BB00100 Leggere attentamente il seguente brano. Orione è certamente la costellazione più notevole del cielo invernale. E’ facile individuare Orione grazie alle tre brillanti stelle che ne formano la cintura. Al di sopra della cintura si vedono due stelle, Betelgeuse e Bellatrix, che rappresentano le spalle del cacciatore Orione, mentre al di sotto della cintura si vedono le due ginocchia del gigante delle quali Rigel è la stella più luminosa. Sotto la cintura del gigante sta una spada, nella vicinanza della quale con un semplice binocolo è possibile vedere la nebulosa di Orione, cioè una nuvola di gas nella quale le stelle iniziano la propria vita. Guardando con attenzione Orione, vi accorgerete che Betelgeuse, una delle spalle del gigante, ha un colore rossastro. Questa stella è gigantesca, al suo interno ci starebbero molti milioni di stelle come il Sole (a sua volta, dentro il Sole, ci starebbero milioni di Terre). Ma non è tutto, Orione pare la tavolozza di un pittore, infatti nella stessa costellazione, in basso a destra, c’è un’altra stella luminosa ma di colore azzurro, Rigel. Perché le stelle hanno un colore diverso? Essenzialmente perché hanno una temperatura superficiale diversa, proprio come un fornellino elettrico. Osservando un fornellino elettrico vi siete forse accorti che inizialmente è rosso, ma che scaldandosi assume un colore sempre più chiaro. Così in Orione la spalla del gigante, rossa, è una stella vecchia, mentre il suo ginocchio, chiaro, è giovane. Chi è abituato a guardare il cielo riconosce facilmente i colori delle stelle e sa che non sono tutte gialle come quelle dei cartoni animati. Omero ricorda Orione come un gigante ucciso dallo scorpione e resuscitato da Esculapio. Lo eliminerà poi la dea della caccia, Diana, gelosa della sua abilità come cacciatore. Anche gli arabi videro nelle sette stelle più luminose di Orione un gigante. Ognuno vede nelle stelle qualcosa che sta vicino alla propria cultura. Per esempio, gli indiani chinook vedevano nella cintura di Orione una canoa, imbarcazione da essi usata quotidianamente. I juwasi dell’Africa raccontano di un dio che andando a caccia di zebre ne scorse tre allineate. Scagliò allora la freccia mancandole. Per questo nella costellazione di Orione si possono vedere tre stelle allineate che rappresentano le tre zebre che scappano via e una freccia che se ne va in un’altra direzione. (AA.VV., Le Scienze, vol.I, la Biblioteca di Repubblica, 2005) BB00101 La costellazione di Orione: BB00102 La nebulosa di Orione è: a) è visibile solo in autunno a) una nuvola di gas BB00103 Le stelle hanno colore diverso perché: a) sono variamente vicine al sole BB00104 Relativamente al brano, si indichi quale tra le seguenti affermazioni è falsa. a) Le stelle di Orione hanno diversi colori BB00105 Quale tra le seguenti affermazioni è deducibile dal brano? a) Un buon osservatore riconosce facilmente le stelle BB00106 Betelgeuse è: a) una stella di recente formazione a) un gigante BB00107 Nel mito greco Orione è: BB00108 Le stelle della cintura di Orione: a) hanno la forma di una freccia b) è costituita da sei stelle b) una nube polverosa rossastra b) sono disposte in zone diverse all'interno della stessa costellazione b) I colori delle stelle dipendono dalla loro età c) comprende stelle e pianeti c) un gruppo di stelle prossime all'estinzione c) hanno temperatura superficiale diversa c) La stella più luminosa delle ginocchia di Orione è rossastra b) La spalla di Orione è c) Chi osserva costituita da stelle gialle frequentemente il cielo sa distinguere i colori delle stelle b) una nebulosa c) una stella di colore azzurro b) un cacciatore poco abile c) ucciso da uno scorpione e viene resuscitato da Diana b) per i juwasi dell’Africa c) per gli indiani chinook rappresentano una zebra rappresentano che scappa un’imbarcazione d) raffigura un cacciatore gigantesco d) visibile solo al telescopio d) sono costituite da metalli diversi d d) Rigel è azzurra c d) Le stelle generalmente sono gialle c d) una stella gigantesca d d) l'amante geloso di Diana a d) sono almeno sei c a c BB00109 L'autore del brano sostiene che: BB00110 Relativamente al brano, si indichi quale tra le seguenti affermazioni è esatta. a) l'astronomia si avvale b) c'è una stretta relazione del mito per conoscere tra la cultura di un popolo scientificamente l'universo e la sua rappresentazione delle stelle a) Betelgeuse è la stella più b) Le stelle di Orione luminosa di Orione hanno tutte la stessa temperatura c) furono gli arabi a studiare per primi Orione d) i popoli antichi vedevano in Orione un dio b c) La cintura di Orione è costituita da due stelle luminose d) Orione sembra la tavolozza di un pittore d BB00200 Leggere attentamente il seguente brano. “Pulsar” è una contrazione di “Pulsating Radio Source”; con questo termine si indica oggi una stella di neutroni in rapida rotazione che emette fasci di onde radio che vengono captate dai radiotelescopi terrestri nella forma di impulsi radio periodici di grande regolarità. La prima pulsar venne scoperta nel 1967 da Jocelyn Bell Burnell, che lavorava a Cambridge sotto la supervisione di Antony Hewish. Nel 1974 Hewish ricevette il premio Nobel, ma il Comitato per il premio escluse la Bell. Quanto alla natura delle pulsar, esse vennero interpretate dapprima come “nane bianche”, ossia stelle con una massa dell’ordine di quella del Sole ma compressa in un volume pari a quello della Terra, o come stelle di neutroni, ancora più dense: massa simile al Sole compressa in una sfera di meno di dieci chilometri di diametro. Furono soprattutto gli studi di due teorici di Cambridge, John Gribbin e John Skilling, a dimostrare che si trattava di stelle di neutroni. L’esistenza di astri del genere era, prima di allora, solo una congettura. Oggi conosciamo più di seicento pulsar, la maggior parte delle quali ha un periodo da qualche secondo a qualche centesimo di secondo. Vi sono anche pulsar più veloci: verso la fine degli anni Ottanta del Novecento i radioastronomi hanno scoperto pulsar con periodo di millisecondi. Ad Arecibo (Puerto Rico) l’astronomo polacco Alex Wolszczan ne rilevò una, battezzata in seguito PSR B1257+12, localizzata nella costellazione della Vergine, a distanza di circa 1.300 anni luce dalla Terra. Insieme al radioastronomo Dale Frail, nel dicembre 1991, Wolszczan individuò alcune perturbazioni nel segnale proveniente dalla pulsar, arrivando alla conclusione (da parecchi, però, rigettata) che la pulsar avesse in orbita intorno a sé tre pianeti distinti (di massa di poco superiore a quella terrestre). Inoltre, la radiazione di una pulsar è così intensa che qualsiasi forma di vita avesse mai potuto svilupparsi su quei pianeti sarebbe stata rapidamente distrutta da raggi gamma e raggi X. (Da: M. Hack, Sette variazioni sul cielo) BB00201 Secondo quanto riportato nel brano, la prima pulsar fu scoperta: BB00202 Le pulsar: BB00203 Stando al contenuto del brano, la vera natura delle pulsar fu dimostrata da: BB00204 Secondo il brano, in un primo momento le pulsar furono interpretate come: BB00205 Secondo il brano, negli anni Sessanta del Novecento: BB00206 Secondo quanto riportato nel brano, la maggior parte delle pulsar oggi conosciute: BB00207 Secondo il brano, le radiazioni delle pulsar: a) negli anni Sessanta del XX secolo a) sono neutroni in rotazione a) John Gribbin e John Skilling a) pianeti in orbita intorno a una sola stella a) l'esistenza di stelle di neutroni era solo un'ipotesi a) ha un periodo di un centesimo di secondo a) consentono solo alcune forme di vita b) negli anni Ottanta del Novecento b) emettono raggi gamma b) Jocelyn Bell Burnell b) stelle di massa simile a quella di una sfera di diametro inferiore a dieci chilometri b) le stelle di neutroni avevano le caratteristiche delle nane bianche b) ha un periodo da qualche secondo a qualche centesimo di secondo b) sono costituite da raggi gamma e raggi X c) nel dicembre 1991 d) nel 1974 a c) emettono onde radio regolari c) Alex Wolszczan d) sono stelle grandi come il Sole d) Antony Hewish c a c) stelle con una massa d) fasci di impulsi simile al Sole compressa in periodici una sfera pari alla Terra c c) furono individuate delle pulsar a 1.300 anni luce dalla Terra c) ha un periodo non determinabile d) Dale Frail diede una svolta decisiva agli studi sulle pulsar d) ha un periodo di un millisecondo a c) danno segnali perturbati d) interferiscono con la presenza dei pianeti b b BB00208 Per le ricerche sulle pulsar il premio Nobel fu attribuito a: BB00209 Secondo il brano, nel XX secolo gli studi sulle pulsar vennero effettuati: BB00210 Secondo il brano, la pulsar che Alex Wolszczan individuò a Puerto Rico: BB00300 Leggere attentamente il seguente brano. a) Antony Hewish a) a Cambridge a) fu chiamata Arecibo b) Antony Hewish e Jocelyn Bell Burnell b) in Europa e in America c) Dale Frail d) John Gribbin a c) a Arecibo d) negli U.S.A. b b) fu subito chiamata PSR B1257+12 c) fu negata da parecchi astronomi d) si trova nella costellazione della Vergine d Stupore, meraviglia, vertigine: non parliamo di una mostra sul barocco ma della mostra magnifica che la Peggy Guggenheim Collection dedica a Lucio Fontana, artista che del barocco, del resto, era notoriamente innamorato, tanto che alcuni studiosi, da Michel Tapiè a Enrico Crispolti, hanno battezzato così un’intera stagione del suo lavoro. Gli innumerevoli visitatori che entrano in quelle salette oscure (oltre mille al giorno, secondi solo a quelli che a Roma vanno in pellegrinaggio da Raffaello) e si consegnano ai sortilegi della mostra, ideata e messa magicamente in scena da Luca Massimo Barbero, escono poi nella luce abbagliante del giardino come storditi dal viaggio che hanno compiuto. […] La mostra non lavora in ampiezza ma in profondità e scandaglia due soli, brevi cicli del suo lavoro, racchiusi tra il 1961 e il 1965; gli unici, poi, che Fontana abbia voluto battezzare, dedicandoli a due città “di luce”: Venezia e New York. Le Venezie e le New York, dunque, cercate e ritrovate (con l’Archivio Fontana) davvero ai quattro angoli del mondo, scelte una per una e riunite qui per la prima volta. […] L’incipit è folgorante: in una stanza buia, uno dei suoi ipnotici soffitti luminosi, due Attese (i Tagli) dai ritmi quasi musicali e uno splendido, precocissimo dipinto bianco di Buchi del 1949. È il Fontana che tutti conosciamo, ai più alti livelli. Ma è solo l’introduzione, perché poi è lei, Venezia, a penetrare di là fuori in queste stanze oscure e a trasfigurarsi nello sguardo di Fontana in dipinti cremosi, sensuali, prodigiosamente felici. […] Le Venezie sono sempre state definite dipinti a olio; in realtà (lo si è scoperto ora) sono acrilici misti a una resina, acrilica anch’essa, che genera una sorta di pasta luminosa, aurea o argentata, con cui Fontana traduce in immagine le sensazioni suscitate dalla città. […] Ma presto ai sortilegi di Venezia si sostituiscono gli choc visivi di New York: Fontana deve trovare una materia adatta a rendere quei “torrenti di luce” che sono ai suoi occhi i grattacieli di Manhattan. E la trova: lastre di rame o di alluminio percorse da squarci o da fori violenti. (Da: Ada Masoero, Fontana tra torrenti di luce, Il Sole-24 Ore) BB00301 Il brano narra di una mostra su: BB00302 Nel brano, l'autrice più volte sottolinea: a) Peggy Guggenheim a) la novità della tecnica dell'artista BB00303 Nel brano, la parola ‘barocco’ indica: a) un periodo dell'opera di b) un genere letterario Fontana a) saturazione b) disorientamento BB00304 Secondo quanto scritto nel brano, l'impressione principale che la mostra comunica è: BB00305 Secondo il brano, la prima sala della mostra presenta: BB00306 I quadri su Venezia sono: BB00307 La mostra dedicata a Fontana e alle opere su Venezia e New York è innovativa perché: BB00308 Tecnicamente, le opere su Venezia sono: BB00309 Dal brano, si evince che le opere su New York: a) un solo dipinto a) cremosi e sensuali a) ospita quadri con tagli e buchi a) dipinti a olio a) meravigliano il visitatore per la presenza dei fori b) un artista barocco b) il grande numero di visitatori b) tre opere b) trasfigurati e visionari b) approfondisce il periodo degli anni Sessanta b) acrilici con resina b) sono meno luminose perché di alluminio c) Venezia c) il contrasto tra il buio delle stanze e la luce del giardino c) lo stile di Michel Tapié d) Lucio Fontana d) l'elevato livello artistico delle opere esposte d d d) l'arte di Raffaello a c) ipnosi d) sbalordimento d c) due quadri musicali c) abbaglianti e magici c) presenta opere di tutte le parti del mondo d) una luce psichedelica d) violenti e contrastanti d) presenta insieme per la prima volta le opere sulle due città c) pasta luminosa d) lastre di rame c) sono più moderne per la d) esprimono violenza con presenza dei grattacieli la tecnica degli squarci b a d b d BB00310 Secondo l'autrice del brano, il visitatore: a) può vedere l'intera opera di Fontana b) subisce uno choc visivo per la luminosità dei dipinti a olio c) ha l'impressione che Venezia stessa entri nelle stanze della mostra d) scopre la vera luce dei grattacieli di Manhattan c BB00400 Leggere attentamente il seguente brano. Mentre restituiva il libretto ad Anna, Nayan indicò un'altra figura: “Quella affianco mi pare il busto del grande fisico Soappaos”, e indicò l'effigie di un uomo sulla quarantina, labbra sottili e serrate, occhi neri, un bendaggio sulla parte superiore della testa. “Certo Nayan” gli confermò Anna “qui è stato raffigurato alcuni mesi dopo l'incidente”. “L'accademico Soappaos […] visse molto tempo fa e si impegnò in particolare in complessi esperimenti fisici per determinare il calcolo dell'energia e il suo rapporto con la materia. Un giorno andò nel bagno del suo appartamento e si mise sotto la doccia. Dal bagno si accedeva a un corridoio molto lungo, al termine del quale era sita una vetrina che conteneva decine di bicchieri di cristallo di pregiatissima fattura [...] . Al termine della doccia Soappaos si asciugò, si fece la barba, si profumò, poi uscì dall'angusta stanza in vestaglia. Ma sulla soglia del bagno c'era una saponetta. Appena cercò di varcare quella soglia, mise il piede sulla saponetta, scivolò, percorse tutto il corridoio sempre più velocemente e finì contro la vetrina con effetti disastrosi. Nessun cristallo si salvò e lui stesso fu ricoverato per molti mesi in ospedale. [...] In clinica, costretto all'immobilità, l'accademico