INDICE
Consolidamento delle conoscenze grammaticali, logiche e sintattiche .......................................................pag. 10
Fonetica
Capitolo 1 ......... ............................................................................................. pag. 32
Nozioni basilari
Premessa
Dal latino al volgare: origini della lingua italiana.
L’alfabeto.
Regole della pronuncia tradizionale (ecclesiastica).
Regole della pronuncia restituta.
Divisione in sillabe.
Accento.
Differenze tra il latino classico e l’italiano.
Capitolo 2 ......... ............................................................................................. pag. 36
Il latino come lingua flessiva: la declinazione e la coniugazione
Le parti del discorso.
La flessione.
La declinazione.
L’aggettivo e il genere.
La coniugazione.
Impariamo ad usare il vocabolario (1).
1
Capitolo 3 ....................................................................................................... pag. 41
La prima declinazione
La prima declinazione
Il presente indicativo attivo delle quattro coniugazioni e del verbo sum.
Elementi di analisi logica (1): Il complemento di modo.
Elementi di analisi logica (2): Il complemento di mezzo.
Elementi di analisi logica (3): Il complemento di causa.
Traduciamo insieme (1)
Elementi di analisi grammaticale (1): Le principali congiunzioni coordinanti.
Impariamo ad usare il vocabolario (2).
Particolarità della prima declinazione.
La collocazione delle parole nella frase latina.
Elementi di analisi logica (4): Il complemento di stato in luogo
Elementi di analisi logica (5): il complemento di moto a luogo.
Capitolo 4 ....................................................................................................... pag. 61
La seconda declinazione
Nomi maschili e femminili: declinazione dei nomi uscenti in –us.
Elementi di analisi logica (6): Il complemento di compagnia o di unione .
Impariamo ad usare il vocabolario (3).
Elementi di analisi grammaticale (2): Le principali preposizioni latine.
L’imperfetto indicativo attivo delle quattro coniugazioni e del
verbo sum.
Nomi maschili: declinazione dei nomi uscenti in –er e in -ir
Nomi neutri : declinazione dei nomi uscenti in –um.
Elementi di analisi logica (7): Il complemento di moto da luogo
Elementi di analisi logica (8): Il complemento di moto per luogo
Particolarità della seconda declinazione.
Impariamo ad usare il vocabolario (4).
Romanorum mores (1): La casa romana.
2
Capitolo 5 ....................................................................................................... pag. 87
Gli aggettivi della prima classe
Gli aggettivi della prima classe.
Elementi di analisi logica (9): il complemento di materia.
Elementi di analisi logica (10): il complemento predicativo del soggetto.
Elementi di analisi logica (11): il complemento predicativo
dell’oggetto.
Il futuro semplice indicativo attivo delle quattro coniugazioni e del verbo sum.
Elementi di analisi logica (12): il complemento di tempo determinato.
Elementi di analisi logica (13): il complemento di tempo continuato.
Gli aggettivi pronominali e l’aggettivo sostantivato.
Capitolo 6 ...................................................................................................... pag. 104
La terza declinazione
Caratteri generali della terza declinazione.
Nomi appartenenti al primo gruppo.
Il perfetto indicativo attivo e l’infinito perfetto attivo delle quattro
coniugazioni e del verbo sum.
Impariamo ad usare il vocabolario (5).
Elementi di analisi logica (14): il complemento di colpa.
Elementi di analisi logica (15): il complemento di pena.
Romanorum mores (2): Il matrimonio.
Nomi appartenenti al secondo gruppo.
Elementi di analisi logica (16): il complemento di denominazione.
Elementi di analisi logica (17): il complemento di argomento.
Nomi appartenenti al terzo gruppo e particolarità della terza declinazione.
Il piuccheperfetto indicativo attivo delle quattro coniugazioni e del verbo sum.
Capitolo 7 ....................................................................................................... pag. 128
Gli aggettivi della seconda classe
Impariamo ad usare il vocabolario (6).
Aggettivi a tre uscite .
Elementi di analisi del periodo (1): la proposizione subordinata
temporale.
Aggettivi a due uscite.
Aggettivi ad un’uscita.
Il participio presente delle quattro coniugazioni.
3
Traduciamo insieme (2).
Aggettivi indeclinabili e difettivi.
Impariamo ad usare il vocabolario (7).
Elementi di analisi logica (18): i complementi di abbondanza e di
privazione.
Elementi di analisi logica (19): il complemento di limitazione.
I nomi dei mesi.
Capitolo 8 ....................................................................................................... pag. 142
I gradi dell’aggettivo qualificativo.
Il comparativo di minoranza e il comparativo di uguaglianza.
Il comparativo di maggioranza, il comparativo assoluto e il paragone tra due aggettivi.
Elementi di analisi logica (20): il complemento di qualità.
Elementi di analisi del periodo (2): la proposizione subordinata
causale.
Il superlativo assoluto e il superlativo relativo.
Elementi di analisi logica (21): il complemento partitivo.
Il futuro anteriore indicativo attivo delle quattro coniugazioni e
del verbo sum.
Particolarità nella formazione dei comparativi e dei superlativi.
Comparativo e superlativo degli avverbi.
Paragone tra due avverbi e comparativo assoluto dell’avverbio.
Romanorum mores (3): Il rito funebre.
Capitolo 9 ....................................................................................................... pag. 157
La quarta declinazione.
La declinazione dei nomi maschili e femminili.
La declinazione dei nomi neutri e particolarità della quarta declinazione.
Declinazione di domŭs, -ūs.
Elementi di analisi logica (22): i complementi di luogo con i nomi di città e di piccole isole e con i sostantivi
domus e rus.
4
Capitolo 10 ..................................................................................................... pag. 167
La quinta declinazione.
La quinta declinazione e particolarità della quinta declinazione.
L’imperativo presente attivo delle quattro coniugazioni e del verbo sum.
Particolarità del sostantivo: nomi difettivi e indeclinabili.
Romanorum mores (4): I giochi gladiatorii.
Capitolo 11 ..................................................................................................... pag. 178
I pronomi (1)
I pronomi personali.
Pronomi e aggettivi determinativi.
Presente e imperfetto congiuntivo attivo delle quattro
coniugazioni e del verbo sum.
Elementi di analisi logica (23): il complemento di fine o scopo.
Elementi di analisi del periodo (3): la proposizione subordinata finale.
Pronome riflessivo e aggettivo possessivo.
Pronomi e aggettivi dimostrativi.
Perfetto e piuccheperfetto congiuntivo attivo delle quattro
coniugazioni e del verbo sum.
Elementi di analisi del periodo (4): la proposizione subordinata consecutiva.
Romanorum mores (5): L’onomastica dei Romani.
Capitolo 12 ..................................................................................................... pag. 196
I pronomi (2)
Il pronome relativo e concordanza del pronome relativo.
Pronome relativo riferito a un determinativo o a un dimostrativo.
Il nesso relativo.
Elementi di analisi del periodo (5): la proposizione relativa finale
e la proposizione relativa consecutiva.
Prolessi della relativa.
Pronomi e aggettivi relativi – indefiniti.
Traduciamo insieme… (3)
Pronomi e aggettivi interrogativi.
Interrogativi composti.
Elementi di analisi del periodo (6) : la proposizione interrogativa diretta.
5
Elementi di analisi del periodo (7): il congiuntivo esortativo e l’imperativo negativo.
Imperativo futuro attivo delle quattro coniugazioni e del verbo sum.
Pronomi e aggettivi indefiniti e composti.
Impariamo ad usare il vocabolario (8).
Traduciamo insieme (4).
Altri indefiniti.
Elementi di analisi logica (24): i complementi di stima e di prezzo.
Capitolo 13 ..................................................................................................... pag. 219
I numerali
Gli aggettivi numerali; come si scrivono i numeri romani.
Numerali cardinali.
Elementi di analisi logica (25): il complemento di distanza
Elementi di analisi logica (26): il complemento di estensione.
Numerali ordinali.
Come si scrivono per esteso i numeri.
Elementi di analisi logica (27): Il complemento di età.
Indicazione delle ore e delle date.
Numerali distributivi e avverbi numerali.
Romanorum mores (6): Come i Romani calcolavano il tempo.
Capitolo 14 ..................................................................................................... pag. 231
Il verbo di forma attiva.
Il verbo di forma attiva: il genere e la forma.
Impariamo ad usare il vocabolario (9).
La flessione del verbo: le coniugazioni.
I modi e i tempi verbali.
I modi finiti.
Elementi di analisi del periodo (8): Il cum narrativo.
I modi indefiniti.
Il participio futuro delle quattro coniugazioni e del verbo sum.
Elementi di analisi del periodo (9): la coniugazione perifrastica
attiva.
L’infinito futuro delle quattro coniugazioni e del verbo sum.
Il gerundio delle quattro coniugazioni.
Romanorum mores (7): Le terme.
6
Capitolo 15 ..................................................................................................... pag. 252
Il verbo sum e i suoi composti.
Il verbo sum.
I composti di sum.
Il verbo possum.
Il rafforzamento del superlativo.
Elementi di analisi del periodo (10): l’accusativo con l’infinito.
Traduciamo insieme (5).
Capitolo 16 ..................................................................................................... pag. 263
Il verbo di forma passiva
Indicativo presente, imperfetto e futuro semplice passivi delle quattro coniugazioni.
Elementi di analisi logica (28): i complementi d’agente e di causa efficiente.
Elementi di analisi logica (29): il complemento predicativo del soggetto.
Participio perfetto delle quattro coniugazioni
Indicativo perfetto, piuccheperfetto e futuro anteriore passivi delle quattro coniugazioni
Congiuntivo presente e imperfetto passivi delle quattro coniugazioni.
Congiuntivo perfetto e piuccheperfetto passivi delle quattro coniugazioni.
Il supino passivo delle quattro coniugazioni.
L’infinito presente, perfetto e futuro passivo delle quattro coniugazioni.
Elementi di analisi logica (30): Il si passivante.
Elementi di analisi logica (31): il complemento di origine o provenienza.
Il gerundivo delle quattro coniugazioni.
Elementi di analisi del periodo (11): la coniugazione perifrastica passiva.
Capitolo 17 ..................................................................................................... pag. 289
I verbi deponenti
I verbi deponenti: le quattro coniugazioni.
Impariamo ad usare il vocabolario (10).
Particolarità dei verbi deponenti e uso del participio.
I verbi semideponenti; costruzione di utor, fruor, fungor, vescor, potior.
Elementi di analisi del periodo (12): la proposizione interrogativa indiretta.
7
Capitolo 18 ..................................................................................................... pag. 299
La coniugazione mista dei verbi in -io
La coniugazione dei verbi in –io.
Elementi di analisi del periodo (13): Uso del gerundivo in luogo del gerundio.
Traduciamo insieme (6)
Romanorum mores (8): Il banchetto.
Capitolo 19 ..................................................................................................... pag. 307
Verbi anomali (o atematici)
Edo, ĕdis (ēs), ēdi, ēsum, edĕre (ēsse) = mangiare.
Fero, fers, tuli, latum, ferre = portare, sopportare, narrare; composti di fero.
Elementi di analisi del periodo (14): l’ablativo assoluto.
Traduciamo insieme (7).
Eo,is, ivi (ii), itum, ire = andare; composti di eo.
Fio, fis, factus sum, fieri = essere fatto, divenire, accadere.
Vŏlo, vis, volui, velle = volere
Nōlo, non vis, nŏlui, nolle = non volere
Mālo, mavis, malŭi, malle = preferire.
Elementi di analisi del periodo (15): l’imperativo negativo.
Capitolo 20 .................................................................................................... pag. 325
I verbi difettivi e i verbi impersonali
Coepi, coeptum, coepisse; memĭni, meminisse; odi, odisse.
Aio, inquam, fari.
Forme verbali isolate e verbi impersonali.
Romanorum mores (9): L’abbigliamento dei Romani in epoca imperiale.
Capitolo 21 ..................................................................................................... pag. 331
Le parti invariabili del discorso
Avverbio.
8
Preposizione.
Congiunzione.
Interiezione.
9
Consolidamento delle conoscenze grammaticali, logiche e sintattiche
Il possesso delle regole che presiedono al funzionamento della lingua italiana è un fondamentale
requisito non solo per poter usare in modo chiaro, corretto ed efficace la nostra lingua, ma anche per
procedere allo studio del latino. Le scuole medie, ma già quelle elementari, forniscono allo studente
le regole basilari della lingua italiana tramite l’insegnamento delle sue strutture grammaticali,
logiche e sintattiche; tuttavia può essere opportuno un consolidamento di tali conoscenze, o
comunque un accertamento del loro possesso da parte degli alunni. Tenendo conto del fatto che non
sempre, nel biennio dei Licei, l’insegnante di Italiano e quello di Latino coincidono, e anche per
fornire all’insegnante di Latino del materiale idoneo per l’accoglienza, si ritiene indispensabile
iniziare con alcune pagine di esercizi di grammatica italiana.
10
ELEMENTI DI ANALISI GRAMMATICALE
Le parti del discorso nella lingua italiana sono nove:
•
5 variabili: articolo, nome, aggettivo, pronome, verbo;
•
4 invariabili: avverbio, preposizione, congiunzione, interiezione.
Articolo (dal latino articulum, che significa “nodo, giuntura, articolazione”): si premette al nome
per introdurlo nel discorso. Insieme al nome, costituisce il sintagma nominale. Gli articoli si
distinguono in:
determinativi: il, lo, la (sing.); i, gli, le (pl.);
indeterminativi: un, uno, una (sing.)
Nome o sostantivo (dal latino nomen, che significa “nome”): serve a nominare, appunto, persone,
animali e cose. I nomi si distinguono in:
comuni: indicano in modo generico;
propri: distinguono con un nome una persona, un animale o una cosa.
Possono inoltre essere concreti o astratti, individuali o collettivi.
Aggettivo (dal latino tardo adiectivum, da adiectus -participio perfetto di adicĕre-, che significa
“aggiunto”): esprime attributi propri o accidentali di un sostantivo. Gli aggettivi si distinguono in:
qualificativi: indicano una qualità;
determinativi: indicano la posizione rispetto a chi parla e a chi ascolta, l’appartenenza, la
quantità.
I gradi dell’aggettivo qualificativo sono:
positivo: esprime semplicemente l’esistenza di una qualità;
comparativo (di maggioranza, uguaglianza e minoranza): esprime il grado in cui una qualità è
posseduta da un nome in confronto ad un altro nome;
superlativo (assoluto e relativo): esprime il possesso di una qualità al massimo grado.
Gli aggettivi determinativi si distinguono in:
possessivi (mio, tuo…);
dimostrativi (questo, quello…);
indefiniti (molti, alcuni…);
interrogativi (che? chi?...);
esclamativi (che! quale!...);
numerali (uno, primo…).
Pronome (dal latino pro-nomine, che significa “al posto del nome”): sostituisce il nome nel
discorso. I pronomi si distinguono in:
personali (io, tu…);
11
possessivi (mio, tuo…);
dimostrativi (questo, quello…);
indefiniti (molti, alcuni…);
relativi (che, il quale…);
interrogativi (che? chi?...);
esclamativi (che! quale!...).
Verbo (dal latino verbum, che significa “parola”): è la parola più importante della frase ed indica,
collocandola nel tempo (passato, presente, futuro), l’azione compiuta o subita dal soggetto.
Il verbo ha sette modi verbali, di cui:
quattro finiti (che permettono di individuare la persona e il numero); questi sono: indicativo,
congiuntivo, condizionale, imperativo;
tre indefiniti (che non permettono di individuare la persona se non in alcuni casi, senza
dare, tuttavia, informazioni complete); questi sono: infinito, gerundio, participio.
Il genere del verbo può essere:
transitivo (l’azione espressa passa – ricade- su un altro elemento della frase);
intransitivo (l’azione espressa si esaurisce nel soggetto).
La forma del verbo può essere:
attiva (il soggetto compie l’azione);
passiva (il soggetto subisce l’azione);
riflessiva (il soggetto compie e subisce l’azione).
Avverbio (dal latino adverbium -da ad verbum-, che significa “presso la parola”): serve a precisare
il significato della parola accanto alla quale è collocato, e solitamente lo si trova accanto al verbo.
Gli avverbi si distinguono in:
qualificativi (in questo caso equivalgono ad un complemento di modo);
determinativi (determinano una circostanza particolare della parola cui sono riferiti).
Preposizione (dal latino praepositum -participio perfetto di praeponĕre-, che significa “posto
davanti”): mette in relazione due parole tra loro.
Esse sono: di, a, da, in, con, su, per, tra, fra
Congiunzione (dal latino coniunctum -participio perfetto di coniungĕre-, che significa “unito”):
collega due parole o due proposizioni. Le congiunzioni si distinguono in:
coordinanti: pongono due elementi della frase o due proposizioni su uno stesso piano;
possono essere: copulative, disgiuntive, avversative, conclusive, dichiarative, correlative;
subordinanti: stabiliscono un rapporto di dipendenza tra due proposizioni; possono essere:
finali, causali, temporali, consecutive, concessive, condizionali, dichiarative, avversative,
modali, comparative, interrogative, limitative, esclusive.
Interiezione (dal latino interiectum -participio perfetto di intericĕre- che significa “gettato in
mezzo”): posta in mezzo alla frase, esprime uno stato d’animo o un’emozione.
12
ESERCIZI
Esercizio 1
Individua gli articoli ed indica se sono determinativi (D) o indeterminativi (I); sottolinea inoltre le
preposizioni articolate.
1) Il (…) libro di storia è sulla cattedra. 2) Ho visto un (…) cane che rincorreva un gatto. 3) Il (…)
cane del mio amico addenta un (…) osso. 4) Nel cesto ci sono una (…) mela e delle banane. 5) Ho
visto passare Gianni proprio un (…) attimo fa. 6) L’(…) insegnante sostiene che dallo studio della
storia si imparano molte cose. 7) L’(…) orologio di mio nonno non è un (…) orologio qualsiasi. 8)
Ho sentito un (…) forte rumore provenire dal giardino. 9) Una (…) macchina, correndo a gran
velocità, si è schiantata sul guardrail. 10) La (…) sorellina di Giulio ha preso un (…) bel
raffreddore.
Esercizio 2
Sottolinea una volta i nomi conumi, due volte i nomi propri.
1) L’isola della Sicilia è meta di molti visitatori. 2) Andrea, mi presti la penna? 3) Cesare e Pompeo
combatterono una guerra civile che si concluse con la vittoria del primo. 4) Lo storico latino Tacito
ci ha lasciato molte notizie degne di rilievo sulla storia romana. 5) Il cantante Eros Ramazzotti è
molto amato dalle adolescenti. 6) La Calabria ha delle spiagge bellissime, ma anche nella nostra
regione ci sono dei posti meravigliosi. 7) Il giglio è un fiore dal profumo molto intenso. 8) Il cane
del mio amico si chiama Fido; il mio, invece, Tommy. 9) Napoleone morì in esilio nell’isola di
Sant’Elena. 10) Il poeta Giacomo Leopardi aveva una visione pessimistica dell’esistenza.
Esercizio 3
Sottolinea una volta gli aggettivi usati con funzione di aggettivo, due volte quelli con funzione di
sostantivo.
1) La condizione degli anziani talvolta è davvero miserevole. 2) Gli umili sono i protagonisti
indiscussi de I Promessi Sposi. 3) Hai letto l’ultimo romanzo di Camilleri? 4) I giovani appaiono
più attenti degli anziani alle problematiche del presente. 5) La donzelletta del Leopardi è una
giovane fanciulla piena di speranze. 6) La scorsa estate molti stranieri hanno visitato la nostra bella
Italia. 7) Dei giovani stranieri mi hanno chiesto delle informazioni. 8) Un signore forestiero voleva
sapere quale fosse la via più breve per arrivare all’imbocco dell’autostrada. 9) Il bello di questa
storia è che nessuno ha scoperto l’inganno. 10) La poetica del Manzoni è basata sul vero.
Esercizio 4
Individua, per ogni aggettivo, se si tratta di grado positivo (P), comparativo (C), superlativo (S).
1) La mia casa è più spaziosa (…) della tua. 2) Non ho mai visto un garage ampio tanto quanto (…)
il tuo. 3) Hai un vestito molto elegante (…)! 4) Luisa è bella (…), ma Marta è senza dubbio più
raffinata (…). 5) Questa poltrona è meno costosa (…) ma più comoda (…) di quell’altra. 6) Non ho
mai conosciuto una persona più sciocca (…) di te. 8) La più brava (…) della classe è Sofia, ma in
storia Marco è più preparato (…) di lei. 9) Vorrei un’attenzione maggiore (…) da parte vostra. 10)
Al piano inferiore (…) abitano i miei, io invece occupo il piano superiore (…). 11) Ho preso un
voto pessimo (…) in matematica. 12) Tra quelle che ho studiato, L’infinito è la poesia più
suggestiva (…). 13) Lo studio del Latino è molto impegnativo (…).
Esercizio 5
13
Colloca nella seguente tabella gli aggettivi presenti nelle frasi dell’esercizio precedente.
comparativo
maggioranza
di comparativo
minoranza
di comparativo
uguaglianza
di superlativo.
assoluto
superlativo
relativo
Esercizio 6
Nelle frasi seguenti troverai vari tipi di aggettivi determinativi: individuali e collocali nella tabella.
1) Questo giaccone è certamente più caldo del tuo cappotto. 2) Nella confusione si sono rotti alcuni
bicchieri e tre piatti. 3) Quel comò ha più di due secoli: apparteneva già alla bisnonna di mia nonna!
4) Ho incontrato alcuni curiosi che scattavano qualche fotografia sul luogo dell’incidente. 5) Quanti
dolci hai preparato! Posso assaggiare qualche pasticcino? 6) Quale libro preferisci tra questi due?
7) Che tipo di film vorresti andare a vedere? 8) Il primo classificato è stato premiato con una
medaglia d’oro. 9) Ciascun fascicolo deve essere collocato al posto giusto in ogni cassetto. 10) Quel
negozio è molto caro. 11) I tuoi genitori sono più tolleranti dei miei. 12) Era la terza volta che
guardavo quel film, eppure non provavo alcuna noia, ma solo tanto piacere.
possessivi
dimostrativi
indefiniti
numerali
esclamativi
interrogativi
Esercizio 7
Sottolinea una volta gli aggettivi, due volte i pronomi.
1) La mia scuola è più centrale della tua. 2) Ho comprato due maglie; una, però, è piccola. 3) Che
rabbia! La torta che avevo messo in forno mi si è bruciata! 4) Io non credo che tu debba comportarti
così. 5) Mi presteresti la tua penna, per favore? Non trovo più la mia. 6) Questo romanzo è molto
più avvincente di quello che ti ho prestato. 7) I soldi che avevo risparmiato per le vacanze sono
andati sprecati in quella casa da gioco. 8) Se piace a te, non vuol dire che piaccia anche a me. 9)
Quante persone hai invitato? E quante pensi che verranno? 10) Due penne le ho messe
nell’astuccio; tre, invece, le ho lasciate sulla scrivania.
Esercizio 8
Nelle frasi seguenti troverai vari tipi di pronomi determinativi: individuali e collocali nella tabella.
1) Ti darei volentieri un aiuto, se potessi. 2) Ho detto loro la mia verità, non la tua. 3) Non ti voglio
più vedere: ciò che hai detto è molto grave. 4) Qualcuno mi cerca? Chiunque sia, digli che io sono
occupato. 5) Ti ho detto che ho visto Luca che passeggiava con lei. 7) Ovunque vada e con
chiunque tu sia, devi sempre comportarti come si deve. 8) Chi ti ha detto questo? Chiunque sia
stato, ti ha detto una bugia. 9) Ho svariati fogli: quanti ne vuoi? 10) La persona di cui ti parlavo è
quella che vedi lì, appoggiata a quell’albero.
personali
possessivi
dimostrativi
indefiniti
relativi
interrogativi
14
Esercizio 9
Individua, di ogni voce verbale, modo e tempo.
VOCE VERBALE
sia
leggessi
avrò detto
amante
fossi
avrò
mentirei
sia stato
avevo capito
correndo
avere letto
ho studiato
avessi detto
cantai
avendo letto
parlo
correvo
leggere
letto
avrei reagito
MODO
TEMPO
………………………………….
………………………………….
………………………………….
………………………………….
………………………………….
………………………………….
………………………………….
………………………………….
………………………………….
………………………………….
………………………………….
………………………………….
………………………………….
………………………………….
………………………………….
………………………………….
………………………………….
………………………………….
………………………………….
………………………………….
Esercizio 10
Sottolinea una volta i verbi transitivi, due volte quelli intransitivi.
Leggere, correre, partire, studiare, combattere, cantare, venire, rompere, tagliare, arrivare, giungere,
perdonare, ridere, ubbidire, reggere, minacciare, vivere, cambiare, comprare, giocare.
Esercizio 11
Indica se i verbi contenuti nelle seguenti frasi sono di forma attiva (A), passiva (P) o riflessiva (R).
1) Il giocattolo si è rotto (…) e Alessandra si è messa a piangere (…). 2) Alessandra ha rotto (…) il
suo giocattolo. 3) La bambola è stata rotta (…) da Alessandra. 4) L’imputato è stato assolto(…) ma
l’avvocato dell’accusa ha detto (…) che ricorrerà (…) all’appello. 5) Il maglione di cachemire si è
macchiato (…) irrimediabilmente. 6) Il paziente è stato visitato (…) da un’intera equipe, ma
nessuno ha individuato (…) la causa del suo male. 7) I poliziotti hanno sventato (…) la rapina
esponendosi (…) a gravi rischi. 8) Mi lavo (…) i capelli ed usciamo (…). 9) Dalla strada si udì (…)
un forte boato. 10) Ho sentito (…) un forte boato provenire (…) dalla casa: da cosa sarà stato
provocato (…)?
Esercizio 12
Volgi le seguenti frasi dall’attivo al passivo e viceversa.
1) L’uomo mise nel fuoco un pezzo di legna per scaldare la casa.
…………………………………………………………………………….
2) Pur avendo letto più volte il romanzo, non ho capito bene la conclusione.
15
…………………………………………………………………………….
3) Penso che tu non abbia detto la verità.
…………………………………………………………………………….
4) Berrei volentieri un goccio di quel liquore.
…………………………………………………………………………….
5) Porta fuori il cane! Non vedi che sta sporcando tutto il tappeto?
…………………………………………………………………………….
6) L’impiegato aveva ottenuto la promozione tanto ambita.
…………………………………………………………………………….
7) Le provviste furono riposte con cura nella credenza dal contadino.
…………………………………………………………………………….
8) Anche gli ultimi resti del villaggio saranno travolti dall’alluvione.
…………………………………………………………………………….
9) Un’intera famiglia è stata costretta a fuggire dalla violenza dell’uragano.
…………………………………………………………………………….
10) Molti danni del nostro pianeta sono stati provocati dal comportamento irresponsabile
dell’uomo.
…………………………………………………………………………….
11) L’alunno sarebbe stato duramente punito dall’insegnante se non fosse stato difeso dai suoi
compagni che si sono addossati la responsabilità di quell’atto.
…………………………………………………………………………….
12) Non voglio che tu frequenti quelle cattive compagnie: molti loro vizi potrebbero essere presi da
te.
…………………………………………………………………………….
Esercizio 13
Indica se il verbo essere svolge le funzioni di ausiliare (A), copula (C) o predicato verbale (PV).
1) Nella Bohème da Rodolfo è regalata (…) a Mimì una bellissima cuffietta. 2) Il lume è stato
spento (…) dal vento. 3) I due amanti erano (…) in casa soli, mentre fuori c’era (…) una folla
festante perché quel giorno era (…) la vigilia di Natale. 4) La fanciulla era pallida e sofferente (…),
perché il suo fisico era minato (…) da una grave malattia. 5) Era (…) una notte di luna piena, e i
due innamorati erano indifferenti (…) a ciò che accadeva intorno a loro: erano infatti tutti presi (…)
l’uno dall’altro. 6) Al Teatro dell’Opera ci sono (…) delle signore molto eleganti. 7) Mi è stato
regalato (…) questo biglietto per lo spettacolo. 8) Rodolfo era molto preoccupato (…) per la salute
della sua Mimì, ed era incerto (…) su quale fosse (…) la cosa migliore da fare.
Esercizio 14
Sottolinea una volta gli avverbi, due volte le preposizioni.
1) Adesso devo ripetere l’argomento di storia. 2) Uscirò dopo con te per comprare il regalo, ora ho
altro da fare. 3) Sarebbe meglio che venissi con me. Come farei senza di te a scegliere bene? 4)
Mio cugino vive ancora con i suoi. 5) Vieni qui e dimmi la verità: sei veramente arrabbiato per
quella bugia? 6) Ieri è arrivato mio zio con il treno da Napoli, ed il treno era alquanto in ritardo. 7)
Tra tutti voi, Luca mi sembra il più adatto per impersonare questo ruolo. 8) Non so dove siano le
chiavi: probabilmente sul tavolo o sulla credenza. Se non le trovate, cercate ovunque. 9) Magari
potessi tornare indietro! Ringiovanire di qualche anno! 10) Vuoi rimanere a casa con me? Non ho
affatto voglia di uscire.
16
Esercizio 15
Sottolinea una volta le congiunzioni coordinanti, due volte quelle subordinanti.
1) Ho mangiato pane e salame, tuttavia ho ancora fame. 2) Siccome pioveva, Carlo ha preferito
rimanere in casa per guardare un film e riposarsi un po’. 3) Vengo con te, purchè tu mi assicuri di
tornare in tempo per la cena. 4) Dopo aver vuotato le tasche, il ragazzo si rese conto di avere solo
pochi spiccioli, pertanto dovette accontentarsi di regalare alla sua innamorata un fiore. 5) Vuoi
uscire o restare in casa? 6) Marco è andato via senza dire una parola perché era stato profondamante
offeso sia dalle parole che dagli atti del suo amico. 7) Sebbene il comportamento di Martina sia
stato scandaloso, Gianni l’ha perdonata. 9) Sono così stanca che rimarrei a letto, ma devo andare a
lavorare anche se non ne ho voglia. 10) Io mi sforzo di farti capire l’argomento mentre voi vi
distraete e pensate ad altro invece che ascoltarmi e prendere appunti.
Esercizio 16
Fai l’analisi grammaticale delle seguenti frasi.
1) Il compito di matematica è complicato. 2) Quell’abito nero che hai acquistato è molto elegante.
3) La ragazza più bella della scuola parteciperà al concorso. 4) Che gioia! I miei amici mi hanno
fatto una bellissima sorpresa! 5) Ho molti libri: quale vorresti leggere? 6) Questo libro è molto
interessante; quello, invece, noioso. 7) Qualcuno vorrebbe dirmi chi è stato? 8) Non ho visto
nessuno lì. 9) Il tipo buffo di cui ti ho parlato è quello laggiù: lo conosci? 10) Arianna e sua sorella
non sono andate a scuola perché hanno preso un bel raffreddore.
17
ELEMENTI DI ANALISI LOGICA
Soggetto (dal latino subiectum -participio passato di subicere- che vuol dire “sottoposto”): indica la
persona o la cosa che fa o subisce l’azione. Oltre al nome, ogni altro elemento della frase,
sostantivato, può fungere da soggetto.
Predicato (dal latino praedicare, che significa “annunciare, dire”): indica l’azione compiuta o
subita dal soggetto. Il predicato può essere:
verbale: quando è costituito da un verbo con significato compiuto;
nominale: quando è formato dall’unione del verbo essere (copula) con un nome o un
aggettivo (parte nominale) che ne completa il significato.
Attributo: l’aggettivo che, unito al nome, gli “attribuisce” una qualità;
Apposizione: il nome che, unito ad un altro nome, in qualche modo lo determina.
Complementi
I complementi si distinguono in:
diretti: sono direttamente collegati all’elemento da cui dipendono;
indiretti: sono collegati all’elemento da cui dipendono da una preposizione.
•
Complementi diretti
Complemento oggetto: risponde alla domanda “chi? che cosa?”. Dopo un verbo transitivo indica
l’elemento su cui ricade l’azione espressa dal verbo.
Complemento predicativo: nome o aggettivo che completa il significato del predicato, nei confronti
del quale svolge una funzione analoga a quella svolta dalla parte nominale nei confronti della
copula. Si chiama predicativo del soggetto quando si riferisce al soggetto e predicativo dell’oggetto
quando si riferisce al complemento oggetto.
•
Complementi indiretti
Complemento di specificazione: risponde alla domanda “di chi? di che cosa?”. Fornisce una
precisazione, ovvero una specificazione, del nome dal quale è retto.
Complemento di termine: risponde alla domanda “a chi? a che cosa?”. Indica la persona, l’animale
o la cosa a cui si rivolge l’azione o su cui essa “termina”.
Complemento di compagnia e di unione: risponde alla domanda “in compagnia di chi? in
compagnia di che cosa?”. Indica l’essere animato o inanimato in compagnia del quale si svolge
l’azione.
Complemento di argomento: risponde alla domanda “su quale argomento?”. Indica l’argomento di
cui si scrive o si parla.
Complemento di modo: risponde alla domanda “in che modo?”. Indica il modo in cui si svolge
l’azione.
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Complemento di materia: risponde alla domanda “di quale materia?”. Indica la materia di cui è
formato un oggetto.
Complemento di qualità: risponde alla domanda “con quali qualità?”. Indica una qualità, fisica o
psicologica, posseduta da qualcuno o qualcosa.
Complemento di stato in luogo: risponde alla domanda “in quale luogo?”. Indica il luogo in cui si
svolge l’azione.
Complemento di moto a luogo: risponde alla domanda “verso quale luogo?”. Indica il luogo verso
il quale si muove qualcuno o qualcosa o verso il quale è diretta l’azione.
Complemento di moto da luogo: risponde alla domanda “da quale luogo?”. Indica il luogo da cui si
proviene o da cui è avviata l’azione.
Complemento di moto per luogo: risponde alla domanda “attraverso quale luogo?” Indica il luogo
attraverso il quale si passa o viene compiuta l’azione.
Complemento di tempo determinato: risponde alla domanda “quando?”. Indica il momento in cui si
svolge l’azione.
Complemento di tempo indeterminato: risponde alla domanda “per quanto tempo?”. Indica la
durata dell’azione.
Complemento d’agente e di causa efficiente: rispondono rispettivamente alle domande “da chi? da
che cosa?”. Dopo un verbo di forma passiva, indicano l’essere animato o inanimato da cui è
compiuta l’azione subita dal soggetto.
Complemento di causa: risponde alla domanda “per quale causa? per quale ragione?”. Indica la
ragione per cui si svolge l’azione.
Complemento di mezzo: risponde alla domanda “per mezzo di chi? per mezzo di che cosa?”. Indica
l’essere animato o inanimato tramite il quale si svolge l’azione espressa dal verbo.
Complemento di fine o scopo: risponde alla domanda “per quale fine? con quale scopo?”. Indica il
fine o lo scopo per cui si compie l’azione.
Complemento partitivo: risponde alla domanda “tra chi? tra che cosa?”. Indica il tutto di cui si
prende in considerazione una parte.
Complemento concessivo: risponde alla domanda “nonostante chi? nonostante che cosa?”. Indica
ciò (persona, cosa, circostanza) nonostante cui si svolge l’azione.
Complemento di limitazione: risponde alla domanda “limitatamente a chi? limitatamente a che
cosa?”. Indica i limiti entro i quali si svolge l’azione.
Complemento di paragone: risponde alla domanda “in paragone di chi? in paragone di che cosa?”.
Indica il secondo termine di paragone in un confronto.
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Complemento di colpa: risponde alla domanda “per quale colpa?”. Indica la colpa di cui una
persona è accusata.
Complemento di pena: risponde alla domanda “a quale pena?”. Indica la punizione o la multa cui
qualcuno è condannato.
Complemento di vantaggio e di svantaggio: risponde alla domanda “a vantaggio / svantaggio di
chi? a vantaggio / svantaggio di che cosa?”. Indica la persona, l’animale o la cosa a vantaggio o a
svantaggio di cui si compie l’azione.
Complemento di denominazione: risponde alla domanda “di quale nome?”. Specifica con un nome
proprio il sostantivo generico cui è accompagnato.
Complemento di abbondanza: risponde alla domanda “pieno / fornito di chi? pieno / fornito di che
cosa?”. Indica ciò di cui una persona, un animale o una cosa è fornito.
Complemento di privazione: risponde alla domanda “privo di chi? privo di che cosa?”. Indica ciò di
cui una persona, un animale o una cosa è privo.
Complemento di esclusione: risponde alla domanda “eccetto chi? eccetto che cosa?”. Indica chi o
che cosa rimane escluso da un’azione.
Complementi di quantità: rispondono alle domande “di che peso? di quale prezzo? a quale
distanza?” e simili. Indicano tutti una determinazione quantitativa (di peso, prezzo, estensione…).
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ESERCIZI
Esercizio 1
Sottolinea il soggetto ed indica se il predicato è verbale (PV) o nominale (PN).
1) Questo libro è molto interessante (…). 2) Poco fa è arrivato (…) Paolo: mi ha detto (…) di
salutarti (…) con affetto. 3) Da chi è stato lasciato (…) sulla cattedra questo libro? 4) Mi è stato
rubato (…) tutto, perfino la fede nuziale. 5) Da chi è stato accompagnato (…) a scuola Luca? 6)
Questa festa è stata organizzata (…) interamente da me. 7) Marco è un istruttore di sci molto valido
(…). 8) Da chi ti sono state raccontate (…) tutte queste bugie? 9) Questo ciondolo è davvero bello
(...): da chi ti è stato regalato (…) ? 10) Verrà (…) anche tua sorella al raduno degli scout?
Esercizio 2
Colloca nella tabella soggetto, complemento oggetto, predicativo del soggetto, predicativo
dell’oggetto.
1) Mi sembra alquanto strano, oggi, Paolo. 2) Cosa ti rende così euforico? 3) Il mio nome è Maria
Teresa, ma tutti mi chiamano semplicemente Mary. 4) Perché ti ostini a considerare Mario una
persona onesta? 5) Non voglio diventare schiavo dell’alcool. 6) Ti trovo un po’ dimagrito. 7)
Questo romanzo è considerato un best seller della letteratura europea. 8) Perché ti sembro una
sciocca? 9) Partecipo al campionato in qualità di portiere. 10) Quella pianta di geranio sta crescendo
rigogliosa.
soggetto
pred. del sogg.
compl. ogg.
pred. dell’ogg.
Frase 1
Frase 2
Frase 3
Frase 4
Frase 5
Frase 6
Frase 7
Frase 8
Frase 9
Frase 10
Esercizio 3
Colloca nella tabella i complementi introdotti dalla preposizione di.
1) La città di Firenze è meta di numerosi visitatori. 2) Chi di voi sa indicarmi la strada? 3) Ti ho già
parlato di lui. 4) Sei sicuramente più esperto di me. 5) Mi accusi ingiustamente di malafede. 6) Una
ragazza di diciotto anni è più adatta di una signora di quaranta a rivestire questo ruolo. 7) Parli
sempre delle tue cose e mai di quello che interessa me! 8) La maestra di Paolo è malata, quindi
Paolo oggi è andato nella classe di Luca. 9) Spesso i giovani sono incolpati di disinteresse ai
problemi dell’ambiente, ma talvolta gli adulti sono meno interessati di loro. 10) Dei miei alunni
Matteo è certamente il più preparato.
specificazione denominazione argomento
partitivo
età
paragone
colpa
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Esercizio 4
Colloca nella tabella i complementi introdotti dalla congiunzione a.
1) L’imputato fornì ai giudici una diversa versione dei fatti. 2) Destinerò questa somma ad un
viaggio in America. 3) La mia automobile non va a benzina, ma a gasolio. 4) Me ne sono andato
alla chetichella, approfittando del fatto che i miei dormivano. 5) Sono rimasto a casa mia per tutto
il tempo ti ho detto! Non sono andato a casa sua! 6) La proiezione inizierà alle quattro del
pomeriggio: ti va di venire con me? 7) Partecipo volentieri a questa raccolta di fondi destinati ai
bambini poveri. 8) A dodici anni, Marco parla correttamente tre lingue. 9) A luglio finalmente
andrò al mare! 10) Vedo che arrivi a gran velocità!
modo
moto a
luogo
termine
fine
stato in
luogo
tempo
determinato
mezzo
Esercizio 5
Colloca nella tabella i complementi introdotti dalla congiunzione da.
1) Maria è una splendida ragazza dagli occhi castani e dai capelli neri. 2) Da chi ti è stata data
questa lettera? Non da lui, sicuramente! 3) Ho bisogno di un nuovo paio di occhiali da sole. 4) Non
mi reggo più in piedi dalla stanchezza causatami dal viaggio! 5) Non ti vedevo da almeno un
anno… da dove vieni? Cosa ti porta da queste parti? 6) L’automobilista è stato sottoposto
dall’agente al test per verificare se avesse bevuto. 7) Desideravo da una vita una casa così! 8) Sono
stato distratto dal rumore proveniente dal terrazzo… ma da chi è stato gettato quel vaso? Dai vicini
o dal vento? 9) Ho regalato i miei vecchi sci da fondo a mio fratello. 10) Luca è un uomo dal
fascino particolare.
causa
efficiente
qualità
fine
moto da
luogo
tempo
continuato
agente
causa
Esercizio 6
Colloca nella tabella i complementi introdotti dalla congiunzione in.
1) Mi hai detto di arrivare in fretta, perciò sono venuto in macchina. 2) In storia sei davvero
preparato; in geografia, invece, mostri delle gravi lacune. 3) Con quella rilegatura in pelle, la tua
tesi di laurea è davvero elegante! 4) In tre ore ancora non sei riuscito a trovare la soluzione? Ma che
hai nel cervello? 5) L’uomo entrò in casa in silenzio. 6) Che fai in piedi lì sulla porta? Non vuoi
entrare in casa? 7) Ho imparato l’inglese in un anno, e ora che sono in Inghilterra mi tornerà
davvero utile. 8) Ho visto un bellissimo letto in ferro battuto. 9) C’è nessuno in casa? 10) Gli
spettatori hanno assistito in silenzio alla recita.
stato in
moto a
materia
limitazione tempo
mezzo
modo
luogo
luogo
continuato
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Esercizio 7
Colloca nella tabella i complementi introdotti dalla congiunzione con.
1) Esci con me o te ne stai tutto il giorno con quel libro tra le mani? 2) Un giovane con folti
sopraccigli sembrava osservare con interesse la scena. 4) Devo riconoscere che sei bravo con i
conti! 5) Arianna ha realizzato questo disegno con gli acquerelli. 6) Lo studente è stato punito con
una nota disciplinare. 7) Una donna con gli occhi azzurri e i capelli biondi entrò dalla porta, e tutti
si fermarono con ammirazione a guardarla. 8) Sono uscito solo con la giacca, senza ombrello. 9) Il
ragazzo si comportò con astuzia. 10) Con il latino sono davvero un disastro!
modo
limitazione
qualità
pena
compagnia
o unione
mezzo
Esercizio 8
Colloca nella tabella i complementi introdotti dalle congiunzioni su e tra.
1) Una donna sulla trentina ha portato per te un pacco: lo troverai sulla tua scrivania. 2) Il giornale
di oggi contiene un interessante articolo su Wagner. 3) Chi tra di voi ha visto la mia penna?
L’avevo lasciata qui sul tavolo. 4) Tra circa due chilometri potremo vedere il mare. 5) Tra queste
carte c’è sicuramente anche la tua richiesta. 6) Tra i ragazzi della squadra, Marco è il più veloce. 7)
Tra pochi giorni finalmente sarà il mio compleanno! 8) Devo chiedere delle informazioni
sull’itinerario. 9) Una signora sulla settantina colpì senza esitare l’uomo che era seduto sul sedile
accanto al suo. 10) Tra le materie che studio a scuola, quella che preferisco è Inglese.
argomento
età
distanza
tempo
continuato
stato in
luogo
partitivo
Esercizio 9
Colloca nella tabella i complementi introdotti dalla congiunzione per.
1) Per il gran freddo, le tubature si sono gelate. 2) Passerò per la scorciatoia. 3) Studierò per la
promozione a pieni voti. 4) Per me, puoi anche comprare quel libro. 5) Un antiquario mi ha venduto
questo comò per cinquemila euro. 6) Sono stato punito per la mia arroganza. 7) Quest’area si
estende per oltre venti chilometri quadrati. 8) Per eleganza nessuno supera mia sorella. 9) Il ladro
entrò per la finestra. 10) L’uomo fu cacciato dal club per il suo comportamento.
causa
fine
prezzo
colpa
estensione
limitazione
moto per
luogo
23
Esercizio 10
Fai l’analisi logica delle seguenti frasi.
1) Quel mobile in noce è adatto per la sala: lo comprerò. 2) Non ti credevo così furbo da ingannarci
in questo modo. 3) Sul tavolo della cucina troverai un bel pezzo di torta già tagliato per te. 4) Chi
tra di voi sa indicarmi il sentiero per raggiungere la cima? 5) Sono stato aspramente rimproverato
dall’insegnante per la mia sfacciataggine. 6) Quel paese è stato quasi interamente distrutto dal
terremoto del 1915. 7) Non mi piace prendere il treno, preferisco andare a Milano in macchina. 8)
Passando per Napoli mi fermerò a trovare dei miei parenti che non vedo da anni. 9) In storia sono
molto preparato, mentre in geografia ho delle difficoltà. 10) Ho trovato quel libro sugli antichi Egizi
molto interessante. 11) Il reo fu condannato dal giudice ad una detenzione di cinque anni. 12)
Nonostante la pioggia, esco volentieri con te.
Esercizio 11
Fai l’analisi logica delle seguenti frasi.
1) A dispetto delle tue osservazioni, rimango fedele alla mia tesi. 2) Questi cambiamenti climatici
vanno a svantaggio dell’agricoltura. 3) Intorno alle undici, sarò da te insieme a Gianni. 4) La lettera
che mi hai inviato da Milano mi è stata di grande conforto. 5) Il lavoro di verniciatura della scuola è
tutto ad opera degli studenti. 6) Il cacciatore vide passare una lepre in mezzo alla radura. 6) La pista
da sci parte proprio da lassù. 7) Durante tutto il tempo non hai fatto altro che lamentarti. 8) Cosa sai
dirmi riguardo a questa storia? 9) Ho preso la patente all’età di venti anni. 10) Non mi piace per
niente quello che fai. 11) Ho pagato questo maglione 90 euro. 12) Caro mio, questa volta con il tuo
comportamento mi hai davvero deluso.
24
ELEMENTI DI ANALISI DEL PERIODO
Le proposizioni che compongono il periodo si distinguono in:
•
•
principali (o indipendenti)
secondarie (o subordinate).
La proposizione principale è completamente indipendente dalle altre e regge, da sola tutto il
periodo; le proposizioni subordinate sono espansioni dei complementi e servono ad arricchire il
periodo. Al posto quindi del complemento di causa avremo una proposizione causale, al posto del
complemento di fine una proposizione finale, e così via.
Le proposizioni (propositionem è voce dotta che deriva dal latino propositum, participio passato di
proponere che significa “porre davanti”) possono essere poste in rapporto di coordinazione o di
subordinazione.
Coordinazione: due proposizioni si dicono coordinate tra loro quando, unite da una congiunzione
coordinante, sono poste sullo stesso piano.
Subordinazione: una proposizione si dice subordinata quando, unita da una congiunzione
subordinante ad un’altra proposizione, è nei suoi confronti in un rapporto di dipendenza. Esistono
vari gradi di subordinazione, a seconda se una proposizione dipende direttamente dalla reggente o
da una proposizione a sua volta subordinata.
Non bisogna identificare il termine reggente con il termine principale: una proposizione
principale è sempre reggente, ovvero regge l’intero periodo; una proposizione subordinata può però
anch’essa essere reggente se da essa dipende un’altra subordinata.
Un esempio:
•
Dopo essere stato esiliato nell’isola d’Elba, da cui riuscì a fuggire, Napoleone riprese il
potere.
Napoleone riprese il potere: proposizione principale reggente;
dopo essere stato esiliato nell’isola d’Elba: proposizione subordinata di I grado e reggente della
proposizione di II grado che da questa dipende;
da cui riuscì a fuggire: proposizione subordinata di II grado, dipendente da quella di I.
Proposizioni indipendenti
Queste possono essere di vari tipi, a seconda dell’informazione che trasmettono e del modo in cui la
trasmettono. In particolare le proposizioni indipendenti si distinguono in:
enunciativa: enuncia semplicemente un fatto;
interrogativa: con il punto di interrogativo alla fine, pone una domanda;
dubitativa: pur con l’aspetto di un’interrogativa, pone non una domanda ma un dubbio;
25
esclamativa: con il punto esclamativo alla fine, esprime un’esclamazione;
ottativa: spesso seguita dal punto esclamativo, esprime un desiderio (e perciò è detta anche
desiderativa);
volitiva: esprime un ordine oppure un’esortazione.
Proposizioni secondarie
Le proposizioni secondarie (che possono presentarsi in forma sia esplicita, ovvero con un
verbo di modo finito, che implicita, ovvero con un verbo di modo indefinito) costituiscono, come si
è detto, un’espansione del periodo, e svolgono una funzione analoga a quella dei complementi.
In particolare le proposizioni secondarie (o subordinate) si distinguono in:
soggettiva: fa da soggetto alla proposizione reggente;
oggettiva: fa da complemento oggetto alla proposizione reggente;
dichiarativa: da non confondersi con le precedenti, chiarisce un elemento presente nella reggente;
interrogativa indiretta: introduce in forma indiretta una domanda o un dubbio. Le interrogative
indirette possono essere semplici (quando pongono una sola domanda), doppie (quando pongono
più domande), disgiuntive (quando pongono due domande di cui una esclude l’altra);
relativa: è introdotta dal pronome relativo. Le proposizioni relative si distinguono in proprie
(quando svolgono semplicemente il compito di collegare, tramite il pronome relativo, due
proposizioni) e improprie (quando svolgono altre funzioni oltre quello di collegare. Ad esempio,
una relativa può fungere da proposizione causale: in tal caso si parlerà di relativa-causale);
temporale: indica il tempo in cui si svolge l’azione indicata nella reggente;
finale: indica il fine o lo scopo per cui si compie l’azione espressa nella reggente;.
consecutiva: indica l’effetto –o la conseguenza- provocato dall’azione espressa nella reggente;
causale: indica la ragione per cui si svolge l’azione espressa nella reggente;
modale: indica il modo in cui si svolge l’azione espressa nella reggente;
concessiva: indica un’azione nonostante la quale si svolge l’azione espressa nella reggente;
comparativa: indica il secondo termine di paragone in un confronto stabilito con la proposizione
reggente;
avversativa: indica un’azione che accade contrariamente a quanto suggerisce la reggente;
condizionale: indica la condizione dalla quale dipende l’azione espressa nella reggente.
26
Proposizione reggente e proposizione subordinata condizionale costituiscono una particolare
forma di periodo detto periodo ipotetico, in cui la reggente è detta apodosi, la condizionale protasi.
Il periodo ipotetico può essere di tre tipi:
1. della realtà: la protasi presenta un fatto come reale;
2. della possibilità: la protasi presenta un fatto come possibile;
3. dell’irrealtà: la protasi presenta un fatto come impossibile.
ESERCIZI
Esercizio 1
Indica di che tipo sono le proposizioni indipendenti che seguono.
1) Finalmente piove!
2) Vuoi uscire con me?
3) Non ho fame.
4) Siediti immediatamente!
5) A chi potrei rivolgermi?
6) Uscirò più tardi.
7) Oh, se avessi la tua età!
8) Chi potrà consigliarmi?
………………………………………………………………
………………………………………………………………
………………………………………………………………
………………………………………………………………
………………………………………………………………
………………………………………………………………
………………………………………………………………
………………………………………………………………
Esercizio 2
Indica se le proposizioni sono in rapporto di coordinazione (C) o di subordinazione (S).
1) Mangeremo fuori o torneremo a casa? (…) 2) Devi studiare di più per essere promosso. (…). 3)
Poiché pioveva, sono rimasto in casa. (…) 4) Luca è uscito a piedi, quindi la sua bicicletta deve
essere in garage. (…) 5) Ho mangiato così tanta Nutella da avere i crampi allo stomaco. (…). 6)
Mentre leggevo il giornale è squillato il telefono. (…) 8) Per quanto io ricordi, non ho mai visto
nulla di simile. (…) 9) Né lui è venuto da me, né io sono andato da lui. (…) 10) Prendi pure ciò che
ti spetta, poi vai. (…)
Esercizio 2
Indica con P la proposizione principale, con S le proposizioni subordinate; di queste, inoltre, indica
il grado di subordinazione (es.: S II = sub. di II grado).
1) Pur non volendo cedere alle lusinghe dell’amore (…), Violetta finirà per amare Alfredo con tale
dedizione (…) da consumare per lui tutte le sue ricchezze (…). 2) Alfredo soffre (…) poiché crede
(…) che Violetta lo abbia abbandonato di sua volontà (…). 3) Dal momento che Alfredo crede (…)
che Violetta non lo ami più (…), il giovane si allontana da Parigi (…) per dimenticarla (…). 4)
Quando Violetta incontrerà di nuovo Alfredo (…), soffrirà terribilmente (…). 5) La conclusione
dell’opera La Traviata è molto triste (…) perché Violetta muore tra le braccia di Alfredo (…) che è
appena tornato da lei (…) dopo aver saputo la verità (…). 6) Mentre ero in fila per i biglietti (…) ho
visto alcune comparse (…) che facevano capolino dietro le quinte (…).
Esercizio 3
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Sottolinea una volta le proposizioni soggettive, due volte le proposizioni oggettive, tre volte le
proposizioni dichiarative.
1) Non è vero che sto mentendo: piuttosto, sembra che stia mentendo tu. 2) Antonio mi disse che
sarebbe partito in fretta e che non avrebbe fatto alcuna sosta. 3) Tutti siamo della stessa idea, che
dobbiamo insistere se vogliamo che la nostra proposta venga accettata. 4) Sembra probabile che
Annibale, non marciando verso Roma dopo la battaglia di Canne, abbia commesso un errore. 5)
Tutti sanno che alle Forche Caudine i Romani furono sottoposti ad una grave umiliazione. 6) Che
Cesare sia stato pugnalato davanti alla statua di Pompeo in senato nel 44 a. C. è un fatto noto a tutti.
7) Non dirmi che anche tu credi che non si debba andare in vacanza! 8) Che Nerone fosse un pazzo
è noto a tutti, come tutti sanno che, prima di lui, fu pazzo anche Caligola. 9) Ho il timore che non
potrò tornare prima di un mese. 10) Non era lecito che gli antichi Romani celebrassero matrimoni
nei giorni considerati infausti.
Esercizio 4
Sottolinea una volta il “che” pronome relativo, due volte il “che” congiunzione.
1) Ho questa convinzione, che tutti dovremmo collaborare. 2) Credo che tu, che ti ostini a
comportarti così, dovresti cambiare atteggiamento. 3) La persona che mi ha dato questa lettera ha
detto che sarebbe tornata. 4) Il regalo che mi hai fatto è stato davvero gradito. 5) Sono del parere
che ciò che ti ha detto debba restare un segreto. 6) Non è vero che senza di me non puoi farcela! 7)
L’idea che hai avuto è fantastica: sono certo che piacerà a tutti. 8) I fiori che ho piantato nel vaso
non sono ancora spuntati: sono dell’idea che debbano essere concimati.
Esercizio 5
Indica il valore (causale, temporale ecc…) delle proposizioni relative improprie contenute nelle
seguenti frasi .
1) Ho visto Andrea che andava a scuola. ……………………….
2) Marco, che pur suona così bene la tromba, non ha superato l’audizione. ……………………….
3) Ho sostituito con una lampada quella in cucina che si è rotta. ……………………….
4) Mi serve un abito che possa indossare alla cerimonia. ……………………….
5) Mi serve un falegname che aggiusti l’anta dell’armadio. ……………………….
6) Ho notato Marco che parlava con Lisa. ……………………….
7) Ammiro Luca che è così costante. ……………………….
8) Io, che pure sono bravo, ho trovato difficile il compito. ……………………….
9) Sono uno che non sbaglia mai. ……………………….
10) Sono gelosa di te, che esci spesso con i tuoi amici. ……………………….
Esercizio 6
Trasforma le seguenti proposizioni interrogative indipendenti in proposizioni interrogative indirette
(la reggente dovrai inventarla tu).
1) Sai scrivere in inglese?
………………………………………….
2) Che ha detto?
………………………………………….
3) Quale abito è più adatto per la festa?
………………………………………….
4) Quanti anni avevi allora?
………………………………………….
5) Cosa dovrei fare?
………………………………………….
6) Vuoi iscriverti anche tu oppure no?
………………………………………….
7) Chi ha preso la mia penna, ragazzi?
………………………………………….
8) Che penserà l’insegnante del mio lavoro?………………………………………….
28
9) Da dove arriva questo pacco?
10) Come farai?
………………………………………….
………………………………………….
Esercizio 7
Sostituisci i complementi di causa e di tempo con proposizioni causali e temporali.
1) Per la mia sbadataggine ho perso l’ombrello.
…………………………………………………………………………………
2) Luca non è andato a scuola a causa della febbre.
…………………………………………………………………………………
3) Sono arrivato tardi a scuola per la neve.
…………………………………………………………………………………
4) Le macchine continuavano a sbandare per via del ghiaccio.
…………………………………………………………………………………
5) Dopo una coda interminabile, finalmente è arrivato il mio turno.
…………………………………………………………………………………
6) Ti riferirò a cena sull’esito dell’ esame.
…………………………………………………………………………………
7) Poco prima della fine della partita i tifosi hanno fatto irruzione in campo.
…………………………………………………………………………………
8) Dall’inizio dell’anno l’inflazione è aumentata di parecchio.
…………………………………………………………………………………
Esercizio 8
Sottolinea una volta le proposizioni finali, due volte quelle consecutive; inoltre di ciascuna indica il
grado di subordinazione e specifica la forma (implicita o esplicita).
1) Per leggere quel libro sono rimasto sveglio così a lungo che mi facevano male gli occhi.
2) Per portarti al cinema passerò a prenderti alle quattro .
3) I miei mi obbligano a seguire un corso di inglese perché impari perfettamente la lingua.
4) Ho visto Luca che correva così velocemente da non avere più fiato.
5) Hai cucinato una torta così delicata da conquistare il palato di tutti.
6) Ho l’impressione che Marco faccia di tutto per attirare l’attenzione.
7) Partendo, i genitori hanno riempito Matteo di regali affinché senta meno la loro mancanza.
8) La sveglia ha suonato così forte che ci siamo svegliati tutti.
grado di subord.
forma implicita
forma esplicita
Frase 1
Frase 2
Frase 3
Frase 4
Frase 5
Frase 6
Frase 7
Frase 8
Esercizio 9
Indica a fianco di ogni proposizione subordinata se si tratta di una concessiva (Con.), di una modale
(M), di una comparativa (Comp.) o di una avversativa (A).
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1) Completa il lavoro nel modo in cui ti è stato indicato (…). 2) Io sto qui a ripetere la spiegazione,
mentre voi pensate ai fatti vostri (…). 3) Ci sono più difficoltà di quanto pensassi (…). 4) Ho
eseguito le istruzioni come mi avevi suggerito tu (…). 5) Non ricordo la strada, benché sia venuto
più volte in questa zona (…). 6) Sono sicuramente più motivato di quanto lo sia tu (…). 7) Io
risparmio per le vacanze, e voi invece spendete i soldi in stupidaggini (…). 8) Per quanto studiassi
(…), non riuscivo ad ottenere buoni voti. 9) Luca, nonostante si fosse allenato a lungo (…), non è
riuscito a conquistare il primo posto. 10) La mia macchina è veloce tanto quanto lo è la tua (…).
Esercizio 10
Nei periodi ipotetici che seguono sottolinea una volta l’apodosi, due volte la protasi; indica inoltre
nello spazio tra le parentesi se si tratta di un periodo ipotetico di I, II o III tipo.
1) Se avrò sonno farò una sosta. (…) 2) Farei volentieri a meno di questo viaggio, se potessi! (…)
3) Se dovessi ripensarci, fammi una telefonata. (…) 4) Esci fuori, se ne hai il coraggio! (…) 5) Se
potessi aiutarti, lo farei volentieri. (…) 6) Mi avrebbe avvertito, se avesse avuto degli inconvenienti!
(…) 7) Se dovevi uscire, potevi anche farlo. (…) 8) Se diventerò milionario, farò un giro intorno al
mondo. (…) 9) Ti avrei invitato volentieri, se avessi saputo della tua presenza in città! (…) 10) Se
mi capitasse una simile occasione, non me la lascerei certamente sfuggire. (…) 11) Avrei preso un
voto migliore, se non mi fossi fatto prendere dall’agitazione. (…) 12) Se risponderai con decisione,
otterrai il posto. (…)
30
Fonetica
31
Capitolo 1
Nozioni basilari
Premessa
Dal latino al volgare: origini della lingua italiana.
L’alfabeto.
Regole della pronuncia tradizionale (ecclesiastica).
Regole della pronuncia restituta.
Divisione in sillabe.
Accento.
Differenze tra il latino classico e l’italiano.
32
Esercizio 1
Riscrivi l’alfabeto latino, facendo attenzione alla collocazione delle lettere K, X, Y.
Esercizio 2
Sottolinea i dittonghi presenti tra i seguenti gruppi vocalici, quindi leggili:
ae, ee, io, oi, au, eu, uo, ui, iu, ea, eo, oe, ao, oo, ei.
Esercizio 3
Leggi i seguenti vocaboli secondo le regole della pronuncia ecclesiastica (vocali e dittonghi):
Caesar, praebeo, Aeneas, Croesus, deae, aequus, nauta, Atys, poëta, Europa, praedae, auriga,
antiquae, iniuria, discordiae, adversae, aurea, mei, rei, agricolae, tympanum, Poeni.
Esercizio 4
Leggi i seguenti vocaboli secondo le regole della pronuncia ecclesiastica (consonanti):
gentis, admiratio, avaritia, prudentia, Themistocles, kalendae, Karthago, homines, indignatio,
honeste, excito, expleo, amentia, hostes, nihil, hiemare, gratia, habiles, philosophia, philosophus,
Philippus, cithara, triumphus, gliscere, globus, Polydoris, Polyphemus, Athenae, Pyrrhus, auxiliis,
nympha, Phaethon.
Esercizio 5
Leggi le seguenti parole secondo le regole della pronuncia classica (restituta):
Caesar, spatium, inflammatio, fortunae, censor, nuntius, ingenium, gerere, aegrotare, Iphicrates,
Helvetii, aetas, reges, Miltiades, Lacedaemonii, irruptio, circumducere, circiter, philosophia,
Phaedrus, Poeni, otium, cieo, vocare, scelerate, scelus, agnus, Gnaeus, uva, veritas, poena, vinum.
Esercizio 6
Dividi in sillabe le seguenti parole:
auctoritas, Lacedaemonii, Athenienses, arbores, septingentesimus, scriptores, clades, validiores,
discedere, excursus, montes, provincias, consules, Iuppiter, quondam, pronuntiare, voluptates,
intellectus, secessio, condiciones.
Esercizio 7
Colloca l’accento sulle seguenti parole, quindi leggi :
fera, cerva, ara, mater, Marcus, propter, Brutus, Catilīna, dumētum, discipŭlus, domĭna, amīcus,
sagītta, Minērva, legātus, legĕre, monēre, audīre, libēnter, tempŏris, Cerbĕrus, conciliāre, homĭnes,
carmĭna, viātor, navālis, mollitūdo, Hannĭbal, milĭtes, exercĭtus, canĕre, profēcto, Telemăchus,
felicĭter, Saguntīni, misērunt, milĭtum.
Esercizio 8
In base alla collocazione dell’accento segna la durata della penultima sillaba:
magnitùdo, èphori, tribùnus, lègere, àgere, auctòritas, auctoritàtes, Scìpio, proficiscèntes, pùblica,
principàtus, cupìditas, desidèrium, mìlites, trigìnta, locàre, immùnitas, mollìre, molèstus, natùra,
33
flèctere, iùvenis, persuàdeo, scrìbere, interrùmpere, intèrsero, supplicàtio, pùrpura, procèdere,
praebère, retinère, ùxor, uxòres, amòres.
Esercizio 9
Leggi a voce alta il brano che segue:
Sed in iis erat Sempronia, quae multa saepe virilis audaciae facinora commiserat. Haec mulier
genere atque forma, praeterea viro liberis satis fortunata fuit; litteris Graecis, Latinis docta,
psallere saltare elegantius quam necesse est probae, multa alia, quae instrumenta luxuriae sunt.
Sed ei cariora semper omnia quam decus atque pudicitia fuit; pecuniae an famae minus parceret,
haud facile discerneres; lubido sic accensa, ut saepius peteret viros quam peteretur. Sed ea saepe
antehac fidem prodiderat, creditum abiuraverat, caedis conscia fuerat: luxuria atque inopia
praeceps abierat. Verum ingenium eius haud absurdum: posse versus facere, iocum movere,
sermone uti vel modesto vel molli vel procaci; prorsus multae facetiae multusque lepos inerat.
Esercizio 10
Rispondi alle seguenti domande:
1) Quali segni di interpunzione usavano gli antichi Romani?
2) Quante vocali possiede l’alfabeto latino?
3) Quale tipo di pronuncia si usa normalmente nelle scuole italiane?
4) Cosa indica la dieresi?
5) La consonante h viene pronunciata oppure no?
6) Che differenza c’è tra sillaba aperta e sillaba chiusa?
7) Come si indica la durata di una sillaba?
8) Il segno indicante la durata va posto sulle consonanti o sulle vocali?
9) Esistono in latino parole tronche?
10) Esistono in latino parole bisdrucciole?
11) In cosa consiste la legge della penultima?
Differenze tra il latino classico e l’italiano:
Alla luce di quanto studiato, possiamo renderci conto delle principali differenze che la nostra
lingua presenta nei confronti di quella latina, dalla quale si origina.
•
Le vocali diventano cinque e scompare la durata: esse possono essere non più lunghe o
brevi, ma semplicemente aperte o chiuse.
•
I dittonghi –ae e –oe si contraggono in –e.
•
Scompaiono le consonanti finali.
•
Si affermano parole tronche e bisdrucciole, inesistenti nella lingua latina.
•
Scompare il sistema dei casi per dar luogo all’uso delle preposizioni
parallelamente alla comparsa dell’articolo, a quelle articolate.
•
Scompare il genere neutro, e i nomi neutri diventano maschili.
•
Il numero delle coniugazioni è ridotto a tre a seguito della fusione in un’unica coniugazione
semplici e,
34
della seconda e della terza.
•
Scompaiono costrutti propri del latino, quali la perifrastica attiva (unione del participio
futuro e del verbo essere per indicare l’intenzionalità o l’imminenza di un’azione), la
perifrastica passiva (unione del gerundivo, aggettivo verbale, e del verbo essere per
indicare l’idea di dovere); la proposizione infinitiva (detta così perché vuole il verbo
all’infinito e il soggetto in caso accusativo) lascia il posto alle proposizioni introdotte dal
che dichiarativo (soggettiva, oggettiva, dichiarativa)…
•
Compaiono le forme verbali composte: il passato prossimo, ad esempio, che in latino si
esprimeva nel perfetto.
Non bisogna sottovalutare, infine, l’apporto germanico e quello arabo: da Goti, Franchi e
Longobardi derivano termini soprattutto militari, come guerra, elmo, guardia, tregua, feudo,
schiatta, vassallo; dagli Arabi invece termini propri dell’agricoltura, dell’astronomia e delle attività
commerciali, come albicocca, arancia, limone, cotone, zenith, almanacco, tariffa, dogana.
35
Capitolo 2
Il latino come lingua flessiva: la declinazione e la
coniugazione
Le parti del discorso.
La flessione.
La declinazione.
L’aggettivo e il genere.
La coniugazione.
Impariamo ad usare il vocabolario (1).
36
Esercizio 1
Fai l’analisi logica delle parti evidenziate in grassetto ed indica per ciascuna il caso corrispondente:
1) Il libro (……………) di geografia (……………) è sulla cattedra. 2) Marta (……………) è
stata eletta Miss Eleganza (……………). 3) Andes (……………) è la città (……………) in cui
nacque Virgilio (……………). 4) Ragazzi (……………), volete ascoltarmi (……………)? 5)
Siamo venuti a scuola col motorino (……………). 6) Ti (……………) ritengo una persona
speciale (……………). 7) Diremo ai nostri amici (……………) tutta la verità (……………). 8)
Ho regalato alla mia amica (……………) un bel libro (……………). 9) Luca (……………),
vuoi uscire con me? 10) Ho compilato la domanda (……………) con una penna rossa
(……………). 11) Mia madre (……………) non ricordava dove aveva parcheggiato la macchina
(……………). 12) Dove sarà stata parcheggiata la macchina (……………) di mio fratello
(……………)? 13) Scusi, signora (……………), sa indicarmi (……………) la strada
(……………) per raggiungere la stazione (……………)? 14) Tutti ti (……………) ritengono
onesto (……………), ma io, conoscendo i tuoi misfatti (……………), la penso diversamente. 15)
Con fatica (……………) la spedizione (……………) raggiunse la cima (……………) della
montagna (……………), attraverso sentieri ritenuti dai più inaccessibili (……………).
Esercizio 2
Indica, in base alla desinenza del genitivo, la declinazione di appartenenza di ciascuno dei seguenti
sostantivi:
dux, ducis - puella, ae – agnus, i – servus, i - homo, hominis – domus, us – res, rei – consul,
consulis – cornu, us - bellum, i - dies, diei – domina, ae – populus,i – virtus, virtutis – vultus,us –
spes, spei - advena, ae – quercus, us – vir, viri – anima, ae – civis, is – exercitus, us – iter, itineris.
Esercizio 3
Individua il genere (maschile o femminile) e il numero (singolare o plurale) degli aggettivi
contenuti nelle seguenti frasi:
1) Sei una ragazza intelligente. 2) Tutti considerano Luca intelligente. 3) Con un abile discorso
l’oratore convinse la folla prima titubante. 4) Il celebrante ha ricordato mio nonno con parole
commosse. 6) La realizzazione di questo progetto è difficile, ma non insuperabile. 7) Ho affrontato
un’enorme difficoltà. 8) Con un’attenta analisi ho trovato la soluzione migliore. 9) La casa nuova
di mio fratello è molto elegante. 10) Dai soldati Cesare era scherzosamente soprannominato “Il
Calvo”.
Esercizio 4
Dopo aver fatto l’analisi logica delle frasi dell’esercizio precedente, indica in quale caso latino va
collocato ciascun aggettivo.
Esercizio 5
Analizza il tempo delle seguenti voci verbali ed indica a quale tempo latino corrisponde:
leggo – andavo – sono venuto – ho detto – canterò - ebbi scritto - avevo sentito – avrò mangiato –
dormivo – studiai – avevo domandato – chiederò – camminai – ho narrato – rendo.
Esercizio 6
37
Indica la coniugazione di appartenenza di ciascun verbo:
pugnare – venire – monēre – scribĕre – delectare – praebēre – dicĕre – haurire – ponĕre – audire –
postulare – tenēre – ducĕre – laudare – oboedire – accipĕre – habēre – clamare – protegĕre –
agĕre - augēre.
Esercizio 7
Dopo aver individuato la coniugazione di appartenenza ricava, di ciascun verbo, il tema del
presente, quello del perfetto e quello del supino:
paradigma
moneo, es, ui, itum, ēre
probo, as, avi, atum, are
strepo, is, pui, pitum, ĕre
pugno, as, avi, atum, are
venio, is, veni, ventum, ire
praebeo, es, bui, bitum, ēre
duco, is, duxi, ductum, ĕre
laudo, as, avi, atum, are
audio, is, ivi, itum, ire
augeo, es, auxi, auctum, ēre
peto, is, ivi, itum, ĕre
terreo, es, terrui, itum, ēre
tema del presente tema del perfetto
tema del supino
………………………………………………………………...
………………………………………………………………...
………………………………………………………………...
………………………………………………………………...
………………………………………………………………...
………………………………………………………………...
………………………………………………………………...
………………………………………………………………...
………………………………………………………………...
………………………………………………………………...
………………………………………………………………...
………………………………………………………………...
Esercizio 8
Individua la desinenza personale attiva ed indica per ciascuna voce verbale la persona e il numero:
verbo
moneo
exspecto
ducit
dubitant
vindicamus
vexant
agitas
laudem
accipiunt
scitis
vivit
faciunt
intellegitis
colo
vivimus
legam
rapiunt
profligatis
invideo
desinenza
-o
……….
……….
……….
……….
……….
……….
……….
……….
……….
……….
……….
……….
……….
……….
……….
……….
……….
……….
persona
I
……….
……….
……….
……….
……….
……….
……….
……….
……….
……….
……….
……….
……….
……….
……….
……….
……….
……….
numero
singolare
……….
……….
……….
……….
……….
……….
……….
……….
……….
……….
……….
……….
……….
……….
……….
……….
……….
……….
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Esercizio 9
Individua la desinenza personale passiva ed indica per ciascuna voce verbale la persona e il numero:
verbo
moneor
monebamur
laudabar
agitamini
vexantur
ducor
amabaris
accipiuntur
reperiebatur
mittamur
audimini
vincar
conspicior
terretur
legantur
rapiuntur
relinquimur
dicetur
desinenza
-r
……….
……….
……….
……….
……….
……….
……….
……….
……….
……….
……….
……….
……….
……….
……….
……….
……….
persona
I
……….
……….
……….
……….
……….
……….
……….
……….
……….
……….
……….
……….
……….
……….
……….
……….
……….
numero
singolare
……….
……….
……….
……….
……….
……….
……….
……….
……….
……….
……….
……….
……….
……….
……….
……….
……….
Impariamo ad usare il vocabolario (1).
Per un utilizzo proficuo del vocabolario è bene tenere presente quanto segue.:
Nomi: per i nomi appartenenti alla I, II o IV declinazione, il vocabolario ci indica il nominativo
singolare seguito dalla desinenza del genitivo singolare; nel caso di un sostantivo appartenente alla
III o alla V declinazione, il genitivo viene solitamente indicato per esteso. Quindi c’è l’indicazione
del genere (m., f., n.). Es.: belua, ae, f; homo, hominis, m. Seguono poi i vari significati,
contrassegnati per ogni parte del discorso (non solo per il sostantivo) da un numeretto, solitamente
in grassetto: nel caso di belua, ae troviamo 1) bestia […], 2) animale […], 3) essere mostruoso […].
Aggettivi:
• se si tratta di aggettivi della I classe il vocabolario ci indica, in ordine, i nominativi
singolari maschile, femminile e neutro, riportando per esteso il nominativo maschile
singolare e, tramite la desinenza, gli altri due;
• se si tratta di aggettivi della II classe il vocabolario ci indica, nel caso di un aggettivo a tre
uscite, i tre nominativi per esteso (m., f., n.); nel caso di un aggettivo a due uscite, i due
nominativi (il primo per esteso, valido per il m. e il f., il secondo tramite la desinenza, valido
per il neutro); nel caso di un aggettivo a un’uscita, un solo nominativo (valido per i tre
generi) seguito dal genitivo singolare per esteso.
Pronomi: il vocabolario ci indica, in ordine, i nominativi singolari maschile, femminile e neutro,
come per gli aggettivi; segue l’indicazione del pronome (es.: pron. dimostr.) con i vari significati.
Verbi: il vocabolario ci fornisce il paradigma (vedi cap. 2.5 della teoria), quindi la coniugazione di
39
appartenenza e l’indicazione tr. (transitivo) o intr. (intransitivo); di seguito, i vari significati (di altre
indicazioni presenti nel vocabolario comprenderai più avanti il significato).
Le parti invariabili ovviamente non presentano alcuna difficoltà dal momento che si trovano,
naturalmente in un’unica forma, sul vocabolario.
Nelle prime pagine di ogni vocabolario, o talvolta nelle ultime, puoi trovare un elenco delle
abbreviazioni: sarà bene che venga consultato, almeno all’inizio, ogni volta che ti trovi di fronte ad
un’abbreviazione, altrimenti potresti incorrere in spiacevoli errori.
Esercizio 10
Rispondi alle seguenti domande:
1) Cos’è la radice?
2) Quante coniugazioni ha il verbo latino? Come si distinguono?
3) Cosa significa il termine declinazione?
4) Cosa si intende con caso locativo?
5) Quanti modi verbali esistono in latino?
6) Come si riconosce la declinazione di appartenenza dei sostantivi?
7) Quali sono i casi retti?
8) Quanti generi esistono nella lingua latina?
9) A quale tempo italiano corrisponde l’imperfetto latino?
10) A quale tempo italiano corrisponde il piuccheperfetto?
40
Capitolo 3
La prima declinazione
La prima declinazione
Il presente indicativo attivo delle quattro coniugazioni e del
verbo sum.
Elementi di analisi logica (1): Il complemento di modo.
Elementi di analisi logica (2): Il complemento di mezzo.
Elementi di analisi logica (3): Il complemento di causa.
Traduciamo insieme (1)
Elementi di analisi grammaticale (1): Le principali congiunzioni
coordinanti.
Impariamo ad usare il vocabolario (2).
Particolarità della prima declinazione.
La collocazione delle parole nella frase latina.
Elementi di analisi logica (4): Il complemento di stato in luogo
Elementi di analisi logica (5): il complemento di moto a luogo.
41
Esercizi
La prima declinazione
Esercizio 1
Traduci e declina:
lucernă- puellă- matronă- discipulă- scribă- poetă- agricolă- tegulă- iustitiă- ignominiă – rosă –
magistră – domină – alaudă – ală – prudentiă – avaritiă – lună – lacrimă.
Esercizio 2
Traduci in tutti i modi possibili:
piratae- pecuniarum- piratis- staterā- lunam- clepsydrae- abstinentiam- matronis- Romae- statuăcautelam- ancillarum- puellis- clientelarum- advenă- animis- scribae- familiarum- historiisrosarum- vernā- causis- agricolam – stellas – spinā – muscarum – beluis – domină.
Fondamentale per la conoscenza di una lingua è l’acquisizione, oltre che del sistema di regole su cui
essa poggia, anche di un lessico ampio e articolato. Per aiutarti nel conseguimento di tale obiettivo
ti forniamo di volta in volta un elenco dei termini che troverai più frequentemente all’interno di
ogni capitolo; alla fine del capitolo un esercizio metterà alla prova la memorizzazione di tali
vocaboli.
SOSTANTIVI FEMMINILI
aerumna, ae = sofferenza
agna, ae = agnella
amicitia, ae = amicizia
ancilla, ae = ancella
aqua, ae = acqua
Athena, ae = Atena
audacia, ae = audacia
avia, ae = nonna
belua, ae = belva
capella, ae = capretta
corona, ae = corona
cura, ae = preoccupazione
discipula, ae = alunna
domina, ae = padrona di casa
epistula, ae = epistola
fabula, ae = favola
familia , ae = famiglia
fera, ae = animale feroce
hasta, ae = asta
industria, ae = operosità
inopia, ae = penuria
insula, ae = isola
invidia, ae = invidia
iustitia, ae = giustizia
laetitia, ae = letizia
lucerna, ae = lucerna
luna, ae = luna
magistra, ae = maestra
matrona, ae = matrona
Minerva, ae = Minerva
perfidia, ae = perfidia
procella, ae = tempesta
prudentia, ae = prudenza
puella, ae = fanciulla
sagitta, ae = freccia
scapha, ae = scialuppa
silva, ae = selva
statua, ae = statua
taeda, ae = fiaccola
victima, ae = vittima
SOSTANTIVI MASCHILI
advena, ae = forestiero
agricola, ae = contadino
42
athleta, ae = atleta
auriga, ae = auriga
conviva, ae = convitato
incola, ae = abitante
nauta, ae = marinaio
perfuga, ae = disertore
pirata, ae = pirata
poëta, ae = poeta
scriba, ae = scriba
verna, ae = schiavo nato in casa
VERBI
amo, as, avi, atum, are = amare
laudo, as, avi, atum, are = lodare
audio, is, īvi, ītum, ire = ascoltare
lego, is, legi, lectum,ĕre = leggere
cano, is, cecĭni, cantum, ĕre = cantare
narro, as, avi, atum, are = narrare
colo, is, colui, cultum, ĕre = onorare; coltivare
orno, as, avi, atum, are = ornare
corrumpo, is, corrupi, corruptum, ĕre = corrompere praebeo, es, praebui, praebĭtum, ēre = offrire
defendo, is, defendi, defensum, ĕre = difendere
reddo, is, redditi, reddĭtum ĕre = rendere
delecto, as, avi, atum, are = dilettare
relinquo, is, relīqui, relictum, ĕre = lasciare
scio, is, scivi, scitum, ire = sapere
desidero, as, avi, atum, are = desiderare
dico, is, dixi, dictum, ĕre = dire
terreo, es, terrui, terrĭtum, ēre = spaventare
diligo, is, dilexi, dilectum,ĕre = amare
timeo, es, timui, ēre = temere
doceo, es, docui, doctum,ēre = insegnare
tolero, as, avi, atum, are = tollerare
habeo, es, habui, habĭtum, ēre = avere
vivo, is, vixi, victum,ĕre = vivere
Esercizio 3
Fai l’analisi logica secondo l’esempio e traduci:
della luna
o matrone
gli agricoltori
agli abitanti
delle colombe
le liberte
alla rosa
l’isola
o maestra
con prudenza
ai pirati
della lacrima
la spina
con la lampada
all’ancella
dei pirati
o luna
analisi logica
compl. di specificazione
.........................
soggetto
.........................
.........................
compl. oggetto
.........................
compl. oggetto
.........................
.........................
.........................
.........................
soggetto
.........................
.........................
.........................
.........................
caso latino
genitivo singolare
.........................
.........................
.........................
.........................
.........................
.........................
.........................
.........................
.........................
.........................
.........................
.........................
.........................
.........................
.........................
.........................
traduzione
lunae
.....................
.....................
.....................
.....................
.....................
.....................
.....................
.....................
.....................
.....................
.....................
.....................
.....................
.....................
.....................
.....................
Esercizio 4
Scegli la traduzione corretta tra quelle proposte (attenzione: lo stesso termine può avere talvolta più
di un significato esatto!):
43
lunae = della luna / o luna / alla luna
prudentiā = la prudenza (comp. ogg.) / con la prudenza / della prudenza
ancillis = le ancelle (sogg.) / o ancelle / alle ancelle
piratas = il pirata (compl. ogg.) / i pirati (compl. ogg. ) / o pirati
lacrimae = della lacrima / delle lacrime / con la lacrima
taedis = alle fiaccole / delle fiaccole / con le fiaccole
lyram = con la lira / della lira / la lira (compl. ogg.)
insularum = l’ isola (sogg.) / dell’isola / delle isole
magistră = la maestra ( sogg.) / o maestra / alla maestra
coronas = con corone / le corone (sogg.) / le corone (compl. ogg.)
causis = con il motivo / con i motivi / il motivo (sogg.)
laetitiae = alla letizia / della letizia / la letizia (compl. ogg.)
vittarum = la benda (compl. ogg.) / delle bende / alle bende.
Il presente indicativo attivo delle quattro coniugazioni e del verbo sum.
Come abbiamo già visto nel II capitolo della teoria, i verbi latini sono classificabili, in base
alla desinenza dell’infinito presente, in 4 coniugazioni: abbiamo scelto un verbo modello di
ciascuna, e lo utilizzeremo per illustrare le coniugazioni complete, nelle forme attiva e passiva; sul
modello di questi verbi si potranno coniugare, con le medesime desinenze, tutti gli altri verbi
regolari.
I paradigmi dei verbi utilizzati sono i seguenti:
amo, as, avi, atum, are, I tr. “amare”
moneo, es, monui, monitum, ēre, II tr, “ammonire”
lego, is, legi, lectum, ĕre, III tr. “leggere”
audio, is, ivi, itum, īre, IV tr. “ udire”
Di questi verbi, e del verbo “esse” (paradigma: sum, es, fui, esse), che, in quanto anomalo, ha una
coniugazione propria, diamo il prospetto, nella forma attiva, dell’indicativo presente. Questo si
ottiene nel seguente modo:
tema del presente + vocale tematica + desinenze personali,
Le vocali tematiche delle quattro coniugazioni sono a per la I, e per la II, i per la III, i per la IV ; le
desinenze personali nella I persona sing. della I e della III coniugazione si saldano direttamente al
tema.
44
Indicativo presente delle quattro coniugazioni
I coniugazione
II coniugazione
am-o
am-as
am-at
am-āmus
am-ātis
am-ant
III coniugazione
leg-o
leg-is
leg-it
leg-ĭmus
leg-ĭtis
leg-unt
io amo
mon-eo
io ammonisco
mon-es
mon-et
mon-ēmus
mon-ētis
mon-ent
IV coniugazione
io leggo
aud-ĭo
aud-is
aud-it
aud-īmus
aud-ītis
aud-ĭunt
io ascolto
Da notare la III persona plurale della III coniug., legunt, e la III persona plurale della IV coniug.,
audīunt, diverse dalle altre persone nelle vocali.
Indicativo presente di Sum
sum
es
est
sumus
estis
sunt
io sono
________________________________________________________________________________
Esercizio 5
Analizza e traduci:
laudat
sunt
audis
peccare
canunt
venĭmus
es
timemus
diligĕre
mittĭtis
estis
dicitis
vocas
Ind. pres III sing. I coniug.
egli loda
……………………………………………………….
……………………………………………………….
……………………………………………………….
……………………………………………………….
……………………………………………………….
……………………………………………………….
……………………………………………………….
……………………………………………………….
……………………………………………………….
……………………………………………………….
……………………………………………………….
……………………………………………………….
45
esse
custodit
tacent
amo
damus
movet
sterno
vivunt
relinquis
castigare
dormitis
petit
……………………………………………………….
……………………………………………………….
……………………………………………………….
……………………………………………………….
……………………………………………………….
……………………………………………………….
……………………………………………………….
……………………………………………………….
……………………………………………………….
……………………………………………………….
……………………………………………………….
……………………………………………………….
Esercizio 6
Volgi le forme verbali dell’esercizio precedente dal singolare al plurale, e viceversa.
Esercizio 7
Analizza e traduci le seguenti forme verbali:
egli legge
noi amiamo
essi credono
noi siamo
tu dici
io dormo
voi sapete
voi date
egli offre
io sono
tu cerchi
voi invidiate
egli è
noi capiamo
io canto
essi spiegano
ind. pres. III sing. 3° coniug.
…………………………
…………………………
…………………………
…………………………
…………………………
…………………………
…………………………
…………………………
…………………………
…………………………
…………………………
…………………………
…………………………
…………………………
…………………………
legit
………….
…………..
…………..
…………..
…………..
…………...
…………...
…………..
……………
……………
……………
……………
……………
……………
……………
Esercizio 8
Volgi le forme verbali dell’esercizio precedente dal singolare al plurale, e viceversa.
Esercizio 9
Traduci:
sciunt- spectamus - ridet- sumus- quaerunt- haurit- invenio- captatis- relinquis- debent – mitigant –
esse – consideramus – adhibeo – offendere – timetis – dormire – praebes – movemus – habet –
quiescunt – gubernas – obtinemus – ponimus - agunt
io rido - noi saltiamo- voi siete- egli loda - essi amano – offrire - voi sapete - noi prendiamo - tu
ridi- egli piange - voi dormite – noi spingiamo – voi conducete – lodare – tu combatti – essi curano.
46
Esercizio 10
Traduci:
1)Magistră discipulam laudat. 2) Discipulae magistram amant. 3) Aviă fabulas narrat. 4) Domină
puellis epistulam legit. 5) Ancillă escam gallinis praebet. 6) Aquilă agnas corripit. 7) Augustă
Liviae filiă est. 8) Athenă et Minervă deae sunt. 9) Agricolă oleas colligit. 10) Historiam magistră
legit. 11) Poetă lyrā canit. 12) Aquam ancillae hauriunt. 13) Domină rosis comam ornat. 14)
Lusciniă cantat. 15) Magistră grammaticam docet. 16) Stellae fulgent. 17) Minervae aram matronă
ornat. 18) Siciliă est insulă, Italiă paeninsulă. 19) Nautae procellas timent. 20) Aviam puellae
colunt. 21) Viperas Liviă timet. 22) Cervă fugit. 23) Facetiis Liviă amicas delectat. 24) Historiă
docet. 25) Domină ancillarum industriam laudat. 26) Historiă, vitae magistră es. 27) Herbas agnae
servă dat. 28) Dearum statuas rosis ornamus. 29) Domină, violis Minervae aram ornamus. 30)
Beluam sagittā naută necat.
Esercizio 11
Traduci:
1) La maestra racconta le favole. 2) I pirati terrorizzano gli abitanti. 3) L’alunna legge la storia di
Roma. 4) L’ombra ristora gli agricoltori. 5) L’ancella canta. 6) Il poeta suona la lira. 7) Le lacrime
della padrona commuovono le ancelle. 8) La padrona orna di rose l’altare di Minerva. 9) Lo schiavo
nato in casa spegne la fiaccola. 10) Le belve terrorizzano gli agricoltori. 11) La Sicilia è un’isola
dell’Italia. 12) Gli agricoltori raccolgono le spighe 13) La ricchezza non produce letizia.14) I pirati
attaccano l’isola. 15) La padrona teme le vipere.
Esercizio 12
Traduci:
1) Pecuniae inopia agricolam angustiat. 2) Sica agnam agricola transfigit. 3) Magistra sum, non
serva. 4) Poëtae Italiae gloria sunt. 5) Fortuna male agricolas tractat. 6) Perfidia et invidia saepe
amicitias corrumpunt. 7) Poetarum fabulas nepticulae amita narrat. 8) Cicadae formicaeque fabulā
magistra discipulas delectat. 9) Athletarum et aurigarum gloria saepe puellas delectat. 10) Non
servarum querelis matrona audit, sed filiarum. 11) Agricolarum aerumnas numquam nautae
tolerant; nautarum aerumnas numquam agricolae desiderant. 12) Silvarum latebras ferae
exquirunt. 13) Perfuga latebras exquirit sed accolae perfugam non adiuvant. 14) Verna et ancilla
taedis viam dominae illuminant, et domina vernae ancillaeque gratiam reddit. 15) Curarum causa
inopia est. 16) Iustitiā et indulgentiā domina familiam administrat atque ancillae vernaeque
dominam amant et colunt. 17) Procellae scaphas cymbasque diruunt atque inopiă orarum incolas
vexat. 18) Hastis et sagittis insulae incolae piratas repellunt atque familias defendunt. 19) Musas
poëtae invocant atque athletarum gloriam canunt. 20) Siciliae incolae nautae atque agricolae sunt.
21) Latona Dianam filiam habet; Latonae et Dianae deis incolae victimas immolant. 22) Agnas et
capellas aquilae rapiunt sed agricolae aquilas sagittis terrent. 23) Concordia laetitiae causa est,
ruinae discordia. 24) Dearum iram hostiis domina ancillaque placant. 25) Lacrimis veniam verna
implorat et domina concedit. 26) Viperae et ferae silvam non infestant, sed merulae, alaudae et
lusciniae silvae incolae sunt.
Esercizio 13
Traduci:
1) Il buffone diletta gli invitati con favole e facezie. 2) Diana e Minerva, vi (vos) imploriamo! 3)
Con la fiaccola illumino la via. 4) Lo schiavo nato in casa cura le caprette, l’ancella intreccia una
47
corona di spighe. 5) Non temo le insidie dei pirati. 6) Gli abitanti dell’isola temono le tempeste. 7)
La filosofia è maestra di vita. 8) L’ombra ristora gli agricoltori. 9) La figlia della padrona coltiva le
rose. 10) L’allodola e la colomba cantano. 11) I marinai temono parimenti le tempeste e i pirati. 12)
La cameriera consegna la lettera alla figlia della padrona. 13) Con la diligenza le serve conquistano
la benevolenza della padrona, con la negligenza (la) perdono. 14) L’inerzia del contadino è causa
della rovina della famiglia. 15) La fama dei poeti è vanto dell’Italia. 16) Le fiere selvatiche
inseguono le caprette; le caprette cercano i nascondigli della selva. 17) Alla dea dei boschi le
fanciulle offrono corone di rose. 18) Diana è la dea delle selve, e a Diana le matrone offrono delle
vittime. 19) I poeti celebrano la bellezza delle fanciulle della Sicilia. 20) La trascuratezza dello
schiavo nato in casa provoca l’ira della padrona. 21) Gli abitanti dell’isola ornano l’altare della dea
con corone di viole. 22) Il disertore è causa della rovina della patria.
.
Esercizio 14
Scegli la forma adatta al contesto tra quelle proposte, quindi traduci:
1) Pecuniă laetitiae / laetitiā / laetitiam non parat.
2) Taedarum / taedā / taedă viam illumino.
3) Piratarum / piratis / piratas insidias non timeo.
4) Philosophiă magistram / magistrae / magistră est.
5) Dominis / dominae / dominas filia rosas colit.
6) Agricolam / agricolarum / agricolā umbră recreat.
7) Insulae / insulis / insulas incolae procellis / procellas / procellā timent.
8) Diană / Dianā / Dianae, te (= ti, acc.) imploramus!
9) Procellas naută/ nautae / nautis timent.
10) Discordiă ruină / ruinae / ruinam causam / causă / causas est.
11) Deă / deae / deam aram incolă / incolarum / incolae ornant.
12) Umbrae / umbris / umbră agricolă / agricolas / agricolarum ristorat.
13) Exspecto hodie filiae / filiam / filiā epistulā / epistulam / epistulae.
14) Audaciā / audaciă / audaciae naută procellas / procellis / procellae tolerat.
15) Graeciă poetarum/ poetis / poetae patriam / patrias / patriă est.
Esercizio 15
Traduci:
1) Gli agricoltori temono l’ira della dea. 2) Gli abitanti dell’Italia rispettano la giustizia, amano la
patria. 3) La folla nasconde il disertore. 4) La tempesta solleva le onde e distrugge le barche. 5) Il
citarista rallegra i convitati con la cetra. 6) La bellezza scompare, la fama invece rimane. 7)
Onoriamo Diana, dea dei boschi, e (le) immoliamo vittime. 8) Diana ha sempre la faretra, e con le
frecce colpisce le fiere. 9) La padrona punisce l’impudenza e la negligenza dello schiavo. 10) Le
fiamme minacciano il bosco e gli abitanti dei dintorni gettano acqua. 11) La verecondia delle
fanciulle suscita la benevolenza della padrona. 12) La filosofia piace alle alunne e volentieri le
alunne ascoltano la maestra. 13) Gli agricoltori coltivano le olive e accumulano ricchezze. 14)
Perdoniamo la negligenza dell’ancella ma non l’impudenza. 15) La saggezza non sempre procura
ricchezza; spesso, invece, è motivo di amicizia. 16) Le ricchezze talvolta danneggiano le amicizie.
17) La violenza delle onde colpisce le spiagge dell’isola e distrugge la coltivazione delle olive. 18)
Caligola con la crudeltà terrorizza gli abitanti di Roma. 19) Con la vendetta non ottieni giustizia.
20) La Sicilia è patria di poeti.
48
Elementi di analisi logica (1): Il complemento di modo.
Il complemento di modo o maniera (risponde alle domande: come? in che modo?) è espresso:
1) se è costituito solamente da un sostantivo, con cum + ablativo:
• Puellae cum elegantiā saltant. = Le fanciulle danzano con eleganza.
2) se è costituito da un sostantivo e da un aggettivo, con l’ablativo semplice oppure
interponendo il cum tra l’ aggettivo e il sostantivo (mai tra il sostantivo e l’aggettivo),
sempre in caso ablativo:
•
Puellae magnā cum elegantiā saltant. = Le fanciulle danzano con grande eleganza.
Elementi di analisi logica (2): Il complemento di mezzo.
Il complemento di mezzo o strumento (risponde alle domande: per mezzo di chi? per mezzo di che
cosa?) è espresso:
1) in ablativo semplice, se il mezzo è inanimato:
•
Tibi tradam nuntios litteris. = Ti farò avere mie notizie per lettera.
2) con per + accusativo, se il mezzo è animato:
•
Tibi tradam nuntios per Liviam. = Ti farò avere mie notizie per mezzo di Livia.
49
Elementi di analisi logica (3): Il complemento di causa.
Il complemento di causa ( risponde alle domande: perché? per quale causa?) è espresso:
1) se si tratta di causa interna, ovvero riferita a sentimenti o stati d’animo, preferibilmente con
l’ ablativo semplice:
• Servi pigritiā invite oboediunt dominae. = Gli schiavi per pigrizia obbediscono
malvolentieri alla padrona.
2) se si tratta di causa esterna, ovvero riferita a condizioni esterne all’animo, preferibilmente
con ob/propter + accusativo:
• Ob pecuniam multae controversiae surgunt. = A causa del denaro sorgono molte
controversie.
3) se si tratta di causa impediente, ovvero di causa che impedisce lo svolgimento di un’azione,
solitamente con prae + ablativo:
•
Prae lacrimis dicere non possum. = Per le lacrime non riesco a parlare.
Esercizio 16
Individua le funzioni logiche e traduci:
1) Nebula (sogg., nom.) occultat (pred. verb.) insulae (compl. spec., gen.) oras (compl. ogg., acc.)
2) Agricolae (…) olearum (…) et vinearum (…) copiā (…) gaudent (…).
3) Magistra (…) litteras (…) discipulis (…) per Marciam (…) mittit (…).
4) Insulae (…) nautae ( … ) canunt (…) cum laetitia (… ).
5) Convivas (…) cithara (…) citharista (…) delectat.
6) Propter pigritiam (…) matrona (…) vernam reprehendit.
7) Fuga (…) incolae (…) undarum (…) violentiam (…) effugiunt.
8) Cum laetitia (…) discipulae (…) magistrae (…) fabulas (…) audiunt et magistra (…) discipulis
(…) narrat.
9) Ob pecuniam (…) saepe amicitiae (…) cessant; diligentia (…) autem amicitias (…) confirmat.
10) Minerva (…), sapientiae (…) dea (…), galeam hastamque (…) habet.
SOSTANTIVI FEMMINILI
aedicula, ae = tempietto
cithara, ae = cetra
diligentia, ae = diligenza
eloquentia, ae = eloquenza
historia, ae = storia
liberta, ae = liberta
nebula, ae = nebbia
negligentia, ae = negligenza
ora, ae = spiaggia
pecunia, ae = ricchezza
tibicina, ae = suonatrice di flauto
latebra, ae = nascondiglio
modestia, ae = modestia
patientia, ae = pazienza
pigritia, ae = pigrizia
planta, ae = pianta
pluvia, ae = pioggia
ruina, ae = rovina, distruzione
saevitia, ae = crudeltà
sapientia, ae = sapienza
50
pigritia, ae = pigrizia
unda, ae = onda
tibia, ae = flauto
accipio, is, accēpi, acceptum, ĕre = ricevere
accedo, is, accēssi, accessum, ĕre = avvicinarsi
audio, is, īvi, ītum, ĕre = ascoltare
cesso, as, avi, atum, are = cessare
clamo, as, avi, atum, are = acclamare
do, as, dedi, datum, are = dare
duco, is, duxi, ductum, ĕre = condurre, guidare
effugio, is, effugi, ĕre = fuggire
scientia, ae = conoscenza
spelunca, ae = spelonca
umbra, ae = ombra
vinea, ae = vigna
VERBI
fulgeo, es, fulsi, ēre = risplendere
gaudeo, es, gavīsus sum, ēre = godere
imploro, as, avi, atum, are = imploro
pareo, es, parui, parĭtum, ēre = obbedire
placo, as, avi, atum, are = placare
reprehendo, is,reprehendi, reprehensum, ĕre =
rimproverare
sustento, as, avi, atum, are = sostentare, nutrire
Esercizio 17
Traduci:
1)Diligentiā ancillae gratiam dominarum saepe obtinent. 2) Ob crapulam convivae dormiunt. 3)
Propter tenebras viam agricolae non inveniunt. 4) Per libertam epistulam matronă amicis dat. 5)
Maestitiā puellulae quoque (=anche) lacrimant et aviă fabulam non narrat. 6) Cum laetitiā tibicină
tibiis canit puellaeque (=e, preposto a puellae) saltant. 7) Propter iram insulae incolas deă punit.
8) Paulă propter lacrimas epistulam non legit. 9) Pluviarum penuriă vineas siccat; agricolă
maestitiā operam dat. 10) Piratae gemmas atque margaritas insulae incolis subducunt atque
divitias accumulant. 11) Domină mensam exstruit atque epulas disponit cum curā. 12) Catilină cum
patientiā inediam et vigiliam sustinebat. 13) Magistră, cur discipulas reprehendis ? 14) Cum
diligentiā discipula magistrae sententias audit. 15) Matrona veniam filiis concedit atque ob
laetitiam filiae lacrimas effundunt. 16) Propter dearum iram incolae timent et coronas victimasque
deis cum sollertia praebent. 17) Propter vernae negligentiam aquila agnam rapit. 18) Auriga
victorias enumerat et turba aurigam clamat. 19) Ob puellarum intemperantiam magistra discipulas
punit. 20) Castanearum abundantia agricola inopiam vincit et familiam sustentat.
51
Traduciamo insieme (1).
Per poter tradurre correttamente bisogna acquisire un giusto metodo; è necessario, quindi, dare
dei consigli pratici su come affrontare una traduzione. Non si può infatti tradurre un testo latino
parola per parola, nell’ordine con cui i termini si susseguono, ma si deve operare secondo questo
schema:
1) individuare il verbo;
2) dal verbo, risalire al soggetto (nominativo singolare o plurale);
3) se il verbo è transitivo, individuare il complemento oggetto in accusativo;
4) a questo punto procedere nell’analisi dei complementi indiretti, ponendo particolare
attenzione alle preposizioni e ai casi che queste reggono.
In questo modo, tradurre sembrerà quasi un gioco matematico.
Proviamo ora ad applicare queste regole ad un esempio concreto. L’esercizio precedente ci
propone la traduzione della seguente frase: Cum diligentia discipula magistrae sententias audit.
Applichiamo le regole.
Per prima cosa bisogna esaminare e cercare il verbo sul vocabolario: audit è un pres. ind. 3°
pers. sing. Il dizionario mi fornisce un’altra importante informazione: si tratta di un verbo
transitivo, quindi deve esserci un complemento oggetto.
Adesso cerchiamo il soggetto: se il verbo è sing., deve esserlo anche il nominativo.
Il termine diligentiā è sing., ma è preceduto dal cum, che ci indica che si tratta di un complemento
di modo; e poi che senso avrebbe dire “la diligenza ascolta?”. Magistrae potrebbe essere
nominativo, ma non singolare; sententias è chiaramente un accusativo, quindi è il complemento
oggetto retto da audit; necessariamente il soggetto è discipula, come ci è stato suggerito sia
dall’analisi che dal senso.
La traduzione comincia a prendere forma: L’alunna (discipula) ascolta con attenzione (cum
diligentia) le opinioni (sententias, che, essendo accusativo, è necessariamente il complemento
oggetto del verbo transitivo). Resta da stabilire il significato di magistrae: si tratta certamente di
un genitivo singolare, dal momento che la logica ci fa escludere la possibilità che si tratti di un
dativo (= alla maestra) o di un nominativo / vocativo plurale.
La traduzione è completa: L’alunna ascolta con attenzione le opinioni della maestra.
Esercizio 18
Declina il sostantivo posto tra parentesi nel numero e caso ritenuti da te opportuni, quindi traduci:
1)
2)
3)
4)
5)
6)
Sicilia (insula, ae)……………Italiae est.
Matronae (pudicitia, ae)………………….. ancillae laudant.
(Lucerna, ae)……………..et (taeda, ae)……………ancillae vias monstrant.
(Rosa, ae)……………….coronis Dianae aediculam ornamus.
Piratae insulae (incola, ae)……………..terrent.
Per (liberta, ae)………………….domina epistulam filiae dat.
52
7) Puellae cum (laetitia, ae)………………..clamant et ludunt.
8) (Sagitta, ae)……………….(fera,ae)………….et (belua, ae)…………..agricolae feriunt.
9) (Dea, ae - Diana, ae)……………..matrona agnam immolat.
10) Cum (patientia, ae)………………curas et poenas matrona tolerat.
11) (Stella, ae)…………….et (luna, ae)…………..fulgent et nautis insulae
ae)……….monstrant.
12) (Lacrima, ae)…………….. dominae (venia, ae)………………..ancilla implorat.
(ora,
Elementi di analisi grammaticale (1): Le principali congiunzioni coordinanti.
1) Congiunzioni copulative.
La congiunzione copulativa e corrisponde a:
• et, che può talvolta significare anche;
• atque ed ac (davanti a parola che comincia per consonante), con valore intensivo;
• -que enclitica, ossia si appoggia alla parola che la precede; nella traduzione va posta prima
della parola cui è legata (es.: domina ancillaque equivale a domina et ancilla).
La congiunzione copulativa anche corrisponde a:
• etiam;
• et;
• quoque (generalmente posposto).
La congiunzione copulativa nè corrisponde a:
• nec / neque, senza differenze nell’uso.
Le congiunzioni copulative nemmeno, neppure corrispondono a:
• ne … quidem (tra ne e quidem si pone il termine –o i termini- che rivestono la maggiore
importanza; es.: ne Caesar quidem = neppure Cesare).
2) Congiunzioni disgiuntive.
La congiunzione disgiuntiva o corrisponde a:
• aut (per disgiungere due concetti con significato distinto o opposto);
• vel (più generico).
3) Congiunzioni dichiarative
La congiunzione dichiarativa infatti corrisponde a:
• etenim, sempre in inizio di frase;
• nam e namque, senza differenze, generalmente in inizio di frase;
• enim, sempre posposto alla prima parola della frase.
4) Congiunzioni avversative.
La congiunzione avversativa ma corrisponde a:
• at, la più energica, da tradursi con un rafforzativo ( = ma invece, ma al contrario);
53
•
•
sed e verum;
vero e autem, posposte e meno energiche delle precedenti.
La congiunzione avversativa tuttavia corrisponde a:
• tamen
5) Congiunzioni correlative.
Tra le più comuni:
• et … et = e … e, sia … sia
• aut … aut, vel … vel = o … o
• nec / neque … nec / neque = nè … nè.
Esercizio 19
Traduci:
1)Libertă lucernā casam illuminat. 2) Minervă sapientiae deă est. 3) Vernă dominam filiamque
dominae colit. 4) Diană Latonae filiă et silvarum deă est. 5) Deae Minervae aram violarum coronis
puellae ornant. 5) Tenebras lună dissipat et vias illuminat. 6) Scribă legit epistulam et in arcā
ponit. 7) Historiă magistră vitae est. 8) Laetitiā interdum puellae lacrimant; laetitiă quoque
lacrimas movet. 9) Ob dominae saevitiam dominam ancillae timent. 10) Ancillă dominae semper
obtemperat. 11) Puellae, cur non (=perché non) legitis rosas? 12) Poëtae patriae gloriam
celebrant. 13) Victoriă laetitiae causa est Italiae incolis. 14) Prae lacrimis, matronă litteras non
scribit. 15) Non solum sapientiā, sed etiam modestiā vitam matronae ornant. 16) Villae domina
deae Minervae hostias immolat. 17) Rosis Livia coronas nectit. 18) Superbia, invidia atque avaritia
saepe ruinarum causa sunt. 19) Patriae gloriam poëtae celebrant. 20) Livia musicam attente audit:
musica enim animae laetitiam parat. 21) Valeria pecunias despicit atque pudicitiam colit. 22) Luna
stellaeque silvas illuminant. 23) Propter pigritiam ancillae dominae aegre parent. 24) Ferae et
beluae terrent capellas quae (=che) latebras exquirunt.
54
Impariamo ad usare il vocabolario (2).
Le frasi n. 6 e n. 11 dell’esercizio 18 contengono entrambe il verbo legěre, che va però
necessariamente tradotto con due termini differenti.
Cerchiamo il verbo sul vocabolario: troveremo il paradigma seguito dall’indicazione 3º
(coniugazione di appartenenza), tr. (transitivo). Di seguito compare il numero 1, solitamente
evidenziato in grassetto, con alcuni significati. È proprio a quel numero che dobbiamo prestare
attenzione: se c’è un 1, ci sarà sicuramente almeno un 2, cioè un altro gruppo di significati, e nel
caso del verbo legĕre i significati proposti sono una decina.
Come tradurre pertanto le due frasi? Dobbiamo leggere attentamente i significati che il vocabolario
ci propone (tanti i numeri, altrettanti i significati) fino a trovare quello adatto al contesto: leggere
per il primo caso (= lo scriba legge la lettera…), cogliere nel secondo (= …perché non cogliete le
rose?). Un’attenta lettura degli esempi che il vocabolario ci propone inoltre può fornirci ulteriori
importanti indicazioni per scegliere il termine giusto.
Esercizio 20
Traduci:
1) La padrona della villa immola vittime alla dea Atena. 2) Le alunne ascoltano con cura le sentenze
della maestra. 3) Superbia, invidia e avarizia sono spesso causa di rovina. 4) I poeti celebrano la
gloria della patria. 5) Paola ascolta la musica con attenzione: la musica, infatti, procura letizia
all’anima. 6) Il poeta con diligenza intona una musica con il flauto. 7) Valeria disprezza le ricchezze
e coltiva la pudicizia. 8) La luna e le stelle illuminano le selve. 9) Con la vanga l’agricoltore lavora
la terra. 10) A causa della pigrizia le ancelle non obbediscono volentieri alla padrona. 11) Gli
animali feroci spaventano agnelle e caprette; agnelle e caprette cercano il nascondiglio della selva.
12) I pirati minacciano l’isola e gli abitanti nascondono le donne e le ricchezze. 13) Le alunne
gioiscono per la benevolenza della maestra. 14) A causa della nebbia l’agricoltore non trova la
strada. 15) Le nonne dilettano le nipotine con le favole. 16) La padrona rallegra gli invitati per
mezzo di suonatori di cetra e danze corali. 17) I poeti con le favole lodano l’operosità della formica
e condannano l’inerzia della cicala. 18) Le caprette vagano e l’ombra della selva ristora gli
agricoltori. 19) A causa dell’invidia spesso le amicizie crollano. 20) Con frecce ed aste gli
agricoltori terrorizzano gli animali feroci e allontanano le aquile.
Esercizio 21
Scegli la forma adatta al contesto tra quelle proposte, quindi traduci:
1) Planta iacit umbram/umbrae/umbră.
2) Epistulam puellas/puellă/puellae scribunt.
3) Propter pigritia/pigritiae/pigritiam discipulas magistram/magistră/magistrā punit.
4) Magna cum diligentiam/diligentiā/diligentiae agricola aristas congerit.
5) Procellā/procellas/procellarum nautae scaphas non gubernant.
6) Semper sententias magistrae discipulas/discipulă/discipulae audiunt.
7) Agricolae agnarum/agnas/agnae silvarum deae sacrificant.
8) Ob desidiam scurram matronă reprehendit/reprehendo/reprehendunt.
55
9) Ob neglegentiam/neglegentiae/neglegentiā libertae dominae non oboediunt.
10)Tibiā / tibiae / tibiā tibicinae / tibicina / tibicinam canit et cum elegantiă / elegantiā /
elegantiam convivae saltant.
11) Agricolă / agricolam / agricolae viperam / viperae / viperis insidias timet et cum sollertiā /
sollertiā / sollertiae aristas colligit.
12) Corneliae epistulam / epistulae / epistulis cum laetitiam / laetitiae / laetitiā legimus.
Esercizi sulle particolarità della I declinazione
SOSTANTIVI FEMMINILI
alauda, ae = allodola
amphora, ae = anfora
aranea, ae = ragno
avicula, ae = uccellino
caelicola, ae = abitante del cielo
drachma, ae = dracma
gemma, ae = gemma, pietra preziosa
harena, ae = sabbia, spiaggia
margarita, ae = perla
mercatura, ae = commercio
merula, ae = merlo
muliercula, ae = donnicciola
musca, ae = mosca
olea, ae = oliva; olivo
navicula, ae = navicella
nepticula, ae = nipotina
pecunia, ae = ricchezze, denaro
porta, ae = porta
puellula, ae = bambina, ragazzina
victoria, ae = vittoria
PLURALIA TANTUM
blanditiae, arum (f.) = lusinghe
deliciae, arum (f.) = delizia, godimento
divitiae, arum (f.) = ricchezza
epulae, arum (f.) = banchetto
exsequiae, arum (f.) = esequie, funerale
facetiae, arum (f.) = battute, motti di spirito
feriae, arum (f.) = giorni festivi
indutiae, arum (f.) = tregua
insidiae, arum (f.) =insidia
minae, arum (f.) = minacce
nugae, arum (f.) = cose di poco conto, bazzecole
nuptiae, arum (f.) = nozze
tenebrae, arum (f.) = tenebre
thermae, arum (f.) = terme, bagni pubblici
NOMI CON SIGNIFICATO DIVERSO AL SINGOLARE E AL PLURALE
aqua, ae = acqua
aquae, arum = bagni termali
copia, ae = abbondanza
copiae,arum = truppe (raramente = viveri)
littera, ae = lettera (dell’alfabeto)
litterae, arum = lettera, epistola o letteratura
opera, ae = opera
operae, arum = operai
vigilia, ae = veglia, turno di guardia
vigiliae, arum = sentinelle
amitto, is, amisi, amissum, ĕre = perdere
celebro, as, avi, atum, are = celebrare
confirmo, as, avi, atum, are = rassicurare,
rinforzare
confugio, is. confugi, ĕre = rifugiarsi
delecto, as, avi, atum, are = dilettare
doceo, es, docui, doctum, ēre = insegnare
VERBI
neco, as, avi, atum, are = uccidere
nego, as, avi, atum, are = negare
occīdo, is, occīdi, occīsum, ĕre = uccidere
occĭdo, is, occĭdi, occasum, ĕre = cadere, andare in
rovina
paro, as, avi, atum, are = preparare, procurare
protego, is, protexi, protectum, ĕre = proteggere,
56
dono, as, avi, atum, are = donare
everto, is, everti, eversum, ĕre = abbattere,
distruggere
laboro, as, avi, atum, are = affaticarsi, darsi pena,
soffrire
mitto, is, misi, missum, ĕre = inviare
moveo, es, movi, motum, ēre = muovere,
allontanare, suscitare
ricoprire
scribo, is, scripsi, scriptum, ĕre = scrivere
sumo, is, sumpsi, sumptum, ĕre = prendere,
intraprendere, procurare
venio, is, veni, ventum, ire = venire
voco, as, avi, atum, are = chiamare
voveo, es, vovi, votum, ēre = consacrare in voto
Esercizio 22
Traduci:
1) Domina litteras scribit deinde ancillae dat. 2) Drachmum et amphorum copia in dominae villa
est. 3) Ancilla per tibicinas dominae filiis filiabusque laetitiam praebet. 4) Thebarum incolae
victoria contra Spartae copias gaudent. 5) Athenarum patrona Athena est. 6) Matronae filia ancillis
litteras legit. 7) Piratae nautas minis terrent. 8) Caelicolae diligentiam ac modestiam amant, non
pecuniam gemmasque. 9) Catilina copias in Etruriam ducit. 10) Athenae litterarum ac mercaturae
patria sunt. 11) Athenarum incolae poëtis gloriam dant. 12) Mater familias ancillas obiurgat et
ancillae dominae iram timent. 13) Matrona filiae nuptias epulis celebrat. 14) Syracusarum incolae
plerumque agricolae et nautae sunt. 15) Deis et deabus rosarum coronas nautae praebent. 16)
Pater familias hostias deis deabusque immolat. 17) Agricolae agnam caelicolis vovent. 18) Copiae
copiam frumenti (=di grano ) habent. 19) Thermae matronas delectant. 20) Portas vigiliae
custodiunt atque Athenarum incolas protegunt. 21) Indutiae Thebarum incolas confirmant. 22)
Ancilla dominae filiis et filiabus litteras legit.
La collocazione delle parole nella frase latina.
Nella struttura della frase latina le parole non trovano la stessa collocazione che hanno in quella
italiana, dove gli elementi della frase ruotano intorno ad un nucleo fondamentale costituito da
soggetto, verbo ed eventuale complemento oggetto (o altro complemento). I casi, infatti, più che la
posizione della parola nell’ambito della frase, ci permettono di stabilire le diverse funzioni. La
collocazione delle parole non segue regole assolute; si possono tuttavia fornire alcune indicazioni
da tener presenti quando si affronta la traduzione di un testo latino. In particolare:
•
•
•
•
il soggetto si trova comunemente all’inizio della frase;
il verbo, alla fine;
il complemento oggetto è solitamente posto subito prima del verbo da cui è retto;
il complemento di specificazione, immediatamente prima del termine da cui è retto.
Eventuali altri complementi e avverbi vengono inseriti variamente nell’ambito della frase, a
seconda dell’importanza e della funzione.
Esercizio 23
57
Traduci:
1)Furiae taedis Elissam agitant atque sica regina se (= si) occidit. 2) Libertis et libertabus
pecuniam cum munificentia domina donat. 3) Minis Romae incolas Catilina terret et insidias parat.
4) Litteras pater familias per vernam accipit et cum maestitia legit. 5) Nuptias pater familias
conciliat sed filiae lacrimas movet. 6) Litterarum scientiam magistra habet et libenter eloquentiam
docet. 7) Blanditiis mater familias filiolae persuadit (persuadeo regge il dativo) atque medicinam
puellula sumit. 8) Belgarum copiae accedunt atque incolas terrent. 9) Domina divitias possidet sed
propter avaritiam filiis et filiabus pecuniam negat. 10) Insidias Persarum copiarum Graeciae
copiae timent. 11) Gemmae et margaritae deliciae puellarum sunt. 12) Propter caerimoniarum
neglegentiam matronam pater familias vehementer reprehendit. 13) Nautarum fortunas undarum
violentia diruit et caelicolum iram victimis et hostiis dominae placant. 14) Nautae mercaturas
faciunt et amphorum copiam venditant. 15) Drachmum et amphorum copiam mater familias habet
sed ancillarum invidiam sibi (= a sè) parat. 16) Piratae orae incolarum scaphas diruunt, agnas et
capellas rapiunt, puellas captivas faciunt et drachmum copiam exigunt. 17) Ruinae causa Helenae
forma est, nequiquam Troiae incolae deis deabusque victimas immolant. 18) Dominae exsequias
cum filiis filiabusque verna et ancilla ducunt. 19) Athenarum gloriam magistra puellis narrat. 20)
Cumarum incolae agricolae et nautae sunt. 21) Silva umbram equis et equabus praebet. 22) In
silvarum plantis merularum et alaudarum copia est.
Esercizio 24
Traduci:
1) Nello scrigno c’è abbondanza di denaro. 2) Il padre di famiglia immola vittime agli dei e alle
dee. 3) Gli agricoltori sacrificano un’agnella agli abitanti del cielo. 4) L’arroganza dei figli della
terra scatena l’ira degli abitanti del cielo. 5) I bagni termali dilettano le matrone romane. 6) Le
sentinelle sorvegliano le porte e proteggono gli abitanti di Atene. 7) Gli operai lavorano con
diligenza nella villa della padrona. 8) Con indulgenza e non con durezza la madre di famiglia parla
ai figli e alle figlie. 9) L’ancella legge la lettera ai figli e alle figlie della padrona. 10) Il banchetto
diletta gli invitati. 11) Le truppe minacciano Roma e gli abitanti immolano vittime agli dei e alle
dee. 12) Con gioia il padre di famiglia celebra le nozze della figlia. 13) A causa della negligenza
delle sentinelle le truppe dei disertori minacciano le porte. 14) La ricchezza è spesso causa di
tristezza. 15) Le truppe dei Belgi chiedono una tregua. 16) Con gioia la madre di famiglia legge la
lettera ai figli e alle figlie. 17) Gli agricoltori possiedono abbondanza di anfore. 18) La tregua
rinfranca i cittadini di Tebe. 19) Con corone di rose addobbiamo gli altari dei Celesti. 20) La nonna
dondola dolcemente la culla e la nipotina dorme. 21) Le truppe dei Persiani avanzano e con
arroganza distruggono le opere dei contadini. 22) Gli abitanti di Roma temono fortemente le truppe
di Catilina. 23) Le ricchezze della matrona attirano l’invidia delle ancelle. 24) Con tristezza le
nipotine partecipano al funerale della zia. 25) Atene è la gloria della Grecia.
Elementi di analisi logica (4): Il complemento di stato in luogo
Il complemento di stato in luogo (risponde alle domande: dove? in quale luogo?) è espresso,
tranne alcune particolarità che esamineremo più avanti, con in + ablativo:
•
Libenter in scholā amicos video. = Incontro volentieri gli amici a scuola.
58
Elementi di analisi logica (5): il complemento di moto a luogo.
Il complemento di moto a luogo (risponde alle domande: dove? verso quale luogo?) è
espresso, anche in questo caso tranne alcune particolarità che esamineremo più avanti, con in / ad
+ accusativo, con questa differenza:
in + accusativo per indicare ingresso in un luogo:
•
In villam agricola ligna portat. =Il contadino porta la legna nella fattoria.
ad + accusativo per indicare avvicinamento ad un luogo:
•
Ad silvam agricola contendit. = Il contadino si dirige verso il bosco.
Esercizio 25
Componi dieci frasi utilizzando per ciascuna i termini indicati:
1) Domina, ae – filia, ae – ancilla, ae – villa, ae – venio, is, veni, ventum, īre.
2) Agricola, ae – belua, ae – sagitta, ae – neco, as, avi, atum, are.
3) Pirata, ae – scapha, ae – ora, ae – appropinquo, as, avi, atum, are.
4) Fulvia, ae – amica, ae – sum, es, fui, esse.
5) Rosa, ae – aedicula, ae – ancilla, ae – orno, as, avi, atum, are.
6) Minerva, ae – aedicula, ae – silva, ae – sum, es, fui, esse.
7) Facetiae, arum – verna, ae – conviva, ae – delecto, as, avi, atum, are.
8) Maestitia, ae – domina, ae – filia, ae – litterae, arum – lego, is, legi, lectum, ĕre.
