Sistemi di trasporto negli organismi prof. Filippo Quitadamo 1 prof. Filippo Quitadamo 2 + Polmoni prof. Filippo Quitadamo 3 prof. Filippo Quitadamo 4 prof. Filippo Quitadamo 5 Apparato circolatorio umano Un complicato sistema di vasi (arterie, vene e capillari) che formano un circuito chiuso con al centro il cuore + il sangue. A livello dei capillari arteriosi ogni cellula riceve sostanze nutritizie A livello di capillari venosi le cellule riversano i loro rifiuti. prof. Filippo Quitadamo 6 prof. Filippo Quitadamo 7 Il sangue È il più importante mezzo di comunicazione tra le cellule, per cui è un tessuto connettivo liquido. prof. Filippo Quitadamo 8 Il tessuto connettivo è costituito da cellule immerse in abbondante sostanza intercellulare. Svolge diverse funzioni: collegamento fra organi e tessuti; riempimento; sostegno e protezione; distribuzione di nutritivi e accumulo di sostanze di riserve. prof. Filippo Quitadamo 9 Il sangue: composizione Il sangue è un tessuto connettivo, formato da sostanza fondamentale intercellulare, il PLASMA (55%), che permette la circolazione e una parte corpuscolare (45%). Nel plasma sono sospesi tre diversi tipi di cellule ematiche: 1. Globuli rossi o emazie o eritrociti 2. Globuli bianchi o leucociti 3. Piastrine o trombociti. prof. Filippo Quitadamo 10 Plasma Liquido salato, giallino, in cui si trovano disciolti Sali minerali, sostanze organiche e diverse proteine come il fibrinogeno. prof. Filippo Quitadamo 11 CELLULE DEL SANGUE In un uomo adulto, il sangue costituisce circa 1/12 del peso corporeo e corrisponde a 5-6 litri. Il 55% del sangue è costituito da plasma, il 45% da cellule o elementi figurati. prof. Filippo Quitadamo 12 Tutte le cellule del sangue vengono prodotte nel midollo osseo a partire da una cellula progenitrice, chiamata staminale. Dividendosi, la cellula staminale origina due linee cellulari: 1. Linea linfoide: linfociti B e T 2. Linea mieloide: fagociti [monociti e granulociti (basofili, eosinofili, neutrofili), piastrine, globuli rossi. prof. Filippo Quitadamo megariociti– 13 Cellula staminale Linea linfoide Linfociti B Linea mieloide Linfociti T Monociti Basofili eosinofili Emazie Neutrofili Megariociti GLOBULI BIANCHI Piastrine Globuli bianchi o leucociti Monociti Fagociti Linfociti B eT neutrofili eosinofili basofili Granulociti prof. Filippo Quitadamo 15 Globuli rossi o emazie o eritrociti Sono cellule anucleate, tondeggianti, schiacciate al centro e rialzate ai bordi. Hanno un diametro di 7,2-8,4 micron. Un mm3 di sangue può contenere fino a 5.400.000 nell’uomo adulto, fino a 4.500.000 nella donna. Contengono emoglobina che serve per il trasporto di ossigeno. Essendo privi di nucleo vivono 120 giorni, dopo vengono distrutti nel fegato e nella milza, mentre sono prodotti dal midollo osseo (ematopoiesi). prof. Filippo Quitadamo 16 Globuli rossi o emazie o eritrociti queste cellule sono incaricate di rifornire di ossigeno i tessuti e in parte di recuperare l'anidride carbonica che essi producono come scarto. prof. Filippo Quitadamo 17 GLOBULI ROSSI 7,5 µ prof. Filippo Quitadamo 18 GLOBULI ROSSI prof. Filippo Quitadamo 19 Globuli bianchi: sono incaricati della difesa dell'organismo o leucociti, hanno un diametro di 8-15 micron e sono provvisti di nucleo In media un millimetro cubo di sangue contiene 6.000-8.000 globuli bianchi. Vivono da 6 ore a diversi anni. Grazie ai movimenti ameboidi essi possono passare attraverso le pareti dei capillari (diapedesi) per difendere l’organismo dalle infezioni o direttamente (macrofagi o fagociti: monociti + granulociti) o producendo anticorpi (linfociti). prof. Filippo Quitadamo 20 Globuli bianchi I leucociti si dividono in due categorie in base al nucleo: A. B. Granulociti: neutrofili, eosinofili o acidofili e basofili Cellule linfoidi (o agranulociti): linfociti e monociti. Il termine di granulociti è dovuto alla presenza di granuli nel citoplasma di queste cellule. Questi granuli sono differenti nei vari tipi di granulocita e ci aiutano a distinguerli. Infatti, questi granuli hanno una differente affinità verso i coloranti neutri, acidi o basici e fanno assumere al citoplasma un colore differente. Derivano dal midollo osseo. Il nucleo è raggruppato in masserelle o lobi. prof. Filippo Quitadamo 21 LINFOCITI: piccole cellule con nucleo tondeggiante (21-40%). Attivi contro i virus, cellule tumorali e organi trapiantati. Difesa indiretta, specifica con anticorpi. MONOCITI: cellule più grandi, con nucleo a fagiolo (2-8%), capacità di fagocitosi. Si trasformano in macrofagi. GRANULOCITI: con nucleo lobato e molti granuli nel citoplasma. Sono mobili e deformabili, capaci di diapedesi e fagocitosi, digerendo i batteri. prof. Filippo Quitadamo 22 Ciascun tipo di leucocita è presente nel sangue in proporzioni diverse: granulocita neutrofilo 50 - 70% granulocita eosinofilo 2 - 4% granulocita basofilo 0,5 - 1% FAGOCITI monocita 3 - 8 % linfocita 20 - 40% Cellule linfoidi prof. Filippo Quitadamo 23 10 µ ◄Grazie alla diapedesi i globuli bianchi possono passare attraverso i capillari e distruggere i microbi ◄Fagocita che attacca e distrugge un microbo. prof. Filippo Quitadamo 24 Fagocitosi Scoperta nel 1882, è la immunitaria dell’organismo. prima risposta È una risposta immunitaria immediata, ma non specifica, perché distrugge tutti i corpi estranei. È dovuta ai fagociti = monociti + granulociti. prof. Filippo Quitadamo 25 prof. Filippo Quitadamo 26 1. 2. 3. 4. Linfociti B (bone marrow = midollo osseo) secernono una grande quantità di anticorpi (risposta umorale). Linfociti T (timo) sono responsabile della immunità cellulare e si dividono: Tc (citotossici o killer o NK): uccidono le cellule Th (helpers): sono necessari per attivare sia i linfociti B che quelli Tc Ts (soppressori): riducono l'intensità della risposta immunitaria Linfociti T memoria. prof. Filippo Quitadamo 27 Infine, il sistema immunitario produce linfociti T memoria, linfociti che si disattivano, ma che sono pronti a riattivarsi in occasione di incontri successivi con lo stesso antigene. prof. Filippo Quitadamo 28 Oltre alle cellule T e B, nel sangue periferico e negli organi linfoidi, si trova una terza popolazione di linfociti che non presenta recettori per l'antigene e che, pertanto, svolge funzioni difensive di tipo non specifico e non è attivata dagli helper. Queste cellule rappresentano la componente filogeneticamente più antica del sistema immunitario e si caratterizzano principalmente per la loro attività citotossica. Per tali ragioni esse vengono denominate cellule NK, Natural Killer. Oltre a uccidere virus, batteri, cellule infettate e cellule neoplastiche, questi linfociti regolano anche la produzione di altre cellule ematiche quali eritrociti e granulociti. prof. Filippo Quitadamo 29 ANEMIA: globuli rossi di numero inferiore e di forma anomala LEUCOPENIA: diminuzione numerica dei granulociti LEUCOCITOSI: aumento di globuli bianchi. Vantaggiosa