studiò l'episodio di cui era stato vittima in ogni minimo dettaglio e ne dedusse alcune verità scientifiche che dovevano rivoluzionare la nostra fisica. Nasceva una teoria che doveva rivoluzionare la nostra fisica tradizionale: la teoria della saponicità. Da ciò una nuova scienza, la sapodinamica.” [...] “Ma come funziona la sapodinamica?” “[...] in base alla sapodinamica si è scoperto che il moto che si oppone all'attrito radente consente velocità superiori a quelle possibili tramite il moto che si oppone all'attrito volvente, ove il conduttore dell'attrito sia una saponetta. In poche parole si viaggia meglio sul sapone che sulle ruote. Così abbiamo integralmente modificato l'intero sistema dei trasporti pubblici dell'isola.” (Gianfranco Pagliarulo, L'isola, Ibiskos Editrice Risolo, 2009) BB00401 I nomi di tre personaggi del brano (Anna, Nayan, a) palindromi Soappaos) sono tutti: BB00402 Che età aveva il fisico Soappaos al momento a) Più di cinquant'anni dell'incidente? BB00403 A quale genere letterario appartiene il brano? a) Saggio divulgativo BB00404 Come era la stanza da bagno di Soappaos? a) Larga BB00405 Quanti bicchieri di cristallo si salvarono dal disastro? a) Nessuno BB00406 In quale luogo il professor Soappaos mette a punto la a) In clinica teoria della saponicità? BB00407 In base alla sapodinamica si è scoperto che: a) nel caso ci sai una saponetta, il moto che si oppone all'attrito radente consente velocità identiche a quelle consentite dal moto che si oppone all'attrito volvente BB00408 La conoscenza della sapodinamica ha consentito di modificare: a) i trasporti pubblici b) anagrammi c) ossimori d) anacoluti a b) Trent'anni c) Circa quarant'anni d) Più di sessant'anni c b) Horror b) Spaziosa b) La metà b) Nel proprio studio c) Saggio scientifico c) Luminosa c) Tre quarti c) In bagno d) Fantasy d) Ristretta d) Decine d) In laboratorio d d a a b) si viaggia meglio sulle ruote che sul sapone c) il moto che si oppone d) ove il conduttore all'attrito volvente dell'attrito sia una consente velocità superiori saponetta, il moto che si oppone all'attrito radente consente velocità superiori a quelle possibili tramite il moto che si oppone all'attrito volvente c) le saponette d) le stanze da bagno b) i piatti delle docce d a BB00409 Si comprende che il busto raffigura il professore dopo l'incidente per: BB00410 Secondo la sapodinamica si viaggia meglio: BB00500 Leggere attentamente il seguente brano. a) i piedi fasciati b) gli occhiali scuri c) la mancanza di denti d) il bendaggio d a) su nessuno dei due b) sulle ruote c) su entrambi d) sul sapone d Tutto concentrato sulla negatività assoluta della condizione umana è il Canto notturno di un pastore errante dell’Asia, in cui il pessimismo di Leopardi si afferma nel suo nucleo più semplice e cristallino, liberato da ogni riferimento a dati storici e a eventi personali. Il canto è affidato a uno dei pastori dell’Asia centrale che, come Leopardi aveva letto in una rivista francese “passano la notte seduti su una pietra a guardare la luna e a improvvisare parole piuttosto tristi su arie che lo sono altrettanto”: esso vuole essere così una prova di poesia originaria, prodotta dal colloquio diretto con l’astro lunare, nella solitudine notturna, di una voce non segnata da alcun carattere sociale o storico, espressione di una pura e primitiva essenza “umana”. Si susseguono insistenti le domande sul senso dei processi naturali, che chiamano in causa un sapere e un potere ignoti, incommensurabili con la debolezza e l’infelicità dell’uomo, condannato a percorrere un viaggio insensato in un universo indifferente e nemico; ma questo inquieto interrogare è animato anche da un’intensa ricerca di comunicazione con la natura virginea e femminile della luna, con la sua translucida purezza, indifferente ma dolce: c’è come una spinta appassionata a superare la distanza che separa il pastore dall’enigmatico astro, a scoprire un improvviso, affettuoso significato in un universo che tutti i segni rivelano privo di senso. Ma non ci sono risposte, e resiste solo il “tedio”, che assale l’uomo anche quando è privo di sofferenze e di desideri, mentre gli animali appaiono sereni nella loro incoscienza: l’ipotesi, appena accennata, che esistano condizioni più felici di quella dell’uomo, è alla fine annullata da quella – più credibile – dell’infelicità universale (“è funesto a chi nasce il dì natale”). (Da: G. Ferroni, Profilo storico della letteratura italiana) BB00501 Secondo quanto descritto nel brano, nel "Canto notturno di un pastore errante dell'Asia" lo sguardo che Leopardi getta sulla condizione umana è: BB00502 Chi è l'autore della lirica intitolata "Canto notturno di un pastore errante dell'Asia"? BB00503 Attraverso "una voce non segnata da alcun carattere sociale o storico" Leopardi vuole esprimere: BB00504 Quali sono, secondo Leopardi, le forze che stanno alla base dei processi naturali? BB00505 Attraverso le sue continue domande il pastore intende comunicare con: BB00506 Che cosa spera di scoprire il pastore nell'universo che appare privo di senso? BB00507 Qual è la risposta alle domande del pastore? a) puramente cristallino BB00508 Qual è la ragione dell'apparente serenità degli animali? BB00509 L'ipotesi dell'esistenza di condizioni più felici di quella dell'uomo: b) assolutamente pessimista a) Giacomo Leopardi c) liberato da ogni riferimento a dati storici d) liberato da ogni riferimento a eventi personali d) Un anonimo pastorepoeta d) l'originalità della poesia b d) L'ostilità a d) la dolcezza della natura c b) Un pastore dell'Asia centrale a) l'essenza "umana" nella b) la solitudine notturna sua primitiva purezza a) Una sapienza e una b) L'insensatezza potenza ignote all'uomo a) la purezza della natura b) la natura c) Un poeta che scrive su una rivista francese c) il colloquio con l'astro lunare c) L'infelicità e la debolezza c) la luna a) L'annullamento della distanza dagli astri a) Il tedio b) Una spinta appassionata b) Non v'è alcuna risposta a) L'assenza di sofferenza e di desideri a) è del tutto priva di credibilità b) La loro condizione di incoscienza b) è eliminata dall'ipotesi di un'infelicità che riguarda tutte le creature c) Un significato affettuoso d) La spiegazione dell'enigma degli astri c) La sofferenza e i d) L'incoscienza degli desideri dell'uomo animali c) L'ottenimento delle d) La rassegnazione risposte c) è sostenuta debolmente d) convive con quella di dal poeta un'infelicità universale, che appare, però, più credibile a a c b b b BB00510 Come appare, agli occhi del poeta, il giorno della nascita? BB00600 Leggere attentamente il seguente brano. a) Infausto b) Funebre c) Lieto d) Natale a Quanto al versante politico, la Russia dei primi del Novecento era un paese autocratico: il potere dello zar si riteneva legittimato direttamente da Dio, non certo dalla società: non esisteva un parlamento e l’attività politica era sottoposta ad uno stretto controllo poliziesco. Nonostante ciò, si andarono organizzando anche in Russia partiti politici di opposizione. Il Partito Costituzionale Democratico (chiamato per le iniziali “partito dei cadetti”) raccoglieva le forze di ispirazione borghese liberale che miravano alla formazione di un parlamento elettivo sul modello occidentale. Nel 1901 nacque il Partito Socialrivoluzionario, ispirato alla tradizione del populismo russo, che perseguiva un programma di redistribuzione della terra e più in generale auspicava una società fondata sulla valorizzazione delle tradizioni comunitarie del mondo contadino. Di orientamento marxista era invece il Partito Operaio Socialdemocratico Russo, sorto nel 1898. In linea con i principi della Seconda Internazionale, il POSDR riteneva che solo un ulteriore sviluppo del capitalismo industriale avrebbe creato le condizioni per un processo rivoluzionario. Era insomma necessario che si formasse una classe operaia forte e combattiva affinché il conflitto sociale si semplificasse, radicalizzandosi, a quello fra borghesia industriale e proletariato di fabbrica, dato che non si contava sull’apporto dei contadini, le cui aspirazioni alla proprietà della terra erano considerate di natura conservatrice. Dal 1903 emerse però un profondo dissidio tra la fazione più moderata, i menscevichi, guidati da Martov e Plechanov, e quella rivoluzionaria, i bolscevichi, capeggiati da Lenin. Il dissidio verteva innanzitutto sulla concezione del partito, che secondo i bolscevichi doveva essere costituito da un ristretto e combattivo manipolo di quadri rivoluzionari fortemente centralizzato, mentre per i menscevichi doveva configurarsi piuttosto come un’organizzazione di massa, aperta a tutti i simpatizzanti. Divergevano inoltre le valutazioni sulle concrete possibilità di riuscita della rivoluzione in Russia: secondo Lenin stavano rapidamente maturando, mentre i suoi avversari, che ritenevano tali condizioni assai remote, dato lo scarso peso del proletariato di fabbrica, preferivano puntare sulla realizzazione di una rivoluzione anti-zarista di impronta democratico-borghese. Lenin, pessimista riguardo alla capacità della borghesia, da lui considerata debole e timorosa, di dirigere il processo rivoluzionario, riteneva che toccasse al proletariato il compito di guidare una rivoluzione, ma solo come preludio alla realizzazione della rivoluzione socialista. (Da: A. De Bernardi, S. Guarracino, La conoscenza storica) BB00601 Il potere dello zar, nella Russia dei primi del Novecento, poteva definirsi: BB00602 In Russia, l'organizzazione dei partiti politici di opposizione avvenne: BB00603 BB00604 BB00605 BB00606 a) democratico b) religioso a) nonostante lo stretto b) perché non c'era un controllo poliziesco cui era parlamento sottoposta l'attività politica Quale partito di opposizione proponeva di ridistribuire a) Il partito dei cadetti b) Il Partito la terra ai contadini? Socialdemocratico Qual era, secondo il Partito Operaio a) La valorizzazione delle b) Lo sviluppo dei principi Socialdemocratico Russo, il processo che avrebbe tradizioni comunitarie del della Seconda creato le condizioni necessarie per la rivoluzione? mondo contadino Internazionale La semplificazione del conflitto di classe a conflitto a) si fosse formata una b) il conflitto sociale si fra borghesia industriale e proletariato di fabbrica classe operaia forte e fosse radicalizzato sarebbe potuta avvenire solo se: combattiva Nel 1903 emerse un profondo dissidio tra: a) Martov e Lenin b) Martov e Plechanov c) autocratico d) parlamentare c c) nonostante il potere dello zar fosse legittimato da Dio d) perché il potere dello zar era legittimato dalla società a c) Il Partito Costituzionale d) Il Partito Democratico Socialrivoluzionario c) Il marxismo d) Lo sviluppo ulteriore del capitalismo industriale c) si fosse aggiunto l'apporto dei contadini c) bolscevichi e menscevichi d) i contadini avessero abbandonato le loro aspirazioni conservatrici d) Plechanov e Lenin d d a c BB00607 La concezione del partito da parte dei bolscevichi era: BB00608 Secondo Lenin le condizioni per la riuscita della rivoluzione: BB00609 Secondo Lenin, la borghesia non era in grado di guidare il processo rivoluzionario a causa: BB00610 Secondo il pensiero di Lenin, in quale rapporto cronologico doveva trovarsi la rivoluzione proletaria rispetto a quella socialista? BB00700 Leggere attentamente il seguente brano. a) ristretta e fortemente centralizzata a) erano assai remote b) proletaria a) del suo pessimismo b) della sua debolezza c) autoritaria e combattiva d) di massa e aperta a tutti i simpatizzanti c) sarebbero state presto d) erano maturate da poco mature c) del suo scarso peso d) delle sue scarse capacità a) Avrebbe dovuto seguirla quando i tempi fossero stati maturi b) Doveva avvenire in contemporanea c) Doveva rapidamente seguirla b) erano già mature d) Doveva precederla a c b d Per la crisi della Repubblica si ripropone, in qualche modo, l’alternativa che domina gli studi sul fascismo: parentesi o rivelazione? Non si tratta certo di immaginare la parentesi alla maniera in cui Croce la concepì per il fascismo, come esplosione di un irrazionale senza radici e perciò destinato a sparire con un ritorno alla normalità precedente. Se di parentesi si vuole parlare essa va intesa in maniera più complessa e profonda: si avvicina in qualche modo all’idea della parentesi chi vede le ragioni della crisi attuale nel momento stesso fondativo della Repubblica, nel modo in cui l’Italia è uscita dalla guerra e ha compiuto i primi passi sulla via della democrazia: oggi, venuto meno il clima della guerra fredda, che aveva ingessato la politica italiana, limiti e contraddizioni del momento fondativo apparirebbero in piena luce, senza speranze di riscatto se non con una radicale discontinuità, con un nuovo inizio del quale peraltro si stentano a vedere i segni. Si avvicina, invece, e ripete in qualche misura lo schema della “rivelazione” chi concentra l’attenzione sui limiti preesistenti, annidati nel profondo della storia italiana e, senza ignorare certo il momento fondativo, guarda alla storia ormai cinquantennale della Repubblica per cercare in questa visione di più lungo periodo le ragioni della crisi ma anche le condizioni di una possibile ripresa. Non penso che si possa isolare il momento delle origini stesse della Repubblica come fattore dominante delle crisi successive e in particolare della crisi di identità nazionale.