9) Victima, ae – hostia, ae – silva, ae – domina, ae – Dea, ae – sacrifico, as, avi, atum, are.
10) Planta, ae – herba, ae - silva, ae – sum, es, fui, esse.
Esercizio 26
Traduci:
1) Deae Minervae aediculam domina et puellae violarum et spicarum sertis ornant atque deae
gratiam implorant. 2) Citharā poëtae delicias convivis praebent; puellae cum gratiā saltant et
convivas delectant. 3) Ancilla comas dominae pectit et vittis nectit. 4) Propter divitiarum avaritiam
Lucretiă amicitias amittit. 5) Mulierculae tabernas frequentant et strepunt moleste. 6)Vigiliae
copias conspiciunt atque incolas admonent. 7) Feras agricolae agitant atque sagittis percutiunt. 8)
Tunicam et stolam matronae ancillae portant et dominae comam ornant. 9) Cassandra, Hecubae
filia, Troiae ruinam canit.10) Aerumnae nautas adfligunt: procellae oras perturbant atque evertunt.
11) Agricolae beluis insidias in silvis tendunt. 12) Minerva, Latonae filia, litterarum patrona sed
etiam pugnarum dea est. 13) Peritia nautae stellas observant et scaphas ad insulam reducunt. 14)
In silvam agnam et capellas agricola ducit. 15) Propter nebulam domina ancillaque viam non
vident atque in silva nequiquam vagant. 16) Piratarum naviculae ad oram appropinquant et orae
incolae propter piratarum avaritiam timent. 17) Proserpinae deae aram in villa pater familias
collocat atque colit. 18) In harenam nautae veniunt et undarum violentiam effugiunt. 19) In
scholam libenter venimus et magistrarum sententias audimus. 20) Tela aranea muscas captat, sed
interdum ad araneae telam etiam aviculae allidunt. 21) Litteras ad matronam filia mittit per Liviam
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ancillam. 22) Domina filiam in turba videt atque vocat. 23) Ob avaritiam et non ob inopiam saepe
agricola laborat. 24) In speluncam Elissa, propter procellae violentiam, confugit.
Versione 1
A scuola
Livia cum puellis in schola est; magistra Romanam historiam legit et discipulae diligenter audiunt.
“Cur non legis, magistra, fabulam? Cur discipulas tuas (= tue) non delectas? Fabulae, enim, non
Romana historia, puellis placent” Livia dicit. Sed magistra discipulam propter neglegentiam
reprehendit: “Nepticula mea (=mia) non es, Livia, neque avia tua (=tua) sum. Igitur, historiam
disce (= impara). Bona matrona enim non eris (=sarai) sine Romanae historiae scientiā.”
Versione 2
Fine di una giornata
Tenebrae descendunt, luna stellaeque vias collustrant et ferae beluaeque latebras in speluncis
exquirunt. Alaudae atque merulae in plantis se (=si) occultant, et ancilla agnas capellasque in
villam agit virga. In villa, domina coronam rosis nectit et Vestae statuam corona adornat, dum
(=mentre) avia cum cura et sollertia fabulas puellulis narrat. Taedae lucernaeque villam illuminant
et in cella vinaria verna lagoenas disponit. Interea (=nel frattempo) agricola aristas congerit cum
diligentia.
Versione 3
La Sicilia
Sicilia insula Italiae est. Incolae Siciliae nautae ac agricolae plerumque (=per lo più) sunt. Minis
piratae nautas saepe terrent, cum (=quando) ad insulae oras appropinquant, sed piratae quoque
iram caelicolum timent. Nautae purpuram, gemmas ac margaritas in Siciliam important, et semper
deis et deabus hostias immolant cum (=quando) insulam relinquunt. Agricolae autem aqua plantas
irrigant, terram arant et copiam olearum uvaeque parant. Autumno (=in autunno) enim vindemiam
intermittunt atque oleas colligunt; pigritiam ignorant et cum diligentia vivunt. Agricolae quoque
deis et deabus gratias agunt: rosis et violis aras ornant et coronas praebent. In Siciliam advenae
libenter veniunt et industriam incolarum laudant.
Versione 4
Preparativi di nozze
Filiae nuptias cum laetitia mater familias instruit atque dearum statuas amphorumque copiam cum
cura disponit. In mensa epulas ancillae collocant et ad epularum delicias convivas domina invitat.
Scurra facetiis, tibia tibicina convivas delectant; cithara citharista athletarum aurigarumque
victorias celebrat. Convivae musicam audiunt et puellulae saltant. Tenebrae adventant atque
domina taedis et lucernis casam illuminat; interea ancillae dominae filiae comam vittis ornant
atque pectunt; deinde puella cum ancillis aram Vestae, pudicitiae deae, coronis ornat atque deae
flammam alit.
Versione 5
L’Italia
60
Viviamo in Italia, una penisola dell’Europa. La Sicilia e la Sardegna sono isole dell’Italia, e le
spiagge delle isole attirano i forestieri. L’Italia è patria di agricoltori e marinai. I marinai con le
scialuppe esercitano il commercio, accumulano denaro e respingono le minacce dei pirati. Anche la
terra procura agli abitanti abbondanza di ricchezze: gli agricoltori producono uva e olive, con
l’acqua irrigano la terra e coltivano piante ed erbe. In Italia non ci sono animali feroci; allodole,
merli e usignoli abitano le selve e nidificano tra i rami, cerve e daini si nascondono tra le erbe. Gli
abitanti dell’Italia collocano nelle selve tempietti e statue e sacrificano agli dei e alle dee agnelli e
caprette.
Versione 6
Alcune divinità femminili dell’antica Roma.
Le leggende indicano le Muse come figlie della Memoria, oppure figlie di Armonia, o ancora di
Gea. Sono protettrici dei poeti, insieme alla dea Minerva. Minerva, infatti, è patrona dei poeti ma
anche della sapienza. Ci sono molte (= multae) statue di Minerva: la dea ha sempre con sé (=
secum) l’elmo e la corazza. Le matrone di Roma venerano anche Diana, dea delle selve: la dea nelle
sculture ha sempre con sé le frecce, e con le frecce colpisce nelle selve gli animali feroci e (li) mette
in fuga. Le matrone venerano Diana anche come dea protettrice delle tenebre, e la (= eam)
chiamano Luna.
61
Capitolo 4
La seconda declinazione
Nomi maschili e femminili: declinazione dei nomi uscenti in –us.
Elementi di analisi logica (6): Il complemento di compagnia o di
unione .
Impariamo ad usare il vocabolario (3).
Elementi di analisi grammaticale (2): Le principali preposizioni
latine.
L’imperfetto indicativo attivo delle quattro coniugazioni e del
verbo sum.
Nomi maschili: declinazione dei nomi uscenti in –er e in -ir
Nomi neutri : declinazione dei nomi uscenti in –um.
Elementi di analisi logica (7): Il complemento di moto da luogo
Elementi di analisi logica (8): Il complemento di moto per luogo
Particolarità della seconda declinazione.
Impariamo ad usare il vocabolario (4).
Romanorum mores (1): La casa romana.
62
La seconda declinazione: nomi in -us
SOSTANTIVI FEMMINILI
cerasus, i = ciliegio
cupressus, i = cipresso
fagus, i = faggio
malus, i = albero da frutta, per lo più melo
abacus, i = abaco, tavoletta per scrivere
acervus, i = mucchio,cumulo
agnus, i = agnello
animus, i = animo; coraggio
anulus, i = anello
baculus, i = bastone
capillus, i = capello
captivus, i = prigioniero
coniuratus, i = congiurato
digitus, i = dito
discipulus, i = alunno, discepolo
dominus, i = padrone, signore
equus, i = cavallo
filius, ii = figlio
gladius, ii = spada
haedus, i = capretto
historicus, i = storico
hortus, i = giardino
legatus, i = legato, ambasciatore
pinus, i = pino
platanus, i = platano
populus, i = pioppo
ulmus, i = olmo
SOSTANTIVI MASCHILI
libertus, i = liberto
ludus, i = gioco, svago
medicus, i = medico
morbus, i = malattia, morbo
narcissus, i = narciso
nuntius, ii = messaggio; messaggero
pagus, i = villaggio
philosophus, i = filosofo
populus, i = popolo
rivus, i = rivo
patronus, i = patrono, protettore
socius, ii = alleato, socio
theatrus, i = teatro
thesaurus, i = tesoro
tribunus, i = tribuno
ventus, i = vento
viculus, i = piccolo borgo
vicus, i = quartiere, villaggio
adfligo, is, adflixi, adflictum, ĕre = affliggere
ago, is, egi, actum, ĕre = spingere, condurre,
fare
amplifico, as, avi, atum, are = amplificare
ascendo, is, ascendi, ascensum, ĕre = ascendere,
salire
carpo, is, carpsi, carptum, ĕre = cogliere,
prendere, brucare
colloco, as, avi, atum, are = collocare
comperio, is, compĕri, compertum, ire =
scoprire, venire a sapere
condo, is, condĭdi, condĭtum, ĕre = fondare
contendo, is, contendi, contentum, ĕre =
combattere, gareggiare, aspirare a
cresco, is, crevi, cretum, ĕre = crescere
deambulo, as, avi, atum, are = passeggiare
dormio, is, īvi, ītum, ire = dormire
excaeco, as, avi, atum, are = accecare
exsulto, as, avi, atum, are = esultare
VERBI
fugo, as, avi, atum, are = mettere in fuga
iaceo, es, iacui, ēre = giacere, essere ammalato
irrigo, as, avi, atum, are = irrigare
iugulo, as, avi, atum, are = sgozzare
inundo, as, avi, atum,are = inondare
invado, is, invasi, invasum, ĕre = invadere, occupare
invenio, is, inveni, inventum, ire = trovare
oboedio, is, īvi, ītum, ire =obbedire, dare ascolto
occurro, is, occurri, occursum, ĕre = venire incontro
percrebresco, is, percrebrui, ĕre = spargersi, diffondersi
porrĭgo, is, porrexi, porrectum, ĕre = estendere,
prolungare
rego, is, rexi, rectum, ĕre = reggere, governare
repello, is, reppuli, repulsum, ĕre = respingere,
allontanare
suppedito, as, avi, atum, are = somministrare
video, es, vidi, visum, ēre = vedere
vinco, is, vici, victum, ĕre = vincere, sconfiggere
vivo, is, vixi, victum, ĕre = vivere
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Esercizio 1
Traduci e declina:
Dominus – filius – populus – platanus – rivus – animus – discipulus – patronus – Graecus –
Romanus – tribunus – theatrus – lupus – morbus – philosophus – ventus – pinus – amicus –
medicus – agnus – nuntius – servus – mundus – murus – pirus.
Esercizio 2
Traduci in tutti i modi possibili:
Lupo- dominis- philosopho- Tarquinii- agnorum- domine – viculis - Romani- sociis- amicus –
haedum – morborum – liberte – legati – somnus – thesauris – Phaedri – pagi – vico – piri – equo –
equis – equus - murorum – ventorum – ventum – ventis - Neptuno – legate – legati – discipuli –
populus – populos – acervo – acervum – acervi Esercizio 3
Fai l’analisi logica secondo l’esempio e traduci:
del cavallo
ai cavalli
l’ambasciatore
agli ambasciatori
o discepoli
o Nettuno
dei figli
agli animi
al filosofo
del platano
ai venti
degli amici
gli amici
il pioppo
della malattia
i lupi
o amici
analisi logica
compl. di specificazione
.........................
compl. oggetto
.........................
.........................
.........................
.........................
.........................
.........................
.........................
.........................
.........................
soggetto
compl. oggetto
.........................
compl. oggetto
.........................
caso latino
genitivo singolare
.........................
.........................
.........................
.........................
.........................
.........................
.........................
.........................
.........................
.........................
.........................
.........................
.........................
.........................
.........................
.........................
traduzione
equi
.....................
.....................
.....................
.....................
.....................
.....................
.....................
.....................
.....................
.....................
.....................
.....................
.....................
.....................
.....................
.....................
Esercizio 4
Scegli la traduzione corretta tra quelle proposte (attenzione: lo stesso termine può avere talvolta più
di un significato esatto!):
populus = il popolo / del popolo / al popolo
historici = lo storico /dello storico / gli storici
Romani = al Romano / del Romano / i Romani
Vergilio = Virgilio / a Virgilio / o Virgilio
ludorum = dei giochi / ai giochi / al gioco
agnum = l’agnello (sogg.) / l’agnello (compl. ogg.) / all’agnello
philosophi = il filosofo / del filosofo / i filosofi
anuli = gli anelli / l’anello (compl. ogg.) / l’anello (sogg.)
digitorum = del dito / delle dita / al dito
libertis = al liberto / ai liberti / o liberti
lupum = il lupo (sogg.) / il lupo (compl. ogg.) / del lupo
64
asini = dell’asino / l’asino / gli asini (compl. ogg.)
domino = ai padroni / del padrone / al padrone
Aegyptum = dell’Egitto / Egitto (sogg.) / Egitto (compl. ogg.)
Brute = o Bruto / di Bruto / a Bruto
Elementi di analisi logica (6): Il complemento di compagnia o di unione .
Il complemento di compagnia o unione (risponde alle domande: in compagnia di chi? in
unione con che cosa?) è espresso con cum + ablativo:
•
Miles cum tribuno procedebat. = Il soldato procedeva in compagnia del tribuno.
Attenzione: a volte il cum esprime l’italiano contro:
•
Romani cum Poenis contendebant. = I Romani combattevano una guerra contro i
Cartaginesi.
Esercizio 5
Traduci:
La malattia (sogg.) – o padrone – ai liberti – del fiume – i filosofi (compl. ogg.) – di Pompeo – con
il gioco – i cavalli (sogg.) – o medici – dei figli – al pioppo – il popolo (compl. ogg.) – dell’agnello
– con il tesoro – ai rami – del cavallo – dell’Egitto - al dito – o liberto.
Esercizio 6
Scegli la forma adatta al contesto tra quelle proposte, quindi traduci:
1) Gladium / gladio / gladios captivos tyrannus iugulat.
2) Ad rivum / rivi / rivus agnus venit atque agnum lupum / lupo / lupus videt.
3) In luco deorum / deus / deo statuas servi collocant.
4) Mercurius / Mercurium / Mercurio, mercaturae deum, maxime Galli colunt.
5) Bubulcus vaccas in campo baculum / baculo / baculus agit.
6) Ad Pompeius / Pompeio / Pompeium legati in Bityniam veniunt.
7) In pugna apud Regillum lacum Romani Latinos / Latinorum / Latini copias vincunt.
8) Familiariter cum servorum / servis / servos dominus in villa vivit.
9) Cum Romanorum legati / legatos / legatis Iugurtha breviter agit.
10) In horto / hortum / horti cum amicos / amicum / amico domini filius deambulat.
Esercizio 7
Traduci:
1)Cornelius Sulla atque Sullani cum Numida Iugurtha contendunt. 2) Romulus Remum occidit
atque cum Tito Tatio, Sabinorum rege (= re, ablativo) Romam regit. 3) Avaritia quasi morbus est,
nam animos corrumpit. 4) Platani et populi in fluvii ripis crescunt. 5) Populus umbras ramis
porrigit agricolis. 6) Tityrus in fagi umbra dormit. 7) Romulus Remum necat et Romam condit. 8)
Postquam (= dopo che) Germanos Drusus vincit, Romani Drusum, Tiberii filium, Germanicum
65
appellant. 9) In Romae viis mendicis miseris saepe domina occurrit atque nummos et sestertios
donat. 10) Aesopi fabulae discipulorum animos delectant. 11) Populo Romano nuntius Poenorum
contumelias reportat. 12) Servus barbam et capillos domino tondet. 13) Maestitia Antonium
invadit: morbus enim amicum adfligit. 14) Nilus in Aegypto extra (prep. con l’accusativo) ripas fluit
et campos inundat atque irrigat. 15) Octavianus cum Antonio Cleopatraque contendit et vincit. 16)
In platani ramis columbae et lusciniae nidificant. 17) Lucius anulum Liviae donat et in puellae
oculis laetitiam videt. 18) Libenter in schola discipuli Catulli nugas legunt. 19) Propter morbum
avus in lecto iacet atque medicus medicinam avo suppeditat.20) Populi et fagi ramis umbram equis
et equabus praebent. 21) Servi domini filio invite oboediunt. 22) In populi ramis corvus crocitat.
23) Romanorum victoriae fama per nuntios apud vicos et pagos percrebrescit. 24) Animos saepe
divitiae excaecant. 25) Aesculapium, medicinae deum, Romani colunt.
Impariamo ad usare il vocabolario (3).
Le frasi 5 e 11 dell’esercizio precedente contengono rispettivamente il termine populus
(nominativo) e populo (dativo). Si tratta di due omografi, ossia termini dal significato diverso
ma con un’identica forma. Il vocabolario ci riporta la voce populus per due volte, preceduta dai
numeri 1 e 2 (in grassetto). Se quindi, per esempio, l’occhio cade per primo su 2.populus, i,
significa che prima c’è un 1.populus,i (e conviene controllare che non ci siano altri omografi
anche dopo), e così se il termine trovato è preceduto dal numero 1 significa che è necessario
controllare i termini successivi.
Leggendo attentamente il vocabolario troveremo quanto segue:
1.populus,i, m., popolo, comunità […]
2.populus,i, f., pioppo.
A questo punto non ci rimane che ragionare sul senso complessivo della frase, riflettendo con
attenzione sul significato degli altri termini per compiere la scelta giusta tra i due omografi.
Esercizio 8
Traduci:
1)Pagos et vicos in provincia cum amico viso. 2) Ismarus in Thracia est. 3) Propter morbum
dominus filios liberti tutelae commendat. 4) In abaco discipulus scribit atque computat. 5) Nuntios
ad populum tribunus mittit. 6) Socii cum arrogantia Romanorum pecuniam recusant. 7) Sallustius
historicus Catilinae coniuratorumque culpas denuntiat. 8) Pompeius et Pompeiani cum ignominia
fugiunt. 9) L. Annaeus Seneca philosophus est et Romae gloriam amplificat. 10) Graecorum copiae
barbaros saepe vincunt atque fugant. 11) In equum Labienus ascendit et ad Pompeium venit. 12)
Persarum copiae cum sociis apud Thermopylas Spartanos vincunt atque delent. 13) Lucilius poëta
satiras in Romanos scribit. 14) Avarus servus pecuniae et divitiarum est. 15) Romanos captivos
Pompeius cum clementia tractat. 16) Puellae in fluvii ripis narcissos carpunt et capillos ornant. 17)
Romanorum copiae adversus barbarorum copias fortiter pugnant. 18) Deorum nuntius Mercurius
est; Bacchus, autem, vini deus. 19) Populi, platani atque cupressi in hortis saepe crescunt. 20)
Lucius Liviae, domini filiae, anulum et armillam donat. 21) Ascanius Albam Longam condit. 22)
Romulo Numa Pompilius succedit, Pompilio Tullus Hostilius. 23) Romanorum copiae victoria
exsultant. 24) Per nuntium tyrannus sociorum victoriam comperit. 25) Tyrannus in theatris Siciliae
incolis ludos facit.
66
Esercizio 9
Traduci:
1) Volentieri a scuola gli alunni ascoltano le favole di Fedro. 2) Lo zefiro muove dolcemente le
chiome degli alberelli del giardino. 3) Il figlio del padrone gioca con la trottola in compagnia dei
servi.4) Con il bastone il padrone indica ai servi i platani del giardino. 5) L’asino e il cavallo
scacciano le mosche con la coda. 6) La violenza dei barbari distrugge i campi dei coloni.7) Le
truppe degli Elvezi con violenza devastano le terre degli Edui. 8) Il Nilo è un fiume dell’Egitto. 9)
Orfeo con la cetra incanta gli animali feroci. 10) Il padre di famiglia con i figli passeggia nel
giardino. 11) Le truppe dei barbari avanzano minacciosamente in direzione dell’Italia. 12) Il servo
consegna al padrone della villa un messaggio. 13) La fanciulla per mezzo di un servo invia un
messaggio all’amico. 14) Nel giardino della villa Livia, la figlia del fattore, gioca a palla con le
amiche. 15) I servi spingono i cavalli verso il ruscello 16) Il fattore con i servi pianta i meli nel
podere. 17) Gli abitanti del villaggio ascoltano con gioia la notizia della vittoria degli alleati. 18) Il
padrone della villa cena in compagnia dei servi.
Esercizio 10
Declina il sostantivo posto tra parentesi nel numero e caso ritenuti da te opportuni, quindi traduci:
1) Libenter (dominus, i)………………..veniam servo concedit.
2) Romani Dionysum, vini deum, (Bacchus, i) ………………….appellant.
3) Agricola in (campus, i) ………………….agnos capellasque agit.
4) Roma per (legatus, i) ………………….. mittit (nuntius, ii)……………………ad Antonium
Cleopatramque.
5) Medicus (oculus, i)………………..(morbus, i)…………………………herbis curat.
6) Animi (morbus, i)……………….. maestitia est.
7) Romani (Neptunus, i)…………………, aquarum deum, et (Mercurius, ii)…………………….,
deorum nuntium, colunt.
8) (Dominus, i)…………….filius cum (amicus, i)…………………… pila ludit.
9) Agricolae (baculus, i) ……………….. luporum minas repellunt.
10)Agricolae domini filiae( narcissus, i) ……………….. donant.
11) In (cerasus, i) ……………. ramis columbarum nidos servi inveniumt.
12) Libenter cum (amicus, i) ……………….. Siciliae pagos viso.
Elementi di analisi grammaticale (2): Le principali preposizioni latine.
Ormai ti è senz’altro chiara l’importanza delle preposizioni nella lingua latina; alcune le hai già
studiate, altre –la maggior parte- devi ancora incontrarle. Comunque, per venirti in aiuto, ti viene
fornito uno schema sintetico delle preposizioni di uso più frequente, con l’indicazione del caso
(accusativo o ablativo) che reggono, del complemento che esprimono e del loro significato.
Preposizione
A/ab
Ad
caso
ablativo
accusativo
valore
Luogo
significato
Ab urbe = dalla città
Tempo
Ab adulescentia = sin
dalla fanciullezza
Agente
Luogo
Ab hoste = dal nemico
Ad urbem = in città
67
(moto a luogo)
Ad Cannas = presso
Canne (stato in luogo)
Ante
accusativo
Tempo
Ad senectutem = fino
alla vecchiaia
Fine
Ad profectionem = per
la partenza
Ante moenia = davanti
alle mura
Luogo
Tempo
Apud
accusativo
Luogo
Circa
accusativo
Luogo
Tempo
Contra
accusativo
Luogo
Svantaggio
Cum
ablativo
Compagnia
Modo
De
ablativo
Luogo
Argomento
E/ex
In
ablativo
Accusativo
Luogo
Ante tempus = prima
del tempo
Apud Thebas = nei
pressi di Tebe
Circa vicum = intorno
al villaggio
Circa lucem = sul far
del giorno
Contra Galliam = di
fronte alla Gallia
Contra hostem = contro
il nemico
Cum parentibus = con i
genitori
Magna cum laetitia =
con grande gioia
De caelo = dal cielo
De senectute = sulla
vecchiaia
Ex
castris
=
dall’accampamento
Materia
Ex marmore
marmo
Partitivo
Ex omnibus = fra tutti
Tempo
Ex eo tempore = da
allora
In Italiam = in Italia
(moto a luogo)
Luogo
Svantaggio
=
di
In hostem = contro il
nemico
68
Tempo
In decem annos = per
dieci anni
ablativo
Luogo
Extra
accusativo
Luogo
Inter
accusativo
Luogo
In urbe = in città (stato
in luogo)
Extra moenia = fuori
dalle mura
Inter Alpes = tra le Alpi
Tempo
Ob
accusativo
Luogo
Causa
Per
Post
accusativo
accusativo
Luogo
ablativo
Per quattuor horas =
per quattro ore
Mezzo
Per legatos = tramite
gli ambasciatori
Post lacum = dietro il
lago
Luogo
Luogo
Causa
Pro
Propter
ablativo
accusativo
Vantaggio
ablativo
Post tres menses =
dopo tre mesi
Prae se = innanzi a sé
Prae fletu = a causa del
pianto
Pro patria = in difesa
della patria
Luogo
Pro aris = davanti agli
altari
Sostituzione
Pro collegio = in nome
del collegio
Propter tribunal =
vicino alla tribuna
Luogo
Causa
Sub
Ob eam rem = per
questo motivo
Per silvas = attraverso i
boschi
Tempo
Tempo
Prae
Inter pugnam = durante
la battaglia
Ob oculos = davanti
agli occhi
Luogo
Tempo
Propter formidinem =
per la paura
Sub
tegmine
=
all’ombra
Sub Nerone = ai tempi
di Nerone
69
Super
Trans
accusativo
Tempo
accusativo/ablativo
Luogo
ablativo
Tempo
accusativo
Luogo
Sub lucem = sul far del
giorno
Super flumen (flumine)
= sulla riva del fiume
Nocte super media = a
notte fonda
Trans montes = al di là
dei monti.
L’imperfetto indicativo attivo delle quattro coniugazioni e del verbo sum.
L’imperfetto indicativo attivo delle quattro coniugazioni si ottiene nel seguente modo:
tema del presente + vocale tematica + suffisso temporale –ba + desinenze personali.
Le vocali tematiche delle quattro coniugazioni sono rispettivamente -a per la prima, -e per la
seconda, -e per la terza, -ie per la quarta); il suffisso –ba permette il riconoscimento immediato del
tempo.
Vediamone la coniugazione:
Indicativo imperfetto
I coniugazione
am-ābam
am-ābas
am-ābat
am-abāmus
am-abātis
am-ābant
III coniugazione
leg-ēbam
leg-ēbas
leg-ēbat
leg-ebāmus
leg-ebātis
leg-ēbant
II coniugazione
io amavo
io leggevo
mon-ēbam
mon-ēbas
mon-ēbat
mon-ebāmus
mon-ebātis
mon-ēbant
IV coniugazione
aud-iēbam
io ammonivo
io udivo
aud-iēbas
aud-iēbat
aud-iebāmus
aud-iebātis
aud-iēbant
Indicativo imperfetto del
verbo sum
eram
io ero
eras
70
erat
erāmus
erātis
erant
________________________________________________
cerasus, i = ciliegio
dextera, ae = mano destra
fraxinus, i = frassino
nebula, ae = nebbia
SOSTANTIVI FEMMINILI
pirus, i = pero
prunus, i = prugno, susino
sica, ae = pugnale
SOSTANTIVI MASCHILI
avarus, i = avaro
patricius, ii = patrizio
avus, i = nonno, antenato
puteus, i = pozzo
cibus, i = cibo
rogus, i = rogo
famulus, i = servo
tyrannus, i = tiranno
fluvius, ii = fiume
tribunus, i = tribuno
laqueus, i = laccio, cappio, trappola
truncus, i = tronco, albero
libertus, i = liberto
umerus, i = omero, spalla
limus, i = limo
urceus, i = orcio, brocca
lucus, i = bosco sacro
vilicus, i = amministratore, fattore
naufragus, i = naufrago
vitulus, i = vitello
VERBI
parco, is, peperci, parcĭtum, ĕre = risparmiare,
audio, is, ivi, itum, ire = ascoltare
cognosco, is, cognovi, cognĭtum, ĕre = avere riguardo per
conoscere, venire a sapere
peto, is, petīvi, petītum, ĕre = chiedere
concilio, as, avi, atum, are = congiungere, pavito, as, avi, atum, are = tremare, temere
conciliare
praesideo, es, praesedi, praesessum, ēre =
deleo, es, ēvi, ĕtum, ĕre = eliminare, proteggere, presidiare
distruggere
publico, as, avi, atum, are = confiscare,
rendere noto
facio, is, feci, factum, ĕre = fare
fugio, is, fugi, fugĭtum ĕre = fuggire, rifugiarsi
relinquo, is, relīqui, relīctum, ĕre =
libero, as, avi, atum, are = liberare
abbandonare, lasciare
noceo, es , nocui, nocĭtum, ēre = nuocere
tribuo, is, tribui, tribūtum, ĕre = assegnare,
obiurgo, as, avi, atum, are = rimproverare
attribuire
obtineo, es, obtinui, obtentum, ēre = ottenere
teneo, es, tenui, tentum, ēre = tenere, reggere
onero, as, avi, atum, are = caricare, appesantire venio, is, veni, ventum, ire =venire, giungere,
operio, is, operui, opertum, ire = coprire, arrivare
nascondere
verto, is, verti, versum, ĕre = rivolgere,
sconvolgere, sospingere
71
Esercizio 11
Traduci:
Conciliabas – fugiebant – exoptabamus – contrahebatis – erant – cingebatis – audiebat –
dispensabam – nocebamus – praedicebas – eramus – praesidebant – publicabant – vertebatis –
diligebas – pavitabant – veniebamus – procedebamus – fulgebatis - errabat
Vivevo – eravate – uccidevano – ottenevamo – conducevate – amava – lodavi – corrompevano –
giungevate – fortificavi – piangevo – riempivamo – puniva - eri – devastavate – lodavano – venivo
– splendevate – ascoltavamo.
Esercizio 12
Analizza e traduci:
laudabat
monebamus
audiebatis
legis
eram
pugnat
parcebant
veniebam
dare
eramus
vides
cognoscis
vivebat
est
petit
obiurgabatis
legebamus
obtinere
timebant
tribuunt
ind. imperfetto III sing. 1° coniug.
…………………………………
…………………………………
………………………………….
…………………………………
…………………………………
………………………………….
…………………………………..
…………………………………..
…………………………………..
…………………………………
…………………………………
…………………………………
………………………………….
………………………………….
………………………………………
………………………………………
………………………………………
……………………………………….
………………………………………..
egli lodava
……………….
……………….
……………….
………………..
………………..
……………….
………………..
………………..
………………..
……………….
………………...
……………….
……………….
……………….
………………….
…………………..
………………….
……………………
…………………….
Esercizio 13
Volgi le forme verbali dell’esercizio precedente dal presente all’imperfetto, e viceversa.
Esercizio 14
Analizza e traduci:
egli leggeva
io ero
voi combattete
essi venivano
tu chiedevi
egli prega
ind. imperfetto III sing. 3° coniug.
………………………………….
…………………………………..
…………………………………..
………………………………….
………………………………….
Legebat
……………
……………
……………
…………….
…………….
72
noi bevevamo
io ubbidisco
voi giungevate
essi vivevano
tu sei
egli entra
io vedevo
noi abbiamo
essi pongono
…………………………………..
…………………………………..
………………………………….
…………………………………
…………………………………
………………………………….
………………………………….
…………………………………
………………………………….
…………….
…………….
…………….
…………….
…………….
…………….
……………..
……………..
……………..
Esercizio 14
Volgi le forme verbali dell’esercizio precedente dal presente all’ imperfetto, e viceversa.
Esercizio 16
Traduci :
Sciebam – praebebatis – fallit – relinquunt – relinquebamus – appellare - reddebant – es liberabas – adiungit – accipiebant – movet – commovebatis – esse – erant – faciebam – simulamus
– agunt – operiebat – habebat – tenebamus.
Io leggo – noi combattevamo – tu sei – venire – egli era – essi affidano – noi curavamo – tu
procuravi – io offro – offrire – voi aggiungevate – essi inviavano – noi inviamo – io brillavo – egli
produceva – noi respingevamo – io perdono – voi ammonivate – io vengo.
Esercizio 17
Traduci:
1)Libenter in circo ludos Romani spectabant. 2) Equos et asinos agricolae onerant uvis.3) Lucus in
silva lucebat et ad lucum puellae rosarum coronas portabant. 4) Cur, domine, iniuriis libertum
compellis?5) Avarus thesaurum abdit in arca et in miseria semper vivit.6) Urceo ancillae aquam ex
puteo attingebant. 7) Aeolus dominus ventorum erat et silvas agitabat. 8) Vergilius poëta Augusti
amicus erat et ob amicitiam Romam cantat. 9) Aemilius narcissos in herbis quaerit et carpit et
puellis donat. 10)Lupus in silva agnam vorabat. 11) Ob tribunorum discordiam populus patriciique
contendebant.12) Sociorum copiae in barbaros cum animo irrumpebant. 13) In silvis fraxinorum
atque populorum copia erat.14) Orcum, Inferorum deum, antiqui venerabant. 15) Silenus Bacchi
amicus famulusque erat. 16) Germanici, historici narrant, in silvis vivebant. 17) Nilus fluvius in
Aegypto limum in terram vehit. 17) Brennus Romam minis terrebat sed Romani gladiis contra
Gallos dimicabant. 18) Iugurtha per legatos Romanorum animos nummis frangebat. 19) Seneca
philosophus litteris atque sapientia tyranni animum placabat. 20) Per nuntios captivorum fugam
Romani comperiebant. 21) Corvus in fagi ramis nidificabat sed domini filius cum servis nidum
inveniebat atque baculo deiciebat. 22) Apud rivum agnus lupum videbat et fuga vitam servabat.
Esercizio 18
Traduci:
1) Discipuli in schola Horatii satiras libenter legebant. 2) Servorum industria dominus divitias
accumulat. 3) Mater familias filios puniebat propter negligentiam. 4) Anulis et gemmis Livia digitos
ornabat. 5) Coniurati in Curiam conveniebant et gladios dextera stringebant. 6) Per servos
dominus vilico in villam nuntios mittebat. 7) Propter nebulam viam dominus non videt atque taedis
servi domino viam illuminant. 8) Tribunus Clodius Romanos minis terrebat. 9) Nautae naufragos in
73
scaphas accipiebant et cibum naufragis praebebant. 10) Vitulos et agnos Troiani deis et deabus
immolabant. 12) In campis herbas ancillae cum servis quaerebant. 13) Neptunus, aquarum deus,
Oceano et fluviis imperabat. 14) Polyphemum, Neptuni filium, Graeci trunco excaecant. 15) Aeolus
ventis imperabat, Neptunus aquis. 16) Umeris ad rogum domini filii avum ducebant. 17) Domini
servi in horto piros, malos et prunos serebant. 18) Sicam barbarus destringebat atque colonum
territabat. 19) Poenorum copiae Saguntum in Hispaniam obsidebant. 20) Servius Tullius servae
filius erat: ita enim historici narrant. 21) Tarquinius Servium Tullium diligebat sicut filium et
Romani Tullium Tarquinii filium putabant. 22) Captivos tyrannus sine misericordia tractabat.
Esercizio 19
Traduci :
1) I marinai temono le tempeste e l’ira di Nettuno. 2) Gli agricoltori ornavano con il mirto e con i
giacinti gli altari degli dei. 3) Polifemo, figlio del dio Nettuno, abitava in una caverna. 4) Il padre di
famiglia affida le monete ad un liberto. 5) I Romani chiamavano Romolo “Quirino”. 6) L’acqua del
fiume irriga i campi dei coloni. 7) Il padrone pone una statua di Priapo nell’orto. 8) Il fattore dava
agli schiavi castagne e uva. 9) Il bovaro spinge con la verga le mucche nei prati. 10) Il Cartaginese
terrorizzava con minacce gli abitanti di Roma. 11) Armodio era nemico di Ipparco, tiranno di Atene
e figlio di Pisistrato. 12) Grazie alla benevolenza del fattore gli schiavi avevano abbondanza di cibo.
13) Il fattore mostra al padrone le piante dei meli e dei peri nel giardino. 14) I pirati con le scialuppe
portavano i prigionieri nell’isola. 15) La violenza del vento abbatteva frassini e olmi. 16) Il padrone
accumula ricchezze grazie all’operosità dei coloni. 17) I congiurati si radunavano con arroganza
intorno alla curia. 18) Il fattore aveva abbondanza di formaggio e di uva nella dispensa. 19) I servi
del padrone della villa ornavano con rami le statue degli dei. 20) Mario, figlio del padrone, visitava
il giardino in compagnia del servo. 21) Il tribuno svelava ai Romani le insidie dei congiurati. 22) I
Greci distruggono Troia con l’inganno del cavallo. 23) Orazio, poeta di Roma, era amico di Vario e
di Virgilio. 24) Spesso l’arroganza dei patrizi scatenava l’ira del popolo. 25) I Romani veneravano
Fauno, dio dei boschi.
La seconda declinazione: nomi in –er e in -ir
SOSTANTIVI MASCHILI
ager, agri = campo, terreno, podere
liber, libri = libro
aper, apri = cinghiale
magister, magistri = maestro
aquilifer, aquiliferi = aquilifero, portainsegna
minister, ministri = funzionario, sacerdote
armiger, armigeri = armigero, soldato
oleaster, oleastri = olivo selvatico
coluber, colubri = serpente, biscia
puer, pueri = bambino, fanciullo
culter, cultri = coltello
socer, soceri = suocero
decemvir, decemviri = decemviro
triumvir, triumviri = triumviro
duumvir, duumviri = duumviro
vesper, vesperi = sera
faber, fabri = artigiano, fabbro
vir, viri = uomo
gener, generi = genero
74
Esercizio 20
Traduci in tutti i modi possibili:
puer – virorum – viri – viros - generum – duumviri – libris – apro - apri– oleastri – magister –
magistrorum - magistris – agri – vesperi – fabrum – faber - arbitri – arbitrorum – Luciferi –
armigerorum – triumviris – duumvir – decemvirorum - decemviri.
Esercizio 21
Traduci:
al maestro – o maestro – dei fanciulli – i campi (compl. ogg.) – all’uomo – degli uomini – gli
uomini (sogg.) – dell’uomo – dei triumviri – al triumviro - con il ministro – al suocero – il genero
(sogg.) – agli alfieri – o scudieri – ai cinghiali - del cinghiale
Esercizio 22
Traduci:
1) Philosophus librum discipulis recitabat diligentia atque puerorum animos sapientia attrahebat.
2) Livius Andronicus servus erat sed etiam grammaticus: nam magister erat atque Latine
Odysseam, Homeri librum, vertit. 3) Agricola malos et piros in agro diligenter serebat. 4) Phaedrus
quinque fabularum libros scribit atque Seiani, Tiberii administri, iram excitat. 5) Servi aprum
coquebant atque in aprum condituram immittebant, deinde domino convivisque in patinis
porrigebant. 6) Decemviri agros aestimabant et colonis dividebant. 7) Livia cum socero libenter
disserit dum in horto pueri pila ludunt. 8) Lucifer vicos pagosque illustrat. 9) Merulae et lusciniae
in oleastri ramis nidificabant. 10) Virorum animi audaciam in bello exquirunt, feminae autem
pudicitiam. 11) Colubri agricolis in agris insidias tendunt. 12) Crassus vir egregius antiquae
Romae erat, divitias et pecuniam possidebat et cum Pompeio in amicitia erat. 13) Aquilifer aquilam
in barbarorum copias impellit. 14) Pater familias cum socero in agro erat. 15) Cultro servus
dominum terrebat. 16) Antiquitus Romani Bacchum deum Liberum appellabant. 17) In silva
oleastri erant atque pueri cum puellis oleas in cistis ponebant. 18) Tyranni armigeri turbam
repellebant atque tyrannum animose defendebant. 19) Alexander propter vinolentiam amicum
Clitum interficit. 20) Viri in silvis apros sagittis necant.
Esercizio 23
Scegli la forma adatta al contesto tra quelle proposte, quindi traduci:
1) Catullus nugarum liber/librum/libri scribit et amico/amicum/amicis Cornelio donat.
2) Deiphobus Priami et Hecubae filium/filio/filius erat.
3) In villa gallus servi/servorum/servos excitat.
4) In ulmi ramo/ramis/ramos columbae et alaudae nifidicant.
5) Deis/deorum/deos viri et feminae colebant et deis/deos/dei victimas immolabant.
6) Iniuriis et contumeliis Antonius vilici/vilicus/vilicum afficit.
7) Vilici filius in agro/ager/agri servorum et agricolarum operas attente observabat.
8) Romani Saturnum deum ludis iocisque/ludos iocosque/ludo iocoque quotannis celebrant.
9) Marius ex Numidia viri/virum/viros captivos reducit.
10) Asinus et equus in fluvius / fluvium / fluvii aquis bibebant sed asinus aquam turbabat et
equus/equi/equum provocabat.
75
Esercizio 24
Traduci:
1) Magister in schola litteras historiamque exponit. 2) Fabri in officinis operam dant. 3) Gener
agrum arabat et cum socero vineam serebat. 4) In silva aper latebras exquirebat. 5) Puer cum
negligentia librum legit sed magister puerum aspere reprehendit. 6) Triumviri iuste agricolis agros
distribuunt. 7) Onagri agros invadunt et vineas delent. 8) Pueri cum puellis in horto discurrebant
atque propter laetitiam clamabant. 9) Apros cervosque sagittis agricolae feriunt. 10) Magistri in
schola pueros verberabant. 11) In agris pueri cum puellis aristas metunt. 12) Decemvirorum
superbiam et impotentiam Romani non tolerabant. 13) Decemviri agros inter colonos dividebant
atque colonorum controversias dirimebant. 14) Viri pueros et feminas contra barbarorum
violentiam defendunt. 15) Intrabant in curiam viri, ad portas manebant pueri. 16) Oleastri fagique
ramos in focum coloni coniciebant atque flammas alebant. 17) Tacitus historicus arbitrum
elegantiae Petronium appellat. 18) Colubri in herbis latent et pueros territant. 19) Vergilii poetae
libros magister pueris legit. 20) Onagros et asinos in campis coloni laqueis captabant.
Esercizio 25
Traduci:
1) A scuola il maestro spiega agli alunni la letteratura e la storia. 2) I fabbri lavorano nelle officine.
3) Il genero arava il campo e piantava un vigneto con il suocero. 4) Il cinghiale cercava un
nascondiglio nella selva. 5) Il fanciullo legge il libro con negligenza e il maestro lo rimprovera
aspramente. 6) I triumviri assegnano con giustizia la terra agli agricoltori. 7) Gli asini selvatici
invadono i campi e distruggono le vigne. 8) I fanciulli e le fanciulle giocavano nel giardino e
urlavano per la gioia. 9) Talvolta l’inesperienza dei fanciulli provoca l’ira del maestro. 10) Mario,
fanciullo, impara la lingua greca e la lingua latina. 11) Nel podere cresceva un olivo selvatico. 12) Il
fattore tratta allo stesso modo figli e coloni. 13) Gli Etruschi esercitavano l’aruspicina e (la)
tramandavano ai figli tramite i libri. 14) I fanciulli ubriachi esaltavano Libero, dio del vino. 15) I
barbari uccidevano gli abitanti dei villaggi con spade e coltelli. 16) La violenza dei cinghiali
terrorizzava i coloni. 17) Il dio Vulcano era il fabbro degli dei. 18) Il maestro di scuola attirava i
fanciulli con le favole degli antichi. 19) Perchè, ragazzo, non ascolti il maestro? 20) Mario ormai è
un uomo, non un fanciullo. 21) L’uomo inviava una lettera al cognato tramite lo schiavo. 22) I
contadini sgozzano il capro con il coltello e (lo) immolano a Fauno, dio delle selve. 23) L’opinione
del cognato colpiva fortemente l’uomo. 24) Il padre di famiglia passeggia nelle vie del villaggio con
il genero e con il cognato. 25) Perchè, maestro, non leggi i libri del filosofo ai discepoli?
La II declinazione : nomi di genere neutro
SOSTANTIVI NEUTRI
argentum, i = argento
periculum, i = pericolo
atrium, ii = atrio
perystilium, ii = peristilio
aurum, i = oro
plaustrum, i = carro
auxilium, ii = aiuto
poculum, i = coppa, tazza
basium, ii = bacio
praeceptum, i = precetto, insegnamento
bellum, i = guerra
praemium, ii = premio
beneficium, ii = favore, beneficio
praesidium, ii = presidio
consilium, ii = consiglio, decisione, proposta
pratum, i = prato
donum, i = dono
posticum, i = porta posteriore
exemplum, i = esempio
proelium, ii = battaglia
forum, i = piazza, mercato, foro
regnum, i = regno
frumentum, i = frumento
sacrificium, ii = sacrificio
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gaudium, ii = gioia
horreum, i = granaio
imperium, ii = comando, dominio
initium,ii = inizio
instrumentum, i = strumento
iussum, i = ordine, comando
lignum, i = legno, legna
malum, i = frutta, mela
monstrum, i = prodigio, mostro
negotium, ii = affare
oppidum, i = piazzaforte, città
otium, ii = ozio
saxum, i = sasso
scriptum, i = scritto
scutum, i = scudo
signum, i = insegna
simulacrum, i = simulacro, statua
studium, ii = desiderio, entusiasmo
talentum, i = talento (moneta)
templum, i = tempio
theatrum, i = teatro
triticum, i = frumento
verbum, i = parola
vestibulum, i = vestibolo
vinum, i = vino
VERBI
appello, is, appuli, appulsum, ĕre = far indico, is, indixi, indictum, ĕre = dichiarare
approdare, approdare
ludo, is, lusi, lusum, ĕre = giocare, divertirsi
neglego, is, neglexi, neglectum, ĕre =
claudo, is, clausi, clausum, ĕre = chiudere
compesco, is, compescui, ĕre = frenare, trascurare
reprimere
porto, as, avi, atum, are = trasportare, portare
consulo, is, consului, consultum, ĕre = promitto, is, promisi, promissum, ĕre =
consultare
promettere
dispono, is, disposui, disposĭtum, ĕre = recumbo, is, recubui, ĕre = sdraiarsi, andare a
disporre, ordinare
dormire
eludo, is, elusi, elusum, ĕre = scansare, reduco, is, reduxi, reductum, ĕre = ridurre
sventare, schernire
sero, is, sevi, satum, ĕre = seminare, coltivare
expello, is, expuli, expulsum, ĕre = cacciar via, sero, is, serui, sertum, ĕre = intrecciare
espellere
specto, as, avi, atum , are = guardare,
explico, as, avi, atum, are = spiegare
osservare
exquiro, is, exquisivi, exquisītum, ĕre = suscipio, is, suscepi, susceptum, ĕre =
interrogare, investigare
intraprendere, sostenere
fundo, is, fudi, fusum, ĕre = versare, mandare trado, is, tradidi, tradĭtum, ĕre = consegnare
fuori, elargire
verto, is, verti, versum, ĕre = rivolgere,
immergo, is, immersi, immersum, ĕre = rovesciare, sconvolgere
immergere
Esercizio 26
Traduci i seguenti termini in tutti i modi possibili:
bella – malum –– argentum – auri – negotia – instrumentorum – Agrigenti – initiis – exempla –
periculum – theatro – templis – simulacrum – donum – otio – praesidia – oppidorum – proelia –
regnis – signi – regno – regnum – consiliorum – imperio – dona – donis – gaudio – talentum –
auxilium – auxilii.
Esercizio 27
Traduci:
77
del regno – la pera (sogg.) – al tempio – dei doni – al teatro – con i giavellotti – alle parole – gli
esempi (compl. ogg.) – il naufragio (sogg.) – con i precetti - con l’ozio – della guerra – delle guerre
– con i doni – del comando – il tempio (sogg.) – il tempio (compl. ogg.) – i consigli (compl. ogg.) al regno.
Esercizio 28
Traduci:
1) Interdum discipuli litterarum studium neglegunt atque iocis se (= si) tradunt. 2) Philosophus in
peristylio deambulabat atque discipulis librum legebat; discipuli philosophi verba libenter
audiebant. 3) Tribunus in foro populo Romano Marii consilia explicabat. 4) Sacrificiis iram
deorum nautae placabant et Neptuni auxilium orabant. 5) Exemplis atque verbis discipulos
magister incitat. 6) In Syracusarum theatro populus libenter spectacula spectabat. 7) Saepe
oraculum Graeci consulebant. 8) In Minervae templum matronae cum ancillis dona portabant. 9)
Poeni bellum Romanis indicebant. 10) Agricolae in agro mala cerasaque colligunt. 11) In tritici
acervo musculi cum mustelis erant. 12) Philosophi alumni magistri verba libenter audiebant. 13)
Pyrrhus cum elephantis in Italiam venit atque Romanis bellum indicit. 14) Deorum beneficio,
Romani barbarorum copias fundunt. 15) Ad focum dominus cum filiis et filiabus sedebat et ligna
super foco ponebat. 16) Unda virum inter saxa immergebat. 17) Brutum et Cassium proelio
Antonius et Octavianus vincebant. 18) Bacchum, vini deum, ebrii coloni cum gaudio praedicant.
19) Simulacra deorum in villa dominus habet et servi cum dominae ancillis ramis ornant. 20) Vir
negotia suscipiebat et prospere conficiebat. 21) Catullus Lesbiae puellae basia mille dabat. 22)
Proelii pericula Romani fortiter suscipiunt et numquam timide terga inimicis vertunt. 23) Horatius
poeta in saturis Romanorum vitia compescit. 24) Servi ab tritici acervo musculos expellebant.
Esercizio 29
Declina il sostantivo posto tra parentesi nel numero e caso ritenuti da te opportuni, quindi traduci:
1) In Orci (regnum, i)………… Aeneas cum ( Sibylla, ae)………….. umbras et (monstrum,
i)……….videt.
2) (Anulus,i)…………….et (armilla, ae)……………. matrona filias ornat.
3) (Vir, viri)……………….memoria (animus, i)…………….viduae delectat.
4) Propter filiorum neglegentiam (nummus, i)……………et (sestertius, ii)……….dominus
amittit.
5) Cornelius (gener, generi)…………….donabat agrum, et in (ager, agri)…………..vinea,
pomarium et (hortus, i)……………erant.
6) In vinea racemi (acinus, i)…………(puer, pueri)……………….praebent.
7) Nuntius cum (gaudium, ii)……………….athletarum victoriam renuntiat.
8) In (pratum, i)………………vaccae et armenta quiescebant.
9) In scholis (discipulus, i)……………….virgis magister punit ob pigritiam.
10) Livius Andronicus et Gnaeus Nevius (poëta ae)………………. sunt sed comoedias non
scribunt.
Esercizio 30
Traduci:
1) Augustus Iani templi portas claudit atque Romam et imperium ad concordiam reducit. 2) Postico
saepe patronus clientelam eludit. 3) Saepe deorum statuas atque signa in vestibulo Romani
disponunt. 4) Animos legionariorum Marius verbis incitabat atque praemia promittebat. 5) Romani
atque Poeni inimici erant et bellum gerebant. 6) Transfugae fuga proelium vitabant atque sagittas
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pilaque effugiebant infamia. 7) Nuntius mandata et praecepta populo Romano in foro renuntiat. 8)
Calidarium, tepidarium et frigidarium in thermis Romanis gaudium parabant. 9) Triclinium domini
servi sternebant, deinde dominus cum convivis in triclinio recumbebat. 10) In perystilio Romani
statuas saepe collocabant, rosas, lilia et violas serebant, columnas erigebant; ibi saepe dominus
cum domina, filiis filiabusque deambulabat. 11) Mercurius deorum nuntius erat, ad terram
advolabat et deorum praecepta et iussa portabat. 12) Fuga effugium in silvis beluae exquirebant.
13) Venti nubila portant et pluviae pagos vicosque inundant. 14) Verba volant, scripta manent. 15)
Agricolae plaustra in agros ducebant, frumento onerabant et in horrea reducebant. 16) Tullus
Hostilius Numae succedit atque Albanos in proelio vincit.17) Servus clam venenum in poculo mittit
et tyranno poculum praebet. 18) Servi vinum miscebant atque poculis convivis praebebant. 19)
Romani bellum cum Poenis gerebant. 20) Scuto et gladio Horatii cum Curiatiis confligunt.
Esercizio 31
Traduci:
1) A volte gli alunni trascurano lo studio della letteratura e si dedicano ai giochi. 2) Il filosofo
passeggiava nel portico e leggeva ai discepoli; i giovinetti ascoltavano volentieri le parole del
filosofo. 3) Nel foro il tribuno illustrava al popolo romano le decisioni di Mario. 4) Con sacrifici i
marinai placavano l’ira degli dei e imploravano l’aiuto di Nettuno. 5) Con le parole e con gli esempi
il maestro stimolava gli alunni. 6) Nel teatro di Siracusa il popolo guardava volentieri gli spettacoli.
7) I Greci spesso consultavano l’oracolo di Apollo. 8) Le matrone portavano doni nel tempio di
Minerva insieme alle ancelle. 9) Pirro dichiara guerra ai Romani. 10) Nel campo gli agricoltori
raccolgono le mele e le ciliegie. 11) Il poeta Omero cantava la guerra dei Greci contro i Troiani.
12) I tiranni della Sicilia vessavano gli abitanti dei villaggi con i tributi. 13) Il padrone chiacchiera
amabilmente con i servi. 14) Gli abitanti del villaggio onoravano la statua di Mercurio nel tempio.
15) Marco con gli amici visita i monumenti di Atene e della Grecia. 16) Nel frutteto i servi
riempivano le ceste di mele e di pere. 17) La folla accorreva nel foro ed ascoltava le parole del
tribuno. 18) Approvo il consiglio del nonno. 19) Il padrone della villa custodisce gelosamente il
vino, dono di Bacco. 20) I Romani non bevevano vino puro ma mescolavano al vino l’acqua. 21) I
contadini vendevano l’olio ai visitatori e realizzavano dei guadagni. 22) A causa della guerra i
contadini abbandonavano i campi e non praticavano l’agricoltura. 23) Muzio Scevola è un esempio
del coraggio dei Romani. 24) Le acque dei fiumi inondavano i campi e distruggevano il frumento.
Esercizio 32
Componi dieci frasi utilizzando per ciascuna di esse i termini di seguito indicati:
1) Vilicus, i – filius ii – pila ae – hortus, i – ludo, is, lusi, lusum, ĕre.
2) Poeta, ae – scriptum, i - Aegyptus, i – celebro, as, avi, atum, are.
3) Scriptum, i – verbum i – volo, as, avi, atum, are– maneo, es, mansi, mansum, ēre.
4) Ventus, i – navigium, ii – pelagus, i - ago, is, egi, actum, ĕre.
5) Poeta, ae - Cyprus i – insula, ae- cano, is, cecini, cantum, ĕre.
6) Templum, i – deus, i – simulacrum, i – statua, ae – sum, es, fui, esse.
7) Lupus, i – minae, arum – baculus, i – vilicus, i – repello, is, reppuli, repulsum, ĕre.
8) Pyrrhus, i – Tarentini, orum - bellum, i – Romani, orum – gero, is, gessi, gestum, ĕre.
9) Praesidium, ii – murus, i – Pompeius, ii – firmo, as, avi, atum, are.
10) Navigium, ii - procella, ae – ora, ae – nauta, ae – appello, is, appuli, appulsum, ĕre.
Elementi di analisi logica (7): Il complemento di moto da luogo
Il complemento di moto da luogo (risponde alle domande: da dove? da quale luogo?) è
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espresso, tranne alcune particolarità che esamineremo più avanti, con le preposizioni a / ab / e / ex /
de + ablativo.
In particolare si usano le preposizioni a/ab per esprimere l’idea di allontanamento da un luogo:
•
Ab agris agricolae fugiebant. = I contadini fuggivano dai campi.
Si usano poi le preposizioni e/ex per esprimere per lo più l’idea di uscita da un luogo:
•
Ex castris milites dux educebat. = Il generale faceva uscire i soldati dall’accampamento.
Infine si usa la preposizione de per esprimere per lo più l’idea di discesa da un luogo:
•
Mercurius de caelo descendit. = Mercurio scese dal cielo.
Elementi di analisi logica (8): Il complemento di moto per luogo
Il complemento di moto per luogo (risponde alle domande: per dove? attraverso quale luogo?)
è espresso per lo più con la preposizione per + accusativo:
•
Per montes milites iter faciebant. = I soldati marciavano attraverso i monti.
Particolarità della II declinazione
PLURALIA TANTUM
Argi, orum (m.) = Argo
arma, orum (n.) = le armi
bona, orum (n.) = i beni, gli averi
castra, orum (n.) = l’accampamento
cibaria, orum (n.) = le cibarie
Corioli, orum (m.) = Corioli
Delphi, orum (m.) = Delfi
exta, orum (n.) = le viscere delle vittime
fasti, orum (m.) = i giorni fasti
hiberna, orum (n.) = gli accampamenti invernali
inferi, orum (m.) = gli dei infernali
ligna, orum (n.) = legna da bruciare
liberi, orum (m.) = i figli
Pometii, orum (m.) = Pomezia
Pompeii, orum (m.) = Pompei
posteri, orum (m.) = i posteri
sacra, orum (n.) = le cerimonie religiose
Saturnalia, orum (n.; gen. anche –um) = i Saturnali
spolia, orum (n.) = le spoglie del nemico
Superi, orum (m.) = gli dei del cielo
Veii, orum (m.) = Veio
NOMI CON SIGNIFICATO DIVERSO AL SINGOLARE E AL PLURALE
auxilium, ii (n.) = aiuto
auxilia, orum = truppe ausiliarie
bonum, i (n.) = il bene
bona, orum = i beni, le ricchezze
comitium, ii (n.) = il comizio (luogo)
comitia, orum = i comizi (adunanze)
impedimentum, i (n.) = l’ostacolo
impedimenta, orum = i bagagli dell’esercito
ludus, i (m.) = scuola, gioco
ludi, orum = spettacoli pubblici
rostrum, i (n.) = il rostro
rostra, orum = la tribuna degli oratori
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Esercizio 33
Traduci:
1)In atrio familiae arca erat, atque in arca dominus cum filiis magnum sestertium numerum et
divitias ponebat. 2)Fili mi, cur non venis in villam cum pueris? 3) Propter cibariorum inopiam
feminae herbas in agris quaerebant. 4)In pelagus nautae scaphas agunt. 5) Auxiliorum copiae in
oppidum perveniunt atque auxilium oppidanis portant. 6) Pueri et puellae ob virus viperas timent.
7) Deum gratiam et benevolentiam semper desideramus atque imploramus. 8) Superi terram
aspiciunt et beneficia concedunt. 9) Delphorum oraculum in bello saepe Graeci consulebant cum
fiducia. 10) Antoni, propter divitiarum et bonorum avaritiam bonum atque malum non discernis.
11) Triumvirum iussa per provincias nuntius celeriter portabat. 12) Libenter magister discipulis
Vergilii locos legit. 13) In hiberna praefectus fabrum armigeros mittit. 14) Sulla inimicorum bona
publicabat et proscriptos in exilium cogebat. 15) Romani Veios, Etruscorum oppidum, dolo delent.
16) Mater familias propter filii morbum deum benevolentiam invocat. 17) Cum diis in Olympo
Mercurius, deum nuntius, vivit. 18) Captivos Romani in castra cum spoliis ducunt. 19) Vergili
verba libenter in libris discipuli legunt et memoriae mandant. 20) Mendicus non es: in marsupio
enim nummum atque sestertium copiam habes. 21) Oraculum Delphorum Lacedaemoniorum legati
saepe consulebant. 22) Praefectus fabrum in castris erat atque imperia armigeris dabat. 23) Iuxta
murum castra Antonius ponebat. 24) Ex hibernis Pompeius copias evocat atque loca visit. 25) Non
solum verba sed etiam locos ab Lucretio Vergilius sumit.
Esercizio 34
Scegli la forma adatta al contesto tra quelle proposte, quindi traduci:
Sagittarii auxiliorum/auxilia/auxiliis praesidium invocabant.
Dei/deorum/deos, pie sancteque agnos et capellas vobis (=a voi) immolamus.
Dominus filiis et filiabus nummus / nummum / nummi copiam donabat.
Ex oppido feminae cum pueris veniebant atque victimas deorum/deos/diis vovebant.
In castra/castris/castrorum maestitia propter bellum erat.
Antoni/Antonius/Antonio, oboedire magistro atque historiam discere debes.
Per libertum Livia bona/bonis/bonorum administrat.
Mercurius deum/deos/deis nuntius est.
Romani armorum / armis / arma sumunt et aquilifer in barbarorum castris / castra /
castrorum signum proicit.
10) In pelago / pelagus / pelagi piratae captivos deiciunt.
11) Romanis nuntius in foro triumviros / triumvirum / triumviris consilia explicat.
12) Delos / Delo / Deli Aegei insula est.
1)
2)
3)
4)
5)
6)
7)
8)
9)
Esercizio 35
Traduci:
1) I Romani sottraggono ricchezze e averi ai cittadini di Veio. 2) Dario, (noi) Greci non temiamo la
guerra e le truppe dei Persiani. 3) Negli anfiteatri i Romani assistevano ai giochi pubblici con gioia.
4) Gli agricoltori temono le vipere a causa del veleno. 5) Il disertore fuggiva attraverso
l’accampamento dei Romani. 6) Le donne di Troia invocavano l’aiuto degli dei del cielo con
sacrifici e suppliche. 7) Gli dei sostengono le truppe dei Romani contro i barbari. 8) Le ceneri si
sollevavano dal Vesuvio e soffocavano gli abitanti di Pompei, città della Campania. 9) L’agricoltore
portava sulle spalle un canestro e legna da ardere. 10) Virgilio nei libri canta Ilio e i Romani,
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discendenti dei Troiani. 11) I Romani con le truppe ausiliarie si schieravano di fronte
all’accampamento dei barbari. 12) Nella battaglia di Filippi in Macedonia le truppe dei triumviri
Ottaviano e Antonio sconfiggono Bruto e Cassio. 13) I Romani allontanavano i prigionieri dalle
salmerie e dai carri. 14) Il tribuno teneva i comizi e infiammava il popolo. 15) Le truppe ausiliarie
erano nell’accampamento insieme alle truppe dei Romani. 16) Spesso i Greci consultavano
l’oracolo di Delfi. 17) I sacerdoti talvolta interpretano erroneamente le viscere delle vittime.
Esercizio 36
Traduci:
1) Aestuaria terras atque vias concidunt 2) M. Antonius legatos praemittit atque mandata et iussa
per praefectos mittit. 3) Villa concidit atque servi ex villa celeriter fugiunt. 4) Romani Fabricium ad
Pyrrhum mittunt et per Fabricium captivos repetunt. 5) Romani in lecto torum ponebant et stragulis
pulvinisque tegebant. 6) In ergastulo servi severe poenas luebant. 7) Magister poëtarum libros in
armariis cum cura reponit. 8) Oppidani in armis erant et copiarum auxilium ad portas
exspectabant. 9) Lectica dominum servi in forum portabant. 10) Graeci ligno equum aedificant
atque in oris relinquunt; Troiani in oppidum equum immittunt. 11) Plauti et Terentii fabulas adhuc
in schola magister discipulis legit. 12) Vicos et pagos barbari flammis vastabant, colonos
interficiebant atque colonorum feminas captivas faciebant. 13) In viscum aviculae saepe incidunt
atque pueri cum famulis captant et in aviaria includunt. 14) Praefecti mandata copiis armiger
nuntiat. 15) Verborum structuram semper in fabulis antiqui curabant.
Impariamo ad usare il vocabolario (4).
Dopo il termine populus, di cui si è già trattato, incontriamo di nuovo due omografi, nelle frasi 1 e 3
dell’esercizio precedente. Concidunt e concidit infatti sembrerebbero provenire entrambi dal
medesimo verbo concidĕre, ma esistono due verbi apparentemente uguali che invece differiscono
per la lunghezza della penultima sillaba nel presente e nel perfetto. Il vocabolario precisamente
riporta:
1. concĭdo, is, cĭdi, ĕre, 3 intr. 1) cadere insieme, crollare, cadere [...]
2. concīdo, is, cīdi, ĕre, 3 tr. 1) tagliare, spezzare, intersecare […]
Naturalmente il numero posto davanti al paradigma ci suggerisce l’esistenza di uno o più omografi
del termine stesso. In particolare, dei due verbi il primo è intransitivo, il secondo transitivo: rimane
solo da esaminare le frasi per scegliere correttamente. Un complemento oggetto è presente nella
frase 1 (terras et vias), e non è presente nella frase 3, dove il verbo usato è intransitivo: la scelta è
obbligata.
Le traduzioni corrette sono pertanto le seguenti:
1: Gli estuari intersecano le terre e le strade.
3: La villa crolla e i servi si allontanano velocemente dalla villa.
Esercizio 37
Traduci:
1) Ad Romanos Helvetiorum legati veniunt et misericordiam in Helvetios petunt. 2) Beneficiis
dominus libertum obligabat sed libertus domino gratiam non reddebat. 3) Ariovistus a Romanis
beneficia accipit sed Haeduis, Romanorum amicis, captivos non reddit. 4) Litteras nuntiosque
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semel atque iterum ad filium per servos vir mittebat, sed filius ad postulata numquam rescribebat.
5) Superi Mercurium deum, Maiae filium, ab Olympo in terram cum mandatis saepe demittebant. 6)
Lucius Tarquinius, Catilinae amicus, in curia Crassum nominabat et accusabat, sed Romani
Tarquinii verbis non credebant. 7) In silvis ventorum et pluviarum violentia fagos, populos et
platanos diruit, et deum templa quoque in lucis damna accipiunt. 8) Oppidani moenia frustra
defendunt: nam inimici tormenta in muris disponunt atque in oppidum intrant. 9) Piratae navigia
ad oras adpellebant sed insulae incolae propter piratarum violentiae famam iam pagos et vicos
cum feminis, filiis et filiabus relinquebant. 10) Britannicum, Messalinae et Claudii filium, veneno
tyrannus interficit.
Esercizio 38
Traduci:
1) I Romani veneravano Mercurio, protettore del commercio e delle strade, e offrivano al dio doni e
vittime. 2) La violenza del vento scoperchiava i tetti dei casolari dei contadini. 3) Il fattore
custodiva il tesoro nell’arca ma la fattoressa (lo) ignorava. 4) Il tiranno di Creta rinchiude Dedalo
nel labirinto col figlio Icaro. 5) Quinto Fabio Massimo aveva il comando della guerra contro i
Cartaginesi. 6) Mercurio, Febo e Vulcano sono dei e vivono nell’Olimpo. 7) Mercurio conduceva le
anime agli Inferi e portava sulla terra a uomini e donne gli ordini degli dei. 8) Nel recinto i cavalli
con le cavalle mangiavano il fieno. 9) I pirati saccheggiano i templi degli dei e le case dei coloni.
10) Crasso, non ancora triumviro, sconfiggeva le truppe di Spartaco. 10) Il fiume scorre attraverso i
campi; donne e contadini attingono acqua dal fiume e (la) portano nel villaggio. 11) Patroclo
indossa le armi del figlio di Peleo e mette in fuga i Troiani. 12) Gli dei puniscono Narciso per la
superbia e l’arroganza. 13) Il padre di famiglia rimprovera il figlio, il patrono rimprovera il liberto.
Esercizio 39
Traduci:
1) Il servo sottrae dall’arca del padrone abbondanza di monete e di sesterzi. 2) Con violenza le
fiamme distruggono le casupole dei contadini nei campi. 3) I fanciulli si smarriscono nella folla e
invocano l’aiuto degli dei. 4) Dalle spiagge della Sicilia soffiava l’Austro e arrivava alle coste della
penisola dell’Italia. 5) Il figlio di Tarquinio il Superbo oltraggia con parole e con azioni Lucrezia,
matrona romana, e suscita l’ira di Bruto e Collatino. 6) Il vento agitava il mare e sulla spiaggia
sollevava la sabbia e (la) gettava negli occhi degli abitanti del villaggio. 7) I prigionieri portano
acqua e legna nell’accampamento. 8) Dalla città arriva alla fattoria un servo con una lettera del
figlio del padrone. 9) Il falegname con il legno costruisce un triclinio e (lo) dona al fattore. 10) Gli
schiavi agivano contro i padroni, i liberti contro i patroni: regnavano eccessi dovunque. 11) Narciso,
il figlio del fiume Cefiso, disprezzava le fanciulle e le ninfe. 12) I fanciulli giocavano a dadi, le
fanciulle giocavano a palla, il padre di famiglia leggeva un libro all’ombra di un platano, i servi
preparavano la mensa.
Esercizio 40
Le affermazioni che seguono (attenzione: non tutte!) contengono degli errori: individuali e
correggili.
1) Il complemento di stato in luogo in latino è reso con la preposizione in seguita
dall’accusativo; il complemento di moto per luogo con l’accusativo preceduto dalla
preposizione per.
2) Virus, vulgus e pelagus sono di genere neutro.
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3) Il complemento di mezzo è reso con l’ablativo semplice se il mezzo è animato,con per
seguito dall’accusativo se invece è inanimato.
4) La prima persona dell’imperfetto indicativo del verbo colĕre è colebam.
5) I pluralia tantum vogliono il verbo al singolare.
6) Il vocativo singolare di deus è dee.
7) Monēre è un verbo della III coniugazione, audīre della IV.
8) I sostantivi di genere neutro hanno l’accusativo e il vocativo uguali al nominativo solo se
appartengono alla seconda declinazione.
9) I nomi della seconda declinazione escono in –is solo al dativo singolare.
10) Il nome vir e i suoi composti possono avere l’uscita del genitivo plurale in –um.
Versione 1
La vita in campagna
Antiqui saepe in agris vitam agebant et agriculturae studebant. Equis et equabus agros colebant,
neque insidias advenarum timebant. Apud aras deorum pater familias cum filiis hostias mactabat,
atque filiae spicis coronas nectebant et deis deabusque praebebant. Vilica et ancillae casam
purgabant, cibum dabant agnis et capellis; habebant etiam lusciniam in cavea. Dominus in agris
frumentum, in horto piros malosque serebat, in casa vinum oleumque habebat, et saepe amicos ad
cenam invitabat. Amicis praebebat epulas sinceras (= genuini) sine pompa.
Versione 2
Il banchetto
Romani saepe amicos ad cenam invitabant atque triclinium sternebant cura et elegantia; amici
numquam recusabant. Dominus in abacis argentum et pocula ponebat, fercula in mensis; pulvini
viros sustinebant. Romani merum non bibebant, sed aquam et vinum miscebant; ministri autem
vinum liquabant et cyatho in pocula effundebant. Dominus convivis spectacula ludosque
praebebat: comoedus declamabat, lyra musici canebant, puellae saltabant et gaudium parabant.
Candelae et lucernae triclinium illuminabant.
Versione 3
Pisistrato
Pisistratus Athenarum tyrannus erat, sed Athenas regebat sapientia et benevolentia, non
adrogantia. Nam deis et deabus templa erigit et statuis signisque vias templaque exornat; Dionysi
religioni favet (= favorisce il culto) et Dionysia instituit. Populus ludis vitae inedias et miserias
neglegit: agricolae caprorum vestimenta induunt et canunt et saltant. Sub Pisistrato populus cum
laetitia vivebat. Pisistratidae primo Pisistrati imperium et consilia observant, deinde coniurati
Hipparcum interficiunt atque Hippias tyrannus regnat sed populi gratiam amittit.
Versione 4
Due episodi tratti da Fedro
Lupus et agnus ex eodem (abl.= stesso) rivo bibunt. Lupus iurgii causam quaerit atque agnum
accusat: “Cur aquam mihi (= mi) turbas?” Respondit laniger: “Lupe, aquam non turbo: nam a te
ad me (= da te verso di me) decurrit”. Tunc lupus alias (acc.= altre) iurgii causas exquirit sed non
invenit; postremo agnum culpa vacuum (acc., = innocente) corripit atque lacerat.
Rana in stagno taurorum pugnam cum cura observabat atque ita dicebat: “Malum stagno
ranisque imminet (immineo regge il dativo)!” Socia ranae respondebat: “Cur haec (acc. n. =
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queste) verba dicis? Tauri enim propter imperium contendunt, atque longe ab stagnis cum armentis
vivunt.” “Sed taurus qui vincet (= che vincerà) inimicum ab regno expellet (= caccerà) atque taurus
fugitivus (= fuggitivo) in stagni latibulis ranas conculcabit (= calpesterà). Nam pugnae bellaque
potentium (= dei potenti) saepe miserorum vitam laedunt.
Versione 5
Romolo e Remo
Rheae Silviae filius cum Remo Romulus erat atque Rhea Silvia, historici narrant, Aeneae filia erat;
Aeneas, autem, deae filius.
Rhea Silvia aquam in luco ad rivum attingebat sed bellorum deus puellam videbat et statim
violentiam in puellam faciebat. Rhea Silvia Romulum Remumque pariebat sed antistita erat, itaque
filios in cistam ponebat atque in fluminis aquis relinquebat. Cista ad fici umbram, in ripis,
appellebat; lupa cistam videbat et mammas pueris praebebat. Picus quoque, in antiquorum libris
legimus, beluam adiuvabat. Deinde pueri Faustuli misericordiam captabant atque Faustulus cum
Acca Larentia Romulum Remumque pueros alebat.
Olim Amulii servi in Aventino domini agnas et vaccas custodiebant sed Remus cum vicinis in servos
pugnam committebat. Amuli armigeri Remum captivum faciunt, deinde Romulus cum amicis et
armis ad Amulii palatium Remo auxilio venit, Remum liberat, Amulium interficit.
Versione 6
Fondazione di Roma
Romulus Remusque condere oppidum desiderabant: Romulus oppidi sulcum describit sed propter
iurgium Remum occidit et oppidum Romam appellat. Sed Romani vulgus virorum erant: feminas
enim Romani non habebant, idcirco Romulus Sabinorum feminas dolo ex pagis in oppidum allicit et
captivas facit. Titus Tatius, Sabinorum dominus, copias colligit, in Romanos incedit et per
Tarpeiam in oppidum intrat: puella enim Capitolii castellum Sabinis tradit. Sed Romulus deos orat
et proelium cum Sabinis vincit: Romani et Sabini socii evadunt atque Titus Tatius cum Romulo
regnat; Romanorum et Sabinorum populi se coniungunt.
Versione 7
Numa Pompilio
Venti et pluviae Romam, pagos et agros evertebant, pelagi aquas movebant, casulas detegebant, et
in procella Romulus ex Romanorum oculis certe et definite evolabat. Deinde Romani Romulum
Quirinum appellabant, templum Quirino aedificabant et deum colebant.
Romulo Numa Pompilius succedit. Numa sacrorum minister erat: Romulum Quirinum colebat et
Saliorum collegium instituebat. Tatiam, Titi Tatii filiam, in matrimonium ducebat. Ad Numam
Egeria Nympha noctu veniebat in Camenarum speluncam et domino consilia dabat. In sacrorum
libris vir scientiam notabat et cum diligentia custodiebat. Romam iustitia Numa regebat et Romae
incolae dominum amabant; tandem decedebat et in Ianiculo Romani sepultura Numam afficiebant
et iuxta dominum in feretro sacrorum libros ponebant.
Versione 8
Orfeo e Euridice (I)
Orfeo, figlio di Eagro, era musico e poeta. Placava gli animali feroci e muoveva persino i sassi con
il suono della lira. Amava Euridice, ninfa dei boschi. Un tempo Aristeo inseguiva Euridice lungo le
rive di un fiume della Tracia, ma fra le erbe c’era una vipera: la fanciulla non la (= eam) vede, la
vipera morde la ninfa e con il veleno la (= eam) uccide. Orfeo allora, per il desiderio di Euridice,
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scende negli Inferi. Con il suono della lira incanta gli dei infernali e i mostri del regno di
Proserpina: persino Cerbero tace, e cessano i supplizi dei dannati. La pietra di Sisifo si ferma,
Tantalo non brama più cibo né acqua, le figlie di Danao non mettono più acqua nella botte.
Versione 9
Orfeo e Euridice (II)
Le lacrime di Orfeo e il suono della lira smuovono anche l’animo di Proserpina: la regina degli
Inferi libera infatti la ninfa Euridice. Proserpina impartisce però degli ordini: Orfeo deve precedere
la fanciulla e non deve voltarsi durante la strada. Il musico ascolta le parole della regina ed esulta
per la gioia: quindi si incammina, e la ninfa lo (= eum) segue. Ma quasi alla meta Orfeo, senza una
causa, si volta: gli Inferi ingoiano la fanciulla definitivamente.
Orfeo la invoca, ma invano.
Versione 10
Dedalo
Dedalo era l’architetto del re (usa dominus, i) di Creta. Realizza il labirinto, dove il re di Creta,
marito di Pasifae, rinchiude il Minotauro, mostro con aspetto di uomo e di animale feroce, figlio
della regina e di un toro. Ma il re, successivamente, rinchiude nel labirinto Dedalo insieme al figlio
Icaro. L’architetto realizza delle ali con la cera e fugge dal labirinto con Icaro, ma le ali di Icaro si
sciolgono e il giovane cade in mare e muore; Dedalo invece giunge in Sicilia, e qui si nasconde
presso il re Cocalo. Il re di Creta insegue Dedalo fino alla Sicilia, ma Cocalo lo (= eum) uccide e
Dedalo, per ringraziamento, costruisce nell’isola edifici e templi.
Romanorum mores (1): La casa romana.
Nei primi secoli della repubblica i Romani adottarono la semplice formula della casa ad atrio:
vi si accedeva tramite un corridoio, a metà del quale si trovava la porta che separava il vestibulum,
che dava sulla strada, dalle fauces, che immettevano direttamente nell’atrium.
Il vestibulum, dove la mattina si accalcavano i clientes per porgere i loro omaggi al patronus,
nelle case romane più lussuose poteva essere molto ampio, e abbellito da statue e ornamenti di vario
genere; non mancavano delle panche, in legno o in muratura, seduti sulle quali i clienti aspettavano
di poter entrare.
L’atrium era un ampio spazio scoperto abbellito da un impluvium, vasca che raccoglieva l’acqua
piovana, e dal Lararium, un tempietto dedicato ai Lares familiares; nell’arca, solitamente collocata
nell’atrium, fissata al pavimento o su una parete e realizzata in legno finemente decorato rivestito
all’interno di lamine di ferro, la famiglia riponeva le ricchezze e gli oggetti di valore. Nell’atrium
nei tempi più antichi ardeva il focolare domestico, e qui la famiglia trascorreva la maggior parte del
suo tempo. Vi si affacciavano stanze piuttosto piccole, adibite a camere da letto (cubicula); di fronte
all’ingresso, in un ampio salone, il tablinum, il patronus, seduto su un trono per incutere
soggezione, riceveva l’omaggio dei clienti.
Nel corso del II secolo a.C., di pari passo con la stratificazione delle classi sociali, crebbero le
differenze architettoniche tra le varie abitazioni. Nelle case delle famiglie più ricche quello che,
posto dietro il tablinum, anticamente era un semplice hortus, divenne un perystilium, ampio
giardino curato da un topiarius -qualcosa in più di un semplice giardiniere- circondato da un portico
dove fiori e piante preziose si alternavano a sculture e opere d’arte diverse. Sul perystilium si
affacciavano altre camere da letto e l’exhĕdra, sala spaziosa e luminosa posta di fronte al tablinum.
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Solo in un secondo momento i Romani costruirono, nelle loro case, stanze adibite esclusivamente a
camere da pranzo, i triclinia.
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Capitolo 5
Gli aggettivi della prima classe
Gli aggettivi della prima classe.
Elementi di analisi logica (9): il complemento di materia.
Elementi di analisi logica (10): il complemento predicativo del
soggetto.
Elementi di analisi logica (11): il complemento predicativo
dell’oggetto.
Il futuro semplice indicativo attivo delle quattro coniugazioni e
del verbo sum.
Elementi di analisi logica (12): il complemento di tempo
determinato.
Elementi di analisi logica (13): il complemento di tempo
continuato.
Gli aggettivi pronominali e l’aggettivo sostantivato.
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Aggettivi della prima classe
AGGETTIVI IN –US -A -UM
acutus, a, um = acuto, appuntito
lepidus, a, um = piacevole, grazioso, faceto
altus, a, um = alto
magnus, a, um = grande
amoenus, a, um = ameno
malus, a, um = cattivo, malvagio
apricus, a, um = aprico, soleggiato
marmoreus, a, um = marmoreo
bonus, a, um = buono, onesto, nobile
molestus, a, um = molesto
caecus, a, um = cieco
notus, a, um = noto
clarus, a, um = famoso
novus, a, um = nuovo
densus, a, um = denso, folto
opacus, a, um = opaco, ombroso
fessus, a, um = stanco
pavidus, a, um = pavido, timoroso
foedus, a, um = sgradevole, vergognoso
pius, a, um = pio
frigidus, a, um = freddo
saevus, a, um = crudele
gratus, a, um = gradito, riconoscente
scelestus, a, um = scellerato, malvagio
honestus, a, um = onesto
sedulus, a, um = diligente, premuroso
infestus, a, um =ostile, minaccioso
territus, a, um = spaventato
infidus, a, um = infido
timidus, a, um = timido
laetus, a, um = lieto
umbrosus, a, um = ombreggiato
lassus, a, um = affaticato
AGGETTIVI IN –ER -A -UM
aeger, aegra, aegrum = malato, sofferente
mortifer, mortifera, mortiferum = mortale
asper, aspera, asperum = aspro, violento
piger, pigra, pigrum = pigro
pulcher, chra, chrum = bello
ater, atra, atrum = atro, nero
frugifer, frugifera, frugiferum = fruttifero, ruber, rubra, rubrum = rosseggiante
fertile
sacer, sacra, sacrum = sacro
impiger, gra, grum = instancabile
taeter, taetra, taetrum = tremendo, orribile
tener, tenera, tenerum = tenero, in tenera età
integer, integra, integrum = integro, sano
vafer, vafra, vafrum = scaltro
lacer, lacera, lacerum = lacero
miser, misera, miserum = misero
Esercizio 1
Concorda con ciascun sostantivo l’aggettivo posto tra parentesi, quindi traduci e declina:
(bonus, a, um) ……………… agricola
(amoenus, a, um) ……………… locus
(acutus, a, um) ……………… gladius
(pavidus, a, um) ……………… nauta
(umbrosus, a, um) ……………… populus
(fessus, a, um) ……………… advena
(saevus, a, um) ……………… lupus
(impiger, gra, grum) ……………… discipulus
(infestus, a, um) ……………… pirata
(laetus, a, um) ……………… puella
(pulcher, chra, chrum) ……………… fraxinus
(altus, a, um) ……………… pelagus
Esercizio 2
Declina per iscritto e traduci:
gratum donum – saevus tyrannus – timida agna – magnus poëta – marmorea statua – opaca
platanus – infestum bellum – sedulus agricola – asper dominus – clarus philosophus – sempiterna
gloria – saevus pirata – impiger servus – umbrosa ulmus – infidum vulgus.
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Esercizio 3
Traduci e declina:
il povero servo – la mesta fanciulla– il misero agricoltore – la violenta tempesta – il bianco pioppo il famoso poeta - la lunga guerra – il profano volgo – il veleno mortale – la premurosa ancella – il
grande coraggio – l’antica dea – il lieto buffone – la fitta selva – l’alto frassino – il cattivo
forestiero.
Esercizio 4
Traduci le seguenti espressioni:
acutum pilum – noti libri - inauditorum nuntiorum – lacrimosis puellis – territus aper - clarorum
populorum– grati verbi - altas populos– scelesta consilia– vafrum piratam - funesta praesagia –
lepidi libelli – adversis fortunis – umbrosae fago – magna gaudia - pius incola.
Esercizio 5
Traduci le seguenti espressioni:
al servo stanco – dei poeti famosi – ai filosofi colti – un piacevole gioco (sogg.) – i pirati crudeli
(compl. ogg.) – con un agguato pericoloso – delle divinità ostili – o bei fanciulli! - ai faggi ombrosi
– al povero agricoltore – allo sparviero sanguinario - degli stranieri sconosciuti - le violente
tempeste (sogg.) – ai perfidi traditori – o figlio mio! – il veleno mortale (compl. ogg.) – al bel
pioppo - dei lieti convitati.
Elementi di analisi logica (9): Il complemento di materia.
Il complemento di materia (risponde alle domande: fatto di che cosa? di quale materia?) è
espresso con le preposizioni e / ex / de (quest’ultima più rara) + ablativo:
•
Statuam ex ligno vidi. = Ho visto una statua di legno.
Spesso al posto del complemento di materia la lingua latina utilizza l’aggettivo corrispondente,
naturalmente concordato con il nome cui si riferisce:
•
Statuam ligneam vidi. = Ho visto una statua lignea (=di legno.)
VERBI
ango, is, anxi, ĕre = affliggere
lugeo, es, luxi, luctum, ĕre = piangere,
ascendo, is, ascendi, ascensum, ĕre = ascendere, addolorarsi
salire
mergo, is, mersi, mersum, ĕre = immergere
assigno, as, avi, atum, are = assegnare
olfacio, is, olfeci, olfactum, ĕre = annusare
claudo, is, clausi, clausum, ĕre = chiudere
propono, is, proposui, propositum, ĕre =
compono, is, composui, compositum, ĕre = esporre, comunicare
raccogliere
rapio, is, rapui, raptum, ĕre = afferrare, portare
cresco, is, crevi, cretum, ĕre = crescere, nascere via con violenza
dispono, is, disposui, dispositum, ĕre = disporre saevio, is, ii, itum, īre = infuriare, infierire su
floresco, is, ĕre = fiorire
sedeo, es, sedi, sessum, ēre = sedere, essere
gero, is, gessi, gestum, ĕre = fare, condurre
seduto
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incurro, is, incurri, incursum, ĕre = correre sero, is, sevi, satum, ĕre = piantare, coltivare
contro, imbattersi
sto, as, steti, statum, are = stare in piedi
invado, is, invasi, invasum, ĕre = entrare, surgo, is, surrexi, surrectum, ĕre = alzarsi,
invadere, aggredire
sorgere
vexo, as, avi, atum, are = agitare, maltrattare,
devastare
Esercizio 6
Traduci (aggettivi in -us -a -um):
1) Q. Horatius Flaccus magnus atque notus poëta antiquae Romae est. 2) Flavas comas Lucretia
componit magna cum elegantia. 3) Longum et lacrimosum bellum Romani cum Germanis gerebant.
4) Alta populus umbrosis ramis solacium lassis agricolis praebebat. 5) Romani bello fessi sed
propter victoriam laeti erant. 6) Legati in sellis eburneis sedent. 7) In vestibulo marmorea signa
atque lignea subsellia dominus collocabat. 8) Rustici et agricolae non aurea pocula sed lignea in
mensis disponunt. 9) Templa marmorea et nova aedificia oppidum exornant. 10) Sententias bonas,
non malas, semper avi dicunt. 11) Littera Y graeca est. 12) In agris propter belli periculum
incostoditis pueri multa cerasa de plantis carpunt. 13) Ad frigidas fluvii aquas agnos et haedos
servi lassi ducunt. 14) Consilium repentinum belli, sine ulla mora, in comitio tribunus proponit. 15)
Homerus poëta caecus est sed ad claram et sempiternam gloriam scriptis suis pervenit. 16) In
summum iugum barbari ascendunt atque Romanorum copias ex alto loco observant. 17)
Romanorum magno cum gaudio Augustus tandem portas Iani templi claudit. 18) Otiosis verbis
tribunus Romanorum turbam tenebat. 19) Altae populi rami umbram defesso agricolae praebent.
20) Saevi venti exsistunt atque in alto naufragos iactant. 21) Mercurii multa et magna simulacra in
viis antiqui collocabant: mercaturae patronum deum enim putabant. 22) In locis apricis, non
opacis, herbae et plantae semper florescunt. 23) Propter egregiam Romanorum famam barbari
timebant et in densas silvas cum familiis confugiebant. 24) Infimi servi in angulo stabant atque
nequiquam cibum ex epulis residuum exspectabant. 25) Tyrannus in suos violentus erat atque saevo
imperio oppidanos vexabat. 26) Thebae clarorum et magnorum poëtarum patria sunt.
Esercizio 7
Traduci:
1) I Greci costruiscono un cavallo con il legno, quindi penetrano nella città e uccidono molti Troiani
addormentati. 2) Nell’arca di legno il padrone custodisce una grande quantità di sesterzi. 3) I Greci
temevano i Persiani per il grande numero delle truppe. 4) Molti poeti e molti filosofi dell’antica
Grecia sono famosi ancora oggi. 5) Al padrone ubriaco sfuggivano empie parole. 6) Il malvagio
tiranno non prestava ascolto alle parole dei prigionieri spaventati. 7) I contadini abbandonavano i
campi deserti a causa della lunga guerra e giungevano nei villaggi. 8) Marco dona alla sua Livia
braccialetti d'oro e un anello d'argento. 9) La lunga battaglia rendeva esausti gli animi. 10) Gli
scritti di Seneca, grande e famoso filosofo, sono letti ancora oggi nelle scuole. 11) Con perfide
minacce i pirati terrorizzavano i timorosi prigionieri. 12) Nell’ombroso giardino ci sono molte
statue di Diana e di Minerva.
Esercizio 8
Traduci (aggettivi in -ĕr -ĕr, -ĕrum, aggettivi in -ĕr- ra- rum)
1) Ebrius et vinolentus dominus saepe est et in miseros servos crudeliter saevit. 2) Propter asperum
bellum miseri incolae oppidum relinquunt atque agros incultos. 3) Vafer servus in Plauti comoediis
est et vafris consiliis dominum saepe iuvat. 4) Impigri agricolae agros serunt; lanigeros agnos
ancillae cotidie in campos incultos ducunt. 5) Telum mortiferum in exterritum aprum agricola
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conicit. 6) In sacro luco rustici Minervae deae statuas marmoreas odoriferis rosis cingebant. 7)
Frugiferas malos et piros impiger agricola serit atque curat. 8) In taetra silva occultas latebras
pavidi cervi exquirunt atque e lupo effugiunt. 9) Tener agnus timet saevum lupum et gregatim,
numquam solus, errat. 10) Miser dominus luget: nam filius propter molestum morbum in lecto iacet
et medicus aegro puero medicinam praebet. 11) Vitellius integer vir et honestus erat, et officium
suum probe gerebat. 12) Magister pigros discipulos reprehendebat et pensa assignabat multa et
molesta. 13) In vestris libris, discipuli, clarorum poëtarum et philosophorum sapientiam invenitis,
atque vester animus sapientia crescit. 14) In ramos geniculatos Polydori bracchia crescunt et asper
dumus in Priami filii tumulo surgit. 15) In subitaneum atque atrum letum incurrebant pueri,
puellae, feminae et viri: horrifica pestilentia populum enim invadebat.16) Multas cerasos frugiferas
in horto dominus habet magno cum filiorum gaudio 17) Atra cura domini animum angit: magnum
thesaurum enim in lignea arca habet atque semper furtum timet. 18) Aper in silva densa et aspera
se (= si) occultat sed canes venatici vestigia olfaciunt et excitant. 19) Liviam, pulchram domini
filiam, Marius toto animo amat sed puella, ingrata et superba, puerum despicit. 20) Phoebus in
pelagus rubrum se (= si) mergebat atque clara in caelo surgebat luna. 21) Miseri nautae ventorum
et aquarum magnam violentiam timebant et anxii erant. 22) Crebrae procellae cum asperis ventis
miseras agricolarum casas vastabant. 23) Germani asperam et foedam terram incolunt et parum
frugiferos agros serunt. 24) Agricolas pigros dominus magna cum violentia reprehendit atque
impigros laudat.
Esercizio 9
Traduci:
1) Agli instancabili servi il padrone manda del buon formaggio e abbondanza di pane per mezzo di
uno schiavo fidato. 2) Il padrone dona ai figli e alle figlie del misero schiavo nuove vesti di lino. 3)
Con cure premurose le nipoti assistono la zia malata. 4) La bella Elena è causa di una lunga ed
aspra guerra tra Troiani e Greci. 5) Il pino e il pioppo sono sacri agli dei. 6) A causa della violenta
guerra i cittadini abbandonano i fertili campi e le misere capanne. 7) In una famosa favola di Fedro
Tiberio non concede alcuna ricompensa ad uno schiavo zelante. 8) La padrona nel bosco sacro
sacrificava un tenero agnello alla dea Diana. 9) L’uomo colpiva il cinghiale con una freccia mortale.
10) Il cinghiale si rifugiava nella selva orrida e nera. 11) Avido di denaro, il cattivo amministratore
trattava i miseri contadini e gli schiavi ingenerosamente. 12) Il maestro parlava ad alunni acuti ma
svogliati. 13) Gli agricoltori temono le vipere per il veleno mortale.
Elementi di analisi logica (10): Il complemento predicativo del soggetto .
Il complemento predicativo del soggetto è espresso in nominativo, concordato col
soggetto.
Lo troviamo dopo verbi intransitivi, attivi e deponenti (questi ultimi li conoscerai in seguito) come
vivere = vivere, nasci = nascere, crescere = crescere, mori = morire, remanēre = rimanere, redire
= tornare…:
• Ille homo pauper natus est sed dives factus est. = Quell’uomo è nato povero ma è diventato
ricco.
• Maestus amicus meus remansit. = Il mio amico rimase triste.
Reggono il complemento predicativo del soggetto anche i cosiddetti verbi appellativi, elettivi,
estimativi, nella forma passiva (per la trattazione di questo punto rimandiamo al capitolo sui verbi
passivi; cfr. Elementi di analisi logica n. 24):
Elementi di analisi logica (11): Il complemento predicativo dell’ oggetto .
92
Il complemento predicativo dell’oggetto è espresso in accusativo, concordato con
l’oggetto; si ha con i verbi appellativi (appellare, dicere...), elettivi (eligere, creare...), estimativi
(ducere, aestimare...), effettivi (efficere, reddere...) espressi in forma attiva. Lo troviamo anche con
altri verbi che propriamente non rientrano in alcuna di queste categorie, come video = vedo, mitto =
mando…:
• Omnes te putant virum probum. = Tutti ti considerano un uomo onesto.
• Dux amicum legatum miserat. = Il generale aveva inviato un amico in veste di
ambasciatore.
Esercizio 10
Declina gli aggettivi posti tra parentesi nel genere, numero e caso ritenuti da te opportuni, quindi
traduci:
1) Incolis,
propter
(longus,
a,
um)...........................et
(asper,
era,
erum)................................bellum
lassis,
triumvir
per
legatos
/laetus,
a,
um)....................nuntios mittit.
2) Dominus (lacer, era, um)....................... filiis fidi servi (copiosus, a, um)......................cibum
et (linteus, a, um) ....................... tunicas donat.
3) Piratae (saevus, a, um).........................semel atque iterum (maritimus, a, um)...................
oppida oppugnabant atque (exterritus, a, um).............................pueros rapiebant.
4) Mater familias puellis (pulcher, chra, chrum)..................librum donat.
5) Pinus et populus (sacer, sacra, sacrum)...........................deis sunt.
6) Propter bellum (miser, era, erum)........................ et (exterritus, a, um).........................
agricolae casas relinquunt.
7) In (notus, a, um)..................Phaedri fabula Tiberius (studiosus, a, um)..................servo
praemium non concedit.
8) Marcus Liviae donat (aureus, a, um)..................armillas et (argenteus, a, um)........................
anulum.
9) In fabri officina (altus, a, um)………………. et (ruber, rubra, rubrum)……………… flammae
servos non terrent.
10) Seneca, (magnus, a, um) …………………et (notus, a, um) ……………… philosophus, in
(clarus, a, um) ……………. scripto otium laudat.
Il futuro semplice indicativo attivo delle quattro coniugazioni e del verbo sum.
Il futuro semplice si forma aggiungendo le desinenze (-abo, -ebo, - am, -iam) al tema del
presente.
I futuri semplici delle prime due coniugazioni sono simili tra loro, ma sono molto diversi da
quelli della terza e della quarta coniugazione, pure esse simili tra loro, come puoi osservare dal
seguente prospetto:
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Indicativo futuro semplice
I coniugazione
II coniugazione
am-ābo
io amerò
am-ābis
am-ābit
am-abĭmus
am-abĭtis
am-ābunt
III coniugazione
mon-ēbo
io ammonirò
mon-ēbis
mon-ēbit
mon-ebĭmus
mon-ebĭtis
mon-ēbunt
IV coniugazione
leg-am
leg-es
leg-et
leg-ēmus
leg-ētis
leg-ent
io leggerò
aud-ĭam
aud-ĭes
aud-ĭet
aud-iēmus
aud-iētis
aud-ĭent
io udirò
Il verbo sum, anomalo, ha invece una formazione irregolare di questo tempo (come del presente e
dell’imperfetto).
Indicativo futuro semplice
del verbo sum
ero
io sarò
eris
erit
erĭmus
erĭtis
erunt
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Esercizio 11
Analizza e traduci:
leget
erimus
mittam
faciet
explicabit
pugnabunt
sperabimus
monebit
audiemus
credet
habebunt
ero
veniet
ind. fut. sempl. III sing. 3° coniug.
…………………………………….
…………………………………….
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…………………………………….
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…………………………………….
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egli leggerà
……………….
……………….
……………….
……………….
……………….
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……………….
……………….
……………….
……………….
……………….
……………….
94
veniam
venient
erit
…………………………………….
…………………………………….
…………………………………….
……………….
……………….
……………….
Esercizio 12
Analizza e traduci:
canet
veniet
tribuunt
erant
desiderare
satiabatis
quaeret
placetis
sitient
frangere
oboedient
pascunt
adiuvabitis
puniemus
terrebam
administras
pareo
nocet
arcebimus
deletis
ind. fut. sempl. III sing. 3° coniug.
…………………………………….
…………………………………….
…………………………………….
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…………………………………….
…………………………………….
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…………………………………….
…………………………………….
…………………………………….
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…………………………………….
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egli canterà
……………….
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……………….
……………….
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……………….
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……………….
……………….
……………….
……………….
……………….
……………….
……………….
……………….
Esercizio 13
Traduci:
pugnabunt – leges – veniam – scribent – laudabit – vitabunt – placebitis – erimus – accidet –
videbis – scietis – aedificabimus – eritis – relinquam – superabo – habebimus – celebrabunt –
perveniet – recipiam – possidebit;
saremo – direte – avremo – scriverai – ricercherò – combatteranno – guarderete – invierà – loderai –
sarà – avrò – scoppieranno – troverete – eserciterai – leggerete – ascolterò – verremo – diranno –
moriremo – saprai – berrete - combatterò.
Esercizio 14
Traduci:
discedebant – recusabo – recusabant – recusabunt – eramus – veniebatis – veniunt – venient –
ponam – videbo – videbam – videbunt – erit – es - eramus - sunt – esse – petunt – petam –
petebatis – ornabimus – ornabamus – ornamus – ornat.
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ero – verremo – dite – ascoltavamo – ascolterete – saranno – dicevano – prendevamo – prendete –
prenderai – venivano – vengono – darò – davate – accuseremo – vedeva – vedrete – saremo –
annunciavano – fuggiranno – catturerai – scriverò – catturerete – dubitano.
Elementi di analisi logica (12): Il complemento di tempo determinato.
Il complemento di tempo determinato (risponde alle domande: quando? in quale momento?)
è espresso solitamente con l’ablativo semplice:
•
Bello Punico secundo Poeni Romanos graviter profligant. = Nella seconda guerra punica i
Cartaginesi sconfiggono pesantemente i Romani.
Con sostantivi non accompagnati da aggettivi che indicano le fasi della vita (nella
fanciullezza, nell’adolescenza…) o le circostanze in cui si svolge l’azione (in pace, in guerra…) è
più frequente la costruzione in + ablativo:
•
•
In pueritia fabulae gratae sunt. = Nella fanciullezza le favole sono gradite.
In bello incolae deis hostias immolabant. = Durante la guerra gli abitanti offrivano in
sacrificio vittime agli dei.
Elementi di analisi logica (13): Il complemento di tempo continuato.
Il complemento di tempo continuato (risponde alla domanda: per quanto tempo?) è espresso
con l’accusativo semplice o con per + accusativo, senza differenza di significato:
•
(Per) multos annos verbis servi credidi. = Per molti anni ho creduto alle parole dello
schiavo.
AGGETTIVI IN –US -A -UM
albus, a, um = bianco
varius, a, um = vario
antiquus, a, um = antico
vastus, a, um = vasto
aptus, a, um = attaccato a, adatto
inhonestus, a, um = disonesto
cereus, a, um = di cera
intrepidus, a, um = intrepido, impavido
confirmatus, a, um = sicuro, fiducioso
ligneus, a, um = ligneo, di legno
contentus, a, um = contento
limpidus, a, um = limpido
crastinus, a, um = di domani
multus, a, um = molto
cultus, a, um = coltivato, colto, raffinato
otiosus, a, um = ozioso
desertus, a, um = abbandonato, deserto
parvus, a, um = piccolo
egregius, a, um = egregio
paucus, a, um = poco, poco numeroso
eruditus, a, um = erudito
primus, a, um = primo
extremus, a, um = estremo, ultimo
propitius, a, um = propizio, favorevole
fidus, a, um = fidato, fedele
prosperus, a, um = prospero
severus, a, um = severo
secundus, a, um = favorevole, secondo
superbus , a, um = superbo
sensatus, a, um = sensato
ultimus, a, um = ultimo
96
VERBI
accipio,is, accepi, acceptum, ĕre = ricevere
instituo, is, institui, institutum,ĕre = preparare,
adtribuo, is, adtribui, adtributum, ĕre = istituire, ammaestrare
attribuire, assegnare
invenio, is, inveni, inventum, ire = trovare,
arceo, es, arcui, ēre = respingere
escogitare
curro, is, cucurri, cursum, ĕre = correre, offendo, is, offendi, offensum, ĕre = urtare,
accorrere
nuocere a, danneggiare
depono, is, deposui, deposĭtum, ĕre = deporre
recenseo, es, recensui, recensum e recensītum,
desero, is, deserui, desertum, ĕre = ēre = passare in rassegna, esaminare
abbandonare, lasciare
publico, as, avi, atum, are = confiscare
destringo, is, destrinxi, destrictum, ĕre = punio, is, ivi, itum, ire = punire, castigare
sguainare
redigo, is, redegi, redactum, ĕre = ricondurre,
diffluo, is, diffluxi, diffluxum, ĕre = scorrere da far rientrare
una parte all’altra, spandersi
rego, is, rexi, rectum, ĕre = reggere, governare
diripio, is, diripui, direptum, ĕre = separare, satio, as, avi, atum, are = saziare, appagare
dividere
sterno, is, stravi, stratum, ĕre = stendere a terra,
distribuo, is, distribui, distributum, ĕre = preparare
distribuire
supervenio, is, superveni, superventum, īre =
edo, is, edi, esum, ĕre = mangiare
sopraggiungere
trado, is, tradidi, traditum, ĕre = dare,
trasmettere
Esercizio 15
Traduci:
1)In altae cerasi ramis cerasa multa et rubra invenies. 2) Epistulam tradam fido meo amico, et cras
laetos nuntios leges. 3) Bello Punico secundo in immenso campo apud Cannas Poeni Romanos
superant. 4) Totum annum venturum latinam linguam discetis, pueri - magister dicit. 5) Bello
Gallico Romani Galliam in provinciam redigunt multis secundis proeliis. 6) Pius agricola Priapi
marmoreum simulacrum in horto collocabit. 7) Pocula ex auro dominus in mensa exponet in
crastino convivio, et servi diligenter triclinium sternent. 8) Dominus cum fido vilico cras in villa
servorum operas recensebit et pigros atque otiosos servos virga puniet. 9) Crepusculo libenter
domina cum viro in peristylio deambulat atque lunam et claras stellas mirat. 10) Agricolarum casa
parva sed apta familiae est: contentus paterfamilias cum femina et filiis lignea pocula in mensa
exponit et cibos parcos familia edit. 11) Prima pueritia Livius latinas litteras colebat, nunc graecas.
12) Nilus rursus extra ripas diffluet et altum limum in terris deponet. 13) Severus magister
discipulos propter ignaviam castigat virga; discipuli superbi lacrimas retinent. 14) Augusto
Tiberius, vir cultus et eruditus, succedet atque Romae imperium reget magna cum prudentia. 15)
Pulchrum librum tibi donabo: illic (avv.) invenies fabellas notas propter linguae elegantiam. 16)
Celeriter dominus ad villam veniet atque operas conducet. 17) Primo diluculo impiger agricola
filios vocabit et aratrum aget usque ad crepusculum. 18) In bellis viri agros, feminas et filios
relinquunt, atque propter desertos agros saepe in magnis angustiis familiae sunt. 19) Magister
pueris Orphei varias historias narrabit et attente pueri magistri verba audient. 20) In pueritia
fabulae semper gratae sunt; in adulescentia, autem, pueri fabulas et ludos spernunt et puellarum
verba libenter audient.
97
Esercizio 16
Traduci:
1) Lucrezio, famoso poeta latino, celebra la natura. 2) Le parole di Cassandra, figlia di Priamo,
risuonavano vane tra i Troiani. 3) Un cattivo albero da frutto produce necessariamente frutti cattivi;
allo stesso modo un cattivo maestro educa cattivi alunni. 4) Grazie all’esperienza l’agricoltore
ottiene abbondanza di spighe anche da un campo poco fruttifero. 5) O marinaio temerario,
affronterai le tempeste e le onde violente con grande coraggio. 6) Spesso gli antichi Romani, come
anche gli antichi Greci, consultavano gli oracoli, ma i responsi degli oracoli risultavano sempre
oscuri. 7) I servi raccolgono frutti rossi e maturi e riempiono le ceste. 8) Nell’antica Grecia c’erano
molti poeti e molti filosofi. 8) Regalerò alla mia fanciulla un braccialetto d’argento e un anello
d’oro. 9) I marinai della Grecia temevano Nettuno, dio delle acque, e immolavano al dio molte
vittime. 10) Niso, compagno di Enea, era celebre per l’amicizia con Eurialo: così racconta Virgilio.
11) Turno, signore dei Rutuli, antico popolo dell’Italia, prendeva le armi contro Enea, troiano. 12)
Enea uccide il violento Turno con l’aiuto degli dei favorevoli ai Troiani. 13) Spesso i Romani, liberi
da impegni, si incontrano nelle terme. 14) Nelle terme i Romani si bagnavano nelle gelide acque del
frigidario o nelle tiepide acque del tepidario. 15) I Romani costruivano palazzi sontuosi e splendidi.
16) L’alloro era sacro a Febo ed era caro ai poeti dell’antica Grecia. 17) Nel teatro il coro con il
flauto e la lira cantava la poesia di Pindaro, antico e famoso poeta greco. 18) I Galli stabiliscono
l’accampamento sulla riva destra del fiume. 19) I Galli, antico popolo barbaro, offrivano agli dei
vittime umane. 20) Perché, Lucio, vieni a scuola senza i tuoi libri?
Esercizio 17
Completa la traduzione delle seguenti frasi:
1) Bello Iugurthino senatus Q. Caecilium Metellum consulem cum legato Caio Mario contra
Iugurtham mittit.
……………………..il Senato (nom.) ……………………………….console (acc.)…………………
2) Propter Sexti, Tarquinii Superbi filii, iniuriam, Romani regi resistunt atque Roma Tarquinium
expellunt.
……………………………………………oppongono resistenza al re ……………………………da
Roma…………
3) Caesar multa et prospera bella contra Gallos gessit et Vercingetorigem, Gallorum regem, in
clara pugna apud Alesiam vicit.
Cesare……………………………..combattè…….Vercingetorige
(acc.),
re
(acc.)………..
…………………………sconfisse.
4) Nota Ulixis astutia omnibus est: viri vafris consiliis Graeci aequum ex ligno fabricant et Troiam
delent.
………….di Ulisse……………... a tutti…….………………………………………………………...
5) Dianam, Iovis atque Latonae filiam, antiqui colebant.
…………………….…………….di Giove………………..………
6) Helenam, Menelai uxorem, Paris, Priami filius, rapit atque ita bellum Troianum incipit.
…………….. moglie (acc.)…………………Paride (nom.), ………………,………………………
7) Per decem longos annos Graeci Troiam obsident atque vicos et pagos circum Troiam vastant.
…………………………………………………………………saccheggiano……………..………….
8) Antiquae Romanae matronae contentae uno matrimonio erant, et puciditiam summa cum cura
servabant.
………………………………….di un solo matrimonio……………………………………………..
9) Antiqui Fortunam deam cum cornucopia fingebant sed etiam cum oculis fascia tectis: nam
Fortuna bona et mala forte distribuebat.
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……………………………………………………………………………………………………….le
cose buone e le cose cattive.
10) Agricolae filii post patris mortem colent agellum magna cum cura atque patris exemplum
semper servabunt.
……………………………..del padre ……………………………………….del padre….………….
Esercizio 18
Traduci:
1)Initio imperii Romani aspera et longa bella cum finitimis gerebant. 2) Magna Alexandri fama ab
Graecia ad Indum currit. 3) Cras veniam et nuntios laetos dicam. 4) Numquam Romani socios in
periculo relinquent sed cum copiosis copiis auxilium portabunt. 5) Crepusculo puellae albam
lunam et claras stellas contemplabunt. 6) Gallorum copiae advenient et agros vastabunt. 7) In fluvii
ripis platanorum umbrae gratum solacium pueris ex ludo lassis praebebunt. 8) Limpidae fluvii
aquae gratae agricolis erunt. 9) Discipulus consilia magistri audiet et linguam latinam diligenter
discet. 10) Antiqui Romani Servium Tullium ancillae filium putabant. 11) Antiquae matronae
pudicitiam colebant, magnis cum curis filios alebant et deis deabusque teneras agnas immolabant.
12) Post Romanorum victoriam contra Veios, Gallorum copiae in Italiam veniunt, agros desertos
faciunt et saevis incendiis Romam vastant. 13) Furius Camillus egregius Romanus post Gallorum
victoriam cum auxiliis supervenit atque Camilli auxilio Romani Gallos profligant. 14) Daedalum
fabrum Cretae dominus in Labyrintho claudit sed Daedalus cereas alas facit et ex Labyrintho super
pelagi undas cum filio fugit. 15) Impiger armentarius cotidie agnos in campum virga ducit atque
luporum minas ab agnis arcet. 16) Crebra aedificia in oppido erant et viri cum feminis filiisque in
viis errabant. 17) Cras deum fana sacellaque visitabo, pie sancteque deis deabusque teneram
agnam sacrificabo. 18) Ab Iugurtha, Numidiae domino, Romani aurea et argentea dona cum
pecunia accipiebant. 19) Intrepidus dominus placidis verbis servorum iram placabit. 20)Quieto
animo nuntios dominus per fidum servum audiebat. 21) Senecam philosophum in Agrippinam fidum
Romani credebant. 22) Canoris nugis Horatium molestus vir tenebat: sic Horatius poeta enim in
scripto narrat. 23) Samnitici legati ad Marcum Curium veniunt et viro magnam auri copiam
praebent, sed Curius aurum repudiat atque legatos remittit: sic antiqua historia narrat. 24) Pater
familias filio argenteum anulum, candidam tunicam, auream fibulam et purpureum sagulum
donabat. 25) Heri dominus ad villam veniebat, cras rursum veniet.
Esercizio 19
Scegli la forma adatta al contesto tra quelle proposte, quindi traduci:
1. Propitiis / propitii / propitios Troianis dei erant atque viri ventis secundis / secundos /
secundum ad Italiam navigabant.
2. Reginam deorum in Troianos magnam / magnae / magna ira incendebat propter iudicium
Priami filii.
3. Aeolus, ventorum deus, in vastis / vastam / vasta spelunca ventos claudebat sed deorum
reginae imperio ventos magna cum violentia e cava / cavis / cavae spelunca educit.
4. Saevi / saevos / saevis exsistunt venti et violentam / violentas / violenta procella undas ad
caelum extollunt.
5. Troianorum animos magna / magnae / magnis curae invadebant : nam propter densam /
densas / densis tenebras viri pelagus non videbant.
6. Neptunus, undarum dominus, tandem nimbos densum / densorum / densos fugat atque
aquas placat.
7. Troiani tandem confirmati / confirmatos / confirmatae ad Lybiae oras perveniunt.
99
Esercizio 20
Traduci:
1) La vita degli agricoltori nell’antico Egitto era lieta: le acque del Nilo infatti depositavano sulle
spiagge il fertile limo. 2) Gli antichi ritenevano Omero cieco. 3) La vita degli schiavi sarà sempre
piena di miserie. 4) Livia, figlia del nostro fattore, è una fanciulla pudica e riservata. 5) Atene e
Sparta combattevano molte guerre aspre e lunghe. 6) Nella seconda guerra punica i Cartaginesi
conducevano in Italia gli elefanti. 7) Spesso gli abitanti delle antiche città della Grecia si riunivano
nei teatri e qui assistevano a molti spettacoli. 8) Pompeo realizza il primo grande teatro di pietra. 9)
Telemaco era ancora un fanciullo quando (= cum) il figlio di Priamo e di Ecuba rapisce la bella
Elena, figlia di Tindaro. 10) Livio Andronico, schiavo ma anche famoso poeta latino, traduce in
latino l’Odissea. 11) I Romani fanno schiavo Livio Andronico durante la guerra tarentina; in seguito
Livio Andronico educherà i figli del suo padrone in qualità di maestro. 12) Del teatro di Livio
Andronico oggi possediamo soltanto pochi frammenti e titoli di commedie. 13) Gli alleati italici
combattevano contro Roma un’aspra guerra. 14) Lucio Anneo Seneca, famoso filosofo, nasce in
Spagna ma si trasferisce in Italia ed è subito noto per la sua eloquenza e per la sua cultura. 15) Il
prefetto del pretorio Afranio Burro era un grande amico di Seneca, e collaborava con il filosofo in
molti affari. 16) Le fanciulle pongono candidi gigli e corone di rose davanti alla statua della dea.
17) Terenzio, poeta comico latino, nei prologhi delle commedie respinge vigorosamente le
numerose accuse dei Romani. 18) In Spagna i Cartaginesi attaccano Sagunto, alleata di Roma, e
così danno inizio alla seconda guerra punica. 19) Gli agricoltori scrupolosi si riposeranno all’ombra
di un grande platano sulla riva del fiume. 20) La vita di Tito Maccio Plauto, poeta comico, è oscura
e leggendaria.
Esercizio 21
Componi dieci frasi utilizzando per ciascuna di esse i termini di seguito indicati:
1) Saevus, a, um – miser, misera, miserum - servus, i – dominus, i – virga, ae – fustigo, as, avi,
atum, are.
2) Miser, misera, miserum – saevitia, ae – dominus, i – servus, i - sum, es, fui, esse.
3) Longus, a, um – asper, aspera, asperum – Romanus, i – barbarus, i – gero, is, gessi, gestum,
ĕre.
4) Umbrosus, a, um – fagus, i – ager, agri – sum, es, fui, esse.
5) Gloria, ae – poeta, ae - fama, ae – gratus, a, um – sum, es, fui, esse.
6) Altus, a, um – umbrosus, a, um – fagus, i – ripa, ae – fluvius, ii – cresco, is, crevi, cretum,
ĕre.
7) Honestus, a, um – probus, a, um – vir, viri – sum, es, fui, esse.
8) Antiquus, a, um – notus, a, um – clarus, a, um – Lucretius, ii - poeta, ae – iudico, as, avi,
atum, are.
9) Imperitus, a, um – altus, a, um – nauta, ae – unda, ae – timeo, es, timui, ēre.
10) Probus, a, um – Livius, ii - vir, viri - puto, as, avi, atum, are.
Gli aggettivi pronominali e l’aggettivo sostantivato
Esercizio 22
Concorda l’aggettivo con il sostantivo, quindi traduci:
1) (unus, a, um) …………… filii =
2) (totus, a, um) …………… Italiae (gen.) =
3) (nullus, a, um) …………… belli =
………………………….
………………………….
………………………….
100
4)
5)
6)
7)
8)
(alter, altera, alterum) …………… puero (dat.) =
(uterque, utraque, utrumque) …………… captivum =
(nullus, a, um) …………… ager =
(neuter, neutra, neutrum) …………… servo (dat.) =
(uter, utra, utrum) …………… librum? =
………………………….
………………………….
………………………….
………………………….
………………………….
Esercizio 23
Individua la funzione logica e traduci:
1) a causa di un solo uomo
2) in compagnia della sola ancella
3) in nessuna guerra
4) attraverso l’intera Gallia
5) dalla sola isola
6) all’uno e all’altro figlio
7) per mezzo dell’uno e dell’altro servo
8) insieme a entrambe le figlie
9) da tutta la Gallia
10) in nessuna scuola
complemento
traduzione
……………………………………
……………………………………
……………………………………
……………………………………
……………………………………
……………………………………
……………………………………
……………………………………
……………………………………
……………………………………
Esercizio 24
Traduci:
1) In Sicilia propter unius avaritiam ager decumanus quasi desertus est. 2) Vera amicitia inter
bonos et honestos solum est. 3) Nullo puero pila gratum donum non erit. 4) Ob Catilinae unius
audaciam Roma in magno periculo erat. 5) Nulli servo vilici ira iucunda erat. 6) “ Per aspera ad
astra": sic antiqui dicebant. 7) Alter servum offendit verbis, alter virga. 8) Totius vici incolae,
propter bellum, casas deserebant et in agros fugiebant. 9) In malos et scelestos severas poenas
antiqui Romani instituebant. 10) Pauca sed sensata tribunus populo dicebat in foro. 11) Neutro filio
paterfamilias parvum agellum relinquit. 12) Piratae insulas nonnullas diripiebant et incolas
exterritos reddebant. 13) Aper utriusque agricolae agellum vastabat. 14) Romani multis et saevis
bellis imperium totius Galliae obtinent. 15) Nulli servo hanc epistulam committam sed tradam ipse
(=io stesso) amicis. 16)Fortuna bona et mala non aeque distribuit: nam caeca est. 17) Homerus
poëta humana deis adtribuebat. 18) Propter unius discipuli insolentiam magister in totos saevit. 19)
Nullo graeco medico filiorum meorum curam tradam. 20) Numa Pompilius Romulo succedit atque
sacra instituit. 21) Unius viri verba Romanorum animos in reos inflammabant. 22) Nulli servo
nummos et sestertios dominus donabit. 23) Totius insulae divitiae avaritiam unius non satiabant.
24) Extremo Peloponnesio bello solius Spartae incolae divitias spoliis augebant.
Esercizio 25
Traduci:
1)Unius servi verba domino grata erant 2) Toti familiae dominus uvas castaneasque distribuebat.
3) Stulti soli divinum despiciunt et deos non colunt. 4) Utri discipulo, magister, librum donabis? 5)
Hic (=questo, nom. m.) anulus non meae ancillae sed alterius est. 6) Sinistra pila et sagittas
emittere non potest (= può). 7) Tenaciter coniurati non verum, sed falsum adfirmabant. 8) Totius
oppidi incolae arma destringebant atque bona et divitias strenue defendebant. 9) Dei malos ed
inhonestos punient et bonis honestisque praemia donabunt. 10) Utri filio anulum ex auro, utri ex
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argento donabis, domine ? 11) Alterius filii verba domino grata erunt, alterius ingrata. 12) Ferum
aprum sagittae nullius agricolae vulnerabant. 13) Toti populo Romano nociva erat tribunorum
discordia. 14) Pater familias utrumque filium severe reprehendebat ob magnam stultitiam et
imperitiam. 15) Domina neutri ancillae litteras dat: fidae enim ancillae non sunt, nec dominae
gratae. 16) Totius Galliae agri deserti sunt propter longum et asperum bellum. 17) Discipulus solus
in schola erat, et magister uni discipulo Senecae philosophiam exponit. 18) Unius viri verba oppidi
incolas commovebant: magna cum fiducia enim tota turba verba audiebat. 19) Utrum puerum vides
in horto? 20) Coniuratorum bona Sulla publicabat. 21) Ex hibernis copias Pompeius educit. 22)
Multa in foro tribunus dicebat, sed pauci libenter tribunum audiebant. 23) Divitias nostras posteri
accipient et patrimonium totum dissipabunt. 24) Extremum atque ultimum mundi caelum est.
Esercizio 26
Traduci:
1) A quale dei tuoi due figli affiderai la tua casa, Valerio? 2) Le parole di entrambi i figli
commuovevano il padre di famiglia. 3) Per le parole di un solo alunno il maestro punisce duramente
tutti i discepoli. 4) L’uno dei figli dissipava i beni della famiglia, l’altro invece amministrava con
diligenza le ricchezze. 5) Il generale riconduce le truppe negli accampamenti invernali. 6) Gli
abitanti di tutta l’isola erano terrorizzati a causa dei pirati. 7) Darò delle monete all’uno e all’altro
servo. 8) Dirò poche cose, ma sensate. 9) A nessun discepolo erano gradite le parole del maestro.
10) Siete entrambi onesti e fidati, ma ad uno solo affiderò la cura delle mie ricchezze. 11) Nè l’uno
né l’altro servo obbediva volentieri al padrone. 12) Gli antichi punivano duramente i colpevoli.
Versione 1
Le scuole ateniesi
In Graecia, litterarum patria, poëtae magni celebrabant gloriam virorum antiquorum. Scriptis et
verbis commemorabant magna facta avorum, velut bellum cruentum contra Troianos. In Graecia
praeterea vivebant multi magistri: suis (= con i loro) praeceptis erudiebant discipulos non scholae,
sed vitae. Dominae filios filiasque bonis magistris tradebant, et magistri saepe multos discipulos
habebant. In Graecia postremo erant clarae philosophorum scholae: philosophos audiebant
libenter pueri sed etiam viri. Athenarum incolae multas deas venerabant, et caelicolum
benevolentiam hostiis apud aras captabant.
Versione 2
Leggende relative alla fondazione di Roma (I)
Romulum Remumque Rhea gignit, sed saevus Amulius, puerorum magnus patruus, Rheam in
vincula conicit et pueros in cista fluvii aquis committit. Sed cista apud fluvii herbidas ripas
consistit. Ibi lupa apud ficum pueros alit, deinde Faustulus, fortuito, nudos pueros videt et cum
femina Acca Larentia in casa educat. Iam adulti, Romulus Remusque verum cognoscunt, cum
Amulio bellum asperum conficiunt, patruum occidunt atque avum in pristinum imperium restituunt.
Deinde novi oppidi fundamenta ponere constituunt atque Romulus in Palatio, Remus in Aventino
auspicant. Utrisque auspicia, historia narrat, propitia sunt. Sulcum Romulus circa Palatium ducit,
sed Remus per ludibrium sulcum superat. Itaque Romulus Remum occidit, solus dominus manet
atque novum oppidum Romam appellat.
