Qual è la loro azione e come garantire l`efficacia

Qual è la loro azione e come garantire l’efficacia
Due nozioni base che permettono di correggere errori comuni
Gli antibiotici intervengono solo sui batteri, non hanno efficacia sui virus, se non nella misura in
cui il soggetto debilitato dalla forma virulenta presenti ANCHE forme secondarie di natura
batterica che aggravino il suo stato di salute.
I virus AVICOLI possono essere solamente prevenuti attraverso i relativi vaccini. Fa eccezione il
vaiolo dove il vaccino può essere eseguito anche durante lo stadio iniziale della manifestazione
vaiolosa, richiede però attenzione. (fonte Trattato di Avicoltura Giavarini)
I COCCIDI NON SONO BATTERI MA PROTOZOI E SI CURANO CON ANTIPROTOZOARI. Una volta
nell’attesa dell’acquisto di nuova medicina trattai i soggetti quasi ripresi con un antibiotico ma fu UN
ERRORE, tant’è che fortificò i protozoi indebolendo i soggetti nuovamente. Quindi batteri con antibiotici e
protozoi con antiprotozoari.
AZIONE DELL’ANTIBIOTICO
Gli antibiotici hanno due tipi di azione sul batterio:
 Uccisione (azione battericida)
 Impedimento della moltiplicazione (azione batteriostatica). La parola statica vi ricorderà il termine
coccidiostatico di cui molto spesso i mangimi primo e secondo periodo per pulcini sono integrati. Il
coccidiostatico NON CURA la coccidiosi, semplicemente inibisce la proliferazione dei coccidi nel tratto
intestinale, molto utile durante il trasferimento dei pulcini dalle gabbie a terra.
RAGGIO D’AZIONE
 Ampio: alcuni antibiotici agiscono su molti tipi di batteri e si parla di ampio spettro d’azione.
 Ristretto: sono mirati al trattamento di specifiche infezioni.
Rischi di un antibiotico
L’antibiotico va limitato a casi di necessità
Spesso sento utilizzare l’antibiotico durante l’accrescimento dei giovani per evitare qualsiasi patologia.
Se i riproduttori sono sani e gli animali vengono tenuti in idonee condizioni igienico-sanitarie, come
richiesto dalla nostra legislazione, non è necessario alcun trattamento, anzi può essere dannoso.
L’abuso di antibiotici ad ampio spettro indebolisce la flora batterica intestinale che è
essenziale per i processi digestivi e per l’equilibrio immunitario
A lungo termine avviene un danneggiamento dell’organismo
Può fortificare il batterio che si vuole eliminare
Non utilizzare antibiotici a scopo preventivo! Solo i vaccini si utilizzano preventivamente
Garantire l’efficacia di un antibiotico
Prima regola la tempestività: un soggetto in stadio avanzato richiede maggiore tempo di cura e un’efficacia
dell’antibiotico talvolta tardiva rispetto ad un soggetto preso allo stadio iniziale della manifestazione. Come voi
sapete un soggetto in stadio avanzato riduce l’assunzione di acqua e cibo, questo è un altro motivo
fondamentale per la somministrazione del farmaco in tempi precoci. Se il soggetto fosse in uno stadio avanzato
potete immergere il becco, per alcune sessioni, nell’acqua medicata oppure immettere la giusta dose del
farmaco direttamente nel becco.
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Dopo un trattamento con antibiotici yogurt per ristabilire la flora batterica
Lo yogurt, meglio quello neutro, è considerato buono per il loro sistema digestivo
e viene utilizzato soprattutto in caso di coccidiosi: Sigrid van Dort, nota allevatrice
di Serama, consiglia di dare una volta a settimana siero di latte o altri prodotti del
latte fermentati, la loro acidità inibisce la proliferazione protozoi (coccidi) e
batteri. Occasionalmente riso bollito nel latte normale da al loro tratto digestivo
qualcosa di dolce. Lo yoghurt o il siero di latte nell’acqua da bere serve anche per
ristabilire la flora batterica dopo un trattamento con antibiotici.
I vaccini
Azione del vaccino
Si tratta di preparati, la maggior parte con virus, usati per produrre immunità
(una difesa dell’organismo contro un determinato tipo di virus, batterio,
protozoo, miceto). Stimolano la produzione di anticorpi nel pollo per
proteggerlo contro quel tipo di malattia.
I VACCINI NON TRATTANO SOLAMENTE VIRUS MA ANCHE BATTERI ECC.
LE REGOLE
 Gli antibiotici si usano
a solo scopo curativo,
NON PREVENTIVO
 Non usare antibiotici
in caso di patologie
virali a meno che
quest’ultime non siano
aggravate dalla
presenza di batteri.
 Utilizzate antibiotici
mirati anziché ad
ampio spettro quando
i primi sono preferibili.
 Evitate farmaci ad uso
umano per la
sensibilità/insensibilità
che il relativo principio
attivo potrebbe
generare negli avicoli
oltre alla difficoltà del
giusto dosaggio.
Raggio d’azione
Monovalente: immunizzano contro una malattia
Polivalente: immunizzano contro più malattie. Più aumenta la polivalenza
più diminuisce l’efficacia e la durata del vaccino.
Tipologie di vaccini
 Vaccini vivi (o attivi) attenuati: il potere patogeno è ridotto in modo tale
che non si manifesti la malattia. L’immunità è più lunga ed efficace del
vaccino spento. Il rischio è di provocare infezioni persistenti.
 Vaccini spenti (o inattivi o uccisi): si tratta di vaccini cui è stata eliminata
completamente la virulenza, stimolano una risposta immunitaria senza
rischi di infezione ma in modo non sempre sufficientemente protettivo.