[…] Il motivo dominante in queste ricostruzioni [nelle ricostruzioni revisioniste] è la crisi della nazione, quale si era faticosamente venuta formando negli anni del Risorgimento e dell’Italia unitaria, in connessione con le tragiche vicende belliche, culminate nella data simbolo dell’8 settembre 1943, e con l’emergere e il prevalere di forze politiche estranee a quel sentimento. Un ripensamento critico di quelle vicende è certamente necessario e fecondo di fronte agli esiti di cinquant’anni di storia repubblicana; ma non si può puntare il dito su quegli anni, per cercare il punto di partenza, per così dire, un filo nero che condurrebbe alla crisi attuale senza una evidente forzatura della intera storia della Repubblica. (Da: a cura di A. Giovagnoli, Interpretazioni della Repubblica, Il Mulino) BB00701 Qual è il fenomeno che l'autore si propone di analizzare in base all'alternativa ‘parentesi’ o ‘rivelazione’? BB00702 In quale modo Croce concepì e definì il fascismo? BB00703 In quale modo, secondo l'autore, si dovrebbe parlare di ‘parentesi’ per la crisi della Repubblica? BB00704 Per quale motivo la guerra fredda sarebbe stata determinante per la crisi della Repubblica italiana? a) Il fascismo b) La crisi della Repubblica italiana c) La nascita della Repubblica italiana d) La caduta del fascismo b a) Restaurazione a) Cercando le ragioni della crisi nel ruolo giocato dall'Italia in ambito internazionale a) Perché ha determinato l'ingresso dell'Italia nella Nato b) Rivoluzione b) Cercando le ragioni della crisi nel regime fascista c) Rivelazione c) Cercando le ragioni della crisi nella guerra fredda d d b) Perché ha determinato l'orientamento anticomunista della politica italiana c) Perché ha consentito all'Italia di assumere un ruolo centrale in ambito internazionale d) Parentesi d) Cercando le ragioni della crisi nel momento fondativo della Repubblica d) Perché ha ingessato lo sviluppo della politica italiana d BB00705 In base allo schema che vede la crisi Repubblicana come una ‘parentesi’, sarebbe possibile uscire da questa condizione: BB00706 L'autore ritiene che: BB00707 Lo schema della ‘rivelazione’ si fonda sull'analisi dell'intero: BB00708 Lo schema della ‘parentesi’ e quello della ‘rivelazione’ si distinguono perché: BB00709 Qual è il motivo dominante nelle ricostruzioni revisioniste? BB00710 Secondo l'autore, le teorie revisioniste: a) introducendo il sistema federalista b) grazie a una radicale cesura con il passato a) lo schema della ‘parentesi’ sia nel giusto considerando il momento fondativo della Repubblica come fattore unico della crisi successiva b) sia riduttivo considerare il solo momento fondativo della Repubblica come fattore decisivo per la crisi successiva c) potenziando il centralismo c) lo schema della ‘rivelazione’ sia nel giusto considerando il momento fondativo della Repubblica come fattore esclusivo della crisi successiva a) cinquantennio b) cinquantennio c) ventennio fascista, oltre repubblicano, oltre che sul repubblicano, oltre che sul che sul momento suo momento fondativo fascismo fondativo della Repubblica c) il primo si fonda sulla b) il primo si fonda su a) il primo si fonda sulla un'analisi di lungo periodo sola analisi del momento sola analisi del momento (momento fondativo della fondativo della fondativo della Repubblica, mentre il Repubblica e propone per Repubblica e secondo si fonda su cinquantennio la ripresa una radicale repubblicano) e propone un'analisi di lungo periodo cesura con il passato, (momento fondativo e mentre il secondo si fonda di cercare nel passato le cinquantennio condizioni per la ripresa, su un'analisi di lungo mentre il secondo si fonda repubblicano). Entrambi periodo (momento gli schemi propongono di fondativo e cinquantennio sulla sola analisi del risolvere la crisi con una repubblicano) e propone momento fondativo della Repubblica e propone per cesura netta rispetto al di cercare nel passato le la ripresa una radicale passato condizioni per la ripresa cesura con il passato a) La crisi della nazione, b) La crisi della nazione, c) La crisi della nazione, culminata con il rifiuto del culminata nell'avvento del culminata con la caduta sistema monarchico nel fascismo del regime fascista 1943 c) avrebbero il pregio di a) forzerebbero la storia b) avrebbero il pregio di proponendo individuare il punto di riflettere criticamente sul un'interpretazione faziosa partenza della crisi attuale periodo bellico e sul suo del periodo bellico e del nel periodo bellico e nel esito e di individuare in suo esito e individuando suo esito, ma la loro quegli anni il punto di solo in quegli anni il punto interpretazione di tale partenza della crisi attuale periodo sarebbe una di partenza della crisi forzatura attuale d) cercando nel passato le condizioni per una ripresa b d) sia necessario considerare il solo momento fondativo della Repubblica come fattore scatenante della crisi successiva b d) ventennio fascista, oltre che sulle cause della sua caduta a d) il primo si fonda sulla sola analisi del momento fondativo della Repubblica e propone di cercare nel passato le condizioni per la ripresa, mentre il secondo si fonda su un'analisi di lungo periodo (momento fondativo e cinquantennio repubblicano) e propone per la ripresa una radicale cesura con il passato a d) La crisi della nazione, culminata nell'8 settembre 1943 d d) avrebbero il pregio di riflettere criticamente sul periodo bellico e sul suo esito, ma forzerebbero la storia individuando solo in quegli anni il punto di partenza della crisi attuale d BB00800 Leggere attentamente il seguente brano. L’Impero eurasiatico creato dai mongoli di Gengis Khan e dei suoi successori raggiunse la sua massima estensione nel 1260: in quell’anno Qubilai, nipote di Gengis Khan, aveva completato la conquista della Cina ed era diventato il quinto Gran Khan dei mongoli. L’espansione mongola era stata arrestata militarmente solo dai Mamelucchi egiziani, mentre il suo stesso gigantismo le aveva impedito di andare oltre occasionali scorrerie nel sultanato musulmano di Delhi e nella valle del Danubio. I mongoli erano penetrati in Polonia nel febbraio 1241 e avevano sbaragliato l’esercito tedesco-polacco. Erano poi entrati in Ungheria, avevano saccheggiato Pest e si erano diretti su Vienna risalendo il Danubio: quindi avevano piegato verso sud, raggiungendo l’Adriatico a Spalato nel marzo 1242. Tre anni e mezzo dopo partiva la prima missione indirizzata alla conversone dei Khan. Il tentativo di Giovanni di Pian del Carpine (1245-47) fallì, come pure quelli compiuti in seguito da altri francescani, ma aprì la strada alle relazioni commerciali fra l’Europa e l’Estremo Oriente, cominciate con i viaggi dei Polo in Cina nel 1261 e 1271. L’unità della dominazione mongola venne meno dopo la morte di Qubilai, nel 1291. Al suo posto sorsero quattro Khanati: quello degli Yuan in Cina e Mongolia; quello di Chagatai nella regione delle maggiori città carovaniere della via della seta; quello degli Ilkhan in Iran e Iraq; quello dell’Orda (cioè accampamento di tende) d’Oro nella Russia meridionale. (Da: Scipione Guarracino, Storia dell’età medievale, Mondadori) BB00801 I mongoli: BB00802 Qubilai: BB00803 I Mamelucchi: BB00804 Giovanni di Pian del Carpine: BB00805 In Europa, i mongoli: BB00806 Dopo Qubilai: BB00807 I commerci tra Europa ed Estremo Oriente: BB00808 I mongoli NON riuscirono mai a: BB00809 A Delhi, i mongoli: BB00810 Dopo il XIII secolo, i mongoli: a) cercarono di espandersi b) riuscirono a sia in Asia sia in Europa conquistare la Cina solo alla fine del XIII secolo a) morì alla metà del XIII b) conquistò la Cina con secolo l'aiuto di Gengis Khan a) entrarono a far parte b) fermarono Qubilai sul del khanato di Chagatai Danubio a) non riuscì a convertire i b) intraprese floridi capi mongoli commerci con l'Estremo Oriente a) si avvicinarono a b) conquistarono Pest Vienna per via fluviale dopo aver saccheggiato Vienna a) i mongoli controllarono b) i mongoli fondarono la rotta tra Oceano altri quattro khanati, oltre Indiano e Golfo Persico ai regni già conquistati a) si svilupparono a b) furono interrotti dal partire dai viaggi dei Polo tentativo di Giovanni di Pian del Carpine a) arrivare a Spalato b) conquistare stabilmente la valle del Danubio a) furono ostacolati dai b) riuscirono a effettuare Mamelucchi solo qualche incursione b) continuarono la loro a) raggiunsero l'unità politica sotto Gengis Khan espansione c) conquistarono a fatica l'Egitto d) s'impadronirono anche dell'Iran, nel 1291 a c) non riuscì a unificare l'impero mongolo c) respinsero in battaglia l'avanzata dei mongoli c) partì per la Cina con i Polo d) fu preceduto da quattro Gran Khan d) estesero i loro commerci verso la Cina d) iniziò la sua prima missione nel 1244 d c) ebbero il sostegno dell'esercito tedesco contro i polacchi c) la Cina fu governata dagli Yuan, la Mongolia da Chagatai c) furono iniziati dai francescani d) dall'Adriatico risalirono verso nord a d) il sud della Russia vide il dominio del khanato dell'Orda d'Oro d) andarono di pari passo con la conversione dei khan al Cristianesimo c) penetrare in Iran d) unificare la loro dominazione c) si accordarono con le d) s'installarono autorità politiche stabilmente in tutta la musulmane regione c) formarono regni distinti d) trovarono una guida nell'Orda d'Oro c a d a b b c BB00900 Leggere attentamente il seguente brano. Nella decisione hitleriana di attaccare l’URSS vi erano ragioni che andavano al di là dei problemi contingenti e dell’accordo del 1939. L’espansione verso il grande spazio orientale, l’uso delle sue risorse naturali, l’assoggettamento degli slavi e l’annientamento del sistema comunista costituivano infatti i capisaldi dell’ideologia hitleriana. Più di tre milioni di uomini, con l’appoggio di diecimila carri armati e tremila aerei, su un fronte di 1.400 chilometri, sferrarono una serie di offensive dilagando nell’immensa pianura ucraina, nei paesi baltici e nel nord della Crimea, giungendo fino ai sobborghi di Mosca e di Leningrado. Alcuni dati sulle perdite economiche subite dall’URSS per l’offensiva tedesca possono dare un’idea dell’entità del disastro: nel territorio conquistato dalle truppe tedesche si concentravano il 63% della produzione russa di carbone, il 58% della produzione di acciaio, il 60% dell’alluminio, il 41% della rete ferroviaria, le terre più fertili e ricche. Bisogna aggiungere anche che Leningrado, importante anche come centro industriale, assediata a partire dal 4 settembre 1941, rimase isolata dal resto del paese. L’assedio si protrasse poi per due anni e mezzo, provocando la morte, per fame e freddo, di 650.000 abitanti. Il sistema sovietico di difesa era stato colto evidentemente in uno stato di grave impreparazione. Eppure Hitler non aveva mai nascosto la natura dei suoi obiettivi fondamentali e Stalin era stato avvisato con qualche anticipo dai servizi segreti di ciò che stava per avvenire. Tuttavia, malgrado la disastrosa caduta iniziale e l’abbandono di un territorio così vasto, la capacità di resistenza e di contrattacco dell’URSS non fu infranta. Vi fu, infatti, una immediata ripresa alla quale partecipò, con immensi sacrifici, tutta la popolazione. Una delle operazioni di maggiore successo, realizzata dai Sovietici nel corso dell’avanzata tedesca, fu il trasferimento di molti impianti industriali dalle zone investite dalla guerra in territori e centri al di là degli Urali. Un forte movimento partigiano organizzò nelle zone occupate un’efficace guerriglia di disturbo. Riorganizzato sotto la direzione del generale Zukov, l’esercito sovietico bloccò l’avanzata tedesca davanti a Mosca. Al sopravvenire dell’inverno, l’attacco contro Mosca fu sospeso: il piano della guerra-lampo era definitivamente naufragato. (Da: R. Villari, Sommario di storia) BB00901 Secondo quanto riportato nel brano, l'URSS: BB00902 Hitler attaccò l'URSS: BB00903 Stando al contenuto del brano, Leningrado: BB00904 Secondo il brano, loffensiva tedesca in Unione Sovietica: BB00905 Secondo il brano, di fronte all'invasione hitleriana, l'URSS: BB00906 Il territorio sovietico invaso dalla Germania: BB00907 I Sovietici: BB00908 Un punto fondamentale dell'ideologia di Hitler era: BB00909 Secondo il brano, a Mosca: a) aveva rafforzato le difese solo in Ucraina b) era preparata a difendersi da un attacco tedesco a) per impadronirsi del b) perché dal 1939 essa patrimonio artistico di era il suo principale Leningrado e di Mosca nemico a) fu assediata fino al 1944 b) fu saccheggiata dalle truppe tedesche a) si estese su un fronte di b) provocò la morte di 1.400 chilometri 650.000 Russi a) resistette nei Paesi b) riuscì a reagire grazie baltici anche alla resistenza della popolazione a) era poco importante dal b) possedeva miniere di punto di vista agricolo ferro a) affidarono il comando b) trasferirono molti della guerriglia al generale impianti industriali oltre Zukov gli Urali a) umiliare Stalin b) espandere il territorio tedesco oltre gli Urali a) molti abitanti morirono b) l'esercito hitleriano non di fame riuscì a entrare c) era a conoscenza dell'imminente attacco di Hitler c) per difendere gli slavi dall'oppressione sovietica d) era sicura dell'alleanza con la Germania c d) anche per conquistare le sue risorse naturali d c) fu evacuata dalla popolazione c) fu condotta con tremila carri armati c) reagì subito con un contrattacco d) vide la morte di alcune centinaia dei suoi abitanti d) iniziò alla fine del 1941 a d) mise in campo diecimila carri armati b c) era ricco di risorse industriali c) concentrarono l'esercito a Leningrado d) era densamente popolato d) contrattaccarono in Crimea c c) annientare il comunismo sovietico c) si scatenò la guerriglia di disturbo d) rinegoziare l'accordo del 1939 d) l'assedio tedesco durò per tutto l'inverno a b c b BB00910 Nei piani tedeschi, l'attacco all'URSS sarebbe dovuto essere: BB01000 Leggere attentamente il seguente brano. a) la difesa dall'attacco sovietico b) una serie di offensive prolungate c) acclamata dai Russi come una liberazione d) una guerra-lampo d Bernardo Lotti teneva nella sua casa un orologio per ogni stanza, anche in camera: soltanto nel salotto quattro. Erano orologi vecchi, a pendolo, quasi tutti uguali meno che di grandezza, con il quadrante di legno e una ghirlanda di rose, a mazzi, dipinta attorno alle ore. Ve n’era uno, nel salotto, che sembrava nato lì dalla parete e poi cresciuto più di tutti gli altri. Erano venti o trent’anni che nessuno lo staccava più. I suoi pendoli d’ottone pareva che dovessero pesare qualche quintale. Le sue lancette nere parevano lame di coltelli: facevano il giro come se avessero da tagliare e da uccidere; e aveva un tic-tac come un respiro. Il suo quadrante, prima verniciato di bianco, era di un colore indefinibile e sporco, con la ghirlandetta delle rose mezzo falciate dalla punta di quelle lancette lunghe: i tarli lo avevano forellato come tanti spilli. Quando batteva le ore, si stava ad ascoltare la sua voce; dimenticando di contarle. Era una specie di canto sommesso; e ci si aspettava che avesse pronunciato anche qualche parola. La ruggine dei suoi congegni aveva una dolcezza sentimentale. Gli altri tre orologi si udivano a pena, e pareva che avessero paura di quello. L’orologio della camera era stato il più elegante: batteva le ore in fretta come se temesse di dar noia. In cucina, c’era il più brutto. Ce n’era uno anche nella stanza d’ingresso; ma si scorgeva soltanto quando la porta delle scale era aperta. Era