102
Versione 3
Leggende relative alla fondazione di Roma (II)
In novum oppidum multos viros, sed etiam reos et fugitivos servos, Romulus accipit, atque
incolarum numerum amplificat. Per nuntios et legatos vicinos populos Romanis consociat, sed
feminae paucae sunt. Itaque Consum deum ludis magnis celebrat et vicinos invitat. Sabini cum
feminis, filiis et filiabus in oppidum veniunt sed violenta rixa inter Romanos Sabinosque
exardescit: Romani puellas et feminas Sabinis eripiunt. Propter factum scelestum, Sabini socios
exquirunt et armis cum Romanis contendunt, sed Romulus Caeninae, Antemnarum et
Crustumeriorum copias fugat. In Sabinos Titus Tatius maximum imperium habet. Per dolum Sabini
bellum agunt: nam Tarpeiam, praefecti Capitolii filiam, corrumpunt atque infida puella oppidi
portas inimicis aperit; deinde Sabini miseram puellam occidunt. Capitolium Sabini capiunt, cum
Romanis proelium committunt sed Sabinae feminae intercedunt atque pugnam conficiunt; Romulus
Titum Tatium imperio adiungit.
Versione 4
Un lavoro felice
Antiquus scriba scribarum vitam ita laudat:“Ego scriba eram. Tu quoque, puer, scriba eris.
Agricolae enim non nautae aut athletae aut poetae tam beati non sunt quam (tam … quam = tanto
… quanto) collegae nostri. Nam agricolae aridum humum arant. Magnam frumenti copiam domino
semper dare debent. Non semper in pulchrarum ficorum umbra sedere possunt (= possono). Nautae
ad longinquam Aegyptum navigant et adversus saevos piratas armis pugnare debent. Athletae
numquam in otio sunt. Multae lauri claris poetis non desunt (= mancano), sed poetae non semper
clari sunt. Tu, puer, cum doctus scriba eris, domini nostri negotiis intereris (fut. da intersum):
pecuniam semper habebis.“
Versione 5
Nella selva
In Claudiae villa casta et opaca silva erat. Magna erat ibi tiliarum, castanearum, herbarum
plantarumque copia, quae (= che) aviculis quasi casam suppeditabat. Aviculae enim silvarum
incolae sunt, erant semperque erunt. Tu quoque, merula, tu, luscinia, tu, alauda, silvarum incola es.
Nam vos, aviculae, in plantarum ramis et in silvarum herbis nidificatis: ibi enim aviculae securam
tutelam habent. Itaque in Claudiae silva multae aviculae volabant, cantabant, aquam potabant,
innumeras bestiolas captabant, quibus (= con le quali) parvis filiis escam parabant. Interea cervae
atque dammae, Dianae sacrae, libere errabant circum aediculam atque aram deae dicatas: in
Dianae tutela enim silvae erant.
Versione 6
Gli Sciti
La Scizia, terra limitrofa all’Asia, ha un clima freddo ed aspro. Gli abitanti conducono una vita
tranquilla: fanno guerra solamente agli abitanti dei villaggi confinanti e in guerra sono coraggiosi e
feroci, ma non amano le controversie e desiderano una vita operosa e quieta. Non praticano
l’agricoltura, ma pascolano nei campi gli armenti. Per questa ragione non hanno un domicilio fisso,
ma vagano di qua e di là con i carri pieni di cibo. Lasciano gli armenti incustoditi: infatti non
temono i furti. Non sono avidi di ricchezze e disprezzano oro e argento; anche se non praticano
abitualmente la guerra, possiedono diverse armi: frecce, dardi, giavellotti. Con le frecce appuntite
uccidono le belve nelle selve, successivamente offrono sacrifici agli dei.
103
Versione 7
L’Italia
L’Italia è una grande penisola. Ha molte isole: la Sicilia, la Sardegna, Capri, l’Elba. Molti stranieri
visitano con piacere le spiagge della penisola e delle isole. Già gli antichi celebravano l’Italia,
patria di molti illustri filosofi, e in particolare la Sicilia, patria di molti famosi e celebri poeti: oggi
l’Italia, un tempo discepola della Grecia, è maestra di saggezza e modello di giustizia in tutta
Europa. Gli abitanti della penisola e delle isole praticano l’agricoltura, e con l’agricoltura radunano
grandi beni: la natura produce infatti molte ricchezze. In Campania fioriscono rose profumate, in
Puglia maturano le olive, le vigne della Sicilia e della Toscana producono l’uva e con l’uva gli
abitanti producono il vino rosso e il vino bianco, poi i mercanti di vino (vinarius, ii = mercante di
vino) (lo) custodiscono nelle anfore e (lo) vendono in tutta la penisola. Il clima è sempre benevolo,
gli animali feroci non infestano i campi della penisola nè delle isole.
104
Capitolo 6
La terza declinazione
Caratteri generali della terza declinazione.
Nomi appartenenti al primo gruppo.
Il perfetto indicativo attivo e l’infinito perfetto attivo delle
quattro coniugazioni e del verbo sum.
Impariamo ad usare il vocabolario (5).
Elementi di analisi logica (14): il complemento di colpa.
Elementi di analisi logica (15): il complemento di pena.
Romanorum mores (2): Il matrimonio.
Nomi appartenenti al secondo gruppo.
Elementi di analisi logica (16): il complemento di denominazione.
Elementi di analisi logica (17): il complemento di argomento.
Nomi appartenenti al terzo gruppo e particolarità della terza
declinazione.
Il piuccheperfetto indicativo attivo delle quattro coniugazioni e
del verbo sum.
105
La terza declinazione
Esercizio 1
Indica per ogni sostantivo se si tratta di un parisillabo (P) o di un imparisillabo (I):
civis, is (…); homo, hominis (…); mulier, mulieris (…); consul, consulis (…); nubes, nubis (…);
miles, militis (…); leo, leonis (…); amnis, amnis (…); collis, collis (…); clades, cladis (…); iudex,
iudicis (…); arbor, arboris (…); hostis, hostis (…); munus, muneris (…); virtus, virtutis (…); testis,
testis (…).
Nomi appartenenti al primo gruppo. (gen. pl. –um)
Esercizio 2
Risali al nominativo singolare dei seguenti sostantivi posti in genitivo singolare:
ducis – regis – gregis – iudicis - principis – plebis - equitis – pedis – virtutis – militis - consulis –
matris – patris – arboris – leonis – nominis – hominis – orationis – floris – generis – aeris – militis
– luminis – voluptatis – uxoris - legionis – corporis – latronis.
SOSTANTIVI MASCHILI
accipiter, accipitris = sparviero
amor, amōris = amore
canis, canis = cane
censor, censōris = censore
civis, civis = cittadino
consul, consulis = console
custos, custōdis = custode
dux, ducis = guida, capo, comandante
eques, equĭtis = cavaliere
frater, fratris = fratello
gladiator, gladiatōris = gladiatore
grex, gregis = gregge, mandria
haruspex, haruspĭcis = aruspice
imperator, imperatōris = comandante, generale,
imperatore
iudex, iudĭcis = giudice
iuvenis, iuvenis = giovane
latro, latrōnis = soldato mercenario, ladrone
laudator, laudatōris = lodatore, chi loda
leo, leonis = leone
miles, milĭtis = soldato
mos, moris = costume, usanza, condotta
obses, obsĭdis = ostaggio
ordo, ordīnis = fila, rango, ceto
panis, panis = pane
pater, patris = padre
pedes, pedĭtis = fante, fanteria
pes, pedis = piede, zampa
praeceptor, praeceptōris = maestro
princeps, principis = capo, il primo
(cittadino), principe
rex, regis = re
scriptor, scriptōris = scrittore
senator, senatōris = senatore
senex, senis = vecchio, anziano
splendor, splendōris = splendore
timor, timōris = timore
tremor, tremōris = tremore, terremoto
vates, vatis = vate, indovino
venator, venatōris = cacciatore
victor, victōris = vincitore
vigor, vigōris = vigore
SOSTANTIVI FEMMINILI
aegritudo, aegritudĭnis = malattia, tristezza
aequitas. aequitātis = moderazione, equità
affectio, affectiōnis = disposizione, sentimento,
affetto
navigatio, navigatiōnis = navigazione
obses, obsĭdis = ostaggio
oblivio, oblivionis = oblìo
mater, matris = madre
106
arbor, arbŏris = albero
caligo, caligĭnis = nebbia densa, tenebra
calliditas, calliditātis = furbizia, astuzia
civitas, civitātis = cittadinanza, città, popolazione
conflagratio, conflagratiōnis = incendio, eruzione
coniuratio, coniuratiōnis = congiura
crudelitas, crudelitātis = crudeltà
cupiditas, cupiditātis = desiderio, brama, cupidigia
delectatio, delectatiōnis = piacere, diletto
direptio, direptionis = saccheggio
eruditio, eruditiōnis = insegnamento, sapere,
dottrina
eversio, eversiōnis = abbattimento, rovina
expeditio, expeditiōnis = spedizione
expugnatio, expugnatiōnis = espugnazione
ferocitas, ferocitātis = arroganza, ferocia
flos, floris = fiore
fortitudo, fortitudinis = forza d’animo
fraus, fraudis = frode, inganno
frugalitas, frugalitātis = frugalità, sobrietà
gravitas, gravitātis = austerità, solennità
hiems, hiemis = inverno
improbitas, improbitātis = disonestà
incursio, incursiōnis = incursione
integritas, integritātis = integrità, onestà
iuventus, iuventūtis = giovinezza, gioventù
lectio, lectiōnis = lettura
legatio, legatiōnis = ambasceria, componenti di
un’ambasceria
legio, legiōnis = legione
lux, lucis = luce
mulier, muliĕris = donna, femmina, donna
maritata
narratio, narrationis = narrazione
obsidio, obsidiōnis = assedio
oratio, orationis = orazione, discorso
pactio, pactionis = patto, complotto
palus, paludis = palude
paupertas, paupertatis = povertà
pax, pacis = pace
plebs, plebis = plebe, gente comune
probitas, probitātis = onestà
proditio, proditiōnis = tradimento
ratio, ratiōnis = ragione, giudizio, calcolo
secessio, secessiōnis = secessione
sedes, sedis = sede
seges, segĕtis = terreno, messe, raccolto
senectus, senectūtis = vecchiaia
siccitas, siccitātis = siccità
simulatio, simulatiōnis = simulazione
temeritas, temeritātis = audacia eccessiva
timiditas, timiditātis = timidezza, codardia
turpitudo, turpitudĭnis = turpitudine
uxor, uxōris = moglie
vastatio, vastatiōnis = devastazione
vates, vatis = vate, profetessa, sibilla
veneratio, veneratiōnis = adorazione
virgo, virgĭnis = ragazza, vergine
virtus, virtutis = virtù, valore
voluptas, voluptatis = piacere
vox, vocis = voce, suono
SOSTANTIVI NEUTRI
aes, aeris = rame, bronzo
genus, genĕris = nascita, stirpe, famiglia,
agmen, agmĭnis = schiera
genere
cacumen, cacumĭnis = cima (di un albero), vetta (di labor, labōris = fatica, lavoro
un monte)
lacunar, lacunāris = soffitto a cassettoni
litus, litŏris = spiaggia, costa
caput, capĭtis = capo, testa, origine
carmen, carmĭnis = carme, verso, poesia
lumen, lumĭnis = luce
corpus, corpŏris = corpo
nomen, nomĭnis = nome
crimen, crimĭnis = crimine
pecus, pecŏris = bestiame
facinus, facinŏris = misfatto, scelleratezza
sanguis, sanguĭnis = sangue
flumen, flumĭnis = fiume
scelus, scelĕris = scelleratezza, empietà
frigus, frigŏris = freddo
sidus, sidĕris = stella, astro
fulmen, fulmĭnis = fulmine
tempus, tempŏris = tempo
vulnus, vulnĕris = ferita
VERBI
absumo, is, absumpsi, absumptum, ĕre = far perire inspicio, is, inspexi, inspectum, ĕre =
aresco, is, arui, ĕre = inaridire, disseccarsi
osservare, esaminare
damno, as, avi, atum, are = condannare
meto, is, messui, messum, ĕre = mietere,
107
deflagro, as, avi, atum, are = bruciare
despicio, is, despexi, despectum, ĕre = disprezzare,
disdegnare
diripio, is, diripui, direptum, ĕre = lacerare,
saccheggiare
diruo, is, dirui, dirutum, ĕre = abbattere
emineo, es, eminui, ēre = segnalarsi
emo, is, emi, emptum, ĕre = comprare
enervo, as, avi, atum, are = indebolire, infiacchire
fundo, is, fudi, fusum, ĕre = versare, mandar fuori,
proferire
raccogliere
multo, as, avi, atum, are = multare, punire,
condannare
redĭgo, is, redēgi, redactum, ĕre = ricondurre
reficio, is, refeci, refectum, reficĕre =
ricostruire
saevio, is, saevii, saevītum, ire = infierire
servo, as, avi, atum, are = conservare,
rispettare, osservare
subterfugio, is, subterfūgi, ĕre = fuggire,
sfuggire, sottrarsi a
vitupero, as, avi, atum, are = biasimare
Esercizio 3
Traduci in tutti i modi possibili:
matribus – mater – leones – leonis – pes – pedum – pedibus – litori – litus – litora - litore - agmina
– agminum – agminis – agmen – oratio – orationibus –– sidus – sidera – siderum – sideribus frigore – frigus – frigorum – frigora –– morum – mos –- moris – moribus –– uxores – uxoris –
uxori;
cum leone - propter consulis orationem - ob praeceptorum mores – hominum cupiditate – in
iuventute – cum plebe – per lumen - ducis calliditate - ob Ciceronis orationem - cum uxoribus –
plebis paupertati – uxoris ratio – ad flumina – ab fluminibus – per consules - mulierum valetudo –
cum Carthaginis iuventute – per oratoris uxorem - ad litora – ab litore – o tempora! o mores! militum agminis – in floribus - patrum amore - peditum legionem – corporum vulnera – in litore –
in patris senectute.
Esercizio 4
Traduci:
al console – alle mogli – del precettore – alla vecchiaia – la vecchiaia (sogg.) – la vecchiaia (ogg.) –
gli alberi (sogg.) – degli alberi – delle schiere – ai fanti – al fante – o fante! – gli uomini (ogg.) –
dell’uomo – degli uomini;
con i precettori – la fatica del cacciatore – a causa della distruzione di Cartagine – verso la spiaggia
– nella regione – durante il governo - delle orazioni dei consoli – ai discorsi del padre – dal soffitto
– sul soffitto – con la virtù del principe – per mezzo della virtù – durante l’inverno – per tutto
l’inverno - nel tempo della primavera - in pace - insieme al console – a causa della moglie – in
compagnia della moglie – le legioni (sogg.) dei fanti.
Esercizio 5
Traduci e declina le seguenti coppie aggettivo- sostantivo:
strenuus miles - inconsiderata temeritas - antiquus mos - fida uxor – severus senex - obscurum
lumen – reliquum tempus – immodica voluptas – acer splendor – temerarius iuvenis.
108
Esercizio 6
Concorda l’aggettivo con il sostantivo, quindi traduci:
1) (unus, a, um) …………… regis
2) (magnus, a, um) …………… voluptatibus
3) (piger, pigra, pigrum) …………… milites
4) (unus, a, um) …………… patrem
5) (strenuus, a, um) …………… peditum
6) (antiquus, a, um) …………… moribus
7) (asper, aspera, asperum) …………… oratio
8) (ligneus, a, um) …………… lacunar
9) (vester, vestra, vestrum) …………… virtutibus
10) (uter, utra, utrum) …………… consul?
………………………….
………………………….
………………………….
………………………….
………………………….
………………………….
………………………….
………………………….
………………………….
………………………….
Esercizio 7
Traduci:
1) Cicero consul Catilinam, coniurationis principem, palam accusabat. 2) Propter siccitatem
multae fici arbores arescent. 3) Fulmen arborem deflagrabat et ob magnum timorem homines cum
mulieribus fugiebant. 4) Graecorum calliditas nota Troianis est, tamen fraude Graeci Troiam
capiunt. 5) Agamemnonem, Graecorum ducem, uxor Clytaemnestra cum Aegystho interficit. 6) Leo
spinam in pede habebat et propter dolorem magnum clamorem edebat. 7) Consul milites
conscribebat propter bellum contra Gallos. 8) Multa facinora et scelera milites in pagorum incolas
committebant . 9) Venatores in silvis feras agitabunt. 10) Libenter Catulli carmina legimus,
magister. 11) Propter uxoris valetudinem vir sollicitus erat. 12) Militum virtutem dux magna voce
laudat. 13) Clara luce sol terras illustrat. 14) Orationem et rationem homines habent. 15)
Iucundam voluptatem antiquorum scriptorum lectio discipulis praebebit. 16) Dux magnas equitum
turmas habebat. 17) Saepe Graeci servi propter eruditionem Romanorum praeceptores erant. 18)
Vercingetorigem, Gallorum ducem, Caesar aspera pugna profligabat. 19) Vergilius in carminibus
pastorum et agricolarum vitam laudat. 20) Pastorum vita laeta sed laborum plena est.
Esercizio 8
Traduci:
1) Dux victor magnum obsidum numerum accipit. 2) Longa obsidione Veios Romanorum dux
tandem capit. 3) Catullus tandem longa navigatione advenit ad miseras fratris inferias. 4) Patrum
nostrorum memoria mulieres olim deliciarum oblectamenta despiciebant. 5) Accipiter cum magno
clangore in caelo volitat et pecus fugabit. 6) Vates et oracula saepe Romani consulebant. 7) Saepe
ambigua oracula vates fundebant, tamen ex haruspicum responso antiqui agebant. 8) Morum
probitatem, aequitatem, vitae integritatem antiqui viri colebant. 9) Segetes iam ad maturitatem in
agris perveniunt, tamen, propter belli vastationem, agricolae agros desertos relinquent et
frumentum non metent. 10) Ferocitatem iuvenum senes non habent, sed prudentiam atque decorum.
11) Temeritatem militum aspera oratione dux reprehendit. 12) Maritimas civitates piratarum
incursiones vastabant. 13) Barbarorum copiae in vicos et pagos crebras incursiones faciebant. 14)
Senatores Ti. Neronis iram timebant et cum filiis uxoribusque ex oppido fugiebant. 15) Milites tela
coniciunt et ad pugnam Gallos magna cum contumelia evocant. 16) Romanorum civium iura et
leges praetor urbanus non observabat. 17) Propter consulum victoriam magnum Romanae civitatis
gaudium erat. 18) Hannibalis apud Cannas victoriā Romanorum civitas in magno Poenorum timore
erat. 19) Saepe voluptates non solum corporibus sed etiam animis noxiae sunt. 20) Romulus primus
Romanorum rex est, antiqui scriptores narrant.
109
Esercizio 9
Traduci:
1) Cesare sottomette la Gallia e rientra vincitore in Italia. 2) La fama di Cesare, illustre condottiero
romano, raggiungeva persino l’Egitto. 3) La clemenza di Cesare è nota a tutti: spesso, leggiamo
negli scrittori latini, liberava gli ostaggi senza il pagamento del riscatto. 4) Presso i Romani i
consoli avevano molti diritti, ma anche molti doveri. 5) Seneca, precettore di Nerone, dedicò
all’imperatore romano l’opera De clementia. 6) Seneca in un famoso scritto descrive gli schiamazzi
degli uomini e delle donne alle terme. 7) Il discorso dell’oratore colpirà profondamente gli animi
dei senatori nella curia. 8) Le leggi, anche se severe, sono sempre leggi. 9) Enea in compagnia della
Sibilla cumana scende nell’Ade dove (= ubi) rivede il padre. 10) Didone, moglie di Sicheo, cede
alle lusinghe di Enea su consiglio della sorella Anna. 11) Grande era il tormento di Orfeo per la
morte della moglie Euridice. 12) Parmenione era un fidato generale di Alessandro Magno. 13) Il
Nilo irriga molte regioni dell’Egitto e grazie alle acque del fiume i campi produrranno abbondanza
di spighe. 14) Non sempre i figli ammirano e imitano le virtù dei padri.15) Molte erano, un tempo,
le virtù delle donne di Roma. 16) I soldati nella battaglia si (= se) consacrano interamente alla
salvezza di Roma. 17) I Galli lanciavano con violenza le fiaccole sui tetti della città. 18)
L’imperatore Nerone durante l’incendio della città cantava nel cortile della reggia. 18) Cleopatra
otteneva il regno in Egitto con il favore di Cesare. 19) Durante la pubertà i giovani spesso sono
impetuosi . 20) Non una pace, ma un patto di schiavitù facevano i Galli con i Romani vincitori.
L’ indicativo perfetto e l’infinito perfetto delle quattro coniugazioni (forma attiva) e del verbo
sum .
Il perfetto indicativo delle quattro coniugazioni (forma attiva) e del verbo sum si forma
aggiungendo le medesime desinenze (-i, -isti, -it, -ĭmus, -īstis, ērunt) al tema del perfetto, ricavabile
direttamente dal paradigma: è sufficiente infatti, come hai già studiato, togliere la desinenza –i dalla
prima persona singolare (che, inserita nel paradigma, trovi sul vocabolario).
Indicativo perfetto
I coniugazione
amav-i
II coniugazione
io ho amato/amai/ebbi amato monŭ-i io ho ammonito/ammonii/ebbi ammonito
amav-īsti
amav-it
amav-ĭmus
amav-īstis
amav-ērunt
monu-īsti
monŭ-it
monu-ĭmus
monu-īstis
monu-ērunt
III coniugazione
IV coniugazione
110
leg-i
io ho letto/lessi/ebbi letto
audiv-i
io ho udito/udii/ebbi udito
audiv-īsti
audiv-it
audiv-ĭmus
audiv-īstis
audiv-ērunt
leg-īsti
leg-it
leg-ĭmus
leg-īstis
leg-ērunt
Indicativo perfetto del verbo sum
io sono stato/fui/fui stato
fu-i
fu-isti
fu-it
fu-ĭmus
fu-īstis
fu-ērunt
Come risulta dal prospetto, il perfetto latino corrisponde a tre tempi della lingua italiana:
passato prossimo, passato remoto e trapassato remoto. Nella traduzione si sceglierà di volta in
volta il tempo più adatto al contesto, tenendo presente che nella lingua italiana il trapassato remoto
è caduto ormai in disuso.
La formazione dell’infinito perfetto è semplicissima, nel caso sia delle quattro coniugazioni
che del verbo sum: è sufficiente aggiungere –isse al tema del perfetto.
Infinito perfetto delle quattro coniugazioni
I coniugazione
amav-isse = avere amato
II coniugazione
monu-isse = avere ammonito
III coniugazione
leg-isse = avere letto
IV coniugazione
audiv-isse = avere ascoltato
Infinito perfetto del verbo sum
fu-isse = essere stato.
:
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111
Impariamo ad usare il vocabolario (5).
Un problema che si può porre allo studente, ancora inesperto nell’uso del vocabolario, è quello
di risalire al presente di quei verbi coniugati al perfetto, o a un tempo da esso derivato, nei quali il
tema del perfetto sia completamente diverso da quello del presente. Tale operazione è necessaria
per trovare il significato dei verbi, dal momento che, come ormai già sappiamo, sul vocabolario
dobbiamo cercare la prima persona del presente indicativo, cui segue il resto del paradigma.
Ma come risalire al presente di monuērunt, o di pepulit, tanto per fare qualche esempio?
Bisogna risalire alla prima persona del perfetto indicativo e poi cercarla sul vocabolario: qui
c’è l’indicazione del verbo che dobbiamo cercare.
Dunque:
• monuērunt (III persona plurale del perfetto indicativo): eliminando la desinenza –ērunt e
aggiungendo la desinenza della prima persona singolare –i ottengo monui; il vocabolario,
alla voce monui, indica: monui, perf. [moneo]; non mi resta che cercare moneo, ed avrò il
paradigma completo e i vari significati.
•
pepulit (III persona singolare del perfetto indicativo): eliminando la desinenza –it e
aggiungendo la desinenza della prima persona singolare –i ottengo pepuli; il vocabolario,
alla voce pepuli, indica: pepuli, perf. [pello]; anche in questo caso non mi resta che cercare
pello, ed avrò il paradigma completo e i vari significati.
Esercizio 10
Traduci:
Erraverunt – erravisse - erravit – publicavit – publicavi – vixisse - vixit – vidisti – monuisti –
pepulerunt – sustuli – sustulimus – fuisse - fuderunt – fudit – fudisti – scripsimus – scripsistis –
scripsi – fuistis – fui - fuimus - amavisti – amavit – laudavimus – laudavistis - innexuistis –
innexuit - scripsisse.
Sono stato – fui – fu – fummo – avere detto - furono stati – è stato - vissi – sono vissuto – ho
condotto – avere condotto - conduceste – ebbi letto – legesti – leggemmo – ebbero letto – vissero –
ebbero lodato – lodaste – lodò – ha lodato – ebbe lodato – hai corrotto – avere corrotto –
corrompemmo – ebbero scritto – scrivesti – scrisse.
Esercizio 11
Analizza e traduci:
Monebo
superavisti
eramus
levavit
faciebam
obtemperabas
parcet
agĕre
monuisti
ind. fut. sempl. I sing. 2° coniug.
………………………………………
………………………………………
………………………………………
………………………………………
………………………………………
………………………………………
………………………………………
………………………………………
io ammonirò
………………..
……………….
……………….
……………….
……………….
……………….
……………….
……………….
112
constituisse
vertebatis
iubebit
veniemus
mutavisse
metuam
discesserunt
possidetis
perdidisti
offendĕre
exardesco
………………………………………
………………………………………
………………………………………
………………………………………
………………………………………
………………………………………
………………………………………
………………………………………
………………………………………
………………………………………
………………………………………
……………….
……………….
……………….
……………….
……………….
……………….
……………….
……………….
……………….
……………….
……………….
ind. pass. rem. I plurale
………………………………….
…………………………………..
…………………………………..
………………………………….
………………………………….
…………………………………..
………………………………….
…………………………………..
………………………………….
…………………………………
…………………………………
………………………………….
………………………………….
…………………………………
………………………………….
………………………………….
venimus
……………
……………
……………
…………….
…………….
…………….
……………
…………….
…………….
…………….
…………….
…………….
……………..
……………..
……………..
……………
Esercizio 12
Analizza e traduci:
noi venimmo
io fui
tu sei stato
essi venivano
egli pregava
noi pregheremo
essi verranno
egli dirà
io ubbidivo
noi leggeremo
essi vissero
tu sei stato
voi entraste
tu vedrai
noi avevamo
tu combattevi
egli visse
Esercizio 13
Traduci :
Relinquit – relinquam – relinquunt – monuerunt – monuisti – monebunt – monebant – est – erit –
eramus – fuistis – accipit – accipiebamus – acceperunt – accepit – viximus – vivet – vivunt reddebat – estis - liberabamus – adiunxit – murmuravit – murmurabit – pugnavistis – pugnabimus .
Io sono – tu sarai – voi siete stati – io ho combattuto – tu combatterai – essi combatterono – voi
combattete – tu ammonirai – egli ammoniva – ammonire - io ammonisco - noi inviammo – tu
inviavi – io invio – voi invierete - venire - noi respingevamo – io venni – tu eri venuto.
Elementi di analisi logica (14): Il complemento di colpa
Il complemento di colpa (risponde alle domande: di quale colpa? per quale colpa?) è reso in
genitivo, in dipendenza da verbi quali accusare = accusare, convincere = dimostrare colpevole,
damnare = condannare, e simili; più raramente, soprattutto in alcune espressioni tipiche del
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linguaggio giuridico, lo troviamo espresso con de + ablativo:
•
•
Iudex reum proditionis damnavit. = Il giudice condannò il colpevole per tradimento.
Iudices de repetundis virum accusaverunt. = I giudici accusarono l’uomo di concussione.
Elementi di analisi logica (15): Il complemento di pena
Il complemento di pena (risponde alle domande: a quale pena? con quale pena?), che
incontriamo dopo verbi quali damnare = condannare, multare = multare, e simili, si trova espresso
in due modi:
1) in ablativo, per indicare una pena precisa:
• Iudex pecuniā eum multavit. = Il giudice lo condannò a una pena pecuniaria.
2) in genitivo, per indicare una pena indeterminata:
• Iudices eos multaverunt dupli. = I giudici li punirono con una multa del doppio.
Esercizio 14
Traduci:
1) Catilina nefarias pactiones cum multis scelestis hominibus fecit. 2) Hannibal, Poenorum dux, in
Italiam venit atque multa oppida diripuit. 3) Tarquinium Superbum, ultimum Romanorum regum,
Lucius Brutus expulit atque Romae libertatem dedit. 4) Fabius Maximus Cunctator Hannibalis
copias in Italia prudentia fatigavit. 5) Troiam post longam obsidionem tandem Graeci dolo
ceperunt. 6) Propter Helenam, Menelai uxorem, bellum asperum et longum inter Troianos
Achivosque exarsit. 7) Historiae narratio perspicua erit si historici temporum ordinem servabunt.
8) Numa Pompilius, historia narrat, rex pius fuit et sacerdotum collegia instituit. 9) Cumanae vatis
carmina antiqui timebant et multa cum veneratione observabant. 10) Marcus Porcius Cato censor
severus fuit atque, laudator temporis acti, Romanorum mores dissolutos saepe vituperavit. 11)
Plebs, propter dissensiones cum patriciis, secessionem in Aventino fecit atque Menenius Agrippa
consul, noto apologo, cum patriciis plebeios homines reconciliavit. 12) Cerberus, canis tergeminus,
custos Averni erat. 13) Nimius amor gloriae famaeque homines saepe movet. 14) Ob sceleris
gravitatem capite iudices reos damnabunt. 15) Paupertatem atque senectutem homines aegre
tolerant: multum sapientia iuvat. 16) Nero saevus imperator fuit, et post Romae incendium magna
cum crudelitate in Romanos saeviit. 17) Viam Sacram columnarum ordinibus imperator refecit
atque ornavit. 18) Tiberius, Romanorum princeps, multas expeditiones in Germaniam suscepit
atque Pannoniam sub populi Romani imperio redegit. 19) Ulixes calliditate et virtute in Troiae
obsidione eminuit. 20) Apud antiquos Parnasi cacuminum alterum Apollini, alterum Musis sacrum
erat.
Esercizio 15
Scegli la forma adatta al contesto tra quelle proposte, quindi traduci:
1) Romulus et Romani homines uxor / uxores / uxori non habebant, itaque nationum
vicinarum virgines / virgo / virginis rapuerunt.
2) Phaedrus scriptorem / scriptore / scriptor Aesopi imitator fuit et sub Tiberio vixit.
3) Crimine / crimen / crimina adulterii iudices hominem damnaverunt.
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4) Sub Tito continuus et magnus tremorem / tremores / tremor terram perturbavit et, postea,
horrenda Vesuvii conflagratio / conflagrationis / conflagrationem fuit.
5) Servum iudices furtum / furti / furtorum damnaverunt.
6) Vesuvii conflagratio multos homines absumpsit et orae maritimae civitas / civitatem /
civitates ad solum diruit.
7) Pastores cum pecus / pecore / pecora per artas vias procedebant.
8) Frustra Caesar orationem pro coniuratis habuit, nam senatores capitis / capite / caput
coniuratos damnaverunt.
9) Consul militem morte multavit propter proditio / proditionem / proditionis.
10) Homines, sepulchra et extremas reliquias oblivione / oblivio / oblivionis tempus obruit.
Esercizio 16
Traduci:
1) Consul militibus suis praemia pugnae distribuit. 2) Gravitas atque prudentia senum iuvenum
ferocitatem atque vehementiam saepe placant. 3) Extrema matris verba fratrum animos
confirmaverunt. 4) Mea uxor, cur fratris consilia despicis? 5) Marcus uxorem ducit Liviam. 6)
Marco Livia nubit atque puellae pater et mater magnificum convivium parant. 7) Gladiatores in
circo Romanis delectationem praebebant sed plurimo sanguine. 8) Simulatione insaniae homines
militiam interdum subterfugiunt. 9) Frugalitas autem paupertas voluntaria est: ita Seneca
philosophus scribit. 10) Ob timiditatem et verecundiam saepe puellae animi affectiones dissimulant.
11) Animi aegritudinem senes dissimulabant. 12) Multas agrorum vastationes atque oppidorum
expugnationes barbarorum copiae fecerunt. 13) Viri boni atque honesti divina et humana iura
amant. 14) Legationis princeps barbaro regi Romanorum iussa renuntiavit. 15) Philosophus non
corporis, sed animi voluptatem requirit. 16) Paris pomum ex auro Veneri, amoris deae, adsignavit,
atque dea Priami filio Helenae amorem donavit. 17) Non frenos ac stratum, si equum emis,
inspicere debes, sed corporis vigorem. 18) Hiems summa erat, et in castris militum corpora et
animos vinum, epulae, somnus et otium enervabant. 19) Romanorum imperium a Romulo, Vestalis
virginis et Martis filio, exordium habuit. 20) Romulus ex nomine suo novam civitatem Romam
vocavit. 21) Magnum fuit patris gaudium cum (= quando) vidit filium integrum ex pugna. 22) Putavi
Marcum hominem probum; nunc video eius (= di lui) improbitatem et turpitudinem.
Romanorum mores (2): Il matrimonio.
La fanciulla romana si sposava quando era ancora bambina, anche prima dei dodici anni, tanto
che furono necessarie alcune leggi che vietavano di consumare il matrimonio prima che la sposa
avesse raggiunto un’età stabilita.
Le forme più diffuse di matrimonio erano due:
1) il matrimonio con la conventio in manum;
2) il matrimonio sine manu.
Manus è propriamente il potere maritale: nel primo caso la sposa perdeva i diritti di successione
legati alla famiglia di origine e acquisiva quelli della nuova famiglia; era inoltre soggetta alla patria
potestas del marito, non più del padre. Nel secondo caso invece la donna continuava ad essere
soggetta alla potestas del padre e manteneva i diritti di successione della famiglia di origine, senza
acquisirne altri.
Anche allora la sposa, nel giorno delle nozze, curava l’abbigliamento e la pettinatura. Una
particolare acconciatura, detta dei sex crines, era infatti riservata alla sposa in quel giorno speciale:
115
con l’aiuto della punta di una lancia (hasta caelibaris), intrisa addirittura del sangue di un
gladiatore, si divideva la chioma in sei ciocche, quindi si realizzavano sei trecce che venivano
raccolte in uno chignon; tale procedura era ritenuta di buon auspicio per la vita coniugale. Sullo
chignon poggiava il velo (nubilum), presumibilmente di color arancione; da ciò derivò il verbo
nubere (= andare sposa), utilizzato per il sesso femminile. La tunica era bianca (tunica recta) ed era
trattenuta alla vita da un doppio nodo. Al termine della cerimonia nuziale, durante la quale avveniva
la dextrarum iunctio (gli sposi si davano la mano destra in segno di amore e fedeltà), dopo un
banchetto offerto dal padre della sposa (cena nuptialis), lo sposo, ripetendo un antico rito che
ricordava il leggendario ratto delle Sabine dell’età di Romolo, fingeva di rapire la moglie, che a sua
volta opponeva una finta resistenza; quindi la sposa era accompagnata nella sua nuova casa (da
quest’usanza la perifrasi uxorem ducere, espressione che, usata per l’uomo, significa “prendere
qualcuna in moglie”). In questo percorso la donna era accompagnata da tre fanciulli patrimi e
matrimi, cioè con entrambi i genitori in vita; uno di loro procedeva portando una fiaccola con la
fiamma tratta dal focolare della casa della sposa. Facevano parte del corteo amici e parenti, ma
anche suonatori di flauto; si accendevano inoltre delle torce, dalla luce delle quali si traevano
presagi sul futuro della coppia. Sulla porta della casa che avrebbe accolto i due sposi, la donna
veniva presa in braccio da due amici del marito che, trasportandola oltre la soglia, scongiuravano il
pericolo che la sposa inciampasse contro la pietra, evento ritenuto di cattivo augurio. Entrata nella
nuova casa, al marito che le chiedeva il nome lei rispondeva: “Ubi tu Gaius ego Gaia”. Un ultimo
banchetto nel giorno successivo alla cerimonia concludeva i festeggiamenti.
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Nomi appartenenti al secondo gruppo ( gen. pl. –ium)
SOSTANTIVI MASCHILI
adulescens, adulescentis = giovane
amnis, amnis = fiume
civis, civis = cittadino
dens, dentis = dente
elephans, elephantis = elefante
hostis, hostis = nemico
mons, montis = monte
mus, muris = topo
piscis, piscis = pesce
pons, pontis = ponte
testis, testis = testimone
uter, utris = otre
SOSTANTIVI FEMMINILI
ars, artis = arte
auris, auris = orecchio
avis, avis = uccello
caedes o caedis, caedis = strage, uccisione
clades, cladis = rovina, sconfitta
fames, famis = fame
faux, faucis = fauci
fons, fontis = fonte
fraus, fraudis = frode
lis, litis = lite
mens, mentis = mente
mors, mortis = morte
navis, navis = nave
nex, necis = morte, strage
cor, cordis = cuore, sentimento
lac, lactis = latte
nix, nivis = neve
nox, noctis = notte
nubes, nubis = nuvola
ovis, ovis = pecora
pars, partis = parte
plebs, plebis = plebe
rupes, rupis = rupe
sudis, sudis = palo
tigris, tigris = tigre
urbs, urbis = città
vallis o valles, vallis = valle
vitis, vitis = vite
vulpes, vulpis = volpe
SOSTANTIVI NEUTRI
os, ossis = osso
VERBI
adhibeo, es, adhibui, adhibĭtum, ēre = adoperare, pasco, is, pavi, pastum, ĕre = pascolare,
ricorrere a
condurre al pascolo
aperio, is, aperui, apertum, īre = aprire
pareo, es, parui, parĭtum, ēre = obbedire
decĭdo, is, decĭdi, ĕre = morire, cadere giù
perpetro, as, avi, atum, are = concludere,
decīdo, is, decīdi, decīsum, ĕre = tagliare, decidere
perpetrare
dilanio, as, avi, atum, are = dilaniare, sbranare
sedeo, es, sedi, sessum, ēre = stare,
figo, is, fixi, fictum, ĕre = conficcare
rimanere, scendere, posarsi
frango, is, fregi, fractum, ĕre = rompere, sminuzzare subigo, is, subegi, subactum, ĕre =
haurio, is, hausi, haustum, īre = attingere
costringere, sottomettere
obruo, is, obrŭi, obrŭtum, ĕre = sommergere, traicio, is, traieci, traiectum, ĕre =
coprire, cancellare
trasportare, far passare
Esercizio 17
Traduci:
117
1) Magna hostium caedes fuit, atque magna item nostrorum direptio. 2) Post apud Trasumenum
cladem magnus Poenorum timor Italiam invasit. 3) In montium altis cacuminibus nives perpetuae
sunt. 4) Ad amnem perveniam atque aquam hauriam. 5) Ovium grex per valles in dispersa fuga
propter tempestatis et fulminum timorem est. 6) Nullam sedem Troiani, post oppidi eversionem,
habebant. 7) Antiquitus homines agri culturam non exercebant, sed venationibus, avibus et piscibus
se (= si) sustentabant. 8) Apud Rhodanum, Galliae flumen, cum P. Cornelio Scipione consule
Hannibal, Poenorum dux, conflixit et magnam cladem Romani acceperunt. 9) Prima luce caligo
vallem invadebat atque in magno insidiarum timore milites erant. 10) Vulpis astutiam sed etiam
leonis vigorem dux habebat. 11) Fames cum pestilentia cives necabat atque hominum umbrae per
urbis vias vagabant. 12) Perfugae mors ante militum oculos admonitio atque timoris causa fuit. 13)
Polyphemus cyclops greges in montibus pascebat, cum (= quando) Ulixes cum comitibus ad
Polyphemi antrum perveniebat. 14) Polyphemus ebrius in antro iacebat, itaque Ulixes et comites
magnam sudem in Cyclopis oculum fixerunt. 15) Aeolus Ulixi utrem ventorum plenum donavit. 16)
Ulixis comites propter auri cupiditatem utrem aperuerunt sed venti, ex utre egressi (= usciti),
violentum turbinem excitaverunt. 17) Verbis Laocoontis, Neptuni sacerdotis, Troiani aures non
praebuerunt. 18) Toto corde Catullus Lesbiam suam amabat atque puellae pulchritudinem in
carminibus celebrabat. 19) Ad sacram fontem veniam, aquam hauriam atque deis et deabus pecora
sacrificabo. 20) Noctis tenebrae iam oculos impediunt.
Esercizio 18
Traduci:
1) In iugis montium densae nebulae semper sedent. 2) Alpes Hannibal traiecit atque in Italiam venit
cum militum atque equitum copiis. 3) Post longam obsidionem tandem Achivi urbem dolo ceperunt.
4) Magnas caedes civium hostes perpetraverunt atque urbes et oppida deleverunt. 5) Magna
agricolarum pars lacte atque caseo vivit. 6) Oves atque capellas in vallibus lupi sub noctem
dilaniaverunt. 7) Sub montium radicibus multi rivi atque limpidi fontes sunt. 8) Ulixes, Ithacae
insulae rex, fraudes multas excogitavit: nam Ulixis consilio Achivi bellum Toianum composuerunt.
9) Laocoontis consilia Troiae cives non audiverunt atque in urbem equum ligneum duxerunt. 10)
Mures in horrea intrant atque dentibus triticorum saccos frangunt. 11)Pontem Sublicium Ancus
Marcius, quartus Romanorum rex, aedificavit. 12) Interdum adulescentes non parentum, sed
amicorum consiliis parent. 13) Mens sana in corpore sano. 14) Ius vitae necisque pater familias in
liberos atque uxorem antiquis temporibus habebat. 15) Musicae ars grata Graecis puellis erat. 16)
Piscium magnam copiam in amne invenietis. 17) Adversus hostes Romani milites cum temeritate
pugnaverunt. 18) Per paludem nostri milites magno labore procedebant; hostes autem, locorum
periti, magna cum celeritate. 19) Dux milites habebat testes virtutis et fortitudinis. 20) Aures
oratoris verbis cives praebebant in foro.
Esercizio 19
Traduci:
1) Le parole dei testimoni scagioneranno l’imputato. 2) I nemici hanno vinto grazie non al coraggio,
ma alla perfidia. 3) I pastori conducevano il gregge sulla cima del monte. 4) Una volpe è entrata nel
pollaio del nonno e ha ucciso molte galline. 5) Nelle valli regnavano il silenzio e le tenebre e la luce
della luna penetrava a stento attraverso i fitti rami della selva. 6) Dalla cima del monte sgorga una
sorgente e scende attraverso le rocce. 7) Il candore delle nevi abbagliava gli occhi dei soldati. 8)
Talvolta le ricchezze sono causa di liti tra amici e anche tra fratelli. 9) Per tutta la notte la madre ha
vegliato accanto al letto del figlio malato. 10) I soldati hanno tagliato il ponte sul fiume. 11) Ho un
dente cariato: chiamerò il dottore. 12) Il timore della morte rendeva temerari e coraggiosi i soldati.
13) Il comandante trasse le coorti fuori dell’accampamento. 14) Mi allontanerò dalla città, causa dei
miei mali, e abiterò nella villa di campagna per tutto il mese. 15) L’avidità è fonte di scelleratezze e
118
di inganni. 16) I costumi delle donne romane nei tempi antichi erano irreprensibili. 17) Nell’età
dell’oro gli alberi stillavano miele e i serpenti, senza veleno, non erano un pericolo. 18) Tarpea,
fanciulla romana, consegnò la rocca del Campidoglio ai Sabini. 19) Annibale conduceva le truppe
attraverso le strette gole dei monti. 20) Catilina, capo della congiura, radunò molti giovani scellerati
e temerari.
Elementi di analisi logica (16): Il complemento di denominazione
Il complemento di denominazione (risponde alla domanda: di quale nome?) è espresso nello
stesso caso del nome a cui si riferisce senza alcuna preposizione. Così, ad esempio, avremo insula
Creta oppure oppidum Alesia, declinati nel medesimo caso in base alla funzione logica:
Insulă Cretă clara est propter suas ruinas. = L’isola di Creta è famosa per le sue rovine.
Romani milites oppidum Alesiam oppugnaverunt. = I soldati Romani assediarono la città di
Alesia.
Secondo alcuni studiosi, tuttavia, il sostantivo che si accompagna al nome proprio di una località
geografica (come insula Creta o oppidum Alesiam negli esempi riportati) sarebbe apposizione del
nome geografico, e il nome geografico non sarebbe complemento di denominazione. Comunque la
si intenda, in latino nome proprio e nome comune si pongono nel medesimo caso, assolvendo
entrambi alla medesima funzione logica.
•
•
Attenzione! Con i complementi di luogo i nomi comuni come urbs, oppidum, insula, seguiti dal
nome geografico, seguono le regole di tali complementi:
•
In insula Creta = nell’isola di Creta
Elementi di analisi logica (17): Il complemento di argomento
Il complemento di argomento (risponde alle domande: di quale argomento? su quale argomento?)
è espresso con la preposizione de + ablativo:
•
De Platonis doctrina diu diximus. = Parlammo a lungo della filosofia di Platone.
I titoli delle opere letterarie si esprimono indifferentemente con il nominativo o con de+ablativo:
Bellum civile o De bello civili, per fare un esempio.
Esercizio 20
Traduci:
1)Patronus sceleris testes adhibuit et innocentiam rei confirmavit. 2) Multae fuerunt clarae urbes
Siciliae insulae. 3) Siciliae incolae contra Carthaginienses multas pugnas commiserunt magna cum
virtute. 4) Caesar cum strenuis copiis Gallias subegit victorque in urbem Romam revertit. 5)
Hannibal Romanos profligavit in pugna Cannensi plurimosque hostes necavit. 6) Augustus tandem
pacem atque civium concordiam effecit. 7) Tigrium ferociam etiam elephantes timent. 8) Obscura
nubes urbi imminebat. 9) Nili amnis originem ne Aegypti homines quidem antiquis temporibus
cognoscebant. 10) Diu cum amicis de amicitia sermonem habui. 11) In vallibus agricolae vitem
119
colebant atque frumentum serebant. 12) Propter rupium atque vallium pulchritudinem multi
advenae in nostram terram veniunt. 13) Multas naves onerarias Caesar habebat atque navibus
multa cibaria vexit. 14) In scripto “De Catilinae coniuratione” historicus Sallustius mores atque
virtutes temporis acti laudat. 15) Apud Salamina magnam cladem Persarum classis accepit. 16) De
militum virtute multa dux in contione dicebat. 17) De pacis condicionibus legatos hostes ad
Romanum ducem miserunt. 18) Filium agricola habuit, et filio nomen Fabium dedit. 19) Ulixis
patria insula Ithaca fuit, et semper toto corde patriam suam Ulixes amavit. 20) Minos, insulae
Cretae rex, Minotaurum in labyrintho inclusit et cum Minotauro Daedalum quoque, labyrinthi
aedificatorem.
Esercizio 21
Traduci:
1) La città di Roma è ricca di testimonianze dei tempi antichi. 2) Per desiderio della madre, la
bambina ebbe il nome di Livia. 3) Davanti all’assemblea il tribuno tenne un discorso sul valore dei
nemici in battaglia. 4) Ho discusso a lungo con il maestro sui diritti e sui doveri dei cittadini. 5)
Alessandro Magno collegò l’isola di Faro, in Egitto, alla terraferma con una diga. 6) Il censore
Appio Claudio Cieco avviò la costruzione della via Appia. 7) Sallustio è autore di un’opera sulla
congiura di Catilina. 9) Dopo la sconfitta di Pompeo nella battaglia presso Farsalo Marco Porcio
Catone fuggì in Africa. 10) Nei tempi antichi il rigore di Catone era proverbiale: criticava la
corruzione delle donne romane e le mollezze di tutti i cittadini di Roma con grande vigore. 11)
Cicerone, illustre oratore dei tempi antichi, nell’orazione Pro Caelio parla a lungo della corruzione
di Clodia, sorella del tribuno Clodio, donna bella e colta. 12) Diviziaco, sacerdote degli Edui,
sostenne Cesare e aiutò il condottiero romano nella guerra contro i Bellovaci. 13) Dal vulcano
dell’Etna usciva una pioggia di lapilli e le greggi correvano spaventate attraverso le valli. 14)
Eteocle, figlio di Edipo, coltivò l’odio verso il fratello Polinice anche dopo la morte.15) Enea, con il
padre Anchise sulle spalle e il figlioletto Ascanio, dopo la distruzione di Troia si rifugiò sul monte
Ida insieme ai Troiani dispersi. 16) Giugurta, re della Numidia, conquistò il favore di molti senatori
romani con la corruzione. 17) Dall’accampamento giunse nella città un messaggero con la notizia
della strage dei nemici. 18) L’imputato ha corrotto molti testimoni ma non ha ottenuto
l’assoluzione. 19) Tra le folte nubi penetravano a stento i raggi del sole. 20) Udrai il mormorio del
fiume e lo stormire del vento tra le piante.
Esercizio 22
Declina il sostantivo posto tra parentesi nel numero e caso ritenuti da te opportuni, quindi traduci:
1) Socrates, clarus Atheniensis philosophus, fugam recusavit atque cicuta (mors, mortis)…………..
oppetivit.
2) Multae (avis, avis)…………. in (arbor, arboris) …………………ramis nidificant, hirundines
autem sub tegulis.
3) (Testis, testis)……………..verba iudicibus non persuaserunt, itaque virum exilio multaverunt.
4) Roma multas (gens, gentis)…………………..in suam (potestas, potestatis)……………………
redegit bellis magnis et asperis.
5) Urbis rumores dominus effugit atque in villa (quies, quietis)………………… exquirit.
6) Horatius poëta (carmen, carminis)……………suis (fons, fontis)……………….Bandusiam
celebrat.
7) Romani (civis, civis)………. Martem, belli deum, honorabant et multa simulacra ex (marmor,
marmoris)…………….. Marti deo dicabant.
8) Veneris filius in Italiam, post longam (peregrinatio, peregrinationis)…………………, tandem
Troiae Penates duxit.
9) Dux (cohors, cohortis)………. praetoriam in castra ducit.
120
10)Samnitium
copiae
apud
Forculas
Caudinas
legionis)……………….superaverunt atque sub iugum miserunt.
Romanorum
(legio,
Esercizio 23
Scegli la forma adatta al contesto tra quelle proposte, quindi traduci:
1)Puellae floribus/flores/flos in vallibus carpent atque coronas floribus/florem/flos nectent.
2)Vulpes astute in gallinarium penetravit et magnam gallinarum clades/cladis/cladem fecit.
3)Vulpium/vulpes/vulpem pilum mutat, non mos/moris/mores.
4)Vulpes venator/venatoribus/venatores agitant atque occidunt.
5)Rapidi amnis/amnem/amnibus aquae agros invaserunt et culturas deleverunt.
6)Propter cibi penuriam civium/civem/cives fame decedunt.
7)Ad placidum amnem/amnis /amne pecora et armenta pastores ducebant.
8) Atheniensium virtutis/virtutes/virtute Persae Atticam atque Graeciam bello non ceperunt.
Nomi appartenenti al terzo gruppo (nomi neutri in –e –al -ar) e
particolarità della III declinazione
SOSTANTIVI NEUTRI
mare, maris = mare
altare, altaris = altare
monile, monilis = monile
animal, animalis = animale, essere animato
ovile, ovilis = ovile
bidental, bidentalis = luogo sacro
calcar, calcaris = sperone
praesepe, praesepis = mangiatoia
rete, retis = rete
cervical, cervicālis = cuscino
sedile, sedīlis = sedile, sedia
cubile, cubilis = letto, giaciglio
equile, equīlis = scuderia
tribunal, tribunalis = palco, seggio
lacunar, lacunāris = soffitto a cassettoni
vectigal, vectigālis = dazio, tributo
VERBI
adhibeo, es, adhibŭi, adhibĭtum, ēre = adoperare, pendo, is, pependi, pensum, ĕre = pagare,
servirsi di
espiare
conscendo, is, conscendi, conscensum, ĕre = salire, perspicio, is, perspexi, perspectum, ĕre =
montare
vedere attraverso, ispezionare
consīdo, is, consēdi, consessum, ĕre = porsi a sedere praesto, as, praestĭti, praestātum o
dilanio, as, avi, atum, are = sbranare
praestĭtum, are = essere superiore, superare
exsisto, is, exstĭti, ĕre = esistere
recipio, is, recēpi, receptum, ĕre = ricevere,
fallo, is, fefelli, falsum, ĕre = ingannare
trarre in salvo
incĭdo, is, incĭdi, ĕre = cadere in
statuo, is, statui, statūtum, ĕre = collocare,
maneo, es, mansi, mansum, ēre = rimanere
fissare, decidere
obdormio, is, īvi, ītum, īre = dormire
venumdo o venundo, as, venundĕdi,
venundătum, ăre = vendere
Esercizio 24
Traduci:
121
1) Plurima animalia in silvis sunt, plurima in mari. 2) Piscatores retibus magnam copiam piscium
capiunt. 3) In ovile pastor oves reducet. 4) Hostes inimicos semisomnos in cubilibus deprehendent.
5) Altaria fani Dianae antistes ornat summa cum cura. 6) In cervicali agricola, opera defessus,
caput posuit atque subito obdormivit. 7) Britannia magna vectigalia quotannis populo Romano
pendebat. 8) Catilina maria montesque promittebat atque ita multos atque fidos homines sibi (=a
sé) conciliabat. 9) Dominae monilia ex auro ancillae cum invidia spectabant. 10) Servus equum
calcaribus incendit atque mox domino laetos nuntios dat. 11) Ulixes, profugus ex urbe Troia, per
terras et per maria diu erravit. 12) Dux tribunal conscendit atque verbis contumeliosis militum
ignaviam reprehendit. 13) Lacunar ex auro regis sedem ornabat. 14) Propter onerosa vectigalia
cives seditionem moverunt. 15) In sedilibus marmoreis circum altaria sacerdotes consederunt atque
rite sacra fecerunt. 16) In Britannia, in Romae dicione, bonorum et agrorum possessores magna
vectigalia quotannis populo Romano pendebant. 17) Monilia ex auro et gemmae matronae vestem
ornabant. 18) In theatro pro praetoris tribunali actores procedebant magno spectatorum clamore.
19) Altaria et delubra floribus ornabimus et deorum imagines in templis statuemus. 20) Retibus
multos pisces piscatores deprehendebant atque parvo pretio in foro venundabant. 21) Equum
dominus conscendit et in equile adduxit. 22) Homines cetera animalia praestant ingenio atque
ratione. 23) Animalium varia genera exsistunt, multa ignota hominibus. 24) Ad ovile lupus nocte
venit atque oves dilaniat. 25) In bidentali pastor altaria ornavit et oves deis deabusque sacrificavit.
Esercizio 25
Traduci:
1) Sarai un ottimo esempio per i posteri. 2) Mi (= mihi) hai promesso mari e monti, ma sei solo uno
sciocco. 3) Durante la notte un branco di lupi ha assalito l’ovile e sbranato molte pecore. 4)
Giugurta donava agli ambasciatori romani gemme e monili insieme a molte monete d’oro e
d’argento. 5) Insieme ai figli e alle figlie la matrona celebrava un sacrificio davanti all’altare della
dea. 6) Ho attraversato terre e mari e finalmente sono arrivato nell’isola, sorella mia! 7) Gli animali
a causa della tempesta si sono rifugiati terrorizzati nelle tane. 8) Condurrò il cavallo dal campo alla
scuderia. 9) Delle lampade pendevano dal soffitto e illuminavano tutta la stanza. 10) Il ministro del
re imponeva tasse onerose e tormentava i cittadini. 11) Il cavaliere spronò il cavallo con gli speroni
appuntiti e attraversò di corsa il campo sotto i dardi dei nemici. 12) Icaro fuggì dal labirinto ma
precipitò in mare. 13) Dall’alto seggio l’oratore pronunciò una violenta requisitoria contro gli autori
del delitto. 14) La folla ostile si radunava intorno al palco del pretore. 15) Per tutta la notte i
pescatori gettarono le reti in mare, ma non catturarono pesci. 16) Il soffitto della sala era riccamente
decorato con affreschi e dipinti di famosi pittori. 17) Bibracte è una famosa città della Gallia: qui
vivono gli Edui. 18) Eurialo e Niso sono e saranno sempre un valido esempio di vera amicizia. 19)
Gli animali si avvicinarono alla mangiatoia e mangiarono lentamente la biada. 20) Le fiamme
assalivano gli ovili e le scuderie e gli animali spaventati correvano di qua e di là.
Esercizio 26
Indica il nominativo (singolare o, nel caso dei pluralia tantum, plurale) dei seguenti sostantivi:
Iovi –itinere –fores – carceres – carcere – opes – opis – vi – moenium – iocinore – suis – bubus –
vires – optimatium – facultatum – vasa – viribus – femini – femori - partes – sues.
Esercizio 27
Traduci le seguenti espressioni:
Iovis templum – Iovi sacrificabo – aedium hortus – longo itinere – in iocinere – in Haeduorum
finibus – corporis viribus – virorum vires – magnarum virium – suis caro - iuga imponere bubus –
glandes subus dare – cicatrix in femine – iter faciunt.
122
Offrire a Giove – perdere le forze – con le forze degli uomini – al confine della Gallia – legare i
buoi - della carne del maiale – durante il viaggio – le forze dei buoi – in molti vasi – delle forze del
corpo – o Giove!
Esercizio 28
Traduci:
1) In itinere multas atque claras urbes cum amicis visitavi. 2) Iter asperum et longum ab urbe
Roma ad Neapolitanum faciebam. 3) Haruspex victimarum iecinora perspicit. 4) Subus atque bobus
servus copiosum cibum dat. 5) Intra urbis moenia cives sese (= si) receperunt atque agros desertos
reliquerunt. 6) Clientes in foribus patronum vane exspectant: nam patronus postico clientes fallit.
7) E carcere Christianos imperator deducit et ad bestias sub Romanorum civium oculis damnat. 8)
Socrates fugae facultatem habuit sed in carcere sua sponte mansit. 9) Magnas facultates Crassus
accumulavit et divitiis equitum negotia administravit. 10) Hannibal, Hamilcaris filius et
Carthaginiensium dux, vi Saguntum, oppidum Romanis socium, expugnavit. 11) Miles in femine
vulnus habuit. 12) Per Alpes, aspero itinere, Hannibal in Italiam cum militibus, equis atque
elephantis venit. 13) Ventorum vi nautae in mare naves agunt. 14) Milites aegros et saucios a
pugna dux revocavit et alios, viribus integros, ad pugnam misit. 15) Senum vires infirmae sunt, sed
mentes validae. 16) Vim Lucretiae, Collatini uxori, Tarquinius, regis filius, adhibuit atque ob
infamiae timorem matrona se (= si) interfecit. 17) Bobus agricolae iuga imposuerunt atque terram
magno cum labore araverunt. 18) In iecoris morbum avus meus incidit. 19) E carceribus carpenta
aurigae eduxerunt atque ante praetoris tribunal constiterunt. 20) Aedium postico patronus clam
clientium turbam effugit.
Esercizio 29
Traduci :
1) Le forze di Turno non erano adeguate allo scontro con Enea. 2) Il soldato riuscì vittorioso dallo
scontro con la forza dell’ingegno e delle armi. 3) Le truppe acceleravano la marcia : il nemico era
ormai alle porte della città e terrorizzava gli abitanti. 4) Quale dei due tragitti sarà conveniente ? 5)
Ulisse giungerà nella sua patria con l’aiuto di Giove e degli dei. 6) Il soldato riportò una ferita al
femore e si ritirò dalla battaglia. 7) Nel tempio di Giove c’era una grande quantità di vasi di
Corinto. 8) Il fiume Rubicone scorre al confine della Gallia. 9) Nello scontro con i Romani i
Bellovaci persero tutto il territorio. 10) Le truppe dei Romani passarono attraverso il territorio degli
Elvezi. 11) Nella reggia c’erano enormi ricchezze. 12) Durante i Saturnali i patrizi cenano in
compagnia degli schiavi. 13) Annibale condusse in Italia un numeroso esercito attraverso le Alpi.
14) Daremo le ghiande ai maiali, le erbe ai buoi, il grano alle galline. 15) Vasi d’argento ornavano
gli atrii delle case dei patrizi. 16) Sono stanco per il lungo viaggio. 17) Giove, signore dell’Olimpo,
ascolterà le preghiere dei giusti e dei pii. 18) Il soldato trafisse il fegato del nemico con la spada e
uscì vittorioso dalla battaglia. 19) Gli antichi raccoglievano le lacrime votive in vasi d’argento
vicino alle tombe. 20) Il misero agricoltore possiede solo un piccolo campo di pochi iugeri ma lo
lavora con grande impegno.
Esercizio 30
Componi dieci frasi utilizzando per ciascuna di esse i termini di seguito indicati:
1) Mus, muris – urbs, urbis – via, ae – civis, is – timor, timoris – video, es, vidi, visum, ēre.
2) Siccitas, siccitatis – flumen, fluminis – vallis, vallis – siccus, a, um – longus, a, um – sum,
es, fui, esse.
123
3) Virgo, virginis – mulier, mulieris – monile, monilis – argentum, i – uterque, utraque,
utrumque – dono, as, avi, atum, are.
4) Accipiter, accipitris – ovis, ovis – vallis, vallis – aquila, ae – minae, arum – terreo, es,
terrui, territum, ēre.
5) Rete, retis – mare, maris – piscis, piscis – navis, navis – multus, a, um – capio, is, cepi,
captum, ĕre.
6) Iter, itineris – miles, militis – mons, montis – difficultas, difficultatis – dux, ducis - summus,
a, um – duco, is, duxi, ductum, ĕre.
7) Gallinarium, ii - gallina, ae – vulpis, is – calliditas, calliditatis – caedes, caedis – nox,
noctis – penetro, as, avi, atum, are – perpetro, as, avi, atum, are.
8) Femur, femoris – vulnus, vulneris – pugna, ae – miles, militis – castra, orum – aeger, aegra,
aegrum - venio, is, veni, ventum, ire
Il piuccheperfetto indicativo delle quattro coniugazioni (forma attiva) e del verbo sum.
Il piuccheperfetto indicativo delle quattro coniugazioni (forma attiva) e del verbo sum si
forma aggiungendo le desinenze -ĕram, -ĕras, -ĕrat, -erāmus, -erātis, -ĕrant al tema del perfetto;
per facilitare la memorizzazione, nota che le desinenze sono identiche all’imperfetto indicativo del
verbo sum.
Indicativo piuccheperfetto
I coniugazione
amav-ĕram
II coniugazione
io avevo amato
monu-ĕram
io avevo ammonito
amav-ĕras
amav-ĕrat
amav-erāmus
amav-erātis
amav-ĕrant
monu-ĕras
monu-ĕrat
monu-erāmus
monu-erātis
monu-ĕrant
III coniugazione
IV coniugazione
leg-ĕram
leg-ĕras
leg-ĕrat
leg-erāmus
leg-erātis
leg-ĕrant
io avevo letto
audiv-ĕram
io avevo udito
audiv-ĕras
audiv-ĕrat
audiv-erāmus
audiv-erātis
audiv-ĕrant
124
Indicativo piuccheperfetto del verbo
sum
fu-ĕram
io ero stato
fu-ĕras
fu-ĕrat
fu-erāmus
fu-erātis
fu-ĕrant
Il piuccheperfetto indicativo corrisponde al trapassato prossimo italiano.
Esercizio 31
Traduci:
Fuerat – audiveramus – fecerant – feceramus – pronuntiaveratis – pepererant – negaveram –
fecerant – feceramus – scripseratis – donaveram – fuerant – iudicaveramus – tradiderant –
tradideram.
Avevo detto – avevate letto – erano stati – avete condotto – eri stato – avevate promesso – aveva
perdonato – avevamo letto – eravamo rimasti – eravate arrivati – erano venuti – avevi conosciuto.
Esercizio 32
Analizza e traduci:
audiveram
cecinit
canebamus
domuerat
docuit
corripuerunt
senties
didiceramus
fuistis
erant
donabis
sensisse
sentiebat
accipiunt
geram
abdicare
ornabamus
oboediverant
fuisse
eritis
ind. trap. pross. I sing. 4° coniug.
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Io avevo ascoltato
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Esercizio 33
Analizza e traduci:
ascoltai
avevo letto
leggerai
insegno
insegnai
avevate detto
sentivate
sentii
hai sentito
eravamo
sarete
sei
eravate stati
riceveste
avevate ricevuto
diremo
diranno
avevano detto
hai detto
dicevano
ind. pass. remoto I sing.
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audivi
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Esercizio 34
Traduci:
Accurrebat – accurrunt – erravisti – erraveram – venerat – veniunt – venient – processerunt processerant – procedebant – erant – erat – fueramus – erit – placent – placueram – ornavit –
ornabimus – ornabo – ornabam – ornaveramus – claudunt – claudebant – claudam – claudet –
clauserant – clauserunt – refugiebant – refugiam – venerant – venerunt – veneram – veniebatis –
venietis.
Leggevo – avevi letto – ha letto – leggerete – abbandonerò – abbandonai – abbandonavo – avevo
abbandonato – ho abbandonato – aevo ornato – ornerete – ornava – ornammo – ornerò – verrà – era
venuto – erano venuti – vennero – venivamo – verrete – offriremo – avevate offerto – offriranno –
offrivi – avevo offerto.
Esercizio 35
Traduci:
1) Senectutis nullus est certus terminus. (Cic.) 2) Non virtute hostium, sed amicorum perfidia
decidi. (Nep.) 3) Magna multitudo undique ex Gallia perditorum hominum latronumque convenerat
(= si era radunata). (Caes.) 4) Phaedra, Minois filia Thesei uxor, Hippolytum privignum suum
adamavit. (Hyg.) 5) Erechteus Pandionis filius habuit filias quattuor. (Hyg.) 6) Dum vires annique
sinunt, tolerate (= sopportate) labores; iam veniet tacito curva senecta pede. (Ov.) 7) Milites e loco
superiore (= dall’alto) facile hostium phalangem perfregerunt. (Caes.) 8) Homo sum: humani nihil
(= niente) a me alienum puto. (Ter.) 9) Per populum Cumanae carmina vatis vulgantur (= si
diffondono). (Liv.) 10) Voluptates hominum trepidae et variis terroribus inquietae sunt. (Sen.) 11)
Non habemus servos hostes, sed facimus. (Sen.) 12) Propter frigora frumenta in agris matura non
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erant. (Caes.) 13) Equus Alexandri regis et capite et nomine “Bucephalas” fuit. (Gell.). 14)
Avaritia est fons fraudium scelerumque. (Cic.) 15) Amnium et imbrium aquae non mutant saporem
maris. (Sen.) 16) Gallos ab Aquitanis Garumna flumen dividit. (Caes.) 17) Iustitia est domina et
regina virtutum. (Caes.) 18) Plerumque in calamitate ex amicis inimici exsistunt. (Caes.) 19)
Paucorum improbitas est multorum calamitas. (P. Syr.) 20) Vana est sine viribus ira. (Verg.) 21)
Propter frigora non modo frumenta in agris matura non erant, sed ne pabuli quidem satis magna
copia suppetebat. (Caes.) 22) Sophocles ad summam senectutem tragoedias fecit. (Cic.) 23) Nec
nunc quidem vires desidero adulescentis, non plus quam (= non più di quanto) adulescens tauri aut
elephanti desiderabam. (Cic.)
Versione 1
La morte di Annibale
Hannibal, egregius Poenorum dux, apud Prusiam, Bithyniae regem, extremum vitae egit. Hoc
(=questo, nom. n.) refugium ignotum Romanis erat, sed Prusiae legati fortuito apud T. Quintium
Flamininum cenaverunt atque Hannibalis refugium indicaverunt. Itaque patres conscripti legatos
Romanos in Bityniam miserunt et, cum legatis, Flamininum. Legati ab rege Hannibalem, Romanis
sed non Prusiae regi inimicum, petiverunt (costr. di peto: acc. della cosa che si chiede, a/ab + abl.
della persona a cui si chiede) sed Prusia ius hospitii non violavit: Hannibalem non dedit nec
refugium indicavit, sed ne obstitit quidem (ne…quidem = nemmeno) Romanorum investigationi.
Romani Hannibalem castellum invenerunt, cum armatis circumdederunt et effugia castelli
clauserunt. Sed Hannibal in Romanorum potestatem non venit: nam, memor pristinarum virtutum,
venenum sumpsit atque ita e vita excessit.
Versione 2
Polifemo
Horribilis Cyclops, Neptuni filius, Polyphemus unum oculum habebat in media fronte. Vivebat in
spelunca Aetnae, in Sicilia, procul a vicis ovesque pascebat. Clausit Ulixem cum sociis in spelunca,
sed versutus Ithacus ex spelunca evasit callido consilio: palum acutum reddidit, in oculo cyclopis
fixit et Polyphemum ebrium excaecavit. Ob magnam iniuriam originem habuit odium Neptuni in
Ithacum: Ulixes enim in patriam revertit post multos annos, solus, sine sociis, quia perierunt (=
poiché morirono) in errore per maria.
Versione 3
I pastori e i lupi
Pastores cum gregibus ovium in agris erant, secundum fluminis ripas. Inter greges laeti
discurrebant teneri agni haedique, et saepe a matribus discedebant. Aestuosus aër erat, et pastores
cum canibus sub tegminibus arborum recubabant, cum improviso ex silvis proximis lupi venerunt.
Ferae obrepebant ad oves, maximeque ad agnos, sed canes non fefellerunt : enim mox canes in
feras concurrerunt. Pastores cum clamoribus et baculis in lupos impetus fecerunt (= assalirono i
lupi), atque ita ferae agnos haedosque non ceperunt et in silvas fugerunt.
Versione 4
L’uomo e la natura
Multa sunt beneficia naturae. Sunt enim opera naturae maiestas montium, pulchritudo vallium,
magnitudo marium, tranquillitas nemorum, murmur fontium, impetus fluminum, cantus avium, odor
florum, varietas animalium, mutatio temporum, calor aestatis, tepor veris, frigus hiemis. Sed multa
127
sunt etiam merita hominis. Sunt enim opera hominum constitutio societatis, institutio legum et
tribunalium, aedificatio urbium, pontium, turrium, aedium, navium.
Historia humanitatis commemorat nomina consulum, imperatorum, regum, conditorum urbium,
mercatorum, navigatorum, scriptorum, oratorum, exploratorum, sacerdotum, qui (= i quali) bonam
memoriam sui (= di sé) reliquerunt.
Versione 5
Prometeo
Prometeo, figlio del titano Giapeto, modellò i primi uomini con la creta. Benefattore dell’umanità,
ingannò perfino Giove: infatti durante un grande sacrificio spartì la vittima, un bue, nascose la carne
dell’animale e ricoprì le ossa di grasso bianco. Giove scelse il grasso bianco, ma successivamente
scoprì l’inganno e considerò un crimine l’azione di Prometeo: provò un grande rancore contro
Prometeo e l’umanità e non inviò più il fuoco sulla terra con i fulmini. Prometeo, allora, rubò il
fuoco dalla fucina di Efesto e lo donò agli uomini. Giove, irato, incatenò Prometeo sul Caucaso e
inviò sul monte un’aquila: l’aquila, per ordine di Giove, rodeva ininterrottamente il fegato
dell’uomo in catene. Dopo molti anni Eracle trafisse l’aquila con una freccia e liberò Prometeo dalle
catene.
Versione 6
Teti
Gli antichi raccontavano molte favole su Teti. Figlia di Nereo e di Doride, sposò Peleo, e
dall’unione di un uomo con una dea nacque Achille. Durante la guerra di Troia Teti protesse il
figlio da molti pericoli: nascose Achille nell’isola di Sciro, presso il re Licomede, ma invano. Ulisse
e Diomede infatti scoprirono l’inganno e condussero Achille alla guerra. Allora la dea diede al
figlio delle armi foggiate (usa fictus, a, um) nella fucina di Efesto, ma invano: l’eroe infatti trovò la
morte sotto le mura di Troia. Dopo la morte di Achille la dea protesse anche Neottolemo, figlio di
Achille e di Deidamia.
128
Capitolo 7
Gli aggettivi della seconda classe
Impariamo ad usare il vocabolario (6).
Aggettivi a tre uscite .
Elementi di analisi del periodo (1): la proposizione subordinata
temporale.
Aggettivi a due uscite.
Aggettivi ad un’uscita.
Il participio presente delle quattro coniugazioni.
Traduciamo insieme (2).
Aggettivi indeclinabili e difettivi.
Impariamo ad usare il vocabolario (7).
Elementi di analisi logica (18): i complementi di abbondanza e di
privazione.
Elementi di analisi logica (19): il complemento di limitazione.
I nomi dei mesi.
129
Impariamo a usare il vocabolario (6).
Nel caso degli aggettivi della prima classe, come sai, il vocabolario ti indica nell’ordine i tre
nominativi maschile, femminile e neutro. Un po’ diversamente stanno le cose per quanto riguarda
gli aggettivi della seconda classe che possono avere tre nominativi distinti (rispettivamente per i
tre generi maschile, femminile e neutro), due nominativi (il primo per il maschile e il femminile, il
secondo per il neutro) o un solo nominativo (unico per tutti e tre i generi).
A seconda dei casi, dunque, il vocabolario indica:
•
•
•
i tre nominativi singolari, nel caso di un aggettivo a tre uscite: acer, acris, acre;
i due nominativi singolari, nel caso di un aggettivo a due uscite : fertilis, e;
il nominativo e il genitivo singolare, nel caso di un aggettivo a un’uscita: velox, velōcis.
Nel caso dell’aggettivo a un’uscita, dunque, trovi anche il genitivo singolare: l’aggettivo si presenta
come un sostantivo della terza declinazione, seguito però dall’ abbreviazione agg. (aggettivo).
Trattandosi di un aggettivo a una sola uscita, il genitivo è infatti indispensabile per ricavare il tema;
negli altri casi lo puoi ricavare togliendo la desinenza –is al femminile singolare.
Aggettivi a tre uscite
Aggettivi a tre uscite
acer, acris, acre = acre, acuto, energico, accanito
alăcer, alăcris, alăcre = alacre, entusiasta
campester (campestris), campestris, campestre = pianeggiante
celĕber (celĕbris), celĕbris, celĕbre = frequentato, numeroso, celebre
celer, celeris, celere = veloce
equester, equestris, equestre = equestre, della cavalleria
paluster (palustris), palustris, palustre = paludoso, palustre
pedester, pedestris, pedestre = a piedi, di terra
puter (putris), putris, putre = putrido, fatiscente
salūber (salubris), salūbris, salūbre = salubre, salutare
silvester (silvestris), silvestris, silvestre = dei boschi, silvestre
terrester (terrestris), terrestris, terrestre = di terra, terrestre
volŭcer, volŭcris, volŭcre = fornito di ali, alato, incostante
Esercizio 1
Concorda con ciascun sostantivo l’aggettivo posto tra parentesi, quindi traduci e declina:
(acer, acris, acre) …………… bellum
(silvester, silvestris, silvestre) …………… homo
(puter, putris, puter) …………… fanum
(equester, equestris, equestre) …………… pugna
(volucer, volucris, volucre) …………… animal
(celer, celeris, celere) …………… ancilla
130
(alacer, alacris, alacre) …………… animus
Esercizio 2
Declina per iscritto e traduci:
palustre solum – silvester callis – silvestris Musa – terrestre iter – volucer nuntius – acer splendor
– celebris insula – celer pes – putris gleba – celebris urbs.
Esercizio 3
Concorda l’aggettivo con il sostantivo, quindi traduci:
1) (acer, acris, acre) …………… amorem
2) per (alacer, alacris, alacre) …………… ancillam
3) in (celeber, celebris, celebre) ……………montibus
4) (puter, putris, putre) …………… corpora
5) in (puter, putris, putre) …………… gleba
6) (volucer, volucris, volucre) …………… animalia
7) cum (alacer, alacris, alacre) …………… militibus
8) apud (silvester, silvestris, silvestre) …………… tumulum
9) (campester, campestris, campestre) …………… locis
10) contra (acer, acris, acre) …………… hostes
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Esercizio 4
Individua la funzione logica e traduci:
1) a causa dell’odio acuto
2) con una rapida decisione
3) sotto le canne di palude
4) con un percorso pianeggiante
5) agli animali alati
6) in una città frequentata
7) le battaglie campestri
8) da un luogo putrido
9) durante un combattimento di terra
10) delle battaglie equestri
complemento
traduzione
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Esercizio 5
Traduci:
1) Consul celerem atque inexspectatam victoriam in bello obtinuit. 2) Celere consilium, propter
belli periculum, patres ceperant. 3) Silvestrem locum Galli bene cognoscebant atque Caesaris
copiis facile sese (=si) subduxerunt. 4) Palustrium animalium varia genera sunt. 5) Equestribus
proeliis Romanorum copiae facile hostes vincunt. 6) Crassus beneficiis ordinem equestrem
devincebat. 7) Salubre plebi tribuni consilium erat. 8) Dominus salubri loco villa emit et ibi, cum
uxore filiisque, ferias agit. 9) Alacres et laetae in pratis puellae flores collegerant. 10) Miles, alacer
et fiduciae plenus, facile in hostium castra penetravit et magnam praedam obtinuit. 11) Putria mala
ex arborum ramis cadunt. 12) Hannibal a patre acre odium contra Romanos hereditate acceperat.
13) Romani primo bello Punico, apud Mylas, navalem pugnam in terrestrem pontibus mutaverant.
14) Agricolae herbas salubres et venenatas facile discernunt. 15) In silvestris pini umbra viator
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requiescit. 16) Celebre Vestae templum in oppido est, atque magna cum veneratione reverentiaque
deam cives coluerunt, colunt semperque colent. 17) Silentio per silvestres deviosque calles vix
milites ab hostibus fugiebant. 18) Saluber et purus aer avo meo, post longam valetudinem,
necessarius est: urbem igitur relinquet et in villa requiescet. 19) Acres defensores ab oppidi
moenibus hostes depulerant. 20) Erat acris et summa hiems atque nives abunde cadebant.
Esercizio 6
Traduci:
1) Il generale conduceva le truppe attraverso sentieri pianeggianti ed aggirava alle spalle il nemico
con facilità. 2) Tra l’accampamento dei Cartaginesi e l’accampamento dei Romani c’era un’altura
boscosa. 3) Statue equestri ornavano le vie della città ed il foro. 4) La battaglia equestre fu
favorevole ai Romani e non ai nemici. 5) Giove inviò Mercurio, alato messaggero degli dei, sulla
terra. 6) Dall’alto monte sgorga una fonte di salubri acque e arriva nel bosco vicino alla città. 7) Nei
carmi dei poeti leggiamo spesso la lode della vita di campagna e la condanna della vita di città. 8)
Intorno ai villaggi c’erano luoghi paludosi e putridi, e la malaria era frequente causa di morte
soprattutto tra i bambini. 9) Il freddo acuto e intempestivo ha gelato i fiori del giardino. 10) I
messaggeri portavano a Domiziano notizie sulla salute del celebre comandante Agricola con cavalli
veloci. 11) Molti alunni vivaci disturbavano la lettura del maestro con fatti e con parole. 12) Il
fiume scorreva veloce dall’alto monte alla pianura e trascinava rami ingombranti e grosse pietre.
13) Cesare ispezionò i luoghi intorno all’accampamento per mezzo di esploratori veloci ed attenti.
14) C’è una grande varietà di piante terrestri e acquatiche nell’isola. 15) Il medico coglieva delle
erbe salutari e con le erbe curava la ferita del soldato.
Elementi di analisi del periodo (1): la proposizione subordinata temporale.
La proposizione subordinata temporale indica quando si è verificato, si verifica o si verificherà
quanto affermato nella proposizione reggente.
In latino può essere introdotta da diverse congiunzioni temporali; in particolare ci possiamo trovare
di fronte alle seguenti possibilità:
postquam ( o post quam) + indicativo (o congiuntivo) = dopo che, da quando;
priusquam ( o prius quam) + indicativo = prima che, prima di;
ante … quam (o ante quam) + indicativo (o congiuntivo) = prima … che, prima … di;
cum + indicativo = quando, allorchè;
ubi + indicativo (o congiuntivo) = quando, come, non appena che;
dum + presente indicativo = mentre.
•
•
•
•
•
Eo postquam Caesar pervenit, obsides poposcit (Caes.). = Cesare appena giunse là, chiese
degli ostaggi.
Nec prius fugere destiterunt, quam ad flumen Rhenum pervenerunt (Caes.) = Nè smisero di
fuggire prima di essere giunti al fiume Reno.
Saeculis multis ante gymnasia inventa sunt, quam in iis philosophi garrire coeperunt (Cic.).
= I ginnasi furono creati molti secoli prima che i filosofi vi cominciassero a chiacchierare.
Cum tempus necessitasque postulat, decertandum est (Cic.) = Quando il tempo e la
necessità lo richiedono, bisogna combattere.
Quem ubi vidi, vim lacrimarum profudi (Cic.) = E quando lo vidi versai abbondanza di
lacrime.
Riguardo all’ultima delle congiunzioni in elenco (dum), si deve osservare che essa regge sempre il
132
presente indicativo, anche quando nella reggente c’è un tempo storico; nella traduzione in italiano
si deve dunque scegliere tra il presente e l’imperfetto indicativo in base al verbo della reggente,
tenendo presente che dum (= mentre) indica azione contemporanea a quanto avviene nella
proposizione reggente:
•
Dum haec militibus consul dicit, hostes proelium committunt / committebant. = Mentre il
console dice / diceva queste cose ai soldati, il nemico attacca / attaccava battaglia.
Esercizio 7
Traduci:
1) Hostes ad urbem perveniunt ante quam cives portas claudunt. 2) Multis annis ante quam pater
familias decessit utrique filii iam de hereditate litem habebant. 3) Postquam in urbem dominus venit
in villa incendium fruges vastavit. 4) Dux captivos non liberavit priusquam hostes ex finibus
recesserunt. 5) Priusquam hostes urbem ceperunt omnes cives iam fugerant et in proximas silvas se
(= si) abdiderant. 6) Postquam magnas divitias magno cum periculo per mare mercator congessit,
a negotiis recessit et quieto animo cum uxore filiisque vixit. 7) Ubi filium mater inter cadavera
agnovit, eiulavit et deflevit filii sortem. 8) Ubi de scelere cogitas iam scelus committis. 9) Ubi ad
Romanorum castra legati venerunt, dux eos (= quelli, acc. pl. masch.) admisit et pacis condiciones
audivit. 10) Vix mater epistulam perlegerat cum repente servus ab filio cum alia epistula venit. 11)
Cum Romanorum dux apud Trasumenum contra Hannibalem dimicavit magnam cladem accepit.
12) Postquam Hannibal apud Cannas Romanorum copias vicit, magnus timor cives Romanos
invasit. 13) Dum epistulam scribo, magnum clamorem audivi. 14) Dum puer in horto cum amicis
ludit, mater familias cenam coquit. 15) Dum longam epistulam iterum lego, somnus obrepsit.
Aggettivi a due uscite
brevis, e = breve
civilis, e = civile
comis, e = affabile
crudelis, e = crudele
difficilis, e = difficile
dulcis, e= dolce
facilis, e = facile
fertilis, e = fertile
fidelis, e = fedele
fortis, e = forte, coraggioso
fragilis, e = fragile
gravis, e = pesante, grave
Aggettivi a due uscite
habilis, e = idoneo
hostilis, e = nemico, del nemico
humilis, e = umile
inanis, e = vuoto, inutile
mollis, e = molle, delicato
navalis, e= navale
nobilis, e = nobile
omnis, e = tutto
rudis, e = rude, non lavorato
salutaris, e = salutare
suavis, e = soave
terrestris, e = terrestre
turpis, e = turpe
Esercizio 8
Concorda con ciascun sostantivo l’aggettivo posto tra parentesi ,quindi traduci e declina:
(brevis, e) …………… pugna
(difficilis, e) …………… oratio
(facilis, e) …………… verbum
133
(dulcis, e) …………… exuviae
(nobilis, e) …………… Athenae
(turpis, e) …………… homo
(civilis, e) …………… ratio
Esercizio 9
Declina per iscritto e traduci:
suavis puella – turpe bellum – forte animal – omne aevum – rudis ager – rudis lana – civile ius –
civilis ratio – nobilis Darius - dulcis filius
Esercizio 10
Concorda l’aggettivo con il sostantivo, quindi traduci:
1) (brevis, e) …………… vitam
2) in (fertilis, e) …………… regione
3) ad (fertilis, e) ……………agros
4) (humilis, e) …………… verbis
5) (facilis, e) …………… itinere
6) (difficilis, e) …………… tempore
7) (dulcis, e) …………… nominum
8) (nobilis, e) …………… equos
9) in (difficilis, e) …………… loco
10) (crudelis, e) …………… amore
………………………………….
………………………………….
………………………………….
………………………………….
………………………………….
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………………………………….
………………………………….
Esercizio 11
Individua la funzione logica e traduci:
1) con un difficile discorso
2) attraverso campi fertili
3) a causa di un turpe delitto
4) con uomini inermi
5) alle umili tamerici
6) degli dei immortali
7) durante la guerra civile
8) i consigli salutari
9) alle ferite mortali
10) per la grave sconfitta
complemento
traduzione
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……………………………………
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……………………………………
……………………………………
Esercizio 12
Traduci:
1)Multi nobiles viri Tarquinii Superbi dominationem aegre tolerabant. 2)Postquam Caesar
Rubiconem flumen cum copiis superaverat, longum bellum civile exarsit. 3) Gravibus sarcinis
asinos et equos coloni onerabunt, deinde iter incipient. 4)Breve discrimen est inter amicitiam atque
amorem. 5) Come ingenium pater familias habebat et libenter ad colloquia cum amicis veniebat. 6)
Gallia est omnis divisa in partes tres (= tre): sic notum Caesaris scriptum incipit. 7) Omni ratione
cives obsidionem atque cibi penuriam tolerabant. 8) Apud Salamina, navali pugna, Persarum
classem Themistocles Atheniensis vicit. 9) Servum fidelem et carum habeo, atque ei (=a lui)
libertatem mox donabo.10) Mollis est oratio et se (=si) flectit ad varias sententias. 11) Terrestri
134
itinere Caesar suis militibus praesidia atque cibaria celeriter miserat. 12)Bellum crudele
iniustumque exarsit propter paucorum aviditatem. 13) Corpus aegroti pueri, fragile et invalidum,
cibis medicamentisque medicus sanabat. 14) Myricae humiles et fragiles plantae sunt. 15)Parentis
verba salutaria filiis fuerant. 16) Libertatis nomen dulce omnibus auribus erat, sed iamdudum cum
virtute libertatem Romani amiserant. 17) Nec dulcis nec suavis, sed insulsus caseus erat. 18) Ad
Ianualem portam iam homo venit sed viator in hominem incidit atque inanibus verbis detinet. 19)
Miles gladium habilem ad pugnam destringebat atque fortis et animosus hostem propulsabat. 20)
Rudes agros circa oppidum agricolis consul adsignavit.
Esercizio 13
Traduci:
1) La fioritura di cause di ogni genere favorì nella nostra città lo sviluppo dell’eloquenza. 2) Atene,
inventrice di tutte le arti, ha condotto a perfezione in particolare lo studio dell’eloquenza. 3) I
Romani, dopo che ebbero udito gli oratori greci e conosciuto le lettere greche, studiarono con
incredibile ardore l’arte della retorica. 4) Incredibili sono le avventure di Ulisse. 5) Molte opere
degli antichi scrittori saranno eterna, immortale testimonianza della gloria dell’antica Roma. 6)
Enea, grazie ai versi di Virgilio, ottenne una vita immortale. 7) Dopo la battaglia, tra i cadaveri dei
nemici (usa hostilis, e) i soldati riconobbero molti amici e parenti. 8) Le fragili argomentazioni
dell’oratore non convinsero i giudici. 9) Didone quando scese nell’Ade rivide la triste ombra del
marito Sicheo. 10) Nella notte buia e senza luna (usa illunis, e) tutti gli animali tacciono e stanno
nascosti nelle tane. 11) Paride con l’aiuto di Apollo inflisse ad Achille il colpo mortale. 12) Socrate
bevve la bevanda letale con grande tranquillità e serenità d’animo mentre conversava con i suoi
discepoli. 13) Alessandro trattò i nobili prigionieri con grande rispetto. 14) Minosse rinchiuse Teseo
e i suoi compagni ateniesi nel labirinto ma grazie all’aiuto di Arianna, figlia del re, il giovane
ateniese uccise il terribile mostro. 15) Dopo che il crudele nemico si era allontanato, i cittadini
tornarono finalmente nella città.
Aggettivi a un’ uscita
Aggettivi a un’uscita
amens, amentis = pazzo
princeps, principis = primo
anceps, ancipĭtis = ambiguo, incerto
prudens, prudentis = esperto, prudente
audax, audacis = audace
pugnax, pugnacis = bellicoso
fallax, fallacis = fallace, ingannevole
recens, recentis = recente, nuovo
felix, felicis = fausto, propizio, felice
sapiens, sapientis = sapiente
ferox, ferocis = fiero, impetuoso
sospes, sospĭtis = sano e salvo
immemor, immemoris = immemore, dimentico di supplex, supplicis = supplice, supplichevole
ingens, ingentis = ingente
trux, trucis = minaccioso, arrogante
memor, memoris = memore
uber, uberis = fertile, rigoglioso
mendax, mendacis = mendace, nenzognero
vehemens, vehementis = impetuoso
par, paris = pari, uguale
velox, velocis = veloce
pauper, paupĕris = povero
vetus, veteris = vecchio
Esercizio 14
Individua il genere dei seguenti sostantivi, concorda con ciascuno l’aggettivo posto tra parentesi
quindi traduci e declina:
(supplex, supplicis) …………… pater
135
(ferox, ferocis) …………… belua
(audax, audacis) …………… hostis
(fallax, fallacis) …………… verbum
(mendax, mendacis) …………… deus
(pauper, pauperis) …………… civis
(princeps, principis) …………… urbs
Esercizio 15
Declina per iscritto e traduci:
audax vir – velox animal – felix pugna – vehemens bellum – ferox hostis – supplex obses – mendax
transfuga – vehemens ventus – vetus amica – prudens filius.
Esercizio 16
Concorda l’aggettivo con il sostantivo, quindi traduci:
1) (pauper, paupĕris) …………… hominum
2) (ingens, ingentis) …………… cum clamore
3) propter (ingens, ingentis) ……………vim
4) ob (memor, memoris) …………… iram
5) (princeps, principis) …………… urbem
6) (immemor, immemoris) …………… plebi
7) (par, paris) …………… virtute
8) de (vetus, veteris) …………… amicitia
9) propter (ferox, ferocis) …………… naturam
10) (vetus, veteris) …………… consiliorum
………………………………….
………………………………….
………………………………….
………………………………….
………………………………….
………………………………….
………………………………….
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………………………………….
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Esercizio 17
Individua la funzione logica e traduci:
1) con voce supplichevole
2) dei feroci nemici
3) a causa dell’ingente clamore
4) per la violenta tempesta
5) ai vecchi discorsi
6) o Giove memore!
7) del veloce dio
8) insieme all’amico prudente
9) con parole ingannevoli
10) delle soavi fanciulle
complemento
traduzione
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……………………………………
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Esercizio 18
Traduci:
1) Numquam immemor beneficiorum tuorum fui: nam tibi (= a te) gratias ago. 2) Saepe oraculorum
sententiae ancipites sunt. 3) Romanorum atque Gallorum copiae diu ancipiti proelio pugnaverunt.
4) Mucius, Romanus miles, audax in Porsennae castra penetravit atque regis scribam interfecit. 5)
Iudices mendacium testium verbis aures non praebuerunt et capitis hominem damnaverunt. 6)
Ulixes, postquam sospes in Ithacam pervenerat, paucorum auxilio procos interfecit atque regnum
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recepit. 7) Vetus vinum amicis dominus in convivio praebet. 8) Veteres historiarum scriptores
antiquos mores laudant, recentes autem damnant. 9 )Caesar exploratores, locorum prudentes,
praemisit: ita vias atque itinera hostium cognovit. 10) Audax atque amens, Cicero dicebat, Verres
erat. 11) Nullo telo penetrabilis est sapiens. 12) Truci voce hostis ad bellum Romanum provocavit.
13) Ingentes sed inhonestas divitias Verres, Romanus praetor, Siciliae administratione sibi (= si)
peperit. 14) Venti saevi atque vehementes Ulixi sociisque navigationem difficilem reddebant.15)
Postquam audaces milites ex pugna venerunt, ingentem praedam atque pecunias dux distribuit. 16)
Cum in villam venies videbis uberos et fertiles agros et multas fruges in horreo. 17) Praecipiti
fugae ob flammarum terrorem cives se (= si) dabant. 18) In pugnacium gentium fines copias Caesar
ducebat sed milites habiles et ad bellum promptos habebat. 19) Vehementium ventorum vis ad oras
naves reiecit.
Esercizio 19
Traduci :
1) La Grecia è sempre stata la prima nell’arte dell’eloquenza. 2) La fortuna aiuta gli audaci: così
recita un antico e noto detto. 3) Sei sempre stato un bugiardo e sempre (lo) sarai. 4) Le recenti
notizie sulla salute del padre hanno rassicurato il mio amico. 5) L’imputato ha presentato un
testimone menzognero ma i giudici non hanno creduto alle sue (= eius) parole. 6) Un rapace
sparviero è piombato sul gregge ad ha catturato un agnello. 7) Nei poemi di Omero Nestore,
valoroso sul campo di battaglia, dava anche saggi consigli. 8) Ulisse, consigliere prudente ed
efficace, fu anche un grande combattente. 9) Il generale organizzò un’audace spedizione nel
territorio nemico. 10) Atreo con un atroce inganno imbandì per il fratello le carni dei figli maschi.
11) A causa di una violenta tempesta i Persiani persero un ingente numero di navi. 12) L’agnello,
quando vide il lupo feroce vicino al torrente, fuggì nella vallata. 13) Il console assegnò campi estesi
e fertili (usa ferax, feracis) ai coloni. 14) Tigellino, prefetto del pretorio di Nerone, era un uomo
feroce e fu famoso per la sua crudeltà. 15) Lo schiavo si rivolse al padrone con parole
supplichevoli.
________________________________________________________________________________
Il participio presente delle quattro coniugazioni
Il participio presente delle quattro coniugazioni si forma dal tema del presente, aggiungendo le
seguenti terminazioni:
•
•
•
•
-ans/-antis (I coniug.),
-ens/-entis (II coniug.)
-ens/-entis (III coniug.)
-iens/-ientis (IV coniug.).
Il participio presente dellle quattro coniugazioni è pertanto il seguente :
I coniugazione
II coniugazione
III coniugazione
IV coniugazione
am-ans, am-antis
mon-ens, mon-entis
leg-ens, leg-entis
aud-iens, aud-ientis
Esso si declina come un aggettivo della seconda classe a una sola uscita (pertanto si definisce
aggettivo verbale), e può avere l’ablativo singolare sia in–i (con funzione di aggettivo) che in –e
(con funzione di sostantivo o di verbo).
137
L’azione indicata dal participio presente è sempre contemporanea rispetto al verbo della
proposizione reggente: amans, pertanto, può significare sia che ama, sia che amava; naturalmente la
scelta dipende dal tempo del verbo da cui esso dipende.
Il verbo sum non ha il participio presente.
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Il participio presente
Esercizio 20
Forma il participio presente dei seguenti verbi:
scio, is, scivi, scitum, ire = sapere
praebeo, es, praebui, praebĭtum, ēre = offrire
cano, is, cecĭni, cantum, ĕre = cantare
narro, as, avi, atum, are = narrare
curro, is, cucurri, cursum, ĕre = correre
oboedio, is, oboedīvi, oboedītum, īre = obbedire
video, es, vidi, visum, ēre = vedere
paro, as, avi, atum, are = preparare
Esercizio 21
Traduci le seguenti espressioni:
miles pugnans – cum militibus pugnantibus – hominis venientis – homo veniens – ad hominem
venientem – cum magistra fabulam narrante – capellas pascentes – cum capellis pascentibus –
propter Iovem tonantem – verbis tonantibus – ore tonante – in oppido flagrante – viridis materiae
flagrantis - homo ira flagrans – hominis ira flagrantis.
Esercizio 22
Traduci le seguenti espressioni:
l’uomo che legge – dell’alunno che legge – agli alunni che leggono – con il maestro che legge – a
causa del ragazzo che corre – insieme ai ragazzi che corrono – nella città che brucia – dalla città
che brucia – in direzione della città che brucia – la città che brucia – delle città che bruciano – con
la folla che fugge – a causa della folla che fugge – insieme alla folla che fugge – riguardo alla folla
che fugge.
Esercizio 23
Traduci:
1) Porsenna, audacem militem videns et Romanos omnes timens, cum suis copiis celeriter ab urbe
Roma discessit. 2) Filius coram patre extrema verba dicente lacrimas effuderat. 3) Magistro bonos
discipulos laudanti atque malos reprehendenti multa veniebant in mentem. 4) Veniens in villam ab
urbe, dominus in itinere apud amicum subsistit. 5) Mater flens filium discedentem salutavit. 6)
Puellam vidi conchas legentem. 7) Matronae, deum benevolentiam orantes, palmas ad coelum
tendebant. 8) Miles, dolens ob vulnus in latere, telum in hostem coniecit et interfecit. 9) Multas
capellas in valle pascentes videbam. 10) Tityrum, sub tegmine patulae fagi recubantem, Meliboeus
pastor videt. 11) Obvius servo ex villa venienti dominus venit. 12) Multae obumbrantes arbores in
138
horto sunt. 13) Puero oboedienti pater familias mercedem dedit. 14) Ex silva ardente in campos
animalia fugiebant. 15) Cives videntes turrem ruentem clamorem tollunt.
Traduciamo insieme (2)
Il participio presente può rendersi in italiano in diversi modi: participio presente, gerundio
presente, proposizione relativa, proposizione temporale. Sta a noi scegliere di volta in volta,
ricordando sempre che indica un’azione contemporanea rispetto al verbo da cui dipende.
La frase n. 5 dell’esercizio precedente (Mater flens filium discedentem salutavit) contiene ben
due participi. Il primo, flens, è in caso nominativo, condizione indispensabile perché possa essere
tradotto con un gerundio (piangendo): e infatti tale scelta è quella giusta; anche il participio
presente (piangente) è una scelta indovinata, ma sicuramente meno elegante. Meno adatte le altre
soluzioni.
Il secondo participio, discedentem, essendo un accusativo non può certamente rendersi con il
gerundio; sicuramente non adatto, perché in disuso, il participio presente; non ci resta che scegliere
tra una proposizione subordinata relativa (che si allontanava) o temporale (mentre si allontanava),
badando in ogni caso a porre il tempo all’imperfetto perché deve rendere la contemporaneità
rispetto ad un perfetto (salutavit). La scelta è corretta in entrambi i casi.
Riassumendo, possiamo tradurre: La madre, piangendo (piangente), salutò il figlio che (mentre) si
allontanava.
Esercizio 24
Declina l’aggettivo posto tra parentesi nel genere, numero e caso ritenuti da te opportuni, quindi
traduci:
1) Priamus (supplex, supplicis)……………… ad Achillis tentorium venit atque (infelix,
infelicis)..................... filii corpus petivit.
2) (Ferox, ferocis)................... Achillis galea ex Patrocli capite cecidit et, cum galea, arma.
3) Postquam Gallorum dux cum (pedestre, pedestris, pedestre) ………………. copiis consedit,
Caesar (acer, acris, acre)......................proelium commisit.
4) Cur (mendax, mendacis)………………et (fallax, fallacis)…………………verba tua sunt?
5) Graeci victores (omnis, omne).................... Troiae cives servos reddiderant.
6) Agamemnon, Achivorum dux, cum in patriam revertit, morti (atrox, atrocis)......................
occubuit.
7) Ubi mortem (fidelis, fidele)………………… amici cognovi, multas lacrimas effudi.
8) Dum pupa puellae ludunt, mater familias (alacer, alacris, alacre)……………………. cenam
coquebat.
9) Cum Philippus, Macedonum rex, cecidit, Alexander, (audax, audacis)............................ et (ferox,
ferocis)…………………. iuvenis, regnum excepit.
10) Dum domina (tristis, triste)…………………. de filio nuntios legit, filiae et (fidelis,
fidele)………………….. ancillae gratam consolationem praebebant.
Aggettivi indeclinabili e difettivi
Esercizio 25
Traduci:
139
1) Contra Verrem, hominem nequam et inhonestum, Cicero claras orationes scripsit. 2) Potis eris
verum dicere patri? 3) Macte virtute, Caesar! Facta triumpho digna peregisti! 4) Nequam homines
virtutes despiciunt et vitia amant. 5) Cornelia integra vitae frugi homini nubit. 6) Amicum ad cenam
invitabo atque frugi fercula ei (= a lui) praebebo. 7) Necesse est milites in castra reducere. 8) In
taberna frugi, sed non sordida, cum amicis cenabo. 9) Consilium mutare consuli necesse fuit: nam
a pugna discessit. 10) Hominibus necesse est de vita decedere. 11) Catilina homines nequam,
improbos et malos in amicitiam recipiebat . 12) Aliquot milites in pugna ceciderunt, aliquot integri
in castra reverterunt. 13) Dux cum aliquot militibus locum atque hostium iter exploravit. 14) Quot
sunt cives in urbe? Quot agricolae in agris? 15) Per aliquot horas exspectavi amicum in foro, sed
frustra. 16) Cum aliquot amicis veniam et longo intervallo patrem meum in villa visam.
Impariamo ad usare il vocabolario (7).
Il vocabolario ci fornisce tutte le indicazioni necessarie alla comprensione sia degli aggettivi
che dei sostantivi difettivi e indeclinabili (che più avanti esamineremo). Se noi cerchiamo, ad
esempio, il termine frugi, il vocabolario ci indica subito che si tratta di un aggettivo indeclinabile,
quindi ce ne fornisce il significato. Se riferito a persona significa onesto, sobrio, moderato,
dabbene; se riferito a cosa significa modesto, frugale. La frase n. 6 dell’esercizio precedente, per
esempio, contiene tale aggettivo che è ovviamente riferito a fercula, data la collocazione all’interno
della frase. In questo caso corrisponde dunque a un accusativo plurale neutro, da rendersi in italiano
con frugali.
Elementi di analisi logica (18): I complementi di abbondanza e di privazione
Il complemento di abbondanza (risponde alle domande: pieno di chi? pieno di che cosa?) e il
complemento di privazione (risponde alle domande: privo di chi? privo di che cosa?) sono
espressi solitamente in ablativo semplice:
•
•
•
•
Navis onusta praedā erat. = La nave era carica di bottino.
Ille homo abundat ingenio. = Quell’uomo è ricco di ingegno.
Servus caret culpā. = Il servo è senza colpa.
Regio arboribus spoliata est. = La regione è priva di alberi.
Con alcuni aggettivi come plenus, inops, expers o verbi come egere, indigere i complementi di
abbondanza e di privazione possono trovarsi espressi anche in genitivo:
•
•
Plena lictorum provincia est. = La provincia è piena di littori.
Vir rationis expers est. = È un uomo privo di ragione.
Elementi di analisi logica (19): Il complemento di limitazione.
Il complemento di limitazione (risponde alla domanda: limitatamente a che cosa?) è espresso in
caso ablativo:
•
•
Ingenio ille vir omnes superat. = In quanto a ingegno quell’uomo supera tutti.
Mea sententia tempus difficile est. = A mio parere il momento è difficile.
140
I nomi dei mesi.
Esercizio 26
Traduci:
1) Brutus et Cassius, interfectores Caesaris, ingens bellum moverunt (Eutr.). 2) Tiberius ingenti
socordia imperium gessit, gravi crudelitate, scelesta avaritia, turpi libidine (Eutr.). 3) L. Catilina,
nobili genere natus (= nato da), fuit magna vi et animi et corporis, sed ingenio malo pravoque
(Sall.). 4) Humiles laborant, ubi (= quando) potentes dissident (Phaedr.). 5) Pallida mors aequo
pulsat pede pauperum tabernas regumque turres (Hor.) 6) Ego (= Io) Quintum Maximum senem
adulescens ita dilexi ut ( = come) aequalem. 7) Pausanias Lacedaemonius magnus homo, sed
varius in omni genere vitae fuit (Nep.). 8) Pausanias magnam belli gloriam turpi morte maculavit
(Nep.). 9) Non frustra Plato civili viro necessariam musicam credidit (Quint.). 10) Venit ad me
Matius, homo mehercule temperatus et prudens (Cic.). 11) Metelle, non magno vendidisti quia
desertas arationes, inanes agros, provinciam miseram perditamque offendisti (Cic.). 12) Nero
mensem Aprilem Neroneum appellavit (Svet.). 13) Decembri mense summo patrum studio L.
Quinctius Cincinnatus, pater Caesaris, consul creatur (= viene eletto) (Liv.). 14) Catilina nunc non
solum ex urbe, verum etiam ex agris ingentem numerum perditorum hominum collegerat (Cic.) .15)
Eumenes vincebat omnes cura, vigilantia, patientia, calliditate et celeritate ingenii (Nep.). 16)
Aristides, Lysimachi filius, aequalis fere fuit Themistocli (Nep.). 17) Ultima regna Romanae gentis
Tarquinius habebat, sed fortis ad arma (Ov.). 18) Cornelius Sulla propter fortunam felix dictus est
(= fu detto) (Nep.). 19) Desperatio igitur ingens incesserat (Curt.). 20) Divitiarum et formae gloria
fluxa et fragilis est (Sall.). 21) Legatos ab sociis et pro sociis venientes bonus imperator vester non
admisit (Liv.). 22) Dionysius cultros metuens tonsoris candente carbone sibi (= si) adurebat
capillos (Cic.).
Versione 1
Antiche città d'Italia
Magnae claraeque antiquitus urbes in Italia fuerunt: Roma, in Latio; Capua Cumaeque, in
Campania; Syracusae, in Sicilia. Roma fuit domina non solum Italiae, sed etiam Galliae, Africae,
Asiae multarumque insularum. Capuae floruerunt ludi gladiatorii, Capuaeque fuit Hannibal bello
punico secundo. In spelunca apud Cumas vivebat Sibylla cumana, fatidica sacerdos Apollinis grata
Romanis. In Campania, maximeque in Sicilia, Graeci multas colonias condiderunt, velut Syracusas.
Magnae postea fuerunt discordiae Syracusanorum, qui (= che) antea imperium habuerant fere
totius insulae. Syracusas Marcellus cepit suis copiis.
Versione 2
I poveri a Roma
Romana plebs saepe misera atque omnium rerum (= di tutte le cose, gen.) expers erat. Genera
paupertatis autem varia erant: agricola simplicem vitam agebat et temperantem, in stramineo
strato dormiebat, labori non parcebat, sed felix cum uxore filiisque vivebat. In urbe plebeii ad
divitum tutelam confugiebant: ita auxilium obtinebant atque frumenti pecuniaeque largitionibus
variis gaudebant. Sed, cum acre bellum aut ingens annona saeviebat, agricolae in miseriam
incidebant, agellum atque casam amittebant, tandem inopes ad urbem concurrebant. Sed in urbe
nullum auxilium saepe habebant, et ne humile quidem domicilium reperiebant; corpus
valetudinemque non curabant et gravi morbo saepe aegri, propter cibariorum penuriam, erant; in
viis vagabant atque ignobili morti occumbebant.
141
Versione 3
La costituzione spartana secondo Polibio
Polybius Graecus historicus clarus atque illustris fuit. Polybii sententia, mores atque leges
principia civilis vitae sunt: omnes cives, cum bonos mores bonasque leges habebunt, honesti et
integri erunt, et clementiam temperantiamque sument. Lycurgus, legum auctor, in urbe Sparta
legibus salutaribus atque prudentibus concordiam civium perfecit atque Laconiam omnem tutam
reddidit. Simplex atque temperans Spartanorum vita privata erat, concors publica; periculorum
atque laborum exercitatio homines audaces atque fortes reddiderat. Sed Lycurgi leges honorum
atque imperii avidos Spartanos reddiderunt. Nam contra Messenios crudele bellum gesserunt sed,
dum vicina oppida sub Spartae imperium redigunt, opes et cibaria facile in Laconia inveniebant;
cum autem Agesilaus cum pedestribus copiis extra Peloponnesum iter fecit, nummi ferrei non
sufficiebant, ita gravia vectigalia insularum incolis imposuerunt atque ex omni Graecia divitias
pecuniasque colligerunt. Lycurgi leges igitur libertatem atque securitatem Spartae parabant, sed
non imperium.
Versione 4
La volpe e la cicogna
Vulpes ciconiam ad cenam invitavit et ciconiae in patina posuit liquidam potionem; sed misera
volucris, esuriens, nullo modo cibum gustare potuit (=potè). Deinde ciconia vulpem revocavit atque
vulpi posuit lagoenam cibo plenam. Ciconia inserens rostrum lagoenae famem explevit sed non
conviva. Dum frustra vulpes lagoenae collum lambit, sic ciconia dixit:”Omnes aequo animo sua
exempla pati (=subire) debent.”
adattamento da Fedro
Versione 5
La donna nell’antica Grecia
Nell’antica Grecia la donna era prima di tutto una madre: suo (= eius) compito principale era infatti
mettere al mondo figli legittimi. Nelle famiglie agiate la donna aveva una certa libertà, riceveva una
buona istruzione e non lavorava: solo le donne povere lavoravano fuori casa (= extra domum), come
filatrici, balie o venditrici al mercato. Per il resto, nelle famiglie di rango modesto la donna passava
gran parte del suo tempo tra le mura domestiche. Prima il padre, e, dopo il matrimonio, il marito,
esercitavano sulla donna un’autorità assoluta; famosa è l’esortazione di Pericle, importante membro
dell’aristocrazia ateniese, alle vedove dopo la guerra del Peloponneso: “Oneste sarete se non darete
motivo di pettegolezzi, né per lode, né per biasimo”.
Versione 6
Piramo e Tisbe
Nell’opera di Ovidio, illustre scrittore romano, leggiamo il seguente racconto.
Piramo amava Tisbe, ma non poteva sposarla per l’opposizione dei genitori di entrambi. Una notte
Tisbe aspettava il giovane vicino ad una fonte dove cresceva un gelso, ma arrivò una leonessa: la
fanciulla spaventata fuggì ma perse un velo. La leonessa lacerò e insanguinò il velo.
Successivamente sopraggiunse Piramo: il giovane, vedendo il velo insanguinato, ebbe paura per
Tisbe e, pensando che la fanciulla fosse morta (= puellam mortuam esse), si (= se) uccise con la
spada. Quando Tisbe vide a terra il giovane, strappò la spada dal corpo di Piramo e si tolse la vita
(togliersi la vita = mortem sibi consciscĕre). Da allora i frutti del gelso, prima bianchi, divennero
rossi.
142
Capitolo 8
I gradi dell’aggettivo qualificativo.
Il comparativo di minoranza e il comparativo di uguaglianza.
Il comparativo di maggioranza, il comparativo assoluto e il paragone
tra due aggettivi.
Elementi di analisi logica (20): il complemento di qualità.
Elementi di analisi del periodo (2): la proposizione subordinata
causale.
Il superlativo assoluto e il superlativo relativo.
Elementi di analisi logica (21): il complemento partitivo.
Il futuro anteriore indicativo attivo delle quattro coniugazioni e
del verbo sum.
Particolarità nella formazione dei comparativi e dei superlativi.
Comparativo e superlativo degli avverbi.
Paragone tra due avverbi e comparativo assoluto dell’avverbio.
Romanorum mores (3): Il rito funebre.
143
Il comparativo di minoranza e il comparativo di uguaglianza
Esercizio 1
Traduci le seguenti espressioni:
minus altus quam – tam diligens quam – ita atrox ut – aeque ferox ac – minus callidus quam –
aeque brevis ac – sic latus ut – tam benevolus quam – minus ingratus quam.
Esercizio 2
Colloca il secondo termine di paragone nel caso richiesto dal contesto, quindi traduci:
1) Paulus minus diligens quam (frater, fratris) …………… est.
2) Sub tegmine fagi, tam frondosae quam (validus, a, um), ……………, pastor cum grege
requiescit.
3) Sic ferox hostis fuit ut (audax, audacis) …………….
4) Per exploratores tam audaces quam (callidus, a, um) …………… Caesar hostium iter
cognovit.
5) Non minus severus quam (aequus, a, um) …………… magister erit.
6) Per fines hostium, non minus ferocium quam (arrogans, arrogantis) ……………, caute
Romani procedebant.
7) Milites iter habebant aeque arduum ac insidiarum (plenus, a, um) …………….
8) Verba Catilinae, viri tam insolentis quam (impudens, impudentis) ……………, Ciceronis
iram moverunt.
9) Libertatem amo tam quam (patria, ae) …………….
10) Vigore magno aeque ac animi (vis) …………… Romanus miles contra Tarentinum
pugnavit.
Esercizio 3
Traduci:
1) In onore di Clodia, donna tanto bella quanto disonesta, Catullo scrisse molte poesie. 2) Claudio
fu certamente un imperatore meno crudele di Caligola. 3) Talvolta gli uomini sono più desiderosi di
ricchezze che di tranquillità. 4) Sei stato tanto bugiardo quanto disonesto. 5) Nulla è mutevole tanto
quanto gli animi della folla. 6) Vivo in una casa tanto grande quanto lussuosa. 7) Per un percorso
non meno pericoloso che lungo sono finalmente arrivato in città. 8) Ti ritenevo meno scrupoloso del
tuo amico, ma ero in errore. 9) Cicerone nell’arte oratoria fu, già nell’antichità, non meno noto che
apprezzato. 10) Nell’esercito dei Greci non c’era alcun uomo astuto tanto quanto Ulisse, nemmeno
Diomede. 11) La sentenza dei giudici, uomini non meno giusti che severi, turbò fortemente gli
animi degli imputati. 12) Ancora oggi nelle scuole studiamo la dottrina di Aristotele, filosofo noto
tanto quanto Platone.
Il comparativo di maggioranza, il comparativo assoluto e il paragone tra due aggettivi
Esercizio 4
Forma il comparativo di maggioranza dei seguenti aggettivi:
ingens, ingentis – indulgens, indulgentis – clarus, a, um – pulcher, pulchra, pulchrum – miser,
misera, miserum – altus, a, um – brevis, e – celer, celeris, celere - atrox, atrocis – fortis, e – acer,
acris, acre – cupidus, a, um – facilis, e – sapiens, sapientis.
144
Esercizio 5
Risali al nominativo singolare del grado positivo dei seguenti aggettivi:
gratior – audaciorem – prudentiores – gravius – acerbius – cariora – pulchrius – leviores - dulcius
– opulentioris – deformior – certius – prudentius – longiori – latius – copiosiorem – breviora –
gratioribus – pulchriores – splendidiori – audacius.
Esercizio 6
Forma il comparativo di maggioranza dell’aggettivo collocato tra parentesi e concordalo col
sostantivo, quindi declina:
(gratus, a, um) ……………… agricola
(miser, a, um) ……………… miles
(ingens, ingentis) ……………… copiae
(altus, a, um) ……………… populus
(brevis, e) ……………… iter
(atrox, atrocis) ……………… bellum
(audax, audacis) ……………… hostis
(callidus, a, um) ……………… vir
Esercizio 7
Traduci:
homo generosior quam frater – vita carior quam divitiae – ancilla pulchrior dominā – miles
imperitior quam hostis – puella pulchrior quam probior - preces inefficaciores quam sacrificia –
libertus opulentior patrono – verba fallaciora quam vaniora - milites hebetiores quam cives –
nomen dulcius melle – amicus carior fratre – senex debilior quam infirmior.
un filosofo più famoso di Aristotele – una donna famosa più che bella – un uomo più chiacchierone
di una donna – una donna più forte di un uomo – una guerra utile più che giusta – un soldato
valoroso più che imprudente – un mantello più prezioso dell’oro – un gioiello più caro della vita –
un viaggio più faticoso che lungo.
Esercizio 8
Forma il comparativo di maggioranza degli aggettivi espressi al grado positivo, quindi traduci:
alto loco
clari philosophi
ob atrox bellum
honesto homine
breves noctes
cum prudentibus iuvenibus
grata dona
per carum fratrem
in alto monte
cum fideli amico
hominum fortium
ingentibus cum viribus
brevi itinere
altiore loco
in un luogo più alto
……………………………………………………….
……………………………………………………….
……………………………………………………….
……………………………………………………….
……………………………………………………….
……………………………………………………….
……………………………………………………….
……………………………………………………….
……………………………………………………….
……………………………………………………….
……………………………………………………….
……………………………………………………….
145
Esercizio 9
Traduci:
1) Nulla urbs clarior atque inlustrior fuit quam Roma. 2) In Cannensi pugna Hannibalis copiae
fortiores quam Romanorum copiae fuerunt: nam Romani gravem cladem acceperunt. 3) Nullus dux
cupidior imperii fuit Alexandro, Macedonum rege. 4) Tullus Hostilius, tertius Romanorum rex,
multo ferocior atque audacior fuit Numa Pompilio: nam multa bella feliciter gessit. 5) Numquam
Romani contra hostes bellicosiores quam Gallos pugnaverant, sed Caesar tandem
Vercingetorigem, Gallorum ducem, apud Alesiam vicit. 6) Fidiorem amicum quam servum meum
numquam inveni: nam ei (= a lui) divitiarum administrationem iamdudum tradidi. 7) Tam matri
quam patri gratae sunt filiorum victoriae. 8) Semper exempla utiliora atque efficaciora quam verba
sunt. 9) Terentii comoediae antiquis temporibus non tam gratae Romanis quam Plauti comoediae
fuerunt. 10) Romanae matronae pulchritudinis ostentationem minus quam pudicitiam colebant. 11)
Cato Uticensis aliquanto severior in vita publica quam in privata fuit. 12) Clementior quam
ferocior in belli captivos Alexander, Macedonum rex atque Persarum domitor, fuit. 13) Verbis
magis fallacibus quam veridicis Ulixes sociis persuasit. 14) Detrimenta tempestatis, vehementioris
quam hostium incursionis, ingentiora sunt. 15) Cervorum crura graciliora sed velociora sunt
equorum cruribus.
Esercizio 10
Traduci :
1) Un vero amico è un gioiello più prezioso dell’oro e dell’argento. 2) Con un discorso ingannevole
più che giusto l’oratore convinse la folla. 3) Tutti conosciamo il triste destino della regina Didone,
donna infelice più che fortunata. 4) I tuoi consigli, padre mio, sono stati più graditi dei consigli
degli amici. 5) Certamente i giovani sono meno prudenti e più impetuosi dei vecchi. 6) Alessandro
Magno, famoso condottiero, fu più avido di gloria del padre. 7) La volpe è più furba del leone,ma
meno forte. 8) Il Romano aveva sconfitto facilmente il nemico, uomo tanto temerario quanto
imprudente. 9) Marco è più saggio del padre ma anche più avido di ricchezze. 10) L’imperatore Tito
fu meno crudele e più mite di Domiziano. 11) Con una guerra più crudele che giusta sconfiggeremo
il nemico. 12) Leggeremo con attenzione i versi famosi più che eloquenti del poeta.
Elementi di analisi logica (20): Il complemento di qualità .
Il complemento di qualità (risponde alle domande: con che qualità? con quali caratteristiche?) in
latino è sempre accompagnato da un attributo.
Lo troviamo espresso diversamente, a seconda che indichi qualità fisiche o qualità morali, e
precisamente (anche se non mancano eccezioni):
- genitivo, quando si tratta di qualità morali:
•
Socrates philosophus magni ingenii est. = Socrate è un filosofo di grande ingegno.
-
ablativo, quando si tratta di qualità fisiche:
•
Vidi puellam nimia pulchritudine. = Ho visto una fanciulla di straordinaria bellezza.
146
Elementi di analisi del periodo (2): La proposizione subordinata causale.
La proposizione subordinata causale indica la causa per cui si compie l’azione o comunque la
ragione per cui si verifica quanto si trova espresso nella proposizione reggente. In latino può essere
introdotta da diverse congiunzioni subordinanti; in particolare:
Quod, quia + indicativo = poiché, perché, per il fatto che;
quoniam + indicativo = poiché, dal momento che:
•
•
•
Maior pars mortalium conqueritur quod in exiguum aevi gignimur (Sen.) = La maggior
parte dei mortali si lamenta perché siamo generati per un’esistenza breve.
Quia natura mutari non potest, idcirco verae amicitiae sempiternae sunt (Cic.) = Poiché la
natura non si può mutare, perciò le vere amicizie sono eterne.
Quoniam hostis est iudicatus Dolabella, bello est persequendus (Cic.) = Dal momento che
Dolabella è stato giudicato un nemico, deve essere perseguito con la guerra.
La proposizione causale può anche trovarsi espressa al congiuntivo; l’uso del congiuntivo è regolato
da norme precise che tratteremo nel secondo volume.
Esercizio 11
Traduci:
1) Bello Iugurthino Metello Marius successit et copias magis corruptas quam bellicosas invenit. 2)
Perfidus Iugurtha fuit, sed perfidior Bocchus, qui (= che) Numidarum regem prodidit. 3) Galli
bellicosiores erant quod Germanis proximi. 4) Cum in Galliam Caesar pervenit, Romanorum
pugnae contra barbaros acriores fuerunt. 4) Hannibal, perfidia plus quam Punica, contra
Romanorum copias saepe dimicavit. 6) Inter Hannibalis pugnas acrior fuit apud Cannas. 7) Verba
Catonis contra coniuratos vehementiora fuerunt, verba Caesaris mitiora. 8) Sicilia insula celebrior
fuit propter orarum atque urbium amoenitatem. 9) Apollinis oraculum minus Romanis quam
Graecis notum erat. 10) Aristides honestior fuit quam Themistocles, victoriae apud Salamina
auctor. 11) Saepe hominibus divitiae bono honestoque gratiores sunt. 12) Iuventus interdum
amantior voluptatum est. 13) Alexandro Magno carior fuit Clitus, nutricis filius. 14) Macedonum
rex, olim vinosior, Clitum, amicum gratiorem, necavit. 15) Caesar victor, postquam in Pompeii
castra pervenerat, animadvertit milites molliores quam acriores.
