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Regione del Veneto
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COMUNICATO STAMPA
Belluno, 29 settembre 2015 – La prevenzione dei tumori del collo dell’utero si veste di novità.
La maggior parte delle donne sa che eseguire il pap-test rappresenta una corretta pratica per la
propria salute. Il Pap test infatti è un semplice esame che ricerca le alterazioni delle cellule del
collo dell’utero e individua le lesioni che potrebbero trasformasi in cancro.
Oggi si sa che quelle alterazioni sono causate dal virus detto “Papilloma virus” o HPV e pertanto è
stato messo a punto un test specifico per ricercarlo, da utilizzare come test di screening.
Lo screening con test HPV si è dimostrato ancora più efficace del pap-test nella prevenzione dei
tumori del collo dell’utero permettendo di ridurre del 60% -70% la comparsa dei tumori invasivi
rispetto allo screening con pap-test.
Anche nella ULSS n. 1 di Belluno è partita questa nuova modalità di offerta di salute, rivolta a tutte
le donne venete. Come da protocollo regionale, il passaggio al test HPV avverrà nell’arco di cinque
anni e riguarderà tutte le donne residenti di età compresa tra i 30 e i 64 anni.
La fase di transizione prevede che:
- nel 2015 vengano chiamate al test HPV le donne dai 50 ai 64 anni;
- nel 2016 vengano chiamate al test HPV le donne dai 46 ai 64 anni;
- nel 2017 vengano chiamate al test HPV le donne dai 41 ai 64 anni;
- dal 2018 in poi, entrati a regime, verranno chiamate al test HPV tutte le donne dai 30 ai 64 anni;
Il programma di screening inviterà quindi sempre più donne a sottoporsi al test del virus HPV, fino
a che tutte saranno passate alla nuova metodica di indagine. Il pap-test non perderà
completamente la sua validità, perché resterà sempre indicato per le donne più giovani, fra i 25 e i
29 anni, perché il test per la ricerca dell’HPV, rilevando anche lesioni destinate a regredire
spontaneamente, in questa fascia d’età porterebbe ad esami e trattamenti non indispensabili.
Le donne quasi non si accorgeranno di questo cambiamento: riceveranno sempre l’invito a casa,
l’esecuzione del test sarà simile a quella del Pap-test, riceveranno l’esito tramite lettera. L’unica
variazione sarà che, vista la maggior sensibilità del test HPV, il tempo di protezione dopo un test
negativo viene allungato e pertanto la successiva chiamata non sarà più dopo 3 ma dopo 5 anni,
con conseguente risparmio di tempo per le interessate, vista la minore frequenza con cui sarà
necessario sottoporsi al test; l’introduzione del test HPV consentirà infatti di diminuire da 14 a 9 gli
episodi di screening nella vita di una donna, avendo comunque una sicurezza maggiore.
Chi desiderasse ricevere ulteriori informazioni può contattare la Centrale Organizzativa dello
Screening al numero 0437 514506 dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 12 o inviare una mail a
[email protected].
La Direzione Generale dell’ ULSS 1
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