sempre stato in mezzo al buio, a quel muro, perché non c’erano finestre. Quando il Lotti andava a caricarlo, pareva che fosse sempre per sfasciarsi: qualcuno che entrasse a chiedere del Lotti, si voltava al fruscio del suo pendolo. (Da: Federigo Tozzi, Opere, Mondadori) BB01001 Quanti orologi ha in casa Bernardo Lotti? a) Quattro b) Sette c) Tre BB01002 Le lancette di un orologio del salotto sono simili a: BB01003 Dal brano sulla casa del Lotti emerge un'atmosfera: BB01004 L'orologio più grande del salotto del Lotti è come un essere vivente, infatti: BB01005 Dove si trova l'orologio di cui il lettore ha una sola informazione? BB01006 Tutti gli orologi di Bernardo Lotti hanno: a) lame di coltelli a) tranquilla a) sembra borbottare qualche parola a) Nell'ingresso b) spilli b) rassicurante b) canta sottovoce b) In camera BB01007 L'orologio dell'ingresso: BB01008 I pendoli d'ottone di uno degli orologi del salotto: b c) congegni c) inquietante c) sembra che respiri d) Non è desumibile dal brano d) tarli d) casalinga d) taglia e uccide c) In cucina d) Sulle scale c a) le stesse dimensioni, pur b) rose dipinte sul non essendo uguali quadrante di legno d) buchi dei tarli sulle ghirlandette delle rose b a) ha una voce sommessa a) sembrano pesantissimi d) è il più brutto d) sono fermi da anni b a d) sente il fruscio dell'orologio d) connotare negativamente Bernardo Lotti d BB01009 Chi entra nella casa descritta dal brano si volta perché: a) vuol sapere che ore sono BB01010 Dal brano si evince che il narratore si propone di: a) assegnare alla realtà un valore simbolico c) congegni arrugginiti, che al battere delle ore si sentono appena b) non è sempre visibile c) è in cattive condizioni b) pesano qualche quintale c) sono tanto pesanti che nessuno riesce a muoverli b) nell'ingresso non c'è c) cerca Bernardo Lotti luce b) fornire solo una c) analizzare il rapporto descrizione realistica della tra tempo e orologi casa a c c a BB01100 Leggere attentamente il seguente brano. La vigilia di Natale del 1918 ritornai a casa. Segnava le undici l’orologio della Stazione Ovest. Percorsi la Mariahilfestrasse. Una pioggia granulosa, neve mancata e sorella stentata della grandine, cadeva a strisce oblique dal cielo ostile. Il mio berretto era nudo, gli avevano staccato la rosetta. Il mio colletto era nudo, gli avevano staccato le stellette. Io stesso ero nudo. Le pietre erano nude, i muri e i tetti. Nudi erano i radi lampioni. La pioggia granulosa batteva sul loro vetro opaco come se il cielo gettasse manciate di ghiaia contro povere grosse biglie. I mantelli delle sentinelle davanti agli edifici pubblici ondeggiavano al vento e le falde si gonfiavano, nonostante l’umidità. Le baionette inastate non sembravano affatto reali, i fucili pendevano mezzo di traverso dalle spalle dei soldati. Era come se volessero mettersi a dormire, i fucili, stanchi come noi di quattro anni di sparatorie. Non ero affatto sorpreso che i soldati non mi facessero il saluto, il mio berretto nudo, il colletto nudo del mio giubbotto non imponevano obblighi a nessuno. Non mi ribellavo. Era solo doloroso. Era la fine. Pensai al vecchio sogno di mio padre, quello di una triplice monarchia, e che egli mi aveva destinato a realizzare un giorno il suo sogno. Mio padre era sepolto nel cimitero di Hietzing e l’imperatore Francesco Giuseppe, del quale egli era stato fedele disertore, nella Cripta dei Cappuccini. Io ero l’erede, e la pioggia granulosa cadeva su di me, e io emigravo nella casa di mio padre e di mia madre. Io le baciai la mano, lei mi baciò sulla fronte. Sì, questa era mia madre! Era come se non fosse successo nulla, come se io non fossi appena tornato dalla guerra, come se il mondo non fosse un cumulo di macerie, come se la monarchia non fosse annientata e ancora esistesse la nostra vecchia patria con le sue molteplici, incomprensibili ma immutabili leggi, i suoi usi, costumi, inclinazioni, abitudini, vizi e virtù. In casa di mia madre ci si alzava alle sette, anche se non si dormiva da quattro notti. Io mi addormentai subito con la confortante consapevolezza che ero a casa, nel bel mezzo di una patria distrutta mi addormentavo in una fortezza. La mia vecchia mamma, col suo vecchio bastone nero, teneva lontano il disordine. (J. Roth, La Cripta dei Cappuccini, la Biblioteca di Repubblica, 2002) BB01101 La pioggia: a) è fitta e sottile b) è forte ma gradevole BB01102 Colui che narra: a) è nudo BB01103 Le sentinelle non salutano il protagonista perché: a) sono assonnate b) ha in testa un cappello sformato b) è un disertore BB01104 Quale tra le seguenti affermazioni è deducibile dal brano? BB01105 Quale delle seguenti affermazioni NON è deducibile dal brano? a) La città non era cambiata a) Francesco Giuseppe morì in età molto avanzata BB01106 Il sentimento che prevale nel protagonista è di: a) ribellione impotente BB01107 In base a quanto riportato nel brano, l'espressione "Era a) il crollo dell'impero la fine" indica: BB01108 Per il protagonista, la casa rappresenta: a) la patria BB01109 Come si comporta la madre del protagonista? a) Impone a tutti le sue abitudini maniacali, non sopportando i cambiamenti b) Il protagonista ha compiuto un lungo viaggio b) La Cripta dei Cappuccini ospita le spoglie di Francesco Giuseppe b) apatia indifferente b) il declino della famiglia del protagonista b) l'eredità paterna b) Conserva le vecchie abitudini come se nulla fosse cambiato c) fa un rumore come di biglie che cadono c) indossa una divisa militare c) è straniero c) È terminata la prima guerra mondiale c) Lo stato d'animo del protagonista si accorda con le condizioni atmosferiche c) sdegno e disgusto c) il crollo dei progetti di vita del protagonista c) una fortezza contro il disordine c) Attende inerte il ritorno del marito d) produce un suono secco e duro d) indossa un pastrano d d) non possono riconoscerne l'autorità d) Il protagonista non sa dove andare d) La monarchia è stata sconfitta d d) pena rassegnata d) il desiderio del protagonista di morire d) il luogo dei ricordi d a d) Ha modi imperiosi e autoritari b c c a c BB01110 Qual è il tema centrale del brano? a) La dissoluzione materiale e morale di un mondo b) La sconfitta militare c) La morte del padre del protagonista d) Il ritorno a casa del protagonista a BB01200 Leggere attentamente il seguente brano. L’istantanea che svela i misteri del mega-asteroide Il pianetino Lutetia, in orbita tra Marte e Giove, non ha più misteri. Il 10 luglio la navicella europea Rosetta, nel suo viaggio verso una cometa che raggiungerà nel 2014, gli ha scattato migliaia di foto “incontrandolo” alla velocità di 15 chilometri al secondo e a una distanza di 1.362 chilometri. Navigando a 454 milioni di chilometri dalla terra Rosetta ha inviato immagini molto nitide dei particolari di Lutetia, che è una grande roccia oblunga (132 km per 101 per 76) che ruota su se stessa in otto ore e 10 minuti. Le fotografie dell’asteroide ci mostrano la sua superficie scura e sfaccettata in modo irregolare, con molti crateri da impatto di varie dimensioni, che rivelano storie di collisioni con pianetini minori. Se potesse vedere queste fotografie chissà cosa direbbe Hermann Mayer Salomon Goldschmidt, pittore tedesco che viveva a Parigi e astronomo dilettante. Era la notte del 15 novembre 1852 quando scoprì questo pianetino osservando il cielo dalla finestra di casa sua con un telescopio con 5 centimetri di obiettivo. Era un puntino di luce distinguibile dalle stelle solo per il lento spostamento rispetto allo sfondo del cielo, ma a lui non sfuggiva nulla, tant’è che nella sua vita scoprì ben 14 asteroidi. Dopo Cerere, avvistato da Giuseppe Piazzi il 1° gennaio 1801, Pallade, Giunone, Vesta e altri, Lutetia fu il ventunesimo asteroide scoperto e il primo individuato da un astronomo dilettante. A battezzarlo con il nome latino di Parigi fu Francois Arago, direttore dell’Osservatorio Nazionale e importante uomo politico. Lungo la rotta verso la cometa Churymov Gerasimenko, il 5 settembre 2008 Rosetta ha già incontrato l’asteroide Steins, un oggetto di 5-6 chilometri di diametro poco interessante. Lutetia invece è il pianetino più grande che finora sia stato sfiorato da una sonda spaziale e con i telescopi Keck (isole Hawaii) e VLT (sulle Ande in Cile) gli astronomi hanno scoperto che ha caratteristiche molto particolari: la sua densità si colloca tra 4 e 5 grammi per centimetro cubo, decisamente molto alta, compatibile con la classe M degli asteroidi carbonacei. Mai si era avuto un incontro ravvicinato con un asteroide di questo tipo. La navicella europea, che è stata lanciata nel marzo 2004, punterà ora alla cometa che rimane il suo traguardo finale. Come la Stele di Rosetta permise di decifrare i geroglifici degli Egizi, così la sonda Rosetta dovrebbe svelare il segreto delle comete, chiarendo se furono questi corpi celesti ghiacciati a portare sulla Terra i composti del carbonio che hanno permesso lo sbocciare della vita. Nel luglio 2011 la navicella dovrebbe essere ibernata per venire riattivata nel gennaio 2014 e inserirsi in orbita intorno alla cometa nell’agosto dello stesso anno. Nel novembre 2014 è prevista la discesa del laboratorio-robot Philae sulla cometa per il compimento dell’attività di ricerca, mentre la fine della missione avverrà nell’agosto 2015. La maggioranza dei 400.000 asteroidi conosciuti segue orbite stabili tra Marte e Giove. Circa 2.000 invece si avvicinano molto alla Terra. I pianetini già visitati sono Gaspra, Ida, Mathilde, Eros, Braille, AnneFrank, Itokawa. Nel 2007 la NASA ha inviato nello spazio una missione che osserverà Vesta. (da “La Stampa” del 12 luglio 2010). BB01201 Rosetta è: BB01202 Le fotografie sono state scattate: a) una sonda spaziale europea a) dagli astronauti presenti su Rosetta BB01203 Quale tra le seguenti affermazioni su Lutetia è FALSA? a) Ha una lunghezza massima di 132 km BB01204 Lutetia porta l'antico nome di: BB01205 Steins è: a) Londra a) l'astronomo responsabile del progetto Rosetta b) una navicella francese b) da 1.362 km di distanza per otto ore c) un asteroide c) a 454 milioni di km dalla Terra nel pomeriggio del 12 luglio b) È il più grande c) Ha una superficie asteroide finora avvicinato irregolare da una sonda spaziale b) Parigi c) Madrid b) un asteroide studiato c) una cometa avvistata nel 2009 dall'Osservatorio nel 2008 Nazionale francese d) una navicella destinata a studiare gli asteroidi d) alla distanza di 1.362 km e alla velocità di 15 km/sec d) Compie un movimento di rivoluzione regolare d) Vienna d) un asteroide incontrato dalla sonda nel 2008 a d d b d BB01206 Lutetia ha: BB01207 Prima di Lutetia: BB01208 Le comete sono: a) caratteristiche diverse dagli asteroidi carbonacei b) densità incompatibile con la classe M degli asteroidi carbonacei a) altri pianetini erano b) non erano stati scoperti stati scoperti da astronomi altri asteroidi dilettanti a) corpi celesti ghiacciati b) resti di stelle ad alta temperatura c) densità molto alta d) pochi crateri da impatto sulla superficie c c) si conoscevano solo Cerere, Pallade, Giunone e Vesta c) ammassi gassosi d) si conoscevano già 20 asteroidi d d) residui di stelle trasformatisi in vapori roventi d) scoprire se furono la comete a portare sulla Terra i composti di carbonio che originarono la vita d) Moltissimi asteroidi hanno orbite tra Marte e Giove a BB01209 La missione di Rosetta tende a: a) scoprire nuove comete per studiarle con il suo laboratorio-robot b) fotografare la cometa c) individuare le orbite Churymov Gerasimenko a degli asteroidi più vicini a distanza ravvicinata noi BB01210 Quale tra le seguenti affermazioni sugli asteroidi è FALSA? a) 4.000 asteroidi sono molto vicini alla Terra b) Il primo asteroide fu avvistato da Giuseppe Piazzi c) Oggi si conoscono 400.000 asteroidi d a BB01300 Leggere attentamente il seguente brano. Storia del Canada Gli Huron, incontrati in Canada dall’esploratore Cartier quando vi giunse nel 1534 con una spedizione voluta da Francesco I re di Francia, erano i discendenti dei popoli asiatici che erano arrivati nelle Americhe 13.000 anni prima. La maggior parte di essi probabilmente passò dalla Siberia all’Alaska attraverso una lingua di terra ora scomparsa e si diffuse poi su tutto il continente. I fiumi ricchi di salmone e i mari della costa occidentale consentirono al popolo navigatore degli Haida di prosperare sulle Queen Charlotte Islands, mentre gli Inuit insediati nella zona artica vissero cacciando foche e balene e sviluppando anche una loro cultura e i popoli seminomadi della confederazione irochese stabilitisi nelle foreste orientali crearono un complesso sistema politico con una costituzione che specificava diritti e doveri ed emancipava le donne. Questi popoli si combattevano per il possesso di risorse e territori. Quando il navigatore francese Cartier esplorò il fiume San Lorenzo, era in cerca di oro, diamanti e di una rotta per la Cina. Fallì su tutti e tre i fronti, ma i suoi viaggi lo portarono nell’interno fino all’odierna Montreal, aprendo la strada a successivi avventurieri che avrebbero fatto fortuna con i prodotti più disparati, dal merluzzo salato alle pellicce di castoro. I missionari cattolici seguirono i commercianti per convertire le tribù huron e irochesi. La colonia francese si sviluppò però soprattutto nel secolo XVII creando tensioni con gli Indiani nativi, che si allearono con gli inglesi che nel frattempo erano sbarcati sulle coste canadesi. Appoggiando gli Indiani questi occuparono la Nova Scotia e il Newfoundland oltre a fondare nel 1670 la Hudson Bay Company per il commercio delle pellicce. Scoppiò il conflitto tra Francia e Inghilterra: la guerra dei Sette Anni (1758-1763), che vide la sconfitta dei francesi ai Piani di Abramo presso Québec City nel 1759. Montreal venne conquistata un anno dopo e nel 1763 il trattato di Parigi sancì il passaggio del Canada sotto il dominio inglese. Gli Inglesi con il Québec Act del 1774 permisero ai sudditi di mantenere la propria lingua, la propria religione e il diritto civile francese, distinguendo ufficialmente due comunità: quella francofona nel Québec e quella anglofona in Ontario. Ma dopo la rivolta delle colonie americane contro gli inglesi migliaia di francesi che vivevano negli Stati Uniti fuggirono nel Canada orientale e alla fine della guerra d’indipendenza americana, nel 1783, molti coloni inglesi andarono ad aumentare la comunità britannica canadese. Gli Stati Uniti nel 1812 