. Didone, piena di rabbia, profetizzò un odio eterno tra Cartagine e la futura città di Roma, quindi si (= se) uccise. 167 Capitolo 10 La quinta declinazione. La quinta declinazione e particolarità della quinta declinazione. L’imperativo presente attivo delle quattro coniugazioni e del verbo sum. Particolarità del sostantivo: nomi difettivi e indeclinabili. Romanorum mores (4): I giochi gladiatorii. 168 La quinta declinazione e le particolarità SOSTANTIVI MASCHILI E FEMMINILI acies, ei, f. = schiera pernicies, ei, f. = distruzione, sterminio dies, ei, m. e f. = giorno planities, ei, f. = pianura effigies, ei, f. = immagine, statua progenies, ei, f., stirpe facies, ei, f. = aspetto (esteriore) res, rei, f. = cosa fides, ei, f. = lealtà, fede series, ei, f. = serie glacies, ei, f. = ghiaccio species, ei, f. = apparenza meridies, ei, m. = mezzogiorno spes, ei, f. = speranza Esercizio 1 Traduci in tutti i modi possibili: spes – rerum – aciem – diem – diebus – rebus – pernicies – planitiei – re – spe - progeniem – progenies – effigiei – planitie. magna cum spe – contra spem - in die – hesterno die – hodierno die – postero die – die ac nocte – in diem certam – in summam planitiem – in summa planitie – rerum auctoribus – propter rerum repugnantiam – post meridiem. verso mezzogiorno – durante il giorno – in pochissimi giorni – verso la pianura – dalla stirpe – con grandissima speranza – sul ghiaccio – di fronte alla schiera – domani – ieri. Esercizio 2 Traduci: 1) Humanae spes saepe vanae atque fallaces sunt. 2) Omnes spes in sociorum auxilio milites posuerant sed frustra. 3) Consul milites spe praedae atque amplissimorum praemiorum animosos reddidit. 4) Nullam salutis spem apro canes reliquerant in silva. 5) Iam consul legiones in acie collocaverat, cum senatus iussa per nuntios ad consulem pervenerunt. 6) Iam prima acies proelium committebat atque equitatus hostium exercitum a tergo circumveniebat. 7) Voluptas quoque utilitatis speciem interdum habet. 8) Sub auxilii specie sociorum copiae venerunt, re et veritate magna praedae spe. 9) Domum tuam ante meridiem profecto veniam. 10) Aestuoso meridie agricolae labores intermittunt atque sub frondosis quercubus refrigerium exquirunt. 11) Magna glacies atque gelus iter difficile reddiderant Hannibalis exercitui per Alpes. 12) Numa, secundus Romanorum rex, dies fastos nefastosque indicavit. 13) Nefastis diebus Romani nec causas agebant nec ius dicebant. 14) Mater familias dormiens effigiem filii matrem clamantis vidit. 15) Phidias, Graecus sculptor notissimus ex omnibus, in deae Minervae scuto effigiem suam sculpsit. Esercizio 3 Traduci: 1) Il comandante schierò l’esercito nella pianura, di fronte ai nemici. 2) Enea discende dalla stirpe di Tantalo, figlio di Zeus e di Elettra. 3) A causa della neve e del ghiaccio i soldati non salirono sul colle ma rimasero in pianura con i carri e i cavalli. 4) L’uomo è una cosa sacra per l’uomo: così insegna Seneca, il più grande tra i filosofi dell’antica Roma. 5) Una tenue speranza confortava l’animo del malato mentre il medico lo (= eum) visitava. 6) Onoreremo con sacrifici e preghiere le sacre immagini degli dei. 7) Scorre lenta e inesorabile la lunga serie degli anni: tutto invecchia e tutto avrà fine. 8) Verrò a casa tua a mezzogiorno, domani: insieme usciremo dalla città e andremo 169 in campagna. 9) La schiera nemica irruppe nella città e fece strage di bestiame e sterminio di donne e bambini, senza alcuna pietà. 10) Anche se hai agito in buona fede, hai commesso un gravissimo errore. Esercizio 4 Declina il sostantivo posto tra parentesi nel numero e caso ritenuti da te opportuni, quindi traduci: 1) Homines saepe divitias omnibus (res, rei) ………. anteponunt. 2) Epistulam (spes, spei) …………. plenam filii mater legit. 3) Sine ulla victoriae (spes, spei) ………………. consul proelium committebat. 4) Romanorum equitatus hostium (acies, aciei) ………………….. perturbavit. 5) Acuta (glacies, glaciei) ………………… copiae in montibus non procedebant. 6) Tribuni verba (spes, spei) ……………. plebis augent. 7) (Res gestae) ………………. scriptores Romanum imperium maximum semper putaverunt. 8) Noctes et (dies, diei) …………….. philosophus mentem exercet. 9) (Dies constituta) …………………. in senatu orator orationem habuit. 10) Hostium equitatus celeriter in (planities, planitiei) ……………. descendit. 11) Heres (res familiaris) …………………. intra paucos menses iam dissipaverat. 12) Multi sunt homines (res novae) …………………. cupidi. Esercizio 5 Traduci: 1) In summo periculo res publica fuit propter unius avaritiam et cupiditatem. 2) Dum minister rem divinam administrabat, hostia moribunda cecidit maximo cum stupore omnium. 3) Rerum scriptor res gestas narrat atque homines suis scriptis immortales facit. 5) Multos homines, rerum novarum cupidos, Catilina invenit atque contra rem publicam instigavit. 5) Non valde ad rem oratio tua pertinet. 6) In rebus adversis tuis viribus solum confidere debes. 7) Alpium altitudinis fama minor quam res erat Hannibalis militibus. 8)Rebus prius quam verbis severitatis exemplum filiis filiabusque pater familias dederat. 9) Multas res scribo in epistula mea, quoniam rerum abundantiam habeo. Esercizio 6 Traduci: 1) Nelle circostanze sfavorevoli saprai riconoscere i veri amici. 2) Il generale distribuì ai soldati stanchi e affamati le vettovaglie. 3) Catone, celeberrimo autore romano, scrisse un trattato sull’agricoltura, famoso fino ai nostri giorni. 4) Spesso il caso domina le vicende umane. 5) Alla morte del padre gli eredi dissiparono il patrimonio familiare tra banchetti e feste. 6) Gli antichi romani amministravano la Stato con onestà, giustizia e rettitudine. L’imperativo presente attivo delle quattro coniugazioni e del verbo sum. L’imperativo presente, che ha solo le seconde persone -singolare e plurale-, si forma per le quattro coniugazioni dal tema del presente; il verbo sum, come sempre, va studiato a parte. Imperativo presente II singolare II plurale I coniugazione II coniugazione am-a ama tu mon-e am-āte amate voi mon-ēte III coniugazione leg-e leg-ĭte IV coniugazione aud-i aud-īte 170 Non bisogna confondere, nella lettura, la seconda persona plurale della terza coniugazione (legĭte) e quella della quarta (audīte): nella terza l’accento cade sulla terzultima sillaba (i breve), nella quarta, invece, sulla penultima (i lunga) Imperativo presente del verbo sum II singolare es sii tu II plurale este siate voi Esercizio 7 Traduci: Lege – monete – legite – es – venite – scribe – administra – ignosce – ignoscite – laudate – este – instiga – praebe scrivi tu – scrivete voi – leggi tu – ascoltate voi – lodate voi – sii tu – siate voi – venite voi – permetti tu – permettete voi – riposate voi. Esercizio 8 Analizza e traduci: Veni imp. pres. II sing. 4° coniug. discessit ………………………………. perficiebam ………………………………. praebete ………………………………. veniam ………………………………. lauda ………………………………. exspectare ………………………………. vocate ………………………………. vocatis ………………………………. este ………………………………. eris ………………………………. monuerant ………………………………. carueris ………………………………. decepisti ………………………………. plaudebat ………………………………. vitavisse ………………………………. discesseritis ………………………………. aperi ………………………………. vieni tu …………………….. …………………….. …………………….. …………………….. …………………….. …………………….. …………………….. …………………….. …………………….. …………………….. …………………….. …………………….. …………………….. …………………….. …………………….. …………………….. …………………….. Esercizio 9 Traduci: Fecistis – feceram – feceris – fueritis – erit – erimus – este – petiveram – petiveris – fueramus – conservaverunt – conservate – estis – ingemuit – ingemuerant – veniemus – veni – dabant – dederatis – profligavero – profligate – profligabatis – profligabo – vivimus - viximus – vixeramus – vive – vivite – vixeritis 171 leggi tu – avremo letto – lessi – hai letto – distruggevo – distruggerete – distruggete voi – avranno distrutto – avevate mandato – mandate voi – mandavano – manderete – avrai avuto – avrete – aveste avuto – abbiate voi. Esercizio 10 Traduci: 1) Magis magisque in dies pavor et terror cives capiebant quoniam hostes plurimis pugnis victoriam obtinebant atque ad urbem appropinquabant. 2) Diem noctemque nautae in ancoris naves tenuerunt quod ventos secundiores exspectabant. 3) Dies pecuniae venit sed debitor aës alienum solvere non potuit (= potè). 4) Senatus diem dixit; ad diem consul milites conscripsit. 5) Longus dies lacrimas atque luctum tandem dissolvet. 6) Nocte ac die Romani bina castra hostium oppugnaverunt. 7) Felicem philosophum! quoniam rerum causas cognoscit! 8) In rebus adversis verum amicum cognosces, non in secundis. 9) Censor Cato res rusticas magnas possidebat, plurimos servos, boves, oves, armenta in villa habebat atque etiam librum “De agri cultura” scripsit. 10) Seneca philosophus putavit hominem sacram rem homini. 11) Rex sacrificulus antiquis temporibus res divinas administrabat. 12) Centaurus Chiron, rei medicinalis inventor, etiam rei militaris peritissimus erat. 13) In summo periculo res publica fuit post Cannensem pugnam. 14) Imperatoris res gestas contra Dacios in columna in foro Traiano Romani sculpserunt. 15) Si res ita postulabit, Romam veniam. Esercizio 11 Traduci: 1) Di giorno in giorno nella città la mancanza di cibo e la diffusione del morbo mietevano vittime. 2) Il console romano incontrò il capo dei nemici nel giorno stabilito. 3) Dalle mura di Troia le donne guardavano attonite il combattimento nella pianura e assistevano impotenti alla rovina delle case e allo sterminio di uomini e animali. 4) I Britanni avevano riposto ogni speranza di salvezza nel valore dei Caledoni e nel loro (= eorum) capo Calgaco. 5) Ificrate, generale ateniese, era un esperto conoscitore dell’arte militare. 6) Didone, prima di conoscere Enea, aveva sempre serbato la fedeltà al marito Sicheo. 7) Il duello si protrasse per un giorno intero, finchè il combattente più anziano e più esperto nell’uso delle armi sconfisse il nemico. 8) Cicerone in tribunale perorava la causa del poeta Archia con grandissima enfasi ed entusiasmo. Esercizio 12 Scegli la forma adatta al contesto tra quelle proposte, quindi traduci: Saepe res novae / res novas / rerum novarum senes timent. Plebs res nova / rerum novarum / rei novae cupida erat. Per planities / planitiem / planitiei ferus aper ex agricolis fugit. Magnam partem die / dierum / diei Romani in theatro agebant atque gladiatorum ludos spectabant. 5) Multos dies / multis diebus / multas dies gladiatores in ludis se (= si) exercuerant. 6) De filii bona fidei / fide / fides numquam mater dubitavit. 7) In adversis rebus / res adversae / res adversas Socrates in philosophia amicisque solacium invenit. 8) Mardonius, Persarum dux, apud Athenas acies / aciei / aciem instruxit. 9) Propter magnam luxuries / luxuriem / luxuriei Pompeii milites non idonei ad pugnam evaserunt. 10) Virorum clarorum funeribus antiqui Romani maiorum effigiem / effigiei /effigies monstrabant. 1) 2) 3) 4) 172 Esercizio 13 Traduci: 1)Luxuriem despicite, iuvenes, et continentiam modumque colite! 2) Longa annorum atque saeculorum series fugit, et tempus omnia abscondit. 3) Triumviri exercitum in Macedoniam contra coniuratos traiecerant atque apud Philippos cum Caesaris interfectoribus acie concurrerunt. 4) Sulla in proscriptorum numero multos Romanos cives inclusit atque re familiari privavit. 5) Planities armorum strepitu resonavit, et cives in urbe animadverterunt pugnam. 6) In damnatorum vultu magnum metum Romani videbant: nam nullam salutis spem iam habebant. 7) Veni domum meam post meridiem, amice mi! 8) Spartacus contra rem publicam, libertatis spe, cum gladiatorum exercitu movit. 9) Cum Graeci mores Romam penetraverunt, luxuries, avaritia atque audacia exstiterunt. 10) De re militari multas horas consules disseruerunt, tandem in hostes impetum fecerunt. 11) Sereno vultu epistulam, brevem sed rerum novarum plenam, lege, pater! 12) Galba, Neronis successor, insignis fuit artis militaris usu atque civilibus virtutibus. 13) Post patris matrisque decessum res familiaris permagna pervenerat ad filios, sed paucis diebus tota bona paterna filii dissipaverant. 14) In omnibus rebus modus est: este continentes, iuvenes ! 15) Catilina exercitum hominum sine spe fideque confecit et contra rem publicam impetum fecit. Particolarità del sostantivo : nomi difettivi e indeclinabili Esercizio 14 Traduci: 1) Socii fidem iuris iurandi servaverunt. 2) Propter terrae motum multae clarae Campaniae urbes proruerunt. 3) Sua sponte consul in senatum venit et militum imperitiam denuntiavit. 4) In maxima urbis ruina cives fas ac ius deleverunt. 5) Divitiarum gloriaeque magnus amor multos cives pessum dedit. 6) Libidines saepe homines nequam et dissolutos pessum dant. 7) Aegyptii nefas putant Mercurium deum nominare. 8) Omnibus temporibus nefas est templa spoliare. 9) Homerus Iliada composuit atque Achillis iram posteritati tradidit. 10) Hodie mane dominus in villam veniet et servorum opera recensebit. 11) Lacus limpidis aquis instar speculi effigiem reddit. 12) Agricolae circa campos saepes posuerunt instar munitionis. 13) Aeneas Troia fugit patrem Anchisen humeris sustinens. 14) Filii Adam altam turrim erexerunt. 15) Magnum aquaeductum Romani in urbe aedificaverunt. 16) Sub hasta predae partem dux venumdedit. 17) Ovidius libros Metamorphoseon scripsit, ubi de Arachnes arrogantia narrat. 18) Post Caesaris victoriam aurea cratera aliaque ornamenta in Pompeii castris milites invenerunt. Esercizio 15 Le affermazioni che seguono (attenzione: non tutte!) contengono degli errori: individuali e correggili. 1) Alla quarta declinazione non appartengono nomi neutri. 2) Domi può significare in casa o in patria. 3) Ad domum significa verso casa (moto a luogo). 4) Il genitivo di Iesus è Iesus. 5) Il dativo plurale di quercus è quercubus. 6) In rure significa in campagna (stato in luogo). 7) Dies può essere sia maschile che femminile. 8) L’imperativo presente di venire è vene / venite. 9) Res, di genere maschile, può assumere tanti significati. 10) Nella quinta declinazione solo i nomi dies, res e spes hanno la declinazione completa, sia al singolare che al plurale. 173 Esercizio 16 Traduci: 1) Pulchrum est bene facere rei publicae, etiam bene dicere haud absurdum est (Sall.) 2) Druides multa de sideribus atque eorum (= di esse) motu, de mundi ac terrarum magnitudine, de rerum natura, de deorum immortalium vi ac potestate disputant et iuventuti tradunt. (Caes.) 3) Cimon habebat satis eloquentiae, summam liberalitatem, magnam prudentiam cum iuris civilis tum (= sia…sia) rei militaris. (Nep.) 4) Conon et praetor pedestribus exercitibus praefuit (= fu a capo di + dat.) et praefectus classis res magnas mari gessit. (Nep.) 5) Magna vis est cum in deorum immortalium numine, tum (= sia…sia) in ipsa re publica. (Cic.) 6) Cato censor et in complures nobiles animadvertit, et multas res novas in edictum addidit, luxuriem reprimens quae (= la quale, nom. sing.) iam tum incipiebat pullulare. (Nep.) 7) Imber continens per noctem totam usque ad horam tertiam diei insequentis tenuit. (Liv.) 8) Medius erat dies et fatigatis (= per gli uomini stanchi) necessaria quies. (Curt) 9) Amicitia res plurimas continet. (Cic.) 10) Romanos ira, spes, ardor certaminis avidos hostium sanguinis in proelium rapit. (Liv.) 11) Magnarum initia rerum celerem et facilem exitum habuerunt. (Caes.) 12) Et secundas res splendidiores facit amicitia et adversas partiens communicansque leviores. (Cic.) 13) Multas ad res perutiles Xenophontis libri sunt. (Cic.) 14) In omnibus rebus singularis fuit M. Porcii Catonis industria: nam et agricola sollers et peritus iurisconsultus et magnus imperator et probabilis orator et cupidissimus litterarum fuit. (Nep.) 15) Non mihi (= a me) uxor aut filius patre et re publica cariores sunt (Tac.) 16) Quid agis, dulcissime rerum? (Hor.) Versione 1 Testamento morale di un padre Bonus pater, simul ac supremus dies vitae suae appropinquavit, progeniem suam, filios et nepotes, vocavit. Acri cum sensu doloris caput patris canitie venerabile adspectabant: facies pallida omnem salutis spem adimebat. Tum bonus pater suprema praecepta filiis dedit: “Estote semper probi fortesque. Vir probus non solum in secundis rebus, sed etiam in adversis fidei officia servat. Dierum series in hominum vita brevis est et rerum humanarum sors mutabilis est: ideo omnes homines spem in Deo ponunt. Vir fortis turpi lucro honestam pauperiem anteponit: segnitiem rerum adversarum fontem putat; pro republica fortiter in acie pugnat; mortem non putat perniciosam: mortem immo cum iucunda spe immortalitatis exspectat”. Versione 2 Aracne In Lidia viveva una fanciulla, Aracne, molto abile nell’arte della tessitura e assai famosa. Tutti ritenevano la giovane allieva di Atena, dea delle filatrici. Ma Aracne con arroganza sfidò la dea, coltivando incautamente la speranza della vittoria. La sfida ebbe inizio nel giorno stabilito: la dea ricamò sulla tela le immagini degli dei dell’Olimpo in trionfo, la tela di Aracne mostrava invece gli amori illeciti delle divinità. Ma Pallade, dopo aver visto la perfezione del lavoro della giovane, per la collera distrusse la tela. Aracne disperata si impiccò, ma la dea le (=ei) salvò la vita e per punizione la (= eam) trasformò in ragno. Da allora Aracne e la sua stirpe tessono incessantemente i fili delle ragnatele. Romanorum mores (4): I giochi gladiatorii. Il munus publicum gladiatorum costituiva una della maggiori attrattive per il popolo Romano. Piuttosto tardiva l’introduzione a Roma di questo genere di spettacoli: solo nel 264 a.C. Decimo 174 Giunio Bruto, in occasione dei funerali del padre, organizzò per la prima volta un combattimento di gladiatori, e bisogna aspettare addirittura l’anno 105 a.C. perché vengano organizzati dei ludi gladiatorii autonomi dai funerali. I gladiatori erano reclutati soprattutto tra schiavi e prigionieri di guerra, ma talvolta anche a qualche criminale veniva offerta la possibilità di scelta tra i lavori forzati –che spesso portavano alla morte- e i combattimenti nell’arena –che offrivano la possibilità, seppur rara, della salvezza-. Poteva però anche capitare che qualche giovane, di famiglia povera, stipulasse un contratto con il quale, per un certo periodo di tempo, si impegnava a combattere in qualità di gladiatore: tale scelta era determinata dal fatto che i vincitori ottenevano laute ricompense e, fatto forse non secondario, anche l’ammirazione di tante belle donne, se così vanno interpretate tante scritte ritrovate sulle mura di Pompei. I giochi nell’anfiteatro avevano inizio al mattino presto ed erano solitamente suddivisi in tre fasi. Come prima rappresentazione c’erano la venationes, combattimenti talora molto cruenti tra animali diversi, spesso esotici, o tra un animale e un gladiatore; a mezzogiorno era il momento dei gladiatores meridiani, criminali condannati senza scampo alla pena di morte. Diverse erano le rappresentazioni offerte al pubblico a quell’ora presente in teatro –poco numeroso ma assai accanito-: in particolare era previsto il combattimento tra un gladiatore armato da capo a piedi e uno completamente disarmato, al termine del quale il vincitore –ovviamente quello armato- veniva a sua volta privato delle armi e costretto a subire la stessa sorte di quello da lui sconfitto, in una cruenta catena della morte; oppure si riproducevano famosi miti: ed ecco un condannato che personificava Orfeo, che finì divorato da un orso mentre suonava la cetra… A quest’ora, insomma, i criminali ad gladium ludi damnati trovavano una morte spietata e spettacolare. Poi, nel pomeriggio, il momento più atteso: i veri combattimenti tra gladiatori. Questi arrivavano trionfanti su di un carro, con abiti da parata, e venivano accolti con entusiasmo da un pubblico che tifava e scommetteva per questo o per quel gladiatore. Dopo alcuni atti di rito -come la probatio armorum, ovvero l’esame delle armi, o la prolusio, ovvero un duello simulato in cui i combattenti mettevano in mostra quanto avevano imparato nella palestra nella quale avevano ricevuto un duro addestramento- c’erano i combattimenti. Se al termine di un duello un gladiatore rimaneva ferito ma non ucciso, il vincitore interrogava l’imperatore che, a sua volta, interrogava il pubblico per stabilire se concedergli la grazia oppure no. Fazzoletti agitati o pollici rivolti verso l’alto significavano la salvezza, pollici rivolti verso il basso significavano la morte. L’imperatore, interprete dei voleri del pubblico che quasi sempre optava per la morte, ne decideva definitivamente la sorte; e il gladiatore condannato a morte offriva con eleganza, come aveva imparato nella caserma, la gola al vincitore, perché potesse immergervi la spada o il pugnale. A concludere la rappresentazione, degli schiavi travestiti da Caronte entravano nell’arena e trascinavano fuori il gladiatore sconfitto. 175 Versioni di ricapitolazione Versione 1 L'amicizia Amicitia fortunate est communis inter homines : hominibus enim nihil est gratius, nihil utilius. Amicos videmus in rebus adversis: si sunt sinceri, socii sunt nostrorum dolorum gaudiorumque; sin autem non sunt, se removent ab amicitia cum male res se habent. Inter exempla amicorum fidelium, nota est omnibus historia Euryali et Nisi: nobis tradidit Vergilius poëta, Aeneidos scriptor, in libro nono. Saepe antiquis temporibus philosophi de amicitia disputaverunt ac scripserunt. Ciceronis exstat libellus pulcherrimus: Laelius de amicitia. Laelii sententia, amicitia est animi necessitas, vitae humanitas, virtutis usus. Versione 2 Ificrate Iphicrates Atheniensis non tam magnitudine rerum gestarum quam disciplina militari clarus fuit. Fuit enim magnus dux, et omnes eum (= lo) comparaverunt non solum aetatis suae (= della sua età) cum plurimis, sed etiam cum maioribus natu atque eum (= lo) omnibus anteposuerunt. Saepe in bellis exercitus duxit, nusquam culpa male rem gessit, semper consilio vicit et multa in re militari meliora fecit. Mutavit enim pedestria arma. Antea maximis clipeis, brevibus hastis, minutis gladiis utebantur (= si servivano di + abl.), ille e contrario peltam pro parma fecit (ita milites ad motus concursusque erant leviores), hastae modum duplicavit, gladios longiores fecit. Et genus loricarum mutavit, et pro sertis atque aeneis linteas dedit. Tali modo expeditiores armatos reddidit, quia armorum pondus imminuerat. adattamento da Cornelio Nepote Versione 3 Onestà degli antichi Romani Apud Romanos antiquos multi clari viri glebas vertebant, more frugi agricolarum; agriculturae studebant non propter delicias, sed quod eos (= li, acc. pl. m.) agricolas reddebat penuria rei familiaris. Totiens senatus populusque Romanus tales viros ab aratro arcessivit et ad magistratus omnes elegit. Viri opus agrorum relinquebant, ingentibus exercitibus praeerant ( = erano a capo di, + dat.), atque victoriis rem publicam in libertatem vindicabant. Deponebant postea magistratum et in agros remeabant, paupertate laeti. Exempli gratia C. Fabricius consul in bello ad Pyrrhum regem medicum transfugam remisit: medicus Pyrrhum veneno necare statuerat et ita Fabricio victoriam praebere. Praeterea, Atilius Regulus consul fidem saluti anteposuit: senatum enim coëgit captivos Carthaginienses retinere atque in Africam ad mortem revertit: iusiurandum violare nefas existimabat. adattamento da Valerio Massimo Versione 4 Minerva Inter deas Graeciae Athenarum incolae Minervam, Iovis filiam, sapientiae, artium prudentiaeque deam, maxime colebant. Ex Minervae nomine, quam (= che, pr. rel.) Athenienses etiam Pallada Athenamque vocaverunt, nomina Athenas Atticamque duxerunt. Ad honorem deae Graeciae gentes Panathenaica celebraverunt; omnes populi dies festos agebant magna cum laetitia, omnesque precibus deam invocabant. Minervam, poëtarum patronam bellorumque deam, statuarum artifices effinxerunt cum galea loricaque, deaeque statuae fere in omnibus urbibus erant. Versione 5 La navigazione 176 Antiquitus homines secundum litora iter faciebant; postea in omnibus maribus navigaverunt atque in litoribus magnas urbes condiderunt. Maria percurrebant cum novas sedes quaerebant multitudini aut mercaturam faciebant cum gentibus remotis: tunc navibus onerariis utebantur (= si servivano di + abl.). Sed saepissime in mari naves longae fuerunt. Magnas classes habuerunt Romani et Carthaginienses, qui (= i quali) claras pugnas navales pugnaverunt: ad ultimum imperium maritimum Romanorum fuit. Clari nautae fuerunt Phoenices; multas urbes condiderunt: Tyrum, Sidonem, atque colonias in terras maris nostri Rubrique maris deduxerunt, atque etiam in Baltici et Atlantici terras. Versione 6 Una giornata in città Cum lucescit, in urbe homines surgunt e lectulo, atque mox industriam in laboribus ponunt. Mulieres domum componunt atque cibum apparant filiis: parvi in lectulo manent, pueri ad scholam properant. Multo mane viae omnes frequentes hominibus sunt, multique ad forum veniunt ubi magno cum clamore multitudinis saepe iudices iudicia administrant, mercatores merces vendunt, atque homines otiosi deambulant. Milites tranquillitati rei publicae consulunt, quia saepe exardescunt rixae inter cives, praesentia furum in multitudine. Versione 7 Euno Servorum numerus amplissimus Romae fuit. Saepe in miseris condicionibus vivebant, atque dominus in servos vitae necisque potestatem habebat. Hennae olim servi seditionem fecerant: quod dominus flagitia atque scelera in eos (= contro di loro) commiserat, dominum interfecerunt, atque cum aliis servis ex proximis latifundiis exercitum confecerunt. Eunum, rerum divinarum peritum (nam, divino afflatu, res futuras praedicebat), ducem atque regem elegerunt, non tam propter virtutem quam propter eloquentiam. Verbis, enim, atque prodigiis simulatis, multorum servorum animos sibi (= a sè) conciliavit. Cum servorum exercitu totam Siciliam praedatus est (= razziò) atque insulam terrore et metu agitavit. Multas claras insulae urbes cepit; denique senatus contra Eunum Rutilum consulem misit, qui (= il quale, nom.) servos vicit. Rex Eunus in specum se abdidit cum coquo, pistore et aliis servis: nam numquam a luxurie decessit; Romanae copiae, tandem, Eunum quoque ceperunt. Versione 8 Il cervo alla fonte Postquam ex fonte biberat, cervus in liquore effigiem suam vidit. Ibi, dum ramosa cornua laudat crurumque nimiam tenuitatem vituperat, subito venatorum voces exaudivit: pavidus per campum fugit et cursu levi canes elusit. Deinde in silvam intravit sed cornua in ramis haesitaverunt atque fugam impediverunt; canes saevis morsibus cervum laceraverunt. Moribundus, dixit cervus: “Nunc demum verum intellego! Crura despexeram, sed utilia mihi (=a me) erant; ramosa cornua laudabam, sed mortem mihi (=a me) effecerunt!” adattamento da Fedro Versione 9 Creso non riesce ad evitare l'uccisione del figlio Croesus, ditissimus Asiae rex, duos (= due) filios habuit; minor natu, Lydus, corpore graciliore erat neque labores sustinere valebat; maior, Atys, agilitate et vi corporis praestantior, in bello plurima facinora laude digna edebat ideoque regni successioni destinatus erat (= era stato destinato). Croesus olim, iam admodum senex, in somnio vidit Atyn in insidiis necatum (= ucciso); statuitque igitur avertere filium ab omnibus periculis eumque (= e lo) domi retinebat. Semper filio plures 177 quam antea comites armatos adsignabat, et maiore cura quam antea pro filio vigilabat. Verum olim proximos urbi agros aper ingentis magnitudinis vastabat multosque agricolas necabat. Agricolae igitur auxilium petiverunt et rex Atyn filium contra aprum cum multis venatoribus misit. Dum omnes feram agitant, forte venator in iuvenem lanceam detorsit, et Atyn necavit. Croesus ita cariorem e filiis amisit. adattamento da Valerio Massimo Versione 10 De agricolarum vita Agricolarum vitae plurima sunt delectamenta, quia agricolae parvis rebus contenti sunt. Cibaria sibi (= per sé, si) parant magno labore, eorum (= di quelli) constantiam modestiamque magnis laudibus poëtae celebrant. Habent casas parvas, curant arva, alunt pecudes: anseres, anates, gallinas, oves. Rei familiari diligenter prospiciunt, atque bonos mores servant omnes; pater, mater, filii filiaeque. In agricolarum casis magna concordia est et pax, atque omnes omnibus auxilium praebent, et omnes discordiam ignorant. Laeta igitur agricolarum vita. Versione 11 Le guerre persiane Persarum reges multa bella commiserunt contra urbes populosque Graecorum. Persarum exercitus, semper maximi, virtutem Graeciae incolarum tamen non vicerunt, quia hi (= questi) pro libertate patriae pugnabant. Praeclara est pugna Marathonia, in Attica, ubi Miltiades Atheniensis in acie ingentes Persarum copias fugavit. Persarum regis milites fuga salutem petiverunt, et non ad castra, sed ad naves fugerunt. Ita Persarum populus, ex Asiae gentibus fortissimus et bellicosissimus, Graecas urbes non subegit. Athenae praecipue obstiterunt Persarum catervis, quae (= che, pr. rel.) ex Asia in Europam irruebant. Lacedaemonii quoque pugnaverunt contra barbaros, saepeque simultates cum Atheniensibus exercuerunt, sed cuncti libertatem defenderunt contra Persarum irruptionem. Versione 12 La fine della monarchia in Roma Singulare imperium Romae talem finem habuit. Sextus, Tarquinii Superbi filius, Lucretiam offendit, Collatini uxorem. Mulier omnia viro patrique dixit, deinde ob iniuriam pugione pectus suum confixit. Homines odium in Etruscorum regem iuraverunt. Nuntius cladis in vulgus increbuit, et vulgus regis imperium detrectavit seditionemque fecit. Tarquinius tunc ex urbe fugit cum uxore et filiis, neque postea umquam Romam redivit (= tornò). Tunc initium habuit res publica: duos (= due) consules populus creavit, consulibusque imperium annuum dedit. Primi consules fuerunt Brutus Collatinusque, sed mox populus Collatinum recusavit, et ipsum Tarquinium, atque pro eo (= al suo posto) Publicolam consulem creavit. 178 Capitolo 11 I pronomi (1) I pronomi personali. Pronomi e aggettivi determinativi. Presente e imperfetto congiuntivo attivo delle quattro coniugazioni e del verbo sum. Elementi di analisi logica (23): il complemento di fine o scopo. Elementi di analisi del periodo (3): la proposizione subordinata finale. Pronome riflessivo e aggettivo possessivo. Pronomi e aggettivi dimostrativi. Perfetto e piuccheperfetto congiuntivo attivo delle quattro coniugazioni e del verbo sum. Elementi di analisi del periodo (4): la proposizione subordinata consecutiva. Romanorum mores (5): L’onomastica dei Romani. 179 Pronomi personali Esercizio 1 Traduci: da nobis – mecum – egomet te vidi – memor tui – parce mihi – ad me venit – de te narrabo – de nobis tibi scribam – tute mihi falsum dixisti – tibi dicam – propter te – multi nostrum – ab nobis ad vos – vobiscum – pauci nostrum – omnium vestrum – timor vestri; con me – a causa mia – verrai da me – i migliori tra voi – i peggiori tra noi – tu sei migliore di me – in nostra compagnia – il ricordo di noi – ti dirò – per mezzo di voi – tramite te – insieme a me – di tutti noi. Esercizio 2 Traduci: 1) Memoria vestri sempiterna mihi erit. 2) Compotes nostri semper esse, numquam irae succumbere debemus. 3) Vos semper conscii fueratis sceleris. 4) Ad me legati venerunt, nuntios laetos portantes. 5) Mihi ignosce, domine! 6) Vobis numquam parcam propter maximas erga nos culpas. 7) Egomet mihi ignosco. 8) Me tua verba fefellerunt. 9) Cras veniam et vobis magnum gaudium nuntiabo. 10) Ignoscite mihi si plurima verba dico. 11) A me Lucius ad te venit. 12) Ad te antea res novas scripsi, sed a te nullam rem postea audivi. 13) Veni rus nobiscum! !4) Mater, narra nobis pulchram fabulam! 15) Multi inter vos mecum venerunt in forum. Esercizio 3 Traduci: 1) Verrò da te domani mattina e ti dirò ogni cosa. 2) Tra voi, pochissimi conoscono la verità. 3) Torna a casa con me! 4) Io in persona ti ho sentito mentre dicevi il falso. 5) A causa vostra, anche noi siamo rimasti inutilmente. 6) Ho riposto in te ogni speranza. 7) Vi sarò sempre riconoscente e sarò sempre memore di tutti voi. 8) Riguardo a voi, ho sentito moltissime cose. Esercizio 4 Traduci: 1) Multa mecum reputavi (Cic.). 2) Mihi spes omnes in me sitae sunt (= sono riposte) (Sall.). 3) Ecce tibi consul, praetor, tribunus plebis edicta proponunt (Cic.). 4) Tu quidem ex ore orationem mihi eripis (Pl.). 5) Urbem Romam, sicut ego accepi, condidere atque habuere (= condiderunt atque habuerunt) initio Troiani (Sall.). 7) Non tam ad gloriam vos duco quam ad praedam (Curt.). 8) Me una consolatio sustentat (Cic.). 9) Te quidem satis laudare non possum (= posso) (Cic.). 10) Otium, Catulle, tibi molestum est (Cat.). 11) Fortuna mihi tete abstulit (= sottrasse) (Cat.). 12) Prae laetitia lacrimae prosiliunt mihi (Pl.). 13) Ego sum, non tu Sosia (Plaut.). 14) Lesbia mihi dicit semper male nec tacet umquam de me (Cat.). 15) Nos patriae finis (= fines) et dulcia linquimus arva, nos patriam fugimus (Verg.). 16) Ego minus habeo virium quam vos. (Cic.) Pronomi e aggettivi determinativi Esercizio 5 Traduci: 180 de eis rebus – earum puellarum – eorum dona – ipse dixit – illo ipso tempore – eo anno – tu ipse – cum eis – per eum – in ea planitie – ad eandem urbem – eorum sententia – cum ea puella – iisdem verbis – ab eo – virtus ipsa – is ipse; con lui – in compagnia di quello stesso servo – a causa di ciò – proprio negli stessi giorni – Mario in persona – del medesimo parere – nello stesso tempo – di quel genere – a quello – con le stesse cose – tramite il medesimo servo – tu con loro – presso di lui – lontano da quegli uomini. Esercizio 6 Nell’esercizio precedente, i determinativi sono usati indifferentemente come aggettivi o come pronomi: sottolineali una volta quando svolgono la funzione di aggettivo, due volte quando svolgono quella di pronome. Presente e imperfetto congiuntivo delle quattro coniugazioni (forma attiva) e del verbo sum. Il congiuntivo presente delle quattro coniugazioni (forma attiva) si ottiene nel seguente modo: tema del presente + vocali tematiche + desinenze personali. Le vocali tematiche, diverse secondo le coniugazioni, sono: -e / -ea / -a / -ia. Ecco il modello di riferimento per studiare il congiuntivo presente delle quattro coniugazioni: Congiuntivo presente I coniugazione II coniugazione am-em che io ami am-es am-et am-ēmus am-ētis am-ent III coniugazione mon-eam mon-eas mon-eat mon-eāmus mon-eātis mon-eant IV coniugazione leg-am leg-as leg-at leg-āmus leg-ātis leg-ant che io legga aud-iam aud-ias aud-iat aud-iāmus aud-iātis aud-iant che io ammonisca che io oda 181 Il verbo sum ha una coniugazione a sé: Congiuntivo presente del verbo sum sim che io sia sis sit simus sitis sint Il congiuntivo presente latino corrisponde al congiuntivo presente italiano, come risulta dal prospetto. Passiamo ora alla formazione del congiuntivo imperfetto (attivo): questo si ottiene aggiungendo le desinenze (-arem, -ērem, -ĕrem, -irem) al tema dal presente; per facilitarne lo studio conviene però notare che esso è uguale all’infinito presente + le desinenze personali, nel caso sia delle quattro coniugazioni che del verbo sum. Eccone la coniugazione: Congiuntivo imperfetto I coniugazione am-ārem che io amassi / amerei am-āres am-āret am-arēmus am-arētis am-ārent III coniugazione II coniugazione mon-ērem che io ammonissi / ammonirei mon-ēres mon-ēret mon-erēmus mon-erētis mon-ērent IV coniugazione leg-ĕrem che io leggessi / leggerei leg-ĕres leg-ĕret leg-erēmus leg-erētis leg-ĕrent aud-īrem aud-īres aud-īret aud-irēmus aud-irētis aud-īrent che io udissi / udirei Congiuntivo imperfetto del verbo sum esse-m che io fossi / sarei esse-s esse-t esse-mus esse-tis esse-nt Al congiuntivo imperfetto latino corrispondono, nella lingua italiana, il congiuntivo imperfetto e il condizionale presente. 182 Esercizio 7 Analizza e traduci (attenzione: in alcuni casi devi indicare due possibilità): Leges moneas veniatis audiret venietis essent audiam pelleretis laudent colam ducetis ducitis ducatis ducam duceremus superem ind. fut. sempl.II sing. 3° coniug. ………………………………. ………………………………. ………………………………. ………………………………. ………………………………. ………………………………. ………………………………. ………………………………. ………………………………. ………………………………. ………………………………. ………………………………. ………………………………. ………………………………. ………………………………. leggerai …………………….. …………………….. …………………….. …………………….. …………………….. …………………….. …………………….. …………………….. …………………….. …………………….. …………………….. …………………….. …………………….. …………………….. …………………….. Esercizio 8 Analizza e traduci: che io venga verrò saremmo che egli fosse che tu dica dirai direbbe che noi lodassimo noi loderemmo che voi foste che egli ammonisca che tu onori onorereste che essi ignorassero che essi ignorino che noi dicessimo che tu sia cong. pres. I sing.. ………………………………. ………………………………. ………………………………. ………………………………. ………………………………. ………………………………. ………………………………. ………………………………. ………………………………. ………………………………. ………………………………. ………………………………. ………………………………. ………………………………. ………………………………. ………………………………. veniam …………………….. …………………….. …………………….. …………………….. …………………….. …………………….. …………………….. …………………….. …………………….. …………………….. …………………….. …………………….. …………………….. …………………….. …………………….. …………………….. Elementi di analisi logica (23): Il complemento di fine o scopo. Il complemento di fine o scopo (risponde alle domande: con quale fine? con quale scopo?) è espresso in tre modi diversi, e precisamente: 1) ad + accusativo; 2) dativo; 3) causā / gratiā preceduti dal genitivo. 183 La prima forma è la più usata; meno frequenti le altre due. Qualche esempio: • • • Consul homines ad bellum incitat. = Il console incita i soldati alla guerra. Miles receptui signum dedit. = Il soldato dà il segnale per la ritirata. Ostentationis causā longum sermonem habuit. = Tenne un lungo discorso per esibizione. Elementi di analisi del periodo (3): La proposizione subordinata finale. La proposizione subordinata finale indica il fine o lo scopo per il quale si verifica l’azione espressa nella proposizione reggente. La lingua latina possiede diversi modi per esprimere la proposizione finale, e li studieremo progressivamente. Per ora ci soffermiamo su quello più comune, che fa uso del congiuntivo preceduto da alcune preposizioni secondo la regola che segue: la proposizione finale si esprime al congiuntivo introdotto dalla preposizione ut se è di tipo affermativo, ne se è di tipo negativo; ut e ne reggono il congiuntivo presente, se nella proposizione reggente c’è un tempo principale (presente o futuro); imperfetto, se nella proposizione reggente c’è un tempo storico (qualsiasi tipo di passato). La stessa regola può essere sintetizzata come segue: ut (finale affermativa) / ne (finale negativa) + il congiuntivo; per quanto riguarda l’uso dei tempi: Reggente tempo principale tempo storico • • • • Prop. finale cong. presente cong. imperfetto Venio ad te ut tibi pauca dicam. = Vengo da te per dirti poche parole. Veni ad te ut tibi pauca dicerem. = Sono venuto da te per dirti poche parole. Scribo vobis epistulam ne verum ignoretis. = Vi scrivo una lettera affinchè voi non ignoriate la verità. Scripsi vobis epistulam ne verum ignoraretis. = Vi scrissi una lettera affinchè voi non ignoraste la verità. Esercizio 9 Analizza i seguenti periodi, quindi cancella la forma errata tra quelle proposte in alternativa: 1) 2) 3) 4) 5) 6) 7) Ne serius perveniam / pervenirem, iter propero. Huc veni ut cognoscam / cognoscerem te tuosque. Ne plura dicas / diceres, ego dicam de re. Ut probi sitis / essetis, magistri verba audite, pueri! Deos mulieres obsecraverunt ut ab urbe ruinam amoveant / amoverent. Ut aquam bibant / biberent ad rivum pastor oves duxit. Mulieres implorabant ne pueros et puellas in servitutem Romanis tradant / traderent. 184 8) Regem mulier orat ut libertatem filio donet / donaret. Esercizio 10 Traduci: 1) Nausicaa Ulixem naufragum in insulae oris invenit eique auxilium dat. 2) Ad eundem rivum lupus et agnus veniunt ut bibant. 3) Ad eam rem maxime idonei eratis, amici. 4) Saepe avarus ipse sibi ( = a se stesso) miseriam et paupertatem parit. 5) Eodem tempore Caesar in proximam urbem exercitum subducit. 6) Consul ex eo loco repente copias movet ut hostium exercitum circumveniat. 7) Dux ipse vulnus in proelio accepit: nam cum militibus in prima acie pugnabat. 8) Nusquam imperator ipse pugnavit sed semper per legatos. 9) Id factum mirabile est. 10) Ipse causas altercationis ignoro. 11) Eorum malorum finis nondum proxima erat. 12) Eorum verba audite! 13) Iudices de poena disserebant quoniam civium sententia ea severior fuerat. 14) Medici ipsi morbum timebant quia causas ignorabant. 15) De ea re saepe vobiscum disserui. 16) Nosce te ipsum. Esercizio 11 Traduci : 1) Io in persona ti ho visto mentre parlavi con lui. 2) Lo stesso atteggiamento del filosofo, oltre che le stesse parole, denunciava tranquillità e serenità d’animo. 3) Dirò la stessa cosa anche in presenza dei giudici, se sarà necessario. 4) Ho visto il tuo amico: egli mi ha dato notizie sul tuo stato di salute. 5) Il generale ordinò ai soldati la ritirata; lui, invece, si trattenne sul campo in attesa dei nemici. 6) Pensi sempre le stesse cose, dici sempre le stesse cose e ripeti sempre gli stessi errori. 7) Mi è venuta incontro tua sorella, e le ho dato una lettera per te. 8) L’alunno è stato molto diligente, e il maestro lo ha premiato. 9) Per Pirro quella vittoria è stata più pesante di una sconfitta. 10) Il generale stesso, sprezzante del pericolo, procedette davanti alle truppe, in quei luoghi del tutto sconosciuti. Esercizio 12 Traduci: 1)Domum tuam veni ut tibi darem laetos nuntios. 2) Caesar reliquit satis spatii inter duas (= due, acc.) acies ut uterque exercitus pari impetu concurrerent. 3) Dux, ut militum vim alacritatemque augeat, magna praemia exercitui promittit. 4) Rus veni ut quietem tandem invenirem. 5) Menenius Agrippa, ut Romam plebem reduceret, in noto apologo corporis membra cum civium classibus comparavit. 6) Anguis mordet Eurydicem currentem ut ab Aristaeo pastore fugiat.7) Orpheus in Inferos descendit ut Eurydicem uxorem reciperet. 8) Laocoon, ne Troiani cives in urbem equum ligneum ducerent, in curvam alvum equi hastam misit. 9) Ut de patre suo nuntios habeat, Telemachus, Ulixis filius, in Graeciam iter facit. 10) Ne Achilles in acie contra Troianos caderet, mater Thetis filium in insulam Scyrum duxit et ibi abscondidit. 11) Dux deos oravit ut ea res feliciter legioni eveniret. 12) Milites summa ope pugnabant ne hostes ad urbem venirent. 13) Saguntini legatos Romam miserunt ut auxilium peterent. 14) Veteres ceras antiqui Romani in atrio ponebant ut domum ornarent. 15)Ne tuas querimonias audiam ianuam claudam. Esercizio 13 Declina il pronome posto tra parentesi nel genere, numero e caso ritenuti da te opportuni, quindi traduci: 1) Hannibalis copiae in itinere ab Hibero flumine ad Padum in plurimas difficultates incucurrerunt, sed (is)………… Carthaginienses non terruerunt. 2) In nota fabula urbanus mus rusticum murem ad cenam invitat et (is)………….copiosa 185 fercula praebet, sed convivae (is)………….vita non placebat. (Idem)………….pietate, pueri, parentes et deos venerate. Tu (ipse)…………….., pater, ad me venisti ut id diceres? Nos omnes (idem)…………..optamus: belli finem et concordiam in urbe. Antiquis temporibus pater familias (idem)………… auctoritatem in filios et in uxorem habebat. 7) (Is)………….bellum Romanis necesse fuerat. 8) Omnia (ipse)………….vidi: cur adhuc negatis? 9) Caesar hibernorum imperium Labieno commisit, (ipse)……………in Galliam iter fecit. 10) Cur, mater, (is)…………….hominis et non tuorum filiorum verbis fidem tribuis? 3) 4) 5) 6) Esercizio 14 Traduci: 1)Et ipse pars Romanarum cladium erit (Tac.) 2) Nunc tibimet ipse iusta supplicia irroga (Sen.). 3) Mihi venit obviam puer tuus: is mihi litteras dedit (Cic.). 4) In ea parte Fortunae fanum antiquum fuit (Cic.). 5) Ius bonumque apud eos non legibus magis quam natura valebat (Sall.). 6) Planities erat magna et in ea tumulus terrenus satis grandis (Caes.). 7) Numquam ingenium idem ad res diversissimas habilius fuit (Liv.). 8) Eorum impetum Galli sustinere non potuerunt (= poterono) (Caes.). 9) Equitum peditumque idem longe primus erat (Liv.). 10) Magna ea victoria neque cruenta nobis fuit (Tac.). 11) Ipsae te, Tityre, pinus, ipsi te fontes, ipsa haec (= questi, nom. pl. neutro) arbusta vocabant (Verg.). 12) Ipsum erat oppidum Alesia in colle summo admodum edito loco (Caes.). 13) Hannibal ab Druentia, campestri maxime itinere, ad Alpes, cum bona pace incolentium ea loca Gallorum, pervenit (Liv.). 14) Primum agmen elephanti et equites erant, ipse cum robore peditum circumspectans sollicitusque ad omnia incedebat (Liv.). 15) Successit ei C. Caesar, cognomento Caligula, Drusi, privigni Augusti, et ipsius Tiberii nepos (Eutr.) 16) Necessitas dat legem, non ipsa accipit (P. Syr.) 17) Id vinum erit lene et suave et bono colore et bene odoratum. (Cat.) 18) Eo anno Q. Fabius, consulis filius, aliquot matronas ad populum stupri damnatas pecunia multavit. (Liv.) 19) Nostri celeriter arma ceperunt eosque in silvas reppulerunt. (Caes.) 20) Mater neque domum ad se filium admisit neque aspexit et eum detestans compellavit. (Nep.) Esercizio 14 Traduci: 1) Vengo per vederti. 2) Ti dico questo affinchè tu non abbia paura. 3) Venni a casa tua per dirti ciò. 4) I cittadini per fuggire dalla furia dei pirati si (= se) nascosero nelle selve. 5) Perché tu non pensi male di me, ti dirò la verità. 6) Per attendere il nemico l’esercito si appostò su un’altura. 7) L’oratore parlò con grande accanimento in tribunale affinchè i giudici non condannassero l’imputato. 8) Io stesso sono venuto qui per ascoltare le tue parole. 9) Ulisse vagò per molti anni per tornare ad Itaca. 10) Spesso gli uomini ricorrono alla violenza per accrescere il patrimonio. Esercizio 15 Coniuga il verbo posto tra parentesi al modo e al tempo richiesti, quindi traduci: 1) Ut leporem (deprehendo, is)……………………….. puer laqueum tendebat. 2) Cupidus, Veneris filius, ut reginae amorem erga Aenean (moveo, es)…………………………., sagittam emisit. 3) Ne plurima (dico, is)………………. alia omittam. 4) Puellae rus venerunt ut flores (carpo,is)…………………. et aram Dianae (orno, as)…………….. 186 5) Discipuli interdum in scholam non ut (disco, is)………………….sed ut cum amicis tempus (tero, is)……………………………….veniunt. 6) Ut in urbe libertas (sum, es)………………….., omnes cives legibus parere debent. 7) Ne vos me iniuste (accuso, as)…………………….., vobis verum dicam. 8) Consul senatus iussu in urbe remansit ut milites (conscribo, is)……………………… 9) Ut sociorum animos (confirmo, as)………………….. Patroclus Achillis arma induit. 10) Pater epistulam acerbam misit ut filiorum mores (reprehendo, is)………………………. Pronome riflessivo e aggettivo possessivo Esercizio 16 Traduci: ob vestrum donum – mea sponte – sua manu – in suos inimicos – in inimicos eius – cum suis amicis – cum eius amicis – contra eius copias – inter se – inter eos – sua sponte – eorum consilio et sua voluntate – cum eius patre – cum patre suo – domi suae – secum; sulla loro amicizia – per amore dei suoi figli – fedele ai suoi – a causa del proprio errore – a causa della colpa di quello – in compagnia dell’amico di lui – insieme al proprio amico – leggo nei suoi scritti – legge nei propri scritti – di tua volontà – fedele a se stesso e ai suoi principi – rispettoso delle loro leggi. Esercizio 17 Scegli la forma adatta al contesto tra quelle proposte, quindi traduci: 1) Grata est mihi vehementer memoria nostri / nostrum / noster tua (Cic.). 2) Lacrimae meorum / meum / meis me interdum molliunt (Cic.). 3) Non vetustum familiae nostrae / noster / nostro cognomen memoria excessit (Liv.). 4) Cenabis bene, meo / mi / meus Fabulle, apud me / paucis, si tibi di favent, diebus (Cat.). 5) Fortunate senex, ergo tui / tuus / tua rura manebunt, et tibi magna satis (Verg.). 6) Omnia, Lucili, aliena sunt, tempus tandem nostro / noster / nostrum est (Sen.). 7) Praedia meae / mea / meis tu possides, ego aliena misericordia vivo (Cic.). 8) At equitatus hostium ab utroque cornu circumire (=circondare) aciem nostrum /nostram / nostras et aversos proterere incipit (Caes.). Esercizio 18 Traduci: 1)Hamilcar in Hispaniam contra Romanos secum duxerat Hannibalem puerum atque odium contra Romanos eius animo mox iniecit. 2) Hannibal suam vitam totam bello contra Romam dedicavit. 3) Pater familias filium suum vocavit et cum eo in forum venit. 4) Postquam consul victor in urbem intraverat, senatus ei triumphum concessit. 5) Pater, epistulam legens, secum multa cogitabat. 6) Dedicate vos obsequio legum nostrarum, cives! 7) Inter se fratres diu disputaverunt, tandem patris matrisque verba eorum altercationibus finem posuerunt.8) Sua sponte saepe ipse animus falsas imagines sibi fingit atque eis fidem tribuit. 9) In se solum salutis spem cives reponebant. 10) Magister de multis rebus discipulo praecepit et discipulus sibi ipsi haec memoria repetebat. 11) Narcissus effigiem suam in liquore vidit et amator sui factus est (= divenne). 12) Lesbia de se solum cogitat, non de amanti suo. 13) Puella sibi non placebat et suam faciem foedam putabat. 14) Imprudentibus verbis homo ipse accusator sui fuit. 187 Esercizio 19 Traduci : 1)Praebebit se periculis fortis (Sen.). 2) Servum sui participat consilii ( Pl.). 3) Illi celeriter carros impedimentaque sua in artiores silvas abdiderunt, copias omnes in loco edito atque aperto instruxerunt (Caes.). 4) Conclamat omnis multitudo et suo more armis concrepat (Caes.). 5) Nostri ad unum omnes incolumes se in castra receperunt (Caes.). 6) Postridie eius diei praeter castra Caesar suas copias traduxit (Caes.). 7) Quintus Mucius augur multa narrare de C. Laelio socero suo memoriter et iucunde solebat (Cic.). 8) Patrimonia sua profuderunt, fortunas suas obligaverunt; res eos iam pridem deseruit, fides nuper deficere coepit (= cominciò) (Cic.). 9) Coloni omnes municipesque vestri facile urbes suas finesque defendent (Cic.). 10) Hannibal suos continuit ne tumultum ac trepidationem augeret (Liv.). 11) Ariovistus ad postulata Caesaris pauca respondit, de suis virtutibus multa praedicavit (Caes.). 12) Caesar omnium temporum iniuras inimicorum in se commemorat (Caes.). 13) Isdem diebus Carmonenses, quae est longe firmissima totius provinciae civitas (= popolazione che), […] per se cohortes eiecit portasque praeclusit (Caes.). 14) Pompeius suis praedixerat, ut Caesaris impetum exciperent neve se loco moverent (Caes.). 15) Pius Aeneas dextram tendebat inermem, […] atque suos clamore vocabat (Verg.). Esercizio 20 Traduci: 1) Il fattore aveva con sé uno schiavo fidato. 2) Ho visto il tuo amico: con lui c’era anche tuo fratello. 3) Perché non gli dici la verità? 4) Mentre parlava agli altri, quell’uomo parlava soprattutto a se stesso. 5) La madre si riteneva responsabile della disgrazia. 6) La padrona la riteneva colpevole del fatto. 7) Il comandante attribuì esclusivamente a se stesso il merito della vittoria, mentre i soldati gli imputavano anche alcune colpe. 8) Il padre aveva presso di sé i figli e gli amici più fidati. Esercizio 21 Traduci: 1) I soldati riponevano una grandissima fiducia nel loro comandante. 2) I soldati riponevano ogni loro speranza nel loro console. 3) I nemici erano poco numerosi, ma il loro comandante era molto audace. 4) Le formiche accumulano provviste per l’inverno, secondo le loro abitudini. 5) Il generale ricordò ai suoi soldati i propri meriti nei loro confronti e gli oltraggi del nemico nei confronti del suo popolo. 6) Il generale dopo aver elogiato i soldati per i loro meriti distribuì tra di loro parte del proprio bottino. 7) Leggo volentieri la sua lettera e ricevo con molto piacere sue notizie. 8) L’oratore tenne una fervida orazione di fronte ai suoi concittadini, e lodò anche la loro costanza e la loro sopportazione. Esercizio 22 Scegli la forma corretta tra quelle proposte, quindi traduci: 1) Caesar apud milites longum sermonem habuit, et milites duci suo / eorum plauserunt. 2) Cassandra, pulcherrima Priami regis filiarum, vaticinationis donum habebat sed eius / suis verbis nullus homo credebat. 3) In eius / suis scriptis Cicero etiam de amicitia disseruit. 4) Libenter dominus in suo / eius peristylio cum amicis deambulat. 5) Perfugae multa de hostium re militari dicebant sed nostri eorum / suis verbis fidem non 188 tribuebant. 6) Consul ardorem suarum / eius legionum intellexit, ita celeriter ad pugnam eas misit. 7) Propter generi mortem domina diu in luctu fuit : nam filiae maeror etiam suus / eius erat. 8) Agricolas semper laudo ob suas / eorum constantiam et alacritatem. 9) Dido in Inferos descendit atque suo / eius primo viro iterum se iunxit. 10) Ne Caesar eum interficeret, ipse Cato sibi / ei mortem dedit. Pronomi e aggettivi dimostrativi Esercizio 23 Traduci: hoc est – hic probus, ille improbus – ad hoc – in hac urbe - in his hominibus – inter hos captivos – Vergilius, ille poeta – huius statura, illius pulchritudo – unum hoc dico – propter hoc – inter haec – illud Ciceronis – propter illas litteras – istius adrogantiā – in ista tua vita – istis hominibus – cum illis viribus; tra codesta gente – di queste parole – a quest’uomo – le azioni di costui – le parole di questo, i fatti di quello – a quei tempi – tra questi – in queste avversità – quel celebre motto di Socrate – tramite quelle lettere – da quel momento – a causa di quelle cose - quel famoso filosofo greco. Esercizio 24 Traduci: 1) Huius facta laudamus, illius verba. 2) Cur istius gesta nondum damnatis, iudices? 3)Notum omnibus est illud Horatii “Carpe diem”. 4) Hunc librum tibi dono ut legas. 5) Romulus primus regum Romanorum fuit; post hunc Numa Pompilius regnavit. 6) Lucius et Manlius fratres sunt;hi, tamen, inter se (= tra di loro) non amici sed inimici sunt. 7) Homerus, ille Graecus poeta, Achillis iram narrat. 8) Istorum insolentia et adrogantia proborum animos offendunt. 9) His temporibus hoc non solum vituperabile, sed etiam periculosum est. 10) Cur hoc amicitiae anteponis? 11) Ista tua verba ridicula sunt. 12) Illud Solonis “Senesco, sed multa quotidie addisco” haud dubie nullus homo ignorat. 13) Propter hoc bellum cives cum agris omnia amiserunt. 14) Numa Pompilius pius rex fuit; huic regi successit Tullus Hostilius, dissimillimus rex. 15) In illa regione caelum palustre est. 16) Haec dux militibus dixit ut audacius contra eius generis inimicos pugnarent.17) Haec ei dixi ne male de me existimaret. 18) Ne illum exsilio multarent, orator apud iudices ferventibus verbis pro eo dixit. Esercizio 25 Traduci : 1) Di questo ho sempre ammirato la costanza, di quello la disciplina. 2) Conosco anch’io quel famoso detto di Catone. 3) Nelle scuole leggiamo ancora oggi gli scritti di quel famoso poeta autore dell’Iliade. 4) Da quel momento pensò esclusivamente ai fatti propri. 5) Queste difficoltà non hanno mutato codesto tuo brutto carattere. 6) Quella non fu una resa, piuttosto fu un’ammissione di sconfitta. 7) Leggo per questo, per conoscere l’autore e il suo pensiero. 8) Codesta tua vita è piena di errori e di miserie. 9) A causa di codesto tuo carattere ti sei procurato moltissimi nemici. 10) Con codesti mezzi puoi fare grandi cose. Esercizio 26 Traduci: 189 1) Istius calamitatis tuae fortuna particeps non fuit (Cic.) 2) His Caesar libertatem concessit (Caes.). 3) Huic homini non minor vanitas erat quam audacia (Sall.). 4) Ariovistus his omnibus diebus exercitum castris continuit, equestri proelio cotidie contendit (Caes.). 5) Non vaco ad istas ineptias : ingens negotium in manibus est (Sen.). 6) Verum ad istam omnem orationem brevis est defensio (Cic.). 7) Nullum est enim fundamentum horum hominum, nulla sedes (Cic.). 8) Hanc olim veteres vitam coluere (= coluerunt) Sabini, hanc Remus et frater (Verg). 9) O Meliboee, deus nobis haec otia fecit: namque erit ille mihi semper deus; illius aram saepe tener nostris ab ovilibus imbuet agnus (Verg.). 10) Idcirco in hanc urbem venisti, ut huius urbis iura corrumperes (Cic.) 11) Hoc omitto, ne offendam tuas patientissimas aures (Cic.). 12 )Quamdiu etiam furor iste tuus nos eludet? (Cic.). 13) Dicebam haec et flebam amarissima contritione cordis mei (Aug.). 14)O tempora, o mores! Senatus haec intellegit, consul videt; hic tamen vivit (Cic.). 15) Numquam ex animo meo discedit illius optimi atque invictissimi viri memoria (Cic.). 16) Peloponnesio bello multa Thrasibulus sine Alcibiade gessit, ille nullam rem sine hoc. (Nep.) 18) Ita dico, Lucili: sacer intra nos spiritus sedet, malorum bonorumque nostrorum observator et custos; hic prout a nobis tractatus est (= da noi è stato trattato), ita nos ipse tractat. Esercizio 27 Declina il pronome posto tra parentesi nel genere, numero e caso ritenuti da te opportuni, quindi traduci: 1) (Iste)………..tua verba fallacia sunt. 2) Magister saepe mentionem facit de Homero, (ille)………….poeta. 3) (Hic)………..regionum aer saluberrimus est. 4) Antiquitus (hic)......................populus bellicosus atque periculosus fuit. 5) (Hic)………….antiqui Romani in rege laudabant: clementiam, iustitiam et pietatem. 6) Sub (hic)……………. platani umbra libenter requiesco. 7) (Hic)………….. rei causa multa feci et multa etiam faciam. 8) Propter (ille)…………….militum ignaviam consul copias a proelio revocavit. 9) De (iste)……………. tua adrogantia pauca dicam. 10) (Iste)………….tua obstinatio non semper virtus est. Perfetto e piuccheperfetto congiuntivo delle quattro coniugazioni (forma attiva) e del verbo sum. Il perfetto congiuntivo delle quattro coniugazioni (forma attiva) si ottiene, come si può vedere dai prospetti, dal tema del perfetto con l’aggiunta delle desinenze ĕrim, -ĕris, -ĕrit…); ecco il modello di riferimento per studiare il congiuntivo perfetto delle quattro coniugazioni: 190 Congiuntivo perfetto I coniugazione amav-ĕrim amav-ĕris amav-ĕrit amav-erĭmus amav-erĭtis amav-ĕrint III coniugazione leg-ĕrim leg-ĕris leg-ĕrit leg-erĭmus leg-erĭtis leg-ĕrint II coniugazione che io abbia amato che io abbia letto monu-ĕrim monu-ĕris monu-ĕrit monu-erĭmus monu-erĭtis monu-ĕrint IV coniugazione che io abbia ammonito audiv-ĕrim audiv-ĕris audiv-ĕrit audiv-erĭmus audiv-erĭtis audiv-ĕrint che io abbia ascoltato Congiuntivo perfetto del verbo sum fu-ĕrim che io sia stato fu-ĕris fu-ĕrit fu-erĭmus fu-erĭtis fu-ĕrint Il congiuntivo perfetto latino corrisponde al congiuntivo passato italiano. Il congiuntivo piuccheperfetto (forma attiva) si ottiene aggiungendo le desinenze–issem, -isses, isset… al tema del perfetto, ma per agevolare la memorizzazione puoi notare che il congiuntivo piuccheperfetto è uguale all’infinito perfetto + le desinenze personali. 191 Congiuntivo piuccheperfetto I coniugazione amav-issem amato amav-isses amav-isset amav-issēmus amav-issētis amav-issent III coniugazione leg-issem leg-isses leg-isset leg-issēmus leg-issētis leg-issent II coniugazione che io avessi amato/ avrei che io avessi letto/ avrei letto monu-issem avrei ammonito monu-isses monu-isset monu-issēmus monu-issētis monu-issent IV coniugazione che io avessi ammonito/ audiv-issem avrei ascoltato audiv-isses audiv-isset audiv-issēmus audiv-issētis audiv-issent che io avessi ascoltato/ Congiuntivo piuccheperfetto del verbo sum fu-issem fu-isses fu-isset fu-issēmus fu-issētis fu-issent che io fossi stato/ sarei stato In italiano il congiuntivo piuccheperfetto corrisponde al congiuntivo trapassato e al condizionale passato. Esercizio 28 Analizza e traduci (attenzione: in alcuni casi devi indicare due possibilità): legerim rexero fuissem egissem occupaverit occupavero occupes occupas cong. perf. I sing. III coniug. ………………………………… ………………………………… ………………………………… ………………………………… ………………………………… ………………………………… ………………………………… che io abbia letto ……………………. ……………………. ……………………. ……………………. ……………………. ……………………. ……………………. 192 occupabo excelleret attribuatis attribuetis attribuitis attribueritis attribuisset ………………………………… ………………………………… ………………………………… ………………………………… ………………………………… ………………………………… ………………………………… ……………………. ……………………. ……………………. ……………………. ……………………. ……………………. ……………………. Esercizio 29 Analizza e traduci: che io sia stato avessi detto saremmo stati che noi avessimo visto che tu abbia letto avrai letto siate stati avrei lodato che avessimo lodato avrete ascoltato che voi abbiate ascoltato che tu abbia onorato avreste onorato che io fossi venuto che io sia venuto io sarò venuto che tu sia stato cong. perf. I sing.. ………………………………. ………………………………. ………………………………. ………………………………. ………………………………. ………………………………. ………………………………. ………………………………. ………………………………. ………………………………. ………………………………. ………………………………. ………………………………. ………………………………. ………………………………. ………………………………. fuerim …………………….. …………………….. …………………….. …………………….. …………………….. …………………….. …………………….. …………………….. …………………….. …………………….. …………………….. …………………….. …………………….. …………………….. …………………….. …………………….. Elementi di analisi del periodo (4): La proposizione subordinata consecutiva. La proposizione subordinata consecutiva indica la conseguenza o l’effetto di quanto è espresso nella proposizione reggente. In latino viene espressa con ut + il congiuntivo nel caso di consecutiva con valore affermativo, ut non + congiuntivo nel caso di consecutiva negativa. Per quanto riguarda i tempi del congiuntivo, non esistono, come per la proposizione finale, regole che ne stabiliscano l’uso in base alla dipendenza dalla reggente, anche se, schematizzando, possiamo dire che il congiuntivo presente viene usato per esprimere una conseguenza nel presente, il congiuntivo imperfetto e perfetto per esprimere una conseguenza nel passato. La proposizione consecutiva è solitamente preannunciata da un termine contenuto nella reggente e posto in correlazione con l’ut: tam / tantum … ut = tanto … che; ita / sic … ut = così … che; adeo / usque eo … ut = a tal punto che; 193 tantus, a, um … ut = tanto grande … che; talis, e … ut = tale … che; is, ea, id … ut = tale che. • • Magister sic dixit ut omnes discipuli eum audiverint. = Il maestro parlò così che tutti i discepoli lo ascoltarono. Non sum tam stultus ut non intellegam haec. = Non sono tanto sciocco che non capisco (= da non capire) queste cose. Come è evidente dagli esempi, per quanto riguarda la traduzione basta rendere la proposizione consecutiva mantenendo nella lingua italiana lo stesso tempo che ha nella lingua latina (naturalmente se esplicita); questo discorso sarà poi ripreso e approfondito nel secondo volume. Quando la proposizione consecutiva è negativa, al posto di ut non possiamo trovare anche l’ut seguito, ad esempio, da un pronome o un aggettivo indefinito con valore negativo (che più avanti studieremo): ut nemo, ut nihil, ut nullus… Esercizio 30 Traduci: 1) Vercingetorix ex arce Alesiae tanto clamore impetum fecit ut minacius terreret Romanorum copias. 