perché aumenta la capacità di combattere le infezioni. prof. Filippo Quitadamo 30 Le piastrine o trombociti Sono elementi senza nucleo, tondeggianti od ovali, con diametro di 2-4 micron Hanno vita media di circa 10 giorni La loro densità nel sangue è di 200.000300.000/mm3. La principale funzione delle piastrine, o trombociti, è di fermare la perdita di sangue nelle ferite (emostasi, coagulazione). prof. Filippo Quitadamo 31 ELEMENTI FIGURATI NEL SANGUE Nome EMAZIE Globuli bianchi Piastrine Tipo Cellule senza nucleo nucleati Funzione Trasporto gas, rifiuti, ormoni, … Difesa e produzione anticorpi Frammenti coagulazione di cellule N°/ mm3 Ciclo vitale 5-6 milioni 120 g 5.000 10.000 6 ore molti anni 250.000 – 10 – 12 g 450.000 prof. Filippo Quitadamo 32 Il plasma = 55% del sangue Il plasma è un fluido leggermente alcalino, con caratteristico colore giallino, costituito per il 90 % da acqua e per il 10 % da sostanza secca. Nove parti di questa sono costituite da sostanze organiche, mentre una parte è costituita da minerali. Le sostanze organiche del plasma sono formate da glucidi (glucosio), lipidi (colesterolo, trigliceridi, fosfolipidi, lecitina, grassi), proteine (globuline, albumine, fibrinogeno), glicoproteine, ormoni (gonadotropine, eritropoietina, trombopoietina), amminoacidi e vitamine. Le sostanze minerali sono dissolte sotto forma ionica, cioè dissociate in ioni positivi e negativi (sodio, potassio, calcio, cloruro e bicarbonato) rifiuti. prof. Filippo Quitadamo 33 Funzioni del sangue: 1. Trasporta le sostanze nutritive alle cellule 2. Trasporta i gas respiratori (l’ossigeno e il diossido di carbonio) 3. Trasporta le sostanze di rifiuto dalle cellule ai polmoni e agli organi escretori 4. Trasporta gli ormoni e le vitamine 5. Trasporta i farmaci iniettati per via endovenosa 6. Regola la temperatura corporea 7. Partecipa alla difesa dell’organismo dagli agenti patogeni. prof. Filippo Quitadamo 34 Sostanze nutritive e rifiuti Gas respiratori Plasma Globuli rossi Trasporto SANGUE Gruppi sanguigni Identificazione Difesa Coagulazione: piastrine Fagocitosi: granulociti prof. Filippo Quitadamo Anticorpi: leucociti 35 Quantità, funzioni e forma delle cellule del sangue Eritrociti, Trasportano O2 25-33% LINFOCITI Difesa immunitaria dell’organismo GRANULOCITI FAGOCITI Difesa organismo contro infezioni 60-70% 0.5-1% 2-6% prof. Filippo Quitadamo Piastrine coagulazione 36 La coagulazione È un processo al quale partecipano le piastrine e il fibrinogeno. Appena si rompe un vaso sanguigno le piastrine accorrono, producendo la tromboplastina che trasforma la protrombina in trombina (proteina attiva), che trasforma il fibrinogeno in fibrina, insolubile, che forma la rete di filamenti e blocca l’emorragia. prof. Filippo Quitadamo 37 La coagulazione PROTROMBINA tromboplastina TROMBINA Ca++ trombina FIBRINA FIBRINOGENO solubile insolubile prof. Filippo Quitadamo 38 Il cuore: un organo infatigabile È un muscolo striato involontario cavo, di forma conica, grande quanto un pugno, situato nella cavità toracica, nel mediastino, lo spazio tra i polmoni. Nell’uomo adulto pesa circa 300 g, ha colore rossastro. Esternamente è avvolto dal pericardio, internamente è rivestito dall’endocardio. Il tessuto muscolare cardiaco è detto miocardio. prof. Filippo Quitadamo 39 Posizione occupata dal cuore, nella cavità mediastinica, con la base verso l’alto e l’apice in basso a sinistra. prof. Filippo Quitadamo 40 prof. Filippo Quitadamo 