FRANCESCA VALENTE INTERVISTA ENNIO MORRICONE Lei ha dedicato un brano agli IIC in occasione della 54° edizione della Biennale. Ci vuole spiegare l'origine del titolo? Da Pitagora e oltre è un pezzo scientifico. D’altronde, essendo destinato agli Istituti Italiani di Cultura, non poteva che essere così: per un’istituzione di tale prestigio e così alta levatura sarebbe stato impossibile pensare di proporre un brano “leggero”, effimero. Sono dunque andato alla ricerca di una storicità antica, risalendo il corso dell’evoluzione della musica fino alla scoperta della vibrazione della corda da parte di Pitagora. Come il grande filosofo di Samo aveva ben compreso, un sistema vibrante (in particolare uno strumento musicale) oscilla in un gran numero di modi, anche se spesso il nostro apparato percettivo ci dà l’illusione di udire un solo suono: le corde, così come le colonne d’aria degli strumenti a fiato, creano una vasta gamma di sonorità, dalle più gravi alle più acute, regolate da un rigoroso sistema di rapporti matematici. Da Pitagora e oltre, dunque, costituisce una sorta di esplorazione di tale sistema, una intensa ricerca dell’armonia e del bello tra le pieghe del rigore matematico dal quale la Musica stessa ha origine. È una composizione che nasce già con una validità storica. Lei ha voluto celebrare il 150° anniversario dell'Unità d'Italia e coinvolgere tutti gli 89 IIC operanti nei 5 continenti. Un suo commento. Il brano costituisce un omaggio all’importante ruolo di mediazione culturale svolto in tutto il mondo dagli IIC e accompagna gli 89 video realizzati dagli Istituti per il Padiglione Italia, Biennale 2011. A chi ha voluto dedicare questo brano inedito scritto per l'occasione? L'ho dedicato al Tenente Colonnello Massimo Martinelli, Direttore della Banda Musicale dell’Arma dei Carabinieri, una straordinaria orchestra di fiati considerata tra le migliori al mondo per la cristallina qualità delle sue esecuzioni. Ennio Morricone