2) Caesaris adventus Romanorum exercitui tantum animum addidit ut Romani vires recuperaverint atque hostes fugaverint. 3) Inter Romanorum hostiumque acies tantum spatii erat ut equites utriusque exercitus concurrerent. 4) Non tam stultus sum ut ista verba tua non intellegam. 5) Dux nocte ex castris copias produxit ita ut hostes non sentirent. 6) Tribunus talem orationem habuit ut populus maximo clamore verba eius exciperet. 7) Talis animi inflammatio propter tribuni verba fuerat ut non viderim umquam similem. 8) Fortunae vulnus tam grave eum percussit ut omnes eius casum lacrimaverint. 9) Ventorum vis talis erat ut solvere ancoras nautae non potuerint (cong. perf. di possum = posso). 10) Tantum terrorem in meum animum verbis tuis iniecisti ut non dixerim alia. 11) Ita vos gessistis ut non adversarios sed socios vos putarem. 12) Censor Cato ita vixit ut semper observaret rei publicae leges, atque talis severitas eius fuit ut multos viros de senatu expelleret. 13) Tam stulti cives erant ut pacem magis quam bellum timerent. 14) Canum cursus talis fuit ut eorum morsus cervi agilibus cruribus non eluserint. 15) Propter pestem omnes nos ad mortem assueveramus ita ut non solverimus iusta funera ne parentum quidem. Esercizio 31 Traduci: 1) Sono così stanco che gli occhi mi si chiudono. 2) Quell’uomo è talmente arrogante da trattare male tutti indistintamente. 3) In questi giorni sono stato così malato che a stento oggi mi alzo dal letto. 4) Sei così ostile nei miei confronti che non ti riconosco. 5) Catullo amava la sua Lesbia con un ardore tale che non pensava ad altro che a lei. 6) Didone arse d’amore per Enea al punto tale da uccidersi dopo che lui l’ebbe abbandonata. 7) La Sicilia è un’isola così fertile che gli agricoltori vi raccolgono sempre messi abbondanti. 8) Quei barbari erano così violenti che nessun nemico resisteva al loro passaggio. 9) Ero così stanco della situazione che andai via dalla città di mia volontà. 10) L’uomo parlava il greco così correttamente e in modo così fluido che tutti lo scambiarono per un vero Greco. 194 Esercizio 32 Traduci (proposizioni finali e consecutive): 1)Caesar ad Lingones litteras nuntiosque miserat, ne Helvetios frumento neve alia re iuvarent (Caes.). 2) Namque Galli […] tanto silentio in summum evaserunt ut non custodes solum fallerent, sed ne canes quidem, sollicitum animal ad nocturnos strepitus, excitarent (Liv.). 3) Effice ut ego mortem non fugiam, vita me non effugiat (Sen.). 4) Ita ad hoc aetatis a pueritia fui, ut omnes labores et pericula consueta habeam (Sall.).5) Nam (Messalina) in C. Silium, iuventutis Romanae pulcherrimum, ita exarserat, ut Iuniam Silanam, nobilem feminam, matrimonio eius exturbaret (Tac). 6) Effice ut interea fera moenera militiai per maria ac terras omnis (= omnes) sopita quiescant (Lucr.) 7) Equites tantum profecerunt ut pellerent omnes compluresque interficerent ipsique incolumes se ad agmen reciperent (Caes.). 8) (Hannibal) equites ad ipsas fauces saltus […] locat, ut […] clausa omnia lacu ac montibus essent (Liv.). 9) Redintegravit luctum in castris consulum adventus, ut vix ab iis abstinerent manus (Liv.). 10) Omnia erant tumultus, timoris, fugae plena adeo ut alii fugerent, alii signa dimitterent (Caes.). 11) Hannibal odium paternum erga Romanos sic conservavit ut prius animam quam id deposuerit (Nep.). 12) Temperavit Agricola vim suam ardoremque compescuit, ne incresceret (Tac.). Versione 1 Mercurio Romanorum deus, Maiae filius, Iovis nuntius, Mercurius eloquentiae mercaturaeque deus erat. Summi ingenii, lyram excogitavit eamque Apollini donavit. Antiqui Mercurium finxerunt alatum cum petaso caduceoque. Manu gerebat sacculum cum pecunia: nam ille etiam negotiorum deus erat. Antiquitus Romani huic deo templum dicaverunt in Aventino, apud Circum Maximum, non longe a Romae portu. Officium eius erat ducere mortuos apud inferos. Non solum Romani, sed etiam multi populi Galliae, Germaniae Africaeque hunc deum coluerunt, sed ille personam amisit mercaturae patroni. Versione 2 Genitori e figli Parentum amor erga filios magnus est semperque fuit eritque. Hodieque, maximeque forsitan antiquitus, patres matresque omnia agebant pro filiis et filiabus. Illis operam dabant a prima luce usque ad vesperum; onus laborum non sentiebant, laeti si filios laetos videbant. Filiorum quoque amor erga parentes magnus erat: eos colebant eorumque imperata faciebant. Ruri liberi adiuvabant parentes in agrorum cultura; in urbe, in laboribus variis. Cum pater materque senes erant, filii illis auxilio erant omnibus temporibus, non solum cum aegrotabant neque sibi consulere poterant (= potevano). Versione 3 Le colpe degli uomini Saepe homines sua proposita non perfecerunt atque culpam naturae vel vitae temporibus dederunt. Sed res ita se habet: hominum non temporum multae culpae sunt. Homines enim saepe in aliud tempus officia sua differunt (= rinviano), nihil agunt, magnam partem vitae in delectationibus terunt. Interdum valetudinem excusant, non solum cum ceteris, sed etiam secum. Alias neglegentiae suae culpam fato attribuunt, quod (pr. rel. = che) vitare non possumus (= possiamo), alias brevitatem vitae falso accusant. Paucis verbis homines delectationibus suis inserviunt, sua sponte ab officiis discedunt, sed stultitia eorum excusationem non habet. 195 Versione 4 Procne e Filomela Dalla guerra di Atene contro Tebe riuscì vittorioso Pandione, re di Tebe, anche grazie all’aiuto di Tereo, figlio di Ares. Il re per ricompensare il suo alleato gli diede in sposa la figlia Procne. Questa ebbe da lui un figlio, e gli diede nome Iti. Ma in seguito Tereo si innamorò della sorella della moglie, Filomela: le usò violenza e, perché lei non rivelasse il fatto, le tagliò la lingua. Tuttavia la giovane, rappresentando gli avvenimenti su una tela, svelò tutto a Procne. Questa allora, per punire il marito, uccise Iti, il figlioletto, e lo servì come cena all’uomo; quindi fuggì con la sorella. Quando Tereo scoprì il delitto inseguì le donne: queste implorarono gli dei affinchè le salvassero. Gli dei prestarono ascolto alle loro preghiere: mutarono infatti Procne in usignolo e Filomela in una rondine, quindi trasformarono Tereo in un’upupa. Romanorum mores (5): L’onomastica dei Romani. Presso gli antichi Romani la familia costituiva il nucleo della società; a capo della familia c’era il paterfamilias, alla cui auctoritas erano soggette tutte le persone libere che della famiglia facevano parte. Più familiae aventi un progenitore comune formavano una gens. I nomi della familia e della gens di appartenenza comparivano nel sistema onomastico dei Romani; in particolare esso consisteva in tre nomi – i tria nomina- : praenomen, nomen e cognomen. Il praenomen corrisponde al nome personale, e spesso lo si trova indicato tramite un’abbreviazione: G. = Gaius, L. = Lucius, P. = Publius… Questo veniva assegnato dal paterfamilias nel dies lustricus, che cadeva per le bambine otto giorni dopo la nascita, per i maschietti nove: con apposite celebrazioni in questa giornata di festa il neonato veniva purificato dalle impurità legate al parto e riceveva il praenomen, quasi in una sorta di battesimo. Il nomen invece indica semplicemente il nome della gens di appartenenza. Già ai tempi della seconda guerra punica fa la sua comparsa il cognomen, ovvero il nome della familia, ereditario, che poteva avere origini diverse: da una caratteristica fisica (Barbatus), da un titolo onorifico a seguito di un successo militare (Germanicus), o dalla convinzione, nel caso di Gaio Giulio Cesare, che il capostipite di questa familia fosse nato mediante un taglio cesareo (da cui Caesar). Nel caso di personaggi insigni poteva capitare che ai tria nomina venisse aggiunto un agnomen, cioè un soprannome che rimaneva però attribuito al singolo individuo, senza passare per via ereditaria ad altri componenti della familia. Anche questo poteva essere la conseguenza di una vittoria militare (Publius Cornelius Scipio Africanus) ma anche di un vizio o di una particolare caratteristica fisica. Le donne solitamente avevano solo il nomen gentilicium (es. Giulia), lo stesso che veniva assegnato agli schiavi affrancati; a volte questo era accompagnato dal femminile derivato dal cognomen del padre ( Aemilia Lepida) oppure si attribuivano alla donna sia il nomen del padre (volto naturalmente al femminile) sia il nomen della madre. 196 Capitolo 12 I pronomi (2) Il pronome relativo e concordanza del pronome relativo. Pronome relativo riferito a un determinativo o a un dimostrativo. Il nesso relativo. Elementi di analisi del periodo (5): la proposizione relativa finale e la proposizione relativa consecutiva. Prolessi della relativa. Pronomi e aggettivi relativi – indefiniti. Traduciamo insieme… (3) Pronomi e aggettivi interrogativi. Interrogativi composti. Elementi di analisi del periodo (6) : la proposizione interrogativa diretta Elementi di analisi del periodo (7): il congiuntivo esortativo e l’imperativo negativo. Imperativo futuro attivo delle quattro coniugazioni e del verbo sum. Pronomi e aggettivi indefiniti e composti. Impariamo ad usare il vocabolario (8). Traduciamo insieme (4). Altri indefiniti. Elementi di analisi logica (24): i complementi di stima e di prezzo. 197 Il pronome relativo e concordanza del pronome relativo Esercizio 1 Traduci: qui – cum quibus - propter quem – ob quam – cum quo – de quibus – inter quae – cuius – in qua – sine qua – ex quibus – in quod – ad quas – quibuscum; homo per quem – amici cum quibus – factum de quo – bello quo – ea quae – antiqui quorum – iter in quo – oppidum in quo – servi quibuscum - Germani qui – scripta in quibus – cives inter quos – libri quos – prudentia qua – amicitia propter quam – pueritia a qua – ancillae per quas – cuius pater Esercizio 2 Dopo aver individuato la funzione logica del pronome relativo, traduci il pronome e il termine cui si riferisce, come nell' esempio: Il libro che mi hai prestato è interessante FUNZIONE LOGICA compl. ogg. TRADUZIONE liber quem 1) Quello è l’uomo di cui ti ho parlato. ……………………………………………….. 2) Questa è la sedia sulla quale era seduto. ……………………………………………….. 3) Il cavallo che hai acquistato è veloce. ………………………………………………. 4) Luca, la lealtà del quale è indubbia, è informato.…………………………………………… 5) L’amica con cui sono venuta è ripartita. ……………………………………………….. 6) La stirpe dalla quale discendo è illustre. ……………………………………………….. 7) Ciò di cui ti ho parlato deve rimanere segreto. …………………………………………….. 8) Il servo tramite il quale ti ho avvisato è qui. ……………………………………………….. 9) Il legno di cui è fatto questo tavolo è pregiato. …………………………………………….. 10) I ragazzi che lo desiderano possono uscire. ………………………………………………… Esercizio 3 Traduci: 1) Il senato stabilì grandi festeggiamenti in onore di Cesare che aveva sconfitto Pompeo. 2) Enea, le cui imprese sono note a tutti, è uno dei maggiori eroi dell’antichità. 3) La battaglia di Azio, nella quale Ottaviano sconfisse Antonio, pose fine alla guerra civile. 4) L’incendio che ha devastato la città è stato molto violento. 5) Achille, del quale tutti conoscevano il valore, si nascose a Sciro per sottrarsi alla guerra di Troia. 6) Cicerone scrisse numerose lettere con le quali raccomandava i suoi amici. 7) Virgilio è l’autore di cui leggo più volentieri gli scritti. 8) Coloro che hanno detto queste menzogne sono i veri colpevoli. 9) Quello è il tempio nel quale Annibale nascose le sue ricchezze. 10) L’uomo che pensa questo di te è uno sciocco. 11) I nemici contro i quali Cesare combattè erano valorosi. 12) Ciò che è motivo di discordia per voi lo è anche per noi. Esercizio 4 Inserisci il relativo adatto, quindi traduci: 1) Germani deos ducunt eos …… cernunt. 2) Dux militibus …… laborantes erant subsidia submisit. 3) Omnes mulieres …… Troiae erant magno cum fletu deos orabant. 198 4) Dicam aperte, iudices, id …… scio. 5) Achilles in tabernaculum in …… Briseida viderat clam intravit. 6) Mater uxorque Darei, …… Alexander ceperat, regis mortem deflebant. 7) Lesbia, …… Catullus poeta carminibus suis canit, saepe fidem violavit. 8) Exploratores …… dux praemiserat hostium castra facile invenerunt. 9) Eas regiones …… media in Germania sunt homines rudes incolunt. Esercizio 5 Traduci: 1) Multos amores habuit Apollo, quem antiqui altum, pulchrum et crispis capillis fingebant. 2) Menelaos, cuius uxor pulcherrima Helena erat, postquam eam Paris rapuerat, cum fratre Agamemnone bellum contra Troianos suscepit. 3) Icarus, Daedali filius, cui pater alas cereas aptaverat ut e labyrintho fugeret, appropinquavit ad solem ita ut calor ceras solverit. 4) Canis Argus recognovit dominum suum Ulixem, qui post multos annos et longas peregrinationes solus Ithacam pervenerat. 5) Libenter legi tuas litteras quarum grata verba solacium mihi praebebant. 6) Achillem, qui in insula Scyro sese abdiderat, Ulixes, cuius calliditas omnibus nota erat, detexit. 7) Penelopa, quam fidelitas et amor erga virum celebrem reddiderunt, Icarii filia et Telemachi mater erat. 8) Aeneas, cui Dido toto corde se donaverat, reginam fefellit atque clam velas solvit. 9) Viri verba libentissime audiebat Dido, cuius cor sagitta Cupido transfixerat ut amore exardesceret. 10) Multi Ulixis socii, quorum culpa magna ventorum vis tempestatem excitaverat, in mari perierunt (= morirono). 11) Ancillae, quarum amor erga dominam maximus fuerat, multas lacrimas propter dominae mortem effuderunt. 12) Quoniam male te gessisti, fili mi, hereditate non tu sed frater tuus accipiet domum in qua vivimus. 13) Caesar, quo nullus dux habilior magisque strenuus fuit, totam Galliam subegit. 14) L. Tarquinii Collatini uxor, Lucretia, cuius pudicitiam Sextus Tarquinius violaverat, sibi mortem dedit ne in dedecore viveret. 15) Gladiatores, quorum factis Romani in theatro plaudebant, saepe in ludis cadebant. Pronome relativo riferito a un determinativo o a un dimostrativo Esercizio 6 Nelle seguenti frasi individua il dimostrativo sottinteso con il quale il relativo concorda ed indicalo nello spazio tra parentesi: 1) Quod video (…) pulchrum est. 2) Qui haec cogitant (…) probi non sunt. 3) Quibus haec iam dixi (…)iterum dicam. 4) Egomet nunc video (…) quae mihi dixisti 5) Qui inanes sonos fundunt (…)vacui sunt. 6) Mihi satis sunt (…) quae habeo 7) Cui litteras tibi dedit (…)litteras mihi dabis. 8) Qui timent in proelio (…) in maximo periculo sunt. 9) Amo (…) quem amas. 10) Certum est (…) quod dico. Esercizio 7 Traduci: 1) Ciò che tu credi è irrilevante. 2) Chi ha letto la lettera te lo confermerà. 3) Darò la mia missiva a colui al quale tu avrai dato la tua. 4) La ragazza più bella è quella che ha i capelli biondi . 5) Chi possiede molte ricchezze spesso vive nell’ozio. 6) Racconterò la mia verità a coloro ai quali tu hai 199 raccontato la tua. 7) Ciò che mi hai confidato resterà tra noi. 8) Non ammetterò nella mia casa quelli che tu hai cacciato dalla tua. 9) Desidero per me quello che tu desideri per te. 10) Perché desideri ciò che non hai? Il nesso relativo Esercizio 8 Le frasi seguenti contengono tutte dei nessi relativi; dopo averli individuati indica nello spazio tra parentesi la congiunzione (et o sed a seconda del contesto) e il dimostrativo corrispondenti: 1) 2) 3) 4) 5) 6) 7) 8) Mihi venit obviam Lucius. Qui (……) nec me vidit nec me salutavit. Procul vidi filiolam tua; quae (……) suaviter me vocavit. Identidem discipulos magister ad ordinem redigebat. Qui (……) numquam eo oboediebant. Hannibal apud Cannas Romanos vicit; quo (……) proelio multum terrorem Romanis civibus Carthaginiensium dux iniecit. Longum sermonem cum patre tuo habui; quo (……) sermone multa de te didici. Versus clarissimos et pulcherrimos Horatius poeta fecit; quos (……) attente legetis, discipuli. Multas oleas agricola sevit; quas (……) eius filii adhuc eadem diligentia curant. Saepe Marcum una cum Livia vidi; qui (……) numquam me agnoverunt. Elementi di analisi del periodo (5): La proposizione relativa finale e la proposizione relativa consecutiva. Sia la proposizione finale che la proposizione consecutiva possono presentarsi sotto forma di proposizione relativa: in questo caso la proposizione relativa si definisce impropria. Quando dunque si incontra il pronome relativo seguito dal congiuntivo si tratta di una proposizione relativa con valore finale o consecutivo. I tempi del congiuntivo sono gli stessi utilizzati nelle proposizioni finali (introdotte da ut / ne) e nelle consecutive (introdotte da ita, si, tam… ut / ut non): presente e imperfetto -a seconda del verbo della reggente- per la proposizione finale, tutti i tempi del congiuntivo (il piuccheperfetto è raro) per la consecutiva. • Senatus legato mandata dabat, qui Caesari portaret. = Il senato dava degli ordini all’ambasciatore affinchè li portasse a Cesare (relativa finale). • Quis est cui haec dicere possim? = Chi c’è a cui io possa dire queste cose? (relativa consecutiva). Esercizio 9 Scegli la forma adatta al contesto tra quelle proposte, quindi traduci: 1) Gn. Pompeius, qui / quae / quem Spartacum gladiatorem, seditionis ducem, vicerat, cum Caesare Crassoque triumvir fuit. 2) Ptolemaeus, ut favorem Caesaris sibi conciliaret, Pompeium, quem / qui / quae in Aegyptum confugerat, interfecit. 200 3) Multos viros, qui / quos / quorum quoquo modo sibi conciliare cogitabat, Catilina circum se habebat. 4) L. Anneus Seneca, quorum / cui / cuius scripta clara sunt, Neronis praeceptor fuit. 5) Philosophus Seneca, cuius / cui / qui mortem Nero imperaverat, magno animo imperata fecit. 6) Virgo Cloelia, quam / quae / quem obsidem Porsennae Romani dederant, ex Etruscorum castris fugit atque per Tiberim Romam venit. 7) Mercurius deus, quem / qui / quos maxime Romani colebant, mercatorum viatorumque patronus erat. 8) Horridus et admodum senex Charon portitor erat, quae / quem / qui animas per Acherontis paludes traiciebat. 9) Menenius Agrippa plebi sermonem fecit quo / qua / qui ei persuasit ut Romam reverteret. 10) Romulus, cuius / cui / qui pater Mars deus fortasse erat, Romam condidit. Esercizio 10 Traduci rendendo le proposizioni finali e quelle consecutive con proposizioni relative: 1) Il re chiamò un uomo fidato che consegnasse la lettera in segreto. 2) Sei stato fortunato, tanto che hai ritrovato l’anello che avevi smarrito! 3) Non c’è nessuno che pensi questo di te. 4) Manderò a casa tua mio figlio che ti porti il libro di cui ti ho parlato. 5) La tua stoltezza è tale che tutti si prendono gioco di te. 6) Sono venuto di mia volontà per sostenerti in questa difficile impresa. 7) Sei così arrabbiato che non ascolti nemmeno ciò che ti dico. 8) Il generale mandò avanti dei cavalieri che ispezionassero il territorio e gli riferissero ogni cosa. Esercizio 11 Traduci: 1) (Caesar) T. Labienum legatum in Treveros, qui proximi sunt flumini Rheno, cum equitatu mittit (Caes.). 2) Felix qui potuit (= potè) rerum cognoscere causas atque metus omnes et inexorabilem fatum subiecit pedibus strepitumque Acherontis avari! (Verg.). 3) Sunt multi, qui omnino Graecas non ament litteras (Cic.) 4)O fortunate adulescens, qui tuae virtutis Homerum praeconem inveneris! (Cic.) 5) Postquam id animadvertit, copias suas Caesar in proximum collem subduxit equitatumque qui sustineret hostium impetum misit (Caes.). 6) Civis est nemo, qui me non defenderit (Cic.) 7) Haec omnis, quam cernis, inops inhumataque turba est; portitor ille, Charon; hi, quos vehit unda, sepulti (= sono stati sepolti). (Verg.). 8) Deinceps fuit annus quo ego consulatum petivi; petebat Catilina mecum (Cic.). 9) Urbem, quam dicunt Romam, Meliboee, putavi stultus ego huic nostrae similem, quo saepe solemus pastores ovium teneros depellere fetus (Verg.). 10) L. Aelius scribebat orationes, quas alii dicerent (Cic.) 11) Lacedaemonii devictis Atheniensibus ( = dopo aver sconfitto gli Ateniesi) triginta viros imposuerunt, qui rem publicam eorum tractarent (Sall.) 12) Vade, vende omnia quae habes, da pauperibus et habebis thesaurum in caelis (Vang. di Matt.). 13) Invenerat homines, qui dicendo (con le chiacchiere) consumerent tempus (Cic.) 14) Vobis […] rationem ostendam qua tanta ista mala effugiatis (Sall.). 15) (Caesar) exploratores centurionesque praemittit qui locum idoneum castris deligant (Caes.). 16) Nusquam est qui ubique est. (Sen.). Prolessi della relativa La proposizione relativa è talvolta collocata prima della proposizione da cui dipende: questo fenomeno viene indicato come prolessi della relativa. Si tratta, in pratica, di una sorta di inversione di quello che, nella lingua italiana, è tradizionalmente l’ordine delle due proposizioni, come nell’esempio che segue: 201 • Qui prior strinxerit ferrum, eius victoria erit (Liv.) = La vittoria sarà di quello che per primo impugnerà la spada. Nella proposizione reggente troviamo solitamente un pronome dimostrativo o determinativo al quale si riferisce il pronome relativo che introduce la proposizione relativa collocata prima della reggente: nell’esempio qui…eius. La medesima frase, con le due proposizioni collocate secondo l’ordine della sintassi italiana, dovrebbe presentarsi come segue: Victoria erit eius qui prior strinxerit ferrum. Nella traduzione, dunque, è opportuno porre prima la proposizione reggente, poi la proposizione relativa. Esercizio 12 Traduci: 1) Quod ut facias, rogo (Cic.) 2) Caesar quos laborantes conspexerat, his subsidia submittebat (Caes.) 3) Ipse cum expeditis […] raptim angustias evadit iisque ipsis tumulis, quos hostes tenuerant, consedit (Liv.). 4) Multas ad res perutiles Xenophontis libri sunt : quos legite quaeso studiosissime (Cic.). 5) Caelum non animam mutant qui trans mare currunt (Hor.). 6) Quae pars civitatis Helvetiae calamitatem populo Romano intulerat, ea princeps poenas persolvit (Caes.) 7) Aluistis ergo hoc incendium quo nunc ardetis (Liv.). 8) Arma virumque cano, Troiae qui primus ab oris Italiam fato profugus Laviniaque venit litora (Verg.). 9) Haud facile emergunt (ei, sogg. sott.) quorum virtutibus obstat res angusta domi (Iuv.). 10) Iste quem quaeris ego sum (Plaut.). 11) Dicam plane, Caesar, quod sentio (Cic.) 12) Inter quos autem ratio, inter eosdem etiam recta ratio communis est (Cic.) 13) Q. Metellus, quem ego, hoc prospiciens, in agrum Gallicum Picenumque praemisi, aut opprimet hominem aut eius omnes motus conatusque prohibebit (Cic.). 14) Ea scripsisti quae levare luctum possent (Cic.) 15) Quae mihi antea signa misisti, ea nondum vidi (Cic.) Pronomi e aggettivi relativi - indefiniti Esercizio 13 Traduci: 1) Quicumque ad me hoc dicens veniet, ego illum non audiam. 2) Quacumque ratione poterant (= potevano) cives hostes longe ab muris arcebant. 3) Quodcumque agimus sine dubio exitum incertum habet. 4) Fuge ab urbe quocumque modo: urbs enim tibi nunc plena insidiarum est. 5) Quocumque loco eram, semper de vobis, pater materque, cogitabam. 6) Quemcumque in itinere conveniebam ab eo quaerebam nuntios. 7) Quicumque propter bellum agros domosque perdiderunt adhuc in miseria vivunt. 8) Quisquis es, domo discede ! 9) Quicquid dicebatis id falsum videbatur (= sembrava). 10) Quisquis fuit qui tibi de me haec dixit, veritatem ignorabat. 11) Quoquo modo, verbis et factis, ille se defendebat. 12) Quicquid accidit, id ad me scribes. 13) Quicumque in pugna animo magno erit, is magna praemia habebit. 14) Verba tua me tam laetum reddunt ut cuicumque ad me veniet haec dicam. 15) Quicumque mihi nunc auxilium praebebit, magnam mercedem postea habebit. Traduciamo insieme… (3) L’esercizio precedente contiene più frasi che ci consentono di riflettere su quale sia il modo verbale più adatto nella traduzione italiana del testo latino, in presenza di un aggettivo o di un 202 pronome relativo – indefinito. In latino, infatti, l’aggettivo o il pronome relativo – indefinito vuole sempre l’indicativo ; in italiano invece nella maggior parte dei casi è preferibile il congiuntivo. Qualche esempio : • • Quocumque loco eram… = In qualunque luogo fossi … (frase n. 5) Quisquis es… = Chiunque tu sia… (frase n. 8). Esercizio 14 Traduci : 1) Qualunque cosa tu faccia, io starò con te. 2) Chiunque ti abbia detto queste cose ignorava la verità. 3) In qualunque luogo si sia nascosto, io lo troverò. 4) In qualunque stagione dell’anno in questa regione il clima è mite. 5) Disapprovo chiunque abbia infranto il giuramento. 6) Combatterò insieme a chiunque condivida i miei ideali. 7) In qualunque modo stiano le cose, la situazione è grave. 8) Qualunque colpa egli abbia commesso, non meritava una simile punizione. Pronomi e aggettivi interrogativi Esercizio 15 Traduci: Cuius iussu? - Quem? - Cuius hominis?- Per quem virum? - Cui? - Cuius sententia? - Per quem nuntium? - Quorum virtutes? - Propter cuius culpam? - Quibus verbis?- Quid ?- In quibus pagis?In cuius villa? - Ad quem locum? - In quo itinere? - Quibus diebus? - Cuius auctoritate? Quale donna? - Per ordine di quale divinità? - Secondo il parere di quali senatori? - A quale condizione? - Con quale scusa? - Per mezzo di quale lettera? - Di che cosa? - Da quale stirpe? - Con quali argomenti? - Contro quali nemici? - A chi? - Di che genere? Esercizio 16 Nell’esercizio precedente sottolinea una volta il pronome interrogativo, due volte l’aggettivo interrogativo (sia in latino che in italiano). Esercizio 17 Concorda l’aggettivo interrogativo qui? quae? quod? nell’esempio, quindi traduci: 1) cuius _____ _amici? 2) ___________amicus? 3) ___________fide? 4) ___________generis? 5) ___________iureiurando? 6) in___________urbe? 7) per___________servum? 8) ex___________colle? 9) ___________die? con il sostantivo che segue come Traduzione di quale amico? ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ ________________________ 203 10) a___________locis? ________________________ Esercizio 18 Cancella la forma errata, quindi traduci: 1) Quem / quis / quid facis, amice? 2) In quo / qua / quae urbe vivunt parentes eius? 3) Cum quo / quocum / cum quibus amico venisti Romam? 4) Quid / quis / cuius dicis? Quae / quid / quorum de his rebus cogitas? 5) Quid / qui / quis Ulixen primus Ithacae cognovit? 6) Quem / quid / quis fructum capies ex hoc tanto labore? 7) Quis / quid / qua re durius hac glacie est? 8) Quis / qui / quid durior quam hic iudex erit? 9) Quid / quod / quae genus hominum est, quod istius insolentiam defendat? 10) Cuius / quem / cui Carthaginiensium ducis audacia nota non est? Esercizio 19 Traduci: 1) Quis Lesbiae amores numerare potest (= può)? 2) Quis es? Nunc te cognosco! 3) Qui senator Catilinam salutavit, cum in senatum venit? 4) Quo animo, Aeneas, reginam deserere potes (= puoi)? 5) Quibus verbis ei persuasisti ut recte faceret ? 6) Quos socios in itinere habebis ? 7) Quae sunt ista tua verba, quid est istum tuum consilium ? 8) Quam virtutem magis quam pudicitiam Lucretia, nobilis Collatini uxor, colebat? 9) Cui donabis, Catulle, tuum lepidum novumque libellum? 10) Quas spes libertatis etiam nunc habetis, cives? Hostes enim ad moenia sunt. 11) Ad quem locum iter facis, et ex quo loco venis, viator? 12) Cuius integritas maxima antiquis temporibus fuit? Catonis, sine dubio. 13) Quibus poenis, dii, punietis eorum impietatem? 14) Quo modo auxilium mihi praebebis in tam adversis rebus? Esercizio 20 Traduci : 1) Cosa credi ? Chi ti ha detto queste cose ? 2) Chi hai incontrato quando sei giunto in città ? 3) A chi hai consegnato la lettera ? 4) Cosa aspetti ? Il suo ritorno ? 5) Cosa ti ha risposto dopo che gli hai detto ciò ? 6) Chi metterà in dubbio le tue parole ? 7) Ho sentito un forte rumore: cosa è stato? 8) Di chi sono queste monete ? A chi le hai rubate ? 1) A quale fanciulla offrirai il tuo dono ? 2) Quale libro, tra quelli che hai letto, è stato più interessante? 3) Con quali parole sosterrai questa tesi ? 4) Con che razza di amici esci ? 5) Da quale stirpe discendeva Enea ? 6) Quali virtù esercitavano le donne a Roma nell’antichità ? 7) Con quali mezzi sosterrai la tua famiglia ? 8) Quali episodi della storia romana ricordi meglio ? Esercizio 21 Traduci: 1) Sed quis ego sum? Aut quae est in me facultas? (Cic.). 2) Quid enim est stultius quam in homine aliena laudare ? (Sen.). 3) Quid igitur fuit nisi quaedam (= una certa) temeritas ac libido ? (Cic.). 4) Quo discrimine ripas hae (animae, sott.) linquunt, illae remis vada livida verrunt ? (Verg.). 5) Euryale infelix, qua te regione reliqui ? (Verg.). 6) Sed vos qui tandem, quibus aut venistis ab oris quove tenetis iter? (Verg.).7) O miseri, quae tanta insania, cives? (Verg.). 8) O lux Dardaniae, spes o fidissima Teucrum, quae tantae tenuēre (= tenuerunt) morae? (Verg.). 9) Nunc vero quae tua est ista vita? (Cic.). 10) Quae est anus tam delira quae timeat ista? (Cic.) 11) Quem socium 204 defendistis? (Cic.). 12) In qua urbe vivimus? Quam rem publicam habemus? (Cic.).13) Quis te, Palinure, deorum eripuit nobis medioque sub aequore mersit? (Verg.) 14) Venisti paulo ante in senatum : quis te ex hac tanta frequentia […] salutavit ? (Cic.). 15) Sed vos qui tandem, quibus aut venistis ab oris quove tenetis iter ? (Verg.) 16) Quis fuit in Graecia clarior Themistocle ? Quis potentior eo, qui servitute Graeciam liberavit ? (Cic.) Esercizio 22 Traduci: Utrum bellum? - Utrius fratris?- Utri vestrum?- Uter vestrum?- Ab utra regione? - Per utrum amicorum? - Cum utro servo?- Ex utra urbe? - Uter fratrum? - Utrius consulum?- Utri ancillae?De utro bello? - Uter nostrum? - Ab utro medicorum? - Ab utra parte? - Uter horum? - Utra matrona?- Quantae audaciae? – Qualibus verbis? – Quot militum? – Quot nummos? – Quodnam verbum? – Qualis dolor? – Quota pars? – Quanti viri? – Quaenam oratio? Chi di voi due? - Con quale mano? - Di chi di voi due figlie? - Tramite chi di questi due servi? - In quale delle due città? - A quale occhio? - Con quale delle due amiche? - Riguardo a quale delle due ragazze? - Di chi di questi due? - Attraverso quale di queste due finestre? - Con chi di loro due? - A quale orecchio? - Con quanti soldati? – Quante navi? – A quali amici? – Di quanto grande audacia? – Quale delitto? – Con quante esplorazioni? – Attraverso quanti tentativi? Interrogativi composti Esercizio 23 Traduci: 1) Ecquid est hoc? Testimonium tui sceleris ? 2) Numquis dubitabit de nostra fide? 3) Quisnam homo est qui talia fecit ? 4) Cuinam hanc iniuriam verborum fecisti ? 5) Utrum vestrum laudabo propter probitatem, utrum de improbitate reprehendam ? 6) Uter consul melius egit ? Is qui in castris remansit aut qui ex castris copias produxit ? 7) Cuinam populo, cuinam civitati, quibusnam civibus hae leges iniustae fuerunt? 8) Quonam modo, iudices, istorum vitam consideratis? 9) Quot servos habes in tuis agris? 10) Qualis homo est iste qui tibi eius rei index fuit? 11) Qualis est tua cogitatio de natura deorum ? 12) Quanta est Britanniae magnitudo, et quae civitates eam insulam incolunt ? 13) Quota hora est ? 14) Quot vitia Catilina habebat? Innumerabilia. 15) Uter vestrum iunior est? 16) Quot animalium genera in hac regione vivunt? Esercizio 24 Traduci : 1) Che cosa mai ti hanno raccontato ? Chi mai è stato ? 2) Qualcuno forse fu più abile di Agricola nella conquista della Britannia ? 3) Quale è stata la somma di denaro che hai speso ? 4) Quanto grande è il campo che coltivi ? 5) Di chi mai sono queste parole ? Di chi mai è questa folle idea ? 6) Con quante ricchezze hai corrotto i giudici ? 7) A che razza di amico ti sei rivolto ? 8) Quanti e quanto grandi sono stati i pericoli che hai affrontato ? 9) Tramite quali persone sei venuto a sapere queste cose ? 10) Con quanti amici verrai a cena da me domani ? 11) A quale delle due gambe sei ferito ? 12) Con quale mano prendi la penna ? 13) Quale dei due fratelli è il più audace, e quale il più furbo ? 14) Chi tra voi due mi aiuterà in questa difficilissima impresa ? Elementi di analisi del periodo (6) : la proposizione interrogativa diretta 205 La proposizione interrogativa diretta introduce in forma diretta una domanda. A seconda di come si presenta, può essere di due tipi : semplice : l’interrogazione è formata da un unico membro; disgiuntiva : l’interrogazione è formata da due o più membri. Proposizione interrogativa diretta semplice La proposizione interrogative diretta semplice è introdotta da pronomi, aggettivi o avverbi interrogativi (ed interrogative di questo tipo le hai già incontrate negli esercizi precedenti) : • • • Quis fuit? quid fuit ? = Chi è stato ? Che cosa è stato ? Quae vita est tua ? = Quale vita è la tua ? Quomodo tantum scelus taceam ? = In che modo potrei tacere un delitto tanto grande ? La proposizione interrogativa diretta può essere introdotta anche dalle particelle interrogative –ne (enclitica), num, nonne, an, con questa differenza : -ne (enclitica) introduce una proposizione interrogativa reale, di cui si ignora completamente la risposta : • Nullane habes vitia ? (Hor.) = Forse non hai dei vizi ? num introduce una proposizione interrogativa retorica, per la quale ci si attende risposta negativa : • Num id studium censes esse vilici ? Minime. (Cic.) = Pensi che questa sia l’occupazione di un amministratore ? Affatto. nonne introduce una proposizione interrogativa retorica, per la quale ci si attende risposta positiva : • Quid, si rogavero aliquid ? Nonne respondebis ? (Cic.) = E che, se ti chiederò qualcosa ? Non mi risponderai ? an introduce una interrogativa retorica e la si incontra il più delle volte al posto di num, talvolta al posto di nonne : • An tu hoc non credis ? (Cic.) = Forse non ci credi ? Proposizione interrogativa diretta disgiuntiva La domanda, come si è detto, è (almeno) doppia, e i due membri dell’interrogazione possono essere introdotti dalle seguenti particelle : utrum an -ne an an • Utrum hoc bellum non est, an est iam tantum bellum quantum numquam fuit ? (Cic) = Questa non è ancora guerra, o è già una guerra tanto grande quanto non lo è mai stata ? 206 • • Fecistine iniuriam mihi an non ? (Pl.) = Mi hai arrecato un’offesa o no ? Haec vera an falsa sunt ? (Cic.) = Queste affermazioni sono vere o false ? Il sì e il no in risposta alla domanda si esprimono solitamente con degli avverbi come: sic, ita, certe, sane per le risposte affermative ; minime, non per le risposte negative. • « Vidistine fratrem Chaeream ? » « Non. » (Pl.) = « Hai visto tuo fratello Cherea ? » « No.» Talvolta si ripete la parola più significativa della frase interrogativa, magari con il rafforzamento di un avverbio : • « Abine an non ? » « Abeo ». (Pl.) = « Te ne vai oppure no ? » « Me ne vado ». Esercizio 25 Traduci : 1) Utrum defenditis an impugnatis plebem ? (Liv.) 2) Utrum ea vestra an nostra culpa est ? (Cic.) 3) Estne frater intus ? Non est. (Ter.) 4) Num igitur horum senectus miserabilis fuit, qui de agri cultione delectabant ? (Cic.) 5) Canis nonne similis lupo est ? (Cic.) 6) Deus meus dixit : « Caelum et terram ego impleo » ; capiunt ergone Te caelum et terra, quoniam tu imples ea ?(S. Agost.) 7) Quid est, Catilina ? Num dubitas id me imperante (= dietro il mio comando) facere quod iam tua sponte faciebas ? (Cic.) 8) Romamne venio an hic maneo ? (Cic.) 9) Estne hic hostis quem aspicio meus ? Certe is est. (Pl.) 10) Haec utrum tandem lex est an legum omnium dissolutio ?(Cic.) 11) Voluptas melioremne efficit aut laudabiliorem virum ? (Cic.) 12) « An tu haec non credis ? » « Minime vero ! » (Cic.) 13) Lacrimae nostrae te nonne movent ? (Sen.) 14) Sed estne haec Thais quam video ? Ipsa est. (Ter.) 15) Quid tandem te impedit? Mosne maiorum? (Cic.). 16) Tune huic credis? (Pl.). 16) Nonne sic disputant? (Cic.). Elementi di analisi del periodo (7): il congiuntivo esortativo e l’imperativo negativo. L’imperativo presente possiede –tanto nella lingua italiana quanto in quella latina- solo le seconde persone singolari e plurali: ama / amate, mone / monēte, lege / legĭte, audi / audīte. Tuttavia è possibile dare se non proprio un ordine, comunque un invito, un’esortazione, un consiglio anche alle altre persone, con ovvia esclusione della prima persona singolare. Per supplire alle forme mancanti dell’imperativo (Lege! Legite! = Leggi! Leggete! - imperativo presente-) si ricorre al congiuntivo presente con valore esortativo: • Legat! Legamus! Legant! = Legga! Leggiamo! Leggano! Quando il comando è di tipo negativo, il latino ricorre solitamente al congiuntivo preceduto dalla negazione ne; per quanto riguarda i tempi del congiuntivo troviamo: ne + congiuntivo presente per la prima persona plurale e per le terze persone singolare e plurale: • Ne dicant haec! = Non dicano queste cose! ne + congiuntivo perfetto per le seconde persone singolari e plurali: 207 • Ne dixeritis haec! = Non dite queste cose ! Raramente, soprattutto in poesia e nel latino arcaico, si trova l’imperativo preceduto dal ne, con funzione di imperativo negativo: • Equo ne credite, Troiani! (Verg.) = Non prestate fede al cavallo, Troiani! Imperativo futuro delle quattro coniugazioni (forma attiva) e del verbo sum. Per concludere il discorso sui vari modi di esprimere il comando –discorso che sarà ripreso nel secondo volume- bisogna parlare dell’imperativo futuro, mancante nella lingua italiana. Come l’imperativo presente, esso si forma dal tema del presente; diversamente dall’imperativo presente possiede anche le terze persone . Vediamone la coniugazione: Imperativo futuro I sing. II III I pl. II III I sing. II III I pl. II III I coniugazione amāto ama / amerai tu amāto amatōte amanto III coniugazione legĭto leggi / leggerai tu legĭto legitōte legunto II coniugazione monēto ammonisci / ammonirai tu monēto monetōte monento IV coniugazione audīto ascolta / ascolterai tu audīto auditōte audiunto Imperativo futuro del verbo sum I sing. II III I pl. II III esto sii / sarai tu esto estōte sunto L’imperativo futuro, usato per esprimere un comando per lo più in forma affermativa e occasionalmente, preceduto dal ne, in forma negativa, esprime un comando da eseguire nel presente o nell’immediato futuro, comando che comunque avrà valore per sempre: si trova infatti soprattutto 208 in testi giuridici, ad esempio nelle leggi o testamenti, o nelle massime morali, proverbi e simili, per indicare degli ordini o delle disposizioni che hanno valore sia per il presente che per il futuro: • Hominem mortuum in urbe ne sepelito neve urito (XII Tavole). = Che non si seppellisca e non si bruci un cadavere dentro la città. Ricapitolando: Comando in forma affermativa • Imperativo presente • Imperativo futuro • Congiuntivo presente esortativo Comando in forma negativa • Ne + imperativo futuro • Ne + cong. presente (I pl., III sing. e pl.) • Ne + cong. perf. (II sing. e pl.) Esercizio 26 Analizza e traduci : Lege scribito sunto es veniunto date scribunto dicite dicito amanto habento imp. pres. II sing. III coniug. ………………………………… ………………………………… ………………………………… ………………………………… ………………………………… ………………………………… ………………………………… ………………………………… ………………………………… ………………………………… leggi! ……………………. ……………………. ……………………. ……………………. ……………………. ……………………. ……………………. ……………………. ……………………. ……………………. Esercizio 27 Analizza e traduci: Leggi! amerai tu! sii tu! direte! verrete voi! dicano! scrivi ! scriveranno ! siate ! combatta ! combatteranno ! imp. pres. II sing. ………………………………… ………………………………… ………………………………… ………………………………… ………………………………… ………………………………… ………………………………… ………………………………… ………………………………… ………………………………… lege ……………………. ……………………. ……………………. ……………………. ……………………. ……………………. ……………………. ……………………. ……………………. ……………………. Esercizio 28 Traduci: Ne veniat! – Veni! – Ne dixeris! – Legamus! – Legant! – Scribe! – Lauda! – Ne laudaveritis! – Ne feceris! – Ne scripseritis! – Scribamus! - Ne sint! – Pugnent! – Ne timeat! – Ne timueris! – Ne spernamus! – Spernite! – Ne spreveritis! 209 Vengano! – Dormi! – Non venire! – Allontanati! – Non parlino! – Non piangere! – Leggiamo! – Non dire! – Mandi! – Preghiamo! – Pregate! – Non disperate! – Non disperino! - Prega! Esercizio 29 Trasforma in negativi i seguenti comandi affermativi e viceversa: 1) Matri epistulam scribe! 2) Ne legeris hanc epistulam! 3) Ne dixeritis haec ! 4) Veni domum ! 5) Ne templum spolient ! 6) Cives in montem confugiant ! 7) In equum conscendite ! 8) Ne miles in murum ascendat ! 9) Iter Brundisium parate ! 10) Ne praetermittamus hoc ! Esercizio 30 Traduci: 1) Ne feceris tristiorem profectionem meam lacrimis tuis, uxor: mox tecum rursus ero. 2) Venite mecum, amici, atque omnes una diem festum agamus! 3) Filii testamentum singulare patris legerunt, in quo pater scripserat: “Filii et fidi servi mei omnes rei familiaris heredes sunto”. 4) Iustitiam, qua nulla res carior omnibus temporibus fuit, colamus. 5) Milites, ne hanc civium cladem feceritis! 6) Cum eo sermonem habe: ita fortasse rerum gravitatem intelleget. 7) Cogitet de suis rebus atque tandem consilium capiat. 8) Ne dicat falsum ut amicum suum iuvet: illum magis iuvabit verum dicens. 9) Scelera ac crimina eorum maxima sunt: ne immunitatem sperent! 10) Ne eripueritis mihi domum, ne eripueritis mihi campum: quo modo vivam ? 11) Hoc mandatum consulis erat: “Milites civium opes rapiant, urbem deleant”. 12) Observate leges, ne rem publicam everteritis! 13) Ne laudaveris incuriam temporum: propter hanc, enim, magna detrimenta res publica habuit. 14) Discipulis ne indulseritis, magistri: ei enim studere ac discere debent. 15) Ne hoc omittamus, iudices: id enim grave eius criminis indicium est! Esercizio 31 Traduci : 1) Amiamo i nostri maestri, ascoltiamo i loro insegnamenti! 2) Onorate e venerate gli dei, cittadini; che le donne abbelliscano gli altari! 3) Non amate eccessivamente i beni materiali, non attaccatevi troppo ai beni terreni! 4) O soldati, pensate alle vostre mogli e ai vostri figli che sono rimasti in città, mentre combattete! Non arrendetevi al nemico, ma battetevi con vigore per difendere la patria! 5) Non neghiamo il nostro aiuto a chi lo chiede! 6) Non dare retta alle parole di costui, uomo bugiardo e temerario! 7) Che il soldato conduca il prigioniero al cospetto del comandante! 8) Non andare in quella casa, non frequentare quelle persone! 9) Non litigate, cittadini! Non rendete facile la vittoria al nemico con le vostre inutili controversie! 10) Venite in campagna con me, amici! Abbandonate questa città rumorosa! 11) Non essere ingrato nei confronti dei tuoi genitori! 12) Non prestate ascolto alle parole di chi non vi ama! Esercizio 32 Traduci: 210 1) Vivamus, mea Lesbia, atque amemus (Cat.). 2) Ne funestam hanc pugnam morte consulis feceris; etiam sine hoc, lacrimarum satis luctusque est (Liv.). 3) Ne tu mihi plus quam unius legionis principes hastatosque dederis (Liv.). 4) Hoc facito, hoc ne feceris (ic.). 5) Ab amicis iusta et honesta petamus (Cic.). 6) Cedant arma togae (Cic.). 7) In rebus prosperis superbiam fugiamus (Cic.). 8) Mihi parvus Iulus sit comes et longe servet vestigia coniunx (Verg.). 9) Tu ne quaesieris (= quaesiveris), scire nefas (sott. est), quem mihi, quem tibi finem di dederint, Leuconoe (Hor.). 10) Dissolve frigus ligna super foco large reponens (Hor.). 11) Ante omnia ne sit vitiosus sermo nutricibus (Quint.). 12) Secedant improbi, secernant se a bonis (Cic.). 13) Ergo vinum collaudemus, potatores exaltemus, non potantes confundemus (Carmina Burana). Pronomi e aggettivi indefiniti e composti Esercizio 33 Traduci: Aliquis ex vobis – aliqua ex parte – ob aliquam suspicionem – neque cuiusquam verbis – neque cuiquam vestrum – sine ulla spe – de unaquaque re – uniuscuiusque vestrum – cuiusvis hominis – quidpiam cibi – cum quibusdam amicis; a qualcuno di loro – per mezzo di un amico - un po’ di vino – senza alcuna esitazione – con ognuno di voi – su invito di qualcuno – in alcuni giorni – con una qualche speranza – con l’aiuto di nessuno – senza alcun aiuto Esercizio 34 Inserisci l’indefinito indicato tra parentesi declinandolo secondo quanto suggerito dal contesto, quindi traduci: 1) (Aliquis, aliquid, pron.) ………….. vestrum haud dubie vidit furem. 2) Neque mater neque pater (quisquam, quicquam, pron.) ………….. tale de filio crediderunt. 3) Vos moneo ne (aliquis, aliqua, aliquod, agg.) ………….. miles (quispiam, quaepiam, quodpiam, agg.) ………….. iniuriam captivae faciat. 4) Quod (quisque, quaeque, quodque, agg.) ………….. miles habuerat ex praedae partitione superioribus pugnis, id dux a militibus petivit. 5) (Quidam, quaedam, quiddam, pron.) ………….. mihi venit obviam et dixit (quidam, quaedam, quoddam, agg.) ………….. de urbis condicione. 6) Dux magnam victoriam habuit sine (ullus, a, um, agg.) …………..detrimento exercitus. 7) Iudices, de (unusquisque, unaquaeque, unumquodque, agg.) ………….. re dicam, si (quis, quid, pron.) …………..temporis ad orationem meam habuero. 8) Nec (quisquam, quicquam, pron.) ………….. audacior nec magis strenuus quam is miles fuit. 9) Ex (quidam, quaedam, quoddam, agg.) ………….. perfuga Troiani de Graecorum fuga cognoverunt. 10) (Quidam, quaedam, quoddam, agg.) ………….. hominem, ex urbe venientem, in itinere vidi. Esercizio 35 Traduci: 1) Postquam scelus commiserat, homo, ne quam suspicionem suscitaret, iucunde cum amicis in foro deambulabat. 2) Consul victor evasit atque milites fere sine ullo vulnere in castra reduxit. 3) Aliquis proximorum meorum in meis adversis rebus pecunia me iuvit. 4) Si quis defenderit vanam 211 criminationem, illum iustitia divina atque humana punient. 5) Pro suis quisque meritis praemium et laudis verba accepit. 6) Cuipiam aliquid doloris et aliquid gaudii fors assignavit. 7) Quavis ratione hoc munus perficiam, quoniam id suscepi. 8) Homines cuiusque aetatis, malos et improbos, is in numero amicorum habebat. 9) Numquam dixi aut feci quippiam contra homines, mulieres puerosque qui in hac urbe vivunt. 10) Ex improviso homo quidam, vocem attollens, regem imploravit ne in eos crudelitatem adhiberet. 11) Simulator ac dissimulator cuiusvis rei Catilinae animus erat. 12) Unicuique civi divitias hostes ademerunt, sed nulli civi iniuriam fecerunt. 13) Unaquaque de re, iudices, dicam: res enim magna et gravis est. 14) Semper regi aliqui terror impendebat et semper is anxius animo erat. 15) Ancilla, quaepiam habens in linteolo, furtim domo discessit. Impariamo ad usare il vocabolario (8). La conoscenza del pronome aliquis, aliquid è molto importante per un utilizzo appropriato del vocabolario, in quanto proprio tramite questo pronome il vocabolario ci fornisce delle preziose indicazioni su particolari costrutti di alcuni verbi. Qualche esempio: 1) se cerco il verbo peto, is, petīvi, petītum, ĕre (3° tr.) il vocabolario mi indica la seguente costruzione: • petere aliquid ab aliquo = domandare qualcosa a qualcuno. L’espressione indica che il verbo peto regge l’accusativo della cosa che si chiede (come in italiano), mentre la persona a cui si chiede va in ablativo introdotta dalla preposizione a/ab (in italiano invece è un complemento di termine): • Legati a rege pacem petunt. = Gli ambasciatori chiedono al re la pace. 2) il vocabolario indica due diverse costruzioni del verbo dono, as, avi, atum, are (1° tr.): • • donare aliquid alicui donare aliquem aliqua re. Entrambe hanno il significato di “donare qualcosa a qualcuno”. La prima espressione (donare aliquid alicui) indica che il verbo dono regge l’accusativo della cosa che viene donata (aliquid) e il dativo della persona a cui si offre il dono (alicui), esattamente come accade nella lingua italiana; la seconda (donare aliquem aliqua re) indica che il verbo dono regge l’accusativo della persona a cui si offre il dono (aliquem) e l’ablativo della cosa che viene donata (aliqua re). Con due semplici espressioni, senza ricorrere ad altre spiegazioni, il vocabolario ci ha suggerito che possiamo trovarci di fronte ai seguenti casi: • • Magister libros discipulis donavit. = Il maestro donò i libri agli alunni. Magister discipulos libris donavit. = Il maestro donò i libri agli alunni. 212 Esercizio 36 Traduci: 1) Alcuni prigionieri svelarono al tiranno tutti i particolari della congiura per aver salva la vita. 2) Ho incontrato un certo Fulvio che mi ha detto alcune cose sgradevoli sul tuo conto. 3) Ascolterò le parole di ognuno di voi. 4) Darò queste informazioni a chiunque lo desidera. 5) Ciascuno combatterà per difendere ciò che è suo. 6) Qualsiasi città della Sicilia visiterai, in qualunque luogo dell’isola sarai, apprezzerai sempre la gentilezza di ogni abitante dell’isola. 7) Gradirò l’aiuto di ciascuno di voi, amici. 8) Tutti i cittadini più autorevoli si radunarono in assemblea e presero delle decisioni su ciascuna di queste questioni. 9) Qualunque sarà la tua idea, io ti sosterrò. 10) Gli abitanti dell’isola respinsero l’attacco dei pirati senza alcun danno. Esercizio 37 Traduci: 1) Figite me, si qua est pietas, in me omnia tela conicite, o Rutuli, me primam absumite ferro (Verg.). 2) Caesar singulis legionibus singulos legatos et quaestorem praefecit, uti (= ut) eos testes suae quisque virtutis haberet (Caes.) 11) Quid si per quindecim (= quindici) annos, grande mortalis aevi spatium, multi fortuitis casibus, promptissimus quisque saevitia principis interciderunt ? (Tac.) 4) Postremo ex omni copia neque in proelio neque in fuga quisquam civis ingenuus captus est (= fu catturato) (Sall.). 5) Corpus (sott. erat) patiens inediae, algoris, vigiliae, supra quam cuiquam credibile est (Sall.). 6) Animus audax (sott. erat), subdolus, varius, cuius rei lubet (= libet) simulator ac dissimulator (Sall.). 7) Rustica vox et agrestis quosdam delectat (Cic.). 8) Accurrit quidam mihi notus nomine tantum (Hor.). 9) Caesar sese ad suos recepit suisque imperavit ne quod omnino telum in hostes reicerent (Caes.). 10) Cuiusvis hominis est (= è tipico) errare, nullius nisi insipientis perseverare (Cic.). 11) Adulescentem, in quo est senile aliquod, probo (Cic.). 12) Quot homines, tot sententiae. Suus cuique mos (Ter.). 13) Faber est suae quisque fortunae (App. Claud. Caec.) 14) Si quid habes certius, velim scire (= lo vorrei sapere). 15) Omnia aedificia quae quisque conspexerat, incendebantur (= venivano incendiati) (Caes.). Esercizio 38 Traduci: Utrique vestrum - utrumlibet eligite! - neutrum videram - uterque venit - neuter nostrum - neutri manui - alterutra clade - gratum utrique donum - utrivis eorum - alterutra via - ex utrisque castris utraque manu; con uno qualsiasi dei due piedi – con entrambi gli occhi – all’uno e all’altro di voi – né con l’uno né con l’altro figlio – tramite uno qualsiasi dei due soldati - a ciascuno di noi due – entrambe le madri con le figlie di entrambe – dall’uno e dall’altro villaggio – con nessuno dei due servi – entrambi i consoli – dell’uno e dell’altro fratello. Esercizio 39 Traduci: 1) Quamquam senex, plus virium quam nostrum utervis habes. 2) Magnus graviter sauciorum numerus in utraque acie post pugnam erat. 3) Neutrius vestrum amicitiam et auxilium recusabo, in tanta difficilique re. 4) Neutri vestrum hoc munus dabo, quod meum hoc munus est. 5) Unda navem tanta violentia percussit ut utrumque in mare excussit. 6) Neutrum filium carum pater habebat, quoniam uterque eorum improbi et ingrati fuerant. 7) Utrumque filium mater familias pari amore 213 amavit, uterque amore amori responderunt. 8) Neutrius vestrum verba me movebunt, itaque neutrum vestrum e vinculis demittam. Traduciamo insieme… (4). L’uso della negazione in latino è assai più rigoroso che nella lingua italiana, nella quale la presenza di due negazioni nella stessa frase è cosa normale. Nella lingua latina, scrivere infatti neminem non non equivale a non ho visto nessuno, ma, più correttamente: nessuno non l’ho visto, cioè ho visto qualcuno. Due negazioni in latino si escludono a vicenda e danno una frase affermativa: nella traduzione in lingua italiana è perciò spesso necessario aggiungere la negazione non. Proviamo a tradurre una frase tratta dall’esercizio precedente: • Neutrum filium carum pater habebat… (Frase n. 6). Letteralmente: Nessuno dei due figli il padre aveva a cuore…; in un italiano più corrente: Il padre non aveva a cuore nessuno dei due figli… Se dal latino dunque può essere opportuna l’introduzione della negazione non, dall’italiano bisogna operare in direzione opposta, ovvero eliminando il non in presenza di un’altra negazione. Prendiamo come esempio la frase n. 1 dell’esercizio che segue: • Non credo alle parole né dell’uno né dell’altro. Neuter, neutra, neutrum contiene già una negazione, dal momento che significa nessuno dei due, né l’uno né l’altro: se nella traduzione aggiungessi anche il non (latino, equivalente del non italiano), direi esattamente l’opposto, cioè: credo alle parole di entrambi. Esercizio 40 Traduci: 1) Non credo alle parole né dell’uno né dell’altro. 2) Non darò il mio sostegno a nessuno dei due candidati. 3) Dopo la battaglia nessuno dei due eserciti aveva riportato perdite consistenti. 4) O l’uno o l’altro di voi due mi sta nascondendo qualcosa. 5) Né l’uno né l’altro dei due soldati cedeva di fronte al nemico. 6) Entrambi i consoli sono valorosi. 7) Prendi una qualsiasi delle due strade: entrambe ti condurranno in città. 8) Nessuno di loro due è una persona attendibile. Altri indefiniti Esercizio 41 Traduci: 1) Nulla est enim natio quam pertiscamus, nullus rex qui bellum populo Romano facere possit (= possa) (Cic.). 2) In pace nullus est communis magistratus, sed principes regionum atque pagorum inter suos ius dicunt controversiasque minuunt (Caes.). 3) Nihil est enim in historia pura et inlustri brevitate dulcius (Cic.). 4) Nihil de ea re Tiberius apud senatum disseruit (Tac.). 5) Has tantas viri 214 virtutes ingentia vitia aequabant : inhumana crudelitas, perfidia plus quam Punica, nihil veri, nihil sancti, nullus deum metus, nullum ius iurandum, nulla religio (Liv.). 6) Nemo annales nostros cum scriptura eorum contenderit (= potrebbe confrontare), qui veteres populi Romani res composuere (= composuerunt) (Tac.). 7) Nulla iam ultra gens (sott. est), nihil nisi fluctus ac saxa. (Tac.). 8) Nihil iam praeter nudum solum ager hostium habet (Liv.). 9) Nemo liber est, qui corpori servit (Sen.). 10) Nemo enim illic vitia ridet (Tac.). 11) Multa memini (= ricordo), multa audivi, multa legi, Quirites: nihil ex omnium saeculorum memoria tale cognovi (Cic.). 12) Neminem despexeris (Sen.). 13)Ubi enim beneficus vir est, si nemo alterius causa benigne facit?(Cic.). 14) Nemo est miserior me (Ter.) 15) Ergo item iustitia nihil expetit praemii, nihil pretii (Cic.). Esercizio 42 Traduci: 1) Di questa faccenda non so niente. 2) Nessuno mi ha mai parlato di lui, pertanto io non so assolutamente nulla. 3) Non rivelerò mai a nessuno ciò che mi hai confidato, non temere! 4) Non ho paura di niente e di nessuno. 5) Hai visto qualcuno? Io non ho visto nessuno. 6) Le tue parole non valgono nulla. 7) Nulla di ciò che è umano mi è estraneo, perché sono un uomo. 8) Non vedrai niente di interessante dalla cima di quel monte: nessuna città, nessun villaggio, nessuna strada. 9) Nessuno di noi non ha mai letto i versi di Virgilio. 10) Nessuno ti seguirà in questa impresa! Non convincerai nessuno con questi discorsi! Elementi di analisi logica (24): Il complemento di stima e di prezzo . Il complemento di stima (risponde alle domande: stimato quanto? valutato quanto?) è reso in latino in due modi diversi, a seconda che si tratti di stima morale o materiale: in questo secondo caso si identifica col complemento di prezzo (risponde alle domande: a quanto si vende? quanto costa? e simili). In particolare lo si trova espresso: 1.sempre in genitivo per indicare una stima morale (con genitivi del tipo magni = molto, parvi = poco, nihili = nulla, pluris = di più, minoris = di meno, e così via): • Magni semper te existimavi. = Ti ho sempre tenuto in grande considerazione. 2.in genitivo (solo con tanti= tanto, quanti = quanto, pluris, minoris) o ablativo per indicare una stima materiale: • Mille sestertiis tibi domum vendam. = Ti venderò la casa a mille sesterzi. Tali complementi sono solitamente accompagnati da verbi quali existimare, facere, ducere ( = considerare), o verbi quali vendere (= vendere), emere (= comprare), locare (dare in affitto ) e simili. Esercizio 43 Traduci: 1) In nullo homine umquam tantam aviditatem atque tantam luxuriam quantas in te inveni. 2) Nihil saxo durius est. 3) Nemo umquam habuit opportunitates quas tu nunc habes. 4) Homines avari nihil magis quam divitias exquirunt, sed semper miserrima eorum vita est. 5) Nihil dicam, iudices, ut de me excusem. 6) Possessio nullius rei hominem beatum facit, nisi id cum amico communicat. 7) 215 Cum puer eram magnum versuum numerum ediscebam quos nunc, autem, nemo ediscit. 8) Omnes felicitatem exquirunt, nemo re vera eam invenit. 9) Nemo qui praedae particeps fuit tantas divitias quantas tu accepisti habuit. 10) Nulli rei animum attendo magis quam tuis litteris, ex quibus consolationis verba exspecto. 11) Nihili sunt ista tua verba. 12) Reus aliqua dixit, sed iudices nihili verba eius pependerunt. 14) Nihil cuique tam carum est quam patria. 15) Nemo nostrum tam imprudens fuit ut committeret liberorum educationem Graeco magistro. Esercizio 44 Traduci: Aliquot homines - universi cives - omnis mundus - aliquid reliquum - cuncta civitas - cum ceteris copiis - aliud dicis, aliud facis - eadem quae ceteri dico - alterius opinio - omnium rerum consensio – pleraque plebs – per aliquot nuntios; di alcune novità – a tutti gli altri – tramite parecchi informatori – la maggior parte degli schiavi – alla maggior parte dei nobili – con i soldati rimanenti – da ogni luogo – in tutta l’isola – con ogni mezzo – i più dei nemici. Esercizio 45 Traduci: 1) In tutta l’isola i cittadini si mobilitarono per affrontare il nemico. 2) Il generale uscì dall’accampamento con pochi soldati, mentre gli altri attesero il suo ritorno. 3) La maggior parte dei senatori, all’arrivo di Cesare, fuggì da Roma con Pompeo. 4) Ho visto parecchi animali nella foresta e anche alcuni cacciatori. 5) Dopo il discorso dell’oratore da tutta l’assemblea si levarono voci di approvazione. 6) Intere popolazioni, con l’espansione di Roma, si fusero con i Romani. 7) Il generale richiamò dagli accampamenti invernali le altre legioni e mandò avanti i soldati che erano con lui. 8) Alcune città si consegnarono spontaneamente al nemico, altre invece il nemico le espugnò con la forza. Esercizio 46 Traduci: 1) Aliud saepe philosophus dicit, aliud facit. 2) Ex civibus alii, propter pestilentiam quae populum invaserat, se domi continebant, alii ex urbe fugiebant, alii deos in templis orabant. 3) Alterius fallacia, alterius fida verba sunt. 4) Quot homines in contione erant, tot eorum sententiae. 5) Talis es qualis semper fuisti. 6) Consulis audacia tanta fuit quanta esse debebat. 7) Talia vita et facta eius fuerunt qualia semper praecepta et verba. 1) Tale è la tua bellezza quale la sensibilità del tuo animo. 2) Gli uni si allontanarono dalla casa, gli altri rimasero fino a tarda notte. 3) La tua generosità è tanto grande quanto la tua clemenza, Cesare! 4) Sei tale quale tuo padre. 5) Non ho mai visto tanti bei monumenti quanti ne vedo a Roma. 6) Tra i cittadini che assistevano allo spettacolo, uno urlava, uno batteva i piedi e le mani, uno agitava il fazzoletto, uno piangeva. Esercizio 47 Traduci: 1) (Caesar) reliquas legiones ex hibernis evocat (Caes.). 2) Ad ceteras meas miserias accessit dolor […] de Dolabellae valetudine (Cic.). 3) Omnis noster equitatus, omnis nobilitas interiit (= sono morte) (Caes.). 4) Numquam aliud natura, aliud sapientia dicit (Iuv.). 5) Epistulas tuas accepi, 216 aliam alia iucundiorem (Cic.). 6) Eorum neuter triumphavit, quod alteri illum honorem collega, alteri mors praeripuit (Cic.). 7) Aliis consilium, aliis animus, aliis occasio defuit (= mancò), voluntas nemini (Cic.). 8) Antonius plerasque naves in Italiam remittit (Caes.). 9) Alius alium timet (Cic.).10) Quod commune cum aliis est, desinit esse proprium (Quint.). 11) Ceteri sine mora veniunt (Sall.). 12) Etenim omnes viri boni ipsam aequitatem et ius ipsum amant (Cic). 13) Accepi a te aliquot epistulas uno tempore, quas tu diversis temporibus dederas (Cic.). 14) Sed ei (= Semproniae) cariora semper omnia quam decus atque pudicitia fuit (= fuerunt). (Sall.). 15) Soli (sott. Romani) omnium opes atque inopiam pari adfectu concupiscunt (Tac.). 16) Est utraque res, sine altera, debilis (Cic.). 17) Consulatus uterque apud patricios manet (Liv.). 18) Feci ut neutri illorum nemo esset me carior (Cic.). 