Dr. Ercole Lauletta
[email protected]
www.ainuc.it
LASCIA CHE IL CIBO SIA LA TUA
MEDICINA
E
CHE LA TUA MEDICINA SIA IL CIBO
Ippocrate, III sec. a.C.
3
“NOI SIAMO
QUELLO CHE
MANGIAMO”
X
SYNDROME
“NOI DIVENTIAMO
QUELLO CHE
MANGIAMO”
•
IPPOCRATE
OSSERVO‟
•” REAZIONI ALLERGICO - INTOLLERANTI”
RIGUARDO IL LATTE CHE SI
MANIFESTAVANO CON DISTURBI
GASTRO – INTESTINALI ED ORTICARIA .
Allergologia
ALLERGIE ALIMENTARI propriamente dette
Reazione immediata. Fenomeni IgE-mediati
PSEUDOALLERGIE
Deficit enzimatici (intolleranza al lattosio,favismo)
IPERSENSIBILITA‟
Alimenti che provocano il rilascio di istamina
REAZIONI TOSSICHE
Avvelenamento da funghi
INTOLLERANZE ALIMENTARI
Reazione ritardata.
Fenomeni non IgE-mediati
CONFUSIONE TERMINOLOGICA
ALLERGIE
INTOLLERANZE
ALIMENTARI
8
REAZIONI AVVERSE AGLI ALIMENTI
TOSSICHE
NON TOSSICHE
9
REAZIONI AVVERSE AGLI ALIMENTI
TOSSICHE
Intossicazione da funghi
Tossine batteriche
10
REAZIONI AVVERSE AGLI ALIMENTI
NON TOSSICHE
IMMUNOMEDIATE
NON IMMUNOMEDIATE
V. Mazzuca Mari
11
REAZIONI AVVERSE AGLI ALIMENTI
IMMUNOMEDIATE
ALLERGIE ALIMENTARI
NON IMMUNIMEDIATE
INTOLLERANZE ALIMENTARI
ALLERGIA ALIMENTARE
•
•
•
•
IgE o IgG MEDIATE
REAZIONE IMMEDIATA
ASSENZA DI CROSS-REAZIONI
SONO IN GENERE INTERESSATI
POCHI ORGANI ( DI SOLITO LE
MUCOSE)
• MEMORIA IMMUNOLOGICA
Allergia alimentare IgE
mediata
Documentata
•
•
•
•
•
•
•
Shock anafilattico
Anafilassi da esercizio fisico
Sindrome orale allergica
Orticaria angioedema
Rinite - congiuntivite
Asma bronchiale
Dermatite Atopica
Allergia alimentare IgE mediata
•
•
•
•
•
•
•
•
•
ASSOCIATA O PROBABILE
Gastrite erosiva
Gastroenterite eosinofila
Vomito
Diarrea
Dolore addominale
Sinusite
Otite Media sierosa
Prurito
Allergia alimentare IgE mediata
CONTROVERSE
•
•
•
•
•
•
Dermatite atopica (dell’ adulto)
Enuresi
Diarrea cronica
Emicrania
Artralgie
Proctite
Sindrome orale allergica
(contatto con succo d’arancia)
Allergeni più frequenti
Più frequenti
•
•
•
•
•
•
•
•
uova
latte
pesce
crostacei
arachidi
nocciole
soia
frumento
Meno frequenti
mela
noce
sedano
pomodoro
banana
kiwi
pesca
carota
Dati epidemiologici
nella popolazione pediatrica
● Il 2,5% dei bambini nel 1°anno di vita
è allergico alle proteine del latte vaccino (Sampson 1999)
● L’1,5% dei bambini piccoli è allergico all’uovo,
lo 0,5% alle arachidi (Sampson 2003)
● Il 60% dei bambini con dermatite atopica
ha allergia alimentare,
il 6% dei bambini asmatici ha reazioni da alimenti
(Eigenmann 1998; Novembre 1988)
Incidenza dell’allergia al latte
vaccino
Allergia al latte vaccino
4%
Kjellman e coll., 1999
CROSS-REATTIVITA‟ TRA ALLERGENI INALANTI ED ALIMENTI
Betulla
Pera,Pesca,Albicocca,Prugna,Ciliegia,
Banana;Noce,Nocciola,Sedano,
Finocchio Carota,Mela
Nocciolo
Mela,Pesca,Ciliegia,carota,Limone
Parietaria
Gelso,Basilico,Ciliegia,Melone
Graminacee
Pomodoro,Melone,Anguria,Arancia,
Kiwi,Frumento
Composite
Sedano,Mela,,Melone,Anguria
Ambrosie
Melone,Banana
Acari
Gamberetto,Lumaca
Cross-reattività tra alimenti e altri allergeni
ALIMENTI
CROSS-REATTIVITA‟ DOCUMENTATA
Mela
Patata,Carota,Polline di betulla
Carota
Sedano,anice,mela,patata,segale,frumento,Ananas,Avocado,Polline di
Betulla
Cereali
Frumento,Segale,Orzo,Avena,Granoturco,Riso,Polline di graminacee
Merluzzo
Anguilla,Sgombro,Salmone,Trota,Tonno
Latte di mucca
Latte di asina,Latte di Capra,Latte di animali simili
Uova
Albume,Lisozima,Tuorlo,Ovoalbumina
Aglio
Cipolla,Asparago,
Miele
Contaminazione di polline di Composite
Piselli
Lenticchie,Liquerizia,Semi di soia,Fagioli bianchi,Noccioline
americane,Finocchio
Pesca
Albicocca,Prugna,Banana,
Noce americana
Noccioline,Noce,Noce brasiliana
Riso
Cereali,Granoturco,Polline di segale
Gamberetto
Granchio,Aragosta,Calamaro,Gambero, Acari
Tra i componenti naturali dei cibi particolare importanza clinica ha
l'istamina Infatti gli alimenti ricchi o liberatori di istamina, sono in
grado di provocare le stesse manifestazioni cliniche dell'allergia ma
con un patogenesi non immunologica
ALIMENTI RICCHI DI ISTAMINA,
Formaggi fermentati: molti a pasta molle e tutti quelli a pasta dura;
Bevande fermentate: vino, birra, whisky, e superalcolici in genere;
Alimenti lievitati: pane, biscotti ecc;
Vegetali: pomodori, spinaci, crauti;
Insaccati in genere: salsicce stagionate, salame ecc;
Cibi in scatola e affumicati: tonno, filetti di acciughe, aringhe in scatola;
Pesci surgelati e freschi: tonno salmone e pesce azzurro;
Crostacei.
fragole
Cioccolato
pomodoro
pesce
albume d‟uovo
patate
latte.
ANAMNESI
ANAMNESI FAMILIARE
ANAMNESI FISIOLOGICA



tipo di allattamento
abitudini alimentari e comportamentali
hobby e sport praticati
ANAMNESI PATOLOGICA REMOTA
ANAMNESI PATOLOGICA PROSSIMA



esordio, evoluzione, durata e periodo di remissione dei sintomi
rapporto dei sintomi con l’assunzione di particolari alimenti
eventuali terapie praticate
PRICK TEST
Bambino
Adulto
● LATTE VACCINO
● FRUTTA, VEGETALI,
SPEZIE
● UOVO
● NOCCIOLE, SEMI
● GRANO
● ARACHIDI
● SOIA
● SOIA
● PESCE
● PESCE
● ARACHIDI
● CROSTACEI
PRICK + PRICK
 Gli
alimenti debbono essere freschi
 Alimenti
ricchi di istamina e ad alto
contenuto di lectine possono dare test
falsamente positivi
 Nei
soggetti altamente sensibili può dar
luogo a reazioni avverse sistemiche
VALUTAZIONE PRICK TEST
0
nessuna differenza con il controllo
+
pomfo da 1/4 a 1/2 (rispetto al pomfo istaminico)
++
pomfo da 1/2 a 1
+++
pomfo da 1 a 2
++++
pomfo superiore a 2
Un prick test è considerato positivo se:
diametro del pomfo maggiore di 3 mm area del pomfo maggiore di 7 mm²
ATOPY PATCH TEST
DETERMINAZIONE IgE SPECIFICHE
IN VITRO

Metodiche radioimmunologiche (RAST)

Metodiche immunoenzimatiche (ELISA)
INTOLLERANZE ALIMENTARI
•CASI IN CUI ELIMINANDO UN CIBO
SI VERIFICA LA SCOMPARSA DEL
SINTOMO
INTOLLERANZE ALIMENTARI
• SI PARLA DI INTOLLERAZE
ALIMENTARI QUANDO NON VI E‟ LA
PRODUZIONE DI ANTICORPI IGE
•
IGe
IGG4
• LE INTOLLERANZE ALIMENTARI
SONO UNA REAZIONE CRONICA AD
ALIMENTI ASSUNTI
FREQUENTEMENTE.
INTOLLERANZE ALIMENTARI
• IL DISTURBO CHE PROVOCANO NON E‟
SOLO IN RELAZIONE DIRETTA
ALL‟ASSUNZIONE,SPESSO PUO‟
AVVENIRE A DISTANZA DI TEMPO ANCHE
FINO A 72 ORE DOPO.
• SI POSSONO MANIFESTARE CON
SINTOMI E MALATTIE A CARICO DI
QUALSIASI ORGANO APPARATO
SISTEMA.
INTOLLERANZE ALIMENTARI
• IL FENOMENO SI PUO‟ ACCOMPAGNARE A
DISTURBI DI ASSUEFAZIONE, DIPENDENZA E
RELATIVA ASTINENZA IN CASO DI
SOSPENSIONE.
• I SINTOMI NON SONO PROPORZIONALI ALLA
QUANTITA‟ DI CIBO NON TOLLERATO
INTRODOTTO,NON SONO DOSE
DIPENDENTE,ANCHE PICCOLE QUANTITA‟
POSSONO MANTENERE L‟INTOLLERANZA
INTOLLERANZE ALIMENTARI
• SONO FREQUENTI REAZIONI
TRASVERSALI (CROSS-REACTION) FRA
ALIMENTI DELLA STESSA FAMIGLIA O
GRUPPO BIOLOGICO,ASSUMERE
ALIMENTI COLLATERALI VUOL DIRE
NON DISINTOSSICARE L‟ ORGANISMO E
MANTENERE L‟INTOLLERANZA
FAMIGLIE BIOLOGICHE
•
•
•
•
•
•
•
•
•
GRANO - AVENA MAIS ORZO RISO
LATTE - BOVINI AGNELLO
UOVA - POLLO GALLETTO FARAONA
POMODORO – PATATE PEPERONI
MELANZANE
CAFFE‟ – THE‟ CACAO COLA MATE‟
KARKADE‟
MELA – MANDORLA PESCA FRAGOLA
CILIEGIA
ZUCCHERO – BARBABIETOLA SPINACI BIETA
GAMBERI – ARAGOSTA CROSTACEI
GRANCHIO
TROTA – SALMONE ARINGA .
INTOLLERANZE ALIMENTARI
DOPO IL PERIODO DI ASTINENZA
PRESCRITTO LA SOSTANZA PUO’
ESSERE REINSERITA NELLA DIETA
OGNI 3-4 GIORNI
Es. intolleranza al pomodoro
Astinenza per 30 giorni alle solanace
inserimento dopo 4 g patate
inserimento dopo 4 g melanzane
inserimento dopo 4 g peperoni
inserimento dopo 4 g pomodoro
se tutto ok le solanace ogni 3/ 4 g
SINTOMI SPIA DELLA PRESENZA DI UNA
INTOLLERANZA ALIMENTARE
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
ASTENIA PERSISTENTE
TORPORE MENTALE
METEORISMO
VERTIGINI
PALPITAZIONI
IPERSUDORAZIONE
EDEMI RICORRENTI
ALTERNANZA DI PESO
CRAMPI ARTI INFERIORI
PRURITO
AFTE ORALI
ALITOSI
ARSURA
PIROSI GASTRICA
AEROFAGIA
ALVO ALTERNATO
NAUSEA
PATOLOGIE CORRELATE ALLA
ALIMENTAZIONE
Allergologia

Malattie respiratorie

Asma

Angioedema

Orticaria

Oculo-rinite
Disturbi dell’età pediatrica

Crosta Lattea

Vomito

Diarree Infantili

Malassorbimento

Infezioni mucosali ricorrenti
PATOLOGIE CORRELATE ALLA
ALIMENTAZIONE
Malattie dell’apparato gastroenterico







Sindromi del colon irritabile
Gastriti
Alternanza dell‟alvo
Malassorbimento al lattosio
Malattia Celiaca
Meteorismo - Flatulenza
Ulcere
Patologie della sfera
emotiva(DCA)







Disturbi del
comportamento alimentare:
anoressia e bulimia
Sindromi depressive
Sindromi ansiogene
Attacchi di panico
Iperattività – dislessia
(ADD-ADHD)
Sindrome autistica
Epilessia
PATOLOGIE CORRELATE ALLA
ALIMENTAZIONE
Malattie Endocrine
Malattie cutanee






Dermatiti
Eczemi
Dermatiti atopiche
Sindrome Orticarioide
(dermografismo)
Infezioni ricorrenti
Prurito

Diabete di tipo II

Obesità

Sindrome metabolica

Alterazioni del ciclo mestruale
PATOLOGIE CORRELATE ALLA
ALIMENTAZIONE
Malattie cardiovascolari






Cefalee
Ipertensione
Aritmie
Vertigini
Insufficienza vascolare
Edemi
CARATTERI DISTINTIVI
ALLERGIE ALIMENTARI
INTOLLERANZE ALIMENTARI
• Reazione immediata
(orticaria da fragole,
angioedema da
crostacei)
• Reazione ritardata
(fino a 72 h dopo)
• Reazione acuta
•
•
• Dose-dipendente
Non Dose dipendente
Reazione cronica
• IgE – mediata
• Non IgE – mediata
• Non cross-reattività
• Si cross-reattività
• Organi bersaglio definiti
• Diversi organi – apparati
45
SINDROME GENERALE DI
ADATTAMENTO