Esercizio 12
Scegli la forma corretta tra quelle proposte, quindi traduci:
1) Postquam pulchram Helenam, Menelai uxorem, Priami filius rapuerat, acrior / acrius /
acriorem et longius / longior / longiorem bellum inter Achivos Troianosque exarsit.
2) Paris putavit Venerem Iunone/ Iunonis pulchriores / pulchriorem / pulchrior.
3) Tam disertum / disertus / diserto quam eloquentem / eloquens / eloquentis Socrates
philosophus fuit.
4) Quoniam Aeneas Didonem deseruerat, Tyriorum regina exsecrationem non minus gravis /
gravem / grave quam funestae / funestam / funesta in amantis genus iecit.
5) Cicero putat homines minus cupidos / cupidiores / cupidis vitae quam divitiarum avidiores /
avidos / avidi.
147
6) Nihil iucundior / iucundiorem / iucundius et rarius / rarior / rariorem est quam veră
amicitiă / verā amicitiā.
7) Saepe gratia plumā levior / leviora / levius est.
8) Equum hostium dux possidebat nive candidior / candidius / candidiorem.
9) Magnificentiorem / magnificentior / magnificentius Caesar quam Pompeius / Pompeio
fuit.
Il superlativo assoluto e il superlativo relativo
Esercizio 13
Forma il superlativo dei seguenti aggettivi:
rapidus, a, um – praestans, praestantis – prudens, prudentis – clarus, a, um – elegans, elegantis –
brevis, e – longus, a, um – audax, audacis – honestus, a, um – avidus, a, um – levis, e – atrox,
atrocis - gratus, a, um.
Esercizio 14
Risali al nominativo singolare del grado positivo dei seguenti aggettivi:
levissimus – rapidissima – atrocissimi – praestantissimorum – candidissimarum – felicissimum –
lenissimis – bellicosissima – antiquissimum – acerbissimus – gratissimos – honestissimae –
rarissima – excellentissimorum.
Esercizio 15
Forma il superlativo dell’aggettivo collocato tra parentesi e concordalo col sostantivo, quindi
declina:
(levis, e) ……………… telum
(bellicosus, a, um) ……………… populus
(factiosus, a, um) ……………… vir
(imperiosus, a, um) ……………… urbs
(audax, audacis) ……………… iuvenis
(brevis, e) ……………… iter
(excellens, excellentis) ……………… poeta
(potens, potentis) ……………… rex
(fortis, e) ……………… miles
Esercizio 16
Forma il superlativo degli aggettivi espressi al grado positivo, quindi traduci:
homo notus feritate
in clara urbe
ob iniustum bellum
in obscura silva
inter doctos homines
sub procera platano
in aequo et plano loco
de atroci bello
stulta cum adrogantia
homo notissimus feritate
uomo assai noto per la ferocia
……………………………………………………….
……………………………………………………….
……………………………………………………….
……………………………………………………….
……………………………………………………….
……………………………………………………….
……………………………………………………….
……………………………………………………….
148
Esercizio 17
Traduci :
un viaggio assai pericoloso – riguardo ai ferocissimi nemici – dalla selva assai tenebrosa – un
tiranno crudelissimo – in compagnia di giovani assai imprudenti – per colpa di un uomo assai
scellerato – su un altissimo monte – durante una stagione assai fredda – con un discorso molto furbo
– di salute assai cagionevole.
Elementi di analisi logica (21): Il complemento partitivo.
Il complemento partitivo (risponde alle domande: tra chi? tra che cosa?) lo si trova espresso in tre
modi diversi, e precisamente:
1. genitivo plurale;
2. e/ex (più raramente de) + ablativo;
3. inter + accusativo (più raro).
Qualche esempio:
• Plerique vestrum fuerunt ex factione eius (Sall.) = Parecchi di voi appartennero alla sua
fazione.
• Paucos ex suis deperdiderunt (Caes.) = Persero pochi uomini dei loro.
• Pauci de nostris cadunt (Caes.) = Pochi dei nostri soldati caddero.
Iil complemento partitivo può essere accompagnato da un aggettivo di grado superlativo: in questo
caso si tratta un superlativo relativo, che in italiano si rende premettendo il più o il meno
all’aggettivo di grado positivo.
•
•
Amicorum / ex amicis / inter amicos fidissimus est Antonius = Antonio è il più fidato tra gli
amici.
Honestissimus inter suos (Cic.) = Il più onorato tra i suoi.
Talvolta il genitivo partitivo può essere accompagnato, invece che da un superlativo relativo, da un
aggettivo di grado comparativo di maggioranza. In questo modo la lingua latina esprime una
relazione tra due esseri animati o inanimati, senza esprimere il numerale:
•
•
•
•
Audacior consulum = il più audace tra i due consoli.
Crudelior fratrum = il più crudele fra i due fratelli.
Clarior urbium = la più famosa tra le due città.
Altior populorum = il più alto tra i due pioppi.
Esercizio 18
Traduci:
callidissimus ex amicis – callidior hominum – homo infelicissimus ex omnibus - callidissimus
omnium – fidissimus inter omnes – doctissimus philosophorum – infelicior amicorum – severissima
inter poenas – clarissimus ex magistris – atrocius bellorum – fortior fratrum.
149
il più dotto tra i maestri – al più bravo degli alunni – per colpa del più scellerato dei giovani – il più
fidato tra i due amici – ai più abili dei soldati – nella più famosa delle due città – del più feroce dei
nemici – ai più stolti tra gli uomini – con la più fedele delle ancelle – tramite il più veloce dei due
messaggeri.
Esercizio 19
Traduci:
1) Apud Thermopylas Leonidas cum paucissimis hominibus fortiter Persis repugnavit. 2) Sub
altissimae fagi umbra calidissimis horis oves refrigerationem exquirunt. 3) Omnium Graecarum
urbium longe clarissimae fuerunt Athenae. 4) Cum Aeneas in Italiam pervenit, gravissimum bellum
contra Turnum, Rutulorum regem, gessit. 5) Ad flumen Alliam Galli Senones, barbari
bellicosissimi, Romanos disiecerunt et vicerunt magna cum calamitate. 6) Periculosissimis
temporibus propter Catilinae coniurationem, Cicero consul coniuratorum nomina atque sceleris
argumenta patefecit. 7) Nobilissimae pugnae inter Romanorum Carthaginiensiumque copias
fuerunt, sed nobilissima inter omnes apud Cannas fuit. 8) Tandem ad Zamam Scipio, ex Hispania
victor, fortissimus dux, Hannibalem vicit. 9) Infelicior amicorum Nisus fuit, quoniam Euryali
mortem viderat atque vindicare temptaverat, sed frustra. 10) Notior fratrum certe Romulus est,
Romae conditor atque primus regum. 11) Acerbissimis horis ex omnibus amicis Valerius solus, mihi
(= a me) gratissimus, auxilium atque solacium praebuit. 12) Per fidissimum servum epistulam
domina viro miserat. 13) Demosthenes contra Macedonum regem severissimas orationes
pronuntiavit. 14) Aiax Telamonius longe fortissimus ex ducibus Achivis fuit, sed callidior Ulixes.
15) Quoniam Agamemnon Iphigeniam filiam voverat, uxor Clytaemnestra morte crudelissima
punivit. 16) Ingenio praestantior fratrum Caius Gracchus certe fuit. 17) Gravissimum vulnus
gladiator accepit sed imperator vitam eius (= di lui) servavit. 18) Puto Caium multo acriorem
fratrum. 19) Inter animalia leo fortissimus est, mansuetissimus agnus. 20) Copiosissimae nives iuga
montium obtexerant. 21) Cum nobilissimus et clarissimus vir decedit, sumptuosissimum funus
Romani faciunt. 22) Praeficae altissimis lamentationibus atrium impleverant. 23) Sollemnissimo
convivio viri mortem uxor celebrat.
Esercizio 20
Traduci :
1) Nella famosissima battaglia presso Canne i Cartaginesi inflissero ai Romani una pesantissima
sconfitta. 2) Cicerone definisce Verre uomo assai audace ed estremamente folle. 3) In tempi molto
antichi gli uomini vivevano nelle grotte. 4) Dopo che la volpe, animale assai astuto, era penetrata
con facilità nel pollaio, il cane abbaiò e svegliò il padrone. 5) Socrate, filosofo assai noto per
sapienza e saggezza, si (= se) riteneva il più ignorante tra tutti gli uomini. 6) Verrò alla villa con un
carissimo amico e gli (= ei) mostrerò i campi fertilissimi e ricchi di spighe. 7) Tra i due fratelli,
Lucio era il più astuto, Marco il più avido. 8) Cesare è il più famoso tra i generali romani e anche il
più clemente. 9) Delle due amiche, Marcella era la più fedele, Livia la più sincera. 10) La nonna
raccontava alla nipotina una tristissima favola. 11) Il maestro lodò a gran voce il più bravo tra tutti
gli alunni. 12) Ho atteso la tua lettera per cinque lunghissimi mesi: finalmente è arrivata !
150
7.6 Il futuro anteriore indicativo delle quattro coniugazioni (forma attiva) e del verbo sum.
Nella lingua latina il futuro anteriore ha un uso molto più diffuso che nella lingua italiana.
In particolare lo si trova spesso accompagnato dal futuro semplice, per esprimere un’azione il cui
compimento è necessario allo svolgersi di quella espressa, appunto, con il futuro primo.
Il futuro anteriore delle quattro coniugazioni (forma attiva) e del verbo sum si forma
aggiungendo le medesime desinenze (-ĕro, -ĕris, -ĕrit, -erĭmus, -erĭtis, -ĕrint) al tema del perfetto.
Anche in questo caso, per facilitare la memorizzazione, puoi notare che le desinenze sono identiche
al futuro semplice del verbo sum, ad eccezione della terza persona plurale (-ĕrint e non erunt).
Indicativo futuro anteriore
I coniugazione
amav-ĕro
II coniugazione
io avrò amato
monu-ĕro
io avrò ammonito
amav-ĕris
amav-ĕrit
amav-erĭmus
amav-erĭtis
amav-ĕrint
monu-ĕris
monu-ĕrit
monu-erĭmus
monu-erĭtis
monu-ĕrint
III coniugazione
IV coniugazione
leg-ĕro io avrò letto
audiv-ĕro
leg-ĕris
leg-ĕrit
leg-erĭmus
leg-erĭtis
leg-ĕrint
audiv-ĕris
audiv-ĕrit
audiv-erĭmus
audiv-erĭtis
audiv-ĕrint
io avrò udito
Indicativo futuro anteriore del verbo sum
151
fu-ĕro
io sarò stato
fu-ĕris
fu-ĕrit
fu-erĭmus
fu-erĭtis
fu-ĕrint
Esercizio 21
Traduci:
fuero – amaverint – laudaverit – venerimus – iussero – fuerint – monuerit –legerimus – vixero –
acceperit – vixeritis – venero – absumpserint – miseris – vendideritis – laudavero – corruperit –
constituerint – mutaveris.
avrò letto – avrete lodato – sarai vissuto – avranno detto – avremo perdonato – sarò venuto – avrai
acquistato – avranno venduto – avrete fatto – avrà combattuto – avranno sconfitto – avremo vinto –
avrai lodato – avrò corrotto.
Esercizio 22
Analizza e traduci:
audivero
fecerint
cades
fueramus
ediscunt
corripui
optabatis
didicerimus
fuit
timuero
processerant
sensimus
coluerimus
accepit
geret
iudicabant
oboediverit
fuerant
acceperitis
ind. fut. ant.. I sing. 4° coniug.
…………………………………….
…………………………………….
…………………………………….
…………………………………….
…………………………………….
…………………………………….
…………………………………….
…………………………………….
…………………………………….
…………………………………….
…………………………………….
…………………………………….
…………………………………….
…………………………………….
…………………………………….
…………………………………….
…………………………………….
…………………………………….
io avrò ascoltato
……………………..
……………………..
……………………..
……………………..
……………………..
……………………..
……………………..
……………………..
……………………..
……………………..
……………………..
……………………..
……………………..
……………………..
……………………..
……………………..
……………………..
……………………..
ind. pass. rem. I plurale
………………………………….
…………………………………..
legimus
……………
……………
Esercizio 23
Analizza e traduci:
noi leggemmo
io ero stato
tu sarai stato
152
egli veniva
noi avremo letto
essi avevano detto
essi saranno venuti
tu ubbidirai
voi eravate andati
essi saranno vissuti
tu sei stato
voi avete detto
tu avrai cantato
noi avevamo visto
essi giudicarono
io avevo pensato
voi sentirete
noi abbiamo lodato
tu ridi
essi dicevano
…………………………………..
………………………………….
………………………………….
…………………………………..
…………………………………..
………………………………….
…………………………………
…………………………………
………………………………….
………………………………….
…………………………………
………………………………….
…………………………………
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Esercizio 24
Traduci:
Pugnabunt – pugnaverint – pugnavistis – pugnabant – venero – veniebatis – veniam – audiemus –
audiveritis – possidebatis – possidere – implevit – impleverat – implebo – implebit – implebat –
invaserunt – invaserant – invaserint – invadit – invadet – fuit – fueramus – fuistis – estis – esse fuero
Io inviavo – tu avevi inviato – noi avremo inviato – essi hanno inviato – essi inviarono – inviare –
voi ascolterete – io avrò ascoltato – tu ascoltavi – noi avevamo ascoltato – tu avrai combattuto –
egli combattè – noi avevamo combattuto – io combattevo - io combatto – io combatterò – tu avevi
ammonito – noi ammoniremo – noi avremo ammonito – essi ammoniscono – essi ammonivano.
Particolarità nella formazione dei comparativi e dei superlativi. Comparativo e superlativo
degli avverbi. Paragone tra due avverbi e comparativo assoluto dell’avverbio.
Esercizio 25
Traduci:
1) Bellum absumpsit plus civium quam militum. 2) Uberrime liber de Platonis philosophia tractat.
3) Magis fortunati quam strenui hostes in pugna fuerunt. 4) Opes atque divitiae hominem meliorem
non faciunt. 5) Maiores nostri multas virtutes possidebant: honestatem, continentiam, animi
magnitudinem, gravitatem, et alias. 6) Plures ancillae e fontibus aquam hauriebant. 7) Tardissime
fama filii mortis ad parentum aures venit. 8) Plus detrimenti quam utilitatis verba tua pepererunt.
9) Apud Furculas Caudinas clades plus ignominiae quam ruinae Romanis peperit. 10) Ob furtorum
timorem sollicitius avari atque divites saepe vivunt. 11) Cum in Siciliam venero, Syracusas,
pulcherrimam maximeque antiquam urbem, visitabo. 12) Illo tempore nullus homo fere senior erat
Catone. 13) Ex fratribus alter altero certe plus ingenii atque virium habet. 14) Pulcherrima Dido
Troianusque Aeneas propter saevissimam tempestatem in speluncam confugiunt. 15) Caesar putavit
locum maxime idoneum castris. 16) Locum declive magis idoneum ad castra exploratores
invenerunt. 17) Magnificentissima nobilium virorum funera apud antiquos erant, miserrima autem
153
pauperum. 18) Postquam humillimi homines ex agris in urbem venerint stipem emendicabunt. 19)
Postquam, in difficillima pugna, Romani trigemini Albanos vicerunt, Romanorum atque Albanorum
animi magna concordia coaluerunt. 20) Postquam pergratus nuntius de filiis ad dominum venerit,
tandem dominus laetus erit.
Esercizio 26
Traduci:
1) Numquam hominem peiorem quam parricidam cognovi. 2) In Hispania praeclarum bellum inter
Carthaginiensium Romanorumque copias fuerat. 3) Maxima militum pars integra, post pugnam,
erat. 4) Difficillimo itinere per montes tandem Hannibalis copiae in Italiam perveniunt. 5)
Benevolentior est servus domino. 6) Filio minori pater villam legaverat, non maiori. 7) Nihil
celerius fama est. 8) Puellam pessimam sed eximia pulchritudine atque maximi acuminis olim
cognovi. 9) Pessimus atque maledicentissimus testis falsum dixit sed iudex optimus hominem
mendacem carcere multavit. 10) Postquam oppida minora in Persarum dicionem iam ceciderant,
Athenae repugnaverunt acerrime. 11) Miserrime, propter longam siccitatem, agricolae iamdudum
vivebant. 12) Hannibali peradulescentulo pater Hamilcar maximum contra Romanos odium
tradiderat. 13) Interdum facillimum est dicere bona verba, difficillimum autem recte facere. 14) In
celeberrimo urbis loco praeclarum Dianae fanum est. 15) In Sicilia felicius vineta atque oliveta
fructus reddunt (= danno frutti) quam alibi. 16) Optimus in bello, pessimus in pace imperator fuit.
17) Plurimum timoris Carthaginienses invasit cum altissimas et minacissimas Alpes ante oculos
habuerunt. 18) In Campania mercator frumentum vendidit pluris quam in Sicilia emerat. 19) Filius
iunior hereditate accepit omnia, quoniam frater propter gravissimum morbum decesserat. 20)
Agros ditissimos frumento et herbis dominus habet.
Esercizio 27
Traduci:
1) Poiché i nemici disponevano di soldati assai idonei allo scontro campestre, il generale romano
preferì rinviare la battaglia. 2) Sei sempre molto benefico nei confronti di tutti; gli uomini, invece,
sono per lo più avidi ed egoisti. 3) La bellissima Elena, moglie del valorosissimo condottiero greco
Menelao, conquistò il cuore di Paride. 4) Assai misera era la sorte degli agricoltori durante la
guerra, poiché i soldati devastavano i campi e rubavano il raccolto. 5) La fanciulla aveva una
corporatura assai fragile ed una salute cagionevole. 6) Sei molto simile a tuo padre: entrambi siete
assai facili all’ira e assai inclini alla superbia. 7) Solo una piccolissima parte dei cittadini ha
approvato la decisione del console. 8) Il padrone percosse lo schiavo con grandissima ferocia e
violenza. 9) I nostri antenati erano uomini molto più forti e molto piu saggi. 10) Stimavo Paolo più
del fratello, ma commettevo un gravissimo errore. 11) Se acquisterai la merce in Africa, (la)
rivenderai in Italia ad un prezzo maggiore. 12) Hai più ingegno che forza fisica. 13) Parecchi degli
alunni ascoltavano con attenzione le parole del maestro, pochissimi erano distratti. 14) Mi hanno
riferito parecchie cose sul tuo amico, e non belle. 15) Mio nonno era ricchissimo ma ha perso tutte
le ricchezze nel commercio.
Esercizio 28
Declina l’aggettivo posto tra parentesi ponendolo al grado secondo te più adatto al contesto, quindi
traduci:
1)
2)
3)
4)
Ex Achivis militibus (acer, acris, acre) …………………….. Achilles erat.
Cervus, (gracilis, e) ……………………. cruribus, fuga canes venatoresque tandem effugit.
Historici putant Neronem (similis, e)..................................... avunculo suo Caligulae.
Amicus –Cicero scribit- (necessarius)........................................ est quam ignis et aqua.
154
5)
6)
Ex omnibus militibus (idoneus, a, um).................................... homines dux delegerat.
Agros (uber, uberis) …………………………. maximeque fertiles Siciliae insulae incolae
possident.
7) (Dissimilis, e) ……………………….. atque innumerabilia plantarum genera sunt.
8) (Humilis, e) …………………………. precibus pater filii corpus sine pretio tandem redemit.
9) Gens Iulia (antiquus, a, um) ……………………… Flavia est.
10) Dominus, postquam plurimum meri in convivio hauserat, (vinosus, s, um) ………………..
filium vexavit.
Esercizio 29
Traduci:
1) Omnium terrarum, quae ( = che) sunt ab occiduo usque ad Indos, pulcherrima es, o semper felix
principum gentiumque mater Hispania! (Isid.) 2) Iniuriam aures facilius quam oculi ferunt (=
sopportano). (P. Syr.) 3) Mater Vinicii diis quam hominibus similior femina fuit. (Vell.) 4) Dion
praeter (= oltre a, + acc.) nobilem propinquitatem generosamque maiorum famam multa alia ab
natura habuit bona: in his (= tra queste cose) ingenium docile, come, aptum ad artes optimas,
magnam corporis dignitatem. (Nep.) 5) Dolorem ex morte Iulii Aviti gravissimum cepi. (Plin. Iun.)
6) Secundum Punicum bellum longe omnium cruentissimum fuit. (Ampel.) 7) Postremo apud
Assyrios regnavit Sardanapalus, vir et ditissimus et corruptissimus, muliebrisque ingenii. (Liv.) 8)
Plus hostium fugă quam proelium absumpsit (Liv.) 9) Cervus venatores fugiens caeco timore,
petivit proximam villam et opportune se (= si) condidit in bubili. (Phaedr.) 10) Maior pars
mortalium de naturae malignitate conqueritur (= si lamenta). 11) Maiorum gloria posteris quasi
lumen est (Sall.) 12) Pompeium faciebam plurimi (Cic.) 13) Nostri maiores prudentia ceteris
gentibus praestiterunt (Cic.) 14) Gemini fratres nive candidioribus vectabantur (= viaggiavano)
equis (Ov.) 15) Miltiades amicior omnium libertati quam suae fuit dominationi (Nep.) 16) Qui (=
coloro che) restiterunt, discedunt saepissime superiores (Cic.) 17) Belgae proximi sunt Germanis
(Caes.) 18) Pausaniae illustrissimum est proelium apud Plataeas. (Nep.) 18) Nunc homo
audacissimus atque amentissimus hoc (= questa cosa, acc.) cogitat (Cic.). 19) Est sol multis
partibus maior quam terra (Cic.)
Versione 1
Una traversata pericolosa
Traiectus (= La traversata) montium brevis erat, sed difficillimus fuit. Hiems nondum ad finem
venerat, cum hostis cum copiis in regionem nostram ire (= andare) contendit. Iter per montes
maxime arduum reddidit altitudo nivium: nives detinebant homines et animalia, et magna venti vis
spiritum intercludebat. Milites locum castris ceperant, sed castra ponere arduum erat. In itinere
aliquot sarcinaria iumenta humi procubuerunt laboribus immanibus, hominesque via fessi fuerunt.
Iter triduo fuit, sed nostri, qui (= i quali) pauci erant, castra reliquerunt et copiis consulis se (= si)
congregaverunt.
Versione 2
Mai allearsi con uno più forte!
Numquam est fidelis cum potente societas: fabella enim auctoris propositum ostendit.
Vacca, capella et ovis cum leone societatem fecerunt in silvis, atque cervum vasti corporis cuncti
ceperunt. Postquam praedam in partes aequales diviserant, dixit leo: « Primam ego tollo, quoniam
leo sum; secundam, quia sum longe fortissimus, tribuetis mihi (= a me); tum, tertia quoque mea erit
quia plus valeo; si quartam autem tetigeritis, in maximis angustiis certe eritis. »
155
Sic improbissimus leo, solus, totam praedam habuit.
adattamento da Fedro
Versione 3
Achille e Patroclo
Achilles, Pelei atque Nereidis Thetidis filius, potiorem habuit brevem sed gloriosam vitam quam
longam sed ingloriam. Acerrimo bello contra Troianos enim dimicavit, et omnium Achivorum
longe fortissimus fuit. Praeceptorem habuerat Chironem, artis militaris peritissimum. In Troiano
bello, nemo gratior quam Patroclus Achilli fuit. Postquam Achilles, propter Briseidem raptam (= a
causa del rapimento di Briseide), ex pugna in castra recesserat, Patroclus audacissimus Achillis
arma induit atque acerrime contra hostes pugnavit. Sed Apollo primus, deinde Euphorbus atque
tertius Hector maxime strenuum iuvenem mortifero vulnere percusserunt. Deinde Achilles,
miserrimus propter amici mortem, in pugnam revertit. Plurimas urbes iam expugnaverat et plures
hostes fugaverat; tunc Hectorem, amici mortis auctorem, praestantissimum ex Troianis, interfecit.
Sed contra Troianos bellum fatale Achilli quoque fuit: nam Paris, qui (=che) in oppido mollius
vivebat, fortissimum virum interemit.
Versione 4
Pericle
Pericles, tam nobilis quam illustris, longe praeclarus inter Athenarum rectores fuit. Nemo magis
probe quam Pericles urbem rexit aut Athenas divitiores reddidit: ingentissimas impensas fecit,
sumptuosissima templa aedificavit, pulcherrimis monumentis urbem splendidam reddidit atque,
optimis legibus, Atheniensium libertatem maximam. Artis militaris peritissimus, tam moderatus
quam fortis ex tempore fuit. Imperium Graeciae totius optabat, sed contra Spartam acerrime,
propter Graeciae imperium, plurimos annos dimicavit. Tandem, post multos imperii annos,
perniciosissimum morbum contraxit atque ita e vita excessit.
156
Romanorum mores (3): Il rito funebre.
DEORUM MANIUM IURA SANCTA SUNTO: Siano rispettati i diritti dei defunti. Così afferma
Cicerone nel De legibus, II, 9. E in effetti presso i Romani il culto dei morti fu sempre praticato, e
naturalmente una parte importante di questo culto era costituita dal rito funebre. A proposito del rito
funebre, è difficile stabilire se i Romani praticassero maggiormente l’inumazione o l’incinerazione:
certamente questa seconda pratica rimase la più diffusa fino a tutto il I sec. d. C., ed è soprattutto a
partire dall’età di Adriano che si affermò l’inumazione; certo è che, come si è detto, attribuivano al
rito funebre un’importanza notevole, in quanto ritenevano che, se un cadavere veniva lasciato
insepolto, la sua anima vagasse senza trovare pace e manifestando angoscia per la mancata
sepoltura.
L’importanza e la solennità del rito funebre era proporzionale al ruolo che il defunto aveva
rivestito. Subito dopo il decesso, avveniva la conclamatio, ovvero l’invocazione a voce alta per tre
volte del nome del defunto. Quindi i libitinarii, impresari di pompe funebri, si occupavano
dell’organizzazione del funerale, dall’esposizione della salma all’atto finale dell’inumazione o
dell’incinerazione. Forse la prima operazione consisteva nel fare un calco di gesso sul volto del
defunto, al fine di poterne realizzare una maschera: le famiglie nobili custodivano infatti
gelosamente, in apposite edicole nell’atrio delle loro case, le maschere riproducenti le fattezze degli
antenati illustri. Quindi la salma, lavata e profumata, veniva esposta nell’atrio per un numero di
giorni variabile: qui le donne manifestavano il loro dolore con pianti e strappandosi vesti e capelli;
successivamente si svolgeva il corteo funebre (pompa). Suonatori di tibia, mimi, ballerini, e dietro
di loro le preficae (donne pagate appositamente per esprimere con lamenti il dolore della famiglia),
aprivano il corteo; di seguito, subito prima del feretro, veniva un gruppo di uomini che indossavano
le maschere degli antenati del defunto e le insegne del massimo grado che ciascuno di essi aveva
rivestito. Dietro il feretro, familiari in lutto e portatori di cartelli su cui, a caratteri cubitali, erano
indicate le imprese più importanti che il defunto aveva compiuto in vita. Talvolta la processione
sostava nel Foro, dove un parente stretto del morto teneva la laudatio funebris; quindi, ultimo atto,
fuori del pomerio il cadavere veniva solitamente bruciato sul rogo, e ossa e ceneri erano
successivamente raccolte, conservate nel miele o nell’unguento e deposte nell’urna. Alla sepoltura
seguiva un banchetto funebre, silicernium, che aveva lo scopo di purificare tutti coloro che fossero
venuti a contatto col corpo del defunto.
157
Capitolo 9
La quarta declinazione.
La declinazione dei nomi maschili e femminili.
La declinazione dei nomi neutri e particolarità della quarta
declinazione.
Declinazione di domŭs, -ūs.
Elementi di analisi logica (22): i complementi di luogo con i
nomi di città e di piccole isole e con i sostantivi domus e
rus.
158
La quarta declinazione
SOSTANTIVI MASCHILI
adventus, us = arrivo
lacus, us = lago
arcus, us = arco
lusus, us = gioco, passatempo
cantus, us = canto
luctus, us = lutto
conspectus, us = vista
magistratus, us = magistrato, magistratura
consulatus, us = consolato
metus, us = timore
currus, us = carro
occasus, us = tramonto
cursus, us = corsa
peditatus, us = fanteria
delectus, us = arruolamento, leva
plausus, us = applauso
discessus, us = partenza
portus, us = porto
equitatus, us = cavalleria
receptus, us = ritirata
exercitus, us = esercito
reditus, us = ritorno
exitus, us = l’uscire, partenza, esito
rogatus, us = richiesta
fructus, us = frutto
senatus, us = senato
impetus, us = assalto
sonitus, us = suono
iussus, us = ordine, comando
specus, us = spelonca
acus, us = ago
anus, us = vecchia
domus, us = casa
SOSTANTIVI FEMMINILI
manus, us = schiera, mano
porticus, us = portico
quercus, us = quercia
Declinazione dei nomi maschili e femminili
Esercizio 1
Traduci in tutti i modi possibili:
adventus – senatum - discessui – sonitum – reditus – cantuum – cantum – curruum – currui –
cantui – cantibus – equitatui – fructuum – fructus – exercitibus – delectum;
cum equitatu - propter hostium impetum - ob hostium metum – cum plausu – magistratus verba –
contra hostium exercitus – de porticu – inter altas porticus – solis occasu – ante filii reditum –
magno cum plausu – ex portu - ex consulatu.
Esercizio 2
Traduci:
il ritorno – del consolato – ai carri – delle partenze – degli applausi – alla vecchia – l’arruolamento
(compl.ogg.) – con i canti – del porto;
a causa della partenza della cavalleria – al suono della ritirata – durante la veloce corsa – dopo il
violento assalto della fanteria – il timore dell’attacco dei nemici – senza alcuna paura – grazie al
valore della cavalleria – per il felice esito della guerra – il suono della tromba – al tramonto.
Esercizio 3
Traduci e declina le seguenti coppie aggettivo- sostantivo:
159
alta porticus – antiqua tribus – velox cursus – fortis exercitus – laeva manus – magnus sonitus –
antiqua quercus – ampla domus - laetus reditus.
Esercizio 4
Traduci:
1)Dum exercitum in castra consul reducit, hostes munitiones perficiebant. 2) Lucius Brutus, auctor
Romanae libertatis, consulatum instituit. 3) Iam satis luctus erat in urbe cum fama recentis cladis
percrebuit. 4) Euryalus Nisusque in hostium castra, sine ullo mortis metu, penetrare constituerunt,
sed luna iuvenes hostibus indicavit. 5) Exercitus equitatusque virtute, consul felicem exitum pugnae
dedit. 6) Paene ad exitum legatus sermonem adduxerat cum nuntius cladis pervenit in senatum. 7)
Gladiatores curru in harenam intrant atque ludi plausum spectantium movent. 8) Receptui canere
dux iussit sed milites, propter armorum clamorem, tubae sonitum non audiverunt. 9) Sicarium
adhuc in manibus sicam stringentem domini servi viderunt. 10) Cato, severissimus censor, de
senatu corruptos viros movit. 11) Catilina consulatum petivit sed M. T. Cicero, homo novus, cui
(pron. rel. dat. sing.) senatus equitatusque favebant, Catilinam vicit. 12) Arborum fructus agricolae
colligunt atque onerant mulos cistis fructibus onustis. 13) Ulixes comitesque in specum Cyclopis
intraverunt atque crates caseo lacteque plenas invenerunt. 14) Naves praeda onustae portum
ceperunt magno cum gaudio urbis incolarum. 15) Pericles Athenarum portum maximum atque
celeberrimum ex omnibus Graeciae portibus profecto reddidit. 16) Milites, ex itinere lassi, in foro
atque in porticibus consederunt. 17) Dum sol ad occasum praecipitat, agricolae ex campis in pagos
et vicos veniebant, fructus in canistris habentes. 18) Metus de filiorum sorte parentes invasit,
quoniam iuvenes cum aliis militibus ab pugna non reverterant. 19) Lacus plurimos haec (= questa,
nom. femm. sing.) regio habet, atque aquarum ditissimos. 20) Calculorum lusu multum pueri sed
etiam adulti homines animum relaxant.
Esercizio 5
Traduci:
1) I soldati caricarono i viveri nei carri e al tramonto giunsero nell’accampamento. 2) Non verrò nei
campi per paura del temporale. 3) Tra le case e nelle vie risuonavano le urla di paura delle donne e
dei bambini, poiché un grande incendio devastava la città. 4) Tra gli abitanti della città e tra i
contadini cresceva il timore per l’imminente arrivo dei nemici. 5) I nemici non disponevano
certamente di un esercito numeroso, ma erano degli ottimi conoscitori dei luoghi perciò non
avevano paura delle insidie. 6) All’angolo della strada una vecchia senza denti, lacera e sporca,
chiedeva l’elemosina. 7) Catone, censore integerrimo, allontanò dal senato moltissimi senatori a
causa del (loro) comportamento immorale. 8) Quando la fanteria del nemico vide la cavalleria dei
Romani sulle pendici del monte abbandonò velocemente il campo e fuggì nelle selve più vicine. 9)
Nella guerra civile tra Cesare e Pompeo molti autorevoli esponenti del senato presero le parti di
Pompeo e fuggirono con lui (cum eo) dall’Italia. 10) In mezzo alla pianura sorgeva solitaria
un’antica quercia e gli agricoltori la (= eam) veneravano come una dea.
Declinazione dei nomi neutri e particolarità della quarta declinazione
SOSTANTIVI NEUTRI
cornu, us = corno, ala genu, us = ginocchio
gelu, us = gelo
veru, us = spiedo
160
Esercizio 6
Traduci in tutti i modi possibili:
propter acutum gelu – in verubus – ex Graeciae portibus – sub quercubus – senatus iussu – ante
ducis genua - in dextro cornu – Idibus Martiis – in boum cornubus – in specubus – consulis rogatu;
per ordine del re – con un acuto spiedo – il forte gelo – nelle ampie spelonche – alle Idi di Marzo –
dal porto fortificato – nell’ala destra dell’esercito – bosco ricco di querce - nella tenebrosa spelonca.
Esercizio 7
Declina le seguenti coppie aggettivo – sostantivo:
acre gelu - dextrum cornu – sinistrum genu – acutum veru.
Esercizio 8
Traduci:
1) Quoniam in cornibus dux equitatum collocaverat, facile hostes circumdedit. 2) Ad Achillis genua
Priamus, Hectoris pater, procubuit atque misericordiam viri captavit. 3) Acuto gelu fontes atque
flumina consistunt. 4) Caesar decimam legionem in dextro cornu collocaverat, nonam autem in
sinistro.5) Anus in regis conspectum venit libros secum (= con sè) portans, sed rex anum deliram
putavit.6) Solis occasu pecua in ovile servi ducebant, dum ancillae pannos in fluminis aquis
abluunt. 7) Ad reginae genua ancilla, veniam et gratiam flagitans, procubuerat, sed regina severa
aures ancillae verbis non praebebat. 8) Dextrum cornu Romanorum exercitus hostes fuderunt et
multos Romanorum militum interfecerunt. 9) Exquisitos et delicatos fungos sub magnis quercubus
invenies. 10) Delectum etiam servorum, senatus iussu, consul instituit, postquam magna detrimenta
exercitus pugna Cannensi acceperat. 11) In specubus tenebrosis ferae latibula habent. 12) Magna
piscium varietas in lacubus est sed nota piscatoribus. 13) Silva olim quercubus plena erat atque
quercuum fructus facile antiqui reperiebant. 14) Idibus Martiis coniurati in senatu, ante Pompeii
simulacrum, Caesarem interfecerunt. 15) Acubus antiquae matronae magnifica opera pingebant.
16) Sub annosis quercubus pastores cum pecubus aestum vitant. 17) Fundis saxa, arcubus sagittas
agricolae in feros apros iaciunt. 18) Ex Hispaniae portubus plurimae naves in Siciliam insulam
venerunt.
Esercizio 9
Traduci:
1) Il pastore condusse il bestiame all’ombra della grande quercia. 2) Durante i riti religiosi i ministri
del culto cucinano le viscere delle vittime non sugli spiedi, ma in grandi pentole. 3) Gli animali
lottavano con le corna e producevano un grande rumore in tutta la selva. 4) Per il gelo acuto le
acque del lago sono una lastra di ghiaccio (= glaciei). 5) Quando tornava dal pascolo, Polifemo
rinchiudeva il bestiame nella grotta. 6) Nei laghi c’è una grande varietà di pesci e tra le querce vive
una grande varietà di volatili. 7) I tuoni spaventavano il bestiame e i pastori cercavano riparo nelle
spelonche. 8) Per ordine del senato i consoli arruolarono dei nuovi soldati. 9) Le navi salparono dai
porti ma, a causa di una violenta tempesta, fecero immediatamente ritorno.
161
Esercizio 10
Declina il sostantivo posto tra parentesi nel caso e nel numero ritenuti da te opportuni, quindi
traduci:
1) Sub solis (occasus, us) ………………… ex villa in urbem veniam atque apud carissimum amicum
cenabo.
2) Poeni meliores (equitatus, us) ………………… quam Romani erant.
3) Omnem (peditatus, us) ………………… in proelio hostes amiserant, et paucissimi ex equitibus
integri in castra reverterant.
4) Consulis (rogatus, us) ………………… milites ex pugna excesserunt.
5) Dum (veru, us) ………………… boum carnem coquunt, servi in focum ligna iniciebant.
6) Acutis (veru, us) ………………… atque saxis aprorum (impetus, us) ………………… agricolae
reppulerunt.
7) Hannibal, Livius narrat, in boum (cornu, us) ………………… ligna posuit et inflammavit, deinde
(pecu) ………………… exterritum in Romanorum castra egit.
8) Urbium maritimarum cives post piratarum (adventus, us) ………………… in intimam insulam
fugerunt.
9) Consulis (iussus, us) ………………… naves ex (portus, us) ………………… solverunt.
Elementi di analisi logica (22): I complementi di luogo con i nomi di città e di piccole isole e
con i sostantivi domus e rus.
Quando i complementi di stato in luogo, moto a luogo e moto da luogo sono espressi con un nome
di città o di piccola isola, la lingua latina non segue la regola generale, ma si comporta come segue.
Complemento di stato in luogo.
Il complemento di stato in luogo si esprime normalmente con in + ablativo.
Se però il complemento di stato in luogo è espresso da un nome di città o di piccola isola singolare
appartenente alla I o alla II declinazione il latino lo colloca nell’antico caso locativo, identico al
genitivo singolare; se il nome di città o di piccola isola appartiene ai pluralia tantum o alla III
declinazione, si trova posto in ablativo senza preposizione:
•
•
•
•
Romae = a Roma;
Cretae = a Creta;
Rhodi = a Rodi;
Athenis = in Atene.
Complemento di moto a luogo
Il complemento di moto a luogo si esprime normalmente con in / ad + accusativo.
I nomi di città e di piccole isole, indipendentemente dalla declinazione di appartenenza o dal
numero, esprimono invece il complemento di moto a luogo in accusativo senza preposizione:
•
•
•
Romam = verso Roma;
Athenas = verso Atene;
Rhodum = verso Rodi;
162
•
Lacedaemonem = verso Sparta.
Il complemento di moto da luogo
Il complemento di moto da luogo si esprime normalmente con a / ab ( e / ex / de ) + ablativo.
I nomi di città e di piccole isole, indipendentemente dalla declinazione di appartenenza o dal
numero, esprimono invece il complemento di moto da luogo in ablativo senza preposizione:
•
•
•
•
Roma = da Roma;
Athenis = da Atene;
Rhodo = da Rodi;
Lacedaemone = da Sparta.
Il complemento di moto per luogo si esprime invece, normalmente, con per + accusativo anche
con i nomi di città e di piccole isole.
Rimandiamo inoltre a quanto detto nella scheda Elementi di analisi logica (16): Il complemento
di denominazione per il caso in cui i complementi di luogo siano accompagnati da nomi come
urbs, oppidum, insula.
Complementi di luogo con i sostantivi domus, us, f. (= casa) e rus, ruris, n. (= campagna).
Si uniformano ai nomi di città e di piccola isola, per esprimere i complementi di luogo, i sostantivi
domus, us, f. (= casa) e rus, ruris, n. (= campagna):
ruri = in campagna
complemento di stato in luogo domi = in casa
domum
=
verso
casa
rus = verso la campagna
complemento di moto a luogo
rure = dalla campagna.
complemento di moto da luogo domo = da casa
Se il nome domus è accompagnato da un attributo, i complementi di luogo si esprimono secondo le
regole usuali; infine, nel caso in cui sia accompagnato da un aggettivo possessivo (meus, tuus,
noster, vester), possiamo trovare per lo stato in luogo sia il caso ablativo retto da in, sia l’antico
caso locativo: in mea domo / domi meae = in casa mia.
Il nome domus ha anche un altro significato, molto importante, accanto a casa: spesso significa
infatti patria. Dunque domi può significare in casa ma anche in patria, domum può significare
verso casa ma anche in direzione della patria e domo, infine, può significare da casa ma anche
dalla patria.
Devi infine ricordare alcune locuzioni assai frequenti nella lingua latina: domi bellique / domi
militiaeque = in pace e in guerra
Esercizio 11
Scrivi a fianco di ciascun nome il complemento di luogo corrispondente, quindi traduci:
Romae
domi
Neapoli
rus
stato in luogo
a Roma
………………………………………………….
………………………………………………….
………………………………………………….
163
Athenis
Cretae
Mutinam
Lacedaemona
domo
Thebas
rure
domum
Lacedaemone
Rhodi
Roma
Thebis
Lacedaemonem
ruri
………………………………………………….
………………………………………………….
………………………………………………….
………………………………………………….
………………………………………………….
………………………………………………….
………………………………………………….
………………………………………………….
………………………………………………….
………………………………………………….
………………………………………………….
………………………………………………….
………………………………………………….
………………………………………………….
Esercizio 12
Scrivi a fianco di ciascun nome il complemento di luogo corrispondente, quindi traduci:
a Roma
dalla campagna
da Creta
in direzione di Modena
verso casa
in patria
da Rodi
da Napoli
dall’isola di Rodi
nella città di Atene
in Atene
verso la campagna
a casa mia
dalla città di Napoli
in direzione di Sparta
dalla patria
da Atene
stato in luogo
Romae
………………………………………………….
………………………………………………….
………………………………………………….
………………………………………………….
………………………………………………….
………………………………………………….
………………………………………………….
………………………………………………….
………………………………………………….
………………………………………………….
………………………………………………….
………………………………………………….
………………………………………………….
………………………………………………….
………………………………………………….
………………………………………………….
Esercizio 13
In base alla traduzione fornita, cancella le forme sbagliate:
1) Romae / in Roma / Romam sum = mi trovo a Roma.
2) Ruri / ex rure / rure venio = vengo dalla campagna.
3) Neapolis / ad Neapolim / Neapolim ibo = andrò a Napoli.
4) Domi / domo / domum sum = sono in casa.
5) Domi / domo / domum eo = vado a casa.
6) Thebas / in Thebis / Thebis eram = mi trovavo a Tebe.
7) Ruris / ruri / in rure sum = mi trovo in campagna.
8) Gadibus / in Gadibus / Gadium eram = mi trovavo a Cadice.
9) Syracusas / ex Syracusis / Syracusis venio = vengo da Siracusa.
10) In mea domo / domum / meae domi eram = mi trovavo a casa mia.
164
Esercizio 14
Traduci:
1)Cum domum tuam venero, paucis verbis tibi (= a te) factum narrabo. 2) Domi eram, cum amici
epistulam nuntius portavit. 3) Ciceronis domum Clodius, plebis tribunus, delevit, sed postea Cicero
novam domum publico sumptu obtinuit. 4) Caesar Ariminum equitatum misit. 5) Domi militiaeque
senatus Romani auctoritas semper magna certaque fuerat. 6) In divitum domo peristylium amplum
tabulis signisque ornatum est. 7) Domo discessit dominus et in villam cum servis amicisque venit. 8)
Postquam Romani, tribuni iussu, Ciceronis domum deleverant, Cicero orationem “De domo sua”
scripsit. 9) Rure agricola venit fructus portans. 10) Ruri saepe Romani quietem atque
tranquillitatem inveniunt et avium cantus libenter audiunt. 11) Cum uxore, filiis filiabusque rus
dominus veniet, non longe a domo amicorum. 12) Athenis cives porticus viasque signis ex marmore
exornant. 13) Dum Caesar in Gallia contra hostes dimicat, Pompeius Romae senatus favorem sibi
(= a sè) peperit. 14) Romam Caesar cum exercitu iter fecit sed Pompeius Roma Brundisium fugit.
15) Thebas Alexander contendit, impetum in cives inermes fecit et urbem delevit.
Esercizio 15
Traduci:
1) Verrò a casa tua in compagnia di un carissimo amico. 2) Ieri, mentre tornavo a casa dalla
campagna, è scoppiato un violento temporale. 3) Augusto diede inizio ad un lungo periodo di pace e
di prosperità a Roma e in tutto l’impero, dopo tante rovinose guerre civili. 4) Cesare varcò il
Rubicone e con l’esercito marciò verso Roma. 5) Molti illustri autori della letteratura greca vissero
per un certo tempo a Siracusa: tra i più famosi, ricordiamo Eschilo e Pindaro. 6) A Siracusa un
soldato romano uccise per errore Archimede, illustre matematico greco. 7) Da Atene Teseo andò
nell’isola di Creta, e qui uccise il Minotauro, creatura assai mostruosa. 8) Livia, perché non esci di
casa? 9) A Napoli, nell’antichità, gli artigiani producevano unguenti e profumi famosi e ricercati in
tutto l’impero. 10) Menelao tornò a Sparta da Troia con la moglie Elena e trascorse una vita serena;
Agamennone invece ad Argo trovò la morte per mano di Clitemnestra.
Esercizio 16
Completa la traduzione delle seguenti frasi:
1) Malo manere domi quam exire, propter tumultus metum.
Preferisco ………………………………… uscire ……………………………
2) Caesar Roma profectus est atque celeriter in Aegyptum contra Pompeium copias duxit.
……………………….. partì ……………………………………………………………….
3) Cras servus rus ibit atque domino laetos nuntios adferet.
................................... andrà.......................................porterà....................
4) Mavis Romae manere aut mecum rus venire, amatissima uxor ?
Preferisci....................................... con me ………………………………………………..?
5) Cum Andromacha Hectorque in turri loquebantur, in Hectoris domo ancillae iam viri
mortem lugebant.
Mentre ………………………………….. parlavano …………………………………………
6) Cum exercitus hostium iam urbi appropinquavisset, Romae magnus metus erat.
Essendosi..................................avvicinato..................................................................................
165
7) Veni mecum rus, fili mi!
Vieni con me ………………………….!
8) In dies singulos legati nuntios adferentes Romam veniebant.
Di giorno in giorno ……………………………. che portavano ……………….
Esercizio 17
Traduci:
1) In Gallia non solum in omnibus civitatibus atque in omnibus pagis partibusque, sed paene etiam
in singulis domibus factiones sunt. (Caes.) 2) Lusus in pueris est signum alacritatis (Quint.).3) Si
vincimus, omnia nobis tuta erunt: commeatus abunde, municipia atque coloniae patebunt. (Caes.)
4) Vocat senatum praetor urbanus, certant adulationibus ceteri magistratus, adcurrunt patres.
(Tac) 5) Rura gelu tum claudit hiems (Verg.). 6) Metellus inter manipulos funditores et sagittarios
disperdit, equitatum omnem in cornibus locat (Sall.).7) In discordia dominorum domus beata non
est (Cic.).8) Serpunt vitia et contactu nocent (Sen.). 8) Non exercitus neque thesauri praesidia regni
sunt, verum amici. (Sall.) 9) Tiberius remansit igitur Rhodi contra voluntatem (Svet.). 10) Igitur
domi militiaeque boni mores colebantur (= venivano coltivati); concordia maxima, minima avaritia
erat (Sall.). 11) Romae senatus de provinciis consultus Numidiam Metello decreverat (Sall.) 12)
Caesar totius exercitus impedimenta ad Labienum in Treveros mittit (Caes.). 13) Te (= te, acc.
sing.), dea, te fugiunt venti, te nubila caeli adventumque tuum (Lucr.)
Versione 1
Uno sbarco sulle coste della Gallia
Ex Siciliae portubus classis multarum navium in litora Galliae pervenerat. Gallorum exercitus
erant secundum litus; in exercitibus erant homines armati omnium gentium: sagittariorum et
funditorum catervae, equites peditesque infestis hastis, armati cum pugione vel baculo, etiam sua (=
loro, abl.) tantum virtute. Cum naves ad litora appropinquaverunt, multitudo incomposita
barbarorum magnis clamoribus Romanorum milites excepit. Postea iussu consulis Romani ex
navibus omnes desiluerunt atque in hostes impetum fecerunt. Catervae hostium concursus proelii
vitaverunt statimque in silvas se receperunt.
Versione 2
L'orso e i cacciatori
In mediis silvis ursorum latibula erant in magnis specubus: ibi ferae noctes agebant. Olim
venatores arcubus sagittisque ad specum appropinquaverant, ubi ursus quiescebat. Magno silentio
multa ligna exstruxerunt ante aditum specus atque incenderunt. Acer ventus fumum in specum
immisit, sed venatorum visui obstitit. Ex improviso in medio fumo figura ursi immanis se (= si)
ostendit et venatores terruit. Belua magno olfactu praedita processit obstinata contra homines, qui
abiecerunt arcus sagittasque et fugae se (= si) praecipites commiserunt. Ursum non necaverunt, sed
certe fuga incolumes evaserunt.
Versione 3
Porsenna e Orazio Coclite.
Porsenna, Clusinorum rex, cum exercitu Tarquinii Superbi auxilio Romam venit. Facile primo
impetu Etruscus rex Ianiculum collem occupavit atque magnus luctus populum Romanum excepit;
deinde hostis contra Sublicium pontem, quem (= che, acc.) Anci Marci iussu Romani in Tiberi
166
flumine ex ligno aedificaverant, impetum fecit. Sed audacissimus Romanus miles, Horatius Cocles,
unus impetum Etruscorum sustinuit atque hostes transitu prohibuit; dum solus audacter pugnat,
comites post tergum pontem diripuerunt. Tum Cocles in Tiberim desiluit atque, flumen tranans,
salutem habuit. Romani virum honoraverunt donis atque statuis: sic Livius narrat. Polybii
sententia, autem, Horatium Coclitem pugnantem hostes interfecerunt.
Versione 4
I gioielli di Cornelia.
T. Sempronius Gracchus Corneliam, Scipionis filiam, uxorem duxit. Plures partus domina edidit
sed ex omnibus filiis duo (= due) solum adoleverunt: Tiberius atque Caius. Post viri immaturam
mortem Cornelia totam se (= si) dedit liberorum cultui et filiis maximas Romanorum virtutes
transmisit. Olim in superbae matronis domo erat, atque femina, arrogans, Corneliae omnes suas
divitias ostentabat: monilia ex auro, vasa caelata, pretiosas gemmas aliaque similia. Cornelia,
autem, potius amorem filiorum quam divitiarum ostentavit. Nam, sereno vultu filios digito
monstrans, sic simpliciter respondit: “Haec (= Questi) sunt ornamenta mea.” Romani propter
morum probitatem atque matris optimae virtutes Corneliam celebrabant.
Versione 5
De Romanorum disciplina
Bello latino, Titus Manlius Torquatus consul milites sic monuerat: “Nullum proelium inter
Romanos et Latinos erit sine meo iussu”. Forte Titus Manlius, consulis filius, inter ceteros
exploratores ad hostium stationem accessit. Tum praefectus hostium equitum consulis filium
agnovit et ad singulare proelium provocavit. Manlius, imperati patris immemor, in certamen ruit et
magna vi pugnans adversarium occidit. Rem (= la cosa, acc.) pater comperit: statim contionem
advocavit et coram exercitu: “Omne proelium, inquit (= disse), sine meo iussu prohibui; contra
patris iussum dimicavisti, quare ob malefacta poenas solves; sic omnes intellegent Romanae
disciplinae severitatem et imperatori oboedentiam necessariam iudicabunt”. Mox lictor
superveniens patris iussu filium ad palum deligavit eique ( ei = gli) cervicem secavit.
adattamento da Eutropio
Versione 6
Didone
Didone, vedova di Sicheo, fuggì da Tiro per paura di Pigmalione, uccisore del marito, e giunse sulle
coste dell’Africa. Qui fondò una nuova città, Cartagine. Dopo aver rifiutato le proposte di
matrimonio di Iarba, re indigeno di un popolo vicino, accolse a Cartagine Enea, profugo da Troia.
Tra Enea e Didone nacque l’amore; per ordine di Giove, tuttavia, il condottiero abbandonò la regina
a Cartagine e salpò dal porto alla volta dell’Italia. Didone, piena di rabbia, profetizzò un odio eterno
tra Cartagine e la futura città di Roma, quindi si (= se) uccise.
167
Capitolo 10
La quinta declinazione.
La quinta declinazione e particolarità della quinta declinazione.
L’imperativo presente attivo delle quattro coniugazioni e del
verbo sum.
Particolarità del sostantivo: nomi difettivi e indeclinabili.
Romanorum mores (4): I giochi gladiatorii.
168
La quinta declinazione e le particolarità
SOSTANTIVI MASCHILI E FEMMINILI
acies, ei, f. = schiera
pernicies, ei, f. = distruzione, sterminio
dies, ei, m. e f. = giorno
planities, ei, f. = pianura
effigies, ei, f. = immagine, statua
progenies, ei, f., stirpe
facies, ei, f. = aspetto (esteriore)
res, rei, f. = cosa
fides, ei, f. = lealtà, fede
series, ei, f. = serie
glacies, ei, f. = ghiaccio
species, ei, f. = apparenza
meridies, ei, m. = mezzogiorno
spes, ei, f. = speranza
Esercizio 1
Traduci in tutti i modi possibili:
spes – rerum – aciem – diem – diebus – rebus – pernicies – planitiei – re – spe - progeniem –
progenies – effigiei – planitie.
magna cum spe – contra spem - in die – hesterno die – hodierno die – postero die – die ac nocte –
in diem certam – in summam planitiem – in summa planitie – rerum auctoribus – propter rerum
repugnantiam – post meridiem.
verso mezzogiorno – durante il giorno – in pochissimi giorni – verso la pianura – dalla stirpe – con
grandissima speranza – sul ghiaccio – di fronte alla schiera – domani – ieri.
Esercizio 2
Traduci:
1) Humanae spes saepe vanae atque fallaces sunt. 2) Omnes spes in sociorum auxilio milites
posuerant sed frustra. 3) Consul milites spe praedae atque amplissimorum praemiorum animosos
reddidit. 4) Nullam salutis spem apro canes reliquerant in silva. 5) Iam consul legiones in acie
collocaverat, cum senatus iussa per nuntios ad consulem pervenerunt. 6) Iam prima acies proelium
committebat atque equitatus hostium exercitum a tergo circumveniebat. 7) Voluptas quoque
utilitatis speciem interdum habet. 8) Sub auxilii specie sociorum copiae venerunt, re et veritate
magna praedae spe. 9) Domum tuam ante meridiem profecto veniam. 10) Aestuoso meridie
agricolae labores intermittunt atque sub frondosis quercubus refrigerium exquirunt. 11) Magna
glacies atque gelus iter difficile reddiderant Hannibalis exercitui per Alpes. 12) Numa, secundus
Romanorum rex, dies fastos nefastosque indicavit. 13) Nefastis diebus Romani nec causas agebant
nec ius dicebant. 14) Mater familias dormiens effigiem filii matrem clamantis vidit. 15) Phidias,
Graecus sculptor notissimus ex omnibus, in deae Minervae scuto effigiem suam sculpsit.
Esercizio 3
Traduci:
1) Il comandante schierò l’esercito nella pianura, di fronte ai nemici. 2) Enea discende dalla stirpe
di Tantalo, figlio di Zeus e di Elettra. 3) A causa della neve e del ghiaccio i soldati non salirono sul
colle ma rimasero in pianura con i carri e i cavalli. 4) L’uomo è una cosa sacra per l’uomo: così
insegna Seneca, il più grande tra i filosofi dell’antica Roma. 5) Una tenue speranza confortava
l’animo del malato mentre il medico lo (= eum) visitava. 6) Onoreremo con sacrifici e preghiere le
sacre immagini degli dei. 7) Scorre lenta e inesorabile la lunga serie degli anni: tutto invecchia e
tutto avrà fine. 8) Verrò a casa tua a mezzogiorno, domani: insieme usciremo dalla città e andremo
169
in campagna. 9) La schiera nemica irruppe nella città e fece strage di bestiame e sterminio di donne
e bambini, senza alcuna pietà. 10) Anche se hai agito in buona fede, hai commesso un gravissimo
errore.
Esercizio 4
Declina il sostantivo posto tra parentesi nel numero e caso ritenuti da te opportuni, quindi traduci:
1) Homines saepe divitias omnibus (res, rei) ………. anteponunt.
2) Epistulam (spes, spei) …………. plenam filii mater legit.
3) Sine ulla victoriae (spes, spei) ………………. consul proelium committebat.
4) Romanorum equitatus hostium (acies, aciei) ………………….. perturbavit.
5) Acuta (glacies, glaciei) ………………… copiae in montibus non procedebant.
6) Tribuni verba (spes, spei) ……………. plebis augent.
7) (Res gestae) ………………. scriptores Romanum imperium maximum semper putaverunt.
8) Noctes et (dies, diei) …………….. philosophus mentem exercet.
9) (Dies constituta) …………………. in senatu orator orationem habuit.
10) Hostium equitatus celeriter in (planities, planitiei) ……………. descendit.
11) Heres (res familiaris) …………………. intra paucos menses iam dissipaverat.
12) Multi sunt homines (res novae) …………………. cupidi.
Esercizio 5
Traduci:
1) In summo periculo res publica fuit propter unius avaritiam et cupiditatem. 2) Dum minister rem
divinam administrabat, hostia moribunda cecidit maximo cum stupore omnium. 3) Rerum scriptor
res gestas narrat atque homines suis scriptis immortales facit. 5) Multos homines, rerum novarum
cupidos, Catilina invenit atque contra rem publicam instigavit. 5) Non valde ad rem oratio tua
pertinet. 6) In rebus adversis tuis viribus solum confidere debes. 7) Alpium altitudinis fama minor
quam res erat Hannibalis militibus. 8)Rebus prius quam verbis severitatis exemplum filiis
filiabusque pater familias dederat. 9) Multas res scribo in epistula mea, quoniam rerum
abundantiam habeo.
Esercizio 6
Traduci:
1) Nelle circostanze sfavorevoli saprai riconoscere i veri amici. 2) Il generale distribuì ai soldati
stanchi e affamati le vettovaglie. 3) Catone, celeberrimo autore romano, scrisse un trattato
sull’agricoltura, famoso fino ai nostri giorni. 4) Spesso il caso domina le vicende umane. 5) Alla
morte del padre gli eredi dissiparono il patrimonio familiare tra banchetti e feste. 6) Gli antichi
romani amministravano la Stato con onestà, giustizia e rettitudine.
L’imperativo presente attivo delle quattro coniugazioni e del verbo sum.
L’imperativo presente, che ha solo le seconde persone -singolare e plurale-, si forma per le quattro
coniugazioni dal tema del presente; il verbo sum, come sempre, va studiato a parte.
Imperativo presente
II singolare
II plurale
I coniugazione
II coniugazione
am-a
ama tu
mon-e
am-āte amate voi mon-ēte
III coniugazione
leg-e
leg-ĭte
IV coniugazione
aud-i
aud-īte
170
Non bisogna confondere, nella lettura, la seconda persona plurale della terza coniugazione (legĭte) e
quella della quarta (audīte): nella terza l’accento cade sulla terzultima sillaba (i breve), nella quarta,
invece, sulla penultima (i lunga)
Imperativo presente del verbo sum
II singolare es sii tu
II plurale este siate voi
Esercizio 7
Traduci:
Lege – monete – legite – es – venite – scribe – administra – ignosce – ignoscite – laudate – este –
instiga – praebe
scrivi tu – scrivete voi – leggi tu – ascoltate voi – lodate voi – sii tu – siate voi – venite voi –
permetti tu – permettete voi – riposate voi.
Esercizio 8
Analizza e traduci:
Veni
imp. pres. II sing. 4° coniug.
discessit
……………………………….
perficiebam ……………………………….
praebete
……………………………….
veniam
……………………………….
lauda
……………………………….
exspectare
……………………………….
vocate
……………………………….
vocatis
……………………………….
este
……………………………….
eris
……………………………….
monuerant
……………………………….
carueris
……………………………….
decepisti
……………………………….
plaudebat
……………………………….
vitavisse
……………………………….
discesseritis ……………………………….
aperi
……………………………….
vieni tu
……………………..
……………………..
……………………..
……………………..
……………………..
……………………..
……………………..
……………………..
……………………..
……………………..
……………………..
……………………..
……………………..
……………………..
……………………..
……………………..
……………………..
Esercizio 9
Traduci:
Fecistis – feceram – feceris – fueritis – erit – erimus – este – petiveram – petiveris – fueramus –
conservaverunt – conservate – estis – ingemuit – ingemuerant – veniemus – veni – dabant –
dederatis – profligavero – profligate – profligabatis – profligabo – vivimus - viximus – vixeramus –
vive – vivite – vixeritis
171
leggi tu – avremo letto – lessi – hai letto – distruggevo – distruggerete – distruggete voi – avranno
distrutto – avevate mandato – mandate voi – mandavano – manderete – avrai avuto – avrete –
aveste avuto – abbiate voi.
Esercizio 10
Traduci:
1) Magis magisque in dies pavor et terror cives capiebant quoniam hostes plurimis pugnis
victoriam obtinebant atque ad urbem appropinquabant. 2) Diem noctemque nautae in ancoris
naves tenuerunt quod ventos secundiores exspectabant. 3) Dies pecuniae venit sed debitor aës
alienum solvere non potuit (= potè). 4) Senatus diem dixit; ad diem consul milites conscripsit. 5)
Longus dies lacrimas atque luctum tandem dissolvet. 6) Nocte ac die Romani bina castra hostium
oppugnaverunt. 7) Felicem philosophum! quoniam rerum causas cognoscit! 8) In rebus adversis
verum amicum cognosces, non in secundis. 9) Censor Cato res rusticas magnas possidebat,
plurimos servos, boves, oves, armenta in villa habebat atque etiam librum “De agri cultura”
scripsit. 10) Seneca philosophus putavit hominem sacram rem homini. 11) Rex sacrificulus antiquis
temporibus res divinas administrabat. 12) Centaurus Chiron, rei medicinalis inventor, etiam rei
militaris peritissimus erat. 13) In summo periculo res publica fuit post Cannensem pugnam. 14)
Imperatoris res gestas contra Dacios in columna in foro Traiano Romani sculpserunt. 15) Si res ita
postulabit, Romam veniam.
Esercizio 11
Traduci:
1) Di giorno in giorno nella città la mancanza di cibo e la diffusione del morbo mietevano vittime.
2) Il console romano incontrò il capo dei nemici nel giorno stabilito. 3) Dalle mura di Troia le
donne guardavano attonite il combattimento nella pianura e assistevano impotenti alla rovina delle
case e allo sterminio di uomini e animali. 4) I Britanni avevano riposto ogni speranza di salvezza
nel valore dei Caledoni e nel loro (= eorum) capo Calgaco. 5) Ificrate, generale ateniese, era un
esperto conoscitore dell’arte militare. 6) Didone, prima di conoscere Enea, aveva sempre serbato la
fedeltà al marito Sicheo. 7) Il duello si protrasse per un giorno intero, finchè il combattente più
anziano e più esperto nell’uso delle armi sconfisse il nemico. 8) Cicerone in tribunale perorava la
causa del poeta Archia con grandissima enfasi ed entusiasmo.
Esercizio 12
Scegli la forma adatta al contesto tra quelle proposte, quindi traduci:
Saepe res novae / res novas / rerum novarum senes timent.
Plebs res nova / rerum novarum / rei novae cupida erat.
Per planities / planitiem / planitiei ferus aper ex agricolis fugit.
Magnam partem die / dierum / diei Romani in theatro agebant atque gladiatorum ludos
spectabant.
5) Multos dies / multis diebus / multas dies gladiatores in ludis se (= si) exercuerant.
6) De filii bona fidei / fide / fides numquam mater dubitavit.
7) In adversis rebus / res adversae / res adversas Socrates in philosophia amicisque solacium
invenit.
8) Mardonius, Persarum dux, apud Athenas acies / aciei / aciem instruxit.
9) Propter magnam luxuries / luxuriem / luxuriei Pompeii milites non idonei ad pugnam
evaserunt.
10) Virorum clarorum funeribus antiqui Romani maiorum effigiem / effigiei /effigies
monstrabant.
1)
2)
3)
4)
172
Esercizio 13
Traduci:
1)Luxuriem despicite, iuvenes, et continentiam modumque colite! 2) Longa annorum atque
saeculorum series fugit, et tempus omnia abscondit. 3) Triumviri exercitum in Macedoniam contra
coniuratos traiecerant atque apud Philippos cum Caesaris interfectoribus acie concurrerunt. 4)
Sulla in proscriptorum numero multos Romanos cives inclusit atque re familiari privavit. 5)
Planities armorum strepitu resonavit, et cives in urbe animadverterunt pugnam. 6) In damnatorum
vultu magnum metum Romani videbant: nam nullam salutis spem iam habebant. 7) Veni domum
meam post meridiem, amice mi! 8) Spartacus contra rem publicam, libertatis spe, cum gladiatorum
exercitu movit. 9) Cum Graeci mores Romam penetraverunt, luxuries, avaritia atque audacia
exstiterunt. 10) De re militari multas horas consules disseruerunt, tandem in hostes impetum
fecerunt. 11) Sereno vultu epistulam, brevem sed rerum novarum plenam, lege, pater! 12) Galba,
Neronis successor, insignis fuit artis militaris usu atque civilibus virtutibus. 13) Post patris
matrisque decessum res familiaris permagna pervenerat ad filios, sed paucis diebus tota bona
paterna filii dissipaverant. 14) In omnibus rebus modus est: este continentes, iuvenes ! 15) Catilina
exercitum hominum sine spe fideque confecit et contra rem publicam impetum fecit.
Particolarità del sostantivo : nomi difettivi e indeclinabili
Esercizio 14
Traduci:
1) Socii fidem iuris iurandi servaverunt. 2) Propter terrae motum multae clarae Campaniae urbes
proruerunt. 3) Sua sponte consul in senatum venit et militum imperitiam denuntiavit. 4) In maxima
urbis ruina cives fas ac ius deleverunt. 5) Divitiarum gloriaeque magnus amor multos cives pessum
dedit. 6) Libidines saepe homines nequam et dissolutos pessum dant. 7) Aegyptii nefas putant
Mercurium deum nominare. 8) Omnibus temporibus nefas est templa spoliare. 9) Homerus Iliada
composuit atque Achillis iram posteritati tradidit. 10) Hodie mane dominus in villam veniet et
servorum opera recensebit. 11) Lacus limpidis aquis instar speculi effigiem reddit. 12) Agricolae
circa campos saepes posuerunt instar munitionis. 13) Aeneas Troia fugit patrem Anchisen humeris
sustinens. 14) Filii Adam altam turrim erexerunt. 15) Magnum aquaeductum Romani in urbe
aedificaverunt. 16) Sub hasta predae partem dux venumdedit. 17) Ovidius libros Metamorphoseon
scripsit, ubi de Arachnes arrogantia narrat. 18) Post Caesaris victoriam aurea cratera aliaque
ornamenta in Pompeii castris milites invenerunt.
Esercizio 15
Le affermazioni che seguono (attenzione: non tutte!) contengono degli errori: individuali e
correggili.
1) Alla quarta declinazione non appartengono nomi neutri.
2) Domi può significare in casa o in patria.
3) Ad domum significa verso casa (moto a luogo).
4) Il genitivo di Iesus è Iesus.
5) Il dativo plurale di quercus è quercubus.
6) In rure significa in campagna (stato in luogo).
7) Dies può essere sia maschile che femminile.
8) L’imperativo presente di venire è vene / venite.
9) Res, di genere maschile, può assumere tanti significati.
10) Nella quinta declinazione solo i nomi dies, res e spes hanno la declinazione completa, sia al
singolare che al plurale.
173
Esercizio 16
Traduci:
1) Pulchrum est bene facere rei publicae, etiam bene dicere haud absurdum est (Sall.) 2) Druides
multa de sideribus atque eorum (= di esse) motu, de mundi ac terrarum magnitudine, de rerum
natura, de deorum immortalium vi ac potestate disputant et iuventuti tradunt. (Caes.) 3) Cimon
habebat satis eloquentiae, summam liberalitatem, magnam prudentiam cum iuris civilis tum (=
sia…sia) rei militaris. (Nep.) 4) Conon et praetor pedestribus exercitibus praefuit (= fu a capo di +
dat.) et praefectus classis res magnas mari gessit. (Nep.) 5) Magna vis est cum in deorum
immortalium numine, tum (= sia…sia) in ipsa re publica. (Cic.) 6) Cato censor et in complures
nobiles animadvertit, et multas res novas in edictum addidit, luxuriem reprimens quae (= la quale,
nom. sing.) iam tum incipiebat pullulare. (Nep.) 7) Imber continens per noctem totam usque ad
horam tertiam diei insequentis tenuit. (Liv.) 8) Medius erat dies et fatigatis (= per gli uomini
stanchi) necessaria quies. (Curt) 9) Amicitia res plurimas continet. (Cic.) 10) Romanos ira, spes,
ardor certaminis avidos hostium sanguinis in proelium rapit. (Liv.) 11) Magnarum initia rerum
celerem et facilem exitum habuerunt. (Caes.) 12) Et secundas res splendidiores facit amicitia et
adversas partiens communicansque leviores. (Cic.) 13) Multas ad res perutiles Xenophontis libri
sunt. (Cic.) 14) In omnibus rebus singularis fuit M. Porcii Catonis industria: nam et agricola
sollers et peritus iurisconsultus et magnus imperator et probabilis orator et cupidissimus litterarum
fuit. (Nep.) 15) Non mihi (= a me) uxor aut filius patre et re publica cariores sunt (Tac.) 16) Quid
agis, dulcissime rerum? (Hor.)
Versione 1
Testamento morale di un padre
Bonus pater, simul ac supremus dies vitae suae appropinquavit, progeniem suam, filios et nepotes,
vocavit. Acri cum sensu doloris caput patris canitie venerabile adspectabant: facies pallida omnem
salutis spem adimebat. Tum bonus pater suprema praecepta filiis dedit: “Estote semper probi
fortesque. Vir probus non solum in secundis rebus, sed etiam in adversis fidei officia servat. Dierum
series in hominum vita brevis est et rerum humanarum sors mutabilis est: ideo omnes homines spem
in Deo ponunt. Vir fortis turpi lucro honestam pauperiem anteponit: segnitiem rerum adversarum
fontem putat; pro republica fortiter in acie pugnat; mortem non putat perniciosam: mortem immo
cum iucunda spe immortalitatis exspectat”.
Versione 2
Aracne
In Lidia viveva una fanciulla, Aracne, molto abile nell’arte della tessitura e assai famosa. Tutti
ritenevano la giovane allieva di Atena, dea delle filatrici. Ma Aracne con arroganza sfidò la dea,
coltivando incautamente la speranza della vittoria. La sfida ebbe inizio nel giorno stabilito: la dea
ricamò sulla tela le immagini degli dei dell’Olimpo in trionfo, la tela di Aracne mostrava invece gli
amori illeciti delle divinità. Ma Pallade, dopo aver visto la perfezione del lavoro della giovane, per
la collera distrusse la tela. Aracne disperata si impiccò, ma la dea le (=ei) salvò la vita e per
punizione la (= eam) trasformò in ragno. Da allora Aracne e la sua stirpe tessono incessantemente i
fili delle ragnatele.
Romanorum mores (4): I giochi gladiatorii.
Il munus publicum gladiatorum costituiva una della maggiori attrattive per il popolo Romano.
Piuttosto tardiva l’introduzione a Roma di questo genere di spettacoli: solo nel 264 a.C. Decimo
174
Giunio Bruto, in occasione dei funerali del padre, organizzò per la prima volta un combattimento di
gladiatori, e bisogna aspettare addirittura l’anno 105 a.C. perché vengano organizzati dei ludi
gladiatorii autonomi dai funerali.
I gladiatori erano reclutati soprattutto tra schiavi e prigionieri di guerra, ma talvolta anche a
qualche criminale veniva offerta la possibilità di scelta tra i lavori forzati –che spesso portavano alla
morte- e i combattimenti nell’arena –che offrivano la possibilità, seppur rara, della salvezza-.
Poteva però anche capitare che qualche giovane, di famiglia povera, stipulasse un contratto con il
quale, per un certo periodo di tempo, si impegnava a combattere in qualità di gladiatore: tale scelta
era determinata dal fatto che i vincitori ottenevano laute ricompense e, fatto forse non secondario,
anche l’ammirazione di tante belle donne, se così vanno interpretate tante scritte ritrovate sulle
mura di Pompei.
I giochi nell’anfiteatro avevano inizio al mattino presto ed erano solitamente suddivisi in tre
fasi. Come prima rappresentazione c’erano la venationes, combattimenti talora molto cruenti tra
animali diversi, spesso esotici, o tra un animale e un gladiatore; a mezzogiorno era il momento dei
gladiatores meridiani, criminali condannati senza scampo alla pena di morte. Diverse erano le
rappresentazioni offerte al pubblico a quell’ora presente in teatro –poco numeroso ma assai
accanito-: in particolare era previsto il combattimento tra un gladiatore armato da capo a piedi e uno
completamente disarmato, al termine del quale il vincitore –ovviamente quello armato- veniva a sua
volta privato delle armi e costretto a subire la stessa sorte di quello da lui sconfitto, in una cruenta
catena della morte; oppure si riproducevano famosi miti: ed ecco un condannato che personificava
Orfeo, che finì divorato da un orso mentre suonava la cetra… A quest’ora, insomma, i criminali ad
gladium ludi damnati trovavano una morte spietata e spettacolare. Poi, nel pomeriggio, il momento
più atteso: i veri combattimenti tra gladiatori. Questi arrivavano trionfanti su di un carro, con abiti
da parata, e venivano accolti con entusiasmo da un pubblico che tifava e scommetteva per questo o
per quel gladiatore. Dopo alcuni atti di rito -come la probatio armorum, ovvero l’esame delle armi,
o la prolusio, ovvero un duello simulato in cui i combattenti mettevano in mostra quanto avevano
imparato nella palestra nella quale avevano ricevuto un duro addestramento- c’erano i
combattimenti. Se al termine di un duello un gladiatore rimaneva ferito ma non ucciso, il vincitore
interrogava l’imperatore che, a sua volta, interrogava il pubblico per stabilire se concedergli la
grazia oppure no. Fazzoletti agitati o pollici rivolti verso l’alto significavano la salvezza, pollici
rivolti verso il basso significavano la morte. L’imperatore, interprete dei voleri del pubblico che
quasi sempre optava per la morte, ne decideva definitivamente la sorte; e il gladiatore condannato a
morte offriva con eleganza, come aveva imparato nella caserma, la gola al vincitore, perché potesse
immergervi la spada o il pugnale. A concludere la rappresentazione, degli schiavi travestiti da
Caronte entravano nell’arena e trascinavano fuori il gladiatore sconfitto.
175
Versioni di ricapitolazione
Versione 1
L'amicizia
Amicitia fortunate est communis inter homines : hominibus enim nihil est gratius, nihil utilius.
Amicos videmus in rebus adversis: si sunt sinceri, socii sunt nostrorum dolorum gaudiorumque; sin
autem non sunt, se removent ab amicitia cum male res se habent. Inter exempla amicorum fidelium,
nota est omnibus historia Euryali et Nisi: nobis tradidit Vergilius poëta, Aeneidos scriptor, in libro
nono. Saepe antiquis temporibus philosophi de amicitia disputaverunt ac scripserunt. Ciceronis
exstat libellus pulcherrimus: Laelius de amicitia. Laelii sententia, amicitia est animi necessitas,
vitae humanitas, virtutis usus.
Versione 2
Ificrate
Iphicrates Atheniensis non tam magnitudine rerum gestarum quam disciplina militari clarus fuit.
Fuit enim magnus dux, et omnes eum (= lo) comparaverunt non solum aetatis suae (= della sua età)
cum plurimis, sed etiam cum maioribus natu atque eum (= lo) omnibus anteposuerunt. Saepe in
bellis exercitus duxit, nusquam culpa male rem gessit, semper consilio vicit et multa in re militari
meliora fecit. Mutavit enim pedestria arma. Antea maximis clipeis, brevibus hastis, minutis gladiis
utebantur (= si servivano di + abl.), ille e contrario peltam pro parma fecit (ita milites ad motus
concursusque erant leviores), hastae modum duplicavit, gladios longiores fecit. Et genus loricarum
mutavit, et pro sertis atque aeneis linteas dedit. Tali modo expeditiores armatos reddidit, quia
armorum pondus imminuerat.
adattamento da Cornelio Nepote
Versione 3
Onestà degli antichi Romani
Apud Romanos antiquos multi clari viri glebas vertebant, more frugi agricolarum; agriculturae
studebant non propter delicias, sed quod eos (= li, acc. pl. m.) agricolas reddebat penuria rei
familiaris. Totiens senatus populusque Romanus tales viros ab aratro arcessivit et ad magistratus
omnes elegit. Viri opus agrorum relinquebant, ingentibus exercitibus praeerant ( = erano a capo di,
+ dat.), atque victoriis rem publicam in libertatem vindicabant. Deponebant postea magistratum et
in agros remeabant, paupertate laeti. Exempli gratia C. Fabricius consul in bello ad Pyrrhum
regem medicum transfugam remisit: medicus Pyrrhum veneno necare statuerat et ita Fabricio
victoriam praebere. Praeterea, Atilius Regulus consul fidem saluti anteposuit: senatum enim coëgit
captivos Carthaginienses retinere atque in Africam ad mortem revertit: iusiurandum violare nefas
existimabat.
adattamento da Valerio Massimo
Versione 4
Minerva
Inter deas Graeciae Athenarum incolae Minervam, Iovis filiam, sapientiae, artium prudentiaeque
deam, maxime colebant. Ex Minervae nomine, quam (= che, pr. rel.) Athenienses etiam Pallada
Athenamque vocaverunt, nomina Athenas Atticamque duxerunt. Ad honorem deae Graeciae gentes
Panathenaica celebraverunt; omnes populi dies festos agebant magna cum laetitia, omnesque
precibus deam invocabant. Minervam, poëtarum patronam bellorumque deam, statuarum artifices
effinxerunt cum galea loricaque, deaeque statuae fere in omnibus urbibus erant.
Versione 5
La navigazione
176
Antiquitus homines secundum litora iter faciebant; postea in omnibus maribus navigaverunt atque
in litoribus magnas urbes condiderunt. Maria percurrebant cum novas sedes quaerebant
multitudini aut mercaturam faciebant cum gentibus remotis: tunc navibus onerariis utebantur (= si
servivano di + abl.). Sed saepissime in mari naves longae fuerunt. Magnas classes habuerunt
Romani et Carthaginienses, qui (= i quali) claras pugnas navales pugnaverunt: ad ultimum
imperium maritimum Romanorum fuit. Clari nautae fuerunt Phoenices; multas urbes condiderunt:
Tyrum, Sidonem, atque colonias in terras maris nostri Rubrique maris deduxerunt, atque etiam in
Baltici et Atlantici terras.
Versione 6
Una giornata in città
Cum lucescit, in urbe homines surgunt e lectulo, atque mox industriam in laboribus ponunt.
Mulieres domum componunt atque cibum apparant filiis: parvi in lectulo manent, pueri ad scholam
properant. Multo mane viae omnes frequentes hominibus sunt, multique ad forum veniunt ubi
magno cum clamore multitudinis saepe iudices iudicia administrant, mercatores merces vendunt,
atque homines otiosi deambulant. Milites tranquillitati rei publicae consulunt, quia saepe
exardescunt rixae inter cives, praesentia furum in multitudine.
Versione 7
Euno
Servorum numerus amplissimus Romae fuit. Saepe in miseris condicionibus vivebant, atque
dominus in servos vitae necisque potestatem habebat. Hennae olim servi seditionem fecerant: quod
dominus flagitia atque scelera in eos (= contro di loro) commiserat, dominum interfecerunt, atque
cum aliis servis ex proximis latifundiis exercitum confecerunt. Eunum, rerum divinarum peritum
(nam, divino afflatu, res futuras praedicebat), ducem atque regem elegerunt, non tam propter
virtutem quam propter eloquentiam. Verbis, enim, atque prodigiis simulatis, multorum servorum
animos sibi (= a sè) conciliavit. Cum servorum exercitu totam Siciliam praedatus est (= razziò)
atque insulam terrore et metu agitavit. Multas claras insulae urbes cepit; denique senatus contra
Eunum Rutilum consulem misit, qui (= il quale, nom.) servos vicit. Rex Eunus in specum se abdidit
cum coquo, pistore et aliis servis: nam numquam a luxurie decessit; Romanae copiae, tandem,
Eunum quoque ceperunt.
Versione 8
Il cervo alla fonte
Postquam ex fonte biberat, cervus in liquore effigiem suam vidit. Ibi, dum ramosa cornua laudat
crurumque nimiam tenuitatem vituperat, subito venatorum voces exaudivit: pavidus per campum
fugit et cursu levi canes elusit. Deinde in silvam intravit sed cornua in ramis haesitaverunt atque
fugam impediverunt; canes saevis morsibus cervum laceraverunt. Moribundus, dixit cervus: “Nunc
demum verum intellego! Crura despexeram, sed utilia mihi (=a me) erant; ramosa cornua
laudabam, sed mortem mihi (=a me) effecerunt!”
adattamento da Fedro
Versione 9
Creso non riesce ad evitare l'uccisione del figlio
Croesus, ditissimus Asiae rex, duos (= due) filios habuit; minor natu, Lydus, corpore graciliore erat
neque labores sustinere valebat; maior, Atys, agilitate et vi corporis praestantior, in bello plurima
facinora laude digna edebat ideoque regni successioni destinatus erat (= era stato destinato).
Croesus olim, iam admodum senex, in somnio vidit Atyn in insidiis necatum (= ucciso); statuitque
igitur avertere filium ab omnibus periculis eumque (= e lo) domi retinebat. Semper filio plures
177
quam antea comites armatos adsignabat, et maiore cura quam antea pro filio vigilabat. Verum olim
proximos urbi agros aper ingentis magnitudinis vastabat multosque agricolas necabat. Agricolae
igitur auxilium petiverunt et rex Atyn filium contra aprum cum multis venatoribus misit. Dum
omnes feram agitant, forte venator in iuvenem lanceam detorsit, et Atyn necavit. Croesus ita
cariorem e filiis amisit.
adattamento da Valerio Massimo
Versione 10
De agricolarum vita
Agricolarum vitae plurima sunt delectamenta, quia agricolae parvis rebus contenti sunt. Cibaria
sibi (= per sé, si) parant magno labore, eorum (= di quelli) constantiam modestiamque magnis
laudibus poëtae celebrant. Habent casas parvas, curant arva, alunt pecudes: anseres, anates,
gallinas, oves. Rei familiari diligenter prospiciunt, atque bonos mores servant omnes; pater, mater,
filii filiaeque. In agricolarum casis magna concordia est et pax, atque omnes omnibus auxilium
praebent, et omnes discordiam ignorant. Laeta igitur agricolarum vita.
Versione 11
Le guerre persiane
Persarum reges multa bella commiserunt contra urbes populosque Graecorum. Persarum
exercitus, semper maximi, virtutem Graeciae incolarum tamen non vicerunt, quia hi (= questi) pro
libertate patriae pugnabant. Praeclara est pugna Marathonia, in Attica, ubi Miltiades Atheniensis
in acie ingentes Persarum copias fugavit. Persarum regis milites fuga salutem petiverunt, et non ad
castra, sed ad naves fugerunt. Ita Persarum populus, ex Asiae gentibus fortissimus et
bellicosissimus, Graecas urbes non subegit. Athenae praecipue obstiterunt Persarum catervis, quae
(= che, pr. rel.) ex Asia in Europam irruebant. Lacedaemonii quoque pugnaverunt contra barbaros,
saepeque simultates cum Atheniensibus exercuerunt, sed cuncti libertatem defenderunt contra
Persarum irruptionem.
Versione 12
La fine della monarchia in Roma
Singulare imperium Romae talem finem habuit. Sextus, Tarquinii Superbi filius, Lucretiam offendit,
Collatini uxorem. Mulier omnia viro patrique dixit, deinde ob iniuriam pugione pectus suum
confixit. Homines odium in Etruscorum regem iuraverunt. Nuntius cladis in vulgus increbuit, et
vulgus regis imperium detrectavit seditionemque fecit. Tarquinius tunc ex urbe fugit cum uxore et
filiis, neque postea umquam Romam redivit (= tornò). Tunc initium habuit res publica: duos (= due)
consules populus creavit, consulibusque imperium annuum dedit. Primi consules fuerunt Brutus
Collatinusque, sed mox populus Collatinum recusavit, et ipsum Tarquinium, atque pro eo (= al suo
posto) Publicolam consulem creavit.
178
Capitolo 11
I pronomi (1)
I pronomi personali.
Pronomi e aggettivi determinativi.
Presente e imperfetto congiuntivo attivo delle quattro
coniugazioni e del verbo sum.
Elementi di analisi logica (23): il complemento di fine o scopo.
Elementi di analisi del periodo (3): la proposizione subordinata
finale.
Pronome riflessivo e aggettivo possessivo.
Pronomi e aggettivi dimostrativi.
Perfetto e piuccheperfetto congiuntivo attivo delle quattro
coniugazioni e del verbo sum.
Elementi di analisi del periodo (4): la proposizione subordinata
consecutiva.
Romanorum mores (5): L’onomastica dei Romani.
179
Pronomi personali
Esercizio 1
Traduci:
da nobis – mecum – egomet te vidi – memor tui – parce mihi – ad me venit – de te narrabo – de
nobis tibi scribam – tute mihi falsum dixisti – tibi dicam – propter te – multi nostrum – ab nobis ad
vos – vobiscum – pauci nostrum – omnium vestrum – timor vestri;
con me – a causa mia – verrai da me – i migliori tra voi – i peggiori tra noi – tu sei migliore di me –
in nostra compagnia – il ricordo di noi – ti dirò – per mezzo di voi – tramite te – insieme a me – di
tutti noi.
Esercizio 2
Traduci:
1) Memoria vestri sempiterna mihi erit. 2) Compotes nostri semper esse, numquam irae succumbere
debemus. 3) Vos semper conscii fueratis sceleris. 4) Ad me legati venerunt, nuntios laetos
portantes. 5) Mihi ignosce, domine! 6) Vobis numquam parcam propter maximas erga nos culpas.
7) Egomet mihi ignosco. 8) Me tua verba fefellerunt. 9) Cras veniam et vobis magnum gaudium
nuntiabo. 10) Ignoscite mihi si plurima verba dico. 11) A me Lucius ad te venit. 12) Ad te antea res
novas scripsi, sed a te nullam rem postea audivi. 13) Veni rus nobiscum! !4) Mater, narra nobis
pulchram fabulam! 15) Multi inter vos mecum venerunt in forum.
Esercizio 3
Traduci:
1) Verrò da te domani mattina e ti dirò ogni cosa. 2) Tra voi, pochissimi conoscono la verità. 3)
Torna a casa con me! 4) Io in persona ti ho sentito mentre dicevi il falso. 5) A causa vostra, anche
noi siamo rimasti inutilmente. 6) Ho riposto in te ogni speranza. 7) Vi sarò sempre riconoscente e
sarò sempre memore di tutti voi. 8) Riguardo a voi, ho sentito moltissime cose.
Esercizio 4
Traduci:
1) Multa mecum reputavi (Cic.). 2) Mihi spes omnes in me sitae sunt (= sono riposte) (Sall.). 3)
Ecce tibi consul, praetor, tribunus plebis edicta proponunt (Cic.). 4) Tu quidem ex ore orationem
mihi eripis (Pl.). 5) Urbem Romam, sicut ego accepi, condidere atque habuere (= condiderunt
atque habuerunt) initio Troiani (Sall.). 7) Non tam ad gloriam vos duco quam ad praedam (Curt.).
8) Me una consolatio sustentat (Cic.). 9) Te quidem satis laudare non possum (= posso) (Cic.). 10)
Otium, Catulle, tibi molestum est (Cat.). 11) Fortuna mihi tete abstulit (= sottrasse) (Cat.). 12) Prae
laetitia lacrimae prosiliunt mihi (Pl.). 13) Ego sum, non tu Sosia (Plaut.). 14) Lesbia mihi dicit
semper male nec tacet umquam de me (Cat.). 15) Nos patriae finis (= fines) et dulcia linquimus
arva, nos patriam fugimus (Verg.). 16) Ego minus habeo virium quam vos. (Cic.)
Pronomi e aggettivi determinativi
Esercizio 5
Traduci:
180
de eis rebus – earum puellarum – eorum dona – ipse dixit – illo ipso tempore – eo anno – tu ipse –
cum eis – per eum – in ea planitie – ad eandem urbem – eorum sententia – cum ea puella – iisdem
verbis – ab eo – virtus ipsa – is ipse;
con lui – in compagnia di quello stesso servo – a causa di ciò – proprio negli stessi giorni – Mario in
persona – del medesimo parere – nello stesso tempo – di quel genere – a quello – con le stesse cose
– tramite il medesimo servo – tu con loro – presso di lui – lontano da quegli uomini.
Esercizio 6
Nell’esercizio precedente, i determinativi sono usati indifferentemente come aggettivi o come
pronomi: sottolineali una volta quando svolgono la funzione di aggettivo, due volte quando
svolgono quella di pronome.
Presente e imperfetto congiuntivo delle quattro coniugazioni (forma attiva) e del verbo sum.
Il congiuntivo presente delle quattro coniugazioni (forma attiva) si ottiene nel seguente modo:
tema del presente + vocali tematiche + desinenze personali.
Le vocali tematiche, diverse secondo le coniugazioni, sono: -e / -ea / -a / -ia.
Ecco il modello di riferimento per studiare il congiuntivo presente delle quattro coniugazioni:
Congiuntivo presente
I coniugazione
II coniugazione
am-em
che io ami
am-es
am-et
am-ēmus
am-ētis
am-ent
III coniugazione
mon-eam
mon-eas
mon-eat
mon-eāmus
mon-eātis
mon-eant
IV coniugazione
leg-am
leg-as
leg-at
leg-āmus
leg-ātis
leg-ant
che io legga
aud-iam
aud-ias
aud-iat
aud-iāmus
aud-iātis
aud-iant
che io ammonisca
che io oda
181
Il verbo sum ha una coniugazione a sé:
Congiuntivo presente del
verbo sum
sim
che io sia
sis
sit
simus
sitis
sint
Il congiuntivo presente latino corrisponde al congiuntivo presente italiano, come risulta dal
prospetto.
Passiamo ora alla formazione del congiuntivo imperfetto (attivo): questo si ottiene aggiungendo le
desinenze (-arem, -ērem, -ĕrem, -irem) al tema dal presente; per facilitarne lo studio conviene però
notare che esso è uguale all’infinito presente + le desinenze personali, nel caso sia delle quattro
coniugazioni che del verbo sum.
Eccone la coniugazione:
Congiuntivo imperfetto
I coniugazione
am-ārem
che io amassi / amerei
am-āres
am-āret
am-arēmus
am-arētis
am-ārent
III coniugazione
II coniugazione
mon-ērem
che io ammonissi / ammonirei
mon-ēres
mon-ēret
mon-erēmus
mon-erētis
mon-ērent
IV coniugazione
leg-ĕrem
che io leggessi / leggerei
leg-ĕres
leg-ĕret
leg-erēmus
leg-erētis
leg-ĕrent
aud-īrem
aud-īres
aud-īret
aud-irēmus
aud-irētis
aud-īrent
che io udissi / udirei
Congiuntivo imperfetto del
verbo sum
esse-m
che io fossi / sarei
esse-s
esse-t
esse-mus
esse-tis
esse-nt
Al congiuntivo imperfetto latino corrispondono, nella lingua italiana, il congiuntivo imperfetto e il
condizionale presente.
182
Esercizio 7
Analizza e traduci (attenzione: in alcuni casi devi indicare due possibilità):
Leges
moneas
veniatis
audiret
venietis
essent
audiam
pelleretis
laudent
colam
ducetis
ducitis
ducatis
ducam
duceremus
superem
ind. fut. sempl.II sing. 3° coniug.
……………………………….
……………………………….
……………………………….
……………………………….
……………………………….
……………………………….
……………………………….
……………………………….
……………………………….
……………………………….
……………………………….
……………………………….
……………………………….
……………………………….
……………………………….
leggerai
……………………..
……………………..
……………………..
……………………..
……………………..
……………………..
……………………..
……………………..
……………………..
……………………..
……………………..
……………………..
……………………..
……………………..
……………………..
Esercizio 8
Analizza e traduci:
che io venga
verrò
saremmo
che egli fosse
che tu dica
dirai
direbbe
che noi lodassimo
noi loderemmo
che voi foste
che egli ammonisca
che tu onori
onorereste
che essi ignorassero
che essi ignorino
che noi dicessimo
che tu sia
cong. pres. I sing..
……………………………….
……………………………….
……………………………….
……………………………….
……………………………….
……………………………….
……………………………….
……………………………….
……………………………….
……………………………….
……………………………….
……………………………….
……………………………….
……………………………….
……………………………….
……………………………….
veniam
……………………..
……………………..
……………………..
……………………..
……………………..
……………………..
……………………..
……………………..
……………………..
……………………..
……………………..
……………………..
……………………..
……………………..
……………………..
……………………..
Elementi di analisi logica (23): Il complemento di fine o scopo.
Il complemento di fine o scopo (risponde alle domande: con quale fine? con quale scopo?) è
espresso in tre modi diversi, e precisamente:
1) ad + accusativo;
2) dativo;
3) causā / gratiā preceduti dal genitivo.
183
La prima forma è la più usata; meno frequenti le altre due.
Qualche esempio:
•
•
•
Consul homines ad bellum incitat. = Il console incita i soldati alla guerra.
Miles receptui signum dedit. = Il soldato dà il segnale per la ritirata.
Ostentationis causā longum sermonem habuit. = Tenne un lungo discorso per esibizione.
Elementi di analisi del periodo (3): La proposizione subordinata finale.
La proposizione subordinata finale indica il fine o lo scopo per il quale si verifica l’azione
espressa nella proposizione reggente. La lingua latina possiede diversi modi per esprimere la
proposizione finale, e li studieremo progressivamente. Per ora ci soffermiamo su quello più
comune, che fa uso del congiuntivo preceduto da alcune preposizioni secondo la regola che segue:
la proposizione finale si esprime al congiuntivo introdotto dalla preposizione ut se è di tipo
affermativo, ne se è di tipo negativo; ut e ne reggono il congiuntivo presente, se nella
proposizione reggente c’è un tempo principale (presente o futuro); imperfetto, se nella
proposizione reggente c’è un tempo storico (qualsiasi tipo di passato).
La stessa regola può essere sintetizzata come segue:
ut (finale affermativa) / ne (finale negativa) + il congiuntivo;
per quanto riguarda l’uso dei tempi:
Reggente
tempo principale
tempo storico
•
•
•
•
Prop. finale
cong. presente
cong. imperfetto
Venio ad te ut tibi pauca dicam. = Vengo da te per dirti poche parole.
Veni ad te ut tibi pauca dicerem. = Sono venuto da te per dirti poche parole.
Scribo vobis epistulam ne verum ignoretis. = Vi scrivo una lettera affinchè voi non
ignoriate la verità.
Scripsi vobis epistulam ne verum ignoraretis. = Vi scrissi una lettera affinchè voi non
ignoraste la verità.
Esercizio 9
Analizza i seguenti periodi, quindi cancella la forma errata tra quelle proposte in alternativa:
1)
2)
3)
4)
5)
6)
7)
Ne serius perveniam / pervenirem, iter propero.
Huc veni ut cognoscam / cognoscerem te tuosque.
Ne plura dicas / diceres, ego dicam de re.
Ut probi sitis / essetis, magistri verba audite, pueri!
Deos mulieres obsecraverunt ut ab urbe ruinam amoveant / amoverent.
Ut aquam bibant / biberent ad rivum pastor oves duxit.
Mulieres implorabant ne pueros et puellas in servitutem Romanis tradant / traderent.
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8) Regem mulier orat ut libertatem filio donet / donaret.
Esercizio 10
Traduci:
1) Nausicaa Ulixem naufragum in insulae oris invenit eique auxilium dat. 2) Ad eundem rivum
lupus et agnus veniunt ut bibant. 3) Ad eam rem maxime idonei eratis, amici. 4) Saepe avarus ipse
sibi ( = a se stesso) miseriam et paupertatem parit. 5) Eodem tempore Caesar in proximam urbem
exercitum subducit. 6) Consul ex eo loco repente copias movet ut hostium exercitum circumveniat.
7) Dux ipse vulnus in proelio accepit: nam cum militibus in prima acie pugnabat. 8) Nusquam
imperator ipse pugnavit sed semper per legatos. 9) Id factum mirabile est. 10) Ipse causas
altercationis ignoro. 11) Eorum malorum finis nondum proxima erat. 12) Eorum verba audite! 13)
Iudices de poena disserebant quoniam civium sententia ea severior fuerat. 14) Medici ipsi morbum
timebant quia causas ignorabant. 15) De ea re saepe vobiscum disserui. 16) Nosce te ipsum.
Esercizio 11
Traduci :
1) Io in persona ti ho visto mentre parlavi con lui. 2) Lo stesso atteggiamento del filosofo, oltre che
le stesse parole, denunciava tranquillità e serenità d’animo. 3) Dirò la stessa cosa anche in presenza
dei giudici, se sarà necessario. 4) Ho visto il tuo amico: egli mi ha dato notizie sul tuo stato di
salute. 5) Il generale ordinò ai soldati la ritirata; lui, invece, si trattenne sul campo in attesa dei
nemici. 6) Pensi sempre le stesse cose, dici sempre le stesse cose e ripeti sempre gli stessi errori. 7)
Mi è venuta incontro tua sorella, e le ho dato una lettera per te. 8) L’alunno è stato molto diligente,
e il maestro lo ha premiato. 9) Per Pirro quella vittoria è stata più pesante di una sconfitta. 10) Il
generale stesso, sprezzante del pericolo, procedette davanti alle truppe, in quei luoghi del tutto
sconosciuti.
Esercizio 12
Traduci:
1)Domum tuam veni ut tibi darem laetos nuntios. 2) Caesar reliquit satis spatii inter duas (= due,
acc.) acies ut uterque exercitus pari impetu concurrerent. 3) Dux, ut militum vim alacritatemque
augeat, magna praemia exercitui promittit. 4) Rus veni ut quietem tandem invenirem. 5) Menenius
Agrippa, ut Romam plebem reduceret, in noto apologo corporis membra cum civium classibus
comparavit. 6) Anguis mordet Eurydicem currentem ut ab Aristaeo pastore fugiat.7) Orpheus in
Inferos descendit ut Eurydicem uxorem reciperet. 8) Laocoon, ne Troiani cives in urbem equum
ligneum ducerent, in curvam alvum equi hastam misit. 9) Ut de patre suo nuntios habeat,
Telemachus, Ulixis filius, in Graeciam iter facit. 10) Ne Achilles in acie contra Troianos caderet,
mater Thetis filium in insulam Scyrum duxit et ibi abscondidit. 11) Dux deos oravit ut ea res
feliciter legioni eveniret. 12) Milites summa ope pugnabant ne hostes ad urbem venirent. 13)
Saguntini legatos Romam miserunt ut auxilium peterent. 14) Veteres ceras antiqui Romani in atrio
ponebant ut domum ornarent. 15)Ne tuas querimonias audiam ianuam claudam.
Esercizio 13
Declina il pronome posto tra parentesi nel genere, numero e caso ritenuti da te opportuni, quindi
traduci:
1) Hannibalis copiae in itinere ab Hibero flumine ad Padum in plurimas difficultates
incucurrerunt, sed (is)………… Carthaginienses non terruerunt.
2) In nota fabula urbanus mus rusticum murem ad cenam invitat et (is)………….copiosa
185
fercula praebet, sed convivae (is)………….vita non placebat.
(Idem)………….pietate, pueri, parentes et deos venerate.
Tu (ipse)…………….., pater, ad me venisti ut id diceres?
Nos omnes (idem)…………..optamus: belli finem et concordiam in urbe.
Antiquis temporibus pater familias (idem)………… auctoritatem in filios et in uxorem
habebat.
7) (Is)………….bellum Romanis necesse fuerat.
8) Omnia (ipse)………….vidi: cur adhuc negatis?
9) Caesar hibernorum imperium Labieno commisit, (ipse)……………in Galliam iter fecit.
10) Cur, mater, (is)…………….hominis et non tuorum filiorum verbis fidem tribuis?
3)
4)
5)
6)
Esercizio 14
Traduci:
1)Et ipse pars Romanarum cladium erit (Tac.) 2) Nunc tibimet ipse iusta supplicia irroga (Sen.). 3)
Mihi venit obviam puer tuus: is mihi litteras dedit (Cic.). 4) In ea parte Fortunae fanum antiquum
fuit (Cic.). 5) Ius bonumque apud eos non legibus magis quam natura valebat (Sall.). 6) Planities
erat magna et in ea tumulus terrenus satis grandis (Caes.). 7) Numquam ingenium idem ad res
diversissimas habilius fuit (Liv.). 8) Eorum impetum Galli sustinere non potuerunt (= poterono)
(Caes.). 9) Equitum peditumque idem longe primus erat (Liv.). 10) Magna ea victoria neque
cruenta nobis fuit (Tac.). 11) Ipsae te, Tityre, pinus, ipsi te fontes, ipsa haec (= questi, nom. pl.
neutro) arbusta vocabant (Verg.). 12) Ipsum erat oppidum Alesia in colle summo admodum edito
loco (Caes.). 13) Hannibal ab Druentia, campestri maxime itinere, ad Alpes, cum bona pace
incolentium ea loca Gallorum, pervenit (Liv.). 14) Primum agmen elephanti et equites erant, ipse
cum robore peditum circumspectans sollicitusque ad omnia incedebat (Liv.). 15) Successit ei C.
Caesar, cognomento Caligula, Drusi, privigni Augusti, et ipsius Tiberii nepos (Eutr.) 16) Necessitas
dat legem, non ipsa accipit (P. Syr.) 17) Id vinum erit lene et suave et bono colore et bene
odoratum. (Cat.) 18) Eo anno Q. Fabius, consulis filius, aliquot matronas ad populum stupri
damnatas pecunia multavit. (Liv.) 19) Nostri celeriter arma ceperunt eosque in silvas reppulerunt.
(Caes.) 20) Mater neque domum ad se filium admisit neque aspexit et eum detestans compellavit.
(Nep.)
Esercizio 14
Traduci:
1) Vengo per vederti. 2) Ti dico questo affinchè tu non abbia paura. 3) Venni a casa tua per dirti ciò.
4) I cittadini per fuggire dalla furia dei pirati si (= se) nascosero nelle selve. 5) Perché tu non pensi
male di me, ti dirò la verità. 6) Per attendere il nemico l’esercito si appostò su un’altura. 7)
L’oratore parlò con grande accanimento in tribunale affinchè i giudici non condannassero
l’imputato. 8) Io stesso sono venuto qui per ascoltare le tue parole. 9) Ulisse vagò per molti anni per
tornare ad Itaca. 10) Spesso gli uomini ricorrono alla violenza per accrescere il patrimonio.
Esercizio 15
Coniuga il verbo posto tra parentesi al modo e al tempo richiesti, quindi traduci:
1) Ut leporem (deprehendo, is)……………………….. puer laqueum tendebat.
2) Cupidus, Veneris filius, ut reginae amorem erga Aenean (moveo, es)………………………….,
sagittam emisit.
3) Ne plurima (dico, is)………………. alia omittam.
4) Puellae rus venerunt ut flores (carpo,is)…………………. et aram Dianae (orno, as)……………..
186
5) Discipuli interdum in scholam non ut (disco, is)………………….sed ut cum amicis tempus (tero,
is)……………………………….veniunt.
6) Ut in urbe libertas (sum, es)………………….., omnes cives legibus parere debent.
7) Ne vos me iniuste (accuso, as)…………………….., vobis verum dicam.
8) Consul senatus iussu in urbe remansit ut milites (conscribo, is)………………………
9) Ut sociorum animos (confirmo, as)………………….. Patroclus Achillis arma induit.
10) Pater epistulam acerbam misit ut filiorum mores (reprehendo, is)……………………….
Pronome riflessivo e aggettivo possessivo
Esercizio 16
Traduci:
ob vestrum donum – mea sponte – sua manu – in suos inimicos – in inimicos eius – cum suis amicis
– cum eius amicis – contra eius copias – inter se – inter eos – sua sponte – eorum consilio et sua
voluntate – cum eius patre – cum patre suo – domi suae – secum;
sulla loro amicizia – per amore dei suoi figli – fedele ai suoi – a causa del proprio errore – a causa
della colpa di quello – in compagnia dell’amico di lui – insieme al proprio amico – leggo nei suoi
scritti – legge nei propri scritti – di tua volontà – fedele a se stesso e ai suoi principi – rispettoso
delle loro leggi.
Esercizio 17
Scegli la forma adatta al contesto tra quelle proposte, quindi traduci:
1) Grata est mihi vehementer memoria nostri / nostrum / noster tua (Cic.).
2) Lacrimae meorum / meum / meis me interdum molliunt (Cic.).
3) Non vetustum familiae nostrae / noster / nostro cognomen memoria excessit (Liv.).
4) Cenabis bene, meo / mi / meus Fabulle, apud me / paucis, si tibi di favent, diebus (Cat.).
5) Fortunate senex, ergo tui / tuus / tua rura manebunt, et tibi magna satis (Verg.).
6) Omnia, Lucili, aliena sunt, tempus tandem nostro / noster / nostrum est (Sen.).
7) Praedia meae / mea / meis tu possides, ego aliena misericordia vivo (Cic.).
8) At equitatus hostium ab utroque cornu circumire (=circondare) aciem nostrum /nostram /
nostras et aversos proterere incipit (Caes.).
Esercizio 18
Traduci:
1)Hamilcar in Hispaniam contra Romanos secum duxerat Hannibalem puerum atque odium contra
Romanos eius animo mox iniecit. 2) Hannibal suam vitam totam bello contra Romam dedicavit. 3)
Pater familias filium suum vocavit et cum eo in forum venit. 4) Postquam consul victor in urbem
intraverat, senatus ei triumphum concessit. 5) Pater, epistulam legens, secum multa cogitabat. 6)
Dedicate vos obsequio legum nostrarum, cives! 7) Inter se fratres diu disputaverunt, tandem patris
matrisque verba eorum altercationibus finem posuerunt.8) Sua sponte saepe ipse animus falsas
imagines sibi fingit atque eis fidem tribuit. 9) In se solum salutis spem cives reponebant. 10)
Magister de multis rebus discipulo praecepit et discipulus sibi ipsi haec memoria repetebat. 11)
Narcissus effigiem suam in liquore vidit et amator sui factus est (= divenne). 12) Lesbia de se solum
cogitat, non de amanti suo. 13) Puella sibi non placebat et suam faciem foedam putabat. 14)
Imprudentibus verbis homo ipse accusator sui fuit.
187
Esercizio 19
Traduci :
1)Praebebit se periculis fortis (Sen.). 2) Servum sui participat consilii ( Pl.). 3) Illi celeriter carros
impedimentaque sua in artiores silvas abdiderunt, copias omnes in loco edito atque aperto
instruxerunt (Caes.). 4) Conclamat omnis multitudo et suo more armis concrepat (Caes.). 5) Nostri
ad unum omnes incolumes se in castra receperunt (Caes.). 6) Postridie eius diei praeter castra
Caesar suas copias traduxit (Caes.). 7) Quintus Mucius augur multa narrare de C. Laelio socero
suo memoriter et iucunde solebat (Cic.). 8) Patrimonia sua profuderunt, fortunas suas
obligaverunt; res eos iam pridem deseruit, fides nuper deficere coepit (= cominciò) (Cic.). 9)
Coloni omnes municipesque vestri facile urbes suas finesque defendent (Cic.). 10) Hannibal suos
continuit ne tumultum ac trepidationem augeret (Liv.). 11) Ariovistus ad postulata Caesaris pauca
respondit, de suis virtutibus multa praedicavit (Caes.). 12) Caesar omnium temporum iniuras
inimicorum in se commemorat (Caes.). 13) Isdem diebus Carmonenses, quae est longe firmissima
totius provinciae civitas (= popolazione che), […] per se cohortes eiecit portasque praeclusit
(Caes.). 14) Pompeius suis praedixerat, ut Caesaris impetum exciperent neve se loco moverent
(Caes.). 15) Pius Aeneas dextram tendebat inermem, […] atque suos clamore vocabat (Verg.).
Esercizio 20
Traduci:
1) Il fattore aveva con sé uno schiavo fidato. 2) Ho visto il tuo amico: con lui c’era anche tuo
fratello. 3) Perché non gli dici la verità? 4) Mentre parlava agli altri, quell’uomo parlava soprattutto
a se stesso. 5) La madre si riteneva responsabile della disgrazia. 6) La padrona la riteneva colpevole
del fatto. 7) Il comandante attribuì esclusivamente a se stesso il merito della vittoria, mentre i
soldati gli imputavano anche alcune colpe. 8) Il padre aveva presso di sé i figli e gli amici più
fidati.
Esercizio 21
Traduci:
1) I soldati riponevano una grandissima fiducia nel loro comandante. 2) I soldati riponevano ogni
loro speranza nel loro console. 3) I nemici erano poco numerosi, ma il loro comandante era molto
audace. 4) Le formiche accumulano provviste per l’inverno, secondo le loro abitudini. 5) Il generale
ricordò ai suoi soldati i propri meriti nei loro confronti e gli oltraggi del nemico nei confronti del
suo popolo. 6) Il generale dopo aver elogiato i soldati per i loro meriti distribuì tra di loro parte del
proprio bottino. 7) Leggo volentieri la sua lettera e ricevo con molto piacere sue notizie. 8)
L’oratore tenne una fervida orazione di fronte ai suoi concittadini, e lodò anche la loro costanza e la
loro sopportazione.
Esercizio 22
Scegli la forma corretta tra quelle proposte, quindi traduci:
1) Caesar apud milites longum sermonem habuit, et milites duci suo / eorum plauserunt.
2) Cassandra, pulcherrima Priami regis filiarum, vaticinationis donum habebat sed eius / suis
verbis nullus homo credebat.
3) In eius / suis scriptis Cicero etiam de amicitia disseruit.
4) Libenter dominus in suo / eius peristylio cum amicis deambulat.
5) Perfugae multa de hostium re militari dicebant sed nostri eorum / suis verbis fidem non
188
tribuebant.
6) Consul ardorem suarum / eius legionum intellexit, ita celeriter ad pugnam eas misit.
7) Propter generi mortem domina diu in luctu fuit : nam filiae maeror etiam suus / eius erat.
8) Agricolas semper laudo ob suas / eorum constantiam et alacritatem.
9) Dido in Inferos descendit atque suo / eius primo viro iterum se iunxit.
10) Ne Caesar eum interficeret, ipse Cato sibi / ei mortem dedit.
Pronomi e aggettivi dimostrativi
Esercizio 23
Traduci:
hoc est – hic probus, ille improbus – ad hoc – in hac urbe - in his hominibus – inter hos captivos –
Vergilius, ille poeta – huius statura, illius pulchritudo – unum hoc dico – propter hoc – inter haec –
illud Ciceronis – propter illas litteras – istius adrogantiā – in ista tua vita – istis hominibus – cum
illis viribus;
tra codesta gente – di queste parole – a quest’uomo – le azioni di costui – le parole di questo, i fatti
di quello – a quei tempi – tra questi – in queste avversità – quel celebre motto di Socrate – tramite
quelle lettere – da quel momento – a causa di quelle cose - quel famoso filosofo greco.
Esercizio 24
Traduci:
1) Huius facta laudamus, illius verba. 2) Cur istius gesta nondum damnatis, iudices? 3)Notum
omnibus est illud Horatii “Carpe diem”. 4) Hunc librum tibi dono ut legas. 5) Romulus primus
regum Romanorum fuit; post hunc Numa Pompilius regnavit. 6) Lucius et Manlius fratres sunt;hi,
tamen, inter se (= tra di loro) non amici sed inimici sunt. 7) Homerus, ille Graecus poeta, Achillis
iram narrat. 8) Istorum insolentia et adrogantia proborum animos offendunt. 9) His temporibus hoc
non solum vituperabile, sed etiam periculosum est. 10) Cur hoc amicitiae anteponis? 11) Ista tua
verba ridicula sunt. 12) Illud Solonis “Senesco, sed multa quotidie addisco” haud dubie nullus
homo ignorat. 13) Propter hoc bellum cives cum agris omnia amiserunt. 14) Numa Pompilius pius
rex fuit; huic regi successit Tullus Hostilius, dissimillimus rex. 15) In illa regione caelum palustre
est. 16) Haec dux militibus dixit ut audacius contra eius generis inimicos pugnarent.17) Haec ei
dixi ne male de me existimaret. 18) Ne illum exsilio multarent, orator apud iudices ferventibus
verbis pro eo dixit.
Esercizio 25
Traduci :
1) Di questo ho sempre ammirato la costanza, di quello la disciplina. 2) Conosco anch’io quel
famoso detto di Catone. 3) Nelle scuole leggiamo ancora oggi gli scritti di quel famoso poeta autore
dell’Iliade. 4) Da quel momento pensò esclusivamente ai fatti propri. 5) Queste difficoltà non hanno
mutato codesto tuo brutto carattere. 6) Quella non fu una resa, piuttosto fu un’ammissione di
sconfitta. 7) Leggo per questo, per conoscere l’autore e il suo pensiero. 8) Codesta tua vita è piena
di errori e di miserie. 9) A causa di codesto tuo carattere ti sei procurato moltissimi nemici. 10) Con
codesti mezzi puoi fare grandi cose.
Esercizio 26
Traduci:
189
1) Istius calamitatis tuae fortuna particeps non fuit (Cic.) 2) His Caesar libertatem concessit
(Caes.). 3) Huic homini non minor vanitas erat quam audacia (Sall.). 4) Ariovistus his omnibus
diebus exercitum castris continuit, equestri proelio cotidie contendit (Caes.). 5) Non vaco ad istas
ineptias : ingens negotium in manibus est (Sen.). 6) Verum ad istam omnem orationem brevis est
defensio (Cic.). 7) Nullum est enim fundamentum horum hominum, nulla sedes (Cic.). 8) Hanc olim
veteres vitam coluere (= coluerunt) Sabini, hanc Remus et frater (Verg). 9) O Meliboee, deus nobis
haec otia fecit: namque erit ille mihi semper deus; illius aram saepe tener nostris ab ovilibus
imbuet agnus (Verg.). 10) Idcirco in hanc urbem venisti, ut huius urbis iura corrumperes (Cic.) 11)
Hoc omitto, ne offendam tuas patientissimas aures (Cic.). 12 )Quamdiu etiam furor iste tuus nos
eludet? (Cic.). 13) Dicebam haec et flebam amarissima contritione cordis mei (Aug.). 14)O
tempora, o mores! Senatus haec intellegit, consul videt; hic tamen vivit (Cic.). 15) Numquam ex
animo meo discedit illius optimi atque invictissimi viri memoria (Cic.). 16) Peloponnesio bello
multa Thrasibulus sine Alcibiade gessit, ille nullam rem sine hoc. (Nep.) 18) Ita dico, Lucili: sacer
intra nos spiritus sedet, malorum bonorumque nostrorum observator et custos; hic prout a nobis
tractatus est (= da noi è stato trattato), ita nos ipse tractat.
Esercizio 27
Declina il pronome posto tra parentesi nel genere, numero e caso ritenuti da te opportuni, quindi
traduci:
1) (Iste)………..tua verba fallacia sunt.
2) Magister saepe mentionem facit de Homero, (ille)………….poeta.
3) (Hic)………..regionum aer saluberrimus est.
4) Antiquitus (hic)......................populus bellicosus atque periculosus fuit.
5) (Hic)………….antiqui Romani in rege laudabant: clementiam, iustitiam et pietatem.
6) Sub (hic)……………. platani umbra libenter requiesco.
7) (Hic)………….. rei causa multa feci et multa etiam faciam.
8) Propter (ille)…………….militum ignaviam consul copias a proelio revocavit.
9) De (iste)……………. tua adrogantia pauca dicam.
10) (Iste)………….tua obstinatio non semper virtus est.
Perfetto e piuccheperfetto congiuntivo delle quattro coniugazioni (forma attiva) e del verbo
sum.
Il perfetto congiuntivo delle quattro coniugazioni (forma attiva) si ottiene, come si può vedere dai
prospetti, dal tema del perfetto con l’aggiunta delle desinenze ĕrim, -ĕris, -ĕrit…); ecco il
modello di riferimento per studiare il congiuntivo perfetto delle quattro coniugazioni:
190
Congiuntivo perfetto
I coniugazione
amav-ĕrim
amav-ĕris
amav-ĕrit
amav-erĭmus
amav-erĭtis
amav-ĕrint
III coniugazione
leg-ĕrim
leg-ĕris
leg-ĕrit
leg-erĭmus
leg-erĭtis
leg-ĕrint
II coniugazione
che io abbia amato
che io abbia letto
monu-ĕrim
monu-ĕris
monu-ĕrit
monu-erĭmus
monu-erĭtis
monu-ĕrint
IV coniugazione
che io abbia ammonito
audiv-ĕrim
audiv-ĕris
audiv-ĕrit
audiv-erĭmus
audiv-erĭtis
audiv-ĕrint
che io abbia ascoltato
Congiuntivo perfetto del verbo
sum
fu-ĕrim
che io sia stato
fu-ĕris
fu-ĕrit
fu-erĭmus
fu-erĭtis
fu-ĕrint
Il congiuntivo perfetto latino corrisponde al congiuntivo passato italiano.
Il congiuntivo piuccheperfetto (forma attiva) si ottiene aggiungendo le desinenze–issem, -isses, isset… al tema del perfetto, ma per agevolare la memorizzazione puoi notare che il congiuntivo
piuccheperfetto è uguale all’infinito perfetto + le desinenze personali.
191
Congiuntivo piuccheperfetto
I coniugazione
amav-issem
amato
amav-isses
amav-isset
amav-issēmus
amav-issētis
amav-issent
III coniugazione
leg-issem
leg-isses
leg-isset
leg-issēmus
leg-issētis
leg-issent
II coniugazione
che io avessi amato/ avrei
che io avessi letto/ avrei letto
monu-issem
avrei ammonito
monu-isses
monu-isset
monu-issēmus
monu-issētis
monu-issent
IV coniugazione
che io avessi ammonito/
audiv-issem
avrei ascoltato
audiv-isses
audiv-isset
audiv-issēmus
audiv-issētis
audiv-issent
che io avessi ascoltato/
Congiuntivo piuccheperfetto del verbo sum
fu-issem
fu-isses
fu-isset
fu-issēmus
fu-issētis
fu-issent
che io fossi stato/ sarei stato
In italiano il congiuntivo piuccheperfetto corrisponde al congiuntivo trapassato e al condizionale
passato.
Esercizio 28
Analizza e traduci (attenzione: in alcuni casi devi indicare due possibilità):
legerim
rexero
fuissem
egissem
occupaverit
occupavero
occupes
occupas
cong. perf. I sing. III coniug.
…………………………………
…………………………………
…………………………………
…………………………………
…………………………………
…………………………………
…………………………………
che io abbia letto
…………………….
…………………….
…………………….
…………………….
…………………….
…………………….
…………………….
192
occupabo
excelleret
attribuatis
attribuetis
attribuitis
attribueritis
attribuisset
…………………………………
…………………………………
…………………………………
…………………………………
…………………………………
…………………………………
…………………………………
…………………….
…………………….
…………………….
…………………….
…………………….
…………………….
…………………….
Esercizio 29
Analizza e traduci:
che io sia stato
avessi detto
saremmo stati
che noi avessimo visto
che tu abbia letto
avrai letto
siate stati
avrei lodato
che avessimo lodato
avrete ascoltato
che voi abbiate ascoltato
che tu abbia onorato
avreste onorato
che io fossi venuto
che io sia venuto
io sarò venuto
che tu sia stato
cong. perf. I sing..
……………………………….
……………………………….
……………………………….
……………………………….
……………………………….
……………………………….
……………………………….
……………………………….
……………………………….
……………………………….
……………………………….
……………………………….
……………………………….
……………………………….
……………………………….
……………………………….
fuerim
……………………..
……………………..
……………………..
……………………..
……………………..
……………………..
……………………..
……………………..
……………………..
……………………..
……………………..
……………………..
……………………..
……………………..
……………………..
……………………..
Elementi di analisi del periodo (4): La proposizione subordinata consecutiva.
La proposizione subordinata consecutiva indica la conseguenza o l’effetto di quanto è
espresso nella proposizione reggente.
In latino viene espressa con ut + il congiuntivo nel caso di consecutiva con valore affermativo,
ut non + congiuntivo nel caso di consecutiva negativa.
Per quanto riguarda i tempi del congiuntivo, non esistono, come per la proposizione finale,
regole che ne stabiliscano l’uso in base alla dipendenza dalla reggente, anche se, schematizzando,
possiamo dire che il congiuntivo presente viene usato per esprimere una conseguenza nel presente,
il congiuntivo imperfetto e perfetto per esprimere una conseguenza nel passato.
La proposizione consecutiva è solitamente preannunciata da un termine contenuto nella
reggente e posto in correlazione con l’ut:
tam / tantum … ut = tanto … che;
ita / sic … ut = così … che;
adeo / usque eo … ut = a tal punto che;
193
tantus, a, um … ut = tanto grande … che;
talis, e … ut = tale … che;
is, ea, id … ut = tale che.
