I SEGNI DI PUNTEGGIATURA Il punto fermo . Il punto fermo indica la fine di un periodo o di una frase semplice, cioè quella senza coordinate o subordinate. La parola che segue inizia con la lettera maiuscola. Se il punto fermo è alla fine di una sequenza, dopo si deve andare a capo: Decise di rientrare. Il caminetto era acceso. Si tolse la giacca a vento. Il punto si usa anche: Ø • nelle sigle, quando non sono diventate, nell'uso comune, dei nomi: A.S.L., O.N.U. (ma anche ONU), FIAT (Fabbrica Italiana Automobili Torino), ALFA (Azienda Lombarda Fabbrica Automobili) Ø • nelle abbreviazioni: dott. Rossi ing. Filippetti rag. Ugo Fantozzi ecc. La forma abbreviata di una parola deve terminare con una consonante, la parte eliminata è quella che inizia con vocale: prof.(essore) doc. (umento) pag. (ina) cap. (itolo) Alcune abbreviazioni sono composte solo dalle lettere iniziali: n.d.r (nota del redattore) n. d. t. (nota dei traduttore) s.p. m (sue proprie mani) D.PR. (Decreto del Presidente della Repubblica) Il punto e virgola ; Il punto e virgola: Ø segna la fine di una frase quando quella successiva prosegue lo stesso argomento; Ø separa più proposizioni coordinate. Bussò delicatamente; bussò una seconda volta; suonò il campanello; prese a pugni la porta. La virgola , La virgola si usa: Ø per separare più soggetti o più complementi di uno stesso tipo oppure gli elementi di un elenco: Pia, Ugo e Sandra si fermarono. Andremo a Prato, Lucca, Písa, Parma. Ingredienti.- latte, farina, zucchero, uova. Ø • per isolare il complemento di vocazione nel discorso diretto: "Giorgoo, vai ad aprire. " -Tu, vieni subito qui. " "A cuccia, Pluto!" Ø • per isolare un inciso, segnando la virgola all'inizio e alla fine: Tim, il mio cane, è buonissimo. Ugo, stremato per la lunga corsa, crollò a terra. Ø per separare una proposizione coordinata: Vorrei ridere, vorrei piangere, non so che cosa vorrei. Questo grida, quello strepita, quello suona la trombetta. Ø per separare una coordinata introdotta dalle congiunzioni anzi, ma, però, tuttavia: Vorrei, ma non posso. E difficile, però sarebbe bello.Ci provò, tuttavia non ebbe successo. Ø per introdurre una proposizione subordinata introdotta dalle congiunzioni anche se, benché, mentre, per quanto, poiché, quando, se, sebbene: Sudava, anche se faceva molto freddo. Chiese scusa, sebbene avesse ragione. Vi aiuterò, per quanto è nelle mie possibilità. La virgola non deve mai essere inserita: Ø tra il soggetto e il verbo, a meno che non si tratti di un inciso: Luca ha freddo. Luca, mio fratello, ha freddo Ø tra il verbo e il complemento oggetto: Cerco un passaggio. Voleva del pane. Sapeva tutto Ø prima della congiunzione né: Non voglio vedere né lui né sua sorella.Non posso mangiare né i dolci né i gelati. Ø prima delle congiunzioni e, o, tranne in casi particolari: Tu e tuo fratello siete invitati alla festa. 0 la borsa o la vita. Pesava un quintale, e non esagero! I due punti : I due punti si usano: Ø per introdurre un elenco, alla fine della frase (mai tra il verbo e il complemento oggetto): Ho tanti amici: Giorgio, Carlo, Matteo, Kevin. Ecco gli ingredienti: acqua, zucchero, succo di cipolla. Ø per introdurre una causa o una conseguenza: Siamo spaventati: è un temporale violentissimo. Guardate che cosa avete fatto: non c'è più un solo piatto intero! Ø per introdurre un esempio, una citazione, una spiegazione: Questo è un cane: noto