LE TIROIDITI. A cura del Dr. Antonio Aversa Che cosa sono? Le tiroiditi sono le infiammazioni che colpiscono la ghiandola. Possono essere di diverso tipo, con origine e andamento clinico diversi. Qual'e' la causa? Le tiroiditi acute sono rare e secondarie ad una infezione batterica che determina la formazione di pus. Le tiroiditi subacute riconoscono in genere una origine virale e si verificano spesso dopo una infiammazione delle alte vie aeree (faringiti, laringiti). Le tiroiditi croniche invece non sono per nulla rare e riconoscono in genere una causa autoimmunitaria (tiroidite di Hashimoto), ossia la produzione di anticorpi contro alcune importanti strutture della tiroide. La conseguenza è spesso il sovvertimento della struttura della ghiandola, che diventa , nel tempo e gradualmente, molto piccola ed incapace a produrre ormoni tiroidei in quantità sufficiente. Come si manifestano? Le tiroiditi acute si manifestano con un quadro di infiammazione importante, dolore spontaneo, alla palpazione ed alla deglutizione, febbre alta. Anche nelle tiroiditi subacute il dolore al collo, spesso irradiato alle orecchie, è il sintomo più importante; la ghiandola aumenta di volume, è di consistenza dura e molto dolente. Una forma particolare di tiroidite subacuta è la tiroidite postpartum, che si verifica qualche settimana o mese dopo il parto e caratteristicamente non si accompagna a dolore. Le tiroiditi croniche invece hanno una sintomatologia sfumata e spesso decorrono senza che il paziente avverta alcun fastidio; vengono riconosciute spesso casualmente in fase di normale funzionalita’ della ghiandola, e non necessitano di alcuna terapia medica (se non sintomatica); oppure nella fase degli esiti, quando il quadro ormonale dell'ipotiroidismo è diventato conclamato (va iniziato subito un trattamento ormonale sostitutivo a vita). Come sono le analisi di laboratorio? Nelle tiroiditi acute e subacute diventano molto alterati gli indici aspecifici di infiammazione (VES, proteina c reattiva, alfa2globuline, fibrinogeno ecc); nelle subacute in genere è presente una transitoria fase di ipertiroidismo all'inizio, della durata di pochi giorni, seguita dal ritorno ad una normale funzione. Nelle tiroiditi croniche invece sono spesso presenti ed a valori molto elevati, gli anticorpi antiperossidasi tiroidea (AbTPO) ed antitireoglobulina (AbTg). Essi non devono preoccupare in quanto rappresentano un semplice indice di attivita’ della malattia; la loro persistenza nel tempo puo’ determinare una condizione di ipotiroidismo, con incremento del TSH e diminuzione della tiroxina (T4). Come si curano ? Le infiammazioni acute vengono trattate con antibiotici e possono richiedere a volte l'intervento chirurgico. Quelle subacute richiedono un terapia con antiinfiammatori, spesso con derivati del cortisone. Le tiroiditi croniche in genere vengono curate con terapia sostitutiva con ormone tiroideo (T4) in caso di tendenza alla diminuzione della funzione tiroidea (ipotiroidismo). In tali casi, sconsiglio l’utilizzo concomitante di SALE iodato. Per evitare complicazioni è necessario che la malattia sia riconosciuta e trattata per tempo. Lo specialista endocrinologo è in grado di effettuare la diagnosi e consigliare il trattamento adeguato; in caso di tiroidite di Hashimoto è opportuno assumere regolarmente il farmaco, sottoponendosi a periodici controlli; una eventuale ripresa dei sintomi può indicare la necessità di adeguare la terapia. TIROIDITE CRONICA E SSN La diagnosi di Tiroidite autoimmune da diritto all’esenzione dalla partecipazione al costo delle prestazioni sanitarie correlate (Decreto 28 maggio 1999 n. 329, aggiornato dal D.M.. 21 maggio 2001, e dal regolamento delle malattie rare D.M. 18 maggio 2001). Il codice di esenzione ticket è 0.56.245.2 . Per ottenere il rilascio del tesserino di esenzione il paziente deve disporre del certificato attestante la patologia invalidante su apposito stampato rilasciato da una struttura ospedaliera o da un medico specialista ambulatoriale dell’Azienda Sanitaria. Il rilascio del tesserino è immediato