COMUNICAZIONE E METACOMUNICAZIONE 1 Alcune definizioni • Nell’uso antico significava mettere in comune: ad esempio “con lui comunica ogni suo bene (Boccaccio Dec. X,8). • Essere in rapporto di comunicazione con qualcuno: comunicare a voce,a gesti,per lettera… • Processo fondamentale della vita sociale in cui due o più persone interagiscono fra loro in continuo contatto con l’ambiente. • Veicolo delle manifestazioni osservabili nella relazione: il comportamento è comunicazione. • Processo circolare nel quale emittente e ricevente si condizionano reciprocamente attraverso continui feed-back. 2 La comunicazione è uno strumento per trasmettere informazioni ma anche elemento essenziale attraverso cui si realizza il rapporto sociale. C’è comunicazione in tutti i diversi sistemi relazionali e,nei diversi contesti,le persone costruiscono ciò che sono. 3 PROCESSO COMUNICATIVO 1: Emittente 3: Codice 4: Canale 5: Messaggio Segni convenzionali e regole per la loro combinazione usato per trasmettere informazioni Ogni mezzo in grado di trasportare un’informazione Notizia trasmessa ad altri a voce,per iscritto o con qualsiasi altro mezzo 2: Ricevente Il processo avviene entro un contesto inteso come luogo e cornice. 4 OSTACOLI ALLA COMUNICAZIONE Si possono verificare diversi tipi di interferenze: - Fisico: rumori di fondo,difficoltà nell’eloquio; - Psicologico: distrazione,preoccupazione,nervosismo; - Presupposto non formulato: dare per scontato la conoscenza del tema o lo stesso livello culturale; - Incompatibilità di schemi: ritenere che lo schema di riferimento dell’altro sia uguale al nostro; - Meccanismi di difesa: consapevoli o no; - Linguaggio: troppo tecnico; - Ruoli: differenze sociali,di potere o gerarchie 5 TIPI DI COMUNICAZIONE Verbale VOCALE Paralinguistico Extralinguistico Il linguaggio parlato ha regole precise di tipo sintattico e grammaticale che devono essere condivise dai partecipanti alla comunicazione affinché ci sia comprensione. Mimica facciale NON VOCALE Sguardo Gesti e postura Prossemica: utilizzo dello spazio prossemico(lontananza/vicinanza) 6 COMUNICAZIONE EFFICACE Una comunicazione è efficace se si riesce a creare un “ponte” fra contenuto ed effetto del messaggio: metacomunicazione. Contenuto del messaggio: informazioni che vengono scambiate nella comunicazione. Effetto del messaggio sul destinatario: impatto emotivo,reazioni legate all’interpretazione dei messaggi. 7 Una comunicazione è efficace se: - Il messaggio è espresso in modo chiaro e non manipolativo; - Il messaggio esprime un contenuto senza ambiguità; - Il messaggio non presenta incongruenze tra comunicazione verbale e non verbale; - Il messaggio è inviato in modo adeguato relativamente al momento e nel rispetto dell’altro; - La comunicazione contempla l’accettazione della risposta dell’altro; - Vi è assertività e intelligenza emotiva. 8 ASSERTIVITÁ Si intende la capacità di esprimere il proprio pensiero con chiarezza modulando l’aggressività e la passività senza violare i diritti altrui. Esempi di comportamenti assertivi possono essere: - esprimere le proprie opinioni anche se in dissenso; - sapersi scusare se si sbaglia; - saper dire di no Sono risposte assertive: -Gestione del silenzio -Fare e negare richieste 9 INTELLIGENZA EMOTIVA L’abilità di percepire,comprendere e gestire i sentimenti,propri e altrui. Comporta la capacità di riconoscere le proprie emozioni dando loro un nome e quindi comporta l’autoconsapevolezza. Intelligenza emotiva e assertività consentono di realizzare una comunicazione efficace. 10 ASSIOMI DELLA COMUNICAZIONE UMANA Nell’opera “Pragmatica della comunicazione umana”, Watzlawick,Beavin e Jackson affermano che è possibile tentare di fissare alcuni assiomi della comunicazione. Per assioma si intende una verità,un principio che per la sua evidenza non ammette discussioni. 11 PRIMO ASSIOMA Non si può non comunicare Assioma meta-comunicazionale che si traduce nell’impossibilità a non avere un comportamento. Qualsiasi atteggiamento umano,anche il silenzio,è una modalità comunicativa,che occorre valutare per entrare in relazione con l’interlocutore. In una relazione un comportamento ha un valore di messaggio e quindi è comunicazione che può avvenire anche quando non è intenzionale. 12 COMUNICAZIONE PATOLOGICA Se Giulio non ha voglia di comunicare con Francesco,sono due le cose che non può fare: andarsene o non comunicare. In questo contesto di comunicazione si possono verificare quattro reazioni differenti: - Rifiuto della comunicazione; - Accettazione della comunicazione; - Squalifica della comunicazione; - Sintomo come comunicazione. 