19) Galli quantas pecunias ab uxoribus, dotis nomine, acceperunt, tantas ex suis bonis cum dotibus communicant. (Caes.) Versione 1 Il rispetto per i morti Domi ducis maiorum multorum effigies erant, quas dux custodiebat magna cum reverentia. Duci cordi erant praecipue effigies patris et avi paterni: hic decesserat cum dux puerulus erat, sed ei notus erat ob memoriam quam sui reliquerat. Consul fuerat magnaque facinora egerat. Pater, vir magni ingenii et belli peritissimus, sed maxime sincera benignitate in omnes, bis consul fuerat. Cives memoria tenebant officia illius populi causa, humanitatem in victos, pietatem erga deos. Dux contra memoria tenebat optimi patris personam, filiorum amantissimi. Superbus his maioribus, se gerebat benigne erga milites, qui omnes ei oboediebant maxima cum reverentia. Versione 2 L' Italia antica: i primi re Aboriginum, Italiae antiquae incolarum, rex Saturnus fuit. Saturni temporibus homines liberi vivebant, non erant servi, eorumque omnia bona communia indivisaque. Aborigines Italiam Saturniam appellaverunt, et Saturnium montem in quo erat sedes regis. Postea regnavit Faunus, tempore cuius in ltaliam ab Arcadia Evander pervenit, cui Faunus donavit montem quem Palatium appellaverunt. Fauni ex filia nepos Latinus: tunc in ltaliam Aeneas advenit, contra quem Latinus rex bellum paravit. Sed bellum non gessit, quia Aeneae virtutem Latinus intellexit, eumque in societatem regni accepit. Aeneae tandem Ascanius filius successit, qui Albam Longam condidit. adattamento da Giustino Versione 3 I centauri In Homeri libris centauri non animalia foeda, sed homines feri Thessaliae sunt. In Pelii montis silvis vivebant, carnem crudam edebant. Eos ex Thessaliae regionibus expulerunt Lapithae, qui in Olympi silvis habitabant. Postea Graeci centauros mente sibi finxerunt homines eosdemque equos: hominum caput pectusque, reliquum corpus equorum habuerunt. Inter eos insignes erant natura pacis studiosa Pholus, Ixionis filius, et Chiron, Achillis magister. Omnes centauros sapientia Chiron superabat; multarum artium peritissimus, musicae, medicinae, astrorum scientiae, erat. Versione 4 Imprese di Cesare Caesar, quem multi iudicaverunt hodieque iudicant maximum Romae filium, clarus fuit ob pugnas contra Galliae gentes. In potestatem Romanorum Galliam redegit, exercitibusque Britanniam 217 quoque petivit. Postea bellum civile contra Pompeium commisit, copiasque eius profligavit in pugna apud Pharsalum, Thessaliae urbem. Ex acie Pompeius evasit incolumis cum paucis equitibus, pervenitque in Aegyptum, ad Ptolemaeum regem, sed ibi morte violenta periit. Necaverat eum rex, qui ei hospitium praebuerat. Deinde in Aegyptum Caesar quoque pervenit, et regioni Romae tutelam imposuit. Paulo post ex Asia Minore Romanorum senatui nuntium victoriae contra Pharnacem, Ponti regem, his verbis dedit: Veni, vidi, vici. Versione 5 Eroi troiani e greci Ex multis Priami filiis mira virtute Hector fuit. Is Troiam defendit maxime strenue, eumque in bello necavit Achilles, Pelei filius. Postea deus Apollo Alexandrum Parim se simulavit, Achillis talum vulneravit eumque occidit. Post herois mortem, arma eius Graecorum duces Ulixi donaverunt, Ithacensium regi, qui equum ligneum exstruxerat. Ulixes deinde arma amisit in mari, dum domum suam revertit. Inter errorem per maria e vita excesserunt omnes Ulixis comites, isque solus post multos annos Ithacam remeavit, ad Penelopam uxorem. Versione 6 Annibale e Roma Infestissimus nomini Romano Hannibal fuit, Carthaginiensium dux. Is multa bella cum Roma gessit, saepeque victor evasit. Ex plurimis, memorabilis pugna Cannensis, in qua permulti ex Romanis ceciderunt in acie. Romanorum consul, Varro, proelium commisit contra Aemilii voluntatem, sed Hannibalis milites pugnam vicerunt magna cum clade Romae militum. Multis post annis denique, in Africa, Romanae copiae Carthaginiensium exercitus vicerunt apud Zamam, atque ita finem habuit secundum bellum Poenicum. Hannibal tamen fuga salvus evasit; Romanus Scipio, victor, clarus fuit, eumque cognomine Africanum appellaverunt cives. Versione 7 Le guerre civili Romae bella inter cives, vel potius civilia, exarserunt saepius. Inter gravissima, bellum quod Sulla contra Marium gessit. Victor, testularum suffragiis multos Roma cives Sulla eiecit. Postea fuit Catilinae coniuratio - Cicero consul erat -, quae finem habuit pugna Pistoriensi: Romanorum exercitum Antonius consul ducebat. Bellum maximum, in quo plurimi cives perierunt, fuit inter Caesarem Pompeiumque. Nobis Caesar ipse tradit libris « De bello civili ». Pompeium Caesar profligavit, qui in urbe mansit dictator. Multos inimicos habuit. Hi coniurationem fecerunt eumque pugionis ictibus necaverunt idibus Martiis, in curia. Ex coniuratis, Brutus, Caesaris filius adoptivus. Dictator eum vidit -historia narrat - dixitque: "Quoque tu, Brute, fili mi". Versione 8 Faone Nell’isola di Lesbo viveva Faone, un vecchio e povero traghettatore. A costui un giorno si presentò, sotto le sembianze di una vecchia, la dea Afrodite: Faone la traghettò dall’altra parte del fiume e non le chiese alcun compenso. La dea, allora, gli donò un unguento che il barcaiolo spalmava ogni giorno sul suo corpo: il magico unguento lo trasformò in un bellissimo giovane, così bello da suscitare l’amore di tutte le fanciulle dell’isola. Anche la poetessa Saffo si innamorò di lui, ma il giovane non la ricambiò; la fanciulla allora, per la disperazione, si gettò dalla rupe di Leucade e morì. 218 219 Capitolo 13 I numerali Gli aggettivi numerali; come si scrivono i numeri romani. Numerali cardinali. Elementi di analisi logica (25): il complemento di distanza Elementi di analisi logica (26): il complemento di estensione. Numerali ordinali. Come si scrivono per esteso i numeri. Elementi di analisi logica (27): Il complemento di età. Indicazione delle ore e delle date. Numerali distributivi e avverbi numerali. Romanorum mores (6): Come i Romani calcolavano il tempo. 220 Gli aggettivi numerali; come si scrivono i numeri romani Esercizio 1 Indica per ciascun numero romano il corrispondente numero arabo: I, V, VII, VIII, IX, XVII, XXIX, XL, XLI, LX, XC, XVII, XIX, XXV, IV, XIII, XX, XXIX, CCC, LX, XL, LXX, LXXX, C, XC, CC, CI; DCC, CMX, CXVII, CDXIX, CDIX, DCVI, DCCX, MM, MCMLXX, MCCMXVI, MCMXXIX, DCLXI. Esercizio 2 Indica per ciascun numero arabo il corrispondente numero romano: 1, 3, 5, 4, 7, 10, 11, 9, 15, 14, 17, 20, 22, 19, 25, 50, 51, 55, 100, 101, 99, 97, 110, 111, 150, 500, 400, 1000, 900; 814, 302, 67, 823, 269, 305, 505, 527, 1010, 1492, 1789, 1968, 2003, 1995. Numerali cardinali Esercizio 3 Traduci: Unius consulis – duorum filiorum – unius ancillae – cum duobus amicis – ex duobus urbibus – inter tres pueros – trium amicorum – ad duas urbes – ex duobus itineribus – in unam manum – duobus oculis – unus e nobis – omnes ad unum - in unum - duabus tribusve horis - milia passuum captivorum X milia - captivos mille; con due o tre amici – in tre giorni – dalle due città – ad uno solo dei due figli – con uno dei due consoli – delle due fanciulle – nelle due battaglie – attraverso le tre strade – in soli tre giorni – con centomila soldati – da mille uomini – con un migliaio di uomini – ad entrambi i consoli – con una sola lettera. Esercizio 4 Traduci: 1) Rhea Silvia, Numitoris regis filia, duos filios genuit: Romulum et Remum. 2) Hercules infans iam fortis erat: duos dracones enim necavit manibus suis. 3) Unum ex legatis Romanorum dux arcessivit quocum de pacis condicionibus tractavit. 4) Sestertium nummum quattuor milia quidam fur ex domini arca surripuit. 5) Minos, Cretae rex, quotannis Minotauro praebebat septem puellas septemque pueros ut famem expleret. 5) Duo immanes angues Laocoontis et eius duorum filiorum corpora spiris ante omnium oculos implicaverunt atque suffocaverunt. 7) Cum quinque amicis domum meam venies, et hic (= qui, avv.) septem amicos invenies. 8) Duas captivas nobiles Alexander habebat: uxorem matremque Darei. Esercizio 5 Traduci: 1) Latona ebbe da Zeus due figli: Apollo e Artemide. 2) Per porre fine alla guerra contro Alba 221 Longa si scontrarono tre fratelli Romani contro tre fratelli Albani, che morirono nello scontro. 3) Da Roma giunsero ai consoli ben quattro messaggeri, ciascuno dei quali aveva con sé due lettere del senato. 4) Nell’arco di cinque anni ho abitato in ben sette diverse città. 5) La prima guerra punica durò ben venticinque anni. 6) Dario organizzò l’impero persiano e lo divise in venti satrapie tributarie. Elementi di analisi logica (25): il complemento di distanza Il complemento di distanza (risponde alle domande: quanto lontano? a quale distanza?) lo si trova espresso: 1. con l’accusativo o con l’ablativo, sia del numerale che dell’unità di misura utilizzata, es. miglia (tieni presente che un miglio corrisponde a mille passus, mille passi; milia ( = migliaia), al plurale, come sostantivo, può significare migliaia con o senza passuum: milia o milia passuum); 2.con il genitivo retto da spatio o intervallo. Il luogo dal quale ha inizio la misurazione lo troviamo con a / ab + ablativo. • Ab his castris oppidum Remorum, nomine Bibrax, aberat milia passuum octo (Caes.). = La città dei Remi, di nome Bibracte, distava da questo accampamento ottomila passi. • Oppidum a Corfinio VII milium intervallo abest (Caes.). = La città dista da Corfinio 7.000 passi. Se la distanza viene indicata facendo riferimento al tempo che si impiega per percorrerla, si ricorre ad iter (acc. n.) + genitivo (es. dierum) + un numerale: • quattuor dierum iter ab urbe = a quattro giorni di cammino dalla città. Elementi di analisi logica (26): il complemento di estensione. Il complemento di estensione (risponde alle domande: quanto alto? quanto lungo? e così via) lo si trova espresso: 1. con l’accusativo in dipendenza da un verbo come pateo = mi estendo, o da aggettivi quali latus, a, um = largo, longus, a, um = lungo: • Milites […] aggerem latum pedes CCCXXX, altum pedes LXXX exstruxerunt (Caes.). = I soldati […] costruirono un terrapieno largo 330 piedi, alto 80. 2. con il genitivo in dipendenza da un sostantivo: • Erat inter oppidum Ilerdam et proximum collem […] planities circiter passuum CCC (Caes.). = Tra la città di Ilerda e il colle più vicino c’era una pianura di circa 300 passi. Talvolta il complemento di estensione è specificato da espressioni quali in altitudinem = in altezza, in longitudinem = in lunghezza, e simili. 222 Esercizio 6 Traduci: 1) Fluminis erat altitudo pedum circiter trium (Caes.). 2) Classem septuaginta navium Athenienses Miltiadi dederunt (Nep.). 3) Sic est, non muto sententiam: fuge multitudinem, fuge paucitatem, fuge etiam unum (Sen.). 4) Atque hunc quidem unum huius belli domestici ducem sine controversia vicimus (Cic). 5) Sunt autem duo crimina, auri et veneni (Cic.). 6) Horum duorum criminum video auctorem, video fontem, video certum nomen et caput (Cic.). 7) Auxilium suum ambobus promittit (Sall.). 8) Quintum Titurium Basinum legatum cum legionibus tribus in Venellos, Coriosolitas Lexoviosque mittit (Caes.). 9) Haec eadem ratio est in summa totius Galliae : namque omnes civitates in partes divisae sunt duas (Caes.). 10) In omni Gallia eorum hominum, qui aliquo sunt numero atque honore, genera sunt duo (Caes.). 11) Rerum facta est (= divenne) pulcherrima Roma septemque una sibi muro circumdedit arces (Verg.). 12) Septem milia hominum in minora castra, decem in maiora, duo ferme in vicum ipsum Cannas perfugerunt (Liv.). 13) Duo milia quingenti hostium in acie, multi postea ex vulneribus periere (= morirono) (Liv.). 14) Is et proelia aliquot secunda fecit et tribus arietibus aliquantum muri discussit (Liv.). 15) Legionem Caesar, quam equis vexerat, passibus ducentis ab eo tumulo constituit (Caes.). 16) Quattuor robustos filios, quinque filias, tantam domum, tantas clientelas Appius regebat et caecus et senex. (Cic.) 17) Annus hic erit insignis novi hominis consulatu, insignis novis duobus magistratibus, praetura et curuli aedilitate. (Liv.) 18) Themistoclis ad nostram memoriam monumenta manserunt duo: sepulcrum prope oppidum, im quo est sepultus (= è stato sepolto), statuam in foro Magnesiae. (Nep.) 19) Habebat duos optimae indolis filios. (Val. Max.) 20) Pyrrus Romanos mille octingentos cepit et eos summo honore tractavit, occisos sepelivit. (Eutr.) Esercizio 7 Traduci : 1) Il generale schierò le truppe ad una distanza di circa tre miglia dall’accampamento del nemico. 2) La mia casa di campagna dista cinque miglia da Roma. 3) I due consoli posero gli accampamenti ad una distanza di venti miglia l’uno dall’altro. 4) I soldati, per ordine del comandante, in sole quattro ore scavarono una trincea di dodici piedi. 5) Il paese da cui provengo dista dalla città solo due giorni di cammino. 6) Il territorio che il nemico aveva occupato con le sue truppe si estendeva per una lunghezza di quindici miglia e per una larghezza di sette. 7) Dario costruì una strada reale che conduceva da Susa, capitale dell’impero, a Sardi, in Lidia, in tre mesi di cammino. Numerali ordinali Esercizio 8 Completa la traduzione delle seguenti frasi: 1) Vercingetorix minoribus Caesarem itineribus subsequitur et locum castris deligit paludibus silvisque munitum ab Avarico longe milia passuum XVI (Caes.). …………………………………………………..segue …………………………………….. 2) Omnium consensu hac sententia probata, uno die amplius XX urbes Biturigum incenduntur (Caes.). ……………………….approvato questo piano, ……………………………………..vengono incendiate. 3) His tot rebus impedita oppugnatione, milites, cum toto tempore frigore et assiduis imbribus tardarentur, tamen continenti labore omnia haec superaverunt et diebus XXV aggerem longum pedes CCCXXX, latum pedes LXXX exstruxerunt (Caes.). Benchè l’assedio fosse ostacolato da tutti questi impedimenti, ……………..pur essendo 223 ostacolati dal freddo e dai continui temporali, …………………………………………………... ……………………………………………………………………………………………………… 4) Denique ex omni eo numero, qui fuit circiter milium XL, vix DCCC, qui primo clamore audito se ex oppido eiecerant, incolumes ad Vercingetorigem pervenerunt (Caes.). ………………………………………………………………………………….. alle prime grida ……………………………………………………………………. 5) Cohortes in acie LXXX constitutas habebat, quae ( = quarum) summa erat milium XXII ; cohortes VII castris praesidio reliquerat (Caes.). Teneva schierate …………………………………………………………………………………. 6) Haec cum dixisset, primus ex dextro cornu procucurrit, atque eum electi milites circiter CXX voluntarii eiusdem centuriae sunt prosecuti (Caes.). Dopo aver detto queste parole, …………………………………………………………………… ……………. seguirono. 7) In eo proelio non amplius CC milites desideravit, sed centuriones, fortes viros, circiter XXX amisit (Ces). ……………………… non più di ………………. perse, ……………………………………... 8) Ex Pompeiano exercitu circiter milia XV cecidisse videbantur, sed in deditionem venerunt amplius milia XXIV (Caes.). …………………………….. sembrava fossero morti……………………………………………. Elementi di analisi logica (27): Il complemento di età. Il complemento di età (risponde alla domanda: di quale età?) lo si trova espresso: 1.con il genitivo annorum accompagnato dal numerale cardinale, spesso in unione con sostantivi come puer, adulescens, senex…; 2.con l’accusativo annos accompagnato dal numerale cardinale in unione con un verbo come habeo, compleo, expleo o con il participio perfetto natus; 3.con l’accusativo annum accompagnato dal numerale ordinale accresciuto di un’unità in unione con il participio presente agens. Ad esempio: • Puer septem annorum/ septem annos habens / septem annos natus / octavum annum agens = un fanciullo dell’età di sette anni. Come si scrivono per esteso i numeri Esercizio 9 Scrivi per esteso (ovvero in lettere) i seguenti numeri romani: XI – XVIII - XX – XIX – XXIII – XXXIV – XXXVI – CX – CXII – MXX – CCXVI – MCCXV . Esercizio 10 Traduci: puella septimum annum agens - adulescens annorum decem et quinque - puer novem annos natus iuvenis triginta annorum - censor septuagesimum annum agens - vir annos sexaginta natus - homo 224 septuaginta annos complens - senex undeseptuaginta annorum - homo triginta annos natus; un ragazzo di venti anni – all’età di dodici anni – a soli tre anni – nel suo trentesimo anno di età – un uomo di ottantacinque anni – un re di ottanta anni – una nonna di centoquattro anni – a soli quindici anni di età Indicazione delle ore e delle date Esercizio 11 Scrivi a fianco di ciascuna espressione la corrispondente ora in italiano: hora prima ………………………..……... hora duodecima…………………………. hora octava ……………………………... hora septima…………………………. hora secunda ……………………………... hora decima………..……………………. prima vigilia…..…………………………. quarta vigilia ……………………………. tertia vigilia…..…………………………. hora nona ……………………………. Esercizio 12 Scrivi a fianco di ciascuna espressione la corrispondente ora in latino: le tre del mattino ………………………..……... le due del pomeriggio…………………………. a mezzanotte ……………………………... a mezzogiorno…………………………. le sei del mattino ……………………………... verso le nove di sera………..……………………. alle tre di notte…..…………………………. alle cinque del pomeriggio ……………………………. alle sei di sera …..…………………………. alle nove del mattino ……………………………. Esercizio 13 Traduci le seguenti date: ante diem VI Idus Sextiles – a. d. III Non. Oct. – pridie Nonas Martias – Idibus Decembribus – a. d. V Nonas Maias – Nonis Novembribus - Kalendis Octobribus – Idibus Martiis – ante diem VI Kal. Maias – pridie Kalendas Apriles – pridie Kalendas Maias – Nonis Martiis. primo luglio –30 giugno – 29 giugno - 13 febbraio - 28 febbraio - 5 settembre - primo ottobre - 2 ottobre – 4 dicembre –5 novembre –31 luglio –13 agosto – 26 dicembre – 16 giugno – 13 novembre – 3 ottobre – 9 novembre – 20 marzo - 5 marzo. Esercizio 14 Traduci: 1) Septimus annus est, commilitones, ex quo vestra virtute et auspiciis imperii Romani, fide atque opera nostra Britanniam vicistis (Tac). 2) Eius belli haec fuit causa: Publius Crassus adulescens cum legione septima proximus mare Oceanum in Andibus hiemabat (Caes.). 3) Simul tertiae aciei totique exercitui imperavit, ne iniussu suo concurreret (Caes.). 4) Anno trecentesimo altero ab Urbe condita iterum mutatur (= viene mutata) forma civitatis ab consulibus ad decemviros (Liv.).5) Piso unum et tricesimum annum explebat, fama meliore quam fortuna (Tac). 6) Caesar, hora diei circiter quarta, cum primis navibus Britanniam attigit (Caes.). 7) Brutus heri venit Tusculanum post horam decimam (Cic). 8) Ne a moltitudine equitum dextrum cornu circumveniretur (= perché non venisse circondata) , celeriter ex tertia acie singulas cohortes detraxit atque ex his quartam instituit equitatuique opposuit (Caes.). 9) Annos quinque et octaginta natus excessit e vita (Cic.). 10) Quis fuit horrendos primus qui protulit (= inventò) enses? (Tib.). 11) Erant in sinistro cornu 225 legiones duae traditae (= consegnate) a Cesare initio dissensionis ex senatus consulto, quarum una prima, altera tertia appellabatur (= veniva chiamata.) (Caes.). 12) Accepi tuas tres iam epistulas, unam a M. Cornelio quam a Tribus ei Tabernis, ut opinor, (da Tre Taverne, come credo) dedisti, alteram quam mihi Canusinus tuus hospes reddidit, tertiam quam, ut scribis, ancora soluta (= come scrivi, quando l’ancora da poco era tolta) de phaselo dedisti (Cic.). 13) Haec senatus consulta perscribuntur (= vengono poste per iscritto) a. d. VII Id. Ian. (Caes.). 14) Quod (= et id) ubi Caesar animadvertit, quartae aciei, quam instituerat ex cohortium numero, dedit signum (Caes.). 15) Ennius scribit: anno trecentesimo quinquagesimo fere post Romam conditam « Nonis Iunis soli luna obstitit et nox ». (Cic.) Esercizio 15 Traduci : 1) Nel 499 a. C. le città greche d’Asia insorsero contro l’impero persiano; i Persiani soffocarono la rivolta solo nel 494. 2) Nel 490 a. C. nella pianura di Maratona gli Ateniesi inflissero una pesante sconfitta al re persiano Dario. 3) Nel 451 a. C. dieci magistrati codificarono per la prima volta per iscritto le leggi romane : queste sono note con il nome di « Leggi delle Dodici Tavole ». 4) Nel 387 a. C. i Galli incendiarono Roma. 5) L’imperatore Caligola salì al trono nel 37 d. C.; morì nel 41 d. C., a causa di una congiura dei pretoriani. 6) Nel 527 d. C., alla morte di Giustino, salì al trono Giustiniano, che regnò fino al 565. Esercizio 16 Traduci : 1) Athenienses, duce Miltiade, profligaverunt Persas in planitie Marathonia anno quadringentesimo nonagesimo a. Chr. n. 2) Tertium bellum Punicum fuit ab anno centesimo undequinquagesimo usque ad annum centesimum quadragesimum sextum ante Christum natum. 3) Anno centesimo quadragesimo sexto ante Christum natum Romani deleverunt Carthaginem Corinthumque. 4) Coniurati necaverunt Caesarem Idibus Martiis anno septingesimo nono ab Urbe condita, id est anno quadragesimo quarto ante Christum natum. 5) Caesar natus est (= nacque) anno sescentesimo quinquagesimo tertio Urbis Romae, vel potius anno centesimo ante Christum natum. 6) Reges Romae fuerunt per annos ducentos quadraginta quattuor: ab anno septingentesimo quinquagesimo tertio usque ad annum quingentesimum nonum a. Chr. n. 7) Divus Augustus decessit anno quarto decimo p. Chr. n. 8) Christus natus est (= nacque) anno septingentesimo quinquagesimo tertio post Urbem conditam. Numerali distributivi e avverbi numerali Esercizio 17 Traduci: 1) Semel in anno licet insanire (Hor.). 2) (Britanni) uxores habent deni duodenique inter se communes, et maxime fratres cum fratribus parentesque cum liberis (Caes.). 3) Quidam fontes senis horis pleni, senisque sicci sunt (Sen.). 4) Qui premium meriti ab improbis desiderat, is bis peccat (Phaedr.). 5) Bis vincit qui se vincit (Publ Syr.). 6) Litteras binas tuas accepi, quarum alteras Funisulanus mihi dedit, alteras scriba Tullius (Cic.). 7) Accepi tuas ter iam epistulas (Cic.). 8) Fons ter in die crescit decrescitque (Pl.). 9) Augustus tribuniciam potestatem perpetuam recepit, in qua semel atque iterum per singula lustra collegam sibi cooptavit (Svet.). 10) Ut Romae consules, sic (= come … così) Carthagine quotannis bini reges creabantur (= venivano eletti) (Nep.). 11) Bis ovans triumphavi et tres egi curules triumphos et appellatus sum (= sono stato proclamato) viciens et semel imperator (Aug.). 12) Romae erant bini consules (Liv.). 226 Esercizio 18 Traduci (ricapitolazione su tutti i pronomi): 1) Itaque omnium suorum consensu Curio reliquas copias exspectare et bellum ducere parabat (Caes.). 2) Non materia multitudine arborum, non frumentum cuius erant plenissimi agri deficere poterat (= poteva) (Caes.). 3) Dubitabitis, iudices, tantam istius audaciam, tantam crudelitatem, tantam iniuriam vindicare? (Cic.). 4) Incitabant praeterea corrupti civitatis mores, quos pessuma (= pessima) ac divorsa (= diversa) inter se mala, luxuria atque avaritia, vexabant (Sall.). 5) Sed in eis erat Sempronia, quae multa saepe virilis audaciae facinora commiserat (Sall.). 6) Nec ullum orationi aut lenocinium addit aut praemium (Tac.). 7) At illum iam antea consulatus ingens cupido exagitabat (Sall.). 8) Et erat in tanta caligine maior usus aurium quam oculorum (Liv.). 9) Utraque in ea fuga periit (= morirono) (Caes.). 10) In tanta tamque corrupta civitate Catilina […] omnium flagitiorum atque facinorum circum se tamquam stipatorum catervas habebat (Sall.). 11) Quicquid ex Agricola amavimus […] manet […] in animis hominum, in aeternitate temporum, fama rerum (Tac.). 12) Hi quamcumque in partem impetum fecerant hostes loco cedere cogebant (Caes.). 13) Erat Italia tum plena Graecarum artium ac disciplinarum, studiaque haec et in Latio vehementius tum colebantur (= venivano coltivati) quam nunc iisdem in oppidis (Cic.). 14)Uterque nostrum est aliquando adversus aliquem (Cic.). 15) Curam nobis nostri natura mandavit (Sen.). Esercizio 19 Traduci (ricapitolazione su tutti i pronomi): 1) Aeneadum genetrix, hominum divomque (= deorumque) voluptas, alma Venus, […] te, dea, te fugiunt venti, te nubila caeli adventumque tuum, tibi suavis daedala tellus summittit flores, tibi rident aequora ponti (Lucr.). 2) Erat ex omnibus castris, quae summum undique iugum tenebant, despectus, atque omnes milites intenti pugnae eventum exspectabant (Caes.). 3) Nam quid dissimulo aut quae me ad maiora reservo ? (Verg.). 4) Dulces exuviae, […] accipite hanc animam meque his exsolvite curis. Vixi et quem dederat cursum Fortuna peregi et nunc magna mei sub terras ibit imago (Verg.). 5) Atque omnium primum (Numa) ad cursus lunae in duodecim menses discribit annum (Liv.). 6) Lucus erat, quem medio ex opaco specu fons perenni rigabat aquā (Liv.). 7) Ita duo deinceps reges, alius aliā viā, ille bello hic pace, civitatem auxerunt. Romulus septem et triginta regnavit annos, Numa tres et quadraginta (Liv.). 8) Quis me uno vivit felicior […] ? (Cat.). 9) O di, reddite mi (= mihi) hoc pro pietate mea (Cat.). 10) Itaque dono tibi quod unum habeo, me ipsum (Sen.). 11) Septem et triginta annos vitae, duodecim potentiae explevit (Sen.). 12) Eodem die castra promovit et milibus passuum sex a Caesaris castris sub monte consedit. Postridie eius diei praeter castra Caesaris suas copias traduxit et milibus passuum duobus ultra eum castra fecit (Caes.). 13) Vestrum nemo est quin intellegat (= che non capisca) (Cic.). 14) Quem recitas, meus est, o Fidentine, libellus, / sed male cum recitas, incipit esse tuus (Mart.). Versione 1 Vivamus, mea Lesbia… Vivamus, mea Lesbia, atque amemus, rumoresque senum severiorum omnes unius aestimemus assis. Soles occidere et redire possunt (1); Nobis (2) cum semel occidit brevis lux, nox est perpetua una dormienda. Da mi basia mille, deinde centum, 227 dein mille altera, dein secunda centum, deinde usque altera mille, deinde centum; dein, cum multa milia fecerimus (3), conturbabimus illa, ne sciamus aut ne quis malus invidere possit, cum tantum sciat esse basiorum (4). Catullo (1) possunt = possono. (2) nobis… nox est perpetua una dormienda = noi dobbiamo dormire una notte sola interminabile. (3) fecerimus: futuro anteriore. (4) cum tantum sciat esse basiorum= conoscendo il gran numero dei baci. Versione 2 Le origini di Roma Romanorum imperium a Romulo, Martis belli dei et Reae Silviae, virginis vestalis, filio, exordium habuit. Propter controversiam Romulus fratrem necavit, postea civitatatem condidit eamque Romam ex suo nomine appellavit. In urbem novam finitimorum multitudinem recepit, centum cives legit, et eos, senes, senatores appellavit. Sed quod Romulus ipse et populus uxores non habebant, rex invitavit ad spectaculum ludorum vicinas urbi Romae nationes virginesque earum rapuit. Quare omnia oppida, quae urbem cingunt, id est Caeninenses Sabini Veientes, contra Romanos bellaverunt, sed Romulus nationes omnes bello profligavit. adattamento da Eutropio Versione 3 I successori di Romolo Romulo Numa Pompilius successit, qui nullum bellum gessit sed leges Romanis moresque constituit, annum in decem menses divisit, infinita Romae sacra et templa constituit. Postquam morbo decessit, Tullus Hostilius, successor eius, bella reparavit. Vicit Albanos Veientes et Fidenates, adiecit urbi montem Caelium eamque ampliavit. Post Tullum Hostilium Ancus Marcius, Numae ex filia nepos, suscepit imperium. Contra Latinos dimicavit, Aventinum montem adiecit civitati et Ianiculum; apud ostium Tiberis civitatem (quam postea Ostiam dixerunt) condidit supra mare, non longe ab urbe Roma. Morbo periit. adattamento da Eutropio Versione 4 Tarquinio il Superbo Lucius Tarquinius Superbus, septimus atque ultimus regum, Volscos, quae gens non longe ab urbe est, vicit, Gabios civitatem et Suessam Pometiam subegit, cum Tuscis pacem fecit et templum lovi in Capitolio aedificavit. Postea, dum Ardeam oppugnat, imperium perdidit. Nam filius nobilissimam pudicissimamque feminam Lucretiam, Collatini uxorem, iniuria affecit, eaque de iniuria mulier in conspectu omnium mortem sibi conscivit. Propter quam causam Brutus populum concitavit et Tarquinio ademit imperium. Mox exercitus quoque regem, qui Ardeam oppugnabat, reliquit. Romani eum in urbem non receperunt, et ille cum uxore et liberis fugit. Itaque Romae finem habuit regnum, postquam in urbe septem reges regnaverant annis ducentis quadraginta tribus. adattamento da Eutropio 228 Versione 5 Sulla carriera politica di Catone Consulatum gessit cum L. Valerio FIacco, sorte provinciam habuit Hispaniam Citeriorem, exque ea triumphum deportavit. Ibi diutius fuit, atque ob eam causam P. Scipio Africanus consul iterum, cuius Cato quaestor fuerat, voluit (= avrebbe voluto) eum de provincia depellere et ipse succedere, sed hoc efficere non potuit (= potè), quod tum non potentia, sed iure rem publicam administrabant. Scipio privatus in urbe mansit, at Cato, censor cum FIacco, maxima cum severitate potestatem gessit: nam in complures nobiles animadvertit et multas res novas in edictum addidit contra luxuriem quae iam tum incipiebat pullulare. Circiter annos octoginta, usque ad extremam aetatem ab adulescentia, rei publicae causa inimicitias suscipere non destitit. Multi eum temptaverunt, et non modo nullum detrimentum existimationis fecit, sed etiam virtutum laude crevit. adattamento da Cornelio Nepote Versione 6 Quintia formosa est multis… Quintia formosa est multis, mihi candida, longa, recta est. Haec ego sic singula confiteor (1), totum illud “formosa” nego: nam nulla venustas, nulla in tam magno est corpore mica salis. Lesbia formosa est, quae cum pulcherrima tota est tum omnibus una omnis (2) subripuit veneres. Catullo (1) confiteor = riconosco. (2) omnis = omnes. Versione 7 L’imperatore Augusto parla… di se stesso. Ob meas res terra marique prospere gestas (= imprese condotte felicemente a termine) senatus quinquagies et quinquies supplicationem dis immortalibus decrevit. Capitolium et Pompeium theatrum impensa grandi refeci et rivos aquarum compluribus locis; aquam Marciam duplicavi. Duo et octoginta templa deum in Urbe consul sextum restitui. Consul septimum viam Flaminiam ab Urbe Ariminum pontesque omnes praeter Milvium et Minucium feci. Ter munus gladiatorum dedi meo nomine et quinquies filiorum meorum aut nepotum nomine. Bis athletarum spectaculum populo praebui meo nomine et tertium nepotis mei nomine. Venationes bestiarum Africanarum meo nomine aut filiorum meorum et nepotum in circo aut in foro aut in amphitheatris populo dedi sexies et vicies. Navalis proelii spectaculum populo dedi trans Tiberim. adattamento da Augusto Versione 8 Ottaviano Augusto Postquam bella toto orbe confecerat, Octavianus Augustus Romam remeavit, duodecimo anno quam consul fuerat. Ex eo tempore rem publicam per quadraginta et quattuor annos solus obtinuit. Ante enim duodecim annis cum Antonio et Lepidum tenuerat. Ita ab initio principatus eius usque ad finem quinquaginta et sex anni fuerunt. Obiit (= morì) autem septuagesimo sexto anno morte communi in oppido Campaniae Atella. Sepeliverunt eum Romae, in campo Martio, atque non immerito maxima Romanorum pars deo similem putaverunt. Nec quisquam eo aut in bellis felicior fuit aut in pace moderatior. Quadraginta et quattuor annis, quibus solus gessit imperium, civilissime vixit, in cunctos liberalissimus, in amicos fidissimus, et hos maximis evexit honoribus et 229 paene aequavit fastigio suo. adattamento da Eutropio. Versione 9 Leggenda sulla fondazione di Roma Dietro consiglio del nonno Numitore, Romolo e Remo interrogarono gli auspici per individuare il posto esatto in cui fondare una nuova città. Remo si stabilì sul Palatino, Romolo sull’Aventino. Sul Palatino Remo vide un primo presagio: sei avvoltoi che volavano nel cielo. Ma Romolo vide un secondo e più grande presagio: dodici avvoltoi alti tra le nuvole. Romolo, così, risultò vincitore nella sfida. Quindi legò due buoi ad un aratro per delimitare con un fossato il luogo in cui la nuova città doveva sorgere; successivamente divenne il primo re di Roma. A lui seguirono altri sei re: il settimo ed ultimo fu Tarquinio il Superbo. Romanorum mores (6): Come i Romani calcolavano il tempo. Nelle età più antiche i Romani suddividevano la giornata in fasi alquanto approssimative, quali il canto del gallo (gallicinium), il cessare del canto del gallo (canticinium), l’alba (diluculum), il momento di andare a letto (concubium), la notte profonda (intempesta nox), e simili; successivamente fu adottata la suddivisione in 24 ore, di cui 12 diurne e 12 notturne.A differenza di oggi però le ore non avevano sempre la medesima durata: lo spazio di tempo dal sorgere del sole al tramonto comprendeva le ore diurne, quello dal tramonto all’alba comprendeva le ore notturne; indipendentemente dalla durata del giorno e della notte, quindi, col variare delle stagioni, variava anche la durata delle ore. Durante la notte le ore erano raggruppate in quattro vigiliae (lett. = turni di guardia): poiché i turni delle sentinelle, a partire dal tramonto fino all’alba, ogni notte erano quattro, il termine vigilia passò ad indicare uno spazio di tre ore notturne. Il primo calendario, secondo Varrone, erudito e scrittore latino vissuto nel I secolo a. C., fu introdotto da Romolo. Era lunare, e comprendeva solo 10 mesi, per un totale di 304 giorni da marzo a dicembre; i mesi di gennaio e febbraio furono introdotti dal suo successore, Numa Pompilio. Con l’aggiunta di questi due mesi si arrrivò a un totale di 355 giorni; ad anni alterni, per far coincidere il sistema di suddivisione del tempo basato sulle fasi lunari con quello del corso solare –stando a quanto ci riporta Livio, storico latino vissuto dal 59 a. C. al 17 d. C.- veniva introdotto un mese intercalare (intercalaris o mercedonius mensis). Ciò avveniva a discrezione dei pontefici i quali talvolta ne abusavano a fini politici, ad esempio per prolungare la permanenza in carica di un magistrato. Una riforma definitiva del calendario si ebbe con Giulio Cesare (calendario giuliano) che, con l’aiuto dell’astronomo e matematico Sosigene di Alessandria, nel 46 – 45 a. C. stabilì che l’anno avesse una durata di 365 giorni e che ogni quattro anni venisse introdotto un giorno supplementare, detto bis sexto Kalendas Martias (da cui bisestile). Questi i nomi dei mesi in seguito a tale riforma: Ianuarius, Februarius, Martius, Aprilis, Maius, Iunius, Quintilis, Sextilis, September, October, November, December. Come primo della serie fu scelto Ianuarius perchè era il mese in cui entravano in carica i consoli; alcuni di questi mesi, come il nome stesso suggerisce, erano dedicati a particolari divinità (Ianuarius a Giano, Martius a Marte, Maius a Maia, Iunius a Giunone); in età imperiale la denominazione dei mesi Quintilis e Sextilis fu mutata in Iulius e Augustus, rispettivamente in onore di Cesare e di Augusto; la denominazione dei mesi da September a December era dovuta al fatto che nel calendario romuleo questi mesi erano gli ultimi quattro della serie, dal settimo al decimo. 230 All’interno dei mesi c’erano le date fisse delle Kalendae, Nonae e Idus; verso la fine del II secolo a. C. fu adottata la suddivisione in settimane, con i nomi dei giorni assegnati secondo la serie astrologica, ovvero in base al nome dei pianeti che, secondo le credenze greco–egizie, si collocavano nella sfera celeste al di sotto della sfera delle stelle fisse: dies Lunae, dies Martis, dies Mercuri, dies Iovis, dies Veneris, dies Saturni, dies Solis. Gli ultimi due, con l’avvento del Cristianesimo, furono mutati in Sabbatum e Dominica. Infine, i giorni potevano essere fasti (giorni in cui si potevano prendere deliberazioni sulla vita civile e pubblica), nefasti (giorni in cui tali deliberazioni erano vietate), comitiales (giorni in cui era lecito svolgere le assemblee popolari) ed endotercisi (nefasti nella parte iniziale e finale, fasti al centro): in questa intricata selva di definizioni i Romani faticavano non poco per stabilire, ad esempio, il giorno delle nozze o di un processo. 231 Capitolo 14 Il verbo di forma attiva. Il verbo di forma attiva: il genere e la forma. Impariamo ad usare il vocabolario (9). La flessione del verbo: le coniugazioni. I modi e i tempi verbali. I modi finiti. Elementi di analisi del periodo (8): Il cum narrativo. I modi indefiniti. Il participio futuro delle quattro coniugazioni e del verbo sum. Elementi di analisi del periodo (9): la coniugazione perifrastica attiva. L’infinito futuro delle quattro coniugazioni e del verbo sum. Il gerundio delle quattro coniugazioni. Romanorum mores (7): Le terme. 232 Il verbo di forma attiva: il genere e la forma Esercizio 1 Indica, con l’aiuto del vocabolario, se i seguenti verbi sono transitivi o intransitivi, quindi componi una frase con ciascuno di essi: Excogitare – obtendĕre – obtegĕre – parcĕre – hiemare – fluĕre – excellĕre – effulgēre – numerare – protendĕre – accedĕre – antecellĕre - quaerĕre – plangĕre – discedĕre – convenire – colĕre excubare – docēre – instituĕre. Esercizio 2 Con l’aiuto del vocabolario scrivi il paradigma dei seguenti verbi, quindi indica, sia per il verbo italiano che per quello latino, se si tratta di un verbo transitivo o intransitivo: Evitare – fare – risparmiare – punire – perdonare – dire – cantare – onorare – donare – servire – nascondere – fuggire – arrivare – percuotere – superare. Esercizio 3 Traduci le seguenti frasi e indica se i verbi in esse presenti sono transitivi o intransitivi: 1) Sine curis atque quieto animo agricola vivebat, sed ex improviso tempestatis calamitas vitam eius difficilem reddidit. 2) In pugna Cannensi nullus Romanorum miles sanguini suo pepercit ut cladem vitaret, sed frustra. 3) Servus carmina exclamabat et domini convivas delectabat. 4) In theatro Romani, ludos gladiatorum spectantes, magna voce exclamabant atque plaudebant. 5) Hannibal, ubi primum in Hispaniam venit, totius exercitus favorem sibi conciliavit. 6) Catullus magno amore erga Lesbiam suam exardescebat, sed saepe puella eum fallebat. 7) Cum Catilina in rem publicam coniurationem fecit, iuventus pleraque eius inceptis favebat. 8) Pyrrhus, Epiri rex, in Italiam venit secum portans elephantos, quos numquam Romani antea viderant. 9) Alii Romae manserunt, alii rus venerunt. 10) Domini filia viro nobilissimo atque ditissimo nupserat. 11) Cum pueri patrem viderunt, ei obviam cucurrerunt. 12) Gallorum cantus agricolas exsuscitat. 13) Consul equitatum immisit et hostium copias profligavit. 14) Sine timore hostes per montes iter faciebant atque omnes vicos pagosque facile delebant. 15) Consuli senatus arduum laborem delegaverat sed consul egregie imperata fecit. Impariamo ad usare il vocabolario (9) Un verbo può essere transitivo in italiano e intransitivo in latino o viceversa, oppure può essere costruito sia transitivamente che intransitivamente in entrambe le lingue. Per questo motivo è particolarmente importante guardare sempre l’indicazione, tr. o intr., che il vocabolario ci fornisce. Prendiamo ad esempio la frase 2 dell’esercizio precedente. Il verbo pepercit deriva da parco, is, peperci, parcĭtum, ĕre = risparmiare; il vocabolario ci indica che è intransitivo e regge il dativo. (qui, sanguini suo). In italiano invece il verbo è transitivo: il dativo deve quindi essere reso, nella traduzione, con un complemento oggetto (= … risparmiò il suo sangue). Un diverso spunto ci viene offerto dalle frasi 3 e 4 dello stesso esercizio. Entrambe contengono il verbo exclamare, che può essere –ci indica sempre il vocabolario- sia transitivo che intransitivo. Dobbiamo dunque esaminare bene la frase prima di guardare il significato del verbo: dobbiamo cioè stabilire se il verbo è usato transitivamente (ovvero se è seguito da un complemento 233 oggetto) o intransitivamente (ovvero senza il complemento oggetto). Nella frase 3 è presente un complemento oggetto (carmina), pertanto per stabilire il significato del verbo dovremo cercare tra i significati del verbo transitivo; il significato più adatto è recitare. Nella frase 4 il complemento oggetto manca; quindi consulteremo bene il vocabolario tra i significati del verbo intransitivo; in questo caso il significato più adatto è acclamare. Esercizio 4 Traduci (verbi transitivi): 1) Quando vedrò tuo figlio, gli consegnerò il libro di cui gli avevo parlato. 2) Le Ninfe, secondo le antiche credenze, personificavano la fecondità e la grazia della Natura e popolavano le campagne, le acque e i boschi. 3) Menelao in un duello sconfisse Paride, che dopo la sconfitta si salvò solo grazie all’intervento di Afrodite, la quale lo nascose in una nuvola così da sottrarlo agli occhi del nemico. 4) Paride uccise Achille con una freccia colpendolo al tallone, l’unico punto vulnerabile di tutta la sua persona. Esercizio 5 Traduci (verbi intransitivi): 1) Ulisse dopo una lunga assenza tornò nella sua isola dove combattè duramente contro i Proci per riconquistare il posto che gli spettava. 2) La vecchia nutrice di Ulisse viveva ancora quando questi tornò ad Itaca. 3) Gli antichi romani applaudivano e urlavano a gran voce di fronte agli spettacoli dei gladiatori. 4) Ad Enea negli Inferi apparve l’ombra di Didone, che era rimasta ostile anche dopo la morte all’eroe troiano. La flessione del verbo: le coniugazioni Esercizio 6 Traduci le seguenti voci verbali indicando di ciascuna la coniugazione di appartenenza: Consistunt – dixeris – gessero – acciderat – canentes – existimare – effugit – habeant – sedens – redegerit – distribueritis – vidisset – sedens – duxisse – agitabant – effundam – vincere – celabis – laborare. I modi e i tempi verbali I modi finiti Esercizio 7 Traduci, quindi sottolinea una volta i tempi principali, due volte i tempi storici: sunt – quaeso – legebant – facitis – contigit – obligaverat – fecerunt – suscepisse – cogitetis – omitto – omittam – haberes – fueramus – excepit – recreaverant – concitavero – poscet – iubeto – diligis – gaudeam – servaverim – faciam – movet – amittere – amavisti; leggerò – verrai – ero giunto – dicevamo – avevamo letto – ripetevi – dico – direi – avere scritto – ammonire – avrete combattuto – combatterebbe – avessi combattuto – verrei – abbia detto – leggi tu – procedevano – venga – procederò – avrò perdonato. 234 Esercizio 8 Traduci (tempi principali): 1) (Druides) fere de omnibus controversiis publicis privatisque constituunt (Caes.). 2) Viri in uxores sicuti in liberos vitae necisque habent potestatem (Caes.). 3) At, credo, si Caesarem probatis, im me offenditis (Caes.). 4) Absumet heres Caecuba (sott. vina) dignior servata (= tenuti in serbo) centum clavibus et mero tinget pavimentum superbo (Hor.). 5) Optimus est orator qui animos audientium et docet et delectat et permovet (Cic.). 6) Ex his quae mihi scribis, et ex his quae audio, bonam spem de te concipio (Sen.). 7) Equitum Gallorum Hispanorumque laevum cornu cum dextro Romano concurrit (Liv.). 8) Frustra cruento Marte carebimus fractique raucis fluctibus Hadriae, frustra per autumnos nocentem corporibus metuemus Austrum (Hor.). 9) Haec civitas longe iure libertatis ceteris civitatibus antecellit (Cic.). 10) Tui Catulli plenus sacculus est aranearum (Cat.). 11) Hostis habet muros; ruit alto a culmine Troia (Verg.). 12) Fortunate senex, ergo tua rura manebunt, et tibi magna satis, quamvis lapis omnia nudus limosoque palus obducat pascua iunco (Verg.). Esercizio 9 Traduci (tempi storici): 1) Viri quantas pecunias ab uxoribus dotis nomine acceperunt tantas ex suis bonis […] cum dotibus communicant (Caes.). 2) Galli inter equites raros sagittarios expeditosque levis armaturae interiecerant (Caes.). 3) Venisti, o mihi nuntii beati! Visam te incolumem (Cat.). 4) Ceterum tanta strages hominum armorumque locum, in quo steterant paulo ante auxiliares, compleverat, ut prope difficilior transitus esset, quam per confertos hostes fuerat (Liv.). 5) (Iphicrates) fuit autem animo magno et corpore imperatoriaque forma, ut ipso aspectu cuivis iniceret admirationem sui (Nep.). 6) Litteras quas ad Pompeium scripsi, tibi misi (Cic.). 7) At vero apud maiores tanta religionis vis fuit, ut quidam imperatores etiam se ipsos dis immortalibus capite velato (= a capo velato) verbis certis pro re publica devoverent (Cic.). 8) Decimus quidem Brutus, summus vir et imperator, Acci, amicissimi sui, carminibus templorum ac monumentorum aditus exornavit suorum (Cic.). 9) Ariovistus ad postulata Caesaris pauca respondit, de suis virtutibus multa praedicavit.(Caes..) 10) Caesar singulis legionibus singulos legatos et quaestorem praefecit, ut eos testes suae quisque virtutis haberet (Caes..) 11) Cum Caesar in Galliam venit, alterius factionis principes erant Haedui, alterius Sequani (Caes..) 12) Iamque Pompeiani inter se palam de praemiis ac de sacerdotiis contendebant in annosque consulatum definiebant, alii domos bonaque eorum qui in castris erant Caesaris petebant (Caes.). Esercizio 10 Traduci : 1) La ricerca della sapienza è utile a tutti, e solo il saggio può aiutare davvero gli altri uomini. 2) L’uomo possiede il tempo in quantità adeguata: la vita non è breve, se sai viverla pienamente e in modo retto. 3) Giudicherai gli uomini non in base al loro mestiere, che solamente il caso assegna, ma in base alla loro moralità. 4) Solo chi è libero nell’animo possiede veramente la libertà. 5) Gli antichi definirono l’imperatore Tito « delizia del genere umano » e lo celebrarono per la clemenza. 6) Cesare, da console, varò alcune leggi agrarie con le quali divise le terre pubbliche tra i veterani. 7) Mentre Cesare combatteva contro i Galli, a Roma alcuni suoi uomini controllavano l’attività del governo e degli altri triumviri: tra questi il tribuno Publio Clodio, che allontanò Cicerone da Roma. 8) Pompeo aveva sposato Giulia, figlia di Cesare, ma questo matrimonio non mantenne la pace fra i due. 235 L’indicativo Esercizio 11 Dati i paradigmi, traduci le seguenti voci verbali: Paro, as, avi, atum, are = preparare studeo, es, studui, ēre = studiare emo, is, emi, emptum, ĕre = comprare haurio, is, hausi, haustum, ire = attingere Paraverat – paravero – parabant – parabit – parant – paraverunt – paraverant - studuerunt – studuerat – studui – studebant – student – studuisti – studebit – studebunt – studebant - emerat – emerit – emisti – emo – emit – hausero – hausit – hauserunt – hausisti - hauriunt – hauriebant – hauriam. Avevi preparato – prepareremo – avrò preparato – ho preparato – preparavano – preparerai – studiano – studiavate – avrò studiato – studiavo – studierete – studieranno – studiai – ha comprato – comprai – avevo comprato – comprerete – avranno comprato – avrete attinto – attingeremo – attingevo – attingono – avevo attinto. Esercizio 12 Traduci : 1) Magnus luctus in urbe erat postquam exercitus cladem acceperat. 2) In Romanorum Poenorumque copias gravis pestilentia incesserat. 3) Miles oculos in hostem coniecit, deinde gladium destrinxit atque hosti in pectore infixit. 4) Non solum imbres atque nives, sed etiam commeatus inopia iter hostibus difficile reddebat. 5) Cum hostes legatos miserint Romanus consul pacis condiciones dicet. 6) Semper in philosophorum libris remedium meae acerbitati inveniebam. 7) In urbe Roma nunc vivo, sed antea vivebam ruri. 8) Cum merueritis, vobiscum amicitiam iungemus. 9) Roma septem reges habuit, quorum primus Romulus, ultimus Tarquinius Superbus fuit. 10) Iudicibus dices quae rogaverint. 11) Postquam Pompeius in Aegyptum se receperat Ptolomaeus virum necavit et, historia narrat, caput eius Caesari donavit. 12) Magna temeritate milites in hostium castra impetum faciunt sed hostes resistunt et acriter pugnant. 13) Nives montes obtegunt atque algor hominum operas impedit, sed mox veniet ver atque hiemis frigora pellet. 14) Cives pestilentiae finem invocabant : magnus erat enim in urbe numerus mortuorum. 15) Romani Carthaginiensesque pari virtute conflixerunt, sed Romani tandem victores evaserunt. Esercizio 13 Traduci: 1) Non sono contento: a causa delle tue parole, infatti, mi trovo in grandi difficoltà. 2) Avevo appena finito di scriverti una lettera, quando venne da me il tuo servo che aveva una tua lettera per me. 3) Se prenderai questa strada, arriverai a Roma in soli due giorni. 4) I miei nonni sono sempre stati severi con me; i miei genitori, invece, sono stati più permissivi. 5) Ogni giorno il giovane regalava dei fiori alla sua innamorata e le scriveva bellissimi versi, ma lei lo respingeva sempre. 6) Ho letto tutti i componimenti di Orazio, ed in particolare ne ammiro le Odi. 7) Quando verrai a casa mia, ti offrirò una cena sontuosa. 8) Sarai molto orgoglioso quando vedrai la casa che i tuoi figli hanno costruito in campagna. 9) Quando arriverà l’estate farò delle lunghe nuotate nel fiume: verrai con me? 10) Ti dirò il mio parere sull’autore solo quando avrò terminato la lettura del libro. 236 Esercizio 14 Traduci: 1) Ceterum homines superbissumi (= superbissimi) procul errant. Maiores eorum omnia quae licebat illis reliquēre, divitias, imagines, memoriam sui praeclaram ; virtutem non reliquēre (Sall.). 2) Andricus postridie ad me venit quam exspectaram; itaque habui noctem plenam timoris ac miseriae (Cic.). 3) Igitur primo impetu extemplo movēre loco hostium aciem Romani (Liv.). 4) In tempore Laelius ac Masinissa […] revertentes in aversam hostium aciem incurrēre (Liv.). 5) Odiis etiam prope maioribus certarunt quam viribus (Liv.). 6) Haec eos agentes prius turba fugientium civium, deinde hostes oppressēre : consulem […] obruerunt telis, Lentulum inter tumultum abripuit equus (Liv.). 7) Multi autem […], volventes hostilia cadavera, amicum alii, pars hospitem aut cognatum reperiebant; fuēre item qui inimicos suos cognoscerent (= riconoscevano) (Sall.). 8) Sic canibus catulos similis (= similes), sic matribus haedos noram, sic parvis componere magna solebam (Verg.). 9) Detestabilis est istorum immanitas, qui lacerārunt omni scelere patriam (Cic.). 10) Fulsēre quondam candidi tibi soles, cum ventitabas quo puella ducebat (Cat.). 11) Nec tibi diva parens, generis nec Dardanus auctor, perfide, sed duris genuit te cautibus horrens Caucasus Hyrcanaeque admōrunt ubera tigres (Verg.). 12) Epicurus ait:” Non accedet ad rem publicam sapiens, nisi quid intervenerit”. Zenon ait: “Accedet ad rem publicam, nisi quid impedierit” (Sen.). 13) Unguentum dabo, quod meae puellae donarunt Veneres Cupidinesque (Cat.). 14) Quinta ab hora diei ad noctem caesi (=uccisi) hostes decem milia passuum cadaveribus atque armis opplevere (Tac.). 15) Romae ruēre in servitium consules patres eques (Tac.). 16) Postera luce duae praetoriae cohortes armatae templum Genetricis Veneris insedēre (Tac.). 17) Cenabis bene, mi Fabulle, apud me paucis, si tibi di favent, diebus, si tecum attuleris (fut. ant. di adfero) bonam atque magnam cenam, non sine candida puella et vino et sale et omnibus cachinnis (Cat.). 18) Cum semel occideris et de te splendida Minos fecerit arbitria, non, Torquate, genus, non te facundia, non te restituet pietas (Hor.). 19) Et quando ego vobis pro tantis vestris in me meritis gratiam referam (fut. sempl. di refero), si nunc cessavero ? (Liv.). 20) Ego enim si videro balneum, statim expirabo (Petr.). Elementi di analisi del periodo (8): Il cum narrativo. Un costrutto fondamentale della lingua latina è il cum seguito dal congiuntivo, detto anche cum narrativo. Esso viene utilizzato per esprimere vari tipi di proposizione subordinata; tali proposizioni in italiano possono essere rese, in forma implicita, con il gerundio presente o passato, secondo la seguente regola: se nella proposizione reggente c’è un tempo principale, il cum regge il congiuntivo presente per esprimere un’azione contemporanea, il perfetto per esprimere un’azione anteriore al tempo della reggente; se nella proposizione reggente c’è un tempo storico, il cum regge il congiuntivo imperfetto per esprimere un’azione contemporanea, il piuccheperfetto per esprimere un’azione anteriore al tempo della reggente. In italiano, la contemporaneità si rende con il gerundio presente, l’anteriorità con il gerundio passato. 237 Semplificando: Tempo della reggente Principale Storico Tempo del congiuntivo Presente (contemporaneità) Perfetto (anteriorità) Imperfetto (contemporaneità) Piuccheperfetto (anteriorità) Traducendo dal latino, quindi, ci regoleremo secondo quanto indicato di seguito: Latino Cum + congiuntivo presente Cum + congiuntivo imperfetto Cum + congiuntivo perfetto Cum + congiuntivo piuccheperfetto Italiano Gerundio presente (azione contemporanea) Gerundio passato (azione anteriore) Esaminiamo le seguenti frasi: • Cum domum contendam, obviam mihi venit servus. = Tornando a casa, mi viene incontro il servo. • Cum domum contenderem, mihi veniebat obviam servus. = Tornando a casa, mi veniva incontro il servo. In entrambi gli esempi proposti, l’azione espressa dalla subordinata è contemporanea a quella della reggente. In particolare, nel primo caso abbiamo un tempo principale nella proposizione reggente ed il congiuntivo presente nella proposizione subordinata; nel secondo abbiamo un tempo storico nella proposizione reggente ed un imperfetto nella proposizione subordinata, come indicato nella tabella. Esaminiamo ora altri due esempi: • Cum domum contenderim, mihi venit obviam servus. = Essendo tornato a casa, mi viene incontro il servo. • Cum domum contendissem, mihi veniebat obviam servus. = Essendo tornato a casa, mi veniva incontro il servo. In questi due casi l’azione espressa dalla subordinata è anteriore a quella della reggente. In particolare, nel primo caso abbiamo un tempo principale nella proposizione reggente ed il congiuntivo perfetto nella proposizione subordinata; nel secondo abbiamo un tempo storico nella proposizione reggente ed un piuccheperfetto nella proposizione subordinata, sempre come indicato nella tabella. Volendo rendere il cum col congiuntivo mediante una proposizione esplicita, dobbiamo tener presente che esso esprime vari tipi di proposizione subordinata: • • • • temporale causale concessiva avversativa (più rara). 238 Se siamo sicuri del tipo di proposizione che il cum narrativo vuole esprimere, possiamo rendere esplicito il costrutto, badando naturalmente a rispettare le regole della contemporaneità e dell’anteriorità ; se non siamo sicuri della scelta, all’inizio converrà tradurre con il gerundio. Negli esempi sopra riportati possiamo agevolmente tradurre in forma esplicita con una proposizione temporale: Mentre torno / tornavo a casa mi viene / veniva incontro il servo; dopo che sono / ero tornato a casa mi viene / venne incontro il servo. ATTENZIONE! Nella traduzione con il gerundio bisogna porre particolare attenzione alla posizione del soggetto quando esso non coincida con quello della reggente: bisogna collocare il soggetto dopo il verbo in caso di gerundio semplice, tra le due voci del verbo o dopo entrambe le voci in caso di gerundio composto, mai prima. Esercizio 15 Traduci con il gerundio i seguenti costrutti: Cum apponam – cum sint – cum relinqueret – cum dixeritis – cum temptaverit – cum ignoravissemus - cum legam – cum esset – cum reponeretis – cum gubernaveris – cum pervenerit – cum egisset – cum timerent – cum steterit – cum curratis – cum fuerint – cum pugnem – cum attribuisset – cum des – cum haberemus. Esercizio 16 Traduci: 1) Correndo, arriveremo. 2) Scrivendo, imparerai. 3) Avendo ascoltato, tacque. 4) Venendo, ti ha visto. 5) Essendosi alzato, cade. 6) Riflettendo, capirai. 7) Avendo riflettuto, ho capito. 8) Lottando, vinceremo. 9) Essendo arrivato, vedrò. 10) Essendo notte, dormirò. Esercizio 17 Scegli la forma adatta al contesto tra quelle proposte, quindi traduci: 1) 2) 3) 4) Cum in suspicionem homo venerit, fuga salutem petit / petivit. Cum facilis fuga esset, tamen Socrates in carcere mansit / manet. Cum tibi haec dicam, tamen animus tuus maestus est / erat. Cum diem natalem cum uxore filiisque dominus celebret, servus eius furtum in domini domo fecit / facit. 5) Cum Ulixes in patriam venisset, uxorem suam Penelopa sibi fidelem videt / vidit. 6) Cum Ulixes Telemacho se patefecerit, ab eo contra Procos magnum auxilium habuit / habet. 7) Cum milites strenue acie dimicarent / dimicent, hostes urbem obsidione claudebant. 8) Cum Caesar contra Gallos pugnet / pugnaret, Romae Pompeius senatus favorem sibi conciliat. 9) Cum Pompeii milites in castris otio luxuriaeque se dent / darent, Caesaris copiae varia incommoda sustinebant. 10) Cum propter bellum agros agricolae reliquissent / reliquerint, in urbem hospitium quaerunt. 11) Cum senes iuvenum corpora non habeant / haberent, corporis labores minuere debent, exercitationes animi autem exercere. 239 12) Cum Cicero consul rem publicam servaverit / servavisset, omnes eum amabant atque laudabant. Esercizio 18 Traduci le seguenti frasi traducendo cum e il congiuntivo prima con una subordinata implicita, poi con una subordinata esplicita, facendo attenzione al valore (temporale, causale ecc.) che essa assume nel contesto: 1) Cum Galli propius Romanorum castris accessissent, in eos Caesar equitatum submisit. 2) Cum multa vulnera acceperit exercitus, ne hostes eum circumveniat, in castra se recipit. 3) Cum Vercingetorix, strenuus Gallorum dux, ex oppido Alesiae discessisset, magnus terror Romanorum animos invasit propter clamorem quem post tergum audiverunt. 4) Cum Labienus cum cohortibus sex militibus laborantibus succurreret, Caesar in castris copias hortabatur (= esortava) ne labori succumberent. 5) Cum identidem Caesar pacis condiciones per legatos praebuisset, semper Pompeius pacem recusavit. 6) Cum C. Marius multas virtutes haberet, tamen consulatum adpetere non audebat. 7) Cum Marius, homo novus, belli contra Iugurtham difficultates cognosceret, tamen mandatum accepit. 8) Cum hostes vidissent, nostri in eos impetum fecerunt. 9) Dominae, cum viderent puellas otiosas, eas obiurgabant. 10) Romani, cum vidissent Pyrrhi elephantos, ab animalibus fugerunt. 11) Catilina, cum in curia adsedisset, suos ad seditionem incitavit. 12) Cum Catilina Lecae domum venisset, Cicero in senatu hominem nefarium eum appellavit. 13) Cum videat discipulos in schola, magister eis fabellas narrat. 14) Pompeianos milites, qui in Hispaniam se receperant, Caesaris milites fugaverunt. 15) Cicero, cum nuntios de Terentia sua legeret, lacrimas effudit. Esercizio 19 Traduci ( (proposizioni implicite da rendere con cum e il congiuntivo): 1) Tornando dalla città ho incontrato un mio amico. 2) Avendo letto la tua lettera, so già ciò che mi dirai. 3) Il generale, avendo visto le schiere nemiche, mandò avanti la cavalleria. 4) Essendo i Troiani immersi nel sonno, i Greci uscirono dal cavallo di legno. 5) Cesare, combattendo in Gallia, ottenne numerose vittorie. 6) Avendo Catilina tramato contro la repubblica, Cicerone lo condannò apertamente. 7) Il cervo fuggì spaventato nel bosco, avendo udito un minaccioso rumore tra le fronde. 8) Avendo il tiranno trattato con severità i cittadini, questi insorsero contro di lui. 9) Avendo Paride rapito la bella Elena, i Greci partirono alla volta di Troia. 10) Vedendo Enea, Didone subito se ne innamorò. Esercizio 20 Traduci (proposizioni esplicite da rendere con cum e il congiuntivo): 1) Mentre tutti tacevano, l’oratore pronunciò la sua arringa. 2) Dal momento che sei arrivato, consegnerò a te la lettera. 3) Dopo che il fuoco ebbe divorato l’intero villaggio, i cittadini si rifugiarono nella campagna. 4) Pur se non credo a ciò che mi dici, devo cedere alle tue richieste. 5) Io sto qui sotto il sole, mentre voi vi riposate sotto l’ombra dei platani. 6) Sebbene tu non mi abbia detto sempre la verità, tuttavia ti darò ancora una volta fiducia. 7) Mentre voi dormivate, io ho ammassato tutto il raccolto nell’aia. 8) Poiché sono molto stanco ed ho lavorato ininterrottamente per tutto il giorno, mi riposerò all’ombra di quelle piante. 240 Esercizio 21 Traduci: 1) Effice ut interea fera moenera militiai (= fera munera militiae) per maria ac terras omnis (= omnes) sopita quiescant (Lucr.). 2) Atque (Suebi) in eam se consuetudinem adduxerunt ut locis frigidissimis neque vestitus praeter pellis habeant quicquam, quorum propter exiguitatem magna est corporis pars aperta (Caes.). 3) Ultro ergo rogavimus ut nos ad balneum duceret (Petr.). 4) Cum haec placuissent, […] ad ianuam venimus, ubi canis catenarius tanto nos tumultu excepit, ut Ascyltos etiam in piscinam ceciderit (Petr.). 5) Iis (= Vestae virginibus), ut adsiduae templi antistites essent, stipendium de publico statuit (Numa, sogg. sott.), virginitate aliisque caerimoniis venerabiles ac sanctas fecit (Liv.). 6) Volesus nuper, sub divo Augusto proconsul Asiae, cum trecenos uno die securi percussisset, incedens inter cadavera vultu superbo, […] graece proclamavit: “O rem regiam!” (Sen.). 7) Interea, dum fata sinunt, iungamus amores; iam veniet tenebris Mors adoperta caput (Tib.). 8) Respice praeterea, post vos quicumque sedebit, ne premat opposito mollia terga genu (Ov.). 9) Is ubi legationem ad civitates suscepit, in eo itinere persuadet Castico Catamantaloedis filio Sequano, cuius pater regnum in Sequanos multos annos obtinuerat […], ut regnum in civitate sua occuparet, quod pater ante habuerat (Caes.). 10) Sicelides Musae, paulo maiora canamus! (Verg.). 11) Cura, si me diligis, ut valeas et, cum te bene confirmaris, ad nos venias (Cic.). 12) Alexandro Macedoni, cum victor Orientis animos supra humana tolleret, Corinthii per legatos gratulati sunt et civitate illum sua donaverunt (= si congratularono e gli fecero dono della loro cittadinanza). Cum risisset hoc Alexander officii genus, unus ex legatis: Nulli –inquit (= disse) - civitatem umquam dedimus alii quam tibi et Herculi” (Sen.). 13) Campum et prima silvarum barbara acies tenuit; soli Cherusci iuga insedere, ut proeliantibus Romanis desuper incurrerent (Tac.). 14) Pavor fugaque occupaverat animos et tanta omnium oblivio, ut multo maior pars Veios in hostium urbem, cum Tiberis arceret, quam recto itinere Romam ad coniuges ac liberos fugerent (Liv.). 15) Hoc cum magna voce dixisset (aquilifer, sogg. sott.), se ex navi proiecit (Caes.). 16) Idem (= Phocion) cum prope ad annum octogesimum prospera pervenisset fortuna, extremis temporibus magnum in odium pervenit suorum civium (Nep.). 17) Dent operam consules, praetores, tribuni plebis, quique pro consulibus sint ad urbem, ne quid res publica detrimenti capiat (Caes.). L’imperativo. Esercizio 22 Traduci: Defende – dicunto - fer – defendĭto – contenditōte – placeto - contendite – comparāto – augete comparate – salutanto – scito- fac – impletote - saluta – auge – implento – duc – placete – strepĭte – strepe – dic – ducite. Scrivi! – Venite! – Leggete! – Rispettate! – Onorate! – Obbedisci! – Prega! – Offri! – Coltivate! – Allontanati! – Attingete! – Taci! – Ripetete! Esercizio 23 Traduci: 1) Quid ille semideus dicit? “Pergite animo forti, Lacedaemonii, hodie apud inferos fortasse cenabimus” (Cic.). 2) Tum vos, o Tyrii, stirpem et genus omne futurum exercete odiis cinerique haec mittite nostro munera. Nullus amor populis nec foedera sunto (Verg.). 3) Dic, dic, quaeso, clarius (Cic.). 