•
•
Magister sic dixit ut omnes discipuli eum audiverint. = Il maestro parlò così che tutti i
discepoli lo ascoltarono.
Non sum tam stultus ut non intellegam haec. = Non sono tanto sciocco che non capisco (=
da non capire) queste cose.
Come è evidente dagli esempi, per quanto riguarda la traduzione basta rendere la proposizione
consecutiva mantenendo nella lingua italiana lo stesso tempo che ha nella lingua latina
(naturalmente se esplicita); questo discorso sarà poi ripreso e approfondito nel secondo volume.
Quando la proposizione consecutiva è negativa, al posto di ut non possiamo trovare anche l’ut
seguito, ad esempio, da un pronome o un aggettivo indefinito con valore negativo (che più avanti
studieremo): ut nemo, ut nihil, ut nullus…
Esercizio 30
Traduci:
1) Vercingetorix ex arce Alesiae tanto clamore impetum fecit ut minacius terreret Romanorum
copias. 2) Caesaris adventus Romanorum exercitui tantum animum addidit ut Romani vires
recuperaverint atque hostes fugaverint. 3) Inter Romanorum hostiumque acies tantum spatii erat ut
equites utriusque exercitus concurrerent. 4) Non tam stultus sum ut ista verba tua non intellegam.
5) Dux nocte ex castris copias produxit ita ut hostes non sentirent. 6) Tribunus talem orationem
habuit ut populus maximo clamore verba eius exciperet. 7) Talis animi inflammatio propter tribuni
verba fuerat ut non viderim umquam similem. 8) Fortunae vulnus tam grave eum percussit ut omnes
eius casum lacrimaverint. 9) Ventorum vis talis erat ut solvere ancoras nautae non potuerint (cong.
perf. di possum = posso). 10) Tantum terrorem in meum animum verbis tuis iniecisti ut non dixerim
alia. 11) Ita vos gessistis ut non adversarios sed socios vos putarem. 12) Censor Cato ita vixit ut
semper observaret rei publicae leges, atque talis severitas eius fuit ut multos viros de senatu
expelleret. 13) Tam stulti cives erant ut pacem magis quam bellum timerent. 14) Canum cursus talis
fuit ut eorum morsus cervi agilibus cruribus non eluserint. 15) Propter pestem omnes nos ad
mortem assueveramus ita ut non solverimus iusta funera ne parentum quidem.
Esercizio 31
Traduci:
1) Sono così stanco che gli occhi mi si chiudono. 2) Quell’uomo è talmente arrogante da trattare
male tutti indistintamente. 3) In questi giorni sono stato così malato che a stento oggi mi alzo dal
letto. 4) Sei così ostile nei miei confronti che non ti riconosco. 5) Catullo amava la sua Lesbia con
un ardore tale che non pensava ad altro che a lei. 6) Didone arse d’amore per Enea al punto tale da
uccidersi dopo che lui l’ebbe abbandonata. 7) La Sicilia è un’isola così fertile che gli agricoltori vi
raccolgono sempre messi abbondanti. 8) Quei barbari erano così violenti che nessun nemico
resisteva al loro passaggio. 9) Ero così stanco della situazione che andai via dalla città di mia
volontà. 10) L’uomo parlava il greco così correttamente e in modo così fluido che tutti lo
scambiarono per un vero Greco.
194
Esercizio 32
Traduci (proposizioni finali e consecutive):
1)Caesar ad Lingones litteras nuntiosque miserat, ne Helvetios frumento neve alia re iuvarent
(Caes.). 2) Namque Galli […] tanto silentio in summum evaserunt ut non custodes solum fallerent,
sed ne canes quidem, sollicitum animal ad nocturnos strepitus, excitarent (Liv.). 3) Effice ut ego
mortem non fugiam, vita me non effugiat (Sen.). 4) Ita ad hoc aetatis a pueritia fui, ut omnes
labores et pericula consueta habeam (Sall.).5) Nam (Messalina) in C. Silium, iuventutis Romanae
pulcherrimum, ita exarserat, ut Iuniam Silanam, nobilem feminam, matrimonio eius exturbaret
(Tac). 6) Effice ut interea fera moenera militiai per maria ac terras omnis (= omnes) sopita
quiescant (Lucr.) 7) Equites tantum profecerunt ut pellerent omnes compluresque interficerent
ipsique incolumes se ad agmen reciperent (Caes.). 8) (Hannibal) equites ad ipsas fauces saltus […]
locat, ut […] clausa omnia lacu ac montibus essent (Liv.). 9) Redintegravit luctum in castris
consulum adventus, ut vix ab iis abstinerent manus (Liv.). 10) Omnia erant tumultus, timoris, fugae
plena adeo ut alii fugerent, alii signa dimitterent (Caes.). 11) Hannibal odium paternum erga
Romanos sic conservavit ut prius animam quam id deposuerit (Nep.). 12) Temperavit Agricola vim
suam ardoremque compescuit, ne incresceret (Tac.).
Versione 1
Mercurio
Romanorum deus, Maiae filius, Iovis nuntius, Mercurius eloquentiae mercaturaeque deus erat.
Summi ingenii, lyram excogitavit eamque Apollini donavit. Antiqui Mercurium finxerunt alatum
cum petaso caduceoque. Manu gerebat sacculum cum pecunia: nam ille etiam negotiorum deus
erat. Antiquitus Romani huic deo templum dicaverunt in Aventino, apud Circum Maximum, non
longe a Romae portu. Officium eius erat ducere mortuos apud inferos. Non solum Romani, sed
etiam multi populi Galliae, Germaniae Africaeque hunc deum coluerunt, sed ille personam amisit
mercaturae patroni.
Versione 2
Genitori e figli
Parentum amor erga filios magnus est semperque fuit eritque. Hodieque, maximeque forsitan
antiquitus, patres matresque omnia agebant pro filiis et filiabus. Illis operam dabant a prima luce
usque ad vesperum; onus laborum non sentiebant, laeti si filios laetos videbant. Filiorum quoque
amor erga parentes magnus erat: eos colebant eorumque imperata faciebant. Ruri liberi
adiuvabant parentes in agrorum cultura; in urbe, in laboribus variis. Cum pater materque senes
erant, filii illis auxilio erant omnibus temporibus, non solum cum aegrotabant neque sibi consulere
poterant (= potevano).
Versione 3
Le colpe degli uomini
Saepe homines sua proposita non perfecerunt atque culpam naturae vel vitae temporibus dederunt.
Sed res ita se habet: hominum non temporum multae culpae sunt. Homines enim saepe in aliud
tempus officia sua differunt (= rinviano), nihil agunt, magnam partem vitae in delectationibus
terunt. Interdum valetudinem excusant, non solum cum ceteris, sed etiam secum. Alias neglegentiae
suae culpam fato attribuunt, quod (pr. rel. = che) vitare non possumus (= possiamo), alias
brevitatem vitae falso accusant. Paucis verbis homines delectationibus suis inserviunt, sua sponte
ab officiis discedunt, sed stultitia eorum excusationem non habet.
195
Versione 4
Procne e Filomela
Dalla guerra di Atene contro Tebe riuscì vittorioso Pandione, re di Tebe, anche grazie all’aiuto di
Tereo, figlio di Ares. Il re per ricompensare il suo alleato gli diede in sposa la figlia Procne. Questa
ebbe da lui un figlio, e gli diede nome Iti. Ma in seguito Tereo si innamorò della sorella della
moglie, Filomela: le usò violenza e, perché lei non rivelasse il fatto, le tagliò la lingua. Tuttavia la
giovane, rappresentando gli avvenimenti su una tela, svelò tutto a Procne. Questa allora, per punire
il marito, uccise Iti, il figlioletto, e lo servì come cena all’uomo; quindi fuggì con la sorella. Quando
Tereo scoprì il delitto inseguì le donne: queste implorarono gli dei affinchè le salvassero. Gli dei
prestarono ascolto alle loro preghiere: mutarono infatti Procne in usignolo e Filomela in una
rondine, quindi trasformarono Tereo in un’upupa.
Romanorum mores (5): L’onomastica dei Romani.
Presso gli antichi Romani la familia costituiva il nucleo della società; a capo della familia c’era
il paterfamilias, alla cui auctoritas erano soggette tutte le persone libere che della famiglia facevano
parte. Più familiae aventi un progenitore comune formavano una gens. I nomi della familia e della
gens di appartenenza comparivano nel sistema onomastico dei Romani; in particolare esso
consisteva in tre nomi – i tria nomina- : praenomen, nomen e cognomen.
Il praenomen corrisponde al nome personale, e spesso lo si trova indicato tramite
un’abbreviazione: G. = Gaius, L. = Lucius, P. = Publius… Questo veniva assegnato dal
paterfamilias nel dies lustricus, che cadeva per le bambine otto giorni dopo la nascita, per i
maschietti nove: con apposite celebrazioni in questa giornata di festa il neonato veniva purificato
dalle impurità legate al parto e riceveva il praenomen, quasi in una sorta di battesimo.
Il nomen invece indica semplicemente il nome della gens di appartenenza.
Già ai tempi della seconda guerra punica fa la sua comparsa il cognomen, ovvero il nome della
familia, ereditario, che poteva avere origini diverse: da una caratteristica fisica (Barbatus), da un
titolo onorifico a seguito di un successo militare (Germanicus), o dalla convinzione, nel caso di
Gaio Giulio Cesare, che il capostipite di questa familia fosse nato mediante un taglio cesareo (da cui
Caesar). Nel caso di personaggi insigni poteva capitare che ai tria nomina venisse aggiunto un
agnomen, cioè un soprannome che rimaneva però attribuito al singolo individuo, senza passare per
via ereditaria ad altri componenti della familia. Anche questo poteva essere la conseguenza di una
vittoria militare (Publius Cornelius Scipio Africanus) ma anche di un vizio o di una particolare
caratteristica fisica.
Le donne solitamente avevano solo il nomen gentilicium (es. Giulia), lo stesso che veniva
assegnato agli schiavi affrancati; a volte questo era accompagnato dal femminile derivato dal
cognomen del padre ( Aemilia Lepida) oppure si attribuivano alla donna sia il nomen del padre
(volto naturalmente al femminile) sia il nomen della madre.
196
Capitolo 12
I pronomi (2)
Il pronome relativo e concordanza del pronome relativo.
Pronome relativo riferito a un determinativo o a un dimostrativo.
Il nesso relativo.
Elementi di analisi del periodo (5): la proposizione relativa finale
e la proposizione relativa consecutiva.
Prolessi della relativa.
Pronomi e aggettivi relativi – indefiniti.
Traduciamo insieme… (3)
Pronomi e aggettivi interrogativi.
Interrogativi composti.
Elementi di analisi del periodo (6) : la proposizione interrogativa diretta
Elementi di analisi del periodo (7): il congiuntivo esortativo e
l’imperativo negativo.
Imperativo futuro attivo delle quattro coniugazioni e del verbo
sum.
Pronomi e aggettivi indefiniti e composti.
Impariamo ad usare il vocabolario (8).
Traduciamo insieme (4).
Altri indefiniti.
Elementi di analisi logica (24): i complementi di stima e di
prezzo.
197
Il pronome relativo e concordanza del pronome relativo
Esercizio 1
Traduci:
qui – cum quibus - propter quem – ob quam – cum quo – de quibus – inter quae – cuius – in qua –
sine qua – ex quibus – in quod – ad quas – quibuscum;
homo per quem – amici cum quibus – factum de quo – bello quo – ea quae – antiqui quorum – iter
in quo – oppidum in quo – servi quibuscum - Germani qui – scripta in quibus – cives inter quos –
libri quos – prudentia qua – amicitia propter quam – pueritia a qua – ancillae per quas – cuius
pater
Esercizio 2
Dopo aver individuato la funzione logica del pronome relativo, traduci il pronome e il termine cui si
riferisce, come nell' esempio:
Il libro che mi hai prestato è interessante
FUNZIONE LOGICA
compl. ogg.
TRADUZIONE
liber quem
1) Quello è l’uomo di cui ti ho parlato.
………………………………………………..
2) Questa è la sedia sulla quale era seduto.
………………………………………………..
3) Il cavallo che hai acquistato è veloce.
……………………………………………….
4) Luca, la lealtà del quale è indubbia, è informato.……………………………………………
5) L’amica con cui sono venuta è ripartita.
………………………………………………..
6) La stirpe dalla quale discendo è illustre.
………………………………………………..
7) Ciò di cui ti ho parlato deve rimanere segreto. ……………………………………………..
8) Il servo tramite il quale ti ho avvisato è qui. ………………………………………………..
9) Il legno di cui è fatto questo tavolo è pregiato. ……………………………………………..
10) I ragazzi che lo desiderano possono uscire. …………………………………………………
Esercizio 3
Traduci:
1) Il senato stabilì grandi festeggiamenti in onore di Cesare che aveva sconfitto Pompeo. 2) Enea, le
cui imprese sono note a tutti, è uno dei maggiori eroi dell’antichità. 3) La battaglia di Azio, nella
quale Ottaviano sconfisse Antonio, pose fine alla guerra civile. 4) L’incendio che ha devastato la
città è stato molto violento. 5) Achille, del quale tutti conoscevano il valore, si nascose a Sciro per
sottrarsi alla guerra di Troia. 6) Cicerone scrisse numerose lettere con le quali raccomandava i suoi
amici. 7) Virgilio è l’autore di cui leggo più volentieri gli scritti. 8) Coloro che hanno detto queste
menzogne sono i veri colpevoli. 9) Quello è il tempio nel quale Annibale nascose le sue ricchezze.
10) L’uomo che pensa questo di te è uno sciocco. 11) I nemici contro i quali Cesare combattè erano
valorosi. 12) Ciò che è motivo di discordia per voi lo è anche per noi.
Esercizio 4
Inserisci il relativo adatto, quindi traduci:
1) Germani deos ducunt eos …… cernunt.
2) Dux militibus …… laborantes erant subsidia submisit.
3) Omnes mulieres …… Troiae erant magno cum fletu deos orabant.
198
4) Dicam aperte, iudices, id …… scio.
5) Achilles in tabernaculum in …… Briseida viderat clam intravit.
6) Mater uxorque Darei, …… Alexander ceperat, regis mortem deflebant.
7) Lesbia, …… Catullus poeta carminibus suis canit, saepe fidem violavit.
8) Exploratores …… dux praemiserat hostium castra facile invenerunt.
9) Eas regiones …… media in Germania sunt homines rudes incolunt.
Esercizio 5
Traduci:
1) Multos amores habuit Apollo, quem antiqui altum, pulchrum et crispis capillis fingebant. 2)
Menelaos, cuius uxor pulcherrima Helena erat, postquam eam Paris rapuerat, cum fratre
Agamemnone bellum contra Troianos suscepit. 3) Icarus, Daedali filius, cui pater alas cereas
aptaverat ut e labyrintho fugeret, appropinquavit ad solem ita ut calor ceras solverit. 4) Canis
Argus recognovit dominum suum Ulixem, qui post multos annos et longas peregrinationes solus
Ithacam pervenerat. 5) Libenter legi tuas litteras quarum grata verba solacium mihi praebebant. 6)
Achillem, qui in insula Scyro sese abdiderat, Ulixes, cuius calliditas omnibus nota erat, detexit. 7)
Penelopa, quam fidelitas et amor erga virum celebrem reddiderunt, Icarii filia et Telemachi mater
erat. 8) Aeneas, cui Dido toto corde se donaverat, reginam fefellit atque clam velas solvit. 9) Viri
verba libentissime audiebat Dido, cuius cor sagitta Cupido transfixerat ut amore exardesceret. 10)
Multi Ulixis socii, quorum culpa magna ventorum vis tempestatem excitaverat, in mari perierunt (=
morirono). 11) Ancillae, quarum amor erga dominam maximus fuerat, multas lacrimas propter
dominae mortem effuderunt. 12) Quoniam male te gessisti, fili mi, hereditate non tu sed frater tuus
accipiet domum in qua vivimus. 13) Caesar, quo nullus dux habilior magisque strenuus fuit, totam
Galliam subegit. 14) L. Tarquinii Collatini uxor, Lucretia, cuius pudicitiam Sextus Tarquinius
violaverat, sibi mortem dedit ne in dedecore viveret. 15) Gladiatores, quorum factis Romani in
theatro plaudebant, saepe in ludis cadebant.
Pronome relativo riferito a un determinativo o a un dimostrativo
Esercizio 6
Nelle seguenti frasi individua il dimostrativo sottinteso con il quale il relativo concorda ed indicalo
nello spazio tra parentesi:
1) Quod video (…) pulchrum est.
2) Qui haec cogitant (…) probi non sunt.
3) Quibus haec iam dixi (…)iterum dicam.
4) Egomet nunc video (…) quae mihi dixisti
5) Qui inanes sonos fundunt (…)vacui sunt.
6) Mihi satis sunt (…) quae habeo
7) Cui litteras tibi dedit (…)litteras mihi dabis.
8) Qui timent in proelio (…) in maximo periculo sunt.
9) Amo (…) quem amas.
10) Certum est (…) quod dico.
Esercizio 7
Traduci:
1) Ciò che tu credi è irrilevante. 2) Chi ha letto la lettera te lo confermerà. 3) Darò la mia missiva a
colui al quale tu avrai dato la tua. 4) La ragazza più bella è quella che ha i capelli biondi . 5) Chi
possiede molte ricchezze spesso vive nell’ozio. 6) Racconterò la mia verità a coloro ai quali tu hai
199
raccontato la tua. 7) Ciò che mi hai confidato resterà tra noi. 8) Non ammetterò nella mia casa quelli
che tu hai cacciato dalla tua. 9) Desidero per me quello che tu desideri per te. 10) Perché desideri
ciò che non hai?
Il nesso relativo
Esercizio 8
Le frasi seguenti contengono tutte dei nessi relativi; dopo averli individuati indica nello spazio tra
parentesi la congiunzione (et o sed a seconda del contesto) e il dimostrativo corrispondenti:
1)
2)
3)
4)
5)
6)
7)
8)
Mihi venit obviam Lucius. Qui (……) nec me vidit nec me salutavit.
Procul vidi filiolam tua; quae (……) suaviter me vocavit.
Identidem discipulos magister ad ordinem redigebat. Qui (……) numquam eo oboediebant.
Hannibal apud Cannas Romanos vicit; quo (……) proelio multum terrorem Romanis civibus
Carthaginiensium dux iniecit.
Longum sermonem cum patre tuo habui; quo (……) sermone multa de te didici.
Versus clarissimos et pulcherrimos Horatius poeta fecit; quos (……) attente legetis,
discipuli.
Multas oleas agricola sevit; quas (……) eius filii adhuc eadem diligentia curant.
Saepe Marcum una cum Livia vidi; qui (……) numquam me agnoverunt.
Elementi di analisi del periodo (5): La proposizione relativa finale e la proposizione
relativa consecutiva.
Sia la proposizione finale che la proposizione consecutiva possono presentarsi sotto forma di
proposizione relativa: in questo caso la proposizione relativa si definisce impropria. Quando
dunque si incontra il pronome relativo seguito dal congiuntivo si tratta di una proposizione
relativa con valore finale o consecutivo.
I tempi del congiuntivo sono gli stessi utilizzati nelle proposizioni finali (introdotte da ut / ne) e
nelle consecutive (introdotte da ita, si, tam… ut / ut non): presente e imperfetto -a seconda del
verbo della reggente- per la proposizione finale, tutti i tempi del congiuntivo (il piuccheperfetto è
raro) per la consecutiva.
•
Senatus legato mandata dabat, qui Caesari portaret. = Il senato dava degli ordini
all’ambasciatore affinchè li portasse a Cesare (relativa finale).
•
Quis est cui haec dicere possim? = Chi c’è a cui io possa dire queste cose? (relativa
consecutiva).
Esercizio 9
Scegli la forma adatta al contesto tra quelle proposte, quindi traduci:
1) Gn. Pompeius, qui / quae / quem Spartacum gladiatorem, seditionis ducem, vicerat, cum
Caesare Crassoque triumvir fuit.
2) Ptolemaeus, ut favorem Caesaris sibi conciliaret, Pompeium, quem / qui / quae in
Aegyptum confugerat, interfecit.
200
3) Multos viros, qui / quos / quorum quoquo modo sibi conciliare cogitabat, Catilina circum
se habebat.
4) L. Anneus Seneca, quorum / cui / cuius scripta clara sunt, Neronis praeceptor fuit.
5) Philosophus Seneca, cuius / cui / qui mortem Nero imperaverat, magno animo imperata
fecit.
6) Virgo Cloelia, quam / quae / quem obsidem Porsennae Romani dederant, ex Etruscorum
castris fugit atque per Tiberim Romam venit.
7) Mercurius deus, quem / qui / quos maxime Romani colebant, mercatorum viatorumque
patronus erat.
8) Horridus et admodum senex Charon portitor erat, quae / quem / qui animas per Acherontis
paludes traiciebat.
9) Menenius Agrippa plebi sermonem fecit quo / qua / qui ei persuasit ut Romam reverteret.
10) Romulus, cuius / cui / qui pater Mars deus fortasse erat, Romam condidit.
Esercizio 10
Traduci rendendo le proposizioni finali e quelle consecutive con proposizioni relative:
1) Il re chiamò un uomo fidato che consegnasse la lettera in segreto. 2) Sei stato fortunato, tanto che
hai ritrovato l’anello che avevi smarrito! 3) Non c’è nessuno che pensi questo di te. 4) Manderò a
casa tua mio figlio che ti porti il libro di cui ti ho parlato. 5) La tua stoltezza è tale che tutti si
prendono gioco di te. 6) Sono venuto di mia volontà per sostenerti in questa difficile impresa. 7) Sei
così arrabbiato che non ascolti nemmeno ciò che ti dico. 8) Il generale mandò avanti dei cavalieri
che ispezionassero il territorio e gli riferissero ogni cosa.
Esercizio 11
Traduci:
1) (Caesar) T. Labienum legatum in Treveros, qui proximi sunt flumini Rheno, cum equitatu mittit
(Caes.). 2) Felix qui potuit (= potè) rerum cognoscere causas atque metus omnes et inexorabilem
fatum subiecit pedibus strepitumque Acherontis avari! (Verg.). 3) Sunt multi, qui omnino Graecas
non ament litteras (Cic.) 4)O fortunate adulescens, qui tuae virtutis Homerum praeconem
inveneris! (Cic.) 5) Postquam id animadvertit, copias suas Caesar in proximum collem subduxit
equitatumque qui sustineret hostium impetum misit (Caes.). 6) Civis est nemo, qui me non
defenderit (Cic.) 7) Haec omnis, quam cernis, inops inhumataque turba est; portitor ille, Charon;
hi, quos vehit unda, sepulti (= sono stati sepolti). (Verg.). 8) Deinceps fuit annus quo ego
consulatum petivi; petebat Catilina mecum (Cic.). 9) Urbem, quam dicunt Romam, Meliboee, putavi
stultus ego huic nostrae similem, quo saepe solemus pastores ovium teneros depellere fetus (Verg.).
10) L. Aelius scribebat orationes, quas alii dicerent (Cic.) 11) Lacedaemonii devictis Atheniensibus
( = dopo aver sconfitto gli Ateniesi) triginta viros imposuerunt, qui rem publicam eorum tractarent
(Sall.) 12) Vade, vende omnia quae habes, da pauperibus et habebis thesaurum in caelis (Vang. di
Matt.). 13) Invenerat homines, qui dicendo (con le chiacchiere) consumerent tempus (Cic.) 14)
Vobis […] rationem ostendam qua tanta ista mala effugiatis (Sall.). 15) (Caesar) exploratores
centurionesque praemittit qui locum idoneum castris deligant (Caes.). 16) Nusquam est qui ubique
est. (Sen.).
Prolessi della relativa
La proposizione relativa è talvolta collocata prima della proposizione da cui dipende: questo
fenomeno viene indicato come prolessi della relativa. Si tratta, in pratica, di una sorta di
inversione di quello che, nella lingua italiana, è tradizionalmente l’ordine delle due proposizioni,
come nell’esempio che segue:
201
•
Qui prior strinxerit ferrum, eius victoria erit (Liv.) = La vittoria sarà di quello che per
primo impugnerà la spada.
Nella proposizione reggente troviamo solitamente un pronome dimostrativo o determinativo al
quale si riferisce il pronome relativo che introduce la proposizione relativa collocata prima della
reggente: nell’esempio qui…eius.
La medesima frase, con le due proposizioni collocate secondo l’ordine della sintassi italiana,
dovrebbe presentarsi come segue: Victoria erit eius qui prior strinxerit ferrum.
Nella traduzione, dunque, è opportuno porre prima la proposizione reggente, poi la proposizione
relativa.
Esercizio 12
Traduci:
1) Quod ut facias, rogo (Cic.) 2) Caesar quos laborantes conspexerat, his subsidia submittebat
(Caes.) 3) Ipse cum expeditis […] raptim angustias evadit iisque ipsis tumulis, quos hostes
tenuerant, consedit (Liv.). 4) Multas ad res perutiles Xenophontis libri sunt : quos legite quaeso
studiosissime (Cic.). 5) Caelum non animam mutant qui trans mare currunt (Hor.). 6) Quae pars
civitatis Helvetiae calamitatem populo Romano intulerat, ea princeps poenas persolvit (Caes.) 7)
Aluistis ergo hoc incendium quo nunc ardetis (Liv.). 8) Arma virumque cano, Troiae qui primus ab
oris Italiam fato profugus Laviniaque venit litora (Verg.). 9) Haud facile emergunt (ei, sogg. sott.)
quorum virtutibus obstat res angusta domi (Iuv.). 10) Iste quem quaeris ego sum (Plaut.). 11)
Dicam plane, Caesar, quod sentio (Cic.) 12) Inter quos autem ratio, inter eosdem etiam recta ratio
communis est (Cic.) 13) Q. Metellus, quem ego, hoc prospiciens, in agrum Gallicum Picenumque
praemisi, aut opprimet hominem aut eius omnes motus conatusque prohibebit (Cic.). 14) Ea
scripsisti quae levare luctum possent (Cic.) 15) Quae mihi antea signa misisti, ea nondum vidi
(Cic.)
Pronomi e aggettivi relativi - indefiniti
Esercizio 13
Traduci:
1) Quicumque ad me hoc dicens veniet, ego illum non audiam. 2) Quacumque ratione poterant (=
potevano) cives hostes longe ab muris arcebant. 3) Quodcumque agimus sine dubio exitum
incertum habet. 4) Fuge ab urbe quocumque modo: urbs enim tibi nunc plena insidiarum est. 5)
Quocumque loco eram, semper de vobis, pater materque, cogitabam. 6) Quemcumque in itinere
conveniebam ab eo quaerebam nuntios. 7) Quicumque propter bellum agros domosque perdiderunt
adhuc in miseria vivunt. 8) Quisquis es, domo discede ! 9) Quicquid dicebatis id falsum videbatur
(= sembrava). 10) Quisquis fuit qui tibi de me haec dixit, veritatem ignorabat. 11) Quoquo modo,
verbis et factis, ille se defendebat. 12) Quicquid accidit, id ad me scribes. 13) Quicumque in pugna
animo magno erit, is magna praemia habebit. 14) Verba tua me tam laetum reddunt ut cuicumque
ad me veniet haec dicam. 15) Quicumque mihi nunc auxilium praebebit, magnam mercedem postea
habebit.
Traduciamo insieme… (3)
L’esercizio precedente contiene più frasi che ci consentono di riflettere su quale sia il modo
verbale più adatto nella traduzione italiana del testo latino, in presenza di un aggettivo o di un
202
pronome relativo – indefinito.
In latino, infatti, l’aggettivo o il pronome relativo – indefinito vuole sempre l’indicativo ; in
italiano invece nella maggior parte dei casi è preferibile il congiuntivo.
Qualche esempio :
•
•
Quocumque loco eram… = In qualunque luogo fossi … (frase n. 5)
Quisquis es… = Chiunque tu sia… (frase n. 8).
Esercizio 14
Traduci :
1) Qualunque cosa tu faccia, io starò con te. 2) Chiunque ti abbia detto queste cose ignorava la
verità. 3) In qualunque luogo si sia nascosto, io lo troverò. 4) In qualunque stagione dell’anno in
questa regione il clima è mite. 5) Disapprovo chiunque abbia infranto il giuramento. 6) Combatterò
insieme a chiunque condivida i miei ideali. 7) In qualunque modo stiano le cose, la situazione è
grave. 8) Qualunque colpa egli abbia commesso, non meritava una simile punizione.
Pronomi e aggettivi interrogativi
Esercizio 15
Traduci:
Cuius iussu? - Quem? - Cuius hominis?- Per quem virum? - Cui? - Cuius sententia? - Per quem
nuntium? - Quorum virtutes? - Propter cuius culpam? - Quibus verbis?- Quid ?- In quibus pagis?In cuius villa? - Ad quem locum? - In quo itinere? - Quibus diebus? - Cuius auctoritate?
Quale donna? - Per ordine di quale divinità? - Secondo il parere di quali senatori? - A quale
condizione? - Con quale scusa? - Per mezzo di quale lettera? - Di che cosa? - Da quale stirpe? - Con
quali argomenti? - Contro quali nemici? - A chi? - Di che genere?
Esercizio 16
Nell’esercizio precedente sottolinea una volta il pronome interrogativo, due volte l’aggettivo
interrogativo (sia in latino che in italiano).
Esercizio 17
Concorda l’aggettivo interrogativo qui? quae? quod?
nell’esempio, quindi traduci:
1) cuius _____ _amici?
2) ___________amicus?
3) ___________fide?
4) ___________generis?
5) ___________iureiurando?
6) in___________urbe?
7) per___________servum?
8) ex___________colle?
9) ___________die?
con il sostantivo che segue come
Traduzione
di quale amico?
________________________
________________________
________________________
________________________
________________________
________________________
________________________
________________________
203
10) a___________locis?
________________________
Esercizio 18
Cancella la forma errata, quindi traduci:
1) Quem / quis / quid facis, amice?
2) In quo / qua / quae urbe vivunt parentes eius?
3) Cum quo / quocum / cum quibus amico venisti Romam?
4) Quid / quis / cuius dicis? Quae / quid / quorum de his rebus cogitas?
5) Quid / qui / quis Ulixen primus Ithacae cognovit?
6) Quem / quid / quis fructum capies ex hoc tanto labore?
7) Quis / quid / qua re durius hac glacie est?
8) Quis / qui / quid durior quam hic iudex erit?
9) Quid / quod / quae genus hominum est, quod istius insolentiam defendat?
10) Cuius / quem / cui Carthaginiensium ducis audacia nota non est?
Esercizio 19
Traduci:
1) Quis Lesbiae amores numerare potest (= può)? 2) Quis es? Nunc te cognosco! 3) Qui senator
Catilinam salutavit, cum in senatum venit? 4) Quo animo, Aeneas, reginam deserere potes (=
puoi)? 5) Quibus verbis ei persuasisti ut recte faceret ? 6) Quos socios in itinere habebis ? 7) Quae
sunt ista tua verba, quid est istum tuum consilium ? 8) Quam virtutem magis quam pudicitiam
Lucretia, nobilis Collatini uxor, colebat? 9) Cui donabis, Catulle, tuum lepidum novumque
libellum? 10) Quas spes libertatis etiam nunc habetis, cives? Hostes enim ad moenia sunt. 11) Ad
quem locum iter facis, et ex quo loco venis, viator? 12) Cuius integritas maxima antiquis
temporibus fuit? Catonis, sine dubio. 13) Quibus poenis, dii, punietis eorum impietatem? 14) Quo
modo auxilium mihi praebebis in tam adversis rebus?
Esercizio 20
Traduci :
1) Cosa credi ? Chi ti ha detto queste cose ? 2) Chi hai incontrato quando sei giunto in città ? 3) A
chi hai consegnato la lettera ? 4) Cosa aspetti ? Il suo ritorno ? 5) Cosa ti ha risposto dopo che gli
hai detto ciò ? 6) Chi metterà in dubbio le tue parole ? 7) Ho sentito un forte rumore: cosa è stato?
8) Di chi sono queste monete ? A chi le hai rubate ?
1) A quale fanciulla offrirai il tuo dono ? 2) Quale libro, tra quelli che hai letto, è stato più
interessante? 3) Con quali parole sosterrai questa tesi ? 4) Con che razza di amici esci ? 5) Da quale
stirpe discendeva Enea ? 6) Quali virtù esercitavano le donne a Roma nell’antichità ? 7) Con quali
mezzi sosterrai la tua famiglia ? 8) Quali episodi della storia romana ricordi meglio ?
Esercizio 21
Traduci:
1) Sed quis ego sum? Aut quae est in me facultas? (Cic.). 2) Quid enim est stultius quam in homine
aliena laudare ? (Sen.). 3) Quid igitur fuit nisi quaedam (= una certa) temeritas ac libido ? (Cic.).
4) Quo discrimine ripas hae (animae, sott.) linquunt, illae remis vada livida verrunt ? (Verg.). 5)
Euryale infelix, qua te regione reliqui ? (Verg.). 6) Sed vos qui tandem, quibus aut venistis ab oris
quove tenetis iter? (Verg.).7) O miseri, quae tanta insania, cives? (Verg.). 8) O lux Dardaniae, spes
o fidissima Teucrum, quae tantae tenuēre (= tenuerunt) morae? (Verg.). 9) Nunc vero quae tua est
ista vita? (Cic.). 10) Quae est anus tam delira quae timeat ista? (Cic.) 11) Quem socium
204
defendistis? (Cic.). 12) In qua urbe vivimus? Quam rem publicam habemus? (Cic.).13) Quis te,
Palinure, deorum eripuit nobis medioque sub aequore mersit? (Verg.) 14) Venisti paulo ante in
senatum : quis te ex hac tanta frequentia […] salutavit ? (Cic.). 15) Sed vos qui tandem, quibus aut
venistis ab oris quove tenetis iter ? (Verg.) 16) Quis fuit in Graecia clarior Themistocle ? Quis
potentior eo, qui servitute Graeciam liberavit ? (Cic.)
Esercizio 22
Traduci:
Utrum bellum? - Utrius fratris?- Utri vestrum?- Uter vestrum?- Ab utra regione? - Per utrum
amicorum? - Cum utro servo?- Ex utra urbe? - Uter fratrum? - Utrius consulum?- Utri ancillae?De utro bello? - Uter nostrum? - Ab utro medicorum? - Ab utra parte? - Uter horum? - Utra
matrona?- Quantae audaciae? – Qualibus verbis? – Quot militum? – Quot nummos? – Quodnam
verbum? – Qualis dolor? – Quota pars? – Quanti viri? – Quaenam oratio?
Chi di voi due? - Con quale mano? - Di chi di voi due figlie? - Tramite chi di questi due servi? - In
quale delle due città? - A quale occhio? - Con quale delle due amiche? - Riguardo a quale delle due
ragazze? - Di chi di questi due? - Attraverso quale di queste due finestre? - Con chi di loro due? - A
quale orecchio? - Con quanti soldati? – Quante navi? – A quali amici? – Di quanto grande audacia?
– Quale delitto? – Con quante esplorazioni? – Attraverso quanti tentativi?
Interrogativi composti
Esercizio 23
Traduci:
1) Ecquid est hoc? Testimonium tui sceleris ? 2) Numquis dubitabit de nostra fide? 3) Quisnam
homo est qui talia fecit ? 4) Cuinam hanc iniuriam verborum fecisti ? 5) Utrum vestrum laudabo
propter probitatem, utrum de improbitate reprehendam ? 6) Uter consul melius egit ? Is qui in
castris remansit aut qui ex castris copias produxit ? 7) Cuinam populo, cuinam civitati, quibusnam
civibus hae leges iniustae fuerunt? 8) Quonam modo, iudices, istorum vitam consideratis? 9) Quot
servos habes in tuis agris? 10) Qualis homo est iste qui tibi eius rei index fuit? 11) Qualis est tua
cogitatio de natura deorum ? 12) Quanta est Britanniae magnitudo, et quae civitates eam insulam
incolunt ? 13) Quota hora est ? 14) Quot vitia Catilina habebat? Innumerabilia. 15) Uter vestrum
iunior est? 16) Quot animalium genera in hac regione vivunt?
Esercizio 24
Traduci :
1) Che cosa mai ti hanno raccontato ? Chi mai è stato ? 2) Qualcuno forse fu più abile di Agricola
nella conquista della Britannia ? 3) Quale è stata la somma di denaro che hai speso ? 4) Quanto
grande è il campo che coltivi ? 5) Di chi mai sono queste parole ? Di chi mai è questa folle idea ? 6)
Con quante ricchezze hai corrotto i giudici ? 7) A che razza di amico ti sei rivolto ? 8) Quanti e
quanto grandi sono stati i pericoli che hai affrontato ? 9) Tramite quali persone sei venuto a sapere
queste cose ? 10) Con quanti amici verrai a cena da me domani ? 11) A quale delle due gambe sei
ferito ? 12) Con quale mano prendi la penna ? 13) Quale dei due fratelli è il più audace, e quale il
più furbo ? 14) Chi tra voi due mi aiuterà in questa difficilissima impresa ?
Elementi di analisi del periodo (6) : la proposizione interrogativa diretta
205
La proposizione interrogativa diretta introduce in forma diretta una domanda. A seconda di
come si presenta, può essere di due tipi :
semplice : l’interrogazione è formata da un unico membro;
disgiuntiva : l’interrogazione è formata da due o più membri.
Proposizione interrogativa diretta semplice
La proposizione interrogative diretta semplice è introdotta da pronomi, aggettivi o avverbi
interrogativi (ed interrogative di questo tipo le hai già incontrate negli esercizi precedenti) :
•
•
•
Quis fuit? quid fuit ? = Chi è stato ? Che cosa è stato ?
Quae vita est tua ? = Quale vita è la tua ?
Quomodo tantum scelus taceam ? = In che modo potrei tacere un delitto tanto grande ?
La proposizione interrogativa diretta può essere introdotta anche dalle particelle interrogative –ne
(enclitica), num, nonne, an, con questa differenza :
-ne (enclitica) introduce una proposizione interrogativa reale, di cui si ignora completamente la
risposta :
•
Nullane habes vitia ? (Hor.) = Forse non hai dei vizi ?
num introduce una proposizione interrogativa retorica, per la quale ci si attende risposta negativa :
•
Num id studium censes esse vilici ? Minime. (Cic.) = Pensi che questa sia l’occupazione di
un amministratore ? Affatto.
nonne introduce una proposizione interrogativa retorica, per la quale ci si attende risposta
positiva :
•
Quid, si rogavero aliquid ? Nonne respondebis ? (Cic.) = E che, se ti chiederò qualcosa ?
Non mi risponderai ?
an introduce una interrogativa retorica e la si incontra il più delle volte al posto di num, talvolta al
posto di nonne :
•
An tu hoc non credis ? (Cic.) = Forse non ci credi ?
Proposizione interrogativa diretta disgiuntiva
La domanda, come si è detto, è (almeno) doppia, e i due membri dell’interrogazione possono
essere introdotti dalle seguenti particelle :
utrum an
-ne
an
an
•
Utrum hoc bellum non est, an est iam tantum bellum quantum numquam fuit ? (Cic) =
Questa non è ancora guerra, o è già una guerra tanto grande quanto non lo è mai stata ?
206
•
•
Fecistine iniuriam mihi an non ? (Pl.) = Mi hai arrecato un’offesa o no ?
Haec vera an falsa sunt ? (Cic.) = Queste affermazioni sono vere o false ?
Il sì e il no in risposta alla domanda si esprimono solitamente con degli avverbi come:
sic, ita, certe, sane per le risposte affermative ;
minime, non per le risposte negative.
•
« Vidistine fratrem Chaeream ? » « Non. » (Pl.) = « Hai visto tuo fratello Cherea ? » « No.»
Talvolta si ripete la parola più significativa della frase interrogativa, magari con il rafforzamento di
un avverbio :
•
« Abine an non ? » « Abeo ». (Pl.) = « Te ne vai oppure no ? » « Me ne vado ».
Esercizio 25
Traduci :
1) Utrum defenditis an impugnatis plebem ? (Liv.) 2) Utrum ea vestra an nostra culpa est ? (Cic.)
3) Estne frater intus ? Non est. (Ter.) 4) Num igitur horum senectus miserabilis fuit, qui de agri
cultione delectabant ? (Cic.) 5) Canis nonne similis lupo est ? (Cic.) 6) Deus meus dixit : « Caelum
et terram ego impleo » ; capiunt ergone Te caelum et terra, quoniam tu imples ea ?(S. Agost.) 7)
Quid est, Catilina ? Num dubitas id me imperante (= dietro il mio comando) facere quod iam tua
sponte faciebas ? (Cic.) 8) Romamne venio an hic maneo ? (Cic.) 9) Estne hic hostis quem aspicio
meus ? Certe is est. (Pl.) 10) Haec utrum tandem lex est an legum omnium dissolutio ?(Cic.) 11)
Voluptas melioremne efficit aut laudabiliorem virum ? (Cic.) 12) « An tu haec non credis ? »
« Minime vero ! » (Cic.) 13) Lacrimae nostrae te nonne movent ? (Sen.) 14) Sed estne haec Thais
quam video ? Ipsa est. (Ter.) 15) Quid tandem te impedit? Mosne maiorum? (Cic.). 16) Tune huic
credis? (Pl.). 16) Nonne sic disputant? (Cic.).
Elementi di analisi del periodo (7): il congiuntivo esortativo e l’imperativo negativo.
L’imperativo presente possiede –tanto nella lingua italiana quanto in quella latina- solo le
seconde persone singolari e plurali: ama / amate, mone / monēte, lege / legĭte, audi / audīte.
Tuttavia è possibile dare se non proprio un ordine, comunque un invito, un’esortazione, un
consiglio anche alle altre persone, con ovvia esclusione della prima persona singolare.
Per supplire alle forme mancanti dell’imperativo (Lege! Legite! = Leggi! Leggete! - imperativo
presente-) si ricorre al congiuntivo presente con valore esortativo:
•
Legat! Legamus! Legant! = Legga! Leggiamo! Leggano!
Quando il comando è di tipo negativo, il latino ricorre solitamente al congiuntivo preceduto
dalla negazione ne; per quanto riguarda i tempi del congiuntivo troviamo:
ne + congiuntivo presente per la prima persona plurale e per le terze persone singolare e
plurale:
•
Ne dicant haec! = Non dicano queste cose!
ne + congiuntivo perfetto per le seconde persone singolari e plurali:
207
•
Ne dixeritis haec! = Non dite queste cose !
Raramente, soprattutto in poesia e nel latino arcaico, si trova l’imperativo preceduto dal ne, con
funzione di imperativo negativo:
•
Equo ne credite, Troiani! (Verg.) = Non prestate fede al cavallo, Troiani!
Imperativo futuro delle quattro coniugazioni (forma attiva) e del verbo sum.
Per concludere il discorso sui vari modi di esprimere il comando –discorso che sarà ripreso
nel secondo volume- bisogna parlare dell’imperativo futuro, mancante nella lingua italiana.
Come l’imperativo presente, esso si forma dal tema del presente; diversamente dall’imperativo
presente possiede anche le terze persone .
Vediamone la coniugazione:
Imperativo futuro
I sing.
II
III
I pl.
II
III
I sing.
II
III
I pl.
II
III
I coniugazione
amāto
ama / amerai tu
amāto
amatōte
amanto
III coniugazione
legĭto leggi / leggerai tu
legĭto
legitōte
legunto
II coniugazione
monēto ammonisci / ammonirai tu
monēto
monetōte
monento
IV coniugazione
audīto
ascolta / ascolterai tu
audīto
auditōte
audiunto
Imperativo futuro del verbo sum
I sing.
II
III
I pl.
II
III
esto sii / sarai tu
esto
estōte
sunto
L’imperativo futuro, usato per esprimere un comando per lo più in forma affermativa e
occasionalmente, preceduto dal ne, in forma negativa, esprime un comando da eseguire nel presente
o nell’immediato futuro, comando che comunque avrà valore per sempre: si trova infatti soprattutto
208
in testi giuridici, ad esempio nelle leggi o testamenti, o nelle massime morali, proverbi e simili, per
indicare degli ordini o delle disposizioni che hanno valore sia per il presente che per il futuro:
•
Hominem mortuum in urbe ne sepelito neve urito (XII Tavole). = Che non si seppellisca e
non si bruci un cadavere dentro la città.
Ricapitolando:
Comando in forma affermativa
• Imperativo presente
• Imperativo futuro
• Congiuntivo presente esortativo
Comando in forma negativa
• Ne + imperativo futuro
• Ne + cong. presente (I pl., III sing. e pl.)
• Ne + cong. perf. (II sing. e pl.)
Esercizio 26
Analizza e traduci :
Lege
scribito
sunto
es
veniunto
date
scribunto
dicite
dicito
amanto
habento
imp. pres. II sing. III coniug.
…………………………………
…………………………………
…………………………………
…………………………………
…………………………………
…………………………………
…………………………………
…………………………………
…………………………………
…………………………………
leggi!
…………………….
…………………….
…………………….
…………………….
…………………….
…………………….
…………………….
…………………….
…………………….
…………………….
Esercizio 27
Analizza e traduci:
Leggi!
amerai tu!
sii tu!
direte!
verrete voi!
dicano!
scrivi !
scriveranno !
siate !
combatta !
combatteranno !
imp. pres. II sing.
…………………………………
…………………………………
…………………………………
…………………………………
…………………………………
…………………………………
…………………………………
…………………………………
…………………………………
…………………………………
lege
…………………….
…………………….
…………………….
…………………….
…………………….
…………………….
…………………….
…………………….
…………………….
…………………….
Esercizio 28
Traduci:
Ne veniat! – Veni! – Ne dixeris! – Legamus! – Legant! – Scribe! – Lauda! – Ne laudaveritis! – Ne
feceris! – Ne scripseritis! – Scribamus! - Ne sint! – Pugnent! – Ne timeat! – Ne timueris! – Ne
spernamus! – Spernite! – Ne spreveritis!
209
Vengano! – Dormi! – Non venire! – Allontanati! – Non parlino! – Non piangere! – Leggiamo! –
Non dire! – Mandi! – Preghiamo! – Pregate! – Non disperate! – Non disperino! - Prega!
Esercizio 29
Trasforma in negativi i seguenti comandi affermativi e viceversa:
1) Matri epistulam scribe!
2) Ne legeris hanc epistulam!
3) Ne dixeritis haec !
4) Veni domum !
5) Ne templum spolient !
6) Cives in montem confugiant !
7) In equum conscendite !
8) Ne miles in murum ascendat !
9) Iter Brundisium parate !
10) Ne praetermittamus hoc !
Esercizio 30
Traduci:
1) Ne feceris tristiorem profectionem meam lacrimis tuis, uxor: mox tecum rursus ero. 2) Venite
mecum, amici, atque omnes una diem festum agamus! 3) Filii testamentum singulare patris
legerunt, in quo pater scripserat: “Filii et fidi servi mei omnes rei familiaris heredes sunto”. 4)
Iustitiam, qua nulla res carior omnibus temporibus fuit, colamus. 5) Milites, ne hanc civium cladem
feceritis! 6) Cum eo sermonem habe: ita fortasse rerum gravitatem intelleget. 7) Cogitet de suis
rebus atque tandem consilium capiat. 8) Ne dicat falsum ut amicum suum iuvet: illum magis iuvabit
verum dicens. 9) Scelera ac crimina eorum maxima sunt: ne immunitatem sperent! 10) Ne
eripueritis mihi domum, ne eripueritis mihi campum: quo modo vivam ? 11) Hoc mandatum
consulis erat: “Milites civium opes rapiant, urbem deleant”. 12) Observate leges, ne rem publicam
everteritis! 13) Ne laudaveris incuriam temporum: propter hanc, enim, magna detrimenta res
publica habuit. 14) Discipulis ne indulseritis, magistri: ei enim studere ac discere debent. 15) Ne
hoc omittamus, iudices: id enim grave eius criminis indicium est!
Esercizio 31
Traduci :
1) Amiamo i nostri maestri, ascoltiamo i loro insegnamenti! 2) Onorate e venerate gli dei, cittadini;
che le donne abbelliscano gli altari! 3) Non amate eccessivamente i beni materiali, non attaccatevi
troppo ai beni terreni! 4) O soldati, pensate alle vostre mogli e ai vostri figli che sono rimasti in
città, mentre combattete! Non arrendetevi al nemico, ma battetevi con vigore per difendere la patria!
5) Non neghiamo il nostro aiuto a chi lo chiede! 6) Non dare retta alle parole di costui, uomo
bugiardo e temerario! 7) Che il soldato conduca il prigioniero al cospetto del comandante! 8) Non
andare in quella casa, non frequentare quelle persone! 9) Non litigate, cittadini! Non rendete facile
la vittoria al nemico con le vostre inutili controversie! 10) Venite in campagna con me, amici!
Abbandonate questa città rumorosa! 11) Non essere ingrato nei confronti dei tuoi genitori! 12) Non
prestate ascolto alle parole di chi non vi ama!
Esercizio 32
Traduci:
210
1) Vivamus, mea Lesbia, atque amemus (Cat.). 2) Ne funestam hanc pugnam morte consulis feceris;
etiam sine hoc, lacrimarum satis luctusque est (Liv.). 3) Ne tu mihi plus quam unius legionis
principes hastatosque dederis (Liv.). 4) Hoc facito, hoc ne feceris (ic.). 5) Ab amicis iusta et
honesta petamus (Cic.). 6) Cedant arma togae (Cic.). 7) In rebus prosperis superbiam fugiamus
(Cic.). 8) Mihi parvus Iulus sit comes et longe servet vestigia coniunx (Verg.). 9) Tu ne quaesieris
(= quaesiveris), scire nefas (sott. est), quem mihi, quem tibi finem di dederint, Leuconoe (Hor.). 10)
Dissolve frigus ligna super foco large reponens (Hor.). 11) Ante omnia ne sit vitiosus sermo
nutricibus (Quint.). 12) Secedant improbi, secernant se a bonis (Cic.). 13) Ergo vinum collaudemus,
potatores exaltemus, non potantes confundemus (Carmina Burana).
Pronomi e aggettivi indefiniti e composti
Esercizio 33
Traduci:
Aliquis ex vobis – aliqua ex parte – ob aliquam suspicionem – neque cuiusquam verbis – neque
cuiquam vestrum – sine ulla spe – de unaquaque re – uniuscuiusque vestrum – cuiusvis hominis –
quidpiam cibi – cum quibusdam amicis;
a qualcuno di loro – per mezzo di un amico - un po’ di vino – senza alcuna esitazione – con ognuno
di voi – su invito di qualcuno – in alcuni giorni – con una qualche speranza – con l’aiuto di nessuno
– senza alcun aiuto
Esercizio 34
Inserisci l’indefinito indicato tra parentesi declinandolo secondo quanto suggerito dal contesto,
quindi traduci:
1) (Aliquis, aliquid, pron.) ………….. vestrum haud dubie vidit furem.
2) Neque mater neque pater (quisquam, quicquam, pron.) ………….. tale de filio crediderunt.
3) Vos moneo ne (aliquis, aliqua, aliquod, agg.) ………….. miles (quispiam, quaepiam,
quodpiam, agg.) ………….. iniuriam captivae faciat.
4) Quod (quisque, quaeque, quodque, agg.) ………….. miles habuerat ex praedae partitione
superioribus pugnis, id dux a militibus petivit.
5) (Quidam, quaedam, quiddam, pron.) ………….. mihi venit obviam et dixit (quidam,
quaedam, quoddam, agg.) ………….. de urbis condicione.
6) Dux magnam victoriam habuit sine (ullus, a, um, agg.) …………..detrimento exercitus.
7) Iudices, de (unusquisque, unaquaeque, unumquodque, agg.) ………….. re dicam, si (quis,
quid, pron.) …………..temporis ad orationem meam habuero.
8) Nec (quisquam, quicquam, pron.) ………….. audacior nec magis strenuus quam is miles
fuit.
9) Ex (quidam, quaedam, quoddam, agg.) ………….. perfuga Troiani de Graecorum fuga
cognoverunt.
10) (Quidam, quaedam, quoddam, agg.) ………….. hominem, ex urbe venientem, in itinere vidi.
Esercizio 35
Traduci:
1) Postquam scelus commiserat, homo, ne quam suspicionem suscitaret, iucunde cum amicis in foro
deambulabat. 2) Consul victor evasit atque milites fere sine ullo vulnere in castra reduxit. 3)
Aliquis proximorum meorum in meis adversis rebus pecunia me iuvit. 4) Si quis defenderit vanam
211
criminationem, illum iustitia divina atque humana punient. 5) Pro suis quisque meritis praemium et
laudis verba accepit. 6) Cuipiam aliquid doloris et aliquid gaudii fors assignavit. 7) Quavis ratione
hoc munus perficiam, quoniam id suscepi. 8) Homines cuiusque aetatis, malos et improbos, is in
numero amicorum habebat. 9) Numquam dixi aut feci quippiam contra homines, mulieres
puerosque qui in hac urbe vivunt. 10) Ex improviso homo quidam, vocem attollens, regem
imploravit ne in eos crudelitatem adhiberet. 11) Simulator ac dissimulator cuiusvis rei Catilinae
animus erat. 12) Unicuique civi divitias hostes ademerunt, sed nulli civi iniuriam fecerunt. 13)
Unaquaque de re, iudices, dicam: res enim magna et gravis est. 14) Semper regi aliqui terror
impendebat et semper is anxius animo erat. 15) Ancilla, quaepiam habens in linteolo, furtim domo
discessit.
Impariamo ad usare il vocabolario (8).
La conoscenza del pronome aliquis, aliquid è molto importante per un utilizzo appropriato del
vocabolario, in quanto proprio tramite questo pronome il vocabolario ci fornisce delle preziose
indicazioni su particolari costrutti di alcuni verbi.
Qualche esempio:
1) se cerco il verbo peto, is, petīvi, petītum, ĕre (3° tr.) il vocabolario mi indica la seguente
costruzione:
•
petere aliquid ab aliquo = domandare qualcosa a qualcuno.
L’espressione indica che il verbo peto regge l’accusativo della cosa che si chiede (come in
italiano), mentre la persona a cui si chiede va in ablativo introdotta dalla preposizione a/ab (in
italiano invece è un complemento di termine):
•
Legati a rege pacem petunt. = Gli ambasciatori chiedono al re la pace.
2) il vocabolario indica due diverse costruzioni del verbo dono, as, avi, atum, are (1° tr.):
•
•
donare aliquid alicui
donare aliquem aliqua re.
Entrambe hanno il significato di “donare qualcosa a qualcuno”.
La prima espressione (donare aliquid alicui) indica che il verbo dono regge l’accusativo della cosa
che viene donata (aliquid) e il dativo della persona a cui si offre il dono (alicui), esattamente come
accade nella lingua italiana; la seconda (donare aliquem aliqua re) indica che il verbo dono regge
l’accusativo della persona a cui si offre il dono (aliquem) e l’ablativo della cosa che viene donata
(aliqua re).
Con due semplici espressioni, senza ricorrere ad altre spiegazioni, il vocabolario ci ha suggerito
che possiamo trovarci di fronte ai seguenti casi:
•
•
Magister libros discipulis donavit. = Il maestro donò i libri agli alunni.
Magister discipulos libris donavit. = Il maestro donò i libri agli alunni.
212
Esercizio 36
Traduci:
1) Alcuni prigionieri svelarono al tiranno tutti i particolari della congiura per aver salva la vita. 2)
Ho incontrato un certo Fulvio che mi ha detto alcune cose sgradevoli sul tuo conto. 3) Ascolterò le
parole di ognuno di voi. 4) Darò queste informazioni a chiunque lo desidera. 5) Ciascuno
combatterà per difendere ciò che è suo. 6) Qualsiasi città della Sicilia visiterai, in qualunque luogo
dell’isola sarai, apprezzerai sempre la gentilezza di ogni abitante dell’isola. 7) Gradirò l’aiuto di
ciascuno di voi, amici. 8) Tutti i cittadini più autorevoli si radunarono in assemblea e presero delle
decisioni su ciascuna di queste questioni. 9) Qualunque sarà la tua idea, io ti sosterrò. 10) Gli
abitanti dell’isola respinsero l’attacco dei pirati senza alcun danno.
Esercizio 37
Traduci:
1) Figite me, si qua est pietas, in me omnia tela conicite, o Rutuli, me primam absumite ferro
(Verg.). 2) Caesar singulis legionibus singulos legatos et quaestorem praefecit, uti (= ut) eos testes
suae quisque virtutis haberet (Caes.) 11) Quid si per quindecim (= quindici) annos, grande mortalis
aevi spatium, multi fortuitis casibus, promptissimus quisque saevitia principis interciderunt ? (Tac.)
4) Postremo ex omni copia neque in proelio neque in fuga quisquam civis ingenuus captus est (= fu
catturato) (Sall.). 5) Corpus (sott. erat) patiens inediae, algoris, vigiliae, supra quam cuiquam
credibile est (Sall.). 6) Animus audax (sott. erat), subdolus, varius, cuius rei lubet (= libet)
simulator ac dissimulator (Sall.). 7) Rustica vox et agrestis quosdam delectat (Cic.). 8) Accurrit
quidam mihi notus nomine tantum (Hor.). 9) Caesar sese ad suos recepit suisque imperavit ne quod
omnino telum in hostes reicerent (Caes.). 10) Cuiusvis hominis est (= è tipico) errare, nullius nisi
insipientis perseverare (Cic.). 11) Adulescentem, in quo est senile aliquod, probo (Cic.). 12) Quot
homines, tot sententiae. Suus cuique mos (Ter.). 13) Faber est suae quisque fortunae (App. Claud.
Caec.) 14) Si quid habes certius, velim scire (= lo vorrei sapere). 15) Omnia aedificia quae quisque
conspexerat, incendebantur (= venivano incendiati) (Caes.).
Esercizio 38
Traduci:
Utrique vestrum - utrumlibet eligite! - neutrum videram - uterque venit - neuter nostrum - neutri
manui - alterutra clade - gratum utrique donum - utrivis eorum - alterutra via - ex utrisque castris utraque manu;
con uno qualsiasi dei due piedi – con entrambi gli occhi – all’uno e all’altro di voi – né con l’uno né
con l’altro figlio – tramite uno qualsiasi dei due soldati - a ciascuno di noi due – entrambe le madri con le figlie di entrambe – dall’uno e dall’altro villaggio – con nessuno dei due servi – entrambi i
consoli – dell’uno e dell’altro fratello.
Esercizio 39
Traduci:
1) Quamquam senex, plus virium quam nostrum utervis habes. 2) Magnus graviter sauciorum
numerus in utraque acie post pugnam erat. 3) Neutrius vestrum amicitiam et auxilium recusabo, in
tanta difficilique re. 4) Neutri vestrum hoc munus dabo, quod meum hoc munus est. 5) Unda navem
tanta violentia percussit ut utrumque in mare excussit. 6) Neutrum filium carum pater habebat,
quoniam uterque eorum improbi et ingrati fuerant. 7) Utrumque filium mater familias pari amore
213
amavit, uterque amore amori responderunt. 8) Neutrius vestrum verba me movebunt, itaque
neutrum vestrum e vinculis demittam.
Traduciamo insieme… (4).
L’uso della negazione in latino è assai più rigoroso che nella lingua italiana, nella quale la
presenza di due negazioni nella stessa frase è cosa normale.
Nella lingua latina, scrivere infatti neminem non non equivale a non ho visto nessuno, ma, più
correttamente: nessuno non l’ho visto, cioè ho visto qualcuno.
Due negazioni in latino si escludono a vicenda e danno una frase affermativa: nella traduzione in
lingua italiana è perciò spesso necessario aggiungere la negazione non.
Proviamo a tradurre una frase tratta dall’esercizio precedente:
•
Neutrum filium carum pater habebat… (Frase n. 6).
Letteralmente: Nessuno dei due figli il padre aveva a cuore…; in un italiano più corrente: Il padre
non aveva a cuore nessuno dei due figli…
Se dal latino dunque può essere opportuna l’introduzione della negazione non, dall’italiano
bisogna operare in direzione opposta, ovvero eliminando il non in presenza di un’altra negazione.
Prendiamo come esempio la frase n. 1 dell’esercizio che segue:
•
Non credo alle parole né dell’uno né dell’altro.
Neuter, neutra, neutrum contiene già una negazione, dal momento che significa nessuno dei due, né
l’uno né l’altro: se nella traduzione aggiungessi anche il non (latino, equivalente del non italiano),
direi esattamente l’opposto, cioè: credo alle parole di entrambi.
Esercizio 40
Traduci:
1) Non credo alle parole né dell’uno né dell’altro. 2) Non darò il mio sostegno a nessuno dei due
candidati. 3) Dopo la battaglia nessuno dei due eserciti aveva riportato perdite consistenti. 4) O
l’uno o l’altro di voi due mi sta nascondendo qualcosa. 5) Né l’uno né l’altro dei due soldati cedeva
di fronte al nemico. 6) Entrambi i consoli sono valorosi. 7) Prendi una qualsiasi delle due strade:
entrambe ti condurranno in città. 8) Nessuno di loro due è una persona attendibile.
Altri indefiniti
Esercizio 41
Traduci:
1) Nulla est enim natio quam pertiscamus, nullus rex qui bellum populo Romano facere possit (=
possa) (Cic.). 2) In pace nullus est communis magistratus, sed principes regionum atque pagorum
inter suos ius dicunt controversiasque minuunt (Caes.). 3) Nihil est enim in historia pura et inlustri
brevitate dulcius (Cic.). 4) Nihil de ea re Tiberius apud senatum disseruit (Tac.). 5) Has tantas viri
214
virtutes ingentia vitia aequabant : inhumana crudelitas, perfidia plus quam Punica, nihil veri, nihil
sancti, nullus deum metus, nullum ius iurandum, nulla religio (Liv.). 6) Nemo annales nostros cum
scriptura eorum contenderit (= potrebbe confrontare), qui veteres populi Romani res composuere
(= composuerunt) (Tac.). 7) Nulla iam ultra gens (sott. est), nihil nisi fluctus ac saxa. (Tac.). 8)
Nihil iam praeter nudum solum ager hostium habet (Liv.). 9) Nemo liber est, qui corpori servit
(Sen.). 10) Nemo enim illic vitia ridet (Tac.). 11) Multa memini (= ricordo), multa audivi, multa
legi, Quirites: nihil ex omnium saeculorum memoria tale cognovi (Cic.). 12) Neminem despexeris
(Sen.). 13)Ubi enim beneficus vir est, si nemo alterius causa benigne facit?(Cic.). 14) Nemo est
miserior me (Ter.) 15) Ergo item iustitia nihil expetit praemii, nihil pretii (Cic.).
Esercizio 42
Traduci:
1) Di questa faccenda non so niente. 2) Nessuno mi ha mai parlato di lui, pertanto io non so
assolutamente nulla. 3) Non rivelerò mai a nessuno ciò che mi hai confidato, non temere! 4) Non ho
paura di niente e di nessuno. 5) Hai visto qualcuno? Io non ho visto nessuno. 6) Le tue parole non
valgono nulla. 7) Nulla di ciò che è umano mi è estraneo, perché sono un uomo. 8) Non vedrai
niente di interessante dalla cima di quel monte: nessuna città, nessun villaggio, nessuna strada. 9)
Nessuno di noi non ha mai letto i versi di Virgilio. 10) Nessuno ti seguirà in questa impresa! Non
convincerai nessuno con questi discorsi!
Elementi di analisi logica (24): Il complemento di stima e di prezzo .
Il complemento di stima (risponde alle domande: stimato quanto? valutato quanto?) è reso in
latino in due modi diversi, a seconda che si tratti di stima morale o materiale: in questo secondo
caso si identifica col complemento di prezzo (risponde alle domande: a quanto si vende? quanto
costa? e simili).
In particolare lo si trova espresso:
1.sempre in genitivo per indicare una stima morale (con genitivi del tipo magni = molto, parvi =
poco, nihili = nulla, pluris = di più, minoris = di meno, e così via):
•
Magni semper te existimavi. = Ti ho sempre tenuto in grande considerazione.
2.in genitivo (solo con tanti= tanto, quanti = quanto, pluris, minoris) o ablativo per indicare una
stima materiale:
•
Mille sestertiis tibi domum vendam. = Ti venderò la casa a mille sesterzi.
Tali complementi sono solitamente accompagnati da verbi quali existimare, facere, ducere ( =
considerare), o verbi quali vendere (= vendere), emere (= comprare), locare (dare in affitto ) e
simili.
Esercizio 43
Traduci:
1) In nullo homine umquam tantam aviditatem atque tantam luxuriam quantas in te inveni. 2) Nihil
saxo durius est. 3) Nemo umquam habuit opportunitates quas tu nunc habes. 4) Homines avari
nihil magis quam divitias exquirunt, sed semper miserrima eorum vita est. 5) Nihil dicam, iudices,
ut de me excusem. 6) Possessio nullius rei hominem beatum facit, nisi id cum amico communicat. 7)
215
Cum puer eram magnum versuum numerum ediscebam quos nunc, autem, nemo ediscit. 8) Omnes
felicitatem exquirunt, nemo re vera eam invenit. 9) Nemo qui praedae particeps fuit tantas divitias
quantas tu accepisti habuit. 10) Nulli rei animum attendo magis quam tuis litteris, ex quibus
consolationis verba exspecto. 11) Nihili sunt ista tua verba. 12) Reus aliqua dixit, sed iudices nihili
verba eius pependerunt. 14) Nihil cuique tam carum est quam patria. 15) Nemo nostrum tam
imprudens fuit ut committeret liberorum educationem Graeco magistro.
Esercizio 44
Traduci:
Aliquot homines - universi cives - omnis mundus - aliquid reliquum - cuncta civitas - cum ceteris
copiis - aliud dicis, aliud facis - eadem quae ceteri dico - alterius opinio - omnium rerum consensio
– pleraque plebs – per aliquot nuntios;
di alcune novità – a tutti gli altri – tramite parecchi informatori – la maggior parte degli schiavi –
alla maggior parte dei nobili – con i soldati rimanenti – da ogni luogo – in tutta l’isola – con ogni
mezzo – i più dei nemici.
Esercizio 45
Traduci:
1) In tutta l’isola i cittadini si mobilitarono per affrontare il nemico. 2) Il generale uscì
dall’accampamento con pochi soldati, mentre gli altri attesero il suo ritorno. 3) La maggior parte dei
senatori, all’arrivo di Cesare, fuggì da Roma con Pompeo. 4) Ho visto parecchi animali nella foresta
e anche alcuni cacciatori. 5) Dopo il discorso dell’oratore da tutta l’assemblea si levarono voci di
approvazione. 6) Intere popolazioni, con l’espansione di Roma, si fusero con i Romani. 7) Il
generale richiamò dagli accampamenti invernali le altre legioni e mandò avanti i soldati che erano
con lui. 8) Alcune città si consegnarono spontaneamente al nemico, altre invece il nemico le
espugnò con la forza.
Esercizio 46
Traduci:
1) Aliud saepe philosophus dicit, aliud facit. 2) Ex civibus alii, propter pestilentiam quae populum
invaserat, se domi continebant, alii ex urbe fugiebant, alii deos in templis orabant. 3) Alterius
fallacia, alterius fida verba sunt. 4) Quot homines in contione erant, tot eorum sententiae. 5) Talis
es qualis semper fuisti. 6) Consulis audacia tanta fuit quanta esse debebat. 7) Talia vita et facta
eius fuerunt qualia semper praecepta et verba.
1) Tale è la tua bellezza quale la sensibilità del tuo animo. 2) Gli uni si allontanarono dalla casa, gli
altri rimasero fino a tarda notte. 3) La tua generosità è tanto grande quanto la tua clemenza, Cesare!
4) Sei tale quale tuo padre. 5) Non ho mai visto tanti bei monumenti quanti ne vedo a Roma. 6) Tra
i cittadini che assistevano allo spettacolo, uno urlava, uno batteva i piedi e le mani, uno agitava il
fazzoletto, uno piangeva.
Esercizio 47
Traduci:
1) (Caesar) reliquas legiones ex hibernis evocat (Caes.). 2) Ad ceteras meas miserias accessit dolor
[…] de Dolabellae valetudine (Cic.). 3) Omnis noster equitatus, omnis nobilitas interiit (= sono
morte) (Caes.). 4) Numquam aliud natura, aliud sapientia dicit (Iuv.). 5) Epistulas tuas accepi,
216
aliam alia iucundiorem (Cic.). 6) Eorum neuter triumphavit, quod alteri illum honorem collega,
alteri mors praeripuit (Cic.). 7) Aliis consilium, aliis animus, aliis occasio defuit (= mancò),
voluntas nemini (Cic.). 8) Antonius plerasque naves in Italiam remittit (Caes.). 9) Alius alium timet
(Cic.).10) Quod commune cum aliis est, desinit esse proprium (Quint.). 11) Ceteri sine mora
veniunt (Sall.). 12) Etenim omnes viri boni ipsam aequitatem et ius ipsum amant (Cic). 13) Accepi a
te aliquot epistulas uno tempore, quas tu diversis temporibus dederas (Cic.). 14) Sed ei (=
Semproniae) cariora semper omnia quam decus atque pudicitia fuit (= fuerunt). (Sall.). 15) Soli
(sott. Romani) omnium opes atque inopiam pari adfectu concupiscunt (Tac.). 16) Est utraque res,
sine altera, debilis (Cic.). 17) Consulatus uterque apud patricios manet (Liv.). 18) Feci ut neutri
illorum nemo esset me carior (Cic.). 19) Galli quantas pecunias ab uxoribus, dotis nomine,
acceperunt, tantas ex suis bonis cum dotibus communicant. (Caes.)
Versione 1
Il rispetto per i morti
Domi ducis maiorum multorum effigies erant, quas dux custodiebat magna cum reverentia. Duci
cordi erant praecipue effigies patris et avi paterni: hic decesserat cum dux puerulus erat, sed ei
notus erat ob memoriam quam sui reliquerat. Consul fuerat magnaque facinora egerat. Pater, vir
magni ingenii et belli peritissimus, sed maxime sincera benignitate in omnes, bis consul fuerat.
Cives memoria tenebant officia illius populi causa, humanitatem in victos, pietatem erga deos. Dux
contra memoria tenebat optimi patris personam, filiorum amantissimi. Superbus his maioribus, se
gerebat benigne erga milites, qui omnes ei oboediebant maxima cum reverentia.
Versione 2
L' Italia antica: i primi re
Aboriginum, Italiae antiquae incolarum, rex Saturnus fuit. Saturni temporibus homines liberi
vivebant, non erant servi, eorumque omnia bona communia indivisaque. Aborigines Italiam
Saturniam appellaverunt, et Saturnium montem in quo erat sedes regis. Postea regnavit Faunus,
tempore cuius in ltaliam ab Arcadia Evander pervenit, cui Faunus donavit montem quem Palatium
appellaverunt. Fauni ex filia nepos Latinus: tunc in ltaliam Aeneas advenit, contra quem Latinus
rex bellum paravit. Sed bellum non gessit, quia Aeneae virtutem Latinus intellexit, eumque in
societatem regni accepit. Aeneae tandem Ascanius filius successit, qui Albam Longam condidit.
adattamento da Giustino
Versione 3
I centauri
In Homeri libris centauri non animalia foeda, sed homines feri Thessaliae sunt. In Pelii montis
silvis vivebant, carnem crudam edebant. Eos ex Thessaliae regionibus expulerunt Lapithae, qui in
Olympi silvis habitabant. Postea Graeci centauros mente sibi finxerunt homines eosdemque equos:
hominum caput pectusque, reliquum corpus equorum habuerunt. Inter eos insignes erant natura
pacis studiosa Pholus, Ixionis filius, et Chiron, Achillis magister. Omnes centauros sapientia
Chiron superabat; multarum artium peritissimus, musicae, medicinae, astrorum scientiae, erat.
Versione 4
Imprese di Cesare
Caesar, quem multi iudicaverunt hodieque iudicant maximum Romae filium, clarus fuit ob pugnas
contra Galliae gentes. In potestatem Romanorum Galliam redegit, exercitibusque Britanniam
217
quoque petivit. Postea bellum civile contra Pompeium commisit, copiasque eius profligavit in
pugna apud Pharsalum, Thessaliae urbem. Ex acie Pompeius evasit incolumis cum paucis
equitibus, pervenitque in Aegyptum, ad Ptolemaeum regem, sed ibi morte violenta periit. Necaverat
eum rex, qui ei hospitium praebuerat. Deinde in Aegyptum Caesar quoque pervenit, et regioni
Romae tutelam imposuit. Paulo post ex Asia Minore Romanorum senatui nuntium victoriae contra
Pharnacem, Ponti regem, his verbis dedit: Veni, vidi, vici.
Versione 5
Eroi troiani e greci
Ex multis Priami filiis mira virtute Hector fuit. Is Troiam defendit maxime strenue, eumque in bello
necavit Achilles, Pelei filius. Postea deus Apollo Alexandrum Parim se simulavit, Achillis talum
vulneravit eumque occidit. Post herois mortem, arma eius Graecorum duces Ulixi donaverunt,
Ithacensium regi, qui equum ligneum exstruxerat. Ulixes deinde arma amisit in mari, dum domum
suam revertit. Inter errorem per maria e vita excesserunt omnes Ulixis comites, isque solus post
multos annos Ithacam remeavit, ad Penelopam uxorem.
Versione 6
Annibale e Roma
Infestissimus nomini Romano Hannibal fuit, Carthaginiensium dux. Is multa bella cum Roma gessit,
saepeque victor evasit. Ex plurimis, memorabilis pugna Cannensis, in qua permulti ex Romanis
ceciderunt in acie. Romanorum consul, Varro, proelium commisit contra Aemilii voluntatem, sed
Hannibalis milites pugnam vicerunt magna cum clade Romae militum. Multis post annis denique, in
Africa, Romanae copiae Carthaginiensium exercitus vicerunt apud Zamam, atque ita finem habuit
secundum bellum Poenicum. Hannibal tamen fuga salvus evasit; Romanus Scipio, victor, clarus
fuit, eumque cognomine Africanum appellaverunt cives.
Versione 7
Le guerre civili
Romae bella inter cives, vel potius civilia, exarserunt saepius. Inter gravissima, bellum quod Sulla
contra Marium gessit. Victor, testularum suffragiis multos Roma cives Sulla eiecit. Postea fuit
Catilinae coniuratio - Cicero consul erat -, quae finem habuit pugna Pistoriensi: Romanorum
exercitum Antonius consul ducebat. Bellum maximum, in quo plurimi cives perierunt, fuit inter
Caesarem Pompeiumque. Nobis Caesar ipse tradit libris « De bello civili ». Pompeium Caesar
profligavit, qui in urbe mansit dictator. Multos inimicos habuit. Hi coniurationem fecerunt eumque
pugionis ictibus necaverunt idibus Martiis, in curia. Ex coniuratis, Brutus, Caesaris filius
adoptivus. Dictator eum vidit -historia narrat - dixitque: "Quoque tu, Brute, fili mi".
Versione 8
Faone
Nell’isola di Lesbo viveva Faone, un vecchio e povero traghettatore. A costui un giorno si presentò,
sotto le sembianze di una vecchia, la dea Afrodite: Faone la traghettò dall’altra parte del fiume e
non le chiese alcun compenso. La dea, allora, gli donò un unguento che il barcaiolo spalmava ogni
giorno sul suo corpo: il magico unguento lo trasformò in un bellissimo giovane, così bello da
suscitare l’amore di tutte le fanciulle dell’isola. Anche la poetessa Saffo si innamorò di lui, ma il
giovane non la ricambiò; la fanciulla allora, per la disperazione, si gettò dalla rupe di Leucade e
morì.
218
219
Capitolo 13
I numerali
Gli aggettivi numerali; come si scrivono i numeri romani.
Numerali cardinali.
Elementi di analisi logica (25): il complemento di distanza
Elementi di analisi logica (26): il complemento di estensione.
Numerali ordinali.
Come si scrivono per esteso i numeri.
Elementi di analisi logica (27): Il complemento di età.
Indicazione delle ore e delle date.
Numerali distributivi e avverbi numerali.
Romanorum mores (6): Come i Romani calcolavano il tempo.
220
Gli aggettivi numerali; come si scrivono i numeri romani
Esercizio 1
Indica per ciascun numero romano il corrispondente numero arabo:
I, V, VII, VIII, IX, XVII, XXIX, XL, XLI, LX, XC, XVII, XIX, XXV, IV, XIII, XX, XXIX,
CCC, LX, XL, LXX, LXXX, C, XC, CC, CI;
DCC, CMX, CXVII, CDXIX, CDIX, DCVI, DCCX, MM, MCMLXX, MCCMXVI,
MCMXXIX, DCLXI.
Esercizio 2
Indica per ciascun numero arabo il corrispondente numero romano:
1, 3, 5, 4, 7, 10, 11, 9, 15, 14, 17, 20, 22, 19, 25, 50, 51, 55, 100, 101, 99, 97, 110, 111, 150, 500,
400, 1000, 900;
814, 302, 67, 823, 269, 305, 505, 527, 1010, 1492, 1789, 1968, 2003, 1995.
Numerali cardinali
Esercizio 3
Traduci:
Unius consulis – duorum filiorum – unius ancillae – cum duobus amicis – ex duobus urbibus – inter
tres pueros – trium amicorum – ad duas urbes – ex duobus itineribus – in unam manum – duobus
oculis – unus e nobis – omnes ad unum - in unum - duabus tribusve horis - milia passuum captivorum X milia - captivos mille;
con due o tre amici – in tre giorni – dalle due città – ad uno solo dei due figli – con uno dei due
consoli – delle due fanciulle – nelle due battaglie – attraverso le tre strade – in soli tre giorni – con
centomila soldati – da mille uomini – con un migliaio di uomini – ad entrambi i consoli – con una
sola lettera.
Esercizio 4
Traduci:
1) Rhea Silvia, Numitoris regis filia, duos filios genuit: Romulum et Remum. 2) Hercules infans iam
fortis erat: duos dracones enim necavit manibus suis. 3) Unum ex legatis Romanorum dux
arcessivit quocum de pacis condicionibus tractavit. 4) Sestertium nummum quattuor milia quidam
fur ex domini arca surripuit. 5) Minos, Cretae rex, quotannis Minotauro praebebat septem puellas
septemque pueros ut famem expleret. 5) Duo immanes angues Laocoontis et eius duorum filiorum
corpora spiris ante omnium oculos implicaverunt atque suffocaverunt. 7) Cum quinque amicis
domum meam venies, et hic (= qui, avv.) septem amicos invenies. 8) Duas captivas nobiles
Alexander habebat: uxorem matremque Darei.
Esercizio 5
Traduci:
1) Latona ebbe da Zeus due figli: Apollo e Artemide. 2) Per porre fine alla guerra contro Alba
221
Longa si scontrarono tre fratelli Romani contro tre fratelli Albani, che morirono nello scontro. 3) Da
Roma giunsero ai consoli ben quattro messaggeri, ciascuno dei quali aveva con sé due lettere del
senato. 4) Nell’arco di cinque anni ho abitato in ben sette diverse città. 5) La prima guerra punica
durò ben venticinque anni. 6) Dario organizzò l’impero persiano e lo divise in venti satrapie
tributarie.
Elementi di analisi logica (25): il complemento di distanza
Il complemento di distanza (risponde alle domande: quanto lontano? a quale distanza?) lo si
trova espresso:
1. con l’accusativo o con l’ablativo, sia del numerale che dell’unità di misura utilizzata, es.
miglia (tieni presente che un miglio corrisponde a mille passus, mille passi; milia ( = migliaia),
al plurale, come sostantivo, può significare migliaia con o senza passuum: milia o milia
passuum);
2.con il genitivo retto da spatio o intervallo.
Il luogo dal quale ha inizio la misurazione lo troviamo con a / ab + ablativo.
•
Ab his castris oppidum Remorum, nomine Bibrax, aberat milia passuum octo (Caes.). = La
città dei Remi, di nome Bibracte, distava da questo accampamento ottomila passi.
•
Oppidum a Corfinio VII milium intervallo abest (Caes.). = La città dista da Corfinio
7.000 passi.
Se la distanza viene indicata facendo riferimento al tempo che si impiega per percorrerla, si ricorre
ad iter (acc. n.) + genitivo (es. dierum) + un numerale:
•
quattuor dierum iter ab urbe = a quattro giorni di cammino dalla città.
Elementi di analisi logica (26): il complemento di estensione.
Il complemento di estensione (risponde alle domande: quanto alto? quanto lungo? e così via) lo
si trova espresso:
1. con l’accusativo in dipendenza da un verbo come pateo = mi estendo, o da aggettivi quali
latus, a, um = largo, longus, a, um = lungo:
•
Milites […] aggerem latum pedes CCCXXX, altum pedes LXXX exstruxerunt (Caes.). = I
soldati […] costruirono un terrapieno largo 330 piedi, alto 80.
2. con il genitivo in dipendenza da un sostantivo:
•
Erat inter oppidum Ilerdam et proximum collem […] planities circiter passuum CCC
(Caes.). = Tra la città di Ilerda e il colle più vicino c’era una pianura di circa 300 passi.
Talvolta il complemento di estensione è specificato da espressioni quali in altitudinem = in altezza,
in longitudinem = in lunghezza, e simili.
222
Esercizio 6
Traduci:
1) Fluminis erat altitudo pedum circiter trium (Caes.). 2) Classem septuaginta navium Athenienses
Miltiadi dederunt (Nep.). 3) Sic est, non muto sententiam: fuge multitudinem, fuge paucitatem, fuge
etiam unum (Sen.). 4) Atque hunc quidem unum huius belli domestici ducem sine controversia
vicimus (Cic). 5) Sunt autem duo crimina, auri et veneni (Cic.). 6) Horum duorum criminum video
auctorem, video fontem, video certum nomen et caput (Cic.). 7) Auxilium suum ambobus promittit
(Sall.). 8) Quintum Titurium Basinum legatum cum legionibus tribus in Venellos, Coriosolitas
Lexoviosque mittit (Caes.). 9) Haec eadem ratio est in summa totius Galliae : namque omnes
civitates in partes divisae sunt duas (Caes.). 10) In omni Gallia eorum hominum, qui aliquo sunt
numero atque honore, genera sunt duo (Caes.). 11) Rerum facta est (= divenne) pulcherrima Roma
septemque una sibi muro circumdedit arces (Verg.). 12) Septem milia hominum in minora castra,
decem in maiora, duo ferme in vicum ipsum Cannas perfugerunt (Liv.). 13) Duo milia quingenti
hostium in acie, multi postea ex vulneribus periere (= morirono) (Liv.). 14) Is et proelia aliquot
secunda fecit et tribus arietibus aliquantum muri discussit (Liv.). 15) Legionem Caesar, quam equis
vexerat, passibus ducentis ab eo tumulo constituit (Caes.). 16) Quattuor robustos filios, quinque
filias, tantam domum, tantas clientelas Appius regebat et caecus et senex. (Cic.) 17) Annus hic erit
insignis novi hominis consulatu, insignis novis duobus magistratibus, praetura et curuli aedilitate.
(Liv.) 18) Themistoclis ad nostram memoriam monumenta manserunt duo: sepulcrum prope
oppidum, im quo est sepultus (= è stato sepolto), statuam in foro Magnesiae. (Nep.) 19) Habebat
duos optimae indolis filios. (Val. Max.) 20) Pyrrus Romanos mille octingentos cepit et eos summo
honore tractavit, occisos sepelivit. (Eutr.)
Esercizio 7
Traduci :
1) Il generale schierò le truppe ad una distanza di circa tre miglia dall’accampamento del nemico. 2)
La mia casa di campagna dista cinque miglia da Roma. 3) I due consoli posero gli accampamenti ad
una distanza di venti miglia l’uno dall’altro. 4) I soldati, per ordine del comandante, in sole quattro
ore scavarono una trincea di dodici piedi. 5) Il paese da cui provengo dista dalla città solo due
giorni di cammino. 6) Il territorio che il nemico aveva occupato con le sue truppe si estendeva per
una lunghezza di quindici miglia e per una larghezza di sette. 7) Dario costruì una strada reale che
conduceva da Susa, capitale dell’impero, a Sardi, in Lidia, in tre mesi di cammino.
Numerali ordinali
Esercizio 8
Completa la traduzione delle seguenti frasi:
1) Vercingetorix minoribus Caesarem itineribus subsequitur et locum castris deligit paludibus
silvisque munitum ab Avarico longe milia passuum XVI (Caes.).
…………………………………………………..segue ……………………………………..
2) Omnium consensu hac sententia probata, uno die amplius XX urbes Biturigum incenduntur
(Caes.).
……………………….approvato questo piano, ……………………………………..vengono
incendiate.
3) His tot rebus impedita oppugnatione, milites, cum toto tempore frigore et assiduis
imbribus tardarentur, tamen continenti labore omnia haec superaverunt et diebus XXV
aggerem longum pedes CCCXXX, latum pedes LXXX exstruxerunt (Caes.).
Benchè l’assedio fosse ostacolato da tutti questi impedimenti, ……………..pur essendo
223
ostacolati dal freddo e dai continui temporali, …………………………………………………...
………………………………………………………………………………………………………
4) Denique ex omni eo numero, qui fuit circiter milium XL, vix DCCC, qui primo clamore
audito se ex oppido eiecerant, incolumes ad Vercingetorigem pervenerunt (Caes.).
………………………………………………………………………………….. alle prime grida
…………………………………………………………………….
5) Cohortes in acie LXXX constitutas habebat, quae ( = quarum) summa erat milium XXII ;
cohortes VII castris praesidio reliquerat (Caes.).
Teneva schierate ………………………………………………………………………………….
6) Haec cum dixisset, primus ex dextro cornu procucurrit, atque eum electi milites circiter
CXX voluntarii eiusdem centuriae sunt prosecuti (Caes.).
Dopo aver detto queste parole, ……………………………………………………………………
……………. seguirono.
7) In eo proelio non amplius CC milites desideravit, sed centuriones, fortes viros, circiter XXX
amisit (Ces).
……………………… non più di ………………. perse, ……………………………………...
8) Ex Pompeiano exercitu circiter milia XV cecidisse videbantur, sed in deditionem venerunt
amplius milia XXIV (Caes.).
…………………………….. sembrava fossero morti…………………………………………….
Elementi di analisi logica (27): Il complemento di età.
Il complemento di età (risponde alla domanda: di quale età?) lo si trova espresso:
1.con il genitivo annorum accompagnato dal numerale cardinale, spesso in unione con sostantivi
come puer, adulescens, senex…;
2.con l’accusativo annos accompagnato dal numerale cardinale in unione con un verbo come
habeo, compleo, expleo o con il participio perfetto natus;
3.con l’accusativo annum accompagnato dal numerale ordinale accresciuto di un’unità in unione
con il participio presente agens.
Ad esempio:
•
Puer septem annorum/ septem annos habens / septem annos natus / octavum annum agens =
un fanciullo dell’età di sette anni.
Come si scrivono per esteso i numeri
Esercizio 9
Scrivi per esteso (ovvero in lettere) i seguenti numeri romani:
XI – XVIII - XX – XIX – XXIII – XXXIV – XXXVI – CX – CXII – MXX – CCXVI – MCCXV .
Esercizio 10
Traduci:
puella septimum annum agens - adulescens annorum decem et quinque - puer novem annos natus iuvenis triginta annorum - censor septuagesimum annum agens - vir annos sexaginta natus - homo
224
septuaginta annos complens - senex undeseptuaginta annorum - homo triginta annos natus;
un ragazzo di venti anni – all’età di dodici anni – a soli tre anni – nel suo trentesimo anno di età –
un uomo di ottantacinque anni – un re di ottanta anni – una nonna di centoquattro anni – a soli
quindici anni di età
Indicazione delle ore e delle date
Esercizio 11
Scrivi a fianco di ciascuna espressione la corrispondente ora in italiano:
hora prima ………………………..……...
hora duodecima………………………….
hora octava ……………………………...
hora septima………………………….
hora secunda ……………………………...
hora decima………..…………………….
prima vigilia…..………………………….
quarta vigilia …………………………….
tertia vigilia…..………………………….
hora nona …………………………….
Esercizio 12
Scrivi a fianco di ciascuna espressione la corrispondente ora in latino:
le tre del mattino ………………………..……...
le due del pomeriggio………………………….
a mezzanotte ……………………………...
a mezzogiorno………………………….
le sei del mattino ……………………………...
verso le nove di sera………..…………………….
alle tre di notte…..………………………….
alle cinque del pomeriggio …………………………….
alle sei di sera …..………………………….
alle nove del mattino …………………………….
Esercizio 13
Traduci le seguenti date:
ante diem VI Idus Sextiles – a. d. III Non. Oct. – pridie Nonas Martias – Idibus Decembribus – a. d.
V Nonas Maias – Nonis Novembribus - Kalendis Octobribus – Idibus Martiis – ante diem VI Kal.
Maias – pridie Kalendas Apriles – pridie Kalendas Maias – Nonis Martiis.
primo luglio –30 giugno – 29 giugno - 13 febbraio - 28 febbraio - 5 settembre - primo ottobre - 2
ottobre – 4 dicembre –5 novembre –31 luglio –13 agosto – 26 dicembre – 16 giugno – 13 novembre
– 3 ottobre – 9 novembre – 20 marzo - 5 marzo.
Esercizio 14
Traduci:
1) Septimus annus est, commilitones, ex quo vestra virtute et auspiciis imperii Romani, fide atque
opera nostra Britanniam vicistis (Tac). 2) Eius belli haec fuit causa: Publius Crassus adulescens
cum legione septima proximus mare Oceanum in Andibus hiemabat (Caes.). 3) Simul tertiae aciei
totique exercitui imperavit, ne iniussu suo concurreret (Caes.). 4) Anno trecentesimo altero ab
Urbe condita iterum mutatur (= viene mutata) forma civitatis ab consulibus ad decemviros (Liv.).5)
Piso unum et tricesimum annum explebat, fama meliore quam fortuna (Tac). 6) Caesar, hora diei
circiter quarta, cum primis navibus Britanniam attigit (Caes.). 7) Brutus heri venit Tusculanum
post horam decimam (Cic). 8) Ne a moltitudine equitum dextrum cornu circumveniretur (= perché
non venisse circondata) , celeriter ex tertia acie singulas cohortes detraxit atque ex his quartam
instituit equitatuique opposuit (Caes.). 9) Annos quinque et octaginta natus excessit e vita (Cic.).
10) Quis fuit horrendos primus qui protulit (= inventò) enses? (Tib.). 11) Erant in sinistro cornu
225
legiones duae traditae (= consegnate) a Cesare initio dissensionis ex senatus consulto, quarum una
prima, altera tertia appellabatur (= veniva chiamata.) (Caes.). 12) Accepi tuas tres iam epistulas,
unam a M. Cornelio quam a Tribus ei Tabernis, ut opinor, (da Tre Taverne, come credo) dedisti,
alteram quam mihi Canusinus tuus hospes reddidit, tertiam quam, ut scribis, ancora soluta (= come
scrivi, quando l’ancora da poco era tolta) de phaselo dedisti (Cic.). 13) Haec senatus consulta
perscribuntur (= vengono poste per iscritto) a. d. VII Id. Ian. (Caes.). 14) Quod (= et id) ubi Caesar
animadvertit, quartae aciei, quam instituerat ex cohortium numero, dedit signum (Caes.). 15)
Ennius scribit: anno trecentesimo quinquagesimo fere post Romam conditam « Nonis Iunis soli
luna obstitit et nox ». (Cic.)
Esercizio 15
Traduci :
1) Nel 499 a. C. le città greche d’Asia insorsero contro l’impero persiano; i Persiani soffocarono la
rivolta solo nel 494. 2) Nel 490 a. C. nella pianura di Maratona gli Ateniesi inflissero una pesante
sconfitta al re persiano Dario. 3) Nel 451 a. C. dieci magistrati codificarono per la prima volta per
iscritto le leggi romane : queste sono note con il nome di « Leggi delle Dodici Tavole ». 4) Nel 387
a. C. i Galli incendiarono Roma. 5) L’imperatore Caligola salì al trono nel 37 d. C.; morì nel 41 d.
C., a causa di una congiura dei pretoriani. 6) Nel 527 d. C., alla morte di Giustino, salì al trono
Giustiniano, che regnò fino al 565.
Esercizio 16
Traduci :
1) Athenienses, duce Miltiade, profligaverunt Persas in planitie Marathonia anno
quadringentesimo nonagesimo a. Chr. n. 2) Tertium bellum Punicum fuit ab anno centesimo
undequinquagesimo usque ad annum centesimum quadragesimum sextum ante Christum natum. 3)
Anno centesimo quadragesimo sexto ante Christum natum Romani deleverunt Carthaginem
Corinthumque. 4) Coniurati necaverunt Caesarem Idibus Martiis anno septingesimo nono ab Urbe
condita, id est anno quadragesimo quarto ante Christum natum. 5) Caesar natus est (= nacque)
anno sescentesimo quinquagesimo tertio Urbis Romae, vel potius anno centesimo ante Christum
natum. 6) Reges Romae fuerunt per annos ducentos quadraginta quattuor: ab anno septingentesimo
quinquagesimo tertio usque ad annum quingentesimum nonum a. Chr. n. 7) Divus Augustus
decessit anno quarto decimo p. Chr. n. 8) Christus natus est (= nacque) anno septingentesimo
quinquagesimo tertio post Urbem conditam.
Numerali distributivi e avverbi numerali
Esercizio 17
Traduci:
1) Semel in anno licet insanire (Hor.). 2) (Britanni) uxores habent deni duodenique inter se
communes, et maxime fratres cum fratribus parentesque cum liberis (Caes.). 3) Quidam fontes senis
horis pleni, senisque sicci sunt (Sen.). 4) Qui premium meriti ab improbis desiderat, is bis peccat
(Phaedr.). 5) Bis vincit qui se vincit (Publ Syr.). 6) Litteras binas tuas accepi, quarum alteras
Funisulanus mihi dedit, alteras scriba Tullius (Cic.). 7) Accepi tuas ter iam epistulas (Cic.). 8) Fons
ter in die crescit decrescitque (Pl.). 9) Augustus tribuniciam potestatem perpetuam recepit, in qua
semel atque iterum per singula lustra collegam sibi cooptavit (Svet.). 10) Ut Romae consules, sic (=
come … così) Carthagine quotannis bini reges creabantur (= venivano eletti) (Nep.). 11) Bis ovans
triumphavi et tres egi curules triumphos et appellatus sum (= sono stato proclamato) viciens et
semel imperator (Aug.). 12) Romae erant bini consules (Liv.).
226
Esercizio 18
Traduci (ricapitolazione su tutti i pronomi):
1) Itaque omnium suorum consensu Curio reliquas copias exspectare et bellum ducere parabat
(Caes.). 2) Non materia multitudine arborum, non frumentum cuius erant plenissimi agri deficere
poterat (= poteva) (Caes.). 3) Dubitabitis, iudices, tantam istius audaciam, tantam crudelitatem,
tantam iniuriam vindicare? (Cic.). 4) Incitabant praeterea corrupti civitatis mores, quos pessuma
(= pessima) ac divorsa (= diversa) inter se mala, luxuria atque avaritia, vexabant (Sall.). 5) Sed in
eis erat Sempronia, quae multa saepe virilis audaciae facinora commiserat (Sall.). 6) Nec ullum
orationi aut lenocinium addit aut praemium (Tac.). 7) At illum iam antea consulatus ingens cupido
exagitabat (Sall.). 8) Et erat in tanta caligine maior usus aurium quam oculorum (Liv.). 9) Utraque
in ea fuga periit (= morirono) (Caes.). 10) In tanta tamque corrupta civitate Catilina […] omnium
flagitiorum atque facinorum circum se tamquam stipatorum catervas habebat (Sall.). 11) Quicquid
ex Agricola amavimus […] manet […] in animis hominum, in aeternitate temporum, fama rerum
(Tac.). 12) Hi quamcumque in partem impetum fecerant hostes loco cedere cogebant (Caes.). 13)
Erat Italia tum plena Graecarum artium ac disciplinarum, studiaque haec et in Latio vehementius
tum colebantur (= venivano coltivati) quam nunc iisdem in oppidis (Cic.). 14)Uterque nostrum est
aliquando adversus aliquem (Cic.). 15) Curam nobis nostri natura mandavit (Sen.).
Esercizio 19
Traduci (ricapitolazione su tutti i pronomi):
1) Aeneadum genetrix, hominum divomque (= deorumque) voluptas, alma Venus, […] te, dea, te
fugiunt venti, te nubila caeli adventumque tuum, tibi suavis daedala tellus summittit flores, tibi
rident aequora ponti (Lucr.). 2) Erat ex omnibus castris, quae summum undique iugum tenebant,
despectus, atque omnes milites intenti pugnae eventum exspectabant (Caes.). 3) Nam quid dissimulo
aut quae me ad maiora reservo ? (Verg.). 4) Dulces exuviae, […] accipite hanc animam meque his
exsolvite curis. Vixi et quem dederat cursum Fortuna peregi et nunc magna mei sub terras ibit
imago (Verg.). 5) Atque omnium primum (Numa) ad cursus lunae in duodecim menses discribit
annum (Liv.). 6) Lucus erat, quem medio ex opaco specu fons perenni rigabat aquā (Liv.). 7) Ita
duo deinceps reges, alius aliā viā, ille bello hic pace, civitatem auxerunt. Romulus septem et
triginta regnavit annos, Numa tres et quadraginta (Liv.). 8) Quis me uno vivit felicior […] ? (Cat.).
9) O di, reddite mi (= mihi) hoc pro pietate mea (Cat.). 10) Itaque dono tibi quod unum habeo, me
ipsum (Sen.). 11) Septem et triginta annos vitae, duodecim potentiae explevit (Sen.). 12) Eodem die
castra promovit et milibus passuum sex a Caesaris castris sub monte consedit. Postridie eius diei
praeter castra Caesaris suas copias traduxit et milibus passuum duobus ultra eum castra fecit
(Caes.). 13) Vestrum nemo est quin intellegat (= che non capisca) (Cic.). 14) Quem recitas, meus
est, o Fidentine, libellus, / sed male cum recitas, incipit esse tuus (Mart.).
Versione 1
Vivamus, mea Lesbia…
Vivamus, mea Lesbia, atque amemus,
rumoresque senum severiorum
omnes unius aestimemus assis.
Soles occidere et redire possunt (1);
Nobis (2) cum semel occidit brevis lux,
nox est perpetua una dormienda.
Da mi basia mille, deinde centum,
227
dein mille altera, dein secunda centum,
deinde usque altera mille, deinde centum;
dein, cum multa milia fecerimus (3),
conturbabimus illa, ne sciamus
aut ne quis malus invidere possit,
cum tantum sciat esse basiorum (4).
Catullo
(1) possunt = possono. (2) nobis… nox est perpetua una dormienda = noi dobbiamo dormire una
notte sola interminabile. (3) fecerimus: futuro anteriore. (4) cum tantum sciat esse basiorum=
conoscendo il gran numero dei baci.
Versione 2
Le origini di Roma
Romanorum imperium a Romulo, Martis belli dei et Reae Silviae, virginis vestalis, filio, exordium
habuit. Propter controversiam Romulus fratrem necavit, postea civitatatem condidit eamque
Romam ex suo nomine appellavit. In urbem novam finitimorum multitudinem recepit, centum cives
legit, et eos, senes, senatores appellavit. Sed quod Romulus ipse et populus uxores non habebant,
rex invitavit ad spectaculum ludorum vicinas urbi Romae nationes virginesque earum rapuit. Quare
omnia oppida, quae urbem cingunt, id est Caeninenses Sabini Veientes, contra Romanos
bellaverunt, sed Romulus nationes omnes bello profligavit.
adattamento da Eutropio
Versione 3
I successori di Romolo
Romulo Numa Pompilius successit, qui nullum bellum gessit sed leges Romanis moresque
constituit, annum in decem menses divisit, infinita Romae sacra et templa constituit. Postquam
morbo decessit, Tullus Hostilius, successor eius, bella reparavit. Vicit Albanos Veientes et
Fidenates, adiecit urbi montem Caelium eamque ampliavit. Post Tullum Hostilium Ancus Marcius,
Numae ex filia nepos, suscepit imperium. Contra Latinos dimicavit, Aventinum montem adiecit
civitati et Ianiculum; apud ostium Tiberis civitatem (quam postea Ostiam dixerunt) condidit supra
mare, non longe ab urbe Roma. Morbo periit.
adattamento da Eutropio
Versione 4
Tarquinio il Superbo
Lucius Tarquinius Superbus, septimus atque ultimus regum, Volscos, quae gens non longe ab urbe
est, vicit, Gabios civitatem et Suessam Pometiam subegit, cum Tuscis pacem fecit et templum lovi in
Capitolio aedificavit. Postea, dum Ardeam oppugnat, imperium perdidit. Nam filius nobilissimam
pudicissimamque feminam Lucretiam, Collatini uxorem, iniuria affecit, eaque de iniuria mulier in
conspectu omnium mortem sibi conscivit. Propter quam causam Brutus populum concitavit et
Tarquinio ademit imperium. Mox exercitus quoque regem, qui Ardeam oppugnabat, reliquit.
Romani eum in urbem non receperunt, et ille cum uxore et liberis fugit. Itaque Romae finem habuit
regnum, postquam in urbe septem reges regnaverant annis ducentis quadraginta tribus.
adattamento da Eutropio
228
Versione 5
Sulla carriera politica di Catone
Consulatum gessit cum L. Valerio FIacco, sorte provinciam habuit Hispaniam Citeriorem, exque ea
triumphum deportavit. Ibi diutius fuit, atque ob eam causam P. Scipio Africanus consul iterum,
cuius Cato quaestor fuerat, voluit (= avrebbe voluto) eum de provincia depellere et ipse succedere,
sed hoc efficere non potuit (= potè), quod tum non potentia, sed iure rem publicam administrabant.
Scipio privatus in urbe mansit, at Cato, censor cum FIacco, maxima cum severitate potestatem
gessit: nam in complures nobiles animadvertit et multas res novas in edictum addidit contra
luxuriem quae iam tum incipiebat pullulare. Circiter annos octoginta, usque ad extremam aetatem
ab adulescentia, rei publicae causa inimicitias suscipere non destitit. Multi eum temptaverunt, et
non modo nullum detrimentum existimationis fecit, sed etiam virtutum laude crevit.
adattamento da Cornelio Nepote
Versione 6
Quintia formosa est multis…
Quintia formosa est multis, mihi candida, longa,
recta est. Haec ego sic singula confiteor (1),
totum illud “formosa” nego: nam nulla venustas,
nulla in tam magno est corpore mica salis.
Lesbia formosa est, quae cum pulcherrima tota est
tum omnibus una omnis (2) subripuit veneres.
Catullo
(1) confiteor = riconosco. (2) omnis = omnes.
Versione 7
L’imperatore Augusto parla… di se stesso.
Ob meas res terra marique prospere gestas (= imprese condotte felicemente a termine) senatus
quinquagies et quinquies supplicationem dis immortalibus decrevit. Capitolium et Pompeium
theatrum impensa grandi refeci et rivos aquarum compluribus locis; aquam Marciam duplicavi.
Duo et octoginta templa deum in Urbe consul sextum restitui. Consul septimum viam Flaminiam ab
Urbe Ariminum pontesque omnes praeter Milvium et Minucium feci. Ter munus gladiatorum dedi
meo nomine et quinquies filiorum meorum aut nepotum nomine. Bis athletarum spectaculum populo
praebui meo nomine et tertium nepotis mei nomine. Venationes bestiarum Africanarum meo nomine
aut filiorum meorum et nepotum in circo aut in foro aut in amphitheatris populo dedi sexies et
vicies. Navalis proelii spectaculum populo dedi trans Tiberim.
adattamento da Augusto
Versione 8
Ottaviano Augusto
Postquam bella toto orbe confecerat, Octavianus Augustus Romam remeavit, duodecimo anno
quam consul fuerat. Ex eo tempore rem publicam per quadraginta et quattuor annos solus obtinuit.
Ante enim duodecim annis cum Antonio et Lepidum tenuerat. Ita ab initio principatus eius usque
ad finem quinquaginta et sex anni fuerunt. Obiit (= morì) autem septuagesimo sexto anno morte
communi in oppido Campaniae Atella. Sepeliverunt eum Romae, in campo Martio, atque non
immerito maxima Romanorum pars deo similem putaverunt. Nec quisquam eo aut in bellis felicior
fuit aut in pace moderatior. Quadraginta et quattuor annis, quibus solus gessit imperium,
civilissime vixit, in cunctos liberalissimus, in amicos fidissimus, et hos maximis evexit honoribus et
229
paene aequavit fastigio suo.
adattamento da Eutropio.
Versione 9
Leggenda sulla fondazione di Roma
Dietro consiglio del nonno Numitore, Romolo e Remo interrogarono gli auspici per individuare il
posto esatto in cui fondare una nuova città. Remo si stabilì sul Palatino, Romolo sull’Aventino. Sul
Palatino Remo vide un primo presagio: sei avvoltoi che volavano nel cielo. Ma Romolo vide un
secondo e più grande presagio: dodici avvoltoi alti tra le nuvole. Romolo, così, risultò vincitore
nella sfida. Quindi legò due buoi ad un aratro per delimitare con un fossato il luogo in cui la nuova
città doveva sorgere; successivamente divenne il primo re di Roma. A lui seguirono altri sei re: il
settimo ed ultimo fu Tarquinio il Superbo.
Romanorum mores (6): Come i Romani calcolavano il tempo.
Nelle età più antiche i Romani suddividevano la giornata in fasi alquanto approssimative, quali
il canto del gallo (gallicinium), il cessare del canto del gallo (canticinium), l’alba (diluculum), il
momento di andare a letto (concubium), la notte profonda (intempesta nox), e simili;
successivamente fu adottata la suddivisione in 24 ore, di cui 12 diurne e 12 notturne.A differenza di
oggi però le ore non avevano sempre la medesima durata: lo spazio di tempo dal sorgere del sole al
tramonto comprendeva le ore diurne, quello dal tramonto all’alba comprendeva le ore notturne;
indipendentemente dalla durata del giorno e della notte, quindi, col variare delle stagioni, variava
anche la durata delle ore.
Durante la notte le ore erano raggruppate in quattro vigiliae (lett. = turni di guardia): poiché i
turni delle sentinelle, a partire dal tramonto fino all’alba, ogni notte erano quattro, il termine vigilia
passò ad indicare uno spazio di tre ore notturne.
Il primo calendario, secondo Varrone, erudito e scrittore latino vissuto nel I secolo a. C., fu
introdotto da Romolo. Era lunare, e comprendeva solo 10 mesi, per un totale di 304 giorni da marzo
a dicembre; i mesi di gennaio e febbraio furono introdotti dal suo successore, Numa Pompilio. Con
l’aggiunta di questi due mesi si arrrivò a un totale di 355 giorni; ad anni alterni, per far coincidere il
sistema di suddivisione del tempo basato sulle fasi lunari con quello del corso solare –stando a
quanto ci riporta Livio, storico latino vissuto dal 59 a. C. al 17 d. C.- veniva introdotto un mese
intercalare (intercalaris o mercedonius mensis). Ciò avveniva a discrezione dei pontefici i quali
talvolta ne abusavano a fini politici, ad esempio per prolungare la permanenza in carica di un
magistrato. Una riforma definitiva del calendario si ebbe con Giulio Cesare (calendario giuliano)
che, con l’aiuto dell’astronomo e matematico Sosigene di Alessandria, nel 46 – 45 a. C. stabilì che
l’anno avesse una durata di 365 giorni e che ogni quattro anni venisse introdotto un giorno
supplementare, detto bis sexto Kalendas Martias (da cui bisestile).
Questi i nomi dei mesi in seguito a tale riforma: Ianuarius, Februarius, Martius, Aprilis, Maius,
Iunius, Quintilis, Sextilis, September, October, November, December. Come primo della serie fu
scelto Ianuarius perchè era il mese in cui entravano in carica i consoli; alcuni di questi mesi, come
il nome stesso suggerisce, erano dedicati a particolari divinità (Ianuarius a Giano, Martius a Marte,
Maius a Maia, Iunius a Giunone); in età imperiale la denominazione dei mesi Quintilis e Sextilis fu
mutata in Iulius e Augustus, rispettivamente in onore di Cesare e di Augusto; la denominazione dei
mesi da September a December era dovuta al fatto che nel calendario romuleo questi mesi erano gli
ultimi quattro della serie, dal settimo al decimo.
230
All’interno dei mesi c’erano le date fisse delle Kalendae, Nonae e Idus; verso la fine del II
secolo a. C. fu adottata la suddivisione in settimane, con i nomi dei giorni assegnati secondo la serie
astrologica, ovvero in base al nome dei pianeti che, secondo le credenze greco–egizie, si
collocavano nella sfera celeste al di sotto della sfera delle stelle fisse: dies Lunae, dies Martis, dies
Mercuri, dies Iovis, dies Veneris, dies Saturni, dies Solis. Gli ultimi due, con l’avvento del
Cristianesimo, furono mutati in Sabbatum e Dominica.
Infine, i giorni potevano essere fasti (giorni in cui si potevano prendere deliberazioni sulla vita
civile e pubblica), nefasti (giorni in cui tali deliberazioni erano vietate), comitiales (giorni in cui era
lecito svolgere le assemblee popolari) ed endotercisi (nefasti nella parte iniziale e finale, fasti al
centro): in questa intricata selva di definizioni i Romani faticavano non poco per stabilire, ad
esempio, il giorno delle nozze o di un processo.
231
Capitolo 14
Il verbo di forma attiva.
Il verbo di forma attiva: il genere e la forma.
Impariamo ad usare il vocabolario (9).
La flessione del verbo: le coniugazioni.
I modi e i tempi verbali.
I modi finiti.
Elementi di analisi del periodo (8): Il cum narrativo.
I modi indefiniti.
Il participio futuro delle quattro coniugazioni e del verbo sum.
Elementi di analisi del periodo (9): la coniugazione perifrastica
attiva.
L’infinito futuro delle quattro coniugazioni e del verbo sum.
Il gerundio delle quattro coniugazioni.
Romanorum mores (7): Le terme.
232
Il verbo di forma attiva: il genere e la forma
Esercizio 1
Indica, con l’aiuto del vocabolario, se i seguenti verbi sono transitivi o intransitivi, quindi componi
una frase con ciascuno di essi:
Excogitare – obtendĕre – obtegĕre – parcĕre – hiemare – fluĕre – excellĕre – effulgēre – numerare
– protendĕre – accedĕre – antecellĕre - quaerĕre – plangĕre – discedĕre – convenire – colĕre excubare – docēre – instituĕre.
Esercizio 2
Con l’aiuto del vocabolario scrivi il paradigma dei seguenti verbi, quindi indica, sia per il verbo
italiano che per quello latino, se si tratta di un verbo transitivo o intransitivo:
Evitare – fare – risparmiare – punire – perdonare – dire – cantare – onorare – donare – servire –
nascondere – fuggire – arrivare – percuotere – superare.
Esercizio 3
Traduci le seguenti frasi e indica se i verbi in esse presenti sono transitivi o intransitivi:
1) Sine curis atque quieto animo agricola vivebat, sed ex improviso tempestatis calamitas vitam
eius difficilem reddidit. 2) In pugna Cannensi nullus Romanorum miles sanguini suo pepercit ut
cladem vitaret, sed frustra. 3) Servus carmina exclamabat et domini convivas delectabat. 4) In
theatro Romani, ludos gladiatorum spectantes, magna voce exclamabant atque plaudebant. 5)
Hannibal, ubi primum in Hispaniam venit, totius exercitus favorem sibi conciliavit. 6) Catullus
magno amore erga Lesbiam suam exardescebat, sed saepe puella eum fallebat. 7) Cum Catilina in
rem publicam coniurationem fecit, iuventus pleraque eius inceptis favebat. 8) Pyrrhus, Epiri rex, in
Italiam venit secum portans elephantos, quos numquam Romani antea viderant. 9) Alii Romae
manserunt, alii rus venerunt. 10) Domini filia viro nobilissimo atque ditissimo nupserat. 11) Cum
pueri patrem viderunt, ei obviam cucurrerunt. 12) Gallorum cantus agricolas exsuscitat. 13)
Consul equitatum immisit et hostium copias profligavit. 14) Sine timore hostes per montes iter
faciebant atque omnes vicos pagosque facile delebant. 15) Consuli senatus arduum laborem
delegaverat sed consul egregie imperata fecit.
Impariamo ad usare il vocabolario (9)
Un verbo può essere transitivo in italiano e intransitivo in latino o viceversa, oppure può
essere costruito sia transitivamente che intransitivamente in entrambe le lingue. Per questo
motivo è particolarmente importante guardare sempre l’indicazione, tr. o intr., che il vocabolario ci
fornisce.
Prendiamo ad esempio la frase 2 dell’esercizio precedente. Il verbo pepercit deriva da parco, is,
peperci, parcĭtum, ĕre = risparmiare; il vocabolario ci indica che è intransitivo e regge il dativo.
(qui, sanguini suo).
In italiano invece il verbo è transitivo: il dativo deve quindi essere reso, nella traduzione, con un
complemento oggetto (= … risparmiò il suo sangue).
Un diverso spunto ci viene offerto dalle frasi 3 e 4 dello stesso esercizio. Entrambe contengono
il verbo exclamare, che può essere –ci indica sempre il vocabolario- sia transitivo che intransitivo.
Dobbiamo dunque esaminare bene la frase prima di guardare il significato del verbo: dobbiamo
cioè stabilire se il verbo è usato transitivamente (ovvero se è seguito da un complemento
233
oggetto) o intransitivamente (ovvero senza il complemento oggetto).
Nella frase 3 è presente un complemento oggetto (carmina), pertanto per stabilire il significato del
verbo dovremo cercare tra i significati del verbo transitivo; il significato più adatto è recitare.
Nella frase 4 il complemento oggetto manca; quindi consulteremo bene il vocabolario tra i
significati del verbo intransitivo; in questo caso il significato più adatto è acclamare.
Esercizio 4
Traduci (verbi transitivi):
1) Quando vedrò tuo figlio, gli consegnerò il libro di cui gli avevo parlato. 2) Le Ninfe, secondo le
antiche credenze, personificavano la fecondità e la grazia della Natura e popolavano le campagne,
le acque e i boschi. 3) Menelao in un duello sconfisse Paride, che dopo la sconfitta si salvò solo
grazie all’intervento di Afrodite, la quale lo nascose in una nuvola così da sottrarlo agli occhi del
nemico. 4) Paride uccise Achille con una freccia colpendolo al tallone, l’unico punto vulnerabile di
tutta la sua persona.
Esercizio 5
Traduci (verbi intransitivi):
1) Ulisse dopo una lunga assenza tornò nella sua isola dove combattè duramente contro i Proci per
riconquistare il posto che gli spettava. 2) La vecchia nutrice di Ulisse viveva ancora quando questi
tornò ad Itaca. 3) Gli antichi romani applaudivano e urlavano a gran voce di fronte agli spettacoli
dei gladiatori. 4) Ad Enea negli Inferi apparve l’ombra di Didone, che era rimasta ostile anche dopo
la morte all’eroe troiano.
La flessione del verbo: le coniugazioni
Esercizio 6
Traduci le seguenti voci verbali indicando di ciascuna la coniugazione di appartenenza:
Consistunt – dixeris – gessero – acciderat – canentes – existimare – effugit – habeant – sedens –
redegerit – distribueritis – vidisset – sedens – duxisse – agitabant – effundam – vincere – celabis –
laborare.
I modi e i tempi verbali
I modi finiti
Esercizio 7
Traduci, quindi sottolinea una volta i tempi principali, due volte i tempi storici:
sunt – quaeso – legebant – facitis – contigit – obligaverat – fecerunt – suscepisse – cogitetis –
omitto – omittam – haberes – fueramus – excepit – recreaverant – concitavero – poscet – iubeto –
diligis – gaudeam – servaverim – faciam – movet – amittere – amavisti;
leggerò – verrai – ero giunto – dicevamo – avevamo letto – ripetevi – dico – direi – avere scritto –
ammonire – avrete combattuto – combatterebbe – avessi combattuto – verrei – abbia detto – leggi tu
– procedevano – venga – procederò – avrò perdonato.
234
Esercizio 8
Traduci (tempi principali):
1) (Druides) fere de omnibus controversiis publicis privatisque constituunt (Caes.). 2) Viri in
uxores sicuti in liberos vitae necisque habent potestatem (Caes.). 3) At, credo, si Caesarem
probatis, im me offenditis (Caes.). 4) Absumet heres Caecuba (sott. vina) dignior servata (= tenuti
in serbo) centum clavibus et mero tinget pavimentum superbo (Hor.). 5) Optimus est orator qui
animos audientium et docet et delectat et permovet (Cic.). 6) Ex his quae mihi scribis, et ex his quae
audio, bonam spem de te concipio (Sen.). 7) Equitum Gallorum Hispanorumque laevum cornu cum
dextro Romano concurrit (Liv.). 8) Frustra cruento Marte carebimus fractique raucis fluctibus
Hadriae, frustra per autumnos nocentem corporibus metuemus Austrum (Hor.). 9) Haec civitas
longe iure libertatis ceteris civitatibus antecellit (Cic.). 10) Tui Catulli plenus sacculus est
aranearum (Cat.). 11) Hostis habet muros; ruit alto a culmine Troia (Verg.). 12) Fortunate senex,
ergo tua rura manebunt, et tibi magna satis, quamvis lapis omnia nudus limosoque palus obducat
pascua iunco (Verg.).
Esercizio 9
Traduci (tempi storici):
1) Viri quantas pecunias ab uxoribus dotis nomine acceperunt tantas ex suis bonis […] cum dotibus
communicant (Caes.). 2) Galli inter equites raros sagittarios expeditosque levis armaturae
interiecerant (Caes.). 3) Venisti, o mihi nuntii beati! Visam te incolumem (Cat.). 4) Ceterum tanta
strages hominum armorumque locum, in quo steterant paulo ante auxiliares, compleverat, ut prope
difficilior transitus esset, quam per confertos hostes fuerat (Liv.). 5) (Iphicrates) fuit autem animo
magno et corpore imperatoriaque forma, ut ipso aspectu cuivis iniceret admirationem sui (Nep.). 6)
Litteras quas ad Pompeium scripsi, tibi misi (Cic.). 7) At vero apud maiores tanta religionis vis
fuit, ut quidam imperatores etiam se ipsos dis immortalibus capite velato (= a capo velato) verbis
certis pro re publica devoverent (Cic.). 8) Decimus quidem Brutus, summus vir et imperator, Acci,
amicissimi sui, carminibus templorum ac monumentorum aditus exornavit suorum (Cic.). 9)
Ariovistus ad postulata Caesaris pauca respondit, de suis virtutibus multa praedicavit.(Caes..) 10)
Caesar singulis legionibus singulos legatos et quaestorem praefecit, ut eos testes suae quisque
virtutis haberet (Caes..) 11) Cum Caesar in Galliam venit, alterius factionis principes erant
Haedui, alterius Sequani (Caes..) 12) Iamque Pompeiani inter se palam de praemiis ac de
sacerdotiis contendebant in annosque consulatum definiebant, alii domos bonaque eorum qui in
castris erant Caesaris petebant (Caes.).
Esercizio 10
Traduci :
1) La ricerca della sapienza è utile a tutti, e solo il saggio può aiutare davvero gli altri uomini. 2)
L’uomo possiede il tempo in quantità adeguata: la vita non è breve, se sai viverla pienamente e in
modo retto. 3) Giudicherai gli uomini non in base al loro mestiere, che solamente il caso assegna,
ma in base alla loro moralità. 4) Solo chi è libero nell’animo possiede veramente la libertà. 5) Gli
antichi definirono l’imperatore Tito « delizia del genere umano » e lo celebrarono per la clemenza.
6) Cesare, da console, varò alcune leggi agrarie con le quali divise le terre pubbliche tra i veterani.
7) Mentre Cesare combatteva contro i Galli, a Roma alcuni suoi uomini controllavano l’attività del
governo e degli altri triumviri: tra questi il tribuno Publio Clodio, che allontanò Cicerone da Roma.
8) Pompeo aveva sposato Giulia, figlia di Cesare, ma questo matrimonio non mantenne la pace fra i
due.
235
L’indicativo
Esercizio 11
Dati i paradigmi, traduci le seguenti voci verbali:
Paro, as, avi, atum, are = preparare
studeo, es, studui, ēre = studiare
emo, is, emi, emptum, ĕre = comprare
haurio, is, hausi, haustum, ire = attingere
Paraverat – paravero – parabant – parabit – parant – paraverunt – paraverant - studuerunt –
studuerat – studui – studebant – student – studuisti – studebit – studebunt – studebant - emerat –
emerit – emisti – emo – emit – hausero – hausit – hauserunt – hausisti - hauriunt – hauriebant –
hauriam.
Avevi preparato – prepareremo – avrò preparato – ho preparato – preparavano – preparerai –
studiano – studiavate – avrò studiato – studiavo – studierete – studieranno – studiai – ha comprato –
comprai – avevo comprato – comprerete – avranno comprato – avrete attinto – attingeremo –
attingevo – attingono – avevo attinto.
Esercizio 12
Traduci :
1) Magnus luctus in urbe erat postquam exercitus cladem acceperat. 2) In Romanorum
Poenorumque copias gravis pestilentia incesserat. 3) Miles oculos in hostem coniecit, deinde
gladium destrinxit atque hosti in pectore infixit. 4) Non solum imbres atque nives, sed etiam
commeatus inopia iter hostibus difficile reddebat. 5) Cum hostes legatos miserint Romanus consul
pacis condiciones dicet. 6) Semper in philosophorum libris remedium meae acerbitati inveniebam.
7) In urbe Roma nunc vivo, sed antea vivebam ruri. 8) Cum merueritis, vobiscum amicitiam
iungemus. 9) Roma septem reges habuit, quorum primus Romulus, ultimus Tarquinius Superbus
fuit. 10) Iudicibus dices quae rogaverint. 11) Postquam Pompeius in Aegyptum se receperat
Ptolomaeus virum necavit et, historia narrat, caput eius Caesari donavit. 12) Magna temeritate
milites in hostium castra impetum faciunt sed hostes resistunt et acriter pugnant. 13) Nives montes
obtegunt atque algor hominum operas impedit, sed mox veniet ver atque hiemis frigora pellet. 14)
Cives pestilentiae finem invocabant : magnus erat enim in urbe numerus mortuorum. 15) Romani
Carthaginiensesque pari virtute conflixerunt, sed Romani tandem victores evaserunt.
