Terapia antibiotica pediatrica per l’oculista Marco Martini Dir UOC Pediatria Ospedale S Donato Arezzo Lo spettro della Pediatria • 1) breve excursus sul trattamento antibiotico delle più comuni malattie infettive delle vie aeree • 2) trattamento di alcune comuni infezioni oculari in pediatria Terapia delle infezioni respiratorie del bambino • Le infezioni respiratorie costituiscono la più frequente patologia infettiva in età pediatrica ( massima incidenza nell’età 1-4 anni ) • Le infezioni respiratorie sono spesso di origine virale, hanno per lo più un decorso autolimitantesi e non richiedono terapia antibiotica. • Gli antibiotici sono fra i farmaci più frequentemente prescritti nel corso dell’età evolutiva spesso inappropriatamente Profilo dei sintomi di un episodio di raffreddore da rinovirus ( > 100 sierotipi ) Antibiotico terapia delle infezioni respiratorie del bambino il trattamento delle forme batteriche più comuni si avvale di pochi principi attivi di costo relativamente contenuto. Batteri più comuni nelle infezioni respiratorie del bambino: Cocchi Gram-positivi (in primis Streptococcus pneumoniae e Streptococchi emolitici di gruppo A), Bacilli Gram-negativi (Moraxella catarrhalis, Haemophilus influenzae) Batteri atipici ( Mycoplasma pneumoniae ) Considerazione sulle resistenze batteriche La prevalenza delle resistenze batteriche dei singoli patogeni responsabili di infezioni respiratorie condiziona fortemente la scelta tra amoxicillina e amoxicillina+ a. clavulanico , cefalosporine di III generazione e macrolidi L’acido clavulanico è un β-lattamico prodotto dalla fermentazione di Streptomyces clavuligerus con scarsa attività antibatterica, in grado però di legare ed inattivare le β-lattamasi (enzimi prodotti da alcuni batteri che distruggendo l’anello β-lattamico dell’antibiotico lo rendono inefficace). L’acido clavulanico previene pertanto l’inattivazione dell’amoxicillina da parte di germi produttori di βlattamasi e ne ristabilisce l’originario spettro d’azione. Il ricorso all’a. clavulanico è quindi necessario per combattere germi produttori di β-lattamasi. Le cefalosporine di III generazione hanno analogo razionale d’impiego, in quanto non vengono inattivate dalle β-lattamasi Considerazione sulle resistenze batteriche Streptocco beta emolitico gr A ha elevata sensibilità ad amoxicillina ; nel 20-30% è resistente ai macrolidi Nei bambini italiani Streptococcus pneumoniae mostra una ridotta sensibilità alle penicilline in almeno il 15% dei casi ed ai macrolidi nel 40% dei casi. L’uso dei macrolidi in mono-terapia è quindi sconsigliato in pazienti con infezione pneumococcica accertata; mentre è giustificato qualora si voglia combattere un’infezione da Mycoplasma pneumoniae Considerazione sulle resistenze batteriche la ridotta sensibilità dello pneumococco alle penicilline è prevalentemente sostenuta da alterazioni delle Penicillin-Binding Proteins (PBP). Ciò determina una resistenza intermedia, che può essere superata da un incremento della dose: ne deriva il suggerimento di utilizzare dosi di amoxicillina di 75-90 mg/Kg/die (invece dei tradizionali 50 mg/Kg/die) per combattere infezioni da pneumococco. Più raramente la ridotta suscettibilità dello pneumococco alle penicilline è sostenuta dalla produzione di β-lattamasi: in tale evenienza, la scelta terapeutica ricadrà su amoxicillina + acido clavulanico o su una cefalosporina di III generazione Esistono infine pneumococchi totalmente resistenti ai β-lattamici; in Italia la loro percentuale è per fortuna ancora bassa (circa 2%) e quindi il ricorso a farmaci mirati, quali i glicopeptidi, per trattare una polmonite comunitaria non è al momento giustificato, se