quadrupede che abbaia e scodinzola. E’ un sentiero pericoloso: è stretto, cadono spesso pietre, è scivoloso. Ø per introdurre un discorso diretto: Disse: E’t ora di cena!" Domandò: "Qual è la capitale dell'India?" Il punto interrogativo ? Il punto interrogativo si pone alla fine di una domanda.E’ sempre seguito dalla lettera maiuscola: Chi c'è? Che cosa volete? Quanti anni hai? Che cosa ne pensate? Il punto esclamativo ! Il punto esclamativo si usa: Ø • al termine di una frase esclamativa; dopo si deve usare la lettera maiuscola: Non me lo sarei mai aspettato! Che meraviglia! Fossi matto! Ø • dopo un'esclamazione; si può proseguire con la lettera minuscola, a meno che si sia alla fine della frase: Accidenti a voi! guardate dove siamo finiti. Per Giove! questo sì che è un porcino. La coppia punto esclamativo punto interrogativo (!? ) indica stupore, meraviglia, incredulità: Siete proprio voi!? Abbiamo vinto!? Siete stati voi?! Davvero era innocente?!Avete già finito?!Non ti hanno creduto!? Le virgolette « » “ “ le virgolette si usano sempre in coppia, aperte e chiuse, Ø per delimitare il discorso diretto; si possono scegliere le virgolette alte o quelle basse: Chiese: «Mi potete aíutare?» Protestò: "Non è giusto!" Ø • per riportare una citazione: Come dice il Poeta "Non ti curar di lor". "Aspetta e vedrai" diceva sempre il nonno. Ø • per citare il titolo di un libro, un giornale, un'opera artistica, soprattutto se composto da più parole: "il Corriere di Topolandia" la "Divina Commedia" la "Pietà Rondanini" Ø per evidenziare l'uso particolare o ironico di una determinata espressione: Sei proprio un "volpino ". Ti sei pettinato'alla Claudio Bisio". Le parentesi ( ) Le parentesi si usano: in coppia, aperte e chiuse, per isolare un inciso slegato dal resto dei discorso: L'Olanda (4 1.000 chilometri quadrati) è tra gli stati fondatori della Comunità Europea. La parentesi chiusa, da sola, dopo i numeri o le lettere di un elenco: 1) il mare 2) la terra 3) il sole Il trattino Il trattino si usa: Ø • per unire due parole in un'unica espressione: l'interregionale Toríno-Milano la stagione autunno-inverno la partita ltalia-Germania Ø • alla fine della riga, per indicare che la parola è stata spezzata andando a capo: capan- no rotondo sapre- mo I puntini di sospensione … I puntini di sospensione sono sempre in numero di tre. Si usano per: Ø lasciare in sospeso una frase, in segno di incertezza o reticenza: Vorrei, ma... Veramente... Se proprio me lo chiedi... Ø nella citazione di un brano, racchiusi tra parentesi, per indicare che una parte è stata omessa: L'imperatore d'Austria Giuseppe Il (…)era deciso ad aggiudicarsi una grossa vittoria militare. (…) Decise di guidare un'armata contro i Turchi. Le lineette Le lineette si usano: Ø all'inizio della riga per introdurre il discorso diretto, al posto delle virgolette: - Cosa stai pensando? - Che forse dovremmo riprovare. Ø all'interno o alla fine di un discorso diretto per inserire la f rase che lo introduce: "Questa - disse il nonno - è una bella iniziativa". - Chiudi l'acqua! - gridò. L’asterisco * L'asterisco si usa in genere come richiamo per una nota a fondo pagina: Passando per Chiaravalle* potrete arrivare a Castell'Arquato. * antica abbazia cistercense. Un tempo una serie di tre asterischi faceva riferimento al nome di un personaggio che si desiderava lasciare sconosciuto: Il conte di *** era solito passeggiare