13 - Rifiuto della comunicazione: Con modi più o meno bruschi Giulio fa capire che non ha voglia di conversare. Comportandosi in questo modo,Giulio non è comunque riuscito ad evitare una relazione con Francesco. - Accettazione della comunicazione: Giulio si rassegna a conversare. - Squalifica della comunicazione: Rientrano comportamenti come cambiare argomento o contraddirsi. - Sintomo come comunicazione: Giulio può similare uno stato di incapacità per giustificare la 14 non accettazione della conversazione. SECONDO ASSIOMA Ogni comunicazione ha un aspetto di contenuto e uno di relazione in modo che il secondo include il primo ed è metacomunicazione. Ogni comunicazione non solo trasmette un‘informazione ma impone anche un comportamento. L’aspetto di relazione imprime una forma al contenuto,che ne definisce il significato come metacomunicazione,intesa come comunicazione sulla comunicazione. Esempi: Il primo aspetto trasmette i dati della comunicazione. “Non dar peso a ciò che dico” Il secondo il modo in cui si deve assumere questa posizione. “Questo è un ordine” 15 TERZO ASSIOMA La natura di una relazione dipende dalla punteggiatura delle sequenze di comunicazione. La comunicazione è una sequenza di scambi. Ognuno dei partecipanti alla comunicazione sceglie (cioè punteggia) una sequenza che meglio descrive il proprio comportamento e la natura della relazione. Es: io mi chiudo in me stesso perché tu mi critichi… io ti critico perché ti chiudi in te stesso. 16 QUARTO ASSIOMA Gli esseri umani comunicano sia con il modulo numerico che con quello analogico La comunicazione può essere verbale(linguaggio numerico) e non verbale(linguaggio analogico). Il linguaggio verbale ha delle regole ben precise,ma manca di semantica; il linguaggio non verbale ha la semantica,ma non ha una sintassi adeguata e quindi può essere interpretato in modo ambiguo. Se il linguaggio verbale è discorde rispetto a quello non verbale si crea una comunicazione incongruente. 17 QUINTO ASSIOMA Tutti gli scambi comunicativi sono simmetrici o complementari Esistono due modi possibili per relazionarsi con l’altro. Il primo è caratterizzato da un piano di partenza simmetrico,dove le persone coinvolte si considerano uguali. Se questa modalità diventa l’unica modalità di comunicazione può degenerare in competizione. La seconda modalità prevede la complementarietà. Chi partecipa alla relazione si situa in posizione di superiorità(up) o inferiorità(down) rispetto all’altro. É possibile imporre la propria superiorità solo se questi è disposto ad accettarla e 18 viceversa. METACOMUNICAZIONE La metacomunicazione è la comunicazione sulla comunicazione. Può avvenire sia a livello verbale che non verbale. La metacomunicazione è espressa dal secondo assioma di Watzlawick,Beavin e Jackson che afferma: “Ogni comunicazione ha un aspetto di contenuto e uno di relazione di modo che il secondo classifica il primo ed è quindi metacomunicazione.” 19 Ogni messaggio è necessariamente “pars pro toto”,cioè una mappa che cerca di descrivere un territorio. Lo scambio comunicativo si verifica già nel semplice coesistere di due persone nel medesimo spazio in quanto il comportamento ha valore di messaggio. Il comportamento non ha un suo opposto: non si può non comunicare,non esiste qualcosa che sia un noncomportamento. Ogni individuo è parte di una complessa rete di messaggi; per riuscire a districarsi in essa bisogna possedere una buona capacità di decodificare e interpretare i contrassegni delle comunicazioni. 20 Metacomunicare significa comunicare sulla comunicazione e anche comunicare sulla relazione. Esprime inevitabilmente una valenza di potere. Se un individuo A pone una domanda ad un individuo B,quest’ultimo adotta un processo metacomunicativo allorché non risponde alla domanda di A ma invece contrappone un commento,una valutazione,un giudizio,sul senso complessivo della domanda dell’altro e più estesamente sull’essenza di A. Con la metacomunicazione B si colloca su un piano diverso,superiore,a quello del suo interlocutore: B commenta il ruolo,il modo di porsi,di essere,di comunicare di A. 21 Metacomunicare ha anche risvolti positivi,perché permette di sostenere comunicazioni con un forte impatto psicologico. Inoltre aiuta a far emergere ruoli e gerarchie. La capacità di metacomunicare non è affatto scontata e facile,soprattutto in situazioni di coinvolgimento emotivo. Ancora più difficile è comunicare sulle comunicazioni effettuate da chi copre un ruolo dominante e di supremazia. 22 CONFERMA E DISCONFERMA In ogni gruppo sociale e ad ogni livello,i soggetti che comunicano cercano di veder confermate le proprie qualità,le proprie capacità,le proprie comunicazioni. La conferma può avvenire attraverso strette di mano,sorrisi o manifestazioni di simpatia. A livello sociale più ampio,esempi di conferma sono i rituali di fronte all’autorità,che dimostrano sottomissione e deferenza. I rituali di non-conferma sono molto più complessi. 23 La disconferma non considera direttamente la definizione,ma nega l’altro. Pone in crisi la validità di chi ha parlato,fa intendere che tutto ciò che dice l’altro non ha valore. Quando qualcuno mette in dubbio,in crisi o in ridicolo il modo di essere di un altro individuo,quest’ultimo ha solo due possibilità:o accetta le affermazioni o commenta i messaggi che gli vengono rivolti,ponendo in discussione chi ha assunto il ruolo destabilizzante nei suoi confronti. Si realizza metacomunicazione e si ha un rovesciamento delle parti: l’individuo che veniva sottoposto a valutazione e giudizio assume il ruolo di chi può emettere un parere e una critica. 24 SQUALIFICA Forma di disconferma. La squalifica del messaggio rappresenta una comunicazione,successiva o contemporanea a un messaggio,la quale ne riduce o ne annulla il valore. Si può togliere valore alla propria comunicazione(autosqualifica) o a quella di un altro. La squalifica della comunicazione si realizza attraverso fenomeni come il contraddirsi,il cambiare argomento,il fraintendere,il dare una interpretazione letterale delle metafore. 25