non in casi selezionati. Considerazione sulle resistenze batteriche Sia Haemophilus influenzae che Moraxella catarrhalis sono spesso resistenti all’amoxicillina in quanto produttori di βlattamasi (rispettivamente 30% e 80% dei casi). Motivo per cui, in caso di otite media acuta o rinosinusite batterica (ove entrambi i germi sono spesso in causa), viene più spesso suggerito di ricorrere alla combinazione penicillina semisintetica + inibitore delle β-lattamasi o a una cefalosporina di III generazione, per avere una maggiore garanzia di copertura. Faringotonsillite acuta il 15–30% è imputabile allo Streptococco β-emolitico di gruppo A, che rappresenta di fatto l’unico vero bersaglio della terapia antibiotica, finalizzata a prevenire le complicanze sistemiche a distanza, come la malattia reumatica, oltre che a curare l’infezione dell’orofaringe Le linee guida italiane consigliano di eseguire un test rapido prima di prescrivere la terapia * * Amoxicillina 50 mg/kg/die in 2 somm. Faringotonsillite acuta Otite media acuta L’otite media acuta è sostenuta in oltre l’80% dei casi dall’infernal trio: Streptococcus pneumoniae (40%), Haemophylus influenzae (30%) e Moraxella catarrhalis (15%). Negli ultimi anni, l’estesa introduzione del vaccino antipneumococcico 13-valente ha portato ad una significativa riduzione delle forme imputabili ai ceppi vaccinali; sono però aumentate le forme da Haemophilus sp. La durata raccomandata della terapia è di 10 giorni per i casi a rischio di complicanze (bambini < 2anni di età o con otorrea); può essere ridotta a 5 giorni in quelli con più di 2 anni, ove non sussista un particolare rischio di esito sfavorevole Oma : see and wait Oma :trattamento Rinosinusite La rinosinusite batterica acuta riconosce un’etiologia simile a quella delle otiti medie: i patogeni più frequentemente isolati sono infatti Streptococcus pneumoniae (30%), Haemophilus influenzae (20%) e Moraxellacatarrhalis (20%); sono rare (4%) le forme sostenute da Streptococcus pyogenes. Polmoniti comunitarie Il trattamento antibiotico di prima scelta delle polmoniti comunitarie non complicate varia in relazione all’età ed alle condizioni cliniche del paziente. Poiché la maggioranza delle polmoniti è di natura virale, specialmente in età prescolare, l’indicazione è di non ricorrere immediatamente alla terapia antibiotica nei bambini che sono stati regolarmente vaccinati verso lo pneumococco, con segni e sintomi lievi-moderati, che possano essere strettamente monitorati e nei quali le caratteristiche cliniche ed epidemiologiche (eventualmente laboratoristiche e radiologiche) facciano sospettare una forma virale. Polmoniti comunitarie nelle forme batteriche i germi più frequenti sono Streptococcus pneumoniae, Haemophilus influenzae e Mycoplasma pneumoniae: il primo è prevalente nella fascia 3 mesi–5 anni,mentre successivamente, specie tra 10 e 15 anni, prevalgono le infezioni da Mycoplasma pneumoniae. Nella maggior parte dei casi è raccomandato l’uso di amoxicillina ad alte dosi ( 80-90 mg/kg/die) +/- macrolide per os . Amox x10gg , Claritromicina per 2 settimane L’armamentario del pediatra • Amoxicillina sospensione 5% ( 10 ml = 500 mg ) cpr 500 , 1000 mg solubili e masticabili dosaggio : 50 mg/kg/die in 2 dosi per 10 gg nella tonsillite 75-90 mg /kg/die in 3 dosi nelle polmoniti , otiti , sinusiti L’armamentario del pediatra • Amoxicillina- clavulanico sospensione 35- 70-140 ml ( 80 mg/ml di amoxicillina ) 10 ml = cpr = 800 mg di amoxicill + 125mg clavul cpr e bs da 800 mg di amoxicillina + 125mg clavu dosaggio : 50 mg- 80 mg/kg/die in 2 o 3 dosi otiti , polmoniti, sinusiti L’armamentario del pediatra • Cefalosporine : 