Molecole segnale e secondi messaggeri L’accumulo di molecole segnale avviene: • per stimoli legati alla disponibilità di sostanze nutritive (carboidrati per cAMP, amino acidi per ppGpp) • Per stimoli legati alla densità cellulare (quorum sensing) • Per stimoli non ancora identificati legati alla produzione di sostanze di riserva e/o di differenziamento cellulare(acetil-fosfato, di-cGMP) AMP ciclico: una molecola segnale estremamente conservata Procarioti: Segnale di “fame” Sintetizzato in assenza di glucosio tramite “coupling” con il sistema di trasporto PtsG ATP ATP Adenilato ciclasi Adenilato ciclasi cAMP LA LORO BIOSINTESI E MECCANISMO D’AZIONE MOSTRANO CONNESSIONI MOLTO STRETTE CON SISTEMI DI TRASDUZIONE DEL SEGNALE AMP ciclico: una molecola segnale estremamente conservata Procarioti: Segnale di “fame” Sintetizzato in assenza di glucosio tramite “coupling” con il sistema di trasporto PtsG Si lega alla proteina CAP (regolatore globale) per attivare la trascrizione di geni per l’utilizzo di fonti di carbonio alternative al glucosio (disaccaridi, glicerolo, glicogeno) IN COMBINAZIONE CON PROTEINE SPECIFICHE (es. MalT, LacI) Ruolo più vasto ancora da definire AMP ciclico: una molecola segnale estremamente conservata cAMP Eucarioti: Segnale di “fame” nel fegato σ70 Secondo messagero: sintesi stimolata da ormoni (es. adrenalina) Il suo ruolo è innescare l’attività delle kinasi dando il via a processi di trasduzione del segnale Adenilato ciclasi Le adenilato ciclasi sono bersagli di numerose tossine batteriche (tossina colerica) L’analogo di CAP in Pseudomonas (Vfr) è un regolatore di fattori di virulenza 1 AMP ciclico: una molecola segnale estremamente conservata Procarioti: Segnale di “fame” ppGpp: cross-talk tra sintesi proteica e trascrizione La sintesi di ppGpp è strettamente collegata alla disponibilità intracellulare di amminoacidi per la sintesi proteica. Eucarioti: Segnale di “fame” nel fegato Sintetizzato in assenza di glucosio Secondo messagero: sintesi stimolata da ormoni (es. adrenalina) Si lega alla proteina CAP (regolatore globale) per attivare la trascrizione di geni per l’utilizzo di fonti di carbonio alternative al glucosio (disaccaridi, glicerolo, glicogeno) IN COMBINAZIONE CON PROTEINE SPECIFICHE (es. MalT, LacI) Generalmente il sito di formazione del ppGpp è il ppGpp ribosoma. Il suo ruolo è innescare l’attività delle kinasi dando il via a processi di trasduzione del segnale o attivare la trascrizione di geni specifici (VIA CREB) Eccezione: Mycobacterium tubercolosis Ruolo più vasto ancora da definire Le adenilato ciclasi sono bersagli di numerose tossine batteriche (tossina colerica) L’analogo di CAP in Pseudomonas (Vfr) è un regolatore di fattori di virulenza L’accumulo di ppGpp blocca la sintesi di RNA ribosomale Il ppGpp influenza la trascrizione mediante un’interazione diretta con l’RNA polimerasi Dissociazione dell’RNA polimerasi (E) dal fattore sigma principale 14000 3H-uridine incorporation RelA/SpoT activation and ppGpp biosynthesis Stalled ribosome 12000 Eσ70 10000 8000 argH- 6000 argH-; relA- E+ σ70 4000 2000 0 0 10 20 30 40 time (minutes) Stimolazione dell’assemblaggio dell’RNA polimerasi (E) con fattori sigma alternativi (σS, σN) Tempo 0: risospensione di un ceppo auxotrofo per arginina in un terreno privo di questo amminoacido 2 Principali effetti del ppGpp sui processi cellulari Proteine asociate con i ribosomi (cross-talk regolativo traduzione/trascrizione) Effetto negativo: Blocco della sintesi proteica e della biosintesi dei ribosomi Il di-c-GMP: da Cenerentola delle molecole segnale a segnale primario di differenziamento Principali effetti del ppGpp sui processi cellulari Proteine asociate con i ribosomi (cross-talk regolativo traduzione/trascrizione) Ridirezione dell’espressione genica Il di-c-GMP viene identificato originariamente come segnale di produzione della cellulosa In Glucanacetobacter xylinum l’intensa produzione di cellulosa comporta la formazione di “foglietti galleggianti” in culture statiche La produzione di cellulosa nei batteri è relativamente ben conservata: Agrobacterium tumefaciens (patogeno vegetale) E. coli (compresi ceppi patogeni) Salmonella typhi Dove la cellulosa funge da agente di protezione contro stress ambientali e come meccanismo di colonizzazione dell’ospite 3 Meccanismo di attivazione della sintesi di cellulosa da di-c-GMP Attivazione della cellulosa sintasi tramite legame con di-c-GMP Motivi GGDEF ed EAL Modulazione della produzione di cellulosa in Salmonella diguanilato ciclasi fosfodiesterasi Motivi DUF-1 (GGDEF) e DUF-2 (HD-GYP) si ritrovano in un numero significativo di proteinachinasi, sensori di sistemi a due componenti e ad altre famiglie di proteine. La funzione del di-c-GMP trascende quindi la semplice funzione di regolatore della sintesi della cellulosa; sembra invece avere un ruolo importante in diversi processi cellulari,tra cui: GGDEF EAL Formazione del biofilm Espressione di fattori di virulenza Differenziamento 4 Conservazione delle DCG nei batteri • Le di-c-GMP-sintetasi sono altamente conservate e rappresentate in grande numero nei microrganismi: Specie Nr. DCG Vibrio vulnificus Shewanella oneidensis Escherichia coli GGDEF 59 41 27 nd 18 Altre molecole segnale dello stato fisiologico ed energetico della cellula EAL nd Acetil-fosfato (prodotto da intermedio della glicolisi) 16 Esempi: rpfG (Xanthomonas campestris): produzione enzimi extracellulari wspR (Pseudomonas aeruginosa): formazione del biofilm hmsT (Yersinia pestis): colonizzazione della pulce (ospite) pleD (Caulobacter crescentus): divisione cellulare Referenze x molecole segnale Omoserin-lattoni (indicatori di densità cellulare e derivati dalla biosintesi degli aminoacidi) Replicazione cellulare tramite “divisione ineguale”: la spora • cAMP: Kolb et al., Annu. Rev. Bioch. 1993, 62:749-765 Johansson et al., Cell, 2000, 102:475-485 • ppGpp Chatterji and Ojha, Curr. Opin. Microbiology 2001, 4:160–165 Gentry et al., Journal Bacteriol. 1993, 175:7982-7989 • di-c-GMP: Ross et al., Microbiological reviews, 55:35-58, 1991 Jenal, Current Opinion in Microbiology 2004, 7:185–191 5 Caulobacter crescentus: ciclo cellulare La replicazione cellulare tramite “divisione ineguale” è la norma in C. crescentus Il C. crescentus: un modello batterico di differenziamento cellulare PleC e DivJ sono proteine sensori parte di sistemi di regolazione a due componenti (Regolatori di risposta: DivK e PleD) 1 2 3 4 5 DivJ DivK(-P) PleC PleD(-P) 6 Autofosforilazione di DivJ (1-2) e di PleC (3-4) e fosforilazione DivJ-dipendente di PleD (5-6) 6 Funzione di DivK e PleD Importanza dei sistemi PleC/PleD e DivJ/DivK • Proteine regolatrici di risposta in sistemi a due componenti • Non coinvolte direttamente in regolazione della trascrizione • PleD appartiene alla famiglia GGDEF ed è una di-cGMP-sintasi Mutazioni nei sistemi a due componenti pleC/pleD e/o in divJ/divK risultano nella perdita dell’organizzazione del ciclo cellulare e della divisione cellulare in C. crescentus • DivK trasduce il segnale (trasferisce il gruppo fosfato) ad altri fattori coinvolti nel ciclo cellulare La localizzazione polare delle proteine sensore è la chiave del processo di divisione cellulare Divisione ineguale in tutto e per tutto….. Riposizionamento di PleC al polo della Fosforilazione Sintesi di PleD del peduncolo e inizio cellula figlia e completamento della e posizionamento della cellulare divisione di DivJcellulare divisione PleC PleD-P Le cellule derivanti dalla divisione cellulare hanno densità cellulare differente 7 La localizzazione polare di diverse proteine (componenti di TCRS) è un processo chiave della duplicazione cellulare CtrA: un regolatore fondmentale nella divisione cellulare Proteine marcate con un reporter visualizzabile (Green Fluorescent Protein) possono essere seguite nella loro localizzazione cellulare La presenza di CtrA inibisce la replicazione del DNA La concentrazione di CtrA viene regolata a diversi livelli Regolazione trascrizionale p1 p2 1) Regolazione trascrizionale ctrA GA-meTC CTme-AG DNA rep. GA TC CTme-AG GA-meTC CT AG 2) Compartimentazione 3) Proteolisi differenziata per compartimento Promoter1: attivo solo se emi-metilato (Solo al momento della replicazione del DNA) 8 L’espressione di CtrA è finemente sincronizzata con la replicazione del DNA Emimetilazione Promotore attivo Metilazione di p1 p1 p2 (inattivazione) Accumulo di CtrA ctrA CtrA CtrA P Il fato di CtrA è diverso nelle cellule ST e SW CtrA CtrA CtrA CckA CcrM (metil-trasferasi) ccrM “Invecchiamento” nelle cellule ST Degradazione di CtrA dipendente dalla proteasi ClpXP Il C. crescentus come modello di sviluppo cellulare • “Maturazione” (transizione swarmer>stalked) • Divisione ineguale (differenziamento cellula madre/cellula figlia) • Inefficienza crescente a nuovi eventi di duplicazione nella cellula stalked 9 Referenze http://caulobacter.stanford.edu/shaplab/ McGrath et al., Curr. Opinion Microb., 7:192-197 (2004) McAdams and Shapiro, Science 301:1874-1877 (2003) Aldridge et al., Mol. Microbiol. 47:1695-1708 (2003) Paul et al., Genes Develop. 18:715-727 (2004) 10