4) Quare, patres conscripti, consulite vobis, prospicite patriae, conservate vos, coniuges, liberos, fortunasque vestra, populi Romani nomen salutemque defendite; mihi parcere ac 241 de me cogitare desinite (Cic.) 5) Per aestatem boves aquam bonam et liquidam bibant semper curato (Cat.). 6) Ignoscito saepe alteri, numquam tibi (Sen.). 7) Virgines Vestales in urbe custodiunto ignem foci publici sempiternum (Cic.). 8) Hominem mortuum ne sepelito neve urito (XII Tab.). 9) Incipe, parve puer, risu cognoscere matrem (Verg.). 10) « Pascite ut ante boves, pueri; summittite tauros. » (Verg.). 11) Quare quidquid habes boni malique, dic nobis (Cat.). 12) Venturae memores iam nunc estote senectae. (Ov.) 13) Comparate nunc, Quirites, cum illorum superbia me hominem novum (Sall.). 14) Aequam memento rebus in arduis servare mentem (Hor.). Esercizio 24 Traduci: 1) Maestro, raccontaci la storia di Romolo e Remo. 2) Vieni qui, figlio mio, corri tra le mie braccia! 3) Così leggemmo nel suo testamento: “Che mio figlio abbia per sé le casa e tutte le ricchezze che ha accumulato.” 4) Ditemi: chi era quell’uomo? 5) Allontanati da qui, togliti dalla mia vista! 6) Cittadini, impugnate le vostre armi e difendete la vostra città! I modi indefiniti. Il supino. Esercizio 25 Traduci: 1) Caesar legatos pacem petitum mittit. 2) Venisti domum meam admonitum me ut recte facerem. 3) Socii legatos ad Caesarem miserunt rogatum auxilium. 4) In urbem veniam medicum consultum. 5) Ab castris milites discesserant commeatus petitum. 6) Multi nobiles viri domum venerunt me celebratum. 7) Legatos dux praemiserat pacis condiciones dictum. 8) Dominus domum revertit sub solis occasum dormitum. 9) Hannibal Alesiam oppugnatum cum copiis discedit. 10) Libenter ludos spectatum Romam veniam. Esercizio 26 Esprimi con ut e il congiuntivo le proposizioni finali contenute nell’esercizio precedente. Esercizio 27 Traduci ed indica quali delle proposizioni finali contenute nei seguenti periodi possono essere rese con il supino attivo in –um: 1) Romam Catilina venit ut corrumperet civium mores. 2) Ut pacem conficerent, hostium dux Romam legatos misit. 3) Deos mulieres rogaverunt ut salvi et incolumes viri redirent (cong. imperf. da redeo). 4) Caesar filiam in matrimonium Pompeio dedit ut amicitiam confirmaret. 5) Ab urbe discedo atque rus venio ut pestilentiam atque mortem effugiam. 6) Dux militibus imperavit ut ab hibernis discederent. 7) Pater familias filios filiasque arcessivit ut testamentum conscriberet. 8) Pater familias grandi pecunia iudices emerat ut filium reum absolverent capitis. Esercizio 28 Traduci: 1) Sono venuto qui a Tivoli per vederti. 2) Andrò a Roma per ammirarne i resti dell’antica grandezza. 3) Sono venuto da lontano per portare fiori sulla tomba di mio nonno. 4) Il generale mosse velocemente le truppe per incontrarsi con il nemico nella pianura. 5) Mi sono allontanato dal 242 sentiero per inseguire un cervo. 6) Vado in campagna per respirare aria più pura e più salutare di quella che respiro in città. ________________________________________________________________________________ Il participio futuro delle quattro coniugazioni e del verbo sum Il participio futuro, uguale nelle quattro coniugazioni, si forma aggiungendo al tema del supino il suffisso -urus, a, um. Il participio così ottenuto corrisponde a un aggettivo della prima classe (aggettivo verbale): I coniugazione II coniugazione III coniugazione IV coniugazione amat-urus, a, um = che monit-urus, a, um= che lect-urus, a, um = che audit-urus, a, um = amerà ammonirà leggerà che udrà Il participio futuro del verbo sum è il seguente: fut-ūrus, -ūra, -ūm = che sarà ________________________________________________________________________________ Esercizio 29 Forma il participio presente e il participio futuro dei seguenti verbi: paro, as, avi, atum, are = preparare opprimo, is, oppressi, oppressum, ĕre = opprimere moveo, es. movi, motum, ēre = muovere indico, is, indixi, indictum, ĕre = dichiarare induco, is, induxi, inductum, ĕre = introdurre haurio, is, hausi, haustum, īre = attingere profundo, is, profūdi, profūsum, ĕre = dissipare praebeo, es, praebui, praebĭtum, ēre = offrire nubo, is, nupsi, nuptum, ĕre = sposarsi (detto della donna) relinquo, is, relīqui, relictum, ĕre = abbandonare Esercizio 30 Dai seguenti participi futuri, risali al paradigma dei verbi: relicturus – libraturus – obsessurus – occisurus – scripturus – recturus – reclamaturus – futurus – excepturus – exempturus – exstincturus – vocaturus – lecturus – daturus – disputaturus – direpturus – constricturus – conversurus. Esercizio 31 Traduci: che viene - che legge – che verrà – che ascolterà – che scrive – che sarà – che abbandona – che combatte – che farà – che assedierà – che sconfigge – che sconfiggerà – che tramanderà - che darà – che desidera – che vincerà – che arde – che uccide. 243 Esercizio 32 Traduci: 1) Milites acriter pugnantes consul laudavit. 2) Tibi discedenti litteras tradam. 3) Legatos pacem petentes dux accepit in castra. 4) Vobis dicentibus haec nullam fidem tribuo. 5) Amicus mihi venienti domum obviam venit. 6) Cervus, ex agricolarum sagittis fugiens, in venatorum insidias inciderat. 7) In Aenean fugientem Dido exsecrata est (= maledisse; regge in + acc.). 8) Narcissus, effigiem suam videns, in aquam incidit. 9) Matronae ab thermis discedentis ancilla pallium portabat. 10) Agricolas agros colentes antiqui laudabant. Elementi di analisi del periodo (9): La coniugazione perifrastica attiva. La coniugazione perifrastica attiva è un costrutto piuttosto frequente nella lingua latina, risultante dall’ unione del participio futuro e del verbo sum. Si utilizza per esprimere: 1) l’imminenza dell’azione; 2) l’intenzionalità a compiere un’azione; 3) l’essere destinato a compiere un’azione. Il participio è un aggettivo verbale, pertanto si comporta come un qualsiasi aggettivo concordando con il soggetto della proposizione; il verbo sum si coniuga al modo e al tempo richiesto. • Domina lectura est epistulam. = La padrona sta per / ha intenzione di / è destinata a leggere la lettera. • Catilina coniurationem facturus erat. = Catilina era in procinto di / si proponeva di / era destinato a fare una congiura. • Cum Catilina coniurationem facturus esset, Cicero eum in senatu accusavit. = Essendo Catilina sul punto di / intenzionato a / destinato a compiere una congiura, Cicerone in senato lo accusò. A seconda del contesto, sta a chi traduce decidere tra l’imminenza (stare per, essere sul punto di, essere in procinto di…), l’intenzionalità (avere intenzione di, meditare di, proporsi di…) e la destinazione (essere destinato a…) dell’azione . Esercizio 33 Traduci nei tre modi possibili (imminenza, intenzionalità, destinazione) le seguenti voci verbali: Venturus sum – scripturi eramus – cum lecturi fuissemus – visurae fuerunt – discessuri estis – cum pugnaturus esset – cum facturi fuerint – conflicturus ero – praedicaturus fueram – capturus ero – cum dicturi sint. Esercizio 34 Traduci: 1) Sto per allontanarmi. 2) Avevo intenzione di venire. 3) Sono destinato a cadere. 4) Ero lì lì per cedere. 5) Stavi per sbagliare. 6) Siete sul punto di combattere. 7) Ebbi intenzione di scrivere. 8) Ero stato sul punto di leggere. 9) Fui lì lì per dire. 10) Ero intenzionato a fuggire. 244 Esercizio 35 Trasforma i verbi contenuti nelle seguenti frasi in coniugazioni perifrastiche attive, mantenendo inalterati modi e tempi (es.: Domina litteras legebat diventa: Domina litteras lectura erat.): 1) Discipuli philosophum audiunt. 2) Magistra fabulam narravit. 3) Agricola agrum arabat. 4) Caesar ad suos contendebat. 5) Nobiles viri reges exterminaverunt. 6) Novam urbem coloni condent. 7) Marius Sullaque inter se pugnant. 8) Lupus agnum devorabit. 9)Romanorum consul proelium commisit. 10) Hectorem in bello necavit Achilles. 11) In urbe maneo. 12) Hostes victoriam in bello obtinebant. Esercizio 36 Traduci: 1) Omnes homines decessuri sumus; dei, autem, mortales non sunt. 2) Milites in acie casuri erant, tamen ad ultimum strenue pugnaverunt. 3) Tibi litteras scripturus eram, cum ad me venit servus tuus nuntios de te portans. 4) Cum milites ab hostibus fugituri essent, ab castris auxilia venerunt. 5) Cum iam exercitus hostium victurus sit, Caesar nostris subsidio (= in aiuto) venit. 6) Iam propter dolorem mulier se interfectura erat, cum a pugna filius incolumis revertit. 7) Pauca quae antea ex amico audivi tibi dicturus sum. 8) Numquam dei accepturi aliquid sunt, sed daturi semper: haec notus philosophus docet. 9) Caesar, contra Gallos conflicturus, magnum exercitum comparavit. 10) Dido rogum exstruxit, mortem sibi conscitura. 11) Gladiatores, pugnaturi ac decessuri, imperatorem salutabant. 12) Cum apes evolaturae erint, magnum bombum audies. 13) Ex tuis litteris magnum gaudium venturum mihi est. 14) Quod vobis dicturus sum incredibile est. 15) Totum animum ad sermonem quem consul facturus erat milites intendebant. Esercizio 37 Traduci: 1) Il generale stava quasi per cedere alle richieste del prigioniero, quando giunse il messaggero dell’accampamento nemico. 2) Essendo intenzionati ad arrendersi, i soldati gettarono le armi. 3) Il cervo stava per nascondersi nella selva, ma i cacciatori lo uccisero. 4) Il console, destinato a cadere nella battaglia, combattè eroicamente fino alla fine. 5) Ero sul punto di rivelare ciò che avevo appena visto, ma lo sguardo di mio padre mi ha trattenuto. 6) Poiché avevo intenzione di regalarti qualcosa, ti ho comprato questo libro. 7) Giacchè aveva intenzione di raccontare una guerra straordinaria, lo storico consultò numerose fonti. 8) Sto per lasciare la città: ho intenzione di vivere in campagna. 9) Non avevo intenzione di dirti queste cose: mi perdonerai? 10) Essendo sul punto di uccidersi, Didone lanciò una maledizione contro Enea e la sua discendenza. Esercizio 38 Traduci: 1) « Nihil – inquit (= disse) – de eorum sententia dicturus sum, qui turpissimam servitutem deditionis nomine appellant » (Caes.). 2) Concurrunt trepidae comites dominamque ruentem suscipiunt (Verg.). 3) Simul […] linquebat habenas, ad terram non sponte fluens (Verg.). 4) Ille caput quassans : « Non me tua fervida terrent dicta, ferox; di me terrent et Iuppiter hostis » (Verg.). 5) Sicui quid cupido optantique obtigit umquam insperanti, hoc est gratum animo proprie (Cat.). 6) Cerberus haec ingens latratu regna trifauci personat, adverso recubans immanis in antro (Verg.). 7) Visam te incolumem audiamque Hiberum narrantem loca facta nationes, ut mos est tuus (Cat.). 9) “ Quid ergo ? non erit aliquis qui sapienti facere temptet (= tenti di…) iniuriam?” Temptabit, sed non perventuram ad eum (Sen.). 9) Iniuriam, qui facturus est, iam facit (Sen.). 10) “Cum hoc 245 equite, cum hoc pedite pugnaturi estis; reliquias extremas hostis, non hostem habetis (Liv.). 11) Bellum scripturus sum, quod populus Romanus cum Iugurtha rege Numidarum gessit (Sall.). 12) Cum apes evolaturae sunt, consonant vehementer (Varr.). 13) Sub idem tempus (Caesar) Calpurniam, L. Pisonis filiam successuri sibi in consulatu, duxit uxorem (Svet.). 14) Quemadmodum stultus est, qui equum empturus non ipsum inspicit, sed stratum eius ac frenos, sic stultissimus est, qui hominem aut ex veste aut ex condicione aestimat (Sen.). L’infinito futuro delle quattro coniugazioni e del verbo sum. L’infinito futuro non esiste nella lingua italiana; nella lingua latina, invece, è proprio dei verbi che hanno il supino. I coniugazione amat-urum, -uram, urum esse -uros, -uras, -ura esse = essere per amare II coniugazione III coniugazione monit-urum, -uram, - lect-urum, -uram, urum esse urum esse -uros, -uras, -ura esse = -uros,- uras, -ura esse essere per ammonire = essere per leggere IV coniugazione audit-urum, -uram, urum esse -uros, -uras, -ura esse = essere per udire In pratica si tratta del participio futuro (amaturus, a, um; moniturus, a, um; lecturus, a, um; auditurus, a, um) in caso accusativo nei tre generi maschile, femminile e neutro -singolare e plurale- (le ragioni di ciò le capiremo più avanti studiando la proposizione infinitiva) seguito dall’infinito presente del verbo sum. L’infinito futuro del verbo sum è il seguente: futūrum,- ūram, -ūrum esse ūros,-ūras, ūra esse = essere per essere oppure: fore Accanto dunque alla forma simile a quella delle quattro coniugazioni –forma che, si badi bene, il verbo sum possiede pur mancando di supino-, esiste un secondo infinito futuro del verbo sum, che è indeclinabile: fore. ________________________________________________________________________________ Esercizio 39 Forma l’infinito futuro dei seguenti verbi: venio, is, veni, ventum, ire = venire voco, as, avi, atum, are = chiamare augeo, es, auxi, auctum, ēre = accrescere particĭpo, as, avi, atum, are = fare partecipe oppĕto, is, oppetīvi, oppetītum, ĕre = affrontare operĭo, is, operui, opertum, ire = coprire quaero, is, quaesīvi, quaesītum, ĕre = chiedere recīdo, is, recīdi, recīsum, ĕre = recidere pugno, as, avi, atum, are = combattere provĭdeo, es, provīdi, provīsum, ēre = prevedere 246 Esercizio 40 Traduci: Iudicavisse – remansurum esse – perfregisse – futuram esse - haerere – putaturos esse – quaerere – dixisse – habituram esse – conversurum esse – spoliavisse – tradidisse – fore - intellegere – acturas esse – facere – consumpsisse – fuisse; leggere – avere scritto – essere per udire – essere per essere – avere amato – essere venuto – avere saccheggiato – essere per saccheggiare – essere per ammonire – avere avuto – essere per dire – essere per accrescere – avere accresciuto – avere consultato – consultare – trattenere – avere trattenuto – essere per condurre – avere condotto. Esercizio 41 Scegli la forma corretta tra quelle proposte in alternativa, quindi traduci: 1) Turpe / turpis est servire tyranno. 2) Utilis / utile interdum est simulare, sed inhonestum / inhonestus. 3) Decorum / decorus est pugnare pro patriae salute. 4) Leges observare honestum / honesta est. 5) Excedere pugna indecora / indecorum fuit. 6) Ruri vivere salutare / salutaris est, in urbe interdum insalubre / insalubris. 7) Adhibere saevitiam in famulos inhumanum / inhumanus est. 8) In itinere subsistere insidiosa / insidiosum est. 9) Causam populi Romani prodere turpis / turpe est. 10) In diem vivere barbarus / barbarum est. Esercizio 42 Traduci: 1) Combattere per difendere la città è giusto. 2) Non è decoroso schierarsi apertamente dalla loro parte. 3) Era molto bello vivere lì! 4) Venire in città e stare con te è ciò che desideravo. 5) Amo leggere fino a tarda notte. 6) Dirti queste cose per me è molto difficile. 7) Leggere è un piacevole passatempo. 8) Ascoltare te che dici queste cose è assai spiacevole. 9) Desidero dormire fino a tarda notte. 10) Scrivere è la mia grande passione. Il gerundio delle quattro coniugazioni. Il gerundio latino si forma dal tema del presente; non ha distinzioni temporali ma, soprattutto, non ha nulla in comune con il gerundio italiano: il gerundio latino è la declinazione dell’infinito nei casi obliqui. Diamo di seguito lo schema del gerundio nelle quattro coniugazioni. Nom. Gen. Dat. Acc. I coniugazione II coniugazione am-andi = di mon-endi = di amare ammonire am-ando = ad mon-endo = ad amare ammonire ad am-andum = ad mon-endum = III coniugazione leg-endi = di leggere leg-endo = a leggere ad leg-endum = IV coniugazione aud-iendi = di udire aud-iendo = a udire ad aud-iendum = 247 per amare per ammonire per leggere per udire am-ando = con mon-endo = con leg-endo = con il aud-iendo = con l’amare l’ammonire leggere l’udire Voc. Abl. L’infinito sostantivato svolge unicamente, come hai già studiato, le funzioni di soggetto, parte nominale e complemento oggetto: per gli altri casi dunque la lingua latina possiede una vera e propria declinazione dell’infinito, costituita dal gerundio. L’accusativo del gerundio svolge la funzione non di complemento oggetto (svolta, come abbiamo visto, dal semplice infinito presente), ma di proposizione finale. Pertanto, volendo declinare in tutti i casi l’infinito sostantivato, avrò: Nom.: Legere pulchrum est. = Leggere è bello. Gen.: Cupidus sum legendi. = Sono desideroso di leggere. Dat.: Tempus idoneum est legendo. = Il momento è adatto a leggere. Acc.: Tempus non habeo ad legendum = Non ho tempo per leggere. Voc.: inesistente Abl.: Legendo multa disco (Abl.). = Leggendo imparo molte cose. Se invece voglio usare l’infinito in funzione di complemento oggetto: • Desidero legere (Acc. compl. ogg.) = Desidero leggere. ________________________________________________________________________________ Esercizio 43 Scrivi per esteso la declinazione del gerundio dei seguenti verbi: legĕre – venire – frangĕre – augēre - agĕre – agitare – mittĕre – haurire – parare – vidēre. Esercizio 44 Traduci in tutti i modi possibili: Iudicandi – frangendo – in parando – ad solvendum – comparandi – audiendo – ad discendum – existimando – agendi – ad invidendum – ad contemnendum – in respondendo – iubendi – terrendi – in discendo – vincendo – exagitando – ad ostendendum – sumendi. Esercizio 45 Traduci: del dire - con il dire – con l’ascoltare – a giudicare – per venire - ad ascoltare – del cantare – con il pensare – con il cacciare – del cacciare – del disprezzare – per ascoltare – a rimanere – con il rimanere – per rimanere – del combattere – al combattere. Esercizio 46 Traduci: 1) Secreta continere interdum facile non est. 2) Dux milites, iam cupidos bellandi, incitavit spe praedae. 3) Cupidior Romam veniendi quam ruri manendi eram. 4) Nautae ventos ad navigandum aptos exspectabant. 5) Inter hostium Romanorumque castra planities erat ad pugnandum aptissima. 6) In legendo atque in scribendo multas consolationes inveni. 7) Multas causas in urbem veniendi habeo: cupio enim amicos visere sed etiam templa monumentaque. 8) Consul sermonem faciebat 248 hominibus non solum ad bellandum sed etiam ad cadendum in acie promptis. 9) Non ad dormiendum sed ad discendum in scholam venimus. 10) Semper scelus est homines vincire aut verberare, etiam si hostes sunt. 11) Naves quas consul instruxerat aptae non erant pugnando in mari. 12) Magister, discipulos laudando ac reprehendendo pro tempore et re, prospere eos erudit. 13) Cum Ulixes domum venit, uxorem occupatam in texendo invenit eamque laudavit. 14) Hoc est tempus hostium vim sustinendi, non hostibus se tradendi, milites: mox enim auxilia venient. 15) Post cladem dux sarcire detrimentum eius diei cupiebat. Esercizio 47 Traduci: 1) Diem noctemque continuare potando nulli probum (est) (Tac.). 2) Verberare servum ac vinculis et opere coërcere rarum (Tac.). 3) Faenus agitare et in usuras extendere ignotum (Tac.). 4) Rectius vives, Licini, neque altum semper urgendo neque, dum procellas cautus horrescis, nimium premendo litus iniquum (Hor.). 5) Maior cotidie peccandi cupiditas, minor verecundia est (Sen.). 6) Difficile est longum subito deponere amorem (Cat.). 7) Ipse valere opto et taetrum hunc deponere morbum (Cat.). 8) Breve tempus aetatis satis longum est ad bene onesteque vivendum (Cic.). 9) Hoc est discendi tempus (Sen.). 10) Caesar dando sublevando ignoscundo (= ignoscendo), Cato nihil largiundo (da largior = con l’elargire) gloriam adeptus est (= raggiunse) (Sall.). 11) Vicos locant non in nostrum morem conexis et cohaerentibus aedificiis: suam quisque domum spatio circumdat, sive adversus casus ignis sive inscientia aedificandi (Tac.). 12) Aleam […] sobrii inter seria exercent, tanta lucrandi (da lucror = di guadagnare) perdendive temeritate ut, cum omnia defecerunt, extremo ac novissimo iactu de libertate ac de corpore contendant (Tac.). 13) Et quae tanta fuit Romam tibi causa videndi? (Verg.). 14) Namque illi, quos ante Catilina dimiserat, inconsulte ac veluti per dementiam cuncta simul agebant: nocturnis consiliis, armorum atque telorum portationibus, festinando, agitando omnia, plus timoris quam periculi effecerant (Sall.). 15) Cum (Hannibal) in apparando acerrime esset occupatus, Karthaginienses bellum cum Romanis composuerunt (Nep.). 16) Pretiosos autem cibos non eximius sapor aut aliqua faucium dulcedo sed raritas et difficultas parandi facit. (Sen.) 17) Valerius quadrato agmine peditem ducit; Brutus ad explorandum cum equitatu antecessit. (Liv.) Esercizio 48 Traduci: 1) Questo non è il momento di esitare, o cittadini, ma il momento di reagire! 2) A furia di insistere, certamente riuscirai nel tuo intento. 3) Non sono qui per consigliare, ma soltanto per osservare. 4) Le zampe dei cervi sono assai adatte a fuggire velocemente. 5) Ho un grande desiderio di dormire, ma sono venuto per lavorare. 6) Non è certamente questo il momento di giocare, ragazzi. 7) Sono pronto ad imparare. 9) Agendo con giustizia il re conquistò l’amore dei cittadini. 10) A forza di scrivere ho dolore alle mani. Versione 1 Orfeo ed Euridice. Orpheus ita suaviter fidibus canebat ut feras placaret et arbores ad se moveret. Cum Eurydice nympha, uxor eius, decessisset propter colubrae morsum, is in Inferos descendit uxorem receptum. Cantus eius tam suavis erat ut non solum Inferorum monstra sed etiam Inferos allexerit: itaque Orpheus uxorem suam recepit. Inferi, autem, imperaverunt ei ne se converteret (= di non voltarsi) ut uxorem videret, antequam ex Inferis exivisset (= prima di essere uscito). In itinere Orpheus primus procedebat, Eurydice eum sequebatur (= seguiva). Sed, cum iam perventuri ad Inferorum exitum essent, Orpheus, cupidus uxorem videndi, convertit oculos: mulier rursus decessit atque in 249 Inferos rediit (= tornò). Orpheus multum lacrimarum effudit, sed deis iterum non persuasit; ita inter vivos, solus, rediit (= tornò) et semper in animo memoriam Eurydices suae retinuit. Versione 2 Eco e Narciso. Echo nympha pulcherrima erat quae in silvis domum habebat atque in fontibus. Olim Narcissum, iuvenem eximiae pulchritudinis, vidit atque subito amore exarsit. Cum Narcissus amorem eius recusavisset, Echo in solitudinem se recepit atque ita dolorem acceperat ut macruerit atque, tandem, sola vox eius exstiterit. Sed ne iuvenis quidem vitam beatam egit. Is numquam imaginem suam antea viderat; olim, sitim restincturus, in aquarum speculo se inspexit et, effigiem suam videns, qui antea amoris contemptor fuerat imaginem suam amavit. Ut eam tangeret se flexit sed in aquas cecidit et decessit ; in ripis fontis in quem ceciderat flos enatus est (= spuntò) qui ab eo nomen Narcissum invenit. Versione 3 L’imperatore Adriano alle terme. Cives Romani, cum hoc negotia sinerent, libenter in thermis tempus traducebant; etiam Hadrianus imperator, privatus civis, saepe thermas frequentabat. Cum olim veteranum vidisset, quem antea in bello cognoverat, tergum muro confricantem, ita ab eo quaesivit: “Cur, ut tergum detergeas, muro te confricas?” Adversus haec veteranus his fere verbis respondit: “Quia pauper sum, neque servum habeo qui tergum mihi detergeat”. Hadrianus, cupidus ei gratias agendi propter multa in bello merita, servos pecuniasque ei donavit. Cum haec multi senes vidissent, Hadriani misericordiam commoturi, terga sua muro confricabant sed frustra: imperator enim, cum ad se eos arcessivisset, eis imperavit ut alius alium confricaret. Versione 4 Cesare evita lo scontro con gli Elvezi. Postero die Helvetii castra movent. Idem facit Caesar equitatumque omnem, ad numerum quattuor milium, quem ex omni provincia et Haeduis atque eorum sociis collegerat, praemittit, ut videat hostium iter. Nostri equites cupidius novissimum agmen hostium exagitant locoque alieno cum equitatu Helvetiorum proelium committunt. Quo proelio superbiunt Helveti, quod quingentis equitibus tantam multitudinem equitum propulerant, atque audacius subsistere nonnumquam et novissimo agmine proelio nostros lacessere coeperunt (= cominciarono). Caesar suos a proelio continebat ac satis habebat in praesentia hostem rapinis, pabulationibus populationibusque prohibere (= si accontentava di impedire al nemico furti, foraggiamenti e saccheggi). Ita dies circiter quindecim iter fecerunt, et inter novissimum hostium agmen et nostrum primum non amplius quinque aut sex milibus passuum erat. adattamento da Cesare Versione 5 La guerra giugurtina Bellum Iugurthinum fuit ab anno centesimo undecimo usque ad annum centesimum quintum ante Christum natum. Iugurtha, Micipsae nepos, primo Hiempsalem necaverat, postea fratrem eius Adherbalem in bello cepit eumque per cruciatum interfecit. Propter haec scelera Romanorum senatus bellum Iugurthae indixit eique praefecit Quintum Metellum consulem, bonum civem strenuumque militem, partium optimatium virum. Is contra Numidas saepe victor discessit, sed bellum ad finem non perduxit. In eius locum postea successit Caius Marius, homo novus, quem populus consulem creavit. Sallustius rerum scriptor, quia Marius partium popularium erat, erga 250 eum benevolentiam magnam habet. Homo novus Arpinas, consul creatus, gratias maximas Romanorum populo ob consulatum egit. In Africam celeriter venit cum multis milibus hominum, quos milites reddidit disciplina exemploque. Bonus imperator, quamvis homo rudis, belli peritus, septies consul postea, in Africa hostem pugna saepe vicit, sed bellum non confecisset nisi ei Sulla legatus adfuisset (= ma non avrebbe condotto a termine la guerra se non gli fosse stato accanto Silla in veste di luogotenente). Is enim per Bocchum, Numidarum regis socium socerumque, insidias Iugurthae struxerat. Bocchus Iugurtham catenis vinxit eumque Sullae dedit, qui illum ad Marium deduxit. Continuo, propter instans bellum Gallorum, Romae senatus consulem Marium iterum creavit. Versione 6 Ulisse tra i Feaci Mentre Ulisse, dopo aver lasciato con una zattera l’isola di Calipso, era di nuovo in mare, Nettuno scatenò una violenta tempesta che scaraventò l’eroe nell’isola dei Feaci, il cui re era Alcinoo. Lo trovò sulla riva di un fiume Nausicaa, figlia di Alcinoo, che era venuta lì a lavare la biancheria e a giocare a palla con le sue ancelle. Ulisse si mostrò loro completamente nudo: le ancelle fuggirono via spaventate; anche Nausicaa stava per fuggire, ma poi si trattenne e gli indicò la strada che conduceva al palazzo di Alcinoo. Il re accolse il naufrago nella reggia; Nausicaa, che nel vederlo se ne era innamorata, manifestò al padre il desiderio di sposare Ulisse, ma l’eroe rifiutò: ad Itaca infatti lo aspettava la moglie Penelope. Durante il banchetto che Alcinoo aveva offerto in onore dell’eroe, Demodoco, famosissimo aedo, cantò e rallegrò gli invitati. Le Muse, che amavano Demodoco per la sua bravura, pur avendolo privato della vista gli avevano donato la capacità di commuovere il cuore degli uomini, anche di quelli più rudi. Ulisse era comunque intenzionato a fare ritorno ad Itaca, quindi Alcinoo gli donò una nave con la quale l’eroe riprese il mare. Romanorum mores (7): Le terme. Tra i passatempi più gradevoli dei Romani c’era quello di trascorrere una giornata alle terme, possibilità offerta anche ai meno abbienti dato che molto spesso l’ingresso era gratuito o comunque costava cifre irrisorie. Lo scopo non era certamente quello di lavarsi, dal momento che, disseminati per tutta Roma, almeno un migliaio di bagni pubblici consentivano ai Romani di soddisfare questo bisogno, ma quello di divertirsi. Tra i complessi termali più imponenti e più frequentati c’erano quelli realizzati dagli imperatori Caracalla e Diocleziano; questi ultimi mettevano a disposizione dei frequentatori persino una biblioteca, a conferma del ruolo anche culturale che le terme rivestivano. Ma vediamone più da vicino la struttura. Nate inizialmente a scopo terapeutico, alcuni ambienti divennero indispensabili perché vi si potesse attuare la pratica del bagno di sudore seguito dai bagni caldi e freddi. Questi ambienti erano: lo spogliatoio (apodyterium), una sala moderatamente riscaldata che serviva per ambientarsi (tepidarium), una sala molto ben riscaldata (calidarium) che conteneva una vasca per il bagno caldo e una per il bagno freddo. Dal tepidarium e dal calidarium si poteva accedere direttamente ai locali destinati al bagno di sudore (laconicum e sudatio); attraverso una stanza non riscaldata (frigidarium), che conteneva una grande vasca per il bagno freddo, si accedeva ad un settore specificamente destinato alla ginnastica; talvolta c’era anche una piscina (natatio). Per riscaldare gli ambienti i costruttori realizzavano delle intercapedini sotto il pavimento e tra le pareti (hypocaustum), attraverso le quali passavano i fumi prodotti da uno o più forni a legna (praefurnia) costantemente alimentati dagli schiavi; secondo quanto scrive Varrone, il riscaldamento dell’acqua era ottenuto attraverso due caldaie, con un complicato sistema in base al quale una caldaia serviva a scaldare la temperatura dell’acqua fino a un certo limite, per poi inviarla 251 in parte al tepidarium e in parte alla seconda caldaia; questa la scaldava ancora per inviarla a sua volta al calidarium, mentre il vapore risultante era convogliato alla sudatio. Tutti, uomini e donne, frequentavano le terme, anche se le matrone più rispettabili cercavano di evitare di mostrarsi in pubblico; proprio per salvaguardare l’onore e la reputazione dei Romani l’imperatore Adriano emanò un decreto che stabiliva orari diversi per uomini e donne (i complessi più estesi potevano riservare alcuni locali esclusivamente a uso delle donne). Ma non ci si preoccupò più di tanto di rispettare questo decreto, dal momento che chi frequentava le terme lo faceva proprio per divertimento e, perché no?, per incontrare qualcuno dell’altro sesso, e le terme rimasero un luogo di incontro promiscuo. La maggior parte dei Romani vi arrivava verso l’una, dopo aver pranzato, anche se solitamente le terme aprivano già alle undici del mattino -sempre un decreto di Adriano, decreto in seguito abolito, stabiliva che dalle undici all’una vi potessero accedere solo i malati-, e vi arrivavano con al seguito almeno uno schiavo che custodisse i loro vestiti mentre facevano il bagno. Alle terme ci si poteva dedicare ad attività ginniche, si poteva partecipare o assistere a gare e a giochi sportivi, si poteva leggere in apposite sale destinate alla lettura o ascoltare esibizioni musicali… Una descrizione molto nota dei rumori che provenivano dalla terme, rumori che possono darci un’idea particolareggiata di ciò che in questi edifici si poteva trovare, ci è fornita da Seneca, che ebbe la ventura di vivere, per un certo periodo, in un appartamento situato proprio al di sopra di un complesso termale. Lamentandosi, il filosofo ci parla di un frastuono incessante di voci, dei respiri affannosi degli atleti nei momenti più impegnativi della loro attività, del rumore prodotto dalle mani del massaggiatore sulla schiena dei clienti, del tono di voce dell’attaccabrighe, del ladro che urla perché colto in flagrante (i furti erano cosa del tutto normale), del chiasso provocato da chi si tuffa in piscina, del depilatore che urla per farsi notare e del povero malcapitato suo cliente che urla a sua volta, e poi ancora ci parla del pasticciere e del salsicciaio, che pure strillano per vendere la loro merce. Dopo una giornata alle terme, subito dopo il tramonto, i Romani tornavano a casa, oppure, almeno i più fortunati, concludevano la giornata partecipando a qualche sontuoso banchetto in casa di un ricco signore. 252 Capitolo 15 Il verbo sum e i suoi composti. Il verbo sum. I composti di sum. Il verbo possum. Il rafforzamento del superlativo. Elementi di analisi del periodo (10): l’accusativo con l’infinito. Traduciamo insieme (5). 253 verbo sum Esercizio 1 Traduci: sum – fuerunt – fuerint – essetis – fuisse – fore – sunto - sunt - fuissetis - futurum esse – erant – fuerant – essent – esto – es – este – eritis – erunt – fuero – sitis – futura. sei – sii – sarete – eravate stati – sarai stato – essere stato – siate – fosse – saremmo – siate stati – siamo stati – fummo – foste stati – foste – essere per essere – erano. Esercizio 2 Traduci ed indica se il verbo sum svolge le funzioni di copula (C) o di predicato verbale (P.V.): 1) Cum Romae nullum amicum praeter Valerium haberem, apud eum eram. (___) 2) Nonis Quintilibus, cum Romulus rex regnaret, solis defectio quae omnia permiscuit fuit. (___) 3) Pauperrimus pater meus erat sed semper integerrimus. (___) 4) Catilina magna vi fuit, sed ingenio malo. (___) 5) In sententia perseverare inutile erat. (___) 6) Cum senex undeseptuaginta annorum esset, valetudine prospera adhuc erat. (___) 7) Acerrimum proelium fuit atque anceps ut qui vicerunt propius morti fuerint. (___) 8) Homines servi sunt, interdum liberiores animo quam domini. (___) Esercizio 3 Traduci: 1) Grande fu il coraggio di Cicerone quando offrì il capo al nemico. 2) Il dolore di Didone per l’abbandono di Enea era immenso, ma grandi furono anche la dignità e il coraggio della regina che non svelò a nessuno la sua intenzione di uccidersi. 3) Coloro che sono stati, coloro che sono e coloro che saranno devono ugualmente sottostare allo stesso destino di morte. 4) Non è utile controbattere, è più utile assecondare le loro intenzioni. 4) Non ero in casa quando il servo ha portato il tuo messaggio. 5) Demodoco è il saggio aedo al quale Agamennone, salpando alla volta di Troia, aveva affidato la moglie Clitemnestra, affinchè le desse buoni consigli. 6) A Troia c’era una statua dedicata ad Atena, che aveva la virtù di proteggere la città che la possedeva. Esercizio 4 Traduci: 1) Cum apud Graecos antiquissimum genus sit poetarum, serius poeticam nos accepimus (Cic.). 2) Exigua pars est vitae qua vivimus. Ceterum quidem omne spatium non vita sed tempus est. (Sen.). 3) Athenienses propter Pisistrati tyrannidem, quae paucis ante annis fuerat, omnium civium suorum potentiam extimescebant (Nep.). 4) Classis communis Graeciae trecentarum navium in qua ducentae erant Atheniensium, primum apud Artemisium inter Euboeam continentemque terram cum classiariis regiis inflixt. (Nep.) 5) Est genus quoddam hominum, quod Hilotae vocatur (= viene chiamato), quorum magna multitudo agros Lacedaemoniorum colit (Nep.). 6) Flumen est Arar, quod per fines Haeduorum et Sequanorum influit incredibili lenitate (Caes.). 7) Non vaco ad istas ineptias; ingens negotium in manibus est (Sen.). 8) Finis vitae eius nobis luctuosus, amicis tristis, extraneis etiam ignotisque non sine cura fuit (Sen..) 9) Hic adulescens erat studiis rudis, sermone barbarus, impetu strenuus, manu promptus (Vell. Pat.). 10) Lucus erat quem medium ex opaco specu fons perenni rigabat aqua (Liv). 254 Esercizio 5 Le frasi dell’esercizio precedente contengono tutte una voce del verbo sum: sottolineala una volta quando ha funzione di copula, due volte quando ha funzione di predicato verbale. composti di sum Esercizio 6 Traduci: Deest –- intersit - abero – profuerit - adfuit– inest – adsunt - cum adfueris - obfui - superesse – proderit –– cum prodessemus – intereritis –– cum praefuissent – aberam – obfueram – aderamus – cum inessent - cum obfuerit – obfuerunt – abes – cum absit; distava – assistere – ostacolò – avere ostacolato - sopravvisse – sarei presente - erano a capo di – mancherete – sarà in mezzo a – era dentro – fummo presenti – eravamo stati presenti – essere a capo di – essere stato a capo di – abbia ostacolato – siate sottoposti a. Esercizio 7 Coniuga il verbo posto tra parentesi nel modo e nel tempo richiesti dal contesto, quindi traduci: 1) Ex urbe nos (abesse) ………………, cum plebs seditionem contra patriciorum genus fecit. 2) Vobis omnibus qui (adesse) …………. haec dico. 3) Cum militibus illo tempore omnia (deesse) …………….., Caesar equitatum praemisit commeatum petitum. 4) Animos vestros, in quibus (inesse)………… mortis timor, confirmate, cives: nostri milites enim ad urbem (adesse)…………… 5) Cum comitiis consularibus is non (interesse)………………, tamen consulatum petivit. 6) Monti (subesse) ……………… planities tam lata ut facile castra in ea dux posuerit. 7) Una haec spes nunc nobis (superesse)……………… 8) Cicero, cum reipublicae saepe (prodesse)………….., tandem turpiter excepit mortem. 9) Olim Romae reges (praeesse)…………………, sed nobiles cives, cum propter Tarquiniorum adrogantiam seditione eos expulissent, libertatem receperunt. 10) In hominum animis immanis cupiditas divitias augendi (inesse)………………, sed divitiae felicitatem non parant. Esercizio 8 Traduci: 1) Druides a bello abesse consuerunt, neque tributa una cum reliquis pendunt (Caes.). 2) Dum longius ab munitione aberant Galli, plus multitudine telorum proficiebant (Caes.). 3) Accelerat Caesar, ut proelio intersit (Caes.). 4) Rura colam, frugumque aderit mea Delia custos (Tib.). 5) “L. Aemili” inquit (= disse) “quem unum insontem culpae cladis hodiernae dei respicere debent, cape hunc equum, dum et tibi virium aliquid superest, et comes ego te tollere possum ac protegere” (Liv.). 6) Omnia enim plerumque quae absunt vehementius hominum mentis (= mentes) perturbant (Caes.). 7) Eripe, nate, te fuga finemque impone labori; nusquam abero et tutum patrio te limine sistam (Verg.). 8) Haud procul a Gadibus is locus abest (Liv.). 9) Adeste, cives, adeste commilitones! (Liv.). 10) Ex eo proelio circiter hominum milia CXXX superfuerant (Caes.). 11) Huic homini non minor vanitas inerat quam audacia (Sall.). 12) Interest aliquid inter laborem et dolorem (Cic.). 13) Hannibal Hadrumetum pervenit, quod abest a Zama circiter milia passuum trecenta (Nep.). 14) Quid interest inter tyrannum ac regem […] nisi quod (= il fatto che) tyranni in voluptatem saeviunt, reges non nisi ex causa ac necessitate? (Sen.). 15) Phocion Atheniensis etsi 255 saepe exercitibus praefuit summosque magistratus cepit, tamen multo eius notior integritas vitae quam rei militaris labor (Nep.). 16) Et nomen pacis dulce est et ipsa res salutaris, sed inter pacem et servitutem plurimum interest. (Cic.) 17) Adsitis, o divi, neu vos e paupere mensa dona spernite. (Tib.) 18) Huic homini (= Q. Curio) non minor vanitas inerat quam audacia. (Sall.) 19) Di regum ultores, adeste! (Liv.) Esercizio 9 Traduci: 1) La città distava da Roma circa due giorni di cammino. 2) Ho assistito anch’io allo spettacolo dei gladiatori nel circo. 3) La tua è solo una sciocca superstizione nella quale è insita una vana paura degli dei. 4) Non c’è alcuna differenza tra ciò che hai appena detto e ciò che avevi detto in precedenza. 5) Lo scontro fu tanto duro che pochissimi soldati sopravvissero. 6) Le tue parole, sebbene siano compassionevoli, non giovano a nulla. 7) Non mi sarà certamente di ostacolo l’assenza di mio marito. 8) A capo dei Britanni c’era Calcago, valoroso generale che partecipò ad ogni fase dello scontro con i Romani. verbo possum Esercizio 10 Traduci: Poterit– cum potuerint– potueris – potueram - potentis – potest – possumus – poteratis – cum potuerimus – potestis – poterunt – potuerunt – potuere – cum potuisset – posse – potuerimus – cum possitis – possent – potuisse. abbia potuto – avrei potuto – avere potuto – potere – posso – puoi – potevamo – potrete – hai potuto – avevate potuto – avremo potuto – potente – potete – potè. Il rafforzamento del superlativo. Tra i vari avverbi -già altrove citati- che si utilizzano per rafforzare l’aggettivo di grado superlativo relativo e il superlativo dell’avverbio c’è quam: la sua caratteristica è quella di sottintendere o di avere dopo di sé il verbo possum. In italiano si rende con una perifrasi del tipo il più possibile: • Voce quam maxima (poterant) cives haec exclamabant. = I cittadini gridavano queste cose con la voce più alta possibile. • Quam celerrime (potuit) servus litteras tibi tradidit. = Il servo ti consegnò la lettera il più velocemente possibile. Esercizio 11 Traduci (Possum): 1) Non possum fidei causa imagines neque triumphos aut consulatus maiorum meorum ostentare (Sall.). 2) Non possum eius casum non dolere; hominem enim integrum et castum et gravem cognovi (Cic.). 3) Ego omni delectatione litterisque omnibus careo, quas antequam te videro 256 attingere non possum (Cic.). 4) Itaque, qui primi erant, hastati per cumulos corporum armorumque et tabem sanguinis, qua quisque poterat, sequentes (part. pres. da sequor) hostem et signa et ordines confuderunt (Liv.). 5) Hactenus, Acca soror, potui; nunc vulnus acerbum conficit et tenebris nigrescunt omnia circum (Verg.). 6) Hic tamen hanc mecum poteras requiescere noctem fronde super viridi (Verg.). 7) Oratores vero vel praecipue Latinam eloquentiam parem facere Graecae possunt (Quint.). 8) “Heu, quae nunc tellus” inquit (= disse) “ quae me aequora possunt accipere? (Verg.). 9) De Catilinae coniuratione quam verissume (= verissime) potero paucis verbis absolvam (Sall.). 10) Multum cum in omnibus rebus, tum in re militari potest fortuna (Caes.). 11) Recede in te ipsum quantum potes; cum his versare (= tratta, imperativo da versor) qui te meliorem facturi sunt, illos admitte quos tu potes facere meliores (Sen.). 12) Potest igitur exercitatio et temperantia etiam in senectute conservare aliquid pristini roboris (Cic.). 13) Mors nec bonum nec malum est; id enim potest aut bonum aut malum esse quod aliquid est; quod vero ipsum nihil est et omnia in nihilum redigit, nulli nos fortunae tradit (Sen.). Esercizio 12 Traduci: 1) L’ultimo dei tre Curiazi non potè resistere a lungo davanti alla furia ed al valore del guerriero romano. 2) Annibale non potè trasportare incolumi tutti gli elefanti che aveva portato con sé, talmente disagevole fu la traversata delle Alpi. 3) Pur non potendo stare con te, sei sempre presente nel mio cuore e nei miei pensieri. 4) Non avendo potuto rispondere alle parole del maestro, il ragazzo chinò la fronte umiliato. 5) Potrai venire da me domani o dopodomani? 6) Grazie all’aiuto di Alcinoo, Ulisse potè fare ritorno in patria. 7) Ho insistito molto con i tuoi genitori perché tu potessi venire con me. 8) Di fronte all’avanzata del nemico, gli abitanti della città poterono soltanto barricarsi nelle case e aspettare. Elementi di analisi del periodo (10): L’ accusativo con l’infinito (proposizione infinitiva). Si costruisce con l’infinito una proposizione subordinata che, proprio per questa sua caratteristica, è detta infinitiva; tale proposizione in italiano corrisponde alla proposizione soggettiva o a quella oggettiva. La proposizione infinitiva ha il soggetto (che deve essere sempre espresso) in accusativo, e il verbo all’infinito: per questo si parla anche di accusativo con l’infinito oltre che di proposizione infinitiva. Il tempo dell’infinito è regolato in base al rapporto temporale con la reggente, secondo lo schema che segue: infinito perfetto infinito presente infinito futuro azione anteriore al verbo della reggente azione contemporanea al verbo della reggente azione posteriore al verbo della reggente Ma vediamo più efficacemente attraverso un esempio: • Scio te sollicitum esse. = So che tu sei preoccupato. Riflettendo sull’esempio possiamo ricavare quanto segue: 1. in latino non esiste nulla che corrisponda al che (congiunzione) italiano (o al di, usato in caso di proposizione soggettiva o oggettiva in forma implicita); 257 2. in accusativo va non solo il soggetto (te) ma anche ciò che ad esso si riferisce (in questo caso la parte nominale sollicitum); 3. il verbo, come già detto, va all’infinito; nell’esempio, l’infinito è presente, quindi indica un’azione contemporanea alla reggente. Ricapitolando, dunque, l’infinito non indica un’azione passata, presente o futura, bensì, in relazione al tempo della reggente, indica un’azione ad esso anteriore, contemporanea o posteriore: • • • Scio te sollicitum fuisse. = So che tu sei stato preoccupato. Scio te sollicitum esse. = So che tu sei preoccupato. Scio te sollicitum fore. = So che tu sarai preoccupato. • • • Sciebam te sollicitum fuisse. = Sapevo che tu eri stato preoccupato. Sciebam te sollicitum esse. = Sapevo che tu eri preoccupato. Sciebam te sollicitum fore. = Sapevo che tu saresti stato preoccupato. Il soggetto della proposizione infinitiva. Il soggetto della proposizione infinitiva, in caso accusativo, deve essere sempre espresso (mai sottinteso). Un’attenzione particolare va riservata al caso in cui soggetto dell’infinitiva è un pronome di terza persona (singolare o plurale). Il discorso è analogo a quello fatto a proposito del pronome personale e del possessivo di terza persona; nel caso dell’infinitiva dobbiamo regolarci come segue: se il soggetto dell’infinitiva in caso accusativo non coincide con quello della reggente allora troveremo un pronome come eum (o illum, eos, eas…); se il soggetto dell’infinitiva coincide con quello della reggente, allora troveremo se (pronome riflessivo di terza persona che, lo ricordiamo, è uguale nel singolare e nel plurale). • • Consul dixit eum inimicum Romanis esse. = Il console disse che quello (non il console, ma un’altra persona) era un nemico del popolo Romano. Hannibal dixit se esse, fuisse et semper fore Romanis inimicum. = Annibale disse che lui (Annibale stesso) era, era stato e sarebbe sempre stato nemico dei Romani. Per concludere il discorso sull’infinitiva, è da notare che l’infinito futuro può confondersi con una perifrastica attiva quando questa sia espressa in una proposizione infinitiva. Ad esempio, la frase Putabam te venturum esse può significare sia: Credevo che saresti venuto, sia: Credevo che tu avessi intenzione di (fossi in procinto di…) venire. Nella maggioranza dei casi il senso non cambia in quanto la coniugazione perifrastica attiva esprime comunque un’azione proiettata nel futuro, ma talvolta può essere importante optare per l’una o per l’altra soluzione: quando ci troviamo di fronte a un infinito futuro dobbiamo quindi sempre riflettere per stabilire se esso racchiuda o no una coniugazione perifrastica attiva. 258 Esercizio 13 Traduci: 1) Scito me semper amicum tuum fore. 2) Sciebam numquam te patriam prodidisse. 3) Hannibalem esse ad portam credebam. 4) Dicebas te numquam domum tuam relicturum esse . 5) Spero eum discessurum esse ab urbe. 6) Intellego omnes vos consentire cum eo. 7) Filius tuus dicit se venturum esse. 8) Legati dixerunt se mandata portare. 9) Filius tuus dicit eum venturum esse. 10) Scitote nos eadem dixisse. Esercizio 14 Traduci: 1) Sapevo che mi saresti rimasto fedele. 2) Ti prometto che verrò il prima possibile. 3) Mi disse che sarebbe venuto. 4) Parlando di Mario, Valerio disse che sarebbe venuto. 5) So che sei stato tu. 6) Ti ripeto che non sono colpevole. 7) Sappiate che il colpevole ha confessato. 8) Credi forse che sia stato io? 9) Mi disse che era malato. 10) Non credevo che fossi stato malato. Esercizio 15 Traduci le seguenti frasi specificando nello spazio tra parentesi il rapporto temporale con la reggente (anteriorità, contemporaneità, posteriorità): 1) Credebamus vos discessuros esse domo (…………..).2) Putabam te esse in urbe. (…………..). 3) Scio hostes adventare Romam (……….). 4) Notum omnibus erat Catilinam contra rem publicam coniurationem fecisse (…………). 5) Manifestum est auxilia pervenisse (………). 6) Legatus nuntiavit se pacis condiciones dicturum esse (………….). 7) In epistula scripsisti te mox Romam venturum esse (……….). 8) Sciebam te dolere ab oculis (……………). 9) Is mihi dixit se ab amicis gratum donum accepisse (………….). 10) Utile est vos hoc in comitiis dicere (……………). 11) Necesse fuit omnes cives operam sociare cum militibus ad urbis defensionem (………….). 12) Milites sciebant se in acie casuros esse (……………). Traduciamo insieme (5) Frequentemente lo studente nella traduzione incontra difficoltà nel rendere correttamente il rapporto temporale tra la proposizione infinitiva e la reggente, pur conoscendo magari a memoria la regola sui tempi dell’infinito. In altri termini: si capisce, ad esempio, che nella traduzione bisogna rendere un rapporto di anteriorità dell’infinitiva rispetto alla proposizione reggente, ma come rendere tale rapporto? Un suggerimento è quello di ricorrere ad avverbi o locuzioni avverbiali temporali; se devo rendere la contemporaneità posso aggiungere mentalmente alla traduzione un avverbio del tipo 259 contemporaneamente, in quello / questo stesso momento, così come per l’anteriorità può essere utile ricorrere ad un precedentemente e per la posteriorità ad un in seguito, il giorno dopo, domani e così via. Prendiamo come esempi le prime due frasi dell’esercizio precedente. Nella prima frase (Credebamus vos discessuros esse domo) l’infinito futuro indica un rapporto di posteriorità rispetto a un tempo storico. Se mentalmente ricorro ad un avverbio del tipo successivamente (che indica posteriorità) mi verrà spontaneo utilizzare il condizionale passato per esprimere tale rapporto: Credevamo che voi (successivamente) sareste andati via da casa. Nella frase successiva (Putabam te esse in urbe) devo rendere un rapporto di contemporaneità rispetto a un tempo storico. Ricorrendo a una locuzione avverbiale del tipo in quel momento verrà spontaneo utilizzare l’imperfetto congiuntivo: Credevo che tu (in quel momento) fossi in casa. Esercizio 16 Traduci ciascuna delle seguenti frasi due volte, adottando come soggetto dell’infinitiva prima l’uno poi l’altro di quelli proposti; quindi spiega la differenza di significato tra le due frasi: 1) Milites negaverunt se / eos ignave pugnavisse. 2) Is putavit se / eum semper frugi fuisse. 3)Dominus filiis filiabusque dixerat eum / se mox venturum esse domum. 4) Dicit tribunus eum / se in contione ita dixisse bona mente. 5) Tandem cives intellexerunt se / eos salvos fore. 6) Aliquis mihi dixit eum / se discipulum tuum fuisse. 7) In epistula quam ad patrem scripsit, negavit eum / se iratum esse. 8) Haud dubie sciunt eos / se esse reos de vi. Esercizio 17 Traduci: 1) Iucundum, mea vita, mihi proponis amorem hunc nostrum inter nos perpetuumque fore (Cat.). 2)Publice (Suebi) maximam putant esse laudem quam latissime a suis finibus vacare agros (Caes.). 3) Non ideo, Gelli, sperabam te mihi fidum in misero hoc nostro, hoc perdito amore fore (Cat.). 4) Hoc salsum esse putas? (Cat.). 5) Surgit pulchellus puer: obicit mihi me ad Baias fuisse (Cic.). 6) Pescennius est perbenevolus nobis; quem semper spero tui fore observantem (Cic.). 7) Sicca dixerat se mecum fore sed Brundisio discessit (Cic.). 8) In novis tribunis plebis intellego spem te habere. Id erit firmum si Pompeii voluntas erit, sed Crassum tamen metuo (Cic.). 9) In Tusculanum nos venturos (sott. esse) putamus aut Nonis aut postridie (Cic.). 10) Cui dono lepidum novum libellum arida modo pomice expolitum? Corneli, tibi : namque tu solebas meas esse aliquid putare nugas (Cat.). 11) Scribis enim te meas litteras superiores vix legere potuisse (Cic.). 12) Dubitare te, non adsentatorie sed fraterne veto (Cic.). 13) Hoc igitur dico, sapientem nulli esse iniuriae obnoxium (Sen.). 14) Dixit, et incerto permisit brachia somno, nescia se furiis accubuisse novis (Verg.). 15) Igitur, bello Numantino, Micipsa, cum populo Romano equitum atque peditum auxilia mitteret, sperans vel ostentando virtutem vel hostium saevitia facile eum occasurum, (Iugurtham) praefecit Numidis, quos in Hispaniam mittebat (Sall.). 16) Libenter ex iis qui a te veniunt cognovi familiariter te cum servis tuis vivere (Sen.). 17) Cambysen regem nimis deditum vino Praexaspes unus ex carissimis monebat ut parcius biberet, turpem esse dicens ebrietatem in rege (Sen.). 260 Esercizio 18 Traduci: 1) Cicerone, pur sapendo che ciò che faceva poteva essere pericoloso, fece condannare a morte dei cittadini romani senza un regolare processo. 2) Cesare sapeva che avrebbe facilmente spaventato le tribù germaniche attraversando il Reno. 3) I Romani credevano che in Britannia ci fossero ricchezze favolose. 4) La storia narra che Cesare in Egitto si legò a Cleopatra, sorella di quel Tolomeo che aveva ucciso Pompeo, il nemico di Cesare. 5) Tutti gli storici dicono che Cesare fu clemente e che continuò ad esserlo anche quando era il padrone assoluto di Roma. 6) Dicono che il nemico sarà alle porte della città nell’arco di poche ore. 7) Tacito racconta che mai Domiziano avrebbe sopportato il successo di Agricola. 8) Annibale giurò che sarebbe eternamente stato nemico dei Romani, e osservò questo giuramento fino alla morte. Versione 1 Origine del cognome Publicola. Post pugnam contra Veientes Tarquiniensesque, Romanorum hostes, magnus terror Tarquinio atque Etruscis fuit (= Tarquinio e gli Etruschi ebbero una grande paura), exercitusque Veiens Tarquiniensisque ad suas quisque domos contenderunt. Miracula ea tempestate acciderunt. Silentio noctis ex silva Arsia ingens vox clamavit: “Romani bellum vincent”. Tum, postquam lux adfuit nec quisquam hostium in conspectu erat, P. Valerius consul spolia legit et inde Romam revertit. Ibi collegae L. Iunio Bruto, qui in pugna equestri ceciderat, quanto potuit apparatu, funus fecit. Valerio consuli tamen, qui superfuerat, Romanorum favor defuit. Putabant enim regnum adfectare Valerium, quia et collegam in locum Bruti non subrogaverat et in monte Velia, in alto atque munito loco, arcem inexpugnabilem aedificabat. Haec indigna consulis animum offenderunt; paulo post vero Romani non solum eum regni suspicione absolverunt, sed etiam popularem fecerunt: inde cognomen Publicolam ei dederunt. adattamento da Livio Versione 2 La battaglia di Maratona In planitie Marathonia, in Attica, pugna acerrima fuit inter Persas Atheniensesque. His praeerat Miltiades, illis Datis Artaphernesque. In parva manu Atheniensium, quibus auxilio (= in aiuto dei quali) erant Plataeenses, erant fere decem milia militum; in Persarum exercitu, ducenta milia. Pugna asperrima fuit, sed postremo victores evaserunt Athenienses, qui maxime strenuos se ostenderant, quia pro libertate pugnaverant. Persae contra in acie multo minus valuerunt, ita ut – hoc historia narrat- non castra sed naves petierint. Hoc fuit clarissimum proelium in bellis contra Persas, atque Athenienses Miltiadi, qui sua victoria liberaverat a Persarum dominatione non solum Athenas, sed Graeciam totam, parvum honorem tribuerunt. Namque in tabula picta imaginem eius posuerunt in decem praetorum numero: is milites ad bellum incitabat primusque committebat. Versione 3 I nonni e la nipotina Cum parentes domo aberant, ab hora secunda usque ad horam nonam, scilicet ob negotia quae in urbe agebant, domi manebant avi materni cum filiola eorum, cui Ariadne nomen erat (= di nome Arianna), vix bima. Pulcherrima omnium ex avorum sententia, puellula omnibus rebus, maxime pila tintinnabuloque, ludebat, et avi libentissime eam spectabant. Avia papparium nepticulae parabat ter quaterque in die, eam cantilena sopiebat atque in lectulo collocabat. Avus contra in collum tollebat eique summissa voce cantilenam canebat de equi pullo qui tolutim currit. Avi saepe 261 deambulabant cum puellula, quae, cum poterat, currebat laetissima libertate per prata, in conspectu avorum qui vere laeti arridebant. Versione 4 Pirro e Annibale Ex Romanorum hostibus acerrimis Pyrrhus et Hannibal fuerunt. Ille, qui primus in Italiam elephantos duxerat primusque transmarinus hostis fuerat, Epirotis praeerat. In Italiam venit auxilio Tarentinis, quibus Romani propter iniuriam bellum indixerant. Hannibal contra, qui ex Africa venerat –et idem mare transiverat (= aveva attraversato)- per Hispaniam Alpesque in Italiam pervenit : fuit is primus hostis transalpinus. In eius exercitu erant homines plurimarum gentium, quibus omnibus ille praefuit maxima cum virtute crudelitateque, sed vero illis etiam exemplo fuit. Carthaginiensis oculum amisit in itinere per Alpes. De Hannibalis vita multi scripserunt, in his Cornelius Nepos, in libro quem scripsit de excellentibus ducibus exterarum gentium. Versione 5 Medea e le Pleiadi Iason, cum Peliae patrui sui iussu magna pericula suscepisset, cogitare coepit quomodo eum necaret (= cominciò a pensare come ucciderlo). Hoc Medea maga se facturam promittit. Sumulans (= simulans) enim se Dianae sacerdotem, ad Peliae filias venit eisque dicit se Peliam patrem eorum ex sene iuvenem reddituram. Postea, ut eas perduceret ad voluntatem suam, venenis multa miracula fecit, quae eis verisimilia erant. Arietem deinde vitulum in aenum coniecit, eumque statim in agnum pulcherrimum mutavit. Eodem modo Peliades, Medeae hortatu, in aenum patrem, ut iuvenesceret coniecerunt. Infelicem contra coquerunt, et ille mortem invenit. Peliades, ut fraudem cognoverunt, iram populi timentes, domo fugerunt, itaque Iason regiam occupavit regnumque Peliae filio tradidit. adattamento da Igino Versione 6 L'origine dei Galli Aborigines primos in Galliae regionibus quidam fuisse dixerunt, et Celtas e nomine regis et matris eius Gallos nomen habuisse. Drysidae memorant fuisse populi partem indigenam, sed alios omnes ab insulis extimis in regionem confluxisse et a tractibus transrhenanis ob bellorum crebritatem. Quidam adfirmant paucos homines post excidium Troiae haec loca tum vacua occupasse. A Phocaea vero Asiaticus populus, ut Harpali Ciri regis praefecti inclementiam vitaret, in ltaliam navibus venit. Eius pars in Lucania Veliam, pars in Viennensi Massiliam condidit; deinde virium copiam auxerunt atque multa oppida condiderunt. adattamento da Ammiano Marcellino Versione 7 La morte di Attico Cum septem et septuaginta annos complesset atque ad extremam senectutem non minus dignitate quam gratia fortunaque crevisset tantamque valetudinem habuisset ut annis triginta medicina non indiguisset, morbum contraxit quem initio et ipse et medici contempserunt: nam putarunt esse tenesmon, cui remedia celeria faciliaque proponebant. In hoc cum tres menses sine doloribus ullis, praeterquam quos ex curatione capiebat, consumpsisset, subito tanta vis morbi in imum intestinum prorupit, ut extremo tempore per lumbos fistulae puris eruperint. Atque hoc priusquam ei accideret, postquam in dies dolores accrescere frebresque accessisse sensit, inter 262 cetera amicis familiaribusque dixit se cibum in posterum sumpturum non esse. "Namque his diebus quidquid cibi sumpsi, ita produxi vitam, ut auxerim dolores sine spe salutis. Quare a vobis peto (= vi chiedo) ut consilium meum probetis". Sic cum biduum cibo se abstinuisset, subito febris decessit leviorque morbus esse coepit (= cominciò). Propositum tamen peregit atque die quinto postquam id consilium ceperat decessit. adattamento da Cornelio Nepote Versione 8 Dolore per la morte di Alessandro Milites cum armis vigilabant; Babylonii vel e muris vel e culmine tecti prospectabant. Nemo lumina audebat (= osava) accendere. Et quia propter noctem oculorum cessabat usus, fremitus vocesque auribus captabant ac plerumque, vano metu territi, per obscuras semitas, invicem suspecti ac solliciti incedebant. Persae comas detonderant et in lugubri vesti cum coniugibus ac liberis non ut victorem et hostem, sed ut gentis suae iustissimum regem lugebant : adsueti sub rege vivere, alium digniorem non esse putabant. Nec muri urbis luctum continebant, sed proximam regionem ac deinde magnam partem Asiae cis Euphraten mali fama pervaserat. Ad Darei quoque matrem celeriter pervenit : abscidit ergo vestem, lugubrem sumpsit et humi corpus abiecit. Flebat simul Dareum et Alexandrum. Denique dolori succubuit, et cibo pariter abstinuit et luce. Quinto die decessit. Magnum profecto Alexandri indulgentiae iustitiaeque in omnes captivos documentum est mors huius quae, cum sustinuisset post Dareum filium vivere, Alexandro esse superstes erubuit (= si vergognò). adattamento da Curzio Rufo Versione 9 Ermes Gli antichi Greci veneravano Ermes, il dio che i Romani chiamano Mercurio. Immaginavano che avesse ai piedi dei calzari alati e che avesse il caduceo, simbolo della sua mansione di messaggero degli dei. Credevano che proteggesse il commercio e che guidasse i viaggiatori: per questo motivo avevano collocato molte immagini del dio ai crocicchi delle strade. La leggenda raccontava che Ermes aveva avuto diversi figli, tra i quali il nonno di Ulisse, Autolico, che aveva ereditato dal dio l’arte di rubare con destrezza: Ermes infatti era anche il dio del furto. Alcuni raccontano anche che Ermes ebbe un figlio da Penelope, mentre Ulisse era lontano dalla patria, e che questo figlio era il dio Pan. Versione 10 Ermione Ermione è figlia di Menelao e di Elena. Le leggende più antiche narrano che il padre la promise in sposa a Neottolemo, figlio di Achille, mentre il giovane era lontano; al ritorno di Neottolemo, che, come il padre, aveva partecipato alla guerra di Troia, Ermione lo sposò. Gli scrittori tragici narrano invece che Ermione fu causa di una rivalità tra Oreste, figlio di Agamennone, e lo stesso Neottolemo. Qualcuno racconta che Oreste uccise Neottolemo su istigazione della stessa Ermione; quindi Ermione sposò Oreste e da lui ebbe un figlio, Tisameno. Dopo la morte di Oreste, successore di Menelao, Tisameno divenne re di Sparta. 263 Capitolo 16 Il verbo di forma passiva Indicativo presente, imperfetto e futuro semplice passivi delle quattro coniugazioni. Elementi di analisi logica (28): i complementi d’agente e di causa efficiente. Elementi di analisi logica (29): il complemento predicativo del soggetto. Participio perfetto delle quattro coniugazioni Indicativo perfetto, piuccheperfetto e futuro anteriore passivi delle quattro coniugazioni Congiuntivo presente e imperfetto passivi delle quattro coniugazioni. Congiuntivo perfetto e piuccheperfetto passivi delle quattro coniugazioni. Il supino passivo delle quattro coniugazioni. L’infinito presente, perfetto e futuro passivo delle quattro coniugazioni. Elementi di analisi logica (30): Il si passivante. Elementi di analisi logica (31): il complemento di origine o provenienza. Il gerundivo delle quattro coniugazioni. Elementi di analisi del periodo (11): la coniugazione perifrastica passiva. 