Hans Selye (1907 - 1982)
Hungarian-Canadian
Endocrinologist
STRESS
Risposta non specifica
dell'organismo a uno stimolo
negativo
Stress ambientali
Inquinamento Rumore
Intolleranze
alimentari e/o
chimiche
Stress chimici
Additivi – Conservanti
- Farmaci
Stress da agenti
infettivi
Virus - Batteri
Stress psichici e
sociali
Stress fisici
Stress ormonali
Funzionamento del
sistema immunitario
già dipendente da
ETA’
SESSO
FATTORI GENETICI
Traumi – Meteorologia
Stress ormonali
Teoria dello Stress
SINTOMI
MALATTIE
TEORIA DELL‟ASSORBIMENTO ALTERATO DELLE MACROMOLECOLE
LA PARETE INTESTINALE SVOLGE UNA FUNZIONE
FONDAMENTALE NELL‟ASSORBIMENTO DEI CIBI E
NELLO STIMOLO DEL SISTEMA IMMUNITARIO
IL 60% DI TUTTE LE CELLULE IMMUNITARIE SI TROVANO
A RIDOSSO DELLE PARETI INTESTINALI
SULLA PARETE INTESTINALE SI TROVANO NUMEROSE
CELLULE SAPROFITE (FLORA BATTERICA)
QUANDO C‟è UNA ALTERAZIONE DELLA FLORA
BATTERICA SI PARLA DI DISBIOSI INTESTINALE
TEORIA DELL‟ASSORBIMENTO ALTERATO DALLE
MACROMOLECOLE
• I BATTERI CHE COLONIZZANO L‟INTESTINO SIN DOPO LA
NASCITA SONO DI CIRCA 300 SPECIE (ACIDOPHILUS,
BIFIDUS LACTOBACILLUS, ESCHERICHIA,
ENTEROCOCCO ECC.)
• SINTETIZZANO LE VITAMINE K-B1-B12-ACIDO FOLICO,
ACIDO PANTOTENICO
• METABOLIZZANO GLI ORMONI STEROIDEI
• REGOLARIZZANO I GAS INTESTINALI
• PRODUCONO ANTIBIOTICI NATURALI
• PRODUCONO SOSTANZE AD AZIONE ANTIBATTERICA
TEORIA DELL‟ASSORBIMENTO ALTERATO DELLE
MACROMOLECOLE
• SOPPRIMONO LE ADERENZE BATTERICHE
• INIBISCONO LO SVILUPPO DEI FUNGHI (CANDIDA) , DEI
VIRUS, E ANCHE HELICOBACTER PILORI.
• FACILITANO L‟ASSORBIMENTO DELLE SOSTANZE
NUTRITIVE
• MODULANO IL FUNZIONAMENTO DEL NOSTRO SISTEMA
IMMUNITARIO STIMOLANDO LA PRODUZIONE DI
ANTICORPI IgA
TEORIA DELL‟ASSORBIMENTO ALTERATO DELLE
MACROMOLECOLE
• LA FLORA BATTERICA SI ALTERA QUANDO ASSUMIAMO:
• LASSATIVI CHIMICI,
• ANTIBIOTICI,
•
ANTINFIAMMATORI,
•
FARMACI STEROIDEI,
•
CATTIVA ALIMENTAZIONE
• UTILIZZARE PRODOTTI CHE CONTENGONO I VARI TIPI DI
FLORE BATTERICHE CON CONCENTRAZIONI ELEVATE
ALTRIMENTI NON PASSANO LA BARRIERA INTESTINALE
CONSEGUENZE DELL‟ALTERAZIONE DELLA FLORA BATTERICA:
DIARREA,
AEROFAGIA,
METEORISMO,
SPASMI E DOLORI INTESTINALI,
ULCERE, COLITI, POLIPI,
PERMEABILITA‟ INTESTINALE
INTOLLERANZE ALIMENTARI
La permeabilità intestinale
La compromissione della membrana intestinale consente alle macromolecole
indigerite di entrare in circolo, e di produrre con il tempo tutta una serie di diversi
effetti immuni e autoimmuni, tra cui ai primi posti si collocano le allergie e le
intolleranze alimentari.
Ciò accadrebbe perché le proteine non ben digerite, attraversando la parete
intestinale, entrano in circolo, diventano i bersagli delle immunoglobuline circolanti e
formano insieme immunocomplessi, i quali penetrano nei vari tessuti dove
possono provocare infiammazione e reazioni allergiche o autoimmuni.
RIMEDIO
UTILIZZARE PRODOTTI CHE CONTENGONO I
VARI TIPI DI FLORE BATTERICHE CON
CONCENTRAZIONI ELEVATE ALTRIMENTI
NON PASSANO LA BARRIERA INTESTINALE
IDROFLORA 1
INGREDIENTI :
LACTOBACILLUS
(ACIDOPHILUS,
CASEI),
BIFIDOBACTERIUM
SALIVARIUS,BIFIDOB
ACTERIUM LACTIS,
ENTEROCOCCUS
FAECIUM
IDROFLORA 2
INGREDIENTI
:LACTOBACILLUS
(LACTIS,
PLANTARUM,BULG
ARIS,)
BIFIDOBACTERIUM
BIFIDUM,
STREPTOCOCCUS
TERMOPHILUS
1 MILIARDO PER CAPSULA DI ORGANISMI VITALI ALL‟ORIGINE
•NON CONTIENE LATTOSIO, AMIDO DI MAIS,
OLIGOFRUTTOSIO, MALTODESTRINE
L‟INTESTINO COME
“MADRE DI MOLTE PATOLOGIE”
56
Cervello Superiore
Cervello Inferiore
IDROCOLON
È vero che è..
..“solo” un buon clistere ?
NO
.. un “nobile” lavaggio intestinale?
Sì, ma non solo…….
58
IDROCOLON
Trattamento medico effettuato con
successo da molti anni soprattutto in
Germania e Stati Uniti,
in grado di ristabilire
la corretta funzionalità del colon.
59
IDROCOLONTERAPIA
Consiste in cicli di lavaggio profondi che dall‟ampolla rettale
risalgono fino al cieco
COME SI EFFETTUA IL TRATTAMENTO
• Con il paziente sdraiato sul fianco sinistro si introduce nell’ano una
piccola cannula (specula) monouso collegata a due tubicini, uno più
piccolo e l’altro più grande, che consentono l’ingresso e la fuoriuscita
dell’acqua.
• Il paziente si mette in posizione supina e per tutta la durata del
trattamento rimane comodamente sdraiato. Tutta l’operazione è
completamente indolore e inodore.
• L’acqua, opportunamente filtrata e sterilizzata, viene fatta salire nel
colon a temperatura e pressione adeguate. L’acqua stessa può essere
utilizzata per veicolare altre sostanze (fermenti lattici, fitoterapici,
ossigeno, ozono).
• Il trattamento termina dopo circa 45 minuti, quando l’acqua che esce è
completamente limpida.
• A seconda della patologia da trattare il numero delle sedute varia da 3
a 10, distribuite in 2 – 10 settimane.
61
INDICAZIONI ALL’IDROCOLON
DIRETTE
Affezioni
localizzate al
colon
INDIRETTE
Affezioni di tipo
generale e con
manifestazioni
cliniche diverse
62
INDICAZIONI DIRETTE
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Prevenzione
Riequilibrio flora intestinale
Stipsi
Colon irritabile
Gonfiore addominale
Meteorismo
Atonia colica
Flatulenza
Diarrea
Emorroidi
Malattia di Crohn non
acuta
• Rettocolite ulcerosa non
acuta
• Diverticolosi
• Micosi intestinale
• Profilassi primaria del
carcinoma colon-rettale
(CCR) in soggetti predisposti
individualmente per una preesistente patologia e/o un
possibile background
genetico potenzialmente
suscettibili di promuovere il
processo di cancerogenesi
 Preparazione alla rettosigmoidocolonscopia 
63
INDICAZIONI INDIRETTE
Affezioni con manifestazioni cliniche diverse
ma tutte riconducibili al fenomeno della
DISMICROBISMO
INTESTINALE
64
INDICAZIONI INDIRETTE
Dermatosi
Eczema atopico
Sindromi
orticarioidi
Prostatiti
croniche
Prostatosi
Cistiti croniche
recidivanti
Dispepsia
Sonnolenza
postprandiale
Cefalea
Lieve depressione
Candidosi
vaginale
65
CONTROINDICAZIONI
TEMPORANEE
ASSOLUTE
• Emorragie
gastrointestinali
• Recenti interventi
chirurgici al retto – colon
• Disturbi acuti del retto
(emorroidi, fistole, ragadi,
ascessi)
• Gravidanza avanzata
• Malattia di Crohn e
rettocolite ulcerosa in
fase acuta
• Diverticolite in fase acuta
• Neoplasie del colon e del
retto
• Gravi malattie cardiache
• Aneurisma dell’aorta
addominale
66
DALL’ESPERIENZA DECENNALE
UN NUOVO DISPOSITIVO PER
IDROCOLON UN PERFETTO
CONNUBIO TRA TECNOLOGIA E
GIORNALE DI
GASTROENTEROLOGIA
• Vol. 8 Num.1 Marzo 2003
S.PEDULLA‟ –G.SANFILIPPO
CATT.CHIRURGIA ENDOSCOPICA UNIV. CATANIA
•RUOLO DELLA IDROCOLONTERAPIA IN
ASSOCIAZIONE AI PROBIOTICI
NELL‟APROCCIO TERAPEUTICO ALLE
INTOLLERANZE ALIMENTARI
SCOPO DEL LAVORO
• VERIFICARE SE ,IN AGGIUNTA ALLA DIETA
DI ESCLUSIONE, LA ICT, DA SOLA O IN
COMBINAZIONE ALL‟ASSUNZIONE DI
PROBIOTICI,POTESSE CONSENTIRE DI
ACCELLERARE LE OPERAZIONI DI
SMALTIMENTO E METABOLIZZAZIONE
DELLE SOSTANZE RESPONSABILI DELLE
REAZIONI AVVERSE IN SOGGETTI AFFETTI
DA IA, CON CONSEGUENTE REGRESSIONE
O RISOLUZIONE DELLA SINTOMATOLOGIA
AD ESSE CORRELATA.
CONCLUSIONE
• I PROBIOTICI E LA ICT POSSONO
ESSERE CONSIDERATI IL RAZIONALE
ELETTIVO NELL‟APPROCCIO
TERAPEUTICO ALLE INTOLLERANZE
ALIMENTARI
Le evoluzioni
delle ambizioni dell’uomo
• dai 20 ai 30 anni, gli amori
• dai 30 ai 40 anni, la gloria
• dai 40 ai 50 anni, gli onori
• dai 50 in su ….. andare regolarmente in bagno
al mattino!!!!!!
• Deficit Enzimatici (intolleranza al lattosio)
• Intolleranza al glutine (malattia celiaca)
• Intolleranza al Nickel (gastro intestinali)
74
Latte
Allergia al
latte
Ige
Intolleranza Intolleranza
al lattosio
al latte
No enzima accumulo
INTOLLERANZA
FATTORE
SCATENANTE:
LATTOSIO
ALLERGIA
FATTORE
SCATENANTE:
PROTEINE
SINTOMATOLOGIA
SINTOMATOLOGIA
GASTROENTEROLOGICA
RESPIRATORIA
CUTANEA
GASTROENTERICA
76
ALLERGIA
ALIMENTARE
IPERSENSIBILITA‟
IgE MEDIATA
SINTOMATOLOGIA
SINDROME CARATTERIZZATA DA
SINTOMATOLOGIA
RIPRODUCIBILE
CHE
SI
MANIFESTA
DOPO
INGESTIONE
DI
UN
ALIMENTO
SPECIFICO (sempre prima delle due
ore dall‟ingestione) E PER CUI SI
DIMOSTRA BASE IMMUNOLOGICA
(IgE mediata)
CUTE:
orticaria – angioedema – dermatite atopica
TRATTO GASTROINTESTINALE:
enterite – nausea – vomito – dolori – diarrea
APPARATO RESPIRATORIO:
rinite allergica – asma
GENERALIZZATA:
anafilassi
77
Intolleranza al lattosio
Definizione
SINDROME DA MALASSORBIMENTO
ALIMENTARE
Prevalenza del deficit di lattasi in differenti
popolazioni
Necomer ‘67 (caucasici) USA
Ferguson ‘84 (caucasici) GB
Sahi ‘83
Finlandia
Bayless ‘66 (neri)
USA
Ferguson ‘84 (neri)
Rinaldi ‘84
Asp ‘75
Reddy ‘72
Cook ‘66
GB
Italia
Groenlandia
India
Uganda
0
10
20
30
40
50
60
70
80
90
100 %
Intolleranza al lattosio
Epidemiologia in Italia
MALASSORBIMENTO ED
NTOLLERANZA
Malassorbimento
di lattosio con
sintomi
Malassorbimento
di lattosio senza
sintomi
2/3
1/3
Intolleranza
Intolleranza al lattosio
COSA SUCCEDE SE MANCA LA LATTASI ?
Intolleranza al lattosio
Sintomatologia
Quadro clinico di non facile riconoscimento
•
•
•
•
•
•
Meteorismo
Diarrea
Crampi addominali
Distensione addominale
Flatulenza
Stipsi
Comparsa dei sintomi:
da 2 a 12 ore dopo l’ingestione
COME SI FA LA DIAGNOSI ?
•ANAMNESI
•
•RIMOZIONE LATTE DALLA DIETA
• BIOPSIE DIGIUNALI
• CURVA GLICEMICA DOPO CARICO ORALE DI LATTOSIO
• ESAME FECI
• TEST GENETICO
• BREATH TEST
84
H2 Breath Test al lattosio
test non invasivo,
poco costoso,
facilmente realizzabile, ripetibile,
non provoca disturbi
sensibilità: 77,6% - specificità: 97,6%
H2 Breath Test al lattosio
86
H2 Breath Test al lattosio
H2 Breath Test al lattosio
VANTAGGI
LIMITI
Raccomandazioni per il Paziente
prima di eseguire l’H2 BREATH TEST
COME SI FA LA DIAGNOSI ?
HYDROGEN BREATH TEST
COME SI ESEGUE IL TEST
• raccolta campione aria espirata a digiuno
• assunzione del lattosio (20 gr.) in 100 cc. di acqua
• raccolta campioni aria espirata ogni 30 minuti
per 4 ore
massima inspirazione
ritenzione respiro 15 sec.
massima espirazione
CAMPIONI RESPIRO
stabili per 6 ore a temp.
ambiente
conservano circa 90% di
H2 – CH4 per 15 gg. a 90
COME SI FA LA DIAGNOSI ?
CAMPIONI DI
ARIA PRELEVATI
OGNI MEZZ‟ORA
HYDROGEN BREATH
TEST
INCREMENTO DI 20 PPM
RISPETTO A CONCENTRAZIONE
