La Chiesa all`epoca di Innocenzo III

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Innocenzo III lotta contro le ERESIE (dal greco airesis, scelta;
diventa “scelta condannata dalla Chiesa dal 325 –
concilio di Nicea, Costantino, arianesimo)
Indisse la crociata contro gli albigesi (1209 – 1229)
che vivevano in Provenza. Strage di cristiani fatta da cristiani
Attaccò anche patarini e valdesi
LA CHIESA ALL'EPOCA DI INNOCENZO III
Innocenzo III fu papa dal 1198 al 1216
Riprende la teocrazia di Gregorio VII:
paragona l'autorità del papa al Sole e
quella dei re alla Luna e sostiene che
come la Luna riceve luce dal Sole, che
è quindi superiore, il potere del re
prende luce da quello del papa.
Si ritiene quindi arbitro supremo
anche della vita politica.
I domenicani inventarono
il culto mariano (devozione a Maria)
Si diffuse la confessione auricolare
Nel XII secolo fu inventato anche il Purgatorio
Chiesa in crisi morale per diversi problemi,
corruzione, perdita di spiritualità, impreparazione
teologica
Problema del
CONCUBINATO
Condizione di vita di coppia
non regolarizzata dal
matrimonio
Reazione del clero regolare, che faceva
parte di un monastero e seguiva una regola,
a cui si contrapponeva il clero secolare,
da saeculum, vita mondana,
non legato all'osservazione di una
regola monastica. Reazione anche dei fedeli e dei monaci,
che chiedevano riforma spirituale e morale della Chiesa.
Altre critiche mosse
agli ecclesiastici
Studia p. 62-63 sul libro
Aspetti positivi:
Riforma la dottrina
Riporta all’ordine vescovi europei
Corregge l’ignoranza del clero
Approva la costituzione degli ordini mendicanti: FRANCESCANI E
DOMENICANI che ebbero come massimo merito quello di uscire
dai monasteri e andare a predicare nelle città. Non
possedevano nulla (mendicanti), ma accettavano elemosine
Reazione dei laici, soprattutto nelle città
governate dai vescovi - conti che si
macchiavano di abusi e oppressioni
Problema della SIMONIA
Problema dei FIGLI CADETTI
Molti nobili pagavano per ottenere cariche ecclesiastiche,
reato tollerato e divenuto consuetudine. Il
termine deriva da Simon Mago, personaggio del Nuovo
Testamento, che chiese agli Apostoli di dare
anche a lui il potere di conferire lo Spirito con le mani
offrendo loro denaro. Significa commercio
delle cose spirituali, sacramenti, indulgenze,
cariche ecclesiastiche. Dante nel XIX dell'
Inferno colloca tre papi tra i simoniaci (Niccolò III,
Bonifacio VIII e Clemente V), conficcati a terra
con la testa rivolta verso il basso, mentre le
fiamme lambiscono i loro piedi, poichè hanno
messo sottosopra la legge divina
guardando solo alle cose terrene
- bevevano e mangiavano troppo
- avevano figli illegittimi
- usavano le armi
- erano gli unici a poter leggere
i testi sacri ai fedeli, che, invece,
volevano leggerli da soli (ne esistevano
diverse copie in volgare)
delle famiglie nobili, cioè i non primogeniti
che non ereditano patrimonio e eventuali
titoli nobiliari, erano gli unici a fare carriera
ecclesiastica, ma erano spesso senza
preparazione religiosa e vocazione. Volevano
divenire vescovi per prestigiosi incarichi
nell'amministrazione delle terre della Chiesa
e per avere beni ecclesiastici e accrescere
proprio potere
- A Milano i patarini (straccioni), chiamati così dai nobili,
fecero cacciare l'arcivescovo simoniaco e i suoi collaboratori
- A Firenze i vallombrosiani ottengono stesso successo
Nascono nuovi ordini:
- Cluniacensi (da Cluny, Fr), che dipendevano
direttamente dal papa, non da autorità
locali laiche od ecclesiastiche
- Camaldolesi (Arezzo) e Vallombrosiani
(Firenze), fondati dopo il Mille
Predicavano la santità dell'ufficio
sacerdotale e l'indipendenza della Chiesa
dalle autorità terrene, incitando i fedeli
alla ribellione contro vescovi e sacerdoti
corrotti
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