OTTO MARZO 2015 IN OCCASIONE DELLA GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA DONNA PENSO SIA UTILE FARE IL PUNTO DELLA SITUZIONE ED EVIDENZIARE COME A LIVELLO GLOBALE SIANO IN CORSO I LAVORI PER SOSTENERE LE DONNE NEL PERCORSO DI CRESCITA E DI UGUAGLIANZA: Dalle istituzioni europee Il 26 febbraio la Commissione per i diritti delle donne e l'uguaglianza di genere (FEMM) del Parlamento europeo ha tenuto un'audizione sulla condizione delle donne che svolgono lavoro domestico e di cura nella UE, in vista di una prossima relazione non legislativa sulla questione. Tra i temi in discussione: le condizioni di lavoro delle donne nell'Unione europea, in particolare nel campo dell'assistenza domiciliare; il lavoro domestico delle donne migranti e i suoi effetti sul welfare, sulla carriera e sulle relazioni familiari; la Convenzione OIL sul lavoro domestico. Sempre il 26 febbraio, è stato espresso il voto della Commissione FEMM su diverse questioni: gli emendamenti in linea con il mainstreaming di genere su alcuni provvedimenti delle Commissioni INTA (Commercio internazionale) e ITRE (Industria, ricerca ed energia); la bozza di parere per la Commissione DEVE (Sviluppo) sulla crisi del virus ebola, che ha colpito uno numero altissimo di donne; la bozza di parere per la commissione ITRE sulle aziende familiari in Europa. In occasione della Giornata internazionale della donna, la Commissione FEMM ha organizzato una riunione del comitato interparlamentare che affronterà il tema “ L'empowerment delle donne e delle ragazze attraverso l'educazione”. L'evento, che sarà presieduto da Iratxe Garcia-Perez e da Silvia Costa, si è svolto il 5 marzo. Il 9 marzo il Parlamento Europeo sarà chiamato a esprimersi sulla risoluzione Tarabella, documento già approvato dalla Commissione FEMM, che “insiste sul fatto che le donne debbano avere il controllo dei loro diritti sessuali e riproduttivi, segnatamente attraverso un accesso agevole alla contraccezione e all'aborto”. L'Istituto europeo per l'eguaglianza di genere (EIGE) ha pubblicato il quarto rapporto sull'attuazione della Piattaforma di Pechino nei Paesi membri della UE . Il rapporto presenta una valutazione delle tendenze chiave nella UE e nei suoi Stati membri nel periodo 2007-2012, evidenziando le aree in cui ci sono stati progressi e quelli in cui restano sfide da affrontare. “Mappatura e rimappatura del linguaggio dell'eguaglianza di genere” è il titolo dell'evento organizzato dall'EIGE per il 25 e 26 febbraio a Bruxelles: una consultazione con i soggetti interessati alla creazione di un glossario e un thesaurus aggiornati sull'eguaglianza di genere per l'Unione Europea. La sindaca Giusi Nicolini ha ritirato a Bruxelles il premio “Cittadino europeo” conferito dall'Europarlamento ai cittadini di Lampedusa, che “hanno accolto e continuano ad accogliere migliaia di uomini, donne e bambini che ogni giorno scappano dai loro Paesi di origine in cerca di una vita migliore.” Dalle organizzazioni internazionali Si svolgerà a New York dal 9 al 20 marzo la 59a sessione della Commissione sulla condizione delle donne delle Nazioni Unite. Nell'ambito del programma di lavori dei meeting ufficiali è prevista l'adozione di una dichiarazione politica in occasione del ventesimo anniversario della Conferenza Mondiale sulle Donne di Pechino e di un documento relativo all'organizzazione futura e ai metodi della Commissione. Alle Nazioni Unite, la celebrazione del ventennale di Pechino sarà al centro anche della Giornata internazionale delle donne dell'8 marzo, che avrà per tema quello della campagna per Pechino+20: “Empowering Women, Empowering Humanity: Picture it!”