Esercizio 13
Traduci:
1) Non sono contento: a causa delle tue parole, infatti, mi trovo in grandi difficoltà. 2) Avevo
appena finito di scriverti una lettera, quando venne da me il tuo servo che aveva una tua lettera per
me. 3) Se prenderai questa strada, arriverai a Roma in soli due giorni. 4) I miei nonni sono sempre
stati severi con me; i miei genitori, invece, sono stati più permissivi. 5) Ogni giorno il giovane
regalava dei fiori alla sua innamorata e le scriveva bellissimi versi, ma lei lo respingeva sempre. 6)
Ho letto tutti i componimenti di Orazio, ed in particolare ne ammiro le Odi. 7) Quando verrai a casa
mia, ti offrirò una cena sontuosa. 8) Sarai molto orgoglioso quando vedrai la casa che i tuoi figli
hanno costruito in campagna. 9) Quando arriverà l’estate farò delle lunghe nuotate nel fiume: verrai
con me? 10) Ti dirò il mio parere sull’autore solo quando avrò terminato la lettura del libro.
236
Esercizio 14
Traduci:
1) Ceterum homines superbissumi (= superbissimi) procul errant. Maiores eorum omnia quae
licebat illis reliquēre, divitias, imagines, memoriam sui praeclaram ; virtutem non reliquēre (Sall.).
2) Andricus postridie ad me venit quam exspectaram; itaque habui noctem plenam timoris ac
miseriae (Cic.). 3) Igitur primo impetu extemplo movēre loco hostium aciem Romani (Liv.). 4) In
tempore Laelius ac Masinissa […] revertentes in aversam hostium aciem incurrēre (Liv.). 5) Odiis
etiam prope maioribus certarunt quam viribus (Liv.). 6) Haec eos agentes prius turba fugientium
civium, deinde hostes oppressēre : consulem […] obruerunt telis, Lentulum inter tumultum abripuit
equus (Liv.). 7) Multi autem […], volventes hostilia cadavera, amicum alii, pars hospitem aut
cognatum reperiebant; fuēre item qui inimicos suos cognoscerent (= riconoscevano) (Sall.). 8) Sic
canibus catulos similis (= similes), sic matribus haedos noram, sic parvis componere magna
solebam (Verg.). 9) Detestabilis est istorum immanitas, qui lacerārunt omni scelere patriam (Cic.).
10) Fulsēre quondam candidi tibi soles, cum ventitabas quo puella ducebat (Cat.). 11) Nec tibi diva
parens, generis nec Dardanus auctor, perfide, sed duris genuit te cautibus horrens Caucasus
Hyrcanaeque admōrunt ubera tigres (Verg.). 12) Epicurus ait:” Non accedet ad rem publicam
sapiens, nisi quid intervenerit”. Zenon ait: “Accedet ad rem publicam, nisi quid impedierit” (Sen.).
13) Unguentum dabo, quod meae puellae donarunt Veneres Cupidinesque (Cat.). 14) Quinta ab
hora diei ad noctem caesi (=uccisi) hostes decem milia passuum cadaveribus atque armis opplevere
(Tac.). 15) Romae ruēre in servitium consules patres eques (Tac.). 16) Postera luce duae praetoriae
cohortes armatae templum Genetricis Veneris insedēre (Tac.). 17) Cenabis bene, mi Fabulle, apud
me paucis, si tibi di favent, diebus, si tecum attuleris (fut. ant. di adfero) bonam atque magnam
cenam, non sine candida puella et vino et sale et omnibus cachinnis (Cat.). 18) Cum semel
occideris et de te splendida Minos fecerit arbitria, non, Torquate, genus, non te facundia, non te
restituet pietas (Hor.). 19) Et quando ego vobis pro tantis vestris in me meritis gratiam referam
(fut. sempl. di refero), si nunc cessavero ? (Liv.). 20) Ego enim si videro balneum, statim expirabo
(Petr.).
Elementi di analisi del periodo (8): Il cum narrativo.
Un costrutto fondamentale della lingua latina è il cum seguito dal congiuntivo, detto anche cum
narrativo. Esso viene utilizzato per esprimere vari tipi di proposizione subordinata; tali
proposizioni in italiano possono essere rese, in forma implicita, con il gerundio presente o
passato, secondo la seguente regola:
se nella proposizione reggente c’è un tempo principale, il cum regge il
congiuntivo presente per esprimere un’azione contemporanea, il perfetto per
esprimere un’azione anteriore al tempo della reggente; se nella proposizione
reggente c’è un tempo storico, il cum regge il congiuntivo imperfetto per esprimere
un’azione contemporanea, il piuccheperfetto per esprimere un’azione anteriore al
tempo della reggente.
In italiano, la contemporaneità si rende con il gerundio presente, l’anteriorità con il gerundio
passato.
237
Semplificando:
Tempo della reggente
Principale
Storico
Tempo del congiuntivo
Presente (contemporaneità)
Perfetto (anteriorità)
Imperfetto (contemporaneità)
Piuccheperfetto (anteriorità)
Traducendo dal latino, quindi, ci regoleremo secondo quanto indicato di seguito:
Latino
Cum + congiuntivo presente
Cum + congiuntivo imperfetto
Cum + congiuntivo perfetto
Cum + congiuntivo piuccheperfetto
Italiano
Gerundio presente
(azione contemporanea)
Gerundio passato
(azione anteriore)
Esaminiamo le seguenti frasi:
•
Cum domum contendam, obviam mihi venit servus. = Tornando a casa, mi viene incontro
il servo.
•
Cum domum contenderem, mihi veniebat obviam servus. = Tornando a casa, mi veniva
incontro il servo.
In entrambi gli esempi proposti, l’azione espressa dalla subordinata è contemporanea a quella della
reggente. In particolare, nel primo caso abbiamo un tempo principale nella proposizione reggente ed
il congiuntivo presente nella proposizione subordinata; nel secondo abbiamo un tempo storico nella
proposizione reggente ed un imperfetto nella proposizione subordinata, come indicato nella tabella.
Esaminiamo ora altri due esempi:
•
Cum domum contenderim, mihi venit obviam servus. = Essendo tornato a casa, mi viene
incontro il servo.
•
Cum domum contendissem, mihi veniebat obviam servus. = Essendo tornato a casa, mi
veniva incontro il servo.
In questi due casi l’azione espressa dalla subordinata è anteriore a quella della reggente. In
particolare, nel primo caso abbiamo un tempo principale nella proposizione reggente ed il
congiuntivo perfetto nella proposizione subordinata; nel secondo abbiamo un tempo storico nella
proposizione reggente ed un piuccheperfetto nella proposizione subordinata, sempre come indicato
nella tabella.
Volendo rendere il cum col congiuntivo mediante una proposizione esplicita, dobbiamo tener
presente che esso esprime vari tipi di proposizione subordinata:
•
•
•
•
temporale
causale
concessiva
avversativa (più rara).
238
Se siamo sicuri del tipo di proposizione che il cum narrativo vuole esprimere, possiamo rendere
esplicito il costrutto, badando naturalmente a rispettare le regole della contemporaneità e
dell’anteriorità ; se non siamo sicuri della scelta, all’inizio converrà tradurre con il gerundio.
Negli esempi sopra riportati possiamo agevolmente tradurre in forma esplicita con una proposizione
temporale: Mentre torno / tornavo a casa mi viene / veniva incontro il servo; dopo che sono / ero
tornato a casa mi viene / venne incontro il servo.
ATTENZIONE!
Nella traduzione con il gerundio bisogna porre particolare attenzione alla posizione del
soggetto quando esso non coincida con quello della reggente: bisogna collocare il soggetto dopo
il verbo in caso di gerundio semplice, tra le due voci del verbo o dopo entrambe le voci in caso di
gerundio composto, mai prima.
Esercizio 15
Traduci con il gerundio i seguenti costrutti:
Cum apponam – cum sint – cum relinqueret – cum dixeritis – cum temptaverit – cum
ignoravissemus - cum legam – cum esset – cum reponeretis – cum gubernaveris – cum pervenerit –
cum egisset – cum timerent – cum steterit – cum curratis – cum fuerint – cum pugnem – cum
attribuisset – cum des – cum haberemus.
Esercizio 16
Traduci:
1) Correndo, arriveremo. 2) Scrivendo, imparerai. 3) Avendo ascoltato, tacque. 4) Venendo, ti ha
visto. 5) Essendosi alzato, cade. 6) Riflettendo, capirai. 7) Avendo riflettuto, ho capito. 8) Lottando,
vinceremo. 9) Essendo arrivato, vedrò. 10) Essendo notte, dormirò.
Esercizio 17
Scegli la forma adatta al contesto tra quelle proposte, quindi traduci:
1)
2)
3)
4)
Cum in suspicionem homo venerit, fuga salutem petit / petivit.
Cum facilis fuga esset, tamen Socrates in carcere mansit / manet.
Cum tibi haec dicam, tamen animus tuus maestus est / erat.
Cum diem natalem cum uxore filiisque dominus celebret, servus eius furtum in domini domo
fecit / facit.
5) Cum Ulixes in patriam venisset, uxorem suam Penelopa sibi fidelem videt / vidit.
6) Cum Ulixes Telemacho se patefecerit, ab eo contra Procos magnum auxilium habuit /
habet.
7) Cum milites strenue acie dimicarent / dimicent, hostes urbem obsidione claudebant.
8) Cum Caesar contra Gallos pugnet / pugnaret, Romae Pompeius senatus favorem sibi
conciliat.
9) Cum Pompeii milites in castris otio luxuriaeque se dent / darent, Caesaris copiae varia
incommoda sustinebant.
10) Cum propter bellum agros agricolae reliquissent / reliquerint, in urbem hospitium
quaerunt.
11) Cum senes iuvenum corpora non habeant / haberent, corporis labores minuere debent,
exercitationes animi autem exercere.
239
12) Cum Cicero consul rem publicam servaverit / servavisset, omnes eum amabant atque
laudabant.
Esercizio 18
Traduci le seguenti frasi traducendo cum e il congiuntivo prima con una subordinata implicita, poi
con una subordinata esplicita, facendo attenzione al valore (temporale, causale ecc.) che essa
assume nel contesto:
1) Cum Galli propius Romanorum castris accessissent, in eos Caesar equitatum submisit. 2) Cum
multa vulnera acceperit exercitus, ne hostes eum circumveniat, in castra se recipit. 3) Cum
Vercingetorix, strenuus Gallorum dux, ex oppido Alesiae discessisset, magnus terror Romanorum
animos invasit propter clamorem quem post tergum audiverunt. 4) Cum Labienus cum cohortibus
sex militibus laborantibus succurreret, Caesar in castris copias hortabatur (= esortava) ne labori
succumberent. 5) Cum identidem Caesar pacis condiciones per legatos praebuisset, semper
Pompeius pacem recusavit. 6) Cum C. Marius multas virtutes haberet, tamen consulatum adpetere
non audebat. 7) Cum Marius, homo novus, belli contra Iugurtham difficultates cognosceret, tamen
mandatum accepit. 8) Cum hostes vidissent, nostri in eos impetum fecerunt. 9) Dominae, cum
viderent puellas otiosas, eas obiurgabant. 10) Romani, cum vidissent Pyrrhi elephantos, ab
animalibus fugerunt. 11) Catilina, cum in curia adsedisset, suos ad seditionem incitavit. 12) Cum
Catilina Lecae domum venisset, Cicero in senatu hominem nefarium eum appellavit. 13) Cum
videat discipulos in schola, magister eis fabellas narrat. 14) Pompeianos milites, qui in Hispaniam
se receperant, Caesaris milites fugaverunt. 15) Cicero, cum nuntios de Terentia sua legeret,
lacrimas effudit.
Esercizio 19
Traduci ( (proposizioni implicite da rendere con cum e il congiuntivo):
1) Tornando dalla città ho incontrato un mio amico. 2) Avendo letto la tua lettera, so già ciò che mi
dirai. 3) Il generale, avendo visto le schiere nemiche, mandò avanti la cavalleria. 4) Essendo i
Troiani immersi nel sonno, i Greci uscirono dal cavallo di legno. 5) Cesare, combattendo in Gallia,
ottenne numerose vittorie. 6) Avendo Catilina tramato contro la repubblica, Cicerone lo condannò
apertamente. 7) Il cervo fuggì spaventato nel bosco, avendo udito un minaccioso rumore tra le
fronde. 8) Avendo il tiranno trattato con severità i cittadini, questi insorsero contro di lui. 9) Avendo
Paride rapito la bella Elena, i Greci partirono alla volta di Troia. 10) Vedendo Enea, Didone subito
se ne innamorò.
Esercizio 20
Traduci (proposizioni esplicite da rendere con cum e il congiuntivo):
1) Mentre tutti tacevano, l’oratore pronunciò la sua arringa. 2) Dal momento che sei arrivato,
consegnerò a te la lettera. 3) Dopo che il fuoco ebbe divorato l’intero villaggio, i cittadini si
rifugiarono nella campagna. 4) Pur se non credo a ciò che mi dici, devo cedere alle tue richieste. 5)
Io sto qui sotto il sole, mentre voi vi riposate sotto l’ombra dei platani. 6) Sebbene tu non mi abbia
detto sempre la verità, tuttavia ti darò ancora una volta fiducia. 7) Mentre voi dormivate, io ho
ammassato tutto il raccolto nell’aia. 8) Poiché sono molto stanco ed ho lavorato ininterrottamente
per tutto il giorno, mi riposerò all’ombra di quelle piante.
240
Esercizio 21
Traduci:
1) Effice ut interea fera moenera militiai (= fera munera militiae) per maria ac terras omnis (=
omnes) sopita quiescant (Lucr.). 2) Atque (Suebi) in eam se consuetudinem adduxerunt ut locis
frigidissimis neque vestitus praeter pellis habeant quicquam, quorum propter exiguitatem magna
est corporis pars aperta (Caes.). 3) Ultro ergo rogavimus ut nos ad balneum duceret (Petr.). 4)
Cum haec placuissent, […] ad ianuam venimus, ubi canis catenarius tanto nos tumultu excepit, ut
Ascyltos etiam in piscinam ceciderit (Petr.). 5) Iis (= Vestae virginibus), ut adsiduae templi
antistites essent, stipendium de publico statuit (Numa, sogg. sott.), virginitate aliisque caerimoniis
venerabiles ac sanctas fecit (Liv.). 6) Volesus nuper, sub divo Augusto proconsul Asiae, cum
trecenos uno die securi percussisset, incedens inter cadavera vultu superbo, […] graece
proclamavit: “O rem regiam!” (Sen.). 7) Interea, dum fata sinunt, iungamus amores; iam veniet
tenebris Mors adoperta caput (Tib.). 8) Respice praeterea, post vos quicumque sedebit, ne premat
opposito mollia terga genu (Ov.). 9) Is ubi legationem ad civitates suscepit, in eo itinere persuadet
Castico Catamantaloedis filio Sequano, cuius pater regnum in Sequanos multos annos obtinuerat
[…], ut regnum in civitate sua occuparet, quod pater ante habuerat (Caes.). 10) Sicelides Musae,
paulo maiora canamus! (Verg.). 11) Cura, si me diligis, ut valeas et, cum te bene confirmaris, ad
nos venias (Cic.). 12) Alexandro Macedoni, cum victor Orientis animos supra humana tolleret,
Corinthii per legatos gratulati sunt et civitate illum sua donaverunt (= si congratularono e gli
fecero dono della loro cittadinanza). Cum risisset hoc Alexander officii genus, unus ex legatis: Nulli
–inquit (= disse) - civitatem umquam dedimus alii quam tibi et Herculi” (Sen.). 13) Campum et
prima silvarum barbara acies tenuit; soli Cherusci iuga insedere, ut proeliantibus Romanis desuper
incurrerent (Tac.). 14) Pavor fugaque occupaverat animos et tanta omnium oblivio, ut multo maior
pars Veios in hostium urbem, cum Tiberis arceret, quam recto itinere Romam ad coniuges ac
liberos fugerent (Liv.). 15) Hoc cum magna voce dixisset (aquilifer, sogg. sott.), se ex navi proiecit
(Caes.). 16) Idem (= Phocion) cum prope ad annum octogesimum prospera pervenisset fortuna,
extremis temporibus magnum in odium pervenit suorum civium (Nep.). 17) Dent operam consules,
praetores, tribuni plebis, quique pro consulibus sint ad urbem, ne quid res publica detrimenti capiat
(Caes.).
L’imperativo.
Esercizio 22
Traduci:
Defende – dicunto - fer – defendĭto – contenditōte – placeto - contendite – comparāto – augete comparate – salutanto – scito- fac – impletote - saluta – auge – implento – duc – placete – strepĭte
– strepe – dic – ducite.
Scrivi! – Venite! – Leggete! – Rispettate! – Onorate! – Obbedisci! – Prega! – Offri! – Coltivate! –
Allontanati! – Attingete! – Taci! – Ripetete!
Esercizio 23
Traduci:
1) Quid ille semideus dicit? “Pergite animo forti, Lacedaemonii, hodie apud inferos fortasse
cenabimus” (Cic.). 2) Tum vos, o Tyrii, stirpem et genus omne futurum exercete odiis cinerique
haec mittite nostro munera. Nullus amor populis nec foedera sunto (Verg.). 3) Dic, dic, quaeso,
clarius (Cic.). 4) Quare, patres conscripti, consulite vobis, prospicite patriae, conservate vos,
coniuges, liberos, fortunasque vestra, populi Romani nomen salutemque defendite; mihi parcere ac
241
de me cogitare desinite (Cic.) 5) Per aestatem boves aquam bonam et liquidam bibant semper
curato (Cat.). 6) Ignoscito saepe alteri, numquam tibi (Sen.). 7) Virgines Vestales in urbe
custodiunto ignem foci publici sempiternum (Cic.). 8) Hominem mortuum ne sepelito neve urito (XII
Tab.). 9) Incipe, parve puer, risu cognoscere matrem (Verg.). 10) « Pascite ut ante boves, pueri;
summittite tauros. » (Verg.). 11) Quare quidquid habes boni malique, dic nobis (Cat.). 12)
Venturae memores iam nunc estote senectae. (Ov.) 13) Comparate nunc, Quirites, cum illorum
superbia me hominem novum (Sall.). 14) Aequam memento rebus in arduis servare mentem (Hor.).
Esercizio 24
Traduci:
1) Maestro, raccontaci la storia di Romolo e Remo. 2) Vieni qui, figlio mio, corri tra le mie braccia!
3) Così leggemmo nel suo testamento: “Che mio figlio abbia per sé le casa e tutte le ricchezze che
ha accumulato.” 4) Ditemi: chi era quell’uomo? 5) Allontanati da qui, togliti dalla mia vista! 6)
Cittadini, impugnate le vostre armi e difendete la vostra città!
I modi indefiniti.
Il supino.
Esercizio 25
Traduci:
1) Caesar legatos pacem petitum mittit. 2) Venisti domum meam admonitum me ut recte facerem.
3) Socii legatos ad Caesarem miserunt rogatum auxilium. 4) In urbem veniam medicum consultum.
5) Ab castris milites discesserant commeatus petitum. 6) Multi nobiles viri domum venerunt me
celebratum. 7) Legatos dux praemiserat pacis condiciones dictum. 8) Dominus domum revertit sub
solis occasum dormitum. 9) Hannibal Alesiam oppugnatum cum copiis discedit. 10) Libenter ludos
spectatum Romam veniam.
Esercizio 26
Esprimi con ut e il congiuntivo le proposizioni finali contenute nell’esercizio precedente.
Esercizio 27
Traduci ed indica quali delle proposizioni finali contenute nei seguenti periodi possono essere rese
con il supino attivo in –um:
1) Romam Catilina venit ut corrumperet civium mores. 2) Ut pacem conficerent, hostium dux
Romam legatos misit. 3) Deos mulieres rogaverunt ut salvi et incolumes viri redirent (cong. imperf.
da redeo). 4) Caesar filiam in matrimonium Pompeio dedit ut amicitiam confirmaret. 5) Ab urbe
discedo atque rus venio ut pestilentiam atque mortem effugiam. 6) Dux militibus imperavit ut ab
hibernis discederent. 7) Pater familias filios filiasque arcessivit ut testamentum conscriberet. 8)
Pater familias grandi pecunia iudices emerat ut filium reum absolverent capitis.
Esercizio 28
Traduci:
1) Sono venuto qui a Tivoli per vederti. 2) Andrò a Roma per ammirarne i resti dell’antica
grandezza. 3) Sono venuto da lontano per portare fiori sulla tomba di mio nonno. 4) Il generale
mosse velocemente le truppe per incontrarsi con il nemico nella pianura. 5) Mi sono allontanato dal
242
sentiero per inseguire un cervo. 6) Vado in campagna per respirare aria più pura e più salutare di
quella che respiro in città.
________________________________________________________________________________
Il participio futuro delle quattro coniugazioni e del verbo sum
Il participio futuro, uguale nelle quattro coniugazioni, si forma aggiungendo al tema del supino il
suffisso -urus, a, um. Il participio così ottenuto corrisponde a un aggettivo della prima classe
(aggettivo verbale):
I coniugazione
II coniugazione
III coniugazione
IV coniugazione
amat-urus, a, um = che monit-urus, a, um= che lect-urus, a, um = che audit-urus, a, um =
amerà
ammonirà
leggerà
che udrà
Il participio futuro del verbo sum è il seguente:
fut-ūrus, -ūra, -ūm = che sarà
________________________________________________________________________________
Esercizio 29
Forma il participio presente e il participio futuro dei seguenti verbi:
paro, as, avi, atum, are = preparare
opprimo, is, oppressi, oppressum, ĕre = opprimere
moveo, es. movi, motum, ēre = muovere
indico, is, indixi, indictum, ĕre = dichiarare
induco, is, induxi, inductum, ĕre = introdurre
haurio, is, hausi, haustum, īre = attingere
profundo, is, profūdi, profūsum, ĕre = dissipare
praebeo, es, praebui, praebĭtum, ēre = offrire
nubo, is, nupsi, nuptum, ĕre = sposarsi (detto della donna)
relinquo, is, relīqui, relictum, ĕre = abbandonare
Esercizio 30
Dai seguenti participi futuri, risali al paradigma dei verbi:
relicturus – libraturus – obsessurus – occisurus – scripturus – recturus – reclamaturus – futurus –
excepturus – exempturus – exstincturus – vocaturus – lecturus – daturus – disputaturus –
direpturus – constricturus – conversurus.
Esercizio 31
Traduci:
che viene - che legge – che verrà – che ascolterà – che scrive – che sarà – che abbandona – che
combatte – che farà – che assedierà – che sconfigge – che sconfiggerà – che tramanderà - che darà
– che desidera – che vincerà – che arde – che uccide.
243
Esercizio 32
Traduci:
1) Milites acriter pugnantes consul laudavit. 2) Tibi discedenti litteras tradam. 3) Legatos pacem
petentes dux accepit in castra. 4) Vobis dicentibus haec nullam fidem tribuo. 5) Amicus mihi
venienti domum obviam venit. 6) Cervus, ex agricolarum sagittis fugiens, in venatorum insidias
inciderat. 7) In Aenean fugientem Dido exsecrata est (= maledisse; regge in + acc.). 8) Narcissus,
effigiem suam videns, in aquam incidit. 9) Matronae ab thermis discedentis ancilla pallium
portabat. 10) Agricolas agros colentes antiqui laudabant.
Elementi di analisi del periodo (9): La coniugazione perifrastica attiva.
La coniugazione perifrastica attiva è un costrutto piuttosto frequente nella lingua latina, risultante
dall’ unione del participio futuro e del verbo sum. Si utilizza per esprimere:
1) l’imminenza dell’azione;
2) l’intenzionalità a compiere un’azione;
3) l’essere destinato a compiere un’azione.
Il participio è un aggettivo verbale, pertanto si comporta come un qualsiasi aggettivo concordando
con il soggetto della proposizione; il verbo sum si coniuga al modo e al tempo richiesto.
•
Domina lectura est epistulam. = La padrona sta per / ha intenzione di / è destinata a
leggere la lettera.
•
Catilina coniurationem facturus erat. = Catilina era in procinto di / si proponeva di / era
destinato a fare una congiura.
•
Cum Catilina coniurationem facturus esset, Cicero eum in senatu accusavit. = Essendo
Catilina sul punto di / intenzionato a / destinato a compiere una congiura, Cicerone in
senato lo accusò.
A seconda del contesto, sta a chi traduce decidere tra l’imminenza (stare per, essere sul punto di,
essere in procinto di…), l’intenzionalità (avere intenzione di, meditare di, proporsi di…) e la
destinazione (essere destinato a…) dell’azione .
Esercizio 33
Traduci nei tre modi possibili (imminenza, intenzionalità, destinazione) le seguenti voci verbali:
Venturus sum – scripturi eramus – cum lecturi fuissemus – visurae fuerunt – discessuri estis – cum
pugnaturus esset – cum facturi fuerint – conflicturus ero – praedicaturus fueram – capturus ero –
cum dicturi sint.
Esercizio 34
Traduci:
1) Sto per allontanarmi. 2) Avevo intenzione di venire. 3) Sono destinato a cadere. 4) Ero lì lì per
cedere. 5) Stavi per sbagliare. 6) Siete sul punto di combattere. 7) Ebbi intenzione di scrivere. 8)
Ero stato sul punto di leggere. 9) Fui lì lì per dire. 10) Ero intenzionato a fuggire.
244
Esercizio 35
Trasforma i verbi contenuti nelle seguenti frasi in coniugazioni perifrastiche attive, mantenendo
inalterati modi e tempi (es.: Domina litteras legebat diventa: Domina litteras lectura erat.):
1) Discipuli philosophum audiunt. 2) Magistra fabulam narravit. 3) Agricola agrum arabat. 4)
Caesar ad suos contendebat. 5) Nobiles viri reges exterminaverunt. 6) Novam urbem coloni
condent. 7) Marius Sullaque inter se pugnant. 8) Lupus agnum devorabit. 9)Romanorum consul
proelium commisit. 10) Hectorem in bello necavit Achilles. 11) In urbe maneo. 12) Hostes
victoriam in bello obtinebant.
Esercizio 36
Traduci:
1) Omnes homines decessuri sumus; dei, autem, mortales non sunt. 2) Milites in acie casuri erant,
tamen ad ultimum strenue pugnaverunt. 3) Tibi litteras scripturus eram, cum ad me venit servus
tuus nuntios de te portans. 4) Cum milites ab hostibus fugituri essent, ab castris auxilia venerunt. 5)
Cum iam exercitus hostium victurus sit, Caesar nostris subsidio (= in aiuto) venit. 6) Iam propter
dolorem mulier se interfectura erat, cum a pugna filius incolumis revertit. 7) Pauca quae antea ex
amico audivi tibi dicturus sum. 8) Numquam dei accepturi aliquid sunt, sed daturi semper: haec
notus philosophus docet. 9) Caesar, contra Gallos conflicturus, magnum exercitum comparavit. 10)
Dido rogum exstruxit, mortem sibi conscitura. 11) Gladiatores, pugnaturi ac decessuri,
imperatorem salutabant. 12) Cum apes evolaturae erint, magnum bombum audies. 13) Ex tuis
litteris magnum gaudium venturum mihi est. 14) Quod vobis dicturus sum incredibile est. 15) Totum
animum ad sermonem quem consul facturus erat milites intendebant.
Esercizio 37
Traduci:
1) Il generale stava quasi per cedere alle richieste del prigioniero, quando giunse il messaggero
dell’accampamento nemico. 2) Essendo intenzionati ad arrendersi, i soldati gettarono le armi. 3) Il
cervo stava per nascondersi nella selva, ma i cacciatori lo uccisero. 4) Il console, destinato a cadere
nella battaglia, combattè eroicamente fino alla fine. 5) Ero sul punto di rivelare ciò che avevo
appena visto, ma lo sguardo di mio padre mi ha trattenuto. 6) Poiché avevo intenzione di regalarti
qualcosa, ti ho comprato questo libro. 7) Giacchè aveva intenzione di raccontare una guerra
straordinaria, lo storico consultò numerose fonti. 8) Sto per lasciare la città: ho intenzione di vivere
in campagna. 9) Non avevo intenzione di dirti queste cose: mi perdonerai? 10) Essendo sul punto di
uccidersi, Didone lanciò una maledizione contro Enea e la sua discendenza.
Esercizio 38
Traduci:
1) « Nihil – inquit (= disse) – de eorum sententia dicturus sum, qui turpissimam servitutem
deditionis nomine appellant » (Caes.). 2) Concurrunt trepidae comites dominamque ruentem
suscipiunt (Verg.). 3) Simul […] linquebat habenas, ad terram non sponte fluens (Verg.). 4) Ille
caput quassans : « Non me tua fervida terrent dicta, ferox; di me terrent et Iuppiter hostis » (Verg.).
5) Sicui quid cupido optantique obtigit umquam insperanti, hoc est gratum animo proprie (Cat.). 6)
Cerberus haec ingens latratu regna trifauci personat, adverso recubans immanis in antro (Verg.).
7) Visam te incolumem audiamque Hiberum narrantem loca facta nationes, ut mos est tuus (Cat.).
9) “ Quid ergo ? non erit aliquis qui sapienti facere temptet (= tenti di…) iniuriam?” Temptabit,
sed non perventuram ad eum (Sen.). 9) Iniuriam, qui facturus est, iam facit (Sen.). 10) “Cum hoc
245
equite, cum hoc pedite pugnaturi estis; reliquias extremas hostis, non hostem habetis (Liv.). 11)
Bellum scripturus sum, quod populus Romanus cum Iugurtha rege Numidarum gessit (Sall.). 12)
Cum apes evolaturae sunt, consonant vehementer (Varr.). 13) Sub idem tempus (Caesar)
Calpurniam, L. Pisonis filiam successuri sibi in consulatu, duxit uxorem (Svet.). 14)
Quemadmodum stultus est, qui equum empturus non ipsum inspicit, sed stratum eius ac frenos, sic
stultissimus est, qui hominem aut ex veste aut ex condicione aestimat (Sen.).
L’infinito futuro delle quattro coniugazioni e del verbo sum.
L’infinito futuro non esiste nella lingua italiana; nella lingua latina, invece, è proprio dei verbi che
hanno il supino.
I coniugazione
amat-urum, -uram, urum esse
-uros, -uras, -ura esse
= essere per amare
II coniugazione
III coniugazione
monit-urum, -uram, - lect-urum, -uram, urum esse
urum esse
-uros, -uras, -ura esse = -uros,- uras, -ura esse
essere per ammonire
= essere per leggere
IV coniugazione
audit-urum, -uram, urum esse
-uros, -uras, -ura esse
= essere per udire
In pratica si tratta del participio futuro (amaturus, a, um; moniturus, a, um; lecturus, a, um;
auditurus, a, um) in caso accusativo nei tre generi maschile, femminile e neutro -singolare e
plurale- (le ragioni di ciò le capiremo più avanti studiando la proposizione infinitiva) seguito
dall’infinito presente del verbo sum.
L’infinito futuro del verbo sum è il seguente:
futūrum,- ūram, -ūrum esse
ūros,-ūras, ūra esse
= essere per essere
oppure:
fore
Accanto dunque alla forma simile a quella delle quattro coniugazioni –forma che, si badi bene, il
verbo sum possiede pur mancando di supino-, esiste un secondo infinito futuro del verbo sum, che è
indeclinabile: fore.
________________________________________________________________________________
Esercizio 39
Forma l’infinito futuro dei seguenti verbi:
venio, is, veni, ventum, ire = venire
voco, as, avi, atum, are = chiamare
augeo, es, auxi, auctum, ēre = accrescere
particĭpo, as, avi, atum, are = fare partecipe
oppĕto, is, oppetīvi, oppetītum, ĕre = affrontare
operĭo, is, operui, opertum, ire = coprire
quaero, is, quaesīvi, quaesītum, ĕre = chiedere
recīdo, is, recīdi, recīsum, ĕre = recidere
pugno, as, avi, atum, are = combattere
provĭdeo, es, provīdi, provīsum, ēre = prevedere
246
Esercizio 40
Traduci:
Iudicavisse – remansurum esse – perfregisse – futuram esse - haerere – putaturos esse – quaerere –
dixisse – habituram esse – conversurum esse – spoliavisse – tradidisse – fore - intellegere – acturas
esse – facere – consumpsisse – fuisse;
leggere – avere scritto – essere per udire – essere per essere – avere amato – essere venuto – avere
saccheggiato – essere per saccheggiare – essere per ammonire – avere avuto – essere per dire –
essere per accrescere – avere accresciuto – avere consultato – consultare – trattenere – avere
trattenuto – essere per condurre – avere condotto.
Esercizio 41
Scegli la forma corretta tra quelle proposte in alternativa, quindi traduci:
1) Turpe / turpis est servire tyranno.
2) Utilis / utile interdum est simulare, sed inhonestum / inhonestus.
3) Decorum / decorus est pugnare pro patriae salute.
4) Leges observare honestum / honesta est.
5) Excedere pugna indecora / indecorum fuit.
6) Ruri vivere salutare / salutaris est, in urbe interdum insalubre / insalubris.
7) Adhibere saevitiam in famulos inhumanum / inhumanus est.
8) In itinere subsistere insidiosa / insidiosum est.
9) Causam populi Romani prodere turpis / turpe est.
10) In diem vivere barbarus / barbarum est.
Esercizio 42
Traduci:
1) Combattere per difendere la città è giusto. 2) Non è decoroso schierarsi apertamente dalla loro
parte. 3) Era molto bello vivere lì! 4) Venire in città e stare con te è ciò che desideravo. 5) Amo
leggere fino a tarda notte. 6) Dirti queste cose per me è molto difficile. 7) Leggere è un piacevole
passatempo. 8) Ascoltare te che dici queste cose è assai spiacevole. 9) Desidero dormire fino a tarda
notte. 10) Scrivere è la mia grande passione.
Il gerundio delle quattro coniugazioni.
Il gerundio latino si forma dal tema del presente; non ha distinzioni temporali ma, soprattutto, non
ha nulla in comune con il gerundio italiano: il gerundio latino è la declinazione dell’infinito nei
casi obliqui.
Diamo di seguito lo schema del gerundio nelle quattro coniugazioni.
Nom.
Gen.
Dat.
Acc.
I coniugazione
II coniugazione
am-andi = di mon-endi = di
amare
ammonire
am-ando = ad mon-endo = ad
amare
ammonire
ad am-andum = ad mon-endum =
III coniugazione
leg-endi = di
leggere
leg-endo = a
leggere
ad leg-endum =
IV coniugazione
aud-iendi = di
udire
aud-iendo = a
udire
ad aud-iendum =
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per amare
per ammonire
per leggere
per udire
am-ando = con mon-endo = con leg-endo = con il aud-iendo = con
l’amare
l’ammonire
leggere
l’udire
Voc.
Abl.
L’infinito sostantivato svolge unicamente, come hai già studiato, le funzioni di soggetto, parte
nominale e complemento oggetto: per gli altri casi dunque la lingua latina possiede una vera e
propria declinazione dell’infinito, costituita dal gerundio.
L’accusativo del gerundio svolge la funzione non di complemento oggetto (svolta, come abbiamo
visto, dal semplice infinito presente), ma di proposizione finale. Pertanto, volendo declinare in tutti
i casi l’infinito sostantivato, avrò:
Nom.: Legere pulchrum est. = Leggere è bello.
Gen.: Cupidus sum legendi. = Sono desideroso di leggere.
Dat.: Tempus idoneum est legendo. = Il momento è adatto a leggere.
Acc.: Tempus non habeo ad legendum = Non ho tempo per leggere.
Voc.: inesistente
Abl.: Legendo multa disco (Abl.). = Leggendo imparo molte cose.
Se invece voglio usare l’infinito in funzione di complemento oggetto:
• Desidero legere (Acc. compl. ogg.) = Desidero leggere.
________________________________________________________________________________
Esercizio 43
Scrivi per esteso la declinazione del gerundio dei seguenti verbi:
legĕre – venire – frangĕre – augēre - agĕre – agitare – mittĕre – haurire – parare – vidēre.
Esercizio 44
Traduci in tutti i modi possibili:
Iudicandi – frangendo – in parando – ad solvendum – comparandi – audiendo – ad discendum –
existimando – agendi – ad invidendum – ad contemnendum – in respondendo – iubendi – terrendi –
in discendo – vincendo – exagitando – ad ostendendum – sumendi.
Esercizio 45
Traduci:
del dire - con il dire – con l’ascoltare – a giudicare – per venire - ad ascoltare – del cantare – con il
pensare – con il cacciare – del cacciare – del disprezzare – per ascoltare – a rimanere – con il
rimanere – per rimanere – del combattere – al combattere.
Esercizio 46
Traduci:
1) Secreta continere interdum facile non est. 2) Dux milites, iam cupidos bellandi, incitavit spe
praedae. 3) Cupidior Romam veniendi quam ruri manendi eram. 4) Nautae ventos ad navigandum
aptos exspectabant. 5) Inter hostium Romanorumque castra planities erat ad pugnandum aptissima.
6) In legendo atque in scribendo multas consolationes inveni. 7) Multas causas in urbem veniendi
habeo: cupio enim amicos visere sed etiam templa monumentaque. 8) Consul sermonem faciebat
248
hominibus non solum ad bellandum sed etiam ad cadendum in acie promptis. 9) Non ad
dormiendum sed ad discendum in scholam venimus. 10) Semper scelus est homines vincire aut
verberare, etiam si hostes sunt. 11) Naves quas consul instruxerat aptae non erant pugnando in
mari. 12) Magister, discipulos laudando ac reprehendendo pro tempore et re, prospere eos erudit.
13) Cum Ulixes domum venit, uxorem occupatam in texendo invenit eamque laudavit. 14) Hoc est
tempus hostium vim sustinendi, non hostibus se tradendi, milites: mox enim auxilia venient. 15)
Post cladem dux sarcire detrimentum eius diei cupiebat.
Esercizio 47
Traduci:
1) Diem noctemque continuare potando nulli probum (est) (Tac.). 2) Verberare servum ac vinculis
et opere coërcere rarum (Tac.). 3) Faenus agitare et in usuras extendere ignotum (Tac.). 4) Rectius
vives, Licini, neque altum semper urgendo neque, dum procellas cautus horrescis, nimium
premendo litus iniquum (Hor.). 5) Maior cotidie peccandi cupiditas, minor verecundia est (Sen.). 6)
Difficile est longum subito deponere amorem (Cat.). 7) Ipse valere opto et taetrum hunc deponere
morbum (Cat.). 8) Breve tempus aetatis satis longum est ad bene onesteque vivendum (Cic.). 9) Hoc
est discendi tempus (Sen.). 10) Caesar dando sublevando ignoscundo (= ignoscendo), Cato nihil
largiundo (da largior = con l’elargire) gloriam adeptus est (= raggiunse) (Sall.). 11) Vicos locant
non in nostrum morem conexis et cohaerentibus aedificiis: suam quisque domum spatio circumdat,
sive adversus casus ignis sive inscientia aedificandi (Tac.). 12) Aleam […] sobrii inter seria
exercent, tanta lucrandi (da lucror = di guadagnare) perdendive temeritate ut, cum omnia
defecerunt, extremo ac novissimo iactu de libertate ac de corpore contendant (Tac.). 13) Et quae
tanta fuit Romam tibi causa videndi? (Verg.). 14) Namque illi, quos ante Catilina dimiserat,
inconsulte ac veluti per dementiam cuncta simul agebant: nocturnis consiliis, armorum atque
telorum portationibus, festinando, agitando omnia, plus timoris quam periculi effecerant (Sall.). 15)
Cum (Hannibal) in apparando acerrime esset occupatus, Karthaginienses bellum cum Romanis
composuerunt (Nep.). 16) Pretiosos autem cibos non eximius sapor aut aliqua faucium dulcedo sed
raritas et difficultas parandi facit. (Sen.) 17) Valerius quadrato agmine peditem ducit; Brutus ad
explorandum cum equitatu antecessit. (Liv.)
Esercizio 48
Traduci:
1) Questo non è il momento di esitare, o cittadini, ma il momento di reagire! 2) A furia di insistere,
certamente riuscirai nel tuo intento. 3) Non sono qui per consigliare, ma soltanto per osservare. 4)
Le zampe dei cervi sono assai adatte a fuggire velocemente. 5) Ho un grande desiderio di dormire,
ma sono venuto per lavorare. 6) Non è certamente questo il momento di giocare, ragazzi. 7) Sono
pronto ad imparare. 9) Agendo con giustizia il re conquistò l’amore dei cittadini. 10) A forza di
scrivere ho dolore alle mani.
Versione 1
Orfeo ed Euridice.
Orpheus ita suaviter fidibus canebat ut feras placaret et arbores ad se moveret. Cum Eurydice
nympha, uxor eius, decessisset propter colubrae morsum, is in Inferos descendit uxorem receptum.
Cantus eius tam suavis erat ut non solum Inferorum monstra sed etiam Inferos allexerit: itaque
Orpheus uxorem suam recepit. Inferi, autem, imperaverunt ei ne se converteret (= di non voltarsi)
ut uxorem videret, antequam ex Inferis exivisset (= prima di essere uscito). In itinere Orpheus
primus procedebat, Eurydice eum sequebatur (= seguiva). Sed, cum iam perventuri ad Inferorum
exitum essent, Orpheus, cupidus uxorem videndi, convertit oculos: mulier rursus decessit atque in
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Inferos rediit (= tornò). Orpheus multum lacrimarum effudit, sed deis iterum non persuasit; ita inter
vivos, solus, rediit (= tornò) et semper in animo memoriam Eurydices suae retinuit.
Versione 2
Eco e Narciso.
Echo nympha pulcherrima erat quae in silvis domum habebat atque in fontibus. Olim Narcissum,
iuvenem eximiae pulchritudinis, vidit atque subito amore exarsit. Cum Narcissus amorem eius
recusavisset, Echo in solitudinem se recepit atque ita dolorem acceperat ut macruerit atque,
tandem, sola vox eius exstiterit. Sed ne iuvenis quidem vitam beatam egit. Is numquam imaginem
suam antea viderat; olim, sitim restincturus, in aquarum speculo se inspexit et, effigiem suam
videns, qui antea amoris contemptor fuerat imaginem suam amavit. Ut eam tangeret se flexit sed in
aquas cecidit et decessit ; in ripis fontis in quem ceciderat flos enatus est (= spuntò) qui ab eo
nomen Narcissum invenit.
Versione 3
L’imperatore Adriano alle terme.
Cives Romani, cum hoc negotia sinerent, libenter in thermis tempus traducebant; etiam Hadrianus
imperator, privatus civis, saepe thermas frequentabat. Cum olim veteranum vidisset, quem antea in
bello cognoverat, tergum muro confricantem, ita ab eo quaesivit: “Cur, ut tergum detergeas, muro
te confricas?” Adversus haec veteranus his fere verbis respondit: “Quia pauper sum, neque servum
habeo qui tergum mihi detergeat”. Hadrianus, cupidus ei gratias agendi propter multa in bello
merita, servos pecuniasque ei donavit. Cum haec multi senes vidissent, Hadriani misericordiam
commoturi, terga sua muro confricabant sed frustra: imperator enim, cum ad se eos arcessivisset,
eis imperavit ut alius alium confricaret.
Versione 4
Cesare evita lo scontro con gli Elvezi.
Postero die Helvetii castra movent. Idem facit Caesar equitatumque omnem, ad numerum quattuor
milium, quem ex omni provincia et Haeduis atque eorum sociis collegerat, praemittit, ut videat
hostium iter. Nostri equites cupidius novissimum agmen hostium exagitant locoque alieno cum
equitatu Helvetiorum proelium committunt. Quo proelio superbiunt Helveti, quod quingentis
equitibus tantam multitudinem equitum propulerant, atque audacius subsistere nonnumquam et
novissimo agmine proelio nostros lacessere coeperunt (= cominciarono). Caesar suos a proelio
continebat ac satis habebat in praesentia hostem rapinis, pabulationibus populationibusque
prohibere (= si accontentava di impedire al nemico furti, foraggiamenti e saccheggi). Ita dies
circiter quindecim iter fecerunt, et inter novissimum hostium agmen et nostrum primum non
amplius quinque aut sex milibus passuum erat.
adattamento da Cesare
Versione 5
La guerra giugurtina
Bellum Iugurthinum fuit ab anno centesimo undecimo usque ad annum centesimum quintum ante
Christum natum. Iugurtha, Micipsae nepos, primo Hiempsalem necaverat, postea fratrem eius
Adherbalem in bello cepit eumque per cruciatum interfecit. Propter haec scelera Romanorum
senatus bellum Iugurthae indixit eique praefecit Quintum Metellum consulem, bonum civem
strenuumque militem, partium optimatium virum. Is contra Numidas saepe victor discessit, sed
bellum ad finem non perduxit. In eius locum postea successit Caius Marius, homo novus, quem
populus consulem creavit. Sallustius rerum scriptor, quia Marius partium popularium erat, erga
250
eum benevolentiam magnam habet. Homo novus Arpinas, consul creatus, gratias maximas
Romanorum populo ob consulatum egit. In Africam celeriter venit cum multis milibus hominum,
quos milites reddidit disciplina exemploque. Bonus imperator, quamvis homo rudis, belli peritus,
septies consul postea, in Africa hostem pugna saepe vicit, sed bellum non confecisset nisi ei Sulla
legatus adfuisset (= ma non avrebbe condotto a termine la guerra se non gli fosse stato accanto Silla
in veste di luogotenente). Is enim per Bocchum, Numidarum regis socium socerumque, insidias
Iugurthae struxerat. Bocchus Iugurtham catenis vinxit eumque Sullae dedit, qui illum ad Marium
deduxit. Continuo, propter instans bellum Gallorum, Romae senatus consulem Marium iterum
creavit.
Versione 6
Ulisse tra i Feaci
Mentre Ulisse, dopo aver lasciato con una zattera l’isola di Calipso, era di nuovo in mare, Nettuno
scatenò una violenta tempesta che scaraventò l’eroe nell’isola dei Feaci, il cui re era Alcinoo. Lo
trovò sulla riva di un fiume Nausicaa, figlia di Alcinoo, che era venuta lì a lavare la biancheria e a
giocare a palla con le sue ancelle. Ulisse si mostrò loro completamente nudo: le ancelle fuggirono
via spaventate; anche Nausicaa stava per fuggire, ma poi si trattenne e gli indicò la strada che
conduceva al palazzo di Alcinoo. Il re accolse il naufrago nella reggia; Nausicaa, che nel vederlo se
ne era innamorata, manifestò al padre il desiderio di sposare Ulisse, ma l’eroe rifiutò: ad Itaca
infatti lo aspettava la moglie Penelope. Durante il banchetto che Alcinoo aveva offerto in onore
dell’eroe, Demodoco, famosissimo aedo, cantò e rallegrò gli invitati. Le Muse, che amavano
Demodoco per la sua bravura, pur avendolo privato della vista gli avevano donato la capacità di
commuovere il cuore degli uomini, anche di quelli più rudi. Ulisse era comunque intenzionato a
fare ritorno ad Itaca, quindi Alcinoo gli donò una nave con la quale l’eroe riprese il mare.
Romanorum mores (7): Le terme.
Tra i passatempi più gradevoli dei Romani c’era quello di trascorrere una giornata alle terme,
possibilità offerta anche ai meno abbienti dato che molto spesso l’ingresso era gratuito o comunque
costava cifre irrisorie. Lo scopo non era certamente quello di lavarsi, dal momento che, disseminati
per tutta Roma, almeno un migliaio di bagni pubblici consentivano ai Romani di soddisfare questo
bisogno, ma quello di divertirsi. Tra i complessi termali più imponenti e più frequentati c’erano
quelli realizzati dagli imperatori Caracalla e Diocleziano; questi ultimi mettevano a disposizione dei
frequentatori persino una biblioteca, a conferma del ruolo anche culturale che le terme rivestivano.
Ma vediamone più da vicino la struttura.
Nate inizialmente a scopo terapeutico, alcuni ambienti divennero indispensabili perché vi si
potesse attuare la pratica del bagno di sudore seguito dai bagni caldi e freddi. Questi ambienti
erano: lo spogliatoio (apodyterium), una sala moderatamente riscaldata che serviva per ambientarsi
(tepidarium), una sala molto ben riscaldata (calidarium) che conteneva una vasca per il bagno caldo
e una per il bagno freddo. Dal tepidarium e dal calidarium si poteva accedere direttamente ai locali
destinati al bagno di sudore (laconicum e sudatio); attraverso una stanza non riscaldata
(frigidarium), che conteneva una grande vasca per il bagno freddo, si accedeva ad un settore
specificamente destinato alla ginnastica; talvolta c’era anche una piscina (natatio).
Per riscaldare gli ambienti i costruttori realizzavano delle intercapedini sotto il pavimento e tra le
pareti (hypocaustum), attraverso le quali passavano i fumi prodotti da uno o più forni a legna
(praefurnia) costantemente alimentati dagli schiavi; secondo quanto scrive Varrone, il
riscaldamento dell’acqua era ottenuto attraverso due caldaie, con un complicato sistema in base al
quale una caldaia serviva a scaldare la temperatura dell’acqua fino a un certo limite, per poi inviarla
251
in parte al tepidarium e in parte alla seconda caldaia; questa la scaldava ancora per inviarla a sua
volta al calidarium, mentre il vapore risultante era convogliato alla sudatio.
Tutti, uomini e donne, frequentavano le terme, anche se le matrone più rispettabili cercavano di
evitare di mostrarsi in pubblico; proprio per salvaguardare l’onore e la reputazione dei Romani
l’imperatore Adriano emanò un decreto che stabiliva orari diversi per uomini e donne (i complessi
più estesi potevano riservare alcuni locali esclusivamente a uso delle donne). Ma non ci si
preoccupò più di tanto di rispettare questo decreto, dal momento che chi frequentava le terme lo
faceva proprio per divertimento e, perché no?, per incontrare qualcuno dell’altro sesso, e le terme
rimasero un luogo di incontro promiscuo.
La maggior parte dei Romani vi arrivava verso l’una, dopo aver pranzato, anche se solitamente le
terme aprivano già alle undici del mattino -sempre un decreto di Adriano, decreto in seguito abolito,
stabiliva che dalle undici all’una vi potessero accedere solo i malati-, e vi arrivavano con al seguito
almeno uno schiavo che custodisse i loro vestiti mentre facevano il bagno. Alle terme ci si poteva
dedicare ad attività ginniche, si poteva partecipare o assistere a gare e a giochi sportivi, si poteva
leggere in apposite sale destinate alla lettura o ascoltare esibizioni musicali…
Una descrizione molto nota dei rumori che provenivano dalla terme, rumori che possono darci
un’idea particolareggiata di ciò che in questi edifici si poteva trovare, ci è fornita da Seneca, che
ebbe la ventura di vivere, per un certo periodo, in un appartamento situato proprio al di sopra di un
complesso termale. Lamentandosi, il filosofo ci parla di un frastuono incessante di voci, dei respiri
affannosi degli atleti nei momenti più impegnativi della loro attività, del rumore prodotto dalle mani
del massaggiatore sulla schiena dei clienti, del tono di voce dell’attaccabrighe, del ladro che urla
perché colto in flagrante (i furti erano cosa del tutto normale), del chiasso provocato da chi si tuffa
in piscina, del depilatore che urla per farsi notare e del povero malcapitato suo cliente che urla a sua
volta, e poi ancora ci parla del pasticciere e del salsicciaio, che pure strillano per vendere la loro
merce.
Dopo una giornata alle terme, subito dopo il tramonto, i Romani tornavano a casa, oppure,
almeno i più fortunati, concludevano la giornata partecipando a qualche sontuoso banchetto in casa
di un ricco signore.
252
Capitolo 15
Il verbo sum e i suoi composti.
Il verbo sum.
I composti di sum.
Il verbo possum.
Il rafforzamento del superlativo.
Elementi di analisi del periodo (10): l’accusativo con l’infinito.
Traduciamo insieme (5).
253
verbo sum
Esercizio 1
Traduci:
sum – fuerunt – fuerint – essetis – fuisse – fore – sunto - sunt - fuissetis - futurum esse – erant –
fuerant – essent – esto – es – este – eritis – erunt – fuero – sitis – futura.
sei – sii – sarete – eravate stati – sarai stato – essere stato – siate – fosse – saremmo – siate stati –
siamo stati – fummo – foste stati – foste – essere per essere – erano.
Esercizio 2
Traduci ed indica se il verbo sum svolge le funzioni di copula (C) o di predicato verbale (P.V.):
1) Cum Romae nullum amicum praeter Valerium haberem, apud eum eram. (___)
2) Nonis Quintilibus, cum Romulus rex regnaret, solis defectio quae omnia permiscuit fuit.
(___)
3) Pauperrimus pater meus erat sed semper integerrimus. (___)
4) Catilina magna vi fuit, sed ingenio malo. (___)
5) In sententia perseverare inutile erat. (___)
6) Cum senex undeseptuaginta annorum esset, valetudine prospera adhuc erat. (___)
7) Acerrimum proelium fuit atque anceps ut qui vicerunt propius morti fuerint. (___)
8) Homines servi sunt, interdum liberiores animo quam domini. (___)
Esercizio 3
Traduci:
1) Grande fu il coraggio di Cicerone quando offrì il capo al nemico. 2) Il dolore di Didone per
l’abbandono di Enea era immenso, ma grandi furono anche la dignità e il coraggio della regina che
non svelò a nessuno la sua intenzione di uccidersi. 3) Coloro che sono stati, coloro che sono e
coloro che saranno devono ugualmente sottostare allo stesso destino di morte. 4) Non è utile
controbattere, è più utile assecondare le loro intenzioni. 4) Non ero in casa quando il servo ha
portato il tuo messaggio. 5) Demodoco è il saggio aedo al quale Agamennone, salpando alla volta di
Troia, aveva affidato la moglie Clitemnestra, affinchè le desse buoni consigli. 6) A Troia c’era una
statua dedicata ad Atena, che aveva la virtù di proteggere la città che la possedeva.
Esercizio 4
Traduci:
1) Cum apud Graecos antiquissimum genus sit poetarum, serius poeticam nos accepimus (Cic.). 2)
Exigua pars est vitae qua vivimus. Ceterum quidem omne spatium non vita sed tempus est. (Sen.).
3) Athenienses propter Pisistrati tyrannidem, quae paucis ante annis fuerat, omnium civium suorum
potentiam extimescebant (Nep.). 4) Classis communis Graeciae trecentarum navium in qua
ducentae erant Atheniensium, primum apud Artemisium inter Euboeam continentemque terram cum
classiariis regiis inflixt. (Nep.) 5) Est genus quoddam hominum, quod Hilotae vocatur (= viene
chiamato), quorum magna multitudo agros Lacedaemoniorum colit (Nep.). 6) Flumen est Arar,
quod per fines Haeduorum et Sequanorum influit incredibili lenitate (Caes.). 7) Non vaco ad istas
ineptias; ingens negotium in manibus est (Sen.). 8) Finis vitae eius nobis luctuosus, amicis tristis,
extraneis etiam ignotisque non sine cura fuit (Sen..) 9) Hic adulescens erat studiis rudis, sermone
barbarus, impetu strenuus, manu promptus (Vell. Pat.). 10) Lucus erat quem medium ex opaco
specu fons perenni rigabat aqua (Liv).
254
Esercizio 5
Le frasi dell’esercizio precedente contengono tutte una voce del verbo sum: sottolineala una volta
quando ha funzione di copula, due volte quando ha funzione di predicato verbale.
composti di sum
Esercizio 6
Traduci:
Deest –- intersit - abero – profuerit - adfuit– inest – adsunt - cum adfueris - obfui - superesse –
proderit –– cum prodessemus – intereritis –– cum praefuissent – aberam – obfueram – aderamus –
cum inessent - cum obfuerit – obfuerunt – abes – cum absit;
distava – assistere – ostacolò – avere ostacolato - sopravvisse – sarei presente - erano a capo di –
mancherete – sarà in mezzo a – era dentro – fummo presenti – eravamo stati presenti – essere a
capo di – essere stato a capo di – abbia ostacolato – siate sottoposti a.
Esercizio 7
Coniuga il verbo posto tra parentesi nel modo e nel tempo richiesti dal contesto, quindi traduci:
1) Ex urbe nos (abesse) ………………, cum plebs seditionem contra patriciorum genus fecit.
2) Vobis omnibus qui (adesse) …………. haec dico.
3) Cum militibus illo tempore omnia (deesse) …………….., Caesar equitatum praemisit commeatum
petitum.
4) Animos vestros, in quibus (inesse)………… mortis timor, confirmate, cives: nostri milites enim
ad urbem (adesse)……………
5) Cum comitiis consularibus is non (interesse)………………, tamen consulatum petivit.
6) Monti (subesse) ……………… planities tam lata ut facile castra in ea dux posuerit.
7) Una haec spes nunc nobis (superesse)………………
8) Cicero, cum reipublicae saepe (prodesse)………….., tandem turpiter excepit mortem.
9) Olim Romae reges (praeesse)…………………, sed nobiles cives, cum propter Tarquiniorum
adrogantiam seditione eos expulissent, libertatem receperunt.
10) In hominum animis immanis cupiditas divitias augendi (inesse)………………, sed divitiae
felicitatem non parant.
Esercizio 8
Traduci:
1) Druides a bello abesse consuerunt, neque tributa una cum reliquis pendunt (Caes.). 2) Dum
longius ab munitione aberant Galli, plus multitudine telorum proficiebant (Caes.). 3) Accelerat
Caesar, ut proelio intersit (Caes.). 4) Rura colam, frugumque aderit mea Delia custos (Tib.). 5) “L.
Aemili” inquit (= disse) “quem unum insontem culpae cladis hodiernae dei respicere debent, cape
hunc equum, dum et tibi virium aliquid superest, et comes ego te tollere possum ac protegere”
(Liv.). 6) Omnia enim plerumque quae absunt vehementius hominum mentis (= mentes) perturbant
(Caes.). 7) Eripe, nate, te fuga finemque impone labori; nusquam abero et tutum patrio te limine
sistam (Verg.). 8) Haud procul a Gadibus is locus abest (Liv.). 9) Adeste, cives, adeste
commilitones! (Liv.). 10) Ex eo proelio circiter hominum milia CXXX superfuerant (Caes.). 11)
Huic homini non minor vanitas inerat quam audacia (Sall.). 12) Interest aliquid inter laborem et
dolorem (Cic.). 13) Hannibal Hadrumetum pervenit, quod abest a Zama circiter milia passuum
trecenta (Nep.). 14) Quid interest inter tyrannum ac regem […] nisi quod (= il fatto che) tyranni in
voluptatem saeviunt, reges non nisi ex causa ac necessitate? (Sen.). 15) Phocion Atheniensis etsi
255
saepe exercitibus praefuit summosque magistratus cepit, tamen multo eius notior integritas vitae
quam rei militaris labor (Nep.). 16) Et nomen pacis dulce est et ipsa res salutaris, sed inter pacem
et servitutem plurimum interest. (Cic.) 17) Adsitis, o divi, neu vos e paupere mensa dona spernite.
(Tib.) 18) Huic homini (= Q. Curio) non minor vanitas inerat quam audacia. (Sall.) 19) Di regum
ultores, adeste! (Liv.)
Esercizio 9
Traduci:
1) La città distava da Roma circa due giorni di cammino. 2) Ho assistito anch’io allo spettacolo dei
gladiatori nel circo. 3) La tua è solo una sciocca superstizione nella quale è insita una vana paura
degli dei. 4) Non c’è alcuna differenza tra ciò che hai appena detto e ciò che avevi detto in
precedenza. 5) Lo scontro fu tanto duro che pochissimi soldati sopravvissero. 6) Le tue parole,
sebbene siano compassionevoli, non giovano a nulla. 7) Non mi sarà certamente di ostacolo
l’assenza di mio marito. 8) A capo dei Britanni c’era Calcago, valoroso generale che partecipò ad
ogni fase dello scontro con i Romani.
verbo possum
Esercizio 10
Traduci:
Poterit– cum potuerint– potueris – potueram - potentis – potest – possumus – poteratis – cum
potuerimus – potestis – poterunt – potuerunt – potuere – cum potuisset – posse – potuerimus – cum
possitis – possent – potuisse.
abbia potuto – avrei potuto – avere potuto – potere – posso – puoi – potevamo – potrete – hai potuto
– avevate potuto – avremo potuto – potente – potete – potè.
Il rafforzamento del superlativo.
Tra i vari avverbi -già altrove citati- che si utilizzano per rafforzare l’aggettivo di grado superlativo
relativo e il superlativo dell’avverbio c’è quam: la sua caratteristica è quella di sottintendere o
di avere dopo di sé il verbo possum.
In italiano si rende con una perifrasi del tipo il più possibile:
•
Voce quam maxima (poterant) cives haec exclamabant. = I cittadini gridavano queste cose
con la voce più alta possibile.
•
Quam celerrime (potuit) servus litteras tibi tradidit. = Il servo ti consegnò la lettera il più
velocemente possibile.
Esercizio 11
Traduci (Possum):
1) Non possum fidei causa imagines neque triumphos aut consulatus maiorum meorum ostentare
(Sall.). 2) Non possum eius casum non dolere; hominem enim integrum et castum et gravem
cognovi (Cic.). 3) Ego omni delectatione litterisque omnibus careo, quas antequam te videro
256
attingere non possum (Cic.). 4) Itaque, qui primi erant, hastati per cumulos corporum armorumque
et tabem sanguinis, qua quisque poterat, sequentes (part. pres. da sequor) hostem et signa et
ordines confuderunt (Liv.). 5) Hactenus, Acca soror, potui; nunc vulnus acerbum conficit et
tenebris nigrescunt omnia circum (Verg.). 6) Hic tamen hanc mecum poteras requiescere noctem
fronde super viridi (Verg.). 7) Oratores vero vel praecipue Latinam eloquentiam parem facere
Graecae possunt (Quint.). 8) “Heu, quae nunc tellus” inquit (= disse) “ quae me aequora possunt
accipere? (Verg.). 9) De Catilinae coniuratione quam verissume (= verissime) potero paucis verbis
absolvam (Sall.). 10) Multum cum in omnibus rebus, tum in re militari potest fortuna (Caes.). 11)
Recede in te ipsum quantum potes; cum his versare (= tratta, imperativo da versor) qui te meliorem
facturi sunt, illos admitte quos tu potes facere meliores (Sen.). 12) Potest igitur exercitatio et
temperantia etiam in senectute conservare aliquid pristini roboris (Cic.). 13) Mors nec bonum nec
malum est; id enim potest aut bonum aut malum esse quod aliquid est; quod vero ipsum nihil est et
omnia in nihilum redigit, nulli nos fortunae tradit (Sen.).
Esercizio 12
Traduci:
1) L’ultimo dei tre Curiazi non potè resistere a lungo davanti alla furia ed al valore del guerriero
romano. 2) Annibale non potè trasportare incolumi tutti gli elefanti che aveva portato con sé,
talmente disagevole fu la traversata delle Alpi. 3) Pur non potendo stare con te, sei sempre presente
nel mio cuore e nei miei pensieri. 4) Non avendo potuto rispondere alle parole del maestro, il
ragazzo chinò la fronte umiliato. 5) Potrai venire da me domani o dopodomani? 6) Grazie all’aiuto
di Alcinoo, Ulisse potè fare ritorno in patria. 7) Ho insistito molto con i tuoi genitori perché tu
potessi venire con me. 8) Di fronte all’avanzata del nemico, gli abitanti della città poterono soltanto
barricarsi nelle case e aspettare.
Elementi di analisi del periodo (10): L’ accusativo con l’infinito (proposizione infinitiva).
Si costruisce con l’infinito una proposizione subordinata che, proprio per questa sua
caratteristica, è detta infinitiva; tale proposizione in italiano corrisponde alla proposizione
soggettiva o a quella oggettiva.
La proposizione infinitiva ha il soggetto (che deve essere sempre espresso) in accusativo, e il
verbo all’infinito: per questo si parla anche di accusativo con l’infinito oltre che di proposizione
infinitiva.
Il tempo dell’infinito è regolato in base al rapporto temporale con la reggente, secondo lo
schema che segue:
infinito perfetto
infinito presente
infinito futuro
azione anteriore al verbo della reggente
azione contemporanea al verbo della reggente
azione posteriore al verbo della reggente
Ma vediamo più efficacemente attraverso un esempio:
•
Scio te sollicitum esse. = So che tu sei preoccupato.
Riflettendo sull’esempio possiamo ricavare quanto segue:
1. in latino non esiste nulla che corrisponda al che (congiunzione) italiano (o al di,
usato in caso di proposizione soggettiva o oggettiva in forma implicita);
257
2. in accusativo va non solo il soggetto (te) ma anche ciò che ad esso si riferisce (in
questo caso la parte nominale sollicitum);
3. il verbo, come già detto, va all’infinito; nell’esempio, l’infinito è presente, quindi
indica un’azione contemporanea alla reggente.
Ricapitolando, dunque, l’infinito non indica un’azione passata, presente o futura, bensì, in
relazione al tempo della reggente, indica un’azione ad esso anteriore, contemporanea o
posteriore:
•
•
•
Scio te sollicitum fuisse. = So che tu sei stato preoccupato.
Scio te sollicitum esse. = So che tu sei preoccupato.
Scio te sollicitum fore. = So che tu sarai preoccupato.
•
•
•
Sciebam te sollicitum fuisse. = Sapevo che tu eri stato preoccupato.
Sciebam te sollicitum esse. = Sapevo che tu eri preoccupato.
Sciebam te sollicitum fore. = Sapevo che tu saresti stato preoccupato.
Il soggetto della proposizione infinitiva.
Il soggetto della proposizione infinitiva, in caso accusativo, deve essere sempre espresso
(mai sottinteso).
Un’attenzione particolare va riservata al caso in cui soggetto dell’infinitiva è un pronome di
terza persona (singolare o plurale). Il discorso è analogo a quello fatto a proposito del pronome
personale e del possessivo di terza persona; nel caso dell’infinitiva dobbiamo regolarci come
segue:
se il soggetto dell’infinitiva in caso accusativo non coincide con quello della
reggente allora troveremo un pronome come eum (o illum, eos, eas…); se il
soggetto dell’infinitiva coincide con quello della reggente, allora troveremo se
(pronome riflessivo di terza persona che, lo ricordiamo, è uguale nel singolare e
nel plurale).
•
•
Consul dixit eum inimicum Romanis esse. = Il console disse che quello (non il console, ma
un’altra persona) era un nemico del popolo Romano.
Hannibal dixit se esse, fuisse et semper fore Romanis inimicum. = Annibale disse che lui
(Annibale stesso) era, era stato e sarebbe sempre stato nemico dei Romani.
Per concludere il discorso sull’infinitiva, è da notare che l’infinito futuro può confondersi con
una perifrastica attiva quando questa sia espressa in una proposizione infinitiva. Ad esempio, la
frase Putabam te venturum esse può significare sia: Credevo che saresti venuto, sia: Credevo che
tu avessi intenzione di (fossi in procinto di…) venire. Nella maggioranza dei casi il senso non
cambia in quanto la coniugazione perifrastica attiva esprime comunque un’azione proiettata nel
futuro, ma talvolta può essere importante optare per l’una o per l’altra soluzione: quando ci
troviamo di fronte a un infinito futuro dobbiamo quindi sempre riflettere per stabilire se esso
racchiuda o no una coniugazione perifrastica attiva.
258
Esercizio 13
Traduci:
1) Scito me semper amicum tuum fore.
2) Sciebam numquam te patriam prodidisse.
3) Hannibalem esse ad portam credebam.
4) Dicebas te numquam domum tuam relicturum esse .
5) Spero eum discessurum esse ab urbe.
6) Intellego omnes vos consentire cum eo.
7) Filius tuus dicit se venturum esse.
8) Legati dixerunt se mandata portare.
9) Filius tuus dicit eum venturum esse.
10) Scitote nos eadem dixisse.
Esercizio 14
Traduci:
1) Sapevo che mi saresti rimasto fedele.
2) Ti prometto che verrò il prima possibile.
3) Mi disse che sarebbe venuto.
4) Parlando di Mario, Valerio disse che sarebbe venuto.
5) So che sei stato tu.
6) Ti ripeto che non sono colpevole.
7) Sappiate che il colpevole ha confessato.
8) Credi forse che sia stato io?
9) Mi disse che era malato.
10) Non credevo che fossi stato malato.
Esercizio 15
Traduci le seguenti frasi specificando nello spazio tra parentesi il rapporto temporale con la
reggente (anteriorità, contemporaneità, posteriorità):
1) Credebamus vos discessuros esse domo (…………..).2) Putabam te esse in urbe. (…………..). 3)
Scio hostes adventare Romam (……….). 4) Notum omnibus erat Catilinam contra rem publicam
coniurationem fecisse (…………). 5) Manifestum est auxilia pervenisse (………). 6) Legatus
nuntiavit se pacis condiciones dicturum esse (………….). 7) In epistula scripsisti te mox Romam
venturum esse (……….). 8) Sciebam te dolere ab oculis (……………). 9) Is mihi dixit se ab amicis
gratum donum accepisse (………….). 10) Utile est vos hoc in comitiis dicere (……………). 11)
Necesse fuit omnes cives operam sociare cum militibus ad urbis defensionem (………….). 12)
Milites sciebant se in acie casuros esse (……………).
Traduciamo insieme (5)
Frequentemente lo studente nella traduzione incontra difficoltà nel rendere correttamente il
rapporto temporale tra la proposizione infinitiva e la reggente, pur conoscendo magari a memoria
la regola sui tempi dell’infinito. In altri termini: si capisce, ad esempio, che nella traduzione
bisogna rendere un rapporto di anteriorità dell’infinitiva rispetto alla proposizione reggente, ma
come rendere tale rapporto?
Un suggerimento è quello di ricorrere ad avverbi o locuzioni avverbiali temporali; se devo
rendere la contemporaneità posso aggiungere mentalmente alla traduzione un avverbio del tipo
259
contemporaneamente, in quello / questo stesso momento, così come per l’anteriorità può essere
utile ricorrere ad un precedentemente e per la posteriorità ad un in seguito, il giorno dopo, domani
e così via.
Prendiamo come esempi le prime due frasi dell’esercizio precedente.
Nella prima frase (Credebamus vos discessuros esse domo) l’infinito futuro indica un rapporto
di posteriorità rispetto a un tempo storico. Se mentalmente ricorro ad un avverbio del tipo
successivamente (che indica posteriorità) mi verrà spontaneo utilizzare il condizionale passato per
esprimere tale rapporto: Credevamo che voi (successivamente) sareste andati via da casa.
Nella frase successiva (Putabam te esse in urbe) devo rendere un rapporto di contemporaneità
rispetto a un tempo storico. Ricorrendo a una locuzione avverbiale del tipo in quel momento verrà
spontaneo utilizzare l’imperfetto congiuntivo: Credevo che tu (in quel momento) fossi in casa.
Esercizio 16
Traduci ciascuna delle seguenti frasi due volte, adottando come soggetto dell’infinitiva prima l’uno
poi l’altro di quelli proposti; quindi spiega la differenza di significato tra le due frasi:
1) Milites negaverunt se / eos ignave pugnavisse. 2) Is putavit se / eum semper frugi fuisse.
3)Dominus filiis filiabusque dixerat eum / se mox venturum esse domum. 4) Dicit tribunus eum / se
in contione ita dixisse bona mente. 5) Tandem cives intellexerunt se / eos salvos fore. 6) Aliquis
mihi dixit eum / se discipulum tuum fuisse. 7) In epistula quam ad patrem scripsit, negavit eum / se
iratum esse. 8) Haud dubie sciunt eos / se esse reos de vi.
Esercizio 17
Traduci:
1) Iucundum, mea vita, mihi proponis amorem hunc nostrum inter nos perpetuumque fore (Cat.).
2)Publice (Suebi) maximam putant esse laudem quam latissime a suis finibus vacare agros (Caes.).
3) Non ideo, Gelli, sperabam te mihi fidum in misero hoc nostro, hoc perdito amore fore (Cat.). 4)
Hoc salsum esse putas? (Cat.). 5) Surgit pulchellus puer: obicit mihi me ad Baias fuisse (Cic.). 6)
Pescennius est perbenevolus nobis; quem semper spero tui fore observantem (Cic.). 7) Sicca dixerat
se mecum fore sed Brundisio discessit (Cic.). 8) In novis tribunis plebis intellego spem te habere. Id
erit firmum si Pompeii voluntas erit, sed Crassum tamen metuo (Cic.). 9) In Tusculanum nos
venturos (sott. esse) putamus aut Nonis aut postridie (Cic.). 10) Cui dono lepidum novum libellum
arida modo pomice expolitum? Corneli, tibi : namque tu solebas meas esse aliquid putare nugas
(Cat.). 11) Scribis enim te meas litteras superiores vix legere potuisse (Cic.). 12) Dubitare te, non
adsentatorie sed fraterne veto (Cic.). 13) Hoc igitur dico, sapientem nulli esse iniuriae obnoxium
(Sen.). 14) Dixit, et incerto permisit brachia somno, nescia se furiis accubuisse novis (Verg.). 15)
Igitur, bello Numantino, Micipsa, cum populo Romano equitum atque peditum auxilia mitteret,
sperans vel ostentando virtutem vel hostium saevitia facile eum occasurum, (Iugurtham) praefecit
Numidis, quos in Hispaniam mittebat (Sall.). 16) Libenter ex iis qui a te veniunt cognovi
familiariter te cum servis tuis vivere (Sen.). 17) Cambysen regem nimis deditum vino Praexaspes
unus ex carissimis monebat ut parcius biberet, turpem esse dicens ebrietatem in rege (Sen.).
260
Esercizio 18
Traduci:
1) Cicerone, pur sapendo che ciò che faceva poteva essere pericoloso, fece condannare a morte dei
cittadini romani senza un regolare processo. 2) Cesare sapeva che avrebbe facilmente spaventato le
tribù germaniche attraversando il Reno. 3) I Romani credevano che in Britannia ci fossero ricchezze
favolose. 4) La storia narra che Cesare in Egitto si legò a Cleopatra, sorella di quel Tolomeo che
aveva ucciso Pompeo, il nemico di Cesare. 5) Tutti gli storici dicono che Cesare fu clemente e che
continuò ad esserlo anche quando era il padrone assoluto di Roma. 6) Dicono che il nemico sarà alle
porte della città nell’arco di poche ore. 7) Tacito racconta che mai Domiziano avrebbe sopportato il
successo di Agricola. 8) Annibale giurò che sarebbe eternamente stato nemico dei Romani, e
osservò questo giuramento fino alla morte.
Versione 1
Origine del cognome Publicola.
Post pugnam contra Veientes Tarquiniensesque, Romanorum hostes, magnus terror Tarquinio
atque Etruscis fuit (= Tarquinio e gli Etruschi ebbero una grande paura), exercitusque Veiens
Tarquiniensisque ad suas quisque domos contenderunt. Miracula ea tempestate acciderunt. Silentio
noctis ex silva Arsia ingens vox clamavit: “Romani bellum vincent”. Tum, postquam lux adfuit nec
quisquam hostium in conspectu erat, P. Valerius consul spolia legit et inde Romam revertit. Ibi
collegae L. Iunio Bruto, qui in pugna equestri ceciderat, quanto potuit apparatu, funus fecit.
Valerio consuli tamen, qui superfuerat, Romanorum favor defuit. Putabant enim regnum adfectare
Valerium, quia et collegam in locum Bruti non subrogaverat et in monte Velia, in alto atque munito
loco, arcem inexpugnabilem aedificabat. Haec indigna consulis animum offenderunt; paulo post
vero Romani non solum eum regni suspicione absolverunt, sed etiam popularem fecerunt: inde
cognomen Publicolam ei dederunt.
adattamento da Livio
Versione 2
La battaglia di Maratona
In planitie Marathonia, in Attica, pugna acerrima fuit inter Persas Atheniensesque. His praeerat
Miltiades, illis Datis Artaphernesque. In parva manu Atheniensium, quibus auxilio (= in aiuto dei
quali) erant Plataeenses, erant fere decem milia militum; in Persarum exercitu, ducenta milia.
Pugna asperrima fuit, sed postremo victores evaserunt Athenienses, qui maxime strenuos se
ostenderant, quia pro libertate pugnaverant. Persae contra in acie multo minus valuerunt, ita ut –
hoc historia narrat- non castra sed naves petierint. Hoc fuit clarissimum proelium in bellis contra
Persas, atque Athenienses Miltiadi, qui sua victoria liberaverat a Persarum dominatione non solum
Athenas, sed Graeciam totam, parvum honorem tribuerunt. Namque in tabula picta imaginem eius
posuerunt in decem praetorum numero: is milites ad bellum incitabat primusque committebat.
Versione 3
I nonni e la nipotina
Cum parentes domo aberant, ab hora secunda usque ad horam nonam, scilicet ob negotia quae in
urbe agebant, domi manebant avi materni cum filiola eorum, cui Ariadne nomen erat (= di nome
Arianna), vix bima. Pulcherrima omnium ex avorum sententia, puellula omnibus rebus, maxime pila
tintinnabuloque, ludebat, et avi libentissime eam spectabant. Avia papparium nepticulae parabat
ter quaterque in die, eam cantilena sopiebat atque in lectulo collocabat. Avus contra in collum
tollebat eique summissa voce cantilenam canebat de equi pullo qui tolutim currit. Avi saepe
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deambulabant cum puellula, quae, cum poterat, currebat laetissima libertate per prata, in
conspectu avorum qui vere laeti arridebant.
Versione 4
Pirro e Annibale
Ex Romanorum hostibus acerrimis Pyrrhus et Hannibal fuerunt. Ille, qui primus in Italiam
elephantos duxerat primusque transmarinus hostis fuerat, Epirotis praeerat. In Italiam venit auxilio
Tarentinis, quibus Romani propter iniuriam bellum indixerant. Hannibal contra, qui ex Africa
venerat –et idem mare transiverat (= aveva attraversato)- per Hispaniam Alpesque in Italiam
pervenit : fuit is primus hostis transalpinus. In eius exercitu erant homines plurimarum gentium,
quibus omnibus ille praefuit maxima cum virtute crudelitateque, sed vero illis etiam exemplo fuit.
Carthaginiensis oculum amisit in itinere per Alpes. De Hannibalis vita multi scripserunt, in his
Cornelius Nepos, in libro quem scripsit de excellentibus ducibus exterarum gentium.
Versione 5
Medea e le Pleiadi
Iason, cum Peliae patrui sui iussu magna pericula suscepisset, cogitare coepit quomodo eum
necaret (= cominciò a pensare come ucciderlo). Hoc Medea maga se facturam promittit. Sumulans
(= simulans) enim se Dianae sacerdotem, ad Peliae filias venit eisque dicit se Peliam patrem eorum
ex sene iuvenem reddituram. Postea, ut eas perduceret ad voluntatem suam, venenis multa miracula
fecit, quae eis verisimilia erant. Arietem deinde vitulum in aenum coniecit, eumque statim in agnum
pulcherrimum mutavit. Eodem modo Peliades, Medeae hortatu, in aenum patrem, ut iuvenesceret
coniecerunt. Infelicem contra coquerunt, et ille mortem invenit. Peliades, ut fraudem cognoverunt,
iram populi timentes, domo fugerunt, itaque Iason regiam occupavit regnumque Peliae filio
tradidit.
adattamento da Igino
Versione 6
L'origine dei Galli
Aborigines primos in Galliae regionibus quidam fuisse dixerunt, et Celtas e nomine regis et
matris eius Gallos nomen habuisse. Drysidae memorant fuisse populi partem indigenam, sed alios
omnes ab insulis extimis in regionem confluxisse et a tractibus transrhenanis ob bellorum
crebritatem. Quidam adfirmant paucos homines post excidium Troiae haec loca tum vacua
occupasse. A Phocaea vero Asiaticus populus, ut Harpali Ciri regis praefecti inclementiam vitaret,
in ltaliam navibus venit. Eius pars in Lucania Veliam, pars in Viennensi Massiliam condidit;
deinde virium copiam auxerunt atque multa oppida condiderunt.
adattamento da Ammiano Marcellino
Versione 7
La morte di Attico
Cum septem et septuaginta annos complesset atque ad extremam senectutem non minus
dignitate quam gratia fortunaque crevisset tantamque valetudinem habuisset ut annis triginta
medicina non indiguisset, morbum contraxit quem initio et ipse et medici contempserunt: nam
putarunt esse tenesmon, cui remedia celeria faciliaque proponebant. In hoc cum tres menses sine
doloribus ullis, praeterquam quos ex curatione capiebat, consumpsisset, subito tanta vis morbi in
imum intestinum prorupit, ut extremo tempore per lumbos fistulae puris eruperint. Atque hoc
priusquam ei accideret, postquam in dies dolores accrescere frebresque accessisse sensit, inter
262
cetera amicis familiaribusque dixit se cibum in posterum sumpturum non esse. "Namque his diebus
quidquid cibi sumpsi, ita produxi vitam, ut auxerim dolores sine spe salutis. Quare a vobis peto (=
vi chiedo) ut consilium meum probetis". Sic cum biduum cibo se abstinuisset, subito febris decessit
leviorque morbus esse coepit (= cominciò). Propositum tamen peregit atque die quinto postquam id
consilium ceperat decessit.
adattamento da Cornelio Nepote
Versione 8
Dolore per la morte di Alessandro
Milites cum armis vigilabant; Babylonii vel e muris vel e culmine tecti prospectabant. Nemo lumina
audebat (= osava) accendere. Et quia propter noctem oculorum cessabat usus, fremitus vocesque
auribus captabant ac plerumque, vano metu territi, per obscuras semitas, invicem suspecti ac
solliciti incedebant. Persae comas detonderant et in lugubri vesti cum coniugibus ac liberis non ut
victorem et hostem, sed ut gentis suae iustissimum regem lugebant : adsueti sub rege vivere, alium
digniorem non esse putabant. Nec muri urbis luctum continebant, sed proximam regionem ac
deinde magnam partem Asiae cis Euphraten mali fama pervaserat. Ad Darei quoque matrem
celeriter pervenit : abscidit ergo vestem, lugubrem sumpsit et humi corpus abiecit. Flebat simul
Dareum et Alexandrum. Denique dolori succubuit, et cibo pariter abstinuit et luce. Quinto die
decessit. Magnum profecto Alexandri indulgentiae iustitiaeque in omnes captivos documentum est
mors huius quae, cum sustinuisset post Dareum filium vivere, Alexandro esse superstes erubuit (= si
vergognò).
adattamento da Curzio Rufo
Versione 9
Ermes
Gli antichi Greci veneravano Ermes, il dio che i Romani chiamano Mercurio. Immaginavano che
avesse ai piedi dei calzari alati e che avesse il caduceo, simbolo della sua mansione di messaggero
degli dei. Credevano che proteggesse il commercio e che guidasse i viaggiatori: per questo motivo
avevano collocato molte immagini del dio ai crocicchi delle strade. La leggenda raccontava che
Ermes aveva avuto diversi figli, tra i quali il nonno di Ulisse, Autolico, che aveva ereditato dal dio
l’arte di rubare con destrezza: Ermes infatti era anche il dio del furto. Alcuni raccontano anche che
Ermes ebbe un figlio da Penelope, mentre Ulisse era lontano dalla patria, e che questo figlio era il
dio Pan.
Versione 10
Ermione
Ermione è figlia di Menelao e di Elena. Le leggende più antiche narrano che il padre la promise in
sposa a Neottolemo, figlio di Achille, mentre il giovane era lontano; al ritorno di Neottolemo, che,
come il padre, aveva partecipato alla guerra di Troia, Ermione lo sposò. Gli scrittori tragici narrano
invece che Ermione fu causa di una rivalità tra Oreste, figlio di Agamennone, e lo stesso
Neottolemo. Qualcuno racconta che Oreste uccise Neottolemo su istigazione della stessa Ermione;
quindi Ermione sposò Oreste e da lui ebbe un figlio, Tisameno. Dopo la morte di Oreste, successore
di Menelao, Tisameno divenne re di Sparta.
263
Capitolo 16
Il verbo di forma passiva
Indicativo presente, imperfetto e futuro semplice passivi delle quattro
coniugazioni.
Elementi di analisi logica (28): i complementi d’agente e di causa
efficiente.
Elementi di analisi logica (29): il complemento predicativo del
soggetto.
Participio perfetto delle quattro coniugazioni
Indicativo perfetto, piuccheperfetto e futuro anteriore passivi delle
quattro coniugazioni
Congiuntivo presente e imperfetto passivi delle quattro coniugazioni.
Congiuntivo perfetto e piuccheperfetto passivi delle quattro
coniugazioni.
Il supino passivo delle quattro coniugazioni.
L’infinito presente, perfetto e futuro passivo delle quattro
coniugazioni.
Elementi di analisi logica (30): Il si passivante.
Elementi di analisi logica (31): il complemento di origine o
provenienza.
Il gerundivo delle quattro coniugazioni.
Elementi di analisi del periodo (11): la coniugazione perifrastica
passiva.
264
Indicativo presente, imperfetto e futuro semplice passivi delle quattro coniugazioni
Per la formazione della forma passiva dei tempi semplici dell’indicativo e del congiuntivo
bisogna aggiungere le desinenze personali proprie del passivo al posto di quelle dell’ attivo
(desinenze che naturalmente vanno anch’ esse memorizzate):
I sing.
II
III
I pl.
II
III
desinenze attive
-o / m
-s
-t
-mus
-tis
-nt
desinenze passive
-r
-ris (-re)
-tur
-mur
-mĭni
-ntur
Ecco lo schema del presente, imperfetto e futuro semplice dell’indicativo passivo delle quattro
coniugazioni:
Prima coniugazione
Presente
Seconda coniugazione
Imperfetto
Futuro
Presente
Imperfetto
semplice
am-or
am-ābar
am-ābor
mon-ĕor
mon-ēbar
sono amato
ero amato sarò amato
sono ero ammonito
am-āris
am-abāris
am-abĕris
ammonito
mon-ebāris
mon-ēris
am-ātur
am-abātur
am-abĭtur
mon-ebātur
am-āmur
am-abāmur
am-abĭmur mon-ētur
mon-ebāmur
am-amĭni
am-abamĭni
am-abimĭni mon-ēmur
mon-ebamĭni
am-antur
am-abantur
am-abuntur mon-mĭni
mon-ebantur
mon-entur
Terza coniugazione
Futuro
semplice
mon-ēbor
sarò
ammonito
mon-ebĕris
mon-ebĭtur
mon-ebĭmur
mon-ebimĭni
mon-ebūntur
Quarta coniugazione
Presente
Imperfetto
Futuro
Presente
Imperfetto
semplice
leg-or
leg-ēbar
leg-ar
aud-iēbar
aud-ĭor
sono letto
ero letto
sarò letto sono udito
ero udito
leg-ĕris
leg-ebāris
leg-ēris
aud-īris
aud-iebāris
Futuro
semplice
aud-ĭar
sarò udito
aud-iēris
leg-ĭtur
leg-ebātur
leg-ētur
aud-ītur
aud-iebātur
aud-iētur
leg-ĭmur
leg-ebāmur
leg-ēmur
aud-īmur
aud-iebāmur
aud-iēmur
leg-imĭni
leg-ebāmĭni
leg-emĭni
aud-imĭni
aud-iebamĭni
aud-iemĭni
leg-untur
leg-ebantur
leg-ēntur
aud-iuntur aud-iebantur
aud-ientur
Osservazioni:
265
•
la II persona singolare, accanto alla più comune desinenza –ris, può presentare la desinenza
–re;
•
nella II persona singolare, la vocale –i, quando presente, diventa –e nei seguenti casi:
II sing. fut. semplice I coniugazione (amabĕris);
II sing. fut. semplice II coniugazione (monebĕris);
II sing. presente indicativo III coniugazione (legĕris).
La II sing. del presente indicativo della IV coniugazione è regolarmente audīris.
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Esercizio 1
Volgi le seguenti forme dall’attivo al passivo:
laudo
laudabat
laudabimus
incitabant
incitabunt
incitamus
delebant
delent
deletis
delebitis
habebunt
habemus
relinquit
relinquam
relinquent
relinquebatis
relinquunt
mollio
molliunt
molliebas
molliam
mollietis
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Esercizio 2
Analizza come nell’esempio e volgi le seguenti forme dal passivo all’attivo:
forma passiva
amor
desideramini
desiderabamur
desiderabar
desiderabor
desiderabuntur
desiderantur
analisi
forma attiva
I sing. pres ind.
amo
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266
desiderabimini
terreris
terrentur
terrebitur
terrebuntur
terrebamini
terremur
terrebamur
scribimini
scribebantur
scribentur
scribemur
scribar
scribor
finiuntur
finiar
finiemini
finiebar
finitur
finior
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Esercizio 3
Traduci:
discitur – disceris – discentur – aperiebaris - aperientur – aperiris – aperiuntur – monemini monebamur – moneberis – monebimini – nutriebantur - nutritur – nutrientur – nutriar - feriebantur
– evelluntur - custodiebaris – audimini - ducor- haurimur - muniuntur – cogentur;
sono lodato - eravate lodati - erano rimproverati – siamo nutriti – eravate nutriti – sei ascoltato –
siete catturati – ero catturato – saranno catturati – sono abbandonato – sarete abbandonati – saremo
abbandonati – eravamo letti – siete letti.
Elementi di analisi logica (28): l complementi d’agente e di causa efficiente.
Il complemento d’agente e il complemento di causa efficiente si trovano esclusivamente dopo un
verbo di forma passiva, e rispondono alle domande: da chi? da che cosa?. Indicano la persona
(agente) o la cosa (causa efficiente) da cui è compiuta l’azione.
In latino sono espressi nei seguenti modi:
1. a / ab + ablativo, se si tratta di un complemento d’agente:
•
Gallia sub potestatem populi Romani a Caesare redigitur. = La Gallia viene
ridotta da Cesare in potere del popolo romano.
2. ablativo semplice, se si tratta di un complemento di causa efficiente:
•
Violentissimis tempestatibus Atheniensis classis deletur.. = La flotta ateniese
viene distrutta da violentissime tempeste.
267
Esercizio 4
Volgi le seguenti frasi dall’attivo al passivo:
1) Magistra discipulam laudabat propter diligentiam. 2) Aquila agnum necopinum rapit et in nidum
ponit. 3) Hanc sententiam in Platonis libro reperiebam. 4) Hostium adventus cives terret. 5)
Sacerdos victimas ad deorum aras mactabat. 6) Cras servum ad te cum litteris mittam. 7) Pater
familias domum filium remittit. 8) Dux captivos ex omnium conspectu removebat. 9) Litteras
scribes et ad parentes tuos mittes. 10) Gloria atque honorum cupido nos ad victoriam ducunt.
Esercizio 5
Volgi le seguenti frasi dal passivo all’attivo:
1) Philosophi verba libenter a discipulis audiebantur. 2) Hostes in urbem impetum fecerunt, sed
urbs firme defendebatur moenibus. 3) Acre bellum a Romanis Carthaginiensibusque geritur. 4)
Amantis dona a puella summa cum cura servabuntur. 5) Omnes virtutes ab antiquis matronis
colebantur, in primis pudicitia. 6) Multorum virorum memoria tempore deletur. 7) Milites in
Galliam a Caesare ducuntur. 8) Memorabile spectaculum exhibebitur civibus omnibus a
gladiatoribus. 9) Fides et iusiurandum servabantur a civibus. 10) Hannibalis milites glacie et nive
tardabantur.
Esercizio 6
Traduci:
1) Il bottino è diviso tra i soldati dal generale. 2) Arianna viene abbandonata a Nasso da Teseo. 3)
La nave sarà abbattuta dalla tempesta. 4) Tu sei amato dai miei figli. 5) Queste parole erano dette da
voi. 6) Verrete mandati via dal maestro.7) Le città marittime vengono devastate dai pirati. 8) La
nave veniva colpita dalle onde. 9) Io sono onorato da te. 10) I rami erano mossi dal vento. 11) Noi
venivamo oltraggiati dai nemici. 12) Il discorso è tenuto dall’oratore.
Elementi di analisi logica (29): Il complemento predicativo del soggetto.
A completamento di quanto già detto a proposito dei complementi predicativi (cfr. Elementi di
analisi logica n. 10), bisogna aggiungere che il complemento predicativo del soggetto può essere
retto anche dai verbi transitivi rientranti nelle categorie degli appellativi, elettivi, estimativi, quando
sono espressi in forma passiva:
•
Athenae litterarum patria ab omnibus putantur. = Atene è considerata da tutti patria delle
lettere.
Esercizio 7
Traduci:
1)Nam et maxime necessaria est oratori […] memoria et ea praecipue firmatur atque alitur
exercitatione (Quint.). 2) Plerique, cum aut aere alieno aut magnitudine tributorum aut iniuria
premuntur, sese in servitutem dicant nobilibus (Caes.). 3) Sic neque agri cultura nec ratio atque
usus belli intermittitur (Caes.). 4) (Germani) locupletissima veste distinguuntur, non fluitante, sicut
Sarmatae et Parthi, sed stricta (= stretta) et singulos artus exprimente (Caes.). 5) Unus omnium
parens mundus est ; sive per splendidos sive per sordidos gradus ad hunc prima cuiusque origo
perducitur (Sen.). 6) Amicus certus in re incerta cernitur (Cic.). 7) Invulnerabile est non quod non
268
feritur, sed quod non laeditur (Sen.). 8) Non sunt in senectute vires; ne postulantur quidem vires a
senectute (Cic.). 9) Dum haec in Venetis geruntur, Q. Titurius Sabinus cum iis copiis, quas a
Caesare acceperat, in fines Venellorum pervenit (Caes.). 10) Divitiarum et formae gloria fluxa
atque fragilis est, virtus clara aeternaque habetur (Sall.). 11) Igitur domi militiaeque boni mores
colebantur; concordia maxima, minima avaritia erat; ius bonumque apud eos non legibus magis
quam natura valebat (Sall.). 12) Itaque meo et hostium exercitui par condicio est; namque
stipendium neutri datur, victor uterque in Italiam venire potest (Sall.). 13) Magna eloquentia, sicut
flamma, materia alitur et motibus excitatur et urendo clarescit (Tac.). 14) In tria tempora vita
dividitur: quod fuit, quod est, quod futurum est. Ex his quod agimus brevis est, quod acturi sumus
dubium, quod egimus certum (Sen.). 15) Quoniam plura beneficia continet patria et est antiquior
parens quam is, qui creavit, maior ei profecto quam parenti debetur gratia (Cic.). 16) Ut Romae
consules, sic Carthagine bini reges creabantur (Nep.). 17) Domi militiaeque boni mores a priscis
Romanis colebantur (Sall.). 18) Virga murmur omne compescitur (Sen.). 19) Non adfligitur sapiens
liberorum amissione, non amicorum (Sen.) .
Esercizio 8
Traduci :
1) Lucrezia, matrona romana nota per la pudicizia, veniva oltraggiata in casa propria da Sesto
Tarquinio, figlio di Tarquinio il Superbo. 2) Non appena lo vedrò, gli dirò le cose che mi sono state
appena riferite. 3) Il tiranno non è amato dai suoi sudditi, ma temuto. 4) Quando sarai lodato dal
maestro, allora sarà dato anche a te il premio che meriti. 5) La lettera veniva scritta tra le lacrime e i
singhiozzi. 6) Il Minotauro veniva rinchiuso nel Labirinto dal re Minosse, dal quale gli venivano
dati in pasto prigionieri, schiavi ma anche dei giovani che venivano consegnati da Atene. 7) O re,
sei lodato e apprezzato per la tua liberalità e per la tua giustizia da tutti noi. 8) Gli animali vengono
rinchiusi nel recinto e degli schiavi vengono messi a guardia della mandria dal padrone per timore
dei ladri. 9) Tutti coloro che non conoscevano il greco erano considerati barbari. 10) Il ponte
Sublicio veniva tagliato dai Romani mentre gli Etruschi erano trattenuti da Muzio Scevola.
Participio perfetto delle quattro coniugazioni
Il participio perfetto delle quattro coniugazioni (che non esiste nella forma attiva, ma solo in
quella passiva e, come vedremo più avanti, in quella deponente) si forma nel seguente modo:
tema del supino + us, a, um:
Pertanto:
I coniugazione
amat-us, -a, -um
che è stato amato
II coniugazione
monĭt-us, -a, -um
che è stato ammonito
III coniugazione
lect-us, -a, -um
che è stato letto
IV coniugazione
audīt-us, -a, -um
che è stato udito
Indicativo perfetto, piuccheperfetto e futuro anteriore passivi delle quattro coniugazioni
Per formare il passivo del perfetto indicativo e dei tempi da esso derivanti bisogna unire alle
voci del verbo sum il participio passato passivo; il verbo sum va coniugato al tempo semplice
corrispondente, secondo la seguente tabella:
Tempo semplice
presente
Tempo composto
perfetto
269
imperfetto
futuro semplice
piuccheperfetto
futuro anteriore
Ecco lo schema del perfetto, piuccheperfetto e futuro anteriore dell’indicativo passivo delle quattro
coniugazioni:
Perfetto
amat-us, -a, -um sum/es/est
Prima
coniugazione
amāt-i, -ae, -a sumus/estis/sunt
fui (stato) amato/sono stato
amato
Piuccheperfetto
amat-us, -a, -um
eram/eras/erat
amāt-i, -ae, -a
erāmus/erātis/erant
ero stato amato
monĭt-us, -a, -um
eram/eras/erat
monĭt-us, -a, -um sum/es/est
Seconda
coniugazione
monĭt-i, -ae, -a sumus/estis/sunt
fui (stato) ammonito/ sono stato monĭt-i, -ae, -a
ammonito
erāmus/erātis/
erant
ero stato ammonito
lect-us, -a, -um sum/es/est
lect-us, -a, -um
Terza
coniugazione
eram/eras/erat
lect-i, -ae, -a sumus/estis//sunt
fui (stato) letto/sono stato letto lect-i, -ae, -a
erāmus/erātis/erant
ero stato letto
audit-us, -a, -um sum/es/est
audit-us, -a, -um
Quarta
coniugazione
eram/eras/erat
audīt-i, -ae, -a
audīt-i, -ae, -a
sumus/estis//sunt
fui (stato) udito/sono stato
erāmus/erātis/erant
udito
ero stato udito
Futuro anteriore
amat-us, -a, -um ero/eris/erit
amāt-i, -ae, -a
erĭmus/erĭtis/erunt
sarò stato amato
monĭt-us, -a, -um ero/eris/erit
monĭt-i, -ae, -a
erĭmus/erĭtis/erunt
sarò stato ammonito
lect-us, -a, -um ero/eris/erit
lect-i, -ae, -a
erĭmus/erĭtis/erunt
sarò stato letto
audīt-us, -a, -um ero/eris/erit
audīt-i, -ae, -a
erĭmus/erĭtis/erunt
sarò stato udito
Esercizio 9
Volgi le seguenti forme dall’attivo al passivo:
amavi
legisti
legeram
cepero
ceperunt
laceravisti
operuimus
operuerant
miscuerimus
miscui
miscuit
partiveritis
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270
partiveramus
audiverant
monueram
amaverit
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Esercizio 10
Analizza come nell’esempio e volgi le seguenti forme dal passivo all’attivo:
forma passiva
amatus es
laudatus eram
auditi eramus
punitus sum
monitus ero
monitae eratis
missi erimus
capti sunt
capta erat
missa est
missi eritis
auditi erunt
mactatae sunt
lectus est
victi erant
victae estis
nominatus eras
analisi
forma attiva
II sing. perf. ind.
amavisti
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Esercizio 11
Traduci:
amatus eram – amati eramus - conspecti eramus – incitatus eram – tentus erat – amatus eris –
coërciti erimus – occisi eritis – servati sunt – paratae sumus – accusati eratis - lecti sunt – scripta
erit – scriptum est – occisus ero – opertae sunt - auditus eris – admoniti estis – perfractus eris –
perfracti erunt – missi erant – incitatae estis;
fui amato - ero stato rimproverato - sarete rispettati – saremo onorati – eri stata lodata – fummo
lodati – sarai apprezzato – foste mandati – è catturata – sono state catturate – siamo stati sconfitti –
siamo sconfitti – sarà accolto – eri accolto – fummo inviati – sarete distrutti – siamo abbattuti –
eravate abbattuti.
Esercizio 12
Volgi le seguenti frasi dall’attivo al passivo :
1) Semper, pater, verba tua audivi. 2) Incendium vehemens totum pagum deleverat. 3) Agros
agricolae reliquerunt. 4) Semper te virum probum reputaveram. 5) Verba tua gratam
consolationem saepe mihi dederunt. 6) Plurimos hostes sagittis cives occiderunt. 7) Cum a domino
litterae scriptae erunt, ab eo servo tradentur. 8) Galli Romanos apud Alliam flumen vicerunt. 9)
Donis promissionibusque multos iuvenes Catilina allexerat. 10) Multa Cato scripsit de agri
cultura.
271
Esercizio 13
Volgi le seguenti frasi dal passivo all’attivo :
1) Q. Fabius Maximus dictator electus est. 2) Post reges a Romanis duo consules creati sunt. 3)
Romanorum mores a Graecis corrupti erant. 4) Hostes a Romanorum copiis victi erant. 5) Apud
Furculas Caudinas magna clades a Romanis accepta est. 6) Ager aquarum vi vastatus est. 7)
Planities ab hostium militibus occupata erat. 8) Quae a te dicta erunt, nulli a me dicentur. 9)
Multum a nobis filiae amatae sunt. 10) Pius ab antiquis T. Antoninus Fulvius, Hadriani successor,
nominatus erat.
Esercizio 14
Traduci :
1) La sfortunata fanciulla era stata abbandonata dal suo amante. 2) Cicerone fu considerato il
maggior oratore dell’antichità. 3) In Sicilia fu intrapresa dai Romani una guerra contro i
Cartaginesi. 4) Molte cose mi sono state dette, ma molte sono state viste direttamente da me. 5)
Dopo che il naufrago sarà stato spinto sulla riva dalle onde, gli abitanti dell’isola lo soccorreranno.
6) L’incarico era stato accettato dal generale. 7) L’imperatore Nerone venne considerato pazzo dai
suoi contemporanei. 8) Giugurta era stato sconfitto da Mario. 9) Molti inviati di Roma erano stati
corrotti dall’oro di Giugurta. 10) Catilina era stato infiammato da un forte desiderio di potere. 11)
Ai condannati vennero inflitte pene tremende da parte del tiranno. 12) Cesare venne ucciso dai
congiurati nel 44 a. C., alle Idi di Marzo.
Esercizio 15
Traduci :
1) (Aristides) decessit fere post annum quartum quam Themistocles Athenis erat expulsus (Nep.). 2)
Catilina vero longe a suis inter hostium cadavera repertus est, paululum etiam spirans ferociamque
animi, quam habuerat vivos (= vivus), in voltu retinens (Sall.). 3 Numquam inutilis est opera civis
boni: auditus est visusque. Vultu, nutu, obstinatione tacita incessuque ipso prodest (Sen.). 4) Ita ille
vir, qui multos consilio, neminem perfidia ceperat, simulata captus est amicitia (Nep.). 5) Agesilaus
Lacedemonius cum a ceteris scriptoribus tum eximie a Xenophonte collaudatus est (Nep.). 6)
Diuturnitate externi mali tantum exarsit intestinum bellum, ut numquam pari periculo fuerit
Karthago nisi cum deleta est (Nep.). 7) Natura locus iam ante praeceps recenti lapsu terrae in
pedum mille admodum altitudinem abruptus erat. (Liv.). 8) Eodem tempore Tarentinis, qui in
ultima Italia sunt, bellum indictum est (Eutr.). 9) Est res publica res populi, populus autem non
omnis hominum coetus quoquo modo congregatus, sed coetus multitudinis iuris consensu et
utilitatis communione sociatus (Cic.). 10) Nec vero tantum armis et in campo, sed consiliis quoque
et domi cum rege Pyrrho dimicatum est (Fl.). 11) Accepi ab Aristocrito tres epistulas, quas ego
lacrimis prope delevi. Conficior enim maerore, mea Terentia, nec meae me miseriae magis
excruciant, quam tuae vestraeque (Cic.). 12) Mihi egregie probata est oratio tua (Cic.). 13) Eodem
tempore et centuriae tres equitum conscriptae sunt: Ramnenses ab Romulo, ab T. Tatio Titienses
appellati; Lucerum nominis et originis causa incerta fuit (Liv.). 14) Mihi egregie probata est oratio
tua (Cic.). 15) Multae istarum arborum mea manu sunt satae (Cic.). 16) “Estisne vos legati
oratoresque missi a populo Collatino, ut vos populumque Collatinum dederetis?” (Liv.) 17) Anno
quarto decimo postquam in Italiam Hannibal venerat, Scipio, qui multa bene in Hispania egerat,
consul est factus (da fio, passivo di facio) et in Africam missus (Eutr.). 18) Germani victi magis
quam domiti erant (Flor.). 19) Ulixes, ab Alcinoo rege dimissus, Ithacam pervenit (Ig.). 20) Tarsum
Alexander venit; captus Cydni fluminis amoenitate, plenus pulveris ac sudoris, in praefrigidam
aquam se proiecit (Iust.).
272
Esercizio 16
Traduci:
1) Dai patrizi furono inviati degli ambasciatori ai plebei che si erano ritirati sull’Aventino. 2) Il
comando dell’esercito dei Volsci era stato ottenuto da Cneo Marcio Coriolano.3) Dopo che la
lettera sarà stata letta dall’ambasciatore, le decisioni saranno prese dal senato. 4) I Sabini furono
invitati a Roma per assistere a dei giochi, ma al termine degli spettacoli le donne sabine furono
rapite dai giovani romani. 5) Gli dei erano stati commossi dalle preghiere e dalle invocazioni delle
donne di Troia, ma la sorte della città non fu mutata. 6) Dopo che la città sarà stata conquistata dal
nemico, il bottino sarà diviso tra i soldati. 7) Clito, amico di Alessandro, fu ucciso per mano di
Alessandro stesso che era stato accecato dal vino. 8) Il segretario di Porsenna fu ucciso per errore da
Mucio Scevola, che era entrato nell’accampamento nemico con l’intenzione di uccidere il re in
persona. 9) Il re Porsenna era rimasto sbalordito dal coraggio di Mucio: per questo motivo Mucio
Scevola fu liberato insieme ad altri prigionieri. 10) Sagunto, città della Spagna alleata dei Romani,
fu distrutta da Annibale che con rapide marce scese in Italia.
Congiuntivo presente e imperfetto passivi delle quattro coniugazioni
Prima coniugazione
Presente
Imperfetto
am-ārer
am-ĕr
sia amato fossi amato / sarei amato
Seconda coniugazione
am-ēris
am-arēris
Presente
Imperfetto
mon-ĕar
mon-ērer
sia ammonito fossi ammonito/
sarei ammonito
mon-eāris
mon-erēris
am-ētur
am-arētur
mon-eātur
mon-erētur
am-ēmur
am-arēmur
mon-eāmur
mon-erēmur
am-emĭni
am-aremĭni
mon-eamĭni
mon-eremĭni
am-entur
am-arentur
mon-eantur
mon-erentur
Terza coniugazione
Quarta coniugazione
Presente
Imperfetto
Presente
Imperfetto
leg-ar
leg-ĕrer
aud-iar
aud-īrer
sia letto
fossi letto / sarei letto
sia udito
fossi udito / sarei udito
leg-āris
leg-erēris
aud-iāris
aud-irēris
leg-ātur
leg-erētur
aud-iātur
aud-irētur
leg-āmur
leg-erēmur
aud-iāmur
aud-irēmur
leg-amĭni
leg-eremĭni
aud-iamĭni
aud-iremĭni
leg-antur
leg-erentur
aud-iantur
aud-irentur
273
Esercizio 17
Volgi le seguenti forme dall’attivo al passivo:
laudem
scriberes
scribam
moneatis
terrerent
audiretis
mactet
mittatis
daremus
ponamus
punirent
puniant
opprimamus
viderem
videant
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Esercizio 18
Analizza come nell’esempio e volgi le seguenti forme dal passivo all’attivo:
forma passiva
amer
corrumperentur
corrumpar
contineremini
contineris
servaretur
servamur
ponar
poneremur
aleretur
mittamini
mitterentur
interficerer
desidereris
mittamur
analisi
forma attiva
I sing. pres cong
amem
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Esercizio 19
Traduci:
ametur – collocarer – cum corrumpar – cum corrumpereris – cum habearis – habeatur –
poneremur – cum ponerentur – ponantur – legereris – cum legaris – cum alerer – servemur –
servemini – mitteremur – cum audirentur – cum corrumperemur – dicar – conservaremini –
videamini.
fossi amato – sareste letti – essendo voi letti – siate uditi – saremmo ascoltati – sareste rimproverati
– siano detti – essendo noi detti – fosse apprezzato – sareste apprezzati – essendo io inviato –
essendo noi respinti – saremmo respinti – sarei condotto – fossi condotto.
274
Congiuntivo perfetto e piuccheperfetto passivi delle quattro coniugazioni
Prima coniugazione
Perfetto
Piuccheperfetto
amat-us, -a, amat-us, -a, -um
-um
essem/esses/esset
sim/sis/sit
amāt-i, -ae, -a
amāt-i, -ae, essēmus/essētis/essent
fossi stato amato / sarei
-a
simus/sitis// stato amato
sint
Seconda coniugazione
Perfetto
monĭt-us, -a, um sim/sis/sit
Piuccheperfetto
monĭt-us, -a, -um
essem/esses/esset
monĭt-i, -ae, -a
simus/sitis/sint
monĭt-i, -ae, -a essēmus/essētis/
essent
fossi stato ammonito / sarei
stato ammonito
sia stato
ammonito
sia stato
amato
Terza coniugazione
Perfetto
Piuccheperfetto
lect-us, -a, lect-us, -a, -um
-um
essem/esses/esset
sim/sis/sit
lect-i, -ae, -a
lect-i, -ae, - essēmus/essētis/essent
fossi stato letto / sarei stato
a
simus/sitis/ letto
sint
Quarta coniugazione
Perfetto
Piuccheperfetto
audīt-us, -a, -um audīt-us, -a, -um
sim/sis/sit
essem/esses/esset
audīt-i, -ae, -a
simus/sitis/sint
sia stato udito
audīt-i, -ae, -a
essēmus/essētis/essent
fossi stato udito / sarei stato
udito
sia stato
letto
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Esercizio 20
Volgi le seguenti forme dall’attivo al passivo:
laudaverim
paravisses
pepulerit
pepulissem
repleverint
replevissemus
vulneravissetis
vulneravissemus
vulneraveritis
duxissent
ducerem
habuisses
habueritis
vocaverim
vocavissent
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275
Esercizio 21
Volgi le seguenti forme dal passivo all’attivo:
vulneratus sim
vulneratae essemus
victi essent
victus sit
iudicatus essem
iudicatae simus
raptae essent
amatum sit
ducti essetis
ducta esses
reducti sint
verberatus sim
accusata sis
permotus esses
permotae sitis
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Esercizio 22
Traduci:
cum ductus essem – cum amati essetis – amatus sim – iudicati sitis – cum iudicatae essent – cum
appellatus sit – ductae sint – cum ductus sim – cum conversa essent – conversa sint – cum scripta
sint – cum reducti essemus – reductus sit – destinatus esset – cum auditi sitis – fugati essemus –
cum fugatae essetis;
fossimo stati amati - saremmo stati rimproverati – essendo egli stato amato – sia stato scritto –
essendo tu stata detta – tu sia stata detta – fossimo stati cacciati – siate stati cacciati – sarebbero stati
uditi – essendo essi stati sconfitti – essendo io stato sconfitto – sarebbe stato letto – essendo voi stati
rimproverati.
Esercizio 23
Traduci:
1) Ad me litteras, ut quam primum laetitia afficiar, mittito (Cic.). 2) Romulus, cum populum in
curias triginta divideret, nomina earum curiis inposuit (Liv.). 3) Cum a meridie prope ad solis
occasum dubia victoria pugnaretur, Germani una in parte […] in hostis (= hostes) impetum
fecerunt eosque propulerunt (Caes.). 4) Cum suos pugna superiores esse Galli confiderent et
nostros multitudine premi (infinito presente passivo di premĕre) viderent, ex omnibus partibus et ei
qui munitionibus continebantur et hi qui ad auxilium convenerant clamore et ululatu suorum
animos confirmabant (Caes.). 5) Hic (= Timoleon) cum aetate iam provectus esset, sine ullo morbo
lumina oculorum amisit (Nep.). 6) Hesterno die, Quirites, cum domi meae paene interfectus essem,
senatum in aedem Iovis Statoris convocavi, rem omnem ad patres conscriptos detuli (Cic.). 7) Quae
cum essent nuntiata Marcello, legatos extemplo Syracusas misit, qui pacis fidem ruptam esse
dicerent (Liv.).
276
Esercizio 24
Traduci:
1) Essendo stati sconfitti dai Sanniti, i Romani subirono una pesantissima umiliazione. 2) Dopo che
i Romani erano stati fatti passare sotto il giogo, grande fu il trionfo dei Sanniti. 3) Dal momento che
sei stato cacciato dalla città, dovrai cercare ospitalità altrove. 4) È molto triste, dal momento che è
stato colpito da un grave lutto. 5) Essendo stato colpito dal coraggio del nemico, il generale tenne
un nuovo discorso alle sue truppe. 6) Pur essendomi state dette queste cose su di te, non posso
negarti la mia fiducia. 7) La povera Arianna, essendo stata abbandonata da Teseo, fu tuttavia trovata
da Bacco che se ne innamorò. 8) Dopo che Proserpina era stata rapita dal re degli Inferi, la madre
Cerere la cercò ovunque.
Esercizio 25
Coniuga il verbo posto tra parentesi al modo e al tempo richiesto, quindi traduci:
1) Veteres Ciceronis orationes in scholis a discipulis adhuc (lego, is)……………….
2) Post longam obsidionem tandem a Graecis Troia (capio, is)…………………
3) Dum ab hostibus multi pagi (incendo, is)…………………, auxilia ad urbem
appropinquabant.
4) Auditorum animi (moveo, es)………………… tribunorum verbis.
5) Omnes milites (traho, is)……………………. consulis exemplo, itaque alacres in hostes
impetum faciunt.
6) Dum omnia ad bellum ab consulibus (paro, as)……………….., hostium legati in Romanorum
castra venerunt.
7) Plurimae urbes ab Alexandro (condo, is)…………………..in Asia, sed notissima ex omnibus
in Aegypto est.
8) Tandem acerrimus Achilles Troiae regis verbis (commoveo, es)……………….. et filii corpus
ei reddidit.
9) A plebis tribunis populus Romanus (convoco, as)……………………… ut omnes haec scirent.
10) Cras vestis quam mihi commodavisti tibi (reddo, is)……………..
11) Tyrannus ab civibus numquam (amo, as)……………….., semper (timeo, es)……………..:
tamen, cives quoque a tyranno (timeo, es)……………….
12) Cum urbs ab hostibus (oppugno, as)…………………….., cives de salute desperabant.
Il supino passivo delle quattro coniugazioni
Il supino passivo
coniugazioni.
si forma semplicemente dal tema del supino + -u per tutte e quattro le
Pertanto:
I coniugazione
amāt-u
ad essere amato
II coniugazione
monĭt-u
ad essere ammonito
III coniugazione
lect-u
ad essere letto
IV coniugazione
audīt-u
ad essere udito
È usato esclusivamente con valore di complemento di limitazione, e si trova in dipendenza da
aggettivi per lo più neutri quali facile, difficile, incredibile, mirabile ecc:
277
•
•
incredibile visu = incredibile a vedersi;
facile dictu = facile a dirsi.
Esercizio 26
Traduci:
nefas visu – incredibile dictu – verba tristia auditu – res difficilis inventu – incredibile memoratu –
horribile aspectu – gratum cognitu;
straordinario a udirsi – meraviglioso a vedersi – triste a dirsi – spaventoso a sentirsi - cosa
prodigiosa a vedersi – incredibile a raccontarsi.
Esercizio 27
Traduci :
1) Apud Gallos, mirum dictu, patres in publico non sinunt filios suos ad se accedere nisi cum munus
militiae sustinere possunt. 2) Virtus difficilis inventu est, rectorem ducemque desiderat (Sen.). 3)
Pyrrhus, saevior quam Achilles pater, regem Priamum, foedum spectatu, traxit ad altaria atque in
filii Politae sanguine occidit. 4) Quae sibi quisque facilia factu putat, aequo animo accipit.(Sall.).
5) Quod optimum factu videbitur, facies. (Cic.). 6) Asperum est dolere, contra naturam, difficile
toleratu (Cic.). 7) Illud taeterrimum est non modo aspectu, sed etiam auditu (Cic.). 8) Nihil dignum
memoratu actum est (Liv.) 9.) O rem non modo visu foedam sed etiam auditu! (Cic.) 10)Hoc
difficile est probatu (Cic.).
L’infinito presente, perfetto e futuro passivo delle quattro coniugazioni.
L’infinito presente (dal tema del presente) termina in –ri nella I, II e IV coniugazione; nella III
coniugazione invece si ottiene saldando la vocale –i direttamente al tema del presente:
Infinito presente
I coniugazione
am-āri = essere
amato
II coniugazione
mon-ēri = essere
ammonito
III coniugazione
leg-i = essere
letto
IV coniugazione
aud-īri = essere
udito
L’infinito perfetto (dal tema del supino) risulta dall’unione del participio perfetto in caso
accusativo + l’infinito presente del verbo sum (stessa formazione dei tempi composti
dell’indicativo e del congiuntivo); naturalmente il participio concorda col termine cui è riferito, in
quanto aggettivo.
Infinito perfetto
I coniugazione
amātum, am, um
amātos, as, a
esse = essere
stato amato
II coniugazione
monĭtum, am, um
monĭtos, as, a
esse = essere
stato ammonito
III coniugazione
lectum, am, um
lectos, as, a
esse = essere
stato letto
IV coniugazione
audītum, am, um
audītos, as, a
esse = essere
stato udito
L’infinito futuro infine risulta composto dall’unione del supino attivo + iri (iri è, come studieremo
più avanti, l’infinito presente passivo di eo, is, ivi, itum, ire = andare); non si coniuga.
L’infinito futuro, come l’infinito perfetto, è proprio dei verbi che hanno il supino.
278
Infinito futuro
I coniugazione
amātum iri =
essere per essere
amato
II coniugazione
monĭtum iri =
essere per essere
ammonito
III coniugazione
lectum iri =
essere per essere
letto
IV coniugazione
audītum iri =
essere per essere
udito
Esercizio 28
Traduci:
dilectum esse – teneri - dicta esse – dici – videri – visum esse – scriptum iri – mitti – servatos esse toleratum iri – captos esse – iudicari - auditum iri – dividi – misceri – corruptos esse;
essere coltivato – essere stato onorato – essere per essere amato – essere rispettato – essere stato
rispettato – essere abitato – essere per essere punito – essere per essere sconfitto – essere stato
abbattuto – essere catturato.
Esercizio 29
Scrivi la forma verbale richiesta:
inf. pres attivo di moneo, es
inf. perf. attivo di vinco, is
inf. fut. pass. di suscito, as
inf. perf. pass. di vinco, is
inf. fut. att. di laudo, as
inf. fut. pass. di probo, as
inf. perf. att. di tango, is
inf. fut. pass. di audio, is
inf. perf. pass di servo, as
inf. pres. pass. di dico, is
inf. pres. pass. di tolero, as
inf. fut. att. di muto, as
inf. perf. att. di muto, as
inf.fut. pass. di servo, as
inf. pres. pass. mitto, is
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Esercizio 30
Analizza e traduci i seguenti infiniti come nell’esempio:
amare
amaturum esse
pugnavisse
missum iri
missurum esse
reprehensos esse
capta esse
legi
capturum esse
scriptum iri
dici
Forma e tempo
Traduzione
inf. presente attivo di amo, as
amare
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279
moneri
daturum esse
datos esse
dari
necatum iri
missos esse
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Esercizio 31
Le frasi che seguono contengono degli errori: individuali e correggili, quindi traduci:
1)Quod facturi est, id nefas dictum est. 2) Cives, incredibilis narratu, miseri atque inermes diu
hostium vim sustinuerunt. 3) Civitas Romana, incredibile memorata, brevi crevit. 4) Puellae a
magistra laudati praemium capiunt. 5) Hostes a Romanis repulsos in silvis se abdiderunt. 6) Anna
suavibus verbis dolorem sororis, ab amante relicta, leniebat. 7) Scio vos laudati esse ob
diligentiam. 8) Legatus dixit oppidum oppugnatam esse. 9) Legati dixerunt urbem oppugnare ab
hostibus. 10) Cum a Romanis hostes victos erint, consul eis pacis condiciones dicet.
Elementi di analisi logica (30): Il si passivante
La terza persona singolare del passivo, usata impersonalmente, corrisponde al si passivante
italiano; tale costrutto è frequente anche con i verbi intransitivi come venio, is, veni, ventum, ire :
•
•
pugnatur = si combatte;
veniebatur = si giungeva;
Nei tempi composti, il participio perfetto va posto al nominativo neutro singolare:
•
•
pugnatum est = si combattè;
ventum erat = si era giunti…
L’infinito presente passivo (es. dici) accompagnato da un verbo servile (es. potest) deve essere reso
in italiano con il si passivante seguito dal verbo servile e dall’infinito attivo del verbo che in latino
è posto al passivo:
•
Dici potest… = Si può dire…
Esercizio 32
Traduci :
Legitur – corrumpitur – mittebatur – mitti potest – dictum est – inveniebatur – desiderari potest –
mitti poterat – confirmabitur – venietur – renovatum erat – scriptum erit – amari poterit –
servabatur ;
si può dire – si poteva credere – si potrà affermare – si giungeva – si era combattuto – si potrà
scrivere – si era giunti – si potè combattere – si potrà scendere – si arriverà – si potevano osservare.
