La società feudale Le origini della letteratura. Nel medioevo il potere lo avevano il re e la chiesa. All'interno di quest'ultima sopravvive una vivace produzione intellettuale attraverso: - scuole - monaci amanuensi persone che coltivavano un minimo di cultura In questo caso il ceto intellettuale coincide con il ceto religioso. Dopo il crollo dell'impero romano d'occidente l'Europa assiste ad una mescolanza di popoli e culture e alla frantumazione politica. LINGUE ROMANZE - fino all'anno 1000 il latino era l'unica lingua parlata, poi venne gradualmente "sconvolta" dall'arrivo dei barbari. Col passare del tempo il latino parlato divenne differente da quello scritto. - le lingue del medioevo vengono definite volgari, inizialmente la cultura volgare veniva tramandata solo per via orale ma, dopo l'anno 1000 cominciarono a comparire anche le prime scritture così facendo vengono definite lingue romanze (deriva dal latino "romanice loqui" che significa "parlare al modo dei cittadini che erano romani"). IL GIULLARE ( deriva da "loquares" che significa "buffone" o da "locus" che significa "gioco”). ALTO MEDIOEVO Nell'alto medioevo la figura del giullare veniva definita come: Buffoni, ciarlatani, suonatori, Dovevano intrattenere il pubblico, girovagando di paese in paese Erano mal visti dalla chiesa BASSO MEDIOEVO Nel basso medioevo la figura del giullare era diventata più colta e si era specializzata nel cantare testi poetici. Il giullare è il primo intellettuale laico. Nel XII sec (anno 1100) gli scambi culturali sono molto rari, tutto ciò perché la maggior parte della popolazione era analfabeta e mancava il tempo per gli incontri. Gli unici momenti adibiti allo scambio culturale erano due, nelle feste religiose o durante le fiere. In queste occasioni la gente si riuniva attorno alla figura del giullare per poter apprendere. ALTO MEDIOEVO La scrittura, il libro, la lettura Si scrive poco È pratica solo del clero (monaci amanuensi) C'erano delle sale adibite alla scrittura e venivano chiamate scriptoria La lettura viene fatta ad alta voce La Bibbia fa parte del monopolio della Chiesa Il libro è prezioso e raro LE ORIGINI DELLE LINGUE ROMANZE La caduta dell' impero romano fu causata anche dalla rottura dell'unità linguistica. Fino al V sec a.C. la lingua ufficiale era il latino, questa si divideva in due: il latino letterario e il latino volgare (lingua usata dal popolo). Il volgare era continuamente soggetto a cambiamenti, dovuti alla mescolanza con altri popoli. Tra il IX e il X sec nell'ex impero si parlavano le lingue neolatine o romanze (rumeno, portoghese, spagnolo, italiano e ladino) LE ORIGINI DELLA LINGUA ITALIANA La lingua italiana è una lingua neolatina, non ci sono date che definiscono la sua nascita in quanto ci sono state molte rivalità tra l'impero e la chiesa ( la chiesa non voleva l'uso del volgare). il primo documento scritto compare tra VIII e il XII sec ed è un indovinello veronese, ma il primo documento ufficiale della storia è il "placito capua", ovvero è una sentenza giudiziaria. Questo testo pur mantenendo qualche traccia di latino è il primo documento scritto in volgare italiano. La cultura cortese si diffonde tra il XI e il XIII sec, con questo si intende un miglioramento nelle condizioni di: Gentilezza Nobiltà Raffinatezza nell’educazione e nei costumi Predisposizione alla generosità Il termine cortese definisce due cose contemporaneamente: 1. Una condizione sociale (quella che iene frequentata dalla corte) 2. Una condizione ideale (che indica una ricerca di un modello di perfezione spirituale e culturale) I CAVALIERI Sono guerrieri che combattono a cavallo Sono i figli NON primogeniti Sono persone al servizio dei signori feudale (amministratori, membri della guardia) La cultura cavalleresca esalta: Le virtù guerresche: forza, fedeltà,… Le virtù spirituale: gentilezza, difesa della religione e delle donne,… Attorno alla figura del cavaliere si forma un ricco immaginario, spesso centrato sullo spirito d’avventura. IL CAVALIERE-POETA Con la nascita del cavaliere poeta vengono rivalutati: La donna L’amore CULTURA COTRESE-CAVALLERESCA Il rispetto per la donna diventa un valore supremo, alla figura femminile viene attribuita una figura più nobile e preziosa . Il corteggiamento diventa un rituale e l’amore e l’amore diventa un codice di comportamento, un’ esperienza spirituale e una ricerca interiore. Nella cultura cortese l’innamoramento ripete nei confronti dell’amata l’atto di vassallaggio, cioè un atto di sottomissione e le chiede in cambio o uno sguardo, un saluto o addirittura una