BB00100 Leggere attentamente il seguente brano. Orione è

BB00100 Leggere attentamente il seguente brano.
Orione è certamente la costellazione più notevole del cielo invernale. E’ facile individuare Orione grazie alle tre brillanti stelle che ne formano la cintura. Al di sopra della
cintura si vedono due stelle, Betelgeuse e Bellatrix, che rappresentano le spalle del cacciatore Orione, mentre al di sotto della cintura si vedono le due ginocchia del gigante
delle quali Rigel è la stella più luminosa. Sotto la cintura del gigante sta una spada, nella vicinanza della quale con un semplice binocolo è possibile vedere la nebulosa di
Orione, cioè una nuvola di gas nella quale le stelle iniziano la propria vita. Guardando con attenzione Orione, vi accorgerete che Betelgeuse, una delle spalle del gigante, ha un
colore rossastro.
Questa stella è gigantesca, al suo interno ci starebbero molti milioni di stelle come il Sole (a sua volta, dentro il Sole, ci starebbero milioni di Terre). Ma non è tutto, Orione pare
la tavolozza di un pittore, infatti nella stessa costellazione, in basso a destra, c’è un’altra stella luminosa ma di colore azzurro, Rigel. Perché le stelle hanno un colore diverso?
Essenzialmente perché hanno una temperatura superficiale diversa, proprio come un fornellino elettrico. Osservando un fornellino elettrico vi siete forse accorti che
inizialmente è rosso, ma che scaldandosi assume un colore sempre più chiaro. Così in Orione la spalla del gigante, rossa, è una stella vecchia, mentre il suo ginocchio, chiaro, è
giovane. Chi è abituato a guardare il cielo riconosce facilmente i colori delle stelle e sa che non sono tutte gialle come quelle dei cartoni animati.
Omero ricorda Orione come un gigante ucciso dallo scorpione e resuscitato da Esculapio. Lo eliminerà poi la dea della caccia, Diana, gelosa della sua abilità come cacciatore.
Anche gli arabi videro nelle sette stelle più luminose di Orione un gigante. Ognuno vede nelle stelle qualcosa che sta vicino alla propria cultura.
Per esempio, gli indiani chinook vedevano nella cintura di Orione una canoa, imbarcazione da essi usata quotidianamente. I juwasi dell’Africa raccontano di un dio che andando
a caccia di zebre ne scorse tre allineate. Scagliò allora la freccia mancandole. Per questo nella costellazione di Orione si possono vedere tre stelle allineate che rappresentano le
tre zebre che scappano via e una freccia che se ne va in un’altra direzione.
(AA.VV., Le Scienze, vol.I, la Biblioteca di Repubblica, 2005)
BB00101 La costellazione di Orione:
BB00102 La nebulosa di Orione è:
a) è visibile solo in
autunno
a) una nuvola di gas
BB00103 Le stelle hanno colore diverso perché:
a) sono variamente vicine
al sole
BB00104 Relativamente al brano, si indichi quale tra le seguenti
affermazioni è falsa.
a) Le stelle di Orione
hanno diversi colori
BB00105 Quale tra le seguenti affermazioni è deducibile dal
brano?
a) Un buon osservatore
riconosce facilmente le
stelle
BB00106 Betelgeuse è:
a) una stella di recente
formazione
a) un gigante
BB00107 Nel mito greco Orione è:
BB00108 Le stelle della cintura di Orione:
a) hanno la forma di una
freccia
b) è costituita da sei stelle
b) una nube polverosa
rossastra
b) sono disposte in zone
diverse all'interno della
stessa costellazione
b) I colori delle stelle
dipendono dalla loro età
c) comprende stelle e
pianeti
c) un gruppo di stelle
prossime all'estinzione
c) hanno temperatura
superficiale diversa
c) La stella più luminosa
delle ginocchia di Orione è
rossastra
b) La spalla di Orione è
c) Chi osserva
costituita da stelle gialle
frequentemente il cielo sa
distinguere i colori delle
stelle
b) una nebulosa
c) una stella di colore
azzurro
b) un cacciatore poco abile c) ucciso da uno scorpione
e viene resuscitato da
Diana
b) per i juwasi dell’Africa c) per gli indiani chinook
rappresentano una zebra rappresentano
che scappa
un’imbarcazione
d) raffigura un cacciatore
gigantesco
d) visibile solo al
telescopio
d) sono costituite da
metalli diversi
d
d) Rigel è azzurra
c
d) Le stelle generalmente
sono gialle
c
d) una stella gigantesca
d
d) l'amante geloso di
Diana
a
d) sono almeno sei
c
a
c
BB00109 L'autore del brano sostiene che:
BB00110 Relativamente al brano, si indichi quale tra le seguenti
affermazioni è esatta.
a) l'astronomia si avvale
b) c'è una stretta relazione
del mito per conoscere
tra la cultura di un popolo
scientificamente l'universo e la sua rappresentazione
delle stelle
a) Betelgeuse è la stella più b) Le stelle di Orione
luminosa di Orione
hanno tutte la stessa
temperatura
c) furono gli arabi a
studiare per primi Orione
d) i popoli antichi
vedevano in Orione un dio
b
c) La cintura di Orione è
costituita da due stelle
luminose
d) Orione sembra la
tavolozza di un pittore
d
BB00200 Leggere attentamente il seguente brano.
“Pulsar” è una contrazione di “Pulsating Radio Source”; con questo termine si indica oggi una stella di neutroni in rapida rotazione che emette fasci di onde radio che vengono
captate dai radiotelescopi terrestri nella forma di impulsi radio periodici di grande regolarità. La prima pulsar venne scoperta nel 1967 da Jocelyn Bell Burnell, che lavorava a
Cambridge sotto la supervisione di Antony Hewish. Nel 1974 Hewish ricevette il premio Nobel, ma il Comitato per il premio escluse la Bell. Quanto alla natura delle pulsar,
esse vennero interpretate dapprima come “nane bianche”, ossia stelle con una massa dell’ordine di quella del Sole ma compressa in un volume pari a quello della Terra, o come
stelle di neutroni, ancora più dense: massa simile al Sole compressa in una sfera di meno di dieci chilometri di diametro. Furono soprattutto gli studi di due teorici di
Cambridge, John Gribbin e John Skilling, a dimostrare che si trattava di stelle di neutroni. L’esistenza di astri del genere era, prima di allora, solo una congettura. Oggi
conosciamo più di seicento pulsar, la maggior parte delle quali ha un periodo da qualche secondo a qualche centesimo di secondo. Vi sono anche pulsar più veloci: verso la fine
degli anni Ottanta del Novecento i radioastronomi hanno scoperto pulsar con periodo di millisecondi. Ad Arecibo (Puerto Rico) l’astronomo polacco Alex Wolszczan ne rilevò
una, battezzata in seguito PSR B1257+12, localizzata nella costellazione della Vergine, a distanza di circa 1.300 anni luce dalla Terra. Insieme al radioastronomo Dale Frail, nel
dicembre 1991, Wolszczan individuò alcune perturbazioni nel segnale proveniente dalla pulsar, arrivando alla conclusione (da parecchi, però, rigettata) che la pulsar avesse in
orbita intorno a sé tre pianeti distinti (di massa di poco superiore a quella terrestre). Inoltre, la radiazione di una pulsar è così intensa che qualsiasi forma di vita avesse mai
potuto svilupparsi su quei pianeti sarebbe stata rapidamente distrutta da raggi gamma e raggi X.
(Da: M. Hack, Sette variazioni sul cielo)
BB00201 Secondo quanto riportato nel brano, la prima pulsar fu
scoperta:
BB00202 Le pulsar:
BB00203 Stando al contenuto del brano, la vera natura delle
pulsar fu dimostrata da:
BB00204 Secondo il brano, in un primo momento le pulsar
furono interpretate come:
BB00205 Secondo il brano, negli anni Sessanta del Novecento:
BB00206 Secondo quanto riportato nel brano, la maggior parte
delle pulsar oggi conosciute:
BB00207 Secondo il brano, le radiazioni delle pulsar:
a) negli anni Sessanta del
XX secolo
a) sono neutroni in
rotazione
a) John Gribbin e John
Skilling
a) pianeti in orbita intorno
a una sola stella
a) l'esistenza di stelle di
neutroni era solo
un'ipotesi
a) ha un periodo di un
centesimo di secondo
a) consentono solo alcune
forme di vita
b) negli anni Ottanta del
Novecento
b) emettono raggi gamma
b) Jocelyn Bell Burnell
b) stelle di massa simile a
quella di una sfera di
diametro inferiore a dieci
chilometri
b) le stelle di neutroni
avevano le caratteristiche
delle nane bianche
b) ha un periodo da
qualche secondo a qualche
centesimo di secondo
b) sono costituite da raggi
gamma e raggi X
c) nel dicembre 1991
d) nel 1974
a
c) emettono onde radio
regolari
c) Alex Wolszczan
d) sono stelle grandi come
il Sole
d) Antony Hewish
c
a
c) stelle con una massa
d) fasci di impulsi
simile al Sole compressa in periodici
una sfera pari alla Terra
c
c) furono individuate delle
pulsar a 1.300 anni luce
dalla Terra
c) ha un periodo non
determinabile
d) Dale Frail diede una
svolta decisiva agli studi
sulle pulsar
d) ha un periodo di un
millisecondo
a
c) danno segnali
perturbati
d) interferiscono con la
presenza dei pianeti
b
b
BB00208 Per le ricerche sulle pulsar il premio Nobel fu
attribuito a:
BB00209 Secondo il brano, nel XX secolo gli studi sulle pulsar
vennero effettuati:
BB00210 Secondo il brano, la pulsar che Alex Wolszczan
individuò a Puerto Rico:
BB00300 Leggere attentamente il seguente brano.
a) Antony Hewish
a) a Cambridge
a) fu chiamata Arecibo
b) Antony Hewish e
Jocelyn Bell Burnell
b) in Europa e in America
c) Dale Frail
d) John Gribbin
a
c) a Arecibo
d) negli U.S.A.
b
b) fu subito chiamata PSR
B1257+12
c) fu negata da parecchi
astronomi
d) si trova nella
costellazione della Vergine
d
Stupore, meraviglia, vertigine: non parliamo di una mostra sul barocco ma della mostra magnifica che la Peggy Guggenheim Collection dedica a Lucio Fontana, artista che del
barocco, del resto, era notoriamente innamorato, tanto che alcuni studiosi, da Michel Tapiè a Enrico Crispolti, hanno battezzato così un’intera stagione del suo lavoro. Gli
innumerevoli visitatori che entrano in quelle salette oscure (oltre mille al giorno, secondi solo a quelli che a Roma vanno in pellegrinaggio da Raffaello) e si consegnano ai
sortilegi della mostra, ideata e messa magicamente in scena da Luca Massimo Barbero, escono poi nella luce abbagliante del giardino come storditi dal viaggio che hanno
compiuto. […] La mostra non lavora in ampiezza ma in profondità e scandaglia due soli, brevi cicli del suo lavoro, racchiusi tra il 1961 e il 1965; gli unici, poi, che Fontana
abbia voluto battezzare, dedicandoli a due città “di luce”: Venezia e New York. Le Venezie e le New York, dunque, cercate e ritrovate (con l’Archivio Fontana) davvero ai
quattro angoli del mondo, scelte una per una e riunite qui per la prima volta. […]
L’incipit è folgorante: in una stanza buia, uno dei suoi ipnotici soffitti luminosi, due Attese (i Tagli) dai ritmi quasi musicali e uno splendido, precocissimo dipinto bianco di
Buchi del 1949. È il Fontana che tutti conosciamo, ai più alti livelli. Ma è solo l’introduzione, perché poi è lei, Venezia, a penetrare di là fuori in queste stanze oscure e a
trasfigurarsi nello sguardo di Fontana in dipinti cremosi, sensuali, prodigiosamente felici. […] Le Venezie sono sempre state definite dipinti a olio; in realtà (lo si è scoperto ora)
sono acrilici misti a una resina, acrilica anch’essa, che genera una sorta di pasta luminosa, aurea o argentata, con cui Fontana traduce in immagine le sensazioni suscitate dalla
città. […]
Ma presto ai sortilegi di Venezia si sostituiscono gli choc visivi di New York: Fontana deve trovare una materia adatta a rendere quei “torrenti di luce” che sono ai suoi occhi i
grattacieli di Manhattan. E la trova: lastre di rame o di alluminio percorse da squarci o da fori violenti.
(Da: Ada Masoero, Fontana tra torrenti di luce, Il Sole-24 Ore)
BB00301 Il brano narra di una mostra su:
BB00302 Nel brano, l'autrice più volte sottolinea:
a) Peggy Guggenheim
a) la novità della tecnica
dell'artista
BB00303 Nel brano, la parola ‘barocco’ indica:
a) un periodo dell'opera di b) un genere letterario
Fontana
a) saturazione
b) disorientamento
BB00304 Secondo quanto scritto nel brano, l'impressione
principale che la mostra comunica è:
BB00305 Secondo il brano, la prima sala della mostra presenta:
BB00306 I quadri su Venezia sono:
BB00307 La mostra dedicata a Fontana e alle opere su Venezia
e New York è innovativa perché:
BB00308 Tecnicamente, le opere su Venezia sono:
BB00309 Dal brano, si evince che le opere su New York:
a) un solo dipinto
a) cremosi e sensuali
a) ospita quadri con tagli e
buchi
a) dipinti a olio
a) meravigliano il
visitatore per la presenza
dei fori
b) un artista barocco
b) il grande numero di
visitatori
b) tre opere
b) trasfigurati e visionari
b) approfondisce il
periodo degli anni
Sessanta
b) acrilici con resina
b) sono meno luminose
perché di alluminio
c) Venezia
c) il contrasto tra il buio
delle stanze e la luce del
giardino
c) lo stile di Michel Tapié
d) Lucio Fontana
d) l'elevato livello artistico
delle opere esposte
d
d
d) l'arte di Raffaello
a
c) ipnosi
d) sbalordimento
d
c) due quadri musicali
c) abbaglianti e magici
c) presenta opere di tutte
le parti del mondo
d) una luce psichedelica
d) violenti e contrastanti
d) presenta insieme per la
prima volta le opere sulle
due città
c) pasta luminosa
d) lastre di rame
c) sono più moderne per la d) esprimono violenza con
presenza dei grattacieli
la tecnica degli squarci
b
a
d
b
d
BB00310 Secondo l'autrice del brano, il visitatore:
a) può vedere l'intera
opera di Fontana
b) subisce uno choc visivo
per la luminosità dei
dipinti a olio
c) ha l'impressione che
Venezia stessa entri nelle
stanze della mostra
d) scopre la vera luce dei
grattacieli di Manhattan
c
BB00400 Leggere attentamente il seguente brano.
Mentre restituiva il libretto ad Anna, Nayan indicò un'altra figura:
“Quella affianco mi pare il busto del grande fisico Soappaos”, e indicò l'effigie di un uomo sulla quarantina, labbra sottili e serrate, occhi neri, un bendaggio sulla parte
superiore della testa.
“Certo Nayan” gli confermò Anna “qui è stato raffigurato alcuni mesi dopo l'incidente”.
“L'accademico Soappaos […] visse molto tempo fa e si impegnò in particolare in complessi esperimenti fisici per determinare il calcolo dell'energia e il suo rapporto con la
materia.
Un giorno andò nel bagno del suo appartamento e si mise sotto la doccia. Dal bagno si accedeva a un corridoio molto lungo, al termine del quale era sita una vetrina che
conteneva decine di bicchieri di cristallo di pregiatissima fattura [...] . Al termine della doccia Soappaos si asciugò, si fece la barba, si profumò, poi uscì dall'angusta stanza in
vestaglia. Ma sulla soglia del bagno c'era una saponetta. Appena cercò di varcare quella soglia, mise il piede sulla saponetta, scivolò, percorse tutto il corridoio sempre più
velocemente e finì contro la vetrina con effetti disastrosi. Nessun cristallo si salvò e lui stesso fu ricoverato per molti mesi in ospedale. [...] In clinica, costretto all'immobilità,
l'accademico studiò l'episodio di cui era stato vittima in ogni minimo dettaglio e ne dedusse alcune verità scientifiche che dovevano rivoluzionare la nostra fisica. Nasceva una
teoria che doveva rivoluzionare la nostra fisica tradizionale: la teoria della saponicità. Da ciò una nuova scienza, la sapodinamica.” [...] “Ma come funziona la sapodinamica?”