dichiararono guerra al Canada per liberare tutto il continente dall’influenza inglese. Nel Paese si risvegliò il desiderio d’indipendenza che dopo lunghe lotte portò alla creazione, nel 1867, della Confederazione Canadese composta da quattro province: Québec, Ontario, Nuovo Brunswick e Nuova Scozia a cui si aggiunsero tra il 1869 e il 1870 Manitoba, Sasktachewan, Alberta, i Territori del Nord-Ovest e lo Yukon, mentre la British Columbia e l’isola Prince Edward entrarono nella Confederazione tra il 1871 e il 1873. Attualmente la Confederazione del Canada è composta da dieci province di cui l’ultima (Terranova) si è unita per decisione popolare dopo la seconda guerra mondiale. Alcuni anni dopo la nascita della Confederazione fu realizzata la Canadian Pacific Railway, la ferrovia che unisce il Paese dalla costa atlantica a quella del Pacifico e che ebbe un enorme significato economico e politico rappresentando uno dei fattori decisivi dell’unità del Canada. (da "Canada", GuidaUlysse Moizzi) BB01301 I primi abitanti del Canada: BB01302 Le Queen Charlotte Islands: BB01303 Gli Irochesi: BB01304 Cartier fu un esploratore francese: BB01305 Quale tra le seguenti affermazioni sul dominio francese in Canada è FALSA? a) furono asiatici giunti via terra b) vi giunsero 130.000 anni fa c) erano gli Haida a) si trovano presso la costa ovest del Canada e furono abitate dagli Haida a) erano navigatori come gli Inuit b) si trovano presso la costa est del Canada e furono abitate dagli Haida b) vissero nelle foreste occidentali ed emanciparono le donne b) che sbarcò in Canada nel 1534 c) ospitarono la confederazione irochese a) che giunse fino all'odierna Montreal nel 1524 a) Iniziò nella prima metà del sec. XVI b) Terminò con la guerra dei Sette Anni c) erano nomadi del Canada orientale c) che fu finanziato dal re Francesco I per scoprire una rotta verso l'India c) Fu sostituito dal dominio inglese d) giunsero dall'Alaska con imbarcazioni rudimentali d) si trovano nella zona artica d) vissero nell'est del Canada e si diedero una costituzione d) che cercò di convertire al cattolicesimo le tribù irochesi d) Durante la dominazione francese vi furono contrasti con i nativi a a d b a BB01306 Gli inglesi: a) imposero le proprie abitudini BB01307 L'Hudson Bay Company: a) fu fondata dai francesi per commerciare pellicce a) cambia il diritto della ex colonia francese BB01308 Il Québec Act: BB01309 La Confederazione Canadese inizialmente NON comprendeva: BB01310 Quale tra le seguenti affermazioni sulla guerra dei Sette Anni è FALSA? BB01400 Leggere attentamente il seguente brano. c) occuparono completamente il Canada nel 1753 c) nacque nel 1660 a) Alberta b) furono tolleranti verso la religione e la lingua dei Canadesi b) fu fondata dagli inglesi per commerciare pellicce b) stabilisce l'esistenza di una comunità francofona in Ontario b) Ontario a) Terminò con la caduta di Montreal b) Fu combattuta tra Francia e Inghilterra c) Si concluse con il trattato di Parigi c) risale al 1774 c) Québec d) occuparono Montreal nel 1759 b d) fu creata prima della guerra dei Sette Anni d) stabilisce l'esistenza di una comunità anglofona in Québec d) Nova Scotia b d) Ebbe inizio nel 1758 a c a Era un agosto caldissimo, e la città era rimasta quasi deserta. Gli pareva di esser solo, e difatti lo era se si escludeva la presenza di due vecchi camerieri. Seduto al caffè centrale guardava il cielo, stranamente liscio e compatto, attraverso l’arcata di un portico: e sembrava una mezza luna celeste, chiuso com’era dall’arco e limitato dal tetto del palazzo delle poste che stava di fronte al caffè. Immaginava egli che scomparisse la città dall’altra parte del portico, sì che potesse vedere davanti a lui l’infinito dell’aperta campagna intercettato ogni tanto da lunghe file di alberi alti e sottili; oppure avrebbe voluto una grande distesa di acquitrini come veramente era la natura del luogo dove sorgeva la città. E il lungo ed elegantissimo Portico del Collegio, con le sue botteghe dalle insegne d’oro, sarebbe divenuto una magica terrazzata sull’orizzonte devastato dagli odori delle fogne e dei fieni lontani ammucchiati tutt’intorno l’unica cerchia delle mura. Sulle acque stagnanti sarebbero apparsi grossi barconi neri per il servizio urbano dei cittadini. Giacomo Disvetri aveva passato da poco i quarant’anni. Da tre giorni era in libertà per le vacanze estive.(…) Giacomo era stato un uomo apatico e privo di simpatie. Senza titoli di studio e poco amante delle arti, aveva per la musica una certa passione istintiva che solo per pigrizia e per sfiducia non sapeva coltivare appieno. La sua zia, sorella della madre, non si sa per quale zitellesca malignità, l’aveva sempre umiliato trovandogli difetti inesistenti, convincendolo di essere mediocre tanto per fisico che per intelletto, inemotivo e calcolatore, vile e rabbioso. Caduto al punto di far l’impiegato, aveva perso, al contrario di quanto può succedere ad altri, la pur minima vocazione ai sogni. A Giacomo il risveglio era venuto improvvisamente, come suole accadere nella maggior parte di questi casi. Era stato quest’anno, una sera che usciva prima del solito dall’ufficio: fu un attimo. Gli era nata un’immagine: qualcosa come una fanciulla. Aveva sentito dentro di sé il suono di una voce lenta e brillante al tempo stesso, chiara, serena, resa emotiva da certe inflessioni, impossibili da descrivere, come potrebbero forse essere i raggi della luna illuminanti un prato su cui un gatto si rotola modulando suoni di soddisfazione e tramandando dagli occhi le segnalazioni di un faro. (A. Delfini, Il ricordo della Basca, Il Mulino 1982) BB01401 Il protagonista del brano: BB01402 Allo sguardo del protagonista il cielo: BB01403 La città descritta nel brano: a) si crede solo non accorgendosi dei camerieri a) appare variabile e attraversato da nubi a) si affaccia sulla campagna tramite un'ampia terrazza b) è solo, seduto al caffè centrale della città b) non è visibile perché è nascosto dal tetto del palazzo di fronte b) è circondata da un portico elegante c) è seduto in un caffè con una ragazza c) appare nella forma di una mezzaluna c) ha molte botteghe di orefici d) è in campagna b d) appare liscio e compatto attraverso la vetrata d) si trova in un territorio originariamente paludoso c d BB01404 Cosa immagina il protagonista? BB01405 Al di fuori delle mura della città: BB01406 Quali dei seguenti aggettivi si possono attribuire al protagonista? BB01407 Quale tra le seguenti affermazioni è deducibile dal brano? BB01408 Il protagonista del brano: BB01409 Il "risveglio" di Giacomo: BB01410 La voce che Giacomo sente: a) Di percorrere la cerchia b) Di poter camminare in delle mura una grande campagna fitta di alberi a) grosse barche navigano b) si diffonde un gradevole lungo i canali odore di fieno a) Avvilito e disilluso b) Orgoglioso e supponente a) La zia ha sempre b) La zia di Giacomo ha aiutato Giacomo a sistematicamente superare i suoi difetti svalutato il nipote a) non ha studiato perché b) ha interrotto il poco intelligente conservatorio a) nasce dalla ribellione al b) è una lenta presa di lavoro d'ufficio coscienza a) nasce dentro di sè b) è come quella di un gatto c) Che oltre il portico la città scompaia d) Di navigare lungo i canali con un barcone c c) scorrono le acque dei canali irrigui c) Estroverso e loquace d) si espande un forte odore di fogna d) Vile e ottuso d c) La zia di Giacomo era maligna in quanto zitella d) Giacomo non ha saputo apprezzare l'opera educativa della zia d) ha perso la voglia di sognare d) avviene una sera, all’improvviso d) è quella di una cara amica b c) è contento di fare l’impiegato c) nasce dalla riflessione sulla vita c) riaccende in lui la passione per la musica a d d a BB01500 Leggere attentamente il seguente brano La concezione urbanistica romana deriva da quella greco-ellenistica ippodamèa. Le strade, per lo più rettilinee, si dispongono a scacchiera, parallelamente ai due assi viari principali: il cardo maximus a Nord e il decumanus maximus da Est a Ovest, l’uno e l’altro in corrispondenza con le quattro porte di accesso alla città. Questa struttura non si trova a Roma, che è nata dall’unione di vari insediamenti sui colli e nelle valli contigue. Si trova invece (ed è spesso ancora riconoscibile) nelle città costruite dai romani o romanizzate e corrisponde a quella che essi davano agli accampamenti militari, molti dei quali si sono successivamente trasformati in centri abitati. Alcune città moderne conservano nel nome attuale l’origine dall’accampamento romano, il castrum, non soltanto in Italia, ma anche fuori (Chester, in Inghilterra, per esempio). Nel punto d’incontro fra cardo e decumanus si apriva, di solito, il foro, la piazza principale della città, centro politico, religioso, amministrativo, ove sorgevano i più importanti edifici pubblici. Di alcuni di questi parleremo durante l’esame dei singoli monumenti, mentre è interessante vedere adesso la forma della casa di abitazione. Conosciamo bene in modo particolare il tipo delle case di Pompei ed Ercolano. Le due città, come è noto, scomparvero durante la terribile eruzione del Vesuvio nel 79 d.C., la prima sotto una coltre di cenere e di lapilli, la seconda sotto una grande colata di fango. Esse ci possono restituire perciò, più d’ogni altro nucleo abitato, che ha subíto, nel corso dei secoli, infinite trasformazioni, l’aspetto della città antica, sia nelle strutture generali, sia nei singoli edifici, dai più nobili, dai più belli, ai più umili. Il tipo più semplice della casa pompeiana, con nessuna o poche finestre sulla strada, si articola intorno a una corte, l’atrio, al centro della quale si raccolgono, entro un bacino quadrangolare (impluvio), le acque piovane che scendono dall’apertura sovrastante (compluvio). Tutt’intorno è un porticato nel quale immettono le stanze dell’alloggio (cubicoli). In fondo all’atrio, di fronte all’ingresso principale, è il tablino, l’ambiente più sacro, il luogo di riunione della famiglia e di ricevimento degli ospiti. Di qui si passa all’hortus, il giardino circondato da colonne (peristilio). Accanto al tablino si trova generalmente la sala da pranzo, il triclinio, con tre letti accostati ai tre lati del tavolo. (Da: P. Adorno, L’arte italiana, Casa Editrice G. D’Anna) BB01501 Nella concezione urbanistica romana le strade sono: a) rettilinee, per la maggior parte, e disposte a scacchiera BB01502 Il cardo maximus è l'asse viario: a) principale di una città romana b) rettiline e parallele le une alle altre b) che si trova in corrispondenza del Nord c) disposte sui due assi viari principali, che corrono paralleli l'uno all'altro c) che corre parallelamente al decumanus maximus d) soltanto due: il cardo maximus e il decumanus maximus a d) che si trova in corrispondenza con le tre porte di accesso alla città b BB01503 La struttura urbanistica tipicamente romana spesso si ritrova ancora oggi: a) nelle città inglesi b) nella città di Roma BB01504 Nella città romana il foro era collocato: a) vicino al centro politico e religioso b) nel punto d'incontro degli assi viari paralleli c) nei centri abitati romani trasformatisi in accampamenti c) nel punto di intersezione tra il cardo e il decumanus c) nel 79 a.C. d) nelle città costruite o conquistate dai romani d d) vicino ai più importanti edifici pubblici c d BB01505 L'eruzione che distrusse Pompei ed Ercolano avvenne: a) all'inizio del II secolo d.C. BB01506 La città di Ercolano scomparve: a) sotto una coltre di cenere e di lapilli b) alla fine del I secolo a.C. b) sotto una colata di fango BB01507 Le città di Pompei e di Ercolano possono restituire più a) le strutture generali di tutte l'aspetto di una città antica perché: sono rimaste quelle della città antica, mentre i singoli edifici hanno subito trasformazioni b) la cenere e il fango hanno fatto sì che conservassero l'aspetto che avevano al momento dell'eruzione BB01508 Nella casa romana, qual è il punto di raccolta delle acque piovane? BB01509 Nella casa romana gli ospiti venivano ricevuti: BB01510 Attraverso quale locale della casa si accedeva al peristilio? BB01600 Leggere attentamente il seguente brano. a) L'atrio b) Il compluvio d) alla fine del I secolo d.C. c) sotto la lava del Vesuvio d) sotto una colata di fango e di lava incandescente c) nonostante le d) l'eruzione del Vesuvio trasformazioni nel corso non ha colpito le strutture dei secoli hanno generali né gli edifici conservato sia strutture singoli generali che singoli edifici dell'età romana c) L'impluvio d) La corte a) nel tablino a) Tablino b) nell'atrio b) Triclinio c) in fondo all'atrio c) Atrio d) nel peristilio d) Cubicoli b b c a a È merito più dei geologi che dei biologi aver gettato le basi della teoria evolutiva. Uno dei più influenti geologi fu James Hutton (1726-1797), che formulò l'ipotesi secondo cui la terra sarebbe stata modellata non da improvvisi eventi violenti, bensì da processi lenti e graduali (i venti, il clima e le azioni delle acque), gli stessi processi che agiscono tuttora. Questa teoria, che fu detta dell'attualismo, era importante per tre ragioni. In primo luogo implicava che la terra avesse una lunga storia e questa era un'idea nuova nell'Europa del XVIII secolo. I teologi cristiani, contando le generazioni bibliche dai tempi di Adamo, avevano calcolato che l'età massima della terra potesse essere di 6.000 anni circa. Eppure 6.000 anni sono troppo pochi per rendere conto di grandi cambiamenti evolutivi, qualunque teoria si prenda in considerazione. In secondo luogo, la teoria dell'attualismo affermava che il cambiamento stesso è il normale corso degli eventi, in contrasto con un sistema statico interrotto da un insolito evento casuale, come un terremoto. In terzo luogo, sebbene mai detto esplicitamente, la teoria implicava che potessero esserci alternative all'interpretazione letterale della Bibbia. Durante l'ultima parte del XVIII secolo, nacque un rinnovato interesse per i fossili, resti o impronte di organismi morti in epoche lontane conservatisi fino a oggi. Nei secoli precedenti i fossili si collezionavano come curiosità, ma erano considerati come stranezze della natura o come prova di catastrofi naturali, come il diluvio universale della Bibbia. L'agrimensore inglese William Smith (1769-1839) fu tra i primi a studiare in modo scientifico la distribuzione dei fossili. Smith non fu mai in grado di interpretare i dati raccolti, ma l'inevitabile conseguenza dei suoi studi