BASALE: INDICATIVO DI
MALASSORBIMENTO DI
LATTOSIO
DURATA
TEST
4 HR.
92
COME SI FA LA DIAGNOSI ?
HYDROGEN BREATH TEST
VALORE MISURAZIONE
BASALE INCREMENTO H2
INTERPRETAZIONE GRADO
INTOLLERANZA
0
20 – 40 ppm
LIEVE
0
40 – 80 ppm
MODERATA
0
> 80 ppm
SEVERA
0
> 400 – 500 ppm
MOLTO SEVERA
(molto rara)
93
COME SI FA LA DIAGNOSI ?
tempo ppm
H2
0 min. 6
30 min. 10
60 min. 15
90 min. 12
120
min. 14
150
min. 8
180
min. 8
210
min. ppm
6
tempo
240 H2
8
0 min. 5
30 min. 3
60 min. 4
90 min. 6
120
min. 4
150
min. 13
180
min. 11
210
min. 13
HYDROGEN BREATH TEST
100
90
80
70
60
50
40
30
20
10
0
0 min. 30 min. 60 min. 90 min. 120 min. 150 min. 180 min. 210 min.240 min.
100
90
80
70
60
50
40
30
20
10
0
N
O
R
M
A
L
E
0 min. 30 min. 60 min. 90 min. 120 min. 150 min. 180 min. 210 min.240 min.
94
COME SI FA LA DIAGNOSI ?
tempo ppm
H2
0 min. 1
30 min. 3
60 min. 24
90 min. 49
120
min. 40
150
min. 40
180
min. 25
210
tempo
min. ppm
32
H2
240
0 min.
1
min. 28
30 min. 1
60 min. 4
90 min. 32
120
min. 33
150
min. 13
180
min. 9
210
min. 6
HYDROGEN BREATH TEST
100
90
80
70
60
50
40
30
20
10
0
0 min. 30 min. 60 min. 90 min. 120 min. 150 min. 180 min. 210 min.240 min.
100
90
80
70
60
50
40
30
20
10
0
M
A
L
A
S
S
O
R
B
I
M
E
N
T
O
0 min. 30 min. 60 min. 90 min. 120 min. 150 min. 180 min. 210 min. 240 min.
95
TEST GENETICO
Recentemente è stato scoperto che responsabile della patologia è
una mutazione puntiforme (13910T/C) sul gene codificante per la
lattasi.
Questa mutazione viene trasmessa in forma auto somale
recessiva, per cui i soggetti portatori della mutazione in forma
omozigote manifestano un’intolleranza al lattosio primaria.
L’analisi del laboratorio mette a disposizione del paziente uno
strumento diagnostico rapido non invasivo che ha una sensibilità
pari al 100% permettendo l’esclusione di altre forme di patologie.
L’importanza di una diagnosi precisa è chiara se si considera il
fatto che la terapia consiste nel cambiamento delle abitudini
alimentari del paziente, che elimina tutti gli alimenti contenenti
lattosio.
COME SI GESTISCE L‟INTOLLERANZA AL LATTOSIO ?
UNA TAZZA DI LATTE
APPORTA IL 30% CIRCA
DEL FABBISOGNO
GIORNALIERO DI CALCIO
PER 100 gr.
LATTE
INTERO
CALCIO (mg.)
120
FOSFORO
(mg.)
VITAMINA D
liposolubile
92
63
ETA’
DOSE CALCIO/DIE
IN MG.
RACCOMANDATA
0 – 6 mesi
210
7 – 12 mesi
270
LATTE
1 – 3 anni
MAGRO 4 – 8 anni
123
9 – 18 anni
97
tracce
500
800
1.300
19 – 50 anni
1.000
51 – 70 > anni
1.200
gravidanza/allatt. 1.000 – 1.300
97
CALCIO IN ALIMENTI: in mg. per 100 gr. senza scarti – NO LATTE/DERIVATI
CONTENUTO
IN MG.
ALIMENTI
40 – 60 mg. cavolo, cappuccio, fagiolini, indivia, passata di pomodoro,
rapa, scorzonera, verza, arance, kiwi, lampone, more,
prugne secche, ribes, orzo, pane bianco, cefalo, nasello,
platessa, tonno, uovo
61 – 100
mg.
cardo, lenticchie secche, olive, porro, sedano, rapa,
arachidi, noci, avena, germe di grano, pane integrale,
aragosta, gamberetti, ostriche, sardine , cioccolato
fondente
101-400
mg.
broccoli, cavolo nero, ceci secchi, erba cipollina,
prezzemolo, spinaci, mandorle dolci, nocciole, farina di soia
semi e derivati di soia, aringa, sardine sott’olio, yogurt
> 401 mg.
sesamo, emmenthal (1020 mg.) pecorino (1160 mg.)
parmigiano (1290 mg.)
98
LATTOSIO IN ALIMENTI: gr. di lattosio per 100 gr. di alimento
LATTE E FORMAGGI
ALIMENTO
LATTOSIO
ALIMENTO
LATTOSIO
Latte di mucca scremato
4,7
Yoghurt parz. scremato
3,3
Latte mucca parz. Screma.
4,6
Yoghurt scremato
3,1
Latte di mucca intero
4,5
Yoghurt magro frutta
3,1
Latticello (siero latte)
4,1
Panna
4,1
Latte in polvere intero
35,1
Burro
4,0
Latte in polvere magro
50,5
Fiocchi di latte
2,6
Latte di pecora
4,5
Cheddar
0,23
Latte di capra
4,2
Mozzarella vaccina
1,5 – 2,0
Latte di bufala
4,9
Formaggio caprino
1,5 – 2,0
Latte privo di lattosio
0,5
Crescenza
1,5 – 2,0
Yoghurt intero
3,2
Ricotta di pecora
3,2
99
LATTOSIO IN ALIMENTI: gr. di lattosio per 100 gr. di alimento
LATTE E FORMAGGI
ALIMENTO
LATTOSIO
ALIMENTO
LATTOSIO
Ricotta fresca vaccina
4,0
Brie
Tracce
Crema bel paese
3,2
Toma
Tracce
0
Asiago
Tracce
Caciocavallo
Tracce
Taleggio
Gorgonzola
1,0
Fontina
0
Caciotta toscana
Tracce
Provolone dolce
0
Certosino
Tracce
Pecorino
0
Emmenthal
3,6
Parmigiano reggiano
0
Mascarpone
Tracce
Grana padano
0
Robiola
2,3
Formaggino (mio)
6,0
Scamorza
1,0
Edam
1,0
stracchino
tracce
100
LATTOSIO IN ALIMENTI: gr. di lattosio per 100 gr. di alimento
ALIMENTI VARI (i più ricchi)
ALIMENTO
LATTOSIO
Purè di patate pronto polv. 1,13-1,21
Spinaci (soufflè)
1,57
Pizza margherita
0,63-0,74
Pane al latte
1,8
Pop corn formaggio
2,12
Kit kat barrette wafer
8,21
Gelato
4,8
Cioccolato caldo con latte
4,63
Cioccolato industriale
3,83
Cioccolato al latte
9,5
Gelato di panna
6,7
LATTICINI
ALIMENTO
Crescenza
Burro
Ricotta di pecora
Mozzzarella di
bufala
Panna
Fiocchi formaggio
magro
LATTOSIO
1,0
1.1
4,2
0,4
3,4
3,2
101
COME SI GESTISCE L‟INTOLLERANZA AL LATTOSIO ?
ALIMENTI
PERMESSI
PROIBITI
ORIGINE
ANIMALE
CARNE; PROSCIUTTO
CRUDO
FEGATO; CERVELLO;
CARNE CONSERVATA;
POLPETTE; WURSTEL;
ALIMENTI A BASE DI
CARNE SOTTOVUOTO ;
PROSCIUTTO COTTO
LATTE E
DERIVATI
LATTE DELATTOSATO;
LATTE DI SOIA;
FORMAGGI STAGIONATI
LATTE VACCINO (INTERO,
SCREMATO,
CONDENSATO),
LATTICINI; CREME DI
FORMAGGI
102
COME SI GESTISCE L‟INTOLLERANZA AL LATTOSIO ?
ALIMENTI
PERMESSI
PROIBITI
FARINE
PANE; FARINA DI GRANO;
PASTA; RISO; SEMOLINO
DI GRANO O RISO; MAIS;
ORZO; AVENA
BISCOTTI; BRIOCHES;
PANE AL LATTE;
PRODOTTI CON
AGGIUNTA DI LATTE,
BURRO, PANNA;
CANNELLONI; RAVIOLI;
CREME DI VERDURE
PRONTE
PESCE
PESCE FRESCO O
CONGELATO
PESCE PRECUCINATO
COME SI GESTISCE L‟INTOLLERANZA AL LATTOSIO ?
ALIMENTI
CONDIMENTI
/ VARIE
PERMESSI
TUTTI; OLIO DI OLIVA;
OLIO DI SEMI;
PROIBITI
MARGARINA CON AGGIUNTA
DI LATTE O BURRO;
MAIONESE DEL
COMMERCIO; BESCIAMELLA;
POTAGE CONTENENTE LATTE;
DADI DA BRODO; CIBI
PRECUCINATI
COME SI GESTISCE L‟INTOLLERANZA AL LATTOSIO ?
ALIMENTI PERMESSI
PROIBITI
FRUTTA
TUTTA: FRUTTA FRESCA,
SECCA
LEGUMI
TUTTI TRANNE I PROIBITI
PISELLI; FAGIOLI SECCHI;
BARBABIETOLE; PUREA
DOLCI
TUTTI TRANNE QUELLI
CHE DETENGONO LATTE,
PANNA, BURRO
FETTE BISCOTTATE
MULINO BIANCO;
CRUSCORO; PAVESINI
GELATI; CARAMELLE;
MERENDINE; BUDINI;
BOMBONS; CIOCCOLATO
ANCHE FONDENTE;
CIOCCOLATO ISTANTANEO AL
LATTE; CREMA PASTICCERA;
CAFFE’ ISTANTANEO;
CHEWING-GUM; PRODOTTI
CON AGGIUNTA DI LATTE O
105
CREMA DI LATTE
COME SI GESTISCE L‟INTOLLERANZA AL LATTOSIO ?
ALIMENTI PERMESSI
PROIBITI
BEVANDE
TUTTE
BEVANDE FATTE CON LATTE;
POLVERI PRONTE PER LA
PRIMA COLAZIONE
(NESQUIK, OVOMALTINA)
VERDURE
TUTTA QUELLA FRESCA E
SURGELATA, SENZA
AGGIUNTA DI BURRO
106
Precauzioni
LEGGERE IL FOGLIETTO ILLUSTRATIVO
PRESENTE NELLA CONFEZIONE DI OGNI
FARMACO
(IL LATTOSIO È USATO COME
ECCIPIENTE)
LEGGERE ATTENTAMENTE LA
COMPOSIZIONE DEI CIBI CONSERVATI
(IL LATTOSIO È USATO COME
ECCIPIENTE DEI CONSERVANTI)
COME SI GESTISCE L‟INTOLLERANZA AL LATTOSIO ?
Il problema dello Yogurt
Lo Yogurt,in teoria, dovrebbe essere un alimento sicuro per le persone intolleranti
al lattosio. Infatti i batteri, lo Streptococcus thermophilus e il Lactobacillus bulgaricus,
Che trasformano il latte in yogurt lavorando appunto sul lattosio lo eliminano.
PERO‟
•Molti Yogurt commerciali non contengono batteri vivi
•Gli Yogurt alla frutta hanno attività anti-lattosio piu bassa di quella dell‟yogurt bianco
•Lo yogurt congelato o ripastorizzato non contiene piu batteri vivi
•In molti yogurt per renderli piu gradevoli sono aggiunti di crema di latte
SUGGERIMENTI TERAPEUTICI PER L‟INTOLLERANZA AL LATTOSIO
•Si consiglia di evitare l‟assunzione di latte e derivati
. E‟ consentito l‟uso di latte privo o a basso
contenuto di lattosio ( per esempio Zymil della
Parmalat o Accadi della Centrale del latte).
Si può attenuare la comparsa dei sintomi
assumendo compresse di lattasi prima di mangiare
latticini freschi , gelato oppure latte
•
•
LACTONATURAL
100% Naturale ed Atossico
Integratore Alimentare a base di Enzima -Galattosidasi ed Estratti Vegetali che:
• favorisce il processo digestivo del lattosio e di tutti i derivati del latte;
• normalizza la risposta immunitaria ed il trattamento desensibilizzante in presenza di
intolleranze al Lattosio;
• Contrasta la fermentazione intestinale e la produzione di gas;
• elimina tutti i tipici sintomi e le spiacevoli
complicanze dovute al malassorbimento ed alla maldigestione dei latticini.
CONFEZIONE: 30 Capsule gastroresistenti da 500 mg
COMPOSIZIONE: -Galattosidasi, Galega, Noce, Olmo, Cellulosa vegetale
INDICAZIONI:
-Deficit Primario di Lattasi
-Deficit Secondario di Lattasi
-Intolleranze al Lattosio in seguito ad assunzione di cibi che lo contengono.
POSOLOGIA:
1 Capsula di Lactonatural da assumere 1 ora prima dei pasti.
La posologia va comunque adattata caso per caso in
funzione della gravità dei sintomi.
• Deficit Enzimatici (intolleranza al lattosio)
• Intolleranza al glutine (malattia celiaca)
• Intolleranza al Nickel (gastro intestinali)
Grano
Allergia al grano
(Ige)
Ipersensibiltà al
glutine
Intolleranza al
glutine
(celiachia)
Intolleranza al
grano
(accumulo)
Allergia al grano (Ige)
Il nomenclatore ufficiale degli allergeni 3 ne elenca
cinque: Tri a 14, Tri a 18, Tri a 19, Tri a 25, Tri a 26
costituiti da molecole con caratteristiche
biochimiche varie
Il grano è uno dei 6 alimenti (gli altri sono latte vaccino, uovo, pesce, arachide e
soia),responsabili del 90% delle allergie alimentari del bambino; c’è da
aggiungere, tuttavia, che in oltre l’80% dei casi tali allergie guariscono
spontaneamente entro i primi 3 anni di vita 10.
La sensibilizzazione si verifica all’epoca dell’introduzione
dell’alimento nella dieta del bambino,intorno al 4°-6° mese di vita
Allergia al grano (Ige)
Le possibili manifestazioni cliniche dell’allergia al grano interessano i seguenti
apparati:
• cute: dermatite atopica, orticaria, angioedema;
• apparato gastrointestinale: vomito, diarrea,dolore addominale, ritardo di crescita
apparato respiratorio: rinite, asma;
• generali: anafilassi, anafilassi indotta dall’esercizio fisico
