Ipotesi sugli agenti ritenuti responsabili dell’intossicazione scombroidea (HFP) Dipartimento di Scienze e Tecnologie Veterinarie per la Sicurezza Alimentare Facoltà di Medicina Veterinaria Dott. Cristian E.M. Bernardi Prof. Carlo Cantoni Sintomatologia • Nella maggioranza dei casi la HFP ha un andamento benigno con sintomatologia limitata, ciò causa una notevole sottostima dell’incidenza del fenomeno. • Apparato gastroenterico: nausea, vomito, diarrea e crampi addominali. • Sistema circolatorio: ipotensione. • Sistema nervoso: mal di testa, palpitazioni, pizzicore, vampate di calore, bruciore alla bocca. • Cute: prurito. Diagnosi • Si basa sulla sintomatologia e l’anamnesi del paziente. • La diagnosi sintomatologica è estremamente complessa,spesso il paziente riporta solo sintomi gatroenterici, che possono avere numerose cause. • Indagare su sintomi peculiari ignorati dal paziente! (bruciori alla bocca, vampate, sapore metallico o piccante). • La remissione dei sintomi con la somministrazione di farmaci antistaminici è comune anche alle allergie alimentari. • Bisogna escludere che sia un allergia alimentare! Specie ittiche coinvolte nell’intossicazione • • • • • • • Famiglia Scombridae (tonni, scombri, lanzardi, palamita, tonnetti) Famiglia Scomberesocidae (Costardella) Famiglia Clupeidae (sardine, aringhe) Famiglia Engraulidae (alici) Famiglia Coriphenidae (lampuga) Famiglia Carangidae (suro, seriola) Famiglia Pomatomidae ( ) Il livello di istidina in queste specie è compreso tra 1g/Kg nelle aringhe e 15 g/kg nel tonno. I principali batteri coinvolti nella formazione di istamina appartengono alla famiglia delle Enterobatteriaceae, il più frequentemente isolato è Morganella morganii, isolati con minore frequenza Klebsiella pneumoniae e Hafnia alvei. Metabolismo di istidina e istamina nei mammiferi • L’istamina nel nostro organismo viene catabolizzata per via ossidativa a imidazol acetaldeide o tramite metilazione a metilistamina. • L’istamina metil transferasi (HMT) è una via metabolica specifica per l’istamina, mentre la diamino ossidasi (DAO) ha come substrati anche cadaverina, tiamina e tiramina. • L’istamina introdotta per via orale viene escreta per 70 - 80% con le urine (principalmente in forma metilata, una piccola frazione inalterata escreta con le feci, un’altra frazione metabolizzata dalla flora microbica intestinale ed escreta come CO2 dai polmoni. Tossicità dell’istamina e altre amine biogene • L’istamina svolge il suo ruolo tossico agendo sui recettori (H1 H 2 H 3) presenti in molti tessuti (cute, apparato digerente e sistema circolatorio). • Il sicuro coinvolgimento dell’istamina in questa sindrome, mentre non è altrettanto evidente il suo ruolo esclusivo, infatti non è dimostrato in nessuno studio una correlazione diretta dose-risposta. • Sono stati svolti molti esperimenti per cercare di comprendere il meccanismo della sindrome di intossicazione da sgomberiformi, il più interessante è riportato da Clifford nel 1989. • Somministrò a dei volontari 50g di sgombro di ottima qualità con 300 mg di istamina, si osservarono lievi sintomi (mal di testa, prurito e rossore); ad altri 50 g di sgombro deteriorato con l’aggiunta di 300 mg di istamina; non si registrarono effetti di maggiore gravità. • Diversamente Bartholemew nel 1987 studiò 258 casi di intossicazione, su 240 pesci analizzati 101 avevano un contenuto di istamina < a 5 mg/100g, purtroppo in questi casi non furono determinate le altre amine e l’acido urocanico. Potenziatori della tossicità dell’istamina • I potenziatori potrebbero agire diminuendo la dose necessaria alla manifestazione dei sintomi di intossicazione. • Possibili potenziatori potrebbero essere le altre amine presenti nel pesce: putrescina, cadaverina, betafeniletilamina, tiramina, triptamina, spermina e spermidina. Rottura di barriera • 1966 Parrot suggerì che i potenziatori potessero interferire con l’attività protettrice della mucina intestinale. • Il potenziamento si verificherebbe rompendo il legame tra istamina e muco aumentandone l’assorbimento. • Nel 1979 alcuni ricercatori trovarono che la cadaverina aumenta l’assorbimento di istamina in tratti isolati di intestino ma non ne influenza il metabolismo. Rilascio di Istamina endogena • 1957 Morgan sostiene che le diamine biogene provocano liberazione di istamina dai tessuti isolati. • 1972 Olley ipotizza la presenza di sostanze basiche prodotte durante il deterioramento del pesce avrebbero la capacità di degraulare i mastociti, liberando istamina. • 1991 Clifford analizza filetti di sgombro che hanno causato un’episodio di HFP determinando tutte le amine presenti, succesivamente gli stessi filetti vennero somministrati a dei volontari, si registrarono gradi di intossicazione variabili.Statisticamente non vi erano significative differenze nel contenuto di amine nei filetti esaminati. Conclusero che il contenuto di amine non ha nessuno o scarso ruolo nell’eziologia della sindrome e che la vera tossina sia ancora da individuare, e che è la causa della degranulazione delle Mast cell. • Questa ipotesi sarebbe avvalorata da episodi di intossicazione avvenuti a seguito del consumo di salmone fresco e affumicato, con livelli di istamina estremamente bassi. Scombrotossina sostanza da identificare • Sospettati di qualche coinvolgimento nel HFP sono i composti imidazolici come Acido Urocanico presente nella carne di pesce, ha un’attività degranulatrice dei mastociti nelle culture cellulari di cute umana. • 1991 Morrow determinò il livello di istamina, dei metaboliti e PGD-M in tre soggetti con HFP per 15 giorni. I valori di istamina e metaboliti da valori 9- 20 volte superiori a quelli base si normalizzarono nelle due settimane successive, mentre i valori di PGD-M non subirono nessuna variazione. La analisi sul pesce incriminato confermaono un’elevato contenuto di istamina. Inoltre l’elevata concentrazione di istamina e metilistamina sembrerebbe suggerire la presenza di molecole inibitrici HMT. Biotossine algali 1993 Clifford riscontra basse concentrazioni di PSP (0,02-1,30 mg saxitossina eq/Kg)in filetti di sgombro causa di un’episodio di intossicazione; corrispondenti a 0,04- 1,0 ng/Kg peso corporeo. In seguito a succesive indagini su successivi episodi di intossicazione si ipotizza un ruolo della saxitossina nelle intossicazioni da HFP. Riassumendo • • • • • Tossicità intrinseca dell’istamina. Inibitori dei meccanismi detossificanti. Rottura della barriera intestinale. Rilascio di istamina endogena. Biotossine algali.