fu la convinzione che l'attuale superficie terrestre si fosse formata strato dopo strato, nel corso dei tempi. Come il mondo di Hutton, anche quello osservato e descritto da Smith era chiaramente molto antico. (Da Laura Gandola e Roberto Odone, "Invito alla biologia", Zanichelli) BB01601 La teoria evolutiva è soprattutto merito di: a) antropologi b) geologi c) biologi d) archeologi b BB01602 La teoria di Hutton fu chiamata: BB01603 Secondo Hutton, i processi graduali che modellarono la terra furono: BB01604 Quale di queste affermazioni è FALSA? a) evoluzionismo a) il clima, i venti, le azioni delle acque a) I teologi cristiani avevano calcolato che la Terra potesse avere al massimo 6.000 anni a) Hutton visse circa settan'anni b) creazionismo b) i venti, il clima, l'azione delle eruzioni vulcaniche b) L'attualismo sostiene che la terra sia modellata da improvvisi eventi violenti b) Hutton fu geologo BB01606 Secondo quanto riportato nel brano, prima dell'attualismo: a) si riteneva che la Terra avesse una lunga storia BB01607 Quando si cominciò a studiare seriamente i fossili? a) Alla fine dell'Ottocento b) la teoria evolutiva della Terra era concepita esclusivamente secondo un'interpretazione letterale del racconto biblico b) Alla fine del Settecento BB01608 William Smith fu: a) assai più longevo di Hutton b) quasi coetaneo di Hutton c) più vecchio di Hutton BB01609 Quale di queste affermazioni è FALSA? a) Prima della fine del XVIII secolo chi collezionava fossili li riteneva semplici stranezze della natura b) Prima della fine del XVIII secolo i fossili venivano considerati anche come prova di catastrofi naturali BB01610 Per James Hutton: a) il mondo era molto antico b) il mondo aveva un'età compresa tra i 5.000 e i 6.000 anni c) Con la teoria dell'attualismo si affermava che non potessero esserci alternative all'interpretazione letterale della Bibbia c) 6.000 anni sono più che sufficienti per rendere conto dei grandi mutamenti evolutivi BB01605 Quale di queste affermazioni è FALSA? c) attualismo c) le azioni delle acque, i terremoti c) La teoria dell'attualismo implicava che la Terra avesse una lunga storia c) Hutton formulò un'idea nuova per l'Europa della sua epoca c) nessun'altra teoria era in grado di rendere conto dei grandi cambiamenti evolutivi d) gradualismo d) i venti, il clima, l'azione dei terremoti d) Per l'attualismo il cambiamento stesso è il normale corso degli eventi c) Agli inizi del Novecento c a b d) Hutton visse nel XVII secolo d d) la teoria evolutiva della Terra si basava su una concezione statica d d) Nel corso del XVII secolo d) più giovane di James Hutton di oltre quarant'anni d) I dati raccolti da Smith non furono da lui interpretati b d) il mondo si era evoluto in tempi velocissimi a d c BB01700 Leggere attentamente il seguente brano. Quello che occorre spiegare, in particolare, è l’intensità insolitamente elevata della preoccupazione pubblica odierna per la “crisi dell’ordine mondiale”, la “crisi dei valori”, la “crisi della cultura”, la “crisi dell’arte” e altre innumerevoli crisi scoperte quotidianamente in ogni nuovo ambito del mondo umano. Una prima spiegazione, ovvia e semplice (nel senso che sembra ovvia perché è semplice), potrebbe essere la grande quantità di idee insolite e poco familiari che vanificano le aspettative concepite e venute alla luce ai tempi in cui le cose cambiavano più lentamente. Una spiegazione meno ovvia, ma sempre relativamente semplice, potrebbe essere che mai prima d’ora gli eventi e le trasformazioni fondamentali che costituiscono le generazioni sono invecchiati, si sono consumati e si sono succeduti tanto velocemente, e che, di conseguenza, i periodi di tempo contrassegnati dalla presenza di generazioni diverse sono molto più brevi: pochi anni invece che decenni; pertanto, il numero di generazioni che, ciascuna con le proprie particolari esperienze e aspettative, coabitano e interagiscono all’interno di uno spazio sociale comune è cresciuto enormemente. In effetti, potrebbe essere così. L’allarme odierno nasconde un altro significato ancora. Quella che noi oggi chiamiamo “crisi” non è soltanto lo stato in cui si scontrano forze di natura contrastante (il futuro è incerto e la vita sta per assumere una forma nuova, che tuttavia non ci si può raffigurare in anticipo), ma soprattutto uno stato in cui nessuna forma emergente sembra destinata a consolidarsi e a sopravvivere a lungo. In altri termini, lo “stato di crisi” non equivale allo stato di indecisione, bensì allo stato dell’impossibilità della decisione. I timori che si agitano dietro tutto questo parlare di “crisi” sono simili all’orrore che potrebbero provare i passeggeri di un aereo se scoprissero che la cabina di pilotaggio è vuota, benché l’apparecchio proceda senza vibrare né oscillare. Il mondo si presenta come una versione mostruosamente obesa, gigantesca, di Internet: nell’uno e nell’altro tutti si gettano nella mischia universale, ma nessuno sembra consapevole delle conseguenze, e men che meno in grado di controllarle. (Z. Bauman, La solitudine del cittadino globale, Feltrinelli 2000) BB01701 L'autore del brano constata che: a) bisogna prendere le distanze dalla paura della crisi per non aggravarla b) oggi tutti sono coinvolti dalla crisi c) si sta diffondendo in modo eccessivo la paura della crisi mondiale BB01702 Una prima spiegazione del fenomeno in questione sostiene che: a) innumerevoli idee nuove soppiantano rapidamente gli abituali punti di riferimento a) incoerente a) le diverse generazioni sono più brevi b) le nuove idee durano pochissimo c) i cambiamenti provocano aspettative che non si possono soddisfare b) fuorviante b) diverse generazioni, ciascuna con i propri punti di riferimento in rapida evoluzione, interagiscono contemporaneamente b) la crisi è dovuta a Internet BB01703 Chi scrive definisce la prima spiegazione: BB01704 Una seconda spiegazione specifica che: BB01705 Una terza spiegazione afferma che: a) ogni soluzione prospettata si rivela inadeguata d) l'allarme per la crisi che investe ogni aspetto del vivere collettivo cresce sempre più d) le nuove idee sono banali d c) esaustiva c) le generazioni abbandonano più rapidamente che in passato i loro punti di riferimento d) apparentemente ovvia d) lo spazio sociale si è ridotto e tra le generazioni crescono i conflitti d b c) la crisi è data dall'incertezza nel futuro d) lo stato di crisi è determinato dall’impossibilità della decisione d a BB01706 Riguardo allo stato di crisi, l'autore del brano tratteggia tre possibili spiegazioni in merito alle quali è corretto affermare che: BB01707 Secondo l'autore la situazione di crisi provoca: BB01708 Gli esseri umani, nella crisi generale, sono paragonati a passeggeri di un aereo: BB01709 Relativamente al brano, si indichi quale tra le seguenti affermazioni è falsa: BB01710 Chi scrive definisce il mondo attuale come: a) sia scettico su tutte e tre b) ritenga valida solo la terza c) si proponga di cercarne altre a) una sorta di orrore a) in panne c) fatalismo c) di cui non sanno la destinazione c) la crisi contemporanea non dipende dagli errori degli individui b) curiosità b) che si rendono conto che manca il pilota b) l'incertezza è ineliminabile a) la crisi odierna dipende dal fatto che gli esseri umani non cercano gli strumenti efficaci per risolverla a) una versione gigantesca b) un gigantesco Internet di Internet dagli esiti in cui tutti possono incontrollabili liberamente operare c) una lotta universale di cui non si conoscono le regole d) propenda per la terza non escludendo le prime due d) scetticismo d) dirottato d d) nessuno è in grado di individuare le soluzioni adatte a d) un gigante mostruoso a a b BB01800 Leggere attentamente il seguente brano. Colosseo ll Colosseo, originariamente conosciuto come Anfiteatro Flavio, è il più famoso anfiteatro romano. Il nome "Colosseo", che deriva dalla vicina statua del Colosso del Dio Sole (adattamento del Colosso di Nerone), si diffuse solo nel Medioevo. Era usato per gli spettacoli gladiatori, le lotte tra animali e altre manifestazioni pubbliche (spettacoli di caccia, rievocazioni di battaglie famose e drammi basati sulla mitologia classica). Esprime con chiarezza le concezioni architettoniche e costruttive romane della prima Età imperiale, basate rispettivamente sulla linea curva e avvolgente offerta dalla pianta ellittica e sulla complessità dei sistemi costruttivi. Archi e volte sono concatenati tra loro in un serrato rapporto strutturale. L'edificio forma un'ellisse di 527 m di circonferenza, con assi che misurano 187,5 m per 156,5 m. L'arena all'interno misura 86 m per 54 m, con una superficie di 3.357 metri quadrati. L'altezza attuale raggiunge i 48,5 m, ma originariamente arrivava ai 52 m. La sua costruzione iniziò nel 72 d.C. sotto l'imperatore Vespasiano, della dinastia Flavia. I lavori vennero probabilmente finanziati con il bottino della conquista di Gerusalemme, avvenuta nel 70 d.C. L'area scelta era una vallata tra la Velia, il colle Oppio e il Celio, al limite orientale del Foro. Qui si trovava un lago artificiale fatto scavare da Nerone per la propria Domus Aurea. Questo specchio d'acqua venne ricoperto da Vespasiano, con un gesto "riparatorio" contro la politica del "tiranno" Nerone che aveva usurpato il terreno pubblico, e destinato a uso pubblico, rendendo così evidente la differenza tra il vecchio e il nuovo principato. Vespasiano vide la costruzione dei primi due piani e, dopo la sua morte, suo figlio e successore Tito aggiunse il terzo e quarto ordine di posti e inaugurò l'anfiteatro con cento giorni di giochi, nell'80 d.C.. L'imperatore Domiziano operò importanti modifiche e realizzò i sotterranei dell'arena: dopo il completamento dei lavori non fu più possibile tenere nell'anfiteatro le rappresentazioni di battaglie navali. Contemporaneamente all'anfiteatro vennero costruiti alcuni edifici di servizio per i giochi: i ludi, la caserma del distaccamento dei marinai, gli armamentaria, il sanatorium e lo spoliarum. La facciata esterna (alta fino a 48,5 m) è in travertino e si articola in quattro ordini, secondo uno schema tipico di tutti gli edifici da spettacolo del mondo romano: i tre registri inferiori con 80 arcate numerate, rette da pilastri ai quali si addossano semicolonne, mentre il quarto livello (attico) è costituito da una parete piena, scompartita da paraste in corrispondenza dei pilastri delle arcate. Nei tratti di parete tra le lesene si aprono 40 piccole finestre quadrangolari. All'interno, la càvea con i gradini per i posti degli spettatori era interamente in marmo e suddivisa in cinque settori orizzontali riservati a categorie diverse di pubblico, il cui grado decresceva con l'aumentare dell'altezza. Il settore inferiore, riservato ai senatori e alle loro famiglie, aveva gradini ampi e bassi che ospitavano seggi di legno. Sui gradini sotto il colonnato prendevano posto le donne, alle quali, da Augusto in poi, fu sempre vietato di mescolarsi ad altri spettatori. Il posto peggiore era sul terrazzo sopra il colonnato, solo con posti in piedi, destinato alle classi infime della plebe. Alle due estremità in corrispondenza dell'asse minore dell’ellisse si trovavano due palchi riservati agli alti personaggi e all'imperatore. (testo rielaborato da fonte Wikipedia) BB01801 L’Anfiteatro Flavio prese nome: BB01802 L’area in cui si trova il Colosseo era: BB01803 Vespasiano ricoprì il lago su cui sarebbe sorto il Colosseo: a) dalla dinastia dell’imperatore Vespasiano a) un lago artificiale voluto da Nerone a) per evidenziare la differenza tra il suo principato e la tirannia precedente b) dal nome dell’imperatore che lo fece edificare b) la Domus Aurea neroniana b) per far dimenticare le nefandezze compiute da Nerone c) dalla zona scelta per costruirlo d) dal nome dell’architetto che lo progettò a c) un’area paludosa vicino al Celio c) per riscattare l’immagine di Nerone agli occhi del popolo d) una zona al limite occidentale del Foro d) per utilizzare il bottino delle conquiste militari a a BB01804 Quale di queste affermazioni è FALSA? BB01805 Quale di questi edifici NON fu costruito contemporaneamente all’anfiteatro? BB01806 La realizzazione dei sotterranei dell’arena impedì lo svolgimento: BB01807 Quale di queste affermazioni è FALSA? BB01808 La cavea era: BB01809 Nella cavea vi erano: BB01810 Il Colosseo, esclusa l’arena all’interno: a) Nel Colosseo inizialmente si poteva assistere a rappresentazioni di battaglie navali a) Gli armamentaria b) Il Colosseo fu inaugurato nell’80 d.C., dopo l’aggiunta del terzo e quarto ordine di posti c) L’imperatore Tito completò la costruzione dell’Anfiteatro e lo inaugurò d) Vespasiano inaugurò l’anfiteatro con cento giorni di giochi d b) I ludi c) La Domus Aurea d) Il sanatorium c c) dei drammi storici d) delle lotte tra animali b b) La facciata del Colosseo c) I tre registri inferiori è alta circa 50 metri hanno 80 arcate d) L’attico è formato da una parete piena a b) in travertino e suddivisa in cinque settori orizzontali b) gradini in legno riservati ai senatori d) in marmo con gradini su cui poggiavano, a ogni livello, seggi in legno d) posti riservati alle donne all’estremità dell’asse minore dell’ellisse d) ha un raggio di 263,5 m c a) degli spettacoli di caccia b) delle battaglie navali a) Raramente gli anfiteatri romani avevano la facciata a quattro ordini in travertino a) in marmo con parti in muratura a sottolineare i cinque settori a) posti riservati a categorie diverse in rapporto crescente con l’aumentare dell’altezza a) è più largo in corrispondenza dell’asse minore che in corrispondenza dell’asse maggiore b) è più largo in corrispondenza dell’asse maggiore che in corrispondenza dell’asse minore c) in marmo e suddivisa in cinque settori orizzontali c) gradini al livello più basso per i senatori c) in corrispondenza dell’asse minore ha una larghezza pari a quella dell’asse maggiore c a BB01900 Leggere attentamente il seguente brano. Poiché le città della terraferma erano costrette a rifornirsi di sale a Venezia, questa si attribuì una posizione di monopolio nella produzione e poi nella commercializzazione della preziosa derrata. A tal scopo Venezia sostenne numerose guerre: era determinata a eliminare la concorrenza di altre città del nord-est dell’Adriatico come Comacchio. L’acme dello sfruttamento del sale nella laguna si colloca fra la fine del XII e l’inizio del XIII secolo. Jean-Claude Hocquet ha compiuto uno studio