La diagnosi di allergia al grano deve essere posta sulla base di un’accurata anamnesi
La ricerca delle IgE specifiche,mediante il prick test cutaneo (Skin, Prick Test,
SPT) o il dosaggio nel siero (RAST, ELISA), è di grande utilità per l’orientamento
diagnostico
Il “gold standard”, a disposizione, in termini di sensibilità e specificità, per
formulare una diagnosi corretta è il T.P.O.(Test Provocazione Orale)
CHE COSA E‟ LA CELIACHIA
La celiachia è una intolleranza
permanente al glutine, che è
proteina contenuta in alcuni cereali quali:
frumento, orzo, segale, farro, avena
SI NASCE O SI DIVENTA
CELIACI ?
Chi è geneticamente predisposto
Può diventare celiaco,
ma solo dopo l’introduzione
del glutine con l’alimentazione
CHE EFFETTI HA LA CELIACHIA
Nel soggetto geneticamente predisposto
l’introduzione di alimenti contenenti glutine
quali pasta, pane e biscotti, ecc. determina
una risposta immunitaria abnorme a livello
dell’intestino tenue, cui consegue una
infiammazione cronica
con alterazioni morfologiche dei villi intestinali
(appiattimento)
APPIATTIMENTO DELLE PLICHE DELLA MUCOSA
IN CORSO DI MALATTIA CELIACA
Aspetto endoscopico
NORMALE
MALATTIA CELIACA
LA FREQUENZA DELLA CELIACHIA
• Agli inizi degli anni „90:
1:1000
• Screening italiano nel 1994:
1:200
• Attualmente, per l‟affinamento
delle metodiche diagnostiche:
1:100/1:150
• In Italia i casi diagnosticati sono circa 45000
• I soggetti intolleranti al glutine, ma che non
sanno di esserlo sarebbero da 380 a 400 mila
(ultime stime circa 600000)
Paese
Prevalenza della MC
Croazia
1:500
Danimarca
1:394
Estonia
1:88
Finlandia
1:99
Germania
1:500
Gran Bretagna
.
1:100
Irlanda
1:122
ltalia
1:106
Norvegia
1:340
Olanda
1:198
Portogallo
1:134
Spagna
1:389
Svezia
1:190
Svizzera
1:132
Ungheria
1:85
Saharawi
12.5%
FORME CLINICHE DI CELIACHIA
• TIPICA: diarrea e arresto di crescita
(esordio subito dopo lo svezzamento)
• ATIPICA: esordio tardivo con sintomatologia sia
intestinale, sia extra-intestinale (es.: anemia
sideropenica)
• SILENTE: assenza di sintomatologia eclatante
• POTENZIALE: esami sierologici positivi, ma
biopsia intestinale normale
Manifestazioni Cliniche della
Malattia Celiaca
articolazioni/muscoli
sistema nervoso
cuore
osso
ematopoietico
cute e cavità orale
fegato
tiroide
Organo bersaglio
Intestino Tenue
sistema
pancreas
occhi
salivari
sistema riproduttivo
femminile e maschile
e
ghiandole
Sintomi Gastrointestinali alla diagnosi:
3182 casi ISS
Sintomi Extraintestinali alla diagnosi:
3182 casi ISS
I SOGGETTI A RISCHIO
 Familiari del celiaco
 Pazienti affetti da diabete mellito tipo 1 o altre
patologie autoimmuni (tiroidite, sclerosi
multipla, artrite reumatoide)
 Soggetti con sindrome di Down o Turner
 Soggetti con anemia da carenza di ferro e/o
stanchezza cronica
 Soggetti con deficit di IgA
LA CELIACHIA NEL BAMBINO
SINTOMI TIPICI
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Diarrea
Vomito
Distensione addominale
Perdita di peso
Anemia
Anoressia
Magrezza
Edemi
Irritabilità
SINTOMI ATIPICI
•
•
•
•
•
•
•
Ipoplasia smalto dentario
Dermatite erpetiforme
Stipsi
Dolori addominali
Aftosi recidivanti
Ritardo puberale
Bassa statura
QUANDO SI PRESENTA NEL
BAMBINO
• Generalmente dopo alcuni mesi
dall’introduzioni del glutine nella dieta
• Il suo esordio è caratterizzato da diarrea,
inappetenza, distensione addominale,
alterazione dell’umore
• Come conseguenza del malassorbimento
vi è arresto della crescita, calo ponderale
e anemia
LA CELIACHIA NELL‟ADULTO
• La malattia si presenta spesso in
maniera sfumata o viene riscontrata
casualmente
• Si manifesta frequentemente con
sintomi aspecifici quali astenia e/o
anemia
• In minor numero di casi vi è comparsa
di sintomatologia addominale classica
LE MANIFESTAZIONI NELL‟ADULTO
Sintomi
gastrointestinali
• Diarrea
• Dolore e distensione
addominale
• Anoressia
Sintomi extraintestinali
•
•
•
•
•
Anemia
Osteoporosi
Crampi muscolari
Neuropatie periferiche
Disordini apparato
riproduttivo
• Dermatite erpetiforme
• Alopecia
IL PROTOCOLLO DIAGNOSTICO
• Dosaggio degli anticorpi antigliadina (AGA-IgA e IgG) è
l‟esame fino ad oggi più impiegato. Poco specifico
• Dosaggio degli anticorpi antiendomisio (EMA) : esame
molto sensibile e specifico,
• Dosaggio degli anticorpi anti- transglutaminasi
(Ig A): ultimo nato fra gli esami. Molto sensibile e
specifico, automatizzato
• Biopsia intestinale : è l‟esame per la diagnosi
definitiva
DIAGNOSI DI MALATTIA CELIACA – SIEROLOGIA
Sensibilità tests sierologici per tipo di malattia celiaca
sensibilità specificità utilità
AGA IgA
75-90%
82-95%
non usati in adulti
AGA IgG
69-85%
73-09%
deficit sel. IgA
“gold standard”
EMA IgA
90-98%
circa 100%
LA GENETICA
• Da diversi anni si conosce il marcatore genetico
della predisposizione alla celiachia
(sistema HLA geni DQ2-DQ8)
- DQ2 in 95% dei pazienti celiaci
- DQ8 nei pazienti restanti
- DQ2 si trova nel 30% della popolazione
La dieta senza glutine è al momento attuale l‟unica terapia
per la celiachia.
Scopi della dieta:
migliorare le condizioni della mucosa intestinale ed
eliminare il malassorbimento
eliminare i sintomi
prevenire le complicanze
LA DIETA SENZA
GLUTINE
E’ necessario eliminare dalla dieta tutti
i cereali contenenti glutine
•
•
•
•
Grano
Orzo
Segale
Farro
•
•
•
•
Spelta
Kamut
Triticale
Avena (?)
QUI C‟E‟ GLUTINE
QUI NON C‟E‟ GLUTINE
Farina – amido – semolino –
fiocchi di grano – orzo – segale
Farina di riso – crema e amido di
riso – fiocchi di riso
Pasta di ogni tipo – pane
comune – pangrattato – pane
speciale
Farina di mais – polenta –
maizena – pop corn
Grissini – crackers – fette
Fecola di patate
biscottate – pan carre’ – focaccia
– pizza – gnocchi di farina,
frumento
Crusca – malto – miscele di
cereali – biscotti – dolci che
contengono farina
Farina di miglio – farina di soia
pura
Tapioca senza malto – farina di
tapioca – fiocchi di riso
Legumi – farina di castagne
Alcuni alimenti possono inoltre rappresentare una valida
fonte alternativa di carboidrati:
patate
fecola di patate
legumi
farina di ceci
farina di castagne
Il glutine
• Al di la della sua funzione nella
panificazione o negli impasti farina e
acqua, il glutine può essere
tranquillamente rimosso dalla propria dieta
senza alcuna carenza nutrizionale
Un nuovo panorama
Sensibilità al glutine
6%
Celiachia 1%
Allergia
0,2%
Divergenza di permeabilità della mucosa intestinale e
l'espressione genica immunitario del glutine associate
condizioni: celiachia e sensibilità al glutine
Anna Sapone1,2
, Karen M Lammers2
, Vincenzo Casolaro2,3
, Marcella Cammarota4
, Maria Teresa Giuliano4
, Mario
De Rosa4
, Rosita Stefanile5
, Giuseppe Mazzarella5
, Carlo Tolone6
, Maria Itria Russo7
, Pasquale Esposito7
,
Franca Ferraraccio8
, Maria Cartenì4
, Gabriele Riegler1
, Laura de Magistris1
and Alessio Fasano2
1
Lo studio ha preso in considerazione soggetti sani (gruppo di controllo), celiaci
diagnosticati e soggetti con sensibilità al glutine, cercando di capire quali
meccanismi differenziano le condizioni cliniche di questi due ultimi gruppi.
I risultati hanno mostrato che la MC (Malattia Celiaca) e la GS (Gluten
Sensitivity) non solo sono diverse per l'eziologia genetica, ma anche per il tipo di
risposta immunitaria (aumento della produzione della interleuchina IL-17 nei
pazienti celiaci ma non in quelli con alta sensibilità al glutine).
Nasce a Londra 11 febbraio 2011
1 Conferenza sulla Sensibilità al Glutine
La sensibilità al glutine
• Malessere in relazione all’esposizione a
cibo contenente glutine in assenza di:
• Anticorpi per la celiachia negativi
• Esame istologico negativo
La sensibilità al glutine
• Caratterizzata da un netto e veloce
miglioramento dei sintomi quando
sottoposti ad una dieta priva di grano
La sensibilità al glutine: i sintomi
A livello dell’apparato gastrointestinale possono
presentarsi:
dolore addominale,
bruciore di stomaco,
borborigmi,
gonfiore di pancia,
stitichezza,
Diarrea
Molto simile alla sindrome del colon irritabile
La sensibilità al glutine:sintomi non G.I.
• Articolazioni, ossa, muscoli
• Il soggetto sensibile al glutine potrà
accusare senso di affaticamento
• Intorpidimento delle gambe e braccia
• Dolori alle articolazioni
La sensibilità al glutine:sintomi non G.I
• Sfera Neurologica:
• Mal di testa
• Mente annebbiata
• Difficoltà a concentrarsi
La sensibilità al glutine: sintomi non G.I.
•
Pelle
• Eczemi e comparsa di macchie rosse.
• La mucosa della lingua apparirà
infiammata e tumefatta con possibile
comparsa di fessure, ulcere e chiazze
biancastre
In un recente numero di Neurology, la rivista dell’Accademia Americana di
Neurologia sono stati pubblicati i risultati di uno studio, secondo il quale potrebbe
esistere una correlazione fra la comparsa di mal di testa o la perdita di
coordinazione e la sensibilità al glutine.
I ricercatori infatti hanno dimostrato che eliminando o contenendo la quantità di
glutine assunta con la dieta si verifica una riduzione drastica di questi sintomi.
Lo studio ha preso in esame 20 pazienti sensibili al glutine, Tutti avevano avuto
esperienza di mal di testa occasionali e alcuni soffrivano di instabilità e perdita della
coordinazione muscolare. Dopo aver eliminato il glutine dalla loro dieta,19 dei 20
pazienti hanno mostrato un sollievo parziale o totale.
Emicrania e glutine
Fattori dietetici (caffè, alcool, cioccolato, noci, formaggi) possono causare attacchi
acuti in chi soffre di emicrania.
Un nuovo studio italiano dell'Università Cattolica di Roma indica un altro
collegamento dietetico e conferma quanto era già stato riportato come
osservazione aneddotica ed era noto ai cultori della medicina 'alternativa'.
Esiste un legame tra l'intolleranza al glutine (sinonimi sono celiachia, morbo
celiaco, sprue) e l'emicrania. In questo studio, circa il 5% delle persone con
emicrania soffriva anche di celiachia, che può essere subclinica e non diagnosticata.
Il fatto importante è che l'emicrania (e le connesse alterazioni della circolazione
cerebrale) regrediva con una dieta priva di glutine.