41 Il cuore a) b) Il cuore è diviso in due parti separate da un setto muscolare: Parte sinistra, contenente sangue arterioso, costituita da atrio e ventricolo, separati dalla valvola tricuspide Parte destra, contenente sangue venoso, costituita da atrio e ventricolo, separati dalla valvola bicuspide o mitrale. Le valvole permettono il passaggio del sangue in un’unica direzione: atrio-ventricolo. prof. Filippo Quitadamo 42 Il cuore Nell’atrio destro penetrano due grosse vene che portano il sangue refluo da tutto il corpo: A. Vena cava superiore B. Vena cava inferiore. Nell’atrio sinistro sboccano le 4 vene polmonari, che portano il sangue arterioso dai polmoni. Dal ventricolo destro prende origine l’arteria polmonare che si divide in 2 rami Dal ventricolo sinistro parte l’arteria aorta. prof. Filippo Quitadamo 43 Il cuore All’imbocco delle arterie si trovano le valvole semilunari che impediscono il riflusso del sangue. Le pareti degli atri sono più sottili dei ventricoli, perché compiono un minor lavoro. Il ventricolo destro è meno robusto di quello sinistro, perché quest’ultimo manda il sangue a tutto il corpo e compie un maggior lavoro. prof. Filippo Quitadamo 44 Automatismo del cuore Il cuore si contrae in modo autonomo, senza legami con i centri nervosi, grazie a cellule specializzate “segnapassi o pacemaker” che si trovano in tre centri d’azione: 1. Nodo seno-atriale (atrio destro) 2. Nodo atrio-ventricolare 3. Fascio di Hiss (setto interventricolare). prof. Filippo Quitadamo 45 I vasi sanguigni: circa 150.000 km Sono di tre tipi: 1. Le arterie 2. Le vene: 3. I capillari: prof. Filippo Quitadamo 46 prof. Filippo Quitadamo 47 prof. Filippo Quitadamo 48 I vasi sanguigni Le arterie: molto robuste, prendono origine dai ventricoli e portano il sangue in periferia. Sono rivestite da 3 strati concentrici di tuniche: Interno o endotelio Mediano o muscolare Esterno con funzione protettiva, elastiche. prof. Filippo Quitadamo ricco di fibre 49 INTERNO ARTERIE prof. Filippo Quitadamo 50 Arteriosclerosi Indurimento delle arterie, che perdono elasticità, con vasocostrizione, ipertensione, affaticamento del cuore, arterite (dolori alle gambe nella deambulazione), angina pectoris, placche di colesterolo, aneurisma (dilatazione dell’arteria), infarto. CAUSE: obesità, dieta ricca di grassi, abuso di fumo, alcol, caffè, vita sedentaria, stress …. prof. Filippo Quitadamo 51 Le vene Con pareti sottili, prendono origine dai capillari e portano il sangue al cuore. Sono costituite da tre strati, ma mancano di fibre elastiche Presentano all’interno le valvole a nido di rondine, disposte a due a due o a 3 a 3 Le vene decorrono superficiali. prof. Filippo Quitadamo 52 Valvole a nido di rondine prof. Filippo Quitadamo 53 Interno arterie prof. Filippo Quitadamo 54 prof. Filippo Quitadamo 55 Capillari Tubicini esilissimi, rivestiti solo di endotelio, attraverso il quale avvengono scambi tra sangue e tessuti, costituendo una rete di raccordo tra vene e arterie. prof. Filippo Quitadamo 56 prof. Filippo Quitadamo 57 prof. Filippo Quitadamo 58 prof. Filippo Quitadamo 59 prof. Filippo Quitadamo 60 prof. Filippo Quitadamo 61 prof. Filippo Quitadamo 62 prof. Filippo Quitadamo 63 prof. Filippo Quitadamo 64 La circolazione del sangue Il cuore è il motore, come una pompa si contrae e si rilascia ritmicamente. Il movimento di contrazione è detto sistole Quello di dilatazione è detto diastole Questi due movimenti si alternano per atri e