corrispondenza d’amore. Il cavaliere che riceve lo sguardo, o un saluto dedica lodi, liriche o poesie all’amata. L’AMORE CORTESE È PARADOSSALE L’amore cortese si definisce paradossale perché contemporaneamente sostiene l’ordine sociale (rispecchia la gerarchia feudale) e sconvolge l’ordine sociale, in quanto la donna amata era in genere la moglie del feudatario. Tale contraddizione si risolve grazie al valore simbolico che la richiesta assume. La dama nel caso accetti le lodi del cavaliere, gli concede: Onore Protezione Rispetto Promozione sociale al cavaliere-poeta. L’AMOR CORTESE, LA LIRICA E IL ROMANZO L’amor cortese è al centro di due grandi generi letterari: Il romanzo La lirica: è costituita da dei componimenti in versi caratterizzati da elevatezza stilistica e contenutistica. L’amore diventa così oggetto di trattati, ovvero un’opera dove si parla in maniera scientifica dell’amore. LA LETTERATURA EUROPEA MEDIEVALE LETTERATURA FRANCESE: inizia nel XI sec. Perché: vi è una maggior ricchezza e vitalità nella società feudale e cortese che raggiunge il massimo splendore verso la fine del XI sec e l’inizio del XII sec. Consente: la supremazia letteraria provenzale, (lingua d’oc, nel meridione) e del francese (lingua d’oil, a settentrione). GENERI LETTERARI: 1. Poemi epici 2. Romanzo cortese-cavalleresco 3. Poesia lirica 1.POEMI EPICI (le canzoni di Gesta) Si definiscono canzoni perché venivano recitate da un cantore con un sottofondo musicale Poesia che narra delle imprese di un popolo o di un grande eroe Si organizzano in cicli Nascono in un ambiente colto Vengono trasmesse oralmente ad un pubblico popolare 2.ROMANZO CORTESE-CAVALLERESCO Il romanzo cortese è il genere letterario più diffuso in lingua romanza È scritto in lingua d’oil, infatti si sviluppa in Francia settentrionale È narrato in versi Si fonda su due temi: o l’amore o l’avventura: intesa come prova individuale, il senso della vita, sta nel fare una ricerca spirituale. Tra le varie materie trattate nei romanzi, quella di bretagna (storia di re Artù, i cavalieri della tavola rotonda, Tristano e Isotta…) 3.POESIA LIRICA Fiorisce nella Francia meridionale i Provenza, tra la fine del XI e l’inizio del XIII sec. È l’espressione della vita presso le corti feudali I temi sono le donne e l’amore I poeti: o Possono essere grandi signori e feudatari o Provengono dalla piccola nobiltà o Sono dipendenti e non nobili di un signore Le poesie : o Vengono trasmesse per via orale o Sono destinate alla recitazione con accompagnamento musicale LA CULTURA CORTESE IN ITALIA Dalla Francia la letteratura si diffonde in : GERMANIA, INGHILTERRA, SPAGNA DEL NORD. IN ITALIA Non ci fu uno sviluppo economico e politico del sistema feudale Mancò una grande letteratura cortese con caratteri originali La nostra cultura si sviluppò tra il XII e il XIII sec Dall’ambiente cittadino Per impulso delle costituzioni comunali e dei nuovi ceti borghesi comunali. LA NASCITA DELLA LETTERATURA ITALIANA. L’ITALIA È IN RITARDO PERCHÉ: frammentazione culturale politica no centri laici di produzione non ci sono potenti corti signorili molte pluralità di volgari LA CULTURA CORTESE IN ITALIA 1. La scuola siciliana 2. Lo stilnovo 3. La poesia comico-realistica 4. La poesia lirico-religioso 5. La poesia didattico allegorica 1. la scuola siciliana La poesia lirica (la poesia caratterizzata dall’espressione della soggettività del poeta) italiano nasce nella metà del 1200. Nasce alla corte di Federico II di Svevia (1194-1250) in Sicilia I siciliani ispirandosi alla tradizione dei trovatori (giullari) provenzali sono i primi ad utilizzare il volgare italiano nella lirica d’amore. FEDERICO II di SVEVIA È imperatore dal 1220 al 1250 La corte ha sede in Sicilia: cerca di creare un organismo statale caratterizzato da un forte accentramento burocraticoamministrativo con funzionari di corte (burocrati…) Formazione laica e borghese in contrapposizione alla chiesa per i funzionari Si sviluppa un movimento letterario e poetico che su esempio dei trovatori introduce la figura del poeta Raccoglie attorno a se dotti ed artisti di origine provenzale Compie studi in latino Egli, come i figli, scrive poesie in volgare I POETI SICILIANI Non sono più nobili o giullari, ma quasi sempre borghesi che esercitano funzioni giuridiche o amministrative alla corte di Federico II (notai, segretari,…) Si dedicano alla poesia per diletto (per piacere) Scrivono poesie nei momenti di svago Le liriche sono destinate solo alla lettura Le loro poesie diventano un’esperienza privata: la lingua usata è il volgare siciliano.