. Un'occasione per celebrare le conquiste compiute da allora, e per rinnovare l'impegno ad affrontare gli ostacoli che restano da rimuovere sulla strada dell'eguaglianza di genere. Si è tenuto a Nairobi il primo evento regionale della campagna #HeforShe in Africa. Migliaia di uomini africani hanno già firmato l'iniziativa globale di UN Women, tra cui il Presidente del Rwanda Paul Kagame, il Presidente del Kenya Uhuru Kenyatta, il Presidente del Senegal Macky Sall, e quello della Sierra Leone Ernest Bai Koroma. Secondo il Fondo delle Nazioni Unite per la popolazione (UNFPA), è urgente intervenire nei paesi colpiti dall'ebola – Guinea, Liberia, Sierra Leone – fornendo servizi di vitale importanza per la salute riproduttiva e materno-infantile. Si stima che saranno oltre 1 milione le donne quest'anno che metteranno al mondo dei figli nei tre paesi, e il tasso di mortalità materna rischia di raddoppiare, tornando ai livelli riscontrati durante la guerra civile. UNAIDS, UNICEF, UNFPA, Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO), insieme ad altre organizzazioni hanno lanciato la piattaforma d'azione “All In” per combattere l'AIDS tra gli adolescenti. L’AIDS è la causa principale di morte tra gli adolescenti in Africa, la seconda a livello globale, e le ragazze, in particolare quelle che vivono nell'Africa Subsahariana, sono le più colpite. Prendendo le mosse da una recente ricerca del Fondo Monetario Internazionale (FMI), la direttrice generale Christine Lagarde, in un recente articolo comparso sul blog istituzionale, ha posto l'accento sull'importanza della legislazione per garantire alle donne le pari opportunità nel lavoro . Sono ancora molti i Paesi in cui esistono restrizioni giuridiche basate sul genere, afferma Lagarde: dall'obbligo per le donne di ottenere l'autorizzazione del marito per lavorare a leggi che ne limitano l'accesso a determinate professioni, fino a norme che restringono il diritto delle donne alla proprietà, all'eredità o all'ottenimento di un prestito. Si tratta, conclude Lagarde, di un “insidioso complotto” di cui le donne – che al contrario potrebbero dare un contributo decisivo alla crescita economica – sono attualmente prigioniere. Dal mondo Zekra Alwach, ingegnera civile e direttrice generale del ministero dell’insegnamento superiore, è stata nominata sindaca di Baghdad. È la prima volta che in Iraq una donna ricopre questo incarico, che dipende direttamente dal primo ministro. La nomina di Zekra Alwach potrebbe rappresentare un segnale positivo in un Paese in cui, secondo l'ONU, un quarto delle donne al di sopra dei 12 anni è analfabeta e soltanto il 14% della popolazione femminile lavora o cerca un lavoro. “Aung San Suu Kyi veramente libera: cambiamo la Costituzione birmana ” è la petizione che chiede alle autorità birmane di modificare la norma “su misura” che impedisce a Aung San Suu Kyi, Premio Nobel per la Pace e leader dell’opposizione, di candidarsi alla presidenza del Paese. La petizione è online sul sito change.org . Si è svolta il 20 febbraio a Dublino la conferenza “Il posto delle donne è nel mondo! ”, organizzata dalla Commissione irlandese per l'eguaglianza e i diritti umani e dal Consiglio nazionale delle donne d'Irlanda in occasione di Pechino+20. All'evento ha partecipato tra gli altri Lakshmi Puri di UN Women. In apertura, il presidente irlandese Michael D. Higgins ha dichiarato di aver accettato l'invito dell'ONU a essere un “campione globale” dei diritti delle donne e delle ragazze e ha affermato che tutti gli uomini dovrebbero