264 Indicativo presente, imperfetto e futuro semplice passivi delle quattro coniugazioni Per la formazione della forma passiva dei tempi semplici dell’indicativo e del congiuntivo bisogna aggiungere le desinenze personali proprie del passivo al posto di quelle dell’ attivo (desinenze che naturalmente vanno anch’ esse memorizzate): I sing. II III I pl. II III desinenze attive -o / m -s -t -mus -tis -nt desinenze passive -r -ris (-re) -tur -mur -mĭni -ntur Ecco lo schema del presente, imperfetto e futuro semplice dell’indicativo passivo delle quattro coniugazioni: Prima coniugazione Presente Seconda coniugazione Imperfetto Futuro Presente Imperfetto semplice am-or am-ābar am-ābor mon-ĕor mon-ēbar sono amato ero amato sarò amato sono ero ammonito am-āris am-abāris am-abĕris ammonito mon-ebāris mon-ēris am-ātur am-abātur am-abĭtur mon-ebātur am-āmur am-abāmur am-abĭmur mon-ētur mon-ebāmur am-amĭni am-abamĭni am-abimĭni mon-ēmur mon-ebamĭni am-antur am-abantur am-abuntur mon-mĭni mon-ebantur mon-entur Terza coniugazione Futuro semplice mon-ēbor sarò ammonito mon-ebĕris mon-ebĭtur mon-ebĭmur mon-ebimĭni mon-ebūntur Quarta coniugazione Presente Imperfetto Futuro Presente Imperfetto semplice leg-or leg-ēbar leg-ar aud-iēbar aud-ĭor sono letto ero letto sarò letto sono udito ero udito leg-ĕris leg-ebāris leg-ēris aud-īris aud-iebāris Futuro semplice aud-ĭar sarò udito aud-iēris leg-ĭtur leg-ebātur leg-ētur aud-ītur aud-iebātur aud-iētur leg-ĭmur leg-ebāmur leg-ēmur aud-īmur aud-iebāmur aud-iēmur leg-imĭni leg-ebāmĭni leg-emĭni aud-imĭni aud-iebamĭni aud-iemĭni leg-untur leg-ebantur leg-ēntur aud-iuntur aud-iebantur aud-ientur Osservazioni: 265 • la II persona singolare, accanto alla più comune desinenza –ris, può presentare la desinenza –re; • nella II persona singolare, la vocale –i, quando presente, diventa –e nei seguenti casi: II sing. fut. semplice I coniugazione (amabĕris); II sing. fut. semplice II coniugazione (monebĕris); II sing. presente indicativo III coniugazione (legĕris). La II sing. del presente indicativo della IV coniugazione è regolarmente audīris. ________________________________________________________________________________ Esercizio 1 Volgi le seguenti forme dall’attivo al passivo: laudo laudabat laudabimus incitabant incitabunt incitamus delebant delent deletis delebitis habebunt habemus relinquit relinquam relinquent relinquebatis relinquunt mollio molliunt molliebas molliam mollietis _____________________ _____________________ _____________________ _____________________ _____________________ _____________________ _____________________ _____________________ _____________________ _____________________ _____________________ _____________________ _____________________ _____________________ _____________________ _____________________ _____________________ _____________________ _____________________ _____________________ _____________________ _____________________ Esercizio 2 Analizza come nell’esempio e volgi le seguenti forme dal passivo all’attivo: forma passiva amor desideramini desiderabamur desiderabar desiderabor desiderabuntur desiderantur analisi forma attiva I sing. pres ind. amo ____________________________________________ ____________________________________________ ____________________________________________ ____________________________________________ ____________________________________________ ____________________________________________ 266 desiderabimini terreris terrentur terrebitur terrebuntur terrebamini terremur terrebamur scribimini scribebantur scribentur scribemur scribar scribor finiuntur finiar finiemini finiebar finitur finior ____________________________________________ ____________________________________________ ____________________________________________ ____________________________________________ ____________________________________________ ____________________________________________ ____________________________________________ ____________________________________________ ____________________________________________ ____________________________________________ ____________________________________________ ____________________________________________ ____________________________________________ ____________________________________________ ____________________________________________ ____________________________________________ ____________________________________________ ____________________________________________ ____________________________________________ ____________________________________________ Esercizio 3 Traduci: discitur – disceris – discentur – aperiebaris - aperientur – aperiris – aperiuntur – monemini monebamur – moneberis – monebimini – nutriebantur - nutritur – nutrientur – nutriar - feriebantur – evelluntur - custodiebaris – audimini - ducor- haurimur - muniuntur – cogentur; sono lodato - eravate lodati - erano rimproverati – siamo nutriti – eravate nutriti – sei ascoltato – siete catturati – ero catturato – saranno catturati – sono abbandonato – sarete abbandonati – saremo abbandonati – eravamo letti – siete letti. Elementi di analisi logica (28): l complementi d’agente e di causa efficiente. Il complemento d’agente e il complemento di causa efficiente si trovano esclusivamente dopo un verbo di forma passiva, e rispondono alle domande: da chi? da che cosa?. Indicano la persona (agente) o la cosa (causa efficiente) da cui è compiuta l’azione. In latino sono espressi nei seguenti modi: 1. a / ab + ablativo, se si tratta di un complemento d’agente: • Gallia sub potestatem populi Romani a Caesare redigitur. = La Gallia viene ridotta da Cesare in potere del popolo romano. 2. ablativo semplice, se si tratta di un complemento di causa efficiente: • Violentissimis tempestatibus Atheniensis classis deletur.. = La flotta ateniese viene distrutta da violentissime tempeste. 267 Esercizio 4 Volgi le seguenti frasi dall’attivo al passivo: 1) Magistra discipulam laudabat propter diligentiam. 2) Aquila agnum necopinum rapit et in nidum ponit. 3) Hanc sententiam in Platonis libro reperiebam. 4) Hostium adventus cives terret. 5) Sacerdos victimas ad deorum aras mactabat. 6) Cras servum ad te cum litteris mittam. 7) Pater familias domum filium remittit. 8) Dux captivos ex omnium conspectu removebat. 9) Litteras scribes et ad parentes tuos mittes. 10) Gloria atque honorum cupido nos ad victoriam ducunt. Esercizio 5 Volgi le seguenti frasi dal passivo all’attivo: 1) Philosophi verba libenter a discipulis audiebantur. 2) Hostes in urbem impetum fecerunt, sed urbs firme defendebatur moenibus. 3) Acre bellum a Romanis Carthaginiensibusque geritur. 4) Amantis dona a puella summa cum cura servabuntur. 5) Omnes virtutes ab antiquis matronis colebantur, in primis pudicitia. 6) Multorum virorum memoria tempore deletur. 7) Milites in Galliam a Caesare ducuntur. 8) Memorabile spectaculum exhibebitur civibus omnibus a gladiatoribus. 9) Fides et iusiurandum servabantur a civibus. 10) Hannibalis milites glacie et nive tardabantur. Esercizio 6 Traduci: 1) Il bottino è diviso tra i soldati dal generale. 2) Arianna viene abbandonata a Nasso da Teseo. 3) La nave sarà abbattuta dalla tempesta. 4) Tu sei amato dai miei figli. 5) Queste parole erano dette da voi. 6) Verrete mandati via dal maestro.7) Le città marittime vengono devastate dai pirati. 8) La nave veniva colpita dalle onde. 9) Io sono onorato da te. 10) I rami erano mossi dal vento. 11) Noi venivamo oltraggiati dai nemici. 12) Il discorso è tenuto dall’oratore. Elementi di analisi logica (29): Il complemento predicativo del soggetto. A completamento di quanto già detto a proposito dei complementi predicativi (cfr. Elementi di analisi logica n. 10), bisogna aggiungere che il complemento predicativo del soggetto può essere retto anche dai verbi transitivi rientranti nelle categorie degli appellativi, elettivi, estimativi, quando sono espressi in forma passiva: • Athenae litterarum patria ab omnibus putantur. = Atene è considerata da tutti patria delle lettere. Esercizio 7 Traduci: 1)Nam et maxime necessaria est oratori […] memoria et ea praecipue firmatur atque alitur exercitatione (Quint.). 2) Plerique, cum aut aere alieno aut magnitudine tributorum aut iniuria premuntur, sese in servitutem dicant nobilibus (Caes.). 3) Sic neque agri cultura nec ratio atque usus belli intermittitur (Caes.). 4) (Germani) locupletissima veste distinguuntur, non fluitante, sicut Sarmatae et Parthi, sed stricta (= stretta) et singulos artus exprimente (Caes.). 5) Unus omnium parens mundus est ; sive per splendidos sive per sordidos gradus ad hunc prima cuiusque origo perducitur (Sen.). 6) Amicus certus in re incerta cernitur (Cic.). 7) Invulnerabile est non quod non 268 feritur, sed quod non laeditur (Sen.). 8) Non sunt in senectute vires; ne postulantur quidem vires a senectute (Cic.). 9) Dum haec in Venetis geruntur, Q. Titurius Sabinus cum iis copiis, quas a Caesare acceperat, in fines Venellorum pervenit (Caes.). 10) Divitiarum et formae gloria fluxa atque fragilis est, virtus clara aeternaque habetur (Sall.). 11) Igitur domi militiaeque boni mores colebantur; concordia maxima, minima avaritia erat; ius bonumque apud eos non legibus magis quam natura valebat (Sall.). 12) Itaque meo et hostium exercitui par condicio est; namque stipendium neutri datur, victor uterque in Italiam venire potest (Sall.). 13) Magna eloquentia, sicut flamma, materia alitur et motibus excitatur et urendo clarescit (Tac.). 14) In tria tempora vita dividitur: quod fuit, quod est, quod futurum est. Ex his quod agimus brevis est, quod acturi sumus dubium, quod egimus certum (Sen.). 15) Quoniam plura beneficia continet patria et est antiquior parens quam is, qui creavit, maior ei profecto quam parenti debetur gratia (Cic.). 16) Ut Romae consules, sic Carthagine bini reges creabantur (Nep.). 17) Domi militiaeque boni mores a priscis Romanis colebantur (Sall.). 18) Virga murmur omne compescitur (Sen.). 19) Non adfligitur sapiens liberorum amissione, non amicorum (Sen.) . Esercizio 8 Traduci : 1) Lucrezia, matrona romana nota per la pudicizia, veniva oltraggiata in casa propria da Sesto Tarquinio, figlio di Tarquinio il Superbo. 2) Non appena lo vedrò, gli dirò le cose che mi sono state appena riferite. 3) Il tiranno non è amato dai suoi sudditi, ma temuto. 4) Quando sarai lodato dal maestro, allora sarà dato anche a te il premio che meriti. 5) La lettera veniva scritta tra le lacrime e i singhiozzi. 6) Il Minotauro veniva rinchiuso nel Labirinto dal re Minosse, dal quale gli venivano dati in pasto prigionieri, schiavi ma anche dei giovani che venivano consegnati da Atene. 7) O re, sei lodato e apprezzato per la tua liberalità e per la tua giustizia da tutti noi. 8) Gli animali vengono rinchiusi nel recinto e degli schiavi vengono messi a guardia della mandria dal padrone per timore dei ladri. 9) Tutti coloro che non conoscevano il greco erano considerati barbari. 10) Il ponte Sublicio veniva tagliato dai Romani mentre gli Etruschi erano trattenuti da Muzio Scevola. Participio perfetto delle quattro coniugazioni Il participio perfetto delle quattro coniugazioni (che non esiste nella forma attiva, ma solo in quella passiva e, come vedremo più avanti, in quella deponente) si forma nel seguente modo: tema del supino + us, a, um: Pertanto: I coniugazione amat-us, -a, -um che è stato amato II coniugazione monĭt-us, -a, -um che è stato ammonito III coniugazione lect-us, -a, -um che è stato letto IV coniugazione audīt-us, -a, -um che è stato udito Indicativo perfetto, piuccheperfetto e futuro anteriore passivi delle quattro coniugazioni Per formare il passivo del perfetto indicativo e dei tempi da esso derivanti bisogna unire alle voci del verbo sum il participio passato passivo; il verbo sum va coniugato al tempo semplice corrispondente, secondo la seguente tabella: Tempo semplice presente Tempo composto perfetto 269 imperfetto futuro semplice piuccheperfetto futuro anteriore Ecco lo schema del perfetto, piuccheperfetto e futuro anteriore dell’indicativo passivo delle quattro coniugazioni: Perfetto amat-us, -a, -um sum/es/est Prima coniugazione amāt-i, -ae, -a sumus/estis/sunt fui (stato) amato/sono stato amato Piuccheperfetto amat-us, -a, -um eram/eras/erat amāt-i, -ae, -a erāmus/erātis/erant ero stato amato monĭt-us, -a, -um eram/eras/erat monĭt-us, -a, -um sum/es/est Seconda coniugazione monĭt-i, -ae, -a sumus/estis/sunt fui (stato) ammonito/ sono stato monĭt-i, -ae, -a ammonito erāmus/erātis/ erant ero stato ammonito lect-us, -a, -um sum/es/est lect-us, -a, -um Terza coniugazione eram/eras/erat lect-i, -ae, -a sumus/estis//sunt fui (stato) letto/sono stato letto lect-i, -ae, -a erāmus/erātis/erant ero stato letto audit-us, -a, -um sum/es/est audit-us, -a, -um Quarta coniugazione eram/eras/erat audīt-i, -ae, -a audīt-i, -ae, -a sumus/estis//sunt fui (stato) udito/sono stato erāmus/erātis/erant udito ero stato udito Futuro anteriore amat-us, -a, -um ero/eris/erit amāt-i, -ae, -a erĭmus/erĭtis/erunt sarò stato amato monĭt-us, -a, -um ero/eris/erit monĭt-i, -ae, -a erĭmus/erĭtis/erunt sarò stato ammonito lect-us, -a, -um ero/eris/erit lect-i, -ae, -a erĭmus/erĭtis/erunt sarò stato letto audīt-us, -a, -um ero/eris/erit audīt-i, -ae, -a erĭmus/erĭtis/erunt sarò stato udito Esercizio 9 Volgi le seguenti forme dall’attivo al passivo: amavi legisti legeram cepero ceperunt laceravisti operuimus operuerant miscuerimus miscui miscuit partiveritis _________________________ _________________________ _________________________ _________________________ _________________________ _________________________ _________________________ _________________________ _________________________ _________________________ _________________________ _________________________ 270 partiveramus audiverant monueram amaverit _________________________ _________________________ _________________________ _________________________ Esercizio 10 Analizza come nell’esempio e volgi le seguenti forme dal passivo all’attivo: forma passiva amatus es laudatus eram auditi eramus punitus sum monitus ero monitae eratis missi erimus capti sunt capta erat missa est missi eritis auditi erunt mactatae sunt lectus est victi erant victae estis nominatus eras analisi forma attiva II sing. perf. ind. amavisti ______________________________________ ______________________________________ ______________________________________ ______________________________________ ______________________________________ ______________________________________ ______________________________________ ______________________________________ ______________________________________ ______________________________________ ______________________________________ ______________________________________ ______________________________________ ______________________________________ ______________________________________ ______________________________________ Esercizio 11 Traduci: amatus eram – amati eramus - conspecti eramus – incitatus eram – tentus erat – amatus eris – coërciti erimus – occisi eritis – servati sunt – paratae sumus – accusati eratis - lecti sunt – scripta erit – scriptum est – occisus ero – opertae sunt - auditus eris – admoniti estis – perfractus eris – perfracti erunt – missi erant – incitatae estis; fui amato - ero stato rimproverato - sarete rispettati – saremo onorati – eri stata lodata – fummo lodati – sarai apprezzato – foste mandati – è catturata – sono state catturate – siamo stati sconfitti – siamo sconfitti – sarà accolto – eri accolto – fummo inviati – sarete distrutti – siamo abbattuti – eravate abbattuti. Esercizio 12 Volgi le seguenti frasi dall’attivo al passivo : 1) Semper, pater, verba tua audivi. 2) Incendium vehemens totum pagum deleverat. 3) Agros agricolae reliquerunt. 4) Semper te virum probum reputaveram. 5) Verba tua gratam consolationem saepe mihi dederunt. 6) Plurimos hostes sagittis cives occiderunt. 7) Cum a domino litterae scriptae erunt, ab eo servo tradentur. 8) Galli Romanos apud Alliam flumen vicerunt. 9) Donis promissionibusque multos iuvenes Catilina allexerat. 10) Multa Cato scripsit de agri cultura. 271 Esercizio 13 Volgi le seguenti frasi dal passivo all’attivo : 1) Q. Fabius Maximus dictator electus est. 2) Post reges a Romanis duo consules creati sunt. 3) Romanorum mores a Graecis corrupti erant. 4) Hostes a Romanorum copiis victi erant. 5) Apud Furculas Caudinas magna clades a Romanis accepta est. 6) Ager aquarum vi vastatus est. 7) Planities ab hostium militibus occupata erat. 8) Quae a te dicta erunt, nulli a me dicentur. 9) Multum a nobis filiae amatae sunt. 10) Pius ab antiquis T. Antoninus Fulvius, Hadriani successor, nominatus erat. Esercizio 14 Traduci : 1) La sfortunata fanciulla era stata abbandonata dal suo amante. 2) Cicerone fu considerato il maggior oratore dell’antichità. 3) In Sicilia fu intrapresa dai Romani una guerra contro i Cartaginesi. 4) Molte cose mi sono state dette, ma molte sono state viste direttamente da me. 5) Dopo che il naufrago sarà stato spinto sulla riva dalle onde, gli abitanti dell’isola lo soccorreranno. 6) L’incarico era stato accettato dal generale. 7) L’imperatore Nerone venne considerato pazzo dai suoi contemporanei. 8) Giugurta era stato sconfitto da Mario. 9) Molti inviati di Roma erano stati corrotti dall’oro di Giugurta. 10) Catilina era stato infiammato da un forte desiderio di potere. 11) Ai condannati vennero inflitte pene tremende da parte del tiranno. 12) Cesare venne ucciso dai congiurati nel 44 a. C., alle Idi di Marzo. Esercizio 15 Traduci : 1) (Aristides) decessit fere post annum quartum quam Themistocles Athenis erat expulsus (Nep.). 2) Catilina vero longe a suis inter hostium cadavera repertus est, paululum etiam spirans ferociamque animi, quam habuerat vivos (= vivus), in voltu retinens (Sall.). 3 Numquam inutilis est opera civis boni: auditus est visusque. Vultu, nutu, obstinatione tacita incessuque ipso prodest (Sen.). 4) Ita ille vir, qui multos consilio, neminem perfidia ceperat, simulata captus est amicitia (Nep.). 5) Agesilaus Lacedemonius cum a ceteris scriptoribus tum eximie a Xenophonte collaudatus est (Nep.). 6) Diuturnitate externi mali tantum exarsit intestinum bellum, ut numquam pari periculo fuerit Karthago nisi cum deleta est (Nep.). 7) Natura locus iam ante praeceps recenti lapsu terrae in pedum mille admodum altitudinem abruptus erat. (Liv.). 8) Eodem tempore Tarentinis, qui in ultima Italia sunt, bellum indictum est (Eutr.). 9) Est res publica res populi, populus autem non omnis hominum coetus quoquo modo congregatus, sed coetus multitudinis iuris consensu et utilitatis communione sociatus (Cic.). 10) Nec vero tantum armis et in campo, sed consiliis quoque et domi cum rege Pyrrho dimicatum est (Fl.). 11) Accepi ab Aristocrito tres epistulas, quas ego lacrimis prope delevi. Conficior enim maerore, mea Terentia, nec meae me miseriae magis excruciant, quam tuae vestraeque (Cic.). 12) Mihi egregie probata est oratio tua (Cic.). 13) Eodem tempore et centuriae tres equitum conscriptae sunt: Ramnenses ab Romulo, ab T. Tatio Titienses appellati; Lucerum nominis et originis causa incerta fuit (Liv.). 14) Mihi egregie probata est oratio tua (Cic.). 15) Multae istarum arborum mea manu sunt satae (Cic.). 16) “Estisne vos legati oratoresque missi a populo Collatino, ut vos populumque Collatinum dederetis?” (Liv.) 17) Anno quarto decimo postquam in Italiam Hannibal venerat, Scipio, qui multa bene in Hispania egerat, consul est factus (da fio, passivo di facio) et in Africam missus (Eutr.). 18) Germani victi magis quam domiti erant (Flor.). 19) Ulixes, ab Alcinoo rege dimissus, Ithacam pervenit (Ig.). 20) Tarsum Alexander venit; captus Cydni fluminis amoenitate, plenus pulveris ac sudoris, in praefrigidam aquam se proiecit (Iust.). 272 Esercizio 16 Traduci: 1) Dai patrizi furono inviati degli ambasciatori ai plebei che si erano ritirati sull’Aventino. 2) Il comando dell’esercito dei Volsci era stato ottenuto da Cneo Marcio Coriolano.3) Dopo che la lettera sarà stata letta dall’ambasciatore, le decisioni saranno prese dal senato. 4) I Sabini furono invitati a Roma per assistere a dei giochi, ma al termine degli spettacoli le donne sabine furono rapite dai giovani romani. 5) Gli dei erano stati commossi dalle preghiere e dalle invocazioni delle donne di Troia, ma la sorte della città non fu mutata. 6) Dopo che la città sarà stata conquistata dal nemico, il bottino sarà diviso tra i soldati. 7) Clito, amico di Alessandro, fu ucciso per mano di Alessandro stesso che era stato accecato dal vino. 8) Il segretario di Porsenna fu ucciso per errore da Mucio Scevola, che era entrato nell’accampamento nemico con l’intenzione di uccidere il re in persona. 9) Il re Porsenna era rimasto sbalordito dal coraggio di Mucio: per questo motivo Mucio Scevola fu liberato insieme ad altri prigionieri. 10) Sagunto, città della Spagna alleata dei Romani, fu distrutta da Annibale che con rapide marce scese in Italia. Congiuntivo presente e imperfetto passivi delle quattro coniugazioni Prima coniugazione Presente Imperfetto am-ārer am-ĕr sia amato fossi amato / sarei amato Seconda coniugazione am-ēris am-arēris Presente Imperfetto mon-ĕar mon-ērer sia ammonito fossi ammonito/ sarei ammonito mon-eāris mon-erēris am-ētur am-arētur mon-eātur mon-erētur am-ēmur am-arēmur mon-eāmur mon-erēmur am-emĭni am-aremĭni mon-eamĭni mon-eremĭni am-entur am-arentur mon-eantur mon-erentur Terza coniugazione Quarta coniugazione Presente Imperfetto Presente Imperfetto leg-ar leg-ĕrer aud-iar aud-īrer sia letto fossi letto / sarei letto sia udito fossi udito / sarei udito leg-āris leg-erēris aud-iāris aud-irēris leg-ātur leg-erētur aud-iātur aud-irētur leg-āmur leg-erēmur aud-iāmur aud-irēmur leg-amĭni leg-eremĭni aud-iamĭni aud-iremĭni leg-antur leg-erentur aud-iantur aud-irentur 273 Esercizio 17 Volgi le seguenti forme dall’attivo al passivo: laudem scriberes scribam moneatis terrerent audiretis mactet mittatis daremus ponamus punirent puniant opprimamus viderem videant _____________________ _____________________ _____________________ _____________________ _____________________ _____________________ _____________________ _____________________ _____________________ _____________________ _____________________ _____________________ _____________________ _____________________ _____________________ Esercizio 18 Analizza come nell’esempio e volgi le seguenti forme dal passivo all’attivo: forma passiva amer corrumperentur corrumpar contineremini contineris servaretur servamur ponar poneremur aleretur mittamini mitterentur interficerer desidereris mittamur analisi forma attiva I sing. pres cong amem ______________________________________ ______________________________________ ______________________________________ ______________________________________ ______________________________________ ______________________________________ ______________________________________ ______________________________________ ______________________________________ ______________________________________ ______________________________________ ______________________________________ ______________________________________ ______________________________________ Esercizio 19 Traduci: ametur – collocarer – cum corrumpar – cum corrumpereris – cum habearis – habeatur – poneremur – cum ponerentur – ponantur – legereris – cum legaris – cum alerer – servemur – servemini – mitteremur – cum audirentur – cum corrumperemur – dicar – conservaremini – videamini. fossi amato – sareste letti – essendo voi letti – siate uditi – saremmo ascoltati – sareste rimproverati – siano detti – essendo noi detti – fosse apprezzato – sareste apprezzati – essendo io inviato – essendo noi respinti – saremmo respinti – sarei condotto – fossi condotto. 274 Congiuntivo perfetto e piuccheperfetto passivi delle quattro coniugazioni Prima coniugazione Perfetto Piuccheperfetto amat-us, -a, amat-us, -a, -um -um essem/esses/esset sim/sis/sit amāt-i, -ae, -a amāt-i, -ae, essēmus/essētis/essent fossi stato amato / sarei -a simus/sitis// stato amato sint Seconda coniugazione Perfetto monĭt-us, -a, um sim/sis/sit Piuccheperfetto monĭt-us, -a, -um essem/esses/esset monĭt-i, -ae, -a simus/sitis/sint monĭt-i, -ae, -a essēmus/essētis/ essent fossi stato ammonito / sarei stato ammonito sia stato ammonito sia stato amato Terza coniugazione Perfetto Piuccheperfetto lect-us, -a, lect-us, -a, -um -um essem/esses/esset sim/sis/sit lect-i, -ae, -a lect-i, -ae, - essēmus/essētis/essent fossi stato letto / sarei stato a simus/sitis/ letto sint Quarta coniugazione Perfetto Piuccheperfetto audīt-us, -a, -um audīt-us, -a, -um sim/sis/sit essem/esses/esset audīt-i, -ae, -a simus/sitis/sint sia stato udito audīt-i, -ae, -a essēmus/essētis/essent fossi stato udito / sarei stato udito sia stato letto ________________________________________________________________________________ Esercizio 20 Volgi le seguenti forme dall’attivo al passivo: laudaverim paravisses pepulerit pepulissem repleverint replevissemus vulneravissetis vulneravissemus vulneraveritis duxissent ducerem habuisses habueritis vocaverim vocavissent _____________________ _____________________ _____________________ _____________________ _____________________ _____________________ _____________________ _____________________ _____________________ _____________________ _____________________ _____________________ _____________________ _____________________ _____________________ 275 Esercizio 21 Volgi le seguenti forme dal passivo all’attivo: vulneratus sim vulneratae essemus victi essent victus sit iudicatus essem iudicatae simus raptae essent amatum sit ducti essetis ducta esses reducti sint verberatus sim accusata sis permotus esses permotae sitis _____________________ _____________________ _____________________ _____________________ _____________________ _____________________ _____________________ _____________________ _____________________ _____________________ _____________________ _____________________ _____________________ _____________________ _____________________ Esercizio 22 Traduci: cum ductus essem – cum amati essetis – amatus sim – iudicati sitis – cum iudicatae essent – cum appellatus sit – ductae sint – cum ductus sim – cum conversa essent – conversa sint – cum scripta sint – cum reducti essemus – reductus sit – destinatus esset – cum auditi sitis – fugati essemus – cum fugatae essetis; fossimo stati amati - saremmo stati rimproverati – essendo egli stato amato – sia stato scritto – essendo tu stata detta – tu sia stata detta – fossimo stati cacciati – siate stati cacciati – sarebbero stati uditi – essendo essi stati sconfitti – essendo io stato sconfitto – sarebbe stato letto – essendo voi stati rimproverati. Esercizio 23 Traduci: 1) Ad me litteras, ut quam primum laetitia afficiar, mittito (Cic.). 2) Romulus, cum populum in curias triginta divideret, nomina earum curiis inposuit (Liv.). 3) Cum a meridie prope ad solis occasum dubia victoria pugnaretur, Germani una in parte […] in hostis (= hostes) impetum fecerunt eosque propulerunt (Caes.). 4) Cum suos pugna superiores esse Galli confiderent et nostros multitudine premi (infinito presente passivo di premĕre) viderent, ex omnibus partibus et ei qui munitionibus continebantur et hi qui ad auxilium convenerant clamore et ululatu suorum animos confirmabant (Caes.). 5) Hic (= Timoleon) cum aetate iam provectus esset, sine ullo morbo lumina oculorum amisit (Nep.). 6) Hesterno die, Quirites, cum domi meae paene interfectus essem, senatum in aedem Iovis Statoris convocavi, rem omnem ad patres conscriptos detuli (Cic.). 7) Quae cum essent nuntiata Marcello, legatos extemplo Syracusas misit, qui pacis fidem ruptam esse dicerent (Liv.). 276 Esercizio 24 Traduci: 1) Essendo stati sconfitti dai Sanniti, i Romani subirono una pesantissima umiliazione. 2) Dopo che i Romani erano stati fatti passare sotto il giogo, grande fu il trionfo dei Sanniti. 3) Dal momento che sei stato cacciato dalla città, dovrai cercare ospitalità altrove. 4) È molto triste, dal momento che è stato colpito da un grave lutto. 5) Essendo stato colpito dal coraggio del nemico, il generale tenne un nuovo discorso alle sue truppe. 6) Pur essendomi state dette queste cose su di te, non posso negarti la mia fiducia. 7) La povera Arianna, essendo stata abbandonata da Teseo, fu tuttavia trovata da Bacco che se ne innamorò. 8) Dopo che Proserpina era stata rapita dal re degli Inferi, la madre Cerere la cercò ovunque. Esercizio 25 Coniuga il verbo posto tra parentesi al modo e al tempo richiesto, quindi traduci: 1) Veteres Ciceronis orationes in scholis a discipulis adhuc (lego, is)………………. 2) Post longam obsidionem tandem a Graecis Troia (capio, is)………………… 3) Dum ab hostibus multi pagi (incendo, is)…………………, auxilia ad urbem appropinquabant. 4) Auditorum animi (moveo, es)………………… tribunorum verbis. 5) Omnes milites (traho, is)……………………. consulis exemplo, itaque alacres in hostes impetum faciunt. 6) Dum omnia ad bellum ab consulibus (paro, as)……………….., hostium legati in Romanorum castra venerunt. 7) Plurimae urbes ab Alexandro (condo, is)…………………..in Asia, sed notissima ex omnibus in Aegypto est. 8) Tandem acerrimus Achilles Troiae regis verbis (commoveo, es)……………….. et filii corpus ei reddidit. 9) A plebis tribunis populus Romanus (convoco, as)……………………… ut omnes haec scirent. 10) Cras vestis quam mihi commodavisti tibi (reddo, is)…………….. 11) Tyrannus ab civibus numquam (amo, as)……………….., semper (timeo, es)……………..: tamen, cives quoque a tyranno (timeo, es)………………. 12) Cum urbs ab hostibus (oppugno, as)…………………….., cives de salute desperabant. Il supino passivo delle quattro coniugazioni Il supino passivo coniugazioni. si forma semplicemente dal tema del supino + -u per tutte e quattro le Pertanto: I coniugazione amāt-u ad essere amato II coniugazione monĭt-u ad essere ammonito III coniugazione lect-u ad essere letto IV coniugazione audīt-u ad essere udito È usato esclusivamente con valore di complemento di limitazione, e si trova in dipendenza da aggettivi per lo più neutri quali facile, difficile, incredibile, mirabile ecc: 277 • • incredibile visu = incredibile a vedersi; facile dictu = facile a dirsi. Esercizio 26 Traduci: nefas visu – incredibile dictu – verba tristia auditu – res difficilis inventu – incredibile memoratu – horribile aspectu – gratum cognitu; straordinario a udirsi – meraviglioso a vedersi – triste a dirsi – spaventoso a sentirsi - cosa prodigiosa a vedersi – incredibile a raccontarsi. Esercizio 27 Traduci : 1) Apud Gallos, mirum dictu, patres in publico non sinunt filios suos ad se accedere nisi cum munus militiae sustinere possunt. 2) Virtus difficilis inventu est, rectorem ducemque desiderat (Sen.). 3) Pyrrhus, saevior quam Achilles pater, regem Priamum, foedum spectatu, traxit ad altaria atque in filii Politae sanguine occidit. 4) Quae sibi quisque facilia factu putat, aequo animo accipit.(Sall.). 5) Quod optimum factu videbitur, facies. (Cic.). 6) Asperum est dolere, contra naturam, difficile toleratu (Cic.). 7) Illud taeterrimum est non modo aspectu, sed etiam auditu (Cic.). 8) Nihil dignum memoratu actum est (Liv.) 9.) O rem non modo visu foedam sed etiam auditu! (Cic.) 10)Hoc difficile est probatu (Cic.). L’infinito presente, perfetto e futuro passivo delle quattro coniugazioni. L’infinito presente (dal tema del presente) termina in –ri nella I, II e IV coniugazione; nella III coniugazione invece si ottiene saldando la vocale –i direttamente al tema del presente: Infinito presente I coniugazione am-āri = essere amato II coniugazione mon-ēri = essere ammonito III coniugazione leg-i = essere letto IV coniugazione aud-īri = essere udito L’infinito perfetto (dal tema del supino) risulta dall’unione del participio perfetto in caso accusativo + l’infinito presente del verbo sum (stessa formazione dei tempi composti dell’indicativo e del congiuntivo); naturalmente il participio concorda col termine cui è riferito, in quanto aggettivo. Infinito perfetto I coniugazione amātum, am, um amātos, as, a esse = essere stato amato II coniugazione monĭtum, am, um monĭtos, as, a esse = essere stato ammonito III coniugazione lectum, am, um lectos, as, a esse = essere stato letto IV coniugazione audītum, am, um audītos, as, a esse = essere stato udito L’infinito futuro infine risulta composto dall’unione del supino attivo + iri (iri è, come studieremo più avanti, l’infinito presente passivo di eo, is, ivi, itum, ire = andare); non si coniuga. L’infinito futuro, come l’infinito perfetto, è proprio dei verbi che hanno il supino. 278 Infinito futuro I coniugazione amātum iri = essere per essere amato II coniugazione monĭtum iri = essere per essere ammonito III coniugazione lectum iri = essere per essere letto IV coniugazione audītum iri = essere per essere udito Esercizio 28 Traduci: dilectum esse – teneri - dicta esse – dici – videri – visum esse – scriptum iri – mitti – servatos esse toleratum iri – captos esse – iudicari - auditum iri – dividi – misceri – corruptos esse; essere coltivato – essere stato onorato – essere per essere amato – essere rispettato – essere stato rispettato – essere abitato – essere per essere punito – essere per essere sconfitto – essere stato abbattuto – essere catturato. Esercizio 29 Scrivi la forma verbale richiesta: inf. pres attivo di moneo, es inf. perf. attivo di vinco, is inf. fut. pass. di suscito, as inf. perf. pass. di vinco, is inf. fut. att. di laudo, as inf. fut. pass. di probo, as inf. perf. att. di tango, is inf. fut. pass. di audio, is inf. perf. pass di servo, as inf. pres. pass. di dico, is inf. pres. pass. di tolero, as inf. fut. att. di muto, as inf. perf. att. di muto, as inf.fut. pass. di servo, as inf. pres. pass. mitto, is ____________________________ ____________________________ ____________________________ ____________________________ ____________________________ ____________________________ ____________________________ ____________________________ ____________________________ ____________________________ ____________________________ ____________________________ ____________________________ ____________________________ ____________________________ Esercizio 30 Analizza e traduci i seguenti infiniti come nell’esempio: amare amaturum esse pugnavisse missum iri missurum esse reprehensos esse capta esse legi capturum esse scriptum iri dici Forma e tempo Traduzione inf. presente attivo di amo, as amare __________________________________________ __________________________________________ __________________________________________ __________________________________________ __________________________________________ __________________________________________ __________________________________________ __________________________________________ __________________________________________ __________________________________________ 279 moneri daturum esse datos esse dari necatum iri missos esse __________________________________________ __________________________________________ __________________________________________ __________________________________________ __________________________________________ __________________________________________ Esercizio 31 Le frasi che seguono contengono degli errori: individuali e correggili, quindi traduci: 1)Quod facturi est, id nefas dictum est. 2) Cives, incredibilis narratu, miseri atque inermes diu hostium vim sustinuerunt. 3) Civitas Romana, incredibile memorata, brevi crevit. 4) Puellae a magistra laudati praemium capiunt. 5) Hostes a Romanis repulsos in silvis se abdiderunt. 6) Anna suavibus verbis dolorem sororis, ab amante relicta, leniebat. 7) Scio vos laudati esse ob diligentiam. 8) Legatus dixit oppidum oppugnatam esse. 9) Legati dixerunt urbem oppugnare ab hostibus. 10) Cum a Romanis hostes victos erint, consul eis pacis condiciones dicet. Elementi di analisi logica (30): Il si passivante La terza persona singolare del passivo, usata impersonalmente, corrisponde al si passivante italiano; tale costrutto è frequente anche con i verbi intransitivi come venio, is, veni, ventum, ire : • • pugnatur = si combatte; veniebatur = si giungeva; Nei tempi composti, il participio perfetto va posto al nominativo neutro singolare: • • pugnatum est = si combattè; ventum erat = si era giunti… L’infinito presente passivo (es. dici) accompagnato da un verbo servile (es. potest) deve essere reso in italiano con il si passivante seguito dal verbo servile e dall’infinito attivo del verbo che in latino è posto al passivo: • Dici potest… = Si può dire… Esercizio 32 Traduci : Legitur – corrumpitur – mittebatur – mitti potest – dictum est – inveniebatur – desiderari potest – mitti poterat – confirmabitur – venietur – renovatum erat – scriptum erit – amari poterit – servabatur ; si può dire – si poteva credere – si potrà affermare – si giungeva – si era combattuto – si potrà scrivere – si era giunti – si potè combattere – si potrà scendere – si arriverà – si potevano osservare. 280 Esercizio 33 Traduci : 1) Pugnatum est ab utrisque acriter (Caes.). 2) Si beata vita amitti potest, beata esse non potest (Cic.). 3) Eodem tempore apud Zamam magna vi certabatur (Sall.). 4) Quam ob causam postero die tropaeum posuit, quo loco pridie pugnatum erat (Nep.). 5) Hoc tam turbido tempore, sicut supra docuimus, Epaminondas, quoad cum civibus dimicatum est, domi quietus fuit (Nep.). 6) Ceterum prae strepitu ac tumultu nec consilium nec imperium accipi poterat (Liv.). 7) Numquam digne satis laudari philosophia poterit (Cic.). 8)Tres ferme horas pugnatum est, et ubique atrociter; circa consulem tamen acrior infestiorque pugna erat (Liv.). 9) Dum Romae consulitur, Saguntum oppugnabatur (Liv.). 10) Quid foedius avaritiā dici potest? (Cic.). 11) Qui colit, et amatur: non potest amor cum timore misceri (Sen..) 12) Timoleon nihil rerum humanarum sine deorum numine geri putabat (Nep.). Esercizio 34 Traduci: 1) Non si possono compiere impunemente tali atrocità. 2) Da parte di entrambi gli schieramenti si combattè con coraggio fino a tarda notte. 3) Essendosi combattuto su entrambi i fronti con successo, la vittoria venne assegnata ai Romani. 4) Si può essere sconfitti con onore e si può vincere con disonore. 5) Non si poteva fare nulla di più di ciò che è stato fatto. 6) Ormai non si poteva più credere che gli aiuti sarebbero arrivati in tempo. Esercizio 35 Traduci: 1) Ubi ad cibum ventum est, numquam utilis est nimia satietas, saepe inutilis nimia abstinentia (Cels.).2) Numquam bellum, ne quidem iustum, desiderari potest. 3) Post diem quartum quam est in Britanniam ventum, naves XVIII, de quibus antea dictum est, quae equites sustulerant, ex superiore portu leni vento solverunt (Caes.). 4) Infelix Dido, miserandum narratu, cum ab Aenea relicta esset, ferro mortem sibi conscivit ante ancillarum oculos,. 5) Lesbia, a poeta Catullo amata, fidelis in amore non fuit. 6) Haec verba dici non possunt. 7) Pistoriensi pugna coniurati, cum maxima vi certarent, a Petreio victi sunt atque dux eorum Catilina confossus concidit. 8) Civibus in proelio aut in fuga captis mox a Caesare libertas redditur. 9) Micipsa, multis difficultatibus circumventus, com vidisset Iugurtham opprimi non posse per vim neque insidiis, statuit eum periculis obiectare. 10) Cicero saepe, lacrimis confectus, Terentiae uxori et Tulliolae filiae litteras maerore sollicitudineque plenas scribebat. 11) Poeta Catullus scribit Lesbiam puellam a se amari plurimum. 12) A Gallis Mercurium deum Caesar narrat maxime coli. 13) Historia narrat Vercingetorigem, Gallorum ducem, a Romanorum copiis apud Alesiam victum esse. 14) Libenter magistrum, propter scientiam laudandum, audiebam. 15) Virtutes colendae temperantia et pudicitia sunt. 16) Undique curritur et ad urbem concurritur. 17) Ex improviso angues duo, ingentibus spiris, ad litora Troiae tendunt atque Laocoonta filiosque eius, horrendum visu, tergis squameis constringunt atque occidunt.18) Acriter adhuc pugnabatur, cum consulis mortis fama venit. 19) Cum victum erit, celebrari poterit. 20) L. Cassii exercitus, ab Helvetiis pulsus, sub iugum missus est. Esercizio 36 Traduci: 1) Credo che siate stati già aspramente rimproverati dai vostri genitori, pertanto da me non vi sarà detto nulla. 2) Sapevo che il contenuto della lettera sarebbe stato rivelato. 3) Mi hanno detto che il raccolto è stato rubato dai pirati. 4) Mi dicono che sei stato colpito da una terribile malattia. 5) Ti 281 avevo scritto che sarei stato mandato in Grecia. 6) Il mio amico mi disse che il padre era stato imprigionato per debiti. 7) So che sei rispettato e amato da tutti. 8) Mi dissero che gli schiavi venivano trattati con molto rispetto da te. 9) Ti prometto che quanto ho visto non sarà rivelato a nessuno. 10) Ti ho già detto che le pecore sono state assalite dai lupi. Elementi di analisi logica (31): Il complemento di origine o provenienza. Il complemento di origine o provenienza risponde alle domande: nato / proveniente da chi? da che cosa? da dove? In latino è espresso in caso ablativo, semplice o preceduto da preposizione. In particolare lo troviamo espresso: 1. in ablativo semplice, se indica la famiglia o la condizione sociale di origine, se c’è un nome proprio o se è presente l’appellativo pater / mater: • L. Catilina, nobili genere natus, fuit magna vi et animi et corporis, sed ingenio malo pravoque (Sall.). = L. Catilina, nato da nobile stirpe, fu di grande forza sia di animo che di corpo, ma di pessima indole. 2. in ablativo preceduto da a/ab, e/ex, de, se indica un’origine remota o figurata, oppure se l’origine è espressa mediante un nome comune o un pronome: • Non nascitur itaque ex malo bonum , non magis quam ficus ex olea (Sen.). = Quindi il bene non deriva dal male, come un fico non deriva da un olivo. Esercizio 37 Traduci: 1)Corrumpi mores in scholis putant: nam et corrumpuntur interim, sed domi quoque (Quint.).2) Laocoon, ductus Neptuno sorte sacerdos, sollemnis (= sollemnes) taurum ingentem mactabat ad aras (Verg.). 3) (Suebi) vinum ad se importari non sinunt (Caes.). 4) Galli se omnes ab Dite patre prognatos praedicant, idque ab Druidibus proditum (sott. esse) dicunt (Caes.). 5) Placuit (sott. patribus) igitur oratorem ad plebem mitti Menenium Agrippam, facundum virum et quod inde oriundus erat plebi carum (Liv.). 6) Missus Hannibal in Hispaniam primo statim adventu omnem exercitum in se convertit (Liv.). 7) Tum, quamquam fama prius […] praecepta res erat, tamen ex propinquo visa montium altitudo nivesque caelo prope immixtae […], cetera visu quam dictu foediora, terrorem renovarunt (Liv.). 8) Ventum deinde ad multo angustiorem rupem atque ita rectis saxis ut aegre expeditus miles temptabundus manibusque retinens virgulta ac stirpes circa eminentes demittere sese posset (Liv.). 9) Profecto videtis nefas esse dictu miseram fuisse talem senectutem (Cic.). 10) Scimus enim musicen nostris moribus abesse a principis persona, saltare vero etiam in vitiis poni: quae omnia apud Graecos et gloria et laude digna ducuntur (Nep.). 11) Neque ita multo post Seleucus a Ptolemaeo Cerauno dolo interfectus est, quem ille a patre expulsum Alexandrea alienarum opum indigentem receperat (Nep.). 12) Hic (= Hannibal) autem velut hereditate relictum odium paternum erga Romanos sic conservavit, ut prius animam quam id deposuerit (Nep.). 13) Quacumque iter fecit, (Hannibal, sott.) cum omnibus incolis conflixit: neminem nisi victum dimisit (Nep.). 14) Erat in exercitu regis Sisenes Perses. Quondam a praetore Aegypti missus ad Philippum, donisque et omni honore cultus, exilium patria sede mutaverat (Curt.). 15) At rex, quod implacabile odium in Datamen susceperat, postquam bello eum opprimi non posse animadvertit, insidiis interficere studuit (Nep.). 16) Interfectum esse L. Catilinam et 282 gravissimo supplicio adfectum iam pridem oportebat, idque a me et mos maiorum et huius imperii severitas et res publica postulabat (Cic.). 17) Publius Postumius ad me venit et mihi nuntiavit Marcellum, collegam nostrum, post cenae tempus, a Magio Chilone pugione percussum esse (Cic.). 18) Missus est contra Pyrrhum consul P. Valerius Laevinus, qui, cum exploratores Pyrrhi comprehendisset, iussit eos per castra duci (Eutr.). 19) Sic a summis hominibus eruditissimisque accepimus, poetam natura ipsa valere et quasi divino quodam spiritu inflari (Cic.). Il gerundivo delle quattro coniugazioni Il gerundivo, che non ha corrispondenti nella lingua italiana, è proprio della forma passiva. Si ottiene dal tema del presente secondo il seguente schema: I coniugazione am-andus, -a, -um da amarsi II coniugazione mon-endus, -a, -um da ammonirsi III coniugazione leg-endus, -a, -um da leggersi IV coniugazione aud-iendus, -a, -um da udirsi È un aggettivo verbale; in italiano si deve rendere con una perifrasi che contenga l’idea di necessità, di dovere: • • amandus = da amarsi, che deve (doveva) essere amato… scribendus = da scriversi, che deve (doveva) essere scritto… Elementi di analisi del periodo (11): La coniugazione perifrastica passiva. Si indica con l’espressione perifrastica passiva un costrutto risultante dall’unione del gerundivo con il verbo sum; molto frequente negli autori latini; tale costrutto serve a rendere l’idea di dovere, ed è di gran lunga preferito al verbo debeo, es, debui, debĭtum, ēre (= dovere), pur presente nel lessico latino. Esistono due costruzioni della perifrastica passiva, a seconda che il verbo usato sia transitivo oppure no: la costruzione personale e quella impersonale. Costruzione personale. La costruzione personale è propria dei verbi transitivi che nella forma attiva hanno il complemento oggetto espresso. Esaminiamo il seguente esempio: • Io devo leggere un libro. Al passivo la frase diventa: • Il libro deve essere letto da me. L’idea di dovere deve essere resa con la perifrastica passiva applicando le seguenti regole: 1. il gerundivo, in quanto aggettivo, concorda col soggetto (che subisce l’azione) in genere, numero e caso; 283 2. col soggetto concorda anche il verbo sum; 3. l’essere animato o inanimato dal quale è compiuta l’azione si esprime con il dativo (dativo d’agente). In latino, pertanto, avrò: • Liber mihi legendus est. = Il libro deve essere letto da me. Il gerundivo legendus concorda con liber in genere, numero e caso; il complemento d’agente è espresso in dativo (mihi). Nella resa in lingua italiana posso lasciare la forma passiva (il libro deve essere letto da me) oppure posso volgere la frase all’attivo (io devo leggere un libro), opzione quest’ultima preferibile. Costruzione impersonale. La costruzione impersonale è propria dei verbi intransitivi o dei verbi che, pur essendo transitivi, nella forma attiva non hanno il complemento oggetto espresso. Anche in questo caso possiamo partire da un esempio: • Io devo leggere. La frase non si può –ovviamente- volgere al passivo, pertanto, non avendo un termine con cui concordarsi, il gerundivo si pone al neutro e il verbo sum alla terza persona singolare (inalterato resta l’uso del dativo d’agente): • Mihi legendum est. = Io devo leggere. In questo caso è sempre necessario, nella traduzione, volgere la frase all’attivo. Il dativo d’agente (in entrambe le costruzioni) può anche non essere espresso: in tal caso si deve mantenere la forma impersonale, traducendo con perifrasi del tipo bisogna leggere, si deve leggere… La coniugazione perifrastica passiva può naturalmente essere inserita in altri costrutti, come il cum narrativo o la proposizione infinitiva, come dagli esempi che seguono: • • Cum mihi liber legendus sit… = Dovendo io leggere un libro… Puto mihi librum legendum esse. = Credo di dover leggere un libro. Infine, con i verbi che nella loro costruzione richiedono il dativo (es.: ignosco, is, ignovi, ignotum, ĕre, intr. = risparmiare, avere riguardo per, perdonare…) troviamo espresso non in dativo, ma con a / ab + ablativo chi (o ciò che) compie l’azione (per evitare confusione tra il dativo d’agente e il dativo retto dal verbo: • A me tibi ignoscendum est. = Io devo perdonare te. 284 Esercizio 38 Traduci: liber legendus est tibi – litterae scribendae sunt – cum legati mittendi essent senatui- urbs oppugnanda fuit – discipula laudanda erit – servi reprehendendi erant domino –– tribunus amovendus erat – cum parentes amandi sint filiis - iter faciendum fuit – cum capellae ducendae fuerint – servi educandi sunt; veniendum est – legendum est nobis – scribendum erat domino – amandum est – cum parendum esset civibus – cum parcendum sit consuli – oboediendum erit – praecedendum erat - praebendum fuit – pugnandum erit nobis. Esercizio 39 Volgi le seguenti frasi al passivo come nell’esempio, quindi traduci: Forma attiva Forma passiva Traduzione 1) Io devo scrivere una lettera. La lettera deve essere scritta da me. Litterae mihi scribendae sunt. 2) Noi dobbiamo leggere il messaggio. _______________________________________________ 3) I genitori devono amare i figli. ___________________________________________________ 4) I figli devono rispettare i genitori. _________________________________________________ 5) Il contadino dovrà arare il campo. _________________________________________________ 6) Il pastore doveva condurre le greggi. _______________________________________________ 7) L’avvocato dovette difendere l’imputato. ___________________________________________ 8) I giudici devono condannare i colpevoli. ____________________________________________ 9) Il cacciatore deve abbattere il cinghiale. ____________________________________________ 10) Il comandante dovette liberare i prigionieri. _________________________________________ Esercizio 40 Traduci (costruzione personale): 1)Excitanda mens et attollenda semper est (Quint.). 2) Omnis res publica, quae, ut dixi, populi res est, consilio quodam regenda est, ut diuturna sit (Cic.). 3) Vitanda suspicio est avaritiae (Cic.). 4) Caesari omnia uno tempora erant agenda: vexillum proponendum; signum tuba dandum; ab opere revocandi milites; qui paulo longius processerant arcessendi; acies instruenda (Caes.). 5) Adeo mors timenda non est, ut beneficium eius nihil timendum est (Sen.). 6) Aliorum iudicio permulta nobis et facienda et non facienda et mutanda et corrigenda sunt (Cic.). 7) Danda est […] omnibus aliqua remissio (Quint.). 8) Ceterum censeo Carthaginem esse delendam (Cat.). 9) Scire licet nobis nil (= nihil) esse in morte timendum (Lucr.). 10) Facta dictis exaequanda sunt. (Sall.) Esercizio 41 Traduci (costruzione impersonale): 1) Vivendum recte est (Iuv.). 2) Multum legendum est, non multa (Pl.). 3) Nero a pessimo quoque desiderabitur: mihi ac tibi providendum est ne etiam a bonis desideretur (Tac.). 4) Nunc est bibendum, nunc pede libero pulsanda tellus (Hor.). 5) Cum luxuria nobis, cum amentia, cum scelere certandum est (Cic.). 6) Non ut diu vivamus curandum est, sed ut satis (Sen.). 7) Ad philosophiam confugiendum est (Sen.). 8) Nobis quoque militandum est. (Sen.) 285 Esercizio 42 Traduci: 1) Io devo scrivere una lettera. 2) Noi dovevamo leggere un libro. 3) Enea dovette abbandonare Didone. 4) L’oratore dovette recitare la sua orazione. 5) Il console dovrà richiamare i veterani. 6) Gli operai dovranno ricostruire il villaggio. 7) Orfeo dovette abbandonare per sempre Euridice. 8) Il padre dovette perdonare il figlio. 9) Socrate dovette bere il veleno. 10) Ottaviano dovette vendicare l’uccisione di Cesare. 1) I plebei dovettero scendere dall’Aventino. 2) Devo riflettere prima di agire. 3) Dovevate venire per aiutarmi, non dovevate rimanere inerti. 4) Agamennone dovette ubbidire alle richieste degli dei. 5) Dovemmo necessariamente arrenderci al nemico. 6) Dovrai venire con me, non potrai restare qui. 7) Dovetti rispondere e cedere alle sue richieste. 8) Dovrete combattere contro un nemico assai valoroso e ben armato. 9) Dovrete rimanere in città. 10) Dobbiamo dormire, siamo molto stanchi Esercizio 43 Trasforma le seguenti frasi come nell’esempio riportato utilizzando la perifrastica passiva: Litteras legere debeo. Mihi litterae legendae sunt. 1) Ancillae matronam observare debent. ……………………………..….. 2) Multos deos antiqui colere debebant. ……………………………….... 3) Parare convivium domina debebit. …………………………………. 4) Fidem homines servare debent. …………………………………. 5) Discipulorum animos magister stimulare debebit…………………………………. 6) Romam venire debui. …………………………………. 7) Opinionem tuam defendere debebas. ………………………................. 8) Parentes filii ut deos colere debent. …………………………………. 9) Omnes deis debemus parere. …………………………………. 10) Cives tyranno servire debebant. …………………………………. Esercizio 44 Traduci: 1)Vere igitur pronuntiandum est nihil hoc opere perfectius, quo (= nella quale) universa philosophica continetur integritas (Macr.). 2) Quare et tibi, Publi, et piis omnibus retinendus animus est in custodia corporis, nec iniussu eius, a quo ille est vobis datus, ex hominum vita migrandum est (Cic.). 3)Multa enim, ut dixi, probanda in eo (= Seneca), multa etiam admiranda sunt (Quint.). 4) Virtus, quam sequitur caritas, minime repudianda est (Sen.). 5) Et quoniam semper appetentes gloriae praeter ceteras gentes atque avidi laudis fuistis, delenda est vobis illa macula Mithridatico bello superiore concepta (Cic.). 6) Multae in eo (= Seneca) claraeque sententiae, multa etiam morum gratia legenda, sed in eloquendo corrupta pleraque atque eo perniciosissima, quod (= in questo, nel fatto che) abundant dulcibus vitiis (Quint.). 7) Si quibus de causis futura inedia est, labor omnis vitandus est (Cels.). 8) Cibus a salsamentis, holeribus similibusque rebus melius incipit; tum caro adsumenda est, quae assa optima aut elixa est (Cels.). 9) Crotonienses legatos ad oraculum Delphos mittunt, victoriae facultatem bellique prosperos eventus deprecantes. Responsum est prius votis hostes quam armis vincendos esse (Iust.). 10) Adherbal ubi intellegit eo processum (sott. esse), uti (= ut) regnum aut relinquendum esset aut armis retinendum, necessario copias parat et Iugurthae obvius procedit (Sall.). 11) Quid dicendum est de cuiusdam servi admirabili fide Urbini Panapionis ? (Val. Max.). 12) Quid esse igitur censes, Laeli, discendum nobis, ut istud efficere possimus ipsum, quod postulas? (Cic.) 13) Tum Caesar apud suos, cum iam 286 esset agmen in portis, “Differendum (gerundivo da differo) est” inquit, “iter in praesentia nobis et de proelio cogitandum, sicut semper depoposcimus; animo simus ad dimicandum parati: non facile occasionem postea reperiemus”; confestimque expeditas copias educit (Caes.). 14) Danda est tamen omnibus aliqua remissio, quia nulla res est quae perferre (inf. pres. da perfero) possit continuum laborem (Quint.). 15) Lucanus magis oratoribus quam poetis legendus est (Quint.). 16) Omnis res publica consilio quodam regenda est, ut diuturna si. (Cic.). 17)Illa promissa non sunt servanda, quae non sunt iis ipsis utilia, quibus promiseris (Cic.). 18) Vires nostrae cum rebus, quas temptaturi sumus, comparandae sunt (Sen.). Versione 1 Il passero e la lepre Oppressum ab aquila, fletus edentem graves, leporem obiurgabat passer: “Ubi pernicitas nota” inquit (= disse) “illa est? Quid (= Perché) ita cessarunt pedes?” Dum loquitur (= parla), ipsum accipiter necopinum rapit questuque vano clamitantem interficit. Lepus semianimus: “Mortis en solacium! Qui modo securus nostra inridebas mala, simili querela fata deploras tua”. Fedro Versione 2 L’asino e il vecchio pastore In principatu commutando (= nel cambiare il tipo di governo), saepius nil praeter domini nomen mutant pauperes. Id esse verum parva haec fabella indicat. Asellum in prato timidus pascebat senex. Is, hostium clamore subito territus, suadebat asino fugere, ne possent capi. At ille lentus: “Quaeso, num binas mihi clitellas impositurum victorem putas?” Senex negavit. “Ergo quid refert mea cui serviam, clitellas dum portem meas?” (= che mi interessa chi sia il padrone, finchè porto il mio basto?) Fedro Versione 3 Per mantenere la supremazia bisogna praticare le virtù. Igitur initio reges –nam in terris nomen imperii id primum fuit- divorsi (= diversi) pars ingenium, alii corpus exercebant: etiam tum vita hominum sine cupiditate agitabatur; sua quoique (= cuique) satis placebant. Postea vero quam in Asia Cyrus, in Graecia Lacedaemonii et Athenienses coepere (= iniziarono a) urbis (= urbes) atque nationes subigere, lubidinem dominandi (= di dominare) causam belli habere, maxumam (= maximam) gloriam in maxumo imperio putare, tum demum periculo atque negotiis compertum est in bello plurumum (= plurimum, avv.) ingenium posse. […] Verum ubi pro labore desidia, pro continentia et aequitate lubido atque superbia invasere, fortuna simul cum moribus inmutatur. Ita imperium semper ad optumum (= optimum) quemque a minus bono transfertur (= passa). Sallustio 287 Versione 4 Ritratto di Catilina. L. Catilina, nobili genere natus, fuit magna vi et animi et corporis, sed ingenio malo pravoque. Huic ab adulescentia bella intestina, caedes, rapinae, discordia civilis grata fuere, ibique iuventutem suam exercuit. Corpus patiens inediae, algoris, vigiliae supra quam quoiquam (= cuiquam) credibile est. Animus audax, subdolus, varius, quoius (= cuius) rei lubet (= libet) simulator ac dissimulator, alieni adpetens sui profusus, ardens in cupiditatibus; satis eloquentiae, sapientiae parum. Vastus animus immoderata, incredibilia, nimis alta semper cupiebat. Hunc post dominationem L. Sullae lubido maxuma (= maxima) invaserat rei publicae capiundae (= di impadronirsi dello stato). […] Agitabatur magis magisque in dies animus ferox inopiā rei familiaris et conscientiā scelerum, quae utraque iis artibus auxerat, quas supra memoravi. Incitabant praeterea corrupti civitatis mores, quos pessuma (= pessima) ac divorsa (= diversa) inter se mala, luxuria atque avaritia, vexabant. Sallustio Versione 5 I compagni di Catilina In tanta tamque corrupta civitate Catilina, id quod factu facillumum (= facillimum) erat, omnium flagitiorum atque facinorum circum se tamquam stipatorum catervas habebat. Nam quicumque inpudicus ganeo manu, ventre bona patria laceraverat, quique alienum aës grande conflaverat, quo flagitium aut facinus redimeret, praeterea omnes undique parricidae, sacrilegi, convicti iudiciis aut pro factis iudicium timentes, ad hoc quos manus atque lingua periurio aut sanguine civili alebat, postremo omnes quos flagitium, egestas, conscius animus exagitabat, ii Catilinae proxumi (= proximi) familiaresque erant. Quod (= et) si quis etiam a culpa vacuos (= vacuus) in amicitiam eius inciderat, cotidiano usu atque illecebris facile par similisque ceteris efficiebatur (= diventava). Sed maxume (= maxime) adulescentium familiaritates adpetebat: eorum animi molles et aetate fluxi dolis haud difficulter capiebantur. Sallustio Versione 6 Conone Conon Atheniensis Peloponnesio bello accessit ad rem publicam, in eoque eius opera magni fuit. Nam et praetor pedestribus exercitibus praefuit et praefectus classis res magnas mari gessit. Quas ob causas praecipuus ei honos habitus est. Namque omnibus unus insulis praefuit, in qua potestate Pheras cepit, coloniam Lacedaemoniorum. Fuit etiam extremo Peloponnesio bello praetor, cum apud Aegos flumen copiae Atheniensium ab Lysandro sunt devictae. Sed tum afuit, eoque peius res administrata est : nam et prudens rei militaris et diligens erat imperator. Itaque nemini erat his temporibus dubium, si affuisset (= se fosse stato presente lui), illam Atheniensis (= Athenienses) calamitatem accepturos non fuisse (= non avrebbero subito). Cornelio Nepote Versione 7 Guerra contro Cimbri e Teutoni Cum bellum in terra Africa contra Iugurtham Numidarum regem gereretur, Romanorum consules cum suis exercitibus a Cimbris et Teutonibus et Tigurinis, Germanorum Gallorumque gentibus, iuxta flumen Rhodanum victi sunt, atque in pugna castra magnamque partem copiarum amiserunt. Quare magnus Romae timor fuit, ut belli Punici temporibus propter Hannibalem acciderat. Romani enim pro certo habebant Romam iterum Gallos venturos esse. Post victoriam contra 288 Iugurtham igitur Marius secundo consul creatus est eique bellum contra Cimbros Teutonesque decretum est. Postquam, cum Cimbricum bellum protraheretur, tertius quoque et quartus consulatus Mario tributi sunt. Itaque senatus populique iussu contra Cimbros bellum gessit duobusque proeliis ab eo ducenta milia hostium caesa sunt eorumque dux captus. adattamento da Eutropio Versione 8 Giugurta Nipote di Massinissa, Giugurta era stato adottato dallo zio Micipsa, re di Numidia. Quando lo zio morì, il regno fu diviso in tre parti uguali tra Giugurta e i due figli di Micipsa, Iempsale e Aderbale. Nel 116 a. C. Iempsale fu ucciso da Giugurta, che qualche anno dopo attaccò il fratellastro Aderbale a Cirta. I senatori inviati da Roma in Numidia per ristabilire la pace nel regno furono tutti corrotti dalle ricchezze di Giugurta; essendo però stati massacrati molti italici a Cirta da parte del re numida, il senato romano dovette intervenire. La guerra fu però condotta in modo incerto da vari magistrati romani, finchè il senato affidò il comando dell’esercito a Quinto Metello. Questi indebolì Giugurta, ma non lo sconfisse. Versione 9 Mario Homo novus, già legato del console Q. Cecilio Metello in Africa nella guerra giugurtina, Mario venne eletto console nel 107 a. C., nonostante fosse stato ostacolato dallo stesso Metello al seguito del quale aveva dimostrato buone capacità di comando. Fu quindi nominato comandante nella guerra contro Giugurta al posto di Metello, e nel 105 riuscì a sconfiggere Giugurta. La vittoria fu ottenuta soprattutto grazie all’aiuto di Silla, questore di Mario. Durante il consolato importanti riforme erano state varate da Mario: in particolare aveva arruolato nell’esercito i nullatenenti, avviando così la nascita di un esercito professionale. La guerra giugurtina è stata raccontata dallo storico Sallustio in una celebre opera intitolata Bellum Iugurthinum. 289 Capitolo 17 I verbi deponenti I verbi deponenti: le quattro coniugazioni. Impariamo ad usare il vocabolario (10). Particolarità dei verbi deponenti e uso del participio. I verbi semideponenti; costruzione di utor, fruor, fungor, vescor, potior. Elementi di analisi del periodo (12): la proposizione interrogativa indiretta. 