“[...] in base alla sapodinamica si è scoperto che il moto che si oppone all'attrito radente consente velocità superiori a quelle possibili tramite il moto che si oppone all'attrito
volvente, ove il conduttore dell'attrito sia una saponetta. In poche parole si viaggia meglio sul sapone che sulle ruote. Così abbiamo integralmente modificato l'intero sistema dei
trasporti pubblici dell'isola.”
(Gianfranco Pagliarulo, L'isola, Ibiskos Editrice Risolo, 2009)
BB00401 I nomi di tre personaggi del brano (Anna, Nayan,
a) palindromi
Soappaos) sono tutti:
BB00402 Che età aveva il fisico Soappaos al momento
a) Più di cinquant'anni
dell'incidente?
BB00403 A quale genere letterario appartiene il brano?
a) Saggio divulgativo
BB00404 Come era la stanza da bagno di Soappaos?
a) Larga
BB00405 Quanti bicchieri di cristallo si salvarono dal disastro? a) Nessuno
BB00406 In quale luogo il professor Soappaos mette a punto la a) In clinica
teoria della saponicità?
BB00407 In base alla sapodinamica si è scoperto che:
a) nel caso ci sai una
saponetta, il moto che si
oppone all'attrito radente
consente velocità identiche
a quelle consentite dal
moto che si oppone
all'attrito volvente
BB00408 La conoscenza della sapodinamica ha consentito di
modificare:
a) i trasporti pubblici
b) anagrammi
c) ossimori
d) anacoluti
a
b) Trent'anni
c) Circa quarant'anni
d) Più di sessant'anni
c
b) Horror
b) Spaziosa
b) La metà
b) Nel proprio studio
c) Saggio scientifico
c) Luminosa
c) Tre quarti
c) In bagno
d) Fantasy
d) Ristretta
d) Decine
d) In laboratorio
d
d
a
a
b) si viaggia meglio sulle
ruote che sul sapone
c) il moto che si oppone
d) ove il conduttore
all'attrito volvente
dell'attrito sia una
consente velocità superiori saponetta, il moto che si
oppone all'attrito radente
consente velocità superiori
a quelle possibili tramite il
moto che si oppone
all'attrito volvente
c) le saponette
d) le stanze da bagno
b) i piatti delle docce
d
a
BB00409 Si comprende che il busto raffigura il professore dopo
l'incidente per:
BB00410 Secondo la sapodinamica si viaggia meglio:
BB00500 Leggere attentamente il seguente brano.
a) i piedi fasciati
b) gli occhiali scuri
c) la mancanza di denti
d) il bendaggio
d
a) su nessuno dei due
b) sulle ruote
c) su entrambi
d) sul sapone
d
Tutto concentrato sulla negatività assoluta della condizione umana è il Canto notturno di un pastore errante dell’Asia, in cui il pessimismo di Leopardi si afferma nel suo
nucleo più semplice e cristallino, liberato da ogni riferimento a dati storici e a eventi personali. Il canto è affidato a uno dei pastori dell’Asia centrale che, come Leopardi aveva
letto in una rivista francese “passano la notte seduti su una pietra a guardare la luna e a improvvisare parole piuttosto tristi su arie che lo sono altrettanto”: esso vuole essere così
una prova di poesia originaria, prodotta dal colloquio diretto con l’astro lunare, nella solitudine notturna, di una voce non segnata da alcun carattere sociale o storico,
espressione di una pura e primitiva essenza “umana”. Si susseguono insistenti le domande sul senso dei processi naturali, che chiamano in causa un sapere e un potere ignoti,
incommensurabili con la debolezza e l’infelicità dell’uomo, condannato a percorrere un viaggio insensato in un universo indifferente e nemico; ma questo inquieto interrogare è
animato anche da un’intensa ricerca di comunicazione con la natura virginea e femminile della luna, con la sua translucida purezza, indifferente ma dolce: c’è come una spinta
appassionata a superare la distanza che separa il pastore dall’enigmatico astro, a scoprire un improvviso, affettuoso significato in un universo che tutti i segni rivelano privo di
senso.
Ma non ci sono risposte, e resiste solo il “tedio”, che assale l’uomo anche quando è privo di sofferenze e di desideri, mentre gli animali appaiono sereni nella loro incoscienza:
l’ipotesi, appena accennata, che esistano condizioni più felici di quella dell’uomo, è alla fine annullata da quella – più credibile – dell’infelicità universale (“è funesto a chi
nasce il dì natale”).
(Da: G. Ferroni, Profilo storico della letteratura italiana)
BB00501 Secondo quanto descritto nel brano, nel "Canto
notturno di un pastore errante dell'Asia" lo sguardo
che Leopardi getta sulla condizione umana è:
BB00502 Chi è l'autore della lirica intitolata "Canto notturno di
un pastore errante dell'Asia"?
BB00503 Attraverso "una voce non segnata da alcun carattere
sociale o storico" Leopardi vuole esprimere:
BB00504 Quali sono, secondo Leopardi, le forze che stanno alla
base dei processi naturali?
BB00505 Attraverso le sue continue domande il pastore intende
comunicare con:
BB00506 Che cosa spera di scoprire il pastore nell'universo che
appare privo di senso?
BB00507 Qual è la risposta alle domande del pastore?
a) puramente cristallino
BB00508 Qual è la ragione dell'apparente serenità degli
animali?
BB00509 L'ipotesi dell'esistenza di condizioni più felici di
quella dell'uomo:
b) assolutamente
pessimista
a) Giacomo Leopardi
c) liberato da ogni
riferimento a dati storici
d) liberato da ogni
riferimento a eventi
personali
d) Un anonimo pastorepoeta
d) l'originalità della poesia
b
d) L'ostilità
a
d) la dolcezza della natura
c
b) Un pastore dell'Asia
centrale
a) l'essenza "umana" nella b) la solitudine notturna
sua primitiva purezza
a) Una sapienza e una
b) L'insensatezza
potenza ignote all'uomo
a) la purezza della natura b) la natura
c) Un poeta che scrive su
una rivista francese
c) il colloquio con l'astro
lunare
c) L'infelicità e la
debolezza
c) la luna
a) L'annullamento della
distanza dagli astri
a) Il tedio
b) Una spinta
appassionata
b) Non v'è alcuna risposta
a) L'assenza di sofferenza
e di desideri
a) è del tutto priva di
credibilità
b) La loro condizione di
incoscienza
b) è eliminata dall'ipotesi
di un'infelicità che
riguarda tutte le creature
c) Un significato affettuoso d) La spiegazione
dell'enigma degli astri
c) La sofferenza e i
d) L'incoscienza degli
desideri dell'uomo
animali
c) L'ottenimento delle
d) La rassegnazione
risposte
c) è sostenuta debolmente d) convive con quella di
dal poeta
un'infelicità universale,
che appare, però, più
credibile
a
a
c
b
b
b
BB00510 Come appare, agli occhi del poeta, il giorno della
nascita?
BB00600 Leggere attentamente il seguente brano.
a) Infausto
b) Funebre
c) Lieto
d) Natale
a
Quanto al versante politico, la Russia dei primi del Novecento era un paese autocratico: il potere dello zar si riteneva legittimato direttamente da Dio, non certo dalla società:
non esisteva un parlamento e l’attività politica era sottoposta ad uno stretto controllo poliziesco.
Nonostante ciò, si andarono organizzando anche in Russia partiti politici di opposizione. Il Partito Costituzionale Democratico (chiamato per le iniziali “partito dei cadetti”)
raccoglieva le forze di ispirazione borghese liberale che miravano alla formazione di un parlamento elettivo sul modello occidentale.
Nel 1901 nacque il Partito Socialrivoluzionario, ispirato alla tradizione del populismo russo, che perseguiva un programma di redistribuzione della terra e più in generale
auspicava una società fondata sulla valorizzazione delle tradizioni comunitarie del mondo contadino.
Di orientamento marxista era invece il Partito Operaio Socialdemocratico Russo, sorto nel 1898. In linea con i principi della Seconda Internazionale, il POSDR riteneva che
solo un ulteriore sviluppo del capitalismo industriale avrebbe creato le condizioni per un processo rivoluzionario. Era insomma necessario che si formasse una classe operaia
forte e combattiva affinché il conflitto sociale si semplificasse, radicalizzandosi, a quello fra borghesia industriale e proletariato di fabbrica, dato che non si contava sull’apporto
dei contadini, le cui aspirazioni alla proprietà della terra erano considerate di natura conservatrice.
Dal 1903 emerse però un profondo dissidio tra la fazione più moderata, i menscevichi, guidati da Martov e Plechanov, e quella rivoluzionaria, i bolscevichi, capeggiati da
Lenin.
Il dissidio verteva innanzitutto sulla concezione del partito, che secondo i bolscevichi doveva essere costituito da un ristretto e combattivo manipolo di quadri rivoluzionari
fortemente centralizzato, mentre per i menscevichi doveva configurarsi piuttosto come un’organizzazione di massa, aperta a tutti i simpatizzanti.
Divergevano inoltre le valutazioni sulle concrete possibilità di riuscita della rivoluzione in Russia: secondo Lenin stavano rapidamente maturando, mentre i suoi avversari, che
ritenevano tali condizioni assai remote, dato lo scarso peso del proletariato di fabbrica, preferivano puntare sulla realizzazione di una rivoluzione anti-zarista di impronta
democratico-borghese.
Lenin, pessimista riguardo alla capacità della borghesia, da lui considerata debole e timorosa, di dirigere il processo rivoluzionario, riteneva che toccasse al proletariato il
compito di guidare una rivoluzione, ma solo come preludio alla realizzazione della rivoluzione socialista.
(Da: A. De Bernardi, S. Guarracino, La conoscenza storica)
BB00601 Il potere dello zar, nella Russia dei primi del
Novecento, poteva definirsi:
BB00602 In Russia, l'organizzazione dei partiti politici di
opposizione avvenne:
BB00603
BB00604
BB00605
BB00606
a) democratico
b) religioso
a) nonostante lo stretto
b) perché non c'era un
controllo poliziesco cui era parlamento
sottoposta l'attività
politica
Quale partito di opposizione proponeva di ridistribuire a) Il partito dei cadetti
b) Il Partito
la terra ai contadini?
Socialdemocratico
Qual era, secondo il Partito Operaio
a) La valorizzazione delle b) Lo sviluppo dei principi
Socialdemocratico Russo, il processo che avrebbe
tradizioni comunitarie del della Seconda
creato le condizioni necessarie per la rivoluzione?
mondo contadino
Internazionale
La semplificazione del conflitto di classe a conflitto
a) si fosse formata una
b) il conflitto sociale si
fra borghesia industriale e proletariato di fabbrica
classe operaia forte e
fosse radicalizzato
sarebbe potuta avvenire solo se:
combattiva
Nel 1903 emerse un profondo dissidio tra:
a) Martov e Lenin
b) Martov e Plechanov
c) autocratico
d) parlamentare
c
c) nonostante il potere
dello zar fosse legittimato
da Dio
d) perché il potere dello
zar era legittimato dalla
società
a
c) Il Partito Costituzionale d) Il Partito
Democratico
Socialrivoluzionario
c) Il marxismo
d) Lo sviluppo ulteriore
del capitalismo industriale
c) si fosse aggiunto
l'apporto dei contadini
c) bolscevichi e
menscevichi
d) i contadini avessero
abbandonato le loro
aspirazioni conservatrici
d) Plechanov e Lenin
d
d
a
c
BB00607 La concezione del partito da parte dei bolscevichi era:
BB00608 Secondo Lenin le condizioni per la riuscita della
rivoluzione:
BB00609 Secondo Lenin, la borghesia non era in grado di
guidare il processo rivoluzionario a causa:
BB00610 Secondo il pensiero di Lenin, in quale rapporto
cronologico doveva trovarsi la rivoluzione proletaria
rispetto a quella socialista?
BB00700 Leggere attentamente il seguente brano.
a) ristretta e fortemente
centralizzata
a) erano assai remote
b) proletaria
a) del suo pessimismo
b) della sua debolezza
c) autoritaria e combattiva d) di massa e aperta a tutti
i simpatizzanti
c) sarebbero state presto
d) erano maturate da poco
mature
c) del suo scarso peso
d) delle sue scarse capacità
a) Avrebbe dovuto
seguirla quando i tempi
fossero stati maturi
b) Doveva avvenire in
contemporanea
c) Doveva rapidamente
seguirla
b) erano già mature
d) Doveva precederla
a
c
b
d
Per la crisi della Repubblica si ripropone, in qualche modo, l’alternativa che domina gli studi sul fascismo: parentesi o rivelazione?
Non si tratta certo di immaginare la parentesi alla maniera in cui Croce la concepì per il fascismo, come esplosione di un irrazionale senza radici e perciò destinato a sparire con
un ritorno alla normalità precedente. Se di parentesi si vuole parlare essa va intesa in maniera più complessa e profonda: si avvicina in qualche modo all’idea della parentesi chi
vede le ragioni della crisi attuale nel momento stesso fondativo della Repubblica, nel modo in cui l’Italia è uscita dalla guerra e ha compiuto i primi passi sulla via della
democrazia: oggi, venuto meno il clima della guerra fredda, che aveva ingessato la politica italiana, limiti e contraddizioni del momento fondativo apparirebbero in piena luce,
senza speranze di riscatto se non con una radicale discontinuità, con un nuovo inizio del quale peraltro si stentano a vedere i segni.
Si avvicina, invece, e ripete in qualche misura lo schema della “rivelazione” chi concentra l’attenzione sui limiti preesistenti, annidati nel profondo della storia italiana e, senza
ignorare certo il momento fondativo, guarda alla storia ormai cinquantennale della Repubblica per cercare in questa visione di più lungo periodo le ragioni della crisi ma anche
le condizioni di una possibile ripresa.
Non penso che si possa isolare il momento delle origini stesse della Repubblica come fattore dominante delle crisi successive e in particolare della crisi di identità
nazionale.[…]
Il motivo dominante in queste ricostruzioni [nelle ricostruzioni revisioniste] è la crisi della nazione, quale si era faticosamente venuta formando negli anni del Risorgimento e
dell’Italia unitaria, in connessione con le tragiche vicende belliche, culminate nella data simbolo dell’8 settembre 1943, e con l’emergere e il prevalere di forze politiche
estranee a quel sentimento.
Un ripensamento critico di quelle vicende è certamente necessario e fecondo di fronte agli esiti di cinquant’anni di storia repubblicana; ma non si può puntare il dito su quegli
anni, per cercare il punto di partenza, per così dire, un filo nero che condurrebbe alla crisi attuale senza una evidente forzatura della intera storia della Repubblica.
(Da: a cura di A. Giovagnoli, Interpretazioni della Repubblica, Il Mulino)
BB00701 Qual è il fenomeno che l'autore si propone di
analizzare in base all'alternativa ‘parentesi’ o
‘rivelazione’?
BB00702 In quale modo Croce concepì e definì il fascismo?
BB00703 In quale modo, secondo l'autore, si dovrebbe parlare
di ‘parentesi’ per la crisi della Repubblica?