Conservazione del vaccino
Esistono due tipologie di preparati: il vaccino congelato che viene conservato
in azoto liquido a - 180 °C ed il vaccino liofilizzato conservato in frigorifero
a 2 - 8 ° C; quest’ultimo è quello comunemente usato a livello ornamentale
data la maggiore praticità e minore attenzione richiesta.
Il vaccino una volta aperto e ricostituito perde la sua efficacia in breve tempo, dopo solo alcune ore. I
vaccini non possono essere conservati una volta utilizzati.
Metodi di vaccinazione
 In acqua: il vaccino ricostituito viene sciolto in un recipiente dell’acqua che contenga il quantitativo
necessario per l’assunzione in 2 ore d’inverno e 1 ora d’estate. Non dovranno essere presenti altri
abbeveratoi o zone con acqua piovana. Consiglio la chiusura dei polli per la durata del trattamento.
 Goccia nell’occhio o nel naso: qui il vaccino viene rilasciato in misura di una goccia o nell’occhio o
nel naso, quando a metà dose, in entrambe le parti quando a dose intera. Attendete l’assorbimento
completo della goccia prima di rimettere l’esemplare al suolo, in questo modo si evita che la goccia
possa cadere e l’esemplare non prenda la giusta dose.
 Intramuscolo/Sottocute altrimenti detta Parenterale
 Puntura alare: una “forchetta” a due rebbi scanalati e appuntiti viene intinta nella soluzione
vaccinale e trapassata da parte a parte nella plica cutanea alare facendo attenzione a vasi,
muscoli e articolazioni. Tipica del vaccino per il vaiolo.
 Spray: le apparecchiature nebulizzano l’ambiente in cui sono collocati i polli, questa pratica viene
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eseguita con luce debole o nella prima mattinata per aumentare l’efficacia.
 Aerosol: le apparecchiature nebulizzano l’ambiente in cui sono collocati i polli, deve essere fatto con
luce debole o nella prima mattinata per evitare una minore efficacia. Questa vaccinazione viene fatta
anche a pulcini in incubatoio.
 Nell’uovo: tecnica molto diffusa in America per la vaccinazione contro la Marek, il vaccino viene
iniettato al 18° giorno nel sacco amniotico da una macchina multiago. Si tratta di una pratica che causa
una certa mortalità embrionale.
A livello amatoriale i vaccini più usati sono ad iniezione cutanea, intramuscolare, a goccia nell’occhio e/o nel naso,
infine da somministrare nell’acqua da bere; pratica quest’ultima meno preferita per l’incapacità di controllare
l’assunzione della giusta dose da parte di tutti gli esemplari.
Nella confezione troveremo:
- Un diluente adeguato alle dosi indicate, alcuni vaccini sono disponibili in
dosi da 50 polli, altri solo in dosi elevate, da 1000.
- Flaconcino con vaccino liofilizzato
Dovremo poi munirci di siringhe, una ad ago grosso per ricostituire il
vaccino e, nel caso di vaccini per iniezione, una ad ago fine per iniettare il
vaccino ricostituito sui pulcinotti.
Vaccini esistenti
Questi sono i vaccini che ho trovato attualmente disponibili in Italia ma potrebbero
esisterne altri, informatevi presso le aziende di produzione vaccini: Bronchite Infettiva, Vaiolo, Colera
Aviare, Encefalomielite Aviare, Influenza Aviare, Laringotracheite infettiva, Malattia di Gumboro, Marek,
New Castle (o Pseudopeste Aviarie), Mycoplasma gallisepticum, Mycoplasma synoviae, Riemerella
anatipestifer, S. enteritidis e S. typhimurium, Sindrome del calo di ovo deposizione, Corizza, Coccidiosi.
Rischi di una vaccinazione
La vaccinazione indebolisce il soggetto, seppur per un periodo temporaneo, e lo espone quindi a malattie
preesistenti latenti (può ad esempio comparire la MRC, malattia cronica respiratoria), soprattutto se il
soggetto vaccinato è già in uno stadio di debolezza; è per questo motivo che si usa consigliare la
vaccinazione su soggetti sani e forti.
Se i soggetti manifestano, seppur in forma lieve, la malattia contro cui sono stati vaccinati questi
rappresentano un pericolo per gli altri che non sono stati vaccinati; è per questo che si usa consigliare la
vaccinazione su tutti i soggetti di uno stesso reparto.
Garantire l’efficacia di un vaccino
Una nozione fondamentale: vaccinare contro la Marek non significa essere protetti contro la Marek, dipende
dal ceppo di virus. I vaccini che hanno azione solo su un tipo di virus, non lo hanno sulle mutazioni dello stesso
virus (es. della Marek esistono più ceppi di virus).
I vaccini somministrati nell’acqua da bere non devono avere acqua riscaldata (sono frequenti i
surriscaldamenti nell’allevamento artificiale dei pulcini per la presenza della lampada)
È preferibile utilizzare acqua di fonte poiché non sottoposta a processi di disinfezione
E’ bene che gli abbeveratoi dispongano di molta acqua altrimenti i soggetti tendono a bere per aspirazione
e il liquido contenente il vaccino non tocca o tocca precariamente l’anello orofaringeo.
Per la New Castle (o Pseudopeste Aviaria) data l’opzione oculo nasale dello stesso prodotto consiglio
quest’ultima benché richieda più tempo perché ha una protezione più rapida e più garantita.
Seguite i piani vaccinali proposti per evitare che si creino delle interferenze con la risposta immunitaria di
altre vaccinazioni fatte in precedenza o che si ha intenzione di fare.
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