Anche se il 95% delle persone con emicrania non è affetta da intolleranza al
glutine, d'ora in poi questa possibilità è comunque da considerare nella valutazione
individuale del paziente con emicrania.
Essendoci molti casi in cui la celiachia è subclinica, più del 5% dei pazienti con
emicrania potrebbe trarre vantaggio da una dieta priva di glutine (ipotesi da
verificare tramite studi clinici, ma il singolo paziente potrebbe provarci ugualmente,
dato che non è una terapia con rischi...).
L'emicrania finora non era conosciuta come sintomo neurologico della celiachia (le
complicanze neurologiche di questa malattia sono un campo che ultimamente sta
riscuotendo un interesse sempre maggiore).
La sensibilità al glutine:
la diagnosi
• Nessun test ematico o genetico predittivo
•
(Hla-DQ2/( in 50%)
Il percorso per arrivare alla diagnosi
Caratteri
Celiachia
Sensibilità al glutine
Sintomi
comuni
Tempo tra esposizione e
sintomi
Lungo (mesi)
Breve (giorni)
Patogenesi
Autoimmune
Immune ?????
Genetica
DQ2/8
50%DQ2/8
Auto-Anticorpi
Presenti
Assenti
Enteropatie(danno
intestinale)
Presente
Assente
Complicanze
Note
??????
Dose tossica glutine
20ppm
??????
Dieta senza glutine
Permanente
Temporanea????
• Deficit Enzimatici (intolleranza al lattosio)
• Intolleranza al glutine (malattia celiaca)
• Intolleranza al Nickel (gastro intestinali)
Il nichel è responsabile
della più alta incidenza di
sensibilizzazione
in tutto il mondo
industrializzato
anche in età pediatrica
Prevalenza di allergia al NICHEL
Prevalenza nella popolazione generale:
Donne 8-15%
Uomini 1-3%
Prevalenza in soggetti selezionati:
Donne 10-30%
Uomini 2-8%
La prevalenza in età pediatrica oscilla
tra 1% e 15%
Il nichel è un metallo a diffusione pressoché
ubiquitaria ed è difficile evitarne il contatto
nella vita quotidiana perché è contenuto in
molti oggetti di uso comune quali: oggetti
metallici comunemente presenti
nell’abbigliamento, oggetti di bigiotteria,
bracciali e casse di orologi, chiavi, accendini,
parti metalliche degli occhiali, aghi, forbici e
ditali, fermacarte, sedie di metallo, maniglie
della porta ecc.ecc.
DOV’E’ IL NICKEL
• ALIMENTI
• birra, vino rosso,
cipolla, pomodori,
carota, spinaci,
lattuga, piselli, fagioli,
tonno, sgombro,
gamberi, cozze,
aringhe, frutta secca,
ananas, lamponi,
prugne, cioccolato,
the, gelatina
(pectina), liquirizia,
rabarbaro
• Cibi in scatola
• MATERIALI E OGGETTI
• Coloranti per oggetti in vetro,
carta e ceramica, vernice a
smalto verde (ossido di nickel)
e giallo (fosfato di nickel),
cemento.
• Cosmetici e prodotti per il
trucco.
• Detersivi, fertilizzanti,
insetticidi e fungicidi, leghe per
protesi odontoiatriche.
• Ornamenti e accessori
metallici, utensili da cucina e
da lavoro
• Monete, penne, chiavi, batterie
alcaline
• Tinture per capelli
Il più importante fattore di rischio per la
sensibilizzazione al nichel è la foratura del lobo o
praticare il piercing
Foratura del lobo
Dermatite da orecchini
T
E
M 8 anni
P
O
Sesso femminile più colpito
Piercing più tardivo nei
maschi
Il rischio aumenta con il
numero dei fori praticati o dei
piercing
La normativa UE recepisce normative e studi Danesi del
1992 in cui si dimostra che NON praticare il foro riduce
drasticamente la percentuale dei soggetti sensibilizzati
Ni +
Ni +
Pierced ante 1992
19 %
Pierced post 1992
5,7 %
No pierced ante 1992
5,3 %
No pierced post 1992
0%
Altre fonti di nichel:
APPARECCHI ORTODONTICI
La maggior parte degli apparecchi
ortodontici contengono l’8% di
nichel e il 18% di cromo.
Contact Dermatitis, 1997
J Orthod, 2003
Apparecchi ortodontici
Nella maggior parte dei casi si
tratta di cheiliti, di dermatiti
periorali e di lesioni localizzate alla
mucosa orale
Altre fonti di nichel:
PROTESI ORTOPEDICHE
Reazioni cutanee
allergiche conseguenti
al rilascio di nichel
dalle protesi
ortopediche sono rare,
ma possibili in
soggetti già
precedentemente
sesibilizzati
E’ stato documentato il
rilascio di nichel da leghe
impiegate nelle protesi di
anca e ginocchio. E’ stato
anche
osservato
che
protesi
in
acciaio
inossidabile diffondono i
costituenti metallici della
lega nei tessuti adiacenti
(e quindi a livello ematico)
in circa un quarto dei casi
TELEFONI CELLULARI
La DAC da cellulare interessa solitamente il volto (guance) e le
orecchie cioè le sedi di contatto con parti metalliche del
telefonino talora anche con carattere acuto.
L‟uso prolungato, la frizione e la sudorazione sono fattori
favorenti la comparsa della dermatite
PATCH TEST CUTANEO
Nichel per via orale
• Una alimentazione ricca di nichel è in
grado di determinare la comparsa di
quadri cutanei insoliti ma anche di
sintomatologia intestinale come diarrea,
meteorismo e crampi addominali
Di Gioacchino M. et al, Contact Dermatitis 2000
Nichel per via orale
Patologie
Patologie allergiche
dermatiti da contatto,gengiviti,riniti,asma
Gastriti e reflusso gastroesofageo
Disbiosi e patologie infiammatorie
correlabili con l’ eccessiva permeabilità intestinale
Disturbi intestinali
meteorismo, colon irritabile, flogosi dell’intestino
Nichel per via orale
Patologie
Sovrappeso e obesità
per possibile interferenza sulla produzione di insulina
e per infiammazione intestinale
Sindromi da malassorbimento
Disturbi dell’umore
alterata produzione di neuropeptidi
Nichel per via orale
In presenza di disturbi cutanei e/o
gastrointestinali
imputabili
alla
ingestione di nichel con gli alimenti
la
DIETA
rappresenta
un
provvedimento fondamentale anche
se è complessa da gestire in quanto
il nichel è contenuto in molti
alimenti di uso quotidiano
Alimenti ad elevato contenuto di nichel
Alimenti
Concentrazione di
nichel
Alimenti
Concentrazione di
nichel
Uova
0.03 mg/kg
Margarina
0.2 - 4 mg/kg
Aringhe
nd
Cavoli
0.03 - 1 mg/kg
Ostriche
0.6 mg/kg
Broccoli
0.03 mg/kg
Funghi
0.02 mg/kg
Cipolle
nd
Lievito chimico
nd
Spinaci
0.2 mg/kg
Cacao
10 mg/kg
Carote
0.04 mg/kg
Cioccolato
nd
Pomodori
0.09 mg/kg
Fagioli
1.4 mg/kg
Uva
0.1 mg/kg
Piselli
0.3 mg/kg
Vino
0.01 mg/kg
Liquirizia
4.4 mg/kg
Granoturco
0.4 mg/kg
Arachidi
2.9 mg/kg
Farina di grano
intero
0.2 mg/kg
Lenticchie
1.9 mg/kg
Pere
0.1 mg/kg
Nocciole
1.5 mg/kg
Rabarbaro
nd
Asparagi
0.4 mg/kg
The
0.03 - 1 mg/kg
Lattuga
0.3 mg/kg
ALIMENTI CONSENTITI (contenuto medio basso di nichel)
Verdure e
ortaggi
Melanzane
Zucchine
Sedano
Barbabietola rossa
Cetriolo
Peperoni
Finocchio
Con cautela :
lattuga modeste quantità (non
superare i 40-50gr al di)
carote (non superare 150gr al di)
cipolle (non utilizzare quantità
superiori al quarto di cipolla per
un eventuale soffritto)
Cereali
Carne pesce e
latticini
Patate (una di media grandezza
Riso brillato
Gallette di riso (non integrale)
Pasta di riso
Pane bianco (modesta quantità,
preferire il pane non lievitato 4060gr al di)
Pasta di semola di grano duro
Con cautela: mais (modestissime
quantità, pochi grani per colorare
una eventuale insalata)
Pesce:
consentito tutto eccetto per i
crostacei, frutti di mare,
salmone, tonno, aringhe,
sgombro, bottarga.
Carne:
consentite tutte ma consumare
con moderazione insaccati
(preferire il prosciutto curdo)
latte e latticini:
consentiti, preferibilmente fare
uso di formaggi freschi, non
fermentati
ALIMENTI CONSENTITI (contenuto medio basso di nichel
Frutta
Agrumi: arance,
mandarini, limone, lime,
mapo.
Banana
Ciliegie
Mela
Cocomero
Melone
Cocco
Olive
Condimenti
Olio extra vergine di oliva
Burro
Farine
Legumi
Farina di grano tenero 00
con molta moderazione
Farina di semola di grano
duro
Fecola di patate
Ceci moderatamente
(50-60gr di ceci secchi al
di)
Altri legumi in minima
quantità.
Evitare lenticchie e soia
Bevande
Altro
Acqua
Spremuta d’arancia (evitare i
succhi per la presenza di
addensanti)
Thè verde (tempo di infusione
non superiore ai 2-3 minuti)
Caffè non più di uno al giorno
Per la lievitazione :
evitare lievito in polvere.
Si può utilizzare il
bicarbonato di sodio o il
Cremor
Tartaro/bitartrato di Potassio
(reperibile in molte farmacie)
ALIMENTI DA EVITARE (con contenuto di nichel alto)
Nota bene: evitare tutti i cibi in scatola
È consentito il consumo di un solo alimento a rotazione, di quelli
elencati a seguire, nell‟arco della giornata ed in modeste quantità
Verdure e
ortaggi
Pane e cereali
Pomodoro
Spinaci
Cipolle
Cavoli
Cavolini di bruxelles
Asparagi
Funghi
Porro
Cereali integrali
Avena
Miglio
Grano saraceno
Mais
Pane integrale
Pane di più cereali
Crusca di grano e prodotti
derivati
Carne pesce
latticini e
uova
Crostacei
Frutti di mare
Tonno
Sgombro
Bottarga
Salmone
ALIMENTI DA EVITARE (con contenuto di nichel alto)
Frutta
Pere
Kiwi
Prugne
Uva e uvetta secca
Fichi
Ananas
Lamponi e frutti di bosco
Noci, arachidi e noccioline
Condimenti
No grassi vegetali idrogenati
(controllare le etichette anche di
preparati dolciari)
No oli vegetali misti, olio di arachidi,
olio di soia
* nei normali processi di
idrogenazione è utilizzato il
nichel quale catalizzatore
Farine
Legumi
Farine integrali
Farine di mais
Lenticchie
Soia
Fagioli
Piselli
Bevande
Altro
Vino rosso
Birra
Thè lasciato a lungo in
infusione
Caffè in quantità superiore ad
una tazzina al giorno
Rabarbaro
Liquirizia
Cacao e cioccolata
Lievito in polvere
Indicazioni ulteriori:
evitare la cottura in acciaio. L’acciaio è una lega contenente nichel, esiste acciaio privo di nichel e viene indicato con la
sigla 18/C. se le pentole riportano tale sigla possono essere utilizzate.
 Il test viene eseguito sulla mucosa del labbro superiore
previo assorbimento della saliva con garze sterili.
 Successivamente viene posto un dischetto di carta da
filtro preventivamente cosparso di una soluzione di nichel
solfato 5%.
 In seguito il dischetto viene fatto aderire alla mucosa
orale mediante una pellicola adesiva e mantenuto in sede da
un piccolo tampone assorbente.
Il dischetto porta sostanza è costituito da un supporto
di 5mm di diametro di carta da filtro. La pellicola
trasparente che occlude il dischetto è adesiva
(Tegaderm 3M). Il nichel è costituito da una soluzione
di nichel solfato (NiSO4, 6H2O) al 5% in vaselina.
PATCH TEST MUCOSALE