BB00704 Per quale motivo la guerra fredda sarebbe stata
determinante per la crisi della Repubblica italiana?
a) Il fascismo
b) La crisi della
Repubblica italiana
c) La nascita della
Repubblica italiana
d) La caduta del fascismo
b
a) Restaurazione
a) Cercando le ragioni
della crisi nel ruolo
giocato dall'Italia in
ambito internazionale
a) Perché ha determinato
l'ingresso dell'Italia nella
Nato
b) Rivoluzione
b) Cercando le ragioni
della crisi nel regime
fascista
c) Rivelazione
c) Cercando le ragioni
della crisi nella guerra
fredda
d
d
b) Perché ha determinato
l'orientamento
anticomunista della
politica italiana
c) Perché ha consentito
all'Italia di assumere un
ruolo centrale in ambito
internazionale
d) Parentesi
d) Cercando le ragioni
della crisi nel momento
fondativo della
Repubblica
d) Perché ha ingessato lo
sviluppo della politica
italiana
d
BB00705 In base allo schema che vede la crisi Repubblicana
come una ‘parentesi’, sarebbe possibile uscire da
questa condizione:
BB00706 L'autore ritiene che:
BB00707 Lo schema della ‘rivelazione’ si fonda sull'analisi
dell'intero:
BB00708 Lo schema della ‘parentesi’ e quello della
‘rivelazione’ si distinguono perché:
BB00709 Qual è il motivo dominante nelle ricostruzioni
revisioniste?
BB00710 Secondo l'autore, le teorie revisioniste:
a) introducendo il sistema
federalista
b) grazie a una radicale
cesura con il passato
a) lo schema della
‘parentesi’ sia nel giusto
considerando il momento
fondativo della
Repubblica come fattore
unico della crisi successiva
b) sia riduttivo
considerare il solo
momento fondativo della
Repubblica come fattore
decisivo per la crisi
successiva
c) potenziando il
centralismo
c) lo schema della
‘rivelazione’ sia nel giusto
considerando il momento
fondativo della
Repubblica come fattore
esclusivo della crisi
successiva
a) cinquantennio
b) cinquantennio
c) ventennio fascista, oltre
repubblicano, oltre che sul repubblicano, oltre che sul che sul momento
suo momento fondativo
fascismo
fondativo della
Repubblica
c) il primo si fonda sulla
b) il primo si fonda su
a) il primo si fonda sulla
un'analisi di lungo periodo sola analisi del momento
sola analisi del momento
(momento fondativo della fondativo della
fondativo della
Repubblica, mentre il
Repubblica e propone per Repubblica e
secondo si fonda su
cinquantennio
la ripresa una radicale
repubblicano) e propone
un'analisi di lungo periodo
cesura con il passato,
(momento fondativo e
mentre il secondo si fonda di cercare nel passato le
cinquantennio
condizioni per la ripresa,
su un'analisi di lungo
mentre il secondo si fonda repubblicano). Entrambi
periodo (momento
gli schemi propongono di
fondativo e cinquantennio sulla sola analisi del
risolvere la crisi con una
repubblicano) e propone
momento fondativo della
Repubblica e propone per cesura netta rispetto al
di cercare nel passato le
la ripresa una radicale
passato
condizioni per la ripresa
cesura con il passato
a) La crisi della nazione,
b) La crisi della nazione,
c) La crisi della nazione,
culminata con il rifiuto del culminata nell'avvento del culminata con la caduta
sistema monarchico nel
fascismo
del regime fascista
1943
c) avrebbero il pregio di
a) forzerebbero la storia
b) avrebbero il pregio di
proponendo
individuare il punto di
riflettere criticamente sul
un'interpretazione faziosa partenza della crisi attuale periodo bellico e sul suo
del periodo bellico e del
nel periodo bellico e nel
esito e di individuare in
suo esito e individuando
suo esito, ma la loro
quegli anni il punto di
solo in quegli anni il punto interpretazione di tale
partenza della crisi attuale
periodo sarebbe una
di partenza della crisi
forzatura
attuale
d) cercando nel passato le
condizioni per una ripresa
b
d) sia necessario
considerare il solo
momento fondativo della
Repubblica come fattore
scatenante della crisi
successiva
b
d) ventennio fascista, oltre
che sulle cause della sua
caduta
a
d) il primo si fonda sulla
sola analisi del momento
fondativo della
Repubblica e propone di
cercare nel passato le
condizioni per la ripresa,
mentre il secondo si fonda
su un'analisi di lungo
periodo (momento
fondativo e cinquantennio
repubblicano) e propone
per la ripresa una radicale
cesura con il passato
a
d) La crisi della nazione,
culminata nell'8 settembre
1943
d
d) avrebbero il pregio di
riflettere criticamente sul
periodo bellico e sul suo
esito, ma forzerebbero la
storia individuando solo in
quegli anni il punto di
partenza della crisi attuale
d
BB00800 Leggere attentamente il seguente brano.
L’Impero eurasiatico creato dai mongoli di Gengis Khan e dei suoi successori raggiunse la sua massima estensione nel 1260: in quell’anno Qubilai, nipote di Gengis Khan,
aveva completato la conquista della Cina ed era diventato il quinto Gran Khan dei mongoli. L’espansione mongola era stata arrestata militarmente solo dai Mamelucchi
egiziani, mentre il suo stesso gigantismo le aveva impedito di andare oltre occasionali scorrerie nel sultanato musulmano di Delhi e nella valle del Danubio. I mongoli erano
penetrati in Polonia nel febbraio 1241 e avevano sbaragliato l’esercito tedesco-polacco. Erano poi entrati in Ungheria, avevano saccheggiato Pest e si erano diretti su Vienna
risalendo il Danubio: quindi avevano piegato verso sud, raggiungendo l’Adriatico a Spalato nel marzo 1242. Tre anni e mezzo dopo partiva la prima missione indirizzata alla
conversone dei Khan. Il tentativo di Giovanni di Pian del Carpine (1245-47) fallì, come pure quelli compiuti in seguito da altri francescani, ma aprì la strada alle relazioni
commerciali fra l’Europa e l’Estremo Oriente, cominciate con i viaggi dei Polo in Cina nel 1261 e 1271. L’unità della dominazione mongola venne meno dopo la morte di
Qubilai, nel 1291. Al suo posto sorsero quattro Khanati: quello degli Yuan in Cina e Mongolia; quello di Chagatai nella regione delle maggiori città carovaniere della via della
seta; quello degli Ilkhan in Iran e Iraq; quello dell’Orda (cioè accampamento di tende) d’Oro nella Russia meridionale.
(Da: Scipione Guarracino, Storia dell’età medievale, Mondadori)
BB00801 I mongoli:
BB00802 Qubilai:
BB00803 I Mamelucchi:
BB00804 Giovanni di Pian del Carpine:
BB00805 In Europa, i mongoli:
BB00806 Dopo Qubilai:
BB00807 I commerci tra Europa ed Estremo Oriente:
BB00808 I mongoli NON riuscirono mai a:
BB00809 A Delhi, i mongoli:
BB00810 Dopo il XIII secolo, i mongoli:
a) cercarono di espandersi b) riuscirono a
sia in Asia sia in Europa
conquistare la Cina solo
alla fine del XIII secolo
a) morì alla metà del XIII b) conquistò la Cina con
secolo
l'aiuto di Gengis Khan
a) entrarono a far parte
b) fermarono Qubilai sul
del khanato di Chagatai
Danubio
a) non riuscì a convertire i b) intraprese floridi
capi mongoli
commerci con l'Estremo
Oriente
a) si avvicinarono a
b) conquistarono Pest
Vienna per via fluviale
dopo aver saccheggiato
Vienna
a) i mongoli controllarono b) i mongoli fondarono
la rotta tra Oceano
altri quattro khanati, oltre
Indiano e Golfo Persico
ai regni già conquistati
a) si svilupparono a
b) furono interrotti dal
partire dai viaggi dei Polo tentativo di Giovanni di
Pian del Carpine
a) arrivare a Spalato
b) conquistare stabilmente
la valle del Danubio
a) furono ostacolati dai
b) riuscirono a effettuare
Mamelucchi
solo qualche incursione
b) continuarono la loro
a) raggiunsero l'unità
politica sotto Gengis Khan espansione
c) conquistarono a fatica
l'Egitto
d) s'impadronirono anche
dell'Iran, nel 1291
a
c) non riuscì a unificare
l'impero mongolo
c) respinsero in battaglia
l'avanzata dei mongoli
c) partì per la Cina con i
Polo
d) fu preceduto da quattro
Gran Khan
d) estesero i loro
commerci verso la Cina
d) iniziò la sua prima
missione nel 1244
d
c) ebbero il sostegno
dell'esercito tedesco
contro i polacchi
c) la Cina fu governata
dagli Yuan, la Mongolia
da Chagatai
c) furono iniziati dai
francescani
d) dall'Adriatico
risalirono verso nord
a
d) il sud della Russia vide
il dominio del khanato
dell'Orda d'Oro
d) andarono di pari passo
con la conversione dei
khan al Cristianesimo
c) penetrare in Iran
d) unificare la loro
dominazione
c) si accordarono con le
d) s'installarono
autorità politiche
stabilmente in tutta la
musulmane
regione
c) formarono regni distinti d) trovarono una guida
nell'Orda d'Oro
c
a
d
a
b
b
c
BB00900 Leggere attentamente il seguente brano.
Nella decisione hitleriana di attaccare l’URSS vi erano ragioni che andavano al di là dei problemi contingenti e dell’accordo del 1939. L’espansione verso il grande spazio
orientale, l’uso delle sue risorse naturali, l’assoggettamento degli slavi e l’annientamento del sistema comunista costituivano infatti i capisaldi dell’ideologia hitleriana.
Più di tre milioni di uomini, con l’appoggio di diecimila carri armati e tremila aerei, su un fronte di 1.400 chilometri, sferrarono una serie di offensive dilagando nell’immensa
pianura ucraina, nei paesi baltici e nel nord della Crimea, giungendo fino ai sobborghi di Mosca e di Leningrado.
Alcuni dati sulle perdite economiche subite dall’URSS per l’offensiva tedesca possono dare un’idea dell’entità del disastro: nel territorio conquistato dalle truppe tedesche si
concentravano il 63% della produzione russa di carbone, il 58% della produzione di acciaio, il 60% dell’alluminio, il 41% della rete ferroviaria, le terre più fertili e ricche.
Bisogna aggiungere anche che Leningrado, importante anche come centro industriale, assediata a partire dal 4 settembre 1941, rimase isolata dal resto del paese. L’assedio si
protrasse poi per due anni e mezzo, provocando la morte, per fame e freddo, di 650.000 abitanti.
Il sistema sovietico di difesa era stato colto evidentemente in uno stato di grave impreparazione. Eppure Hitler non aveva mai nascosto la natura dei suoi obiettivi fondamentali
e Stalin era stato avvisato con qualche anticipo dai servizi segreti di ciò che stava per avvenire. Tuttavia, malgrado la disastrosa caduta iniziale e l’abbandono di un territorio
così vasto, la capacità di resistenza e di contrattacco dell’URSS non fu infranta. Vi fu, infatti, una immediata ripresa alla quale partecipò, con immensi sacrifici, tutta la
popolazione. Una delle operazioni di maggiore successo, realizzata dai Sovietici nel corso dell’avanzata tedesca, fu il trasferimento di molti impianti industriali dalle zone
investite dalla guerra in territori e centri al di là degli Urali. Un forte movimento partigiano organizzò nelle zone occupate un’efficace guerriglia di disturbo. Riorganizzato sotto
la direzione del generale Zukov, l’esercito sovietico bloccò l’avanzata tedesca davanti a Mosca. Al sopravvenire dell’inverno, l’attacco contro Mosca fu sospeso: il piano della
guerra-lampo era definitivamente naufragato.
(Da: R. Villari, Sommario di storia)
BB00901 Secondo quanto riportato nel brano, l'URSS:
BB00902 Hitler attaccò l'URSS:
BB00903 Stando al contenuto del brano, Leningrado:
BB00904 Secondo il brano, loffensiva tedesca in Unione
Sovietica:
BB00905 Secondo il brano, di fronte all'invasione hitleriana,
l'URSS:
BB00906 Il territorio sovietico invaso dalla Germania:
BB00907 I Sovietici:
BB00908 Un punto fondamentale dell'ideologia di Hitler era:
BB00909 Secondo il brano, a Mosca:
a) aveva rafforzato le
difese solo in Ucraina
b) era preparata a
difendersi da un attacco
tedesco
a) per impadronirsi del
b) perché dal 1939 essa
patrimonio artistico di
era il suo principale
Leningrado e di Mosca
nemico
a) fu assediata fino al 1944 b) fu saccheggiata dalle
truppe tedesche
a) si estese su un fronte di b) provocò la morte di
1.400 chilometri
650.000 Russi
a) resistette nei Paesi
b) riuscì a reagire grazie
baltici
anche alla resistenza della
popolazione
a) era poco importante dal b) possedeva miniere di
punto di vista agricolo
ferro
a) affidarono il comando
b) trasferirono molti
della guerriglia al generale impianti industriali oltre
Zukov
gli Urali
a) umiliare Stalin
b) espandere il territorio
tedesco oltre gli Urali
a) molti abitanti morirono b) l'esercito hitleriano non
di fame
riuscì a entrare
c) era a conoscenza
dell'imminente attacco di
Hitler
c) per difendere gli slavi
dall'oppressione sovietica
d) era sicura dell'alleanza
con la Germania
c
d) anche per conquistare
le sue risorse naturali
d
c) fu evacuata dalla
popolazione
c) fu condotta con tremila
carri armati
c) reagì subito con un
contrattacco
d) vide la morte di alcune
centinaia dei suoi abitanti
d) iniziò alla fine del 1941
a
d) mise in campo diecimila
carri armati
b
c) era ricco di risorse
industriali
c) concentrarono l'esercito
a Leningrado
d) era densamente
popolato
d) contrattaccarono in
Crimea
c
c) annientare il
comunismo sovietico
c) si scatenò la guerriglia
di disturbo
d) rinegoziare l'accordo
del 1939
d) l'assedio tedesco durò
per tutto l'inverno
a
b
c
b
BB00910 Nei piani tedeschi, l'attacco all'URSS sarebbe dovuto
essere:
BB01000 Leggere attentamente il seguente brano.
a) la difesa dall'attacco
sovietico
b) una serie di offensive
prolungate
c) acclamata dai Russi
come una liberazione
d) una guerra-lampo
d
Bernardo Lotti teneva nella sua casa un orologio per ogni stanza, anche in camera: soltanto nel salotto quattro. Erano orologi vecchi, a pendolo, quasi tutti uguali meno che di
grandezza, con il quadrante di legno e una ghirlanda di rose, a mazzi, dipinta attorno alle ore. Ve n’era uno, nel salotto, che sembrava nato lì dalla parete e poi cresciuto più di
tutti gli altri. Erano venti o trent’anni che nessuno lo staccava più. I suoi pendoli d’ottone pareva che dovessero pesare qualche quintale. Le sue lancette nere parevano lame di
coltelli: facevano il giro come se avessero da tagliare e da uccidere; e aveva un tic-tac come un respiro. Il suo quadrante, prima verniciato di bianco, era di un colore indefinibile
e sporco, con la ghirlandetta delle rose mezzo falciate dalla punta di quelle lancette lunghe: i tarli lo avevano forellato come tanti spilli. Quando batteva le ore, si stava ad
ascoltare la sua voce; dimenticando di contarle. Era una specie di canto sommesso; e ci si aspettava che avesse pronunciato anche qualche parola. La ruggine dei suoi congegni
aveva una dolcezza sentimentale. Gli altri tre orologi si udivano a pena, e pareva che avessero paura di quello.
L’orologio della camera era stato il più elegante: batteva le ore in fretta come se temesse di dar noia. In cucina, c’era il più brutto.
Ce n’era uno anche nella stanza d’ingresso; ma si scorgeva soltanto quando la porta delle scale era aperta. Era sempre stato in mezzo al buio, a quel muro, perché non c’erano
finestre. Quando il Lotti andava a caricarlo, pareva che fosse sempre per sfasciarsi: qualcuno che entrasse a chiedere del Lotti, si voltava al fruscio del suo pendolo.