ventricoli: quando gli atri si contraggono (sistole), i ventricoli si dilatano (diastole) e viceversa. La successione ritmica prende nome di ciclo cardiaco. prof. Filippo Quitadamo 65 La circolazione del sangue Si distinguono una grande o generale o sistemica e una piccola circolazione o polmonare. La grande o sistemica va dal ventricolo sinistro e termina nell’atrio destro La piccola o polmonare comincia dal ventricolo destro e termina nell’atrio sinistro. Il sangue fa il giro del corpo in 23 secondi La circolazione dell’uomo si dice doppia e completa. prof. Filippo Quitadamo 66 prof. Filippo Quitadamo 67 La gittata cardiaca Quantità di sangue espulso dai ventricoli durante la sistole = 5 litri/minuto Durante un esercizio fisico intenso può raggiungere 20-25 litri/minuto. Ciclo cardiaco = successione ritmica di sistole e diastole. prof. Filippo Quitadamo 68 Il battito cardiaco È dovuto all’urto della punta del cuore contro il torace durante la sistole dei ventricoli . Ogni battito una rivoluzione cardiaca. Il numero dei battiti dipende dall’età, dal sesso, dalla posizione del corpo, dalla temperatura …. Tipo di lavoro o sforzo …. 140/minuto nel neonato 70 nell’adulto a riposo 80 negli anziani ……… prof. Filippo Quitadamo 69 La pressione arteriosa Pressione del sangue sulle pareti delle arterie. Varia con l’età, il lavoro, stress, …. Massima o sistolica, minima o diastolica. Valori normali: 125-140 mmHg per la sistolica 80-90 mmHg per la diastolica. prof. Filippo Quitadamo 70 Ipertensione Innalzamento persistente della massima o della minima o di entrambe. CAUSE: Vita sedentaria Alimentazione scorretta Obesità Fumo Alcool Stress Conseguenze: infarto ictus insufficienza renale disturbi alla vista prof. Filippo Quitadamo 71 Il cuore e la circolazione nei vertebrati Anfibi larvali e nei pesci: circolazione semplice e completa Negli anfibi adulti: il cuore è diviso in tre cavità, due atri e un ventricolo. Circolazione doppia e incompleta. Nei rettili doppia e incompleta, con quasi 4 cavità. Nei mammiferi e negli uccelli: 4 cavità separate; circolazione doppia e completa. prof. Filippo Quitadamo 72 prof. Filippo Quitadamo 73 Sistema linfatico La linfa è plasma sanguigno trasudato dai capillari arteriosi e da essa le cellule traggono nutrimento, riversandovi i rifiuti. Leggermente salata è formata da globuli bianchi, mancano le proteine, i globuli rossi e le piastrine. La linfa si raccoglie nei capillari linfatici che confluiscono nei vasi linfatici, dove si trovano le valvole a nido di rondine. Lungo il decorso si trovano i gangli linfatici che producono anticorpi. prof. Filippo Quitadamo 74 Malattie Aneurisma = dilatazione vaso sanguigno Angina pectoris = dovuta ad interruzione parziale afflusso sangue Aritmia = alterazione ritmo cardiaco Aterosclerosi = restringimento lume arterie per placche lipidiche Endocardite = infiammazione membrana interna atrio o ventricolo Infarto miocardio = necrosi tessuto miocardio per ischemia prof. Filippo Quitadamo 75 Malattie Ipertensione arteriosa = per aumento cronico pressione arteriosa Ischemia miocardica = interruzione afflusso sangue al miocardio Pericardite = infiammazione pericardio Scompenso cardiaco = incapacità del ventricolo di pompare sufficiente quantità di sangue nelle arterie Valvulopatia = malattie valvole cardiache Vena varicosa = dilatazione locale di una vena arti inferiori con tratto tortuoso e bluastro. prof. Filippo Quitadamo 76 prof. Filippo Quitadamo 