2° gener. Cefaclor sospens 5%( 10 ml= 500mg) cps 500 mg , cpr RM 750 mg dosaggio : 40-50 mg/kg/die in 2 o 3 dosi 3° gener. Cefixime sospensione 100mg/5ml,cpr 400 mg dispersibili dosaggio 8 mg/kg/die in 1-2 somm Cefpodoxime proxetil sospens 40mg/5ml , cpr 100 mg dosaggio 10 mg/kg/die in 2 somm L’armamentario del pediatra • macrolidi: Claritromicina Sospensione 125mg/5m oppure 250 mg/5ml Cpr 250 mg , cpr 500 mg Dosaggio in pediatria : 15mg/kg/die in 2 somm Indicazioni infezione da mycoplasma pn. ( 14 gg) Fluorchinolonici in pediatria • Il loro uso per via orale è tutt’ora sconsigliato sotto i 12 anni per casi anedottici di danno delle cartilagini metafisarie di accrescimento. • La A.A.P. lo ammette nei seguenti casi: infezioni urinarie da Pseudomonas aeruginosa o altri batteri multiresistenti; osteomileite acuta/cronica da Pseudomonas a., colonizzazione da Ps.a. in fibrosi cistica, otiti e gastroenteriti da germ multiresistenti. • A causa della crescente emergenza di patogeni resistenti ai chinolonici, l’utilizzo di queste molecole in pediatria dovrebbe essere limitato a casi di documentata infezione da germi sensibili ai chinolonici quando non vi siano altre opzioni terapeutiche tenendo in considerazione i possibili effetti collaterali (tendinopatia, artralgia, allungamento del QT all’ECG) Infezioni oculari del bambino • • • • • • • • • Blefarite (margine palpebrale) Orzaiolo (ghiandola ciliari)) Calazio ( ghiandola sebacee della palpeb) Dacriocistite ( sacco lacrimale) Canalicolite ( canalicolo lacrimale) Congiuntivite (congiuntiva) Cheratite ( cornea ) Endoftalmite, uveite,retinite ( parti interne occhio) Cellulite presettale/cellulite orbitaria ( cavità orbitarie) blefarite • infezione del follicolo ciliare da partedi S. aureus o S. epidermidis • A volte può essere secondaria alla presenza di un acaro (Demodex folliculorum), seguita da una reazione allergica e da un’infezione secondaria da parte di batteri che invadono il follicolo pilifero • Terapia: - lavaggio con shampoo al solfuro di selenio, - antibiotici appropriati TOPICI - farmaci steroidei per ridurre l’infiammazione Orzaiolo/calazio • L’orzaiolo si verifica quando c’è una infiammazione acuta di una ghiandola • di Zeiss, sebacea • di Moll o di Meibomio, sudoripare • Il calazio prende origine dall’orzaiolo infiammato se non c’è drenaggio del canale ghiandolare. • L’infezione è in genere dovuta a Staphylococcus aureus, Pseudomonas aeruginosa Proteus spp. Terapia: cortisonici/ antibiotici locali (drenaggio chirurgico) Anatomia delle vie lacrimali Ostruzione congenita del dotto lacrimale Tecnica del massaggio del dotto nasolacr. Sondaggio del dotto nasolacrimale dacriocistocele dacriocistite Terapia : Antibiotici locali+ Antibiotici orali : Amoxicillina clavulanico 50-80 mg/kg /die in 3 sommnistrazioni per 1 settimana Sorvegliare evoluzione clinica: in caso di febbre ed età inferiore a 3 mesi considerare ricovero per terapia antibiotica ev Congiuntiviti nel bambino • processo infiammatorio a carico della congiuntiva • Può estendersi per contiguità a palpebra, cornea e sclera. • Può avere un andamento acuto, subacuto o cronico. • I sintomi sono: iperemia congiuntivale (“pink eye”) formazione di un essudato infiammatorio ricco di fibrina. Congiuntiviti nel bambino • I microrganismi arrivano attraverso fonti esogene: mani, lenti a contatto, colliri. microrganismi responsabili in ordine di frequenza : 1. batteri 2. virus 3. miceti 4. protozoi • Le forme batteriche presentano abbondante essudato purulento. Congiuntiviti nel bambino Congiuntiviti virali adenovirus - tipi 3, 7, 11: febbre faringo-congiuntivale - tipi 8, 19, 37: cheratocongiuntivite herpesvirus coxsackie