sistematico dei manoscritti: si contano fino a 119 fondamenti (unità di superficie) di saline. Ma nel 1348 rimanevano solo 37 fondamenti nella laguna meridionale, a Chioggia (dove la produzione del sale continuerà fino al XX secolo). Inoltre, le saline si estendevano su superfici molto ampie: per esempio, quella di Cona da Corio misurava circa 230 passi in lungo e un centinaio in largo, cioè un’area dell’ordine di 7 ettari. Le saline veneziane erano strutturalmente fragili, esposte all’erosione marina delle sabbiose coste dell’Adriatico, al rischio di tempeste e inondazioni, di epidemie che decimavano la manodopera e, soprattutto, di straripamenti e diversioni di rotta dei tre fiumi vicini alla laguna, il Brenta, il Piave e il Sile. Furono indispensabili grandi opere pubbliche per deviare il corso dei tre fiumi. Anche Venezia si diede molto presto un’organizzazione politica forte: occorre un potere autoritario, stabile e duraturo, per portare avanti grandi opere e assicurarne poi la manutenzione. Nel XIII secolo Venezia fece altre innovazioni, istituendo la tassa sul sale: il risultato, anch’essa, di un potere politico forte, che accresce in tal modo la propria potenza economica. L’istituzione dell’imposta marca la transizione da una fase iniziale di produzione del sale nelle saline, nella quale i proprietari delle zone di produzione sono i monasteri (dal IX al XIII secolo), a una fase intermedia di produzione statale, quando lo Stato si impadronisce della lucrosa proprietà. La terza fase è la fase del commercio del sale, distribuito in tutta Europa a partire dalle saline del Mediterraneo e dell’Atlantico. Nei secoli XIV e XV Venezia, che non produce più sale sul proprio territorio, continua a controllarne la produzione nelle numerose saline straniere, talvolta molto lontane. (Da: P. Laszlo, Storia del sale) BB01901 Secondo quanto riportato nel brano, Venezia intraprese molte guerre per: BB01902 Secondo il brano, la produzione di sale nella laguna: BB01903 Stando al contenuto del brano, l'estensione delle saline: BB01904 I pericoli più gravi per la struttura delle saline veneziane erano: BB01905 Secondo quanto riportato nel brano, i lavoratori delle saline: BB01906 L'autore del brano definisce il sale: BB01907 Stando al contenuto del brano, Venezia si diede un potere politico autoritario per: BB01908 Secondo il brano, per aumentare la propria potenza economica, Venezia: BB01909 Secondo il brano, la produzione di sale, dopo la fase iniziale: a) imporre il commercio del suo sale alle terre d'Oriente a) iniziò alla fine del XII secolo a) era di 119 fondamenti b) distruggere le saline di Comacchio c) assicurarsi il monopolio del sale b) era più organizzata a Chioggia che a Venezia b) misurava 230 passi c) ebbe il massimo sviluppo nel XIII secolo c) era molto ampia a) l'erosione e le epidemie b) le trombe d'aria c) le tempeste a) erano contadini emigrati a) indispensabile alimento a) poter realizzare e mantenere le opere pubbliche necessarie a) impose una tassa speciale a Chioggia a) determinò ulteriore arricchimento dei monasteri b) provenivano dalle coste africane b) lucrosa risorsa b) controllare l'organizzazione del lavoro c) costruivano argini per i fiumi c) elemento marino c) dominare i mercati b) aumentò le imposte già esistenti b) continuò tra IX e XIII secolo c) impose una tassa ai monasteri c) passò allo Stato veneziano d) assicurarsi la produzione di sale delle città del nord-est d) durò fino al XX secolo d) era molto ampia nella laguna meridionale d) gli straripamenti dei fiumi d) erano falcidiati dalle epidemie d) preziosa derrata d) controllare le città concorrenti c d c d d d a d) istituì la tassa sul sale d d) fu il risultato di una politica militare c BB01910 Secondo quanto riportato nel brano, nella terza fase Venezia: a) integrava la produzione b) distribuiva il sale alle di sale della laguna con le coste del Mediterraneo risorse dell'Atlantico c) produceva e esportava il d) controllava la suo sale produzione di sale straniero d BB02000 Leggere attentamente il seguente brano. Prima e unica, irripetibile. Per la Bola del Mundo, la montagna giudice della Vuelta dei 75 anni, non ci sarà una prossima volta. Tra due anni dovrebbe essere dichiarata parco nazionale. Qui oggi si disputa la gran battaglia. Da una parte, con la maglia di leader, Vincenzo Nibali. Può contare sul suo talento e sulla sua Liquigas-Doimo. Dall’altra, Ezequiel Mosquera, spinto da tutta la Spagna che non si vuol far portare via una maglia rossa, disegnata per celebrare i trionfi nazionali dello sport iberico. Una sfida così attesa che persino la Tv di Stato ha deciso di trasmettere l’evento, finora andato in onda su Teledeporte in digitale. La Bola, che si trova nella Sierra di Guadarrama (60 km a nord di Madrid), è il proseguimento di Navacerrada. In inverno è una stazione sciistica poco frequentata. In cima c’è un antico ripetitore della televisione spagnola e i corridori oggi saliranno proprio dalla strada che utilizzavano i fuoristrada per andare a fare manutenzione. Sono 3 km di salita stretta e su cemento tagliato in senso orizzontale per avere più presa dei pneumatici. La pendenza massima arriva al 20%, l’ultimo km ha una pendenza media del 10,5 con rampe fino al 16%. Insomma, si può dire che è una specie di Plan de Corones in versione iberica. Nibali è convinto di montare moltipliche da 36 e 52 denti, con un pacco pignoni fino al 29. Mosquera invece userà come rapporto più agile un 38x27. Se c’è bel tempo è una salita tremenda, se piove potrebbe diventare impossibile. Ma le difficoltà non finiscono qui. Alle ammiraglie sarà impedito di salire fino in cima. Solo i primi della classifica saranno seguiti da una moto con una persona della squadra, con la bici di riserva in spalla. Dopo l’arrivo i corridori dovranno scendere in seggiovia. L’arrivo di oggi è un vecchio sogno di Enrique Franco, l’ex patron della Vuelta, che però ha sempre trovato il veto della Comunità di Madrid, spaventata dall’eventuale reazione degli ecologisti. (Claudio Ghisalberti – www.gazzetta.it – 18/09/2010) BB02001 Di che colore è la maglia del leader della Vuelta? BB02002 Quale delle seguenti affermazioni è vera? BB02003 Complessivamente quante volte è stata scalata la Bola del Mundo? BB02004 In quante edizioni future della Vuelta è presumibile che sarà nuovamente scalata la Bola del Mundo? BB02005 La Tv spagnola che ha seguito la maggior parte delle tappe della Vuelta è: BB02006 Quale di queste affermazioni è veritiera? BB02007 Quale di queste affermazioni è FALSA? BB02008 La pendenza massima dell'ultimo chilometro è: BB02009 Secondo l'autore del brano, quale pignone avrebbe usato Mosquera? d) Blu d) La settantacinquesima edizione della Vuelta arriverà in cima alla Bola del Mundo d) Una b d c) In occasione del centenario della corsa iberica c) Estrada TV d) Un numero imprecisato di volte a d) Teledeporte d c) La Bola si trova nel proseguimento della Sierra di Guadarrama c) Per salire al ripetitore sulla Bola si percorrono tre chilometri di salita su cemento c) fino al 10,5% c) Il 27 d) La Bola è nella Sierra Nevada a d) Tra due anni la Bola dovrebbe essere dichiarata parco nazionale a d) oltre il 23% d) Il 36 b c a) Rosa a) La Bola del Mundo è stata conquistata una sola volta, a opera di Enrique Franco a) Settantacinque b) Rossa b) Ezequiel Mosquera è stato il vincitore della precedente Vuelta c) Gialla c) La maggior difficoltà nella Vuelta si incontra sul Plan de Corones b) Quattro c) Otto a) Nessuna b) Altre due volte a) Tele Toledo b) Tv di Stato a) La Bola si trova 60 km a Nord della capitale della Spagna a) In inverno la Bola è una frequentatissima stazione sciistica b) La Bola è nella Sierra di Calderota a) fino al 20% a) Il 52 b) fino al 16% b) Il 29 b) Sulla vetta della Bola c'è un ripetitore della televisione spagnola d BB02010 Quale di queste affermazioni è veritiera? a) La Comunità di Madrid b) Tutti i concorrenti saranno seguiti da una ha sempre favorito l'arrivo della corsa in cima moto alla Bola c) Dopo l'arrivo i corridori d) Alle ammiraglie sarà dovranno scendere a piedi impedito seguire i corridori fino in cima alla Bola d BB02100 Leggere attentamente il seguente brano. Gli strumenti musicali del Rinascimento Negli affreschi e nei quadri di soggetto sacro e profano del Rinascimento venivano spesso riprodotti fedelmente gli strumenti musicali, sia in scene di vita musicale sia in scene di soggetto generico. Questa ricca iconografia dimostra quanti e quanto vari fossero gli strumenti impiegati in quel periodo e, indirettamente, quale fosse la loro importanza nelle cerimonie religiose e nella vita della società. Lo strumento che ebbe la massima popolarità fu il liuto, di origine orientale, che fu portato in Europa all’epoca delle Crociate e che nel secolo XVI assunse un immenso rilievo sia come strumento solista che d’accompagnamento. E’ uno strumento a corde pizzicate e il più diffuso aveva 11 corde. In seguito vi si aggiunsero altre corde più lunghe con intonazione più grave per aumentarne la sonorità e nacquero così nuovi strumenti come l’arciliuto ( più lungo), la tiorba (con due manici paralleli e fino a 14 paia di corde) e il chitarrone (molto più grande e con corde in acciaio). Nel Medio Evo era molto diffusa la viella, strumento ad arco fornito di cinque corde che si suonava con un arco ricurvo e che fu lo strumento preferito dai trovatori. Dalla sua trasformazione, durante il sec. XV, si formarono tre famiglie di strumenti ad arco: le lire, la viola da braccio e la viola da gamba. Le lire, nelle varietà da braccio e da gamba, avevano sette corde; la viola da braccio aveva sei corde, era costruita in dimensioni diverse (da cui il nome di viola soprano, viola contralto e viola tenore), mentre la viola da gamba aveva 5 o 7 corde. Dalla trasformazione di quest’ultima nel sec. XVIII nacque il violoncello (pare per opera di A. Amati) che ha 4 corde accordate per quinta. Questi strumenti caddero in disuso nel Seicento, mentre si diffondevano nuovi strumenti da essi derivati: il violino, conosciuto verso il 1550 (le più antiche composizioni risalgono al 1580 ca.) e l’odierna viola. Nel Cinquecento e nei secoli seguenti ebbero larga diffusione anche gli strumenti a tastiera: l’organo, il regale, il clavicordo e il clavicembalo. L’organo rinascimentale si presentava come un ampliamento del positivo medievale. In quell’epoca l’organo, reintrodotto in Europa da Bisanzio nel 757, dal IX sec. era stato usato nelle chiese divenendo poi lo strumento liturgico per eccellenza. Ne esistevano due tipi: il portativo e il positivo. Il primo era un piccolo strumento con numero limitato di canne che si teneva sulla ginocchia e si suonava con la mano destra mentre la sinistra azionava il mantice; il positivo era di maggiori dimensioni ma ancora privo di pedaliera. Nel Rinascimento fu aumentato il numero dei registri, si introdussero tasti meno larghi e più profondi e, prima nei Paesi Bassi e poi in Germania e nel resto d’Europa, fu introdotta la pedaliera. (da: R. Allorto, "Nuova storia della musica", Ricordi) BB02101 Gli strumenti musicali: a) non sono rappresentati fedelmente dagli artisti rinascimentali b) compaiono quasi esclusivamente nell'arte figurativa religiosa rinascimentale BB02102 Quale tra le seguenti affermazioni sul liuto è FALSA? a) Il tipo più diffuso aveva b) Ha origini orientali 11 corde BB02103 La tiorba: a) ha 11 corde BB02104 Le corde più lunghe aggiunte al liuto alla fine del sec. XVI: a) ne resero più acuto il suono b) è simile al liuto ma è più lunga b) servivano ad aumentarne la sonorità c) sono riprodotti solo in affreschi con momenti di vita musicale c) Prima delle Crociate non era utilizzato in Europa c) ha corde in acciaio c) permisero di usarlo come strumento solista d) compaiono spesso in quadri e affreschi rinascimentale sia di soggetto sacro sia di soggetto profano d) Ebbe sempre funzione di accompagnamento d) deriva dal liuto ma ha due manici paralleli d) permisero di produrre suoni simili a quelli del pianoforte d d d b BB02105 La viella: BB02106 La lira, la viola da gamba e la viola da braccio: BB02107 Quale tra le seguenti affermazioni sul violoncello è FALSA? BB02108 La viola soprano è un tipo di: BB02109 Quale tra le seguenti affermazioni sull'organo è FALSA? BB02110 Quale tra i seguenti NON è uno strumento rinascimentale a tastiera? BB02200 Leggere attentamente il brano. a) ha sette corde come la lira da gamba b) nacque nel XV sec. dalla trasformazione della viola a) avevano sette corde b) sono tre gruppi di strumenti ad arco formatisi nel sec. XV a) La sua creazione è forse b) È nato nel sec. XVIII attribuibile ad Amati dalla trasformazione della viola da gamba a) violino b) viola da gamba a) Dal II sec. d.C. fu usato b) Dopo il IX secolo nelle chiese divenne lo strumento liturgico più usato a) Il regale b) Il clavicordo c) aveva una rudimentale tastiera c) caddero in disuso nel Settecento c) Ha cinque corde accordate per quarta c) lira c) L'organo portativo si suonava con la mano destra mentre la sinistra azionava il mantice c) La viella d) è uno strumento a cinque corde utilizzato dai trovatori medievali d) sono tre gruppi di strumenti ad arco formatisi nel XIV sec. d) Ha quattro corde accordate per quinta d d) viola da braccio d) L'organo positivo era più grande ma non aveva la pedaliera d a d) Il clavicembalo c b c Nel giugno del 1937 mentre la lotta contro i fascismi europei riceveva nuovo vigore dalla partecipazione di molti esuli alla guerra civile spagnola in difesa della repubblica, tutta l’Europa democratica fu scossa dalla notizia della morte di uno dei più prestigiosi e infaticabili leader dell’antifascismo, Carlo Rosselli. Il suo corpo, trafitto da numerosi colpi di coltello, fu ritrovato, assieme a quello del fratello, Nello, ai margini di un bosco presso una cittadina della Normandia, Bagnoles de l’Orne. I due erano caduti in un agguato mentre rientravano in città con la loro automobile. Benché alcune circostanze del delitto non siano state ancora oggi completamente chiarite, apparve subito evidente che l’assassinio era opera di avversari politici. La verità emerse solo alcuni anni più tardi grazie alla confessione degli esecutori del delitto, appartenenti ad una associazione dell’estrema destra francese, la Cagoule (dal nome del cappuccio indossato dai suoi membri). Essi erano stati assoldati dal Sim, il servizio di spionaggio fascista, per mettere a tacere quello