280
Esercizio 33
Traduci :
1) Pugnatum est ab utrisque acriter (Caes.). 2) Si beata vita amitti potest, beata esse non potest
(Cic.). 3) Eodem tempore apud Zamam magna vi certabatur (Sall.). 4) Quam ob causam postero die
tropaeum posuit, quo loco pridie pugnatum erat (Nep.). 5) Hoc tam turbido tempore, sicut supra
docuimus, Epaminondas, quoad cum civibus dimicatum est, domi quietus fuit (Nep.). 6) Ceterum
prae strepitu ac tumultu nec consilium nec imperium accipi poterat (Liv.). 7) Numquam digne satis
laudari philosophia poterit (Cic.). 8)Tres ferme horas pugnatum est, et ubique atrociter; circa
consulem tamen acrior infestiorque pugna erat (Liv.). 9) Dum Romae consulitur, Saguntum
oppugnabatur (Liv.). 10) Quid foedius avaritiā dici potest? (Cic.). 11) Qui colit, et amatur: non
potest amor cum timore misceri (Sen..) 12) Timoleon nihil rerum humanarum sine deorum numine
geri putabat (Nep.).
Esercizio 34
Traduci:
1) Non si possono compiere impunemente tali atrocità. 2) Da parte di entrambi gli schieramenti si
combattè con coraggio fino a tarda notte. 3) Essendosi combattuto su entrambi i fronti con successo,
la vittoria venne assegnata ai Romani. 4) Si può essere sconfitti con onore e si può vincere con
disonore. 5) Non si poteva fare nulla di più di ciò che è stato fatto. 6) Ormai non si poteva più
credere che gli aiuti sarebbero arrivati in tempo.
Esercizio 35
Traduci:
1) Ubi ad cibum ventum est, numquam utilis est nimia satietas, saepe inutilis nimia abstinentia
(Cels.).2) Numquam bellum, ne quidem iustum, desiderari potest. 3) Post diem quartum quam est in
Britanniam ventum, naves XVIII, de quibus antea dictum est, quae equites sustulerant, ex superiore
portu leni vento solverunt (Caes.). 4) Infelix Dido, miserandum narratu, cum ab Aenea relicta esset,
ferro mortem sibi conscivit ante ancillarum oculos,. 5) Lesbia, a poeta Catullo amata, fidelis in
amore non fuit. 6) Haec verba dici non possunt. 7) Pistoriensi pugna coniurati, cum maxima vi
certarent, a Petreio victi sunt atque dux eorum Catilina confossus concidit. 8) Civibus in proelio
aut in fuga captis mox a Caesare libertas redditur. 9) Micipsa, multis difficultatibus circumventus,
com vidisset Iugurtham opprimi non posse per vim neque insidiis, statuit eum periculis obiectare.
10) Cicero saepe, lacrimis confectus, Terentiae uxori et Tulliolae filiae litteras maerore
sollicitudineque plenas scribebat. 11) Poeta Catullus scribit Lesbiam puellam a se amari plurimum.
12) A Gallis Mercurium deum Caesar narrat maxime coli. 13) Historia narrat Vercingetorigem,
Gallorum ducem, a Romanorum copiis apud Alesiam victum esse. 14) Libenter magistrum, propter
scientiam laudandum, audiebam. 15) Virtutes colendae temperantia et pudicitia sunt. 16) Undique
curritur et ad urbem concurritur. 17) Ex improviso angues duo, ingentibus spiris, ad litora Troiae
tendunt atque Laocoonta filiosque eius, horrendum visu, tergis squameis constringunt atque
occidunt.18) Acriter adhuc pugnabatur, cum consulis mortis fama venit. 19) Cum victum erit,
celebrari poterit. 20) L. Cassii exercitus, ab Helvetiis pulsus, sub iugum missus est.
Esercizio 36
Traduci:
1) Credo che siate stati già aspramente rimproverati dai vostri genitori, pertanto da me non vi sarà
detto nulla. 2) Sapevo che il contenuto della lettera sarebbe stato rivelato. 3) Mi hanno detto che il
raccolto è stato rubato dai pirati. 4) Mi dicono che sei stato colpito da una terribile malattia. 5) Ti
281
avevo scritto che sarei stato mandato in Grecia. 6) Il mio amico mi disse che il padre era stato
imprigionato per debiti. 7) So che sei rispettato e amato da tutti. 8) Mi dissero che gli schiavi
venivano trattati con molto rispetto da te. 9) Ti prometto che quanto ho visto non sarà rivelato a
nessuno. 10) Ti ho già detto che le pecore sono state assalite dai lupi.
Elementi di analisi logica (31): Il complemento di origine o provenienza.
Il complemento di origine o provenienza risponde alle domande: nato / proveniente da chi?
da che cosa? da dove?
In latino è espresso in caso ablativo, semplice o preceduto da preposizione. In particolare lo
troviamo espresso:
1. in ablativo semplice, se indica la famiglia o la condizione sociale di origine, se c’è un nome
proprio o se è presente l’appellativo pater / mater:
•
L. Catilina, nobili genere natus, fuit magna vi et animi et corporis, sed ingenio malo
pravoque (Sall.). = L. Catilina, nato da nobile stirpe, fu di grande forza sia di animo
che di corpo, ma di pessima indole.
2. in ablativo preceduto da a/ab, e/ex, de, se indica un’origine remota o figurata, oppure se
l’origine è espressa mediante un nome comune o un pronome:
•
Non nascitur itaque ex malo bonum , non magis quam ficus ex olea (Sen.). = Quindi il
bene non deriva dal male, come un fico non deriva da un olivo.
Esercizio 37
Traduci:
1)Corrumpi mores in scholis putant: nam et corrumpuntur interim, sed domi quoque (Quint.).2)
Laocoon, ductus Neptuno sorte sacerdos, sollemnis (= sollemnes) taurum ingentem mactabat ad
aras (Verg.). 3) (Suebi) vinum ad se importari non sinunt (Caes.). 4) Galli se omnes ab Dite patre
prognatos praedicant, idque ab Druidibus proditum (sott. esse) dicunt (Caes.). 5) Placuit (sott.
patribus) igitur oratorem ad plebem mitti Menenium Agrippam, facundum virum et quod inde
oriundus erat plebi carum (Liv.). 6) Missus Hannibal in Hispaniam primo statim adventu omnem
exercitum in se convertit (Liv.). 7) Tum, quamquam fama prius […] praecepta res erat, tamen ex
propinquo visa montium altitudo nivesque caelo prope immixtae […], cetera visu quam dictu
foediora, terrorem renovarunt (Liv.). 8) Ventum deinde ad multo angustiorem rupem atque ita
rectis saxis ut aegre expeditus miles temptabundus manibusque retinens virgulta ac stirpes circa
eminentes demittere sese posset (Liv.). 9) Profecto videtis nefas esse dictu miseram fuisse talem
senectutem (Cic.). 10) Scimus enim musicen nostris moribus abesse a principis persona, saltare
vero etiam in vitiis poni: quae omnia apud Graecos et gloria et laude digna ducuntur (Nep.). 11)
Neque ita multo post Seleucus a Ptolemaeo Cerauno dolo interfectus est, quem ille a patre
expulsum Alexandrea alienarum opum indigentem receperat (Nep.). 12) Hic (= Hannibal) autem
velut hereditate relictum odium paternum erga Romanos sic conservavit, ut prius animam quam id
deposuerit (Nep.). 13) Quacumque iter fecit, (Hannibal, sott.) cum omnibus incolis conflixit:
neminem nisi victum dimisit (Nep.). 14) Erat in exercitu regis Sisenes Perses. Quondam a praetore
Aegypti missus ad Philippum, donisque et omni honore cultus, exilium patria sede mutaverat
(Curt.). 15) At rex, quod implacabile odium in Datamen susceperat, postquam bello eum opprimi
non posse animadvertit, insidiis interficere studuit (Nep.). 16) Interfectum esse L. Catilinam et
282
gravissimo supplicio adfectum iam pridem oportebat, idque a me et mos maiorum et huius imperii
severitas et res publica postulabat (Cic.). 17) Publius Postumius ad me venit et mihi nuntiavit
Marcellum, collegam nostrum, post cenae tempus, a Magio Chilone pugione percussum esse (Cic.).
18) Missus est contra Pyrrhum consul P. Valerius Laevinus, qui, cum exploratores Pyrrhi
comprehendisset, iussit eos per castra duci (Eutr.). 19) Sic a summis hominibus eruditissimisque
accepimus, poetam natura ipsa valere et quasi divino quodam spiritu inflari (Cic.).
Il gerundivo delle quattro coniugazioni
Il gerundivo, che non ha corrispondenti nella lingua italiana, è proprio della forma passiva. Si
ottiene dal tema del presente secondo il seguente schema:
I coniugazione
am-andus, -a, -um
da amarsi
II coniugazione
mon-endus, -a, -um
da ammonirsi
III coniugazione
leg-endus, -a, -um
da leggersi
IV coniugazione
aud-iendus, -a, -um
da udirsi
È un aggettivo verbale; in italiano si deve rendere con una perifrasi che contenga l’idea di
necessità, di dovere:
•
•
amandus = da amarsi, che deve (doveva) essere amato…
scribendus = da scriversi, che deve (doveva) essere scritto…
Elementi di analisi del periodo (11): La coniugazione perifrastica passiva.
Si indica con l’espressione perifrastica passiva un costrutto risultante dall’unione del gerundivo
con il verbo sum; molto frequente negli autori latini; tale costrutto serve a rendere l’idea di
dovere, ed è di gran lunga preferito al verbo debeo, es, debui, debĭtum, ēre (= dovere), pur
presente nel lessico latino.
Esistono due costruzioni della perifrastica passiva, a seconda che il verbo usato sia transitivo
oppure no: la costruzione personale e quella impersonale.
Costruzione personale.
La costruzione personale è propria dei verbi transitivi che nella forma attiva hanno il
complemento oggetto espresso.
Esaminiamo il seguente esempio:
• Io devo leggere un libro.
Al passivo la frase diventa:
• Il libro deve essere letto da me.
L’idea di dovere deve essere resa con la perifrastica passiva applicando le seguenti regole:
1. il gerundivo, in quanto aggettivo, concorda col soggetto (che subisce l’azione) in
genere, numero e caso;
283
2. col soggetto concorda anche il verbo sum;
3. l’essere animato o inanimato dal quale è compiuta l’azione si esprime con il dativo
(dativo d’agente).
In latino, pertanto, avrò:
• Liber mihi legendus est. = Il libro deve essere letto da me.
Il gerundivo legendus concorda con liber in genere, numero e caso; il complemento d’agente è
espresso in dativo (mihi).
Nella resa in lingua italiana posso lasciare la forma passiva (il libro deve essere letto da me)
oppure posso volgere la frase all’attivo (io devo leggere un libro), opzione quest’ultima preferibile.
Costruzione impersonale.
La costruzione impersonale è propria dei verbi intransitivi o dei verbi che, pur essendo
transitivi, nella forma attiva non hanno il complemento oggetto espresso.
Anche in questo caso possiamo partire da un esempio:
• Io devo leggere.
La frase non si può –ovviamente- volgere al passivo, pertanto, non avendo un termine con cui
concordarsi, il gerundivo si pone al neutro e il verbo sum alla terza persona singolare
(inalterato resta l’uso del dativo d’agente):
•
Mihi legendum est. = Io devo leggere.
In questo caso è sempre necessario, nella traduzione, volgere la frase all’attivo.
Il dativo d’agente (in entrambe le costruzioni) può anche non essere espresso: in tal caso si deve
mantenere la forma impersonale, traducendo con perifrasi del tipo bisogna leggere, si deve
leggere…
La coniugazione perifrastica passiva può naturalmente essere inserita in altri costrutti, come il cum
narrativo o la proposizione infinitiva, come dagli esempi che seguono:
•
•
Cum mihi liber legendus sit… = Dovendo io leggere un libro…
Puto mihi librum legendum esse. = Credo di dover leggere un libro.
Infine, con i verbi che nella loro costruzione richiedono il dativo (es.: ignosco, is, ignovi,
ignotum, ĕre, intr. = risparmiare, avere riguardo per, perdonare…) troviamo espresso non in
dativo, ma con a / ab + ablativo chi (o ciò che) compie l’azione (per evitare confusione tra il
dativo d’agente e il dativo retto dal verbo:
•
A me tibi ignoscendum est. = Io devo perdonare te.
284
Esercizio 38
Traduci:
liber legendus est tibi – litterae scribendae sunt – cum legati mittendi essent senatui- urbs
oppugnanda fuit – discipula laudanda erit – servi reprehendendi erant domino –– tribunus
amovendus erat – cum parentes amandi sint filiis - iter faciendum fuit – cum capellae ducendae
fuerint – servi educandi sunt;
veniendum est – legendum est nobis – scribendum erat domino – amandum est – cum parendum
esset civibus – cum parcendum sit consuli – oboediendum erit – praecedendum erat - praebendum
fuit – pugnandum erit nobis.
Esercizio 39
Volgi le seguenti frasi al passivo come nell’esempio, quindi traduci:
Forma attiva
Forma passiva
Traduzione
1) Io devo scrivere una lettera. La lettera deve essere scritta da me. Litterae mihi scribendae sunt.
2) Noi dobbiamo leggere il messaggio. _______________________________________________
3) I genitori devono amare i figli. ___________________________________________________
4) I figli devono rispettare i genitori. _________________________________________________
5) Il contadino dovrà arare il campo. _________________________________________________
6) Il pastore doveva condurre le greggi. _______________________________________________
7) L’avvocato dovette difendere l’imputato. ___________________________________________
8) I giudici devono condannare i colpevoli. ____________________________________________
9) Il cacciatore deve abbattere il cinghiale. ____________________________________________
10) Il comandante dovette liberare i prigionieri. _________________________________________
Esercizio 40
Traduci (costruzione personale):
1)Excitanda mens et attollenda semper est (Quint.). 2) Omnis res publica, quae, ut dixi, populi res
est, consilio quodam regenda est, ut diuturna sit (Cic.). 3) Vitanda suspicio est avaritiae (Cic.). 4)
Caesari omnia uno tempora erant agenda: vexillum proponendum; signum tuba dandum; ab opere
revocandi milites; qui paulo longius processerant arcessendi; acies instruenda (Caes.). 5) Adeo
mors timenda non est, ut beneficium eius nihil timendum est (Sen.). 6) Aliorum iudicio permulta
nobis et facienda et non facienda et mutanda et corrigenda sunt (Cic.). 7) Danda est […] omnibus
aliqua remissio (Quint.). 8) Ceterum censeo Carthaginem esse delendam (Cat.). 9) Scire licet nobis
nil (= nihil) esse in morte timendum (Lucr.). 10) Facta dictis exaequanda sunt. (Sall.)
Esercizio 41
Traduci (costruzione impersonale):
1) Vivendum recte est (Iuv.). 2) Multum legendum est, non multa (Pl.). 3) Nero a pessimo quoque
desiderabitur: mihi ac tibi providendum est ne etiam a bonis desideretur (Tac.). 4) Nunc est
bibendum, nunc pede libero pulsanda tellus (Hor.). 5) Cum luxuria nobis, cum amentia, cum
scelere certandum est (Cic.). 6) Non ut diu vivamus curandum est, sed ut satis (Sen.). 7) Ad
philosophiam confugiendum est (Sen.). 8) Nobis quoque militandum est. (Sen.)
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Esercizio 42
Traduci:
1) Io devo scrivere una lettera. 2) Noi dovevamo leggere un libro. 3) Enea dovette abbandonare
Didone. 4) L’oratore dovette recitare la sua orazione. 5) Il console dovrà richiamare i veterani. 6)
Gli operai dovranno ricostruire il villaggio. 7) Orfeo dovette abbandonare per sempre Euridice. 8) Il
padre dovette perdonare il figlio. 9) Socrate dovette bere il veleno. 10) Ottaviano dovette vendicare
l’uccisione di Cesare.
1) I plebei dovettero scendere dall’Aventino. 2) Devo riflettere prima di agire. 3) Dovevate venire
per aiutarmi, non dovevate rimanere inerti. 4) Agamennone dovette ubbidire alle richieste degli dei.
5) Dovemmo necessariamente arrenderci al nemico. 6) Dovrai venire con me, non potrai restare qui.
7) Dovetti rispondere e cedere alle sue richieste. 8) Dovrete combattere contro un nemico assai
valoroso e ben armato. 9) Dovrete rimanere in città. 10) Dobbiamo dormire, siamo molto stanchi
Esercizio 43
Trasforma le seguenti frasi come nell’esempio riportato utilizzando la perifrastica passiva:
Litteras legere debeo.
Mihi litterae legendae sunt.
1) Ancillae matronam observare debent.
……………………………..…..
2) Multos deos antiqui colere debebant.
………………………………....
3) Parare convivium domina debebit.
………………………………….
4) Fidem homines servare debent.
………………………………….
5) Discipulorum animos magister stimulare debebit………………………………….
6) Romam venire debui.
………………………………….
7) Opinionem tuam defendere debebas.
……………………….................
8) Parentes filii ut deos colere debent.
………………………………….
9) Omnes deis debemus parere.
………………………………….
10) Cives tyranno servire debebant.
………………………………….
Esercizio 44
Traduci:
1)Vere igitur pronuntiandum est nihil hoc opere perfectius, quo (= nella quale) universa
philosophica continetur integritas (Macr.). 2) Quare et tibi, Publi, et piis omnibus retinendus
animus est in custodia corporis, nec iniussu eius, a quo ille est vobis datus, ex hominum vita
migrandum est (Cic.). 3)Multa enim, ut dixi, probanda in eo (= Seneca), multa etiam admiranda
sunt (Quint.). 4) Virtus, quam sequitur caritas, minime repudianda est (Sen.). 5) Et quoniam semper
appetentes gloriae praeter ceteras gentes atque avidi laudis fuistis, delenda est vobis illa macula
Mithridatico bello superiore concepta (Cic.). 6) Multae in eo (= Seneca) claraeque sententiae,
multa etiam morum gratia legenda, sed in eloquendo corrupta pleraque atque eo perniciosissima,
quod (= in questo, nel fatto che) abundant dulcibus vitiis (Quint.). 7) Si quibus de causis futura
inedia est, labor omnis vitandus est (Cels.). 8) Cibus a salsamentis, holeribus similibusque rebus
melius incipit; tum caro adsumenda est, quae assa optima aut elixa est (Cels.). 9) Crotonienses
legatos ad oraculum Delphos mittunt, victoriae facultatem bellique prosperos eventus deprecantes.
Responsum est prius votis hostes quam armis vincendos esse (Iust.). 10) Adherbal ubi intellegit eo
processum (sott. esse), uti (= ut) regnum aut relinquendum esset aut armis retinendum, necessario
copias parat et Iugurthae obvius procedit (Sall.). 11) Quid dicendum est de cuiusdam servi
admirabili fide Urbini Panapionis ? (Val. Max.). 12) Quid esse igitur censes, Laeli, discendum
nobis, ut istud efficere possimus ipsum, quod postulas? (Cic.) 13) Tum Caesar apud suos, cum iam
286
esset agmen in portis, “Differendum (gerundivo da differo) est” inquit, “iter in praesentia nobis et
de proelio cogitandum, sicut semper depoposcimus; animo simus ad dimicandum parati: non facile
occasionem postea reperiemus”; confestimque expeditas copias educit (Caes.). 14) Danda est
tamen omnibus aliqua remissio, quia nulla res est quae perferre (inf. pres. da perfero) possit
continuum laborem (Quint.). 15) Lucanus magis oratoribus quam poetis legendus est (Quint.). 16)
Omnis res publica consilio quodam regenda est, ut diuturna si. (Cic.). 17)Illa promissa non sunt
servanda, quae non sunt iis ipsis utilia, quibus promiseris (Cic.). 18) Vires nostrae cum rebus, quas
temptaturi sumus, comparandae sunt (Sen.).
Versione 1
Il passero e la lepre
Oppressum ab aquila, fletus edentem graves,
leporem obiurgabat passer: “Ubi pernicitas
nota” inquit (= disse) “illa est? Quid (= Perché) ita cessarunt pedes?”
Dum loquitur (= parla), ipsum accipiter necopinum rapit
questuque vano clamitantem interficit.
Lepus semianimus: “Mortis en solacium!
Qui modo securus nostra inridebas mala,
simili querela fata deploras tua”.
Fedro
Versione 2
L’asino e il vecchio pastore
In principatu commutando (= nel cambiare il tipo di governo), saepius
nil praeter domini nomen mutant pauperes.
Id esse verum parva haec fabella indicat.
Asellum in prato timidus pascebat senex.
Is, hostium clamore subito territus,
suadebat asino fugere, ne possent capi.
At ille lentus: “Quaeso, num binas mihi
clitellas impositurum victorem putas?”
Senex negavit. “Ergo quid refert mea
cui serviam, clitellas dum portem meas?”
(= che mi interessa chi sia il padrone, finchè porto il mio basto?)
Fedro
Versione 3
Per mantenere la supremazia bisogna praticare le virtù.
Igitur initio reges –nam in terris nomen imperii id primum fuit- divorsi (= diversi) pars ingenium,
alii corpus exercebant: etiam tum vita hominum sine cupiditate agitabatur; sua quoique (= cuique)
satis placebant. Postea vero quam in Asia Cyrus, in Graecia Lacedaemonii et Athenienses coepere
(= iniziarono a) urbis (= urbes) atque nationes subigere, lubidinem dominandi (= di dominare)
causam belli habere, maxumam (= maximam) gloriam in maxumo imperio putare, tum demum
periculo atque negotiis compertum est in bello plurumum (= plurimum, avv.) ingenium posse. […]
Verum ubi pro labore desidia, pro continentia et aequitate lubido atque superbia invasere, fortuna
simul cum moribus inmutatur. Ita imperium semper ad optumum (= optimum) quemque a minus
bono transfertur (= passa).
Sallustio
287
Versione 4
Ritratto di Catilina.
L. Catilina, nobili genere natus, fuit magna vi et animi et corporis, sed ingenio malo pravoque.
Huic ab adulescentia bella intestina, caedes, rapinae, discordia civilis grata fuere, ibique
iuventutem suam exercuit. Corpus patiens inediae, algoris, vigiliae supra quam quoiquam (=
cuiquam) credibile est. Animus audax, subdolus, varius, quoius (= cuius) rei lubet (= libet)
simulator ac dissimulator, alieni adpetens sui profusus, ardens in cupiditatibus; satis eloquentiae,
sapientiae parum. Vastus animus immoderata, incredibilia, nimis alta semper cupiebat. Hunc post
dominationem L. Sullae lubido maxuma (= maxima) invaserat rei publicae capiundae (= di
impadronirsi dello stato). […] Agitabatur magis magisque in dies animus ferox inopiā rei familiaris
et conscientiā scelerum, quae utraque iis artibus auxerat, quas supra memoravi. Incitabant
praeterea corrupti civitatis mores, quos pessuma (= pessima) ac divorsa (= diversa) inter se mala,
luxuria atque avaritia, vexabant.
Sallustio
Versione 5
I compagni di Catilina
In tanta tamque corrupta civitate Catilina, id quod factu facillumum (= facillimum) erat, omnium
flagitiorum atque facinorum circum se tamquam stipatorum catervas habebat. Nam quicumque
inpudicus ganeo manu, ventre bona patria laceraverat, quique alienum aës grande conflaverat, quo
flagitium aut facinus redimeret, praeterea omnes undique parricidae, sacrilegi, convicti iudiciis aut
pro factis iudicium timentes, ad hoc quos manus atque lingua periurio aut sanguine civili alebat,
postremo omnes quos flagitium, egestas, conscius animus exagitabat, ii Catilinae proxumi (=
proximi) familiaresque erant. Quod (= et) si quis etiam a culpa vacuos (= vacuus) in amicitiam
eius inciderat, cotidiano usu atque illecebris facile par similisque ceteris efficiebatur (= diventava).
Sed maxume (= maxime) adulescentium familiaritates adpetebat: eorum animi molles et aetate fluxi
dolis haud difficulter capiebantur.
Sallustio
Versione 6
Conone
Conon Atheniensis Peloponnesio bello accessit ad rem publicam, in eoque eius opera magni fuit.
Nam et praetor pedestribus exercitibus praefuit et praefectus classis res magnas mari gessit. Quas
ob causas praecipuus ei honos habitus est. Namque omnibus unus insulis praefuit, in qua potestate
Pheras cepit, coloniam Lacedaemoniorum. Fuit etiam extremo Peloponnesio bello praetor, cum
apud Aegos flumen copiae Atheniensium ab Lysandro sunt devictae. Sed tum afuit, eoque peius res
administrata est : nam et prudens rei militaris et diligens erat imperator. Itaque nemini erat his
temporibus dubium, si affuisset (= se fosse stato presente lui), illam Atheniensis (= Athenienses)
calamitatem accepturos non fuisse (= non avrebbero subito).
Cornelio Nepote
Versione 7
Guerra contro Cimbri e Teutoni
Cum bellum in terra Africa contra Iugurtham Numidarum regem gereretur, Romanorum consules
cum suis exercitibus a Cimbris et Teutonibus et Tigurinis, Germanorum Gallorumque gentibus,
iuxta flumen Rhodanum victi sunt, atque in pugna castra magnamque partem copiarum amiserunt.
Quare magnus Romae timor fuit, ut belli Punici temporibus propter Hannibalem acciderat.
Romani enim pro certo habebant Romam iterum Gallos venturos esse. Post victoriam contra
288
Iugurtham igitur Marius secundo consul creatus est eique bellum contra Cimbros Teutonesque
decretum est. Postquam, cum Cimbricum bellum protraheretur, tertius quoque et quartus
consulatus Mario tributi sunt. Itaque senatus populique iussu contra Cimbros bellum gessit
duobusque proeliis ab eo ducenta milia hostium caesa sunt eorumque dux captus.
adattamento da Eutropio
Versione 8
Giugurta
Nipote di Massinissa, Giugurta era stato adottato dallo zio Micipsa, re di Numidia. Quando lo zio
morì, il regno fu diviso in tre parti uguali tra Giugurta e i due figli di Micipsa, Iempsale e Aderbale.
Nel 116 a. C. Iempsale fu ucciso da Giugurta, che qualche anno dopo attaccò il fratellastro Aderbale
a Cirta. I senatori inviati da Roma in Numidia per ristabilire la pace nel regno furono tutti corrotti
dalle ricchezze di Giugurta; essendo però stati massacrati molti italici a Cirta da parte del re
numida, il senato romano dovette intervenire. La guerra fu però condotta in modo incerto da vari
magistrati romani, finchè il senato affidò il comando dell’esercito a Quinto Metello. Questi indebolì
Giugurta, ma non lo sconfisse.
Versione 9
Mario
Homo novus, già legato del console Q. Cecilio Metello in Africa nella guerra giugurtina, Mario
venne eletto console nel 107 a. C., nonostante fosse stato ostacolato dallo stesso Metello al seguito
del quale aveva dimostrato buone capacità di comando. Fu quindi nominato comandante nella
guerra contro Giugurta al posto di Metello, e nel 105 riuscì a sconfiggere Giugurta. La vittoria fu
ottenuta soprattutto grazie all’aiuto di Silla, questore di Mario. Durante il consolato importanti
riforme erano state varate da Mario: in particolare aveva arruolato nell’esercito i nullatenenti,
avviando così la nascita di un esercito professionale.
La guerra giugurtina è stata raccontata dallo storico Sallustio in una celebre opera intitolata Bellum
Iugurthinum.
289
Capitolo 17
I verbi deponenti
I verbi deponenti: le quattro coniugazioni.
Impariamo ad usare il vocabolario (10).
Particolarità dei verbi deponenti e uso del participio.
I verbi semideponenti; costruzione di utor, fruor, fungor, vescor, potior.
Elementi di analisi del periodo (12): la proposizione interrogativa
indiretta.
290
I verbi deponenti: le quattro coniugazioni.
Esercizio 1
Analizza e traduci:
Sequor
arbitrabaris
largiaris
tueris
tuitus est
tuiti sitis
polliceamini
pollicitus esset
pollicemini
loquebar
loquentur
arbitratus erat
arbitrabor
arbitrarentur
profecti erimus
profectus erat
proficiscar
proficiscerentur
vereretur
largiti sitis
arbitratus sit
Ind. pres. I sing. III coniug.
…………………………………
…………………………………
…………………………………
…………………………………
…………………………………
…………………………………
…………………………………
…………………………………
…………………………………
…………………………………
…………………………………
…………………………………
…………………………………
…………………………………
…………………………………
…………………………………
…………………………………
…………………………………
…………………………………
…………………………………
io seguo
…………………….
…………………….
…………………….
…………………….
…………………….
…………………….
…………………….
…………………….
…………………….
…………………….
…………………….
…………………….
…………………….
…………………….
…………………….
…………………….
…………………….
…………………….
…………………….
…………………….
Impariamo ad usare il vocabolario (10)
Non è possibile fare confusione tra un verbo di forma passiva e un verbo deponente: del primo
il vocabolario ci registra il paradigma nella forma attiva, il paradigma dei verbi deponenti invece
ha forma passiva.
Inoltre, nel caso dei verbi deponenti, all’indicazione della coniugazione di appartenenza segue
l’abbreviazione dep. (= deponente):
dominor, āris, ātus sum, āri, I dep. intr. = dominare.
Esercizio 2
Analizza e traduci :
Seguo
promettevano
che io prometta
promettere
abbia promesso
partireste
partirò
partirei
sia partito
Ind. pres. I sing. III coniug.
…………………………………
…………………………………
…………………………………
…………………………………
…………………………………
…………………………………
…………………………………
…………………………………
sequor
…………………….
…………………….
…………………….
…………………….
…………………….
…………………….
…………………….
…………………….
291
lamentavamo
lamenterete
lamentassimo
seguissi
seguiamo
seguiste
seguire
avevo temuto
avreste temuto
…………………………………
…………………………………
…………………………………
…………………………………
…………………………………
…………………………………
…………………………………
…………………………………
…………………………………
…………………….
…………………….
…………………….
…………………….
…………………….
…………………….
…………………….
…………………….
…………………….
Particolarità dei verbi deponenti e uso del participio.
Esercizio 3
Traduci le seguenti forme verbali (particolarità nella forma):
arbitrans – ad proficiscendum – pollicendi – loquendo - ad tuendum – hortatum – depopulantes–
largiturum esse – locuturi - profecturos esse – largitum - conaturi – hortaturae – loquendi –
querentibus – loquens - pollicentes – molitum– sequendi – ortam esse – locuturus – secutum.
Esercizio 4
Traduci le seguenti espressioni (particolarità nel significato):
discipuli magistro hortandi sunt
res pollicenda
cum dux imitandus sit
res aspera perpessu
tuendum fuit
mirandum est omnibus
cum consuli loquendum esset
homo difficilis perpessu
copiae sequendae
_______________________________
_______________________________
_______________________________
_______________________________
_______________________________
_______________________________
_______________________________
_______________________________
_______________________________
Esercizio 5
Traduci le seguenti espressioni (particolarità nella forma e nel significato):
al generale che esorta
vengo per esortare
la necessità di supporre
a coloro che sospettano
facile da supporsi
so che partirete
a noi che stiamo per partire
ho del formaggio da mangiare
duro da sopportare
di colui che promette
al soldato da esortare
il desiderio di inseguire
_______________________________
_______________________________
_______________________________
_______________________________
_______________________________
_______________________________
_______________________________
_______________________________
_______________________________
_______________________________
_______________________________
_______________________________
292
Esercizio 6
Traduci:
arbitrabatur – sequere – nasceris – largitus est – ad sequendum – querens – usus erat – veriti erant
– arbitrantur – cum secutus sim – profectum - cum loquereris – tuebatur – ratus – nisus erit –
lapsus es – cum lapsi essent – labimini – cum lapsurus esset - pollicentur – proficiscentes –
moliremini – polliciti sunt – miserere – merebatur – verituros esse – venerantur – secutus erit –
verendus;
credevano – con l’inseguire - avevate creduto – a credere - credessimo – avrei creduto – partiste –di
quello che parte - partivate – avere inseguito - saremo partiti – ricordavano - partite! -–
ricordassimo – da donare - ammiraste – parlerei – parliamo – parlerete –di vendicare - vendica –
con il parlare I verbi semideponenti; costruzione di utor, fruor, fungor, vescor, potior.
Esercizio 7
Traduci (verbi semideponenti):
ausus sum – cum ausi sint – diffisus - audet – fisi eramus – gavisum esse – reversos esse –
revertitur – diffisi sunt – revertere – cum fiderem – solere- confisus – solebatis – gaude – cum
confisi essemus – gavisum esse.
Esercizio 8
Traduci:
1) Rerum naturae spectaculum nobis omnibus admirandum est. 2) Omnia quae dico recordamini,
cives! 3) E militum manibus perfuga lapsus est et ad hostium castra venit. 4) Nactus sum hominem
qui Graece Latineque optime loquebatur. 5) Cum Euryalum mortuum vidisset, Nisus, cupidus
amicum ulciscendi, in hostes impetum fecit sed et is interfectus est. 6) Culpam fassus ob
tormentorum timorem, reus in vincula coniectus est. 7) Vosmet, iudices, eos confitentes
coniurationis societatem audivistis. 8) Cum milites pabulatum frumentatumque profecturi iam
essent, dux eos ex improviso in castris tenuit. 9) Non hostem sed locum insidiarum plenum, noctem
et beluas milites dicebant se vereri. 10) Cum proditores scelus professi essent, iudices eos
commmiserunt tribunis qui poenā afficerent. 11) Confiteor me, ratum rem incredibilem, tuis verbis
fidem non tribuisse. 12) Patres saepe senatus decretis existimaverunt moribus turpibus medendum
esse. 13) Imitare maiorum exempla, fili mi! 14) Hannibal Hamilcarem patrem in Hispaniam
comitatus est. 15) Milites, ad senatum per consulem questi, mox Romam revocati sunt. 16) Rex
aliquando misericordia aliquando saevitia in cives usus est. 17) Beatus sum, quia amicitia
favoreque vestri fruor. 18) Cato recte officio optimi censoris functus est. 19) Talis inopia
cibariorum erat ut cives vescerentur herbis. 20) Ut rerum potirentur contra rem publicam nequam
homines impetum fecerunt.
Esercizio 9
Traduci:
1) Mentre Cesare partiva per la Gallia, il tribuno Clodio assumeva il controllo della situazione
politica a Roma. 2) Arianna partì con Teseo perché credeva che il giovane la conducesse con sé ad
Atene. 3) Cesare, dopo aver ristabilito l’ordine a Roma, inseguì Pompeo che fu sconfitto a Farsalo.
4) Pompeo morì per mano di Tolomeo, fratello e nello stesso tempo marito di Cleopatra. 5) Seneca
293
inizialmente credeva che Nerone potesse essere educato e guidato. 6) Poiché diffidava di tutti, il
tiranno era continuamente solo e assalito dalla paura. 7) Socrate parlava volentieri con tutti,
soprattutto con i giovani. 8) Dopo aver ammirato la bellezza di Roma, parto volentieri per Napoli.
9) Sono tornato da te perché credevo che anche tu desiderassi stare insieme a me. 10) I barbari si
nutrono per lo più di latte e di selvaggina.
Esercizio 10
L’esercizio mescola forme passive a forme deponenti: analizza e traduci.
amatus sum
hortatus sum
amari
amavisse
profecturum esse
lectum esse
admiratus
admirari
polliceri
moneri
aggressus
victus
hortatus
gavisus
hortans
coniectus sum
admiratus es
adeptos esse
medetur
scribebatur
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Elementi di analisi del periodo (12): La proposizione interrogativa indiretta
Retta, come nella lingua italiana, da verbi di “chiedere, sapere, interrogare…” (es.: quaero,
rogo, interrogo, scio…), la proposizione interrogativa indiretta è introdotta da pronomi, aggettivi
e avverbi interrogativi e vuole il congiuntivo, i cui tempi sono regolati dal rapporto temporale con la
proposizione principale secondo lo schema che segue:
reggente: tempo principale
anteriorità: cong. perfetto;
contemporaneità: cong. presente;
posteriorità: participio futuro + sim, sis, sit…
reggente: tempo storico
anteriorità: cong. piuccheperfetto;
contemporaneità: cong. imperfetto;
posteriorità: participio futuro + essem, esses,
esset…
294
Applicando la regola, in dipendenza da un tempo principale:
•
•
•
Nescio quid egerim = Non so cosa (io) abbia fatto.
Nescio quid agam = Non so cosa fare (adesso)
Nescio quid acturus sim. = Non so cosa farò.
In dipendenza da un tempo storico:
•
•
•
Nesciebam quid egissem . = Non sapevo cosa (io) avessi fatto .
Nesciebam quid agerem = Non sapevo cosa (io)facessi.
Nesciebam quid acturus essem. = Non sapevo cosa avrei fatto.
Come la proposizione interrogativa diretta anche la proposizione interrogativa indiretta può
essere introdotte anche da alcune particelle interrogative; in particolare:
-ne (enclitica) o num, se la risposta è incerta o ci si aspetta una risposta negativa;
nonne (= se non), se ci si aspetta una risposta affermativa.
Qualche esempio:
•
•
Nescio num mea verba clara sint. = Non so se le mie parole sono chiare.
A te quaero nonne magistri verba libenter audiveris. = Ti chiedo se hai ascoltato volentieri
le parole del maestro.
Nel caso di interrogativa indiretta disgiuntiva, si trova prevalentemente lo stesso nesso disgiuntivo
utrum…an che ricorre nelle proposizioni interrogative dirette disgiuntive:
•
Agitamus utrumne divitiis homines an sint virtute beati (Hor.) = Discutiamo se gli uomini
siano beati con le ricchezze o con la virtù.
Esercizio 11
Traduci:
1) Ignoro num quidnam novi sit. 2) Ignorabam quo profecturus esset. 3) Cogita quo tendas. 4)
Nescio, nec cupio scire, quid cras futurum sit. 5) Tyrannus ignorabat utrum captivus turbatus esset
mortis timore an non. 6) A te quaero nonne beatum te putes. 7) Non potest sciri quid fecerit. 8)
Nesciebam quid mihi faciendum esset. 9) Quomodo e periculo evasissent, omnes ignorabant. 10)
Utrum iustum bellum sit an non, nescio.
Esercizio 12
Traduci:
1) Ignoro dove sia mio fratello. 2) Non sapevo se mi avresti ascoltato oppure no. 3) Ero incerto se
procedere o fermarmi. 4) Sapevo che avresti inviato qualcuno. 4) Non so quanto tempo mi tratterrò
in città. 6) In che modo sia riuscito nel suo scopo, lo ignoro. 7) Ti chiedo se devo abbandonare la
città. 8) Non so di chi sia quest’abito. 9) So che dovrò partire presto. 10) Ignoravo quanti anni fosse
vissuto in Grecia.
295
Esercizio 13
Traduci:
1) Sitne malum dolere necne, viderint Stoici (Cic.). 2) Ego vos hortari tantum possum, ut amicitiam
omnibus rebus humanis anteponatis ; nihil est enim tam naturae aptum, tam conveniens ad res vel
secundas vel adversas (Sen.). 3) Sed tamen, iste deus qui sit, da, Tityre, nobis (Verg). 4) Observabo
quam rem agat (Pl.). 5) Quibus in locis sit Caesar ex captivis quaerunt (Caes.). 6) Iusserunt
speculari num sollicitati animi sociorum ab rege essent (Cic.). 7) Quaero a te, L. Piso, nonne
oppressam rem publicam putes (Cic.). 8) Alia in parte diversae duae legiones, undecima atque
octava, ex loco superiore in ipsis fluminis ripis proeliabantur (Caes.). 9) Neque tamen exercitus
populi Romani laetam aut incruentam victoriam adeptus erat (Sall.). 10) Valde aveo scire quid
agas (Cic.). 11) Cupio scire ubi sis hiematurus (Cic.). 12) Me profiteor suscepisse magnum fortasse
onus et mihi periculosum, verum tamen dignum (Cic.). 13) Datames, patre Camisare, natione Care,
matre Scythissa natus, primum in militum numero fuit apud Artaxerxen eorum, qui regiam
tuebantur (Nep.). 14) Hic (= Datames) cum maximo studio compararet exercitum Aegyptumque
proficisci pararet, subito a rege litterae sunt ei missae, ut Aspim aggrederetur, qui Cataoniam
tenebat (Nep.). 15). Quo usque tandem abutere, Catilina, patientia nostra? (Cic.).
Esercizio 14
Traduci:
1) Quis sim ex eo quem ad te misi cognosces (Sall.). 2) Quaero nonne id effecerit (Cic.). 3) Tria
sine dubio spectanda sunt: an sit, quid sit, quale sit (Quint.). 4) (Pelopidas) conflictatus autem est
cum adversa fortuna (Nep.). 5) Rex quidem, Dareum persequendo fatigatus, posteaquam et nox
appetebat, et consequendi spes non erat, in castra paulo ante a suis capta pervenit (Curt.). 6)
Gaudere decet, laetari non decet (Cic.). 7) Dextrum cornu Nicanor, Parmenionis filius, tuebatur:
huic proximi stabant Coenos, et Perdiccas, et Meleager, et Ptolemaeus, et Amyntas, sui quisque
agminis duces (Curt.). 8) Profecti sunt igitur contra eos ( = Brutum et Cassium) Caesar Octavianus
Augustus et M Antonius; remanserat enim ad defendendam Italiam Lepidus (Eutr.). 9) Omnium
bellorum causae ex rei publicae contentione natae sunt (Cic.). 10) Desperatio audere ultima et
experiri cogit (Liv.). 11) Veneti multum natura loci confidebant (Caes.). 12) Qui venit ut noceat,
semper meditatus venit (P. Syr.) 17) Si pace frui volumus (= vogliamo), bellum gerendum est (Cic.).
13) Dyionisius rursus Syracusarum potitus est (Nep.). 14) Quis ignorat utilius ac melius esse frui
pace quam bello vexari? (Tac.). 15) Permoveor num verius sit (Tac.). 16) Vive memor quam sis
aevi brevis. (Hor.) 17) Quae parare arduum fuit, nescio an tueri difficilius sit. (P. Syr.)
Esercizio 15
Traduci:
1) Un ladro ha rubato al padrone le monete che aveva nascosto nell’arca. 2) Parlerò con tutti,
perché credo che tutti abbiano il diritto di sapere come sono andate le cose. 3) Credo di aver parlato
con tutti, ma non so cosa pensino adesso di me. 4) Dopo aver saccheggiato per tre anni la Sicilia,
Verre fu accusato di corruzione e di altri delitti. 5) A causa della pestilenza molti cittadini erano
morti, mentre molti altri erano partiti dalla città e avevano trovato rifugio nelle campagne. 6) Parlate
chiaramente e diteci cosa pensate della questione. 7) La donna si lamentava per quelle domande
insistenti: neanche lei sapeva se il figlio era partito oppure no. 8) Il nemico inseguì i nostri quasi
fino alle porte dell’accampamento; quindi, ignorando quanti soldati fossero all’interno, si allontanò.
9) Non mentire, piuttosto dimmi come stanno realmente le cose. 10) A furia di sperimentare, ho
capito quali difficoltà ci sono in questa impresa.
296
Esercizio 16
Traduci:
1) Qui mentiri solet, peierare consuevit (Cic.). 2) Fortuna in omni re dominatur (Sall.). 3) Laetari
omnes de communi omnium salute sentio (Cic.). 4) Is (= Micipsa) Adherbalem et Hiempsalem ex
sese genuit, Iugurthamque, filium Mastanabalis fratris, quem Masinissa, quod ortus ex concubina
erat, privatum dereliquerat, eodem cultu, quo liberos suos, domi habuit (Sall.). 5) Is maxime divitiis
fruitur qui minime divitiis indiget (Sen.). 6) (Epaminondas) paupertatem adeo facile perpessus est,
ut de re publica nihil praeter gloriam ceperit (Nep.). 7) Vita ipsa qua fruimur brevis est (Sall.). 8)
Erat inter nobiles medicos e Macedonia regem secutus Philippus, natione Acarnan, fidus admodum
regi (Curt.). 9) Audendo atque augendo res Romana crevit (Liv.). 10) Hannibal tantum terrorem
iniecit exercitui Romanorum ut egredi extra vallum nemo sit ausus (Nep.). 11) Dum loquimur,
fugerit invida aetas : carpe diem, quam minimum credula postero (Hor.). 12) Videor (= Sembra che
io) prudentiae tuae diffidere (Cic.). 13) Cum privamur dolore, ipsa liberatione et vacuitate omnis
molestiae gaudemus (Cic.). 14) Ecce autem elapsus Pyrrhi de caede Polites, unus natorum Priami,
per tela, per hostis (= hostes) porticibus longis fugit et vacua atria lustrat saucius (Verg.). 15) Vos
autem, Adherbal et Hiempsal, colite, observate hunc virum, imitamini virtutem (Sall.). 16) Pater
nos duos fratres reliquit, tertium Iugurtham beneficiis suis ratus est coniunctum nobis fore (Sall.).
Esercizio 17
Traduci:
1) Gnaeus Iulius Agricola, vetere et inlustri Foroiuliensium colonia ortus, utrumque avum
procuratorem Caesarum habuit (Tac.). 2) (Atticus) mendacium neque dicebat neque pati poterat.
Itaque eius comitas non sine severitate erat neque gravitas sine facilitate, ut difficile esset
intellectu, utrum eum amici magis vererentur an amarent (Nep.). 3) Quid? Tu ignoras arbores
magnas diu crescere, hora una extirpari? Stultus est, qui fructus earum spectat, altitudinem non
metitur (Curt.). 4) Pelopidas conflictatus autem est cum adversa fortuna (Nep.). 5) Caesar milites
cohortatus est, ut beneficio fortunae uterentur castraque oppugnarent (Caes.). 6) Curio suos
hortatur, ut spem omnem in virtute reponant (Caes.). 7) Solet sequi laus, cum viam fecit labor (P.
Syr.). 8) Animus, aetas, virtus vestra me hortantur, praeterea necessitudo, quae etiam timidos fortes
facit (Sall.). 9) Pati necesse est multa mortalem mala. (Naev.) 10) Hannibal, depopulatus agrum
Neapolitanum, ad Nolam castra movet (Liv.). 11) Scire volo num verum dixeris (Liv.). 12)
Animadverte rectene hanc sententiam interpreter (Cic.). 13) Tu quid agendum sit, cogita (Cic.). 14)
Atticus utebatur intime Q. Hortensio, qui iis temporibus principatum eloquentiae tenebat (Nep.).
15) (Caesar) hibernis Labienum praeposuit; ipse in citeriorem Galliam profectus est (Cic.). 16)
Maior pars mortalium, Pauline, de naturae malignitate conqueritur, quod in exiguum aevi gignimur
(Sen.). 17) Furtum certe punit lex tua, Domine, et lex scripta in cordibus hominum, quam ne ipsa
quidem delet iniquitas: quis enim fur aequo animo furem patitur? (Aug.) 18) Cum Plancus in me
incidit, complexus est conspersitque lacrimis nec loqui prae maerore potuit (Cic.) .
Esercizio 18
Traduci:
1) Dopo aver tentato di corrompere i magistrati, l’uomo prese le armi. 2) Raggiunto Pompeo in
Egitto, Cesare lo sconfisse a Farsalo. 3) Parti, raggiungi i tuoi amici, e fidati di loro. 4) Non so
perché non si sia servito di te come consigliere in questo affare. 5) Mio nonno è nato povero, ma ha
accumulato ingenti ricchezze che, morendo, ha lasciato ai suoi figli. 6) Ho adempiuto al mio
dovere, e merito un riconoscimento.
297
Versione 1
La volpe e l’aquila
Vulpinos catulos aquila quondam sustulit
nidoque posuit pullis, escam ut carperent.
Hanc persecuta mater orare incipit,
ne tantum miserae luctum importaret sibi.
Contempsit illa, tuta quidem ipso loco.
Vulpes ab ara rapuit ardentem facem
totamque flammis arborem circumdedit,
hostis dolorem damno miscens sanguinis.
Aquila, ut periclo mortis eriperet suos,
incolumes natos supplex vulpi tradidit.
Fedro
Versione 2
La vecchiaia deve essere combattuta
Quid mirum igitur in senibus si infirmi sint aliquando, cum id ne adulescentes quidem effugere
possint? Resistundum (= resistendum), Laeli et Scipio, senectuti est, eiusque vitia diligentiā
compensanda sunt, pugnandum, tamquam contra morbum, sic contra senectutem, habenda ratio
valetudinis, utendum exercitationibus modicis, tantum cibi et potionis adhibendum ut reficiantur
vires, non opprimantur. Nec vero corpori solum subveniendum est, sed menti atque animo multo
magis: nam haec quoque, nisi, tamquam lumine, oleum instilles, exstinguuntur senectute; et
corpora quidem exercitationum defatigatione ingravescunt, animi autem se exercendo levantur.
Cicerone
Versione 3
L’India
India tota ferme spectat Orientem, minus in latitudinem quam recta regione spatiosa. Quae austrum
accipiunt, in altius terrae fastigium excedunt; plana sunt cetera, multisque inclitis amnibus
Caucaso monte ortis placidum per campos iter praebent. Indus gelidior est quam ceteri; aquas
vehit a colore maris haud multum abhorrentes. Ganges, omnium ab Oriente fluvius eximius, a
meridiana regione decurrit, et magnorum montium iuga recto alveo stringit ; inde eum obiectae
rupes inclinant ad orientem. Uterque Rubro mari accipitur. Indus ripas multasque arbores cum
magna soli parte exsorbet, saxis quoque impeditus, quis (= quibus) crebro reverberatur ; ubi
mollius solum reperit, stagnat insulasque molitur. Acesines eum auget ; Ganges decursurum in
mare intercipit, magnoque motu amnis uterque colliditur, quippe Ganges asperum os influenti
obicit, nec repercussae aquae cedunt.
Curzio Rufo
Versione 4
Laocoonte
Laocoonte è il sacerdote di Apollo, e la sua fama è legata all’episodio del cavallo di Troia.
Simulando la partenza dalla città dopo dieci anni di inutile assedio, i Greci avevano abbandonato
sulla riva un cavallo di legno. Mentre i Troiani esultavano per la fuga dei Greci e tentavano di
legare il cavallo con delle funi per condurlo all’interno della città, Laocoonte li esortava a non
credere ai Greci e li consigliava di bruciare il cavallo. Nel tentativo di convincere i Troiani,
298
Laocoonte scagliò un’asta contro il ventre del cavallo, che rimbombò minacciosamente rivelando
che all’interno era vuoto. Ma dal mare due enormi serpenti vennero a stritolare il sacerdote e i suoi
due figli; i Troiani, credendo che Laocoonte fosse stato punito perché aveva osato colpire il cavallo,
non esitarono più e condussero il cavallo dentro le mura di Troia, provocando così la fine della città.
Versione 5
Proteo
Proteo è il dio del mare. Omero ci narra che egli aveva il potere di assumere qualsiasi forma e di
trasformarsi in qualunque cosa: animale, acqua, fuoco o altro elemento della natura. Possedeva il
dono della profezia, ma, interrogato dai mortali, non rivelava mai ciò che vedeva. Menelao, durante
il viaggio di ritorno dopo la guerra di Troia, andò ad interrogare il dio su esortazione di Idotea,
figlia dello stesso Proteo, per sapere come agire per poter riprendere la navigazione. Proteo si
trasformò in vari animali e in varie forme, cercando di sottrarsi alle domande dell’uomo, ma
Menelao non si lasciò intimorire e costrinse il dio a parlare. Proteo, sconfitto, lo esortò a tornare in
Egitto per sacrificare lì agli dei; solo allora Menelao ed Elena poterono fare ritorno a Sparta.
299
Capitolo 18
La coniugazione mista dei verbi in -io
La coniugazione dei verbi in -io
Elementi di analisi del periodo (13): Uso del gerundivo in luogo
del gerundio.
Traduciamo insieme (6)
Romanorum mores (8): Il banchetto.
300
La coniugazione dei verbi in -io
Esercizio 1
Analizza e traduci:
faciebant
sapit
rapiunt
pariamus
pareret
adspiciens
parimus
capiendo
fugiebant
fode
fugiam
capite
adspiciat
sape
fugiendi
quateremus
fodiens
Ind. imperf. III pl.
…………………………………
…………………………………
…………………………………
…………………………………
…………………………………
…………………………………
…………………………………
…………………………………
…………………………………
…………………………………
…………………………………
…………………………………
…………………………………
…………………………………
…………………………………
…………………………………
facevano
…………………….
…………………….
…………………….
…………………….
…………………….
…………………….
…………………….
…………………….
…………………….
…………………….
…………………….
…………………….
…………………….
…………………….
…………………….
…………………….
Esercizio 2
Analizza e traduci:
gradiatur
gradiar
graderentur
moriemur
mori
morere
patimini
patere
pati
patiemur
…………………………………
…………………………………
…………………………………
…………………………………
…………………………………
…………………………………
…………………………………
…………………………………
…………………………………
…………………………………
…………………….
…………………….
…………………….
…………………….
…………………….
…………………….
…………………….
…………………….
…………………….
…………………….
Esercizio 3
Traduci:
prendo
desideravate
io desideri
desiderassimo
scavate!
scavare
scaverai
di scappare
con il prendere
getterò
____________________________
____________________________
____________________________
____________________________
____________________________
____________________________
____________________________
____________________________
____________________________
____________________________
301
partoriva
che rapisce
del rapire
cammina!
camminavate
che muoia
permettessi
permettiamo
camminerete
moriremo
____________________________
____________________________
____________________________
____________________________
____________________________
____________________________
____________________________
____________________________
____________________________
____________________________
Esercizio 8
Traduci:
1) Horatius poeta scribit leti vim homines rapere et semper rapturam esse. 2) Arma rape, miles,
atque in hostem impetum fac! 3) Saepe homines quam plurimas possunt divitias sibi cupiunt atque
congerunt, sed vitam anxiam, numquam curarum expertem, degunt. 4) Aliud dicis, aliud facis. 5)
Dum exploratores exercitui vias patefaciunt, insidias hostes locabant. 6) Cives in hostes scalas
muris admoventes lapides atque tela ex turribus iaciebant. 7) Persarum exercitus Athenas atque
Graecas urbes diripiebant. 8) Ut bellum inciperet dux senatus iussa exspectabat. 9) Servitutem
aequo animo nemo patitur, et in primis Romanus populus, cuius libertas propria est. 10) Numquam
tuorum beneficiorum in me meosque memoria morietur. 11) Hectorem strenue pugnantem Achilles,
quem dei non solum fovebant sed etiam adiuvabant, hasta confodit. 12) Oppida et castra ab
hostibus deserta milites diripiebant atque praeda onusti ad suos revertebantur. 13) Hastis telisque
milites cives inermes fodiebant. 14) Numquam contentus suis rebus homo vivit: semper plus
divitiarum cupit, sed homini divitiae saepe aerumnas pariunt. 15) Alexander saepe, ut ebrietatem
discuteret, in gelidas fluminis aquas se proiciebat.
Esercizio 9
Traduci:
1) Desideravo fortemente che venissi con me. 2) I Romani rapivano le donne sabine con grande
tumulto. 3) Prendi ciò che puoi e scappa! 4) Scavate un fossato, soldati, e gettatevi dei rami ardenti.
5) Catilina allettava i giovani della nobiltà romana con false promesse e false speranze. 6)
Camminando, mi sono allontanato troppo da casa. 7) Facendo ciò che desideravo, mi sono
procurato un mucchio di guai. 8) Questo formaggio non ha sapore. 9) Stando per morire, l’uomo
confessò il suo delitto. 10) Non permetterò che tu sia oltraggiato in questo modo.
Elementi di analisi del periodo (13): Uso del gerundivo in luogo del gerundio.
Come abbiamo già studiato, il gerundio è un nome verbale e fa parte del sistema dell’attivo.
Come nome, costituisce la declinazione dell’infinito; come verbo, può reggere un sostantivo nei
diversi casi, a seconda della costruzione.
Il gerundivo invece è un aggettivo verbale e fa parte del sistema del passivo. Come aggettivo,
concorda in genere, numero e caso col nome a cui si riferisce; come verbo, può talora svolgere le
medesime funzioni del gerundio.
Analizziamo i seguenti esempi:
•
Cupidus sum litteras scribendi. = Sono desideroso di scrivere una lettera.
302
•
Cupidus sum litterarum scribendarum. = Sono desideroso di scrivere una lettera.
Nel primo esempio il gerundio, nome verbale in quanto declinazione dell’infinito, regge il
complemento oggetto litteras; nel secondo caso il gerundivo scribendarum, aggettivo verbale,
concorda col sostantivo litterarum -in caso genitivo perché cupidus regge il genitivo-, e svolge una
funzione analoga al gerundio: il significato delle due frasi è il medesimo.
Il gerundivo, dunque, può sostituire il gerundio; condizione obbligatoria perché questo possa
accadere è che ci sia un complemento oggetto. La regola è la seguente:
il sostantivo che fa da complemento oggetto assume il caso in cui dovrebbe trovarsi il
gerundio; il gerundivo, in sostituzione del gerundio, concorda in genere, numero e caso con il
sostantivo.
Ci sono delle norme precise che regolano l’uso del gerundio e del gerundivo, norme che possono
imporre allo scrittore di usare obbligatoriamente o l’uno o l’altro o che lo lasciano libero di
scegliere tra le due costruzioni; in particolare:
Genitivo: si può utilizzare sia il gerundio che il gerundivo, come negli esempi già visti.
•
•
Cupidus sum litteras scribendi. = Sono desideroso di scrivere una lettera.
Cupidus sum litterarum scribendarum. = Sono desideroso di scrivere una lettera.
Dativo: è obbligatorio l’uso del gerundivo.
•
Aptus sum scribendis epistulis. = Sono adatto a scrivere una lettera.
Accusativo con preposizione (ad): è obbligatorio l’uso del gerundivo.
•
Romam veni ad urbem visendam. = Sono venuto a Roma per visitare la città.
Ablativo semplice: si può utilizzare sia il gerundio che il gerundivo.
•
•
Legendo Vergilium, multum gaudeo. = Leggendo Virgilio, mi diletto molto.
Legendo Vergilio, multum gaudeo. = Leggendo Virgilio, mi diletto molto.
Ablativo con preposizione: è obbligatorio l’uso del gerundivo.
•
In principatu commutando saepe nihil mutatur. = Nel cambiare regime spesso non cambia
nulla.
Si deve infine osservare che ad + l’accusativo del gerundivo esprime, come ad + l’accusativo del
gerundio, la proposizione finale.
Esercizio 10
Traduci:
exspectatio proelii committendi – in parentibus colendis – ad hostium vim arcendam - colendo
virtutem – de litteris scribendis - spe colenda – ad proelium committendum – de morte timenda – in
voce audienda – effundendi furoris – telis vitandis – ad arborem excidendam.
303
Traduciamo insieme (6)
Per tradurre dal latino il gerundivo bisogna procedere come segue:
1. trattare il gerundivo come se fosse un gerundio, traducendolo quindi con l’infinito
nominale rispettando ovviamente il caso in cui è posto;
2. far diventare complemento oggetto il sostantivo con cui il gerundivo concorda,
indipendentemente dal caso in cui la coppia gerundivo – sostantivo è posta.
Prendiamo come esempio le prime due espressioni dell’esercizio precedente; cominciamo dalla
prima:
• – exspectatio proelii committendi
Si tratta di un genitivo. Il gerundivo committendi viene tradotto come un infinito nominale retto da
exspectatio: l’attesa di attaccare; il sostantivo proelii diventa complemento oggetto: l’attesa di
attaccare battaglia.
Esaminiamo la seconda espressione:
• in parentibus colendis
Si tratta di un ablativo retto dalla preposizione in. Il gerundivo colendis viene tradotto come un
infinito nominale: nell’onorare; il sostantivo parentibus diventa complemento oggetto:
nell’onorare i genitori.
Esercizio 11
Alcune delle espressioni contenute nell’esercizio precedente possono essere rese anche con il
gerundio: individuale e trasforma il costrutto del gerundivo in quello del gerundio.
Esercizio 12
Traduci le seguenti espressioni sia con il gerundivo sia, quando possibile, con il gerundio:
la speranza di vincere le passioni - col desiderio di vedere i genitori – adatto ad abbattere ogni
timore – il timore di incontrare il nemico – per tagliare il ponte – l’ordine di inviare ambasciatori–
con il leggere i poeti – preposto a dirigere la guerra - nel rifiutare l’incarico – per esortare i soldati –
riguardo al temere gli dei .
Esercizio 13
Traduci le seguenti espressioni ed indica, per ciascuna, se contiene il gerundio o il gerundivo:
Verba accommodata veritati dicendae – loca apta ad bellum ducendum – cupidus legendi librum –
desiderium urbis videndae – in morte oppetenda – necessitas plura dicendi – litteris scribendis –
nihil faciendo – ad scelus vindicandum – de agris colendis – idoneus orator ad haec dicenda –
cives defendendo – in verbis aptissimis eligendis – necessitas belli intermittendi.
Esercizio 14
Dopo aver formato il gerundivo dei verbi contenuti nelle espressioni poste tra parentesi, declina la
coppia gerundivo – sostantivo nel caso ritenuto da te opportuno, quindi traduci:
1) Multa (legere antiquorum scripta) ……………………………………. didici, multa etiam disco.
2) Cum dux eos hortatus esset, milites prompti erant (bellum suscipere)……………………………….
3) Magnum desiderium (amicos revisere)………………………………..me tenet.
4) Ad (cupiditates explere)…………………………………….numquam ei pecunia sufficiebat.
304
5) In (amicos eligere) …………………………. semper maxima cura omnibus adhibenda est.
6) Lata planities in medio colle est, accommodata (constituere legionem)…………………………..
7) Cives ducem aptum (administrare bellum)……………………………….optabant.
8) In (fabulas narrare)…………………………….nepticulae avia gaudebat.
9) Orpheus vates artem (placare beluas)………………………..cognoscebat.
10) Cum domum tuam venissem, te in (scribere litteras)……………………….occupatum inveni: cui
scribebas?
11) Hannibal, per Alpes copias ducens, saepe exploratores praemittebat (naturam locorum
cognoscere)………………………..
12) Voluntatem (conservare fidem)………………………………….erga suum ducem milites ad
ultimum servaverunt.
Esercizio 15
Traduci:
1)Proficiscentes Gallos ab urbe ad Romanam experiendam virtutem fortuna ipsa Ardeam, ubi
Camillus exsulabat, duxit (Liv.). 2) At illum (= Marium) iam antea consulatus ingens cupido
exagitabat, ad quem capiundum (= capiendum) praeter vetustatem familiae alia omnia abunde
erant, industria, probitas, militiae magna scientia, animus belli ingens domi modicus, lubidinis et
divitiarum victor, tantum modo gloriae avidus (Sall.). 3) O condicionem miseram non modo
administrandae, verum etiam conservandae rei publicae! (Cic.). 4) Multum potest provisio animi
et praeparatio ad minuendum dolorem (Cic.). 5) In principatu commutando saepius nil praeter
domini nomen mutant pauperes (Phaedr.). 6) Caesar […] ad cohortandos milites […] decurrit et
ad legionem decimam devenit (Caes.). 7) Temporis tanta fuit exiguitas hostiumque tam paratus ad
dimicandum animus, ut non modo ad insignia accommodanda, sed etiam ad galeas induendas
scutisque tegimenta detrahenda tempus defuerit (Caes.). 8) Si hac de causa sunt homines
congregati, ut mutuis auxiliis imbecillitatem suam tuerentur, succurrendum est igitur homini qui
egeat auxilio (Latt.). 9) Oculos natura nobis ad motus animorum declarandos dedit (Cic.). 10) In
rebus gerendis tarditas et procrastinatio odiosa est (Cic.). 11) Homines ad deos nulla re propius
accedunt, quam salutem hominibus dando (Cic.). 12) Lex est recta ratio in iubendo et vetando
(Cic.). 13) De videndi ratione deque cernendi natura diversas esse opiniones philosophorum
animadvertimus (Gell.). 14) Dedit autem natura beluis et sensum et appetitum, ut altero conatum
haberent ad naturales pastos capessendos, altero secernerent pestifera a salutaribus (Cic.).) 15)
Duci (= Varo) plus ad moriendum quam ad pugnandum animus fuit (= il comandante ebbe
coraggio): quippe se ipse transfixit (Vell. Pat.). 16) In bello qui plus in agrariis vigilaverit, plus in
exercendo milites laboraverit, minus periculum sustinebit (Veg.). 17) Bello Peloponnesio Alcibiadis
consilio atque auctoritate Athenienses bellum Syracusanis indixerunt. Ad quod gerendum ipse dux
delectus est (Nep.). 18) Minos Daedalum aedificium quoddam, ad celandum Minotaurum aptum,
fabricare iussit (= ordinò a Dedalo di fabbricare) (Ig.).
Esercizio 16
Traduci:
1) Non è il momento di perdere tempo: piuttosto è il momento di agire. 2) Dobbiamo essere molto
accurati nello studiare la lingua latina. 3) Niente può essere d’ostacolo al realizzare questo successo.
4) Sei pronto a mettere alla prova il tuo coraggio? 5) Sei stato preposto a guidare la flotta. 6) Ho un
grande desiderio di rivedere i miei. 7) Sono venuto per dirti alcune cose. 8) L’arte di scolpire le
statue è tenuta in grande considerazione presso gli antichi.
305
Versione 1
Le fatiche di Ercole
Herculi, simul cum (= non appena) natus est, moriendum erat, propter invidiam Iunonis, quae Iovi
irata erat, quod hominum deumque pater Herculem ab Alcmena habuerat. Dea enim infanti duos
dracones misit, quos tamen heros suis ipsius manibus strangulavit. Postea multa Herculi
perpetienda fuerunt, quia Eurystheus, Mycenarum rex, Iunonis iussu inenarrabiles labores ei
imposuit. Itaque leo Nemeaeus, Hydra Lernea, cervus cum cornibus aureis, aves Stymphalides,
quae pennas suas emittendo iaculabantur, aliaque monstra ei adgredienda vincendaque fuerunt.
Apud fontem Lernaeum Hydra, monstrum cum novem capitibus, tantam vim veneni habuit, ut
adflatu homines necaret ; quin etiam (= che anzi) si quis eam dormientem transgressus erat eiusque
vestigia afflaverat, omnium malorum cruciatu moriebatur: hanc quoque Hercules interfecit atque
exenteravit exque eius felle sagittas tinxit ; id vero male ei cessit (= gli fu fatale), quia hoc veneno
periit (= morì).
Igino
Versione 2
Glauco
Glauco era un pescatore della Beozia. Era nato da Antedone, che aveva fondato una città alla quale
aveva dato il suo nome, e da Alcione. Altri narrano che era nato da Poseidone. Essendosi per caso
nutrito di un’erba che aveva il potere di rendere immortali, Glauco fu trasformato in un dio marino.
Anche il suo aspetto cambiò : al posto delle gambe gli nacque una robusta coda di pesce, e sul suo
volto spuntò una folta barba con delle sfumature verdi come le alghe. Inoltre gli fu donata dagli dei
l’arte di profetizzare; alcuni autorevoli scrittori, tra i quali Virgilio, dicono che da lui nacque la
Sibilla cumana che, come il padre, aveva la capacità di leggere il futuro.
Romanorum mores (8): Il banchetto.
Il banchetto per i Romani costituiva una piacevole occasione di incontro e di svago: durante
il banchetto si consumava la cena, che, dopo la colazione del mattino (ientaculum) a base di
qualche oliva, latte, pane e un uovo, e dopo un veloce spuntino di mezzogiorno (prandium)
durante il quale si consumava qualche avanzo o si mangiava formaggio accompagnato da cipolle,
costituiva il pasto principale della giornata; aveva talvolta inizio nelle prime ore del pomeriggio per
protrarsi fino a tarda notte.
I Romani mangiavano sdraiati: nella casa c’era una stanza riservata al banchetto, il
triclinium, termine con cui si indicava sia la stanza che i tre letti (in muratura o in bronzo, con
cuscini e senza schienali) disposti intorno alla tavola su cui i commensali si sistemavano per
mangiare; su alcune tavole (abaci) si esponeva il vasellame che veniva utilizzato; su altre le
vivande, che ciascuno poteva prendere direttamente dal repositorium. Il pavimento del triclinio era
ornato da mosaici che rappresentavano scene diverse, come resti di cibo, piccole lische di pesce e
topolini che scorrazzano liberamente oppure figure di scheletri in diverse pose ed atteggiamenti. Il
ricordo della morte infatti era sempre associato ai momenti di maggior godimento, quasi come un
monito a non eccedere nei piaceri.
Gli invitati, giunti a casa del loro ospite, si toglievano le calzature che avevano utilizzato
all’aperto (calcei) per infilarsi dei sandali (soleae) che un servo provvedeva a portare; quindi
iniziava il banchetto, magari –secondo le occasioni e l’importanza dell’ospite- dopo che tutti si
erano posti sul capo delle corone di fiori (questo atto poteva svolgersi anche in un momento
particolare della cena, detto commissatio, corrispondente più o meno al nostro brindisi).
306
Il banchetto era suddiviso in tre momenti: un antipasto (gustatio), la cena vera e propria
(cena) e il dessert (secundae mensae): cibi leggeri, tra cui era usuale l’uovo, nella gustatio; cena
abbondante, con varie portate talora sorprendenti a base di carne e pesce; cibi secchi e piccanti,
accompagnati da vino in abbondanza, nelle secundae mensae. Spesso il banchetto era allietato da
letture, recitazioni, piccole esibizioni musicali, spettacoli di acrobati, ballerine e suonatrici di
nacchere, e a volte si praticavano giochi d’azzardo, secondo il carattere dell’ospite e degli invitati.
Ma, in particolare, cosa mangiavano i Romani d’età tardorepubblicana ed imperiale?
Ciò che rende diversa la cucina Romana dalla nostra non è tanto il tipo di pietanze, ma il
modo di cucinarle. Come l’uomo moderno, amavano, ad esempio, la carne di maiale, il pesce, il
pollame, la selvaggina, i funghi, le ostriche… ma anche carne di ghiro con il miele o carne di
pavone, lingue di usignolo e fenicottero (pare prelibatissime), talloni di cammello, creste di
volatili, se dobbiamo prestar fede a Catone, Columella, Virgilio ma soprattutto a M. Gavio Apicio,
il più famoso cuoco dell’antichità vissuto in età augustea, le cui 478 ricette sono state raccolte
nell’opera De re coquinaria; si faceva in particolare un uso assai diffuso di pesce, fino a farne
addirittura delle salsicce in età imperiale.
Una salsa assai usata per il condimento di varie pietanze è il garum –o liquamen-, salsa di pesce
ottenuta attraverso un lungo ed elaborato procedimento: piccoli pezzi di pesce, pesciolini di taglia
minuta ed interiora di pesce venivano pestati così da ottenerne una poltiglia; questa veniva
mescolata a diverse erbe aromatiche e quindi esposta al sole perché fermentasse. Dopo un periodo
abbastanza lungo (due o tre mesi) in cui il composto era stato lasciato a macerare nel sale, il tutto
veniva filtrato, ottenendo così il garum.
Per concludere, vediamo nei dettagli qualche ricetta tratta dall’opera di Apicio.
Maiale farcito lesso: il maiale, accuratamente svuotato, veniva posto a rosolare, quindi spalmato di
liquamen; al suo interno si poneva un miscuglio di pepe, origano, cervella, uova, salsicce, il tutto
sempre condito con una bella dose di liquamen; quindi veniva ricucito e messo a bollire: a questo
punto era pronto per essere gustato.
Porcello ortolano: anche in questo caso il porcello veniva disossato e riempito di polpettine di
pollo, datteri, lumache, tordi, uova in abbondanza, sedano, bieta e spezie varie, e naturalmente il
tutto condito con il liquamen; il procedimento di cottura era simile a quello per il maiale farcito.
Frittata di lattuga: le uova servivano a legare un composto di lattuga, vino cotto, pepe, olio, acqua
e, ovviamente, di immancabile liquamen.
…e se, in occasione dei grandi banchetti, qualcuno era talmente sazio da non poter mandare giù più
nemmeno un boccone, una penna di pavone faceva al suo caso, per solleticarsi la gola, svuotare lo
stomaco… e ricominciare a mangiare.
307
Capitolo 19
Verbi anomali (o atematici)
Edo, ĕdis (ēs), ēdi, ēsum, edĕre (ēsse) = mangiare.
Fero, fers, tuli, latum, ferre = portare, sopportare, narrare; composti
di fero.
Elementi di analisi del periodo (14): l’ablativo assoluto.
Traduciamo insieme (7).
Eo,is, ivi (ii), itum, ire = andare; composti di eo.
Fio, fis, factus sum, fieri = essere fatto, divenire, accadere.
Vŏlo, vis, volui, velle = volere
Nōlo, non vis, nŏlui, nolle = non volere
Mālo, mavis, malŭi, malle = preferire.
Elementi di analisi del periodo (15): l’imperativo negativo.
308
Edo, ĕdis (ēs), ēdi, ēsum, edĕre (ēsse
Esercizio 1
Analizza e traduci le seguenti forme verbali:
verbo
es
cum edim
ut essetis
estis
esto
estur
cum essetur
ut edit
estote
comes
cum comedim
ut comederem
exest
ut exedint
exesse
analisi
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traduzione
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Esercizio 2
Traduci le seguenti forme verbali sia nelle forme regolari che in quelle anomale:
mangi
mangia
mangia!
mangerei
mangiare
mangiate!
mangerete !
mangiate
mangereste
edis / es
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Esercizio 3
Traduci:
1)Post multas potiones, quae aliquantum sitim excesserunt, nihil edendum est, post satietatem nihil
agendum (Cels.). 2) Dies noctesque estur, bibitur (Pl.). 3) Est mollis flamma medullas interea, et
tacitum vivit sub pectore volnus (Verg.). 4) Bibe, es, disperde rem (Pl.). 5) Aegritudo exest animum
(Cic.). 6) Miserrimus est qui, cum esse cupit, non habet quod edat (Pl.). 7) Canis caninam carnem
non est (Prov.). 8) Ipsus (= ipse) se comest (Pl.). 9) Esse oportet ut vivas, non vivere ut edas
(Rhetorica ad Herennium). 10) “Dum lectica ex regia domum redeo, panis unciam cum paucis
acinis uvae duracinae comedi” (Svet.). 11) Est ille plus quam capit, et ingenti aviditate onerat
distentum ventrem ac desuetum iam ventris officio, ut maiore opera omnia egerat quam ingessit
(Sen.).
309
Esercizio 4
Traduci:
1) Devi mangiare tutto, affinchè possa guarire. 2) Valerio mangia volentieri il formaggio. 3)
Mangiare troppo è dannoso. 4) Mangiando, il nonno riacquistava le forze. 5) Mangi l’uva o mangi
le mele? 6) Mangia! Finisci tutto ciò che è nel piatto! 7) Mangiate, ragazzi, e siate obbedienti! 8)
Mentre voi mangiate il pane, Valerio mangia le pere.
Fero, fers, tuli, latum, ferre e composti.
Esercizio 5
Analizza e traduci le seguenti forme verbali:
verbo
fers
fertis
fertur
fertote
ferre
ferri
ut ferremus
cum ferrentur
perfers
ut referrent
differre
offertur
antefertis
cum circumferret
analisi
traduzione
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Esercizio 6
Traduci le seguenti forme verbali:
porti
portate
porterai!
è portato
porterete
portare
porterei
sareste portati
portare
sei portato
essere portato
porta!
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310
Esercizio 7
Traduci:
1) Duae ad Luceriam ferebant viae, altera praeter oram superi maris, patens apertaque sed quanto
tutior tanto fere longior, altera per furculas Caudinas, brevior (Liv.). 2) Alii aliam in partem
perterriti ferebantur (Caes.).3) Ergo ut […] sonitum dedit hasta per auras, convertēre animos acris
(= acres) oculosque tulēre cuncti ad reginam Volsci (Verg.). 4) Fortunam adhuc tantum adversam
tulisti: secundae res acrioribus stimulis animos explorant, quia miseriae tolerantur, felicitate
corrumpimur (Tac.). 5) Neque senes neque pueri callium difficultatem ac montium arduitatem
atque asperitatem facile ferunt (Varr.). 6) Quod acerbum fuit ferre, tulisse iucundum est (Sen.). 7)
“Non possum” inquis “ pati; grave est iniuriam sustinere”. Mentiris; quis enim iniuriam non potest
ferre qui potest iram? (Sen.) 8) Audio Valerium Martialem decessisse et moleste fero (Plin. Iun.). 9)
Canis per flumen carnem cum ferret natans, lympharum in speculo vidit simulacrum suum
(Phaedr.). 10) Ego adulescentulus initio sicuti plerique studio ad rem publicam latus sum, ibique
mihi milta adversa fuēre (= fuērunt) (Sall.). 11) Timeo Danaos et (= etiam) dona ferentes (Verg.).
12) Alcibiades ad patriam liberandam omni ferebatur cogitatione (Nep.).
Esercizio 8
Traduci:
1) Il contadino trasportava sul carro quel poco che gli era rimasto. 2) Il mare diventava sempre più
burrascoso, mentre la barca veniva trasportata dalla corrente. 3) Tramandano che l’imperatore
Nerone amasse esibirsi nel teatro. 4) Non sopporto gli uomini che credono di poter ottenere ogni
cosa con le ricchezze. 5) Porta questa legna in casa, ve ne servirete durante l’inverno! 6) Sopporterò
qualsiasi avversità ma non vi lascerò soli. 7) I cittadini portavano aiuto a coloro che erano in
difficoltà a causa dello straripamento del fiume. 8) Ho sopportato molte cose più di quelle che
dovevo sopportare.
Esercizio 9
Traduci:
1) Exempla nunc magnorum virorum me tibi iudicas relaturum? Puerorum referam (Sen.). 2) Alii
fugientes pugnantium globo inlati haerebant, alios redeuntes (= che tornavano) in pugnam
avertebat fugientium agmen (Liv.). 3) Numquam eas copias rex Deiotarus habuit, quibus inferre
bellum populo Romano posset (Cic.). 4) Ita fac, mi Lucili: vindica te tibi, et tempus, quod adhuc aut
auferebatur aut subripiebatur aut excidebat, collige et serva (Sen.). 5) Dum differtur, vita
transcurrit (Sen.). 5) Notus est vobis utique Ciceronis liber, qui Brutus inscribitur, in cuius extrema
parte […] sua initia, suos gradus, suae eloquentiae velut quandam educationem refert (Tac.).6)
Post hoc proelium collatum omne bellum est circa Corinthum ideoque Corinthium est appellatum
(Nep.). 7) Haec dum apud Hellespontum geruntur, Perdiccas apud Nilum flumen interficitur a
Seleuco et Antigene, rerumque summa ad Antipatrum defertur (Nep.). 8) Hac victoria sublatus
Ambiorix statim cum equitatu in Aduatucos, qui erant eius regni finitimi, proficiscitur (Caes.). 9)
Nunc miser quando tuas iam litteras accipiam ? quis ad me perferet ? (Cic.). 10) Hesterno die,
Quirites, cum domi meae paene interfectus essem, senatum in aedem Iovis Statoris convocavi, rem
omnem ad patres conscriptos detuli (Cic.). 11) Dotem non uxor marito, sed uxori maritus offert;
intersunt parentes et propinqui ac munera probant (Caes.). 12) Hic (= Hamilcar) cum in Italiam
bellum inferre meditaretur, nono anno postquam in Hispaniam venerat, in proelio pugnans
adversus Vettones occisus est (Nep.).
311
Esercizio 10
Traduci:
1) Nessun nemico potrà reggere il confronto con l’esercito romano. 2) Il console dovette differire
l’incontro con gli ambasciatori perché aveva degli impegni più urgenti. 3) Il generale trasferì
l’accampamento a sole tre miglia da Roma. 4) Riferirò in senato sulle decisioni prese. 5) Bisogna
preferire il vantaggio comune a quello del singolo cittadino. 6) Il tiranno offrì una possibilità di
salvezza ai prigionieri. 7) Mi offro al tuo posto come volontario per portare questa lettera ai nostri
che si trovano oltre l’accampamento nemico. 8) Da Siracusa furono portate via statue e quadri
insieme ad altre innumerevoli ricchezze.
Esercizio 11
Scegli, tra le forme proposte, quella secondo te più adatta al contesto, quindi traduci:
1) Romanorum milites, cum strenue Gallorum impetum ferunt / tulerint / tulissent, ultro in eos
impetum faciunt.
2) Oculorum atque animi ferociam captivi ferre / tulisse / ferri non potuerunt.
3) Alexander vinum non ferat / ferebat / ferebatur, nam olim, ebrius, amicum occidit.
4) Cupiditas omnia a templis auferendo / auferre / auferendi Gallos invasit.
5) Pugna exercitui differenda / differendum / differre non erat: hostes enim, urbi adpropinquantes,
iam agros depopulati erant.
6) Dum hostes ultra collem castra transferunt / transferebant / transtulissent, Romanorum dux in
eos impetum fecit.
7) Cicero sicariis caput suum offert / obtulit / obtulerit ut ab eis occideretur.
8) Laudandus est qui saluti suae patriae salutem antefertur / antefert / anteferendam putat.
9) Cum magnus timor in Romanos cives allatus sit / allatus esset / afferatur Hannibalis apud
Cannas victoriā, multi in Siciliam fugituri erant sed Scipio eos iure iurando in Urbe retinuit.
10) Dux incensis verbis hortatus copias est ut in hostes arma inferantur / inferrent / inferant.
11) A nobis omnibus ista tua verba moleste atque indigne feruntur / ferebantur / ferentur: fallacia
et crudelia enim sunt.
Elementi di analisi del periodo (14): L’ablativo assoluto.
Il participio –presente o perfetto- concordato con un nome o un pronome in caso
ablativo costituisce un costrutto basilare della lingua latina: l’ablativo assoluto. Capita
frequentemente di incontrarlo, spesso in posizione di netto rilievo, ad esempio tra due virgole, altre
volte più mascherato all’interno della frase; indica una proposizione subordinata, per lo più di
tipo temporale o causale, talvolta di altro tipo (concessiva, avversativa, ipotetica…). Sia il
participio che il nome –o pronome- possono essere accompagnati da complementi vari o attributi
che ampliano la frase.
Il nome –o il pronome- in ablativo costituisce il soggetto di tale proposizione, il participio
costituisce il verbo. Se si tratta di un participio presente, tra la reggente e la subordinata c’è un
rapporto di contemporaneità; se si tratta di un participio perfetto, invece, l’azione della
subordinata è anteriore a quella espressa nella proposizione reggente.
In italiano la proposizione subordinata espressa con l’ablativo assoluto può essere resa sia
in modo esplicito che con il gerundio (presente o passato), ovvero in modo implicito, naturalmente
sempre ponendo attenzione al rapporto temporale con la reggente; di volta in volta, comunque, si
sceglierà l’espressione più adatta al contesto.
312
Vediamo qualche esempio:
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Duce hortante, milites proelium commiserunt. = I soldati attaccarono battaglia,
esortando(li) il comandante.
Pecunia accepta, obsides hostes restituerunt. = Ricevuto il denaro, i nemici restituirono
gli ostaggi.
Civibus iam de sua salute desperantibus, milites in urbem pervenerunt. = Quando i
cittadini disperavano ormai della salvezza, i soldati arrivarono nella città.
Da questi esempi si può capire anche la ragione per cui nella definizione di questo costrutto rientra
il termine assoluto: da absolutus = sciolto, indica che la proposizione subordinata è sciolta da
ogni legame grammaticale con la reggente; in particolare le due proposizioni (reggente e
subordinata) non possono avere il soggetto in comune, né nella reggente deve esserci un
pronome che si riferisca al soggetto della subordinata espressa con l’ablativo assoluto Questa
regola deve essere tenuta presente soprattutto nel caso in cui si traduca dall’italiano in latino.
Anche un’altra regola deve essere tenuta presente quando si traduce dall’italiano, ed è la
seguente: l’ablativo assoluto non è mai usato con il participio perfetto dei verbi deponenti
transitivi.
In particolare questo costrutto si può incontrare con il participio presente di tutti i verbi (sia
attivi che deponenti) e con il participio perfetto (ovviamente passivo) dei verbi transitivi attivi
e deponenti intransitivi:
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Aeneas, Latino regnante, in Latium venit.= Enea giunse nel Lazio mentre era re Latino.
Hostibus victis, consul ad castra redivit. = Essendo i nemici stati sconfitti, il console
tornò nell’accampamento.
Romulo mortuo, Numa Pompilius rex fuit. = Morto Romolo, divenne re Numa Pompilio.
Un tipo particolare di ablativo assoluto è costituito dall’unione del nome o del pronome che
fungono da soggetto con un nome –indicante per lo più una carica (dux) o un momento particolare
della vita (puer) - o un aggettivo, senza il participio. In realtà nella traduzione bisogna considerare
sottinteso il verbo sum, che non ha il participio:
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Cicerone consule… = Sotto il consolato di Cicerone…
Hectore vivo… = Essendo Ettore vivo…
Te duce… = Sotto la tua guida…
Diis invitis… = Contro il volere degli dei…
Nobis adulescentibus… = Essendo noi adolescenti…
Esercizio 12
Traduci:
his rebus cognitis – bello confecto – Sulla Pompeioque consulibus – me puero – servo inscio –
Cicerone consule – orto sole – te dicente – Sagunto capto – tempestate orta – omissis pilis –
Augusto mortuo – Q. Fabio Maximo dictatore – exercitu traiecto – Caesare profecto – copiis pulsis
– leone moriente – sereno die – vesperascente die – occidente sole – his rebus auditis – diis invitis –
Hannibale veniente – iniuriis acceptis – deo favente – epistula lecta – Romulo regnante – opere
perfecto.
313
Esercizio 13
Traduci:
1) Hac pugna pugnata (Hannibal) Romam profectus est nullo resistente (Nep.). 2) Metellus infecto
negotio, postquam nox aderat, in castra cum exercitu revortitur (= revertitur) (Sall.). 3) Leuctrica
pugna imperatore Epaminonda hic (= Pelopidas) fuit dux delectae manus (Nep.). 4) Cum patre in
Hispaniam profectus est (Hannibal), cuius post obitum, Hasdrubale imperatore suffecto, equitatui
omni praefuit (Nep.). 5) Legiones cum profectae essent adversum Gallos, duce L. Furio, quidam ex
Gallis unum ex Romanis […] provocavit (Eutr.). 6) Nabarzanes equitatu dextrum cornu tuebatur,
additis funditorum sagittariorumque viginti fere milibus (Curt.). 7) Alexander, ut supra dictum est,
inhibito suorum impetu ad Lycum amnem pervenerat (Curt.). 8) Conciliato populi favore, (Caesar,
sott.) temptavit per partem tribunorum, ut sibi Aegyptus provincia plebis scito daretur (Suet.). 9)
Palam iam cum hoste, nullo impediente, bellum iustum geremus (Cic.). 10) Hic (= apud fontem)
amabili frigore delectata, pede primum, deinde poplite, toto denique corpore descendit in aquam
(sott. Arethusa) (Ig.). 11) Pyrrhi audito adventu, consul Romanus Valerius Laevinus festinans, ut
prius cum eo congrederetur quam auxilia sociorum convenirent, exercitum in aciem educit (Iust.).
12) Commissa mox pugna, cum iam Pyrrhus fugeret, elephantorum auxilio vicit, quos incognitos
Romani expaverunt (Eutr.). 13) Interiecto anno, contra Pyrrhum Fabricius est missus, qui prius
inter legatos sollicitari non potuerat quarta regni parte promissa (Eutr.). 14) Dein Micipsa filius
regnum solus obtinuit, Mastanabale et Gulussa fratribus morbo absumptis (Sall.). 15) Utrimque
clamore sublato, excipit rursus ex vallo atque omnibus munitionibus clamor (Caes.).
Traduciamo insieme (7)
Una regola fondamentale dell’ablativo assoluto è che il sostantivo posto in ablativo non deve
coincidere con il soggetto della reggente e che questa non deve contenere un pronome che si
riferisca al soggetto della proposizione espressa con l’ablativo assoluto. Traducendo dall’italiano,
tuttavia, non si coglie sempre l’autonomia grammaticale della frase.
Prendiamo ad esempio la frase n. 1 dell’esercizio precedente: Hac pugna pugnata
(Hannibal) Romam profectus est nullo resistente. In italiano, letteralmente suona così: Essendo
stata combattuta questa battaglia, Annibale partì alla volta di Roma, senza che nessuno gli
opponesse resistenza. Tale traduzione rispetta l’autonomia grammaticale di entrambi gli ablativi
assoluti (hac pugna pugnata – nullo resistente), in quanto soggetto della prima espressione è
battaglia (pugna), della seconda nessuno (nullo), mentre il soggetto della proposizione
reggente è Annibale (Hannibal).
Tuttavia l’autonomia grammaticale, necessariamente presente nella frase latina, può non
essere rispettata in italiano nel caso di un ablativo assoluto contenente un participio perfetto
passivo, qualora decidessimo di volgere la frase all’attivo. Hac pugna pugnata infatti si può anche
rendere con Dopo aver combattuto questa battaglia, ed in questo caso soggetto della temporale è
Annibale, lo stesso della reggente. Talvolta, anzi, una traduzione di questo tipo è preferibile a
quella che mantiene il significato passivo della frase, perché più scorrevole ed elegante.
314
Esercizio 14
Traduci:
1) P. Africanus Carthagine deleta Siculorum urbes signis monumentisque pulcherrimis exornavit
(Cic.). 2) Traducto incolumi exercitu copias instruit triplicemque aciem ducere incipit (Caes.). 3)
Consul ubi ea parari cognovit, dispositis praesidiis, ut res atque tempus monebat, convocatu senatu
refert (Sall.). 4) Haec ita sentimus, natura duce (Cic..) 5) Urbem Romam, sicut ego accepi,
condidēre atque habuēre initio Troiani, qui Aenea duce profugi sedibus incertis vagabantur (Sall..)
6) Illi, praefecti regii classe ad Euboeam appulsa, celeriter Eretriam ceperunt (Nep). 7) Caesar
necessariis rebus imperatis ad cohortandos milites, quam in partem fors obtulit, decucurrit et ad
legionem decimam devenit (Caes.). 7) Caesar postquam Pompeium ad Asparagium esse cognovit,
eodem cum exercitu profectus expugnato in itinere oppido Parthinorum, in quo Pompeius
praesidium habebat, tertio die Macedoniam ad Pompeium pervenit (Caes.). 8) Hectore sepulto, cum
Achilles circa moenia Troianorum vagaretur ac diceret se solum Troiam expugnavisse, Apollo
iratus talum sagittā percussit et occidit (Ig.). 9) Viri, quantas pecunias ab uxoribus dotis nomine
acceperunt, tantas ex suis, aestimatione facta, cum dotibus communicant (Caes.). 10) Quibus rebus
nuntiatis, tantus repente terror invasit ut cum Lentulus consul ad aperiendum aerarium venisset ad
pecuniamque Pompeio ex senatus consulto proferendam, protinus aperto sanctiore aerario ex urbe
profugeret (Caes.). 11) Gallis Graecisque aliquot uno tempore condemnatis, Caligola gloriabatur
Gallograeciam se subegisse (Svet.). 12) Huiusce modi oratione habita Marius, postquam plebis
animos adrectos videt, propere commeatu, stipendio, armis aliisque utilibus navis onerat (Sall.).
Esercizio 15
Traduci :
1) Abbandonata Arianna, Teseo fece ritorno ad Atene. 2) Sotto il regno di Domiziano furono
compiute molte scelleratezze ai danni dei cittadini romani. 3) Partendo Cesare per la Gallia, Clodio
a Roma assunse il controllo della vita politica. 4) Superate le Alpi, Annibale si scontrò con i
Romani in alcune memorabili battaglie. 5) Essendo stato annunziato lo sbarco dei pirati, molti
cittadini abbandonarono le città marittime per rifugiarsi all’interno dell’isola. 6) Poichè nessuno
opponeva resistenza, il nemico potè prendere la città con facilità. 7) Partito Pompeo alla notizia
dell’arrivo di Cesare, molti senatori non sapevano quale decisione prendere. 8) Letta la deposizione
dei testimoni, l’oratore tenne la sua arringa. 9) Combattute molte battaglie favorevoli, i Romani
costrinsero Vercingetorige alla resa. 10) Conosciuta la collocazione del nemico, il generale impartì
ordini precisi ai suoi.
Esercizio 16
Sostituisci all’ablativo assoluto il costrutto cum + congiuntivo, quindi traduci:
1) Testibus productis, orator ad iudices rem explanavit.
2) Ponte navibus effecto, dux milites trans flumen traduxit.
3) Deis deabusue testibus, iuro me numquam haec verba dixisse.
4) Romulo regnante, Sabinae mulieres a Romanis raptae sunt.
5) Dux, militibus praemissis ut regiones explorarent, intermissionem laborum militibus dat.
6) Duce interfecto, magnus pavor militum animos occupavit.
7) Agamemnone duce Achivi bellum in Troianos intulerunt ad Paridis scelus puniendum.
8) Quid agam, omnibus tacentibus?
9) Natura duce, numquam homo errare potest.
10) Servo de domini reditu nuntiante, magnum gaudium dominae filiorumque animos invadit.
315
11) Virtute, fortuna comite, ferum hostem vicisti.
12) Bello intermisso, in hiberna dux copias duxit.
Eo,is, ivi (ii), itum, ire e composti.
Esercizio 17
Analizza e traduci le seguenti forme verbali:
verbo
eo
eunt
irem
euntis
itote
ibunt
cum eatis
ibo
ut eas
ut irent
eundi
ire
ad eundum
cum eam
analisi
traduzione
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Esercizio 18
Traduci le seguenti forme verbali:
andate!
andremo
andavano
vanno
andare
per andare
dell’andare
che va
andrei
vadano
andiamo
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__________________________
__________________________
__________________________
__________________________
__________________________
__________________________
__________________________
__________________________
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Esercizio 19
Traduci:
1) Ite obviam Hannibali, exornate urbem diemque adventus eius consecrate, ut hunc triumphum de
cive vestro spectetis (Liv.). 2) Et iam Argiva phalanx instructis navibus ibat a Tenedo tacitae per
amica silentia Lunae litora nota petens (Verg.). 3) “Per obices viarum, per adversa montium, per
silvas, qua ferri arma poterunt, eamus.” (Liv.).4) Ite, consules, redimite armis civitatem, quam auro
maiores redemerunt (Liv.). 5) Alexander ante prima signa ibat, identidem manu suos inhibens
(Curt.). 6) Fama vires acquirit eundo (Verg.). 7) Eunt anni more fluentis aquae (Ov.). 8) Saepe
hominem paulatim cernimus ire (Lucr.). 9) Caesar quarta vigilia, eodem itinere quo hostes ierant,
316
ad eos contendit, equitatumque omnem ante se mittit (Caes.). 10) Tu ne cede malis, sed contra
audentior ito (Verg.). 11) Flumina iam lactis, iam flumina nectaris ibant, flavaque de viridi
stillabant ilice mella (Ov.). 12) Germani, ituri in proelia, Herculem primum omnium virorum
fortium canunt (Tac.).
Esercizio 20
Traduci:
1) Cittadini, andate nel foro per ascoltare le parole dell’oratore. 2) Andrò in città, dal momento che
devo sbrigare degli affari. 3) Ti esorto ad andare in campagna: lì troverai un clima più adatto alla
tua salute. 4) Non desidero che tu vada via da qui. 5) I nemici videro Eurialo e Niso che andavano
verso l’uscita dell’accampamento. 6) Bisogna andare, non è il momento opportuno per rimanere in
campagna. 7) Va’ pure avanti, io devo prima terminare questo lavoro. 8) Mentre andavamo verso
casa, è scoppiato un temporale.
Esercizio 21
Traduci:
1) Diffugere nives, redeunt iam gramina campis arboribusque comae (Hor.). 2) Frigora mitescunt
Zephyris, ver proterit aestas interitura, simul pomifer autumnus fruges effuderit, et mox bruma
recurrit iners (Hor.). 3) Quid me existimas dicere ? avarior redeo, ambitiosior, luxuriosior? immo
vero crudelior et inhumanior, quia inter homines fui (Sen.). 4) Ubi initum certamen est, omnia in
altera parte fuere, dux, remiges, milites, in altera nihil praeter milites (Vell. Pat.) 5) Quare
Ianuario ineunte, ut constituisti, cura ut Romae sis (Cic.). 6) Sullae morte comperta, simul spe
novae dissensionis, quae per Marcum Lepidum movebatur, (Caesar, sott.) Romam propere redit
(Svet.) 7) In ea (= Cannensi) pugna tria milia Afrorum pereunt, magna pars de exercitu Hannibalis
sauciatur (Eutr.). 8) Interea Cimbri et Teutones, quorum copia adhuc infinita erat, ad Italiam
transierunt (Eutr.). 9) Alexander adire Iovis Hammonis oraculum statuit (Curt.). 10) Bello Sabino
perfecto, Tarquinius triumphans Romam redit (Liv.). 11) Hostes se non satis tutos fore
arbitrabantur, nisi flumen Ligerim, quod erat ponte transeundum propter magnitudinem, copias
transduxissent (= se non avessero portato al di là del fiume) (Caes.). 12) At Hamilcar, posteaquam
mare transiit in Hispaniamque venit, magnas res secunda gessit fortuna (Nep.).
Esercizio 22
Traduci:
1) Andrò davanti ai giudici e riferirò ogni cosa. 2) I cavalieri, dopo aver girato intorno
all’accampamento dei nemici e dopo aver osservato ogni dettaglio, tornarono indietro. 3) Iniziato
l’inverno, bisogna abbandonare i campi. 4) Facendo così, andrai certamente incontro a delle
inimicizie. 5) Andando via dalla città, mi è corso dietro un tuo servo che mi portava una tua lettera.
6) I soldati affronteranno il nemico con grande determinazione. 7) Il fiume Rodano non può essere
attraversato se non a guado.8) Intenzionato ad attraversare le Alpi, Annibale partì dalla Spagna con
un numeroso esercito.
Esercizio 23
Coniuga il verbo posto tra parentesi al modo e al tempo ritenuti da te opportuni, quindi traduci:
1) In sinistrum cornu equites, in dextrum pedites sagittariique (eo, is)…………………………
2) Gladiatores, cum scirent se mortem (obeo, is)………………….., tamen triumphantes in certamen
descendebant.
317
3) In castris milites, ab hostibus circumventi atque oppressi, fame aut ferro (pereo,
is)………………..
4) Testudine ex validis lignis facta, hostes ad urbis moenia (subeo, is)……………………..
5) Cum mater vidit virum incolumem ex pugna domum (redeo, is)………………………., cursim ei
obviam (eo, is)…………………
6) Cum in urbem ex villa (redeo, is)……………….., mecum feram oleas atque multa alia, sed lac in
primis.
7) Achivi, cum in Graeciam Troia (redeo, is)………………….., secum multas feminas captivas quae
sub corona (veneo, is)………………….. habuerant.
8) Tandem, Iphigenia mortua, Achivorum naves idoneos ventos nactae sunt atque ex portu (exeo,
is)………………….
9) Flumen (transeo, is)………………… milites (nequeo, is)……………………. propter subitam
inundationem.
10) Sunt qui putant animas ab aliis ad alios (transeo, is)……………………..,alii, autem, animas cum
corpore exstingui.
11) Nullam potestatem domum (redeo, is)…………………………. habebamus.
12) Tacete, pueri, atque (abeo, is)………………………!
Esercizio 24
Traduci:
1) Ad te vero et ad nostram Tulliolam non queo sine plurimis lacrimis scribere: vos enim video esse
miserrimas, quas ego beatissimas semper esse volui (= ho voluto) (Cic.). 2) Non exercitus neque
thesauri praesidia regni sunt, verum amici, quos neque armis cogere neque auro parare queas
(tradurre con l’indicativo) : officio et fide pariuntur (Sall.). 3) Non queo reliqua scribere, tanta vis
lacrimarum est (Cic.). 4) Neque inde maxuma vi depelli (nostri milites, sott.) quiverunt (Sall.). 5)
Eum neque vi neque beneficio placare queo (Cic.). 6) Sordibus imbuti nequeunt dimittere sordem:
fallere qui didicit, fallere semper amat (Avian.). 7)Metellus conspectum Mari fugerat, ne videret ea
quae audita animus tolerare nequiverat (Sall.). 8) Nulli impones, quod ipse ferre non queas (P.
Syr.).
Fio, fis, factus sum, fieri
Esercizio 25
Analizza e traduci nei diversi significati di essere fatto e diventare le seguenti forme verbali:
verbo
fit
factus sum
factum est
factu
fiat
cum fierent
cum factae sitis
fiebat
fiemus
ut fieret
fies
factum esse
fi
cum facti essent
analisi
traduzione
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fitote
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Esercizio 26
Volgi le seguenti forme del verbo facio rispettivamente dal passivo all’attivo e dall’attivo al
passivo:
facerem – fecissem – facite - facere – fecero – fecisti – faciebatis – faciant – fecissemus – fecisse –
facturum esse – fac – faciatis – facio – feceritis – faceremus – fecerant – faciunt;
fieret – fies – fi – factum esse – facti eramus – fient – fiunt – fietis – fite – fito – factus sit – factae
essetis – fiebamus – fiam – fore – fieri – factus ero – fieremus.
Esercizio 27
Traduci le seguenti forme verbali:
io diventassi
tu sia fatto
diventare
io ero fatto
eravate diventati
fossimo diventati
che diventerà
essere stato fatto
diventa!
noi diventammo
diventerete
sarete fatti
erano stati fatti
__________________________
__________________________
__________________________
__________________________
__________________________
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Esercizio 28
Coniuga il verbo posto tra parentesi al modo e al tempo ritenuti da te opportuni, quindi traduci:
1) Multi creditores mihi (satisfacio, is) …………………………sunt: quomodo pecuniam inveniam?
2) Ex agris propter hostium adventum protinus fuga ab omnibus (fio, is)………………………
3) Iam (fio, is) ………………………….. nox cum servus domum rediit.
4) Quid nunc (fio, is)……………….? Quid cras (fio, is)…………………………….?
5) Certe (fio, is)………………………potest ut erremus, sed nobis consilium dandum est.
6) Balneum (calefio, is)……………………..tibi: sis, lavari potes.
7) Cum in terra aranda intentus Cincinnatus sit, ei nuntiatur eum dictatorem (fio,
is)………………….a Romanis.
8) In castris crebri ignes (fio, is)……………….. atque milites in otio atque in vino bibendo tempus
terebant.
9) Sica adhuc (madefio, is)……………………………, cum sicarius a servis deprehensus est.
10) Mel propter calorem (liquefio, is)…………..….potest..
Esercizio 29
Traduci:
319
1) Turpissima tamen est iactura, quae per neglegentiam fit (Sen.). 2) Vetus est, de scurra multo
facilius divitem quam patrem fieri posse (Cic.). 3) Consules fiunt quotannis et novi proconsules:
solus aut rex aut poeta non quotannis nascitur (Flor.). 4) Ergo Marius post victoriam Iugurthinam
secundo consul est factus, bellumque ei (= da lui) contra Cimbros et Teutones indictum est (Eutr.).
5) In agris erant tum senatores, id est senes, siquidem aranti L. Quinctio Cincinnato nuntiatum est
eum dictatorem esse factum (Cic.). 6) Cum Alexander Babylonem pervenisset, quasi totius urbis
conventus factus erat; illius adventu, omnes talem virum videre eique alloqui cupiebant (Curt.). 7)
(Pompeius) copias collocavit, suos omnes castris continuit ignesque fieri prohibuit (Caes.). 8)
Imperatum est ut omnium templorum ianuae patefierent (Liv.). 9) Quibus rebus factum est ut Sulla
numquam ab se (sott. Pomponium) dimitteret cuperetque secum ducere (Nep.). 10) Tunc (= al
mattino) (sott. apes) universae provolant, si dies mitis futurus est (Pl.) 11) Lucrum sine damno
alterius fieri non potest (P. Syr.). 12) Quidquid fit cum virtute, fit cum gloria (P. Syr.). 13) Philippo
Aetolorum defectio Pellae hibernanti allata est (Liv.). 14) Uri mansuefieri ne parvuli quidem
excepti possunt (Caes.). 15) (Vir sapiens), cum stultorum vitam cum sua comparat, magna afficitur
voluptate (Cic.). 16) « Si portentum putare debemus id quod raro fit, sapientem esse portentum
est »(Cic.). 17) Perpetuis liquefiunt pectora curis (Ov.). 18) Cum Quintus Varus, praefectus
equitum, agmen hostium consecutus esset, fit proelium acri certamine (Hirt.). 19) Olea lecta si
nimium diu fuit in acervis, caldore fracescit et oleum foetidum fit (Varr.). 20) Omnia, quae in rebus
humanis fiunt, ita ut docti censuerunt, aut honesta sunt aut turpia (Gell.). 21) Nemo ignavia
immortalis factus est (Sall.). 22) Multa ignoscendo fit potens potentior (P. Syr.).
Esercizio 30
Traduci:
1) Morto Romolo, accadde un prodigio memorabile che lasciò stupefatti tutti i cittadini. 2)
Diventerò sicuramente migliore se seguirò il tuo esempio. 3) Alla morte di Tiberio, divenne
imperatore Caligola. 4) Come spesso accade, la parte numerosa sovrasta i pochi migliori. 5) Fu fatto
un grande clamore quando si seppe che i nemici erano stati sconfitti. 6) Che cosa succede? Cos’è
questo fracasso? 7) Lo scontro tra le due cavallerie si svolse nella pianura di fronte
all’accampamento dei nemici . 8) Un giovane scapestrato diventerà più facilmente un ladro che un
rispettabile padre di famiglia. 9) Nessuno è diventato famoso con il non fare nulla. 10) Diventando
adulto, diventi anche più responsabile.
Volo, nolo, malo
Esercizio 31
Analizza e traduci le seguenti forme verbali:
verbo
vult
volemus
velint
vis
velle
volam
nolite
nolitote
nolentis
nolebamus
noles
nolumus
analisi
traduzione
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320
nolle
mallet
malim
malebatis
mavult
mavis
maluisse
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Esercizio 32
Traduci le seguenti forme verbali:
vuoi
__________________________
vorrei
__________________________
che vuole
__________________________
vorrete
__________________________
avere voluto __________________________
non vogliamo __________________________
non vuoi
__________________________
non volevate __________________________
non voglia
__________________________
non volere
__________________________
avere preferito __________________________
preferirà
__________________________
preferiremmo __________________________
preferisce
__________________________
preferite
__________________________
preferiamo
__________________________
Esercizio 33
Coniuga il verbo posto tra parentesi al modo e al tempo ritenuti da te opportuni, quindi traduci:
1)Cives pacem quam bellum (malo)………………., tamen dux pacis condicionem ab hostibus
allatam accipere (nolo)…………………..
2) Interdum reges timeri quam amari (malo, is)………………………….., quoniam homines omnes
reos atque malos putant.
3) Cato mori quam servire (malo, is)……………………… : nam Uticae sibi mortem conscivit, unde
Uticensis appellatus est.
4) Cum (volo)…………………cives deos propitiare in magno urbis discrimine, omnibus piaculorum
generibus deorum iram placabant.
5) Videbam te mea consilia audire (nolo)………………….., cum semper sermonem alio transferres.
6) Cum Troiani Laocoontis verba (nolo)……………audire, in urbis moenia equum ex ligno,
oppidum perditurum, tulerunt.
7) Cum Agamemnon, Troiam naves soluturus, Iphigeniam filiam sacrificavisset, uxor eius
Clytaemnestra eum punire morte (volo)…………………………
8) Puto vos (nolo)……………..me relinquere in tanta difficultate: quid agam, enim, si solus ero?
9) Si constanti animo haec feceritis, omnia quae (volo)…………………….certe obtinebitis.
10) Numquam sapientes corporis quam animi vires (malo)………………………
11) Alius aliud (volo)……………………
Esercizio 34
Traduci:
321
1) Se vorrai, potrai venire con me. 2) Non voglio più di quello che mi spetta. 3) I nemici nella loro
furia non vollero risparmiare neppure le donne e i bambini. 4) Non voglio addentrarmi in questa
questione. 5) Non avendo voluto accettare le condizioni imposte dai vincitori, i cittadini dovettero
sostenere un lungo assedio. 6) Volere è potere. 7) Preferisco partire per cercare fortuna piuttosto che
restare qui a morire di fame.8) La regina Cleopatra preferì morire per il morso di un serpente
piuttosto che consegnarsi nelle mani del Romano vincitore. 9) Preferisco non sapere che cosa
accadrà domani. 10) Se volete, potete consegnare a me il messaggio.
Elementi di analisi del periodo (15): L’imperativo negativo.
L’imperativo negativo si esprime, lo ricordiamo, con ne + il congiuntivo presente o perfetto, a
seconda delle persone (cfr. Elementi di analisi del periodo n. 7).
Esistono tuttavia altri modi per esprimere il comando negativo. Uno di questi è costituito
dall’imperativo presente di nolo (II sing. noli, II pl. nolīte) seguito da un infinito presente:
•
•
Noli legere! = Non leggere! (lett.; Non voler leggere!)
Nolite legere! = Non leggete! (lett.: Non vogliate leggere!)
Naturalmente, possedendo l’imperativo soltanto la seconda persona singolare e la seconda plurale,
questo tipo di comando negativo, per la cui formazione si ricorre, appunto, ad un imperativo, è
possibile solamente per le seconde persone.
Esercizio 35
Traduci:
Noli ire! – Nolite proficisci! - Nolite dicere haec! – Noli egredi ex urbe! – Noli facere fidem illi
homini! – Nolite edere dies noctesque! – Nolite dissimulare verum! – Noli fatigare eum verbis!
Non uscire! – Non parlate così! – Non divorate tutto! – Non sperperare le tue ricchezze! – Non
credere a costui! – Non dite menzogne! – Non lasciatemi solo! – Non abbandonare la tua famiglia!
Esercizio 36
Volgi gli imperativi negativi espressi nella forma noli / nolite + infinito nella forma ne +
congiuntivo e viceversa.
1)Noli legere!
2)Noli audire!
3) Nolite scribere!
4) Nolite venire!
5) Noli dicere!
6) Ne dixeris!
7) Ne legeritis!
8) Ne iveris!
9) Ne vocaveritis !
10) Ne tegiteritis !
……………………………………………………
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……………………………………………………
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……………………………………………………
Esercizio 37
Traduci:
322
1) Omnia, Lucili, aliena sunt, tempus tantum nostrum est; in huius rei unius fugacis ac lubricae
possessionem natura nos misit, ex qua expellit quicumque vult (Sen.). 2) Hannibal, filius eius (=
Hamilcaris), assiduis patris obtestationibus eo est perductus, ut interire quam Romanos non
experiri mallet (Nep.). 3) Ipse (= Eumenes) in finitima regione Persidis hiematum copias divisit,
non ut voluit, sed ut militum cogebat voluntas (Nep.). 4) Nocere posse et nolle laus amplissima est
(P. Syr.). 5) Et laudare te vult homo, aliqua portio creaturae tuae, et homo circumferens
mortalitatem suam, circumferens testimonium peccati sui (Ag.). 7) Nolo in ingentem me locum
immittere et de usu servorum disputare, in quos superbissimi, crudelissimi, contumeliosissimi
sumus (Sen.). 8) Omnes idem volunt, idem defendunt, idem sentiunt (Cic.). 9) Cum tantis esset
opibus (sott. Timoleon), ut etiam invitis imperare posset, tantum autem amorem haberet omnium
Siculorum, ut nullo recusante regnum obtineret, maluit se diligi quam metui (Nep.). 10) Fata
volentem ducunt, nolentem trahunt (Sen.).11) Bibant, quoniam esse nolunt (Cic.). 12) Cum de
fenestra corvus raptum caseum comesse vellet, celsa residens arbore, vulpes hunc vidit (Phaedr.).
13) Ea re poemata non facio, quia, cuiusmodi (= come) volo, non possum, cuiusmodi possum, nolo
(Rhet. Ad Herennium). 14) Nolite iudicari, nisi iudicemini (Vang.). 15) Si vis pacem para bellum
(Vegez.). 16) Nil nimium studeo, Caesar, tibi velle placere, / nec scire utrum sis albus an ater homo
(Cat.). 17) Et ego furtum facere volui et feci nulla compulsus egestate nisi penuria et fastidio
iustitiae (Cic.). 18) Idem velle atque idem nolle, ea demum firma amicitia est (Sall.). 19) Noli esse
pusillanimis in animo tuo (Bibbia). 20) Nolite, quod pigri agricolae faciunt, maturos fructus per
inertiam amittere e manibus (Curt.). 21) Nolite, quaeso, iudices, brevitate orationis meae potius
quam rerum ipsarum magnitudine crimina ponderare (Cic.). 22) Rectissime ergo facere te iudico
quod timeri a servis tuis non vis, quod verborum castigatione uteris: verberibus iam muta
admonentur (Sen.). 23) Nolite, igitur, id velle quod fieri non potest. (Cic)
Esercizio 38
Traduci:
1) Non voglio ripetere sempre le stesse cose. 2) Non abbandonarmi sola su quest’isola sconosciuta!
3) Non obbedite a costui! Non ascoltate le sue parole che vi condurranno alla rovina! 4) Non voglio
essere messo in vendita come uno schiavo qualsiasi. 5) Preferisco dire la verità, non voglio finire i
miei giorni in un carcere per colpa di qualcun altro. 6) Ho sempre voluto essere il più bravo tra i
miei compagni, ma non voglio ricorrere ad alcun inganno per diventare il migliore. 7) Non cercate
di fare ciò che non siete in grado di fare, ma siate consapevoli dei vostri limiti e delle vostre
possibilità! 8) Rifletti bene su ciò che realmente vuoi, prima di prendere una decisione.
Esercizio 39
Traduci (ricapitolazione):
1) Sed tanta fuit nonnullorum virtutis obtrectatio, ut fidem amittere mallent quam eum (=
Eumenem) non perderent (Nep.). 2) Inops, dum vult potentem imitari, perit ((Phaedr.). 3)
Malefacere qui vult, numquam non causam invenit (P. Syr.). 4) Amicitia tantas opportunitates habet
ut vix queam dicere (Cic.).5) Nemo est quin pecuniam quam sapientiam malit (Cic.). 6) Defuncto
Traiano, Aelius Hadrianus creatus est princeps. Qui finem imperii esse voluit Euphraten (Eutr.). 7)
Si principes Greaciae vultis esse, castris est vobis utendum, non palaestra (Nep.). 8) Hamilcar,
posteaquam mare transiit in Hispaniamque venit, magnas res secunda gessit fortuna (Nep.). 9)
Quem (= Hectorem) sepeliendum cum patri nollet dare (Achilles), Priamus, iussu Iovis, duce
Mercurio, in castra Danaorum venit et filii corpus auro repensum accepit (Ig.). 10) Nulli se dicit
mulier mea nubere malle quam mihi (Cat.). 11) Nolunt discere, qui numquam didicerunt (Sen.). 12)
Quicquid vult, valde vult (Cic.). 13) Noli coram pluribus hoc facere (Phaedr.). 14) Turpe iacens
mulier (sott. est) multo madefacta Lyaeo (Ov.). 15) Heliogabalus voluit etiam per singulas urbis
323
regiones praefectos fieri, ut essent in urbe quattuordecim (Hist. Aug.). 16) Flectere si nequeo
superos, Acheronta movebo (Verg.).
Versione 1
Agamennone e Ifigenia.
Graeci, cum ad vindicandam iniuriam raptae Helenae Troianis bellum inferre optarent, iam omnia
ad navigandum paraverant, cum magna tempestas a Diana immissa est, qua tempestate Aulide, in
urbe Boeotiae, iamdiu retinebantur. Itaque Agamemnon ad inquirendam tam diuturnae tempestatis
causam augures convocavit, in quibus Calchas, qui tum omnium vatum erat clarissimus. Is dixit
Dianam Agamemnoni iratam esse, quia cervam sibi sacram occiderat. Quare, Agamemnoni
Iphigeniam filiam sacrificandam esse (dixit); non aliter deam placari posse. Tam nefandum
sacrificium facere Agamemnon prius recusavit. Denique, Ulixis consilio, filiam tamquam ad
nuptias arcessivit, iamque eam immolaturus erat cum Diana, virginis lacrimis permota, cervam pro
ea in ara reliquit. Iphigeniam vero per nubes Tauridem detulit atque ibi templi sui sacerdotem
constituit.
Igino
Versione 2
Il re Romolo
Condita civitate, quam ex nomine suo Romam vocavit, haec fere egit. Multitudinem finitimorum in
civitate recepit, centum ex senioribus legit, quorum consilio omnia ageret, quos senatores
nominavit propter senectutem. Tum, cum uxores ipse et populus suus non haberent, invitavit ad
spectaculum ludorum vicinas urbi nationes atque earum virgines rapuit. Commotis bellis propter
raptarum iniuriam, Caeninenses vicit, Antemnates, Crustuminos, Sabinos, Fidenates, Veientes.
Cum, orta subito tempestate, non comparuisset, anno regni tricesimo septimo ad deos transisse
creditus est (= si credette fosse passato nella dimora degli dei) et consecratus. Deinde Romae per
quinos dies senatores imperaverunt et, his regnantibus, annus unus completus est.
Eutropio.
Versione 3
I due muli e i briganti
Muli gravati sarcinis ibant duo:
unus ferebat fiscos cum pecunia,
alter tumentes multos saccos hordeo.
Ille onere dives celsa cervice eminet
clarumque collo iactat tintinnabulum,
comes quieto sequitur et placido gradu.
Subito latrones ex insidiis advolant,
interque caedem ferro mulum sauciant,
diripiunt nummos, neglegunt vile hordeum.
Spoliatus igitur casus cum fleret suos :
« Equidem » inquit (= disse) alter « me contemptum gaudeo,
nam nil amisi nec sum laesus vulnere ».
Hoc argumento tuta est hominum tenuitas :
magnae periclo sunt opes obnoxiae.
Fedro
Versione 4
Cesare si rivolge all’esercito
324
Exercitum cum militari more ad pugnam cohortaretur suaque in eum perpetui temporis officia
praedicaret, in primis commemoravit testibus se militibus uti posse, quanto studio pacem petisset,
quae per Vatinium in colloquiis, quae per A. Clodium cum Scipione egisset, quibus modis ad
Oricum cum Libone de mittendis legatis contendisset. Neque se umquam abuti militum sanguine
neque rem publicam alterutro exercitu privare voluisse. Hac habita oratione exposcentibus
militibus et studio pugnae ardentibus tuba signum dedit.
Cesare
Versione 5
Discorso di Labieno
Hunc Labienus excepit et, cum Caesaris copias despiceret, Pompei consilium summis laudibus
efferret, « Noli », inquit, « existimare, Pompei, hunc esse exercitum qui Galliam Germaniamque
devicerit (tradurre con l’indicativo). Omnibus interfui proeliis neque temere incognitam rem
pronuntio. Perexigua pars illius exercitus superest; magna pars deperiit, quod accidere tot proeliis
fuit necesse, multos autumni pestilentia in Italia consumpsit, multi domum discesserunt, multi sunt
relicti in continenti. An non audistis ex eis qui per causam valetudinis remanserunt cohortes esse
Brundisi factas ? Hae copiae quas videtis ex dilectibus horum annorum in citeriore Gallia sunt
refectae, et plerique sunt ex coloniis Transpadanis. Ac tamen quod fuit roboris duobus proeliis
Dyrrachinis interiit ». Haec cum dixisset, iuravit se nisi victorem in castra non reversurum
reliquosque ut idem facerent hortatus est. Hoc laudans Pompeius idem iuravit; nec vero ex reliquis
fuit quisquam qui iurare dubitaret. Haec cum facta sunt in consilio magna spe et laetitia omnium
discessum est; ac iam animo victoriam praecipiebant, quod de re tanta et a tam perito imperatore
nihil frustra confirmari videbatur (= sembrava).
325
Capitolo 20
I verbi difettivi e i verbi impersonali
Coepi, coeptum, coepisse; memĭni, meminisse; odi, odisse.
Aio, inquam, fari.
Forme verbali isolate e verbi impersonali.
Romanorum mores (9): L’abbigliamento dei Romani in epoca
imperiale.
326
coepi, memini, odi
Esercizio 1
Traduci:
coepi – coeperat – coepisse – coepturum esse – coeperit – coepero - memineram – cum meminerim
– meminisse – oderamus – cum odissetis – meminero – memento - cum oderitis – mementote –
osurum esse – perosa- – nosti – cum odissemus - nosse – cum nossemus – novi.
avreste cominciato – cominciammo – stare per cominciare – intenzionato a cominciare – avessimo
cominciato - ricorderete – ricordereste – ricordatevi – ricordiamo – che io ricordi – ricordare –
ricordati – odiavano – che odierà – odiare – odiano – odiereste – odiassimo – odiate.
Esercizio 2
Traduci:
1) Bella es, novimus, et puella, verum est, et dives, quis enim potest negare? (Mart.) 2) Itaque
rursus coniuratione facta paulatim ex castris discedere ac suos clam ex agris deducere coeperunt
(Caes.). 3) Cum diutius hostes sustinere nostrorum impetum non possent, alteri se, ut coepĕrant , in
montem receperunt, alteri ad impedimenta et carros suos se contulerunt (Caes.). 4) Quamquam
animus meminisse horret luctuque refugit, incipiam (Verg.). 5) Tu regere imperio populos, Romane,
memento (Verg.). 6) Suam quisque homo rem meminit (Pl.). 7) Quae, me absente, strenue ac fortiter
fecisti, libenter et commemoravi et memini (Cic. ). 8) Non avaritia, non crudelitas modum novit
(Sen.). 9) Odēre (sott. apes) foedos odores proculque fugiunt (Pl.). 10) Odi profanum vulgus et
arceo (Hor.). 11) Oderunt peccare boni virtutis amore (Hor.). 12) Nunc te (= Catilina), patria,
quae communis est parens omnium nostrum, odit ac metuit (Cic.).
