Soluzioni e righe di un sistema 06/10 Riassunto Dato un sistema AX = B con A ∈ Rm,n , X ∈ Rn,1 , i teoremi di Rouché–Capelli spiegano che è consistente se e solo se r (A) = r ( A | B). In questo caso le soluzioni dipendono da ℓ = n − r parametri liberi, dove r è il rango che conta il numero effettivo delle equazioni. Esistono vettori colonna v1, · · · , vℓ , soluzioni del sistema AX = 0 tali che la soluzione generale del sistema AX = B abbia la forma X = Xp + t1 v 1 + · · · + tℓ v ℓ con Xp una soluzione particolare (a scelta) e t1, . . . , tℓ i parametri liberi. Esempio di una matrice −2 −1 0 A= 2 3 4 6 7 8 di rango 2: 1 1 5 ∼ 0 9 0 0 −1 −2 1 2 3 0 0 0 Le tre righe di A non sono indipendenti: c’è una relazione r3 − 2r2 + r1 = 0 che ci permette di trovare la riga nulla a destra facendo operazioni sulle righe. Invece, i numeri a destra determinano delle relazioni sulle colonne di A. . . 1 Altri appunti della lezione Un po’ di logica. Siano x, y ∈ R (non matrici!). Entrambe le seguenti affermazioni sono vere: xy 6= 0 =⇒ x 6= 0 xy 6= 0 ⇐⇒ x 6= 0 e y 6= 0 Cominciamo con il primo simbolo =⇒ che sta per implica. Scrivere P =⇒ Q vuol dire se vale P per forza vale Q, oppure (con parole meno precise) vale P SOLO SE vale Q. Scrivere P ⇐= Q è un altro modo di scrivere Q =⇒ P , ma vuol dire anche vale P SE vale Q. Quindi P ⇐⇒ Q sta per P ⇐= Q e P =⇒ Q, oppure, detto in parole, vale P SE e SOLO SE vale Q Una proposizione più complicata: Una matrice A ∈ Rn,n è invertibile se e solo se AX = 0, X ∈ Rn,1 =⇒ X = 0 Vedremo dopo che è vera! 2 Per risolvere l’equazione matriciale AX = B , A ∈ Rm,n , X ∈ Rn,1 , B ∈ Rm,1 , bisogna ridurre ( A | B) e contare le righe non-nulle. Si applicono poi i teoremi di Rouché–Capelli: RC 1 Se r (A) < r ( A | B) non ci sono soluzioni. RC 2 Se r (A) = r ( A | B) = r esistono ∞ℓ soluzioni dove ℓ = n − r (= numero dei parametri ℓiberi). Osservazioni: • Il rango è uguale al numero degli indicatori, quindi in RC1, r ( A | B) = r (A) + 1. • Se B = 0 vale per forza RC2. Se n = r , vale per forza RC2 e esiste un’unica soluzione (X = 0 se B = 0). • In RC2, r è il numero effettivo delle equazioni, che può essere minore del numero m di equazioni che si vedono. Esempio ovvio con m = 2 ma r = 1 e ℓ = 2: ( x + y + z = 1, 2x + 2y + 2z = 2. 3 Si considerino: • il sistema non-omogeneo AX = B • il sistema omogeneo associato AY = 0 (NH) (H) Supponiamo che AX = B e AY = 0. Allora A(X + Y ) = B + 0 = B, e X + Y è un’altra soluzione di (NH). Viceversa, trovata in qualche modo una soluzione particolare Xp di (NH), basta risolvere il sistema (H) per elencare tutte le soluzioni di (NH). Segue (dal metodo di Gauss–Jordan con matrice totalmente ridotta) che esistono vettori colonna v1 , . . . , vℓ tale che la soluzione generale di (NH) è X = Xp + t1 v1 + · · · + tℓ vℓ con t1 , . . . , tℓ parametri liberi. 4