virus Congiuntiviti batteriche Staphylococcus aureus Staphylococcus epidermidis Streptococcus pneumoniae Haemophilus influenzae Haemophilus aegyptius Moraxella lacunata Chlamydia trachomatis Congiuntiviti neonatali • Profilassi universale della congiuntivite gonococcica con aureomicina crema oft / eritromicina crema oftalmica • Pertanto è praticamente scomparsa la congiuntivite gonococcica . • Di solito compare nei primi 2-3 giorni di vita • Tp : ceftriaxone singola dose 50mG/kg • Im o ev + tp antib topica Congiuntivite da inclusi ( da clamydia tracomatis) Incubazione 5-12 giorni Non prevenuta da profilassi neonatale universale per congiuntivite gonococcica Trattamento . Non efficace tp locale Eritromicina* 50 mg/kg /die in 4 dose per 2 settimane *Rischio di stenosi ipertr piloro Congiuntivite erpetica • HSV 2: responsabile di oftalmia neonatorum • HSV 1: causa congiuntivite erpetica follicolare, che si manifesta nei bambini, sia come infezione primaria che come riattivazione. La forma primaria è unilaterale, ed è accompagnata da linfoadenopatia regionale; possibili le erosioni della congiuntiva e della cornea. Congiuntivite erpetica • . La congiuntivite erpetica può esordire dopo 3-12 giorni di incubazione in forma follicolare acuta monolaterale, con essudato sieroso che si accompagna a linfadenopatia preauricolare. La sintomatologia dura 2-3 settimane ed è caratterizzata da chemosi congiuntivale ed • edema palpebrale. Nei bambini può rappresentare l’unica manifestazione oculare di un’infezione erpetica primaria. Cheratiti • Sintomi: – – – – – ・FOTOFOBIA ・SENSAZIONE DI CORPO ESTRANEO ・DOLORE ・BLEFAROSPASMO ・RIDUZIONE DEL VISUS • Segni – – – – – ・INIEZIONE PERICHERATICA ・ LACRIMAZIONE E/O SECREZIONE ・CONGIUNTIVITE PERIBULBARE ・INFILTRATI STROMALI ・LESIONI EPITELIALI Iniezione pericheratica Cheratite erpetica • Nei due terzi dei casi di congiuntivite erpetica, dopo circa due settimane, si ha un interessamento anche della cornea, con fotofobia,sensazione di corpo estraneo, dolore e riduzione dell’acuità visiva. • L’interessamento corneale può manifestarsi con una modesta e diffusa cheratite punteggiata epiteliale o sotto forma di cheratite dendritica fino alla comparsa di una cheratite disciforme. Nella maggior parte dei casi le lesioni guariscono senza esiti. Diagnosi precoce e tp precoce delle infezioni erpetiche oculari • Le infezioni erpetiche sia da HSV sia da HZV rivestono notevole importanza sia per lo specialista oftalmologo sia per il medico di famiglia per la molteplicità dei quadri clinici e, soprattutto, per la loro gravità. • La diagnosi precoce è fondamentale, come l’inizio della terapia e la prevenzione. • L’herpes oculare colpisce tutti i distretti, ma la manifestazione più tipica è la cheratite. Terapia della cheratocongiuntivite erpetica Tp erpes oculare pediatrico • Topica : applicazione di crema oft 5 volte al giorno • Orale : ACYCLOVIR sospensione 8% ( contiene 80 mg /ml) 20mg/Kg/dose ogni 6 ore per 7-10 gg ... Terapia antibiotica topica pediatrica • SOLO L’ 1% DELL’ANTIBIOTICO DATO PER VIA SISTEMICA ARRIVA A LIVELLO OCULARE • Le infezioni della superficie oculare permettono l’istillazionedegli antibiotici direttamente a livello del sito di infezione • Minori effetti collaterali di quella sistemica • Concentrazioni del farmaco nel sito di infezione di gran lunga superiori a quelle ottenibili con somministrazione sistemica • L’efficacia degli antibiotici in collirio non puo’ essere stimata dagli antibiogrammi in vitro che ne sottovalutano gli effetti • I parametri di Sensibilità e Resistenza individuati per l’uso sistemico non sono applicabili all’uso topico del medesimo antibiotico Tetracicline