LA NUTRIZIONE ARTIFICIALE OSPEDALIERA E DOMICILIARE

LA NUTRIZIONE ARTIFICIALE OSPEDALIERA E DOMICILIARE.
ASPETTI CLINICI, GESTIONALI E NORMATIVI.
Presentazione del corso e degli obiettivi formativi
Perché?
Cirié
Ivrea
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Chivasso
Lo studio della natura degli
alimenti e l’applicazione della
Scienza della Nutrizione
all’alimentazione dei sani, degli
ammalati e dei convalescenti è in
realtà un ramo molto giovane della
scienza.
Fino alla metà dal XIX secolo
essa non poteva essere
considerata una vera scienza.
( R. Hutchinson’s 1934)
Prima del 1960 l’indagine dello stato
nutrizionale del malato e il tentativo della
correzione con provvedimenti dietetici
non facevano parte del bagaglio culturale
del medico e l’alimentazione era affidata
all’organizzazione della ristorazione
ospedaliera.
Molti pazienti ricoverati affetti da gravi
malattie morivano per consunzione
causata da malnutrizione caloricoproteica estrema.
Dopo gli anni ‘60 in Europa e negli Stati Uniti iniziarono a
sorgere Centri di studio dedicati alla fisiologia della nutrizione e
alla nutrizione clinica.
In Europa:
•Istituto di Terapia Medica dell’Università di
Ginevra, Cattedra di Dietetica Terapeutica,
diretta dal Prof. Michel Demole.
Si occupava di dietoterapia del paziente
cirrotico scompensato, dietoterapia del
Diabete giovanile, squilibri idro-elettrolitici e
nutrizione artificiale attraverso sondino
nasogastrico.
•Istituto Nazionale della Nutrizione di , diretto dal Prof. Jean
Tremolière, che si occupava soprattutto di
tecniche della Nutrizione Parenterale di
lunga durata e della cura di patologie
addominali di gravità elevata (fistole
post-chirurgiche, traumi, squilibri metabolici,
malassorbimenti…..).
NUOVI ORIZZONTI
QUALI SONO LE INDICAZIONI ALLA NUTRIZIONE ARTIFICIALE
NELLA PRATICA CLINICA?
Descrivi il “percorso mentale” attraverso il quale arrivi alla
determinazione che il paziente necessita di Nutrizione Artificiale.
QUALI SONO I TIPI DI NUTRIZIONE ARTIFICIALE UTILIZZATI NELLA
PRATICA CLINICA?
Elenca i tipi di Nutrizione Artificiale che conosci e in quali condizioni
sceglieresti l’una piuttosto che l’altra.
Descrivi il “percorso mentale”
attraverso il quale arrivi alla
determinazione che il paziente
necessita di Nutrizione Artificiale.
?
Elenca i tipi di Nutrizione Artificiale che
conosci e in quali condizioni
sceglieresti l’una piuttosto che l’altra.
LA NUTRIZIONE ARTIFICIALE OSPEDALIERA E DOMICILIARE.
ASPETTI CLINICI, GESTIONALI E NORMATIVI.
Significato e utilizzo della Nutrizione Artificiale nella pratica clinica
Il trattamento di NA risulta indicato nelle
seguenti condizioni:
1.Presenza di malnutrizione.
2.“Rischio” di malnutrizione.
3.Presenza di ipercatabolismo
4.“Riposo intestinale”
5.Somministrazione di substrati
particolarmente importanti in determinate
situazioni cliniche (Farmaconutrizione)
Malnutrizione
La malnutrizione è una condizione di alterazione
funzionale, strutturale e di sviluppo dell’organismo
conseguente allo squilibrio tra fabbisogni, introiti ed
utilizzazione dei nutrienti tale da comportare un eccesso di
morbilità e mortalità o un’alterazione della qualità della vita.
La malnutrizione va considerata alla stregua di una “malattia
nella malattia” in quanto in grado di condizionare
negativamente la prognosi della malattia di base che l’ha
determinata.
La malnutrizione si associa ad incremento della morbilità,
ritardata cicatrizzazione, aumento del numero delle
complicazioni, degenza più lunga, più frequente
reospedalizzazione, aumento dei costi.
SALUTE = 100% del patrimonio proteico
Diminuzione della massa muscolare: scheletrica, miocardica, liscia
Diminuzione delle proteine viscerali e di trasporto
Diminuzione della risposta immunitaria: linfociti, complemento,
anticorpi, proteine di fase acuta
Diminuzione della cicatrizzazione e della risposta al
trauma
Compromissione funzionale di intestino,
fegato,
cuore
Incapacità di adattamento biologico
MORTE METABOLICA = perdita del 70% del patrimonio
proteico
Malnutrizione
Va tuttavia rilevato come, in un periodo storico che può
certamente definirsi ‘interventista’ dal punto di vista
diagnostico e terapeutico, la sensibilità nei confronti della
malnutrizione sia ancora estremamente limitata tra gli
operatori sanitari del nostro come di molti altri paesi
occidentali.
Questo dato è ancora più sorprendente quando si consideri
che diversi studi clinici hanno confermato che la prevalenza
della malnutrizione nei pazienti ospedalizzati è di circa il
40-50%, e che essa tende persino ad aumentare nel corso
del ricovero.
Scelta della via di somministrazione della NA
Indicazione alla NA
↓
Funzione intestinale
↓
Adeguata
↓
Via enterale
↓
Quanto tempo è previsto?
↓
↓
< 30gg
> 30gg
↓
↓
sonda naso gastrica
o nasodigiunale
stomia
↓
Insufficiente
↓
Via parenterale totale
↓
Quanto tempo è previsto?
↓
↓
< 15gg
> 15gg
↓
↓
via periferica*
via centrale
↓
↓
la copertura dei fabbisogni è assicurata?
↓
↓
SI
NO
Nutr. Enterale Totale
Integrazione con Nutr. Parenterale
*se non vi è necessità di restrizione idrica, se le vene periferiche sono agibili, e se sono sufficienti bassi apporti
nutrizionali
(Linee Guida SINPE)