La durata del test è stata fissata
a 2 ore, al termine delle quali è
stata osservata la presenza di
eventuali
lesioni
locali
e/o
l’eventuale
reazione
generale.
L’osservazione è stata ripetuta a
24 e 48 ore.
MANIFESTAZIONI CLINICHE
 Il contatto con la mucosa induce:
• Eritema localizzato
• Lesione maculo-papulare.
• Bruciore
• Gengiviti
• Parodontiti
.
MANIFESTAZIONI CLINICHE
SISTEMICHE
• Dermatiti allergiche da contatto (DAC)
• Orticaria
• Disordini addominali
• Sintomi da allergia respiratoria (asma con
o senza rinite)
Fig.1 Eritema della mucosa orale
Fig.2 Vescicole della mucosa orale
Fig.3 Edema della mucosa orale
Fig.4 Reazione sistemica
Numero Totale Pazienti: 67
Patch Test
Mucoso +
N.23
% 34,3
Patch Test
Cutaneo +
N.10
% 14,9
Patch Tests
Cutaneo
Mucoso +
N. 17
% 25,3
Patch Test
Cutaneo
Mucoso N. 17
% 25,3
 I risultati dello studio dimostrano una stretta relazione
tra la positività del patch test al nichel e l’insorgenza di
sintomi intestinali.
Tale ipotesi è ancor più avvalorata da due
osservazioni:
 ricorrenza dei sintomi gastrointestinali in
seguito all’applicazione del patch test
mucosale al nichel
 tempo di insorgenza dei sintomi in seguito
al test del tutto sovrapponibile a quello
conseguente all’ingestione di alimenti
contenenti nichel.
Test GENETICI
Sono stati condotti studi sulle variazioni
genetiche che possono influenzare la
predisposizione alla sensibilizzazione
da contatto in genere e al nichel in
particolare
Geni interessati da variazione in soggetti
che risultano sensibilizzati al nichel
TNF
SNP
Inflammazione
GSTM1
deletion
Detossificazione
GSTT1
deletion
Detossificazione
NAT2
SNP
Detossificazione
FLG
deletion
Struttura della barriera
cutanea
FLG
SNP
Struttura della barriera
cutanea
Referto sensibilita’ al Nichel
186
ZEOLITE CLINOPTILOLITE
DEFINIZIONE SECONDO NUOVO NOMENCLATORE
EUROPEO (GMDN General Medical Device
Nomenclature)
Sostanze ad uso orale adatte ad assorbire/chelare
e rimuovere sostanze dannose e tossiche nel
tratto gastro-intestinale (es. metalli pesanti,
nitrosamine, ammonio, micotossine, cationi
(radioattivi), pesticidi) riducendone
l’assorbimento nel corpo.
.
Autismo
Dott. Federico Balzola
Ospedale Molinette di Torino
Epilessia
Prof.Andrea Pelliccia
Ospedale S.Andrea Roma
Lattosio Glutine
Nichel ????
METODI DIAGNOSTICI CONVENZIONALI
• INDAGINI VITRO
• PRIST-RAST
• INDAGINI IN VIVO
•
•
•
•
•
•
PRICK TEST
PRICK BY PRICK
INTRADERMO REAZIONE
PATCH TEST
PROVE DI SCATENAMENTO TEST DOSE
DIETA AD ESCLUSIONE
•
SOCIETA‟EUROPEA DI ALLERGOLOGIA ATTENDIBILITA‟ 20% .
METODI DIAGNOSTICI NON CONVENZIONALI
• INDAGINI IN VITRO
• CYTO TEST
• INDAGINI IN VIVO
•
•
•
•
•
TEST MUSCOLARE CHINESIOLOGICO
DRIA TEST
TEST DI PROVOCAZIONE SUB LINGUALE
TEST DI COCA
TEST ELETTRODIAGNOSTICI (VEGA MORA VOLL)
.
• PROVE TOSSICHE ALIMENTARI SUL
SANGUE
• METODO RAPIDO E ATTENDIBILEPER
DIAGNOSTICARE LE INTOLLERANZE
ALIMENTARI
• “……Si parla di test citotossico per la
diagnosi delle intolleranze alimentari quando
il surnatante del siero del paziente viene
messo a contatto con allergeni alimentari
liofilizzati. Dopo un periodo di incubazione i
leucociti sono osservati al microscopio per
le modifiche cellulari…”
• P.G S.Fennel The Lancet 30/04/1983
ATTENDIBILITA‟
• TESTI AMERICANI DI ECOLOGIA CLINICA
80/85%
• COMUNICAZIONE “THE LANCET”
70/80%
• ESPERIENZA PERSONALE 1984-2010
•
80-85% .
• L‟ATTENDIBILITA‟ DEL TEST E‟ STATA
SUFFRAGATA DAI RISULTATI CLINICI
OTTENUTI CON LA SOLA ASTINENZA
DEGLI ALIMENTI RISULTATI POSITIVI
PER UN PERIODO MEDIO DI 60
GIORNI.
1967 BRYAN-BRAYAN
• RAGGIUNSERO ULTERIORI
PROGRESSI NELLA
CODIFICAZIONE DELLA METODICA
.
TEST DI CITOTOSSICITA‟
• Questa metodica fu dichiarata non affidabile
dall‟American Academy of Allergy nella
diagnostica allergologica perché scarsamente
riproducibile e non standardizzata
• La stessa metodica è stata successivamente
importata in Italia, modificata, ottimizzata e
brevettata con il nome di Cytotest ® dalla. nel 1984
STANDARDIZZAZIONE
STANDARDIZZAZIONE
• CONTROLLO CERTIFICATO ANALISI
MATERIA PRIMA
• STANDARD INTERNAZIONALI
• ESAMI DI CONFRONTO TRA MATERIA
PRIMA E STANDARD
STANDARDIZZAZIONE
• ELETTROFORESI PROTEICA
• CONCENTRAZIONE PROTEICA CON
SPETTOFOTOMETRO
• OGNI MATERIA PRIMA VA DILUITA CON
ACQUA DISTILLATA CON RIFERIMENTO
ALLA CONCENTRAZIONE STABILITA
PROCESSI DI PRODUZIONE
• AUTOMATIZZAZIONE
PRODUZIONE
• LAVAGGI VETRINI
CON CATALIZZATORI
E FISSAGGI
LAMPADE
ULTRAVIOLETTI
PER 12 ORE
CYTOTEST
•
•
•
•
•
•
STANDARDIZZATO
SEMPLICE
AFFIDABILE
RIPRODUCIBILE
BREVETTATO
NOTIFICATO AL MINISTERO DELLA
SALUTE
• CERTIFICATO
• MARCHIO CE
COMPOSIZIONE
KITS
• IL KIT PER ALIMENTI E‟
COMPOSTO DA 51
SOSTANZE
• IL KIT PER LE SOSTANZE
CHIMICHE ADDITIVI
CONSERVANTI COLORANTI
E‟ COMPOSTO DA 21
SOSTANZE
• IL KIT ALIMENTI + SOSTANZE
CHIMICHE E‟ COMPOSTO DA
30 ALIMENTI E 21 SOSTANZE
CHIMICHE
Kit alimenti
N° vetrino
Sostanza
Sostanza
Sostanza
0
Soluzione veicolante
Soluzione veicolante
Soluzione veicolante
1
Grano
Grano controllo
Lievito
2
Riso
Mais
Soia
3
Latte
Latte controllo
Bovino
4
Uova
Uova controllo
Pollo
5
Maiale
Coniglio
Zucchero
6
Pomodoro
Patata
Carciofo
7
Fagiolo
Pisello
Oliva
8
Tonno
Gambero
Carota
9
Caffè
The
Cacao
10
Mela
Banana
Arancia
11
Limone
Ananas
Uva
12
Fragola
Ciliegia
Pesca
13
Mandorla
Noce
Camomilla
14
Orzo
Grano saraceno
Lenticchia
15
Aglio
Trota
Salmone
16
Merluzzo
Tacchino
Cipolla
17
Peperone
Cavolfiore
Cicoria
Kit additivi
N° vetrino
Sostanza
Sostanza
Sostanza
0
Soluzione
veicolante
Soluzione
veicolante
Soluzione
veicolante
1
Glutine di grano
Acido acetil salicilico
Acido L-ascorbico
2
Potassio sorbato E202
Sodio benzoato E211
Paraossibenzoato di
metile E418
3
Etilvanillina
Ammonio carbonato
Cremortartaro
4
Lecitina si soia E322
Pirofosfato di sodio
E 331
Alginato di sodio E
401
5
Solfato di nichel
Tartrazina E 102
Eritrosina E 127
6
Farina di semi di
carrube E 410
Farina di semi di guar
E 412
Pectina E 440
7
Lattosio
Sodio metabisolfito
Acido citrico
Kit alimenti +
additivi
N° vetrino
Sostanza
Sostanza
Sostanza
0
Soluzione
veicolante
Soluzione
veicolante
Soluzione
veicolante
1
Grano
Grano controllo
Lievito
2
Riso
Mais
Soia
3
Latte
Latte controllo
Bovino
4
Uova
Uova controllo
Pollo
5
Maiale
Coniglio
Zucchero
6
Pomodoro
Patata
Carciofo
7
Fagiolo
Pisello
Oliva
8
Tonno
Gambero
Carota
9
Caffè
The
Cacao
10
Mela
Banana
Arancia
11
Glutine di grano
Acido acetil
salicilico
Acido L-ascorbico
12
Potassio sorbato
E202
Sodio benzoato
E211
Paraossibenzoato di
metile E418
13
Etilvanillina
Ammonio carbonato
Cremortartaro
14
Lecitina si soia E322
Pirofosfato di sodio
E 331
Alginato di sodio E
401
15
Solfato di nichel
Tartrazina E 102
Eritrosina E 127
16
Farina di semi di
carrube E 410
Pectina E 440
17
Lattosio
Farina di semi di
guar
E 412
Sodio metabisolfito
Acido citrico
COMPOSIZIONE KIT VETERINARIO
per CANE & GATTO
1.
Negativo
Grano
Lievito
2.
Riso
Mais
Soia
3.
Latte
Bovino
Agnello
4.
Uova
Pollo
Tacchino
5.
Maiale
Coniglio
Equino
6.
Pomodoro
Patata
Oliva
7.
Tonno
Merluzzo
Salmone
8.
Trota
Barbabietola
Orzo
9.
Avena
Segale
Grano Saraceno
10.
Potassio sorbato
Acido L-Ascorbico
Eritrosina
COMPOSIZIONE KIT VETERINARIO per
CAVALLO & BOVINO
1.
Negativo
Frumento
Avena
2.
Riso
Mais
Soia
3.
Orzo
Segale
Lievito
4.
Latte
Patate
Oliva
5.
Fave
Piselli
Girasole
6.
Carruba
Barbabietola
Carota
7.
Mela
Anice
Finocchio
8.
Lino
Cotone
Cicoria
9.
Erba medica
Lupino
Trifoglio
10.
Melassa
Colza
Sorgo
MATERIALE OCCORRENTE
• PROVETTA CON 0,5ml DI CITRATO DI SODIO AL
3,8%
• SIRINGA DA 5 ml
• CENTRIFUGA DA 1000 A 2000 RPM
• MICROPIPETTE DA 200- 50- 2- mic.
• ACQUA DISTILLATA
• COPRIOGGETTI 18X18
• MICROSCOPIO OTTICO CON OBIETTIVO 40X .
PREPARAZIONE DEL
CAMPIONE
• IL CYTO TEST NON E‟ PASTO DIPENDENTE
• E‟ CONTROINDICATA L‟ASSUNZIONE DI
CORTISONICI NEI 10 GIORNI PRECEDENTI AL
TEST
• GLI ANTISTAMINICI E LE ALTRE CATEGORIE DI
FARMACI NON ALTERANO I RISULTATI
• PRELIEVO ENDOVENOSO 2-5 ML.
•IL CAMPIONE DI SANGUE CONSERVATO
IN
FRIGO DEVE ESSERE ANALIZZATO ENTRO 72 h .
Prelievo endovenoso
Il prelievo deve sedimentare a 4° C per almeno due ore o tramite centrifuga
Con una micropipetta si elimina il plasma
Il plasma viene eliminato con eccezione degli ultimi 200 μl più vicini
allo strato dei leucociti…
…che vengono messi in una cuvetta conica
Si prelevano 400 μl dello strato intermedio (leucociti + eritrociti)
Si prelevano 50 μl di acqua distillata
Si prelevano 50 μl di plasma
Si miscela il tutto
Si inseriscono 2 μl in ogni cerchietto
Si copre con un vetrino coprioggetto
Si lascia incubare a temperatura ambiente per 15 minuti
LETTURA AL MICROSCOPIO
• PER OGNI SOSTANZA LA LETTURA
DEVE PREVEDERE L‟OSSERVAZIONE DI
PIU‟ CAMPI ( 4 – 5) . SI PUO‟ PARLARE
DI REAZIONE POSITIVA SOLO
QUALORA L‟OSSERVAZIONE EVIDENZI
UN DANNEGGIAMENTO CELLULARE
CON UNA FREQUENZA SUPERIORE AL
60-70%
PERIODO DI ASTINENZA
• 2° GRADO DI REAZIONE: 4 MESI DI ASTINENZA
(I COLLATERALI SI ELIMINANO PER DUE MESI)
• 3°GRADO DI REAZIONE: 6 MESI DI ASTINENZA
(I COLLATERALI SI ELIMINANO PER DUE MESI)
• 4°GRADO DI REAZIONE: 6 MESI DI ASTINENZA (
I COLLATERALI SI ELIMINANO PER DUE MESI) .
• IL NUTRIZIONISTA DEVE CAPIRE QUALE E‟ IL
MOMENTO OPPORTUNO PER INSERIRE GLI
ALIMENTI
Positività al test citotossico
Mela
10%
Alimenti
Caffè
18%
Oliva
21%
Pomodoro
26%
Uova
26%
Latte
Serie1
29%
Grano
17%
0%
10%
20%
Percentuali
30%
40%
Frequenza dei gradi di positività
5%
15%
25%
55%
1 2 3 4
Numero di alimenti risultati positivi
35%
30%
25%
20%
15%
35%
25%
Serie1
10%
5%
5%
0%
1
2
Numero di alimenti
3
TEST DI CITOTOSSICITÀ
SI…..però…..
• “Test alternativi nella diagnostica
ALLERGIE ALIMENTARI quando la
fantasia non ha limiti “
• G.Sanna-G.Leo-M.Crivallaro
• Ospedale Civile di Verona/Servizio di
allergologia pediatrica
• “….Il supporto scientifico a questi test si
basa sui risultati (favorevoli) di studi
effettuati dai medici non
specialisti,generalmente seguaci della
medicina complementare , che sono
pertanto privi di una specifica cultura
allergologica “
“I presupposti razionali,pur accattivanti per
l’utente nella loro semplicità si basano
prevalentemente su assiomi filosofici, privi
della benchè minima verifica scientifica
• “….. Sul piano istituzionale la risposta
a queste fantasie può avvenire da una
documentata qualificazione
(accreditamento, certificazione di
qualità) che porti la posta in gioco a un
livello assolutamente inaccessibile alla
diagnostica alternativa”
•Ciò che manca però agli autori di
questo articolo è l‟aggiornamento sui
criteri di qualità del CYTO TEST
•Siccome vi è necessita‟ di avere dei mezzi
alternativi di diagnosi di laboratorio, il cyto test
può avere un ruolo importante nel protocollo
delle diete di eliminazione…..
LAVORI
SCIENTIFICI
QUADERNO SCIENTIFICO
Raccolta di Studi clinici sulle Intolleranze
Alimentari e la metodica CYTOTEST
www.cytodiagnostic.com
Prof.Andrea Pelliccia
. Resp. U. O. Neuropsichiatria
Ospedale S.Andrea Roma
Prof. Giuseppe Napoli
Otite sieromucosa ed allergie e/o
intolleranze alimentari
Allergie alimentari a confronto in eta‟
pediatrica esperienze con metodica
Cytotest presso la ASL 4 di Lavagna
Pediatra,Allergologo, Primario reparto di
Pediatria – Ospedale di Lavagna (GE)
Intolleranze Alimentari e Obesità
Giovanni De Pergola
Professore Associato di Medicina Interna
Medicina Interna, Endocrinologia e Malattie Metaboliche
Dipartimento dell’Emergenza e dei Trapianti di Organi
Università degli Studi di Bari
Intolleranze alimentari e dermatite