Vale Janet; Ophtal Physiol Opt 1998 Cloramfenicolo Vale Janet; Ophtal Physiol Opt 1998 Aminoglicosidi Vale Janet; Ophtal Physiol Opt 1998 Aminoglicosidi • • Attivi principalmente contro Batteri aerobici GRAM-NEGATIVI come Pseudomonas e Enterobacter ed in alcune specie di Micobatteri. • Relativa inefficienza contro i Batteri anaerobi • • È possibile trattare anche infezioni di batteri GRAM-POSITIVI (tra cui gli stafilococchi) ma in questo caso vengono utilizzati in associazione con altri antibiotici inibitori della parete cellulare per il loro effetto sinergico • • NO CLAMIDIA • • Penetra meno dei fluorochinolonici in CA essendo idrofilo WWW.FARMACOLOGIAOCULARE.COM Fluorchinolonici Fluorchinolonici : meccanismo di azione Schedletzky et al.: The effect of moxifloxacin on its target topoisomerases from Escherichia coli and Staphylococcus aureus - Journal of Antimicrobial Chemotherapy 1999;43B:31-37 Fluorchinolonici: spettro di azione Sicurezza dei chinolonici oftalmici nel b. VALUTATA LA SICUREZZA D’USO DI MOXIFLOXACINA 0.5% COLL. IN PAZIENTI PEDIATRICI E NON PEDIATRICI AFFETTI DA CONGIUNTIVITE BATTERICA • L’evento avverso più frequente riscontrato all’interno della popolazione pediatrica è stato il discomfort oculare, riscontrato nell’1.8% dei pazienti trattati. • La valutazione del profilo di sicurezza a livello oculare e sistemico non ha evidenziato alcun problema di sicurezza in tutte le fasce d’età. Silver LH et al.: Safety of ophthalmic moxifloxacin in the treatment of newborns, infants and toddlers,children, and adolescents with bacterial conjunctivitis - IOVS 2003;44:E-Abstract 804 Acido fusidico •ACIDO FUSIDICO (Fucithalmic 1% Sooft: Multidose – gocce viscose) Una/due gocce due/tre volte al dì in età Pediatrica MECCANISMO DI AZIONE • Inibizione della sintesi delle proteine batteriche SPETTRO DI AZIONE • Cocchi Gram positivi: Staphylococcus aureus e Staphylococcus epidermidis, anche meticillino-resistenti • Bacilli Gram positivi: Corinebacterium, Propionibacterium acnes • Anaerobi Gram positivi e Gram negativi: Bacteroides, Clostridi, compresi Clostridium difficile, peptococchi e peptostreptococchi anaerobi • Clamidie e Micoplasmi Dacriocistite neonatale e del lattante L’acido Fusidico è ben tollerato per lunghi periodi perchè non si usa per terapie sistemiche, quindi non vi è pericolo di creare resistenze. La viscosità del prodotto aumenta la persistenza e la capacità di penetrazione e riduce il numero delle somministrazioni Vassallo et Al : Trattamento delle dacriocistiti congenite - S.I.O.P. 2010 Macrolidi . Meccanismo di azione Azitromicina Una goccia due volte al dì per tre giorni in età pediatrica Durata dell’effetto terapeutico: 10 giorni SOTTO L’ANNO DI ETA’ OFF LABEL AEROBI GRAM + Staphylococcus meti-S, Staphylococcus meti-R, Streptococcus B, Streptococcus pneumoniae, Streptococcus pyogenes, Bacillus cereus, Corynebacterium diphtheriae, Entérocoques, Rhodococcus equi AEROBI GRAM – Haemophilus influenzae, Bordetella pertussis, Branhamella catarrhalis, Campylobacter, Legionella, Moraxella ANAEROBI Actinomyces, Bacteroides, Eubacterium, Mobiluncus, Peptostreptococcus, Porphyromonas, Prevotella, Propionibacterium acnes ALTRI GERMI Borrelia burgdorferi, Chlamydia, Coxiella, Leptospires, Mycoplasma pneumoniae, Mycoplasma trachomatis, Treponema pallidum Azitromicina coll. nel bambino AZITROMICINA: esperienza clinica di efficacia e sicurezza nel trattamento della congiuntivite batterica in bambini a partire da meno di 1 anno di età POSOLOGIA SEMPLIFICATA Migliore osservanza della terapia per i bambini SPETTRO D’AZIONE AMPIO ED ADATTO AI GERMI PIU’ FREQUENTI Gram+, Gram-, germi intracellulari TRATTAMENTO BREVE Migliore compliance alla terapia Minore rischio di resistenze MONODOSE Nessun conservante Gigliotti F et al. Efficacy of topical antibiotic therapy in acute conjunctivitis in children. J Pediatr. 