Prova scritta di Algebra Lineare del 23/1/2006 ES. 1 Si considerino le seguenti due applicazioni lineari dello spazio vettoriale K4 in se stesso, ove K e’ un campo e (e1, e2, e3, e4) la sua base canonica. e1 → (1,1,0,0) e 2 → (0,1,1,0) (a) ϕ: e3 → (0,0,1,1) e4 → (0,1,0,1) e1 → (1,1,0,0) e → (0,1,1,0) (b) φ: 2 e3 → (0,0,1,1) e4 → (1,1,1,1) Si dica se ϕ e φ sono isomorfismi e, in caso contrario, si calcoli una base per il nucleo e l’immagine considerando i seguenti casi per K : 1) K=Q, il campo dei numeri razionali. 2) K=Z/2Z, il campo con due elementi. ES. 2 Si consideri lo spazio vettoriale K3={(a,b,c)|a,b,c∈K, con K campo}, siano U=<u1=(1,2,-1), u2=(2,3,-2) ∈ K3} e W =<w1=(4,1,3), w2=(-3,1,2) ∈ K3}. Si dica se U e W sono sottospazi identici di K3 nei seguenti casi: a) K=R, il campo dei numeri reali. b) K=Z/3Z, il campo con 3 elementi. Soluzioni degli esercizi Es. 1 Consideriamo dapprima il caso di ϕ. Scriviamo la matrice A associata a ϕ rispetto alla base 1 1 canonica. Si ha A = 0 0 0 1 1 0 0 0 1 1 0 1 . 0 1 Det(A)=2. Cio’ significa che, se K=Q allora A e’ invertibile. Dunque ϕ e’ un isomorfismo. Se invece K=Z/2Z, allora det(A)=0, e dunque ϕ non e’ un isomorfismo. Calcoliamo dapprima le dimensioni di Ker(ϕ) e di ϕ(K4). Per calcolarle, bastera’ calcolare il rango di A, e poi usare la formula 4=dim(K4)=dim(ker(ϕ))+dim(ϕ(K4)), ove dim(ϕ(K4)),=rango(A). Prendendo il minore di A costituito dalle prime 3 righe e dalle prime 3 colonne, si osserva che il suo determinante e’ uguale a 1, e pertanto A ha rango 3. Ne segue che dim(ϕ(K4))=3 e dim(ker(ϕ))=1. In particolare una base di ker(ϕ) sara’ costituita da un qualsiasi vettore non nullo di ker(ϕ). Troviamo una base per ϕ( K4) e una base per ker(ϕ). Poiche’ ϕ(e4)=ϕ(e2)+ϕ(e3) e {ϕ(e1), ϕ(e2), ϕ(e3)} e’ un insieme di vettori linearmente indipendenti, (ϕ(e1), ϕ(e2), ϕ(e3)) e’ una base (ordinata) di ϕ(K4). Inoltre ϕ(e2+e3+e4)=0 e dunque {e2+e3+e4} e’ una base per ker(ϕ). Consideriamo ora il caso di φ. Scriviamo la matrice B associata a φ rispetto alla base canonica. Si 1 1 ha B = 0 0 0 1 1 0 0 0 1 1 1 1 . 1 1 Det(B)=0, dunque sia nel caso K=Q che nel caso K=Z/2Z, φ non e’ un isomorfismo. Calcoliamo il rango di B. Il minore costituito dalle prime 3 righe e dalle prime 3 colonne di B ha determinante uguale a 1. Pertanto B ha rango 3 sia nel caso K=Q che nel caso K=Z/2Z. Cio’ significa che dim(φ (K4))=3 e dim(ker(φ))=1 in ambedue i casi. Troviamo infine una base per φ(K4) e una base per ker(φ). Poiche’ φ(e4)= φ(e1)+ φ(e3), e {φ(e1), φ(e2), φ(e3)} e’ un insieme di vettori linearmente indipendenti, (φ(e1), φ(e2), φ(e3)) e’ una base (ordinata) di φ(K4) in ambedue i casi; inoltre φ(e1+ e3e4)=0, dunque {e1+e3-e4} e’ una base per ker(φ) in ambedue i casi. Es. 2 Consideriamo dapprima il vettore w= w1- w2=(7,0,1) ∈W e il vettore u=xu1+yu2 con x e y elementi di K. Si ha u=(x+2y,2x-3y,-x+2y) ∈U. w e u sono uguali se e solo se esistono x e y∈K tali x + 2y = 7 che (x+2y,2x-3y,-x+2y)= (7,0,1). Risolvendo il sistema di equazioni lineari 2x − 3y = 0 si trova −x + 2y = 1 subito che tale sistema ha una ed un’unica soluzione, e cioe’ x=3, y=2. Pertanto sicuramente W∩U≥<(7,0,1)>, il sottospazio generato dal vettore w. Cio’ naturalmente non basta per dimostrare che W e U sono identici. Per farlo , dato che u e u1 sono linearmente indipendenti (in ambedue i casi), si avra’ W=U se e solo se ∃ a e b∈K tali che aw1+bw2= u1 e cioe’ ∃ a e b∈K tali che 4a − 3b = 1 a +b= 2 3a + 2b = −1 Distinguiamo ora i casi K=R e K=Z/3Z. Se il sistema non ha soluzioni, e cio’ significa che W≠U. Se K=Z/3Z, il sistema ha invece una ed una sola soluzione, e precisamente a=1 e b=1. In tale caso pertanto W=U.