(Da: Federigo Tozzi, Opere, Mondadori)
BB01001 Quanti orologi ha in casa Bernardo Lotti?
a) Quattro
b) Sette
c) Tre
BB01002 Le lancette di un orologio del salotto sono simili a:
BB01003 Dal brano sulla casa del Lotti emerge un'atmosfera:
BB01004 L'orologio più grande del salotto del Lotti è come un
essere vivente, infatti:
BB01005 Dove si trova l'orologio di cui il lettore ha una sola
informazione?
BB01006 Tutti gli orologi di Bernardo Lotti hanno:
a) lame di coltelli
a) tranquilla
a) sembra borbottare
qualche parola
a) Nell'ingresso
b) spilli
b) rassicurante
b) canta sottovoce
b) In camera
BB01007 L'orologio dell'ingresso:
BB01008 I pendoli d'ottone di uno degli orologi del salotto:
b
c) congegni
c) inquietante
c) sembra che respiri
d) Non è desumibile dal
brano
d) tarli
d) casalinga
d) taglia e uccide
c) In cucina
d) Sulle scale
c
a) le stesse dimensioni, pur b) rose dipinte sul
non essendo uguali
quadrante di legno
d) buchi dei tarli sulle
ghirlandette delle rose
b
a) ha una voce sommessa
a) sembrano pesantissimi
d) è il più brutto
d) sono fermi da anni
b
a
d) sente il fruscio
dell'orologio
d) connotare
negativamente Bernardo
Lotti
d
BB01009 Chi entra nella casa descritta dal brano si volta perché: a) vuol sapere che ore
sono
BB01010 Dal brano si evince che il narratore si propone di:
a) assegnare alla realtà un
valore simbolico
c) congegni arrugginiti,
che al battere delle ore si
sentono appena
b) non è sempre visibile
c) è in cattive condizioni
b) pesano qualche quintale c) sono tanto pesanti che
nessuno riesce a muoverli
b) nell'ingresso non c'è
c) cerca Bernardo Lotti
luce
b) fornire solo una
c) analizzare il rapporto
descrizione realistica della tra tempo e orologi
casa
a
c
c
a
BB01100 Leggere attentamente il seguente brano.
La vigilia di Natale del 1918 ritornai a casa. Segnava le undici l’orologio della Stazione Ovest. Percorsi la Mariahilfestrasse. Una pioggia granulosa, neve mancata e sorella
stentata della grandine, cadeva a strisce oblique dal cielo ostile. Il mio berretto era nudo, gli avevano staccato la rosetta. Il mio colletto era nudo, gli avevano staccato le stellette.
Io stesso ero nudo. Le pietre erano nude, i muri e i tetti. Nudi erano i radi lampioni. La pioggia granulosa batteva sul loro vetro opaco come se il cielo gettasse manciate di
ghiaia contro povere grosse biglie. I mantelli delle sentinelle davanti agli edifici pubblici ondeggiavano al vento e le falde si gonfiavano, nonostante l’umidità. Le baionette
inastate non sembravano affatto reali, i fucili pendevano mezzo di traverso dalle spalle dei soldati. Era come se volessero mettersi a dormire, i fucili, stanchi come noi di quattro
anni di sparatorie. Non ero affatto sorpreso che i soldati non mi facessero il saluto, il mio berretto nudo, il colletto nudo del mio giubbotto non imponevano obblighi a nessuno.
Non mi ribellavo. Era solo doloroso. Era la fine. Pensai al vecchio sogno di mio padre, quello di una triplice monarchia, e che egli mi aveva destinato a realizzare un giorno il
suo sogno. Mio padre era sepolto nel cimitero di Hietzing e l’imperatore Francesco Giuseppe, del quale egli era stato fedele disertore, nella Cripta dei Cappuccini. Io ero
l’erede, e la pioggia granulosa cadeva su di me, e io emigravo nella casa di mio padre e di mia madre.
Io le baciai la mano, lei mi baciò sulla fronte. Sì, questa era mia madre! Era come se non fosse successo nulla, come se io non fossi appena tornato dalla guerra, come se il
mondo non fosse un cumulo di macerie, come se la monarchia non fosse annientata e ancora esistesse la nostra vecchia patria con le sue molteplici, incomprensibili ma
immutabili leggi, i suoi usi, costumi, inclinazioni, abitudini, vizi e virtù. In casa di mia madre ci si alzava alle sette, anche se non si dormiva da quattro notti. Io mi addormentai
subito con la confortante consapevolezza che ero a casa, nel bel mezzo di una patria distrutta mi addormentavo in una fortezza. La mia vecchia mamma, col suo vecchio bastone
nero, teneva lontano il disordine.
(J. Roth, La Cripta dei Cappuccini, la Biblioteca di Repubblica, 2002)
BB01101 La pioggia:
a) è fitta e sottile
b) è forte ma gradevole
BB01102 Colui che narra:
a) è nudo
BB01103 Le sentinelle non salutano il protagonista perché:
a) sono assonnate
b) ha in testa un cappello
sformato
b) è un disertore
BB01104 Quale tra le seguenti affermazioni è deducibile dal
brano?
BB01105 Quale delle seguenti affermazioni NON è deducibile
dal brano?
a) La città non era
cambiata
a) Francesco Giuseppe
morì in età molto avanzata
BB01106 Il sentimento che prevale nel protagonista è di:
a) ribellione impotente
BB01107 In base a quanto riportato nel brano, l'espressione "Era a) il crollo dell'impero
la fine" indica:
BB01108 Per il protagonista, la casa rappresenta:
a) la patria
BB01109 Come si comporta la madre del protagonista?
a) Impone a tutti le sue
abitudini maniacali, non
sopportando i
cambiamenti
b) Il protagonista ha
compiuto un lungo viaggio
b) La Cripta dei
Cappuccini ospita le
spoglie di Francesco
Giuseppe
b) apatia indifferente
b) il declino della famiglia
del protagonista
b) l'eredità paterna
b) Conserva le vecchie
abitudini come se nulla
fosse cambiato
c) fa un rumore come di
biglie che cadono
c) indossa una divisa
militare
c) è straniero
c) È terminata la prima
guerra mondiale
c) Lo stato d'animo del
protagonista si accorda
con le condizioni
atmosferiche
c) sdegno e disgusto
c) il crollo dei progetti di
vita del protagonista
c) una fortezza contro il
disordine
c) Attende inerte il ritorno
del marito
d) produce un suono secco
e duro
d) indossa un pastrano
d
d) non possono
riconoscerne l'autorità
d) Il protagonista non sa
dove andare
d) La monarchia è stata
sconfitta
d
d) pena rassegnata
d) il desiderio del
protagonista di morire
d) il luogo dei ricordi
d
a
d) Ha modi imperiosi e
autoritari
b
c
c
a
c
BB01110 Qual è il tema centrale del brano?
a) La dissoluzione
materiale e morale di un
mondo
b) La sconfitta militare
c) La morte del padre del
protagonista
d) Il ritorno a casa del
protagonista
a
BB01200 Leggere attentamente il seguente brano.
L’istantanea che svela i misteri del mega-asteroide
Il pianetino Lutetia, in orbita tra Marte e Giove, non ha più misteri. Il 10 luglio la navicella europea Rosetta, nel suo viaggio verso una cometa che raggiungerà nel 2014, gli ha
scattato migliaia di foto “incontrandolo” alla velocità di 15 chilometri al secondo e a una distanza di 1.362 chilometri. Navigando a 454 milioni di chilometri dalla terra Rosetta
ha inviato immagini molto nitide dei particolari di Lutetia, che è una grande roccia oblunga (132 km per 101 per 76) che ruota su se stessa in otto ore e 10 minuti. Le fotografie
dell’asteroide ci mostrano la sua superficie scura e sfaccettata in modo irregolare, con molti crateri da impatto di varie dimensioni, che rivelano storie di collisioni con pianetini
minori. Se potesse vedere queste fotografie chissà cosa direbbe Hermann Mayer Salomon Goldschmidt, pittore tedesco che viveva a Parigi e astronomo dilettante. Era la notte
del 15 novembre 1852 quando scoprì questo pianetino osservando il cielo dalla finestra di casa sua con un telescopio con 5 centimetri di obiettivo. Era un puntino di luce
distinguibile dalle stelle solo per il lento spostamento rispetto allo sfondo del cielo, ma a lui non sfuggiva nulla, tant’è che nella sua vita scoprì ben 14 asteroidi.
Dopo Cerere, avvistato da Giuseppe Piazzi il 1° gennaio 1801, Pallade, Giunone, Vesta e altri, Lutetia fu il ventunesimo asteroide scoperto e il primo individuato da un
astronomo dilettante. A battezzarlo con il nome latino di Parigi fu Francois Arago, direttore dell’Osservatorio Nazionale e importante uomo politico.
Lungo la rotta verso la cometa Churymov Gerasimenko, il 5 settembre 2008 Rosetta ha già incontrato l’asteroide Steins, un oggetto di 5-6 chilometri di diametro poco
interessante. Lutetia invece è il pianetino più grande che finora sia stato sfiorato da una sonda spaziale e con i telescopi Keck (isole Hawaii) e VLT (sulle Ande in Cile) gli
astronomi hanno scoperto che ha caratteristiche molto particolari: la sua densità si colloca tra 4 e 5 grammi per centimetro cubo, decisamente molto alta, compatibile con la
classe M degli asteroidi carbonacei. Mai si era avuto un incontro ravvicinato con un asteroide di questo tipo.
La navicella europea, che è stata lanciata nel marzo 2004, punterà ora alla cometa che rimane il suo traguardo finale. Come la Stele di Rosetta permise di decifrare i geroglifici
degli Egizi, così la sonda Rosetta dovrebbe svelare il segreto delle comete, chiarendo se furono questi corpi celesti ghiacciati a portare sulla Terra i composti del carbonio che
hanno permesso lo sbocciare della vita. Nel luglio 2011 la navicella dovrebbe essere ibernata per venire riattivata nel gennaio 2014 e inserirsi in orbita intorno alla cometa
nell’agosto dello stesso anno. Nel novembre 2014 è prevista la discesa del laboratorio-robot Philae sulla cometa per il compimento dell’attività di ricerca, mentre la fine della
missione avverrà nell’agosto 2015.
La maggioranza dei 400.000 asteroidi conosciuti segue orbite stabili tra Marte e Giove. Circa 2.000 invece si avvicinano molto alla Terra. I pianetini già visitati sono Gaspra,
Ida, Mathilde, Eros, Braille, AnneFrank, Itokawa. Nel 2007 la NASA ha inviato nello spazio una missione che osserverà Vesta.
(da “La Stampa” del 12 luglio 2010).
BB01201 Rosetta è:
BB01202 Le fotografie sono state scattate:
a) una sonda spaziale
europea
a) dagli astronauti
presenti su Rosetta
BB01203 Quale tra le seguenti affermazioni su Lutetia è
FALSA?
a) Ha una lunghezza
massima di 132 km
BB01204 Lutetia porta l'antico nome di:
BB01205 Steins è:
a) Londra
a) l'astronomo
responsabile del progetto
Rosetta
b) una navicella francese
b) da 1.362 km di distanza
per otto ore
c) un asteroide
c) a 454 milioni di km
dalla Terra nel
pomeriggio del 12 luglio
b) È il più grande
c) Ha una superficie
asteroide finora avvicinato irregolare
da una sonda spaziale
b) Parigi
c) Madrid
b) un asteroide studiato
c) una cometa avvistata
nel 2009 dall'Osservatorio nel 2008
Nazionale francese
d) una navicella destinata
a studiare gli asteroidi
d) alla distanza di 1.362
km e alla velocità di 15
km/sec
d) Compie un movimento
di rivoluzione regolare
d) Vienna
d) un asteroide incontrato
dalla sonda nel 2008
a
d
d
b
d
BB01206 Lutetia ha:
BB01207 Prima di Lutetia:
BB01208 Le comete sono:
a) caratteristiche diverse
dagli asteroidi carbonacei
b) densità incompatibile
con la classe M degli
asteroidi carbonacei
a) altri pianetini erano
b) non erano stati scoperti
stati scoperti da astronomi altri asteroidi
dilettanti
a) corpi celesti ghiacciati
b) resti di stelle ad alta
temperatura
c) densità molto alta
d) pochi crateri da
impatto sulla superficie
c
c) si conoscevano solo
Cerere, Pallade, Giunone
e Vesta
c) ammassi gassosi
d) si conoscevano già 20
asteroidi
d
d) residui di stelle
trasformatisi in vapori
roventi
d) scoprire se furono la
comete a portare sulla
Terra i composti di
carbonio che originarono
la vita
d) Moltissimi asteroidi
hanno orbite tra Marte e
Giove
a
BB01209 La missione di Rosetta tende a:
a) scoprire nuove comete
per studiarle con il suo
laboratorio-robot
b) fotografare la cometa
c) individuare le orbite
Churymov Gerasimenko a degli asteroidi più vicini a
distanza ravvicinata
noi
BB01210 Quale tra le seguenti affermazioni sugli asteroidi è
FALSA?
a) 4.000 asteroidi sono
molto vicini alla Terra
b) Il primo asteroide fu
avvistato da Giuseppe
Piazzi
c) Oggi si conoscono
400.000 asteroidi
d
a
BB01300 Leggere attentamente il seguente brano.
Storia del Canada
Gli Huron, incontrati in Canada dall’esploratore Cartier quando vi giunse nel 1534 con una spedizione voluta da Francesco I re di Francia, erano i discendenti dei popoli asiatici
che erano arrivati nelle Americhe 13.000 anni prima. La maggior parte di essi probabilmente passò dalla Siberia all’Alaska attraverso una lingua di terra ora scomparsa e si
diffuse poi su tutto il continente. I fiumi ricchi di salmone e i mari della costa occidentale consentirono al popolo navigatore degli Haida di prosperare sulle Queen Charlotte
Islands, mentre gli Inuit insediati nella zona artica vissero cacciando foche e balene e sviluppando anche una loro cultura e i popoli seminomadi della confederazione irochese
stabilitisi nelle foreste orientali crearono un complesso sistema politico con una costituzione che specificava diritti e doveri ed emancipava le donne. Questi popoli si
combattevano per il possesso di risorse e territori.
Quando il navigatore francese Cartier esplorò il fiume San Lorenzo, era in cerca di oro, diamanti e di una rotta per la Cina. Fallì su tutti e tre i fronti, ma i suoi viaggi lo
portarono nell’interno fino all’odierna Montreal, aprendo la strada a successivi avventurieri che avrebbero fatto fortuna con i prodotti più disparati, dal merluzzo salato alle
pellicce di castoro. I missionari cattolici seguirono i commercianti per convertire le tribù huron e irochesi. La colonia francese si sviluppò però soprattutto nel secolo XVII
creando tensioni con gli Indiani nativi, che si allearono con gli inglesi che nel frattempo erano sbarcati sulle coste canadesi. Appoggiando gli Indiani questi occuparono la Nova
Scotia e il Newfoundland oltre a fondare nel 1670 la Hudson Bay Company per il commercio delle pellicce. Scoppiò il conflitto tra Francia e Inghilterra: la guerra dei Sette
Anni (1758-1763), che vide la sconfitta dei francesi ai Piani di Abramo presso Québec City nel 1759. Montreal venne conquistata un anno dopo e nel 1763 il trattato di Parigi
sancì il passaggio del Canada sotto il dominio inglese.
Gli Inglesi con il Québec Act del 1774 permisero ai sudditi di mantenere la propria lingua, la propria religione e il diritto civile francese, distinguendo ufficialmente due
comunità: quella francofona nel Québec e quella anglofona in Ontario. Ma dopo la rivolta delle colonie americane contro gli inglesi migliaia di francesi che vivevano negli Stati
Uniti fuggirono nel Canada orientale e alla fine della guerra d’indipendenza americana, nel 1783, molti coloni inglesi andarono ad aumentare la comunità britannica canadese.