2004; 104: 623-626 Considerazioni sintetiche sui colliri antibiotici nel bambino • CLORAMFENICOLO buono spettro di azione • TETRACICLINA potenzialmente tossico, controindicato nei primi anni • ACIDO FUSIDICO OTTIMO spettro di azione • AMINOGLICOSIDI ampio spettro di azione – NO Clamidia elevata resistenza su MRSA e MSSA • FLUOROCHINOLONICI ampio spettro di azione induce resistenze (per via sistemica) , poco attivo su MRSA • MACROLIDE ampio spettro di azione ottima diffusione tissutale - trattamento breve e facile da rispettare possibile resistenza acquisita su MRSA e MSSA e Streptococco Pneumoniae Batteri isolati nelle congiuntiviti purulente neonatali • Haemophilus influenzae • Neisseria gonorrhoeae (associare terapia sistemica) • Chlamydia trachomatis (associare terapia sistemica) Gigliotti F et al: Etiology of acute conjunctivitis in children. J Pediatr 2001; 98: 531-536 terapia sistemica Batteri più frequentemente isolati nelle congiuntiviti del bambino FORME PURULENTE • Haemophilus influenzae (20-30%) • Streptococcus Pneumoniae (20-30%) • Staphylococcus aureus (20-30%) FORME PSEUDOMEMBRANOSE • Strept. Pneumoniae (30-40%) • Staphylococcus aureus (30-40%) Gigliotti F et al: Etiology of acute conjunctivitis in children. J Pediatr 2001; 98: 531-536 terapia sistemica Collirio monodose o multidose • Per impedire la contaminazione della soluzione, si deve porre attenzione a non toccare le palpebre, le aree circostanti o altre superfici con la punta del contagocce del flacone …. difficile nei bambini! • Le preparazioni oftalmiche senza conservanti sono fortemente raccomandate per i pazienti in età pediatrica, specialmente nei neonati Al fine di impedire che le gocce vengano assorbite attraverso la mucosa nasale, in particolare nei neonati, i dotti nasolacrimali devono essere tenuti chiusi con le dita per 1-2 minuti dopo la somministrazione delle gocce Infezioni periorbitarie nel bambino • Cellulite presettale (secondarie a infezioni focali, sinusite, traumi, disseminazione batterica per via ematica) • Blefarite (associata a rosacea o dermatite seborroica) • Dacrioadenite (frequentemente stafilococcica) • Dacriocistite (secondaria a stenosi congenita o acquisita) • Canaliculite (infezione cronica) Infezione orbitaria in età pediatrica Cellulite orbitaria o cell presettale Cellulite orbitaria e presettale Sono 2 condizioni completamente diverse Il setto orbitale il setto orbitario è una membrana che origina dal periostio orbitario e si inserisce al tarso palpebrale: una infezione davanti ad esso causa una cellulite periorbitaria o presettale; ma può diffondere posteriormente e causare una infezione orbitaria Classificazione di Chandler I° Cellulite presettale II° Cellulite orbitaria (infezione dei tessuti molli dell’orbita senza formazione di ascesso) III° Ascesso subperiosteo (tra parete orbitaria e periostio) IV° Ascesso orbitario (dentro l’orbita) s. apice orbitario V° Trombosi del seno cavernoso Ascesso subperiosteo etmoidale Cellulite presettale:cause • traumi, ferite, morsi, punture di insetto • sinusite, infez. vie respiratorie superiori • calazio • blefarite • dacriocistite Cellulite presettale : segni e sintomi • EDEMA PALPEBRALE: caldo, teso, soffice • NON SONO PRESENTI: proptosi, chemosi congiuntivale, deficit MOE, riduzione del visus • BUONE CONDIZIONI GENERALI: no febbre, no leucocitosi Terapia della cellulite presettale • < 5 aa e forme più severe: ricovero e antibiotici ev (cefalosporine, o oxacillina