290 I verbi deponenti: le quattro coniugazioni. Esercizio 1 Analizza e traduci: Sequor arbitrabaris largiaris tueris tuitus est tuiti sitis polliceamini pollicitus esset pollicemini loquebar loquentur arbitratus erat arbitrabor arbitrarentur profecti erimus profectus erat proficiscar proficiscerentur vereretur largiti sitis arbitratus sit Ind. pres. I sing. III coniug. ………………………………… ………………………………… ………………………………… ………………………………… ………………………………… ………………………………… ………………………………… ………………………………… ………………………………… ………………………………… ………………………………… ………………………………… ………………………………… ………………………………… ………………………………… ………………………………… ………………………………… ………………………………… ………………………………… ………………………………… io seguo ……………………. ……………………. ……………………. ……………………. ……………………. ……………………. ……………………. ……………………. ……………………. ……………………. ……………………. ……………………. ……………………. ……………………. ……………………. ……………………. ……………………. ……………………. ……………………. ……………………. Impariamo ad usare il vocabolario (10) Non è possibile fare confusione tra un verbo di forma passiva e un verbo deponente: del primo il vocabolario ci registra il paradigma nella forma attiva, il paradigma dei verbi deponenti invece ha forma passiva. Inoltre, nel caso dei verbi deponenti, all’indicazione della coniugazione di appartenenza segue l’abbreviazione dep. (= deponente): dominor, āris, ātus sum, āri, I dep. intr. = dominare. Esercizio 2 Analizza e traduci : Seguo promettevano che io prometta promettere abbia promesso partireste partirò partirei sia partito Ind. pres. I sing. III coniug. ………………………………… ………………………………… ………………………………… ………………………………… ………………………………… ………………………………… ………………………………… ………………………………… sequor ……………………. ……………………. ……………………. ……………………. ……………………. ……………………. ……………………. ……………………. 291 lamentavamo lamenterete lamentassimo seguissi seguiamo seguiste seguire avevo temuto avreste temuto ………………………………… ………………………………… ………………………………… ………………………………… ………………………………… ………………………………… ………………………………… ………………………………… ………………………………… ……………………. ……………………. ……………………. ……………………. ……………………. ……………………. ……………………. ……………………. ……………………. Particolarità dei verbi deponenti e uso del participio. Esercizio 3 Traduci le seguenti forme verbali (particolarità nella forma): arbitrans – ad proficiscendum – pollicendi – loquendo - ad tuendum – hortatum – depopulantes– largiturum esse – locuturi - profecturos esse – largitum - conaturi – hortaturae – loquendi – querentibus – loquens - pollicentes – molitum– sequendi – ortam esse – locuturus – secutum. Esercizio 4 Traduci le seguenti espressioni (particolarità nel significato): discipuli magistro hortandi sunt res pollicenda cum dux imitandus sit res aspera perpessu tuendum fuit mirandum est omnibus cum consuli loquendum esset homo difficilis perpessu copiae sequendae _______________________________ _______________________________ _______________________________ _______________________________ _______________________________ _______________________________ _______________________________ _______________________________ _______________________________ Esercizio 5 Traduci le seguenti espressioni (particolarità nella forma e nel significato): al generale che esorta vengo per esortare la necessità di supporre a coloro che sospettano facile da supporsi so che partirete a noi che stiamo per partire ho del formaggio da mangiare duro da sopportare di colui che promette al soldato da esortare il desiderio di inseguire _______________________________ _______________________________ _______________________________ _______________________________ _______________________________ _______________________________ _______________________________ _______________________________ _______________________________ _______________________________ _______________________________ _______________________________ 292 Esercizio 6 Traduci: arbitrabatur – sequere – nasceris – largitus est – ad sequendum – querens – usus erat – veriti erant – arbitrantur – cum secutus sim – profectum - cum loquereris – tuebatur – ratus – nisus erit – lapsus es – cum lapsi essent – labimini – cum lapsurus esset - pollicentur – proficiscentes – moliremini – polliciti sunt – miserere – merebatur – verituros esse – venerantur – secutus erit – verendus; credevano – con l’inseguire - avevate creduto – a credere - credessimo – avrei creduto – partiste –di quello che parte - partivate – avere inseguito - saremo partiti – ricordavano - partite! -– ricordassimo – da donare - ammiraste – parlerei – parliamo – parlerete –di vendicare - vendica – con il parlare I verbi semideponenti; costruzione di utor, fruor, fungor, vescor, potior. Esercizio 7 Traduci (verbi semideponenti): ausus sum – cum ausi sint – diffisus - audet – fisi eramus – gavisum esse – reversos esse – revertitur – diffisi sunt – revertere – cum fiderem – solere- confisus – solebatis – gaude – cum confisi essemus – gavisum esse. Esercizio 8 Traduci: 1) Rerum naturae spectaculum nobis omnibus admirandum est. 2) Omnia quae dico recordamini, cives! 3) E militum manibus perfuga lapsus est et ad hostium castra venit. 4) Nactus sum hominem qui Graece Latineque optime loquebatur. 5) Cum Euryalum mortuum vidisset, Nisus, cupidus amicum ulciscendi, in hostes impetum fecit sed et is interfectus est. 6) Culpam fassus ob tormentorum timorem, reus in vincula coniectus est. 7) Vosmet, iudices, eos confitentes coniurationis societatem audivistis. 8) Cum milites pabulatum frumentatumque profecturi iam essent, dux eos ex improviso in castris tenuit. 9) Non hostem sed locum insidiarum plenum, noctem et beluas milites dicebant se vereri. 10) Cum proditores scelus professi essent, iudices eos commmiserunt tribunis qui poenā afficerent. 11) Confiteor me, ratum rem incredibilem, tuis verbis fidem non tribuisse. 12) Patres saepe senatus decretis existimaverunt moribus turpibus medendum esse. 13) Imitare maiorum exempla, fili mi! 14) Hannibal Hamilcarem patrem in Hispaniam comitatus est. 15) Milites, ad senatum per consulem questi, mox Romam revocati sunt. 16) Rex aliquando misericordia aliquando saevitia in cives usus est. 17) Beatus sum, quia amicitia favoreque vestri fruor. 18) Cato recte officio optimi censoris functus est. 19) Talis inopia cibariorum erat ut cives vescerentur herbis. 20) Ut rerum potirentur contra rem publicam nequam homines impetum fecerunt. Esercizio 9 Traduci: 1) Mentre Cesare partiva per la Gallia, il tribuno Clodio assumeva il controllo della situazione politica a Roma. 2) Arianna partì con Teseo perché credeva che il giovane la conducesse con sé ad Atene. 3) Cesare, dopo aver ristabilito l’ordine a Roma, inseguì Pompeo che fu sconfitto a Farsalo. 4) Pompeo morì per mano di Tolomeo, fratello e nello stesso tempo marito di Cleopatra. 5) Seneca 293 inizialmente credeva che Nerone potesse essere educato e guidato. 6) Poiché diffidava di tutti, il tiranno era continuamente solo e assalito dalla paura. 7) Socrate parlava volentieri con tutti, soprattutto con i giovani. 8) Dopo aver ammirato la bellezza di Roma, parto volentieri per Napoli. 9) Sono tornato da te perché credevo che anche tu desiderassi stare insieme a me. 10) I barbari si nutrono per lo più di latte e di selvaggina. Esercizio 10 L’esercizio mescola forme passive a forme deponenti: analizza e traduci. amatus sum hortatus sum amari amavisse profecturum esse lectum esse admiratus admirari polliceri moneri aggressus victus hortatus gavisus hortans coniectus sum admiratus es adeptos esse medetur scribebatur _________________________________ _________________________________ _________________________________ _________________________________ _________________________________ _________________________________ _________________________________ _________________________________ _________________________________ _________________________________ _________________________________ _________________________________ _________________________________ _________________________________ _________________________________ _________________________________ _________________________________ _________________________________ _________________________________ _________________________________ Elementi di analisi del periodo (12): La proposizione interrogativa indiretta Retta, come nella lingua italiana, da verbi di “chiedere, sapere, interrogare…” (es.: quaero, rogo, interrogo, scio…), la proposizione interrogativa indiretta è introdotta da pronomi, aggettivi e avverbi interrogativi e vuole il congiuntivo, i cui tempi sono regolati dal rapporto temporale con la proposizione principale secondo lo schema che segue: reggente: tempo principale anteriorità: cong. perfetto; contemporaneità: cong. presente; posteriorità: participio futuro + sim, sis, sit… reggente: tempo storico anteriorità: cong. piuccheperfetto; contemporaneità: cong. imperfetto; posteriorità: participio futuro + essem, esses, esset… 294 Applicando la regola, in dipendenza da un tempo principale: • • • Nescio quid egerim = Non so cosa (io) abbia fatto. Nescio quid agam = Non so cosa fare (adesso) Nescio quid acturus sim. = Non so cosa farò. In dipendenza da un tempo storico: • • • Nesciebam quid egissem . = Non sapevo cosa (io) avessi fatto . Nesciebam quid agerem = Non sapevo cosa (io)facessi. Nesciebam quid acturus essem. = Non sapevo cosa avrei fatto. Come la proposizione interrogativa diretta anche la proposizione interrogativa indiretta può essere introdotte anche da alcune particelle interrogative; in particolare: -ne (enclitica) o num, se la risposta è incerta o ci si aspetta una risposta negativa; nonne (= se non), se ci si aspetta una risposta affermativa. Qualche esempio: • • Nescio num mea verba clara sint. = Non so se le mie parole sono chiare. A te quaero nonne magistri verba libenter audiveris. = Ti chiedo se hai ascoltato volentieri le parole del maestro. Nel caso di interrogativa indiretta disgiuntiva, si trova prevalentemente lo stesso nesso disgiuntivo utrum…an che ricorre nelle proposizioni interrogative dirette disgiuntive: • Agitamus utrumne divitiis homines an sint virtute beati (Hor.) = Discutiamo se gli uomini siano beati con le ricchezze o con la virtù. Esercizio 11 Traduci: 1) Ignoro num quidnam novi sit. 2) Ignorabam quo profecturus esset. 3) Cogita quo tendas. 4) Nescio, nec cupio scire, quid cras futurum sit. 5) Tyrannus ignorabat utrum captivus turbatus esset mortis timore an non. 6) A te quaero nonne beatum te putes. 7) Non potest sciri quid fecerit. 8) Nesciebam quid mihi faciendum esset. 9) Quomodo e periculo evasissent, omnes ignorabant. 10) Utrum iustum bellum sit an non, nescio. Esercizio 12 Traduci: 1) Ignoro dove sia mio fratello. 2) Non sapevo se mi avresti ascoltato oppure no. 3) Ero incerto se procedere o fermarmi. 4) Sapevo che avresti inviato qualcuno. 4) Non so quanto tempo mi tratterrò in città. 6) In che modo sia riuscito nel suo scopo, lo ignoro. 7) Ti chiedo se devo abbandonare la città. 8) Non so di chi sia quest’abito. 9) So che dovrò partire presto. 10) Ignoravo quanti anni fosse vissuto in Grecia. 295 Esercizio 13 Traduci: 1) Sitne malum dolere necne, viderint Stoici (Cic.). 2) Ego vos hortari tantum possum, ut amicitiam omnibus rebus humanis anteponatis ; nihil est enim tam naturae aptum, tam conveniens ad res vel secundas vel adversas (Sen.). 3) Sed tamen, iste deus qui sit, da, Tityre, nobis (Verg). 4) Observabo quam rem agat (Pl.). 5) Quibus in locis sit Caesar ex captivis quaerunt (Caes.). 6) Iusserunt speculari num sollicitati animi sociorum ab rege essent (Cic.). 7) Quaero a te, L. Piso, nonne oppressam rem publicam putes (Cic.). 8) Alia in parte diversae duae legiones, undecima atque octava, ex loco superiore in ipsis fluminis ripis proeliabantur (Caes.). 9) Neque tamen exercitus populi Romani laetam aut incruentam victoriam adeptus erat (Sall.). 10) Valde aveo scire quid agas (Cic.). 11) Cupio scire ubi sis hiematurus (Cic.). 12) Me profiteor suscepisse magnum fortasse onus et mihi periculosum, verum tamen dignum (Cic.). 13) Datames, patre Camisare, natione Care, matre Scythissa natus, primum in militum numero fuit apud Artaxerxen eorum, qui regiam tuebantur (Nep.). 14) Hic (= Datames) cum maximo studio compararet exercitum Aegyptumque proficisci pararet, subito a rege litterae sunt ei missae, ut Aspim aggrederetur, qui Cataoniam tenebat (Nep.). 15). Quo usque tandem abutere, Catilina, patientia nostra? (Cic.). Esercizio 14 Traduci: 1) Quis sim ex eo quem ad te misi cognosces (Sall.). 2) Quaero nonne id effecerit (Cic.). 3) Tria sine dubio spectanda sunt: an sit, quid sit, quale sit (Quint.). 4) (Pelopidas) conflictatus autem est cum adversa fortuna (Nep.). 5) Rex quidem, Dareum persequendo fatigatus, posteaquam et nox appetebat, et consequendi spes non erat, in castra paulo ante a suis capta pervenit (Curt.). 6) Gaudere decet, laetari non decet (Cic.). 7) Dextrum cornu Nicanor, Parmenionis filius, tuebatur: huic proximi stabant Coenos, et Perdiccas, et Meleager, et Ptolemaeus, et Amyntas, sui quisque agminis duces (Curt.). 8) Profecti sunt igitur contra eos ( = Brutum et Cassium) Caesar Octavianus Augustus et M Antonius; remanserat enim ad defendendam Italiam Lepidus (Eutr.). 9) Omnium bellorum causae ex rei publicae contentione natae sunt (Cic.). 10) Desperatio audere ultima et experiri cogit (Liv.). 11) Veneti multum natura loci confidebant (Caes.). 12) Qui venit ut noceat, semper meditatus venit (P. Syr.) 17) Si pace frui volumus (= vogliamo), bellum gerendum est (Cic.). 13) Dyionisius rursus Syracusarum potitus est (Nep.). 14) Quis ignorat utilius ac melius esse frui pace quam bello vexari? (Tac.). 15) Permoveor num verius sit (Tac.). 16) Vive memor quam sis aevi brevis. (Hor.) 17) Quae parare arduum fuit, nescio an tueri difficilius sit. (P. Syr.) Esercizio 15 Traduci: 1) Un ladro ha rubato al padrone le monete che aveva nascosto nell’arca. 2) Parlerò con tutti, perché credo che tutti abbiano il diritto di sapere come sono andate le cose. 3) Credo di aver parlato con tutti, ma non so cosa pensino adesso di me. 4) Dopo aver saccheggiato per tre anni la Sicilia, Verre fu accusato di corruzione e di altri delitti. 5) A causa della pestilenza molti cittadini erano morti, mentre molti altri erano partiti dalla città e avevano trovato rifugio nelle campagne. 6) Parlate chiaramente e diteci cosa pensate della questione. 7) La donna si lamentava per quelle domande insistenti: neanche lei sapeva se il figlio era partito oppure no. 8) Il nemico inseguì i nostri quasi fino alle porte dell’accampamento; quindi, ignorando quanti soldati fossero all’interno, si allontanò. 9) Non mentire, piuttosto dimmi come stanno realmente le cose. 10) A furia di sperimentare, ho capito quali difficoltà ci sono in questa impresa. 296 Esercizio 16 Traduci: 1) Qui mentiri solet, peierare consuevit (Cic.). 2) Fortuna in omni re dominatur (Sall.). 3) Laetari omnes de communi omnium salute sentio (Cic.). 4) Is (= Micipsa) Adherbalem et Hiempsalem ex sese genuit, Iugurthamque, filium Mastanabalis fratris, quem Masinissa, quod ortus ex concubina erat, privatum dereliquerat, eodem cultu, quo liberos suos, domi habuit (Sall.). 5) Is maxime divitiis fruitur qui minime divitiis indiget (Sen.). 6) (Epaminondas) paupertatem adeo facile perpessus est, ut de re publica nihil praeter gloriam ceperit (Nep.). 7) Vita ipsa qua fruimur brevis est (Sall.). 8) Erat inter nobiles medicos e Macedonia regem secutus Philippus, natione Acarnan, fidus admodum regi (Curt.). 9) Audendo atque augendo res Romana crevit (Liv.). 10) Hannibal tantum terrorem iniecit exercitui Romanorum ut egredi extra vallum nemo sit ausus (Nep.). 11) Dum loquimur, fugerit invida aetas : carpe diem, quam minimum credula postero (Hor.). 12) Videor (= Sembra che io) prudentiae tuae diffidere (Cic.). 13) Cum privamur dolore, ipsa liberatione et vacuitate omnis molestiae gaudemus (Cic.). 14) Ecce autem elapsus Pyrrhi de caede Polites, unus natorum Priami, per tela, per hostis (= hostes) porticibus longis fugit et vacua atria lustrat saucius (Verg.). 15) Vos autem, Adherbal et Hiempsal, colite, observate hunc virum, imitamini virtutem (Sall.). 16) Pater nos duos fratres reliquit, tertium Iugurtham beneficiis suis ratus est coniunctum nobis fore (Sall.). Esercizio 17 Traduci: 1) Gnaeus Iulius Agricola, vetere et inlustri Foroiuliensium colonia ortus, utrumque avum procuratorem Caesarum habuit (Tac.). 2) (Atticus) mendacium neque dicebat neque pati poterat. Itaque eius comitas non sine severitate erat neque gravitas sine facilitate, ut difficile esset intellectu, utrum eum amici magis vererentur an amarent (Nep.). 3) Quid? Tu ignoras arbores magnas diu crescere, hora una extirpari? Stultus est, qui fructus earum spectat, altitudinem non metitur (Curt.). 4) Pelopidas conflictatus autem est cum adversa fortuna (Nep.). 5) Caesar milites cohortatus est, ut beneficio fortunae uterentur castraque oppugnarent (Caes.). 6) Curio suos hortatur, ut spem omnem in virtute reponant (Caes.). 7) Solet sequi laus, cum viam fecit labor (P. Syr.). 8) Animus, aetas, virtus vestra me hortantur, praeterea necessitudo, quae etiam timidos fortes facit (Sall.). 9) Pati necesse est multa mortalem mala. (Naev.) 10) Hannibal, depopulatus agrum Neapolitanum, ad Nolam castra movet (Liv.). 11) Scire volo num verum dixeris (Liv.). 12) Animadverte rectene hanc sententiam interpreter (Cic.). 13) Tu quid agendum sit, cogita (Cic.). 14) Atticus utebatur intime Q. Hortensio, qui iis temporibus principatum eloquentiae tenebat (Nep.). 15) (Caesar) hibernis Labienum praeposuit; ipse in citeriorem Galliam profectus est (Cic.). 16) Maior pars mortalium, Pauline, de naturae malignitate conqueritur, quod in exiguum aevi gignimur (Sen.). 17) Furtum certe punit lex tua, Domine, et lex scripta in cordibus hominum, quam ne ipsa quidem delet iniquitas: quis enim fur aequo animo furem patitur? (Aug.) 18) Cum Plancus in me incidit, complexus est conspersitque lacrimis nec loqui prae maerore potuit (Cic.) . Esercizio 18 Traduci: 1) Dopo aver tentato di corrompere i magistrati, l’uomo prese le armi. 2) Raggiunto Pompeo in Egitto, Cesare lo sconfisse a Farsalo. 3) Parti, raggiungi i tuoi amici, e fidati di loro. 4) Non so perché non si sia servito di te come consigliere in questo affare. 5) Mio nonno è nato povero, ma ha accumulato ingenti ricchezze che, morendo, ha lasciato ai suoi figli. 6) Ho adempiuto al mio dovere, e merito un riconoscimento. 297 Versione 1 La volpe e l’aquila Vulpinos catulos aquila quondam sustulit nidoque posuit pullis, escam ut carperent. Hanc persecuta mater orare incipit, ne tantum miserae luctum importaret sibi. Contempsit illa, tuta quidem ipso loco. Vulpes ab ara rapuit ardentem facem totamque flammis arborem circumdedit, hostis dolorem damno miscens sanguinis. Aquila, ut periclo mortis eriperet suos, incolumes natos supplex vulpi tradidit. Fedro Versione 2 La vecchiaia deve essere combattuta Quid mirum igitur in senibus si infirmi sint aliquando, cum id ne adulescentes quidem effugere possint? Resistundum (= resistendum), Laeli et Scipio, senectuti est, eiusque vitia diligentiā compensanda sunt, pugnandum, tamquam contra morbum, sic contra senectutem, habenda ratio valetudinis, utendum exercitationibus modicis, tantum cibi et potionis adhibendum ut reficiantur vires, non opprimantur. Nec vero corpori solum subveniendum est, sed menti atque animo multo magis: nam haec quoque, nisi, tamquam lumine, oleum instilles, exstinguuntur senectute; et corpora quidem exercitationum defatigatione ingravescunt, animi autem se exercendo levantur. Cicerone Versione 3 L’India India tota ferme spectat Orientem, minus in latitudinem quam recta regione spatiosa. Quae austrum accipiunt, in altius terrae fastigium excedunt; plana sunt cetera, multisque inclitis amnibus Caucaso monte ortis placidum per campos iter praebent. Indus gelidior est quam ceteri; aquas vehit a colore maris haud multum abhorrentes. Ganges, omnium ab Oriente fluvius eximius, a meridiana regione decurrit, et magnorum montium iuga recto alveo stringit ; inde eum obiectae rupes inclinant ad orientem. Uterque Rubro mari accipitur. Indus ripas multasque arbores cum magna soli parte exsorbet, saxis quoque impeditus, quis (= quibus) crebro reverberatur ; ubi mollius solum reperit, stagnat insulasque molitur. Acesines eum auget ; Ganges decursurum in mare intercipit, magnoque motu amnis uterque colliditur, quippe Ganges asperum os influenti obicit, nec repercussae aquae cedunt. Curzio Rufo Versione 4 Laocoonte Laocoonte è il sacerdote di Apollo, e la sua fama è legata all’episodio del cavallo di Troia. Simulando la partenza dalla città dopo dieci anni di inutile assedio, i Greci avevano abbandonato sulla riva un cavallo di legno. Mentre i Troiani esultavano per la fuga dei Greci e tentavano di legare il cavallo con delle funi per condurlo all’interno della città, Laocoonte li esortava a non credere ai Greci e li consigliava di bruciare il cavallo. Nel tentativo di convincere i Troiani, 298 Laocoonte scagliò un’asta contro il ventre del cavallo, che rimbombò minacciosamente rivelando che all’interno era vuoto. Ma dal mare due enormi serpenti vennero a stritolare il sacerdote e i suoi due figli; i Troiani, credendo che Laocoonte fosse stato punito perché aveva osato colpire il cavallo, non esitarono più e condussero il cavallo dentro le mura di Troia, provocando così la fine della città. Versione 5 Proteo Proteo è il dio del mare. Omero ci narra che egli aveva il potere di assumere qualsiasi forma e di trasformarsi in qualunque cosa: animale, acqua, fuoco o altro elemento della natura. Possedeva il dono della profezia, ma, interrogato dai mortali, non rivelava mai ciò che vedeva. Menelao, durante il viaggio di ritorno dopo la guerra di Troia, andò ad interrogare il dio su esortazione di Idotea, figlia dello stesso Proteo, per sapere come agire per poter riprendere la navigazione. Proteo si trasformò in vari animali e in varie forme, cercando di sottrarsi alle domande dell’uomo, ma Menelao non si lasciò intimorire e costrinse il dio a parlare. Proteo, sconfitto, lo esortò a tornare in Egitto per sacrificare lì agli dei; solo allora Menelao ed Elena poterono fare ritorno a Sparta. 299 Capitolo 18 La coniugazione mista dei verbi in -io La coniugazione dei verbi in -io Elementi di analisi del periodo (13): Uso del gerundivo in luogo del gerundio. Traduciamo insieme (6) Romanorum mores (8): Il banchetto. 300 La coniugazione dei verbi in -io Esercizio 1 Analizza e traduci: faciebant sapit rapiunt pariamus pareret adspiciens parimus capiendo fugiebant fode fugiam capite adspiciat sape fugiendi quateremus fodiens Ind. imperf. III pl. ………………………………… ………………………………… ………………………………… ………………………………… ………………………………… ………………………………… ………………………………… ………………………………… ………………………………… ………………………………… ………………………………… ………………………………… ………………………………… ………………………………… ………………………………… ………………………………… facevano ……………………. ……………………. ……………………. ……………………. ……………………. ……………………. ……………………. ……………………. ……………………. ……………………. ……………………. ……………………. ……………………. ……………………. ……………………. ……………………. Esercizio 2 Analizza e traduci: gradiatur gradiar graderentur moriemur mori morere patimini patere pati patiemur ………………………………… ………………………………… ………………………………… ………………………………… ………………………………… ………………………………… ………………………………… ………………………………… ………………………………… ………………………………… ……………………. ……………………. ……………………. ……………………. ……………………. ……………………. ……………………. ……………………. ……………………. ……………………. Esercizio 3 Traduci: prendo desideravate io desideri desiderassimo scavate! scavare scaverai di scappare con il prendere getterò ____________________________ ____________________________ ____________________________ ____________________________ ____________________________ ____________________________ ____________________________ ____________________________ ____________________________ ____________________________ 301 partoriva che rapisce del rapire cammina! camminavate che muoia permettessi permettiamo camminerete moriremo ____________________________ ____________________________ ____________________________ ____________________________ ____________________________ ____________________________ ____________________________ ____________________________ ____________________________ ____________________________ Esercizio 8 Traduci: 1) Horatius poeta scribit leti vim homines rapere et semper rapturam esse. 2) Arma rape, miles, atque in hostem impetum fac! 3) Saepe homines quam plurimas possunt divitias sibi cupiunt atque congerunt, sed vitam anxiam, numquam curarum expertem, degunt. 4) Aliud dicis, aliud facis. 5) Dum exploratores exercitui vias patefaciunt, insidias hostes locabant. 6) Cives in hostes scalas muris admoventes lapides atque tela ex turribus iaciebant. 7) Persarum exercitus Athenas atque Graecas urbes diripiebant. 8) Ut bellum inciperet dux senatus iussa exspectabat. 9) Servitutem aequo animo nemo patitur, et in primis Romanus populus, cuius libertas propria est. 10) Numquam tuorum beneficiorum in me meosque memoria morietur. 11) Hectorem strenue pugnantem Achilles, quem dei non solum fovebant sed etiam adiuvabant, hasta confodit. 12) Oppida et castra ab hostibus deserta milites diripiebant atque praeda onusti ad suos revertebantur. 13) Hastis telisque milites cives inermes fodiebant. 14) Numquam contentus suis rebus homo vivit: semper plus divitiarum cupit, sed homini divitiae saepe aerumnas pariunt. 15) Alexander saepe, ut ebrietatem discuteret, in gelidas fluminis aquas se proiciebat. Esercizio 9 Traduci: 1) Desideravo fortemente che venissi con me. 2) I Romani rapivano le donne sabine con grande tumulto. 3) Prendi ciò che puoi e scappa! 4) Scavate un fossato, soldati, e gettatevi dei rami ardenti. 5) Catilina allettava i giovani della nobiltà romana con false promesse e false speranze. 6) Camminando, mi sono allontanato troppo da casa. 7) Facendo ciò che desideravo, mi sono procurato un mucchio di guai. 8) Questo formaggio non ha sapore. 9) Stando per morire, l’uomo confessò il suo delitto. 10) Non permetterò che tu sia oltraggiato in questo modo. Elementi di analisi del periodo (13): Uso del gerundivo in luogo del gerundio. Come abbiamo già studiato, il gerundio è un nome verbale e fa parte del sistema dell’attivo. Come nome, costituisce la declinazione dell’infinito; come verbo, può reggere un sostantivo nei diversi casi, a seconda della costruzione. Il gerundivo invece è un aggettivo verbale e fa parte del sistema del passivo. Come aggettivo, concorda in genere, numero e caso col nome a cui si riferisce; come verbo, può talora svolgere le medesime funzioni del gerundio. Analizziamo i seguenti esempi: • Cupidus sum litteras scribendi. = Sono desideroso di scrivere una lettera. 302 • Cupidus sum litterarum scribendarum. = Sono desideroso di scrivere una lettera. Nel primo esempio il gerundio, nome verbale in quanto declinazione dell’infinito, regge il complemento oggetto litteras; nel secondo caso il gerundivo scribendarum, aggettivo verbale, concorda col sostantivo litterarum -in caso genitivo perché cupidus regge il genitivo-, e svolge una funzione analoga al gerundio: il significato delle due frasi è il medesimo. Il gerundivo, dunque, può sostituire il gerundio; condizione obbligatoria perché questo possa accadere è che ci sia un complemento oggetto. La regola è la seguente: il sostantivo che fa da complemento oggetto assume il caso in cui dovrebbe trovarsi il gerundio; il gerundivo, in sostituzione del gerundio, concorda in genere, numero e caso con il sostantivo. Ci sono delle norme precise che regolano l’uso del gerundio e del gerundivo, norme che possono imporre allo scrittore di usare obbligatoriamente o l’uno o l’altro o che lo lasciano libero di scegliere tra le due costruzioni; in particolare: Genitivo: si può utilizzare sia il gerundio che il gerundivo, come negli esempi già visti. • • Cupidus sum litteras scribendi. = Sono desideroso di scrivere una lettera. Cupidus sum litterarum scribendarum. = Sono desideroso di scrivere una lettera. Dativo: è obbligatorio l’uso del gerundivo. • Aptus sum scribendis epistulis. = Sono adatto a scrivere una lettera. Accusativo con preposizione (ad): è obbligatorio l’uso del gerundivo. • Romam veni ad urbem visendam. = Sono venuto a Roma per visitare la città. Ablativo semplice: si può utilizzare sia il gerundio che il gerundivo. • • Legendo Vergilium, multum gaudeo. = Leggendo Virgilio, mi diletto molto. Legendo Vergilio, multum gaudeo. = Leggendo Virgilio, mi diletto molto. Ablativo con preposizione: è obbligatorio l’uso del gerundivo. • In principatu commutando saepe nihil mutatur. = Nel cambiare regime spesso non cambia nulla. Si deve infine osservare che ad + l’accusativo del gerundivo esprime, come ad + l’accusativo del gerundio, la proposizione finale. Esercizio 10 Traduci: exspectatio proelii committendi – in parentibus colendis – ad hostium vim arcendam - colendo virtutem – de litteris scribendis - spe colenda – ad proelium committendum – de morte timenda – in voce audienda – effundendi furoris – telis vitandis – ad arborem excidendam. 303 Traduciamo insieme (6) Per tradurre dal latino il gerundivo bisogna procedere come segue: 1. trattare il gerundivo come se fosse un gerundio, traducendolo quindi con l’infinito nominale rispettando ovviamente il caso in cui è posto; 2. far diventare complemento oggetto il sostantivo con cui il gerundivo concorda, indipendentemente dal caso in cui la coppia gerundivo – sostantivo è posta. Prendiamo come esempio le prime due espressioni dell’esercizio precedente; cominciamo dalla prima: • – exspectatio proelii committendi Si tratta di un genitivo. Il gerundivo committendi viene tradotto come un infinito nominale retto da exspectatio: l’attesa di attaccare; il sostantivo proelii diventa complemento oggetto: l’attesa di attaccare battaglia. Esaminiamo la seconda espressione: • in parentibus colendis Si tratta di un ablativo retto dalla preposizione in. Il gerundivo colendis viene tradotto come un infinito nominale: nell’onorare; il sostantivo parentibus diventa complemento oggetto: nell’onorare i genitori. Esercizio 11 Alcune delle espressioni contenute nell’esercizio precedente possono essere rese anche con il gerundio: individuale e trasforma il costrutto del gerundivo in quello del gerundio. Esercizio 12 Traduci le seguenti espressioni sia con il gerundivo sia, quando possibile, con il gerundio: la speranza di vincere le passioni - col desiderio di vedere i genitori – adatto ad abbattere ogni timore – il timore di incontrare il nemico – per tagliare il ponte – l’ordine di inviare ambasciatori– con il leggere i poeti – preposto a dirigere la guerra - nel rifiutare l’incarico – per esortare i soldati – riguardo al temere gli dei . Esercizio 13 Traduci le seguenti espressioni ed indica, per ciascuna, se contiene il gerundio o il gerundivo: Verba accommodata veritati dicendae – loca apta ad bellum ducendum – cupidus legendi librum – desiderium urbis videndae – in morte oppetenda – necessitas plura dicendi – litteris scribendis – nihil faciendo – ad scelus vindicandum – de agris colendis – idoneus orator ad haec dicenda – cives defendendo – in verbis aptissimis eligendis – necessitas belli intermittendi. Esercizio 14 Dopo aver formato il gerundivo dei verbi contenuti nelle espressioni poste tra parentesi, declina la coppia gerundivo – sostantivo nel caso ritenuto da te opportuno, quindi traduci: 1) Multa (legere antiquorum scripta) ……………………………………. didici, multa etiam disco. 2) Cum dux eos hortatus esset, milites prompti erant (bellum suscipere)………………………………. 3) Magnum desiderium (amicos revisere)………………………………..me tenet. 4) Ad (cupiditates explere)…………………………………….numquam ei pecunia sufficiebat. 304 5) In (amicos eligere) …………………………. semper maxima cura omnibus adhibenda est. 6) Lata planities in medio colle est, accommodata (constituere legionem)………………………….. 7) Cives ducem aptum (administrare bellum)……………………………….optabant. 8) In (fabulas narrare)…………………………….nepticulae avia gaudebat. 9) Orpheus vates artem (placare beluas)………………………..cognoscebat. 10) Cum domum tuam venissem, te in (scribere litteras)……………………….occupatum inveni: cui scribebas? 11) Hannibal, per Alpes copias ducens, saepe exploratores praemittebat (naturam locorum cognoscere)……………………….. 12) Voluntatem (conservare fidem)………………………………….erga suum ducem milites ad ultimum servaverunt. Esercizio 15 Traduci: 1)Proficiscentes Gallos ab urbe ad Romanam experiendam virtutem fortuna ipsa Ardeam, ubi Camillus exsulabat, duxit (Liv.). 2) At illum (= Marium) iam antea consulatus ingens cupido exagitabat, ad quem capiundum (= capiendum) praeter vetustatem familiae alia omnia abunde erant, industria, probitas, militiae magna scientia, animus belli ingens domi modicus, lubidinis et divitiarum victor, tantum modo gloriae avidus (Sall.). 3) O condicionem miseram non modo administrandae, verum etiam conservandae rei publicae! (Cic.). 4) Multum potest provisio animi et praeparatio ad minuendum dolorem (Cic.). 5) In principatu commutando saepius nil praeter domini nomen mutant pauperes (Phaedr.). 6) Caesar […] ad cohortandos milites […] decurrit et ad legionem decimam devenit (Caes.). 7) Temporis tanta fuit exiguitas hostiumque tam paratus ad dimicandum animus, ut non modo ad insignia accommodanda, sed etiam ad galeas induendas scutisque tegimenta detrahenda tempus defuerit (Caes.). 8) Si hac de causa sunt homines congregati, ut mutuis auxiliis imbecillitatem suam tuerentur, succurrendum est igitur homini qui egeat auxilio (Latt.). 9) Oculos natura nobis ad motus animorum declarandos dedit (Cic.). 10) In rebus gerendis tarditas et procrastinatio odiosa est (Cic.). 11) Homines ad deos nulla re propius accedunt, quam salutem hominibus dando (Cic.). 12) Lex est recta ratio in iubendo et vetando (Cic.). 13) De videndi ratione deque cernendi natura diversas esse opiniones philosophorum animadvertimus (Gell.). 14) Dedit autem natura beluis et sensum et appetitum, ut altero conatum haberent ad naturales pastos capessendos, altero secernerent pestifera a salutaribus (Cic.).) 15) Duci (= Varo) plus ad moriendum quam ad pugnandum animus fuit (= il comandante ebbe coraggio): quippe se ipse transfixit (Vell. Pat.). 16) In bello qui plus in agrariis vigilaverit, plus in exercendo milites laboraverit, minus periculum sustinebit (Veg.). 17) Bello Peloponnesio Alcibiadis consilio atque auctoritate Athenienses bellum Syracusanis indixerunt. Ad quod gerendum ipse dux delectus est (Nep.). 18) Minos Daedalum aedificium quoddam, ad celandum Minotaurum aptum, fabricare iussit (= ordinò a Dedalo di fabbricare) (Ig.). Esercizio 16 Traduci: 1) Non è il momento di perdere tempo: piuttosto è il momento di agire. 2) Dobbiamo essere molto accurati nello studiare la lingua latina. 3) Niente può essere d’ostacolo al realizzare questo successo. 4) Sei pronto a mettere alla prova il tuo coraggio? 5) Sei stato preposto a guidare la flotta. 6) Ho un grande desiderio di rivedere i miei. 7) Sono venuto per dirti alcune cose. 8) L’arte di scolpire le statue è tenuta in grande considerazione presso gli antichi. 305 Versione 1 Le fatiche di Ercole Herculi, simul cum (= non appena) natus est, moriendum erat, propter invidiam Iunonis, quae Iovi irata erat, quod hominum deumque pater Herculem ab Alcmena habuerat. Dea enim infanti duos dracones misit, quos tamen heros suis ipsius manibus strangulavit. Postea multa Herculi perpetienda fuerunt, quia Eurystheus, Mycenarum rex, Iunonis iussu inenarrabiles labores ei imposuit. Itaque leo Nemeaeus, Hydra Lernea, cervus cum cornibus aureis, aves Stymphalides, quae pennas suas emittendo iaculabantur, aliaque monstra ei adgredienda vincendaque fuerunt. Apud fontem Lernaeum Hydra, monstrum cum novem capitibus, tantam vim veneni habuit, ut adflatu homines necaret ; quin etiam (= che anzi) si quis eam dormientem transgressus erat eiusque vestigia afflaverat, omnium malorum cruciatu moriebatur: hanc quoque Hercules interfecit atque exenteravit exque eius felle sagittas tinxit ; id vero male ei cessit (= gli fu fatale), quia hoc veneno periit (= morì). Igino Versione 2 Glauco Glauco era un pescatore della Beozia. Era nato da Antedone, che aveva fondato una città alla quale aveva dato il suo nome, e da Alcione. Altri narrano che era nato da Poseidone. Essendosi per caso nutrito di un’erba che aveva il potere di rendere immortali, Glauco fu trasformato in un dio marino. Anche il suo aspetto cambiò : al posto delle gambe gli nacque una robusta coda di pesce, e sul suo volto spuntò una folta barba con delle sfumature verdi come le alghe. Inoltre gli fu donata dagli dei l’arte di profetizzare; alcuni autorevoli scrittori, tra i quali Virgilio, dicono che da lui nacque la Sibilla cumana che, come il padre, aveva la capacità di leggere il futuro. Romanorum mores (8): Il banchetto. Il banchetto per i Romani costituiva una piacevole occasione di incontro e di svago: durante il banchetto si consumava la cena, che, dopo la colazione del mattino (ientaculum) a base di qualche oliva, latte, pane e un uovo, e dopo un veloce spuntino di mezzogiorno (prandium) durante il quale si consumava qualche avanzo o si mangiava formaggio accompagnato da cipolle, costituiva il pasto principale della giornata; aveva talvolta inizio nelle prime ore del pomeriggio per protrarsi fino a tarda notte. I Romani mangiavano sdraiati: nella casa c’era una stanza riservata al banchetto, il triclinium, termine con cui si indicava sia la stanza che i tre letti (in muratura o in bronzo, con cuscini e senza schienali) disposti intorno alla tavola su cui i commensali si sistemavano per mangiare; su alcune tavole (abaci) si esponeva il vasellame che veniva utilizzato; su altre le vivande, che ciascuno poteva prendere direttamente dal repositorium. Il pavimento del triclinio era ornato da mosaici che rappresentavano scene diverse, come resti di cibo, piccole lische di pesce e topolini che scorrazzano liberamente oppure figure di scheletri in diverse pose ed atteggiamenti. Il ricordo della morte infatti era sempre associato ai momenti di maggior godimento, quasi come un monito a non eccedere nei piaceri. Gli invitati, giunti a casa del loro ospite, si toglievano le calzature che avevano utilizzato all’aperto (calcei) per infilarsi dei sandali (soleae) che un servo provvedeva a portare; quindi iniziava il banchetto, magari –secondo le occasioni e l’importanza dell’ospite- dopo che tutti si erano posti sul capo delle corone di fiori (questo atto poteva svolgersi anche in un momento particolare della cena, detto commissatio, corrispondente più o meno al nostro brindisi). 306 Il banchetto era suddiviso in tre momenti: un antipasto (gustatio), la cena vera e propria (cena) e il dessert (secundae mensae): cibi leggeri, tra cui era usuale l’uovo, nella gustatio; cena abbondante, con varie portate talora sorprendenti a base di carne e pesce; cibi secchi e piccanti, accompagnati da vino in abbondanza, nelle secundae mensae. Spesso il banchetto era allietato da letture, recitazioni, piccole esibizioni musicali, spettacoli di acrobati, ballerine e suonatrici di nacchere, e a volte si praticavano giochi d’azzardo, secondo il carattere dell’ospite e degli invitati. Ma, in particolare, cosa mangiavano i Romani d’età tardorepubblicana ed imperiale? Ciò che rende diversa la cucina Romana dalla nostra non è tanto il tipo di pietanze, ma il modo di cucinarle. Come l’uomo moderno, amavano, ad esempio, la carne di maiale, il pesce, il pollame, la selvaggina, i funghi, le ostriche… ma anche carne di ghiro con il miele o carne di pavone, lingue di usignolo e fenicottero (pare prelibatissime), talloni di cammello, creste di volatili, se dobbiamo prestar fede a Catone, Columella, Virgilio ma soprattutto a M. Gavio Apicio, il più famoso cuoco dell’antichità vissuto in età augustea, le cui 478 ricette sono state raccolte nell’opera De re coquinaria; si faceva in particolare un uso assai diffuso di pesce, fino a farne addirittura delle salsicce in età imperiale. Una salsa assai usata per il condimento di varie pietanze è il garum –o liquamen-, salsa di pesce ottenuta attraverso un lungo ed elaborato procedimento: piccoli pezzi di pesce, pesciolini di taglia minuta ed interiora di pesce venivano pestati così da ottenerne una poltiglia; questa veniva mescolata a diverse erbe aromatiche e quindi esposta al sole perché fermentasse. Dopo un periodo abbastanza lungo (due o tre mesi) in cui il composto era stato lasciato a macerare nel sale, il tutto veniva filtrato, ottenendo così il garum. Per concludere, vediamo nei dettagli qualche ricetta tratta dall’opera di Apicio. Maiale farcito lesso: il maiale, accuratamente svuotato, veniva posto a rosolare, quindi spalmato di liquamen; al suo interno si poneva un miscuglio di pepe, origano, cervella, uova, salsicce, il tutto sempre condito con una bella dose di liquamen; quindi veniva ricucito e messo a bollire: a questo punto era pronto per essere gustato. Porcello ortolano: anche in questo caso il porcello veniva disossato e riempito di polpettine di pollo, datteri, lumache, tordi, uova in abbondanza, sedano, bieta e spezie varie, e naturalmente il tutto condito con il liquamen; il procedimento di cottura era simile a quello per il maiale farcito. Frittata di lattuga: le uova servivano a legare un composto di lattuga, vino cotto, pepe, olio, acqua e, ovviamente, di immancabile liquamen. …e se, in occasione dei grandi banchetti, qualcuno era talmente sazio da non poter mandare giù più nemmeno un boccone, una penna di pavone faceva al suo caso, per solleticarsi la gola, svuotare lo stomaco… e ricominciare a mangiare. 307 Capitolo 19 Verbi anomali (o atematici) Edo, ĕdis (ēs), ēdi, ēsum, edĕre (ēsse) = mangiare. Fero, fers, tuli, latum, ferre = portare, sopportare, narrare; composti di fero. Elementi di analisi del periodo (14): l’ablativo assoluto. Traduciamo insieme (7). Eo,is, ivi (ii), itum, ire = andare; composti di eo. Fio, fis, factus sum, fieri = essere fatto, divenire, accadere. Vŏlo, vis, volui, velle = volere Nōlo, non vis, nŏlui, nolle = non volere Mālo, mavis, malŭi, malle = preferire. Elementi di analisi del periodo (15): l’imperativo negativo. 308 Edo, ĕdis (ēs), ēdi, ēsum, edĕre (ēsse Esercizio 1 Analizza e traduci le seguenti forme verbali: verbo es cum edim ut essetis estis esto estur cum essetur ut edit estote comes cum comedim ut comederem exest ut exedint exesse analisi ………………………………………….. ………………………………………….. ………………………………………….. ………………………………………….. ………………………………………….. ………………………………………….. ………………………………………….. ………………………………………….. ………………………………………….. ………………………………………….. ………………………………………….. ………………………………………….. ………………………………………….. ………………………………………….. ………………………………………….. traduzione ……………………………. ……………………………. ……………………………. ……………………………. ……………………………. ……………………………. ……………………………. ……………………………. ……………………………. ……………………………. ……………………………. ……………………………. ……………………………. ……………………………. ……………………………. Esercizio 2 Traduci le seguenti forme verbali sia nelle forme regolari che in quelle anomale: mangi mangia mangia! mangerei mangiare mangiate! mangerete ! mangiate mangereste edis / es ___________________ ___________________ ___________________ ___________________ ___________________ ___________________ ___________________ ___________________ Esercizio 3 Traduci: 1)Post multas potiones, quae aliquantum sitim excesserunt, nihil edendum est, post satietatem nihil agendum (Cels.). 2) Dies noctesque estur, bibitur (Pl.). 3) Est mollis flamma medullas interea, et tacitum vivit sub pectore volnus (Verg.). 4) Bibe, es, disperde rem (Pl.). 5) Aegritudo exest animum (Cic.). 6) Miserrimus est qui, cum esse cupit, non habet quod edat (Pl.). 7) Canis caninam carnem non est (Prov.). 8) Ipsus (= ipse) se comest (Pl.). 9) Esse oportet ut vivas, non vivere ut edas (Rhetorica ad Herennium). 10) “Dum lectica ex regia domum redeo, panis unciam cum paucis acinis uvae duracinae comedi” (Svet.). 11) Est ille plus quam capit, et ingenti aviditate onerat distentum ventrem ac desuetum iam ventris officio, ut maiore opera omnia egerat quam ingessit (Sen.). 309 Esercizio 4 Traduci: 1) Devi mangiare tutto, affinchè possa guarire. 2) Valerio mangia volentieri il formaggio. 3) Mangiare troppo è dannoso. 4) Mangiando, il nonno riacquistava le forze. 5) Mangi l’uva o mangi le mele? 6) Mangia! Finisci tutto ciò che è nel piatto! 7) Mangiate, ragazzi, e siate obbedienti! 8) Mentre voi mangiate il pane, Valerio mangia le pere. Fero, fers, tuli, latum, ferre e composti. Esercizio 5 Analizza e traduci le seguenti forme verbali: verbo fers fertis fertur fertote ferre ferri ut ferremus cum ferrentur perfers ut referrent differre offertur antefertis cum circumferret analisi traduzione ………………………………………….. ……………………………. ………………………………………….. ……………………………. ………………………………………….. ……………………………. ………………………………………….. ……………………………. ………………………………………….. ……………………………. ………………………………………….. ……………………………. ………………………………………….. ……………………………. ………………………………………….. ……………………………. ………………………………………….. ……………………………. ………………………………………….. ……………………………. ………………………………………….. ……………………………. ………………………………………….. ……………………………. ………………………………………….. ……………………………. ………………………………………….. ……………………………. Esercizio 6 Traduci le seguenti forme verbali: porti portate porterai! è portato porterete portare porterei sareste portati portare sei portato essere portato porta! __________________________ __________________________ __________________________ __________________________ __________________________ __________________________ __________________________ __________________________ __________________________ __________________________ __________________________ __________________________ 310 Esercizio 7 Traduci: 1) Duae ad Luceriam ferebant viae, altera praeter oram superi maris, patens apertaque sed quanto tutior tanto fere longior, altera per furculas Caudinas, brevior (Liv.). 2) Alii aliam in partem perterriti ferebantur (Caes.).3) Ergo ut […] sonitum dedit hasta per auras, convertēre animos acris (= acres) oculosque tulēre cuncti ad reginam Volsci (Verg.). 4) Fortunam adhuc tantum adversam tulisti: secundae res acrioribus stimulis animos explorant, quia miseriae tolerantur, felicitate corrumpimur (Tac.). 5) Neque senes neque pueri callium difficultatem ac montium arduitatem atque asperitatem facile ferunt (Varr.). 6) Quod acerbum fuit ferre, tulisse iucundum est (Sen.). 7) “Non possum” inquis “ pati; grave est iniuriam sustinere”. Mentiris; quis enim iniuriam non potest ferre qui potest iram? (Sen.) 8) Audio Valerium Martialem decessisse et moleste fero (Plin. Iun.). 9) Canis per flumen carnem cum ferret natans, lympharum in speculo vidit simulacrum suum (Phaedr.). 10) Ego adulescentulus initio sicuti plerique studio ad rem publicam latus sum, ibique mihi milta adversa fuēre (= fuērunt) (Sall.). 11) Timeo Danaos et (= etiam) dona ferentes (Verg.). 12) Alcibiades ad patriam liberandam omni ferebatur cogitatione (Nep.). Esercizio 8 Traduci: 1) Il contadino trasportava sul carro quel poco che gli era rimasto. 2) Il mare diventava sempre più burrascoso, mentre la barca veniva trasportata dalla corrente. 3) Tramandano che l’imperatore Nerone amasse esibirsi nel teatro. 4) Non sopporto gli uomini che credono di poter ottenere ogni cosa con le ricchezze. 5) Porta questa legna in casa, ve ne servirete durante l’inverno! 6) Sopporterò qualsiasi avversità ma non vi lascerò soli. 7) I cittadini portavano aiuto a coloro che erano in difficoltà a causa dello straripamento del fiume. 8) Ho sopportato molte cose più di quelle che dovevo sopportare. Esercizio 9 Traduci: 1) Exempla nunc magnorum virorum me tibi iudicas relaturum? Puerorum referam (Sen.). 2) Alii fugientes pugnantium globo inlati haerebant, alios redeuntes (= che tornavano) in pugnam avertebat fugientium agmen (Liv.). 3) Numquam eas copias rex Deiotarus habuit, quibus inferre bellum populo Romano posset (Cic.). 4) Ita fac, mi Lucili: vindica te tibi, et tempus, quod adhuc aut auferebatur aut subripiebatur aut excidebat, collige et serva (Sen.). 5) Dum differtur, vita transcurrit (Sen.). 5) Notus est vobis utique Ciceronis liber, qui Brutus inscribitur, in cuius extrema parte […] sua initia, suos gradus, suae eloquentiae velut quandam educationem refert (Tac.).6) Post hoc proelium collatum omne bellum est circa Corinthum ideoque Corinthium est appellatum (Nep.). 7) Haec dum apud Hellespontum geruntur, Perdiccas apud Nilum flumen interficitur a Seleuco et Antigene, rerumque summa ad Antipatrum defertur (Nep.). 8) Hac victoria sublatus Ambiorix statim cum equitatu in Aduatucos, qui erant eius regni finitimi, proficiscitur (Caes.). 9) Nunc miser quando tuas iam litteras accipiam ? quis ad me perferet ? (Cic.). 10) Hesterno die, Quirites, cum domi meae paene interfectus essem, senatum in aedem Iovis Statoris convocavi, rem omnem ad patres conscriptos detuli (Cic.). 11) Dotem non uxor marito, sed uxori maritus offert; intersunt parentes et propinqui ac munera probant (Caes.). 12) Hic (= Hamilcar) cum in Italiam bellum inferre meditaretur, nono anno postquam in Hispaniam venerat, in proelio pugnans adversus Vettones occisus est (Nep.). 311 Esercizio 10 Traduci: 1) Nessun nemico potrà reggere il confronto con l’esercito romano. 2) Il console dovette differire l’incontro con gli ambasciatori perché aveva degli impegni più urgenti. 3) Il generale trasferì l’accampamento a sole tre miglia da Roma. 4) Riferirò in senato sulle decisioni prese. 5) Bisogna preferire il vantaggio comune a quello del singolo cittadino. 6) Il tiranno offrì una possibilità di salvezza ai prigionieri. 7) Mi offro al tuo posto come volontario per portare questa lettera ai nostri che si trovano oltre l’accampamento nemico. 8) Da Siracusa furono portate via statue e quadri insieme ad altre innumerevoli ricchezze. Esercizio 11 Scegli, tra le forme proposte, quella secondo te più adatta al contesto, quindi traduci: 1) Romanorum milites, cum strenue Gallorum impetum ferunt / tulerint / tulissent, ultro in eos impetum faciunt. 2) Oculorum atque animi ferociam captivi ferre / tulisse / ferri non potuerunt. 3) Alexander vinum non ferat / ferebat / ferebatur, nam olim, ebrius, amicum occidit. 4) Cupiditas omnia a templis auferendo / auferre / auferendi Gallos invasit. 5) Pugna exercitui differenda / differendum / differre non erat: hostes enim, urbi adpropinquantes, iam agros depopulati erant. 6) Dum hostes ultra collem castra transferunt / transferebant / transtulissent, Romanorum dux in eos impetum fecit. 7) Cicero sicariis caput suum offert / obtulit / obtulerit ut ab eis occideretur. 8) Laudandus est qui saluti suae patriae salutem antefertur / antefert / anteferendam putat. 9) Cum magnus timor in Romanos cives allatus sit / allatus esset / afferatur Hannibalis apud Cannas victoriā, multi in Siciliam fugituri erant sed Scipio eos iure iurando in Urbe retinuit. 10) Dux incensis verbis hortatus copias est ut in hostes arma inferantur / inferrent / inferant. 11) A nobis omnibus ista tua verba moleste atque indigne feruntur / ferebantur / ferentur: fallacia et crudelia enim sunt. Elementi di analisi del periodo (14): L’ablativo assoluto. Il participio –presente o perfetto- concordato con un nome o un pronome in caso ablativo costituisce un costrutto basilare della lingua latina: l’ablativo assoluto. Capita frequentemente di incontrarlo, spesso in posizione di netto rilievo, ad esempio tra due virgole, altre volte più mascherato all’interno della frase; indica una proposizione subordinata, per lo più di tipo temporale o causale, talvolta di altro tipo (concessiva, avversativa, ipotetica…). Sia il participio che il nome –o pronome- possono essere accompagnati da complementi vari o attributi che ampliano la frase. Il nome –o il pronome- in ablativo costituisce il soggetto di tale proposizione, il participio costituisce il verbo. Se si tratta di un participio presente, tra la reggente e la subordinata c’è un rapporto di contemporaneità; se si tratta di un participio perfetto, invece, l’azione della subordinata è anteriore a quella espressa nella proposizione reggente. In italiano la proposizione subordinata espressa con l’ablativo assoluto può essere resa sia in modo esplicito che con il gerundio (presente o passato), ovvero in modo implicito, naturalmente sempre ponendo attenzione al rapporto temporale con la reggente; di volta in volta, comunque, si sceglierà l’espressione più adatta al contesto. 312 Vediamo qualche esempio: • • • Duce hortante, milites proelium commiserunt. = I soldati attaccarono battaglia, esortando(li) il comandante. Pecunia accepta, obsides hostes restituerunt. = Ricevuto il denaro, i nemici restituirono gli ostaggi. Civibus iam de sua salute desperantibus, milites in urbem pervenerunt. = Quando i cittadini disperavano ormai della salvezza, i soldati arrivarono nella città. Da questi esempi si può capire anche la ragione per cui nella definizione di questo costrutto rientra il termine assoluto: da absolutus = sciolto, indica che la proposizione subordinata è sciolta da ogni legame grammaticale con la reggente; in particolare le due proposizioni (reggente e subordinata) non possono avere il soggetto in comune, né nella reggente deve esserci un pronome che si riferisca al soggetto della subordinata espressa con l’ablativo assoluto Questa regola deve essere tenuta presente soprattutto nel caso in cui si traduca dall’italiano in latino. Anche un’altra regola deve essere tenuta presente quando si traduce dall’italiano, ed è la seguente: l’ablativo assoluto non è mai usato con il participio perfetto dei verbi deponenti transitivi. In particolare questo costrutto si può incontrare con il participio presente di tutti i verbi (sia attivi che deponenti) e con il participio perfetto (ovviamente passivo) dei verbi transitivi attivi e deponenti intransitivi: • • • Aeneas, Latino regnante, in Latium venit.= Enea giunse nel Lazio mentre era re Latino. Hostibus victis, consul ad castra redivit. = Essendo i nemici stati sconfitti, il console tornò nell’accampamento. Romulo mortuo, Numa Pompilius rex fuit. = Morto Romolo, divenne re Numa Pompilio. Un tipo particolare di ablativo assoluto è costituito dall’unione del nome o del pronome che fungono da soggetto con un nome –indicante per lo più una carica (dux) o un momento particolare della vita (puer) - o un aggettivo, senza il participio. In realtà nella traduzione bisogna considerare sottinteso il verbo sum, che non ha il participio: • • • • • Cicerone consule… = Sotto il consolato di Cicerone… Hectore vivo… = Essendo Ettore vivo… Te duce… = Sotto la tua guida… Diis invitis… = Contro il volere degli dei… Nobis adulescentibus… = Essendo noi adolescenti… Esercizio 12 Traduci: his rebus cognitis – bello confecto – Sulla Pompeioque consulibus – me puero – servo inscio – Cicerone consule – orto sole – te dicente – Sagunto capto – tempestate orta – omissis pilis – Augusto mortuo – Q. Fabio Maximo dictatore – exercitu traiecto – Caesare profecto – copiis pulsis – leone moriente – sereno die – vesperascente die – occidente sole – his rebus auditis – diis invitis – Hannibale veniente – iniuriis acceptis – deo favente – epistula lecta – Romulo regnante – opere perfecto. 313 Esercizio 13 Traduci: 1) Hac pugna pugnata (Hannibal) Romam profectus est nullo resistente (Nep.). 2) Metellus infecto negotio, postquam nox aderat, in castra cum exercitu revortitur (= revertitur) (Sall.). 3) Leuctrica pugna imperatore Epaminonda hic (= Pelopidas) fuit dux delectae manus (Nep.). 4) Cum patre in Hispaniam profectus est (Hannibal), cuius post obitum, Hasdrubale imperatore suffecto, equitatui omni praefuit (Nep.). 5) Legiones cum profectae essent adversum Gallos, duce L. Furio, quidam ex Gallis unum ex Romanis […] provocavit (Eutr.). 6) Nabarzanes equitatu dextrum cornu tuebatur, additis funditorum sagittariorumque viginti fere milibus (Curt.). 7) Alexander, ut supra dictum est, inhibito suorum impetu ad Lycum amnem pervenerat (Curt.). 8) Conciliato populi favore, (Caesar, sott.) temptavit per partem tribunorum, ut sibi Aegyptus provincia plebis scito daretur (Suet.). 9) Palam iam cum hoste, nullo impediente, bellum iustum geremus (Cic.). 10) Hic (= apud fontem) amabili frigore delectata, pede primum, deinde poplite, toto denique corpore descendit in aquam (sott. Arethusa) (Ig.). 11) Pyrrhi audito adventu, consul Romanus Valerius Laevinus festinans, ut prius cum eo congrederetur quam auxilia sociorum convenirent, exercitum in aciem educit (Iust.). 12) Commissa mox pugna, cum iam Pyrrhus fugeret, elephantorum auxilio vicit, quos incognitos Romani expaverunt (Eutr.). 13) Interiecto anno, contra Pyrrhum Fabricius est missus, qui prius inter legatos sollicitari non potuerat quarta regni parte promissa (Eutr.). 14) Dein Micipsa filius regnum solus obtinuit, Mastanabale et Gulussa fratribus morbo absumptis (Sall.). 15) Utrimque clamore sublato, excipit rursus ex vallo atque omnibus munitionibus clamor (Caes.). Traduciamo insieme (7) Una regola fondamentale dell’ablativo assoluto è che il sostantivo posto in ablativo non deve coincidere con il soggetto della reggente e che questa non deve contenere un pronome che si riferisca al soggetto della proposizione espressa con l’ablativo assoluto. Traducendo dall’italiano, tuttavia, non si coglie sempre l’autonomia grammaticale della frase. Prendiamo ad esempio la frase n. 1 dell’esercizio precedente: Hac pugna pugnata (Hannibal) Romam profectus est nullo resistente. In italiano, letteralmente suona così: Essendo stata combattuta questa battaglia, Annibale partì alla volta di Roma, senza che nessuno gli opponesse resistenza. Tale traduzione rispetta l’autonomia grammaticale di entrambi gli ablativi assoluti (hac pugna pugnata – nullo resistente), in quanto soggetto della prima espressione è battaglia (pugna), della seconda nessuno (nullo), mentre il soggetto della proposizione reggente è Annibale (Hannibal). Tuttavia l’autonomia grammaticale, necessariamente presente nella frase latina, può non essere rispettata in italiano nel caso di un ablativo assoluto contenente un participio perfetto passivo, qualora decidessimo di volgere la frase all’attivo. Hac pugna pugnata infatti si può anche rendere con Dopo aver combattuto questa battaglia, ed in questo caso soggetto della temporale è Annibale, lo stesso della reggente. Talvolta, anzi, una traduzione di questo tipo è preferibile a quella che mantiene il significato passivo della frase, perché più scorrevole ed elegante. 314 Esercizio 14 Traduci: 1) P. Africanus Carthagine deleta Siculorum urbes signis monumentisque pulcherrimis exornavit (Cic.). 2) Traducto incolumi exercitu copias instruit triplicemque aciem ducere incipit (Caes.). 3) Consul ubi ea parari cognovit, dispositis praesidiis, ut res atque tempus monebat, convocatu senatu refert (Sall.). 4) Haec ita sentimus, natura duce (Cic..) 5) Urbem Romam, sicut ego accepi, condidēre atque habuēre initio Troiani, qui Aenea duce profugi sedibus incertis vagabantur (Sall..) 6) Illi, praefecti regii classe ad Euboeam appulsa, celeriter Eretriam ceperunt (Nep). 7) Caesar necessariis rebus imperatis ad cohortandos milites, quam in partem fors obtulit, decucurrit et ad legionem decimam devenit (Caes.). 7) Caesar postquam Pompeium ad Asparagium esse cognovit, eodem cum exercitu profectus expugnato in itinere oppido Parthinorum, in quo Pompeius praesidium habebat, tertio die Macedoniam ad Pompeium pervenit (Caes.). 8) Hectore sepulto, cum Achilles circa moenia Troianorum vagaretur ac diceret se solum Troiam expugnavisse, Apollo iratus talum sagittā percussit et occidit (Ig.). 9) Viri, quantas pecunias ab uxoribus dotis nomine acceperunt, tantas ex suis, aestimatione facta, cum dotibus communicant (Caes.). 10) Quibus rebus nuntiatis, tantus repente terror invasit ut cum Lentulus consul ad aperiendum aerarium venisset ad pecuniamque Pompeio ex senatus consulto proferendam, protinus aperto sanctiore aerario ex urbe profugeret (Caes.). 11) Gallis Graecisque aliquot uno tempore condemnatis, Caligola gloriabatur Gallograeciam se subegisse (Svet.). 12) Huiusce modi oratione habita Marius, postquam plebis animos adrectos videt, propere commeatu, stipendio, armis aliisque utilibus navis onerat (Sall.). Esercizio 15 Traduci : 1) Abbandonata Arianna, Teseo fece ritorno ad Atene. 2) Sotto il regno di Domiziano furono compiute molte scelleratezze ai danni dei cittadini romani. 3) Partendo Cesare per la Gallia, Clodio a Roma assunse il controllo della vita politica. 4) Superate le Alpi, Annibale si scontrò con i Romani in alcune memorabili battaglie. 5) Essendo stato annunziato lo sbarco dei pirati, molti cittadini abbandonarono le città marittime per rifugiarsi all’interno dell’isola. 6) Poichè nessuno opponeva resistenza, il nemico potè prendere la città con facilità. 7) Partito Pompeo alla notizia dell’arrivo di Cesare, molti senatori non sapevano quale decisione prendere. 8) Letta la deposizione dei testimoni, l’oratore tenne la sua arringa. 9) Combattute molte battaglie favorevoli, i Romani costrinsero Vercingetorige alla resa. 10) Conosciuta la collocazione del nemico, il generale impartì ordini precisi ai suoi. Esercizio 16 Sostituisci all’ablativo assoluto il costrutto cum + congiuntivo, quindi traduci: 1) Testibus productis, orator ad iudices rem explanavit. 2) Ponte navibus effecto, dux milites trans flumen traduxit. 3) Deis deabusue testibus, iuro me numquam haec verba dixisse. 4) Romulo regnante, Sabinae mulieres a Romanis raptae sunt. 5) Dux, militibus praemissis ut regiones explorarent, intermissionem laborum militibus dat. 6) Duce interfecto, magnus pavor militum animos occupavit. 7) Agamemnone duce Achivi bellum in Troianos intulerunt ad Paridis scelus puniendum. 8) Quid agam, omnibus tacentibus? 9) Natura duce, numquam homo errare potest. 10) Servo de domini reditu nuntiante, magnum gaudium dominae filiorumque animos invadit. 315 11) Virtute, fortuna comite, ferum hostem vicisti. 