Gli Stati Uniti nel 1812 dichiararono guerra al Canada per liberare tutto il continente dall’influenza inglese. Nel Paese si risvegliò il desiderio d’indipendenza che dopo lunghe
lotte portò alla creazione, nel 1867, della Confederazione Canadese composta da quattro province: Québec, Ontario, Nuovo Brunswick e Nuova Scozia a cui si aggiunsero tra il
1869 e il 1870 Manitoba, Sasktachewan, Alberta, i Territori del Nord-Ovest e lo Yukon, mentre la British Columbia e l’isola Prince Edward entrarono nella Confederazione tra
il 1871 e il 1873. Attualmente la Confederazione del Canada è composta da dieci province di cui l’ultima (Terranova) si è unita per decisione popolare dopo la seconda guerra
mondiale. Alcuni anni dopo la nascita della Confederazione fu realizzata la Canadian Pacific Railway, la ferrovia che unisce il Paese dalla costa atlantica a quella del Pacifico e
che ebbe un enorme significato economico e politico rappresentando uno dei fattori decisivi dell’unità del Canada.
(da "Canada", GuidaUlysse Moizzi)
BB01301 I primi abitanti del Canada:
BB01302 Le Queen Charlotte Islands:
BB01303 Gli Irochesi:
BB01304 Cartier fu un esploratore francese:
BB01305 Quale tra le seguenti affermazioni sul dominio
francese in Canada è FALSA?
a) furono asiatici giunti
via terra
b) vi giunsero 130.000
anni fa
c) erano gli Haida
a) si trovano presso la
costa ovest del Canada e
furono abitate dagli Haida
a) erano navigatori come
gli Inuit
b) si trovano presso la
costa est del Canada e
furono abitate dagli Haida
b) vissero nelle foreste
occidentali ed
emanciparono le donne
b) che sbarcò in Canada
nel 1534
c) ospitarono la
confederazione irochese
a) che giunse fino
all'odierna Montreal nel
1524
a) Iniziò nella prima metà
del sec. XVI
b) Terminò con la guerra
dei Sette Anni
c) erano nomadi del
Canada orientale
c) che fu finanziato dal re
Francesco I per scoprire
una rotta verso l'India
c) Fu sostituito dal
dominio inglese
d) giunsero dall'Alaska
con imbarcazioni
rudimentali
d) si trovano nella zona
artica
d) vissero nell'est del
Canada e si diedero una
costituzione
d) che cercò di convertire
al cattolicesimo le tribù
irochesi
d) Durante la dominazione
francese vi furono
contrasti con i nativi
a
a
d
b
a
BB01306 Gli inglesi:
a) imposero le proprie
abitudini
BB01307 L'Hudson Bay Company:
a) fu fondata dai francesi
per commerciare pellicce
a) cambia il diritto della
ex colonia francese
BB01308 Il Québec Act:
BB01309 La Confederazione Canadese inizialmente NON
comprendeva:
BB01310 Quale tra le seguenti affermazioni sulla guerra dei
Sette Anni è FALSA?
BB01400 Leggere attentamente il seguente brano.
c) occuparono
completamente il Canada
nel 1753
c) nacque nel 1660
a) Alberta
b) furono tolleranti verso
la religione e la lingua dei
Canadesi
b) fu fondata dagli inglesi
per commerciare pellicce
b) stabilisce l'esistenza di
una comunità francofona
in Ontario
b) Ontario
a) Terminò con la caduta
di Montreal
b) Fu combattuta tra
Francia e Inghilterra
c) Si concluse con il
trattato di Parigi
c) risale al 1774
c) Québec
d) occuparono Montreal
nel 1759
b
d) fu creata prima della
guerra dei Sette Anni
d) stabilisce l'esistenza di
una comunità anglofona in
Québec
d) Nova Scotia
b
d) Ebbe inizio nel 1758
a
c
a
Era un agosto caldissimo, e la città era rimasta quasi deserta. Gli pareva di esser solo, e difatti lo era se si escludeva la presenza di due vecchi camerieri. Seduto al caffè centrale
guardava il cielo, stranamente liscio e compatto, attraverso l’arcata di un portico: e sembrava una mezza luna celeste, chiuso com’era dall’arco e limitato dal tetto del palazzo
delle poste che stava di fronte al caffè. Immaginava egli che scomparisse la città dall’altra parte del portico, sì che potesse vedere davanti a lui l’infinito dell’aperta campagna
intercettato ogni tanto da lunghe file di alberi alti e sottili; oppure avrebbe voluto una grande distesa di acquitrini come veramente era la natura del luogo dove sorgeva la città.
E il lungo ed elegantissimo Portico del Collegio, con le sue botteghe dalle insegne d’oro, sarebbe divenuto una magica terrazzata sull’orizzonte devastato dagli odori delle fogne
e dei fieni lontani ammucchiati tutt’intorno l’unica cerchia delle mura. Sulle acque stagnanti sarebbero apparsi grossi barconi neri per il servizio urbano dei cittadini.
Giacomo Disvetri aveva passato da poco i quarant’anni. Da tre giorni era in libertà per le vacanze estive.(…) Giacomo era stato un uomo apatico e privo di simpatie. Senza titoli
di studio e poco amante delle arti, aveva per la musica una certa passione istintiva che solo per pigrizia e per sfiducia non sapeva coltivare appieno. La sua zia, sorella della
madre, non si sa per quale zitellesca malignità, l’aveva sempre umiliato trovandogli difetti inesistenti, convincendolo di essere mediocre tanto per fisico che per intelletto,
inemotivo e calcolatore, vile e rabbioso.
Caduto al punto di far l’impiegato, aveva perso, al contrario di quanto può succedere ad altri, la pur minima vocazione ai sogni.
A Giacomo il risveglio era venuto improvvisamente, come suole accadere nella maggior parte di questi casi. Era stato quest’anno, una sera che usciva prima del solito
dall’ufficio: fu un attimo. Gli era nata un’immagine: qualcosa come una fanciulla. Aveva sentito dentro di sé il suono di una voce lenta e brillante al tempo stesso, chiara,
serena, resa emotiva da certe inflessioni, impossibili da descrivere, come potrebbero forse essere i raggi della luna illuminanti un prato su cui un gatto si rotola modulando suoni
di soddisfazione e tramandando dagli occhi le segnalazioni di un faro.
(A. Delfini, Il ricordo della Basca, Il Mulino 1982)
BB01401 Il protagonista del brano:
BB01402 Allo sguardo del protagonista il cielo:
BB01403 La città descritta nel brano:
a) si crede solo non
accorgendosi dei camerieri
a) appare variabile e
attraversato da nubi
a) si affaccia sulla
campagna tramite
un'ampia terrazza
b) è solo, seduto al caffè
centrale della città
b) non è visibile perché è
nascosto dal tetto del
palazzo di fronte
b) è circondata da un
portico elegante
c) è seduto in un caffè con
una ragazza
c) appare nella forma di
una mezzaluna
c) ha molte botteghe di
orefici
d) è in campagna
b
d) appare liscio e
compatto attraverso la
vetrata
d) si trova in un territorio
originariamente paludoso
c
d
BB01404 Cosa immagina il protagonista?
BB01405 Al di fuori delle mura della città:
BB01406 Quali dei seguenti aggettivi si possono attribuire al
protagonista?
BB01407 Quale tra le seguenti affermazioni è deducibile dal
brano?
BB01408 Il protagonista del brano:
BB01409 Il "risveglio" di Giacomo:
BB01410 La voce che Giacomo sente:
a) Di percorrere la cerchia b) Di poter camminare in
delle mura
una grande campagna
fitta di alberi
a) grosse barche navigano b) si diffonde un gradevole
lungo i canali
odore di fieno
a) Avvilito e disilluso
b) Orgoglioso e
supponente
a) La zia ha sempre
b) La zia di Giacomo ha
aiutato Giacomo a
sistematicamente
superare i suoi difetti
svalutato il nipote
a) non ha studiato perché b) ha interrotto il
poco intelligente
conservatorio
a) nasce dalla ribellione al b) è una lenta presa di
lavoro d'ufficio
coscienza
a) nasce dentro di sè
b) è come quella di un
gatto
c) Che oltre il portico la
città scompaia
d) Di navigare lungo i
canali con un barcone
c
c) scorrono le acque dei
canali irrigui
c) Estroverso e loquace
d) si espande un forte
odore di fogna
d) Vile e ottuso
d
c) La zia di Giacomo era
maligna in quanto zitella
d) Giacomo non ha saputo
apprezzare l'opera
educativa della zia
d) ha perso la voglia di
sognare
d) avviene una sera,
all’improvviso
d) è quella di una cara
amica
b
c) è contento di fare
l’impiegato
c) nasce dalla riflessione
sulla vita
c) riaccende in lui la
passione per la musica
a
d
d
a
BB01500 Leggere attentamente il seguente brano
La concezione urbanistica romana deriva da quella greco-ellenistica ippodamèa. Le strade, per lo più rettilinee, si dispongono a scacchiera, parallelamente ai due assi viari
principali: il cardo maximus a Nord e il decumanus maximus da Est a Ovest, l’uno e l’altro in corrispondenza con le quattro porte di accesso alla città. Questa struttura non si
trova a Roma, che è nata dall’unione di vari insediamenti sui colli e nelle valli contigue. Si trova invece (ed è spesso ancora riconoscibile) nelle città costruite dai romani o
romanizzate e corrisponde a quella che essi davano agli accampamenti militari, molti dei quali si sono successivamente trasformati in centri abitati. Alcune città moderne
conservano nel nome attuale l’origine dall’accampamento romano, il castrum, non soltanto in Italia, ma anche fuori (Chester, in Inghilterra, per esempio).
Nel punto d’incontro fra cardo e decumanus si apriva, di solito, il foro, la piazza principale della città, centro politico, religioso, amministrativo, ove sorgevano i più importanti
edifici pubblici. Di alcuni di questi parleremo durante l’esame dei singoli monumenti, mentre è interessante vedere adesso la forma della casa di abitazione. Conosciamo bene in
modo particolare il tipo delle case di Pompei ed Ercolano. Le due città, come è noto, scomparvero durante la terribile eruzione del Vesuvio nel 79 d.C., la prima sotto una coltre
di cenere e di lapilli, la seconda sotto una grande colata di fango. Esse ci possono restituire perciò, più d’ogni altro nucleo abitato, che ha subíto, nel corso dei secoli, infinite
trasformazioni, l’aspetto della città antica, sia nelle strutture generali, sia nei singoli edifici, dai più nobili, dai più belli, ai più umili.
Il tipo più semplice della casa pompeiana, con nessuna o poche finestre sulla strada, si articola intorno a una corte, l’atrio, al centro della quale si raccolgono, entro un bacino
quadrangolare (impluvio), le acque piovane che scendono dall’apertura sovrastante (compluvio). Tutt’intorno è un porticato nel quale immettono le stanze dell’alloggio
(cubicoli). In fondo all’atrio, di fronte all’ingresso principale, è il tablino, l’ambiente più sacro, il luogo di riunione della famiglia e di ricevimento degli ospiti. Di qui si passa
all’hortus, il giardino circondato da colonne (peristilio).
Accanto al tablino si trova generalmente la sala da pranzo, il triclinio, con tre letti accostati ai tre lati del tavolo.
(Da: P. Adorno, L’arte italiana, Casa Editrice G. D’Anna)
BB01501 Nella concezione urbanistica romana le strade sono:
a) rettilinee, per la
maggior parte, e disposte
a scacchiera
BB01502 Il cardo maximus è l'asse viario:
a) principale di una città
romana
b) rettiline e parallele le
une alle altre
b) che si trova in
corrispondenza del Nord
c) disposte sui due assi
viari principali, che
corrono paralleli l'uno
all'altro
c) che corre
parallelamente al
decumanus maximus
d) soltanto due: il cardo
maximus e il decumanus
maximus
a
d) che si trova in
corrispondenza con le tre
porte di accesso alla città
b
BB01503 La struttura urbanistica tipicamente romana spesso si
ritrova ancora oggi:
a) nelle città inglesi
b) nella città di Roma
BB01504 Nella città romana il foro era collocato:
a) vicino al centro politico
e religioso
b) nel punto d'incontro
degli assi viari paralleli
c) nei centri abitati romani
trasformatisi in
accampamenti
c) nel punto di
intersezione tra il cardo e
il decumanus
c) nel 79 a.C.
d) nelle città costruite o
conquistate dai romani
d
d) vicino ai più importanti
edifici pubblici
c
d
BB01505 L'eruzione che distrusse Pompei ed Ercolano avvenne: a) all'inizio del II secolo
d.C.
BB01506 La città di Ercolano scomparve:
a) sotto una coltre di
cenere e di lapilli
b) alla fine del I secolo
a.C.
b) sotto una colata di
fango
BB01507 Le città di Pompei e di Ercolano possono restituire più a) le strutture generali
di tutte l'aspetto di una città antica perché:
sono rimaste quelle della
città antica, mentre i
singoli edifici hanno subito
trasformazioni
b) la cenere e il fango
hanno fatto sì che
conservassero l'aspetto
che avevano al momento
dell'eruzione
BB01508 Nella casa romana, qual è il punto di raccolta delle
acque piovane?
BB01509 Nella casa romana gli ospiti venivano ricevuti:
BB01510 Attraverso quale locale della casa si accedeva al
peristilio?
BB01600 Leggere attentamente il seguente brano.
a) L'atrio
b) Il compluvio
d) alla fine del I secolo
d.C.
c) sotto la lava del Vesuvio d) sotto una colata di
fango e di lava
incandescente
c) nonostante le
d) l'eruzione del Vesuvio
trasformazioni nel corso
non ha colpito le strutture
dei secoli hanno
generali né gli edifici
conservato sia strutture
singoli
generali che singoli edifici
dell'età romana
c) L'impluvio
d) La corte
a) nel tablino
a) Tablino
b) nell'atrio
b) Triclinio
c) in fondo all'atrio
c) Atrio
d) nel peristilio
d) Cubicoli
b
b
c
a
a
È merito più dei geologi che dei biologi aver gettato le basi della teoria evolutiva. Uno dei più influenti geologi fu James Hutton (1726-1797), che formulò l'ipotesi secondo cui
la terra sarebbe stata modellata non da improvvisi eventi violenti, bensì da processi lenti e graduali (i venti, il clima e le azioni delle acque), gli stessi processi che agiscono
tuttora.
Questa teoria, che fu detta dell'attualismo, era importante per tre ragioni. In primo luogo implicava che la terra avesse una lunga storia e questa era un'idea nuova nell'Europa
del XVIII secolo. I teologi cristiani, contando le generazioni bibliche dai tempi di Adamo, avevano calcolato che l'età massima della terra potesse essere di 6.000 anni circa.
Eppure 6.000 anni sono troppo pochi per rendere conto di grandi cambiamenti evolutivi, qualunque teoria si prenda in considerazione.
In secondo luogo, la teoria dell'attualismo affermava che il cambiamento stesso è il normale corso degli eventi, in contrasto con un sistema statico interrotto da un insolito
evento casuale, come un terremoto. In terzo luogo, sebbene mai detto esplicitamente, la teoria implicava che potessero esserci alternative all'interpretazione letterale della
Bibbia.
Durante l'ultima parte del XVIII secolo, nacque un rinnovato interesse per i fossili, resti o impronte di organismi morti in epoche lontane conservatisi fino a oggi. Nei secoli
precedenti i fossili si collezionavano come curiosità, ma erano considerati come stranezze della natura o come prova di catastrofi naturali, come il diluvio universale della
Bibbia.
L'agrimensore inglese William Smith (1769-1839) fu tra i primi a studiare in modo scientifico la distribuzione dei fossili. Smith non fu mai in grado di interpretare i dati
raccolti, ma l'inevitabile conseguenza dei suoi studi fu la convinzione che l'attuale superficie terrestre si fosse formata strato dopo strato, nel corso dei tempi. Come il mondo di
Hutton, anche quello osservato e descritto da Smith era chiaramente molto antico.
