IOSI
Servizio Cure Palliative
SINTOMI:
I-CURPAL-018
SINGHIOZZO
SOMMARIO
1.
Introduzione e definizione
p. 1
2.
Cause
p. 1
3.
Assistenza infermieristica
p. 2
4.
Assistenza medica
p. 3
1. INTRODUZIONE E DEFINIZIONE
Il singhiozzo consiste in una improvvisa, fugace e violenta contrazione sincrona dei muscoli inspiratori
diaframmatici ed intercostali, seguita dalla chiusura della glottide.
Lo stimolo capace di far scattare il riflesso viene portato a livello del centro del respiro e la risposta
attraverso il nervo frenico ed il vago si esprime con la contrazione rapida, breve e improvvisa dei muscoli
sopraccitati. Il risultato è una breve e rapida inspirazione durante la quale il passaggio dell’aria attraverso
la laringe produce il tipico rumore.
Esso può essere un evento singolo o può ripetersi più volte al minuto per qualche minuto. Più raramente
si protrae per giorni, persistendo talvolta anche nelle ore notturne.
2. CAUSE
L’introduzione di cibi freddi o caldi di particolari bevande è sufficiente a far scattare il singhiozzo che in genere
tende ad esaurirsi.
In altri casi questo sintomo può essere però in relazione con:
- malattie neurologiche: es.tumore del tronco encefalico, meningoencefalite
- cause metaboliche: uremia, acidosi metabolica,
- patologie toraciche, cardiache o addominali comportanti irritazione del frenico e stimolazione vagale.
Un’irritazione dei nervi faringei o della trachea, un tumore dell’esofago, carcinoma del cardias, pericarditi, ernie
diaframmatiche, patologie della pleura, patologie della milza o del fegato come anche una flogosi peritoneale
possono, irritando direttamente il diaframma, esserne la causa.
Data di emissione: 18.09.07
Data di aggiornamento:
Redatto da: Serv. Cure palliative
Approvato da: Serv. Cure palliative
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Manuale di Cure Palliative - Sintomi - Singhiozzo (I-CURPAL-018)
3. ASSISTENZA INFERMIERISTICA
Valutare
Questo tipo di sintomo risulta molto fastidioso per i pazienti che lo hanno. Nostro compito come primo passo è
quello di accertarsi su alcuni aspetti riguardanti il sintomo singhiozzo per poi cercare di intervenire in modo
adeguato su di esso.
Quindi ci faremo dire:
- quale è la durata e l’intensità del singhiozzo (spesso l’intensità elevata non comporta una causa
organica seria);
- se il singhiozzo è accompagnato da altri sintomi o segni;
- se il paziente ha avuto recenti traumi, interventi chirurgici o stati infettivi;
- quali medicamenti assume;
- se vi sono già stati precedenti episodi di singhiozzo.
Curare con interventi specifici
A volte per far smettere il singhiozzo bastano degli interventi molto semplici e banali che evitano un intervento di
tipo farmacologico, e sono:
 a livello respiratorio:
inspirare profondamente e trattenere il più a lungo possibile il respiro, espirando poi
lentamente;
respirare per alcuni attimi in un sacchetto;
 a livello alimentare:
deglutire zucchero cristallizzato ev. con un po’ di succo di limone;
acqua di menta per rilassare lo sfintere esofageo se il singhiozzo è dato da
distensione gastrica (*);
bere piccoli sorsi di acqua ghiacciata o gassata o con limone con una profonda
inspirazione dopo ogni sorsata;
 far fare una iperestensione del capo
(*) Se il singhiozzo è causato da distensione gastrica il paziente avrà tutto un corollario di sintomi e bisognerà
valutare se c’è l’indicazione per la posa di una SNG per svuotare lo stomaco.
4. ASSISTENZA MEDICA
Per il lettore veloce:
Le cause possono essere innumerevoli (cerebrale centrale, irritazione nervofrenica, irritazione del
diaframma, tossico-uremia, infetto). La causa di gran lunga più frequente è comunque
probabilmente la distensione gastrica.
Misure terapeutiche:
Terapia non medicamentosa
I consigli di evidenza provata piuttosto mista, sono tanti come bere dal bordo
superiore del bicchiere, inghiottire zucchero cristallino non sciolto, mettere
una chiave fresca sulla nuca, massaggio del palato molle e via dicendo.
Rialzo del PCO2 tramite respirazione nel sacchetto o trattenendo il respiro.
Trattamento specifico (causale) Trattamento di un infetto polmonare, di una distensione gastrica con
procinetici o sonda nasogastrica ecc.
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Manuale di Cure Palliative - Sintomi - Singhiozzo (I-CURPAL-018)
Trattamento medicamentoso
a) Miorilassanti: il farmaco più documentato è il Baclofen (Lioresal 10mg
3xdie), in alternativa un calcioantagonista, p.e. Diltiazem 60mg 2xdie o
Nifedipina 10mg 3xdie.
b) In caso di distensione gastrica: procinetici, es: Metoclopramide 10mg
4xdie.
Per la soppressione centrale nel singhiozzo: Aloperidolo 5mg al giorno in una dose, particolarmente indicato per
il singhiozzo notturno.
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