12) Bello intermisso, in hiberna dux copias duxit. Eo,is, ivi (ii), itum, ire e composti. Esercizio 17 Analizza e traduci le seguenti forme verbali: verbo eo eunt irem euntis itote ibunt cum eatis ibo ut eas ut irent eundi ire ad eundum cum eam analisi traduzione ………………………………………….. ……………………………. ………………………………………….. ……………………………. ………………………………………….. ……………………………. ………………………………………….. ……………………………. ………………………………………….. ……………………………. ………………………………………….. ……………………………. ………………………………………….. ……………………………. ………………………………………….. ……………………………. ………………………………………….. ……………………………. ………………………………………….. ……………………………. ………………………………………….. ……………………………. ………………………………………….. ……………………………. ………………………………………….. ……………………………. ………………………………………….. ……………………………. Esercizio 18 Traduci le seguenti forme verbali: andate! andremo andavano vanno andare per andare dell’andare che va andrei vadano andiamo __________________________ __________________________ __________________________ __________________________ __________________________ __________________________ __________________________ __________________________ __________________________ __________________________ __________________________ Esercizio 19 Traduci: 1) Ite obviam Hannibali, exornate urbem diemque adventus eius consecrate, ut hunc triumphum de cive vestro spectetis (Liv.). 2) Et iam Argiva phalanx instructis navibus ibat a Tenedo tacitae per amica silentia Lunae litora nota petens (Verg.). 3) “Per obices viarum, per adversa montium, per silvas, qua ferri arma poterunt, eamus.” (Liv.).4) Ite, consules, redimite armis civitatem, quam auro maiores redemerunt (Liv.). 5) Alexander ante prima signa ibat, identidem manu suos inhibens (Curt.). 6) Fama vires acquirit eundo (Verg.). 7) Eunt anni more fluentis aquae (Ov.). 8) Saepe hominem paulatim cernimus ire (Lucr.). 9) Caesar quarta vigilia, eodem itinere quo hostes ierant, 316 ad eos contendit, equitatumque omnem ante se mittit (Caes.). 10) Tu ne cede malis, sed contra audentior ito (Verg.). 11) Flumina iam lactis, iam flumina nectaris ibant, flavaque de viridi stillabant ilice mella (Ov.). 12) Germani, ituri in proelia, Herculem primum omnium virorum fortium canunt (Tac.). Esercizio 20 Traduci: 1) Cittadini, andate nel foro per ascoltare le parole dell’oratore. 2) Andrò in città, dal momento che devo sbrigare degli affari. 3) Ti esorto ad andare in campagna: lì troverai un clima più adatto alla tua salute. 4) Non desidero che tu vada via da qui. 5) I nemici videro Eurialo e Niso che andavano verso l’uscita dell’accampamento. 6) Bisogna andare, non è il momento opportuno per rimanere in campagna. 7) Va’ pure avanti, io devo prima terminare questo lavoro. 8) Mentre andavamo verso casa, è scoppiato un temporale. Esercizio 21 Traduci: 1) Diffugere nives, redeunt iam gramina campis arboribusque comae (Hor.). 2) Frigora mitescunt Zephyris, ver proterit aestas interitura, simul pomifer autumnus fruges effuderit, et mox bruma recurrit iners (Hor.). 3) Quid me existimas dicere ? avarior redeo, ambitiosior, luxuriosior? immo vero crudelior et inhumanior, quia inter homines fui (Sen.). 4) Ubi initum certamen est, omnia in altera parte fuere, dux, remiges, milites, in altera nihil praeter milites (Vell. Pat.) 5) Quare Ianuario ineunte, ut constituisti, cura ut Romae sis (Cic.). 6) Sullae morte comperta, simul spe novae dissensionis, quae per Marcum Lepidum movebatur, (Caesar, sott.) Romam propere redit (Svet.) 7) In ea (= Cannensi) pugna tria milia Afrorum pereunt, magna pars de exercitu Hannibalis sauciatur (Eutr.). 8) Interea Cimbri et Teutones, quorum copia adhuc infinita erat, ad Italiam transierunt (Eutr.). 9) Alexander adire Iovis Hammonis oraculum statuit (Curt.). 10) Bello Sabino perfecto, Tarquinius triumphans Romam redit (Liv.). 11) Hostes se non satis tutos fore arbitrabantur, nisi flumen Ligerim, quod erat ponte transeundum propter magnitudinem, copias transduxissent (= se non avessero portato al di là del fiume) (Caes.). 12) At Hamilcar, posteaquam mare transiit in Hispaniamque venit, magnas res secunda gessit fortuna (Nep.). Esercizio 22 Traduci: 1) Andrò davanti ai giudici e riferirò ogni cosa. 2) I cavalieri, dopo aver girato intorno all’accampamento dei nemici e dopo aver osservato ogni dettaglio, tornarono indietro. 3) Iniziato l’inverno, bisogna abbandonare i campi. 4) Facendo così, andrai certamente incontro a delle inimicizie. 5) Andando via dalla città, mi è corso dietro un tuo servo che mi portava una tua lettera. 6) I soldati affronteranno il nemico con grande determinazione. 7) Il fiume Rodano non può essere attraversato se non a guado.8) Intenzionato ad attraversare le Alpi, Annibale partì dalla Spagna con un numeroso esercito. Esercizio 23 Coniuga il verbo posto tra parentesi al modo e al tempo ritenuti da te opportuni, quindi traduci: 1) In sinistrum cornu equites, in dextrum pedites sagittariique (eo, is)………………………… 2) Gladiatores, cum scirent se mortem (obeo, is)………………….., tamen triumphantes in certamen descendebant. 317 3) In castris milites, ab hostibus circumventi atque oppressi, fame aut ferro (pereo, is)……………….. 4) Testudine ex validis lignis facta, hostes ad urbis moenia (subeo, is)…………………….. 5) Cum mater vidit virum incolumem ex pugna domum (redeo, is)………………………., cursim ei obviam (eo, is)………………… 6) Cum in urbem ex villa (redeo, is)……………….., mecum feram oleas atque multa alia, sed lac in primis. 7) Achivi, cum in Graeciam Troia (redeo, is)………………….., secum multas feminas captivas quae sub corona (veneo, is)………………….. habuerant. 8) Tandem, Iphigenia mortua, Achivorum naves idoneos ventos nactae sunt atque ex portu (exeo, is)…………………. 9) Flumen (transeo, is)………………… milites (nequeo, is)……………………. propter subitam inundationem. 10) Sunt qui putant animas ab aliis ad alios (transeo, is)……………………..,alii, autem, animas cum corpore exstingui. 11) Nullam potestatem domum (redeo, is)…………………………. habebamus. 12) Tacete, pueri, atque (abeo, is)………………………! Esercizio 24 Traduci: 1) Ad te vero et ad nostram Tulliolam non queo sine plurimis lacrimis scribere: vos enim video esse miserrimas, quas ego beatissimas semper esse volui (= ho voluto) (Cic.). 2) Non exercitus neque thesauri praesidia regni sunt, verum amici, quos neque armis cogere neque auro parare queas (tradurre con l’indicativo) : officio et fide pariuntur (Sall.). 3) Non queo reliqua scribere, tanta vis lacrimarum est (Cic.). 4) Neque inde maxuma vi depelli (nostri milites, sott.) quiverunt (Sall.). 5) Eum neque vi neque beneficio placare queo (Cic.). 6) Sordibus imbuti nequeunt dimittere sordem: fallere qui didicit, fallere semper amat (Avian.). 7)Metellus conspectum Mari fugerat, ne videret ea quae audita animus tolerare nequiverat (Sall.). 8) Nulli impones, quod ipse ferre non queas (P. Syr.). Fio, fis, factus sum, fieri Esercizio 25 Analizza e traduci nei diversi significati di essere fatto e diventare le seguenti forme verbali: verbo fit factus sum factum est factu fiat cum fierent cum factae sitis fiebat fiemus ut fieret fies factum esse fi cum facti essent analisi traduzione ………………………………………….. ……………………………. ………………………………………….. ……………………………. ………………………………………….. ……………………………. ………………………………………….. ……………………………. ………………………………………….. ……………………………. ………………………………………….. ……………………………. ………………………………………….. ……………………………. ………………………………………….. ……………………………. ………………………………………….. ……………………………. ………………………………………….. ……………………………. ………………………………………….. ……………………………. ………………………………………….. ……………………………. ………………………………………….. ……………………………. ………………………………………….. ……………………………. 318 fitote ………………………………………….. ……………………………. Esercizio 26 Volgi le seguenti forme del verbo facio rispettivamente dal passivo all’attivo e dall’attivo al passivo: facerem – fecissem – facite - facere – fecero – fecisti – faciebatis – faciant – fecissemus – fecisse – facturum esse – fac – faciatis – facio – feceritis – faceremus – fecerant – faciunt; fieret – fies – fi – factum esse – facti eramus – fient – fiunt – fietis – fite – fito – factus sit – factae essetis – fiebamus – fiam – fore – fieri – factus ero – fieremus. Esercizio 27 Traduci le seguenti forme verbali: io diventassi tu sia fatto diventare io ero fatto eravate diventati fossimo diventati che diventerà essere stato fatto diventa! noi diventammo diventerete sarete fatti erano stati fatti __________________________ __________________________ __________________________ __________________________ __________________________ __________________________ __________________________ __________________________ __________________________ __________________________ __________________________ __________________________ __________________________ Esercizio 28 Coniuga il verbo posto tra parentesi al modo e al tempo ritenuti da te opportuni, quindi traduci: 1) Multi creditores mihi (satisfacio, is) …………………………sunt: quomodo pecuniam inveniam? 2) Ex agris propter hostium adventum protinus fuga ab omnibus (fio, is)……………………… 3) Iam (fio, is) ………………………….. nox cum servus domum rediit. 4) Quid nunc (fio, is)……………….? Quid cras (fio, is)…………………………….? 5) Certe (fio, is)………………………potest ut erremus, sed nobis consilium dandum est. 6) Balneum (calefio, is)……………………..tibi: sis, lavari potes. 7) Cum in terra aranda intentus Cincinnatus sit, ei nuntiatur eum dictatorem (fio, is)………………….a Romanis. 8) In castris crebri ignes (fio, is)……………….. atque milites in otio atque in vino bibendo tempus terebant. 9) Sica adhuc (madefio, is)……………………………, cum sicarius a servis deprehensus est. 10) Mel propter calorem (liquefio, is)…………..….potest.. Esercizio 29 Traduci: 319 1) Turpissima tamen est iactura, quae per neglegentiam fit (Sen.). 2) Vetus est, de scurra multo facilius divitem quam patrem fieri posse (Cic.). 3) Consules fiunt quotannis et novi proconsules: solus aut rex aut poeta non quotannis nascitur (Flor.). 4) Ergo Marius post victoriam Iugurthinam secundo consul est factus, bellumque ei (= da lui) contra Cimbros et Teutones indictum est (Eutr.). 5) In agris erant tum senatores, id est senes, siquidem aranti L. Quinctio Cincinnato nuntiatum est eum dictatorem esse factum (Cic.). 6) Cum Alexander Babylonem pervenisset, quasi totius urbis conventus factus erat; illius adventu, omnes talem virum videre eique alloqui cupiebant (Curt.). 7) (Pompeius) copias collocavit, suos omnes castris continuit ignesque fieri prohibuit (Caes.). 8) Imperatum est ut omnium templorum ianuae patefierent (Liv.). 9) Quibus rebus factum est ut Sulla numquam ab se (sott. Pomponium) dimitteret cuperetque secum ducere (Nep.). 10) Tunc (= al mattino) (sott. apes) universae provolant, si dies mitis futurus est (Pl.) 11) Lucrum sine damno alterius fieri non potest (P. Syr.). 12) Quidquid fit cum virtute, fit cum gloria (P. Syr.). 13) Philippo Aetolorum defectio Pellae hibernanti allata est (Liv.). 14) Uri mansuefieri ne parvuli quidem excepti possunt (Caes.). 15) (Vir sapiens), cum stultorum vitam cum sua comparat, magna afficitur voluptate (Cic.). 16) « Si portentum putare debemus id quod raro fit, sapientem esse portentum est »(Cic.). 17) Perpetuis liquefiunt pectora curis (Ov.). 18) Cum Quintus Varus, praefectus equitum, agmen hostium consecutus esset, fit proelium acri certamine (Hirt.). 19) Olea lecta si nimium diu fuit in acervis, caldore fracescit et oleum foetidum fit (Varr.). 20) Omnia, quae in rebus humanis fiunt, ita ut docti censuerunt, aut honesta sunt aut turpia (Gell.). 21) Nemo ignavia immortalis factus est (Sall.). 22) Multa ignoscendo fit potens potentior (P. Syr.). Esercizio 30 Traduci: 1) Morto Romolo, accadde un prodigio memorabile che lasciò stupefatti tutti i cittadini. 2) Diventerò sicuramente migliore se seguirò il tuo esempio. 3) Alla morte di Tiberio, divenne imperatore Caligola. 4) Come spesso accade, la parte numerosa sovrasta i pochi migliori. 5) Fu fatto un grande clamore quando si seppe che i nemici erano stati sconfitti. 6) Che cosa succede? Cos’è questo fracasso? 7) Lo scontro tra le due cavallerie si svolse nella pianura di fronte all’accampamento dei nemici . 8) Un giovane scapestrato diventerà più facilmente un ladro che un rispettabile padre di famiglia. 9) Nessuno è diventato famoso con il non fare nulla. 10) Diventando adulto, diventi anche più responsabile. Volo, nolo, malo Esercizio 31 Analizza e traduci le seguenti forme verbali: verbo vult volemus velint vis velle volam nolite nolitote nolentis nolebamus noles nolumus analisi traduzione ………………………………………….. ……………………………. ………………………………………….. ……………………………. ………………………………………….. ……………………………. ………………………………………….. ……………………………. ………………………………………….. ……………………………. ………………………………………….. ……………………………. ………………………………………….. ……………………………. ………………………………………….. ……………………………. ………………………………………….. ……………………………. ………………………………………….. ……………………………. ………………………………………….. ……………………………. ………………………………………….. ……………………………. 320 nolle mallet malim malebatis mavult mavis maluisse ………………………………………….. ……………………………. ………………………………………….. ……………………………. ………………………………………….. ……………………………. ………………………………………….. ……………………………. ………………………………………….. ……………………………. ………………………………………….. ……………………………. ………………………………………….. ……………………………. Esercizio 32 Traduci le seguenti forme verbali: vuoi __________________________ vorrei __________________________ che vuole __________________________ vorrete __________________________ avere voluto __________________________ non vogliamo __________________________ non vuoi __________________________ non volevate __________________________ non voglia __________________________ non volere __________________________ avere preferito __________________________ preferirà __________________________ preferiremmo __________________________ preferisce __________________________ preferite __________________________ preferiamo __________________________ Esercizio 33 Coniuga il verbo posto tra parentesi al modo e al tempo ritenuti da te opportuni, quindi traduci: 1)Cives pacem quam bellum (malo)………………., tamen dux pacis condicionem ab hostibus allatam accipere (nolo)………………….. 2) Interdum reges timeri quam amari (malo, is)………………………….., quoniam homines omnes reos atque malos putant. 3) Cato mori quam servire (malo, is)……………………… : nam Uticae sibi mortem conscivit, unde Uticensis appellatus est. 4) Cum (volo)…………………cives deos propitiare in magno urbis discrimine, omnibus piaculorum generibus deorum iram placabant. 5) Videbam te mea consilia audire (nolo)………………….., cum semper sermonem alio transferres. 6) Cum Troiani Laocoontis verba (nolo)……………audire, in urbis moenia equum ex ligno, oppidum perditurum, tulerunt. 7) Cum Agamemnon, Troiam naves soluturus, Iphigeniam filiam sacrificavisset, uxor eius Clytaemnestra eum punire morte (volo)………………………… 8) Puto vos (nolo)……………..me relinquere in tanta difficultate: quid agam, enim, si solus ero? 9) Si constanti animo haec feceritis, omnia quae (volo)…………………….certe obtinebitis. 10) Numquam sapientes corporis quam animi vires (malo)……………………… 11) Alius aliud (volo)…………………… Esercizio 34 Traduci: 321 1) Se vorrai, potrai venire con me. 2) Non voglio più di quello che mi spetta. 3) I nemici nella loro furia non vollero risparmiare neppure le donne e i bambini. 4) Non voglio addentrarmi in questa questione. 5) Non avendo voluto accettare le condizioni imposte dai vincitori, i cittadini dovettero sostenere un lungo assedio. 6) Volere è potere. 7) Preferisco partire per cercare fortuna piuttosto che restare qui a morire di fame.8) La regina Cleopatra preferì morire per il morso di un serpente piuttosto che consegnarsi nelle mani del Romano vincitore. 9) Preferisco non sapere che cosa accadrà domani. 10) Se volete, potete consegnare a me il messaggio. Elementi di analisi del periodo (15): L’imperativo negativo. L’imperativo negativo si esprime, lo ricordiamo, con ne + il congiuntivo presente o perfetto, a seconda delle persone (cfr. Elementi di analisi del periodo n. 7). Esistono tuttavia altri modi per esprimere il comando negativo. Uno di questi è costituito dall’imperativo presente di nolo (II sing. noli, II pl. nolīte) seguito da un infinito presente: • • Noli legere! = Non leggere! (lett.; Non voler leggere!) Nolite legere! = Non leggete! (lett.: Non vogliate leggere!) Naturalmente, possedendo l’imperativo soltanto la seconda persona singolare e la seconda plurale, questo tipo di comando negativo, per la cui formazione si ricorre, appunto, ad un imperativo, è possibile solamente per le seconde persone. Esercizio 35 Traduci: Noli ire! – Nolite proficisci! - Nolite dicere haec! – Noli egredi ex urbe! – Noli facere fidem illi homini! – Nolite edere dies noctesque! – Nolite dissimulare verum! – Noli fatigare eum verbis! Non uscire! – Non parlate così! – Non divorate tutto! – Non sperperare le tue ricchezze! – Non credere a costui! – Non dite menzogne! – Non lasciatemi solo! – Non abbandonare la tua famiglia! Esercizio 36 Volgi gli imperativi negativi espressi nella forma noli / nolite + infinito nella forma ne + congiuntivo e viceversa. 1)Noli legere! 2)Noli audire! 3) Nolite scribere! 4) Nolite venire! 5) Noli dicere! 6) Ne dixeris! 7) Ne legeritis! 8) Ne iveris! 9) Ne vocaveritis ! 10) Ne tegiteritis ! …………………………………………………… …………………………………………………… …………………………………………………… …………………………………………………… …………………………………………………… …………………………………………………… …………………………………………………… …………………………………………………… …………………………………………………… …………………………………………………… Esercizio 37 Traduci: 322 1) Omnia, Lucili, aliena sunt, tempus tantum nostrum est; in huius rei unius fugacis ac lubricae possessionem natura nos misit, ex qua expellit quicumque vult (Sen.). 2) Hannibal, filius eius (= Hamilcaris), assiduis patris obtestationibus eo est perductus, ut interire quam Romanos non experiri mallet (Nep.). 3) Ipse (= Eumenes) in finitima regione Persidis hiematum copias divisit, non ut voluit, sed ut militum cogebat voluntas (Nep.). 4) Nocere posse et nolle laus amplissima est (P. Syr.). 5) Et laudare te vult homo, aliqua portio creaturae tuae, et homo circumferens mortalitatem suam, circumferens testimonium peccati sui (Ag.). 7) Nolo in ingentem me locum immittere et de usu servorum disputare, in quos superbissimi, crudelissimi, contumeliosissimi sumus (Sen.). 8) Omnes idem volunt, idem defendunt, idem sentiunt (Cic.). 9) Cum tantis esset opibus (sott. Timoleon), ut etiam invitis imperare posset, tantum autem amorem haberet omnium Siculorum, ut nullo recusante regnum obtineret, maluit se diligi quam metui (Nep.). 10) Fata volentem ducunt, nolentem trahunt (Sen.).11) Bibant, quoniam esse nolunt (Cic.). 12) Cum de fenestra corvus raptum caseum comesse vellet, celsa residens arbore, vulpes hunc vidit (Phaedr.). 13) Ea re poemata non facio, quia, cuiusmodi (= come) volo, non possum, cuiusmodi possum, nolo (Rhet. Ad Herennium). 14) Nolite iudicari, nisi iudicemini (Vang.). 15) Si vis pacem para bellum (Vegez.). 16) Nil nimium studeo, Caesar, tibi velle placere, / nec scire utrum sis albus an ater homo (Cat.). 17) Et ego furtum facere volui et feci nulla compulsus egestate nisi penuria et fastidio iustitiae (Cic.). 18) Idem velle atque idem nolle, ea demum firma amicitia est (Sall.). 19) Noli esse pusillanimis in animo tuo (Bibbia). 20) Nolite, quod pigri agricolae faciunt, maturos fructus per inertiam amittere e manibus (Curt.). 21) Nolite, quaeso, iudices, brevitate orationis meae potius quam rerum ipsarum magnitudine crimina ponderare (Cic.). 22) Rectissime ergo facere te iudico quod timeri a servis tuis non vis, quod verborum castigatione uteris: verberibus iam muta admonentur (Sen.). 23) Nolite, igitur, id velle quod fieri non potest. (Cic) Esercizio 38 Traduci: 1) Non voglio ripetere sempre le stesse cose. 2) Non abbandonarmi sola su quest’isola sconosciuta! 3) Non obbedite a costui! Non ascoltate le sue parole che vi condurranno alla rovina! 4) Non voglio essere messo in vendita come uno schiavo qualsiasi. 5) Preferisco dire la verità, non voglio finire i miei giorni in un carcere per colpa di qualcun altro. 6) Ho sempre voluto essere il più bravo tra i miei compagni, ma non voglio ricorrere ad alcun inganno per diventare il migliore. 7) Non cercate di fare ciò che non siete in grado di fare, ma siate consapevoli dei vostri limiti e delle vostre possibilità! 8) Rifletti bene su ciò che realmente vuoi, prima di prendere una decisione. Esercizio 39 Traduci (ricapitolazione): 1) Sed tanta fuit nonnullorum virtutis obtrectatio, ut fidem amittere mallent quam eum (= Eumenem) non perderent (Nep.). 2) Inops, dum vult potentem imitari, perit ((Phaedr.). 3) Malefacere qui vult, numquam non causam invenit (P. Syr.). 4) Amicitia tantas opportunitates habet ut vix queam dicere (Cic.).5) Nemo est quin pecuniam quam sapientiam malit (Cic.). 6) Defuncto Traiano, Aelius Hadrianus creatus est princeps. Qui finem imperii esse voluit Euphraten (Eutr.). 7) Si principes Greaciae vultis esse, castris est vobis utendum, non palaestra (Nep.). 8) Hamilcar, posteaquam mare transiit in Hispaniamque venit, magnas res secunda gessit fortuna (Nep.). 9) Quem (= Hectorem) sepeliendum cum patri nollet dare (Achilles), Priamus, iussu Iovis, duce Mercurio, in castra Danaorum venit et filii corpus auro repensum accepit (Ig.). 10) Nulli se dicit mulier mea nubere malle quam mihi (Cat.). 11) Nolunt discere, qui numquam didicerunt (Sen.). 12) Quicquid vult, valde vult (Cic.). 13) Noli coram pluribus hoc facere (Phaedr.). 14) Turpe iacens mulier (sott. est) multo madefacta Lyaeo (Ov.). 15) Heliogabalus voluit etiam per singulas urbis 323 regiones praefectos fieri, ut essent in urbe quattuordecim (Hist. Aug.). 16) Flectere si nequeo superos, Acheronta movebo (Verg.). Versione 1 Agamennone e Ifigenia. Graeci, cum ad vindicandam iniuriam raptae Helenae Troianis bellum inferre optarent, iam omnia ad navigandum paraverant, cum magna tempestas a Diana immissa est, qua tempestate Aulide, in urbe Boeotiae, iamdiu retinebantur. Itaque Agamemnon ad inquirendam tam diuturnae tempestatis causam augures convocavit, in quibus Calchas, qui tum omnium vatum erat clarissimus. Is dixit Dianam Agamemnoni iratam esse, quia cervam sibi sacram occiderat. Quare, Agamemnoni Iphigeniam filiam sacrificandam esse (dixit); non aliter deam placari posse. Tam nefandum sacrificium facere Agamemnon prius recusavit. Denique, Ulixis consilio, filiam tamquam ad nuptias arcessivit, iamque eam immolaturus erat cum Diana, virginis lacrimis permota, cervam pro ea in ara reliquit. Iphigeniam vero per nubes Tauridem detulit atque ibi templi sui sacerdotem constituit. Igino Versione 2 Il re Romolo Condita civitate, quam ex nomine suo Romam vocavit, haec fere egit. Multitudinem finitimorum in civitate recepit, centum ex senioribus legit, quorum consilio omnia ageret, quos senatores nominavit propter senectutem. Tum, cum uxores ipse et populus suus non haberent, invitavit ad spectaculum ludorum vicinas urbi nationes atque earum virgines rapuit. Commotis bellis propter raptarum iniuriam, Caeninenses vicit, Antemnates, Crustuminos, Sabinos, Fidenates, Veientes. Cum, orta subito tempestate, non comparuisset, anno regni tricesimo septimo ad deos transisse creditus est (= si credette fosse passato nella dimora degli dei) et consecratus. Deinde Romae per quinos dies senatores imperaverunt et, his regnantibus, annus unus completus est. Eutropio. Versione 3 I due muli e i briganti Muli gravati sarcinis ibant duo: unus ferebat fiscos cum pecunia, alter tumentes multos saccos hordeo. Ille onere dives celsa cervice eminet clarumque collo iactat tintinnabulum, comes quieto sequitur et placido gradu. Subito latrones ex insidiis advolant, interque caedem ferro mulum sauciant, diripiunt nummos, neglegunt vile hordeum. Spoliatus igitur casus cum fleret suos : « Equidem » inquit (= disse) alter « me contemptum gaudeo, nam nil amisi nec sum laesus vulnere ». Hoc argumento tuta est hominum tenuitas : magnae periclo sunt opes obnoxiae. Fedro Versione 4 Cesare si rivolge all’esercito 324 Exercitum cum militari more ad pugnam cohortaretur suaque in eum perpetui temporis officia praedicaret, in primis commemoravit testibus se militibus uti posse, quanto studio pacem petisset, quae per Vatinium in colloquiis, quae per A. Clodium cum Scipione egisset, quibus modis ad Oricum cum Libone de mittendis legatis contendisset. Neque se umquam abuti militum sanguine neque rem publicam alterutro exercitu privare voluisse. Hac habita oratione exposcentibus militibus et studio pugnae ardentibus tuba signum dedit. Cesare Versione 5 Discorso di Labieno Hunc Labienus excepit et, cum Caesaris copias despiceret, Pompei consilium summis laudibus efferret, « Noli », inquit, « existimare, Pompei, hunc esse exercitum qui Galliam Germaniamque devicerit (tradurre con l’indicativo). Omnibus interfui proeliis neque temere incognitam rem pronuntio. Perexigua pars illius exercitus superest; magna pars deperiit, quod accidere tot proeliis fuit necesse, multos autumni pestilentia in Italia consumpsit, multi domum discesserunt, multi sunt relicti in continenti. An non audistis ex eis qui per causam valetudinis remanserunt cohortes esse Brundisi factas ? Hae copiae quas videtis ex dilectibus horum annorum in citeriore Gallia sunt refectae, et plerique sunt ex coloniis Transpadanis. Ac tamen quod fuit roboris duobus proeliis Dyrrachinis interiit ». Haec cum dixisset, iuravit se nisi victorem in castra non reversurum reliquosque ut idem facerent hortatus est. Hoc laudans Pompeius idem iuravit; nec vero ex reliquis fuit quisquam qui iurare dubitaret. Haec cum facta sunt in consilio magna spe et laetitia omnium discessum est; ac iam animo victoriam praecipiebant, quod de re tanta et a tam perito imperatore nihil frustra confirmari videbatur (= sembrava). 325 Capitolo 20 I verbi difettivi e i verbi impersonali Coepi, coeptum, coepisse; memĭni, meminisse; odi, odisse. Aio, inquam, fari. Forme verbali isolate e verbi impersonali. Romanorum mores (9): L’abbigliamento dei Romani in epoca imperiale. 326 coepi, memini, odi Esercizio 1 Traduci: coepi – coeperat – coepisse – coepturum esse – coeperit – coepero - memineram – cum meminerim – meminisse – oderamus – cum odissetis – meminero – memento - cum oderitis – mementote – osurum esse – perosa- – nosti – cum odissemus - nosse – cum nossemus – novi. avreste cominciato – cominciammo – stare per cominciare – intenzionato a cominciare – avessimo cominciato - ricorderete – ricordereste – ricordatevi – ricordiamo – che io ricordi – ricordare – ricordati – odiavano – che odierà – odiare – odiano – odiereste – odiassimo – odiate. Esercizio 2 Traduci: 1) Bella es, novimus, et puella, verum est, et dives, quis enim potest negare? (Mart.) 2) Itaque rursus coniuratione facta paulatim ex castris discedere ac suos clam ex agris deducere coeperunt (Caes.). 3) Cum diutius hostes sustinere nostrorum impetum non possent, alteri se, ut coepĕrant , in montem receperunt, alteri ad impedimenta et carros suos se contulerunt (Caes.). 4) Quamquam animus meminisse horret luctuque refugit, incipiam (Verg.). 5) Tu regere imperio populos, Romane, memento (Verg.). 6) Suam quisque homo rem meminit (Pl.). 7) Quae, me absente, strenue ac fortiter fecisti, libenter et commemoravi et memini (Cic. ). 8) Non avaritia, non crudelitas modum novit (Sen.). 9) Odēre (sott. apes) foedos odores proculque fugiunt (Pl.). 10) Odi profanum vulgus et arceo (Hor.). 11) Oderunt peccare boni virtutis amore (Hor.). 12) Nunc te (= Catilina), patria, quae communis est parens omnium nostrum, odit ac metuit (Cic.). Esercizio 3 Traduci: 1) Ex virtute nobilitas coepit (Sall.). 2) Quae cum ita sint, Catilina, perge quo (= dove) coepisti : egredere aliquando ex urbe; patent portae, proficiscere (Cic.). 3) Cum legio Caesaris nona praesidium quoddam occupavisset et munire coepisset, huic loco propinquum et contrarium collem Pompeius occupavit (Caes.). 4) Nemo est qui te non metuat, nemo qui non oderit (Cic.). 5) Feminis lugere honestum est, viris meminisse (Tac). 6) Meminerunt omnia amantes (Ov.). 7) Forsan et haec olim meminisse iuvabit (Verg.). 8) Homo, qui in homine calamitoso est misericors, meminit sui (P. Syr.). 9) Memento fortunam parvis momentis magnas rerum commutationem efficere posse (Cic.). 10) Memento me non de mea sed de oratoris facultate dixisse (Cic.). 11) O fortunatos nimium, sua si bona norint agricolas! (Verg.). 12) Daedalus interea, Creten longumque perosus exsilium tactusque loci natalis amore, clausus erat pelago (Ov.). Esercizio 4 Traduci : 1) I soldati avevano cominciato a scavare le trincee. 2) Non ricordo se ti ho già incontrato da qualche parte oppure no. 3) Ricordate che dovete sempre rispettare i vostri genitori. 4) Non appena il fiume cominciò a straripare, i cittadini corsero ai ripari. 5) Odio chi mente. 6) Non appena l’agnello cominciò a bere l’acqua del fiume, il lupo lo apostrofò. 7) Mi ricorderò sempre della 327 vostra generosità. 8) Ti esorto a ricordare sempre l’amore che i tuoi genitori hanno nutrito nei tuoi confronti. 9) Non odiare chi ti ha fatto del bene. 10) Quando ero bambino, odiavo andare a scuola. aio, inquam, fari Esercizio 5 Traduci: ait – aiat – aiens – aiebamus – aio – inquam – inquis – fatur – fati estis – fare – fabor – fantur – fando – fandi; dico di sì – dicevate di sì – che dice di sì – dicono - affermano – afferma - dico – dicono – dirai – dica – disse – parlare – parlerò – parla – parla! – del parlare Esercizio 6 Traduci: 1) Si mei similes erunt (liberi), idem hic –inquit (Phocion Atheniensis) – agellus illos alet, qui me ad hanc dignitatem perduxit; sin dissimiles sunt futuri, nolo meis impensis illorum ali augerique luxuriam (Nep.). 2) Post eum diem quidam L. Tarquinius ad senatum adductus erat, quem ad Catilinam proficiscentem ex itinere retractum aiebant (Sall.). 3) Sed tamen, Brute, inquit Atticus, de Caesare et ipse ita iudico illum omnium fere oratorum Latine loqui elegantissime (Cic.). 4) Molestum est –inquis- mortem ante oculos habere (Sen.). 5) Diogenes ait, Antipater negat (Cic.). 6) Pudor prohibebat plura profari (Hor.). 7) Tarpeium nemus et Tarpeiae turpe sepulcrum fabor (Prop.). 8) I, soror, atque hostem supplex adfare superbum (Verg.). 9) Huic ille (= Epaminondas) : « Fallis – inquit – verbo civis tuos, quod a bello avocas: otii enim nomine servitutem concilias (Nep.). 10) Hannibalem aiunt dixisse, cum fossam sanguine humano plenam vidisset : « O formosum spectaculum ! » (Sen.). 11) Haec omnia, quae dixi, signa, iudices, e sacrario Verres abstulit : nullum, inquam, horum reliquit (Cic.). 12) Plato ait neminem regem non ex servis esse oriundum, neminem servum non ex regibus (Sen.). 13) Cenabis bene, mi Fabulle, apud me, […] si tecum attuleris bonam atque magnam cenam, non sine candida puella […]. Haec si, inquam, attuleris, venuste noster, cenabis bene (Cat.). 14) Apes, ut aiunt, debemus imitari, quae vagantur et flores ad mel faciendum idoneos carpunt (Sen.). 15) Eo die a Marco Marcello digressus eram: ego in Boeotiam ibam, ille, ut aiebat, in Italiam navigaturus erat (Cic.). 16) Scipio vero Africanus turpe esse aiebat in re militari dicere “non putaveram” (Val.Mass.). Esercizio 7 Traduci: 1) “Se vuoi” disse il padre “potrai venire con me in campagna”. 2) I soldati affermavano che il nemico aveva condotto con sé degli animali mai visti prima. 3) “Vi dico “ disse il generale “che i nemici non hanno le stesse motivazioni che avete voi”. 4) Come dice Terenzio, ciò che è umano non deve essere considerato estraneo ad alcun uomo. 5) Il sacerdote profetizzò la fine imminente della città. 6) Marco è già partito, come diceva. 328 Forme verbali isolate e verbi impersonali Esercizio 8 Traduci: 1) In perpetuum, frater, ave atque vale (Cat.). 2) Augustus si tonuerit, et res publica erit paulo meliore condicione et abundantia futura est (Nigid.). 3) Tu, quaeso, crebro ad me scribes (Cic.). 4) Quam ob rem aggredere, quaesumus, et sume ad hanc rem tempus (Cic.). 5) Interea toto non setius aere ninguit (Verg.). 6) Cedo, num barbarorum Romulus rex fuit? (Cic.). 7) Salve, o venusta Sirmio, atque ero gaude! (Cat.). 8) Caesar, ubi luxit, omnes tribunos militum ad se produci iubet (Caes.). 9) Pluet, credo, hodie (Pl.). 10) Sereno quoque caelo aliquando tonat (Sen.). 11) Si cacumina montium pura fient, disserenabit (Pl.). 12) Mihi, quaeso, ignoscite, si appello talem virum saepius (Cic.). Esercizio 9 Traduci: 1) Se piove, non possiamo uscire. 2) Mio padre mi ha scritto che in città è nevicato. 3) Lampeggia: in lontananza c’è sicuramente un temporale. 4) Forse domani nevicherà. 5) Per favore, puoi dirmi cosa è accaduto? 6) Orsù, ragazzi, fate silenzio! Versione 1 Odi et amo Odi et amo. Quare id faciam, fortasse requiris. Nescio, sed fieri sentio et excrucior. Catullo Versione 2 Dicebas quondam… Dicebas quondam solum te nosse Catullum, Lesbia, nec prae me velle tenere Iovem. Dilexi tum te non tantum ut vulgus amicam, sed pater ut gnatos diligit et generos. Nunc te cognovi; quare, etsi impensius uror, multo mi tamen es vilior et levior. “Qui (1) potis (2) est?” inquis. Quod amantem iniuria talis cogit amare magis, sed bene velle minus. Catullo (1) qui = quomodo. (2) potis = pote. Versione 3 Il re Priamo a colloquio con Achille Cum infelix Priamus Hectoris filii sui audivisset tristem casum, ossa eius sepelire voluit. Currum igitur, in quem pretiosa munera conlata erant, conscendit. A Mercurio ductus, ad Graecorum castra cum fido Idaeo perrexit, et in Achillis tentorium statim iniit, in quo cum comitibus sedebat Mirmidonum rex. Senex ad herois pedes procubuit; ab eo inde Achillis genua prehensa sunt. Narrant Priamum supplici voce ita coepisse orare: “Memento patris tui Pelei, divine Achilles! Ille 329 nunc fortasse, a finitimis oppressus, sine auxilio multa pericula fert. Tu tamen vivus es et ad eum fortasse redibis. At mihi misero tot filii fortissimi in proeliis perierunt. Ille vero, qui superstes erat et nos nostraque singulari virtute defendebat, ille a te, Achilles, in proelio nuper interfectus est. Huius filii corpus ego redimere cupio. Itaque ad te veni supplex et pretiosa munera pro redemptione attuli”. Igino Versione 4 Il saggio Pittaco Bene Pittacus ille, qui septem sapientium in numero est habitus, cum Mytilenaei multa milia iugerum agri ei muneri darent (muneri dare = dare in dono): “Nolite, oro vos –inquit- id mihi dare quod multi invideant, plures etiam concupiscant. Quare ex istis nolo amplius quam centum iugera, quae et meam animi aequitatem et vestram voluntate indicent”. Nam parva munera diutina, locupletia non propria esse consuerunt (traduci con il presente). Cornelio Nepote. Versione 5 Mosè salvato dalle acque Filia Pharaonis ivit ad flumen Nilum ut lavaretur. Forte vidit fiscellam inter arundines misitque illuc ancillam praecipiens: “Fer mihi fiscellam illam”. Ancilla paruit et, capta fiscella atque aperta, cernens parvulum vagientem, eius miserita est: “Iste est –inquit- unus ex infantibus Hebraeorum. Si meae dominae eum tulero, certe interficietur. Igitur non feram”. Tunc soror pueri, quae in proximo erat, ad ancillam accessit atque rogavit ut puer ferretur ad mulierem Hebraeam, quae eum nutriret. Filia Pharaonis, cum eas loquentes vidisset, ancillae imperavit ut sibi fiscellam ferret. Parvulum ubi vidit, filia Pharaonis etiam eius miserita est. Postea soror pueri, hortata filiam quoque Pharaonis ut arcesseretur mulier Hebraea quae parvulum aleret, mox matrem vocavit. Mulieri pueri cura delegata est a regis filia, mercede promissa. Quare mater filium nutrivit et adultum eum tulit filiae Pharaonis quae eum adoptavit et nominavit Moysem, id est servatum ab aquis. C. F. Lhomond Romanorum mores (9): L’abbigliamento dei Romani in epoca imperiale. I Romani appartenenti alle classi più agiate amavano vestirsi senza badare a spese, tanto da suscitare –ma invano- continui richiami da parte dei conservatori, più fedeli alle tradizioni degli avi, che volevano ricondurre l’abbigliamento a uno stile più sobrio. A contatto con la pelle i Romani indossavano una tunica, sprovvista di maniche e stretta alla vita da una cintura. Sopra la tunica (che peraltro, per un Romano appartenente a una classe media o bassa, poteva costituire l’abito da indossare durante l’intera giornata) veniva indossata la toga. Di lana pesante –era questo il filato più in uso a Roma sin dall’età regia- la toga consisteva in un unico pezzo di stoffa di forma semicircolare o trapezoidale, molto ampia e lunga a volte fino a cinque metri, che veniva indossata con l’aiuto di un vestiplicus, ovvero uno schiavo addetto esclusivamente a tale compito, che già con parecchie ore di anticipo preparava, in base a delle precise regole, il drappeggio e le pieghe. La toga era certamente un abito assai scomodo, che tuttavia l’imperatore Augusto trasformò in una specie di divisa di stato ma di cui ogni cittadino romano, appena possibile, volentieri si sbarazzava. Normalmente era completamente bianca (pura); quella indossata dai fanciulli fino all’età di diciassette anni, ma anche dai più alti magistrati e da alcuni sacerdoti, era ornata all’orlo da una striscia di porpora (toga praetexta); compiuti i diciassette anni, i giovani indossavano la toga 330 comune (toga virilis). Sopra la toga, o direttamente sopra la tunica, potevano venire indossati abiti o mantelli che, a seconda dei diversi tagli, avevano nomi differenti: pallium, lucerna, paenula…; una mantella molto pesante fornita di cappuccio era la caracalla, indossata abitualmente dall’imperatore M. Aurelio Antonino che da essa, appunto, fu detto Caracalla. Le donne appartenenti alle classi più ricche indossavano anch’esse, sopra la tunica, la stola, che si può affermare fosse il corrispondente della toga maschile: lunga fino alle caviglie, la stola era tenuta stretta in vita da una cintura. Gli abiti femminili, al contrario di quelli maschili, erano tinti di colori vivaci e spesso ornati da ricami; particolarmente curata era la biancheria intima, costituita da una fascia subligaris o mammillare e dal subligar, con le quali la donna romana faceva il bagno alle terme. Il tutto era naturalmente completato da vari tipi di calzature, diverse a seconda delle circostanze: da indossare sotto la toga erano i calcei, ad esempio, mentre i sandali (solea) erano indossati in casa, propria e d’altri. E poi c’erano i gioielli: tanti e ricchi, come testimoniano fonti diverse. Costituivano un ornamento anche maschile, giacchè gli uomini indossavano normalmente uno o più anelli, uno dei quali serviva per imporre il sigillo sulla corrispondenza o altro, mentre gli altri erano indossati per vanità; le donne invece usavano reticelle d’oro per avvolgere i capelli, anelli, bracciali e cerchi alle caviglie spesso a forma serpentina, collane lunghe oltre due metri che venivano fatte girare intorno al collo e sotto il seno per essere poi fermate dietro la schiena, e poi smeraldi, zaffiri, perle e altre pietre preziose incastonate ad esempio in spilloni da porre sui capelli o sulle vesti. Era tale l’amore per i gioielli che l’oro prodotto nei numerosi giacimenti delle province dell’impero ad un certo punto non fu più sufficiente a soddisfare le richieste, tanto da renderne necessaria l’importazione da paesi lontani come l’India. 331 Capitolo 21 Le parti invariabili del discorso Avverbio. Preposizione. Congiunzione. Interiezione. 332 Esercizio 1 Traduci: 1) Antonius itinera fecit multo maiora fugiens quam ego sequens; ille enim iit passim, ego ordinatim (Brut.). 2) Post, ubi silentium coepit, verba fecit (Sall.). 3) Nunc quidem profecto Romae es (Cic.). 4) Hic pro causa pugnat iniqua (Ov.). 5) Sed iam ad id, unde egressi sumus, revertamur. 6) Eadem nocte accidit ut esset luna plena (Caes.). 7) Qui sis, non unde natus sis, reputa (Liv.). 8) Proelium erat anceps: summa vi et duces hortabantur et milites pugnabant (Liv.). 9) Caput offendi ad limen, Edepol ! (Turp.). 10) Rustica pubes clamet: “Io! messes et bona vina date!” (Tib.). 11) Exeundum, hercle, tibi hinc est foras! (Plaut.). 12) Quae, malum, est ista tanta audacia atque amentia! (Cic.). 13) Leniter adridens: st!, inquit (Cic.). 14) Aut amat aut odit mulier; nihil est tertium (P. Syr.). 15) Quot homines, tot sententiae: falli igitur possumus (Cic.). Esercizio 2 Traduci : 1) Nemo tam timidus est ut malit semper pendere quam semel cadere (Sen.). 2) Quoniam iam nox est, in vestra tecta discedite (Cic.). 3) Africanus indigens mei? Minime hercle! (Cic.). 4) Necesse est quod honestum sit id esse aut solum aut summum bonum (Cic.). 5) Asia vero tam opima est et fertilis ut multitudine earum rerum quae exportantur facile omnibus terris antecellat (Cic.). 6) Membris utimur prius quam didicimus cuius utilitatis causa ea habeamus (Cic.). 7) Cum sciam quo die venturus sim, faciam ut scias (Cic.). 8) Unum quidem Hercle promitto tibi (Plaut.). 9) Tenuisti provinciam per decem annos non tibi a senatu, sed a te ipso per vim et factionem datos (Cic.). 10) Erat in Miltiade cum summa humanitas tum mira conditas (Nep.). 11) Haec res sic est, ut narro tibi (Plaut.). 12) Mittite, agedum, legatos circa omnes Asiae urbes (Liv.). 13) Tam esse clemens tyrannus quam rex importunus potest (Cic.). 14) De reliquo neque Hercule quid agam nec quid acturus sim scio (Cic.). 15) Quae cum ita sint, Catilina, perge quo coepisti (Cic.). 333 Versioni di ricapitolazione generale Versione 1 Vittoria di Cesare contro i Tigurini Flumen est Arar, quod, per fines Haeduorum et Sequanorum, in Rhodanum influit incredibili lenitate ita ut in utram partem fluat (= verso quale delle due direzioni scorra) homines iudicare non possint. ld Helvetii ratibus ac lintribus transibant. Ubi exploratores Caesarem certiorem fecerunt (= informarono Cesare) tres iam partes copiarum Helvetios id flumen traduxisse, quartam fere partem citra flumen Ararim esse, de tertia vigilia Caesar cum legionibus tribus e castris ad eam partem pervenit, quae nondum flumen transierat. In eos impeditos impetum fecit magnamque partem eorum concidit; reliqui sese fugae mandarunt atque in proximas silvas abdiderunt. Eum pagum appellabant Tigurinum. Hic pagus unus, cum domo exisset patrum nostrorum memoria, L. Cassium consulem interfecerat et eius exercitum sub iugum miserat. Ita, sive casu sive consilio deorum immortalium, princeps poenas persolvit ea pars civitatis quae insignem calamitatem populo Romano intulerat. adattamento da Cesare Versione 2 Roma: il periodo repubblicano Libera civitas Romae fuit usque ad annum vicesimum septimum a.Ch. n.: eo anno imperator Augustus factus est, qui summam imperii habuit ad mortem, anno quarto decimo post Christum natum. Summi magistratus antiquae Romae duo consules fuerunt: primos Romani creaverunt anno quingentesimo nono a.Ch.n.. Rei publicae temporibus, ne dicam de bellis contra hostes longinquos, in urbe multae dissensiones fuerunt inter patricios plebeiosque multis de causis: matrimonio, aequalitate inter cives , exempli gratia. Anno quadringentesimo nonagesimo tertio plebeii in Sacrum Montem secesserunt: rediverunt in urbem postquam creaverunt plebis tribunos. Versione 3 Un grande alleato di Cicerone contro Catilina: Catone M.Cicero, vir nobilissimae novitatis et ut vita clarus ita ingenio maximus, consul, Sergii Catilinae Lentulique et Cethegi et aliorum utriusque ordinis virorum coniurationem singulari virtute, con stantia curaque aperuit. Catilinam ex urbe pepulerunt; Lentulum consularem et praetorem iterum, Cethegum aliosque iussu consulis in carcere necaverunt. Senatus dies, quo (= il giorno della seduta del senato, giorno in cui) haec acciderunt, virtutem Catonis ostentavit. Cato enim, ingenio diis quam hominibus propior, omnibus humanis vitiis immunis, semper fortunam in sua potestate habuit. Ille tribunus plebis designatus et adhuc admodum adulescens, rogatus sententiam (= essendogli stato chiesto il parere), tanta vi animi atque ingenii contumelias in coniuratos iecit, ita consulis virtutem amplificavit ut universus senatus in eius sententiam transierit. adattamento da Velleio Patercolo Versione 4 Gli ambasciatori di Bocco incontrano Mario a Cirta Marius ubi, postquam negotium ad quod intenderat confecit, Cirtam rediit, de adventu quinque legatorum certior factus est (= fu informato). Illos et Sullam ab Utica venire iubet, item L. 334 Billienum praetorem, praeterea omnes undique senatorii ordinis; quibuscum mandata Bocchi cognoscit. Legatis potestatem Romam eundi consul facit; interea indutiae postulabantur. Ea Sullae et plerisque placuere; pauci ferocius decernunt, scilicet ignari rerum humanarum, quae fluxae et mobiles in advorsa (= in adversa) semper mutantur. Mauri tres Romam profecti sunt cum Cn.Octavio Rusone, qui quaestor stipendium in Africam portaverat; duo ad regem redeunt. Ex eis Bocchus cum cetera, tum maxume benignitatem et studium Sullae lubens accepit. Romae legatis eius, postquam errasse regem et Iugurthae scelere lapsum deprecati sunt, hoc modo respondetur: "Senatus et populus Romanus beneficii et iniuriae memor esse solet; Boccho attamen delicti gratiam facit: foedus et amicitia contra dabuntur cum ille meruerit. adattamento da Sallustio Versione 5 Una serie particolare di prodigi Ab Suessa nuntiatum est duas portas quodque inter eas muri erat de caelo tactum; et Formiani legati aedem Iovis, idem Ostienses aedem Iovis, et Veliterni Apollinis et Sangus aedes,et in Herculis aede caprificum enatum; et ex Bruttiis ab Q. Minucio propraetore scriptum eculeum cum quinque pedibus, pullos gallinaceos tris cum ternis pedibus natos esse. A P.Sulpicio proconsule ex Macedonia litterae adlatae, in quibus inter cetera scriptum erat lauream in puppis navis longae enatam. Priorum prodigiorum causa senatus censuerat ut consules maioribus hostiis sacrificarent; ob hoc unum prodigium haruspices in senatum vocati, atque ex responso eorum supplicatio populo in diem unum indicta et ad omnia pulvinaria res divinae factae. adattamento da Livio Versione 6 Doveri dei giovani e dei vecchi Quoniam non eadem officia omnibus aetatibus tribuenda sunt, sed alia sunt officia iuvenum, alia senum, pauca nobis de hac re dicenda sunt. Adulescentibus senes maxime colendi atque ex iis deligendi sunt optimi, quorum consilio et auctoritate iuvenes nitantur: primae enim aetatis inscitia constituenda regendaque est senum prudentia. Praeterea haec prima aetas a libidinibus arcenda est exercendaque in labore patientiaque et animi et corporis, ut eorum in bellicis et in civilibus officiis vigeat industria. Atque etiam cum animos relaxaverint et dederint se iucunditati, caveant intemperantiam, ut verecundia servetur. Senibus autem labores corporis minuendi sunt, animi exercitationes contra sunt etiam augendae: danda vero iis opera ut et amicos et iuventutem et maxime rem publicam quam plurimum consilio et prudentia adiuvent. adattamento da Cicerone Versione 7 Strategia di Giugurta Interim Albinus, renovato bello, commeatum stipendiumque aliaque, quae militibus usui forent, maturat in Africam portare; ac statim ipse profectus, uti ante comitia, quod tempus haud longe aberat, armis aut deditione aut quovis modo bellum conficeret. At contra Iugurtha trahere omnia et alias deinde alias morae causas facere; polliceri deditionem ac deinde metum simulare; cedere instanti et paulo post ne sui diffiderent instare; ita belli modo, modo pacis mora, consulem ludificare (tradurre gli infiniti con l'imperfetto indicativo III sing.). Ac fuere qui tunc Albinum haud ignarum consilii regis existumarent (= existimarent), neque ex tanta properantia tam facile tractum 335 bellum, socordia magis quam dolo crederent. Sed postquam, dilapso tempore, comitiorum dies adventabat, Albinus, Aulo fratre in castris pro praetore relicto, Romam discessit. Sallustio Versione 8 Ritratto di Cesare Fuisse traditur excelsa statura, colore candido, teretibus membris, ore paulo pleniore, nigris vegetisque oculis, valetudine prospera; nisi quod tempore extremo repente animo linqui atque etiam per somnum exterreri solebat. Comitiali quoque morbo bis inter res agendas correptus est. Circa corporis curam morosior ut non solum tonderetur diligenter ac raderetur, sed velleretur etiam, ut quidam exprobraverunt; calvitii vero deformitatem iniquissime ferret (tradurre con l’indicativo), saepe obtrectatorum iocis obnoxiam expertus. Ideoque et deficientem capillum revocare a vertice adsueverat, et ex omnibus decretis sibi a senatu populoque honoribus non aliud aut recepit aut usurpavit libentius quam ius laureae coronae perpetuo gestandae. Etiam cultu notabilem ferunt; usum enim lato clavo ad manus fimbriato, nec ut umquam aliter quam super eum cingeretur, et quidem fluxiore cintura; unde emanasse Sullae dictum (ferunt) optimates saepius admonentis ut male praecinctum puerum caverent. Svetonio Versione 9 Segni premonitori della morte di Tiberio Gracco Ti. Gracchi, gravissimi civis, tristis exitus prodigio denuntiatus est, nec consilio evitatus est. Cum enim in Lucanis sacrificaret, angues duo ex occulto prolapsi, repente adeso iocinore hostiae, quam immolaverat, in easdem se latebras retulerunt. Ob id deinde factum instaurato sacrificio idem prodigium evenit. Tertia quoque caesa victima diligentiusque adservatis extis neque adlapsus serpentium arceri neque fuga impediri potuit. Quamvis haruspices ad salutem imperatoris prodigium pertinere dixissent (= Sebbene avessero detto) , Gracchus tamen nullum consilium adhibuit ne occideretur perfidi hospitis sui Flavii insidiis, in eum locum deductus in quo Poenorum dux Mago cum armata manu delituerat. Valerio Massimo Versione 10 Lotte politiche per il potere Postquam Cn. Pompeio et M. Crasso consulibus tribunicia potestas restituta est, homines adulescentes summam potestatem nacti, quibus aetas animusque ferox erat, coepere senatum criminando plebem exagitare, dein largiundo (= largiendo) atque pollicitando magis incendere, ita ipsi clari potentesque fieri. Contra eos summa ope nitebatur pleraque nobilitas senatus specie pro sua magnitudine. Namque, uti paucis verum absolvam, post Sullae tempora quicumque rem publicam agitavere, honestis nominibus, alii sicuti populi iura defenderent, pars quo (= alcuni come se…altri perché) senatus auctoritas maxuma (= maxima) foret, bonum publicum simulantes pro sua quisque potentia certabant. Neque illis modestia neque modus contentionis erat: utrique victoriam crudeliter exercebant. Sallustio 336 Versione 11 Grandezza di Aristide Interfuit autem pugnae navali apud Salamina, quae facta est prius quam poena (= esilio) liberaretur. Idem praetor fuit Atheniensium apud Plataeas in proelio, quo Mardonius fusus barbarorumque exercitus interfectus est. Neque aliud est ullum huius in re militari illustre factum quam huius imperii memoria, iustitiae vero et aequitatis et innocentiae multa, in primis quod eius aequitate factum est, cum in communi classe esset Graeciae simul cum Pausania, quo duce Mardonius erat fugatus, ut summa imperii maritimi ab Lacedaemoniis transferretur ad Athenienses. Namque ante id tempus et mari et terra duces erant Lacedaemonii. Tum autem et intemperantia Pausaniae et iustitia factum est Aristidis ut omnes fere civitates Graeciae ad Atheniensium societatem se applicarent et adversus barbaros hos duces deligerent sibi. Cornelio Nepote Versione 12 Perfidia di Farnabazo Atque hoc loco non est praetereundum factum Pharnabazi, satrapis regii. Nam cum Lysander praefectus classis in bello multa crudeliter fecisset atque cum de his rebus suspicaretur ad cives suos esse perlatum, petiit a Pharnabazo, ut ad ephoros sibi testimonium daret, quanta sanctitate bellum gessisset sociosque tractasset, deque ea re accurate scriberet: magnam eius auctoritatem in ea re futuram. Huic ille liberaliter pollicetur: librum grandem verbis multis conscripsit, in quibus summis eum fert laudibus. Quem cum legisset probassetque, dum signatur, alterum pari magnitudine tanta similitudine, ut discerni non posset, signatum subiecit, in quo accuratissime eius avaritiam perfidiamque accusarat. Hinc Lysander domum cum redisset, postquam de suis rebus gestis apud maximum magistratum quae voluerat, dixerat, testimonii locum librum a Pharnabazo datum tradidit. Hunc, summoto Lysandro, cum ephori cognossent, ipsi legendum dederunt. Ita ille imprudens ipse fuit accusator. Cornelio Nepote Versione 13 Quaedam de Publio Africano Superiore Est factum eius praeclarum. Petilii quidam, tribuni plebis a Marco, ut aiunt, Catone, inimico Scipionis, comparati in eum atque immissi (= preparati e aizzati contro di lui), desiderabant in senatu instantissime, ut pecuniae Antiochinae praedaeque in eo bello captae rationem redderet; fuerat enim L. Scipioni Asiatico fratri suo imperatori in ea provincia legatus. Ibi Scipio exsurgit et prolatu e sinu togae libro rationes in eo scriptas esse dixit omnis pecuniae omnisque praedae; illatum (librum esse), ut palam recitaretur et ad aerarium deferretur. “Sed enim id iam non faciam” inquit” nec me ipse afficiam contumelia”, eumque librum statim coram discidit suis manibus et concerpsit aegre passus, quod, cui salus imperii ac reipublicae deberet, ratio pecuniae praedaticiae posceretur. Gellio 337 Piccolo vocabolario Latino – Italiano N.B.: Nel dizionario sono riportati i vocaboli contenuti negli esercizi sulle declinazioni. Con gli argomenti successivi sarà necessario consultare un dizionario completo. 338 A a, ab, prep. con l’abl., da. abacus, i, m., tavola. abdico, as, avi, atum, are, 1° tr., rinunciare a, dimettersi. abdo, is, abdidi, abditum, ĕre, 3° tr., nascondere. abicio, is, abieci, abiectum, ĕre, 3° tr., gettare. abscondo, is, abscondidi, absconditum, ĕre, 3° tr., nascondere. abstinentia, ae, f., astinenza. absumo, is, sumpsi, sumptum, ĕre, 3° tr., annientare, uccidere. ac, cong., e. Acca Larentia, ae, f., Acca Larenzia. accīdo, is, cīdi, cīsum, ĕre, 3° tr., tagliare. accipio, is, cepi, ceptum, ĕre, 3° tr., sapere, subire, accogliere. accipiter, accipitris, m., sparviero. accumulo, as, avi, atum, are, 1° tr., ammucchiare. accuso, as, avi, atum, are, 1° tr., accusare. acer, acris, acre, ardente, pungente, grande. acerbus, a, um, acerbo, doloroso, triste. Achilles, is, m., Achille. Achivi, orum, m. pl., Achei. acies, aciei, f., sguardo; schiera, campo di battaglia. acinum, i, n., e acinus, i, m., acino. acriter, avv., accanitamente. actus, a, um, finito. acumen, acuminis, n., acume; cima. acutus, a, um, aguzzo, acuto. ad, prep. con l’acc., a, verso, contro, vicino a. Adam, indecl., Adamo. adfligo, is, flixi, flictum, ĕre, 3° tr., affliggere. adhibeo, es, bui, bitum, ēre, 2° tr., ricorrere a, chiamare, usare. aditus, us, m., ingresso, accesso. adiungo, is, iunxi, iunctum, ĕre, 3° tr., aggiungere. administer, stri, m., ministro. administratio, onis, f., amministrazione. administro, as, avi, atum, are, 1° tr., amministrare. admodum, avv., assai. admoneo, es, ui, itum, ēre, 2° tr., avvertire. adolesco, is, dolevi, adultum, ĕre, 3° intr., crescere. adorno, as, avi, atum, are, 1° tr., ornare. adrogantia, ae, f., arroganza. adsigno, as, avi, atum, are, 1° tr., assegnare. adtraho, is, traxi, tractum, ĕre, 3° tr., attrarre. adtribuo, is, tribui, tributum, ĕre, 3° tr., attribuire. adultus, i, m., cresciuto. advena, ae, m. e f., straniero. adversus, a, um, avverso. advolo, as, avi, atum, are, 1° intr., volare. aedes, is, f., tempio. aedicula, ae, f., tempietto. arca, ae, f., scrigno. aedificium, ii, n., edificio aeger, aegra, aegrum, malato. aegre, avv., malvolentieri. aegritudo, inis, f., malattia, tristezza. Aegyptus, i, m., Egitto. Aemilius, ii, m., Emilio. Aeneas, ae, m., Enea. Aeneis, Aeneidos, f., Eneide. aeneus, a, um, di bronzo. Aeolus, i, m., Eolo. aequalis, e, uguale. 339 aeque, avv., ugualmente. aër, aeris, m., aria. aerumna, ae, f., fatica. aes, aeris, n., bronzo, denaro (aes alienum = debiti). Aesopus, i, m., Esopo. aestimo, as, avi, atum, are, 1° tr., valutare. aestuarium, ii, n., estuario. aestuosus, a, um, infuocato. aestus, us, m., ardore, incendio. Aetna, ae, f., Etna. affectio, onis, f., sentimento, stato (d’animo). afficio, is, feci, fectum, ĕre, 3° tr., tormentare. afflatus, us, m., ispirazione, respiro. Africa, ae, f., Africa. agellus, i, m., campicello. ager, agri, m., campo. Agesilaus, i, m., Agesilao. agilitas, agilitatis, f., agilità. agito, as, avi, atum, are, 1° tr., incalzare, inseguire. agna, ae, f., agnella. agnus, i, m., agnello. ago, is, egi, actum, ĕre, 3° tr., fare; spingere avanti a sé; rendere; trascorrere. agricola, ae, m., contadino. agricultura, ae, f., agricoltura. Agrigentum, i, n., Agrigento. Agrippa, ae, m., Agrippa. Aiax, Aiacis, m., Aiace. ala, ae, f., ala. alacer, alacris, alacre, attivo, allegro. alauda, ae, f., allodola. albus, a, um, bianco. Alesia, ae, f., Alesia. Alexander, Alexandri, m., Alessandro. alibi, avv., altrove. aliquanto, avv., alquanto. aliquot, agg. indecl., alcuni. alius, alia, aliud, un altro (fra tanti). Allia, ae, f., Allia. alo, is, alui, altum, ĕre, 3° tr., allevare. Alpes, ium, f. pl., Alpi. altare, is, n., altare. alter, altera, alterum, l’altro (fra due). altus, a, um, alto, elevato. amica, ae, f., amica. amicitia, ae, f., amicizia. amicus, i, m., amico. amitto, is, amisi, amissum, ĕre, 3° tr., perdere. amnis, is, m., fiume. amo, as, avi, atum, are, 1° tr., amare. amoenitas, amoenitatis, f., amenità. amor, oris, m., amore. amphora, ae, f., anfora. amplifico, as, avi, atum, are, 1° tr., ingrandire, aumentare. Amulius, ii, m., Amulio. anas, anatis, f., anatra. anceps, ancipitis, ambiguo, incerto. Anchisa e Anchises, ae, m., Anchise. ancillae, ae, f., serva. Ancus, i, m., Anco. Andronicus, i, m., Andronico. angustiae, arum, f. pl., angustia. anima, ae, f., anima. 340 animadverto, is, animadverti, animadversum, ĕre, 3° tr., vedere, accorgersi. animal, alis, n., animale; essere animato. animosus, a, um, coraggioso. animus, i, m., animo. Annaeus, i, m., Anneo. annona, ae, f., annona. annosus, a, um, vecchio, antico. anser, anseris, m. e f., oca. ante, prep. con l’acc., prima di. antea, avv., prima. Antemnae, arum, f. pl., Antemne. antiqui, orum, m. pl., antichi. antiquitus, avv., anticamente. antiquus, a, um, antico. antistes, stitis, sacerdote, custode. Antonius, ii, m., Antonio. antrum, i, n., grotta. anulus, i, m., anello. anus, anus, f., vecchia. aper, apri, m., cinghiale. Apollo, Apollinis, m., Apollo. apologus, i, m., apologo. appello, as, avi, atum, are, 1° tr., chiamare. appropinquo, as, avi, atum, are, 1° intr., avvicinarsi. aptus, a, um, adatto, rispondente. apud, prep. con l’acc., presso. aqua, ae, f., acqua. aquaeductus (aquae ductus), us, m., acquedotto. aquila, ae, f., aquila. ara, ae, f., altare. aratrum, i, n., aratro. arbiter, tri, m., arbitro. arbor, arboris, f., albero. arceo, es, arcui, ēre, 2° tr., allontanare. arcesso, is, ivi e ii, itum,ĕre, 3° tr., chiamare. arcus, arcus, m., arco. argentum, i, n., argento. Ariminum, i, n., Rimini. arista, ae, f., spiga. Aristides, Aristidis, m., Aristide. armarium, ii, n., libreria. armentum, i, n., armento. armigeri, orum, m. pl., guardie. armilla, ae, f., braccialetto. aro, as, avi, atum, are, 1° tr., arare. arrogans, arrogantis, arrogante, superbo. ars, artis, f., arte. arvum, i, n., campo. ascendo, is, scendi, scensum, ĕre, 3° intr., salire. asinus, i, m., asino. asper, era, erum, pauroso, difficile. aspere, avv., aspramente. aspicio, is, spexi, spectum, ĕre, 3° tr., guardare. astrum, i, n., astro. astute, avv., con astuzia. ater, atra, atrum, nero. Athena, ae, f., Atena. Athenae, arum, f. pl., Atene. athleta, ae, m., atleta. Atlanticum, i, n., Atlantico. Atlanticus, a, um, atlantico. atque, cong., e 341 atrium, ii, n., ingresso. atrox, atrocis, atroce. attente, avv., attentamente. Attica, ae, f., Attica. attingo, is, tigi, tactum, ĕre, 3° tr., toccare, attingere. Atys, Atys, m., Ati. auctor, oris, m., autore. audacia, ae, f., audacia. audacter, avv., con audacia. audax, audacis, audace. audio, is, ivi, itum, ire, 4° tr., udire, ascoltare. Augusta, ae, f., Augusta. Augustus, i, m., Augusto. auris, auris, f., orecchio. aurum, i, n., oro. auspicium, ii, n., auspicio. auspico, as, avi, atum, are, 1° tr., prendere gli auspici. autem, cong., invece, però. auxilia, orum, n. pl., milizie ausiliarie. auxilium, ii, n., aiuto. avaritia, ae, f., avarizia, avidità. avarus, i, m., avaro. Aventinum, i, n., Aventino. Avernus, i, m., Averno. avia, ae, f., nonna. avis, is, f., uccello. avunculus, i, m., zio materno. avus, i, m., nonno; pl., antenati. B baculum, i, n., e baculus, i, m., bastone. Balticum, i, n., Baltico. Bandusia, ae, f., Bandusia. barba, ae, f., barba. barbarus, i, m., barbaro. bellicosus, a, um, bellicoso. bellum, i, n., guerra. belua, ae, f., belva. beneficium, ii, n., beneficio. benevolus, a, um, benevolo, devoto. bibo, is, bibi, ĕre, 3° tr., bere. bini, ae, a, due per volta, due. Bithynia, ae, f., Bitinia. Bocchus, i, m., Bocco. bona, orum, n. pl., beni, averi. bonum, i, n., il bene. bonus, a, um, bravo. bos, bovis, m., bue. bracchium, i, n., braccio. Briseis, Briseidis,f., Briseide. Britannia, ae, f., Britannia. Brundisium, ii, n., Brindisi. Brutus, i, m., Bruto. C Caecilius, ii, m., Cecilio. caecus, a, um, cieco. caedes, is, f., strage. caelicola, ae, m., abitatore del cielo. caelo, as, avi, atum, are, 1° tr., cesellare, intagliare. 