(Da Laura Gandola e Roberto Odone, "Invito alla biologia", Zanichelli)
BB01601 La teoria evolutiva è soprattutto merito di:
a) antropologi
b) geologi
c) biologi
d) archeologi
b
BB01602 La teoria di Hutton fu chiamata:
BB01603 Secondo Hutton, i processi graduali che modellarono
la terra furono:
BB01604 Quale di queste affermazioni è FALSA?
a) evoluzionismo
a) il clima, i venti, le azioni
delle acque
a) I teologi cristiani
avevano calcolato che la
Terra potesse avere al
massimo 6.000 anni
a) Hutton visse circa
settan'anni
b) creazionismo
b) i venti, il clima, l'azione
delle eruzioni vulcaniche
b) L'attualismo sostiene
che la terra sia modellata
da improvvisi eventi
violenti
b) Hutton fu geologo
BB01606 Secondo quanto riportato nel brano, prima
dell'attualismo:
a) si riteneva che la Terra
avesse una lunga storia
BB01607 Quando si cominciò a studiare seriamente i fossili?
a) Alla fine dell'Ottocento
b) la teoria evolutiva della
Terra era concepita
esclusivamente secondo
un'interpretazione
letterale del racconto
biblico
b) Alla fine del Settecento
BB01608 William Smith fu:
a) assai più longevo di
Hutton
b) quasi coetaneo di
Hutton
c) più vecchio di Hutton
BB01609 Quale di queste affermazioni è FALSA?
a) Prima della fine del
XVIII secolo chi
collezionava fossili li
riteneva semplici
stranezze della natura
b) Prima della fine del
XVIII secolo i fossili
venivano considerati
anche come prova di
catastrofi naturali
BB01610 Per James Hutton:
a) il mondo era molto
antico
b) il mondo aveva un'età
compresa tra i 5.000 e i
6.000 anni
c) Con la teoria
dell'attualismo si
affermava che non
potessero esserci
alternative
all'interpretazione
letterale della Bibbia
c) 6.000 anni sono più che
sufficienti per rendere
conto dei grandi
mutamenti evolutivi
BB01605 Quale di queste affermazioni è FALSA?
c) attualismo
c) le azioni delle acque, i
terremoti
c) La teoria
dell'attualismo implicava
che la Terra avesse una
lunga storia
c) Hutton formulò un'idea
nuova per l'Europa della
sua epoca
c) nessun'altra teoria era
in grado di rendere conto
dei grandi cambiamenti
evolutivi
d) gradualismo
d) i venti, il clima, l'azione
dei terremoti
d) Per l'attualismo il
cambiamento stesso è il
normale corso degli eventi
c) Agli inizi del Novecento
c
a
b
d) Hutton visse nel XVII
secolo
d
d) la teoria evolutiva della
Terra si basava su una
concezione statica
d
d) Nel corso del XVII
secolo
d) più giovane di James
Hutton di oltre
quarant'anni
d) I dati raccolti da Smith
non furono da lui
interpretati
b
d) il mondo si era evoluto
in tempi velocissimi
a
d
c
BB01700 Leggere attentamente il seguente brano.
Quello che occorre spiegare, in particolare, è l’intensità insolitamente elevata della preoccupazione pubblica odierna per la “crisi dell’ordine mondiale”, la “crisi dei valori”, la
“crisi della cultura”, la “crisi dell’arte” e altre innumerevoli crisi scoperte quotidianamente in ogni nuovo ambito del mondo umano.
Una prima spiegazione, ovvia e semplice (nel senso che sembra ovvia perché è semplice), potrebbe essere la grande quantità di idee insolite e poco familiari che vanificano le
aspettative concepite e venute alla luce ai tempi in cui le cose cambiavano più lentamente.
Una spiegazione meno ovvia, ma sempre relativamente semplice, potrebbe essere che mai prima d’ora gli eventi e le trasformazioni fondamentali che costituiscono le
generazioni sono invecchiati, si sono consumati e si sono succeduti tanto velocemente, e che, di conseguenza, i periodi di tempo contrassegnati dalla presenza di generazioni
diverse sono molto più brevi: pochi anni invece che decenni; pertanto, il numero di generazioni che, ciascuna con le proprie particolari esperienze e aspettative, coabitano e
interagiscono all’interno di uno spazio sociale comune è cresciuto enormemente.
In effetti, potrebbe essere così. L’allarme odierno nasconde un altro significato ancora. Quella che noi oggi chiamiamo “crisi” non è soltanto lo stato in cui si scontrano forze di
natura contrastante (il futuro è incerto e la vita sta per assumere una forma nuova, che tuttavia non ci si può raffigurare in anticipo), ma soprattutto uno stato in cui nessuna
forma emergente sembra destinata a consolidarsi e a sopravvivere a lungo. In altri termini, lo “stato di crisi” non equivale allo stato di indecisione, bensì allo stato
dell’impossibilità della decisione. I timori che si agitano dietro tutto questo parlare di “crisi” sono simili all’orrore che potrebbero provare i passeggeri di un aereo se scoprissero
che la cabina di pilotaggio è vuota, benché l’apparecchio proceda senza vibrare né oscillare.
Il mondo si presenta come una versione mostruosamente obesa, gigantesca, di Internet: nell’uno e nell’altro tutti si gettano nella mischia universale, ma nessuno sembra
consapevole delle conseguenze, e men che meno in grado di controllarle.
(Z. Bauman, La solitudine del cittadino globale, Feltrinelli 2000)
BB01701 L'autore del brano constata che:
a) bisogna prendere le
distanze dalla paura della
crisi per non aggravarla
b) oggi tutti sono coinvolti
dalla crisi
c) si sta diffondendo in
modo eccessivo la paura
della crisi mondiale
BB01702 Una prima spiegazione del fenomeno in questione
sostiene che:
a) innumerevoli idee
nuove soppiantano
rapidamente gli abituali
punti di riferimento
a) incoerente
a) le diverse generazioni
sono più brevi
b) le nuove idee durano
pochissimo
c) i cambiamenti
provocano aspettative che
non si possono soddisfare
b) fuorviante
b) diverse generazioni,
ciascuna con i propri
punti di riferimento in
rapida evoluzione,
interagiscono
contemporaneamente
b) la crisi è dovuta a
Internet
BB01703 Chi scrive definisce la prima spiegazione:
BB01704 Una seconda spiegazione specifica che:
BB01705 Una terza spiegazione afferma che:
a) ogni soluzione
prospettata si rivela
inadeguata
d) l'allarme per la crisi
che investe ogni aspetto
del vivere collettivo cresce
sempre più
d) le nuove idee sono
banali
d
c) esaustiva
c) le generazioni
abbandonano più
rapidamente che in
passato i loro punti di
riferimento
d) apparentemente ovvia
d) lo spazio sociale si è
ridotto e tra le generazioni
crescono i conflitti
d
b
c) la crisi è data
dall'incertezza nel futuro
d) lo stato di crisi è
determinato
dall’impossibilità della
decisione
d
a
BB01706 Riguardo allo stato di crisi, l'autore del brano
tratteggia tre possibili spiegazioni in merito alle quali
è corretto affermare che:
BB01707 Secondo l'autore la situazione di crisi provoca:
BB01708 Gli esseri umani, nella crisi generale, sono paragonati
a passeggeri di un aereo:
BB01709 Relativamente al brano, si indichi quale tra le seguenti
affermazioni è falsa:
BB01710 Chi scrive definisce il mondo attuale come:
a) sia scettico su tutte e tre b) ritenga valida solo la
terza
c) si proponga di cercarne
altre
a) una sorta di orrore
a) in panne
c) fatalismo
c) di cui non sanno la
destinazione
c) la crisi contemporanea
non dipende dagli errori
degli individui
b) curiosità
b) che si rendono conto
che manca il pilota
b) l'incertezza è
ineliminabile
a) la crisi odierna dipende
dal fatto che gli esseri
umani non cercano gli
strumenti efficaci per
risolverla
a) una versione gigantesca b) un gigantesco Internet
di Internet dagli esiti
in cui tutti possono
incontrollabili
liberamente operare
c) una lotta universale di
cui non si conoscono le
regole
d) propenda per la terza
non escludendo le prime
due
d) scetticismo
d) dirottato
d
d) nessuno è in grado di
individuare le soluzioni
adatte
a
d) un gigante mostruoso
a
a
b
BB01800 Leggere attentamente il seguente brano.
Colosseo
ll Colosseo, originariamente conosciuto come Anfiteatro Flavio, è il più famoso anfiteatro romano.
Il nome "Colosseo", che deriva dalla vicina statua del Colosso del Dio Sole (adattamento del Colosso di Nerone), si diffuse solo nel Medioevo.
Era usato per gli spettacoli gladiatori, le lotte tra animali e altre manifestazioni pubbliche (spettacoli di caccia, rievocazioni di battaglie famose e drammi basati sulla mitologia
classica). Esprime con chiarezza le concezioni architettoniche e costruttive romane della prima Età imperiale, basate rispettivamente sulla linea curva e avvolgente offerta dalla
pianta ellittica e sulla complessità dei sistemi costruttivi. Archi e volte sono concatenati tra loro in un serrato rapporto strutturale.
L'edificio forma un'ellisse di 527 m di circonferenza, con assi che misurano 187,5 m per 156,5 m. L'arena all'interno misura 86 m per 54 m, con una superficie di 3.357 metri
quadrati. L'altezza attuale raggiunge i 48,5 m, ma originariamente arrivava ai 52 m.
La sua costruzione iniziò nel 72 d.C. sotto l'imperatore Vespasiano, della dinastia Flavia. I lavori vennero probabilmente finanziati con il bottino della conquista di
Gerusalemme, avvenuta nel 70 d.C. L'area scelta era una vallata tra la Velia, il colle Oppio e il Celio, al limite orientale del Foro. Qui si trovava un lago artificiale fatto scavare
da Nerone per la propria Domus Aurea. Questo specchio d'acqua venne ricoperto da Vespasiano, con un gesto "riparatorio" contro la politica del "tiranno" Nerone che aveva
usurpato il terreno pubblico, e destinato a uso pubblico, rendendo così evidente la differenza tra il vecchio e il nuovo principato.
Vespasiano vide la costruzione dei primi due piani e, dopo la sua morte, suo figlio e successore Tito aggiunse il terzo e quarto ordine di posti e inaugurò l'anfiteatro con cento
giorni di giochi, nell'80 d.C.. L'imperatore Domiziano operò importanti modifiche e realizzò i sotterranei dell'arena: dopo il completamento dei lavori non fu più possibile tenere
nell'anfiteatro le rappresentazioni di battaglie navali.
Contemporaneamente all'anfiteatro vennero costruiti alcuni edifici di servizio per i giochi: i ludi, la caserma del distaccamento dei marinai, gli armamentaria, il sanatorium e lo
spoliarum.
La facciata esterna (alta fino a 48,5 m) è in travertino e si articola in quattro ordini, secondo uno schema tipico di tutti gli edifici da spettacolo del mondo romano: i tre registri
inferiori con 80 arcate numerate, rette da pilastri ai quali si addossano semicolonne, mentre il quarto livello (attico) è costituito da una parete piena, scompartita da paraste in
corrispondenza dei pilastri delle arcate. Nei tratti di parete tra le lesene si aprono 40 piccole finestre quadrangolari.
All'interno, la càvea con i gradini per i posti degli spettatori era interamente in marmo e suddivisa in cinque settori orizzontali riservati a categorie diverse di pubblico, il cui
grado decresceva con l'aumentare dell'altezza. Il settore inferiore, riservato ai senatori e alle loro famiglie, aveva gradini ampi e bassi che ospitavano seggi di legno. Sui gradini
sotto il colonnato prendevano posto le donne, alle quali, da Augusto in poi, fu sempre vietato di mescolarsi ad altri spettatori. Il posto peggiore era sul terrazzo sopra il
colonnato, solo con posti in piedi, destinato alle classi infime della plebe.
Alle due estremità in corrispondenza dell'asse minore dell’ellisse si trovavano due palchi riservati agli alti personaggi e all'imperatore.
(testo rielaborato da fonte Wikipedia)
BB01801 L’Anfiteatro Flavio prese nome:
BB01802 L’area in cui si trova il Colosseo era:
BB01803 Vespasiano ricoprì il lago su cui sarebbe sorto il
Colosseo:
a) dalla dinastia
dell’imperatore
Vespasiano
a) un lago artificiale
voluto da Nerone
a) per evidenziare la
differenza tra il suo
principato e la tirannia
precedente
b) dal nome
dell’imperatore che lo fece
edificare
b) la Domus Aurea
neroniana
b) per far dimenticare le
nefandezze compiute da
Nerone
c) dalla zona scelta per
costruirlo
d) dal nome dell’architetto
che lo progettò
a
c) un’area paludosa vicino
al Celio
c) per riscattare
l’immagine di Nerone agli
occhi del popolo
d) una zona al limite
occidentale del Foro
d) per utilizzare il bottino
delle conquiste militari
a
a
BB01804 Quale di queste affermazioni è FALSA?
BB01805 Quale di questi edifici NON fu costruito
contemporaneamente all’anfiteatro?
BB01806 La realizzazione dei sotterranei dell’arena impedì lo
svolgimento:
BB01807 Quale di queste affermazioni è FALSA?
BB01808 La cavea era:
BB01809 Nella cavea vi erano:
BB01810 Il Colosseo, esclusa l’arena all’interno:
a) Nel Colosseo
inizialmente si poteva
assistere a
rappresentazioni di
battaglie navali
a) Gli armamentaria
b) Il Colosseo fu
inaugurato nell’80 d.C.,
dopo l’aggiunta del terzo e
quarto ordine di posti
c) L’imperatore Tito
completò la costruzione
dell’Anfiteatro e lo
inaugurò
d) Vespasiano inaugurò
l’anfiteatro con cento
giorni di giochi
d
b) I ludi
c) La Domus Aurea
d) Il sanatorium
c
c) dei drammi storici
d) delle lotte tra animali
b
b) La facciata del Colosseo c) I tre registri inferiori
è alta circa 50 metri
hanno 80 arcate
d) L’attico è formato da
una parete piena
a
b) in travertino e
suddivisa in cinque settori
orizzontali
b) gradini in legno
riservati ai senatori
d) in marmo con gradini
su cui poggiavano, a ogni
livello, seggi in legno
d) posti riservati alle
donne all’estremità
dell’asse minore
dell’ellisse
d) ha un raggio di 263,5 m
c
a) degli spettacoli di caccia b) delle battaglie navali
a) Raramente gli anfiteatri
romani avevano la
facciata a quattro ordini
in travertino
a) in marmo con parti in
muratura a sottolineare i
cinque settori
a) posti riservati a
categorie diverse in
rapporto crescente con
l’aumentare dell’altezza
a) è più largo in
corrispondenza dell’asse
minore che in
corrispondenza dell’asse
maggiore
b) è più largo in
corrispondenza dell’asse
maggiore che in
corrispondenza dell’asse
minore
c) in marmo e suddivisa in
cinque settori orizzontali
c) gradini al livello più
basso per i senatori
c) in corrispondenza
dell’asse minore ha una
larghezza pari a quella
dell’asse maggiore
c
a
BB01900 Leggere attentamente il seguente brano.
Poiché le città della terraferma erano costrette a rifornirsi di sale a Venezia, questa si attribuì una posizione di monopolio nella produzione e poi nella commercializzazione
della preziosa derrata. A tal scopo Venezia sostenne numerose guerre: era determinata a eliminare la concorrenza di altre città del nord-est dell’Adriatico come Comacchio.