77 prof. Filippo Quitadamo 78 L’arteria polmonare parte dall’atrio destro Le pareti delle vene sono più spesso di quelle delle arterie La sistole è la fase di contrazione del miocardio La contrazione cardiaca è autonoma linfonodi producono anticorpi per la difesa globuli bianchi sono costituiti da granulociti, monociti e linfociti V V V V V V F F F F F F La valvola cardiaca destra è la: trinacria tridentata tricuspide bicuspide Nell’uomo la circolazione è: doppia e completa semplice e completa doppia e incompleta Nel cuore si riconoscono …………… cavità, gli …… e i ventricoli. Le arterie trasportano il sangue dal ……. alla periferia del corpo, mentre le …….. lo trasportano dalla …………al cuore. L’…….. è una malattia con diminuzione di ………. .delle arterie provocando un aumento della …..arteriosa. Gli scambi fra sangue e ……..avvengono a livello della rete di ……… Il sangue è costituito da una parte liquida …… e da elementi figurati: …. , ……. e ……. . La …..del sangue avviene grazie alla trasformazione del fibrinogeno in …….. e alla presenza delle …….. prof. Filippo Quitadamo 80 prof. Filippo Quitadamo 81 I gruppi sanguigni sono 4: A, B, AB, 0 Il gruppo sanguigno si eredita dai genitori La differenza tra i gruppi dalla presenza o assenza sulla superficie dei globuli rossi di due proteine o antigeni (A-B). Le persone con l’antigene A sono del gruppo A, quelle con l’antigene B sono del gruppo B, quelle con A e B sono del gruppo AB, le persone senza antigeni sono del gruppo zero. Nel plasma ci sono anticorpi specifici o agglutinine anti A (α) e anti B (β) prof. Filippo Quitadamo 82 Gruppo A: A e β Gruppo B: Beα Gruppo AB: A e B senza anticorpi Gruppo zero: α e β senza antigeni GRUPPO Può donare a Può ricevere da 0 0, A, B, AB 0 A A, AB 0, A B B, AB 0,B AB AB 0, A, B, AB prof. Filippo Quitadamo 83 Fattore Rh Sono proteine Il fattore Rh è diffuso in circa 85% della popolazione (Rh +), il 15% non lo possiede (Rh -) Se il sangue Rh + viene trasfuso in una persona Rh - stimola la produzione di anticorpi e in caso di nuova trasfusione provoca agglutinazione. Se il sangue Rh - viene trasfuso ad un soggetto Rh + non c’è rischio. prof. Filippo Quitadamo 84 prof. Filippo Quitadamo 85 prof. Filippo Quitadamo 86 prof. Filippo Quitadamo 87 L’organismo è in costante rapporto con l’ambiente da cui trae nutrimento ma anche pericoli (agenti patogeni biologici, fisici, chimici) Tuttavia, l’organismo è dotato di numerose barriere protettive. L’insieme di queste strategie prende il nome di SISTEMA IMMUNITARIO. prof. Filippo Quitadamo 88 L’organismo umano è in costante rapporto con l’ambiente, da cui trae nutrimento ma anche pericoli per la salute. Il sistema immunitario è preposto alla difesa contro le aggressioni dei patogeni. Sangue e linfa costituiscono il mezzo liquido per l’attività difensiva grazie ai linfociti. prof. Filippo Quitadamo 89 DIFESE DELL’ORGANISMO DIFESE NON SPECIFICHE Prima linea di difesa Seconda linea DIFESE SPECIFICHE Terza linea di difesa CUTE Linfociti Membrane mucose Muco, saliva, sebo, sudore Reazione infiammatoria Fagociti, NK Anticorpi Febbre prof. Filippo Quitadamo 90 Le barriere di protezione La prima barriera difensiva contro virus, batteri, protozoi: la pelle e le mucose. La pelle è difesa da secrezioni e sudori acidi bloccando la crescita dei batteri. Il sudore, la saliva, le lacrime contengono il lisozima, antibatterico. Lo stomaco contiene un ambiente ostile per i batteri (acidità gastrica). Ciglia e muco dell’apparato respiratorio prof. Filippo Quitadamo 91 1. 