se si sospetta S. aureus) • > 5 aa: antibiotici per os o im a domicilio (amoxicillina+ac. clavulanico o cefalosporine im) e stretto controllo • Antibiotici topici • Trattamento della sinusite o altre malattie associate • Drenaggio chirurgico degli ascessi palpebrali Antibiotici iniettivi Ceftriaxone ( fiale 500mg / 1000mg ) 50-75mg/kg/die in 1-2 somm nelle infezioni lievi moderate 80-100 mg /kg/die in1-2 somm nelle infezioni gravi Cefotaxime ( fiale da 500 mg /1000 mg ) 75-100 mg /kg/die in 3-4 somm nelle infezioni liev moderate 150-300 mg/kg/die in 3-4 somm nelle infezioni gravi Ampicillina-Sulbactam ( fiale 1000mg amp+500 mg sulbactam) 150 mg /gk/die ev in 2-4 somm Ceftazidime ( fiale 500 mg /1000 mg ) ( inf da pseudomonas a.) 75-200 mg/kg/die in 3 somministrazioni Oxacillina ( Penstapho fiale 1000 mg ) 100-200 mg /kg/die in 4 somm ev Antibiotici orali • Amoxicillina- Clavulanico : flacone 140 ml o 70 ml ( 80mg/ml amox. e 13,5 mg clavul ) bustine 400 mg di amoxicillina e 57mg di clavulanico bustine 800 mg di amoxicillina e 125 mg di clav = 1 cpr dose orale 50-80 mg/kg/die ( amox) meglio in 3 somm. • Amoxicillina flacone 100ml sol 5% ( 50mg/ml ) 10 ml =500mg cpr solubli 500 mg cpr da 1 gr dose orale 50-80 mg/kg/die in 3 somm Cellulite orbitaria : segni e sintomi • Edema palpebrale “freddo”, pastoso • Le palpebre possono essere paralizzate per coinvolgimento del III° nc • Iperemia e chemosi congiuntivale, proptosi, deficit visivo • Febbre e leucocitosi Cellulite orbitaria • • Inoculazione diretta (traumi, ferite, corpi estranei) • • Diffusione da strutture adiacenti (seni paranasali, spazio presettale, faringe, orecchio, cute, naso, sacco lacrimale, denti) • • Via ematogena Cellulite orbitaria : agenti etiologici • Sinusite : Streptococcus pneumoniae Haemophlius influenzae Moraxella catarralis • Traumi: – Staphilococcus Aureus – Anaerobi • Immunocompromessi – Mucor – Aspergillus Procedimento diagnostico • TAC orbitaria e dei seni paranasali • MdC per escludere lesioni intracraniche • RM per seno cavernoso • Esame Emocromocitometrico • Emocoltura • Coltura delle secrezioni • Fibroscopia • (rachicentesi) Terapia della cellulite orbitaria • Terapia antibiotica ev in regime di ricovero • Decongestionanti nasali • Drenaggio chirurgico dei seni e degli ascessi • Antibiotico terapia endovena per 1-2 settimane - Ceftriaxone (100 mg/kg/die in 2 dosi) – cefotaxima (100 mg/kg/die in 3 dosi) – amoxicillina-acido clavulanico (100 mg/kg/die in 3 dosi) – ampicillina-sulbactam (100 mg/kg/die in 3 dosi) + se si sospetta inf da Staph Aureus ( oxacillina o se MRSA Vancomicina 40 60 mg /kg /die in 3-4 dosi ) • Poi – Antibiotico terapia orale per 2-3 settimane – Antibiotico terapia topica di supporto alla terapia sistemica Complicanze cellulite orbitaria • Trombosi seno cavernoso • Estensione intracranica e coinvolgimento SNC (ascesso cerebrale, meningite) • Coinvolgimento nervo ottico (da compressione, in sindrome apice orbitario con paralisi MOE e Occlusione Arteria Centrale Retinica) Riepilogando... Diagnosi differenziale cellulite presettale/ cellulite orbitaria Riepilogando... Diagnosi differenziale cellulite presettale/ cellulite orbitaria Considerazioni sulle infezioni peri/orbitarie del bambino • Le infezioni peri/orbitarie sono una emergenza medica • Considerata la contiguità dell’orbita palpebre ed apparato lacrimale, con naso e seni paranasali, con massiccio facciale e relativo circolo venoso la più corretta ed efficace gestione dei processi infiammatori orbitari in età evolutiva è multidisciplinare e prevede la collaborazione di oftalmologo, otorinolaringoiatra, pediatra, neuro-radiologo, ch.maxillofacciale, neuro-chirurgo