Università di San Marino C.d.L. Ingegneria Civile - a.a. 2009/2010 SOLUZIONI PROVA SCRITTA DI GEOMETRIA DEL 16/09/2010 Esercizio 1. Al variare del parametro reale α stabilire la risolubilitá del seguente sistema lineare: 2x − αy + z = 1 y + αz = 0 αx + 4y = 2 Soluzione 1. Considero la matrice incompleta A del sistema, la quale ha determinante −α(α2 + 9). Questo si annulla (nei reali) solo per α = 0. Si ha dunque rango di A uguale a 3 se α 6= 0 e rango di A minore di 3 se α = 0. Inoltre in A il minore 2 0 −α 1 ha sempre determinante diverso da 0 quindi il rango é sempre almeno due. Riepilogando, ρ(A) = 3 se α 6= 0 e ρ(A) = 2 se α = 0. Sostituendo α = 0 nel sistema si ottiene dalla seconda equazione y = 0 e dalla terza y = 21 , quindi il sistema é impossibile (si poteva arrivare alla stessa conclusione vericando che per α = 0 la matrice completa ha rango 3 e quindi diverso dalla matrice A) Per α 6= 0 il sistema é invece possibile, avendo la matrice completa anche essa rango 3. Stabilire se l'applicazione lineare T : R4 → R2 avente come matrice associata rispetto alle basi canoniche: Esercizio 2. 1 1 0 2 0 0 1 0 é iniettiva e/o suriettiva? Determinare una base per il nucleo di T . Soluzione 2. La trasformazione ha equazioni (x, y, z, t) → (x + y, 2y + z). Essendo una trasformzaione da uno spazio di dimensione 4 in uno spazio di dimensione 2 non puó essere iniettiva. Invece risulta essere suriettiva, essendo il rango della matrice associata 2 pari alla dimensione dello spazio di arrivo. Una base per il nucleo si puó ricavare dal sistema x+y =0 2y + z = 0 da cui x = −y e z = −2y e t qualunque. Ponendo y = 0 e t = 1 ottengo il vettore (0, 0, 0, 1) e ponendo y = 1 e t = 0 ottengo (−1, 1, −2, 0), che sono due vettori di una base per il nucleo. Vericare che la conica di equazione x2 + 2xy + 4x − 2y + 1 = 0 é un'iperbole e trovare le coordinate cartesiane del suo centro. Esercizio 3. 1 Soluzione 3. Una matrice associata alla conica é 1 2 2 1 −1 1 −1 1 0 che ha determinante −6, quindi diverso da 0, cioé la conica é non-degenere. Il minore 1 1 1 0 ha determinante −1, quindi minore di 0, cioé la conica é una iperbole. Il centro ha coordinate omogenee [−1, −1, 3] e quindi coordinate cartesiane [1, −3]. Sia E3 lo spazio euclideo reale. Sia π il piano di equazione 2x − y + z − 1 = 0 e siano A ≡ (1, 1, 0) e B ≡ (2, 1, 1) punti assegnati. Scrivere le equazioni parametriche del piano passante per A e B e ortogonale a π . Stabilire poi la distanza di B da π . Esercizio 4. Soluzione 4. −−→ Il piano cercato é individuato dal vettore AB = (1, 0, 1) e dal vettore (2, −1, 1) ortogonale al piano π . Inoltre il piano cercato passa per il punto A = (1, 1, 0). Le equazioni parametriche del piano sono dunque x = 1 + 2λ + µ y =1−λ z =λ+µ La distanza di B dal piano√π si ottiene con la formula per la distanza di un punto da un iperpiano e vale 6/2. Esercizio 5. similitudine. Stabilire se la seguente matrice reale é diagonalizzabile per 1 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 1 −1 3 3 0 Inotre, stabilire la molteplicitá algebrica dell'autovalore 1 della matrice assegnata. Soluzione 5. La matrice é simmetrica quindi diagonalizzabile per similitudine. Calcolando il polinomio caratteristico ottengo (1 − λ)(−λ3 − λ2 + 10λ + 1) poiché 1 non annulla il polinomio di terzo grado la molteplicitá algebrica di 1 é pari a 1. Esercizio 6. Descrivere il luogo dei punti dello spazio a distanza 1 sia dal punto A ≡ (1, 0, 1) che dalla retta r di equazioni parametriche: x=2+α y=2 z = 3 + 2α 2 . Soluzione 6. I punti a distanza 1 da A sono su una sfera di centro A e raggio 1. I punti a distanza 1 da r sono un cilindro di raggio 1. L'intersezione di questi due luoghi dipende dalla distanza di A da r. Nel nostro caso la distanza é 2 quindi la sfera e il cilindro si toccano in un solo punto. 3