L’acme dello sfruttamento del sale nella laguna si colloca fra la fine del XII e l’inizio del XIII secolo. Jean-Claude Hocquet ha compiuto uno studio sistematico dei manoscritti:
si contano fino a 119 fondamenti (unità di superficie) di saline. Ma nel 1348 rimanevano solo 37 fondamenti nella laguna meridionale, a Chioggia (dove la produzione del sale
continuerà fino al XX secolo). Inoltre, le saline si estendevano su superfici molto ampie: per esempio, quella di Cona da Corio misurava circa 230 passi in lungo e un centinaio
in largo, cioè un’area dell’ordine di 7 ettari.
Le saline veneziane erano strutturalmente fragili, esposte all’erosione marina delle sabbiose coste dell’Adriatico, al rischio di tempeste e inondazioni, di epidemie che
decimavano la manodopera e, soprattutto, di straripamenti e diversioni di rotta dei tre fiumi vicini alla laguna, il Brenta, il Piave e il Sile.
Furono indispensabili grandi opere pubbliche per deviare il corso dei tre fiumi. Anche Venezia si diede molto presto un’organizzazione politica forte: occorre un potere
autoritario, stabile e duraturo, per portare avanti grandi opere e assicurarne poi la manutenzione. Nel XIII secolo Venezia fece altre innovazioni, istituendo la tassa sul sale: il
risultato, anch’essa, di un potere politico forte, che accresce in tal modo la propria potenza economica. L’istituzione dell’imposta marca la transizione da una fase iniziale di
produzione del sale nelle saline, nella quale i proprietari delle zone di produzione sono i monasteri (dal IX al XIII secolo), a una fase intermedia di produzione statale, quando lo
Stato si impadronisce della lucrosa proprietà.
La terza fase è la fase del commercio del sale, distribuito in tutta Europa a partire dalle saline del Mediterraneo e dell’Atlantico. Nei secoli XIV e XV Venezia, che non produce
più sale sul proprio territorio, continua a controllarne la produzione nelle numerose saline straniere, talvolta molto lontane.
(Da: P. Laszlo, Storia del sale)
BB01901 Secondo quanto riportato nel brano, Venezia
intraprese molte guerre per:
BB01902 Secondo il brano, la produzione di sale nella laguna:
BB01903 Stando al contenuto del brano, l'estensione delle
saline:
BB01904 I pericoli più gravi per la struttura delle saline
veneziane erano:
BB01905 Secondo quanto riportato nel brano, i lavoratori delle
saline:
BB01906 L'autore del brano definisce il sale:
BB01907 Stando al contenuto del brano, Venezia si diede un
potere politico autoritario per:
BB01908 Secondo il brano, per aumentare la propria potenza
economica, Venezia:
BB01909 Secondo il brano, la produzione di sale, dopo la fase
iniziale:
a) imporre il commercio
del suo sale alle terre
d'Oriente
a) iniziò alla fine del XII
secolo
a) era di 119 fondamenti
b) distruggere le saline di
Comacchio
c) assicurarsi il monopolio
del sale
b) era più organizzata a
Chioggia che a Venezia
b) misurava 230 passi
c) ebbe il massimo
sviluppo nel XIII secolo
c) era molto ampia
a) l'erosione e le epidemie
b) le trombe d'aria
c) le tempeste
a) erano contadini
emigrati
a) indispensabile alimento
a) poter realizzare e
mantenere le opere
pubbliche necessarie
a) impose una tassa
speciale a Chioggia
a) determinò ulteriore
arricchimento dei
monasteri
b) provenivano dalle coste
africane
b) lucrosa risorsa
b) controllare
l'organizzazione del lavoro
c) costruivano argini per i
fiumi
c) elemento marino
c) dominare i mercati
b) aumentò le imposte già
esistenti
b) continuò tra IX e XIII
secolo
c) impose una tassa ai
monasteri
c) passò allo Stato
veneziano
d) assicurarsi la
produzione di sale delle
città del nord-est
d) durò fino al XX secolo
d) era molto ampia nella
laguna meridionale
d) gli straripamenti dei
fiumi
d) erano falcidiati dalle
epidemie
d) preziosa derrata
d) controllare le città
concorrenti
c
d
c
d
d
d
a
d) istituì la tassa sul sale
d
d) fu il risultato di una
politica militare
c
BB01910 Secondo quanto riportato nel brano, nella terza fase
Venezia:
a) integrava la produzione b) distribuiva il sale alle
di sale della laguna con le coste del Mediterraneo
risorse dell'Atlantico
c) produceva e esportava il d) controllava la
suo sale
produzione di sale
straniero
d
BB02000 Leggere attentamente il seguente brano.
Prima e unica, irripetibile. Per la Bola del Mundo, la montagna giudice della Vuelta dei 75 anni, non ci sarà una prossima volta. Tra due anni dovrebbe essere dichiarata parco
nazionale. Qui oggi si disputa la gran battaglia. Da una parte, con la maglia di leader, Vincenzo Nibali. Può contare sul suo talento e sulla sua Liquigas-Doimo. Dall’altra,
Ezequiel Mosquera, spinto da tutta la Spagna che non si vuol far portare via una maglia rossa, disegnata per celebrare i trionfi nazionali dello sport iberico.
Una sfida così attesa che persino la Tv di Stato ha deciso di trasmettere l’evento, finora andato in onda su Teledeporte in digitale.
La Bola, che si trova nella Sierra di Guadarrama (60 km a nord di Madrid), è il proseguimento di Navacerrada. In inverno è una stazione sciistica poco frequentata. In cima c’è
un antico ripetitore della televisione spagnola e i corridori oggi saliranno proprio dalla strada che utilizzavano i fuoristrada per andare a fare manutenzione. Sono 3 km di salita
stretta e su cemento tagliato in senso orizzontale per avere più presa dei pneumatici. La pendenza massima arriva al 20%, l’ultimo km ha una pendenza media del 10,5 con
rampe fino al 16%. Insomma, si può dire che è una specie di Plan de Corones in versione iberica. Nibali è convinto di montare moltipliche da 36 e 52 denti, con un pacco
pignoni fino al 29. Mosquera invece userà come rapporto più agile un 38x27. Se c’è bel tempo è una salita tremenda, se piove potrebbe diventare impossibile. Ma le difficoltà
non finiscono qui. Alle ammiraglie sarà impedito di salire fino in cima. Solo i primi della classifica saranno seguiti da una moto con una persona della squadra, con la bici di
riserva in spalla. Dopo l’arrivo i corridori dovranno scendere in seggiovia. L’arrivo di oggi è un vecchio sogno di Enrique Franco, l’ex patron della Vuelta, che però ha sempre
trovato il veto della Comunità di Madrid, spaventata dall’eventuale reazione degli ecologisti.
(Claudio Ghisalberti – www.gazzetta.it – 18/09/2010)
BB02001 Di che colore è la maglia del leader della Vuelta?
BB02002 Quale delle seguenti affermazioni è vera?
BB02003 Complessivamente quante volte è stata scalata la Bola
del Mundo?
BB02004 In quante edizioni future della Vuelta è presumibile
che sarà nuovamente scalata la Bola del Mundo?
BB02005 La Tv spagnola che ha seguito la maggior parte delle
tappe della Vuelta è:
BB02006 Quale di queste affermazioni è veritiera?
BB02007 Quale di queste affermazioni è FALSA?
BB02008 La pendenza massima dell'ultimo chilometro è:
BB02009 Secondo l'autore del brano, quale pignone avrebbe
usato Mosquera?
d) Blu
d) La settantacinquesima
edizione della Vuelta
arriverà in cima alla Bola
del Mundo
d) Una
b
d
c) In occasione del
centenario della corsa
iberica
c) Estrada TV
d) Un numero imprecisato
di volte
a
d) Teledeporte
d
c) La Bola si trova nel
proseguimento della
Sierra di Guadarrama
c) Per salire al ripetitore
sulla Bola si percorrono
tre chilometri di salita su
cemento
c) fino al 10,5%
c) Il 27
d) La Bola è nella Sierra
Nevada
a
d) Tra due anni la Bola
dovrebbe essere dichiarata
parco nazionale
a
d) oltre il 23%
d) Il 36
b
c
a) Rosa
a) La Bola del Mundo è
stata conquistata una sola
volta, a opera di Enrique
Franco
a) Settantacinque
b) Rossa
b) Ezequiel Mosquera è
stato il vincitore della
precedente Vuelta
c) Gialla
c) La maggior difficoltà
nella Vuelta si incontra sul
Plan de Corones
b) Quattro
c) Otto
a) Nessuna
b) Altre due volte
a) Tele Toledo
b) Tv di Stato
a) La Bola si trova 60 km
a Nord della capitale della
Spagna
a) In inverno la Bola è una
frequentatissima stazione
sciistica
b) La Bola è nella Sierra
di Calderota
a) fino al 20%
a) Il 52
b) fino al 16%
b) Il 29
b) Sulla vetta della Bola
c'è un ripetitore della
televisione spagnola
d
BB02010 Quale di queste affermazioni è veritiera?
a) La Comunità di Madrid b) Tutti i concorrenti
saranno seguiti da una
ha sempre favorito
l'arrivo della corsa in cima moto
alla Bola
c) Dopo l'arrivo i corridori d) Alle ammiraglie sarà
dovranno scendere a piedi impedito seguire i
corridori fino in cima alla
Bola
d
BB02100 Leggere attentamente il seguente brano.
Gli strumenti musicali del Rinascimento
Negli affreschi e nei quadri di soggetto sacro e profano del Rinascimento venivano spesso riprodotti fedelmente gli strumenti musicali, sia in scene di vita musicale sia in scene
di soggetto generico. Questa ricca iconografia dimostra quanti e quanto vari fossero gli strumenti impiegati in quel periodo e, indirettamente, quale fosse la loro importanza
nelle cerimonie religiose e nella vita della società.
Lo strumento che ebbe la massima popolarità fu il liuto, di origine orientale, che fu portato in Europa all’epoca delle Crociate e che nel secolo XVI assunse un immenso rilievo
sia come strumento solista che d’accompagnamento. E’ uno strumento a corde pizzicate e il più diffuso aveva 11 corde. In seguito vi si aggiunsero altre corde più lunghe con
intonazione più grave per aumentarne la sonorità e nacquero così nuovi strumenti come l’arciliuto ( più lungo), la tiorba (con due manici paralleli e fino a 14 paia di corde) e il
chitarrone (molto più grande e con corde in acciaio).
Nel Medio Evo era molto diffusa la viella, strumento ad arco fornito di cinque corde che si suonava con un arco ricurvo e che fu lo strumento preferito dai trovatori. Dalla sua
trasformazione, durante il sec. XV, si formarono tre famiglie di strumenti ad arco: le lire, la viola da braccio e la viola da gamba. Le lire, nelle varietà da braccio e da gamba,
avevano sette corde; la viola da braccio aveva sei corde, era costruita in dimensioni diverse (da cui il nome di viola soprano, viola contralto e viola tenore), mentre la viola da
gamba aveva 5 o 7 corde. Dalla trasformazione di quest’ultima nel sec. XVIII nacque il violoncello (pare per opera di A. Amati) che ha 4 corde accordate per quinta.
Questi strumenti caddero in disuso nel Seicento, mentre si diffondevano nuovi strumenti da essi derivati: il violino, conosciuto verso il 1550 (le più antiche composizioni
risalgono al 1580 ca.) e l’odierna viola.
Nel Cinquecento e nei secoli seguenti ebbero larga diffusione anche gli strumenti a tastiera: l’organo, il regale, il clavicordo e il clavicembalo. L’organo rinascimentale si
presentava come un ampliamento del positivo medievale. In quell’epoca l’organo, reintrodotto in Europa da Bisanzio nel 757, dal IX sec. era stato usato nelle chiese divenendo
poi lo strumento liturgico per eccellenza. Ne esistevano due tipi: il portativo e il positivo. Il primo era un piccolo strumento con numero limitato di canne che si teneva sulla
ginocchia e si suonava con la mano destra mentre la sinistra azionava il mantice; il positivo era di maggiori dimensioni ma ancora privo di pedaliera. Nel Rinascimento fu
aumentato il numero dei registri, si introdussero tasti meno larghi e più profondi e, prima nei Paesi Bassi e poi in Germania e nel resto d’Europa, fu introdotta la pedaliera.
(da: R. Allorto, "Nuova storia della musica", Ricordi)
BB02101 Gli strumenti musicali:
a) non sono rappresentati
fedelmente dagli artisti
rinascimentali
b) compaiono quasi
esclusivamente nell'arte
figurativa religiosa
rinascimentale
BB02102 Quale tra le seguenti affermazioni sul liuto è FALSA?
a) Il tipo più diffuso aveva b) Ha origini orientali
11 corde
BB02103 La tiorba:
a) ha 11 corde
BB02104 Le corde più lunghe aggiunte al liuto alla fine del sec.
XVI:
a) ne resero più acuto il
suono
b) è simile al liuto ma è
più lunga
b) servivano ad
aumentarne la sonorità
c) sono riprodotti solo in
affreschi con momenti di
vita musicale
c) Prima delle Crociate
non era utilizzato in
Europa
c) ha corde in acciaio
c) permisero di usarlo
come strumento solista
d) compaiono spesso in
quadri e affreschi
rinascimentale sia di
soggetto sacro sia di
soggetto profano
d) Ebbe sempre funzione
di accompagnamento
d) deriva dal liuto ma ha
due manici paralleli
d) permisero di produrre
suoni simili a quelli del
pianoforte
d
d
d
b
BB02105 La viella:
BB02106 La lira, la viola da gamba e la viola da braccio:
BB02107 Quale tra le seguenti affermazioni sul violoncello è
FALSA?
BB02108 La viola soprano è un tipo di:
BB02109 Quale tra le seguenti affermazioni sull'organo è
FALSA?
BB02110 Quale tra i seguenti NON è uno strumento
rinascimentale a tastiera?
BB02200 Leggere attentamente il brano.
a) ha sette corde come la
lira da gamba
b) nacque nel XV sec.
dalla trasformazione della
viola
a) avevano sette corde
b) sono tre gruppi di
strumenti ad arco
formatisi nel sec. XV
a) La sua creazione è forse b) È nato nel sec. XVIII
attribuibile ad Amati
dalla trasformazione della
viola da gamba
a) violino
b) viola da gamba
a) Dal II sec. d.C. fu usato b) Dopo il IX secolo
nelle chiese
divenne lo strumento
liturgico più usato
a) Il regale
b) Il clavicordo
c) aveva una rudimentale
tastiera
c) caddero in disuso nel
Settecento
c) Ha cinque corde
accordate per quarta
c) lira
c) L'organo portativo si
suonava con la mano
destra mentre la sinistra
azionava il mantice
c) La viella
d) è uno strumento a
cinque corde utilizzato dai
trovatori medievali
d) sono tre gruppi di
strumenti ad arco
formatisi nel XIV sec.
d) Ha quattro corde
accordate per quinta
d
d) viola da braccio
d) L'organo positivo era
più grande ma non aveva
la pedaliera
d
a
d) Il clavicembalo
c
b
c
Nel giugno del 1937 mentre la lotta contro i fascismi europei riceveva nuovo vigore dalla partecipazione di molti esuli alla guerra civile spagnola in difesa della repubblica,
tutta l’Europa democratica fu scossa dalla notizia della morte di uno dei più prestigiosi e infaticabili leader dell’antifascismo, Carlo Rosselli.
Il suo corpo, trafitto da numerosi colpi di coltello, fu ritrovato, assieme a quello del fratello, Nello, ai margini di un bosco presso una cittadina della Normandia, Bagnoles de
l’Orne. I due erano caduti in un agguato mentre rientravano in città con la loro automobile.
Benché alcune circostanze del delitto non siano state ancora oggi completamente chiarite, apparve subito evidente che l’assassinio era opera di avversari politici. La verità
emerse solo alcuni anni più tardi grazie alla confessione degli esecutori del delitto, appartenenti ad una associazione dell’estrema destra francese, la Cagoule (dal nome del
cappuccio indossato dai suoi membri). Essi erano stati assoldati dal Sim, il servizio di spionaggio fascista, per mettere a tacere quello che allora veniva considerato uno degli
esponenti più pericolosi dell’opposizione al fascismo.