essere femministi. In Gran Bretagna è stato pubblicato il 6° rapporto sulla violenza contro le donne e le ragazze realizzato dalla Commissione congiunta sui diritti umani della Camera dei Lord e della Camera dei Comuni. Il rapporto – un'analisi dei progressi compiuti in vista della ratifica della Convenzione di Istanbul – sottolinea tra l'altro l'importanza della prevenzione e dell'educazione, esprime preoccupazione per le donne migranti dallo statuto incerto e chiede al governo di dare priorità alla ratifica della Convenzione. D'altro canto, come sottolinea la giurista Charlotte Baker, lo stesso rapporto riconosce che, oltre alle modifiche legislative finora attuate, sono necessari cambiamenti sul piano culturale, in particolare per contrastare il fenomeno dei matrimoni forzati. In diverse città della Turchia si sono svolte nei giorni scorsi molte proteste dopo l'assassinio di Özgecan Aslan, una studentessa che aveva resistito al tentativo di stupro da parte dell'autista del bus che doveva portarla al college. A Mersin, durante il funerale della ragazza, le donne hanno sfidato il divieto dell'imam, che aveva intimato loro di restare indietro, e si sono messe alla testa del corteo portando la bara da sole. Molti uomini si sono mobilitati tramite i social media e hanno manifestato in minigonna contro la violenza di genere. Nei giorni scorsi Equality Now ha pubblicato un rapporto sui progressi fatti nel rimuovere in tutto il mondo le leggi che discriminano le donne. Ma, leggendo la lista delle leggi contro le donne più folli del mondo, si capisce che c'è ancora molto da fare. Il sito Upworthy ha pubblicato un video in cui viene chiesto agli uomini se si definirebbero femministi. Dopo il dinieghi iniziali e qualche scambio di idee, in molti rispondono che in fondo sì, si definirebbero femministi. E, alla domanda su come si senta definendosi femminista, qualcuno risponde: “È fico!” Patricia Arquette, vincitrice dell'Oscar come migliore attrice non protagonista con Boyhood, nel discorso di accettazione ha ringraziato “tutte le donne che hanno partorito, tutte le cittadine e le contribuenti di questa nazione: abbiamo combattuto per la parità dei diritti di tutti gli altri e adesso è ora di ottenere la parità retributiva una volta per tutte, e pari diritti per le donne negli Stati Uniti d'America.” Molto applaudito, il discorso di Arquette è stato particolarmente apprezzato da Meryl Streep e Jennifer Lopez. Intanto, è diventato virale “Hey Academy, I'm a woman”, un ironico video musicale sulle pochissime candidature femminili agli Oscar di quest'anno. *** ED INFINE UN OMAGGIO A TUTTE LE DONNE DA UN “AMMIRATORE” UNA MERAVIGLIOSA POESIA SCRITTA PER L’OCCASIONE DA UN UOMO CHE NELLE VITA NON FA NE’ LO SCRITTORE NE’ IL GIORNALISTA MA CHE DA SEMPLICE “RAPPRESENTANTE” DELL’ALTRO GENERE HA VOLUTO TESTIMONIARE LA SUA PROTESTA PER LA VIOLENZA DI CUI LE DONNE SONO SPESSO VITTIME: 8 MARZO 2015 Ah, Donna! Domina, femmina dell’Homo Sapiens, o… Foemina Sapiens dell’uomo. Madre di maschietti idolatrati dalla nostra specie. Sposa di maschi guerrieri e spesso violenti, anzi talora brutali proprio con te. Ah, Donna! Quale bellezza, quale profumo, quale tenerezza, quale ineffabile intimità esisterebbero sulla terra senza di te. Dice Mao che tu sei “l’altra metà del cielo”. Vero, ma quale metà? La più bella forse, o la più forte? O la più paziente, o la più intelligente? Difficile dire. Certo sei metà insieme ad un’altra metà, con la quale è possibile fare un essere tremendamente bello, forte, paziente e intelligente: noi due. Federico Botto Micca un ammiratore