2. 3. 4. 5. Se queste barriere vengono superate si genera una risposta infiammatoria che è una difesa immunitaria non specifica contro agenti infiammatori chimici, fisici, batterici (FAGOCITOSI): Arrossamento Sviluppo di calore Tumefazione Dolore Disfunzione della zona colpita. Mediatori dell’infiammazione sono alcune sostanze: istamina, granulociti, monociti (fagociti), febbre. prof. Filippo Quitadamo 92 Natural Killer: difesa non specifica dovuta a linfociti che svolgono un’azione di pattugliamento in tutto il corpo, aggredendo tutte le cellule che sulla membrana hanno proteine non riconosciute come amiche dalle NK. prof. Filippo Quitadamo 93 Meccanismi controllo salute Ci sono tre meccanismi di controllo salute: Difese chimiche: istamine-infiammazionefagocitosi, interferone antivirale 2. Una risposta umorale, con anticorpi prodotti dai linfociti B; 3. Una risposta cellulare per intervento dei linfociti T 1. prof. Filippo Quitadamo 94 Fagocitosi, non specifica Scoperta nel 1882, è la prima risposta del sistema immunitario. È immediata, aspecifica, avviene nei tessuti, durante un processo infiammatorio. prof. Filippo Quitadamo 95 Immunità specifica Si basa sulla capacità di distinguere il self dal not self attraverso due meccanismi di riconoscimento: 1. 2. Complesso di istocompatibilità HLA con gli antigeni di membrana Sistema AB0 a livello dei globuli rossi. prof. Filippo Quitadamo 96 Immunità umorale Avviene attraverso l’intervento degli anticorpi linfociti B stimolati dai linfociti T helper o ausiliari, in presenza di un corpo estraneo. Gli agenti patogeni presentano degli antigeni che stimolano la produzione di anticorpi che neutralizzano le tossine dell’aggressore. Ad ogni antigene corrisponde uno specifico anticorpo, per cui la difesa tramite anticorpi è lenta e specifica, a differenza della fagocitosi, immediata ma aspecifica. È lenta perché avviene in due tappe: nella prima l’organismo riconosce l’antigene, nella seconda produce anticorpi specifici. Linfociti B, linfociti B memoria, linfociti T helper, T soppressori. prof. Filippo Quitadamo 97 Immunità cellulare Attraverso il contatto diretto linfociti T e antigene, senza la mediazione degli anticorpi. Linfociti Tc (citotossici) o killer che distruggono le cellule bersaglio Linfociti T memoria, depositari della memoria immunologica. prof. Filippo Quitadamo 98 Immunità naturale e artificiale Immunità = capacità di resistere alle malattie NATURALE: passiva (per nascita), attiva, dopo aver superato malattie ARTIFICIALE: attiva, vaccinazione (prevenire), passiva (sieroprofilassi, per curare) prof. Filippo Quitadamo 99 Autoimmunità Quando il sistema immunitario non è capace di distinguere il self dal not self e reagisce contro l’organismo. RIGETTO: fenomeno immunologico nei trapianti ALLERGIE: sensibilità a sostanze allergeni (polline, veleni, punture insetti, farmaci) che provocano una risposta infiammatoria, con produzione di anticorpi o immunoglobuline (IgE). prof. Filippo Quitadamo 100 A.I.D.S. Quando le difese crollano. Sindrome da Immunodeficienza acquisita Agente: retrovirus HIV che ha come bersaglio i linfociti T helper e rende inattivo il sistema immunitario. L’AIDS non è una malattie, ma una sindrome, cioè un insieme di malattie opportunistiche. prof. Filippo Quitadamo 101 AIDS, il contagio Attraverso il sangue, rapporti sessuali, dalla placenta …. prof. Filippo Quitadamo 102