Esercizio 3
Traduci:
1) Ex virtute nobilitas coepit (Sall.). 2) Quae cum ita sint, Catilina, perge quo (= dove) coepisti :
egredere aliquando ex urbe; patent portae, proficiscere (Cic.). 3) Cum legio Caesaris nona
praesidium quoddam occupavisset et munire coepisset, huic loco propinquum et contrarium collem
Pompeius occupavit (Caes.). 4) Nemo est qui te non metuat, nemo qui non oderit (Cic.). 5) Feminis
lugere honestum est, viris meminisse (Tac). 6) Meminerunt omnia amantes (Ov.). 7) Forsan et haec
olim meminisse iuvabit (Verg.). 8) Homo, qui in homine calamitoso est misericors, meminit sui (P.
Syr.). 9) Memento fortunam parvis momentis magnas rerum commutationem efficere posse (Cic.).
10) Memento me non de mea sed de oratoris facultate dixisse (Cic.). 11) O fortunatos nimium, sua
si bona norint agricolas! (Verg.). 12) Daedalus interea, Creten longumque perosus exsilium
tactusque loci natalis amore, clausus erat pelago (Ov.).
Esercizio 4
Traduci :
1) I soldati avevano cominciato a scavare le trincee. 2) Non ricordo se ti ho già incontrato da
qualche parte oppure no. 3) Ricordate che dovete sempre rispettare i vostri genitori. 4) Non appena
il fiume cominciò a straripare, i cittadini corsero ai ripari. 5) Odio chi mente. 6) Non appena
l’agnello cominciò a bere l’acqua del fiume, il lupo lo apostrofò. 7) Mi ricorderò sempre della
327
vostra generosità. 8) Ti esorto a ricordare sempre l’amore che i tuoi genitori hanno nutrito nei tuoi
confronti. 9) Non odiare chi ti ha fatto del bene. 10) Quando ero bambino, odiavo andare a scuola.
aio, inquam, fari
Esercizio 5
Traduci:
ait – aiat – aiens – aiebamus – aio – inquam – inquis – fatur – fati estis – fare – fabor – fantur –
fando – fandi;
dico di sì – dicevate di sì – che dice di sì – dicono - affermano – afferma - dico – dicono – dirai –
dica – disse – parlare – parlerò – parla – parla! – del parlare Esercizio 6
Traduci:
1) Si mei similes erunt (liberi), idem hic –inquit (Phocion Atheniensis) – agellus illos alet, qui me
ad hanc dignitatem perduxit; sin dissimiles sunt futuri, nolo meis impensis illorum ali augerique
luxuriam (Nep.). 2) Post eum diem quidam L. Tarquinius ad senatum adductus erat, quem ad
Catilinam proficiscentem ex itinere retractum aiebant (Sall.). 3) Sed tamen, Brute, inquit Atticus, de
Caesare et ipse ita iudico illum omnium fere oratorum Latine loqui elegantissime (Cic.). 4)
Molestum est –inquis- mortem ante oculos habere (Sen.). 5) Diogenes ait, Antipater negat (Cic.). 6)
Pudor prohibebat plura profari (Hor.). 7) Tarpeium nemus et Tarpeiae turpe sepulcrum fabor
(Prop.). 8) I, soror, atque hostem supplex adfare superbum (Verg.). 9) Huic ille (= Epaminondas) :
« Fallis – inquit – verbo civis tuos, quod a bello avocas: otii enim nomine servitutem concilias
(Nep.). 10) Hannibalem aiunt dixisse, cum fossam sanguine humano plenam vidisset : « O
formosum spectaculum ! » (Sen.). 11) Haec omnia, quae dixi, signa, iudices, e sacrario Verres
abstulit : nullum, inquam, horum reliquit (Cic.). 12) Plato ait neminem regem non ex servis esse
oriundum, neminem servum non ex regibus (Sen.). 13) Cenabis bene, mi Fabulle, apud me, […] si
tecum attuleris bonam atque magnam cenam, non sine candida puella […]. Haec si, inquam,
attuleris, venuste noster, cenabis bene (Cat.). 14) Apes, ut aiunt, debemus imitari, quae vagantur et
flores ad mel faciendum idoneos carpunt (Sen.). 15) Eo die a Marco Marcello digressus eram: ego
in Boeotiam ibam, ille, ut aiebat, in Italiam navigaturus erat (Cic.). 16) Scipio vero Africanus turpe
esse aiebat in re militari dicere “non putaveram” (Val.Mass.).
Esercizio 7
Traduci:
1) “Se vuoi” disse il padre “potrai venire con me in campagna”. 2) I soldati affermavano che il
nemico aveva condotto con sé degli animali mai visti prima. 3) “Vi dico “ disse il generale “che i
nemici non hanno le stesse motivazioni che avete voi”. 4) Come dice Terenzio, ciò che è umano
non deve essere considerato estraneo ad alcun uomo. 5) Il sacerdote profetizzò la fine imminente
della città. 6) Marco è già partito, come diceva.
328
Forme verbali isolate e verbi impersonali
Esercizio 8
Traduci:
1) In perpetuum, frater, ave atque vale (Cat.). 2) Augustus si tonuerit, et res publica erit paulo
meliore condicione et abundantia futura est (Nigid.). 3) Tu, quaeso, crebro ad me scribes (Cic.). 4)
Quam ob rem aggredere, quaesumus, et sume ad hanc rem tempus (Cic.). 5) Interea toto non setius
aere ninguit (Verg.). 6) Cedo, num barbarorum Romulus rex fuit? (Cic.). 7) Salve, o venusta
Sirmio, atque ero gaude! (Cat.). 8) Caesar, ubi luxit, omnes tribunos militum ad se produci iubet
(Caes.). 9) Pluet, credo, hodie (Pl.). 10) Sereno quoque caelo aliquando tonat (Sen.). 11) Si
cacumina montium pura fient, disserenabit (Pl.). 12) Mihi, quaeso, ignoscite, si appello talem virum
saepius (Cic.).
Esercizio 9
Traduci:
1) Se piove, non possiamo uscire. 2) Mio padre mi ha scritto che in città è nevicato. 3) Lampeggia:
in lontananza c’è sicuramente un temporale. 4) Forse domani nevicherà. 5) Per favore, puoi dirmi
cosa è accaduto? 6) Orsù, ragazzi, fate silenzio!
Versione 1
Odi et amo
Odi et amo. Quare id faciam, fortasse requiris.
Nescio, sed fieri sentio et excrucior.
Catullo
Versione 2
Dicebas quondam…
Dicebas quondam solum te nosse Catullum,
Lesbia, nec prae me velle tenere Iovem.
Dilexi tum te non tantum ut vulgus amicam,
sed pater ut gnatos diligit et generos.
Nunc te cognovi; quare, etsi impensius uror,
multo mi tamen es vilior et levior.
“Qui (1) potis (2) est?” inquis. Quod amantem iniuria talis
cogit amare magis, sed bene velle minus.
Catullo
(1) qui = quomodo. (2) potis = pote.
Versione 3
Il re Priamo a colloquio con Achille
Cum infelix Priamus Hectoris filii sui audivisset tristem casum, ossa eius sepelire voluit. Currum
igitur, in quem pretiosa munera conlata erant, conscendit. A Mercurio ductus, ad Graecorum
castra cum fido Idaeo perrexit, et in Achillis tentorium statim iniit, in quo cum comitibus sedebat
Mirmidonum rex. Senex ad herois pedes procubuit; ab eo inde Achillis genua prehensa sunt.
Narrant Priamum supplici voce ita coepisse orare: “Memento patris tui Pelei, divine Achilles! Ille
329
nunc fortasse, a finitimis oppressus, sine auxilio multa pericula fert. Tu tamen vivus es et ad eum
fortasse redibis. At mihi misero tot filii fortissimi in proeliis perierunt. Ille vero, qui superstes erat
et nos nostraque singulari virtute defendebat, ille a te, Achilles, in proelio nuper interfectus est.
Huius filii corpus ego redimere cupio. Itaque ad te veni supplex et pretiosa munera pro
redemptione attuli”.
Igino
Versione 4
Il saggio Pittaco
Bene Pittacus ille, qui septem sapientium in numero est habitus, cum Mytilenaei multa milia
iugerum agri ei muneri darent (muneri dare = dare in dono): “Nolite, oro vos –inquit- id mihi dare
quod multi invideant, plures etiam concupiscant. Quare ex istis nolo amplius quam centum iugera,
quae et meam animi aequitatem et vestram voluntate indicent”. Nam parva munera diutina,
locupletia non propria esse consuerunt (traduci con il presente).
Cornelio Nepote.
Versione 5
Mosè salvato dalle acque
Filia Pharaonis ivit ad flumen Nilum ut lavaretur. Forte vidit fiscellam inter arundines misitque
illuc ancillam praecipiens: “Fer mihi fiscellam illam”. Ancilla paruit et, capta fiscella atque
aperta, cernens parvulum vagientem, eius miserita est: “Iste est –inquit- unus ex infantibus
Hebraeorum. Si meae dominae eum tulero, certe interficietur. Igitur non feram”. Tunc soror pueri,
quae in proximo erat, ad ancillam accessit atque rogavit ut puer ferretur ad mulierem Hebraeam,
quae eum nutriret. Filia Pharaonis, cum eas loquentes vidisset, ancillae imperavit ut sibi fiscellam
ferret. Parvulum ubi vidit, filia Pharaonis etiam eius miserita est. Postea soror pueri, hortata filiam
quoque Pharaonis ut arcesseretur mulier Hebraea quae parvulum aleret, mox matrem vocavit.
Mulieri pueri cura delegata est a regis filia, mercede promissa. Quare mater filium nutrivit et
adultum eum tulit filiae Pharaonis quae eum adoptavit et nominavit Moysem, id est servatum ab
aquis.
C. F. Lhomond
Romanorum mores (9): L’abbigliamento dei Romani in epoca imperiale.
I Romani appartenenti alle classi più agiate amavano vestirsi senza badare a spese, tanto da
suscitare –ma invano- continui richiami da parte dei conservatori, più fedeli alle tradizioni degli avi,
che volevano ricondurre l’abbigliamento a uno stile più sobrio.
A contatto con la pelle i Romani indossavano una tunica, sprovvista di maniche e stretta alla
vita da una cintura. Sopra la tunica (che peraltro, per un Romano appartenente a una classe media o
bassa, poteva costituire l’abito da indossare durante l’intera giornata) veniva indossata la toga. Di
lana pesante –era questo il filato più in uso a Roma sin dall’età regia- la toga consisteva in un unico
pezzo di stoffa di forma semicircolare o trapezoidale, molto ampia e lunga a volte fino a cinque
metri, che veniva indossata con l’aiuto di un vestiplicus, ovvero uno schiavo addetto esclusivamente
a tale compito, che già con parecchie ore di anticipo preparava, in base a delle precise regole, il
drappeggio e le pieghe. La toga era certamente un abito assai scomodo, che tuttavia l’imperatore
Augusto trasformò in una specie di divisa di stato ma di cui ogni cittadino romano, appena
possibile, volentieri si sbarazzava.
Normalmente era completamente bianca (pura); quella indossata dai fanciulli fino all’età di
diciassette anni, ma anche dai più alti magistrati e da alcuni sacerdoti, era ornata all’orlo da una
striscia di porpora (toga praetexta); compiuti i diciassette anni, i giovani indossavano la toga
330
comune (toga virilis). Sopra la toga, o direttamente sopra la tunica, potevano venire indossati abiti o
mantelli che, a seconda dei diversi tagli, avevano nomi differenti: pallium, lucerna, paenula…; una
mantella molto pesante fornita di cappuccio era la caracalla, indossata abitualmente dall’imperatore
M. Aurelio Antonino che da essa, appunto, fu detto Caracalla.
Le donne appartenenti alle classi più ricche indossavano anch’esse, sopra la tunica, la stola,
che si può affermare fosse il corrispondente della toga maschile: lunga fino alle caviglie, la stola era
tenuta stretta in vita da una cintura.
Gli abiti femminili, al contrario di quelli maschili, erano tinti di colori vivaci e spesso ornati
da ricami; particolarmente curata era la biancheria intima, costituita da una fascia subligaris o
mammillare e dal subligar, con le quali la donna romana faceva il bagno alle terme.
Il tutto era naturalmente completato da vari tipi di calzature, diverse a seconda delle
circostanze: da indossare sotto la toga erano i calcei, ad esempio, mentre i sandali (solea) erano
indossati in casa, propria e d’altri.
E poi c’erano i gioielli: tanti e ricchi, come testimoniano fonti diverse. Costituivano un
ornamento anche maschile, giacchè gli uomini indossavano normalmente uno o più anelli, uno dei
quali serviva per imporre il sigillo sulla corrispondenza o altro, mentre gli altri erano indossati per
vanità; le donne invece usavano reticelle d’oro per avvolgere i capelli, anelli, bracciali e cerchi alle
caviglie spesso a forma serpentina, collane lunghe oltre due metri che venivano fatte girare intorno
al collo e sotto il seno per essere poi fermate dietro la schiena, e poi smeraldi, zaffiri, perle e altre
pietre preziose incastonate ad esempio in spilloni da porre sui capelli o sulle vesti.
Era tale l’amore per i gioielli che l’oro prodotto nei numerosi giacimenti delle province
dell’impero ad un certo punto non fu più sufficiente a soddisfare le richieste, tanto da renderne
necessaria l’importazione da paesi lontani come l’India.
331
Capitolo 21
Le parti invariabili del discorso
Avverbio.
Preposizione.
Congiunzione.
Interiezione.
332
Esercizio 1
Traduci:
1) Antonius itinera fecit multo maiora fugiens quam ego sequens; ille enim iit passim, ego
ordinatim (Brut.). 2) Post, ubi silentium coepit, verba fecit (Sall.). 3) Nunc quidem profecto Romae
es (Cic.). 4) Hic pro causa pugnat iniqua (Ov.). 5) Sed iam ad id, unde egressi sumus, revertamur.
6) Eadem nocte accidit ut esset luna plena (Caes.). 7) Qui sis, non unde natus sis, reputa (Liv.). 8)
Proelium erat anceps: summa vi et duces hortabantur et milites pugnabant (Liv.). 9) Caput offendi
ad limen, Edepol ! (Turp.). 10) Rustica pubes clamet: “Io! messes et bona vina date!” (Tib.). 11)
Exeundum, hercle, tibi hinc est foras! (Plaut.). 12) Quae, malum, est ista tanta audacia atque
amentia! (Cic.). 13) Leniter adridens: st!, inquit (Cic.). 14) Aut amat aut odit mulier; nihil est
tertium (P. Syr.). 15) Quot homines, tot sententiae: falli igitur possumus (Cic.).
Esercizio 2
Traduci :
1) Nemo tam timidus est ut malit semper pendere quam semel cadere (Sen.). 2) Quoniam iam nox
est, in vestra tecta discedite (Cic.). 3) Africanus indigens mei? Minime hercle! (Cic.). 4) Necesse est
quod honestum sit id esse aut solum aut summum bonum (Cic.). 5) Asia vero tam opima est et
fertilis ut multitudine earum rerum quae exportantur facile omnibus terris antecellat (Cic.). 6)
Membris utimur prius quam didicimus cuius utilitatis causa ea habeamus (Cic.). 7) Cum sciam quo
die venturus sim, faciam ut scias (Cic.). 8) Unum quidem Hercle promitto tibi (Plaut.). 9) Tenuisti
provinciam per decem annos non tibi a senatu, sed a te ipso per vim et factionem datos (Cic.). 10)
Erat in Miltiade cum summa humanitas tum mira conditas (Nep.). 11) Haec res sic est, ut narro tibi
(Plaut.). 12) Mittite, agedum, legatos circa omnes Asiae urbes (Liv.). 13) Tam esse clemens
tyrannus quam rex importunus potest (Cic.). 14) De reliquo neque Hercule quid agam nec quid
acturus sim scio (Cic.). 15) Quae cum ita sint, Catilina, perge quo coepisti (Cic.).
333
Versioni di ricapitolazione generale
Versione 1
Vittoria di Cesare contro i Tigurini
Flumen est Arar, quod, per fines Haeduorum et Sequanorum, in Rhodanum influit incredibili
lenitate ita ut in utram partem fluat (= verso quale delle due direzioni scorra) homines iudicare non
possint. ld Helvetii ratibus ac lintribus transibant. Ubi exploratores Caesarem certiorem fecerunt
(= informarono Cesare) tres iam partes copiarum Helvetios id flumen traduxisse, quartam fere
partem citra flumen Ararim esse, de tertia vigilia Caesar cum legionibus tribus e castris ad eam
partem pervenit, quae nondum flumen transierat. In eos impeditos impetum fecit magnamque
partem eorum concidit; reliqui sese fugae mandarunt atque in proximas silvas abdiderunt. Eum
pagum appellabant Tigurinum. Hic pagus unus, cum domo exisset patrum nostrorum memoria, L.
Cassium consulem interfecerat et eius exercitum sub iugum miserat. Ita, sive casu sive consilio
deorum immortalium, princeps poenas persolvit ea pars civitatis quae insignem calamitatem
populo Romano intulerat.
adattamento da Cesare
Versione 2
Roma: il periodo repubblicano
Libera civitas Romae fuit usque ad annum vicesimum septimum a.Ch. n.: eo anno imperator
Augustus factus est, qui summam imperii habuit ad mortem, anno quarto decimo post Christum
natum. Summi magistratus antiquae Romae duo consules fuerunt: primos Romani creaverunt anno
quingentesimo nono a.Ch.n.. Rei publicae temporibus, ne dicam de bellis contra hostes longinquos,
in urbe multae dissensiones fuerunt inter patricios plebeiosque multis de causis: matrimonio,
aequalitate inter cives , exempli gratia. Anno quadringentesimo nonagesimo tertio plebeii in
Sacrum Montem secesserunt: rediverunt in urbem postquam creaverunt plebis tribunos.
Versione 3
Un grande alleato di Cicerone contro Catilina: Catone
M.Cicero, vir nobilissimae novitatis et ut vita clarus ita ingenio maximus, consul, Sergii Catilinae
Lentulique et Cethegi et aliorum utriusque ordinis virorum coniurationem singulari virtute, con
stantia curaque aperuit. Catilinam ex urbe pepulerunt; Lentulum consularem et praetorem iterum,
Cethegum aliosque iussu consulis in carcere necaverunt. Senatus dies, quo (= il giorno della seduta
del senato, giorno in cui) haec acciderunt, virtutem Catonis ostentavit. Cato enim, ingenio diis
quam hominibus propior, omnibus humanis vitiis immunis, semper fortunam in sua potestate
habuit. Ille tribunus plebis designatus et adhuc admodum adulescens, rogatus sententiam (=
essendogli stato chiesto il parere), tanta vi animi atque ingenii contumelias in coniuratos iecit, ita
consulis virtutem amplificavit ut universus senatus in eius sententiam transierit.
adattamento da Velleio Patercolo
Versione 4
Gli ambasciatori di Bocco incontrano Mario a Cirta
Marius ubi, postquam negotium ad quod intenderat confecit, Cirtam rediit, de adventu quinque
legatorum certior factus est (= fu informato). Illos et Sullam ab Utica venire iubet, item L.
334
Billienum praetorem, praeterea omnes undique senatorii ordinis; quibuscum mandata Bocchi
cognoscit. Legatis potestatem Romam eundi consul facit; interea indutiae postulabantur. Ea Sullae
et plerisque placuere; pauci ferocius decernunt, scilicet ignari rerum humanarum, quae fluxae et
mobiles in advorsa (= in adversa) semper mutantur. Mauri tres Romam profecti sunt cum
Cn.Octavio Rusone, qui quaestor stipendium in Africam portaverat; duo ad regem redeunt. Ex eis
Bocchus cum cetera, tum maxume benignitatem et studium Sullae lubens accepit. Romae legatis
eius, postquam errasse regem et Iugurthae scelere lapsum deprecati sunt, hoc modo respondetur:
"Senatus et populus Romanus beneficii et iniuriae memor esse solet; Boccho attamen delicti
gratiam facit: foedus et amicitia contra dabuntur cum ille meruerit.
adattamento da Sallustio
Versione 5
Una serie particolare di prodigi
Ab Suessa nuntiatum est duas portas quodque inter eas muri erat de caelo tactum; et Formiani
legati aedem Iovis, idem Ostienses aedem Iovis, et Veliterni Apollinis et Sangus aedes,et in Herculis
aede caprificum enatum; et ex Bruttiis ab Q. Minucio propraetore scriptum eculeum cum quinque
pedibus, pullos gallinaceos tris cum ternis pedibus natos esse. A P.Sulpicio proconsule ex
Macedonia litterae adlatae, in quibus inter cetera scriptum erat lauream in puppis navis longae
enatam. Priorum prodigiorum causa senatus censuerat ut consules maioribus hostiis sacrificarent;
ob hoc unum prodigium haruspices in senatum vocati, atque ex responso eorum supplicatio populo
in diem unum indicta et ad omnia pulvinaria res divinae factae.
adattamento da Livio
Versione 6
Doveri dei giovani e dei vecchi
Quoniam non eadem officia omnibus aetatibus tribuenda sunt, sed alia sunt officia iuvenum, alia
senum, pauca nobis de hac re dicenda sunt. Adulescentibus senes maxime colendi atque ex iis
deligendi sunt optimi, quorum consilio et auctoritate iuvenes nitantur: primae enim aetatis inscitia
constituenda regendaque est senum prudentia. Praeterea haec prima aetas a libidinibus arcenda
est exercendaque in labore patientiaque et animi et corporis, ut eorum in bellicis et in civilibus
officiis vigeat industria. Atque etiam cum animos relaxaverint et dederint se iucunditati, caveant
intemperantiam, ut verecundia servetur. Senibus autem labores corporis minuendi sunt, animi
exercitationes contra sunt etiam augendae: danda vero iis opera ut et amicos et iuventutem et
maxime rem publicam quam plurimum consilio et prudentia adiuvent.
adattamento da Cicerone
Versione 7
Strategia di Giugurta
Interim Albinus, renovato bello, commeatum stipendiumque aliaque, quae militibus usui forent,
maturat in Africam portare; ac statim ipse profectus, uti ante comitia, quod tempus haud longe
aberat, armis aut deditione aut quovis modo bellum conficeret. At contra Iugurtha trahere omnia et
alias deinde alias morae causas facere; polliceri deditionem ac deinde metum simulare; cedere
instanti et paulo post ne sui diffiderent instare; ita belli modo, modo pacis mora, consulem
ludificare (tradurre gli infiniti con l'imperfetto indicativo III sing.). Ac fuere qui tunc Albinum haud
ignarum consilii regis existumarent (= existimarent), neque ex tanta properantia tam facile tractum
335
bellum, socordia magis quam dolo crederent. Sed postquam, dilapso tempore, comitiorum dies
adventabat, Albinus, Aulo fratre in castris pro praetore relicto, Romam discessit.
Sallustio
Versione 8
Ritratto di Cesare
Fuisse traditur excelsa statura, colore candido, teretibus membris, ore paulo pleniore, nigris
vegetisque oculis, valetudine prospera; nisi quod tempore extremo repente animo linqui atque
etiam per somnum exterreri solebat. Comitiali quoque morbo bis inter res agendas correptus est.
Circa corporis curam morosior ut non solum tonderetur diligenter ac raderetur, sed velleretur
etiam, ut quidam exprobraverunt; calvitii vero deformitatem iniquissime ferret (tradurre con
l’indicativo), saepe obtrectatorum iocis obnoxiam expertus. Ideoque et deficientem capillum
revocare a vertice adsueverat, et ex omnibus decretis sibi a senatu populoque honoribus non aliud
aut recepit aut usurpavit libentius quam ius laureae coronae perpetuo gestandae. Etiam cultu
notabilem ferunt; usum enim lato clavo ad manus fimbriato, nec ut umquam aliter quam super eum
cingeretur, et quidem fluxiore cintura; unde emanasse Sullae dictum (ferunt) optimates saepius
admonentis ut male praecinctum puerum caverent.
Svetonio
Versione 9
Segni premonitori della morte di Tiberio Gracco
Ti. Gracchi, gravissimi civis, tristis exitus prodigio denuntiatus est, nec consilio evitatus est.
Cum enim in Lucanis sacrificaret, angues duo ex occulto prolapsi, repente adeso iocinore hostiae,
quam immolaverat, in easdem se latebras retulerunt. Ob id deinde factum instaurato sacrificio idem
prodigium evenit. Tertia quoque caesa victima diligentiusque adservatis extis neque adlapsus
serpentium arceri neque fuga impediri potuit. Quamvis haruspices ad salutem imperatoris
prodigium pertinere dixissent (= Sebbene avessero detto) , Gracchus tamen nullum consilium
adhibuit ne occideretur perfidi hospitis sui Flavii insidiis, in eum locum deductus in quo Poenorum
dux Mago cum armata manu delituerat.
Valerio Massimo
Versione 10
Lotte politiche per il potere
Postquam Cn. Pompeio et M. Crasso consulibus tribunicia potestas restituta est, homines
adulescentes summam potestatem nacti, quibus aetas animusque ferox erat, coepere senatum
criminando plebem exagitare, dein largiundo (= largiendo) atque pollicitando magis incendere, ita
ipsi clari potentesque fieri. Contra eos summa ope nitebatur pleraque nobilitas senatus specie pro
sua magnitudine. Namque, uti paucis verum absolvam, post Sullae tempora quicumque rem
publicam agitavere, honestis nominibus, alii sicuti populi iura defenderent, pars quo (= alcuni
come se…altri perché) senatus auctoritas maxuma (= maxima) foret, bonum publicum simulantes
pro sua quisque potentia certabant. Neque illis modestia neque modus contentionis erat: utrique
victoriam crudeliter exercebant.
Sallustio
336
Versione 11
Grandezza di Aristide
Interfuit autem pugnae navali apud Salamina, quae facta est prius quam poena (= esilio)
liberaretur. Idem praetor fuit Atheniensium apud Plataeas in proelio, quo Mardonius fusus
barbarorumque exercitus interfectus est. Neque aliud est ullum huius in re militari illustre factum
quam huius imperii memoria, iustitiae vero et aequitatis et innocentiae multa, in primis quod eius
aequitate factum est, cum in communi classe esset Graeciae simul cum Pausania, quo duce
Mardonius erat fugatus, ut summa imperii maritimi ab Lacedaemoniis transferretur ad Athenienses.
Namque ante id tempus et mari et terra duces erant Lacedaemonii. Tum autem et intemperantia
Pausaniae et iustitia factum est Aristidis ut omnes fere civitates Graeciae ad Atheniensium
societatem se applicarent et adversus barbaros hos duces deligerent sibi.
Cornelio Nepote
Versione 12
Perfidia di Farnabazo
Atque hoc loco non est praetereundum factum Pharnabazi, satrapis regii. Nam cum Lysander
praefectus classis in bello multa crudeliter fecisset atque cum de his rebus suspicaretur ad cives
suos esse perlatum, petiit a Pharnabazo, ut ad ephoros sibi testimonium daret, quanta sanctitate
bellum gessisset sociosque tractasset, deque ea re accurate scriberet: magnam eius auctoritatem in
ea re futuram. Huic ille liberaliter pollicetur: librum grandem verbis multis conscripsit, in quibus
summis eum fert laudibus. Quem cum legisset probassetque, dum signatur, alterum pari
magnitudine tanta similitudine, ut discerni non posset, signatum subiecit, in quo accuratissime eius
avaritiam perfidiamque accusarat. Hinc Lysander domum cum redisset, postquam de suis rebus
gestis apud maximum magistratum quae voluerat, dixerat, testimonii locum librum a Pharnabazo
datum tradidit. Hunc, summoto Lysandro, cum ephori cognossent, ipsi legendum dederunt. Ita ille
imprudens ipse fuit accusator.
Cornelio Nepote
Versione 13
Quaedam de Publio Africano Superiore
Est factum eius praeclarum. Petilii quidam, tribuni plebis a Marco, ut aiunt, Catone, inimico
Scipionis, comparati in eum atque immissi (= preparati e aizzati contro di lui), desiderabant in
senatu instantissime, ut pecuniae Antiochinae praedaeque in eo bello captae rationem redderet;
fuerat enim L. Scipioni Asiatico fratri suo imperatori in ea provincia legatus. Ibi Scipio exsurgit et
prolatu e sinu togae libro rationes in eo scriptas esse dixit omnis pecuniae omnisque praedae;
illatum (librum esse), ut palam recitaretur et ad aerarium deferretur. “Sed enim id iam non
faciam” inquit” nec me ipse afficiam contumelia”, eumque librum statim coram discidit suis
manibus et concerpsit aegre passus, quod, cui salus imperii ac reipublicae deberet, ratio pecuniae
praedaticiae posceretur.
Gellio
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Piccolo vocabolario
Latino – Italiano
N.B.:
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argomenti successivi sarà necessario consultare un dizionario completo.
338
A
a, ab, prep. con l’abl., da.
abacus, i, m., tavola.
abdico, as, avi, atum, are, 1° tr., rinunciare a, dimettersi.
abdo, is, abdidi, abditum, ĕre, 3° tr., nascondere.
abicio, is, abieci, abiectum, ĕre, 3° tr., gettare.
abscondo, is, abscondidi, absconditum, ĕre, 3° tr., nascondere.
abstinentia, ae, f., astinenza.
absumo, is, sumpsi, sumptum, ĕre, 3° tr., annientare, uccidere.
ac, cong., e.
Acca Larentia, ae, f., Acca Larenzia.
accīdo, is, cīdi, cīsum, ĕre, 3° tr., tagliare.
accipio, is, cepi, ceptum, ĕre, 3° tr., sapere, subire, accogliere.
accipiter, accipitris, m., sparviero.
accumulo, as, avi, atum, are, 1° tr., ammucchiare.
accuso, as, avi, atum, are, 1° tr., accusare.
acer, acris, acre, ardente, pungente, grande.
acerbus, a, um, acerbo, doloroso, triste.
Achilles, is, m., Achille.
Achivi, orum, m. pl., Achei.
acies, aciei, f., sguardo; schiera, campo di battaglia.
acinum, i, n., e acinus, i, m., acino.
acriter, avv., accanitamente.
actus, a, um, finito.
acumen, acuminis, n., acume; cima.
acutus, a, um, aguzzo, acuto.
ad, prep. con l’acc., a, verso, contro, vicino a.
Adam, indecl., Adamo.
adfligo, is, flixi, flictum, ĕre, 3° tr., affliggere.
adhibeo, es, bui, bitum, ēre, 2° tr., ricorrere a, chiamare, usare.
aditus, us, m., ingresso, accesso.
adiungo, is, iunxi, iunctum, ĕre, 3° tr., aggiungere.
administer, stri, m., ministro.
administratio, onis, f., amministrazione.
administro, as, avi, atum, are, 1° tr., amministrare.
admodum, avv., assai.
admoneo, es, ui, itum, ēre, 2° tr., avvertire.
adolesco, is, dolevi, adultum, ĕre, 3° intr., crescere.
adorno, as, avi, atum, are, 1° tr., ornare.
adrogantia, ae, f., arroganza.
adsigno, as, avi, atum, are, 1° tr., assegnare.
adtraho, is, traxi, tractum, ĕre, 3° tr., attrarre.
adtribuo, is, tribui, tributum, ĕre, 3° tr., attribuire.
adultus, i, m., cresciuto.
advena, ae, m. e f., straniero.
adversus, a, um, avverso.
advolo, as, avi, atum, are, 1° intr., volare.
aedes, is, f., tempio.
aedicula, ae, f., tempietto.
arca, ae, f., scrigno.
aedificium, ii, n., edificio
aeger, aegra, aegrum, malato.
aegre, avv., malvolentieri.
aegritudo, inis, f., malattia, tristezza.
Aegyptus, i, m., Egitto.
Aemilius, ii, m., Emilio.
Aeneas, ae, m., Enea.
Aeneis, Aeneidos, f., Eneide.
aeneus, a, um, di bronzo.
Aeolus, i, m., Eolo.
aequalis, e, uguale.
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aeque, avv., ugualmente.
aër, aeris, m., aria.
aerumna, ae, f., fatica.
aes, aeris, n., bronzo, denaro (aes alienum = debiti).
Aesopus, i, m., Esopo.
aestimo, as, avi, atum, are, 1° tr., valutare.
aestuarium, ii, n., estuario.
aestuosus, a, um, infuocato.
aestus, us, m., ardore, incendio.
Aetna, ae, f., Etna.
affectio, onis, f., sentimento, stato (d’animo).
afficio, is, feci, fectum, ĕre, 3° tr., tormentare.
afflatus, us, m., ispirazione, respiro.
Africa, ae, f., Africa.
agellus, i, m., campicello.
ager, agri, m., campo.
Agesilaus, i, m., Agesilao.
agilitas, agilitatis, f., agilità.
agito, as, avi, atum, are, 1° tr., incalzare, inseguire.
agna, ae, f., agnella.
agnus, i, m., agnello.
ago, is, egi, actum, ĕre, 3° tr., fare; spingere avanti a sé; rendere; trascorrere.
agricola, ae, m., contadino.
agricultura, ae, f., agricoltura.
Agrigentum, i, n., Agrigento.
Agrippa, ae, m., Agrippa.
Aiax, Aiacis, m., Aiace.
ala, ae, f., ala.
alacer, alacris, alacre, attivo, allegro.
alauda, ae, f., allodola.
albus, a, um, bianco.
Alesia, ae, f., Alesia.
Alexander, Alexandri, m., Alessandro.
alibi, avv., altrove.
aliquanto, avv., alquanto.
aliquot, agg. indecl., alcuni.
alius, alia, aliud, un altro (fra tanti).
Allia, ae, f., Allia.
alo, is, alui, altum, ĕre, 3° tr., allevare.
Alpes, ium, f. pl., Alpi.
altare, is, n., altare.
alter, altera, alterum, l’altro (fra due).
altus, a, um, alto, elevato.
amica, ae, f., amica.
amicitia, ae, f., amicizia.
amicus, i, m., amico.
amitto, is, amisi, amissum, ĕre, 3° tr., perdere.
amnis, is, m., fiume.
amo, as, avi, atum, are, 1° tr., amare.
amoenitas, amoenitatis, f., amenità.
amor, oris, m., amore.
amphora, ae, f., anfora.
amplifico, as, avi, atum, are, 1° tr., ingrandire, aumentare.
Amulius, ii, m., Amulio.
anas, anatis, f., anatra.
anceps, ancipitis, ambiguo, incerto.
Anchisa e Anchises, ae, m., Anchise.
ancillae, ae, f., serva.
Ancus, i, m., Anco.
Andronicus, i, m., Andronico.
angustiae, arum, f. pl., angustia.
anima, ae, f., anima.
340
animadverto, is, animadverti, animadversum, ĕre, 3° tr., vedere, accorgersi.
animal, alis, n., animale; essere animato.
animosus, a, um, coraggioso.
animus, i, m., animo.
Annaeus, i, m., Anneo.
annona, ae, f., annona.
annosus, a, um, vecchio, antico.
anser, anseris, m. e f., oca.
ante, prep. con l’acc., prima di.
antea, avv., prima.
Antemnae, arum, f. pl., Antemne.
antiqui, orum, m. pl., antichi.
antiquitus, avv., anticamente.
antiquus, a, um, antico.
antistes, stitis, sacerdote, custode.
Antonius, ii, m., Antonio.
antrum, i, n., grotta.
anulus, i, m., anello.
anus, anus, f., vecchia.
aper, apri, m., cinghiale.
Apollo, Apollinis, m., Apollo.
apologus, i, m., apologo.
appello, as, avi, atum, are, 1° tr., chiamare.
appropinquo, as, avi, atum, are, 1° intr., avvicinarsi.
aptus, a, um, adatto, rispondente.
apud, prep. con l’acc., presso.
aqua, ae, f., acqua.
aquaeductus (aquae ductus), us, m., acquedotto.
aquila, ae, f., aquila.
ara, ae, f., altare.
aratrum, i, n., aratro.
arbiter, tri, m., arbitro.
arbor, arboris, f., albero.
arceo, es, arcui, ēre, 2° tr., allontanare.
arcesso, is, ivi e ii, itum,ĕre, 3° tr., chiamare.
arcus, arcus, m., arco.
argentum, i, n., argento.
Ariminum, i, n., Rimini.
arista, ae, f., spiga.
Aristides, Aristidis, m., Aristide.
armarium, ii, n., libreria.
armentum, i, n., armento.
armigeri, orum, m. pl., guardie.
armilla, ae, f., braccialetto.
aro, as, avi, atum, are, 1° tr., arare.
arrogans, arrogantis, arrogante, superbo.
ars, artis, f., arte.
arvum, i, n., campo.
ascendo, is, scendi, scensum, ĕre, 3° intr., salire.
asinus, i, m., asino.
asper, era, erum, pauroso, difficile.
aspere, avv., aspramente.
aspicio, is, spexi, spectum, ĕre, 3° tr., guardare.
astrum, i, n., astro.
astute, avv., con astuzia.
ater, atra, atrum, nero.
Athena, ae, f., Atena.
Athenae, arum, f. pl., Atene.
athleta, ae, m., atleta.
Atlanticum, i, n., Atlantico.
Atlanticus, a, um, atlantico.
atque, cong., e
341
atrium, ii, n., ingresso.
atrox, atrocis, atroce.
attente, avv., attentamente.
Attica, ae, f., Attica.
attingo, is, tigi, tactum, ĕre, 3° tr., toccare, attingere.
Atys, Atys, m., Ati.
auctor, oris, m., autore.
audacia, ae, f., audacia.
audacter, avv., con audacia.
audax, audacis, audace.
audio, is, ivi, itum, ire, 4° tr., udire, ascoltare.
Augusta, ae, f., Augusta.
Augustus, i, m., Augusto.
auris, auris, f., orecchio.
aurum, i, n., oro.
auspicium, ii, n., auspicio.
auspico, as, avi, atum, are, 1° tr., prendere gli auspici.
autem, cong., invece, però.
auxilia, orum, n. pl., milizie ausiliarie.
auxilium, ii, n., aiuto.
avaritia, ae, f., avarizia, avidità.
avarus, i, m., avaro.
Aventinum, i, n., Aventino.
Avernus, i, m., Averno.
avia, ae, f., nonna.
avis, is, f., uccello.
avunculus, i, m., zio materno.
avus, i, m., nonno; pl., antenati.
B
baculum, i, n., e baculus, i, m., bastone.
Balticum, i, n., Baltico.
Bandusia, ae, f., Bandusia.
barba, ae, f., barba.
barbarus, i, m., barbaro.
bellicosus, a, um, bellicoso.
bellum, i, n., guerra.
belua, ae, f., belva.
beneficium, ii, n., beneficio.
benevolus, a, um, benevolo, devoto.
bibo, is, bibi, ĕre, 3° tr., bere.
bini, ae, a, due per volta, due.
Bithynia, ae, f., Bitinia.
Bocchus, i, m., Bocco.
bona, orum, n. pl., beni, averi.
bonum, i, n., il bene.
bonus, a, um, bravo.
bos, bovis, m., bue.
bracchium, i, n., braccio.
Briseis, Briseidis,f., Briseide.
Britannia, ae, f., Britannia.
Brundisium, ii, n., Brindisi.
Brutus, i, m., Bruto.
C
Caecilius, ii, m., Cecilio.
caecus, a, um, cieco.
caedes, is, f., strage.
caelicola, ae, m., abitatore del cielo.
caelo, as, avi, atum, are, 1° tr., cesellare, intagliare.
342
Caenina, ae, f., Cenina.
Caesar, Caesaris, m., Cesare.
Caeso, onis, m., Cesone.
Caius, ii, m., Caio.
calamitas, atis, f., danno, calamità.
calcar, aris, n., sprone, stimolo.
Calendae, arum, f. pl., Calende.
calidarium, ii, n., calidario.
calidus, a, um, caldo; temerario.
Caligula, ae, m., Caligola.
campus, i, m., campo.
candela, ae, f., candela.
canis, canis, m., cane.
cano, is, cecini, cantum, ĕre, 3° tr. e intr., suonare, cantare.
canto, as, avi, atum, are, 1° tr., cantare.
cantus, us, m., canto.
capella, ae, f., capretta.
caper, pri, m., capro.
capillus, i, m., capello.
capio, is, cepi, captum, ĕre, 3° tr., prendere, espugnare.
Capitolium, ii, Campidoglio.
captivus, i, m., prigioniero.
capto, as, avi, atum, are, 1° tr., cercare di prendere, cercare di ottenere.
Capua, ae, f., Capua.
carcer, eris, m., carcere.
careo, es, carui, (cariturus), ēre, 2° intr., essere privo di.
carmen, inis, n., canto; profezia.
carpo, is, carpsi, carptum, ĕre, 3° tr., cogliere.
casa, ae, f., casa (di campagna).
caseus (caseum), i, m. (n.), formaggio.
Cassandra, ae, f., Cassandra.
castanea, ae, f., castagna.
castellum, i, n., castello, fortezza.
castigo, as, avi, atum, are, 1° tr., castigare.
castra, orum, n. pl., accampamento.
caterva, ae, f., caterva, schiera.
Catilina, ae, m., Catilina.
Cato, onis, Catone.
Catullus, i, m., Catullo.
causa, ae, f., causa.
cautela, ae, f., cautela.
cavea, ae, f., gabbia.
celeber, celebris, celebre, celebre.
celebro, as, avi, atum, are, 1° tr., celebrare, festeggiare.
celer, celeris, celere, veloce, immediato.
celeriter, avv., velocemente.
cella (ae) vinaria, ae, f., cantina.
cena, ae, f., pranzo.
ceno, as, avi, atum, are, 1° intr., pranzare.
censor, oris, m., censore.
centaurus, i, m., centauro.
cerasum, i, n., ciliegia.
Cerberus, i, m., Cerbero.
certe, avv., sicuramente.
cerva, ae, f., cerva.
cervical, alis, n., guanciale.
cervus, i, m., cervo.
Chiron, onis, m., Chirone.
Christiani, orum, m. pl., Cristiani.
cibaria, orum, n. pl., alimenti, cibo.
cibus, i, m., cibo.
Cicero, onis, m., Cicerone.
343
ciconia, ae, f., cicogna.
cicuta, ae, f., cicuta.
cingo, is, cinxi, cinctum, ĕre, 3° tr., cingere, coprire.
circum, prep. con l’acc., intorno a.
circumdo, as, dedi, datum, are, 1° tr., circondare.
circus, i, m., circo.
cista, ae, f., cesta.
cithara, ae, f., cetra.
civilis, civile, civile.
civis, is, m., cittadino.
clamo, as, avi, atum, are, 1° intr., gridare.
clamor, oris, m., grido.
clarus, a, um, famoso.
classis, is, f., flotta.
claudo, is, clausi, clausum, ĕre, 3° tr., chiudere.
clausus, a, um, chiuso.
clemens, clementis, clemente, umano.
clementia, ae, f., clemenza.
Cleopatra, ae, f., Cleopatra.
clepsydra, ae, f., clessidra.
cliens, clientis, m., cliente.
clientela, ae, f., clientela, clienti.
clipeus, i, m., scudo.
Clitus, i, m., Clito.
Clodius, ii, m., Clodio.
Cloelia, ae, f., Clelia.
Clusini, orum, m. pl., abitanti di Chiusi.
Clytaemnestra, ae, f., Clitemnestra.
Cocles, Coclitis, m., Coclite.
cognosco, is, cognovi, cognitum, ĕre, 3° tr., conoscere.
cogo, is, coëgi, coactum, ĕre, 3° tr., costringere.
cohors, cohortis, f., coorte.
collegium, ii, n., collegio.
colligo, is, collegi, collectum, ĕre, 3° tr., raccogliere.
collum, i, n., collo.
collustro, as, avi, atum, are, 1° tr., illuminare.
colo, is, colui, cultum, ĕre, 3° tr., onorare; coltivare.
colonus, i, m., colono.
coluber, bri, m., serpe.
columba, ae, f., colomba.
columna, ae, f., colonna.
coma, ae, f., chioma.
comitium, ii, n., comizio, assemblea.
commemoro, as, avi, atum, are, 1° tr., ricordare.
commendo, as, avi, atum, are, 1° tr., affidare.
committo, is, misi, missum, ĕre, 3° tr., affidare, intraprendere, attaccare, consegnare, rimettere.
commoveo, es, movi, motum, ēre, 2° tr., commuovere.
comoedia, ae, f., commedia.
comoedus, i, m., attore comico.
compello, is, puli, pulsum, ĕre, 3° tr., costringere.
compono, is, posui, positum, ĕre, 3° tr., radunare.
computo, as, avi, atum, are, 1° tr., fare i calcoli.
concedo, is, cessi, cessum, ĕre, 3° tr., assegnare, concedere.
concīdo, is, cīdi, cīsum, ĕre, 3° tr., tagliare, massacrare, fare a pezzi.
concĭdo, is, cĭdi, ĕre, 3° intr., cadere, crollare.
concilio, as, avi, atum, are, 1° tr., conciliare.
concordia, ae, f., pace.
concors, concordis, concorde.
concursus, us, m., scontro, attacco.
conditura, ae, f., condimento.
condo, is, didi, ditum, ĕre, 2° tr., fondare.
conficio, is, feci, fectum, ĕre, 3° tr., terminare.
344
confirmo, as, avi, atum, are, 1° tr., rassicurare, confermare.
congero, is, gessi, gestum, ĕre, 3° tr., ammucchiare.
congrego, as, avi, atum, are, 1° tr., adunare, associare, unire.
conicio, is, ieci, iectum, ĕre, 3° tr., scagliare, gettare.
coniuratus, i, m., congiurato.
conscriptus, a, um, iscritto (patres conscripti = senatori).
considero, as, avi, atum, are, 1° tr., considerare, ponderare.
consido, is, sēdi, sessum, ĕre, 3° intr., fermarsi.
consilium, ii, n., intenzione, deliberazione.
consocio, as, avi, atum, are, 1° tr., associare.
consolatio, onis, f., consolazione, conforto.
conspectus, us, m., cospetto.
conspicio, is, spexi, spectum, ĕre, 3° tr., vedere.
constituo, is, stitui, stitutum, ĕre, 3° tr., decidere.
constitutus, a, um, stabilito.
consul, consulis, m., console.
consulatus, us, consolato.
consulo, is, sului, sultum, ĕre, 3° tr., consultare.
Consus, i, m., Conso.
contemplo, as, avi, atum, are, 1° tr., contemplare, vedere.
contendo, is, tendi, tentum, ĕre, 3° intr., combattere.
continens, continentis, moderato; continente, terraferma.
contio, onis, f., assemblea.
contra, prep. con l’acc., contro.
contraho, is, traxi, tractum, ĕre, 3° tr., contrarre.
contumelia, ae, f., insulto.
convenio, is, veni, ventum, ire, 4° intr., radunarsi.
conviva, ae, m. e f., commensale.
convivium, ii, n., banchetto.
copia, ae, f., abbondanza.
copiae, arum, f. pl., truppe.
copiosus, a, um, abbondante, grande.
coquo, is, coxi, coctum, ĕre, 1° tr., cuocere, cucinare.
coquus, i, m., cuoco.
coram, prep. con l’abl., alla presenza di.
Cornelius, ii, m., Cornelio.
cornu, us, n., corno; ala, fianco.
cornucopia, ae, f., cornucopia.
corona, ae, f., corona.
corpus, corporis, n., corpo.
corripio, is, ripui, reptum, ĕre, 3° tr., afferrare.
corrumpo, is, rupi, ruptum, ĕre, 3° tr., corrompere.
corruptus, a, um, corrotto.
cotidie, avv., ogni giorno.
crapula, ae, f., ubriachezza.
cras, avv., domani.
Crassus, i, m., Crasso.
crastinus, a, um, di domani.
crates, cratis, m., graticcio.
crepusculum, i, n., crepuscolo.
cresco, is, crevi, cretum, ĕre, 3° intr., crescere, ingrandirsi.
Creta, ae, f., Creta.
Croesus, i, m., Creso.
crudelis, e, crudele, sanguinoso.
crudeliter, avv., con crudeltà.
cruentus, a, um, sanguinoso.
crus, cruris, m., gamba, zampa.
Crustumeri, orum, m., Crustumerio.
crux, crucis, f., croce.
cubiculum, i, n., camera.
culpa, ae, f., colpa.
cultura, ae, f., educazione; coltivazione.
345
cultus, a, um, colto; coltivato.
cultus, us, m., educazione, cultura.
cum, cong. con l’ind. e il cong., quando, mentre, poiché, sebbene.
cum, prep. con l’abl., con.
Cumae, arum, f. pl., Cuma.
Cumanus, a, um, cumano.
Cunctator, oris, m., Temporeggiatore.
cuncti, orum, m. pl., tutti insieme.
cunctus, a, um, tutto quanto, tutto.
cur?, avv. interr., perché?
cura, ae, f., cura, pensiero.
curia, ae, f., curia.
curo, as, avi, atum, are, 1° tr., curare.
curro, is, cucurri, cursum, ĕre, 3° intr., correre.
currus, us, m., carro, cocchio.
custodia, ae, f., custodia.
custodio, is, ivi, itum, ire, 4° tr., custodire, sorvegliare.
custos, odis, m., custode.
cyathus, i, m., ciato, mestolo.
D
Daci, orum, m. pl., Daci.
damno, as, avi, atum, are, 1° tr., condannare (damnare capite = condannare a morte).
de, prep. con l’abl., da, fuori da, lontano da, a proposito di, su.
dea, ae, f., dea.
deambulo, as, avi, atum, are, 1° intr., passeggiare.
debeo, es, ui, itum, ēre, 2° tr., dovere.
decem, indecl., dieci.
decemvir, viri, m., decemviro.
decerno, is, crevi, cretum, ĕre, 3° tr. e intr., decidere.
decipio, is, decepi, deceptum, ĕre, 3° tr., ingannare.
declamo, as, avi, atum, are, 1° tr., recitare.
decumanus, a, um, gravato dalla decima.
decurro, is, curri, cursum, ĕre, 3° intr, scorrere.
defessus, a, um, stanco.
deinde, avv., in seguito, successivamente, poi, quindi.
Deiphobus, i, m., Deifobo.
delectamentum, i, n., diletto, piacere.
delecto, as, avi, atum, are, 1° tr., dilettare.
delectus, us, m., leva militare.
deleo, es, evi, etum, ēre, 2° tr., distruggere, annientare.
deliciae, arum, f. pl., piaceri.
Delphi, orum, m. pl., Delfi.
Demosthenes, is, m., Demostene.
denique, avv., infine, finalmente.
dens, dentis, m., dente.
densus, a, um, fitto.
denuntio, as, avi, atum, are, 1° tr., denunciare.
depono, is, posui, positum, ĕre, 3° tr., deporre.
deprehendo, is, prehendi, prehensum, ĕre, 3° tr., sorprendere.
desero, is, deserui, desertum, ĕre, 3° tr., lasciare, abbandonare.
desertus, a, um, abbandonato.
desidero, as, avi, atum, are, 1° tr., desiderare.
desidia, ae, f., pigrizia.
desilio, is, desilui, ire, 4° intr., saltare giù, scendere.
despicio, is, spexi, spectum, ĕre, 3° tr., disprezzare.
detineo, es, detinui, detentum, ēre, 2° tr., trattenere.
detorqueo, es, detorsi, detortum, ēre, 2° tr., rivolgere.
detrimentum, i, n., danno.
deus, i, m., dio.
devinco, is, vici, victum, ĕre, 3° tr., avere il sopravvento.
346
dextera, ae, f., destra.
Diana, ae, f., Diana.
dicio, dicionis, f., dominio, giurisdizione.
dico, as, avi, atum, are, 1° tr., dedicare.
dico, is, dixi, dictum, ĕre, 3° tr., dire, esprimere.
Dido, Didonis (o Didus) f., Didone.
dies, diei, m., giorno.
difficilis, difficile, difficile.
diffluo, is, fluxi, fluxum, ĕre, 3° intr., scorrere.
digitus, i, m., dito.
diligenter, avv., attentamente.
diligentia, ae, f., diligenza.
diligo, is, lexi, lectum, ĕre, 3° tr., amare, voler bene.
Dionysia, orum, n. pl., Dionisiache.
Dionysus, i, m., Dioniso.
diripio, is, ripui, reptum, ĕre, 3° tr., saccheggiare, fare a pezzi, distruggere.
discendo, is, scendi, scensum, ĕre, 3° intr., scendere.
discerno, is, discrevi, discretum, ĕre, 3° tr., distinguere.
discipula, ae, f., allieva.
discipulus, i, m., allievo.
disco, is, didici, ĕre, 3° tr., imparare.
discordia, ae, f., discordia.
discrimen, inis, n., separazione.
discurro, is, curri, cursum, ĕre, 3° intr., correre qua e là.
disertus, a, um, fecondo, chiaro.
disicio, is, disieci, disiectum, ĕre, 3° tr., disperdere, scompigliare.
dispenso, as, avi, atum, are, 1° tr., distribuire.
dispono, is, posui, positum, ĕre, 3° tr., disporre, mettere in ordine.
dissensio, onis, f., discordia.
dissero, is, serui, sertum, ĕre, 3° tr., discutere.
dissimulo, as, avi, atum, are, 1° tr., nascondere.
dissipo, as, avi, atum, are, 1° tr., disperdere.
dissolutus, a, um, corrotto.
distribuo, is, tribui, tributum, ĕre, 3° tr., assegnare.
diu, avv., a lungo.
divido, is, divisi, divisum, ĕre, 3° tr., dividere.
divinum, i, n., il divino.
divisus, a, um, diviso.
divitiae, arum, f. pl., ricchezze.
do, as, dedi, datum, are, 1° tr., dare.
doceo, es, docui, doctum, ēre, 2° tr., insegnare.
dolus, i, m., inganno, astuzia.
domicilium, ii, n., abitazione.
domina, ae, f., padrona.
dominus, i, m., padrone.
domitor, domitoris, m., vincitore, conquistatore.
domo, as, domui, domitum, are, 1° tr., domare.
domus, us, f., casa, patria.
dono, as, avi, atum, are, 1° tr., dare, regalare.
donum, i, n., dono.
dormio, is, ivi, itum, ire, 4° intr., dormire.
drachma, ae, f., dracma.
Drusus, i, m., Druso.
duco, is, duxi, ductum, ĕre, 3° tr., condurre, portare, prendere.
ductus, us, m., guida, comando.
dulcis, dulce, dolce.
dum, cong., mentre.
dumus, i, m., cespuglio.
duumvir, viri, m., duumviro.
dux, ducis, m., generale.
347
E
e, ex, prep. con l’abl., da, fino da, di.
ebrius, a, um, ebbro.
eburneus, a, um, d’avorio.
edisco, is, edidici, ĕre, 3° tr., imparare a memoria.
edo, is, edi, esum, ĕre, 3° tr., mangiare.
edo, is, edidi, editum, ĕre, 3° tr., partorire.
educo, as, avi, atum, are, 1° tr., allevare.
efficax, efficacis, efficace.
efficio, is, feci, fectum, ĕre, 3° tr., ottenere, fare.
effigies, effigiei, f., immagine, ritratto.
effugio, is, fugi, ĕre, 3° tr., fuggire, schivare.
effugium, ii, n., scampo, uscita.
effundo, is, effusi, effusum, ĕre, 3° tr., versare.
egregius, a, um, insigne.
elegantia, ae, f., eleganza.
elephans, antis, m., elefante.
eloquens, eloquentis, eloquente.
eludo, is, lusi, lusum, ĕre, 3° tr., evitare.
emitto, is, misi, missum, ĕre, 3° tr., scagliare, lanciare.
emo, is, emi, emptum, ĕre, 3° tr., comperare.
eo, is, ivi, itum, ire, 4° intr., andare.
epistula, ae, f., lettera.
epulae, arum, f. pl., banchetto, pranzo.
equa, ae, f., cavalla.
eques, equitis, m., cavaliere.
equester, equestris, equestre, equestre, della cavalleria.
equile, is, n., scuderia.
equitatus, us, m., cavalleria.
equus, i, m., cavallo.
ergastulum, i, n., ergastolo, casa di pena.
erigo, is, rexi, rectum, ĕre, 3° tr., innalzare.
error, oris, m., vagare; errore.
eruditus, a, um, erudito.
esca, ae, f., cibo.
esuriens, esurientis, affamato.
et, cong., e.
etiam, cong., anche.
Etruscus, a, um, etrusco.
Eunus, i, m., Euno.
Euphorbus, i, m., Euforbo.
Euryalus, i, m., Eurialo.
evado, is, evasi, evasum, ĕre, 3° tr., scampare, riuscire, evadere, uscire da.
everto, is, verti, versum, ĕre, 3° tr., sconvolgere.
ex, prep. con l’abl., da.
exardesco, is, exarsi, exarsum, ĕre, 3° intr., scoppiare.
excaeco, as, avi, atum, are, 1° tr., accecare.
excedo, is, cessi, cessum, ĕre, 3° intr., uscire.
excipio, is, cepi, ceptum, ĕre, 3° tr., sostenere, accogliere.
excito, as, avi, atum, are, 1° tr., stimolare, causare.
excogito, as, avi, atum, are, 1° tr., escogitare.
excrucio, as, avi, atum, are, 1° tr., martoriare.
exemplum, i, n., esempio.
exerceo, es, exercui, exercitum, ēre, 2° tr., esercitare.
exercitatio, exercitationis, f., esercitazione, esperienza.
exercitus, us, m., esercito.
exitus, us, m., esito, conclusione.
exopto, as, avi, atum, are, 1° tr., desiderare.
exorno, as, avi, atum, are, 1° tr., abbellire.
expello, is, puli, pulsum, ĕre, 3° tr., espellere, bandire.
expers, expertis, privo.
348
expleo, es, evi, etum, ēre, 2° tr., saziare.
explico, as, avi, atum, are, 1° tr., spiegare.
expono, is, posui, positum, ĕre, 3° tr., spiegare.
expugnatio, onis, f., espugnazione, assalto.
exquiro, is, quisivi, quisitum, ĕre, 3° tr., ricercare, cercare.
exsecratio, exsecrationis, f., maledizione.
exsto, as, exstiti, are, 1° intr., esserci, esistere.
exstruo, is, exstruxi, exstructum, ĕre, 3° tr., ammucchiare, imbandire.
exterritus, a, um, spaventato.
extra, prep. con l’acc., fuori di.
extremum, i, n., fine.
extremus, a, um, ultimo.
F
fabella, ae, f., favoletta.
faber, bri, m., fabbro.
Fabius, ii, m., Fabio.
Fabricius, ii, m., Fabrizio.
fabula, ae, f., favola.
facetiae, arum, f. pl., facezie, scherzi.
facies, faciei, f., aspetto, bellezza.
facile, avv., facilmente.
facilis, facile, facile.
facio, is, feci, factum, ĕre, 3° tr., fare.
factum, i, n., impresa.
facultas, atis, f., possibilità (pl.: ricchezze).
fagus, i, f., faggio.
fallax, acis, falso, ingannevole.
fallo, is, fefelli, falsum, ĕre, 3° tr., ingannare.
fames, famis, f., fame.
familia, ae, f., famiglia.
fanum, i, n., tempio.
fas, n. indecl., diritto divino; il lecito.
fascia, ae, f., benda.
fastus, a, um, fasto.
fatalis, e, fatale.
fatigo, as, avi, atum, are, 1° tr., indebolire, tormentare.
fatidicus, a, um, che predice il futuro.
Faustulus, i, m., Faustolo.
favilla, ae, f., favilla.
febris, is, f., febbre.
feliciter, avv., felicemente.
felix, icis, felice.
femina, ae, f., femmina, moglie.
femur, oris e inis, n., femore, coscia.
fera, ae, f., fiera.
ferculum, i, n., piatto, portata, vivanda; barella.
fere, avv., quasi.
feriae, arum, f. pl., giorni festivi, feste.
ferocitas, atis, f., fierezza, arroganza.
ferox, ocis, feroce, crudele.
ferreus, a, um, ferreo, di ferro.
fertilis, e, fertile, ricco.
ferus, a, um, feroce.
fessus, a, um, stanco.
ficus, i, f., fico.
fidelis, e, fedele, fidato.
fides, fidei, f., fede, fiducia.
fiducia, ae, f., fiducia.
fidus, a, um, fedele.
figo, is, fixi, fixum, ĕre, 3° tr., conficcare.
349
filia, ae, f., figlia.
filius, ii, m., figlio.
fingo, is, finxi, finctum, ĕre, 3° tr., rappresentare.
finis, is, m., confine; termine, fine (pl.: confine, territorio).
finitimi, orum, m. pl., confinanti.
Flaccus, i, m., Flacco.
flagitium, ii, n., scelleratezza, misfatto.
Flaminius, ii, m., Flaminio.
flamma, ae, fiamma.
Flavius, a, um, Flavio (relativo alla gens Flavia).
Flavius, ii, m., Flavio.
flavus, a, um, biondo.
flecto, is, flexi, flectum, ĕre, 3° tr., volgere.
fleo, es, evi, etum, ēre, 2° intr., piangere.
floreo, es, florui, ēre, 2° intr., fiorire.
flos, floris, m., fiore.
flumen, inis, n., fiume.
fluo, is, fluxi, fluxum, ĕre, 3° intr., scorrere.
fluvius, ii, m., fiume.
fons, fontis, m., sorgente, fonte.
foris, is, f., porta.
forte, avv., a caso.
fortiter, avv., valorosamente.
fortitudo, inis, f., forza, coraggio.
fortuito, avv., per caso.
Fortuna, ae, f., la dea Fortuna.
fortunate, avv., fortunatamente.
forum, i, n., foro.
fragilis, e, debole.
frango, is, fregi, fractum, ĕre, 3° tr., spezzare, rompere.
frater, fratris, m., fratello.
fraus, fraudis, f., frode.
frequento, as, avi, atum, are, 1° tr., frequentare.
frigidarium, ii, n., frigidario.
frigidus, a, um, freddo.
frigus, oris, n., freddo, brivido.
fructus, us, m., frutto, guadagno, prodotto.
frugalitas, atis, f., parsimonia, moderazione.
frugi, agg. indecl., sobrio, modesto.
frugifer, fera, ferum, fruttifero, fecondo.
frumentum, i, n., frumento.
frustra, avv., invano, inutilmente.
fuga, ae, f., fuga.
fugio, is, fugi, fugitum, ĕre, 3° intr., fuggire.
fugo, as, avi, atum, are, 1° tr., mettere in fuga.
fulgeo, es, fulsi, ēre, 2° intr., brillare.
fumus, i, m., fumo.
funda, ae, f., fionda.
fundamentum, i, n., fondamento, base.
funditor, oris, m., fromboliere.
funus, funeris, n., cerimonia funebre.
Furcae (Furculae) Caudinae, f. pl., Forche Caudine.
G
Galba, ae, m., Galba.
galea, ae, f., elmo.
Gallia, ae, f., Gallia,
Gallicus, a, um, gallico.
gallina, ae, f., gallina.
gallinarium, ii, n., pollaio.
gallus, i, m., gallo.
350
gaudeo, es, gavisus sum, ēre, 2° semidep. intr. e tr., godere, gioire, essere contento.
gaudium, ii, n., gioia.
gelu, us, n., e gelus, us, m., gelo, freddo.
gemma, ae, f., gemma.
gener, eri, m., genero.
geniculatus, a, um, nodoso.
genu, us, n., ginocchio.
genus, eris, n., stirpe, specie; tipo.
Germani, orum, m. pl., Germani.
Germanicus, i, m., Germanico.
gero, is, gessi, gestum, ĕre, 3° tr., fare.
gigno, is, genui, genitum, ĕre, 3° tr., partorire.
glacies, glaciei, f., ghiaccio.
gladiator, oris, m., gladiatore.
gladiatorius, a, um, gladiatorio.
gladius, ii, m., spada.
gleba, ae, f., zolla (pl. terra).
gloria, ae, f., gloria.
gloriosus, a, um, glorioso, illustre.
Gnaeus, i, m., Gneo.
gracilis, gracile, gracile, sottile.
gradus, us, m., andatura, posizione.
Graecus, a, um, Greco.
grammatica, ae, f., grammatica.
grammaticus, i, m., erudito.
gratia, ae, f., grazia, favore, gratitudine, riconoscenza (exempli gratia = per esempio).
gratus, a, um, gradito, grato.
gravis, e, pesante, appesantito.
gravitas, atis, f., gravità.
gregatim, avv., in frotte.
grex, gregis, m., gregge.
guberno, as, avi, atum, are, 1° tr., governare.
H
habeo, es, habui, habitum, ēre, 2° tr., avere, considerare (bene, male se habere = andar bene, male).
haedus, i, m., capretto.
haesito, as, avi, atum are, 1° intr., impigliarsi.
Hamilcar, aris, m., Amilcare.
Hannibal, alis, m., Annibale.
haruspex, icis, m., aruspice, indovino.
haurio, is, hausi, haustum, ire, 4° tr., bere, attingere.
Hector, oris, m., Ettore.
Hecuba, ae, f., Ecuba.
Helena, ae, f., Elena.
Henna, ae, f., Enna.
herba, ae, f., erba.
herbidus, a, um, erboso.
hiberna, orum, n. pl., quartieri d’inverno.
hic, haec, hoc, questo.
hiems, hiemis, m., inverno, freddo.
Hipparcus, i, m., Ipparco.
Hippias, ae, m., Ippia.
hirundo, inis, f., rondine.
historia, ae, f., storia.
historicus, i, m., storico.
Homerus, i, m., Omero.
homo, hominis, m., uomo.
honestus, a, um, onesto.
Horatius, ii, m., Orazio.
horreum, i, n., granaio.
horribilis, e, orribile, pauroso.
351
hortus, i, m., orto, giardino.
hospitium, ii, n., ospitalità.
hostia, ae, f., vittima.
humanus, a, um, umano.
humerus (umerus), i, m., spalla.
humilis, e, umile.
humus, i f., e humum, i, n., terra.
Hyades, um, f. pl., Iadi.
hypogaeum, i, n., ipogeo.
I
iacio, is, ieci, iactum, ĕre, 3° tr., gettare, lanciare.
iam, avv., ormai, già.
iamdudum, avv., già da tempo.
Ianiculum, i, n., Gianicolo.
Ianus, i, m., Giano.
ibi, avv., qui.
Idus, Iduum, f. pl., Idi.
iecur, iecoris e iecinoris, m., fegato.
Iesus, us, m., Gesù.
igitur, avv., quindi.
ignavia, ae, f., pigrizia.
ignis, ignis, m., fuoco.
ignobilis, e, ignobile.
ignominia, ae, f., ignominia.
ignoro, as, avi, atum, are, 1° tr., non conoscere.
Ilias, Iliadis, f., Iliade.
illumino, as, avi, atum, are, 1° tr., illuminare.
illustris, e, celebre, famoso.
imber, imbris, m., pioggia.
immanis, e, disumano, bestiale, immenso, enorme.
immaturus, a, um, prematuro.
immemor, immemoris, immemore, smemorato.
immineo, es, ēre, 2° tr., minacciare.
imminuo, es, imminui, imminutum, ĕre, 3° tr., ridurre, diminuire.
immitto, is, misi, missum, ĕre, 3° tr., mettere, portare.
immodicus, a, um, smodato.
immolo, as, avi, atum, are, 1° tr., immolare, sacrificare.
impedio, is, ivi, itum, ire, 4° tr., impedire, fermare.
impensa, ae, f., spesa.
imperitia, ae, f., inesperienza.
imperium, ii, n., impero.
impero, as, avi, atum, are, 1° tr., ordinare.
impetus, us, m., attacco, impeto.
impiger, impigra, impigrum, attivo, operoso.
imploro, as, avi, atum, are, 1° tr., implorare.
importo, as, avi, atum, are, 1° tr., importare.
impotentia, ae, f., prepotenza.
improviso, avv., all’improvviso.
in, prep. con l’acc. e con l’abl.; con l’abl.: in, verso, contro; con l’acc. : in, tra, durante.
inauditus, a, um, inaudito, straordinario.
incendo, is, incendi, incensum, ĕre, 3° tr., bruciare, incendiare.
incĭdo, is, incĭdi, ĕre, 3° intr., cadere.
incipio, is, cepi, ceptum ĕre, 3° intr., avere inizio.
includo, is, clusi, clusum, ĕre, 3° tr., chiudere dentro.
incola, ae, m. e f., abitante.
incompositus, a, um, disordinato.
inconsideratus, a, um, sconsiderato.
incursio, incursionis, f., incursione, scorreria.
incustoditus, a, um, incustodito.
indico, as, avi, atum, are, 1° tr., rivelare.
352
indico, is, dixi, dictum, ĕre, 3° tr., dichiarare.
indignus, a, um, vergognoso.
induo, is, dui, dutum, ĕre, 3° tr., indossare.
Indus, i, m., Indo.
industria, ae, f., operosità.
indutiae, arum, f. pl., tregua.
inedia, ae, f., fame, digiuno.
inexpectatus, a, um, inaspettato.
infamia, ae, f., infamia.
infelix, infelicis, addolorato, infelice.
infestus, a, um, minaccioso, ostile.
infidus, a, um, infido.
infirmus, a, um, debole.
inflammo, as, avi, atum, are, 1° tr., infiammare.
infula, ae, f., benda.
ingens, ingentis, grande.
inglorius, a, um, senza gloria, oscuro.
ingratus, a, um, ingrato, non gradito.
inhonestus, a, um, disonesto, spregevole.
inimicus, i, m., nemico.
initium, ii, n., inizio.
iniuria, ae, f., ingiuria.
innocentia, ae, f., innocenza.
inops, inopis, povero.
insania, ae, f., pazzia.
insero, is, inserui, insertum, ĕre, 3° tr., introdurre.
insidiae, arum, f. pl., insidia.
instar, n. indecl., modello; a guisa di (instar speculi = come allo specchio)
instituo, is, stitui, stitutum, ĕre, 3° tr., stabilire, istituire.
instrumentum, i, n., strumento.
insula, ae, f., isola.
integer, gra, grum, incorrotto, irreprensibile, nuovo, integro.
inter, prep. con l’acc., tra, fra.
intercedo, is, cessi, cessum, ĕre, 3° intr., mettersi in mezzo.
intercludo, is, clusi, clusum, ĕre, 3° tr., bloccare.
interdum, avv., qualche volta, a volte.
interfector, oris, m., uccisore.
interficio, is, feci, fectum, ĕre, 3° tr., uccidere.
interimo, is, interemi, interemptum, ĕre, 3° tr., uccidere.
intermitto, is, misi, missum, ĕre, 3° tr., sospendere.
intra, prep. con l’acc., entro.
inundo, as, avi, atum, are, 1° tr., inondare.
invado, is, vasi, vasum, ĕre, 3° tr., invadere.
invalidus, a, um, invalido, malato.
invenio, is, veni, ventum, ire, 4° tr., trovare.
investigatio, onis, f., indagine.
invidia, ae, f., invidia.
invito, as, avi, atum, are, 1° tr., invitare.
iocur, iocineris, n., fegato.
iocus, i, m., gioco.
Iphicrates, is, m., Ificrate.
Iphigenia, ae, f., Ifigenia.
ira, ae, f., ira.
irrigo, as, avi, atum, are, 1° tr., bagnare.
irrumpo, is, rupi, ruptum, ĕre, 3° intr., precipitarsi contro.
irruo, is, irrui, ĕre, 3° intr., irrompere.
Ismarus, i, m., Ismaro.
ita, avv., così.
Italia, ae, f., Italia.
itaque, cong., perciò, quindi.
iter, itineris, n., viaggio.
iterum, avv., di nuovo.
353
Ithaca, ae, f., Itaca.
Ithacus, i, m., l’Itacese (Ulisse).
iucundus, a, um, piacevole.
iudex, icis, m., giudice.
iugum, i, n., cima, catena
Iugurtha, ae, m., Giugurta.
Iugurthinus, a, um, giugurtino.
Iulius, a, um, Giulio (relativo alla gens Giulia).
iungo, is, iunxi, iunctum, ĕre, 3° tr., unire.
Iuno, Iunonis, f., Giunone.
iurgium, ii, n., litigio.
ius, iuris, n., legge, diritto.
iusiurandum (ius iurandum), iurisiurandi, n., giuramento.
iussum, i, n., ordine.
iussus, us, m., ordine (solo ablativo: iussu).
iuste, avv., giustamente.
iustitia, ae, f., giustizia.
iuvenis, is, m., giovane.
iuventus, iuventutis, f., gioventù.
iuvo, as, iuvi, iutum, iuvare, 1° tr., aiutare.
K
Kaeso, v. Caeso.
Kalendae, v. Calendae.
Karthag… v. Carthag….
L
Labienus, i, m., Labieno.
lac, lactis, n., latte.
lacer, era, erum, lacero, mutilato.
lacero, as, avi, atum, are, 1°tr., sbranare.
Laconia, ae, f., Laconia.
lacrima, ae, f., lacrima.
lacrimo, as, avi, atum, are, 1° intr., piangere.
lacunar, aris, n., soffitto a cassettoni.
lacus, us, m., lago.
laedo, is, laesi, laesum, ĕre, 3° tr., danneggiare.
laetitia, ae, f., gioia.
laetus, a, um, lieto.
lagoena, ae, f., bottiglia, fiasco, brocca.
lambo, is, lambi e lambii, lambitum, ĕre, 3° tr., leccare.
lamentatio, onis, f., lamento, pianto.
laniger, eri, m., agnello, montone.
laniger, gera, gerum, lanuto.
Laocoon, oontis, m., Laocoonte.
largitio, onis, f., elargizione, distribuzione.
lassus, a, um, stanco.
latebra, ae, f., nascondiglio.
latibulum, i, n., tana, nascondiglio.
latifundium, ii, n., vasto podere.
Latine, avv., in latino.
Latium, ii, n., Lazio.
Latona, ae, f., Latona.
laudator, oris, m., elogiatore.
laudo, as, avi, atum, are, 1° tr., lodare.
lectica, ae, f., lettiga.
lectus, i, m., letto.
legatio, onis, f., ambasceria, ambasciata.
legatus, i, m., ambasciatore, luogotenente.
legio, onis, f., legione.
354
legionarii, orum, m. pl., legionari.
lego, is, legi, lectum, ĕre, 3° tr., leggere.
leo, leonis, m., leone.
Leonidas, ae, m., Leonida.
lepidus, a, um, grazioso.
levo, as, avi, atum, are, 1° tr., innalzare, sollevare.
libellus, i, m., libretto.
libenter, avv., volentieri.
liber, bri, m., libro.
liberta, ae, f., liberta.
libertas, libertatis, f., libertà.
libertus, i, m., liberto.
ligneus, a, um, di legno.
lignum, i, n., legno.
lilium, ii, n., giglio.
limpidus, a, um, limpido.
limus, i, m., limo.
lingua, ae, f., lingua.
linteus, a, um, di lino.
liquidus, a, um, liquido.
liquo, as, avi, atum, are, 1° tr., filtrare.
liquor, oris, m., acqua.
littera, ae, f., lettera (dell’alfabeto).
litterae, arum, f. pl., lettera; letteratura.
litus, litoris, n., costa, litorale.
Livia, ae, f., Livia.
Livius, ii, m., Livio.
locus, i, m., luogo (loca, orum, n. pl., luoghi; loci, orum, m. pl., passi di un libro).
longe, avv., lontano; di gran lunga.
longus, a, um, lungo.
luceo, es, luxi, ēre, 2° intr., essere visibile.
lucerna, ae, f., lampada.
lucesco, is, ĕre, 3° intr., spuntare (lucescit, impers., = comincia a far giorno).
Lucifer, feri, m., Lucifero.
Lucilius, ii, m., Lucilio.
Lucius, ii, m., Lucio.
Lucretia, ae, f., Lucrezia.
luctus, us, m., lutto, dolore.
lucus, i, m., bosco sacro.
ludo, is, lusi, lusum, ĕre, 3° intr., giocare.
ludus, i, m., gioco.
lugeo, es, luxi, luctum, ēre, 3° intr. e tr., piangere.
lumen, luminis, n., gloria, luce.
luna, ae, f., luna.
luo, is, lui,( luiturus), luĕre, 3° tr., scontare.
lupus, i, m., lupo.
luscinia, ae, f., usignolo.
luxuria, ae, f., sfarzo, dissolutezza, lussuria.
luxuries, luxuriei, f., sfarzo, dissolutezza, lussuria.
Lycurgus, i, m., Licurgo.
Lydus, i, m., Lido.
lyra, ae, f., lira.
M
Macedones, um, m. pl., Macedoni.
macte, interiez., bene! bravo! (macte virtute esto = sii onorato per il tuo valore = gloria a te)
maestitia, ae, f., tristezza, mestizia.
magis, avv., più (magis quam = più che).
magister, stri, m., maestro.
magistra, ae, f., maestra.
magistratus, us, m., magistratura; magistrato.
355
magnificentia, ae, f., sfarzo.
magnus, a, um, grande.
maledicus, a, um, maldicente, offensivo.
malum, i, n., mela; male.
malus, i, f., melo.
mandatum, i, n., incarico.
mane, avv., di mattina (hodierno mane = questa mattina).
maneo, es, mansi, mansum, ēre, 2° intr., restare.
mansuetus, a, um, mansueto, mite.
manus, us, f., mano, schiera.
Marcellus, i, m., Marcello.
Marcia, ae, f., Marcia.
Marcius, ii, m., Marcio.
Marcus, i, m., Marco.
Mardonius, ii, m., Mardonio.
mare, is, n., mare.
margarita, ae, f., perla.
maritimus, a, um, marittimo, marino.
Marius, ii, m., Mario.
marmoreus, a, um, di marmo.
Mars, Martis, m., Marte.
mater, matris, f., madre.
matrona, ae, f.,matrona.
maturus, a, um, maturo.
maxime, avv., soprattutto, moltissimo.
Maximus, i, m., Massimo.
medicamentum, i, n., farmaco, medicina.
medicina, ae, f., medicina.
medicus, i, m., medico.
medius, a, um, medio, nel mezzo.
memor, memoris, memore, che ricorda.
memoria, ae, f., ricordo.
mendax, acis, falso, bugiardo.
mendicus, i, m., mendicante.
Menelaus, i, m., Menelao.
Menenius, ii, m., Menenio.
mens, mentis, f., mente.
mensa, ae, f., tavola, mensa.
mercatura, ae, f., commercio.
Mercurius, ii, m., Mercurio.
meridies, meridiei, m., mezzogiorno.
merula, ae, f., merlo.
merum, i, n., vino puro.
Messenii, orum, m. pl., Messeni.
Metellus, i, m., Metello.
meto, is, messum, ĕre, 3° tr., mietere.
metus, us, m., paura.
meus, a, um, mio.
miles, militis, m., soldato.
militia, ae, f., servizio militare.
Minerva, ae, f., Minerva.
minister, stri, m., servo.
minus, avv., meno.
miro, as, are, 1° tr, guardare con ammirazione.
misceo, es, miscui, mixtum, ēre, 2° tr., mescolare.
miser, era, erum, povero.
misere, avv., miseramente.
miseria, ae, f., miseria.
mitigo, as, avi, atum, are, 1° tr., mitigare.
mitis, mite, mite.
mitto, is, misi, missum, ĕre, 3° tr., mandare.
mixtus, a, um, misto.
356
modestia, ae, f., modestia.
modus, i, m., limite, estensione.
moenia, ium, n. pl., mura.
moleste, avv., in maniera vergognosa.
molestus, a, um, molesto.
mollis, e, arrendevole, fiacco.
molliter, avv., fiaccamente, senza energia.
monile, is, n., gioiello, monile.
monitus, us, m., consiglio, suggerimento.
mons, montis, m., monte.
monstro, as, avi, atum, are, 1° tr., indicare.
monstrum, i, n., mostro; prodigio.
mora, ae, f., indugio, ritardo.
morbus, i, m., malattia.
mors, mortis, f., morte.
mortifer e mortiferus, a, um, mortale, micidiale.
mos, moris, m., costume.
motus, us, m., movimento.
moveo, es, movi, motum, ēre, 2° tr., muovere, causare, spingere.
mox, avv., subito.
Mucius, ii, m., Mucio.
mulier, eris, f., donna.
muliercula, ae, f., donnicciola.
multo, avv., molto.
mundus, i, m., mondo.
murus, i, m., muro.
mus, muris, m., topo.
musca, ae, f., mosca.
musica, ae, f., musica.
musicus, i, m., musicista.
Mutina, ae, f., Modena.
Mylae, arum, f. pl., Milazzo.
myrica, ae (myrice, es), f., tamerice.
N
nam, cong., infatti.
narcissus, i, m., narciso.
narratio, onis, f., racconto.
narro, as, avi, atum, are, 1° tr., raccontare.
natu, abl. di natus (non usato), per età, di nascita.
naufragus, i, m., naufrago.
nauta, ae, m., marinaio.
navalis, e, navale.
navigatio, onis, f., navigazione.
navis, is, f., nave.
ne…quidem, avv. neg., nemmeno.
Neapolitanum, i, n., podere presso Napoli.
nebula, ae, f., nebbia.
nec, cong., e non.
necesse, agg. indecl., necessario.
neco, as, avi, atum, are, 1° tr., uccidere.
necto, is, nexui e nexi, nectum, ĕre, 3° tr., intrecciare, annodare.
nefarius, a, um, empio.
nefas, n. indecl., cosa non lecita, sacrilegio.
nefastus, a, um, nefasto.
neglegentia, ae, f., negligenza.
neglego, is, neglexi, neglectum, ĕre, 3° tr., trascurare.
negotium, ii, n., attività, affare.
nemo, nullius, agg. e pron., nessuno.
nepticula, ae, f., nipotina.
Neptunus, i, m., Nettuno.
357
nequam, agg. indecl., malvagio.
neque, cong., e non.
Nereis, Nereidis, m., Nereide.
Nero, Neronis, m., Nerone.
neuter, tra, trum, nessuno dei due.
Nevius, ii, m., Nevio.
nex, necis, f., morte.
nidifico, as, avi, atum, are, 1° intr, nidificare.
nihil, n. indecl., niente.
Nilus, i, m., Nilo.
nimius, a, um, eccessivo.
Nisus, i, m., Niso.
nix, nivis, f., neve.
nobilis, e, nobile.
noceo, es, nocui, nocitum, ēre, 2° intr., nuocere.
nocivus, a, um, nocivo.
nomen, inis, n., nome.
non, avv., non.
nondum, avv., non ancora.
nonnullus, a, um, alcuno.
notus, a, um, noto.
novus, a, um, nuovo.
nox, noctis, f., notte (sub noctem = sul far della notte).
noxius, a, um, colpevole.
nubila, orum, n., pl., nuvole.
nubo, is, nupsi, nutpum, ĕre, 3° intr., sposare.
nudus, a, um, nudo.
nugae, arum, f. pl., inezia.
nullus, a, um, nessuno.
Numa, ae, m., Numa.
numerus, i, m., numero, quantità.
Numida, ae, m., Numida.
Numidia, ae, f., Numidia.
nummus, i, m., moneta, denaro.
numquam, avv., non mai.
nuntius, ii, m., messaggero, notizia.
nuptiae, arum, f. pl., nozze.
nurus, us, f., nuora.
nusquam, avv., in nessun luogo.
nutrix, nutricis, f., nutrice.
O
ob, prep. con l’acc., per, a causa di, davanti a.
obdormisco, is, ivi, ĕre, 3° intr., addormentarsi.
obiurgo, as, avi, atum, are, 1° tr., rimproverare.
oboedio, is, ivi e ii, itum, ire, 4° intr., ubbidire.
obrepo, is, repui, reptum, ĕre, 3° intr., andare di soppiatto.
obscurus, a, um, poco noto.
observo, as, avi, atum, are, 1° tr., osservare.
obsideo, es, sedi, sessum, ēre, 2° tr., assediare.
obsidio, onis, f., assedio.
obsido, is, sedi, sessum, ĕre, 3° tr., assediare.
obsisto, is, stiti, stitum, ĕre, 3° intr., opporsi.
obtego, is, obtexi, obtectum, ĕre, 3° tr., coprire.
obtempero, as, avi, atum, are, 1° intr., ubbidire.
obtineo, es, obtinui, obtentum, ēre, 2° tr., ottenere, avere.
occasus, us, m., tramonto, occidente.
occīdo, is, occīdi, occīsum, ĕre, 3° tr., uccidere.
occulto, as, avi, atum, are, 1° tr., nascondere.
occultus, a, um, segreto.
occumbo, is, cubui, cubitum, ĕre, 3° intr., soccombere.
358
occurro, is, curri, cursum, ĕre, 3° intr., imbattersi.
Octavianus, i, m., Ottaviano.
oculus, i, m., occhio.
odorifer, fera, ferum, profumato.
Odyssea, ae, f., Odissea.
offendo, is, fendi, fensum, ĕre, 3° tr., offendere.
officina, ae, f., officina.
officium, ii, n., dovere.
olea, ae, f., oliva.
oleaster, stri, m., oleastro.
oleum, i, n., olio.
olfactus, us, m., olfatto, odorato.
olim, avv., una volta.
omnis, e, tutto.
onager, gri e onagrus, i, m., asino selvatico.
onerarius, a, um, da carico, da trasporto.
onero, as, avi, atum, are, 1° tr., caricare.
opacus, a, um, ombroso, ombreggiato.
opera, ae, f., lavoro; operaio.
operio, is, operui, opertum, ire, 4° tr., chiudere.
oppidani, orum, m. pl., cittadini, abitanti della città.
oppidum, i, n., città.
oppugno, as, avi, atum, are, 1° tr., assediare.
opto, as, avi, atum, are, 1° tr., sperare, augurarsi.
opus, operis, n., opera d’arte; lavoro dei campi.
ora, ae, f., costa.
oraculum, i, n., oracolo.
oratio, onis, f., discorso.
Orcus, i, m., Orco.
ordo, inis, m., successione, ordine.
origo, inis, f., origine.
ornamentum, i, n., ornamento, ricchezza.
orno, as, avi, atum, are, 1° tr., ornare.
oro, as, avi, atum, are, 1° tr., pregare.
ostentatio, onis, f., bellezza.
ostento, as, avi, atum, are, 1° tr., far vedere, fare sfoggio.
otium, ii, n., ozio.
ovile, is, n., ovile.
ovis, is, f., pecora.
P
pabulum, i, n., foraggio.
pactio, onis, f., patto.
paene, avv., quasi.
paeninsula, ae, f., penisola.
pagus, i, m., villaggio.
pala, ae, f., vanga.
Palatium, ii, n., Palatino.
Pallas, Palladis, f., Pallade.
paluster, palustris, palustre, palustre, paludoso, di palude.
Panathenaica, orum, n. pl., Panatenaiche.
parco, is, peperci, ĕre, 3°tr. e intr., risparmiare, perdonare; astenersi da.
parcus, a, um, scarso, parsimonioso.
parens, entis, m., padre (pl. genitori; patrizi, senatori).
pareo, es, parui, paritum, ēre, 2° intr., ubbidire.
pario, is, peperi, partum, ĕre, 3° tr., partorire; procurare.
Paris, Paridis, m., Paride.
parma, ae, f., scudo.
paro, as, avi, atum, are, 1° tr., procurare.
parricida, ae, m., parricida, assassino, traditore.
partus, us, m., parto, prole, figlio.
359
pasco, is, pavi, pastum, ĕre, 3° tr., condurre al pascolo.
pastor, oris, m., pastore.
patefacio, is, patefeci, patefactum, ĕre, 3° tr., svelare.
patens, entis, aperto.
pater, patris, m., padre.
patientia, ae f., pazienza.
patina, ae, f., piatto, padella.
patria, ae, f., patria.
patricii, orum, m. pl., patrizi.
patricius, ii, m., patrizio.
Patroclus, i, m., Patroclo.
patrona, ae, f., patrona.
patronus, i, m., patrono.
patruus magnus, m., fratello del nonno.
paucus, a, um, poco.
Paula, ae, f., Paola.
paupertas, atis, f., povertà.
pavidus, a, um, pauroso.
pavito, as, avi, are, 1° intr., tremare; tr., aver paura di.
pax, pacis, f., pace.
pecco, as, avi, atum, are, 1° intr., sbagliare.
pecto, is, pexi, pexum, ĕre, 3° tr., pettinare.
pecu, n., gregge, bestiame.
pecunia, ae, f., ricchezza.
pecus, oris, n., gregge, bestiame.
pecus, pecudis, f., animale.
pedes, peditis, m., fante.
pedester, pedestris, pedestre, pedestre, di fanteria.
peditatus, us, m., fanteria.
Peleus, i, m., Peleo.
Peloponnesus, i, m., Peloponneso.
pelta, ae, f., pelta (piccolo scudo).
Penates, ium, m. pl., Penati.
pendo, is, pependi, pensum, ĕre, 3° tr., pagare.
pensum, i, n., compito.
penuria, ae, f., scarsezza.
per, prep. con l’acc., per, attraverso, durante, per mezzo di.
peradulescentulus, a, um, giovanissimo.
percrebresco, is, percrebrui, ĕre, 3° intr., diffondersi.
percutio, is, cussi, cussum, ĕre, 3° tr., trafiggere, colpire.
peregrinatio, onis, f., peregrinare.
pereo, is, perii, (periturus), ire, 4° intr., morire.
perficio, is, perfeci, perfectum, ĕre, 3° tr., realizzare.
perfidia, ae, f., perfidia.
perfidus, a, um, perfido, sleale.
Pericles, is, m., Pericle.
periculum, i, n., pericolo.
peritia, ae, f., esperienza.
perpetro, as, avi, atum, are, 1° tr., fare, compiere.
Persae, arum, m. pl., Persiani.
perspicio, is spexi, spectum, ĕre, 3° tr., esaminare.
perspicuus, a, um, chiaro, evidente.
persuadeo, es, suasi, suasum, ēre, 2° intr., convincere.
perturbo, as, avi, atum, are, 1° tr., turbare.
pervenio, is, veni, ventum, ire, 4° intr., giungere, arrivare.
perystilium, ii, n., peristilio.
pessumdo (pessum do), as, pessumdedi, pessumdatum, are, 1° tr., mandare in rovina.
peto, is, ivi, itum, ĕre, 3° tr., dirigersi verso; chiedere.
Phaedrus, i, m., Fedro.
Phidias, ae, m., Fidia.
Philippi, orum, m., Filippi.
philosophia, ae, f., filosofia.
360
philosophus, i, m., filosofo.
Phoenices, Phoenicum, m. pl., Fenici.
pie, avv., religiosamente.
pigritia, ae, f., pigrizia.
pila, ae, f., palla.
pilum, i, n., giavellotto.
pilus, i, m., pelo.
pingo, is, pinxi, pinctum, ĕre, 3° tr., dipingere, ricamare.
pinus, i, f., pino.
pirata, ae, m., pirata.
pirus, i, f., pero.
piscator, oris, m., pescatore.
piscis, is, m., pesce.
Pisistratidae, arum, m. pl., Pisistratidi.
Pisistratus, i, m., Pisistrato.
pistor, pistoris, m., panettiere, fornaio.
pius, a, um, pio, rispettoso.
placeo, es, placui, placitum, ēre, 2° intr., piacere.
placidus, a, um, placido.
placo, as, avi, atum, are, 1° tr., placare.
planities, planitiei, f., piano, pianura.
planta, ae, f., pianta.
platanus, i, f., platano.
plaustrum, i, n., carro.
plausus, us, m., applauso.
Plautus, i, m., Plauto.
plebs, plebis, f., plebe.
plenus, a, um, pieno.
plerumque, avv., spesso.
plurimus, a, um, moltissimo.
plus, avv., più (plus quam = più che).
pluvia, ae, f., pioggia.
poculum, i, n., coppa.
poena, ae, f., sofferenza.
Poeni, orum, m. pl., Cartaginesi.
poëta, ae, m., poeta.
Polybius, ii, m., Polibio.
Polydorus, i, m., Polidoro.
Polyphemus, i, m., Polifemo.
pomarium, ii, n., frutteto.
Pompeiani, orum, m. pl., Pompeiani.
Pompeius, ii, m., Pompeo.
Pompilius, ii, m., Pompilio.
pondus, eris, n., peso.
pono, is, posui, positum, ĕre, 3° tr., porre.
pons, pontis, m., ponte.
populus, i, m., popolo; f., pioppo.
Porcius, ii, m., Porcio.
porrigo, is, rexi, rectum, ĕre, 3° tr., offrire.
Porsenna, ae, m., Porsenna.
porta, ae, f., porta (della città).
porticus, us, m. e f., porticato.
porto, as, avi, atum, are, 1° tr., portare.
portus, us, m., porto.
possideo, es, sedi, sessum, ēre, 2° tr., possedere.
possum, potes, potui, posse, intr., potere.
post, prep. con l’acc., dopo.
postea, avv., in seguito.
posticum, i, n., porta posteriore.
postremo, avv., infine.
potio, onis, f., bevanda.
potior, ius, più importante.
361
potis, e, agg. indecl., capace di, possibile.
praebeo, es, bui, bitum, ēre, 2° tr., offrire, dare.
praeceps, praecipitis, veloce, precipitoso.
praeceptor, oris, m., precettore.
praeceptum, i, n., comando.
praedico, is, dixi, dictum, ĕre, 3° tr., preannunciare.
praefectus, i, m., prefetto, capo.
praefica, ae, f., prefica.
praemitto, is, misi, missum, ĕre, 3° tr., mandare avanti.
praemium, ii, n., premio.
praesagium, ii, n., presagio.
praesideo, es, sedi, ēre, 2° intr., proteggere.
praesidium, ii, n., presidio.
praestans, praestantis, eccellente.
praeterea, avv., inoltre.
praetor, oris, m., pretore.
praetorius, a, um, pretorio.
pratum, i, n., prato.
Priamus, i, m., Priamo.
Priapus, i, m., Priapo.
primo, avv., in un primo tempo.
primus, a, um, primo.
princeps, principis, agg. e sost., per primo; principe.
principium, ii, n.,fondamento, premesa.
pristinus, a, um, antico, precedente.
pro, prep. con l’abl., al posto di, davanti a, in favore di, per.
probe, avv., onestamente.
probitas, atis, f., onestà.
procedo, is, cessi, cessum, ĕre, 3° intr., procedere.
procella, ae, f., tempesta.
proci, orum, m. pl., proci.
proditio, onis, f., tradimento.
proelium, ii, n., battaglia.
profecto, avv., certamente, senza dubbio.
profugus, a, um, fuggiasco, esule.
promitto, is, misi, missum, ĕre, 3° tr., promettere.
propero, as, avi, atum, are, 1° intr., affrettarsi.
propono, is, posui, positum, ĕre, 3° tr., proporre.
propositum, i, n., proposito.
propter, avv., vicino, accanto.
propter, prep. con l’acc., per, a causa di, vicino a.
proruo, is, prorui, prorutum, ĕre, 3° intr., crollare, cadere.
proscriptus, a, um, proscritto.
prospicio, is, prospexi, prospectum, ĕre, 3° intr., provvedere a.
protego, is, texi, tectum, ĕre, 3° tr., proteggere.
provincia, ae, f., provincia.
provoco, as, avi, atum, are, 1° tr., provocare.
proximus, a, um, vicino, vicinissimo, confinante.
prudens, prudentis, pratico.
prudentia, ae, f., prudenza.
Prusia, ae, m., Prusia.
publico, as, avi, atum, are, 1° tr., confiscare.
Publicola, ae, m., Publicola.
publicus, a, um, pubblico.
pudicitia, ae, f., pudicizia, virtù.
puella, a, f., ragazza.
puellula, ae, f., bambina.
pulcher, pulchra, pulchrum, bello.
pueritia, ae, f., fanciullezza.
pugio, onis, m., pugnale.
pugna, ae, f., battaglia.
pulchritudo, inis, f., bellezza.
362
pulvinus, i, m., cuscino.
punio, is, ivi, itum, ire, 4° tr., punire.
pupa, ae, f., bambola.
purgo, as, avi, atum, are, 1° tr., pulire.
purpura, ae, f., porpora.
puter, putris, putre, marcio.
puteus, i, m., pozzo.
puto, as, avi, atum, are, 1° tr., credere.
Pyrrhus, i, m., Pirro.
Q
quaero, is, quaesivi, quaesitum, ĕre, 3° tr., chiedere, cercare.
quam, avv. e cong., quanto, che, di quanto.
quartus, a, um, quarto.
-que, cong. encl., e.
quercus, us, f., quercia.
qui, quae, quod, pron. rel., il quale, che, quello che.
quies, etis, f., quiete.
quiesco, is, quievi, quietum, ĕre, 3° intr., riposare.
quinque, num., cinque.
Quinctius, ii, m., Quinzio.
quod, cong. caus., perché, poiché.
quoniam, cong. caus., poiché, perché.
quoque, avv., anche.
quotannis, avv., ogni anno.
R
racemus, i, m., grappolo.
radix, icis, f., radice.
ramus, i, m., ramo.
rana, ae, f., rana.
rapio, is, rapui, raptum, ĕre, 3° tr., rapire.
ratio, onis, f., ragione.
recedo, is, recessi, recessum, ĕre, 3° intr., ritirarsi, andarsene.
recens, recentis, recente, nuovo.
recenseo, es, censui, censum o censitum, ēre, 2° tr., passare in rassegna.
receptus, us, m., ritirata, rifugio.
recipio, is, recepi, receptum, ĕre, 3° tr., riconquistare, riprendere.
recito, as, avi, atum, are, 1° tr., leggere.
reconcilio, as, avi, atum, are, 1° tr., riconciliare.
recreo, as, avi, atum, are, 1° tr., ristorare.
rector, oris, m., signore, governatore.
recubo, as, are, 1° intr., stare coricato.
recuso, as, avi, atum, are, 1° tr., rifiutare.
reddo, is, didi, ditum, ĕre, 3° tr., rendere.
redigo, is, egi, actum, ĕre, 3° tr., ridurre.
redimo, is, redemi, redemptum, ĕre, 3° tr., riscattare, salvare.
reduco, is, duxi, ductum, ĕre, 3° tr., riportare.
refrigeratio, onis, f., frescura, sollievo.
refrigerium, ii, n., refrigerio.
refugium, ii, n., rifugio.
regnum, i, n., regno.
rego, is, rexi, rectum, ĕre, 3° tr., governare.
relinquo, is, liqui, lictum, ĕre, 3° tr., lasciare.
reliquus, a, um, rimanente.
remeo, as, avi, atum are, 1° intr., ritornare.
remigro, as, avi, atum, are, 1° intr., tornare.
Remus, i, m., Remo.
renuntio, as, avi, atum, are, 1° tr., annunciare.
repentinus, a, um, repentino.
363
reperio, is, repperi, repertum, ire, 4° tr., trovare.
repeto, is, petivi, petitum, ĕre, 3° tr., richiedere.
repono, is, posui, positum, ĕre, 3° tr., riporre.
reporto, as, avi, atum, are, 1° tr., riferire, riportare.
reprehendo, is, prehendi, prehensum, ĕre, 3° tr., rimproverare.
repugno, as, avi, atum, are, 1° intr., resistere, opporsi.
requiesco, is, requievi, requietum, ĕre, 3° intr., riposarsi.
res, rei, f., cosa (res rusticae = agricoltura, possedimenti agricoli).
resisto, is, stiti, ĕre, 3° intr., opporsi.
resono, as, avi, atum, are, 1° intr., riecheggiare.
respondeo, es, spondi, sponsum, ēre, 2° tr., rispondere.
restituo, is, stitui, stitutum, ĕre, 3° tr., ricollocare, ristabilire.
restringo, is, strinxi, strinctum, ĕre, 3° intr., impugnare.
rete, is, n., rete.
retineo, es, tinui, tentum, ēre, 2° tr., trattenere.
reus, i, m., colpevole.
revoco, as, avi, atum, are, 1° tr., invitare.
rex, regis, m., re.
Rhea, ae, f., Rea Silvia.
rideo, es, risi, risum, ēre, 2° intr., ridere.
ripa, ae, f., riva.
rite, avv., secondo il rito.
rivus, i, m., ruscello.
rixa, ae, f., rissa.
rogatus, us, m., richiesta, preghiera.
Roma, ae, f., Roma.
Romanus, a, um, romano.
Romulus, i, m., Romolo.
rosa, ae, f., rosa.
rostrum, i, n., rostro, becco.
ruber, rubra, rubrum, rosso.
Rubico, onis, m., Rubicone.
ruina, ae, f., rovina.
rumor, oris, m., rumore, chiacchiere.
rupes, is, f., rupe.
rursus, avv., di nuovo.
rus, ruris, n., campagna.
rusticus, i, m., campagnolo.
Rutilus, i, m., Rutilo.
Rutuli, orum, m. pl., Rutuli.
S
Sabini, orum, m. pl., Sabini.
saccus, i, m., sacco.
sacerdos, otis, m., sacerdote; f., sacerdotessa.
sacra, orum, n. pl., cerimonie religiose.
sacrificium, ii, n., sacrificio.
sacrifico, as, avi, atum, are, 1° tr., sacrificare.
sacrificulus, i, m., sacerdote (rex sacrificulus = re dei sacrifici).
saepe, avv., spesso.
saepes, saepis, f., siepe, recinto.
saevio, is, saevii, saevitum, ire, 4° intr., infuriare, accanirsi.
saevitia, ae, f., rigore.
saevus, a, um, crudele.
sagitta, ae, f., freccia.
sagittarius, ii, m., arciere.
Saguntum, i, n., Sagunto.
Saguntus, i, f., Sagunto.
Salamis, inis, f., Salamina.
Sallustius, ii, m., Sallustio.
salto, as, avi, atum, are, 1° intr., ballare.
364
saluber, salubris, salubre, salubre, vantaggioso.
salutaris, e, salutare.
Samnites, ium, m. pl., Sanniti.
sancte, avv., santamente.
sanguen, inis, n., sangue.
sanguis, inis, m., sangue.
sano, as, avi, atum, are, 1° tr., guarire.
sapiens, sapientis, sapiente, saggio.
sapientia, ae, f., sapienza.
sarcina, ae, f., bagaglio, soma.
sarcinarius, a, um, da soma.
Sardinia, ae, f., Sardegna.
satira, ae, f., satira.
satis, avv., abbastanza.
Saturnus, i, m., Saturno.
saucius, a, um, ferito.
saxum, i, n., sasso, macigno.
scapha, ae, f., barca.
scelestus, a, um, scellerato, canaglia.
scelus, eris, n., misfatto, delitto.
schola, ae, f., scuola.
scientia, ae, f., conoscenza.
scio, is, scivi, scitum, scire, 4° tr., sapere.
Scipio, onis, m., Scipione.
scriba, ae, m., scriba.
scribo, is, scripsi, scriptum, ĕre, 3° tr., scrivere.
scriptor, oris, m., scrittore.
scriptum, i, n., scritto, cosa scritta, opera.
sculpo, is, sculpsi, sculptum, ĕre, 3° tr., scolpire.
sculptor, oris, m., scultore.
scurra, ae, m., fannullone.
scutum, i, n., scudo.
secedo, is, cessi, cessum, ĕre, 3° intr., allontanarsi.
secessio, onis, f., secessione.
secundum, prep. con l’acc., lungo.
secundus, a, um, favorevole.
securitas, securitatis, f., sicurezza, tranquillità.
sed, cong., ma.
sedeo, es, sedi, sessum, ēre, 2° intr., stare seduto.
sedes, is, f., sedia; abitazione.
sedile, is, m., sedile.
seditio, onis, f., rivolta.
Seianus, i, m., Seiano.
sella, ae, f., sedia.
semel, avv., una sola volta.
semisomnus, a, um, assonnato.
semper, avv., sempre.
sempiternus, a, um, eterno.
Sempronius, ii, m., Sempronio.
senatus, us, m., senato.
Seneca, ae, m., Seneca.
senectus, utis,f., vecchiaia.
senex, senis, m., vecchio.
Senones, Senonum, m. pl., Senoni.
sensatus, a, um, significativo.
sententia, ae, f., pensiero, concetto, parere.
series, seriei, f., ordine, successione, serie.
sermo, onis, m., discorso, conversazione.
sero, is, sevi, satum, ĕre, 3° tr., piantare, coltivare; intrecciare.
sertum, i, n., corona.
serva, ae, f., schiava.
Servius, ii, m., Servio.
365
servus, i, m., schiavo.
sestertius, ii, m., sesterzio.
severe, avv., duramente.
Sextus, i, m., Sesto.
si, cong., se.
Sibilla, ae, f., Sibilla.
sic, avv., così, nel modo seguente.
siccitas, atis, f., siccità, aridità.
sicco, as, avi, atum, are, 1° tr., seccare.
Sicilia, ae, f., Sicilia.
Sidon, Sidonis, f., Sidone.
signum, i, n., insegna.
silva, ae, f., bosco.
silvester, silvestris, silvestre, silvestre.
similis, e, simile.
simplex, simplicis, semplice.
simpliciter, avv., semplicemente.
simulacrum, i, n., statua.
simulatio, onis, f., finzione, inganno.
simulo, as, avi, atum, are, 1° tr., simulare.
simultas, simultatis, f., odio, inimicizia.
sin (autem), cong., se invece.
sine, prep. con l’abl., senza.
sinistra, ae, f., mano sinistra.
sitio, is, sitivi e sitii, sititum, ire, 4° intr., avere sete.
socer, eri, m., suocero.
socia, ae, f., amica, compagna.
societas, atis, f., società, alleanza.
socius, a, um, alleato.
socius, ii, m., socio, alleato.
solacium, ii, n., consolazione.
sollemnis, e, solenne, annuale.
sollertia, ae, f., accortezza.
sollicite, avv., premurosamente, con ansia.
solum, avv., soltanto.
solus, a, um, solo.
solvo, is, solvi, solutum, ĕre, 3° tr., pagare; salpare.
somnus, i, m., sonno.
sonitus, us, m., suono, rumore.
sopor, oris, m., sopore, letargo.
sordidus, a, um, ignobile, sporco.
sospes, sospitis, sano e salvo.
Sparta, ae, f., Sparta.
Spartacus, i, m., Spartaco.
Spartani, orum, m. pl., Spartani.
spectaculum, i, n., spettacolo.
specto, as, avi, atum, are, 1° tr., guardare, assistere a.
specus, us, m. e f., caverna, voragine.
spelunca, ae, f., grotta.
spes, spei, f., bellezza, spettacolo.
spina, ae, f., spina.
spiritus, us, m., respiro; brezza.
splendor, oris, m., splendore.
spolia, orum, n. pl., spoglie, preda.
sponte, avv., per volontà (mea, tua, sua sponte = di mia, tua, sua iniziativa; volontariamente).
stagnum, i, n., stagno.
statera, ae, f., bilancia.
statua, ae, f., statua.
stella, ae, f., stella.
sterno, is, stravi, stratum, ĕre, 3° tr., stendere, apparecchiare.
stola, ae, f., stola.
stragulum, i, n., coperta.
366
stramineus, a, um, di paglia.
stratum, i, n., letto, giaciglio.
strenue, avv., valorosamente.
strenuus, a, um, valoroso.
strepo, is, pui, pitum, ĕre, 3° intr., fare baccano.
stringo, is, strinxi, strinctum, ĕre, 3° tr., stringere.
studeo, es, studui, ēre, 2° intr., dedicarsi a.
studiosus, a, um, studioso, diligente.
studium, ii, n., studio.
stultus, a, um, stolto.
suavis, suave, soave, dolce.
sub, prep. con l’abl, sotto.
subduco, is, duxi, ductum, ĕre, 3° tr., rubare, sottrarre.
subigo, is, egi, actum, ĕre, 3° tr., sottomettere.
subito, avv., subito, all’improvviso.
sublicius, a, um, sostenuto da travi (pons Sublicius = ponte Sublicio).
Sublicius, ii, m., Sublicio.
subsellium, ii, n., panca, sedia.
subterfugio, is, fugi, fugĕre, 3° tr., evitare.
succedo, is, cessi, cessum, ĕre, 3° intr., succedere, subentrare.
sufficio, is, suffeci, suffectum, ĕre, 3° intr., bastare, essere sufficiente.
Sulla, ae, m., Silla.
Sullani, orum, m. pl., partigiani di Silla.
sum, es, fui, esse, anom., essere, accadere.
summus, a, um, sommo.
sumo, is, sumpsi, sumptum, ĕre, 3° tr., prendere, stabilire come principio.
sumptuosus, a, um, costoso, lussuoso.
sumptus, us, m., spesa.
superbia, ae, f., superbia.
superbus, a, um, superbo.
Superi, orum, n. pl., dei Superni.
supplex, supplicis, supplice.
surgo, is, surrexi, surrectum, ĕre, 3° intr., alzarsi (dal letto); nascere.
sus, suis, m. e f., maiale, scrofa.
sustineo, es, tinui, tentum, ēre, 2° tr., sopportare, sostenere.
suus, a, um, suo.
Syracusae, arum, f. pl., Siracusa.
Syracusani, orum, m. pl., Siracusani.
T
taberna, ae, f., bottega, osteria.
taceo, es, tacui, tacitum, ēre, 2° intr., tacere.
taeda, ae, f., fiaccola.
taeter, taetra, taetrum, brutto, spaventoso.
tam, avv., tanto (tam…quam = tanto…quanto).
tandem, avv., alla fine.
tango, is, tetigi, tactum, ĕre, 3° tr., toccare.
tarde, avv., lentamente.
Tarpeia, ae, f., Tarpea.
Tarquinius, ii, m., Tarquinio.
Tatius, ii, m., Tazio.
taurus, i, m., toro.
tectus, a, um, coperto.
tegmen (tegimen), inis, n., copertura, ombra.
tego, is, texi, tectum, ĕre, 3° tr., coprire.
tegula, ae, f., tegola.
Telamonius, ii, m., Telamonio.
tellus, telluris, f., terra.
telum, i, n., giavellotto.
temerarius, a, um, audace.
temeritas, atis, f., audacia.
367
temperans, temperantis, moderato, modesto.
tempestas, tempestatis, f., burrasca, tempesta.
templum, i, n., tempio.
tempus, oris, n., tempo, circostanza (ex tempore = in base alle circostanze).
tenaciter, avv., accanitamente.
tendo, is, tetendi, tentum, ĕre, 3° tr., tendere.
tenebrae, arum, f. pl., tenebre.
teneo, es, tenui, tentum, ēre, 2° tr., tenere.
tener, era, erum, tenero.
tentorium, ii, n., tenda.
tenuitas, tenuitatis, f., sottigliezza.
tepidarium, ii, n., tepidario.
Terentius, ii, m., Terenzio.
tergeminus, a, um, tricipite, che ha tre teste.
tergum, i, n., spalle, schiena.
terra, ae, f., terra.
terreo, es, terrui, territum, ēre, 2° tr., terrorizzare, atterrire.
terrester, terrestris, terrestre, terrestre.
territus, a, um, spaventato.
tertius, a, um, terzo.
testis, is, m., testimone.
theatrum, i, n., teatro.
Thebae, arum, f. pl., Tebe.
Themistocles, is, m., Temistocle.
thermae, arum, f. pl., terme.
Thermopylae, arum, f. pl., Termopili.
thesaurus, i, m., tesoro.
Thetis, Thetidis, f., Teti.
Thracia, ae, f., Tracia.
Tiberis, is, m., Tevere.
Tiberius, ii, m., Tiberio.
tibia, ae, f., flauto.
tibicina, ae, f., flautista.
tigris, is e idis, m. e f., tigre.
timeo, es, timui, ēre, 2° tr., temere.
timiditas, atis, f., timidezza, viltà.
Titus, i, m., Tito.
Tityrus, i, m., Titiro.
tolero, as, avi, atum, are, 1° tr., tollerare, sopportare.
tollo, is, sustuli, sublatum, ĕre, 3° tr., alzare, prendere (tollere in crucem = crocifiggere).
tondeo, es, totondi, tonsum, ēre, 2° tr., tagliare.
torus, i, m., cuscino, materasso.
totiens, avv., tante volte.
totus, a, um, tutto.
tracto, as, avi, atum, are, 1° tr., trattare.
trado, is, tradidi, traditum, ĕre, 3° tr., consegnare, dare.
traho, is, traxi, tractum, ĕre, 3° tr., trascinare.
traiectus, us, m., traversata, tragitto.
trano, as, avi, atum, are, 1° tr., attraversare a nuoto.
transfuga, ae, m., disertore.
transitus, us, m., passaggio, l’attraversare.
transmitto, is, misi, missum, ĕre, 3° tr., trasmettere, tramandare.
tribunal, alis, n., tribuna.
tribunus, i, m., tribuno.
tribuo, is, tribui, tributum, ĕre, 3° tr., distribuire.
triclinium, ii, n., mensa, sala da pranzo.
triduum, i, n., (spazio di) tre giorni.
tristis, triste, triste.
triticum, i, n., grano.
triumvir, viri, m., triumviro.
Troia, ae, f., Troia.
Troiani, orum, m. pl., Troiani.
368
Tullius, ii, m., Tullio.
tumultus, us, m., tumulto, insurrezione.
tumulus, i, m., tumulo, tomba.
tunc, avv., allora.
tunica, ae, f., tunica.
turris, is, f., torre.
tutela, ae, f., tutela.
tutus, a, um, sicuro.
Tyrii, orum, m. pl., Tirii, abitanti di Tiro.
Tyrus, i, m., Tiro.
U
uber, uberis, fertile, ricco.
uberius, avv. comp., più diffusamente.
ubi, cong. temp., quando.
ullus, a, um, alcuno.
ulmus, i, f., olmo.
ultimum, i, n., la fine (ad ultimum = alla fine).
umbra, ae, f., ombra.
umbrosus, a, um, ombroso, ombreggiato.
umerus (humerus), i, m., spalla.
unus, a, um, num., uno solo, uno; da solo.
urbs, urbis, f., città.
urceum, i, n., e urceus, i, m., orcio.
ursus, i, m., orso.
uter, utra, utrum?, chi dei due?
uterque, utraque, utrumque, l’uno e l’altro, entrambi.
Uticensis, is, m., Uticense.
uva, ae, f., uva.
uxor, uxoris, f., moglie.
V
vacca, ae, f., vacca.
vadum, i, n., guado.
vafer, vafra, vafrum, scaltro.
vago, as, avi, atum, are, 1° intr., vagare.
Valeria, ae, f., Valeria.
Valerius, ii, m., Valerio.
valetudo, valetudinis, f., salute.
validus, a, um, robusto, valido.
vallis, is, f., valle
vane, avv., invano.
varietas, varietatis, f., varietà.
varius, a, um, vario, diverso.
vas, vasis e vasum, i, n., vaso, suppellettile.
vastatio, onis, f., devastazione.
vastus, a, um, spopolato, enorme.
vates, is, m., vate, poeta; sibilla.
vectigal, alis, m., tributo, tassa.
vehemens, entis, impetuoso.
velox, ocis, veloce.
velut, avv., come, per esempio.
venator, oris, m., cacciatore.
venenatus, a, um, velenoso.
venenum, i, n., veleno.
veneratio, onis, f., venerazione, rispetto.
venia, ae, f., perdono.
venio, is, veni, ventum, ire, 4° intr., venire, andare.
venturus, a, um, venturo, futuro.
ventus, i, m., vento.
Venus, eris, f., Venere.
369
verbero, as, avi, atum, are, 1° tr., castigare.
verbum, i, n., parola.
Vercingetorix, igis, m., Vercingetorige.
verecundia, ae, f., verecondia.
Vergilius, ii, m., Virgilio.
veridicus, a, um, veritiero.
verna, ae, m., schiavo.
Verres, is, m., Verre.
versutus, a, um, astuto, scaltro.
verto, is, verti, versum, ĕre, 3° tr., rivoltare, tradurre.
verum, i, n., verità.
vesper, eri e vesper, eris, m., sera.
Vesta, ae, f., Vesta.
vester, vestra, vestrum, vostro.
vestibulum, i, n., vestibolo.
vestimentum, i, n., vestito.
vetus, veteris, vecchio.
vexo, as, avi, atum, are, 1° tr., maltrattare, malmenare.
via, ae, f., via.
viator, viatoris, m., viandante.
victima, ae, f., vittima.
victor, oris, m., vincitore.
victoria, ae, f., vittoria.
viculus, i, m., villaggio.
vicus, i, m., villaggio; strada.
vidua, ae, f., vedova.
vigilia, ae, f., veglia, insonnia; sentinella, guardia, turno di guardia.
vilica, ae, f., fattoressa.
vilicus, i, m., fattore.
villa, ae, f., villa.
vinco, is, vici, victum, ĕre, 3° tr., vincere.
vinculum, i, n., vincolo; pl., prigione.
vindemia, ae, f., vendemmia.
vinea, ae, f., vigna.
vinolentus, a, um, ubriaco.
vinosus, a, um, dedito al bere, ubriaco.
vinum, i, n., vino.
viola, ae, f., viola.
violo, as, avi, atum, are, 1° tr., violare.
vipera, ae, f., vipera.
vir, viri, m., uomo.
virgo, inis, f., fanciulla, giovinetta.
virtus, utis, f., virtù, valore.
virus, n., veleno.
vis, acc. vim, abl. vi; plur. vires, virium, viribus, f., forza.
visito, as, avi, atum, are, 1° tr., andare a trovare.
viso, is, visi, visum, ĕre, 3° tr., visitare.
vita, ae, f., vita.
Vitellius, ii, m., Vitellio.
vitis, is, f., vite.
vito, as, avi, atum, are, 1° tr., evitare.
vitta, ae, f., benda.
vitulus, i, m., vitello.
vitupero, as, avi, atum, are, 1° tr., biasimare, censurare.
vivo, is, vixi, victum, ĕre, 3° intr., vivere.
voco, as, avi, atum, are, 1° tr., chiamare.
volo, as, avi, atum, are, 1° intr., volare.
volucris, volucris, f., uccello.
voluntarius, a, um, volontario, spontaneo.
voluptas, atis, f., piacere.
voro, as, avi, atum, are, 1° tr., divorare.
voveo, es, vovi, votum, ēre, 2° tr., promettere in voto.
370
vulnus, eris, n., ferita.
vulpes, is, f., volpe.
vultus, us, m., volto, sguardo.
X
Xantippe, es, f., Santippe.
Xeno, onis, m., Senone.
Xenocratis, is, m., Senocrate.
Xenophon, ontis, m., Senofonte.
Xerxes, is, m., Serse.
Y
Yades, v. Hyades.
ypogaeum, v. hypogaeum.
Z
Zama, ae, f., Zama.
zelanter, avv., con zelo.
Zeno e Zenon, onis, m., Zenone.
zephirus, i, m., zefiro.
Zeusippus, i, m., Zeusippo.
Zoroastres, is, m., Zoroastro.
371
ELENCO DEGLI AUTORI
Abbreviazioni
Amm. = Ammiano Marcellino, IV d.C.
Apic. = Celio Apicio, IV d.C.
Apul. = Apuleio, II d.C.
Aug. = S. Agostino, IV-V d.C.
August. = Ottaviano Augusto, I a.C.- I d.C.
Caes. =C. Giulio Cesare, I a.C.
Cat. = M. Porcio Catone, III-II a.C.
Catull. = C. Valerio Catullo, I a.C.
Cels. = A. Cornelio Celso, I d.C.
Cic. = Marco Tullio Cicerone, I a.C.
Curt. = Q. Curzio Rufo, I d.C.
Enn. = Q.Ennio, III-II a.C.
Eutr. = Eutropio, IV d.C.
Fab. Pict. = Q. Fabio Pittore, III-II a.C.
Fest. = Sesto Pompeo Festo, I a.C.- I d.C.
Front. = M. Cornelio Frontone, II d.C.
Gai. = Gaio, II d.C.
Gell. = A. Gellio, II d.C.
Hirt. = A. Irzio, I a.C.
Hor.= Q. Orazio Flacco, I a.C.
Hyg. = Igino, II-III d.C.
Isid. = Isidoro, VI-VII d.C.
Iust. = Giustino, III d. C.
Iuv. = D. Giunio Giovenale, I-II d.C.
Labien. = T. Labieno, I a. C.
Liv. = Tito Livio, I a.C.- I d.C.
Lucr. = T. Lucrezio Caro, I a.C.
Macr. = A. Teodosio Macrobio, V d.C.
Man. = M. Manilio, I d.C.
Mart. = M. Valerio Marziale, I-II d.C.
Mel. = Pomponio Mela, I d.C.
Min. Fel.= M. Minucio Felice, II d.C.
Mon. Anc. = Monumentum Ancyranum, I d.C.
Naev. = Gn. Nevio, III a.C.
Nep. = Cornelio Nepote, I a.C.
Ov. = P. Ovidio Nasone, I a.C. – I d.C.
Pacuv. = Pacuvio, II a.C.
Pers. = A. Persio Flacco, I d.C.
Petr. = Petronio, I d.C.
Phaedr. = Fedro, I d.C.
Pl. = T. Maccio Plauto, III- II a.C.
Plin. = C. Plinio Secondo, (il Vecchio), I d. C.
Plin. Ep. = C. Plinio Cecilio Secondo, (il Giovane), I-II d.C.
Prop. = Sesto Properzio, I a.C.
P. Syr. = Publilio Siro, I a.C.
Rhet.Her. = Rhetorica ad Herennium, I a.C.
Quint. = M. Fabio Quintiliano, I d.C.
Sall. = C. Sallustio Crispo, I a. C.
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Sen. = L. Anneo Seneca, I a. C.- I d.C.
Serv. = Servio, IV-v d.C.
Suet. = C. Svetonio Tranquillo, I-II d.C.
Tac. = Cornelio Tacito, I-II d.C.
Ter. = P. Terenzio Afro, II a.C.
Tib. = Albio Tibullo, I a.C.
Turp. = Sesto Turpilio, II a.C.
Val. Max. = Valerio Massimo, I d.C.
Varr. = M. Terenzio Varrone, I a.C.
Veg. = F. Vegezio Renato, IV-V d.C.
Vell. = Velleio Patercolo, I d.C.
Verg. = P. Virgilio Marone, I a.C.
Vitr. = Vitruvio Pollione, I a.C.
XII Tab. = Leges XII Tabularum, V a.C.
Monica Riddei
Volfango Riddei
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