Antifascista fin dai primi anni Venti, arrestato e processato per aver organizzato la fuga di Filippo Turati dall’Italia nel 1926, Rosselli era stato condannato al confino nell’isola
di Lipari.
Fuggito dal confino giunse a Parigi, dove, in polemica con l’immobilismo di molti esponenti della concentrazione antifascista, aveva organizzato un gruppo di attivi e strenui
oppositori al regime, sostenendo la necessità di richiamare l’attenzione delle potenze democratiche sulla situazione italiana anche attraverso gesti clamorosi. Nel 1929 fondò
infatti il movimento Giustizia e Libertà, i cui membri si distinsero subito per alcune audaci imprese contro la dittatura, come l’attentato al principe di Savoia a Bruxelles (1929)
o il volo su Milano con il lancio di manifestini antifascisti (1930).
I funerali di Carlo e Nello Rosselli si svolsero a Parigi il 19 giugno 1937. Il corteo fu seguito da una folla immensa: a porgere l’estremo saluto non solo centinaia di esponenti
dell’antifascismo italiano e internazionale, ma anche decine di migliaia di francesi che nel Fronte Popolare, allora al governo in Francia, vedevano un baluardo contro
l’avanzata del fascismo in Europa.
(Da: A. De Bernardi-S. Guarracino, La conoscenza storica, Mondadori Edizioni scolastiche)
BB02201 La morte dell'antifascista Carlo Rosselli nel giugno
a) spinse i leader
b) diede nuovo vigore alla
del 1937:
dell'antifascismo ad
lotta contro i fascismi
impegnarsi nella difesa
europei
della repubblica spagnola
c) spinse molti esuli a
partecipare alla guerra
civile di Spagna
d) scosse l'Europa
democratica
d
BB02202 Carlo e Nello Rosselli furono assassinati mentre:
BB02203 La verità sull'assassinio dei fratelli Rosselli:
a) ritornavano in città con
la loro automobile
a) è stata chiarita per
opera degli avversari
politici
BB02204 Gli esecutori del delitto dei fratelli Rosselli erano:
BB02205
BB02206
BB02207
BB02208
a) membri del servizio di
spionaggio fascista
Carlo Rosselli fu arrestato e processato perché:
a) aveva organizzato la
fuga di Turati dal confino
di Lipari nel 1926
In che modo Carlo Rosselli voleva richiamare
a) Organizzando un
l'attenzione delle potenze democratiche sulla
gruppo di strenui
situazione dell'Italia?
oppositori del regime
Il movimento Giustizia e Libertà fu fondato:
a) nel 1930
Da chi fu compiuto l'attentato al principe di Savoia del a) Da Nello Rosselli
1929?
b) passeggiavano ai
margini di un bosco
b) resta ancora oggi del
tutto impossibile da
chiarire
b) esponenti dell'estrema
destra francese
b) aveva organizzato la
fuga di Turati dall'Italia
b) Attraverso gesti
clamorosi
b) nel 1929
b) Dal solo Carlo Rosselli
BB02209 Dove si svolsero i funerali dei fratelli Rosselli?
a) A Parigi
b) A Milano
BB02210 I francesi che parteciparono a migliaia ai funerali dei
fratelli Rosselli:
a) erano esponenti
dell'antifascismo
internazionale
b) confidavano nel Fronte
Popolare per fermare
l'avanzata del fascismo in
Europa
c) visitavano la cittadina
di Bagnoles de l'Orne
c) è emersa
immediatamente grazie
alla confessione degli
esecutori del delitto
c) pericolosi oppositori del
fascismo
c) era fuggito dal confino
di Lipari
d) raggiungevano, da
esuli, la Normandia
d) è emersa alcuni anni
dopo grazie alla
confessione degli autori
del delitto
d) membri di una società
segreta francese
d) era antifascista fin dagli
anni Venti
c) Polemizzando con
l'immobilismo di molti
esponenti antifascisti
c) nel 1926
c) Da membri del
movimento Giustizia e
Libertà
c) A Bruxelles
d) Attraverso la sua
clamorosa fuga dal
confino di Lipari
d) nei primi anni Venti
d) Da antifascisti francesi
c) erano esponenti del
governo francese
d) A Bagnoles de l'Orne,
in Normandia
d) speravano che il Fronte
Popolare sarebbe salito al
governo in Francia
a
d
b
b
b
b
c
a
b
BB02300 Leggere attentamente il seguente brano.
La paternità dell'invenzione del telefono fu attribuita ad Antonio Meucci, che nel 1871 dimostrò il funzionamento del suo apparecchio che chiamò telettrofono, anche se il
primato spetta a un valdostano, Innocenzo Manzetti, che riuscì a realizzare un apparecchio elettrico in grado di comunicare a distanza già negli anni cinquanta dell'Ottocento,
ma senza riuscire a sviluppare ulteriormente il progetto. Manzetti battezzò la sua invenzione, basata sull'induzione elettromagnetica, "télégraphe parlant". Innocenzo Manzetti,
come riportano numerose testimonianze dell'epoca (giornali italiani e internazionali del 1864-65 che parlarono della dimostrazione pubblica), riuscì a realizzare un apparecchio
elettrico in grado di comunicare a distanza utilizzando il principio di induzione magnetica, mentre il primo dispositivo di Meucci consisteva in due fili attorcigliati e stretti tra i
denti. Meucci, avuta notizia dai giornali, scrisse a Manzetti parlando di idee simili. Manzetti morì a 52 anni nel 1877 e tutti i suoi prodotti scientifici (bussole, barometri,
termometri e il prototipo del "téléphone") vennero ceduti dalla moglie Maria Rosa Anzola, con atto notarile del 7 febbraio 1880, a due viaggiatori americani: Max Meyer, uomo
d'affari, e Horace H. Eldred, che si scoprì essere direttore dei telegrafi di New York.
Nel 1860 Philipp Reis presentò una macchina per la trasmissione elettronica di suoni musicali tramite una barretta vibrante sotto l'influenza di un campo elettromagnetico. Tale
dispositivo non era comunque in grado di trasmettere la voce.
Elisha Gray lo inventò indipendentemente e ne diede dimostrazione nel 1876, ma due ore prima che presentasse la richiesta di brevetto, Alexander Graham Bell presentò la sua
(anche se il progetto da lui proposto non funzionava). Come risultato, soprattutto negli Stati Uniti e Canada, l’invenzione venne attribuita ad Alexander Graham Bell. Nel 1871
Meucci aveva presentato un brevetto provvisorio, da rinnovarsi annualmente al costo di 10 dollari, ma aveva potuto rinnovarlo solo fino al 1873, non potendosi permettere la
cifra di 200 dollari per il brevetto definitivo.
L'11 giugno 2002 il Congresso degli Stati Uniti ha riconosciuto, ufficialmente, ad Antonio Meucci la paternità del telefono.
Le prime implementazioni del telefono erano basate sul trasporto del suono attraverso l'aria, piuttosto che tramite segnali elettrici generati dalla voce. Secondo una lettera
pubblicata sulla Gazzetta di Pechino, nel 968, l'inventore cinese Kung-Foo-Whing inventò il thumtsein, che probabilmente trasportava la voce attraverso dei tubi. Anche i primi
esperimenti di Meucci e altri usavano questo sistema. Anche in Europa, nell'alto Medioevo ma anche prima, in epoca romana e nell'antica Grecia, esistevano sistemi analoghi.
La cornetta nacque quando un centralinista svedese ebbe l'idea di legare il microfono e il ricevitore a un bastoncino, in modo da poter avere una mano libera. Il telefono
cellulare con lo sportello pieghevole è una copia internazionale dei comunicatori futuristici che compaiono nella serie televisiva “Star Trek”.
La prima telefonata transatlantica avvenne tra New York e Londra, il 7 gennaio 1927.
La storia delle successive invenzioni e miglioramenti del telefono elettrico comprende: il microfono con membrana piena di granuli di carbone (più tardi sostituito dal
microfono electret), il centralino manuale, il selettore a disco, il sistema pentaconta, la centralina telefonica automatica, la tastiera per la composizione a toni Touch Tone
(DTMF), la digitalizzazione del suono tramite varie tecniche di codifica, tra cui la modulazione d'impulso (o PCM), che viene usata anche per i file .WAV e i compact disc).
I sistemi più recenti comprendono: telefonia IP, ISDN, DSL, il telefono cellulare, i telefoni cordless e i cellulari di terza generazione, che permettono il trasferimento dati ad alta
velocità.
(testo rielaborato da fonte Wikipedia)
BB02301 Antonio Meucci fu riconosciuto come inventore del
telefono:
a) dal Canada e dagli Stati b) dalla comunità
Uniti nel 1873
scientifica nel 1871
c) dal Congresso
statunitense nel 2002
BB02302 Innocenzo Manzetti:
a) fu un inventore
valdostano che progettò
un apparecchio per la
trasmissione dei suoni
musicali
c) avrebbe sviluppato il
telefono se non fosse
morto prematuramente a
52 anni
b) intorno al 1850 realizzò
un apparecchio detto
télégraphe parlant
d) perché Manzetti non
riuscì a sviluppare il suo
progetto antecedente
d) dimostrò
pubblicamente nel 1866 il
funzionamento della sua
invenzione
c
b
BB02303 I prodotti scientifici di Manzetti furono ceduti:
BB02304 Quale tra le seguenti affermazioni è FALSA?
BB02305 Nel 1871:
BB02306 I primissimi esperimenti basati sul trasporto del suono
attraverso l'aria risalgono:
BB02307 Nei primi apparecchi, microfono e ricevitore erano:
BB02308 Quale tra le seguenti affermazioni è FALSA?
BB02309 Dal testo NON si deduce che A.G. Bell:
BB02310 I cellulari di terza generazione:
a) a una società che
produceva strumenti per
la comunicazione a
distanza
a) Reis presentò la sua
macchina nel 1860
a) Meucci dimostrò il
funzionamento del
telettrofono e presentò un
brevetto provvisorio
a) al cinese Kung-FooWhing
a) fissati sulla base
b) a un uomo d'affari
americano nel 1877
c) al presidente dei
telegrafi di New York
d) a Meyer e a Eldred
dalla vedova
dell'inventore
d
b) Il dispositivo inventato
da Reis non riusciva a
trasmettere la voce
b) E. Gray presentò il suo
telefono al pubblico
c) La macchina di Reis si
basava sull'induzione
elettromagnetica
c) Bell brevettò un
progetto di telefono, che
però non funzionava
c
b) a Meucci e altri suoi
contemporanei
b) legati a un bastoncino
c) al Medioevo
d) L'invenzione di Reis
sfruttava l'influenza di un
campo elettromagnetico
d) Meucci, per mancanza
di fondi, potè presentare
solo un brevetto di durata
triennale
d) all'antica Grecia
c) separati
a) Il costo annuale del
rinnovo del brevetto negli
Stati Uniti era di 10
dollari
a) è ritenuto da molti
l'inventore del telefono
b) Gray brevettò negli
Stati Uniti il primo
telefono
c) La presentazione di un
brevetto negli Stati Uniti
era a pagamento
d) sullo stesso filo formato
da due fili di rame
attorcigliati
d) Un brevetto negli Stati
Uniti poteva essere
provvisorio
b) anticipò E. Gray nella
richiesta di brevetto
a) sono una copia dei
comunicatori futuristici
della serie “Star Trek”
b) permettono il
trasferimento dati ad alta
velocità
c) elaborò un progetto e lo
presentò come brevetto
prima che funzionasse
c) utilizzano tastiere
DTMF
d) dimostrò nel 1876 il
funzionamento del suo
apparecchio
d) sono un esempio di
telefonia ISDN
BB02400 Leggere attentamente il seguente brano.
Il nostro Abbondio, non nobile, non ricco, coraggioso ancor meno, s’era dunque accorto, prima quasi di toccar gli anni della discrezione, d’essere, in quella società, come un
vaso di terra cotta, costretto a viaggiare in compagnia di molti vasi di ferro. Aveva quindi, assai di buon grado, ubbidito ai parenti, che lo vollero prete. Per dir la verità, non
aveva gran fatto pensato agli obblighi e ai nobili fini del ministero al quale si dedicava: procacciarsi di che vivere con qualche agio, e mettersi in una classe riverita e forte, gli
eran sembrate due ragioni più che sufficienti per una tale scelta. Ma una classe qualunque non protegge un individuo, non lo assicura, che fino a una certo segno: nessuna lo
dispensa dal farsi un suo sistema particolare. Don Abbondio, assorbito continuamente ne’ pensieri della propria quiete, non si curava di que’ vantaggi, per ottenere i quali
facesse bisogno d’adoperarsi molto, o d’arrischiarsi un poco. Il suo sistema consisteva principalmente nello scansar tutti i contrasti, e nel cedere, in quelli che non poteva
scansare. Neutralità disarmata in tutte le guerre che scoppiavano intorno a lui, dalle contese, allora frequentissime, tra il clero e le podestà laiche, tra il militare e il civile, tra
nobili e nobili, fino alle questioni tra due contadini, nate da una parola, e decise coi pugni, o con le coltellate. Se si trovava assolutamente costretto a prender parte tra due
contendenti, stava col più forte, sempre però alla retroguardia, e procurando di far vedere all’altro ch’egli non gli era volontariamente nemico: pareva che gli dicesse: ma perché
non avete saputo esser voi il più forte? ch’io mi sarei messo dalla vostra parte.
(Da: Principato, I Promessi Sposi)
a
d
c
b
d
b
BB02401 Paragonando Abbondio a "un vaso di terra cotta [...] in
compagnia di molti vasi di ferro" l'autore del brano
vuole dire che:
BB02402 Nel brano, l'espressione "gli anni della discrezione"
significa:
BB02403 Secondo il brano, Abbondio diventa prete:
BB02404 Secondo il brano, la principale preoccupazione di
Abbondio è:
BB02405 Nel brano, l'espressione "neutralità disarmata"
significa:
BB02406 La qualità di cui Abbondio è meno fornito è:
BB02407 La società in cui Abbondio si trova a vivere è:
BB02408 Nei contrasti Abbondio:
BB02409 Di fronte al perdente di una contesa, Don Abbondio:
BB02410 Secondo l'autore del brano:
a) Abbondio si sente un
debole tra forti
b) è un uomo semplice e
ingenuo
c) è più sensibile degli altri d) non si sente libero di
vivere come vuole
a
a) la capacità di
mantenere segreti
a) deciso a fare carriera
ecclesiastica
b) l'età anziana
c) l'età in cui si impara la
buona educazione
c) per realizzare la sua
vocazione
d) l'età della ragione
d
d) per avere tranquillità
economica e sociale
d
b) consapevole del ruolo
spirituale del suo
ministero
a) essere amico dei potenti b) difendere i deboli
a) controllare le proprie
reazioni istintive
a) la nobiltà
a) dominata da contrasti
tra poteri e tra individui
a) sta col debole se costui
ha ragione
b) non prendere mai
posizione
b) il coraggio
b) preda di continui eventi
bellici
b) sta col più forte e ne
difende decisamente le
ragioni
b) prova compassione
a) pare rimproverarlo
perché non si è dimostrato
il più forte
a) una classe sociale non
b) solo una classe sociale
rende completamente
elevata rende sicuro un
sicuro chi vi appartiene
individuo
c) ottenere una parrocchia d) non avere fastidi
d
c) stare dalla parte degli
inermi
c) la ricchezza
c) disgregata dalle liti tra
contadini
c) è sempre dalla parte del
più forte, ma senza
compromettersi
c) si mette a spiegare le
ragioni del più forte
b
c) ognuno deve costruirsi
una classe sociale sicura
d) adottare l'arma della
non violenza
d) l'ubbidienza
d) regolata da magistrati
equilibrati
d) trova che la ragione sia
da entrambe le parti
b
a
c
d) offre conforto spirituale
a
d) ognuno deve allearsi
con altri
a