Dott. Caldarera Messina
Intolleranze alimentari e sport
Dott.Posabella Bologna
Cefalea e intolleranze alimentari
Dott. De Nicola Velletri
Intolleranze alimentari e autismo
Dott. Montinari Bari
Intolleranze alimentari nella S. del colon irritabile
Dott. Giaccari Galatina
Presentazione studio sulle alterazioni leucocitarie
evidenziate comparando metodica citotossica e
analitica (contaglobuli)
• PROF. LA BRUNA
• RESPONSABILE LAB.ANALISI OSPEDALE
GARIBALDI CATANIA
Pazienti positivi al latte 4° grado di
reazione mediante Cytotest
Paziente negativo alle uova 1° grado
Campione 1
uova
Prima dell’aggiunta dell’allergene
Dopo l’aggiunta di 50 l di uova
Istogrammi dimensioni globuli bianchi
Diagrammi di contorno dei globuli bianchi
Diagrammi di dispersione neutrofili ed eosinofili
Campione 2
ß-lattoglobulina
Prima dell’aggiunta dell’allergene
Dopo l’aggiunta di 50 l di -lattoglobulina
Istogrammi dimensioni globuli bianchi
Diagrammi di contorno dei globuli bianchi
Diagrammi di dispersione neutrofili ed eosinofili
Campione 2
caseina
Prima dell’aggiunta dell’allergene
Dopo l’aggiunta di 50 l di caseina
Istogrammi dimensioni globuli bianchi
Diagrammi di contorno dei globuli bianchi
Diagrammi di dispersione neutrofili ed eosinofili
RC-Mod.2A
Ministero della Sanità
SERVIZIO PER LA VIGILANZA SUGLI ENTI
Programma per la ricerca corrente degli IRCCS – 2004
ISTITUTO:
Istituto Dermopatico dell’Immacolata - Via dei Monti di Creta, 104 Roma
LINEA DI RICERCA N°: 3 – Dermatosi immunomediate
Progetto 3.5 Allergie alimentari: validazione dell‟iter diagnostico – codice obiettivo 2581
Obiettivi
Verranno reclutati pazienti con anamnesi suggestiva di allergia alimentare.
Con l’obiettivo di individuare un corretto iter diagnostico, i pazienti saranno sottoposti a skin
prick test, a prelievo per il dosaggio sierico di IgE totali e specifiche tramite metodica
fluoroimmunoenzimatica
Sarà inoltre valutata l’attendibilità diagnostica di alcune metodiche di recente introduzione nella
diagnostica delle allergie alimentari quali il dosaggio sierico di IgG specifiche in
immunoenzimatica
Altri obiettivi saranno
1. analisi retrospettiva di un campione di 200 pazienti per anno (decennio 1993-2002) affetti
.da allergia alimentare che abbiano eseguito test diagnostici in vivo e/o in vitro
Valutazione in percentuale dei pazienti monosensibili rispetto ai polisensibili verificando
nel corso degli aa la comparsa di nuove sensibilizzazioni
2. Riscontro di associazioni prevalenti tra i vari allergeni nei pazienti polisensibili
IgG4 specifiche
il dosaggio sembra risultare particolarmente utile nel caso
di reazione avversa all’albume, in quanto in grado di evidenziare
positività significative anche in pazienti sintomatici con
IgG specifiche negative
Test di Citotossicità
sembra avere una sensibilità superiore ai test immunoenzimatici,
osservabile per tutti gli allergeni considerati.
risulta quindi di estrema importanza, per il corretto utilizzo
clinico del dato di laboratorio, indicare il grado di reazione
cellulare evidenziato alla lettura
(come suggerito del resto dagli stessi produttori)
“The
Lancet”riporta uno studio
effettuato su 123 pazienti, esaminati
per citotossicità a 48 alimenti, dove
risulta che grano (60%) e latte intero
(53%) sono i maggiori responsabili di
possibili intolleranze alimentari.
ESPERIENZA NUTRIZIONALE DI UTILIZZO DEL
CYTOTOXIC TEST
Sono stati analizzati i dati relativi all’utilizzo
del Cytotest®, associando la patologia o
sintomatologia riscontrata ai vari tipi di
intolleranze.
Sono stati inoltre valutati:
casi con risoluzione positiva in seguito alla terapia
adottata, consistente in una dieta specifica di
eliminazione, dieta metabolica per un tempo variabile (da
4 - 6 settimane).
Materiali e metodi:
Sono stati esaminati 1768 pazienti positivi al cytotest®
che presentavano varie sintomatologie, così distribuite:
Obesità (anche sovrappeso)
Colite
Iperlipemie
Iperglicemie
Stati d’ansia e attacchi di panico
0%
uovo-pollo
vitacee
zucchero
uovo-pollo
vitacee
zucchero
rosacee
riso
orzo-mais
ombrellifere
olivo
noce
musacee
merluzzo
maiale
liliacce
lievito
leguminose
latte-bovino
grano
gambero
crucifere
coniglio
composite
caffé-cacao-tè
ananas
tonno-salmone-trota
2%
tonno-salmone-trota
4%
tacchino
6%
tacchino
8%
solanacee
10%
solanacee
Dermatiti - Intolleranze
rutacee
14%
rutacee
rosacee
riso
orzo-mais
ombrellifere
olivo
noce
musacee
12%
merluzzo
maiale
liliacce
lievito
leguminose
latte-bovino
grano
gambero
crucifere
coniglio
composite
caffé-cacao-tè
0%
ananas
% pazienti
% pazienti
16%
14%
Obesità - Intolleranze
12%
10%
8%
6%
4%
2%
0%
8%
6%
4%
2%
tonno-salmone-trota
tacchino
solanacee
rutacee
rosacee
riso
orzo-mais
ombrellifere
olivo
noce
musacee
merluzzo
maiale
liliacce
lievito
leguminose
latte-bovino
grano
gambero
crucifere
coniglio
composite
caffé-cacao-tè
zucchero
10%
vitacee
12%
zucchero
14%
vitacee
Iperglicemie - Intolleranze
uovo-pollo
16%
uovo-pollo
tonno-salmone-trota
tacchino
solanacee
rutacee
rosacee
riso
orzo-mais
ombrellifere
olivo
18%
noce
musacee
merluzzo
maiale
liliacce
lievito
leguminose
latte-bovino
grano
gambero
crucifere
coniglio
composite
ananas
0%
caffé-cacao-tè
ananas
% pazienti
% pazienti
18%
16%
Cardiopatie - Intolleranze
14%
12%
10%
8%
6%
4%
2%
0%
zucchero
vitacee
uovo-pollo
tonno-salmone-trota
tacchino
solanacee
rutacee
rosacee
riso
orzo-mais
ombrellifere
olivo
noce
musacee
merluzzo
maiale
liliacce
lievito
leguminose
latte-bovino
grano
gambero
crucifere
coniglio
composite
caffé-cacao-tè
zucchero
vitacee
uovo-pollo
tonno-salmone-trota
tacchino
solanacee
rutacee
rosacee
riso
orzo-mais
ombrellifere
olivo
noce
musacee
merluzzo
maiale
liliacce
lievito
leguminose
latte-bovino
grano
gambero
crucifere
coniglio
composite
caffé-cacao-tè
ananas
0%
ananas
% pazienti
% pazienti
16%
14%
Stati ansiosi - Intolleranze
12%
10%
8%
6%
4%
2%
16%
14%
Stanchezza cronica - Intolleranze
12%
10%
8%
6%
4%
2%
0%
8%
6%
4%
2%
tonno-salmone-trota
tacchino
solanacee
rutacee
rosacee
riso
orzo-mais
ombrellifere
olivo
noce
musacee
merluzzo
maiale
liliacce
lievito
leguminose
zucchero
10%
zucchero
12%
vitacee
14%
vitacee
Cefalea - Intolleranze
uovo-pollo
16%
uovo-pollo
tonno-salmone-trota
tacchino
solanacee
rutacee
rosacee
riso
orzo-mais
18%
ombrellifere
olivo
noce
musacee
merluzzo
maiale
liliacce
lievito
leguminose
latte-bovino
grano
gambero
crucifere
coniglio
composite
caffé-cacao-tè
ananas
0%
latte-bovino
grano
gambero
crucifere
coniglio
composite
caffé-cacao-tè
ananas
% pazienti
% pazienti
16%
14%
Crampi - Intolleranze
12%
10%
8%
6%
4%
2%
0,0%
zucchero
vitacee
uovo-pollo
tonno-salmone-
tacchino
solanacee
rutacee
rosacee
riso
16,0%
orzo-mais
ombrellifere
olivo
noce
musacee
merluzzo
maiale
liliacce
lievito
leguminose
latte-bovino
grano
gambero
crucifere
coniglio
composite
caffé-cacao-tè
14,0%
Colite - Intolleranze
12,0%
10,0%
8,0%
6,0%
4,0%
2,0%
zucchero
vitacee
uovo-pollo
tonno-salmone-trota
tacchino
solanacee
rutacee
rosacee
riso
orzo-mais
ombrellifere
olivo
noce
musacee
merluzzo
maiale
liliacce
lievito
leguminose
latte-bovino
grano
gambero
crucifere
coniglio
composite
caffé-cacao-tè
ananas
0%
ananas
% pazienti
% pazienti
16%
14%
Stipsi - Intolleranze
12%
10%
8%
6%
4%
2%
COME INDIVIDUARE LE
INTOLLERANZE ALIMENTARI
CON LA
DIETA A ROTAZIONE
La dieta a rotazione è uno dei metodi più semplici e
più utilizzati, che permette di evidenziare le
eventuali intolleranze alimentari con buona
precisione.
La dieta a rotazione fu ideata da uno dei “padri”
dell’ecologia clinica, Albert ROWE, agli inizi degli
anni Trenta, e consiste nell‟assumere cibi
specifici diversi ogni 4-5 giorni.
Il ciclo si ripete per due o tre volte.
Tramite la dieta a rotazione, si intende diluire nel
tempo l’eventuale assunzione dell’alimento
responsabile di una determinata patologia, o,
meglio, eliminarlo attraverso l’astinenza.
Va eseguita in modo molto scrupoloso, e necessita
della completa collaborazione del paziente, che deve
attenersi strettamente allo schema consigliato.
E‟ utile allo scopo che il paziente stili, durante il
periodo di dieta, un diario in cui annotare
giornalmente gli eventuali sintomi.
Dieta a Rotazione
Giorno
Aerofagia
Astenia
Bocca amara
Cefalea
Convulsioni
Crampi arti inferiori
Crisi di pianto
Crisi di riso
Diarrea
Insonnia
Meteorismo
Nervosismo
Pallore facciale
Raffreddore
Rigidità
Rossore
Singhiozzo
Sonnolenza
Tachicardia (palpitazioni)
Torpore mentale
Vertigini
Vomito
Diario dei sintomi
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
Dieta a Rotazione
Sintomi accessori
Astenia persistente
Afte Orali
Torpore mentale
Alitosi
Vertigini
Arsura
Palpitazioni
Ipersudorazione
Nausea
Edemi ricorrenti
Pirosi gastrica
Alternanza di peso
Aerofagia
Crampi arti inferiori
Meteorismo
Prurito
Alvo alternato
Per formulare nel modo più corretto possibile la
dieta a rotazione, è necessario svolgere
preventivamente un’accurata anamnesi
alimentare del paziente:
Quali sono gli alimenti o le bevande che normalmente
assume all’inizio della giornata?
Quante volte assume le uova o gli alimenti che le
contengono in una settimana?
Che tipo di condimenti utilizza regolarmente?
Per realizzare nel modo più esatto lo schema bisogna conoscere le classi degli alimenti
o gruppi di cibi.
Se le intolleranze non vengono trattate tenendo presente il fenomeno
della cross-reattività,si rischia di non disintossicare l’organismo e, di
conseguenza, di non ottenere risultati.
Non è sufficiente astenersi da un singolo cibo specifico;
possono infatti presentarsi delle reazioni anche verso alimenti
appartenenti alla stessa famiglia biologica.
Famiglie biologiche e cross-reazioni
Graminacee
Rosacee
Avena
Albicocche
* Bambù
Cachi
* Camut
Ciliegie
* Canna da zucchero
Cotogne
* Farro
Fragole
Gramigna
Lamponi
Grano
Mandorle
Grano saraceno
Mele
* Mais
More
Miglio
Nespole
* Riso
** Pere
Segale
Prugne
* Lontani da un punto di vista biologico rispetto al grano
** Basso potere allergenico
1/4
Famiglie biologiche e cross-reazioni
Solanacee
Rutacee
Cayenna
Arancio
Melanzana
Bergamotto
Paprica
Cedro
Patata
Chinotto
Peperoncino
Lime
Peperone
Limone
Pomodoro
Mandarino
Tabacco
Pompelmo
Chenopodiace
Cucurbitacee
Barbabietola da zucchero
Cetriolo
Bieta
Cocomero
Bietolone rosso
Melone
Spinacio
Zucca / Zucchine
2/4
Famiglie biologiche e cross-reazioni
Crucifere
Cavolo broccolo
Cavolo cappuccio
Cavolo di Bruxelles
Cavolfiore
Cavolo verza
Crescione
Mostarda
Rapa
Ravanello
Rucola
Senape bianca
Ombrellifere
Anice
Carote
Coriandolo
Cumino
Finocchio
Pastinaca
Leguminose
Arachidi
Ceci
Carrube
Fagioli
Fave
Lenticchie
Liquirizia
Lupini
Piselli
Soia – Lecitina di Soia
Tamarindo
Composite
Camomilla
Carciofo
Cicoria
Girasole
Lattuga
Radicchio
Prezzemolo
Sedano
3/4
Famiglie biologiche e cross-reazioni
Labiate
Vitacee
Basilico
Ribes Nero
Maggiorana
Ribes Rosso
Origano
Uva spina
Rosmarino
Vite
Timo
Liliacee
Lauracee
Aglio
Alloro
Asparago
Avocado
Cipolla
Cannella
Porro
Palme
Musacee
Cocco
Banane
Datteri
Sagù
4/4
Gruppi di cibi
E’ necessario tenere presenti, oltre alle famiglie biologiche, anche i gruppi di cibi:
Aceto, funghi, lievito di birra, lievito per il pane, muffe, alcuni formaggi stagionati.
Maiale, lardo, strutto, salumi, prosciutto.
Latte, latticini, bovini, agnello, salumi.
Uova, pollo, galletto, faraona.
Caffè, the, cacao, cola, karkadè, rosa canina-rosa di bosco, matè.
Dieta a Rotazione
Schema dietetico
Primo Giorno
Secondo Giorno