che allora veniva considerato uno degli esponenti più pericolosi dell’opposizione al fascismo. Antifascista fin dai primi anni Venti, arrestato e processato per aver organizzato la fuga di Filippo Turati dall’Italia nel 1926, Rosselli era stato condannato al confino nell’isola di Lipari. Fuggito dal confino giunse a Parigi, dove, in polemica con l’immobilismo di molti esponenti della concentrazione antifascista, aveva organizzato un gruppo di attivi e strenui oppositori al regime, sostenendo la necessità di richiamare l’attenzione delle potenze democratiche sulla situazione italiana anche attraverso gesti clamorosi. Nel 1929 fondò infatti il movimento Giustizia e Libertà, i cui membri si distinsero subito per alcune audaci imprese contro la dittatura, come l’attentato al principe di Savoia a Bruxelles (1929) o il volo su Milano con il lancio di manifestini antifascisti (1930). I funerali di Carlo e Nello Rosselli si svolsero a Parigi il 19 giugno 1937. Il corteo fu seguito da una folla immensa: a porgere l’estremo saluto non solo centinaia di esponenti dell’antifascismo italiano e internazionale, ma anche decine di migliaia di francesi che nel Fronte Popolare, allora al governo in Francia, vedevano un baluardo contro l’avanzata del fascismo in Europa. (Da: A. De Bernardi-S. Guarracino, La conoscenza storica, Mondadori Edizioni scolastiche) BB02201 La morte dell'antifascista Carlo Rosselli nel giugno a) spinse i leader b) diede nuovo vigore alla del 1937: dell'antifascismo ad lotta contro i fascismi impegnarsi nella difesa europei della repubblica spagnola c) spinse molti esuli a partecipare alla guerra civile di Spagna d) scosse l'Europa democratica d BB02202 Carlo e Nello Rosselli furono assassinati mentre: BB02203 La verità sull'assassinio dei fratelli Rosselli: a) ritornavano in città con la loro automobile a) è stata chiarita per opera degli avversari politici BB02204 Gli esecutori del delitto dei fratelli Rosselli erano: BB02205 BB02206 BB02207 BB02208 a) membri del servizio di spionaggio fascista Carlo Rosselli fu arrestato e processato perché: a) aveva organizzato la fuga di Turati dal confino di Lipari nel 1926 In che modo Carlo Rosselli voleva richiamare a) Organizzando un l'attenzione delle potenze democratiche sulla gruppo di strenui situazione dell'Italia? oppositori del regime Il movimento Giustizia e Libertà fu fondato: a) nel 1930 Da chi fu compiuto l'attentato al principe di Savoia del a) Da Nello Rosselli 1929? b) passeggiavano ai margini di un bosco b) resta ancora oggi del tutto impossibile da chiarire b) esponenti dell'estrema destra francese b) aveva organizzato la fuga di Turati dall'Italia b) Attraverso gesti clamorosi b) nel 1929 b) Dal solo Carlo Rosselli BB02209 Dove si svolsero i funerali dei fratelli Rosselli? a) A Parigi b) A Milano BB02210 I francesi che parteciparono a migliaia ai funerali dei fratelli Rosselli: a) erano esponenti dell'antifascismo internazionale b) confidavano nel Fronte Popolare per fermare l'avanzata del fascismo in Europa c) visitavano la cittadina di Bagnoles de l'Orne c) è emersa immediatamente grazie alla confessione degli esecutori del delitto c) pericolosi oppositori del fascismo c) era fuggito dal confino di Lipari d) raggiungevano, da esuli, la Normandia d) è emersa alcuni anni dopo grazie alla confessione degli autori del delitto d) membri di una società segreta francese d) era antifascista fin dagli anni Venti c) Polemizzando con l'immobilismo di molti esponenti antifascisti c) nel 1926 c) Da membri del movimento Giustizia e Libertà c) A Bruxelles d) Attraverso la sua clamorosa fuga dal confino di Lipari d) nei primi anni Venti d) Da antifascisti francesi c) erano esponenti del governo francese d) A Bagnoles de l'Orne, in Normandia d) speravano che il Fronte Popolare sarebbe salito al governo in Francia a d b b b b c a b BB02300 Leggere attentamente il seguente brano. La paternità dell'invenzione del telefono fu attribuita ad Antonio Meucci, che nel 1871 dimostrò il funzionamento del suo apparecchio che chiamò telettrofono, anche se il primato spetta a un valdostano, Innocenzo Manzetti, che riuscì a realizzare un apparecchio elettrico in grado di comunicare a distanza già negli anni cinquanta dell'Ottocento, ma senza riuscire a sviluppare ulteriormente il progetto. Manzetti battezzò la sua invenzione, basata sull'induzione elettromagnetica, "télégraphe parlant". Innocenzo Manzetti, come riportano numerose testimonianze dell'epoca (giornali italiani e internazionali del 1864-65 che parlarono della dimostrazione pubblica), riuscì a realizzare un apparecchio elettrico in grado di comunicare a distanza utilizzando il principio di induzione magnetica, mentre il primo dispositivo di Meucci consisteva in due fili attorcigliati e stretti tra i denti. Meucci, avuta notizia dai giornali, scrisse a Manzetti parlando di idee simili. Manzetti morì a 52 anni nel 1877 e tutti i suoi prodotti scientifici (bussole, barometri, termometri e il prototipo del "téléphone") vennero ceduti dalla moglie Maria Rosa Anzola, con atto notarile del 7 febbraio 1880, a due viaggiatori americani: Max Meyer, uomo d'affari, e Horace H. Eldred, che si scoprì essere direttore dei telegrafi di New York. Nel 1860 Philipp Reis presentò una macchina per la trasmissione elettronica di suoni musicali tramite una barretta vibrante sotto l'influenza di un campo elettromagnetico. Tale dispositivo non era comunque in grado di trasmettere la voce. Elisha Gray lo inventò indipendentemente e ne diede dimostrazione nel 1876, ma due ore prima che presentasse la richiesta di brevetto, Alexander Graham Bell presentò la sua (anche se il progetto da lui proposto non funzionava). Come risultato, soprattutto negli Stati Uniti e Canada, l’invenzione venne attribuita ad Alexander Graham Bell. Nel 1871 Meucci aveva presentato un brevetto provvisorio, da rinnovarsi annualmente al costo di 10 dollari, ma aveva potuto rinnovarlo solo fino al 1873, non potendosi permettere la cifra di 200 dollari per il brevetto definitivo. L'11 giugno 2002 il Congresso degli Stati Uniti ha riconosciuto, ufficialmente, ad Antonio Meucci la paternità del telefono. Le prime implementazioni del telefono erano basate sul trasporto del suono attraverso l'aria, piuttosto che tramite segnali elettrici generati dalla voce. Secondo una lettera pubblicata sulla Gazzetta di Pechino, nel 968, l'inventore cinese Kung-Foo-Whing inventò il thumtsein, che probabilmente trasportava la voce attraverso dei tubi. Anche i primi esperimenti di Meucci e altri usavano questo sistema. Anche in Europa, nell'alto Medioevo ma anche prima, in epoca romana e nell'antica Grecia, esistevano sistemi analoghi. La cornetta nacque quando un centralinista svedese ebbe l'idea di legare il microfono e il ricevitore a un bastoncino, in modo da poter avere una mano libera. Il telefono cellulare con lo sportello pieghevole è una copia internazionale dei comunicatori futuristici che compaiono nella serie televisiva “Star Trek”. La prima telefonata transatlantica avvenne tra New York e Londra, il 7 gennaio 1927. La storia delle successive invenzioni e miglioramenti del telefono elettrico comprende: il microfono con membrana piena di granuli di carbone (più tardi sostituito dal microfono electret), il centralino manuale, il selettore a disco, il sistema pentaconta, la centralina telefonica automatica, la tastiera per la composizione a toni Touch Tone (DTMF), la digitalizzazione del suono tramite varie tecniche di codifica, tra cui la modulazione d'impulso (o PCM), che viene usata anche per i file .WAV e i compact disc). I sistemi più recenti comprendono: telefonia IP, ISDN, DSL, il telefono cellulare, i telefoni cordless e i cellulari di terza generazione, che permettono il trasferimento dati ad alta velocità. (testo rielaborato da fonte Wikipedia) BB02301 Antonio Meucci fu riconosciuto come inventore del telefono: a) dal Canada e dagli Stati b) dalla comunità Uniti nel 1873 scientifica nel 1871 c) dal Congresso statunitense nel 2002 BB02302 Innocenzo Manzetti: a) fu un inventore valdostano che progettò un apparecchio per la trasmissione dei suoni musicali c) avrebbe sviluppato il telefono se non fosse morto prematuramente a 52 anni b) intorno al 1850 realizzò un apparecchio detto télégraphe parlant d) perché Manzetti non riuscì a sviluppare il suo progetto antecedente d) dimostrò pubblicamente nel 1866 il funzionamento della sua invenzione c b BB02303 I prodotti scientifici di Manzetti furono ceduti: BB02304 Quale tra le seguenti affermazioni è FALSA? BB02305 Nel 1871: BB02306 I primissimi esperimenti basati sul trasporto del suono attraverso l'aria risalgono: BB02307 Nei primi apparecchi, microfono e ricevitore erano: BB02308 Quale tra le seguenti affermazioni è FALSA? BB02309 Dal testo NON si deduce che A.G. Bell: BB02310 I cellulari di terza generazione: a) a una società che produceva strumenti per la comunicazione a distanza a) Reis presentò la sua macchina nel 1860 a) Meucci dimostrò il funzionamento del telettrofono e presentò un brevetto provvisorio a) al cinese Kung-FooWhing a) fissati sulla base b) a un uomo d'affari americano nel 1877 c) al presidente dei telegrafi di New York d) a Meyer e a Eldred dalla vedova dell'inventore d b) Il dispositivo inventato da Reis non riusciva a trasmettere la voce b) E. Gray presentò il suo telefono al pubblico c) La macchina di Reis si basava sull'induzione elettromagnetica c) Bell brevettò un progetto di telefono, che però non funzionava c b) a Meucci e altri suoi contemporanei b) legati a un bastoncino c) al Medioevo d) L'invenzione di Reis sfruttava l'influenza di un campo elettromagnetico d) Meucci, per mancanza di fondi, potè presentare solo un brevetto di durata triennale d) all'antica Grecia c) separati a) Il costo annuale del rinnovo del brevetto negli Stati Uniti era di 10 dollari a) è ritenuto da molti l'inventore del telefono b) Gray brevettò negli Stati Uniti il primo telefono c) La presentazione di un brevetto negli Stati Uniti era a pagamento d) sullo stesso filo formato da due fili di rame attorcigliati d) Un brevetto negli Stati Uniti poteva essere provvisorio b) anticipò E. Gray nella richiesta di brevetto a) sono una copia dei comunicatori futuristici della serie “Star Trek” b) permettono il trasferimento dati ad alta velocità c) elaborò un progetto e lo presentò come brevetto prima che funzionasse c) utilizzano tastiere DTMF d) dimostrò nel 1876 il funzionamento del suo apparecchio d) sono un esempio di telefonia ISDN BB02400 Leggere attentamente il seguente brano. Il nostro Abbondio, non nobile, non ricco, coraggioso ancor meno, s’era dunque accorto, prima quasi di toccar gli anni della discrezione, d’essere, in quella società, come un vaso di terra cotta, costretto a viaggiare in compagnia di molti vasi di ferro. Aveva quindi, assai di buon grado, ubbidito ai parenti, che lo vollero prete. Per dir la verità, non aveva gran fatto pensato agli obblighi e ai nobili fini del ministero al quale si dedicava: procacciarsi di che vivere con qualche agio, e mettersi in una classe riverita e forte, gli eran sembrate due ragioni più che sufficienti per una tale scelta. Ma una classe qualunque non protegge un individuo, non lo assicura, che fino a una certo segno: nessuna lo dispensa dal farsi un suo sistema particolare. Don Abbondio, assorbito continuamente ne’ pensieri della propria quiete, non si curava di que’ vantaggi, per ottenere i quali facesse bisogno d’adoperarsi molto, o d’arrischiarsi un poco. Il suo sistema consisteva principalmente nello scansar tutti i contrasti, e nel cedere, in quelli che non poteva scansare. Neutralità disarmata in tutte le guerre che scoppiavano intorno a lui, dalle contese, allora frequentissime, tra il clero e le podestà laiche, tra il militare e il civile, tra nobili e nobili, fino alle questioni tra due contadini, nate da una parola, e decise coi pugni, o con le coltellate. Se si trovava assolutamente costretto a prender parte tra due contendenti, stava col più forte, sempre però alla retroguardia, e procurando di far vedere all’altro ch’egli non gli era volontariamente nemico: pareva che gli dicesse: ma perché non avete saputo esser voi il più forte? ch’io mi sarei messo dalla vostra parte. (Da: Principato, I Promessi Sposi) a d c b d b BB02401 Paragonando Abbondio a "un vaso di terra cotta [...] in compagnia di molti vasi di ferro" l'autore del brano vuole dire che: BB02402 Nel brano, l'espressione "gli anni della discrezione" significa: BB02403 Secondo il brano, Abbondio diventa prete: BB02404 Secondo il brano, la principale preoccupazione di Abbondio è: BB02405 Nel brano, l'espressione "neutralità disarmata" significa: BB02406 La qualità di cui Abbondio è meno fornito è: BB02407 La società in cui Abbondio si trova a vivere è: BB02408 Nei contrasti Abbondio: BB02409 Di fronte al perdente di una contesa, Don Abbondio: BB02410 Secondo l'autore del brano: a) Abbondio si sente un debole tra forti b) è un uomo semplice e ingenuo c) è più sensibile degli altri d) non si sente libero di vivere come vuole a a) la capacità di mantenere segreti a) deciso a fare carriera ecclesiastica b) l'età anziana c) l'età in cui si impara la buona educazione c) per realizzare la sua vocazione d) l'età della ragione d d) per avere tranquillità economica e sociale d b) consapevole del ruolo spirituale del suo ministero a) essere amico dei potenti b) difendere i deboli a) controllare le proprie reazioni istintive a) la nobiltà a) dominata da contrasti tra poteri e tra individui a) sta col debole se costui ha ragione b) non prendere mai posizione b) il coraggio b) preda di continui eventi bellici b) sta col più forte e ne difende decisamente le ragioni b) prova compassione a) pare rimproverarlo perché non si è dimostrato il più forte a) una classe sociale non b) solo una classe sociale rende completamente elevata rende sicuro un sicuro chi vi appartiene individuo c) ottenere una parrocchia d) non avere fastidi d c) stare dalla parte degli inermi c) la ricchezza c) disgregata dalle liti tra contadini c) è sempre dalla parte del più forte, ma senza compromettersi c) si mette a spiegare le ragioni del più forte b c) ognuno deve costruirsi una classe sociale sicura d) adottare l'arma della non violenza d) l'ubbidienza d) regolata da magistrati equilibrati d) trova che la ragione sia da entrambe le parti b a c d) offre conforto spirituale a d) ognuno deve allearsi con altri a