342 Caenina, ae, f., Cenina. Caesar, Caesaris, m., Cesare. Caeso, onis, m., Cesone. Caius, ii, m., Caio. calamitas, atis, f., danno, calamità. calcar, aris, n., sprone, stimolo. Calendae, arum, f. pl., Calende. calidarium, ii, n., calidario. calidus, a, um, caldo; temerario. Caligula, ae, m., Caligola. campus, i, m., campo. candela, ae, f., candela. canis, canis, m., cane. cano, is, cecini, cantum, ĕre, 3° tr. e intr., suonare, cantare. canto, as, avi, atum, are, 1° tr., cantare. cantus, us, m., canto. capella, ae, f., capretta. caper, pri, m., capro. capillus, i, m., capello. capio, is, cepi, captum, ĕre, 3° tr., prendere, espugnare. Capitolium, ii, Campidoglio. captivus, i, m., prigioniero. capto, as, avi, atum, are, 1° tr., cercare di prendere, cercare di ottenere. Capua, ae, f., Capua. carcer, eris, m., carcere. careo, es, carui, (cariturus), ēre, 2° intr., essere privo di. carmen, inis, n., canto; profezia. carpo, is, carpsi, carptum, ĕre, 3° tr., cogliere. casa, ae, f., casa (di campagna). caseus (caseum), i, m. (n.), formaggio. Cassandra, ae, f., Cassandra. castanea, ae, f., castagna. castellum, i, n., castello, fortezza. castigo, as, avi, atum, are, 1° tr., castigare. castra, orum, n. pl., accampamento. caterva, ae, f., caterva, schiera. Catilina, ae, m., Catilina. Cato, onis, Catone. Catullus, i, m., Catullo. causa, ae, f., causa. cautela, ae, f., cautela. cavea, ae, f., gabbia. celeber, celebris, celebre, celebre. celebro, as, avi, atum, are, 1° tr., celebrare, festeggiare. celer, celeris, celere, veloce, immediato. celeriter, avv., velocemente. cella (ae) vinaria, ae, f., cantina. cena, ae, f., pranzo. ceno, as, avi, atum, are, 1° intr., pranzare. censor, oris, m., censore. centaurus, i, m., centauro. cerasum, i, n., ciliegia. Cerberus, i, m., Cerbero. certe, avv., sicuramente. cerva, ae, f., cerva. cervical, alis, n., guanciale. cervus, i, m., cervo. Chiron, onis, m., Chirone. Christiani, orum, m. pl., Cristiani. cibaria, orum, n. pl., alimenti, cibo. cibus, i, m., cibo. Cicero, onis, m., Cicerone. 343 ciconia, ae, f., cicogna. cicuta, ae, f., cicuta. cingo, is, cinxi, cinctum, ĕre, 3° tr., cingere, coprire. circum, prep. con l’acc., intorno a. circumdo, as, dedi, datum, are, 1° tr., circondare. circus, i, m., circo. cista, ae, f., cesta. cithara, ae, f., cetra. civilis, civile, civile. civis, is, m., cittadino. clamo, as, avi, atum, are, 1° intr., gridare. clamor, oris, m., grido. clarus, a, um, famoso. classis, is, f., flotta. claudo, is, clausi, clausum, ĕre, 3° tr., chiudere. clausus, a, um, chiuso. clemens, clementis, clemente, umano. clementia, ae, f., clemenza. Cleopatra, ae, f., Cleopatra. clepsydra, ae, f., clessidra. cliens, clientis, m., cliente. clientela, ae, f., clientela, clienti. clipeus, i, m., scudo. Clitus, i, m., Clito. Clodius, ii, m., Clodio. Cloelia, ae, f., Clelia. Clusini, orum, m. pl., abitanti di Chiusi. Clytaemnestra, ae, f., Clitemnestra. Cocles, Coclitis, m., Coclite. cognosco, is, cognovi, cognitum, ĕre, 3° tr., conoscere. cogo, is, coëgi, coactum, ĕre, 3° tr., costringere. cohors, cohortis, f., coorte. collegium, ii, n., collegio. colligo, is, collegi, collectum, ĕre, 3° tr., raccogliere. collum, i, n., collo. collustro, as, avi, atum, are, 1° tr., illuminare. colo, is, colui, cultum, ĕre, 3° tr., onorare; coltivare. colonus, i, m., colono. coluber, bri, m., serpe. columba, ae, f., colomba. columna, ae, f., colonna. coma, ae, f., chioma. comitium, ii, n., comizio, assemblea. commemoro, as, avi, atum, are, 1° tr., ricordare. commendo, as, avi, atum, are, 1° tr., affidare. committo, is, misi, missum, ĕre, 3° tr., affidare, intraprendere, attaccare, consegnare, rimettere. commoveo, es, movi, motum, ēre, 2° tr., commuovere. comoedia, ae, f., commedia. comoedus, i, m., attore comico. compello, is, puli, pulsum, ĕre, 3° tr., costringere. compono, is, posui, positum, ĕre, 3° tr., radunare. computo, as, avi, atum, are, 1° tr., fare i calcoli. concedo, is, cessi, cessum, ĕre, 3° tr., assegnare, concedere. concīdo, is, cīdi, cīsum, ĕre, 3° tr., tagliare, massacrare, fare a pezzi. concĭdo, is, cĭdi, ĕre, 3° intr., cadere, crollare. concilio, as, avi, atum, are, 1° tr., conciliare. concordia, ae, f., pace. concors, concordis, concorde. concursus, us, m., scontro, attacco. conditura, ae, f., condimento. condo, is, didi, ditum, ĕre, 2° tr., fondare. conficio, is, feci, fectum, ĕre, 3° tr., terminare. 344 confirmo, as, avi, atum, are, 1° tr., rassicurare, confermare. congero, is, gessi, gestum, ĕre, 3° tr., ammucchiare. congrego, as, avi, atum, are, 1° tr., adunare, associare, unire. conicio, is, ieci, iectum, ĕre, 3° tr., scagliare, gettare. coniuratus, i, m., congiurato. conscriptus, a, um, iscritto (patres conscripti = senatori). considero, as, avi, atum, are, 1° tr., considerare, ponderare. consido, is, sēdi, sessum, ĕre, 3° intr., fermarsi. consilium, ii, n., intenzione, deliberazione. consocio, as, avi, atum, are, 1° tr., associare. consolatio, onis, f., consolazione, conforto. conspectus, us, m., cospetto. conspicio, is, spexi, spectum, ĕre, 3° tr., vedere. constituo, is, stitui, stitutum, ĕre, 3° tr., decidere. constitutus, a, um, stabilito. consul, consulis, m., console. consulatus, us, consolato. consulo, is, sului, sultum, ĕre, 3° tr., consultare. Consus, i, m., Conso. contemplo, as, avi, atum, are, 1° tr., contemplare, vedere. contendo, is, tendi, tentum, ĕre, 3° intr., combattere. continens, continentis, moderato; continente, terraferma. contio, onis, f., assemblea. contra, prep. con l’acc., contro. contraho, is, traxi, tractum, ĕre, 3° tr., contrarre. contumelia, ae, f., insulto. convenio, is, veni, ventum, ire, 4° intr., radunarsi. conviva, ae, m. e f., commensale. convivium, ii, n., banchetto. copia, ae, f., abbondanza. copiae, arum, f. pl., truppe. copiosus, a, um, abbondante, grande. coquo, is, coxi, coctum, ĕre, 1° tr., cuocere, cucinare. coquus, i, m., cuoco. coram, prep. con l’abl., alla presenza di. Cornelius, ii, m., Cornelio. cornu, us, n., corno; ala, fianco. cornucopia, ae, f., cornucopia. corona, ae, f., corona. corpus, corporis, n., corpo. corripio, is, ripui, reptum, ĕre, 3° tr., afferrare. corrumpo, is, rupi, ruptum, ĕre, 3° tr., corrompere. corruptus, a, um, corrotto. cotidie, avv., ogni giorno. crapula, ae, f., ubriachezza. cras, avv., domani. Crassus, i, m., Crasso. crastinus, a, um, di domani. crates, cratis, m., graticcio. crepusculum, i, n., crepuscolo. cresco, is, crevi, cretum, ĕre, 3° intr., crescere, ingrandirsi. Creta, ae, f., Creta. Croesus, i, m., Creso. crudelis, e, crudele, sanguinoso. crudeliter, avv., con crudeltà. cruentus, a, um, sanguinoso. crus, cruris, m., gamba, zampa. Crustumeri, orum, m., Crustumerio. crux, crucis, f., croce. cubiculum, i, n., camera. culpa, ae, f., colpa. cultura, ae, f., educazione; coltivazione. 345 cultus, a, um, colto; coltivato. cultus, us, m., educazione, cultura. cum, cong. con l’ind. e il cong., quando, mentre, poiché, sebbene. cum, prep. con l’abl., con. Cumae, arum, f. pl., Cuma. Cumanus, a, um, cumano. Cunctator, oris, m., Temporeggiatore. cuncti, orum, m. pl., tutti insieme. cunctus, a, um, tutto quanto, tutto. cur?, avv. interr., perché? cura, ae, f., cura, pensiero. curia, ae, f., curia. curo, as, avi, atum, are, 1° tr., curare. curro, is, cucurri, cursum, ĕre, 3° intr., correre. currus, us, m., carro, cocchio. custodia, ae, f., custodia. custodio, is, ivi, itum, ire, 4° tr., custodire, sorvegliare. custos, odis, m., custode. cyathus, i, m., ciato, mestolo. D Daci, orum, m. pl., Daci. damno, as, avi, atum, are, 1° tr., condannare (damnare capite = condannare a morte). de, prep. con l’abl., da, fuori da, lontano da, a proposito di, su. dea, ae, f., dea. deambulo, as, avi, atum, are, 1° intr., passeggiare. debeo, es, ui, itum, ēre, 2° tr., dovere. decem, indecl., dieci. decemvir, viri, m., decemviro. decerno, is, crevi, cretum, ĕre, 3° tr. e intr., decidere. decipio, is, decepi, deceptum, ĕre, 3° tr., ingannare. declamo, as, avi, atum, are, 1° tr., recitare. decumanus, a, um, gravato dalla decima. decurro, is, curri, cursum, ĕre, 3° intr, scorrere. defessus, a, um, stanco. deinde, avv., in seguito, successivamente, poi, quindi. Deiphobus, i, m., Deifobo. delectamentum, i, n., diletto, piacere. delecto, as, avi, atum, are, 1° tr., dilettare. delectus, us, m., leva militare. deleo, es, evi, etum, ēre, 2° tr., distruggere, annientare. deliciae, arum, f. pl., piaceri. Delphi, orum, m. pl., Delfi. Demosthenes, is, m., Demostene. denique, avv., infine, finalmente. dens, dentis, m., dente. densus, a, um, fitto. denuntio, as, avi, atum, are, 1° tr., denunciare. depono, is, posui, positum, ĕre, 3° tr., deporre. deprehendo, is, prehendi, prehensum, ĕre, 3° tr., sorprendere. desero, is, deserui, desertum, ĕre, 3° tr., lasciare, abbandonare. desertus, a, um, abbandonato. desidero, as, avi, atum, are, 1° tr., desiderare. desidia, ae, f., pigrizia. desilio, is, desilui, ire, 4° intr., saltare giù, scendere. despicio, is, spexi, spectum, ĕre, 3° tr., disprezzare. detineo, es, detinui, detentum, ēre, 2° tr., trattenere. detorqueo, es, detorsi, detortum, ēre, 2° tr., rivolgere. detrimentum, i, n., danno. deus, i, m., dio. devinco, is, vici, victum, ĕre, 3° tr., avere il sopravvento. 346 dextera, ae, f., destra. Diana, ae, f., Diana. dicio, dicionis, f., dominio, giurisdizione. dico, as, avi, atum, are, 1° tr., dedicare. dico, is, dixi, dictum, ĕre, 3° tr., dire, esprimere. Dido, Didonis (o Didus) f., Didone. dies, diei, m., giorno. difficilis, difficile, difficile. diffluo, is, fluxi, fluxum, ĕre, 3° intr., scorrere. digitus, i, m., dito. diligenter, avv., attentamente. diligentia, ae, f., diligenza. diligo, is, lexi, lectum, ĕre, 3° tr., amare, voler bene. Dionysia, orum, n. pl., Dionisiache. Dionysus, i, m., Dioniso. diripio, is, ripui, reptum, ĕre, 3° tr., saccheggiare, fare a pezzi, distruggere. discendo, is, scendi, scensum, ĕre, 3° intr., scendere. discerno, is, discrevi, discretum, ĕre, 3° tr., distinguere. discipula, ae, f., allieva. discipulus, i, m., allievo. disco, is, didici, ĕre, 3° tr., imparare. discordia, ae, f., discordia. discrimen, inis, n., separazione. discurro, is, curri, cursum, ĕre, 3° intr., correre qua e là. disertus, a, um, fecondo, chiaro. disicio, is, disieci, disiectum, ĕre, 3° tr., disperdere, scompigliare. dispenso, as, avi, atum, are, 1° tr., distribuire. dispono, is, posui, positum, ĕre, 3° tr., disporre, mettere in ordine. dissensio, onis, f., discordia. dissero, is, serui, sertum, ĕre, 3° tr., discutere. dissimulo, as, avi, atum, are, 1° tr., nascondere. dissipo, as, avi, atum, are, 1° tr., disperdere. dissolutus, a, um, corrotto. distribuo, is, tribui, tributum, ĕre, 3° tr., assegnare. diu, avv., a lungo. divido, is, divisi, divisum, ĕre, 3° tr., dividere. divinum, i, n., il divino. divisus, a, um, diviso. divitiae, arum, f. pl., ricchezze. do, as, dedi, datum, are, 1° tr., dare. doceo, es, docui, doctum, ēre, 2° tr., insegnare. dolus, i, m., inganno, astuzia. domicilium, ii, n., abitazione. domina, ae, f., padrona. dominus, i, m., padrone. domitor, domitoris, m., vincitore, conquistatore. domo, as, domui, domitum, are, 1° tr., domare. domus, us, f., casa, patria. dono, as, avi, atum, are, 1° tr., dare, regalare. donum, i, n., dono. dormio, is, ivi, itum, ire, 4° intr., dormire. drachma, ae, f., dracma. Drusus, i, m., Druso. duco, is, duxi, ductum, ĕre, 3° tr., condurre, portare, prendere. ductus, us, m., guida, comando. dulcis, dulce, dolce. dum, cong., mentre. dumus, i, m., cespuglio. duumvir, viri, m., duumviro. dux, ducis, m., generale. 347 E e, ex, prep. con l’abl., da, fino da, di. ebrius, a, um, ebbro. eburneus, a, um, d’avorio. edisco, is, edidici, ĕre, 3° tr., imparare a memoria. edo, is, edi, esum, ĕre, 3° tr., mangiare. edo, is, edidi, editum, ĕre, 3° tr., partorire. educo, as, avi, atum, are, 1° tr., allevare. efficax, efficacis, efficace. efficio, is, feci, fectum, ĕre, 3° tr., ottenere, fare. effigies, effigiei, f., immagine, ritratto. effugio, is, fugi, ĕre, 3° tr., fuggire, schivare. effugium, ii, n., scampo, uscita. effundo, is, effusi, effusum, ĕre, 3° tr., versare. egregius, a, um, insigne. elegantia, ae, f., eleganza. elephans, antis, m., elefante. eloquens, eloquentis, eloquente. eludo, is, lusi, lusum, ĕre, 3° tr., evitare. emitto, is, misi, missum, ĕre, 3° tr., scagliare, lanciare. emo, is, emi, emptum, ĕre, 3° tr., comperare. eo, is, ivi, itum, ire, 4° intr., andare. epistula, ae, f., lettera. epulae, arum, f. pl., banchetto, pranzo. equa, ae, f., cavalla. eques, equitis, m., cavaliere. equester, equestris, equestre, equestre, della cavalleria. equile, is, n., scuderia. equitatus, us, m., cavalleria. equus, i, m., cavallo. ergastulum, i, n., ergastolo, casa di pena. erigo, is, rexi, rectum, ĕre, 3° tr., innalzare. error, oris, m., vagare; errore. eruditus, a, um, erudito. esca, ae, f., cibo. esuriens, esurientis, affamato. et, cong., e. etiam, cong., anche. Etruscus, a, um, etrusco. Eunus, i, m., Euno. Euphorbus, i, m., Euforbo. Euryalus, i, m., Eurialo. evado, is, evasi, evasum, ĕre, 3° tr., scampare, riuscire, evadere, uscire da. everto, is, verti, versum, ĕre, 3° tr., sconvolgere. ex, prep. con l’abl., da. exardesco, is, exarsi, exarsum, ĕre, 3° intr., scoppiare. excaeco, as, avi, atum, are, 1° tr., accecare. excedo, is, cessi, cessum, ĕre, 3° intr., uscire. excipio, is, cepi, ceptum, ĕre, 3° tr., sostenere, accogliere. excito, as, avi, atum, are, 1° tr., stimolare, causare. excogito, as, avi, atum, are, 1° tr., escogitare. excrucio, as, avi, atum, are, 1° tr., martoriare. exemplum, i, n., esempio. exerceo, es, exercui, exercitum, ēre, 2° tr., esercitare. exercitatio, exercitationis, f., esercitazione, esperienza. exercitus, us, m., esercito. exitus, us, m., esito, conclusione. exopto, as, avi, atum, are, 1° tr., desiderare. exorno, as, avi, atum, are, 1° tr., abbellire. expello, is, puli, pulsum, ĕre, 3° tr., espellere, bandire. expers, expertis, privo. 348 expleo, es, evi, etum, ēre, 2° tr., saziare. explico, as, avi, atum, are, 1° tr., spiegare. expono, is, posui, positum, ĕre, 3° tr., spiegare. expugnatio, onis, f., espugnazione, assalto. exquiro, is, quisivi, quisitum, ĕre, 3° tr., ricercare, cercare. exsecratio, exsecrationis, f., maledizione. exsto, as, exstiti, are, 1° intr., esserci, esistere. exstruo, is, exstruxi, exstructum, ĕre, 3° tr., ammucchiare, imbandire. exterritus, a, um, spaventato. extra, prep. con l’acc., fuori di. extremum, i, n., fine. extremus, a, um, ultimo. F fabella, ae, f., favoletta. faber, bri, m., fabbro. Fabius, ii, m., Fabio. Fabricius, ii, m., Fabrizio. fabula, ae, f., favola. facetiae, arum, f. pl., facezie, scherzi. facies, faciei, f., aspetto, bellezza. facile, avv., facilmente. facilis, facile, facile. facio, is, feci, factum, ĕre, 3° tr., fare. factum, i, n., impresa. facultas, atis, f., possibilità (pl.: ricchezze). fagus, i, f., faggio. fallax, acis, falso, ingannevole. fallo, is, fefelli, falsum, ĕre, 3° tr., ingannare. fames, famis, f., fame. familia, ae, f., famiglia. fanum, i, n., tempio. fas, n. indecl., diritto divino; il lecito. fascia, ae, f., benda. fastus, a, um, fasto. fatalis, e, fatale. fatigo, as, avi, atum, are, 1° tr., indebolire, tormentare. fatidicus, a, um, che predice il futuro. Faustulus, i, m., Faustolo. favilla, ae, f., favilla. febris, is, f., febbre. feliciter, avv., felicemente. felix, icis, felice. femina, ae, f., femmina, moglie. femur, oris e inis, n., femore, coscia. fera, ae, f., fiera. ferculum, i, n., piatto, portata, vivanda; barella. fere, avv., quasi. feriae, arum, f. pl., giorni festivi, feste. ferocitas, atis, f., fierezza, arroganza. ferox, ocis, feroce, crudele. ferreus, a, um, ferreo, di ferro. fertilis, e, fertile, ricco. ferus, a, um, feroce. fessus, a, um, stanco. ficus, i, f., fico. fidelis, e, fedele, fidato. fides, fidei, f., fede, fiducia. fiducia, ae, f., fiducia. fidus, a, um, fedele. figo, is, fixi, fixum, ĕre, 3° tr., conficcare. 349 filia, ae, f., figlia. filius, ii, m., figlio. fingo, is, finxi, finctum, ĕre, 3° tr., rappresentare. finis, is, m., confine; termine, fine (pl.: confine, territorio). finitimi, orum, m. pl., confinanti. Flaccus, i, m., Flacco. flagitium, ii, n., scelleratezza, misfatto. Flaminius, ii, m., Flaminio. flamma, ae, fiamma. Flavius, a, um, Flavio (relativo alla gens Flavia). Flavius, ii, m., Flavio. flavus, a, um, biondo. flecto, is, flexi, flectum, ĕre, 3° tr., volgere. fleo, es, evi, etum, ēre, 2° intr., piangere. floreo, es, florui, ēre, 2° intr., fiorire. flos, floris, m., fiore. flumen, inis, n., fiume. fluo, is, fluxi, fluxum, ĕre, 3° intr., scorrere. fluvius, ii, m., fiume. fons, fontis, m., sorgente, fonte. foris, is, f., porta. forte, avv., a caso. fortiter, avv., valorosamente. fortitudo, inis, f., forza, coraggio. fortuito, avv., per caso. Fortuna, ae, f., la dea Fortuna. fortunate, avv., fortunatamente. forum, i, n., foro. fragilis, e, debole. frango, is, fregi, fractum, ĕre, 3° tr., spezzare, rompere. frater, fratris, m., fratello. fraus, fraudis, f., frode. frequento, as, avi, atum, are, 1° tr., frequentare. frigidarium, ii, n., frigidario. frigidus, a, um, freddo. frigus, oris, n., freddo, brivido. fructus, us, m., frutto, guadagno, prodotto. frugalitas, atis, f., parsimonia, moderazione. frugi, agg. indecl., sobrio, modesto. frugifer, fera, ferum, fruttifero, fecondo. frumentum, i, n., frumento. frustra, avv., invano, inutilmente. fuga, ae, f., fuga. fugio, is, fugi, fugitum, ĕre, 3° intr., fuggire. fugo, as, avi, atum, are, 1° tr., mettere in fuga. fulgeo, es, fulsi, ēre, 2° intr., brillare. fumus, i, m., fumo. funda, ae, f., fionda. fundamentum, i, n., fondamento, base. funditor, oris, m., fromboliere. funus, funeris, n., cerimonia funebre. Furcae (Furculae) Caudinae, f. pl., Forche Caudine. G Galba, ae, m., Galba. galea, ae, f., elmo. Gallia, ae, f., Gallia, Gallicus, a, um, gallico. gallina, ae, f., gallina. gallinarium, ii, n., pollaio. gallus, i, m., gallo. 350 gaudeo, es, gavisus sum, ēre, 2° semidep. intr. e tr., godere, gioire, essere contento. gaudium, ii, n., gioia. gelu, us, n., e gelus, us, m., gelo, freddo. gemma, ae, f., gemma. gener, eri, m., genero. geniculatus, a, um, nodoso. genu, us, n., ginocchio. genus, eris, n., stirpe, specie; tipo. Germani, orum, m. pl., Germani. Germanicus, i, m., Germanico. gero, is, gessi, gestum, ĕre, 3° tr., fare. gigno, is, genui, genitum, ĕre, 3° tr., partorire. glacies, glaciei, f., ghiaccio. gladiator, oris, m., gladiatore. gladiatorius, a, um, gladiatorio. gladius, ii, m., spada. gleba, ae, f., zolla (pl. terra). gloria, ae, f., gloria. gloriosus, a, um, glorioso, illustre. Gnaeus, i, m., Gneo. gracilis, gracile, gracile, sottile. gradus, us, m., andatura, posizione. Graecus, a, um, Greco. grammatica, ae, f., grammatica. grammaticus, i, m., erudito. gratia, ae, f., grazia, favore, gratitudine, riconoscenza (exempli gratia = per esempio). gratus, a, um, gradito, grato. gravis, e, pesante, appesantito. gravitas, atis, f., gravità. gregatim, avv., in frotte. grex, gregis, m., gregge. guberno, as, avi, atum, are, 1° tr., governare. H habeo, es, habui, habitum, ēre, 2° tr., avere, considerare (bene, male se habere = andar bene, male). haedus, i, m., capretto. haesito, as, avi, atum are, 1° intr., impigliarsi. Hamilcar, aris, m., Amilcare. Hannibal, alis, m., Annibale. haruspex, icis, m., aruspice, indovino. haurio, is, hausi, haustum, ire, 4° tr., bere, attingere. Hector, oris, m., Ettore. Hecuba, ae, f., Ecuba. Helena, ae, f., Elena. Henna, ae, f., Enna. herba, ae, f., erba. herbidus, a, um, erboso. hiberna, orum, n. pl., quartieri d’inverno. hic, haec, hoc, questo. hiems, hiemis, m., inverno, freddo. Hipparcus, i, m., Ipparco. Hippias, ae, m., Ippia. hirundo, inis, f., rondine. historia, ae, f., storia. historicus, i, m., storico. Homerus, i, m., Omero. homo, hominis, m., uomo. honestus, a, um, onesto. Horatius, ii, m., Orazio. horreum, i, n., granaio. horribilis, e, orribile, pauroso. 351 hortus, i, m., orto, giardino. hospitium, ii, n., ospitalità. hostia, ae, f., vittima. humanus, a, um, umano. humerus (umerus), i, m., spalla. humilis, e, umile. humus, i f., e humum, i, n., terra. Hyades, um, f. pl., Iadi. hypogaeum, i, n., ipogeo. I iacio, is, ieci, iactum, ĕre, 3° tr., gettare, lanciare. iam, avv., ormai, già. iamdudum, avv., già da tempo. Ianiculum, i, n., Gianicolo. Ianus, i, m., Giano. ibi, avv., qui. Idus, Iduum, f. pl., Idi. iecur, iecoris e iecinoris, m., fegato. Iesus, us, m., Gesù. igitur, avv., quindi. ignavia, ae, f., pigrizia. ignis, ignis, m., fuoco. ignobilis, e, ignobile. ignominia, ae, f., ignominia. ignoro, as, avi, atum, are, 1° tr., non conoscere. Ilias, Iliadis, f., Iliade. illumino, as, avi, atum, are, 1° tr., illuminare. illustris, e, celebre, famoso. imber, imbris, m., pioggia. immanis, e, disumano, bestiale, immenso, enorme. immaturus, a, um, prematuro. immemor, immemoris, immemore, smemorato. immineo, es, ēre, 2° tr., minacciare. imminuo, es, imminui, imminutum, ĕre, 3° tr., ridurre, diminuire. immitto, is, misi, missum, ĕre, 3° tr., mettere, portare. immodicus, a, um, smodato. immolo, as, avi, atum, are, 1° tr., immolare, sacrificare. impedio, is, ivi, itum, ire, 4° tr., impedire, fermare. impensa, ae, f., spesa. imperitia, ae, f., inesperienza. imperium, ii, n., impero. impero, as, avi, atum, are, 1° tr., ordinare. impetus, us, m., attacco, impeto. impiger, impigra, impigrum, attivo, operoso. imploro, as, avi, atum, are, 1° tr., implorare. importo, as, avi, atum, are, 1° tr., importare. impotentia, ae, f., prepotenza. improviso, avv., all’improvviso. in, prep. con l’acc. e con l’abl.; con l’abl.: in, verso, contro; con l’acc. : in, tra, durante. inauditus, a, um, inaudito, straordinario. incendo, is, incendi, incensum, ĕre, 3° tr., bruciare, incendiare. incĭdo, is, incĭdi, ĕre, 3° intr., cadere. incipio, is, cepi, ceptum ĕre, 3° intr., avere inizio. includo, is, clusi, clusum, ĕre, 3° tr., chiudere dentro. incola, ae, m. e f., abitante. incompositus, a, um, disordinato. inconsideratus, a, um, sconsiderato. incursio, incursionis, f., incursione, scorreria. incustoditus, a, um, incustodito. indico, as, avi, atum, are, 1° tr., rivelare. 352 indico, is, dixi, dictum, ĕre, 3° tr., dichiarare. indignus, a, um, vergognoso. induo, is, dui, dutum, ĕre, 3° tr., indossare. Indus, i, m., Indo. industria, ae, f., operosità. indutiae, arum, f. pl., tregua. inedia, ae, f., fame, digiuno. inexpectatus, a, um, inaspettato. infamia, ae, f., infamia. infelix, infelicis, addolorato, infelice. infestus, a, um, minaccioso, ostile. infidus, a, um, infido. infirmus, a, um, debole. inflammo, as, avi, atum, are, 1° tr., infiammare. infula, ae, f., benda. ingens, ingentis, grande. inglorius, a, um, senza gloria, oscuro. ingratus, a, um, ingrato, non gradito. inhonestus, a, um, disonesto, spregevole. inimicus, i, m., nemico. initium, ii, n., inizio. iniuria, ae, f., ingiuria. innocentia, ae, f., innocenza. inops, inopis, povero. insania, ae, f., pazzia. insero, is, inserui, insertum, ĕre, 3° tr., introdurre. insidiae, arum, f. pl., insidia. instar, n. indecl., modello; a guisa di (instar speculi = come allo specchio) instituo, is, stitui, stitutum, ĕre, 3° tr., stabilire, istituire. instrumentum, i, n., strumento. insula, ae, f., isola. integer, gra, grum, incorrotto, irreprensibile, nuovo, integro. inter, prep. con l’acc., tra, fra. intercedo, is, cessi, cessum, ĕre, 3° intr., mettersi in mezzo. intercludo, is, clusi, clusum, ĕre, 3° tr., bloccare. interdum, avv., qualche volta, a volte. interfector, oris, m., uccisore. interficio, is, feci, fectum, ĕre, 3° tr., uccidere. interimo, is, interemi, interemptum, ĕre, 3° tr., uccidere. intermitto, is, misi, missum, ĕre, 3° tr., sospendere. intra, prep. con l’acc., entro. inundo, as, avi, atum, are, 1° tr., inondare. invado, is, vasi, vasum, ĕre, 3° tr., invadere. invalidus, a, um, invalido, malato. invenio, is, veni, ventum, ire, 4° tr., trovare. investigatio, onis, f., indagine. invidia, ae, f., invidia. invito, as, avi, atum, are, 1° tr., invitare. iocur, iocineris, n., fegato. iocus, i, m., gioco. Iphicrates, is, m., Ificrate. Iphigenia, ae, f., Ifigenia. ira, ae, f., ira. irrigo, as, avi, atum, are, 1° tr., bagnare. irrumpo, is, rupi, ruptum, ĕre, 3° intr., precipitarsi contro. irruo, is, irrui, ĕre, 3° intr., irrompere. Ismarus, i, m., Ismaro. ita, avv., così. Italia, ae, f., Italia. itaque, cong., perciò, quindi. iter, itineris, n., viaggio. iterum, avv., di nuovo. 353 Ithaca, ae, f., Itaca. Ithacus, i, m., l’Itacese (Ulisse). iucundus, a, um, piacevole. iudex, icis, m., giudice. iugum, i, n., cima, catena Iugurtha, ae, m., Giugurta. Iugurthinus, a, um, giugurtino. Iulius, a, um, Giulio (relativo alla gens Giulia). iungo, is, iunxi, iunctum, ĕre, 3° tr., unire. Iuno, Iunonis, f., Giunone. iurgium, ii, n., litigio. ius, iuris, n., legge, diritto. iusiurandum (ius iurandum), iurisiurandi, n., giuramento. iussum, i, n., ordine. iussus, us, m., ordine (solo ablativo: iussu). iuste, avv., giustamente. iustitia, ae, f., giustizia. iuvenis, is, m., giovane. iuventus, iuventutis, f., gioventù. iuvo, as, iuvi, iutum, iuvare, 1° tr., aiutare. K Kaeso, v. Caeso. Kalendae, v. Calendae. Karthag… v. Carthag…. L Labienus, i, m., Labieno. lac, lactis, n., latte. lacer, era, erum, lacero, mutilato. lacero, as, avi, atum, are, 1°tr., sbranare. Laconia, ae, f., Laconia. lacrima, ae, f., lacrima. lacrimo, as, avi, atum, are, 1° intr., piangere. lacunar, aris, n., soffitto a cassettoni. lacus, us, m., lago. laedo, is, laesi, laesum, ĕre, 3° tr., danneggiare. laetitia, ae, f., gioia. laetus, a, um, lieto. lagoena, ae, f., bottiglia, fiasco, brocca. lambo, is, lambi e lambii, lambitum, ĕre, 3° tr., leccare. lamentatio, onis, f., lamento, pianto. laniger, eri, m., agnello, montone. laniger, gera, gerum, lanuto. Laocoon, oontis, m., Laocoonte. largitio, onis, f., elargizione, distribuzione. lassus, a, um, stanco. latebra, ae, f., nascondiglio. latibulum, i, n., tana, nascondiglio. latifundium, ii, n., vasto podere. Latine, avv., in latino. Latium, ii, n., Lazio. Latona, ae, f., Latona. laudator, oris, m., elogiatore. laudo, as, avi, atum, are, 1° tr., lodare. lectica, ae, f., lettiga. lectus, i, m., letto. legatio, onis, f., ambasceria, ambasciata. legatus, i, m., ambasciatore, luogotenente. legio, onis, f., legione. 354 legionarii, orum, m. pl., legionari. lego, is, legi, lectum, ĕre, 3° tr., leggere. leo, leonis, m., leone. Leonidas, ae, m., Leonida. lepidus, a, um, grazioso. levo, as, avi, atum, are, 1° tr., innalzare, sollevare. libellus, i, m., libretto. libenter, avv., volentieri. liber, bri, m., libro. liberta, ae, f., liberta. libertas, libertatis, f., libertà. libertus, i, m., liberto. ligneus, a, um, di legno. lignum, i, n., legno. lilium, ii, n., giglio. limpidus, a, um, limpido. limus, i, m., limo. lingua, ae, f., lingua. linteus, a, um, di lino. liquidus, a, um, liquido. liquo, as, avi, atum, are, 1° tr., filtrare. liquor, oris, m., acqua. littera, ae, f., lettera (dell’alfabeto). litterae, arum, f. pl., lettera; letteratura. litus, litoris, n., costa, litorale. Livia, ae, f., Livia. Livius, ii, m., Livio. locus, i, m., luogo (loca, orum, n. pl., luoghi; loci, orum, m. pl., passi di un libro). longe, avv., lontano; di gran lunga. longus, a, um, lungo. luceo, es, luxi, ēre, 2° intr., essere visibile. lucerna, ae, f., lampada. lucesco, is, ĕre, 3° intr., spuntare (lucescit, impers., = comincia a far giorno). Lucifer, feri, m., Lucifero. Lucilius, ii, m., Lucilio. Lucius, ii, m., Lucio. Lucretia, ae, f., Lucrezia. luctus, us, m., lutto, dolore. lucus, i, m., bosco sacro. ludo, is, lusi, lusum, ĕre, 3° intr., giocare. ludus, i, m., gioco. lugeo, es, luxi, luctum, ēre, 3° intr. e tr., piangere. lumen, luminis, n., gloria, luce. luna, ae, f., luna. luo, is, lui,( luiturus), luĕre, 3° tr., scontare. lupus, i, m., lupo. luscinia, ae, f., usignolo. luxuria, ae, f., sfarzo, dissolutezza, lussuria. luxuries, luxuriei, f., sfarzo, dissolutezza, lussuria. Lycurgus, i, m., Licurgo. Lydus, i, m., Lido. lyra, ae, f., lira. M Macedones, um, m. pl., Macedoni. macte, interiez., bene! bravo! (macte virtute esto = sii onorato per il tuo valore = gloria a te) maestitia, ae, f., tristezza, mestizia. magis, avv., più (magis quam = più che). magister, stri, m., maestro. magistra, ae, f., maestra. magistratus, us, m., magistratura; magistrato. 355 magnificentia, ae, f., sfarzo. magnus, a, um, grande. maledicus, a, um, maldicente, offensivo. malum, i, n., mela; male. malus, i, f., melo. mandatum, i, n., incarico. mane, avv., di mattina (hodierno mane = questa mattina). maneo, es, mansi, mansum, ēre, 2° intr., restare. mansuetus, a, um, mansueto, mite. manus, us, f., mano, schiera. Marcellus, i, m., Marcello. Marcia, ae, f., Marcia. Marcius, ii, m., Marcio. Marcus, i, m., Marco. Mardonius, ii, m., Mardonio. mare, is, n., mare. margarita, ae, f., perla. maritimus, a, um, marittimo, marino. Marius, ii, m., Mario. marmoreus, a, um, di marmo. Mars, Martis, m., Marte. mater, matris, f., madre. matrona, ae, f.,matrona. maturus, a, um, maturo. maxime, avv., soprattutto, moltissimo. Maximus, i, m., Massimo. medicamentum, i, n., farmaco, medicina. medicina, ae, f., medicina. medicus, i, m., medico. medius, a, um, medio, nel mezzo. memor, memoris, memore, che ricorda. memoria, ae, f., ricordo. mendax, acis, falso, bugiardo. mendicus, i, m., mendicante. Menelaus, i, m., Menelao. Menenius, ii, m., Menenio. mens, mentis, f., mente. mensa, ae, f., tavola, mensa. mercatura, ae, f., commercio. Mercurius, ii, m., Mercurio. meridies, meridiei, m., mezzogiorno. merula, ae, f., merlo. merum, i, n., vino puro. Messenii, orum, m. pl., Messeni. Metellus, i, m., Metello. meto, is, messum, ĕre, 3° tr., mietere. metus, us, m., paura. meus, a, um, mio. miles, militis, m., soldato. militia, ae, f., servizio militare. Minerva, ae, f., Minerva. minister, stri, m., servo. minus, avv., meno. miro, as, are, 1° tr, guardare con ammirazione. misceo, es, miscui, mixtum, ēre, 2° tr., mescolare. miser, era, erum, povero. misere, avv., miseramente. miseria, ae, f., miseria. mitigo, as, avi, atum, are, 1° tr., mitigare. mitis, mite, mite. mitto, is, misi, missum, ĕre, 3° tr., mandare. mixtus, a, um, misto. 356 modestia, ae, f., modestia. modus, i, m., limite, estensione. moenia, ium, n. pl., mura. moleste, avv., in maniera vergognosa. molestus, a, um, molesto. mollis, e, arrendevole, fiacco. molliter, avv., fiaccamente, senza energia. monile, is, n., gioiello, monile. monitus, us, m., consiglio, suggerimento. mons, montis, m., monte. monstro, as, avi, atum, are, 1° tr., indicare. monstrum, i, n., mostro; prodigio. mora, ae, f., indugio, ritardo. morbus, i, m., malattia. mors, mortis, f., morte. mortifer e mortiferus, a, um, mortale, micidiale. mos, moris, m., costume. motus, us, m., movimento. moveo, es, movi, motum, ēre, 2° tr., muovere, causare, spingere. mox, avv., subito. Mucius, ii, m., Mucio. mulier, eris, f., donna. muliercula, ae, f., donnicciola. multo, avv., molto. mundus, i, m., mondo. murus, i, m., muro. mus, muris, m., topo. musca, ae, f., mosca. musica, ae, f., musica. musicus, i, m., musicista. Mutina, ae, f., Modena. Mylae, arum, f. pl., Milazzo. myrica, ae (myrice, es), f., tamerice. N nam, cong., infatti. narcissus, i, m., narciso. narratio, onis, f., racconto. narro, as, avi, atum, are, 1° tr., raccontare. natu, abl. di natus (non usato), per età, di nascita. naufragus, i, m., naufrago. nauta, ae, m., marinaio. navalis, e, navale. navigatio, onis, f., navigazione. navis, is, f., nave. ne…quidem, avv. neg., nemmeno. Neapolitanum, i, n., podere presso Napoli. nebula, ae, f., nebbia. nec, cong., e non. necesse, agg. indecl., necessario. neco, as, avi, atum, are, 1° tr., uccidere. necto, is, nexui e nexi, nectum, ĕre, 3° tr., intrecciare, annodare. nefarius, a, um, empio. nefas, n. indecl., cosa non lecita, sacrilegio. nefastus, a, um, nefasto. neglegentia, ae, f., negligenza. neglego, is, neglexi, neglectum, ĕre, 3° tr., trascurare. negotium, ii, n., attività, affare. nemo, nullius, agg. e pron., nessuno. nepticula, ae, f., nipotina. Neptunus, i, m., Nettuno. 357 nequam, agg. indecl., malvagio. neque, cong., e non. Nereis, Nereidis, m., Nereide. Nero, Neronis, m., Nerone. neuter, tra, trum, nessuno dei due. Nevius, ii, m., Nevio. nex, necis, f., morte. nidifico, as, avi, atum, are, 1° intr, nidificare. nihil, n. indecl., niente. Nilus, i, m., Nilo. nimius, a, um, eccessivo. Nisus, i, m., Niso. nix, nivis, f., neve. nobilis, e, nobile. noceo, es, nocui, nocitum, ēre, 2° intr., nuocere. nocivus, a, um, nocivo. nomen, inis, n., nome. non, avv., non. nondum, avv., non ancora. nonnullus, a, um, alcuno. notus, a, um, noto. novus, a, um, nuovo. nox, noctis, f., notte (sub noctem = sul far della notte). noxius, a, um, colpevole. nubila, orum, n., pl., nuvole. nubo, is, nupsi, nutpum, ĕre, 3° intr., sposare. nudus, a, um, nudo. nugae, arum, f. pl., inezia. nullus, a, um, nessuno. Numa, ae, m., Numa. numerus, i, m., numero, quantità. Numida, ae, m., Numida. Numidia, ae, f., Numidia. nummus, i, m., moneta, denaro. numquam, avv., non mai. nuntius, ii, m., messaggero, notizia. nuptiae, arum, f. pl., nozze. nurus, us, f., nuora. nusquam, avv., in nessun luogo. nutrix, nutricis, f., nutrice. O ob, prep. con l’acc., per, a causa di, davanti a. obdormisco, is, ivi, ĕre, 3° intr., addormentarsi. obiurgo, as, avi, atum, are, 1° tr., rimproverare. oboedio, is, ivi e ii, itum, ire, 4° intr., ubbidire. obrepo, is, repui, reptum, ĕre, 3° intr., andare di soppiatto. obscurus, a, um, poco noto. observo, as, avi, atum, are, 1° tr., osservare. obsideo, es, sedi, sessum, ēre, 2° tr., assediare. obsidio, onis, f., assedio. obsido, is, sedi, sessum, ĕre, 3° tr., assediare. obsisto, is, stiti, stitum, ĕre, 3° intr., opporsi. obtego, is, obtexi, obtectum, ĕre, 3° tr., coprire. obtempero, as, avi, atum, are, 1° intr., ubbidire. obtineo, es, obtinui, obtentum, ēre, 2° tr., ottenere, avere. occasus, us, m., tramonto, occidente. occīdo, is, occīdi, occīsum, ĕre, 3° tr., uccidere. occulto, as, avi, atum, are, 1° tr., nascondere. occultus, a, um, segreto. occumbo, is, cubui, cubitum, ĕre, 3° intr., soccombere. 358 occurro, is, curri, cursum, ĕre, 3° intr., imbattersi. Octavianus, i, m., Ottaviano. oculus, i, m., occhio. odorifer, fera, ferum, profumato. Odyssea, ae, f., Odissea. offendo, is, fendi, fensum, ĕre, 3° tr., offendere. officina, ae, f., officina. officium, ii, n., dovere. olea, ae, f., oliva. oleaster, stri, m., oleastro. oleum, i, n., olio. olfactus, us, m., olfatto, odorato. olim, avv., una volta. omnis, e, tutto. onager, gri e onagrus, i, m., asino selvatico. onerarius, a, um, da carico, da trasporto. onero, as, avi, atum, are, 1° tr., caricare. opacus, a, um, ombroso, ombreggiato. opera, ae, f., lavoro; operaio. operio, is, operui, opertum, ire, 4° tr., chiudere. oppidani, orum, m. pl., cittadini, abitanti della città. oppidum, i, n., città. oppugno, as, avi, atum, are, 1° tr., assediare. opto, as, avi, atum, are, 1° tr., sperare, augurarsi. opus, operis, n., opera d’arte; lavoro dei campi. ora, ae, f., costa. oraculum, i, n., oracolo. oratio, onis, f., discorso. Orcus, i, m., Orco. ordo, inis, m., successione, ordine. origo, inis, f., origine. ornamentum, i, n., ornamento, ricchezza. orno, as, avi, atum, are, 1° tr., ornare. oro, as, avi, atum, are, 1° tr., pregare. ostentatio, onis, f., bellezza. ostento, as, avi, atum, are, 1° tr., far vedere, fare sfoggio. otium, ii, n., ozio. ovile, is, n., ovile. ovis, is, f., pecora. P pabulum, i, n., foraggio. pactio, onis, f., patto. paene, avv., quasi. paeninsula, ae, f., penisola. pagus, i, m., villaggio. pala, ae, f., vanga. Palatium, ii, n., Palatino. Pallas, Palladis, f., Pallade. paluster, palustris, palustre, palustre, paludoso, di palude. Panathenaica, orum, n. pl., Panatenaiche. parco, is, peperci, ĕre, 3°tr. e intr., risparmiare, perdonare; astenersi da. parcus, a, um, scarso, parsimonioso. parens, entis, m., padre (pl. genitori; patrizi, senatori). pareo, es, parui, paritum, ēre, 2° intr., ubbidire. pario, is, peperi, partum, ĕre, 3° tr., partorire; procurare. Paris, Paridis, m., Paride. parma, ae, f., scudo. paro, as, avi, atum, are, 1° tr., procurare. parricida, ae, m., parricida, assassino, traditore. partus, us, m., parto, prole, figlio. 359 pasco, is, pavi, pastum, ĕre, 3° tr., condurre al pascolo. pastor, oris, m., pastore. patefacio, is, patefeci, patefactum, ĕre, 3° tr., svelare. patens, entis, aperto. pater, patris, m., padre. patientia, ae f., pazienza. patina, ae, f., piatto, padella. patria, ae, f., patria. patricii, orum, m. pl., patrizi. patricius, ii, m., patrizio. Patroclus, i, m., Patroclo. patrona, ae, f., patrona. patronus, i, m., patrono. patruus magnus, m., fratello del nonno. paucus, a, um, poco. Paula, ae, f., Paola. paupertas, atis, f., povertà. pavidus, a, um, pauroso. pavito, as, avi, are, 1° intr., tremare; tr., aver paura di. pax, pacis, f., pace. pecco, as, avi, atum, are, 1° intr., sbagliare. pecto, is, pexi, pexum, ĕre, 3° tr., pettinare. pecu, n., gregge, bestiame. pecunia, ae, f., ricchezza. pecus, oris, n., gregge, bestiame. pecus, pecudis, f., animale. pedes, peditis, m., fante. pedester, pedestris, pedestre, pedestre, di fanteria. peditatus, us, m., fanteria. Peleus, i, m., Peleo. Peloponnesus, i, m., Peloponneso. pelta, ae, f., pelta (piccolo scudo). Penates, ium, m. pl., Penati. pendo, is, pependi, pensum, ĕre, 3° tr., pagare. pensum, i, n., compito. penuria, ae, f., scarsezza. per, prep. con l’acc., per, attraverso, durante, per mezzo di. peradulescentulus, a, um, giovanissimo. percrebresco, is, percrebrui, ĕre, 3° intr., diffondersi. percutio, is, cussi, cussum, ĕre, 3° tr., trafiggere, colpire. peregrinatio, onis, f., peregrinare. pereo, is, perii, (periturus), ire, 4° intr., morire. perficio, is, perfeci, perfectum, ĕre, 3° tr., realizzare. perfidia, ae, f., perfidia. perfidus, a, um, perfido, sleale. Pericles, is, m., Pericle. periculum, i, n., pericolo. peritia, ae, f., esperienza. perpetro, as, avi, atum, are, 1° tr., fare, compiere. Persae, arum, m. pl., Persiani. perspicio, is spexi, spectum, ĕre, 3° tr., esaminare. perspicuus, a, um, chiaro, evidente. persuadeo, es, suasi, suasum, ēre, 2° intr., convincere. perturbo, as, avi, atum, are, 1° tr., turbare. pervenio, is, veni, ventum, ire, 4° intr., giungere, arrivare. perystilium, ii, n., peristilio. pessumdo (pessum do), as, pessumdedi, pessumdatum, are, 1° tr., mandare in rovina. peto, is, ivi, itum, ĕre, 3° tr., dirigersi verso; chiedere. Phaedrus, i, m., Fedro. Phidias, ae, m., Fidia. Philippi, orum, m., Filippi. philosophia, ae, f., filosofia. 360 philosophus, i, m., filosofo. Phoenices, Phoenicum, m. pl., Fenici. pie, avv., religiosamente. pigritia, ae, f., pigrizia. pila, ae, f., palla. pilum, i, n., giavellotto. pilus, i, m., pelo. pingo, is, pinxi, pinctum, ĕre, 3° tr., dipingere, ricamare. pinus, i, f., pino. pirata, ae, m., pirata. pirus, i, f., pero. piscator, oris, m., pescatore. piscis, is, m., pesce. Pisistratidae, arum, m. pl., Pisistratidi. Pisistratus, i, m., Pisistrato. pistor, pistoris, m., panettiere, fornaio. pius, a, um, pio, rispettoso. placeo, es, placui, placitum, ēre, 2° intr., piacere. placidus, a, um, placido. placo, as, avi, atum, are, 1° tr., placare. planities, planitiei, f., piano, pianura. planta, ae, f., pianta. platanus, i, f., platano. plaustrum, i, n., carro. plausus, us, m., applauso. Plautus, i, m., Plauto. plebs, plebis, f., plebe. plenus, a, um, pieno. plerumque, avv., spesso. plurimus, a, um, moltissimo. plus, avv., più (plus quam = più che). pluvia, ae, f., pioggia. poculum, i, n., coppa. poena, ae, f., sofferenza. Poeni, orum, m. pl., Cartaginesi. poëta, ae, m., poeta. Polybius, ii, m., Polibio. Polydorus, i, m., Polidoro. Polyphemus, i, m., Polifemo. pomarium, ii, n., frutteto. Pompeiani, orum, m. pl., Pompeiani. Pompeius, ii, m., Pompeo. Pompilius, ii, m., Pompilio. pondus, eris, n., peso. pono, is, posui, positum, ĕre, 3° tr., porre. pons, pontis, m., ponte. populus, i, m., popolo; f., pioppo. Porcius, ii, m., Porcio. porrigo, is, rexi, rectum, ĕre, 3° tr., offrire. Porsenna, ae, m., Porsenna. porta, ae, f., porta (della città). porticus, us, m. e f., porticato. porto, as, avi, atum, are, 1° tr., portare. portus, us, m., porto. possideo, es, sedi, sessum, ēre, 2° tr., possedere. possum, potes, potui, posse, intr., potere. post, prep. con l’acc., dopo. postea, avv., in seguito. posticum, i, n., porta posteriore. postremo, avv., infine. potio, onis, f., bevanda. potior, ius, più importante. 361 potis, e, agg. indecl., capace di, possibile. praebeo, es, bui, bitum, ēre, 2° tr., offrire, dare. praeceps, praecipitis, veloce, precipitoso. praeceptor, oris, m., precettore. praeceptum, i, n., comando. praedico, is, dixi, dictum, ĕre, 3° tr., preannunciare. praefectus, i, m., prefetto, capo. praefica, ae, f., prefica. praemitto, is, misi, missum, ĕre, 3° tr., mandare avanti. praemium, ii, n., premio. praesagium, ii, n., presagio. praesideo, es, sedi, ēre, 2° intr., proteggere. praesidium, ii, n., presidio. praestans, praestantis, eccellente. praeterea, avv., inoltre. praetor, oris, m., pretore. praetorius, a, um, pretorio. pratum, i, n., prato. Priamus, i, m., Priamo. Priapus, i, m., Priapo. primo, avv., in un primo tempo. primus, a, um, primo. princeps, principis, agg. e sost., per primo; principe. principium, ii, n.,fondamento, premesa. pristinus, a, um, antico, precedente. pro, prep. con l’abl., al posto di, davanti a, in favore di, per. probe, avv., onestamente. probitas, atis, f., onestà. procedo, is, cessi, cessum, ĕre, 3° intr., procedere. procella, ae, f., tempesta. proci, orum, m. pl., proci. proditio, onis, f., tradimento. proelium, ii, n., battaglia. profecto, avv., certamente, senza dubbio. profugus, a, um, fuggiasco, esule. promitto, is, misi, missum, ĕre, 3° tr., promettere. propero, as, avi, atum, are, 1° intr., affrettarsi. propono, is, posui, positum, ĕre, 3° tr., proporre. propositum, i, n., proposito. propter, avv., vicino, accanto. propter, prep. con l’acc., per, a causa di, vicino a. proruo, is, prorui, prorutum, ĕre, 3° intr., crollare, cadere. proscriptus, a, um, proscritto. prospicio, is, prospexi, prospectum, ĕre, 3° intr., provvedere a. protego, is, texi, tectum, ĕre, 3° tr., proteggere. provincia, ae, f., provincia. provoco, as, avi, atum, are, 1° tr., provocare. proximus, a, um, vicino, vicinissimo, confinante. prudens, prudentis, pratico. prudentia, ae, f., prudenza. Prusia, ae, m., Prusia. publico, as, avi, atum, are, 1° tr., confiscare. Publicola, ae, m., Publicola. publicus, a, um, pubblico. pudicitia, ae, f., pudicizia, virtù. puella, a, f., ragazza. puellula, ae, f., bambina. pulcher, pulchra, pulchrum, bello. pueritia, ae, f., fanciullezza. pugio, onis, m., pugnale. pugna, ae, f., battaglia. pulchritudo, inis, f., bellezza. 362 pulvinus, i, m., cuscino. punio, is, ivi, itum, ire, 4° tr., punire. pupa, ae, f., bambola. purgo, as, avi, atum, are, 1° tr., pulire. purpura, ae, f., porpora. puter, putris, putre, marcio. puteus, i, m., pozzo. puto, as, avi, atum, are, 1° tr., credere. Pyrrhus, i, m., Pirro. Q quaero, is, quaesivi, quaesitum, ĕre, 3° tr., chiedere, cercare. quam, avv. e cong., quanto, che, di quanto. quartus, a, um, quarto. -que, cong. encl., e. quercus, us, f., quercia. qui, quae, quod, pron. rel., il quale, che, quello che. quies, etis, f., quiete. quiesco, is, quievi, quietum, ĕre, 3° intr., riposare. quinque, num., cinque. Quinctius, ii, m., Quinzio. quod, cong. caus., perché, poiché. quoniam, cong. caus., poiché, perché. quoque, avv., anche. quotannis, avv., ogni anno. R racemus, i, m., grappolo. radix, icis, f., radice. ramus, i, m., ramo. rana, ae, f., rana. rapio, is, rapui, raptum, ĕre, 3° tr., rapire. ratio, onis, f., ragione. recedo, is, recessi, recessum, ĕre, 3° intr., ritirarsi, andarsene. recens, recentis, recente, nuovo. recenseo, es, censui, censum o censitum, ēre, 2° tr., passare in rassegna. receptus, us, m., ritirata, rifugio. recipio, is, recepi, receptum, ĕre, 3° tr., riconquistare, riprendere. recito, as, avi, atum, are, 1° tr., leggere. reconcilio, as, avi, atum, are, 1° tr., riconciliare. recreo, as, avi, atum, are, 1° tr., ristorare. rector, oris, m., signore, governatore. recubo, as, are, 1° intr., stare coricato. recuso, as, avi, atum, are, 1° tr., rifiutare. reddo, is, didi, ditum, ĕre, 3° tr., rendere. redigo, is, egi, actum, ĕre, 3° tr., ridurre. redimo, is, redemi, redemptum, ĕre, 3° tr., riscattare, salvare. reduco, is, duxi, ductum, ĕre, 3° tr., riportare. refrigeratio, onis, f., frescura, sollievo. refrigerium, ii, n., refrigerio. refugium, ii, n., rifugio. regnum, i, n., regno. rego, is, rexi, rectum, ĕre, 3° tr., governare. relinquo, is, liqui, lictum, ĕre, 3° tr., lasciare. reliquus, a, um, rimanente. remeo, as, avi, atum are, 1° intr., ritornare. remigro, as, avi, atum, are, 1° intr., tornare. Remus, i, m., Remo. renuntio, as, avi, atum, are, 1° tr., annunciare. repentinus, a, um, repentino. 363 reperio, is, repperi, repertum, ire, 4° tr., trovare. repeto, is, petivi, petitum, ĕre, 3° tr., richiedere. repono, is, posui, positum, ĕre, 3° tr., riporre. reporto, as, avi, atum, are, 1° tr., riferire, riportare. reprehendo, is, prehendi, prehensum, ĕre, 3° tr., rimproverare. repugno, as, avi, atum, are, 1° intr., resistere, opporsi. requiesco, is, requievi, requietum, ĕre, 3° intr., riposarsi. res, rei, f., cosa (res rusticae = agricoltura, possedimenti agricoli). resisto, is, stiti, ĕre, 3° intr., opporsi. resono, as, avi, atum, are, 1° intr., riecheggiare. respondeo, es, spondi, sponsum, ēre, 2° tr., rispondere. restituo, is, stitui, stitutum, ĕre, 3° tr., ricollocare, ristabilire. restringo, is, strinxi, strinctum, ĕre, 3° intr., impugnare. rete, is, n., rete. retineo, es, tinui, tentum, ēre, 2° tr., trattenere. reus, i, m., colpevole. revoco, as, avi, atum, are, 1° tr., invitare. rex, regis, m., re. Rhea, ae, f., Rea Silvia. rideo, es, risi, risum, ēre, 2° intr., ridere. ripa, ae, f., riva. rite, avv., secondo il rito. rivus, i, m., ruscello. rixa, ae, f., rissa. rogatus, us, m., richiesta, preghiera. Roma, ae, f., Roma. Romanus, a, um, romano. Romulus, i, m., Romolo. rosa, ae, f., rosa. rostrum, i, n., rostro, becco. ruber, rubra, rubrum, rosso. Rubico, onis, m., Rubicone. ruina, ae, f., rovina. rumor, oris, m., rumore, chiacchiere. rupes, is, f., rupe. rursus, avv., di nuovo. rus, ruris, n., campagna. rusticus, i, m., campagnolo. Rutilus, i, m., Rutilo. Rutuli, orum, m. pl., Rutuli. S Sabini, orum, m. pl., Sabini. saccus, i, m., sacco. sacerdos, otis, m., sacerdote; f., sacerdotessa. sacra, orum, n. pl., cerimonie religiose. sacrificium, ii, n., sacrificio. sacrifico, as, avi, atum, are, 1° tr., sacrificare. sacrificulus, i, m., sacerdote (rex sacrificulus = re dei sacrifici). saepe, avv., spesso. saepes, saepis, f., siepe, recinto. saevio, is, saevii, saevitum, ire, 4° intr., infuriare, accanirsi. saevitia, ae, f., rigore. saevus, a, um, crudele. sagitta, ae, f., freccia. sagittarius, ii, m., arciere. Saguntum, i, n., Sagunto. Saguntus, i, f., Sagunto. Salamis, inis, f., Salamina. Sallustius, ii, m., Sallustio. salto, as, avi, atum, are, 1° intr., ballare. 364 saluber, salubris, salubre, salubre, vantaggioso. salutaris, e, salutare. Samnites, ium, m. pl., Sanniti. sancte, avv., santamente. sanguen, inis, n., sangue. sanguis, inis, m., sangue. sano, as, avi, atum, are, 1° tr., guarire. sapiens, sapientis, sapiente, saggio. sapientia, ae, f., sapienza. sarcina, ae, f., bagaglio, soma. sarcinarius, a, um, da soma. Sardinia, ae, f., Sardegna. satira, ae, f., satira. satis, avv., abbastanza. Saturnus, i, m., Saturno. saucius, a, um, ferito. saxum, i, n., sasso, macigno. scapha, ae, f., barca. scelestus, a, um, scellerato, canaglia. scelus, eris, n., misfatto, delitto. schola, ae, f., scuola. scientia, ae, f., conoscenza. scio, is, scivi, scitum, scire, 4° tr., sapere. Scipio, onis, m., Scipione. scriba, ae, m., scriba. scribo, is, scripsi, scriptum, ĕre, 3° tr., scrivere. scriptor, oris, m., scrittore. scriptum, i, n., scritto, cosa scritta, opera. sculpo, is, sculpsi, sculptum, ĕre, 3° tr., scolpire. sculptor, oris, m., scultore. scurra, ae, m., fannullone. scutum, i, n., scudo. secedo, is, cessi, cessum, ĕre, 3° intr., allontanarsi. secessio, onis, f., secessione. secundum, prep. con l’acc., lungo. secundus, a, um, favorevole. securitas, securitatis, f., sicurezza, tranquillità. sed, cong., ma. sedeo, es, sedi, sessum, ēre, 2° intr., stare seduto. sedes, is, f., sedia; abitazione. sedile, is, m., sedile. seditio, onis, f., rivolta. Seianus, i, m., Seiano. sella, ae, f., sedia. semel, avv., una sola volta. semisomnus, a, um, assonnato. semper, avv., sempre. sempiternus, a, um, eterno. Sempronius, ii, m., Sempronio. senatus, us, m., senato. Seneca, ae, m., Seneca. senectus, utis,f., vecchiaia. senex, senis, m., vecchio. Senones, Senonum, m. pl., Senoni. sensatus, a, um, significativo. sententia, ae, f., pensiero, concetto, parere. series, seriei, f., ordine, successione, serie. sermo, onis, m., discorso, conversazione. sero, is, sevi, satum, ĕre, 3° tr., piantare, coltivare; intrecciare. sertum, i, n., corona. serva, ae, f., schiava. Servius, ii, m., Servio. 365 servus, i, m., schiavo. sestertius, ii, m., sesterzio. severe, avv., duramente. Sextus, i, m., Sesto. si, cong., se. Sibilla, ae, f., Sibilla. sic, avv., così, nel modo seguente. siccitas, atis, f., siccità, aridità. sicco, as, avi, atum, are, 1° tr., seccare. Sicilia, ae, f., Sicilia. Sidon, Sidonis, f., Sidone. signum, i, n., insegna. silva, ae, f., bosco. silvester, silvestris, silvestre, silvestre. similis, e, simile. simplex, simplicis, semplice. simpliciter, avv., semplicemente. simulacrum, i, n., statua. simulatio, onis, f., finzione, inganno. simulo, as, avi, atum, are, 1° tr., simulare. simultas, simultatis, f., odio, inimicizia. sin (autem), cong., se invece. sine, prep. con l’abl., senza. sinistra, ae, f., mano sinistra. sitio, is, sitivi e sitii, sititum, ire, 4° intr., avere sete. socer, eri, m., suocero. socia, ae, f., amica, compagna. societas, atis, f., società, alleanza. socius, a, um, alleato. socius, ii, m., socio, alleato. solacium, ii, n., consolazione. sollemnis, e, solenne, annuale. sollertia, ae, f., accortezza. sollicite, avv., premurosamente, con ansia. solum, avv., soltanto. solus, a, um, solo. solvo, is, solvi, solutum, ĕre, 3° tr., pagare; salpare. somnus, i, m., sonno. sonitus, us, m., suono, rumore. sopor, oris, m., sopore, letargo. sordidus, a, um, ignobile, sporco. sospes, sospitis, sano e salvo. Sparta, ae, f., Sparta. Spartacus, i, m., Spartaco. Spartani, orum, m. pl., Spartani. spectaculum, i, n., spettacolo. specto, as, avi, atum, are, 1° tr., guardare, assistere a. specus, us, m. e f., caverna, voragine. spelunca, ae, f., grotta. spes, spei, f., bellezza, spettacolo. spina, ae, f., spina. spiritus, us, m., respiro; brezza. splendor, oris, m., splendore. spolia, orum, n. pl., spoglie, preda. sponte, avv., per volontà (mea, tua, sua sponte = di mia, tua, sua iniziativa; volontariamente). stagnum, i, n., stagno. statera, ae, f., bilancia. statua, ae, f., statua. stella, ae, f., stella. sterno, is, stravi, stratum, ĕre, 3° tr., stendere, apparecchiare. stola, ae, f., stola. stragulum, i, n., coperta. 366 stramineus, a, um, di paglia. stratum, i, n., letto, giaciglio. strenue, avv., valorosamente. strenuus, a, um, valoroso. strepo, is, pui, pitum, ĕre, 3° intr., fare baccano. stringo, is, strinxi, strinctum, ĕre, 3° tr., stringere. studeo, es, studui, ēre, 2° intr., dedicarsi a. studiosus, a, um, studioso, diligente. studium, ii, n., studio. stultus, a, um, stolto. suavis, suave, soave, dolce. sub, prep. con l’abl, sotto. subduco, is, duxi, ductum, ĕre, 3° tr., rubare, sottrarre. subigo, is, egi, actum, ĕre, 3° tr., sottomettere. subito, avv., subito, all’improvviso. sublicius, a, um, sostenuto da travi (pons Sublicius = ponte Sublicio). Sublicius, ii, m., Sublicio. subsellium, ii, n., panca, sedia. subterfugio, is, fugi, fugĕre, 3° tr., evitare. succedo, is, cessi, cessum, ĕre, 3° intr., succedere, subentrare. sufficio, is, suffeci, suffectum, ĕre, 3° intr., bastare, essere sufficiente. Sulla, ae, m., Silla. Sullani, orum, m. pl., partigiani di Silla. sum, es, fui, esse, anom., essere, accadere. summus, a, um, sommo. sumo, is, sumpsi, sumptum, ĕre, 3° tr., prendere, stabilire come principio. sumptuosus, a, um, costoso, lussuoso. sumptus, us, m., spesa. superbia, ae, f., superbia. superbus, a, um, superbo. Superi, orum, n. pl., dei Superni. supplex, supplicis, supplice. surgo, is, surrexi, surrectum, ĕre, 3° intr., alzarsi (dal letto); nascere. sus, suis, m. e f., maiale, scrofa. sustineo, es, tinui, tentum, ēre, 2° tr., sopportare, sostenere. suus, a, um, suo. Syracusae, arum, f. pl., Siracusa. Syracusani, orum, m. pl., Siracusani. T taberna, ae, f., bottega, osteria. taceo, es, tacui, tacitum, ēre, 2° intr., tacere. taeda, ae, f., fiaccola. taeter, taetra, taetrum, brutto, spaventoso. tam, avv., tanto (tam…quam = tanto…quanto). tandem, avv., alla fine. tango, is, tetigi, tactum, ĕre, 3° tr., toccare. tarde, avv., lentamente. Tarpeia, ae, f., Tarpea. Tarquinius, ii, m., Tarquinio. Tatius, ii, m., Tazio. taurus, i, m., toro. tectus, a, um, coperto. tegmen (tegimen), inis, n., copertura, ombra. tego, is, texi, tectum, ĕre, 3° tr., coprire. tegula, ae, f., tegola. Telamonius, ii, m., Telamonio. tellus, telluris, f., terra. telum, i, n., giavellotto. temerarius, a, um, audace. temeritas, atis, f., audacia. 367 temperans, temperantis, moderato, modesto. tempestas, tempestatis, f., burrasca, tempesta. templum, i, n., tempio. tempus, oris, n., tempo, circostanza (ex tempore = in base alle circostanze). tenaciter, avv., accanitamente. tendo, is, tetendi, tentum, ĕre, 3° tr., tendere. tenebrae, arum, f. pl., tenebre. teneo, es, tenui, tentum, ēre, 2° tr., tenere. tener, era, erum, tenero. tentorium, ii, n., tenda. tenuitas, tenuitatis, f., sottigliezza. tepidarium, ii, n., tepidario. Terentius, ii, m., Terenzio. tergeminus, a, um, tricipite, che ha tre teste. tergum, i, n., spalle, schiena. terra, ae, f., terra. terreo, es, terrui, territum, ēre, 2° tr., terrorizzare, atterrire. terrester, terrestris, terrestre, terrestre. territus, a, um, spaventato. tertius, a, um, terzo. testis, is, m., testimone. theatrum, i, n., teatro. Thebae, arum, f. pl., Tebe. Themistocles, is, m., Temistocle. thermae, arum, f. pl., terme. Thermopylae, arum, f. pl., Termopili. thesaurus, i, m., tesoro. Thetis, Thetidis, f., Teti. Thracia, ae, f., Tracia. Tiberis, is, m., Tevere. Tiberius, ii, m., Tiberio. tibia, ae, f., flauto. tibicina, ae, f., flautista. tigris, is e idis, m. e f., tigre. timeo, es, timui, ēre, 2° tr., temere. timiditas, atis, f., timidezza, viltà. Titus, i, m., Tito. Tityrus, i, m., Titiro. tolero, as, avi, atum, are, 1° tr., tollerare, sopportare. tollo, is, sustuli, sublatum, ĕre, 3° tr., alzare, prendere (tollere in crucem = crocifiggere). tondeo, es, totondi, tonsum, ēre, 2° tr., tagliare. torus, i, m., cuscino, materasso. totiens, avv., tante volte. totus, a, um, tutto. tracto, as, avi, atum, are, 1° tr., trattare. trado, is, tradidi, traditum, ĕre, 3° tr., consegnare, dare. traho, is, traxi, tractum, ĕre, 3° tr., trascinare. traiectus, us, m., traversata, tragitto. trano, as, avi, atum, are, 1° tr., attraversare a nuoto. transfuga, ae, m., disertore. transitus, us, m., passaggio, l’attraversare. transmitto, is, misi, missum, ĕre, 3° tr., trasmettere, tramandare. tribunal, alis, n., tribuna. tribunus, i, m., tribuno. tribuo, is, tribui, tributum, ĕre, 3° tr., distribuire. triclinium, ii, n., mensa, sala da pranzo. triduum, i, n., (spazio di) tre giorni. tristis, triste, triste. triticum, i, n., grano. triumvir, viri, m., triumviro. Troia, ae, f., Troia. Troiani, orum, m. pl., Troiani. 368 Tullius, ii, m., Tullio. tumultus, us, m., tumulto, insurrezione. tumulus, i, m., tumulo, tomba. tunc, avv., allora. tunica, ae, f., tunica. turris, is, f., torre. tutela, ae, f., tutela. tutus, a, um, sicuro. Tyrii, orum, m. pl., Tirii, abitanti di Tiro. Tyrus, i, m., Tiro. U uber, uberis, fertile, ricco. uberius, avv. comp., più diffusamente. ubi, cong. temp., quando. ullus, a, um, alcuno. ulmus, i, f., olmo. ultimum, i, n., la fine (ad ultimum = alla fine). umbra, ae, f., ombra. umbrosus, a, um, ombroso, ombreggiato. umerus (humerus), i, m., spalla. unus, a, um, num., uno solo, uno; da solo. urbs, urbis, f., città. urceum, i, n., e urceus, i, m., orcio. ursus, i, m., orso. uter, utra, utrum?, chi dei due? uterque, utraque, utrumque, l’uno e l’altro, entrambi. Uticensis, is, m., Uticense. uva, ae, f., uva. uxor, uxoris, f., moglie. V vacca, ae, f., vacca. vadum, i, n., guado. vafer, vafra, vafrum, scaltro. vago, as, avi, atum, are, 1° intr., vagare. Valeria, ae, f., Valeria. Valerius, ii, m., Valerio. valetudo, valetudinis, f., salute. validus, a, um, robusto, valido. vallis, is, f., valle vane, avv., invano. varietas, varietatis, f., varietà. varius, a, um, vario, diverso. vas, vasis e vasum, i, n., vaso, suppellettile. vastatio, onis, f., devastazione. vastus, a, um, spopolato, enorme. vates, is, m., vate, poeta; sibilla. vectigal, alis, m., tributo, tassa. vehemens, entis, impetuoso. velox, ocis, veloce. velut, avv., come, per esempio. venator, oris, m., cacciatore. venenatus, a, um, velenoso. venenum, i, n., veleno. veneratio, onis, f., venerazione, rispetto. venia, ae, f., perdono. venio, is, veni, ventum, ire, 4° intr., venire, andare. venturus, a, um, venturo, futuro. ventus, i, m., vento. Venus, eris, f., Venere. 369 verbero, as, avi, atum, are, 1° tr., castigare. verbum, i, n., parola. Vercingetorix, igis, m., Vercingetorige. verecundia, ae, f., verecondia. Vergilius, ii, m., Virgilio. veridicus, a, um, veritiero. verna, ae, m., schiavo. Verres, is, m., Verre. versutus, a, um, astuto, scaltro. verto, is, verti, versum, ĕre, 3° tr., rivoltare, tradurre. verum, i, n., verità. vesper, eri e vesper, eris, m., sera. Vesta, ae, f., Vesta. vester, vestra, vestrum, vostro. vestibulum, i, n., vestibolo. vestimentum, i, n., vestito. vetus, veteris, vecchio. vexo, as, avi, atum, are, 1° tr., maltrattare, malmenare. via, ae, f., via. viator, viatoris, m., viandante. victima, ae, f., vittima. victor, oris, m., vincitore. victoria, ae, f., vittoria. viculus, i, m., villaggio. vicus, i, m., villaggio; strada. vidua, ae, f., vedova. vigilia, ae, f., veglia, insonnia; sentinella, guardia, turno di guardia. vilica, ae, f., fattoressa. vilicus, i, m., fattore. villa, ae, f., villa. vinco, is, vici, victum, ĕre, 3° tr., vincere. vinculum, i, n., vincolo; pl., prigione. vindemia, ae, f., vendemmia. vinea, ae, f., vigna. vinolentus, a, um, ubriaco. vinosus, a, um, dedito al bere, ubriaco. vinum, i, n., vino. viola, ae, f., viola. violo, as, avi, atum, are, 1° tr., violare. vipera, ae, f., vipera. vir, viri, m., uomo. virgo, inis, f., fanciulla, giovinetta. virtus, utis, f., virtù, valore. virus, n., veleno. vis, acc. vim, abl. vi; plur. vires, virium, viribus, f., forza. visito, as, avi, atum, are, 1° tr., andare a trovare. viso, is, visi, visum, ĕre, 3° tr., visitare. vita, ae, f., vita. Vitellius, ii, m., Vitellio. vitis, is, f., vite. vito, as, avi, atum, are, 1° tr., evitare. vitta, ae, f., benda. vitulus, i, m., vitello. vitupero, as, avi, atum, are, 1° tr., biasimare, censurare. vivo, is, vixi, victum, ĕre, 3° intr., vivere. voco, as, avi, atum, are, 1° tr., chiamare. volo, as, avi, atum, are, 1° intr., volare. volucris, volucris, f., uccello. voluntarius, a, um, volontario, spontaneo. voluptas, atis, f., piacere. voro, as, avi, atum, are, 1° tr., divorare. voveo, es, vovi, votum, ēre, 2° tr., promettere in voto. 370 vulnus, eris, n., ferita. vulpes, is, f., volpe. vultus, us, m., volto, sguardo. X Xantippe, es, f., Santippe. Xeno, onis, m., Senone. Xenocratis, is, m., Senocrate. Xenophon, ontis, m., Senofonte. Xerxes, is, m., Serse. Y Yades, v. Hyades. ypogaeum, v. hypogaeum. Z Zama, ae, f., Zama. zelanter, avv., con zelo. Zeno e Zenon, onis, m., Zenone. zephirus, i, m., zefiro. Zeusippus, i, m., Zeusippo. Zoroastres, is, m., Zoroastro. 371 ELENCO DEGLI AUTORI Abbreviazioni Amm. = Ammiano Marcellino, IV d.C. Apic. = Celio Apicio, IV d.C. Apul. = Apuleio, II d.C. Aug. = S. Agostino, IV-V d.C. August. = Ottaviano Augusto, I a.C.- I d.C. Caes. =C. Giulio Cesare, I a.C. Cat. = M. Porcio Catone, III-II a.C. Catull. = C. Valerio Catullo, I a.C. Cels. = A. Cornelio Celso, I d.C. Cic. = Marco Tullio Cicerone, I a.C. Curt. = Q. Curzio Rufo, I d.C. Enn. = Q.Ennio, III-II a.C. Eutr. = Eutropio, IV d.C. Fab. Pict. = Q. Fabio Pittore, III-II a.C. Fest. = Sesto Pompeo Festo, I a.C.- I d.C. Front. = M. Cornelio Frontone, II d.C. Gai. = Gaio, II d.C. Gell. = A. Gellio, II d.C. Hirt. = A. Irzio, I a.C. Hor.= Q. Orazio Flacco, I a.C. Hyg. = Igino, II-III d.C. Isid. = Isidoro, VI-VII d.C. Iust. = Giustino, III d. C. Iuv. = D. Giunio Giovenale, I-II d.C. Labien. = T. Labieno, I a. C. Liv. = Tito Livio, I a.C.- I d.C. Lucr. = T. Lucrezio Caro, I a.C. Macr. = A. Teodosio Macrobio, V d.C. Man. = M. Manilio, I d.C. Mart. = M. Valerio Marziale, I-II d.C. Mel. = Pomponio Mela, I d.C. Min. Fel.= M. Minucio Felice, II d.C. Mon. Anc. = Monumentum Ancyranum, I d.C. Naev. = Gn. Nevio, III a.C. Nep. = Cornelio Nepote, I a.C. Ov. = P. Ovidio Nasone, I a.C. – I d.C. Pacuv. = Pacuvio, II a.C. Pers. = A. Persio Flacco, I d.C. Petr. = Petronio, I d.C. Phaedr. = Fedro, I d.C. Pl. = T. Maccio Plauto, III- II a.C. Plin. = C. Plinio Secondo, (il Vecchio), I d. C. Plin. Ep. = C. Plinio Cecilio Secondo, (il Giovane), I-II d.C. Prop. = Sesto Properzio, I a.C. P. Syr. = Publilio Siro, I a.C. Rhet.Her. = Rhetorica ad Herennium, I a.C. Quint. = M. Fabio Quintiliano, I d.C. Sall. = C. Sallustio Crispo, I a. C. 372 Sen. = L. Anneo Seneca, I a. C.- I d.C. Serv. = Servio, IV-v d.C. Suet. = C. Svetonio Tranquillo, I-II d.C. Tac. = Cornelio Tacito, I-II d.C. Ter. = P. Terenzio Afro, II a.C. Tib. = Albio Tibullo, I a.C. Turp. = Sesto Turpilio, II a.C. Val. Max. = Valerio Massimo, I d.C. Varr. = M. Terenzio Varrone, I a.C. Veg. = F. Vegezio Renato, IV-V d.C. Vell. = Velleio Patercolo, I d.C. Verg. = P. Virgilio Marone, I a.C. Vitr. = Vitruvio Pollione, I a.C. XII Tab. = Leges XII Tabularum, V a.C. Monica Riddei Volfango Riddei 373