8.00 pere + tisane

8.00 ananas + tisane

11.00

11.00
 14.00 tacchino + insalata a foglie
 14.00 merluzzo + carote

17.00

17.00

20.00 riso + cipolle

20.00 carciofi + cetrioli
Terzo Giorno
Quarto giorno

8.00 melone + tisane

8.00 banane + tisane

11.00

11.00

14.00 coniglio + bieta

14.00 sogliola + broccoletti

17.00

17.00

20.00 fagioli + cicoria

20.00 patate + broccoletti

Alle 11.00 e alle 17.00 è possibile inserire la stessa frutta del mattino;

Alle 20.00 è possibile ripetere il pasto delle 14.00;

I cibi possono essere cotti o crudi in quantità libera;
condimento consentito: olio di girasole, sesamo (spremuti a freddo), sale
marino non raffinato;


bevande permesse: acqua minerale, tisane;

Ripetere lo schema 3 volte per complessivi 12 giorni;
Dal primo al quarto giorno potrebbero presentarsi dei sintomi di astinenza,
dovuti alla disintossicazione.

Mangia come sei nel tuo DNA
Il DNA la tua unicita‟
Il tuo benessere passa dalla Nutrigenetica
Del 23 Luglio, 2009
Negli ultimi dieci anni sono stati fatti
notevoli progressi nello studio dei
rapporti tra geni ed ambiente e da essi
è emerso un nuovo territorio della
conoscenza: la Nutrigenetica
Lo studio di come la variazione
genetica nei geni individuali
influenza la risposta di un
individuo a particolari
nutrienti e tossine nella dieta.
Una diagnosi né una prognosi della malattia
La determinazione del rischio relativo o la probabilità
relativa delle malattie complesse come il diabete di tipo 2
Non è una nuova dieta per dimagrire
Non è un miracolo
• Una guida per le scelte alimentari
• Informa sull’importanza dell’alimentazione, del cibo e del
metabolismo.
• Migliora la nostra conoscenza di come il cibo lavora
insieme con il corpo.
Nutrigenetica
Il Sistema
®
Geni
Variante
testata
5HTT (SLC6A4)
4bb ins
ACE
ID
Sensibilità all’alcool
ADH1C
lle349Val
Olio di oliva (utilizzo)
APOC3
C3175G
CYP1A2*1F
-163°>C
VDR
C>T (taq1)
CYP1A2*1F
-163°>C
GSTM1
delezione
IL6
G-174C
TNF
G-308A
APOC3
C3175G
LPL
C1595G
MTHFR
C677T
ACE
ID
PPARG
ProAla (12)
SOD2
C-28T
Metabolismo vitamina D
VDR
C>T (taq1)
Sensibilità lattosio
LCT
-13910-CT
HLA DQ2/8
DQ2 e DQ8
Influenza del Gene
Adattamento allo stress
Sensibilità al sale
Sensibilità caffeina
Azione detossificante (secondo tipo
di cottura)
Azione detossificante (utilizzo
crucifere)
Infiammazione generale
Sensibilità grassi saturi
Metabolismo vitamine B
Sensibilità agli zuccheri e carboidrati
raffinati
Stress ossidativo
Sensibilità glutine (morbo celiaco)
308
Geni
5HTT
(SLC6A4)
Fattori Nutrizionali
Adattamento allo
stress
Variante
testata
Fattori di
Rischio
Patologie con cui
associato nella
letteratura
44bp ins
- Disturbi del
sonno
- Ansia
- Irritabilità
- Metabolismo
- Depressione
- Disturbo ossessivo
compulsivo
- Anoressia
- Studio del
metabolismo
I/D
Ipertensione
Malattie
cardiovascolari
(es. infarto, ictus)
ACE
Sensibilità al sale
ADH1C
Sensibilità al alcool
Ile349Val
Livelli di HDL
Riduzione di malattie
cardiovascolari
APOC3
Olio d’ oliva (utilizzo)
C3175G
Livelli dei lipidi e
TG
Malattie
cardiovascolari
Geni
Fattori Nutrizionali
Variante
testata
–163A>C
CYP1A2 *1F
Sensibilità caffeina
VDR
0
CYP1A2 *1F
Sensibilità carni grigliate
GSTM1
Crocifere (utilizzo)
IL6
–163A>C
deletion
TNF
G-308A
APOC3
C3175G
Sensibilità grassi saturi
LPL
Patologie con cui
associato nella
letteratura
Metabolismo di caffeina
lento
Infarto
Densità ossea
Osteoporosi
Aumento danno al DNA
Tumori
- Aumento danno al DNA
- Aumento dei radicali liberi
-Tumori
G -174C
Infiammazione generale
MTHFR
Fattori di
Rischio
- Asma
Livelli citochine
- Malattie cardiovascolari
- Diabete tipo 2
- Artrite
- Allergie
- Asma
-- Osteoporosi
Livelli dei lipidi e TG
Malattie cardiovascolari
Livelli omocisteina
- Malattie cardiovascolari (ictus,
infarto)
- Alzheimer
- Depressione
- Tumori
- Osteoporosi
C1595G
Metabolismo Vitamine B
(Acido Folico)
C677T
Geni
ACE
Fattori Nutrizionali
Sensibilità agli zuccheri
e carboidrati raffinati-.
Fibra
PPARG
Variante
testata
Fattori di
Rischio
I/D
Patologie con cui
associato nella
letteratura
Glucosio ed Insulina
- Diabete tipo 2
- Sindrome metabolica
- Livelli di radicali
liberi
- Danno al DNA
-Tumori
- Osteoporosi
- Diabete tipo 2
Intoleranza al Lattosio
ProAla (12)
SOD2
Stress ossidativo protezione dai radicali
liberi
VDR
Metabolismo Vitamina
D
Calcio
C>T (taq1)
Densità ossea
Resistenza all’
insulina
LCT
Sensibilità lattosio
-13910-CT
Metabolismo del
lattosio
DQ2 / 8
Sensibilità glutine
(morbo celiaco)
C-28T
Morbo celiaco
NutriGENE®
1. Quadro Generale – Modifiche da introdurre
Basic Diet
Intermediate Stress Adapter
Increase Nutrients
Antiossidanti
Fibra
Decrease
Caffeina
Grassi Saturi
Carboidrati / zuccheri
Carne grigliata
Lactose Intolerance
Intolerante al Lattosio
Coeliac dispostition
Negative
PROPOSTA NUTRIZIONALE per……..
In base alla conoscenza dei Suoi geni e dei loro effetti, come
elencato nelle pagine precedenti,
siamo in grado di offrirLe una proposta nutrizionale.
Facendo riferimento alla tabella esposta nelle pagine seguenti si
possono distribuire gli
alimenti secondo il seguente schema:
COLAZIONE: Proteine +/- Farine +/- Bevanda +/- Dolcificante
SPUNTINO: Frutta (preferibilmente secca) +/- Bevanda +/Dolcificante
PRANZO: Proteine + Verdure
SPUNTINO: Frutta (preferibilmente secca) +/- Bevanda +/Dolcificante
CENA: Proteine e/o Farine + Verdure
CONDIMENTI: Aromi e/o Condimenti in quantità moderata
Mediante
l’ ANALISI del DNA
si può conoscere il
proprio
METABOLISMO dal
punto di
vista genetico e
quindi:
si può conoscere il proprio
METABOLISMO dal punto di
vista genetico e quindi:
si può
conoscere la
predisposizione
a:
•diabete
•ipertensione
•ipercolesterolemia
•celiachia
•intolleranza genetica al lattosio
•malattie cardiovascolari
•alzhaimer, depressione
•ecc.
stabilire un regime
dietetico altamente
personalizzato
da utilizzare a
scopo preventivo
per tutta la vita
il test Genetico NUTRIGENE®
valuta 20 differenti polimorfismi
e permette, intervenendo sull’alimentazione, di
fornire un corretto
regime alimentare
atto a
mantenere stabile
il peso corporeo
prevenire efficacemente
la comparsa di patologie
verso le quali si mostra
predisposizione
ANNO DIDATTICO 2012/2013
www.ainuc.it
Scuola di Nutrizione
Roma - Milano
LA MEDICINA FISIOLOGICA DI REGOLAZIONE
NELLA GESTIONE DEI DISTURBI
LA MASSA CORPOREA DELLA DONNA:
dalla maturazione puberale
alla transizione menopausale
COME DIMAGRIRE VELOCEMENTE
RIMANENDO IN SALUTE
DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE (DCA)
NUTRIGENETICA E OBESITA‟
L‟ATTIVITA‟ DEL NUTRIZIONISTA
E LA GESTIONE DELLE REAZIONI AVVERSE AGLI ALIMENTI
DIETA MIRATA ALLA RAPIDA RIDUZIONE
DELLE ADIPOSITA‟ LOCALIZZATE E DELLA CELLULITE
INTERPRETAZIONE
DELLE ANALISI CLINICHE
MeMo SYSTEM:
Dimagrire è una cosa seria: dal Sapere al Saper Fare
LA NUTRIZIONE CLINICA
E LA PROFESSIONE DEL NUTRIZIONISTA
ANNO DIDATTICO 2012/2013
www.ecmainuc.it
Formazione ECM FAD
REAZIONI AVVERSE AGLI ALIMENTI E APPARATO GASTROINTESTINALE:
funzione digestiva, funzione immunitaria, funzione neuroendocrina.
Intolleranze alimentari, intolleranza al lattosio, malattia celiaca e allergia al nickel.
LA TERAPIA BIONUTRIZIONALE (TBN)
nelle alterazioni del metabolismo glucidico e lipidico
(la sindrome metabolica)
LA TERAPIA BIONUTRIZIONALE (TBN)
per i sistemi di depurazione organica (fegato, rene)
e apparato gastro-enterico
IL SENSO DELLA DANZA ORMONALE
NELLA COMPLESSITA‟ DEL FEMMINILE:
IL RUOLO DELL‟ALIMENTAZIONE
www.cytodiagnostic.com
www.laboratoriodesanctis.it
www.ainuc.it
www.bionatural.it
www.bionex.it
RIFLESSIONI SULLE INTOLLERANZE
RIFLESSIONI CONCLUSIVE
• L‟analisi della bibliografia scientifica relativa a
questo tema evidenzia, nella stragrande
maggioranza dei casi, un atteggiamento di
rifiuto dell‟esistenza dei fenomeni di
intolleranza
• Spesso, infatti, i fenomeni non strettamente
“allergici”, ossia senza la documentazione
delle immunoglobuline specifiche (IgE),
tendono ad essere catalogati
“psicosomatici”
RIFLESSIONI CONCLUSIVE
RIFLESSIONI CONCLUSIVE
• Va però sottolineato che la somma delle
osservazioni cliniche comincia ad essere di una
consistenza tale che non si può più eludere la
questione come se non esistesse
• Ma, poichè non è stato ancora completamente
chiarito il meccanismo eziopatogenetico delle
intolleranze alimentari, si può affermare che
non e’ il singolo test che è importante,
ma la sua corretta interpretazione nell’ambito della
realtà clinica del paziente
RIFLESSIONI CONCLUSIVE
• La sfida del domani è sicuramente
basata sulla ricerca e del resto non vi è
altro modo per spiegare fenomeni che la
medicina “ufficiale” scarsamente
considera
• Non resta che sperare che sempre più
strutture possano collaborare con noi
con approccio scientifico senza nulla
voler dimostrare o negare a priori, ma
solo per capire
RIFLESSIONI CONCLUSIVE
• Anche se non siamo ancora in grado di
spiegare in che maniera le alterazioni
morfologiche a carico dei leucociti
possano essere correlate al fenomeno
delle intolleranze alimentari è pur vero
che questa E’, secondo evidenza, LA
REALTA’
RIFLESSIONI CONCLUSIVE
• D‟altra parte, è vero anche che la scienza non può
procedere per dogmi, ma solo per osservazioni
oggettive e verificabili
• Ma se l‟evento dimostrato non può essere
interpretato da una teoria, è la teoria che va
rivista
È QUESTO IL PRINCIPIO DI PROGRESSIONE
DELLA SCIENZA
INTOLLERANZE
ALIMENTARI
SE LE INTOLLERANZE AL
CIBO SONO UN DATO DI
FATTO, VALE VERAMENTE
LA PENA ANDARE A VEDERE
PER SCOPRIRE COSA
C’E’OLTRE L‟EVIDENZA
L’uomo mangia troppo e male:
vive utilizzando ¼ di ciò che mangia;
gli altri ¾ danno da vivere a noi
medici.
Medico del Faraone, 1500 a. C.
GRAZIE
per la vostra
….tolleranza!
Dr. Ercole Lauletta
3356673137
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