ENZIMI Tutti gli enzimi sono PROTEINE che funzionano da catalizzatori biologici nelle reazioni cellulari, e lavorano in condizioni blande di temperatura e pH (sono in grado di aumentare la velocità delle reazioni biologiche anche di 1020 volte). Durante la reazione l’enzima può essere temporaneamente modificato ma alla fine del processo ritorna nel suo stato originario, un enzima viene «riciclato» in modo da poter prendere parte alla stessa reazione numerose volte. Gli enzimi catalizzano le reazioni con una Specificità molto elevata: quando un enzima funziona correttamente non si formano mai prodotti secondari di reazione (che potrebbero essere potenzialmente tossici per la cellula) Affinché un enzima funzioni correttamente è essenziale: 1) Che conservi la sua conformazione nativa: struttura proteica tridimensionale biologicamente attiva 2) La presenza di gruppi funzionali specifici che partecipano alla catalisi (quelli delle catene laterali dei suoi residui amminoacidici e/o quelli di cofattori) Ioni inorganici (Mg2+, Zn2+), o molecole organiche o metallorganiche (coenzimi) 3) Condizioni appropriate di temperatura e pH, che influenzano la stabilità della struttura proteica degli enzimi e quindi la loro attività catalitica. Ogni enzima possiede un intervallo ideale di valori di temperatura e pH all’interno del quale è attivo. Classificazione: In base al tipo di reazione che catalizzano OSSIDORIDUTTASI (deidrogenasi, ossigenasi, perossidasi, ossidasi, riduttasi) Reazioni di ossido-riduzione (trasferimento di elettroni, ioni idruro (H:¯) o atomi di idrogeno (H•)) TRANSFERASI (chinasi, transamminasi o amminotransferasi…) Reazioni di trasferimento di un gruppo, richiedono spesso la presenza di un coenzima (es.: le Chinasi >> trasferiscono un gruppo fosfato dall’ATP su un substrato; le Transamminasi >> trasferiscono un gruppo amminico) IDROLASI Reazioni di idrolisi dei legami C=O, C-N, C-C, P-O-P….(l’H2O agisce da accettore del gruppo eliminato) LIASI (sintasi, decarbossilasi…) Reazioni di lisi di un substrato che danno luogo alla formazione di un doppio legame. Reazione di eliminazione non idrolitica e non ossidativa. ISOMERASI Reazioni di cambiamenti strutturali all’interno di una stessa molecola (isomerizzazioni) LIGASI (sintetasi) Reazioni di condensazione di 2 substrati che richiedono l’energia chimica di un nucleotide trifosfato (ATP). L’enzima partecipa alla reazione che catalizza senza modificare lo stato di equilibrio della reazione. L’enzima non modifica la variazione di energia libera tra reagenti e prodotti che si verifica durante la reazione. L’enzima accelera i tempi con cui reagenti e prodotti raggiungono l’equilibrio. Per es.: A GA = Energia libera reagenti GB = Energia libera prodotti B ΔG0 = variazione di energia libera della reazione (rende conto della spontaneità della reazione, non della sua velocità) ΔG0 < 0 = reazione esoergonica (spontanea) (A→B) ΔG0 > 0 = reazione endoergonica (non spontanea) (è spontanea la reazione inversa B→A) Affinché avvenga la trasformazione dei reagenti in prodotti è necessario superare un dislivello energetico: ENERGIA DI ATTIVAZIONE (ΔG0‡) (correlata alla velocità della reazione) A B ΔG10‡ = Eatt della reazione diretta ΔG-10‡ = Eatt della reazione inversa ENERGIA DI ATTIVAZIONE (ΔG0‡) = È l’energia necessaria a raggiungere e superare lo stato di transizione della reazione. A B Vanno avanti nella reazione solo le molecole che hanno l’energia sufficiente per superare gli ostacoli alla loro trasformazione. E che possiedono, quindi, un’energia ≥ all’En. ATTIVAZIONE (ΔG0‡). STATO DI TRANSIZIONE: è il momento più difficile della reazione, in cui le molecole sono orientate correttamente per trasformarsi, sono avvicinate e subiscono distorsioni perché contemporaneamente si rompono alcuni legami e se ne formano degli altri. Ostacoli da superare 1) URTI MOLECOLARI 2) ORIENTAMENTO 3) FORZE REPULSIVE 4) DESOLVATAZIONE L’energia di cui necessitano le molecole di reagente per essere trasformate in prodotto è fornita dalla En. cinetica che le molecole stesse possiedono. L’En. cinetica è convertita in energia libera G: le molecole di reagente che hanno un’En. cinetica > all’Eatt superano lo STATO DI TRANSIZIONE e si trasformano in prodotto. Se l’Eatt è BASSA: un gran numero di molecole avrà l’en. cinetica media ≥ all’Eatt La reazione sarà VELOCE Se l’Eatt è ALTA: un piccolo numero di molecole avrà l’en. cinetica media ≥ all’Eatt La reazione sarà LENTA LA VELOCITÀ DELLA REAZIONE DIPENDE DALL’ENERGIA DI ATTIVAZIONE L’ENZIMA AGISCE ABBASSANDO L’ENERGIA DI ATTIVAZIONE Modifica il meccanismo della reazione e crea un ambiente in cui i reagenti non incontrano ostacoli alla reazione Substrato (reagente) S+E ES E+P Prodotto Complesso Enzima/substrato Complessi transitori S+E ES‡ EP‡ E+P S‡ (in assenza di enzima) ES‡ ΔG0‡ ES EP‡ E+S Stato intermedio della reazione che si trova ad un minimo energetico ΔG0‡ EP ES E+P L’enzima lega il reagente (o i reagenti) >> SUBSTRATO/I. Abbassa l’Eatt nella formazione di un complesso enzima/substrato (ES) Promuove direttamente l’evento catalitico rilasciando il prodotto e ritornando inalterato nel suo stato originario S+E ES E+P L’interazione fra enzima e substrato (o più substrati) è reversibile. La formazione del complesso ES comporta il legame fra il SITO ATTIVO dell’enzima e il substrato/i. Tasca della proteina in cui sporgono le catene laterali di alcuni residui amminoacidici che costituiscono il sito di legame per il substrato (responsabile della specificità) e di altri residui amminoacidici, o cofattori che costituiscono il sito catalitico (responsabile dell’evento catalitico) La formazione di legami fra il sito attivo dell’enzima e il substrato è un processo esoergonico: libera ENERGIA DI LEGAME che va ad abbassare la barriera costituita dall’Enatt. Quando il substrato si lega al sito attivo dell’enzima (ES), viene bloccato nella corretta posizione (La specificità di legame fa si che il complesso ES si formi molto facilmente). Il substrato viene desolvatato e nel sito attivo subisce distorsioni in modo che gli atomi che devono reagire sono avvicinati. S = substrato da scindere stato di transizione EP Le interazioni fra sito attivo di un enzima e substrato diventano ottimali solo quando è raggiunto lo stato di transizione del passaggio ES → E + P