All. 09.05.51 Rev. 01 del 03.10.14 CONSENSO INFORMATO ALL’ESAME PTNS NEUROMODULAZIONE NERVO TIBIALE POSTERIORE A COSA SERVE? La stimolazione del nervo tibiale posteriore secondo Stoller (SANS: Stoller's Afferent Nerve Stimulation) è un trattamento riabilitativo per disfunzioni del pavimento pelvico e della fase di riempimento e svuotamento vescicali. COME SI ESEGUE? La neuromodulazione viene ottenuta stimolando elettricamente il nervo tibiale posteriore in prossimità della caviglia. Tale nervo contiene fibre che originano dalla radice sacrale S3, dalla quale partono fibre per l'innervazione della vescica urinaria. Il razionale della tecnica è che, stimolando i nervi parasimpatici che originano a livello spinale S2-S4, si determina una stimolazione riflessa a livello detrusoriale e del collo vescicale. La stimolazione percutanea del nervo tibiale posteriore è stata approvata dalla FDA (Federal Drug Administration) nel 2000. Un ago di 34 Gauge viene inserito per via percutanea a circa 5 cm cranialmente al malleolo mediale della caviglia destra o sinistra e poco posteriormente rispetto al margine tibiale. Un elettrodo di superficie viene poi posizionato sulla superficie mediale del calcagno ipsilaterale. L'ago e l'elettrodo vengono connessi ad uno stimolatore elettrico di basso voltaggio, di 9 volt. La corrente di stimolazione varia da 1 a 10 milliampere con una frequenza fissa di 20 Hz ed un'ampiezza di pulsazione di 300 millisecondi. Questa corrente viene incrementata finchè non si nota la flessione dell'alluce o l'apertura a ventaglio di tutte le dita del piede. Se non si riscontra alcuna chiara risposta motoria, l'ago viene rimosso e la procedura ripetuta. Nella maggior parte dei casi, la risposta motoria si accompagna ad una risposta sensoriale di irradiazione, di formicolio, che si estende alla pianta del piede. La stimolazione elettrica viene riportata a un livello soglia tollerato dal paziente. Durante la seduta, l'aumento dello stimolo elettrico è consentito ogni volta che si verifica l'affievolimento di questa sensazione, per una condizione di adattamento. Recenti lavori riportano risultati dopo trattamento di 10-12 settimane. Se si osservano risultati positivi, ai pazienti viene prospettata la possibilità di proseguire il trattamento in maniera cronica, essendo una tecnica mini-invasiva, ripetibile e ben tollerata. Pertanto edotto sulla tecnica ed eventuali benefici per la patologia di cui risulto Io sottoscritto/a _______________________________________nato/a il__________________ ACCONSENTO allo svolgimento del ciclo di terapia di neuromodulazione sacrale. Data, _____________ Firma del/la Paziente _____________________ Firma del genitore/tutore Firma del Medico ________________________ _______________________ Bibliografia Urinary incontinence: the management of urinary incontinence in women. Clinical guidelines CG171.National Institute for Health and Clinical Excellence, September 2013 Berghmans LC, Hendriks HJ, De Bie RA, et al. Conservative treatment of urge urinary incontinence in women: a systematic review of randomized clinical trials. BJU Int 2000 Feb;85(3):254-63. Berghmans LC, Hendriks HJ, Bo K, et al. Conservative treatment of stress urinary incontinence in women: a systematic review of randomized clinical trials. Br J Urol 1998 Aug;82(2):181-91.